Relazione: MAIS 2012: LA PROBLEMATICA DELLE AFLATOSSINE
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1 Università di Torino DISAFA Piano Cerealicolo Nazionale MIPAAF Rete Qualità Cereali Relazione: MAIS 2012: LA PROBLEMATICA DELLE AFLATOSSINE Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) 5 dicembre 2012 Normativa contaminanti Ieri: Micotossine: Aflatossine, DON, Fumonisine, OcratossinaA, Zearalenone Oggi: Micotossine: T2-HT2, Metalli pesanti: Cadmio (Cd) Domani: (avvisi EFSA attesi) Micotossine emergenti: Moniliformina, alcaloidi dell ergot, enniatine, nivalenolo, citrinina, beauvaricina Metalli pesanti: Piombo (Pb), Arsenico (As) 1
2 AFLATOSSINE EFFETTI: Epatiti, nefriti, cirrosi epatica, attività cancerogena, genotossica, immunosopressiva 18 composti naturali (AF) AF B 1, AF B 2 AF G 1, AF G 2 AF M 1, AF M 2 AF B 1, B 2, G 1, G 2 classificate come sicuramente cancerogene per l uomo (IARC, 1993) Carry overaf B 1 nel latte Probabile anche nella carne e nelle uova (Picci, 1992; Pietri, 2002; Miraglia e Brera, 2000) Cereali, frutta secca, semi oleaginose Latte e derivati (Bottalico, 2002) LIMITI di LEGGE (ppb - µg/kg) AF B 1 Cereali e derivati 2 4 Mais (granella) 5 10 Latte 0,05 AF tot AF M 1 (U.E. Reg 1525/98; Reg 1881/06) ATTACCHI da ASPERGILLUS in CAMPO A. flavus A. parasiticus Condizioni favorevoli all infezione di A. Flavus : Problema rilevante per aree tropicali e sub-tropicali In Pianura Padana si può ritrovare su mais in annate molto calde Infezione nel mais avviene con la senescenza delle sete Si avvantaggia anche di rotture e lesioni alla granella Favorita da stress idrici e nutrizionali Ambiente più aereo (mais, cotone) Ambiente più terricolo(arachidi) 2
3 Ecologia dei funghi tossigeni Umidità temperatura Aflatossina e latte 6 Valiani 3
4 Aflatossina e caseificazione Riparto AFM1 1 caseificazione 2 caseificazione Siero 52,5% 57,6% Cagliata 43,1% 39,6% Indice di concentrazione F. a pasta tenera F. a pasta dura Pietri et al., 2004 Anomalia climatica del 2012 Caldo e siccità hanno determinato forte stress idrico nell Europa meridionale: questo ha colpito soprattutto il mais in quanto coltura sensibile e diffusa (Indice NDVI: il colore più scura evidenzia il maggiore stress) Deficit produttivo atteso Italia 25% Romania 40% Ungheria 40% Bulgaria 40% 8 (USDA., settembre 2012) L'NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) presenta una forte correlazione con l attività fotosintetica. 4
5 Anomalia climatica del 2012 L andamento anomalo è stato più accentuato nell areale maidicolo della Pianura Padana sud-orientale (il colore più scura evidenzia il maggiore stress) Deficit produttivo atteso FVG 20% Veneto 30% ER 30% Lombardia 20% Piemonte 10% Localmente 5:50 9 (USDA., settembre 2012) Anomalia climatica e aflatossine Le alte temperature persistenti e lo stress idrico hanno favorito la crescita di funghi(muffe) tossigeni del genere Aspergillus. Questi producono Aflatossine (B1, B2, G1, G2): micotossine altamente pericolose se ingerite per gli animali allevati e l uomo e che possono essere ritrovate(carry over) nel latte(aflatossina M1). 10 5
6 Contaminazione da aflatossine nel mais La aflatossine possono concentrarsi nella cariosside di mais, soprattutto se la maturazione in campo (proliferazione primaria) è protratta e la raccolta avviene con basse umidità(< 20% di umidità). In misura minore è possibile la contaminazione in pastone di granella e mais trinciato. Durante la conservazione in siliocapannoni,se l ambiente è caldo (T>15 ) e l umidità della granella superiore al 14 %, è possibile una nuova produzione di tossine(proliferazione secondaria). 11 Esame del processo di coltivazione: aflatossine (Esposizione agronomica al rischio Aflatossine) + Epoca fioritura Difesa insetti Irrigazio ne diserbo Umidità raccolta - Scelta ibrido Trebbia tura - Rotazioni e lavorazioni Densità semina Concima zione Rotazioni e lavorazioni Scelta ibrido Epoca semina Densità semina Concima -zione Difesa insetti Irrigazio ne diserbo Epoca di raccolta Trebbia tura Processo di coltivazione Reyneri et al.,
7 Diffusione delle aflatossine nel mais La contaminazione da aflatossine è proporzionale allo stress idro-termico. Una valutazione preliminare su granella di mais alla consegna evidenzia rischi maggiori nell areale orientale e trascurabili in quello occidentale. Areale (1) Contaminazione da aflatossine Valore medio (2) Casi a rischio (2) Classe di rischio (3) Limiti di collocamento (3) Orientale < 20 ppb > 10% 3 Significativi Sud orientale > 20 ppb > 50% 4 Elevati Centro-orientale < 20 ppb > 10% 3 Significativi Centro occidentale < 20 ppb < 10% 2 Ridotti Occidentale < 20 ppb < 10% 1 Quasi assenti (1) Comprende le Regioni (FVG, Veneto, ER, Lombardia, Piemonte) (2) Valori preliminari su mais "verde" alla consegna (3) Valutazione preliminare. Nell'ambito di ogni areali 13 possono possibili cambi di classe Normativa Aflatossina B1 e totale Feed: Dgls. 10/5/2004, n. 149, Reg. (UE) N. 574/2011) Food: Reg. CE N. 1881/2006) Primi risultati 100% P. Padana Est (n= 22) P. Padana Ovest (n = 38) 75% 50% 25% 0% n.r. < >40 AfB1(ppb) 7
8 Modificazioni delle contaminazioni e limiti di impiego La contaminazione rilevata su granella di mais alla consegna può andare incontro a variazioni significative: - Riduzione grazie a selezione di lotti ed energiche puliture - Aumento se le condizioni di conservazione non sono adeguate I valori di contaminazione possono quindi subire variazioni nel corso dell annata commerciale. 15 Attualmente si stima che in prospettiva circa il 30%dei lotti di mais possa trovare limiti per impieghi alimentari (food) e zootecnici (feed). Per questi non è invece precluso l impiego in impianti di biogas (digestione anaerobica) e altri usi energetici (escluso bioetanolo). Interventi per contenere le criticità La filiera maidicola può mettere in atto interventi per contenere la criticità. Nel breve periodo Durante la campagna di raccolta: Raccolta tempestiva e trebbiatura attenta Segregazione dei conferimenti dal campo tramite fluorescenzao strip-test su campioni di granella Segregazione in base all areale e alle condizioni agronomiche di coltivazione Durante lo stoccaggio e al termine della campagna: Decontaminazione mediante energica pulitura della granella verde e/o della granella secca integrata da selezione optomeccanica. Abbassamento dell'umidità della granella in fase di essiccazione (12-13% di umidità) Movimentazione/ventilazione della granella posta nei silo o nei capannoni Controllo dello sviluppo di insetti Mantenimento della segregazione dei lotti a diverso livello di contaminazione. Privilegiare lo svuotamento rapido delle strutture con minore controllo del microclima. 16 8
9 Interventi per contenere le criticità La filiera maidicola può mettere in atto interventi per contenere la criticità. Nel medio periodo Pianificazione e organizzazione: Allestimento di una rete permanente di monitoraggio della qualità sanitaria (RQC) Monitoraggio dell'andamento climatico e delle infezioni fungine della spiga per alrrivare un sistema di allerta. Pianificazione di raccolta e consegne per ridurre tempi tra trebbiatura e essiccazione, Controllo della qualità della mietitrebbiatura per ridurre impurità e spezzati. Formazione personale interno per analisi e successiva gestione (pulizia, selezione, stoccaggio) e sensibilizzazione dei diversi soggetti della filiera Impianti e strutture: Nei centri di raccolta sprovvisti favorire la realizzazione di una seconda (terza) linea per potere attuare la piena segregazione; Sostenere nei centri di raccolta l allestimento di: - campionatori automatici in linea; - impianti di pulitura più efficienti; -selezionatrici ottiche in linea. 17 Interventi per contenere le criticità Ulteriori elementi di discussione -Certificazione dei centri di stoccaggio -Certificazione di filiera controllata -Rapidità nell esecuzione dell analisi e della controanalisi nei diversi punti di controllo(latte) - Definizione tramite strumento normativo di cosa può essere impiegato nella filiera energia(fuel) - Rafforzamento del controllo di lotti importati e pubblicizzazione dei dati critici. 18 9
10 Tenori massimi dei contaminanti nella granella di mais Contaminante U.M. FOOD FEED Tenore Riferimento Tenore Riferimento MICOTOSSINE Aflatossina B 1 µg/kg 2,0 Reg. CE 165/ Reg. CE 574/2011 Aflatossine totali µg/kg 4,0 Reg. CE 165/2010 Ocratossina A µg/kg 5,0 Reg. CE 1881/ Rac. CE 17 ago 06 Deossinivalenolo µg/kg 1750 Reg. CE 1126/ Rac. CE 17 ago 06 Zearalenone µg/kg 350 Reg. CE 1126/2007 Fumonisine B 1 + B 2 µg/kg 4000 Reg. CE 1126/2007 Tossine T2 + HT2 µg/kg 150 Proposta EFSA 2000 Rac. CE 17 ago Rac. CE 17 ago Cadmio mg/kg 0,10 Piombo mg/kg 0,20 Reg. CE 1881/2006 Reg. CE 1881/ Reg. CE 574/ Reg. CE 574/2011 Arsenico mg/kg 2 Dir. CE 32/
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