PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

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1 PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE SCHEDA TEMATICA RISCHIO IDRAULICO Versione 1.0 del Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera

2 1. GENERALITA La morfologia del territorio della Provincia di Bologna, pianeggiante e a volte depressa, solcato da diversi corsi d acqua naturali o artificiali anche di notevole rilevanza, concorre ad inserire i Comuni dell Unione Reno-Galliera nei territori a rischio idraulico. Per rischio idraulico si intende la probabilità di subire conseguenze dannose, inferte alle persone, alle cose e alle attività economiche, a seguito di esondazione di un corso d acqua (fiume, torrente, scolo, canale artificiale). Il rischio idraulico, da intendersi come rischio di inondazione da parte di acque provenienti da corsi d acqua naturali o artificiali, risulta essere il prodotto di due fattori: la pericolosità (ovvero la probabilità di accadimento di un evento calamitoso di una certa entità) e il danno atteso (inteso come perdita di vite umane o di beni economici pubblici e privati). La pericolosità è un fattore legato sia alle caratteristiche fisiche del corso d acqua e del suo bacino idrografico, sia alle caratteristiche idrologiche, ovvero intensità, durata, frequenza e tipologia delle precipitazioni, nel bacino imbrifero dal quale si alimenta ogni corso d acqua. Il rischio idraulico inoltre può derivare anche dalle opere idrauliche realizzate dall uomo, qualora vengano meno le condizioni di sicurezza per il funzionamento delle stesse. È necessario pertanto valutare tra i rischi idraulici anche la tenuta degli sbarramenti sui corsi d acqua, l efficienza di manufatti di scolo e scolmatura, la funzionalità dei sistemi di drenaggio delle acque piovane nelle zone urbanizzate e il corretto funzionamento dei sistemi di pompaggio per le aree di bonifica. Le principali cause scatenanti il rischio sono eventi che si presentano a seguito di fenomeni fisici ed atmosferici. La durata o l intensità di tali eventi portano ad un progressivo aggravamento della situazione, ma nella maggior parte dei casi l evoluzione della situazione avviene con velocità tali da consentire un efficiente monitoraggio e da poter quindi consentire l attivazione di successive fasi di allarme; questa caratteristica li porta ed essere considerati eventi con preavviso. Per tale tipologia di eventi è inoltre possibile determinare in sede di analisi e con sufficiente approssimazione le aree del territorio potenzialmente soggette all evento. 2. SERVIZI TECNICI E CONSORZI DI BONIFICA Il controllo sui corsi d acqua del territorio regionale è stato regolamentato dalla Regione Emilia Romagna, la quale, in attuazione della L. 183/89 (ora abrogata e sostituita dal D.Lgs. 152/06), ha istituito con apposita deliberazione il Servizio di piena e di vigilanza idraulica, che sovrintende a tutti i corsi d acqua con opere idrauliche di I categoria e con linee di navigazione interna (eventualmente esteso anche ad altri corsi d acqua in relazione a particolari situazioni di rischio idraulico). Sull intero reticolo idrografico, la Regione effettua comunque il Servizio di polizia idraulica. La vigilanza ed il servizio di piena sulla rete dei canali di bonifica è invece di competenza dei Consorzi di Bonifica istituiti ai sensi della L.R. 42/84. Servizio Tecnico Bacino Reno Il Servizio Tecnico Bacino Reno si occupa delle attività di prevenzione e gestione emergenze per la difesa del territorio dai rischi idraulico ed idrogeologico, della gestione e tutela della risorsa idrica e delle aree del demanio fluviale nel bacino idrografico del fiume Reno. Scheda tematica rischio idraulico Unione Reno Galliera - 2 -

3 L ambito territoriale nel quale esercita comprende quasi tutta la provincia di Bologna, la parte occidentale della provincia di Ravenna ed una piccola parte della provincia di Modena e della Provincia di Ferrara. Le principali funzioni del Servizio Tecnico di Bacino che interessano i territori della Reno-Galliera si possono riassumere come segue: Assetto idraulico Messa in atto di azioni ed esecuzione di lavori pubblici per evitare gli allagamenti del territorio provocati dalle piene dei corsi d'acqua, per prevenire i danni da erosioni fluviali, per garantire la manutenzione delle opere di difesa idraulica; realizzazione e gestione di opere pubbliche di ingegneria idraulica. Polizia idraulica. Emergenze da alluvioni e frane Azioni ed interventi preventivi e di emergenza durante gli eventi alluvionali; servizio di piena e di pronto intervento idraulico. Risorse idriche Gestione delle risorse idriche del bacino, sia superficiali che sotterranee, con l'obiettivo di sviluppare un utilizzazione idrica integrata in accordo ai bisogni sociali, alla salvaguardia dell'ambiente ed in conformità con la pianificazione di settore. Consorzio della Bonifica Renana Il consorzio della Bonifica Renana è un ente di diritto pubblico che opera secondo la normativa vigente per assicurare lo scolo delle acque, le difese del suolo, la tutela delle risorse idriche e naturali, l irrigazione e la valorizzazione del territorio. Il Consorzio ha un estensione di circa ha, in gran parte situati nella Provincia di Bologna, dislocati tra il fiume Reno e il torrente Sillaro. Si compone di due comprensori: - 1 Distretto o Comprensorio di Pianura: ha una forma simile ad una quadrilatero, chiuso a nordovest e a nord-est dal Fiume Reno, a sud-est da una spezzata che congiunge la foce del fiume alla città di Imola e a sud-ovest dalla via Emilia, nel tratto Imola-Bologna. - 2 Distretto o Comprensorio di Montagna: si presenta a forma triangolare, con vertice alle sorgenti del torrente Savena, e con base sulla via Emilia. Il Comuni appartenenti alla Reno-Galliera sono inseriti nel 1 Distretto. Il comprensorio di Pianura è costituito da una fitta rete di canali, suddivisi in canali di acque alte, scolanti a gravità, e canali di acque basse, soggetti a scolo meccanico. L esercizio delle opere di bonifica idraulica è costituito prevalentemente dal funzionamento delle idrovore o degli impianti di pompaggio per uso irriguo, nonché dalle manovre di regolazione idraulica che, oltre ad essere destinate allo smaltimento delle acque di piena ed all invaso ed allo svaso per l uso irriguo, sono volte a garantire che gli apparati radicali delle colture siano sufficientemente alimentati e non rimangano troppo tempo soffocati dall acqua. Le idrovore hanno il compito di garantire lo sgrondo delle acque dalla bassa bolognese nel caso in cui il Fiume Reno sia in piena; il territorio di pianura del Consorzio è servito da 17 di questi impianti. Nei momenti di piena, inoltre viene attivato il Servizio di Piena per garantire, oltre alle normali manovre idrauliche, servizi di guardia alle arginature dei canali alti e delle casse di espansione, in collaborazione con il Servizio Tecnico Bacino Reno e con l Agenzia Regionale di Protezione Civile. Le casse di espansione sono opere di accumulo dei volumi idrici comprendenti manufatti idraulici di imbocco e di sbocco, che consentono di ottenere la riduzione della portata di colmo di un onda di piena attraverso il temporaneo invaso di parte del suo volume. Scheda tematica rischio idraulico Unione Reno Galliera - 3 -

4 Il Servizio di Piena è assistito da un sistema di telemisure che, mediante l utilizzo di telepluviometri e teleidrometri ad ultrasuoni, consente agli operatori di valutare in tempo reale l evolversi delle piene nella rete idraulica consortile. Il Consorzio della Bonifica Renana fa inoltre parte del Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo (CER). Questo ente ha il compito di studiare, eseguire ed esercire le opere irrigue di interesse comune ai consorzi della pianura Emiliano-Romagnola, oltre al compito della realizzazione e gestione del CER, canale di origine artificiale alimentato dalle acque del Po costruito per coniugare le esigenze di irrigazione della pianura bolognese alle esigenze di difesa dalle piene. 3. SCENARI IPOTIZZABILI Gli scenari ipotizzabili sono sostanzialmente afferibili all aumento repentino dei livelli idrometrici dei corsi d acqua dovuti a precipitazioni atmosferiche di grande intensità e concentrazione nel tempo, rilasci da bacini montani, condizioni di inefficienza della rete scolante o del sistema idraulico complessivo. Da tali scenari consegue rischio di esondazione delle acque su porzioni del territorio per invasione di aree golenali, sormonto o rottura di argini, allagamento di aree urbanizzate o abitate, isolamento di abitazioni o nuclei abitati, danni o crolli a infrastrutture, abitazioni, interruzione di fornitura di servizi (luce, acqua potabile, ecc.), interruzione di strade. Le aree a rischio sono evidenziate nella cartografia di riferimento, predisposta sulla base dei dati storici rilevati dalla Provincia di Bologna (dal 1950 al 2005) e dal Consorzio di Bonifica Renana. 4. PRINCIPALI CORSI D ACQUA Il territorio della Reno-Galliera è lambito da numerosi corsi d acqua, assai differenti per portata e rilevanza storica, tra i quali il Fiume Reno, il Canale Navile, il Canale Emiliano-Romagnolo, il Savena Abbandonato ed il canale Riolo. Fiume Reno Misurando circa 211 km di lunghezza, è il decimo fiume italiano per lunghezza e per superficie di bacino, ed il più importante corso d'acqua dell'emilia-romagna. La portata media annua è di 95 m 3 /sec, mentre le massime portate registrate a Casalecchio di Reno sfiorano i m 3 /sec; nelle piene ordinarie si superano di poco i I comuni della Reno-Galliera interessati dal passaggio del Fiume Reno sono: Castel Maggiore, Argelato, Castello d Argile, Pieve di Cento e Galliera. Canale Navile Il Canale Navile è un importante canale della pianura bolognese, sia dal punto di vista idraulico, sia da quello storico. Origina dal fiume Reno alla Chiusa di Casalecchio di Reno, prendendo il nome di Canale di Reno, mutandolo poi in Canale Navile all altezza di Via del Porto a Bologna. Da questo punto assume andamento da sud a nord, attraversando la pianura bolognese fino a immettersi nuovamente nel Reno vicino a Passo Segni; il suo regime è determinato in parte dalle regolazioni sulle paratie delle chiuse, ed in parte dalle acque meteoriche di Bologna e della pianura. Le sue portate medie ordinarie possono essere stimate dell'ordine di 10 metri cubi al secondo, quelle massime possono raggiungere i 100 metri cubi al secondo. Attualmente il suo utilizzo è esclusivamente ad uso irriguo. San Pietro in Casale e Argelato sono percorsi dal Canale solo parzialmente, lungo il loro confine est, mentre Castel Maggiore e Bentivoglio sono attraversati da nord a sud, con conseguente interessamento di centri abitati o aree produttive. Scheda tematica rischio idraulico Unione Reno Galliera - 4 -

5 Canale Emiliano Romagnolo Il Canale Emiliano Romagnolo (C.E.R) canale artificiale ad uso irriguo, civile, produttivo e ambientale di notevole rilevanza provinciale, gestito dal Consorzio della Bonifica Renana. E una delle più importanti opere idrauliche dell'italia. Garantisce, con una derivazione dal fiume Po, l'approvvigionamento idrico di un area di circa ha, caratterizzata da una intensa attività agricola e da molti insediamenti urbani ed industriali, ma povero di acque superficiali. Attraversa sud-est a nord-ovest i comuni di Bentivoglio, San Giorgio, San Pietro in Casale e Galliera. Canali minori Tutto il territorio della Reno-Galliera è solcato da un reticolo idrografico piuttosto sviluppato, costituito da canali di scolo e fossi, tra i quali il Savena Abbandonato, scolo Riolo, scolo Calcarata, scolo Crevenzosa, scolo Bisana e scolo Raveda. 5. INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE A RISCHIO La fitta rete di Canali e scoli presente sul territorio della Reno-Galliera, nonché la presenza di corsi d acqua imponenti come il Fiume Reno, ha determinato diverse alluvioni nel corso dei secoli. Grazie ad un censimento storico svolto dalla Provincia di Bologna, dai Consorzi attivi sul territorio e dagli stessi comuni si è potuto ottenere un quadro indicativo delle esondazioni avvenute dal 1950 fino ai primi anni del I dati storici così rilevati possono fornire una indicazione per determinare le aree con maggiore possibilità che un esondazione si verifichi nuovamente, ma ciò non esclude la possibilità di interessamento di altri porzioni di territorio, in quanto i fattori che concorrono a scatenare il rischio sono molteplici e non sempre monitorabili. L analisi storica ha comunque portato ad individuare alcune aree fortemente antropizzate interessate da allagamento: Comune di Castel Maggiore Abitati di: Trebbo di Reno, Boschetto, Castiglia, Castello Comune di Argelato Abitati di: Argelato, Malacappa, Casadio Comune di Castello d Argile Abitati di: Mascarino, Castello d Argile Comune di San Giorgio di Piano Aree produttive: area a sud del capoluogo, area a sud ovest, sul confine con il Comune di Argelato Comune di San Pietro in Casale Abitati di: Poggetto, Massumatico, Cenacchio, Gavaseto, Asìa, Rubizzano, Macaretolo Aree produttive: area verso il confine ovest Comune di Bentivoglio Abitati di: S.Marino, Bentivoglio, S.Maria in Duno, Saletto Scheda tematica rischio idraulico Unione Reno Galliera - 5 -

6 6. PUNTI CRITICI I molteplici scenari di rischio derivanti da un evento alluvionale non permettono di definire con certezza il luogo in cui si può verificare il danno, tuttavia, sulla base dell analisi storica e della conoscenza del territorio da parte degli operatori di protezione civile, è possibile localizzare alcuni punti critici sui cui effettuare vigilanza. Osservando la cartografia di riferimento (tavola 2B) si può notare che i territori alla destra dell asse ferroviario sono tra i più interessati da alluvioni. Questa porzione di territorio è solcata dall asse autostradale, il cui tracciato in rilevato la rende meno esposta al pericolo di inondazione. I territori interessati dal passaggio del Fiume Reno non sono stati protagonisti di inondazioni da esso causati: gli eventi pregressi sono infatti attribuibili al Canale Emiliano Romagnolo e a canali minori. Tuttavia, la presenza di molte persone residenti nelle aree golenali rende tali aree sempre soggette a potenziale rischio idraulico. Anche la fascia centrale del territorio della Reno-Galliera che affianca l asse ferroviario non è stata protagonista di esondazioni di grandi proporzioni, ma rimane comunque esposta al pericolo in quanto solcata da diversi canali e fossi, nonché dal passaggio del Canale Emiliano Romagnolo. A fronte di una comunicazione di pericolo di esondazione imminente dovranno essere attivate le procedure necessarie per fronteggiare il rischio, tra le quali la vigilanza di quelli che possono essere definiti punti critici: le aree/località che da una analisi storica hanno rilevato una esposizione maggiore al rischio ma anche le porzioni del territorio interessate da manufatti come ponti, sottopassi o altro che in caso di pericolo alluvionale possono essere danneggiate e bloccare le comunicazioni viarie o creare situazioni di pericolo per la popolazione. Scheda tematica rischio idraulico Unione Reno Galliera - 6 -

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