Introduzione di Alessandro Alberani Segretario generale Cisl Bologna

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1 Introduzione di Alessandro Alberani Segretario generale Cisl Bologna al Convegno L istruzione dei ciechi e ipovedenti dopo trenta anni di integrazione Bologna, 21 febbraio 2008 Giorno dopo giorno gli occhi si spengono e si resta al buio. Non si è mai preparati al buio totale. In teoria è semplice: la luce se ne và. Quando successe a me la prima reazione fu di panico assoluto. Pensavo che con la vista fosse sparito tutti. Che avrei dovuto cambiare, imparare a vivere in un altro modo, rinunciare ai gesti quotidiani. Anche a mettere il dentifricio sullo spazzolino. Ero disorientata. Eppure, per 20 anni era stata la vista ad accompagnare ogni mio movimento. Funzionava in modo automatico: conoscevo una persona, osservavo il suo volto, l espressione poi costruivo una relazione interiore. A dire il vero, dopo 4 anni, ragiono ancora come se vedessi. Immagino luoghi e cose, la forma ed il colore. Il buio però mi ha costretto ad imparare che la vista non è l unico filo che ci lega alla realtà. So che dovrebbe sembrare curioso ma adesso che non vedo riesco a fare cose in cui prima ero negata. L attenzione non rincorre più le figure, le cose, preso attenzione ad ogni singolo gesto. E con questa testimonianza di una ragazza rimasta cieca in età adulta, che ho voluto introdurre questa prima giornata nazionale del Braille. Nella nostra attività sociale e politica dobbiamo sempre mettere la persona in primo piano, abbiamo inoltre il dovere e la responsabilità di tradurre in 1

2 azioni concrete i valori in cui crediamo: prima di tutto quello della solidarietà, che si può coniugare solo con i pari diritti e le pari opportunità. Quando l amico Salvatore Bentivegna mi ha proposto di organizzare questo convegno, ho accolto questa idea con piena convinzione. Dobbiamo ringraziare il Governo che nell agosto del 2007, con la Legge 126, ha deciso, che ogni anno il 21 di febbraio sarà celebrata la giornata nazionale del Braille. Lo scopo è sensibilizzare l opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti e richiamare l attenzione sull importanza che il sistema Braille riveste nella loro vita formativa, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati, che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale, di accesso alla cultura ed all informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive. Si stima che in Italia i ciechi e gli ipovedenti siano circa e che molto più alto è il numero di persone con problemi gravi alla vista. Diminuiscono i ciechi dalla nascita ma crescono gli handicap legati alla vista ed inoltre l allungamento della vita media comporta una aumento delle malattie visive legato alla vecchiaia Altro dato che fa riflettere è che i ciechi che lavorano in provincia di Bologna venti anni fa erano circa 300 e oggi sono la metà, il calo è avvenuto soprattutto fra gli insegnanti che sono passati da 100 a 20. La scuola appare sempre meno capace di preparare i non vedenti alle attività lavorative soprattutto quelle qualificate. 2

3 Troppo spesso viene sottovaluta la preparazione alla lettura corrente del Braille. La capacità di leggere e scrivere rimane il fondamento per tutti gli studenti, grazie al sistema Braille i ciechi si sono scolarizzati ed hanno potuto raggiungere qualificate e prestigiose professionalità anche sul piano intellettuale. Per questa ragione oggi siamo partiti dall istruzione e ringrazio molto la presenza della Vice Ministro Pubblica Istruzione, che ha dimostrato in questi anni sensibilità su questo tema, così come ringrazio Salvatore Nocera della FISH Nazionale e Mario Barbuto dell Istituto Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, dove trenta anni fa iniziai la mia attività sociale. Quando divenni Segretario dei bancari, insieme a Salvatore Bentivegna decidemmo di stampare il primo contratto di lavoro in Braille - ne conservo copia gelosamente nel mio ufficio. Ringrazio anche l Ufficio Scolastico Regionale, la Regione e la Provincia, Monica Betti che ha fatto una tesi sui non vedenti e Luca Bergamaschi del FIDACA. Il Convegno l abbiamo organizzato come Cisl con gli amici del Movimento Apostolico Ciechi, che seguo da anni per la loro preziosa attività cristiana e sociale e con il Centro Braille San Giacomo, una cooperativa che da anni è impegnata a trascrivere testi in Braille ed ha localmente collaborato con l ATC, per fornire a tutti i non vedenti di Bologna e provincia la mappa delle linee degli autobus. Il Braille è un sistema di scrittura e lettura a rilievo con simboli formati da un massimo di sei punti impressi con il punteruolo su fogli di carta spessa o 3

4 di plastica. I caratteri possono essere riprodotti mediante una macchina detta Dattilobraille formata da sei tasti. Con la Dattilobraille il non vedente è in grado di sentire subito ciò che scrive, mentre con la tavoletta Braille il cieco scrive al contrario rispetto al reale posizionamento dei simboli. Il sistema Braille è utilizzato attraverso i display braille anche in informatica. Quando Louis Braille, genio francese divenuto cieco in seguito ad un incidente nel laboratorio del padre, ebbe questa grande intuizione, nessuno poteva immaginare che importanza avrebbe avuto il Braille nel tema del diritto all istruzione, alla cultura, all integrazione. Un idea sancita dall Art. 3 della Costituzione italiana che mi piace richiamare: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Chiudo questo intervento ringraziando tutti presenti, senza dimenticare che nel mondo ci sono 135 milioni di ipovedenti gravi e 45 milioni di ciechi, 1 su 5 è un bambino e il 90% dei casi si concentra nei paesi in via di sviluppo. Richiamo questo, perché alla fine del mio intervento prima di dare avvio al convegno, darò brevemente la parola all ISCOS Emilia Romagna. Francesco Garcea ricorderà come grazie l intuizione del compianto Enrico Giusti - che il 4 di marzo ricorderemo in Brasile con l inaugurazione della 4

5 più grande scuola sindacale del Paese - nacque il laboratorio informatico e di musica per i ragazzi non vedenti delle favelas. Come CISL di Bologna, insieme all ISCOS abbiamo sostenuto la Casa dello Studente Louis Braille, che oggi si chiama anche Enrico Giusti, un appartamento autogestito da una gruppo di ragazzi ciechi. Grazie ancora per essere qui, non ci dobbiamo fermare a questo convegno ma dobbiamo continuare, tutti, ai diversi livelli, ad impegnarci per i temi della disabilità e dell istruzione dei ciechi ed ipovedenti. 5