Convegno sull internazionalizzazione dell impresa e delle professioni

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1 Convegno sull internazionalizzazione dell impresa e delle professioni Londra, 3 ottobre 2014 Grange City Hotel 8-14 Cooper Row conference paper Avv. Giampaolo Naronte La Cina è vicina? Riforme fiscali e IDE

2 Attualmente il sistema fiscale cinese è composto da 20 tributi suddivisi in due grandi categorie: 1. Imposte DIRETTE (sul reddito delle persone fisiche e giuridiche) 2. Imposte INDIRETTE (sugli scambi e sulle transazioni commerciali)

3 Le imposte dirette colpiscono il reddito delle società (Enterprise Income Tax, EIT) o delle persone fisiche (Individual Income Tax). Fino al 2007 le EIT erano diverse a seconda della nazionalità (cinese o straniera) della società. La Riforma Fiscale del 2007 ha abolito il diverso trattamento fiscale per le persone giuridiche, mentre permane per le persone fisiche.

4 Le imposte indirette colpiscono le transazioni commerciali o gli acquisti ritenuti sintomatici di una certa capacità economica. Le principali imposte indirette cinesi sono: a) la VAT (Valued Added Tax) e b) la BT (Business Tax) che sono state riunite dalla Riforma Fiscale del 2014

5 Esiste una terza categoria residuale in cui sono comprese le tasse (es. resources tax, property tax, special purpose tax ) accomunate dallo specifico obiettivo per il quale sono applicate. A latere delle tasse in senso stretto troviamo un sistema di dazi doganali che incidono sul valore dei beni/servizi resi sul territorio cinese.

6 La EIT si applica ai redditi che le enterprises with foreign investment (1) traggono dalla «produzione, operazioni commerciali e da altre fonti di reddito poste all interno del territorio cinese». La base imponibile comprende anche l «income derived from sources inside China» (es. dividendi, royalty, interessi su depositi di denaro ) (1) «enterprise for foreign investment referred to in this law means Chinese-foreign equity joint venture, chinese foreign contractual joint venture and foreign-capital enterprises that are established in China»

7 La Riforma Fiscale del 2007 ha abolito i diversi regimi fiscali per le società estere (33%) rispetto a quelle cinesi (25%) introducendo un unica aliquota massima del 28% (di cui 25% all erario statale e il 3% imputato come tributo locale a favore della Municipalità in cui è realizzato l IDE) a cui si è giunti con un processo di graduale adeguamento delle preesistenti aliquote

8 Per concretizzare la Politica della Porta Aperta inaugurata da Deng Xiao Ping alla fine degli anni Settanta e attrarre gli investimenti esteri, la Cina ha utilizzato per molto tempo lo strumento delle agevolazioni e incentivi fiscali, concedendo sgravi e/o riduzioni dell aliquota sulla EIT (33%) alle aziende straniere che costituivano una stabile organizzazione oppure una sede produttiva (secondo il modello OCSE) sul territorio cinese.

9 TAX HOLIDAY: gli IDE di durata pari a 10 anni beneficiano di un esenzione fiscale per i primi 3 anni in cui c è un profitto a bilancio e di un successivo abbattimento dell aliquota (del 50%) per i due anni successivi. PAY FIRST REFUND LATER: le Municipalità restituiscono agli IDE la parte di aliquota (3%) della EIT di competenza locale

10 Qualunque IDE realizzato in uno dei settori che il Catalogue for Foreign Invesments qualifichi come incoraggiato (ad es. energia rinnovabili, health-care, attività high-tech, tecniche e mezzi per lo sfruttamento del terreno ) beneficia di una riduzione dell aliquota EIT che varia a seconda delle Municipalità coinvolte (in ogni caso non è inferiore al 3%).

11 Gli IDE realizzati nelle zone rurali e in quelle considerate sotto-sviluppate (secondo la Go West Policy) sono incoraggiati in base al meccanismo della tax holiday (3+2) o mediante riduzione dell aliquota EIT applicabile. Gli IDE realizzati nelle zone rurali prevedono anche benefici extra-fiscali (es. bonus per i dipendenti, affitti calmierati ).

12 La VAT e la BT sono le principali imposte cinesi indirette: a) la VAT (con aliquota variabile tra il 17% ordinario e il 3% per gli small-scale taxpayer) si applica alle cessione dei beni (come l IVA) b) la BT (aliquota del 5% della base imponibile VAT) colpisce le prestazioni di servizi

13 ll 26 Ottobre 2011 lo State Council annunciato la riforma (inizialmente applicata solo a Shanghai ma dal mese di dicembre 2012 estesa a tutte le Municipalità cinesi) che unisce VAT e BT in una singola imposta. I dettagli del programma sono riportati nelle Notice 110 e 111 emesse il 16 novembre 2011 dal Ministry of Finance e dallo State Administration of Taxation.

14 La riforma si applica a specifici settori tra cui i trasporti (suppliers of road, water, air and pipeline transportation services) e taluni servizi come R&D and technology services, information technology services, design services, intellectual property services, advertising services, meeting and exhibition services, logistics, leasing of movable property and certification services.

15 Le principali novità della riforma includono l introduzione di due nuovi livelli di aliquote VAT (11% per i servizi legati ai trasporti e 6% per altri servizi) e la gestione dell imposta a livello locale senza la precedente divisione tra competenze delle autorità centrali e locali. Il passaggio dal regime Business Tax al regime VAT comporterà un generale incremento delle aliquote (dal 5% al 6 %, 11%, e 17%), con relativi impatti sul cash flow dei soggetti ma con generale neutralità dell imposta.

16 Il Consiglio di Stato ha deciso che le piccole e micro (small tax payer) sono esentate dalla VAT e dalla BT a partire dall 1 Agosto Questo provvedimento (di carattere temporaneo) permette alle piccole e micro imprese di beneficiare delle stesse aliquote fiscali applicate alle società uni-personali (ad azionista unico): il Consiglio di Stato ha stimato che della nuova politica fiscale beneficerà più di 6 milioni di piccole e micro imprese con riferimento alle tasse applicate ai salari dei dipendenti e ai ricavi, permettendo ai piccoli contribuenti (coloro che hanno ricavi mensili per meno di RMB) di essere esenti da VAT e BT.

17 A ottobre 2013 è stata inaugurata nel distretto di Pudong la nuova Shanghai Free Trade Zone Area. Tra le agevolazioni più significative per gli IDE investitori esteri saranno introdotte agevolazioni nell utilizzo internazionale della valuta cinese, esenzioni da dazi e VAT e un aliquota corporate pari al 15% che sostituisce l aliquota standard al 28% in vigore oggi in Cina.

18 La municipalità di Shanghai occupa lo 0,6% della Cina, ha una popolazione pari al 1,8% ma produce un reddito pari al 1,4% del PIL cinese

19 1. semplificazione dell iter per costituire la newco (ad es. abolizione del capitale minimo ) 2. apertura di 2 c/c in valuta straniera e in RMB, con libero scambio di valuta tra i due conti 3. sospensione dei dazi e VAT per le operazioni all interno della nuova FTZ. 4. Bonus fiscali al raggiungimento di certi livelli di produttività.

20 La Cina si sta rapidamente trasformando in un mercato finanziario e punta al riconoscimento ed uso del renminbi come moneta di scambio internazionale. In vista di questo ambizioso obiettivo la semplificazione fiscale e la coeva riforma del diritto societario mirano a rendere sempre più appetibile il mercato cinese per gli IDE. grazie per l attenzione!