NUOVI STRUMENTI E NUOVE DOMANDE

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1 TORINO - Giovedì 4 febbraio 2010 ABITARE SOCIALE: NUOVI STRUMENTI E NUOVE DOMANDE La crisi abitativa e le mappe del nuovo disagio abitativo U g o B a l d i n i - C A I R E Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 1

2 VARIAZIONI DELL ACCESSIBILITA La popolazione italiana che negli anni 90 era cresciuta di appena unità è cresciuta nei primi 7 anni del nuovo secolo di oltre 3 milioni di unità. Il centro nord ospita la crescita; il sud attrae meno e genera meno. Popolazione residente al al variazione Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 2

3 0 VARIAZIONI DELL ACCESSIBILITA Città che perdono popolazione e periferie in crescita specie nelle aree metropolitane più attive (meno, nel nord ovest). Popolazione residente al al variazione Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 3

4 STRANIERI ACCESSIBILI PER 1000 RESIDENTI Gli immigrati al centro nord e i giovani soldati dal sud? Popolazione straniera al al variazione Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 4

5 I PROCESSI PIU RECENTI 2008 Differenza di accessibilità della popolazione residente (% sull accessibilità del 2001) 30 Differenza di accessibilità della popolazione residente (% sull accessibilità del 1991) 30 Stranieri accessibili per residenti accessibili Variazione % - dato comunale TORINO +4,4% CUNEO +5,9% ALESSANDRIA +5,3% ASTI +6,3% NOVARA +7,1% GENOVA +0,3% MILANO +5,6% PARMA +2,0% Variazione % - dato comunale TORINO -3,7% CUNEO +1,8% ALESSANDRIA -4,8% ASTI +1,3% NOVARA +1,9% GENOVA -8,9% MILANO -4,1% PARMA +2,6% dato comunale per residenti accessibili TORINO 77,1 CUNEO 63,1 ALESSANDRIA 79,5 ASTI 74,0 NOVARA 64,0 GENOVA 57,2 MILANO 83,3 PARMA 95,2 Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 5

6 0 VARIAZIONI DELL ACCESSIBILITA Popolazione residente al al variazione Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 6

7 0 GOVERNARE IL CAMBIAMENTO (1) L attenzione alla domanda sociale e al cambiamento in corso ha profonde implicazioni per la pratica urbanistica, chiamata operare un campo di innovazioni disciplinari profondo. Quale, allora, è l urbanistica possibile del cambiamento? A quali fenomeni/esigenze deve fare fronte? 1. E in corso una immigrazione di lungo raggio che ha come fattore di spinta la fuga dalla povertà; 2. L immigrazione è richiamata anche da fattori di attrazione che hanno origine nel mercato del lavoro per lo squilibrio demografico tra le classi di età in ingresso e in uscita; 3. Anche le famiglie oltre alle imprese richiamano immigrazione per la crescente domanda di lavoro di cura per l invecchiamento della popolazione e la crisi dei modelli familiari; 4. La popolazione invecchia perché aumenta la speranza di vita; negli ultimi sei anni è aumentata di 1,3 anni per gli uomini e di 1,6 anni per le donne; 5. La natalità si riprende solo ora e molto lentamente dopo un lungo periodo di crisi della riproduzione naturale che ha avuto in Emilia Romagna il suo epicentro; Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 7

8 GOVERNARE IL CAMBIAMENTO (2) 6. Cresce la disuguaglianza sociale nella distribuzione dei redditi delle famiglie e nell accesso alle opportunità dell abitare a quelle formative, di lavoro, di fruizione dei servizi tra popolazioni che risiedono in territori diversi: le condizioni abitative tornano ad essere il più rilevante indicatore di povertà 7. Il sistema di welfare è messo in crisi anche a livello locale per i problemi di una fiscalità non ancora in equilibrio nel rapporto tra centro e periferia e, per l affollarsi di domande sempre più estese e diversificate: a partire da una nuova domanda di housing sociale; 8. Aumenta il tempo dedicato alla mobilità per gli scambi tra casa e lavoro per effetto del progressivo dilatarsi delle dimensioni dei mercati locali del lavoro e per la crescente congestione dei sistemi di trasporto; 9. Aumenta la pressione sulle risorse naturali esercitata dallo sviluppo economico: l energia innanzitutto ma anche l acqua e il suolo; 10. La tragica instabilità dei mercati finanziari incide sull economia reale e sul territorio da abitare e ha effetti e sul welfare, specie per l accesso al bene casa. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 8

9 Qualità Disagio PAESAGGI SOCIALI: QUALITA - DISAGIO - RIQUALIFICAZIONE BOLOGNA Riqualificazione TORINO abitanti % ,2% ,0% ,6% Il cambiamento sociale nello spazio Qualità Disagio abitanti % ,7% ,2% Riqualificazione ,9% Qualità Disagio Riqualificazione abitanti % ,9% ,9% ,8% MILANO Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 9

10 PAESAGGI SOCIALI: QUALITA - DISAGIO - RIQUALIFICAZIONE LA CITTA DELLA QUALITA La città delle classi agiate I caratteri di questa città sono la presenza di popolazione con istruzione elevata il 64,9% e di abitazioni di grandi dimensioni (oltre 5 stanze) il 39,9%. La città consolidata E la più giovane, l ultima per presenza di stranieri e la seconda per livello di istruzione e dotazioni residenziali dopo le aree privilegiate del Centro Storico e della Collina. LA CITTA DEL DISAGIO La città degli stranieri Le variabili caratterizzanti, oltre alla quota di stranieri il 10,8%, sono la presenza di abitazioni in affitto il 33%, e di abitazioni non occupate il 21% del totale. La città della produzione E la meno residenziale (solo il 35% degli edifici), la più invecchiata, la meno proprietaria (18%). LA CITTA DELLA RIQUALIFICAZIONE La città dell obsolescenza Le variabili caratterizzanti sono la presenza di abitazioni costruite tra 1946 e 1961 il 36%, quella di abitazioni in edifici condominiali 70%, e l elevata densità abitativa oltre abitanti per Kmq. La città delle periferie residenziali Le variabili caratterizzanti sono la presenza di abitazioni di recente costruzione dopo il 1991, il 2,4%, la maggior presenza di abitazioni in proprietà, il 62,5%, e di abitazioni unifamiliari il 14,5%. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 10

11 PAESAGGI SOCIALI: LA CITTA DELL OBSOLESCENZA Ampiamente diffusa (in misura minore a Torino che ha registrato un picco di crescita più recente) è la città dell immediato dopoguerra, ormai in avanzato stato di obsolescenza fisica e funzionale. A Torino 959 sezioni (25%) immediatamente oltre le realtà storiche di barriera con abitanti A Bologna 826 sezioni (35,57%) con abitanti, lungo le direttrici storiche della viabilità A Milano 1446 sezioni (24,1%) con abitanti, nella prima cintura Le variabili caratterizzanti sono la presenza di abitazioni costruite tra 1946 e 1961 (a Torino il 36%, a Bologna il 49,9% a Milano il 42,6%), quella di abitazioni in edifici condominiali (a Torino il 70%, a Bologna il 77%, a Milano l 89%) e l elevata densità abitativa (a Torino oltre abitanti per Kmq, a Bologna , a Milano oltre ). Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 11

12 Tra i temi del cambiamento: UNA SOCIETA DELLA TERZA ETA Indice di vecchiaia La Città degli anziani:la carenza di ascensori negli edifici pluripiano nella carta per il PSC di Bologna Incidenza dei comuni con oltre 240 anziani per 100 giovani Regione N Comuni Popolazione Superficie Piemonte 38,6% 8,6% 38,1% Valle d'aosta 5,4% 0,8% 3,3% Lombardia 9,4% 2,2% 10,4% Trentino Alto Adige 8,3% 5,1% 5,9% Veneto 8,8% 0,7% 8,7% Friuli Venezia Giulia 16,9% 19,9% 22,8% Liguria 60,4% 72,3% 69,9% Emilia Romagna 28,7% 21,2% 36,8% Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 12

13 DISUGUAGLIANZE TERRITORIALI: LA DISTRIBUZIONE DEI SERVIZI Accessibilità all offerta di servizi equivalenti* ( ) Servizi equivalenti ( ) * istruzione: classi di istituti superiori sanità: reparti ospedalieri culturali: musei e biblioteche finanziari: sportelli bancari e postali PERCENTUALE DI POPOLAZIONE CHE IN 30 ACCEDE AD ALMENO 30 UNITA Italia 73,9% Lombardia 91,3% (Regione con valore più alto) Piemonte 87,9% Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 13

14 DISUGUAGLIANZE SOCIALI E RISCHIO DI POVERTA ABITATIVA AL 2002 Indagine sulle condizioni economiche e sociali delle famiglie della Provincia di Modena più ricca ed equa il caso di Modena (valori in euro) soglia di sostenibilità pari al 25% del reddito totale canone di mercato=450 mese Livello di reddito PIL pro capite Italia= 100 Provincia di Modena= 138 Disuguaglianza nella distribuzione Rapporto fra decimo e primo decile Italia 11,3 Provincia di Modena 6,5 Situazione al 2002 fonte: Indagine ICES mo del CENTRO ANALISI POLITICHE PUBBLICHE (CAPP) dell Università di Modena e Reggio Emilia Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 14

15 LE FAMIGLIE A RISCHIO A REGGIO EMILIA La percentuale di famiglie che si collocherà a rischio di povertà abitativa va: dal 20% nell ipotesi più favorevole (in cui il modello di sviluppo non modifichi l attuale distribuzione relativamente equa della ricchezza né riduca il differenziale positivo nel reddito procapite rispetto alla media nazionale) al 40% nell ipotesi di una crescita meno intensa e meno equa. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 15

16 LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI CRESCENTI IN EMILIA ROMAGNA Indagine 2002 Indagine 2006 Indagine2006 residenti prima del 2002 Indagine2006 arrivati dal 2002 in poi Reddito equivalente medio Reddito equivalente mediano Indice Gini (disuguaglianza) Diffusione povertà (% famiglie con reddito equivalente <60% del reddito mediano) 13,6% 15,6% 12,8% 60,0% Diffusione povertà (% famiglie con reddito equivalente <40% del reddito mediano) 3,26% 4,96% 4,0% 20,6% fonte: ICES mo 2 Negli ultimi anni anche in Emilia Romagna si è registrato un aumento significativo della disuguaglianza. I primi dati emersi dalla seconda indagine ICESmo confrontando i dati del 2006 con quelli del 2002 (quelli utilizzati come benchmarck nella nostra ricerca) mostrano come il rapporto tra il reddito equivalente medio individuale del 10 e del 90 percentile è passato da 3,1 a 3,5, come un ulteriore 2% della popolazione si è spostato sotto la soglia di povertà relativa (meno del 60% del reddito mediano), ma soprattutto come tra i residenti in affitto l incidenza della povertà supera il 50% e per i nuovi arrivati l incidenza della povertà raggiunge il 60% contro il 12% dei già residenti al Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 16

17 IL SISTEMA DI OBIETTIVI E POLITICHE PIANO STRATEGICO DELLA CASA - I FASE A Contrastare i rischi di povertà abitativa OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI 1. Migliorare il contesto socio-economico locale 2. Ridurre la pressione dell emergenza abitativa con misure congiunturali di sostegno dell affitto 3. Ampliare le dimensioni strutturali e la articolazione istituzionale del mercato dell affitto 4. Migliorare l efficienza delle politiche di sostegno all emergenza abitativa 5. Focalizzare il sostegno all accesso alla proprietà della abitazione B 6. Impedire i processi di segregazione socio spaziale C 7. Aumentare la sostenibilità ambientale della nuova offerta abitativa D 8. Costruire una nuova governance per la politica nazionale della casa AZIONI Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 17

18 LA CATENA DEL VALORE DELL ALLOGGIO ERS Le componenti della catena del valore del bene casa Le forze e le azioni che possono incidere sulla moderazione del suo prezzo In capo al Comune 1. costo dell area Politiche fondiarie: aree a costo nullo per effetto della cessione generalizzata di diritti edificatori (legislazione regionale) Di altra natura 2. oneri di urbanizzazione 3. spese tecniche Oneri interamente a carico dei cedenti i diritti edificatori pubblici (legislazione regionale: ERS come standard?) Pluralità degli (e concorrenza tra gli) operatori 4. costo di costruzione 5. oneri finanziari Politiche regolamentari e loro impatto sui costi di costruzione, di manutenzione e gestione Scelte tipologiche e tecnologiche, dimensioni dei programmi costruttivi Leva finanziaria, agevolazioni pubbliche 6. oneri fiscali Regime I.C.I Considerazione normativa degli interventi ERS 7. oneri amministrativi 8. oneri gestionali (energia) 9. oneri manutentivi Vedi costo di costruzione Vedi costo di costruzione Pluralità degli (e concorrenza tra gli) operatori Scelte tipologiche e tecnologiche in fase costruttiva Scelte tipologiche e tecnologiche in fase costruttiva Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 18

19 PRINCIPALI FATTORI CRITICI PER IL SUCCESSO DELLA POLITICA DI SOCIAL HOUSING - i casi di Reggio Emilia e Ravenna (CONFCOOPERATIVE) Fattore MERCATI FINANZIARI Variabile critica Variazione % Break-even-point Tasso di interesse 4%-> 8% + 37% Canone mensile di equilibrio 537 POLITICHE FONDIARIE Aree a prezzi di mercato + 27% 500 POLITICHE FISCALI Azzeramento ICI -26% 289 Variazioni rispetto ad un canone mensile base di 350 Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 19

20 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 1 La manovra per l housing sociale non può fare a meno di un ambiente normativo adeguato (riserve di capacità, VAS) ; non di meno il suo successo della manovra dipenderà anche dalla capacità di risposta imprenditoriale a questa sollecitazione. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 20

21 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 2 Dovremo chiedere al più consolidato soggetto dell abitare sociale, che sono le cooperative di abitazione, di adeguare i propri modelli operativi e il proprio target di intervento, sapendo andare oltre il canale tradizionale della convenzionata per organizzare domande appena più povere di quelle che possono accedere alla proprietà indebitandosi a tassi crescenti. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 21

22 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 3 Dovremo chiedere a nuovi, o rinnovati, soggetti come le cooperative sociali o quelle a proprietà indivisa di assumere un ruolo (e una dimensione) da protagonisti. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 22

23 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 4 Dovremo chiedere alle agenzie pubbliche per la casa di accettare la sfida dell efficienza per mettere sul mercato servizi abitativi competitivi e in equilibrio di costi. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 23

24 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 5 Dovremo chiedere alle fondazioni bancarie (che in parte già lo stanno facendo) di investire quote del proprio patrimonio a lungo termine nell abitare sociale; dovremo chiedere ai fondi etici che si stanno affacciando anche ai nostri mercati di partecipare a questa stagione di investimento sociale. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 24

25 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 6 Dovremo chiedere alle imprese di costruzione di misurarsi con le esigenze di un prodotto edilizio di buona qualità e di costo contenuto; e questa sfida dovranno raccoglierla anche i professionisti della progettazione edilizia e urbana per ricercare le soluzioni originali ed efficaci per far tornare i conti (di tutti, utente compreso). Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 25

26 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 7 Un concorso di volontà e capacità (una governance che garantisca un serio orientamento al risultato): azione complessa da realizzare, ma questa - e non altra - è l innovazione necessaria. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 26

27 I PROTAGONISTI DELLA MANOVRA DI SOCIAL HOUSING PIANO STRATEGICO DELLA CASA - II FASE 8 Passare da una visione solo geometrica degli standard alla visione del rendimento sociale dei servizi: il PIL della Città Pubblica. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 27

28 IL PIL DELLA CITTA PUBBLICA, E LE POLITICHE DI WELFARE DELLA CITTA CHE SI RINNOVA SENZA ESPANSIONE Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 28

29 POTENZIALI DI COMUNITA : LA GAMMA DEI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI POTENZIALI DI COMUNITA : LA GAMMA DEI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI CATEGORIA SERVIZI SANITARI DI QUARTIERE CATEGORIA SERVIZI DI ISTRUZIONE CATEGORIA SERVIZI E FUNZIONI CULTURALI CATEGORIA SERVIZI AMMINISTR., POSTALI E BANCARI CATEGORIA LUOGHI DI CULTO CATEGORIA VERDE DI FRUIZIONE 7 CATEGORIA farmacie ambulatori e altri centri sanitari poliambulatori centri diurni asili nido scuole materne scuole elementari scuole medie centri culturali o associativi cinema o teatri centri di di aggregazione biblioteche o musei sedi decentramento uffici postali uffici bancari chiese o centri parrocchiali aree verdi attrezzate TIPO PESO SOGLIA 0,14 0,09 0,48 0,29 0,15 0,23 0,39 0,23 0,30 0,15 0,25 0,30 0,40 0,30 0,30 1,00 0,38 0,62 0,3 0,4 1,00 11 impianti sportivi 1, CATEGORIA COMMERCIO E PUBBLICI SERVIZI bar ristoranti bevande (vini, olii, birra ed altre) carne e prodotti a base di di carne frutta e verdura pane, pasticceria, dolciumi articoli abbigliamento, accessori articoli di di seconda mano articoli medicali e ortopedici calzature e articoli in in cuoio cosmetici e articoli di di profumeria distributori di di carburante elettrodomestici, radio-televisori, farmacie ferramenta, vernici, giardinaggio, libri, giornali, cartoleria mobili, casalinghi e art. illuminaz. prodotti tessili e biancheria tabacco e generi di di monopolio edicole TESSUTI centro storico STORICI 1,00 00 CATEGORIA stazioni metropolitana TRASPORTO PUBBLICO fermate tram 10 LOCALE fermate bus stazioni taxi TIPO PESO SOGLIA 0,40 0,20 0,20 0,20 0,6 0,4 Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 29

30 LA VAS SOCIALE - POTENZIALI DI COMUNITA : IL CASO DI BOLOGNA Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 30

31 LA VAS SOCIALE - POTENZIALI DI COMUNITA : IL CASO DI VERONA da -2 a -1 volte la deviazione standard della distribuzione 1-0 media Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 31

32 LA VAS SOCIALE - POTENZIALI DI COMUNITA : IL CASO DI PARMA da -2 a -1 volte la deviazione standard della distribuzione 1-0 media Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 32

33 PARMA - QUARTIERE MOLINETTO TESSUTO DELLA CITTA PUBBLICA DEL QUARTIERE Le aree da giocare per aumentare la performances dei servizi Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 33

34 PARMA - QUARTIERE MOLINETTO LE AREE PER LE POLITICHE INTEGRATE DEL QUARTIERE A B C Area di recupero della qualità locale La porta della mobilita sostenibile Greenway Porte urbane Varchi primari Varchi secondari Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 34

35 PARMA - QUARTIERE MOLINETTO LE AREE PER LE POLITICHE INTEGRATE DEL QUARTIERE Le aree da giocare per aumentare la performances dei servizi Area di recupero della qualità locale Integrazione delle funzioni specialistiche sovralocali con una maggiore fruibilità per le relazioni di vicinato, aumentando la densità e la qualità dei servizi offerti. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 35

36 PARMA - QUARTIERE MOLINETTO SCHEMA DI AZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA CITTA PUBBLICA: 1. Riqualificazione e valorizzazione delle aree verdi favorendo la realizzazione di un sistema fruitivo integrato al tessuto insediativo esistente e di nuovo impianto. 2. Densificazione funzionale delle aree di sosta al contorno dei servizi sovralocali esistenti, attraverso la realizzazione di strutture multipiano integrate da interventi di rigenerazione funzionale, in particolare rivolte all incremento dell offerta commerciale di vicinato. 3. Rigenerazione funzionale del parcheggio esistente attraverso interventi di densificazione insediativa, con particolare riferimento alle funzioni residenziali, integrati in un riassetto diffuso del sistema di mobilità locale e accessibilità ai servizi sportivi sovralocali esistenti. 4. Rigenerazione funzionale dell area verde e dei parcheggi di piazzale Chaplin integrata a processi di densificazione insediativa, nell area verde esistente, destinati a garantire nuove funzioni di interesse comune, integrate dalla riconversione funzionale della viabilità esistente in strada-cortile. 5. Rigenerazione funzionale delle aree di sosta esistenti in aree verdi, favorendo, a nord-ovest, la connessione con il sistema di spazi aperti di uso pubblico, e a sud ed a est, l integrazione dei percorsi fruitivi con le funzioni di nuovo insediamento previste da processi di rigenerazione e densificazione funzionale ad est dell area. 6. Rigenerazione funzionale del fronte urbano di via Pellico e del fronte principale di accesso alle infrastrutture sportive sovralocali, in particolare dei parcheggi esistenti, in aree a verde e spazi a prevalente uso pedonale, integrandosi con la riconfigurazione di via Pellico in zona 30, favorendo la riconversione funzionale della viabilità secondaria in strada-cortile. 7. Rigenerazione delle aree di sosta in funzioni residenziali attraverso un intervento di densificazione funzionale integrato nel tessuto insediativo esistente. Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 36

37 LA CANDIDATURA AL BANDO - COMUNE DI POIRINO Regione Piemonte Bando 2 Biennio Programma Casa: alloggi entro il 2012 Il territorio urbano e la città pubblica - schema strategico Ambito di intervento - schema strategico Ugo Baldini CAIRE -Urbanistica 37

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