1 INTRODUZIONE CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO PARAMETRI DI CONCESSIONE COROGRAFIA 5 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO 6

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2 INDICE 1 INTRODUZIONE CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO PARAMETRI DI CONCESSIONE COROGRAFIA 5 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO 7 DESCRIZIONE 7 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CONDOTTA FORZATA 29 DESCRIZIONE 29 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CENTRALE DI PRODUZIONE 35 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CANALE DI RESTITUZIONE 41 DESCRIZIONE 41 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA 43 DESCRIZIONE 43 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI 46 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE 47 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI 49 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO 54 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 59 Proponente: LAURENT CONTI I

3 6.1 CONTROLLI ORDINARI CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI 60 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN 62 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS 64 Proponente: LAURENT CONTI II

4 1 INTRODUZIONE La presente Relazione Tecnica Particolareggiata fa parte del Progetto Definitivo dell impianto idroelettrico sul Torrente Menouve, nel Comune di Etroubles (AO), con opera di presa in località Arvus a quota 1.930,00 m. s.l.m. e centrale di produzione ubicata in località Quaye, con quota di restituzione in alveo pari a 1.612,00 m s.l.m. La domanda di subconcessione idrica è stata depositata presso la Regione della Valle d Aosta in data 4 luglio Successivamente all attivazione dell iter di concessione idrica ai sensi del TU 1775/1933 è stata consegnata la documentazione per la valutazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi del Piano Regionale di Tutela delle Acque, documentazione che è stata dichiarata conforme con nota Regione Valle d Aosta prot. 7880/DDS del 31/07/2014. Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della LR n. 14 del 1999 (nota Regione Valle d Aosta prot. 9809/DDS del 24/11/2014), procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Il progetto definitivo, di cui la presente relazione fa parte, è allegato allo Studio di Impatto Ambientale. Lo Studio di Impatto Ambientale nel suo complesso è costituito dalle seguenti relazioni: TITOLO ELABORATO DATA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE giu - 15 INDAGINI AMBIENTALI giu - 15 SINTESI NON TECNICA giu - 15 RELAZIONE TECNICA giu - 15 RELAZIONE IDROLOGICA giu - 15 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA giu - 15 INTERFERENZA CON LE OPERE IDRAULICHE ESISTENTI giu - 15 PIANO DI DISMISSIONE DELLE OPERE giu - 15 RELAZIONE GEOLOGICO - GEOTECNICA giu - 15 GESTIONE TERRE E MATERIALE DI SCAVO giu - 15 STUDIO SULLA COMPATIBILITÀ DELLE OPERE DELL IMPIANTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE giu - 15 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO giu - 15 VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA giu - 15 E dai seguenti elaborati grafici: Proponente: LAURENT CONTI 1

5 COD TITOLO ELABORATO GRAFICO SCALA DATA VIA 01 ALTERNATIVE TRACCIATO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 02 COROGRAFIA 1: giu - 15 VIA 03 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 04 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Ortofoto 1: giu - 15 VIA 05 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Catastale varie giu - 15 VIA 06 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria e Profilo Longitudinale su Rilievo Topografico 1:1.000 giu - 15 VIA 07 PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 08 PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 09 SCALA PESCI E RILASCIO D.M.V. - Pianta e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 10 CONDOTTA FORZATA - Sezioni Tipiche 1:200 giu - 15 VIA 11 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 12 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 13 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria - (Alternativa A) 1:500 giu - 15 VIA 14 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione - (Alternativa A) 1:100 giu - 15 VIA 15 VIABILITA' - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 16 LINEA E.E. - Planimetria su Ortofoto e Sezioni Tipiche varie giu - 15 VIA 17 INTERFERENZE - Planimetria Generale e Sezioni varie giu - 15 VIA 18 VOLUMI DI SCAVO E RIUTILIZZO - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 19 AREE DI CANTIERE - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 20 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 21 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 22 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 23 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 24 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA BOSCATA ART. 33 1: giu - 15 VIA 25 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA FRANE ART. 35 1: giu - 15 VIA 26 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREE A RISCHIO INONDAZIONE ART. 36 1: giu - 15 VIA 27 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI TUTELA CAPTAZIONI 1: giu - 15 VIA 28 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA VALANGHE ART. 37 1: giu - 15 VIA 29 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI ZONIZZAZIONE PRGC 1: giu - 15 VIA 30 DPA IMPATTO ELETTROMAGNETICO - PLANIMETRIA 1:500 giu - 15 PROPOSTA DI REALIZZAZIONE DI PUNTO DI PRIMO SOCCORSO PER VIA 31 varie giu - 15 ESCURSIONISTI La presente Relazione Tecnica riporta: La descrizione delle scelte progettuali individuate; La descrizione delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei lavori; La descrizione del sistema di monitoraggio delle portate captate e rilasciate a valle della traversa di derivazione; La stima dei costi di realizzazione e di gestione ed esercizio dell impianto; Proponente: LAURENT CONTI 2

6 1.1 CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO Al fine di consentire una completa valutazione è presentata la cronistoria dell iter amministrativo dell intervento in esame: la domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico è stata presentata agli uffici competenti in data 04/07/2006, proponenti sig. Laurent Jean Conti (nato ad Aosta il 20/9/1969 C.F.: CNTLNT69P20A326G) e sig. Andrea Vicquéry (nato a Biella il 26/7/74 CF: VCQNDR74H26A859Z); la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta in data 03/04/2007, GU N 39 Parte II. Non essendo giunte nei successivi 30 giorni domande di concessione alla derivazione per il medesimo tratto di torrente, la domanda in essere risultava essere in esclusiva; in data 08/02/2012 il signori Laurent Jean Conti e Andrea Vicquéry con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturavano la domanda di concessione all Arch. Edi Vuillermoz, nato il 03/04/1963 ad Aosta, C.F. VLLDEI63D03A326X e residente in Rosain (AO), Fraz. Landret 20; in data 13/04/2012 veniva trasmessa la Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, comprensiva di analisi ambientali e valutazione del DMV tramite metodologia IFIM; in data 16/07/2013 veniva trasmessa la documentazione integrativa alla Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, richiesta con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 24/5/2012 (prot. 4838/DSS) e del 20/09/2012 (prot. 8952/DDS). in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. 7880/DDS) la documentazione è stata dichiarata conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque; in data 24/06/2015 l Arch. Edi Vuillermoz con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturava la domanda di concessione al signor Laurent Jean Conti, nato ad Aosta il 20/9/1969, C.F.: CNTLNT69P20A326G; Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 14 del 18/06/1999, come disposto con nota del 24/11/2014 (prot. 9809), con procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Proponente: LAURENT CONTI 3

7 1.2 PARAMETRI DI CONCESSIONE I principali parametri caratteristici della derivazione in progetto, sono riassunti nella Tabella 1 seguente, così come indicati nella domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico datata 4 luglio Quota presa Quota acqua nella vasca di carico Quota acqua nella vasca di scarico Quota restituzione in alveo Salto motore m s.l.m. 1927,95 m s.l.m. 1618,50 m s.l.m m s.l.m. 309,45 m Qmedia derivabile 0,1855 m 3 /s Qmax derivabile 0,700 m 3 /s Potenza nominale di concessione Potenza nominale massima Potenza installata 562,9 kw 2124 kw kw Tabella 1. Dati tecnici principali dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 4

8 1.3 COROGRAFIA La corografia d insieme dell intervento proposto è schematizzata nello stralcio della Cartografia Tecnica Regionale riportato nella successiva Figura 1. Figura 1. Corografia d insieme dell intervento proposto su stralcio CTR Proponente: LAURENT CONTI 5

9 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO L impianto in progetto è costituito nel suo complesso da: N.1 Opera di derivazione composta da: traversa fissa in c.a., N. 2 bocche di presa laterali piane in sponda destra, N.1 canale sghiaiatore in sponda destra e N.1 opera di risalita per i pesci in sponda sinistra; N.1 Dissabbiatore in sponda destra; N.1 Vasca di carico in sponda destra; N.1 Condotta forzata in acciaio; N.1 Edificio adibito a centrale di produzione dell energia elettrica, equipaggiato con N. 2 gruppi di produzione (costituiti ciascuno da turbina tipo Pelton, alternatore e trasformatore); N.1 Canale di restituzione dell acqua turbinata in alveo; N.1 linea elettrica in MT per il collegamento dell impianto alle rete elettrica di distribuzione dell energia prodotta; N. 1 nuova cabina secondaria di consegna dell energia elettrica prodotta. I dati tecnici caratteristici dell impianto sono riassunti nella Tabella 2. Quota sfioro traversa opera di presa Quota di restituzione Salto motore Lunghezza condotta forzata Diametro condotta forzata Qmax derivabile Qmedia derivabile Potenza nominale media Potenza totale installata Producibilità attesa annua m s.l.m m s.l.m. 309,45 m m 800 mm 0,700 m3/s 0,1855 m3/s 562,9 kw kw 3,94 GWh Tabella 2. Dati tecnici caratteristici dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 6

10 2.1 OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO DESCRIZIONE OPERE A FIUME L opera sbarramento sul torrente Menouve è costituita da una traversa in c.a. di nuova realizzazione con quota del ciglio di sfioro alla quota m s.l.m. Il corpo traversa ha un'altezza massima di 2,5 m, una larghezza totale di circa 18,00 m, ed ha un profilo di sfioro di tipo Creager con luce libera è di 14 m. I muri d ala di contenimento della piena di progetto hanno quota 1.931,20 m s.l.m. La portata di Deflusso Minimo Vitale, calcolato come indicato nella relazione Indagini ambientali verrà rilasciato in maniera frazionata: una quota pari a 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale) andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra, attraverso una luce libera di 30 x 32 cm; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà invece attraverso una paratoia piana posta nel corpo stesso della traversa, di luce netta 50 x 50 cm. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. Il DMV predisposto è di tipo modulato per tenere in considerazione la particolarità delle portate dei corsi d acqua regionali che, essendo per la maggior parte di origine nivo-glaciale, presentano dei minimi invernali e dei massimi estivi con differenze piuttosto importanti. Le 2 bocche di presa piane laterali in destra idrografica hanno rispettivamente luce netta di 0,85 m di larghezza e 2,20 m di altezza e sono dotate entrambe di paratoie piane di regolazione che consentono di isolare ciascuna in modo indipendente le due porzioni in cui è diviso il successivo canale di raccordo. A valle delle bocche di presa hanno origine 2 canali di raccordo che convogliano, a pelo libero, l acqua captata alle due vasche, indipendenti, del dissabbiatore: ogni canale ha larghezza pari a 0,85 m e pendenza del 4.6 %. In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore, regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. Alzando periodicamente la paratoia sghiaiatrice, il canale rimane pulito, limitando l entrata di trasporto solido nella bocca di presa e, di conseguenza, nel dissabbiatore. Proponente: LAURENT CONTI 7

11 Infine, in sponda sinistra, è prevista la realizzazione di una scala di risalita per i pesci del tipo a bacini successivi, separati da setti in massi di pietra cementati, avente una lunghezza complessiva di circa 22 m. Affinché il passaggio artificiale sia correttamente realizzato deve essere compatibile con le capacità natatorie e di salto dei diversi individui presenti, e in modo particolare deve tenere conto della resistenza alla velocità della corrente caratteristica delle varie specie. In fase esecutiva, in accordo con gli uffici competenti, verranno concordate le dimensioni e le pendenze delle vasche secondo i principi biomeccanici relativi ai salmonidi. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. CAPTAZIONE E DISSABBIAMENTO L acqua derivata dal torrente Menouve è convogliata al dissabbiatore tramite il canale di raccordo. Prima di raggiungere le vasche di calma l acqua transita per una piccola vasca di pre dissabbiamento, separata dal dissabbiatore da una soglia di fondo alla quota 1.927,10 m s.l.m., e dotata di canale e paratoia pre dissabbiatrice. Ogni vasca ha una lunghezza di 20 m e una larghezza di 3 m, con pendenza del fondo pari a circa il 3%. All estremità di valle delle vasche, è presente una seconda soglia posta alla quota di 1.927,30, in corrispondenza della quale sono installate le paratoie dissabbiatrici, la cui apertura consente l eliminazione dei sedimenti deposti sul fondo. Al termine del dissabbiatore due paratoie piane, di dimensioni 2 x 3,4 m ciascuna, consentono la regolazione del livello idrico all interno del dissabbiatore, mantenendolo ad una quota tale da garantire un efficienza di rimozione del 100% della frazione solida di diametro superiore a 0,20 mm. Infine, il dissabbiatore è dotato di n. 4 sfioratori laterali di troppo pieno con soglia tracimante alla 1.930,05 m s.l.m. e aventi una luce netta di 0,50 x 2,00 m ciascuno. Attraverso tali sfioratori, in caso di fermo impianto e contemporanea mancata chiusura delle paratoie di captazione alla presa, l acqua in eccesso potrà tracimare senza mandare in pressione la struttura. Le opere di captazione delle acque, comprese quelle di dissabbiamento e di carico dell impianto, sono completamente interrate. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. Proponente: LAURENT CONTI 8

12 VASCA DI CARICO La portata derivata dal torrente Menouve, dopo aver subito il processo di sedimentazione della frazione fine, viene convogliata nella vasca di carico, posta immediatamente a valle del dissabbiatore. La vasca di carico ha la duplice funzione di assicurare un carico sufficiente all imbocco della condotta forzata in pressione, al fine di evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta stessa, e quella di accumulare la quantità di acqua necessaria a far fronte all avviamento dell impianto, al riempimento della condotta forzata e al regolare funzionamento di attacco e stacco delle macchine in centrale. La vasca ha pianta rettangolare di 4,40 x 4,30 m di sviluppo ed un altezza di 6,15 m. Il carico idraulico sulla testa della condotta forzata in condizioni di esercizio è pari a 2,5 m. La vasca di carico è completamente interrata, con parziale riprofilatura del piano di campagna. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. In Figura 2 e Figura 3 si confronta l area delle opere di presa allo stato di fatto (ante operam), prima della realizzazione dei manufatti, ed a lavori ultimati (post operam), tramite simulazione fotografica. Figura 2. Area di presa ante operam Proponente: LAURENT CONTI 9

13 Figura 3. Area di presa post operam DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI TRAVERSA MURI DI CORONAMENTO Il profilo di rigurgito del Pelo libero indotto dalla realizzazione della traversa sul deflusso della portata naturale afferente alla presa dell impianto in progetto è stato simulato mediante l utilizzo del software di simulazione idraulica HECRAS sviluppato dal Corpo degli Ingegneri dell Hydrologic Engineers Center dell Esercito degli Stati Uniti. Il Software, consente il calcolo del pelo libero in reti di canali artificiali, alvei naturali o reti miste, in condizioni di moto stazionario o non stazionario, assegnata la geometria del canale o della rete, le condizioni di flusso e le condizioni al contorno al sistema. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino alla confluenza dei due affluenti minori posta circa 40 m più a monte, più un tratto di circa 90 m per ciascuno dei due affluenti. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 4. Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell opera di presa, confrontando il pelo libero in assenza delle opere di sbarramento e captazione con quello di rigurgito creato dalla traversa dell impianto. Proponente: LAURENT CONTI 10

14 In Tabella 3 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni numeriche determinati per ciascun tempo di ritorno in corrispondenza della sezione d interesse, nello specifico la sezione di presa. Si rimanda alla relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio delle calcolazioni effettuate per la stima delle portate di piena associate ad un determinato tempo di ritorno tramite la metodologia VAPI. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] Portate Molline [m 3 /s] TOTALE 2 anni 0,815 0,815 1,63 10 anni 1,895 1,895 3, anni 5,835 5,835 11,67 Tabella 3. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di presa Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s) e di paratoia sghiaiatrice principale chiusa. Come è possibile osservare nelle immagini in Figura 5, Figura 6, Figura 7 e Figura 8 la realizzazione dello sbarramento produce un rigurgito della corrente verso monte. Tale effetto si esaurisce a circa 20 m dalla traversa dell impianto, mentre più a monte il deflusso della portata naturale rimane indisturbato anche in seguito alla realizzazione della traversa di sbarramento. Inoltre il rigurgito del profilo idraulico della corrente ad opera dello sbarramento rimane contenuto dalle sponde naturali del torrente in tutte le simulazioni di deflusso effettuate. Pertanto: la realizzazione dello sbarramento non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni; l opera di presa del canale irriguo Ru Neuf d Eternod (circa 45 m a monte della presa dell impianto) non risentirà di alcuna variazione del profilo idraulico in seguito all entrata in funzione dell impianto idroelettrico. Infine, il livello del pelo libero relativo al deflusso della piena con tempo di ritorno T=200 anni si attesta alla quota 1.930,70 m s.l.m. per un tratto, come citato precedentemente, di circa 20 m a monte della traversa. Proponente: LAURENT CONTI 11

15 La quota di coronamento dei muri d ala dell opera di presa, posta alla 1.931,20 m s.l.m, è sufficiente a garantire il contenimento del deflusso della massima piena che si stima possa occorrere ogni 200 anni con un franco di 50 cm, così come prescritto per opere di Classe 1 ai sensi della L.R. 13/ AffluenteDX Menou ve 5 AffluenteSN Me nou ve Confluenza Menou ve 2 Menouve Figura 4. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve a monte dell opera di presa Proponente: LAURENT CONTI 12

16 Figura 5. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 2 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 13

17 Figura 6. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 10 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 14

18 Figura 7. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 200 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 15

19 Figura 8. Profilo idraulico del deflusso di piena con T=200 anni, on condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Dettaglio Proponente: LAURENT CONTI 16

20 RILASCIO DEL DMV E DELLE PORTATE IRRIGUE La portata di Deflusso Minimo Vitale, valutata come indicato nella relazione Indagini ambientali a cura della società Aquaprogram srl attraverso il metodo sperimentale IFIM (Instream Flow Incremental Methodology) in funzione delle esigenze eco-biologiche di una specie animale di riferimento, nello specifico la trota fario (Salmo trutta fario), è variabile mensilmente come riassunto nella Tabella 4 seguente. Si sottolinea che in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. n. 7880/DDS) detto valore di Deflusso Minimo Vitale proposto è stato dichiarato conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque. Tabella 4. Deflusso Minimo Vitale previsto La portata di Deflusso Minimo Vitale verrà rilasciata in maniera frazionata, come segue: una quota del DMV, pari al DMV di base, di 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale), andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra ed alimentata tramite uno stramazzo a larga soglia; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà naturalmente attraverso una paratia piana posta nel corpo stesso della traversa. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. In sponda sinistra idrografica, in prossimità dell imbocco della rampa di risalita dell ittiofauna, sarà posizionato un misuratore di livello. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e di rilascio della portata alle Proponente: LAURENT CONTI 17

21 utenze irrigue di valle. Il sensore di livello allo stesso tempo governerà l apertura o la chiusura delle paratoie di derivazione dell impianto idroelettrico. Il funzionamento, sia per il corretto rilascio del DMV che per la gestione delle portate da rilasciare alle utenze di valle, sarà completamente automatico. Nelle elaborazioni idrologiche riguardanti il nuovo impianto in oggetto sono stati presi in considerazione le seguenti utenze idriche, formalmente in essere (fonte: DGR 1019/ ), quali il Ru Neuf d Enternod, il Ru de Thiou, il Canale di Méan, il Grand Ru d Allein, il Ru de Gnon ed il Ru de Prailles. Le interferenze previste con i canali irrigui intercettati sono limitate e totalmente mitigabili, non sono previsti pertanto effetti negativi né sulla loro funzione produttiva né sul valore storico culturale ad essi associato. In ottemperanza di quanto espresso all art. 30 comma 2 delle NTA del PRG del Comune di Etroubles, al fine di dimostrare la bontà dell intervento proposto è stata predisposta la Interferenze con le opere idrauliche esistenti, a cui si rimanda per una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il rispetto delle disposizioni di cui al comma 2, relative alla tutela dei ru. SCALA DI RISALITA ITTIOFAUNA E RILASCIO DEL DMV Il sistema di gestione e controllo, finalizzato al rilascio del DMV di base, garantisce il corretto rilascio della portata di 90 l/s una volta che in corrispondenza della traversa di derivazione sia presente un tirante idrico a quota m s.l.m. Infatti, nel momento in cui il livello idrico alla traversa si pone a quota m s.l.m., in corrispondenza dello stramazzo di alimentazione del passaggio per pesci di larghezza L=32 cm si instaura un tirante h tale da garantire il corretto rilascio verso valle di una portata pari a Q (legge dello stramazzo in parete grossa): da cui: DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 18

22 La seguente Tabella 5 riassume le variabili di calcolo adottate nel progetto del passaggio per pesci affinché nella stessa transiti una portata di 90 l/s: Q DMV (scala pesci) m 3 /s 0,09 µ (coefficiente efflusso) - 0,385 L (larghezza stramazzo) m 0,32 h (profondità stramazzo) m 0,30 Tabella 5. Verifica stramazzo Scala risalita ittiofauna Il passaggio per pesci ricavato nell opera di presa, oltre a garantire il rilascio del DMV di base, può agevolmente essere sfruttato dall ittiofauna per risalire il torrente e superare il manufatto. A valle dello stramazzo, è stata pertanto prevista un apposita scala per la risalita dell ittiofauna da realizzare mediante il posizionamento di blocchi rocciosi i quali creano delle vasche a livelli successivi, con zone di calma relativa in cui i pesci possono sostare. Ogni singolo bacino avrà lunghezza di 1 m, larghezza di 1 m, mentre il dislivello dell acqua tra vasche adiacenti sarà di 30 cm. La velocità della corrente sarà di 0,94 m/s. In fase esecutiva, in accordo con gli Uffici competenti, verranno verificate dette dimensioni, con le relative pendenze delle vasche, secondo i principi biomeccanici relativi alla composizione dell'ittiofauna potenzialmente presente. PARATOIA PIANA DI MODULAZIONE DEL DMV Al fine di garantire il rilascio verso valle delle portate: relative alla modulazione mensile del DMV (tra i 35 ed i 70 l/s) a complemento di quello necessario per alimentare la scala di risalita dell ittiofauna; delle portate relative a diritti irrigui pre-esistenti; è stata prevista una paratoia piana delle dimensioni 0,50 x 0,50 m, posta nel pressi della sponda sinistra idrografica, sotto battente. Per il dimensionamento si è fatto riferimento alla seguente relazione, relativa ad una luce quadrata sotto battente. Con 2 2 Dove: Proponente: LAURENT CONTI 19

23 µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la luce totale della paratoia (quadrata), pari a 50 cm; a è l apertura della paratoia. Il suo valore massimo è di 50 cm; h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m. L apertura della paratoia sarà automatizzata e varierà quindi in continuo al fine di garantire il corretto rilascio sia del DMV che delle portate relative ai prelievi irrigui delle concessioni in essere. La definizione del grado di apertura è riportato in Tabella 6. Mesi DMV scala DMV paratoia Q irrigue a (apertura) [m 3 /s] [m 3 /s] [m 3 /s] [m] Gen 0, ,00 Feb 0, ,00 Mar 0, ,00 Apr 0,09 0,035 0, ,05 Mag 0,09 0,035 0, ,27 Giu 0,09 0,07 0, ,33 Lug 0,09 0,07 0, ,33 Ago 0,09 0,07 0, ,33 Set 0,09 0,07 0, ,33 Ott 0,09 0, ,02 Nov 0,09 0, ,02 Dic 0, ,00 Tabella 6. DMV mensile da rilasciare a valle dell opera di presa sul T. Menouve e apertura della paratoia al variare del DMV e delle concessioni irrigue a valle della presa Considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a 2 DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 20

24 livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale accordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di tele-gestione dei rilasci verso valle, a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. PARATOIA E CANALE SGHIAIATORE PRINCIPALE In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. La lunghezza del canale sghiaiatore è di circa 12 m con pendenza del 12% circa. L apertura della paratoia sghiaiatrice consente il deflusso di una portata massima data da: 2 Con Dove: µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la larghezza della paratoia (quadrata); 2 h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m; a è l apertura della paratoia, modulabile. L apertura completa della paratoia consente il deflusso di una portata massima di 26 m 3 /s. La paratoia risulta pertanto sovradimensionata rispetto alle portate naturali affluenti alla sezione di presa. Tale sovradimensionamento consentirà a tutta la portata di piena con tempo di ritorno T=200 anni di defluire attraverso il canale. La dimensione massima del materiale solido che può essere rimosso dalla corrente durante le fasi di sghiaiamento, viene calcolata applicando la teoria di Isbash. Il diametro massimo del sedimento che può essere rimosso, D, è espresso in funzione della velocità della corrente che si instaura nel canale sghiaiatore e di un coefficiente C ( ) che dipende dalla situazione di equilibrio dell elemento solido e quindi dalla turbolenza della corrente: 2 Proponente: LAURENT CONTI 21

25 La densità media della particella solida, W s, è generalmente posta uguale a kg/m 3, mentre per l acqua si considera una densità costante, W, pari a 981 kg/m 3. All apertura della paratoia, in condizioni di deflusso caratterizzate da una portata pari alla portata massima di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s), la velocità media della corrente nel canale è di 3,23 m/s, che consente di rimuovere sedimenti di diametro massimo pari a 0,83 m. DISSABBIATORE Efficienza del dissabbiatore La verifica dell efficienza del dissabbiatore è stata eseguita considerando il funzionamento di una singola vasca. In questo modo si otterrà una buona rimozione dei sedimenti anche quando si dovrà effettuare la manutenzione ad una delle due vasche (senza pertanto arrestare la produzione dell impianto idroelettrico: ci si aspetta infatti che nel periodo di scioglimento della neve siano necessarie frequenti manutenzioni al dissabbiatore). La verifica delle capacità di sedimentazione della vasca è stata effettuata con la teoria di Dobbins- Camp, Determinando per ogni particella le due grandezze date dalle seguenti relazioni: /,!" #,$ % e '( %) Dove: h è il tirante idrico nella vasca (in condizioni di esercizio: 4,66 m); V è la velocità dell acqua alla massima portata (0,05); w è la velocità di sedimentazione della particella in acqua ferma; k è la scabrezza delle pareti del dissabbiatore; L è la lunghezza del dissabbiatore (20 m); R è il raggio idraulico; g è l accelerazione di gravità; E possibile individuare nel grafico, presentato in Figura 9, per ogni dimensione di materiale solido, la percentuale che sedimenta nel dissabbiatore. Con la portata massima di dimensionamento di 0,700 m3/s e un tirante idrico medio in vasca di 4,66 m (corrispondente alla quota 1930 m. s.l.m.), la velocità della corrente è di 0,05 m/s; tale velocità consente di rimuovere con un efficienza del 100% le particelle di diametro superiore a 0,20 mm. Tale diametro della frazione sedimentabile è compatibile con la tipologia di turbine scelte per l impianto (nello specifico turbine Pelton, quindi particolarmente sensibili alla presenza di sedimento in sospensione). La medesima capacità dissabbiatrice si sarebbe potuta ottenere Proponente: LAURENT CONTI 22

26 realizzando un dissabbiatore con larghezza maggiore e quota di esercizio inferiore, ma considerata la topografia del sito, per ridurre al minimo i volumi di scavo nel versante, si è preferito optare per lo schema idraulico descritto. Figura 9. Grafico di Dobbins-Camp Sfioratori laterali dissabbiatore La soglia dello sfioro di emergenza è posta alla quota 1.930,05 m s.l.m. La portata tracimante dagli sfioratori laterali può essere valutata mediante la formula della portata effluente da uno stramazzo a larga soglia: 2 Dove: µ è il coefficiente di efflusso pari a 0,385; L è la larghezza totale della soglia sfiorante, pari a 8 m; h è il tirante idrico su ciglio della soglia (al massimo pari a 0,50 m). Lo sfioratore di emergenza è quindi in grado di sfiorare una portata di 4,8 m 3 /s, pari a più di 6 volte la portata massima di dimensionamento dell impianto. L altezza del tirante idrico utile a sfiorare la portata massima di dimensionamento dell impianto è di 0,15 m. Proponente: LAURENT CONTI 23

27 VASCA DI CARICO Il dimensionamento della vasca di carico è stato condotto in modo tale da: garantire il minimo carico idraulico sulla testa della condotta forzata alla partenza, in modo da evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta in pressione; garantire il volume minimo all avvio dell impianto fino al riempimento della condotta forzata e al raggiungimento delle condizioni di regime. La sommergenza minima da garantire sulla testa della condotta è data dalla relazione: Dove: * 0.54 /01 V è la velocità massima all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta forzata. Tale valore teorico, calcolato in condizioni di funzionamento dell impianto, va garantito con margine sufficiente a tutelarsi anche delle perdite di carico aggiuntive dovute al restringimento della vena liquida all imbocco della tubazione. Le perdite di carico d imbocco possono quindi essere stimate mediante la relazione: Dove: 0,5 2 V è la velocità all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; g è l accelerazione di gravità. Il valore della sommergenza minima sulla testa della condotta risulta pertanto essere pari a 1,26 m, verificato dal carico idraulico in condizioni di esercizio pari a 2,50 m. Il volume minimo da assegnare alla vasca di carico, è quello per il quale la condotta va a regime con un tempo di avviamento: Dove: L è la lunghezza della condotta forzata; 3 0 Proponente: LAURENT CONTI 24

28 V e la velocità del flusso in condotta in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; h è il salto lordo. Il tempo T per il quale si giunge alle condizioni di regime è pari a circa 3 volte il valore di Ta; pertanto risulta necessario un valore minimo teorico pari a: Tale volume minimo teorico, in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s) è pari a 2,7 m 3, valore ampiamente soddisfatto dalle dimensioni della vasca di carico. VERIFICA IDRAULICA DELLE OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E CARICO DELL IMPIANTO Il sistema idraulico costituito dall insieme delle opere di captazione e dissabbiamento è stato verificato considerando i seguenti principi di funzionamento: la portata massima di concessione (0,700 m3/s) deve essere captabile con un livello di esercizio alla traversa pari alla quota del ciglio della traversa stessa (1.930 m s.l.m); deve essere garantito il corretto dissabbiamento della portata captata anche tramite l esercizio di una sola delle due vasche dissabbiatrici (è particolarmente importante garantire tale possibilità nei mesi in cui si verifica lo scioglimento della neve, quando il trasporto solido aumenta e potrebbe rendersi necessaria la manutenzione delle vasche dissabbiatrici) Il sistema idraulico è stato verificato mediante l utilizzo del software HECRAS 4.0.1, nelle ipotesi di funzionamento sopra descritte. Nella Figura 10 e Figura 11 si riporta la geometria (planimetria e profilo longitudinale) del sistema idraulico verificato. Come condizione al contorno a valle del sistema, è stato imposto il livello idrico di esercizio nella vasca di carico (1927,95 m s.l.m.). Il livello nel dissabbiatore è mantenuto alla quota m s.l.m dal funzionamento della paratoia che separa dissabbiatore da vasca di carico. Le condizioni di flusso simulate corrispondono al deflusso in condizioni stazionarie della portata massima derivabile dall impianto, pari a 0,700 m3/s. In conclusione, il sistema idraulico rappresentato negli elaborati grafici VIA 07, VIA 08 e VIA 09 facenti parte del progetto definitivo, nel complesso consentono l efficiente captazione, dissabbiamento e messa in carico dell impianto idroelettrico. Proponente: LAURENT CONTI 25

29 Figura 10. Planimetria del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Figura 11. Profilo longitudinale del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Proponente: LAURENT CONTI 26

30 Nella Figura 12 si riporta il profilo idraulico simulato a partire dalla geometria e dalle condizioni imposte descritte precedentemente. Si osserva che le dimensioni assegnate alle opere di derivazione ed al canale di raccordo consentono di captare la massima portata di dimensionamento senza provocare alcun rigurgito del livello a monte, pertanto mantenendo la quota operativa a m s.l.m. Proponente: LAURENT CONTI 27

31 Figura 12 Risultato della simulazione idraulica del sistema PRESA profilo longitudinale Proponente: LAURENT CONTI 28

32 2.2 CONDOTTA FORZATA DESCRIZIONE La condotta di adduzione in pressione sarà completamente interrata ed avrà una lunghezza di circa m. Il tracciato della condotta è rappresentato nell elaborato grafico VIA 03. Per tutto il suo sviluppo la condotta sarà caratterizzata da un diametro di 800 mm; l asse del suo imbocco sarà posto alla quota 1.925,05 m s.l.m. e sarà soggetta a un carico statico massimo pari al salto motore, ovvero a 309,45 m. Il tracciato dell adduzione seguirà per circa il 50% del suo sviluppo, la strada poderale che, mantenendosi sempre in destra idrografica, porta dalla località Prailles-Dessous fino agli alpeggi sul versante ovest idrografico della Valle del Menouve. La condotta verrà interrata al di sotto della pista sterrata che, terminati i lavori, verrà perfettamente ripristinata alle attuali condizioni. Dalla vasca di carico la condotta forzata si manterrà per circa 500 m (dalla progressiva m alla progressiva 550 m circa) al di sotto del terreno naturale. Di qui si porterà al di sotto alla strada poderale o a lato della stessa fino alla progressiva 1.821,60 m circa: la condotta si allontanerà dalla pista esistente prima di un tornante andando ad attraversare il terreno naturale per circa 930 m fino a raggiungere il sito in cui sarà ubicata la centrale di produzione. La condotta verrà posata in uno scavo in trincea di larghezza in superficie di circa 3,00 m e di profondità massima di circa 2,00 m. Nella sezione di scavo della condotta verrà posato anche un tubo corrugato di diametro 160 mm che servirà alla posa della fibra ottica e della linea elettrica in BT a servizio della presa, per il controllo e la manovra delle opere elettromeccaniche. Nelle curve plano altimetriche più accentuate della condotta, si prevede infine di realizzare alcuni blocchi di ancoraggio che verranno completamente interrati. Tutto il tracciato di progetto è stato quindi progettato con il fine di: interferire il minimo indispensabile con aree boscate; non interferire con aree in situazione di dissesto instabile, o aree in cui sono state realizzate opere di sostegno del versante; utilizzare per la maggior parte una pista esistente (strada poderale) senza dover intervenire sul versante naturale. Nella realizzazione di tali opere si prevede tuttavia l interferenza con alcuni canali irrigui posti lungo il tracciato della condotta forzata, con alcuni tubi di scolo e con una tubazione dell acquedotto comunale nel tratto terminale dell adduzione. Tutte le interferenze individuate Proponente: LAURENT CONTI 29

33 hanno però dimensioni ridotte e pertanto il loro funzionamento non verrà né interrotto né modificato, in quanto sarà piuttosto semplice eventualmente creare dei bypass. Per una descrizione di dette interferenze, rilevate lungo lo sviluppo delle opere in progetto, si rimanda all apposita relazione allegata al Progetto Definitivo Interferenze con le opere idrauliche esistenti, al fine di una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il loro rispetto. Per la loro localizzazione su estratto CTR e per tutti i dettagli costruttivi inerenti alle stesse si rimanda inoltre all elaborato grafico denominato VIA 17. Si rimanda agli elaborati grafici VIA 06 per i dettagli relativi al tracciato della condotta forzata e all elaborato VIA 10 per quanto riguarda le sezioni tipiche di posa. Di seguito si descrive nel dettaglio il tracciato di progetto previsto. TRATTO 1 DALLA VASCA DI CARICO FINO ALLA STRADA PODERALE Il primo tratto di condotta forzata di circa 470 m di lunghezza, a partire dalla vasca di carico fino all incrocio con la strada poderale, verrà posato in terreno naturale, parallelamente al tracciato del Ru Neuf d Eternod, con una lieve pendenza. Per la posa della condotta s interesserà un terreno definito come pascolo arborato, come descritto nel prosieguo della trattazione. Nella Figura 13 e Figura 14 seguenti si riportano alcune foto dell area attraversata dalla condotta. Figura 13. Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 30

34 Figura 14 - Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione - in rosso il tracciato della condotta TRATTO 2 SOTTO LA STRADA PODERALE Dalla quota m s.l.m. fino alla quota 1.821,60 m s.l.m. la condotta verrà posata al di sotto della strada poderale esistente, per un tratto di circa m, senza intervenire sul versante naturale. La strada presenta larghezza di 3,5-4 m, i versanti attorno alla stessa sono debolmente acclivi e non presentano problematiche per le operazioni di scavo e rinterro. Come anticipato lo scavo per la posa della condotta avverrà per brevi tratti successivi, entro i quali verranno immediatamente posati i tubi. Una volta posata la tubazione, si procederà immediatamente alla saldatura e al rinterro della stessa, in modo tale da non lasciare lunghi tratti di scavo aperto per periodi prolungati. In questo modo si cercherà di non interrompere mai la viabilità sulla strada poderale, provvedendo a realizzare, ovunque fosse possibile, bypass dello scavo per il transito pedonale e veicolare in condizioni di sicurezza. Al termine dei lavori di posa della condotta, il manto della strada poderale sterrata verrà rispristinato nelle originarie condizioni. In Figura 15 si riporta una foto della strada poderale in destra idrografica con indicazione del tracciato della condotta (in rosso). Proponente: LAURENT CONTI 31

35 Figura 15. Tratto 2 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta che verrà interrata al di sotto della strada poderale In questo tratto di adduzione si prevede un unica interferenza con il tracciato del Ru de Tchiou. La tubazione del ru verrà facilmente sottopassata dalla condotta forzata per un brevissimo tratto, senza interrompere il funzionamento del canale irriguo. TRATTO 3 DALLA STRADA PODERALE FINO ALLA CENTRALE All altezza dell alpeggio Comba Dzerman, a quota 1.821,60 m, il tracciato della condotta forzata si staccherà dalla strada poderale, per proseguire in terreno naturale sui pascoli in destra idrografica. Questa ultima parte del tracciato, di circa 930 m di lunghezza, è stata studiata per interferire in maniera residuale con le aree boscate esistenti. Inoltre, il tracciato di quest ultima parte della condotta, è stato progettato per non interferire con eventuali aree caratterizzate da potenziali dissesti, come il versante alle spalle della centrale, su cui sono state realizzate recentemente opere di sostegno di tipo a gabbioni. Nelle immagini in Figura 16 ed in Figura 17 seguenti si riportano alcune foto con indicazione dell andamento del tracciato previsto della condotta forzata (in rosso), che si ricorda essere completamente interrato. Proponente: LAURENT CONTI 32

36 Figura 16. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Figura 17. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione nel punto in cui si discosta dalla strada poderale in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 33

37 In questo tratto si prevedono: un interferenza con il Ru del Prailles, canale irriguo con fondo e pareti in terreno naturale, a cielo aperto: il sottopasso del canale prevede in questo caso l interruzione del canale ed il suo ripristino a posa della condotta ultimata; pertanto verrà eseguito nel periodo dell anno in cui la concessione irrigua non risulta attiva (ottobre-novembre); un interferenza con le tubazioni dell acquedotto comunale in destra idrografica: le tubazioni verranno sottopassate senza interrompere il funzionamento dell acquedotto e senza creare potenziali situazioni di contaminazione delle acque convogliate. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La condotta forzata è stata dimensionata in modo tale da limitare al minimo le perdite di carico dovute agli attriti dell acqua contro le pareti della tubazione. Tali perdite aumentano con la velocità dell acqua nel tubo quindi diminuiscono con l aumentare della sezione delle tubazioni. Sempre per ridurre al minimo le perdite di energia è importante che il percorso sia il più possibile breve e rettilineo. Ogni cambiamento di direzione provoca infatti una perdita di carico e quindi un minor rendimento nella produzione di energia. Le condizioni di flusso nella condotta in pressione sono state valutate a partire dalla formula di Chezy, secondo la quale, per condotte circolari la cadente piezometrica che descrive le perdite distribuite di carico è espressa dalla: Dove: 7 8! Q è la massima portata di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta; β è un coefficiente che dipende dalla scabrezza del tubo e secondo la formulazione di Gauckler-Strickler può essere espresso dalla seguente relazione: ; /< Con k s coefficiente di Strickler pari a 70 m 1/3 /s per condotte in acciaio rivestito, non nuove. Le perdite di carico concentrate totali (imbocco, sbocco, curve, biforcazioni etc.) possono essere valutate invece come 2 volte il termine cinetico. Proponente: LAURENT CONTI 34

38 Nella Tabella 7 sono riportati i valori dei parametri di flusso che caratterizzano la condotta in pressione e le perdite di carico ad essi correlate. In definitiva, le perdite di carico totali rappresentano circa l 1% del salto motore lordo. Velocità Perdite concentrate Perdite distribuite Perdite totali 1,4 m/s 0,20 m 9,20 m 9,40 m Tabella 7. Valutazione delle perdite lungo la condotta forzata Lo spessore minimo della condotta è stato infine dimensionato tenendo conto anche delle eventuali sovrappressioni per colpo d ariete, mediante la formula di Mariotte: Dove: s è lo spessore minimo della condotta * = > 2? p d è la pressione di dimensionamento che tiene conto di eventuali sovrappressioni, con un coefficiente maggiorativo del carico statico del 30% σ è la tensione ammissibile a trazione del materiale di cui è composto il tubo, che per l acciaio vale: 275 MPa. Per la condotta in progetto lo spessore minimo teorico risulta essere variabile da 1,94 mm alla sezione di partenza, fino a 5,68 mm in corrispondenza del massimo carico statico posto sulla sezione terminale della condotta, all ingresso in centrale. In funzione dei diametri e degli spessori commerciali disponibili in fase esecutiva si potrà quindi scegliere se assumere un unico spessore su tutta la condotta forzata o se dividere il tracciato in porzioni aventi spessori crescenti dalla vasca di carico verso l imbocco in centrale. 2.3 CENTRALE DI PRODUZIONE La centralina di produzione è costituita nel suo complesso da: edificio di centrale; macchinari; apparecchi elettromeccanici destinati alla produzione di energia elettrica. Proponente: LAURENT CONTI 35

39 EDIFICIO CIVILE L accesso alla centrale sarà garantito da una breve pista esistente che dal ponte a servizio dell opera di presa della centralina della società Etroubles Energie srl, posta circa 100 m più a valle, risale parallela al torrente sino ai prati interessati dalle opere. La posizione defilata del manufatto e della pista d accesso consentono di ridurre l impatto paesaggistico dell intervento, minimizzando il consumo dei prati ivi presenti. La struttura civile che costituisce la centrale è ubicata in sponda idrografica destra, poco a monte delle opere di presa della centralina idroelettrica della società Etroubles Energie s.r.l., ed è costituita da un edificio a pianta rettangolare di dimensioni 17,60 x 14,10 m. La posizione della centrale è stata inoltre studiata al fine di ridurre al minimo la lunghezza dello scavo in trincea per la realizzazione del canale di restituzione a pelo libero. L edifico sarà dotato di copertura piana sul quale sarà riportato uno strato di terreno vegetale inerbito, al fine di rendere il manufatto parzialmente interrato. Le facciate a vista saranno rivestite in pietra locale e la disposizione e dimensione delle finestrature sarà tale da richiamare la tipologia architettonica della stalla dell alpeggio Tza de Plan Trecoudette sita in cima al vallone di Menouve, anch essa parzialmente interrata. In Figura 18 e Figura 19 si confrontano l area della centrale prima della realizzazione della centrale e a lavori ultimati. Figura 18. Area centrale ante operam Proponente: LAURENT CONTI 36

40 Figura 19. Area centrale post operam Per i dettagli costruttivi relativi alle opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 11 e VIA 12. MACCHINARI E APPARECCHIATURE ELETTROMECCANICHE La centrale è equipaggiata mediante l installazione di due gruppi di produzione, denominati GR1 e GR2, composti ciascuno da turbina idraulica di tipo Pelton, accoppiata al relativo alternatore e trasformatore. Le principali caratteristiche della turbine e del generatore sincrono sono riportate rispettivamente in Tabella 8 e Tabella 9: Tipologia turbina Salto di progetto (m) Pelton 309,5 m N gruppi installati 2 Portata massima (m 3 /s) 0,35 m 3 /s Velocità nominale Diametro girante giri 700 mm Tabella 8. Caratteristiche tecniche delle turbine Pelton installate in centrale Proponente: LAURENT CONTI 37

41 Tipologia generatore sincrono N gruppi installati 2 Tensione generatore Frequenza Potenza GR 400 V 50 Hz kva Tabella 9. Caratteristiche tecniche dei generatori sincroni installati in centrale La potenza massima complessivamente installata è di kw. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI VERIFICA IDRAULICA EDIFICIO DI CENTRALE Similmente alla verifica idraulica effettuata nella zona di presa, mediante l utilizzo del software di simulazione HECRAS 4.0.1, sono state compiute le medesima calcolazioni anche nella zona di centrale, al fine di verificare la compatibilità delle nuove opere con il deflusso di piena del torrente Menouve. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino a circa 50 m a valle della zona di centrale. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 20. Figura 20. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve nella zona di centrale Proponente: LAURENT CONTI 38

42 Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale, confrontando il pelo libero prima della realizzazione dei manufatti ed a lavori ultimati. In Tabella 10 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni, si rimanda alla Relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio della metodologia adottata per la loro stima. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] 2 anni 5,26 10 anni 12, anni 40,66 Tabella 10. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di centrale Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s). L edificio di centrale è stato simulato attraverso Obstruction areas al fine di valutare l influenza dello stesso sull evento di piena. Le condizioni di deflusso di piena ottenute, prima e dopo la realizzazione del manufatto, sono riportate rispettivamente in Figura 21 ed in Figura 22. Figura 21. Profili idraulici dei deflussi di piena in condizioni naturali (ante operam) Proponente: LAURENT CONTI 39

43 Figura 22. Profili idraulici dei deflussi di piena post realizzazione dell edificio di centrale (post operam) L analisi dimostra che i profili di piena longitudinali risultano essere immutati nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale. In Figura 23 si riporta la rappresentazione grafica di detti andamenti di piena. Figura 23. Profili idraulici longitudinali Proponente: LAURENT CONTI 40

44 Dall analisi idraulica svolta emerge che: l andamento dei profili di piena, nella zona d interesse, risulta essere immutato nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale; la realizzazione del manufatto di centrale non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni. 2.4 CANALE DI RESTITUZIONE DESCRIZIONE L acqua turbinata verrà restituita in alveo mediante la realizzazione di un canale di scarico a pelo libero, in cemento armato, con sezione quadrata di 1,2 x 1,2 m, lunghezza complessiva di circa 22,00 m e pendenza del 0,06 %. Al termine del canale verrà realizzata una soglia alla quota 1.611,20 m, in leggero rialzo rispetto al fondo dell alveo del torrente Menouve, per evitare che il materiale trasportato dal torrente entri all interno del canale di scarico stesso. Inoltre, il canale potrà essere completamento isolato per operazioni di pulizia, o in occasione di eventi di piena eccezionali, mediante la chiusura di una paratoia piana di dimensioni 1,20 x 1,00 m, posizionata in corrispondenza della soglia di restituzione. All interno del canale di scarico sarà alloggiato anche un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI Il deflusso della portata massima di dimensionamento dell impianto pari a 0,700 m3/s, è stato simulato mediante l utilizzo del software HECRAS Come condizione al contorno per le simulazioni del deflusso della portata è stato imposto a valle della soglia di restituzione il livello del pelo libero in alveo alla m s.l.m. Come è possibile osservare nella Figura 24, il livello del pelo libero nel canale di restituzione viene rigurgitato da valle in condizione di corrente lenta, instaurando sotto alle macchine un livello dello stesso alla quota 1.612,01 m s.l.m. La velocità media della corrente nel canale di restituzione è di 0,65 m/s. Proponente: LAURENT CONTI 41

45 Figura 24 Profilo idraulico corrisponde alla Qmax 0,700 m3/s simulato mediante il sofware HECRAS, nel canale di restituzione Proponente: LAURENT CONTI 42

46 2.5 COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DESCRIZIONE L energia elettrica prodotta dall impianto idroelettrico di Etroubles verrà consegnata in MT alla rete di distribuzione della Valle D Aosta DEVAL, presumibilmente nella cabina secondaria in località Vachery nel Comune di Etroubles. La Società Cooperativa Elettrica Gignod (C.E.G) ha altresì mostrato interesse a ritirare la produzione di energia elettrica della centrale presso il suo impianto situato in Località La Clusaz, del Comune di Allein, qualora DEVAL S.p.A. ne richieda la consegna alla cabina primaria di Rhim. In Allegato 1 si riporta il documento in cui è sancita detta disponibilità. Dalla centrale di produzione, a cui sono annessi con ingresso indipendente il Locale misure ed il Locale gestore della cabina di consegna, l energia elettrica verrà trasportata fino alla cabina secondaria attraverso la realizzazione di un elettrodotto interrato in MT che seguirà il tracciato in sponda sinistra idrografica rappresentato nell elaborato grafico denominato VIA 16. La linea elettrica verrà posata su terreno naturale, parallelamente al tracciato della condotta forzata dell impianto idroelettrico della società Etroubles Energie Srl, nel rispetto imposto dalla presenza della stessa. Il cavo elettrico verrà posato mediante la realizzazione di uno scavo in trincea di larghezza ridotta, ad una profondità minima di 1 m e massima di 1,5 m dal piano campagna (Figura 25). Figura 25. Sezione tipo di posa della linea elettrica interrata di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta dall impianto Proponente: LAURENT CONTI 43

47 Di seguito si riportano alcune foto delle aree attraversate dalla linea elettrica interrata in progetto. Figura 26. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica - tratto iniziale a valle dell opera di presa dellasocietà Etroubles Energie Srl Figura 27. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica tratto intermedio parallelo alla condotta forzata della Etroubles Energie Srl Proponente: LAURENT CONTI 44

48 Figura 28. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica Figura 29. Tracciato elettrodotto MT - tratto finale fino a cabina secondaria il località Vachery Proponente: LAURENT CONTI 45

49 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La scelta del tracciato dell elettrodotto di collegamento dell impianto è stata effettuata valutando diverse opportunità di collegamento alla cabina secondaria più vicina posta in località Vachery nel Comune di Etroubles. La scelta di posare l elettrodotto in sponda sinistra idrografica, parallelamente alla condotta dell impianto idroelettrico esistente della società Etroubles Energie Srl, è stata condotta sulla base delle seguenti motivazioni: costituisce il tracciato più breve e tecnicamente funzionale, con una lunghezza totale di circa 2 km; segue una pista di cantiere preesistente (ora completamente inerbita) realizzata per la posa della condotta forzata dell impianto idroelettrico esistente della Società Etroubles Energie srl. L intervento interviene pertanto unicamente su terreno già rimaneggiato, senza interferire in nessun modo con la vegetazione ad alto fusto e con le aree boscate. Proponente: LAURENT CONTI 46

50 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE Secondo le disposizioni di cui all art. 6 del D.Lgs. 258 del 18 agosto 2000 che ha così modificato l art. 22 del decreto legislativo n. 152 del 1999 (ora D.Lgs. 152/2006 s.m.i.), sussiste l obbligo di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati in corrispondenza dei punti di prelievo e, ove presente, di restituzione nonché di trasmissione dei risultati delle misurazioni all'autorità concedente e competente per territorio. Per quanto riguarda la strumentazione di controllo delle portate turbinate e rilasciate nel torrente, l impianto prevede una serie di sensori in grado di offrire monitoraggio in continuo, anche con possibilità di controllo in remoto, dello stato istantaneo delle portate transitanti nel torrente, nelle condotte, nella turbina e nei sistemi di rilascio del DMV. Nello specifico del progetto, permettere agli organi di regolazione dell impianto una corretta gestione delle portate turbinate, fatti salvi eventuali nuovi sistemi maggiormente efficienti, i seguenti strumenti di verifica delle portate transitanti: sensore di misura del livello idrometrico, costituito da un piezometro, posizionato a monte dell'opera di presa in prossimità della soglia sfiorante per il rilascio del DMV tramite scala di rimonta della fauna ittica. Questo consente la chiusura di tutti gli organi di derivazione in caso di eventi di piena e garantisce il controllo in continuo delle portate rilasciate nel fiume; sensore di misura del livello idrometrico, posizionato nel canale di restituzione, a valle della centrale idroelettrica. I piezometri che verranno utilizzati, appartengono alla serie Siemens Sitrans P MPS (si veda la scheda tecnica dello strumento posta in Allegato 2) e trovano impiego nella misura delle pressioni dell'acqua nei terreni saturi, nei pozzi e comunque dove sia necessario rilevare il dato di pressione con precisione e con rapidità di risposta. La misura della portata avverrà in modo indiretto, attraverso l'uso di specifiche scale di deflusso opportunamente tarate. Le portate captate dal torrente Menouve presso l opera di presa e successivamente turbinate saranno misurate da un apposito sistema di monitoraggio installato nel canale di scarico della centrale, considerando che: la geometria dell opera di presa non risulta essere idonea ad una misura accurata della portata captata; tutta la portata dalla vasca di carico si conserva fino alla vasca di scarico. Proponente: LAURENT CONTI 47

51 All interno del canale di scarico sarà alloggiato un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. Le portate rilasciate a valle della traversa di derivazione saranno invece monitorate in continuo tramite il sensore di livello posizionato in sponda sinistra idrografica dell opera di presa. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e del rilascio della portata alle utenze irrigue di valle. Si rimanda paragrafo 0 per ulteriori dettagli. Come già asserito in precedenza, considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto in esame sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale alccordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di telegestione dei rilasci verso valle a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. L ubicazione del sensore di livello utile alla valutazione della portata captata è riportata negli elaborati grafici VIA 7, VIA 11 e VIA DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 48

52 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI All interno di questo capitolo si descrivono sinteticamente le modalità di esecuzione dei lavori, le fasi di realizzazione ed il crono-programma delle attività di costruzione dell impianto idroelettrico. Si premette che, a causa delle quote altimetriche a cui si sviluppa il progetto, nei mesi compresi tra novembre ed aprile sarà necessario interrompere forzatamente i lavori di realizzazione dell impianto in quanto tutta l area potrebbe, con elevata probabilità, essere soggetta ad abbondanti precipitazioni nevose. Per ovviare a tale inconveniente ed abbreviare i tempi di realizzazione, si è quindi scelto di operare su più fronti contemporaneamente, mediante l utilizzo di diverse squadre di lavoro. La realizzazione della traversa richiederà la realizzazione di un bypass temporaneo di una decina di metri di lunghezza per la deviazione del corso d acqua, in modo tale da consentire lo scavo e la posa del calcestruzzo in condizioni asciutte. I lavori di realizzazione della traversa e delle bocche di presa andranno quindi realizzati nei mesi di morbida, da agosto ad ottobre. L accesso al cantiere di realizzazione dell opera di presa verrà garantito mediante la realizzazione di una breve pista provvisoria che si staccherà dalla strada poderale esistente. I lavori per la realizzazione del dissabbiatore e della vasca di carico potranno iniziare quasi contemporaneamente ai lavori di realizzazione dell opera di presa. I volumi di materiale scavato verranno temporaneamente stoccati all interno dell area di cantiere e verranno poi utilizzati, all interno dello stesso per eseguire i rinterri ad opere ultimate. Edificio di centrale Anche la realizzazione dell edificio della centrale potrà essere avviato contemporaneamente a quello delle opere di presa. La costruzione del fabbricato comporterà operazioni di scavo e movimenti di terra per l adattamento dell area all uso. Le fasi previste sono le seguenti: si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità di progetto per l esecuzione della vasca di raccolta acque di scarico e del tratto iniziale del canale di scarico sottostante al fabbricato. Lo scavo verrà eseguito per un area leggermente maggiore dell ingombro del fabbricato al fine di predisporre un idonea scarpa necessaria ad evitare franamenti delle pareti. per isolare lo scavo dall ambiente idrico verranno infisse alcune palancole metalliche impermeabilizzate, che consentiranno anche di evitare il rischio di contaminazione e di aumento della torbidità dell acqua del torrente; Proponente: EDI VUILLERMOZ 49

53 ove la consistenza del terreno non risulti sufficiente a garantire la stabilità delle pareti dello scavo in oggetto, sarà necessario provvedere alla formazione di sbadacchiature a mezzo di casseforme in ferro che proteggeranno gli addetti nelle operazioni costruttive; si procederà con la realizzazione della platea di fondazione; verrà completata la costruzione dei muri perimetrali del fabbricato formati dai pilastri in c.a. e dal tamponamento in pannelli di c.a. prefabbricati, iniziando dalle fondazioni e dalle opere d arte specifiche (canale di scarico sottostante); si procederà alla realizzazione della copertura piana; sarà necessario provvedere alla impermeabilizzazione esterna del manufatto interrato, al fine di evitare possibili infiltrazioni d acqua dal sottosuolo attraverso le riprese di getto. L impermeabilizzazione verrà eseguita mediante l utilizzo di apposite guaine in elastomero con giunti saldati a caldo; la costruzione del fabbricato verrà completata con la posa del rivestimento nelle facciate a vista in pietra locale e l installazione dei serramenti e dei portoni d ingresso in legno; terminata la costruzione dell edificio, questo sarà interrato ed il terreno circostante idoneamente riprofilato. Anche in questo caso si prevede il riutilizzo di una quantità considerevole del materiale scavato all interno dell area di cantiere, per la realizzazione di rinterri e riprofilatura del pendio laddove necessario. Ad opere civili ultimate si procederà con l installazione delle componenti elettromeccaniche e dei macchinari di produzione. Solo in seguito si procederà alla messa in acqua e all avvio dell impianto. L area oggetto d intervento verrà infine ripristinata alle condizioni originali mediante riporto di terreno vegetale, inerbimento e piantumazione secondo le disposizioni degli Uffici regionali preposti. Si rimanda all elaborato grafico denominato VIA 18 per una definizione dettagliata dei volumi di scavo previsti ed il loro riutilizzo stoccaggio in cantiere. Condotta forzata Le modalità di posa della condotta forzata adottate avranno l'obiettivo di limitare al massimo il tratto di terreno in scavo, procedendo in maniera progressiva e modulare, secondo una successione delle operazioni di posa (scavo, posa, ricoprimento) che lascerà tratti a cielo aperto di condotta per una lunghezza massima di 50 m circa, come riportato in Figura 30. La posa avverrà su uno strato di sabbia e sarà ricoperta con lo stesso materiale proveniente dagli scavi; la trincea sarà ridotta al minimo indispensabile ed il materiale di risulta che non sarà possibile Proponente: EDI VUILLERMOZ 50

54 sistemare in loco verrà riutilizzato per la sistemazione della zona di presa oppure, qualora ancora in eccesso, verrà opportunamente smaltito in discarica autorizzata. Figura 30. Modalità di posa condotta Fasi del cantiere mobile Nel dettaglio le operazioni di posa della condotta forzata prevedono le seguenti operazioni: realizzazione di un bypass in sicurezza dello scavo, per non interrompere mai, nei limiti del possibile, la viabilità sulla strada poderale; si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità stabilita, per tratti di lunghezza limitata, con deposito del materiale a lato dello scavo che verrà utilizzato per il ritombamento immediato dello stesso appena posata la condotta; si procederà alla posa della condotta costituita da tubi in acciaio in canne di lunghezza standard 6 o 12 metri, eseguita per tratti di lunghezza limitata, procedendo all unione degli stessi a mezzo di saldature; si procederà infine all immediato ritombamento col materiale proveniente dallo scavo, lasciando aperto solamente la porzione finale, per procedere col lavoro nel tratto successivo. Lo stoccaggio degli spezzoni che costituiscono la tubazione avverrà parzialmente nell area di cantiere della presa, e parzialmente nell area di cantiere della centrale, trasportando gli elementi lungo il tracciato solo al momento della posa effettiva. Al fine di facilitare i lavori di posa è prevista inoltre una zona di stoccaggio del materiale, di dimensioni contenute, in prossimità della località Comba-Dzerman. Si rimanda all elaborato grafico VIA 19 per l identificazione delle aree di cantiere e stoccaggio. Infine si procederà alle opere di ripristino, inerbimento e piantumazione. I lavori di cantiere all esterno saranno concentrati nell arco di 18 mesi, escluse le pause invernali forzate a causa della potenziale presenza di neve. Nel complesso il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari. Di seguito (Tabella 11) si riporta il cronoprogramma dei lavori previsti per la realizzazione dell intervento oggetto della presente trattazione. Proponente: EDI VUILLERMOZ 51

55 Tabella 11. Cronoprogramma dei lavori per la realizzazione dell impianto in progetto. Proponente: EDI VUILLERMOZ 52

56 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA In questo capitolo verranno analizzati i costi di costruzione e di quelli di esercizio dell impianto, nonché i conseguenti benefici attesi. 5.1 COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO I costi di realizzazione dell impianto (scelta progettuale) sono riassunti nella Tabella 12. L ammontare della spesa per la realizzazione dell impianto è di circa ,60. PRESA OPERE CIVILI ,18 OPERE E.M ,00 CONDOTTA FORNITURA E POSA CONDOTTA ,50 EDIFICIO CENTRALE OPERE CIVILI ,92 OPERE E.M ,00 TOTALE ,60 Tabella 12 Costi di costruzione dell impianto idroelettrico di Etroubles I principali costi legati alla gestione ed all esercizio dell impianto sono comprensivi dei costi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, sorveglianza e controllo, dei costi di assicurazione e di quelli di concessione. I costi di manutenzione ordinaria possono essere stimati in un importo annuale di circa Per le operazioni di manutenzione straordinaria si può prevedere la parziale sostituzione dei macchinari di produzione con cadenza decennale. Si stima un costo di manutenzione straordinaria di circa ogni 10 anni. Proponente: EDI VUILLERMOZ 53

57 Ai costi di manutenzione, si stima infine di aggiungere annualmente la spesa fissa per costi di assicurazione, concessione, sorveglianza e controllo dell impianto di circa STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO La producibilità media annua attesa per l impianto di produzione è stata stimata a partire dalla serie storica della portate medie giornaliere disponibili dal 1952 al 1968 e dal 2008 al 2014 come media delle producibilità annue date da: Dove: D D Q i è la portata media giornaliera turbinata nel giorno i-esimo dell anno; H i è il salto motore al netto delle perdite in adduzione, associato alla porta Q i ; 0,85 è il rendimento complessivo del sistema produttivo (turbine idrauliche, alternatori, trasformatori); 24 sono le ore di funzionamento dell impianto nell arco di un intera giornata. La producibilità media annua attesa per l impianto risulta pertanto essere pari a 3,94 GWh/anno. Il principale beneficio economico legato alla realizzazione dell impianto idroelettrico di Etroubles è pertanto legato alla vendita dell energia elettrica prodotta dall impianto. Si ipotizza la vendita dell energia prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti valutato al VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO In questo paragrafo viene presentata la valutazione economica di massima dell investimento per la realizzazione dell impianto idroelettrico in progetto. E stato adottato il classico approccio dei flussi di cassa, valutando la differenza netta tra entrate ed uscite. La moneta considerata è l euro al valore di scambio del Nella presente valutazione è stato trascurato l andamento dell inflazione e questo consente di operare in condizioni conservative. Il prevedibile aumento del valore dell inflazione può generare un effetto significativo sui flussi di cassa più distanti nel tempo, trascurare questo fenomeno si traduce pertanto in una sottostima sistematica degli introiti e porta alla generazione di uno scenario cautelativo. Il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari e l entrata in esercizio dell impianto è prevista per la fine del terzo anno. A partire dall entrata in esercizio sono stati valutati i proventi derivanti dalla cessione dell energia elettrica prodotta in ipotesi di cessione totale dell energia, al netto dell alimentazione dei sistemi ausiliari, retribuita con il regime dei prezzi minimi garantiti aggiornato al Proponente: EDI VUILLERMOZ 54

58 Il regime dei prezzi minimi garantiti si applica a impianti di produzione da fonti rinnovabili, che operano con regime di ritiro dedicato e con potenza nominale inferiore a 1 MW. Dell energia prodotta annualmente (AEP), una prima parte (1,5 milioni di kwh per l idroelettrico) gode d incentivo. La restante parte della produzione annua viene corrisposta al prezzo medio zonale dell energia elettrica (0,052 /kwh aggiornato al 2015). Il metodo del Discount Cash Flow o flusso di cassa scontato (D.C.F.) utilizzato per la presente verifica economica considera l investimento, sotto il profilo finanziario, come un impiego iniziale di risorse (spesa) cui seguirà, nei periodi successivi, un acquisizione di risorse (introito). In termini monetari vi è quindi un flusso di cassa iniziale di spesa negativo cui seguiranno più flussi di cassa normalmente di segno positivo. Schematicamente gli esborsi ed i ritorni finanziari si possono raffigurare come flussi di un'ipotetica cassa, costituita per l'investimento: da questo deriva la diffusa espressione "Cash Flow". Esborsi ed introiti avvengono peraltro in epoche diverse ovvero in valute non omogenee: occorre quindi trasformare i vari flussi annuali in valute omogenee, cioè riferite alla data del primo esborso. Con questo processo, definito di "attualizzazione" o di "sconto", si tiene conto dell incertezza economica nell assegnare un valore monetario ad un flusso di cassa distante nel tempo. Previa definizione del relativo tasso di sconto, ogni flusso di cassa annuale è soppesato in base alla sua distanza temporale dall inizio dell investimento. Questo metodo è particolarmente idoneo a stabilire la validità economica di iniziative caratterizzate da investimenti e rientri economici pluriennali; essa sarà verificata se, prima del termine della vita fisica dell'impianto, il valore progressivo dei flussi di cassa (D.C.F. cumulato o V.A.N valore attualizzato netto o P.N.V Present Net Value) sarà di segno positivo. Un altro indicatore di notevole importanza è il Saggio di Rendimento Interno (S.R.I.) anche definito Tasso Interno di Redditività (T.I.R.) oppure Internal Rate of Return (I.R.R.). Esso esprime in pratica il tasso d interesse del capitale impiegato nell investimento e corrisponde al tasso di attualizzazione per il quale si ottiene l azzeramento, al termine del periodo di verifica, del D.C.F. Nella valutazione della redditività di un investimento con questi metodi, le principali variabili in gioco sono le seguenti: importo degli investimenti, cioè dei flussi di cassa negativi, di norma concentrati negli anni iniziali; importo dei successivi flussi di cassa, sia negativi (spese), che positivi (introiti); Proponente: EDI VUILLERMOZ 55

59 tasso di attualizzazione. Una soluzione pragmatica, applicata anche in questo caso, è quella di impostare il D.C.F. a moneta costante ed attuale, senza ipotizzare aleatori indici d inflazione: quale "tasso di attualizzazione" si può allora assumere il tasso d interesse atteso del capitale investito, riferito ad una situazione in assenza d inflazione. Tale scelta, fra l'altro, consente al metodo di valutazione di operare in maggiori condizioni di sicurezza, e conduce alla generazione di scenari di redditività maggiormente prudenziali. Tenuto conto di quanto sopra esposto, il valore del tasso di attualizzazione normalmente usato per previsioni relative ad impianti industriali del tipo di quelli in esame è del 5%: tale valore è altresì indicato in diverse leggi dello Stato (Provvedimento CIP n. 15/1989). Inoltre è bene precisare quanto segue: durata della verifica: la durata della verifica economica per iniziative come quelle in esame viene convenzionalmente estesa al periodo di durata della concessione di derivazione e sfruttamento idrico del corso d acqua, in questo caso 30 anni. In realtà la legge prevede per le piccole derivazioni il rinnovo automatico della concessione alla scadenza qualora non ostino superiori ragioni di pubblico interesse. In pratica dal dopoguerra ad oggi non si sono verificati casi di mancato rinnovo di piccole concessioni; valore residuo dell impianto: la vita tecnica dell impianto può essere prolungata quasi all infinito mediante la manutenzione accurata e sistematica delle componenti elettromeccaniche e con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle opere civili, notoriamente meno soggette ad usura. Di conseguenza il valore residuo delle centrali è molto elevato, come dimostrano numerosi esempi anche recenti di compravendita di vecchie centrali. Nonostante ciò si è scelto di ipotizzare nullo il valore residuo della centrale al 30 anno. In conclusione, con questi presupposti, si può affermare che l'analisi di redditività economica, condotta lungo un arco di tempo di 30 anni, risulta attendibile e molto prudenziale. Riassumendo l analisi economica si basa sulle seguenti ipotesi: periodo di costruzione dell impianto della durata di circa 3 anni con esborsi costanti, e cioè il 40% al primo anno, il 40% al secondo e il restante 20% al terzo anno; costi di operazione e mantenimento ordinario durante l esercizio considerati costanti e pari a ; rinnovo di parte dell apparecchiatura elettromeccanica dopo 10 anni di esercizio a causa della probabile usura cui sono sottoposti i macchinari degli impianti idroelettrici; Proponente: EDI VUILLERMOZ 56

60 vendita dell energia elettrica prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti; prezzo zonale di vendita dell energia pari a 0,052 /kwh; flusso dei benefici costante riferito all anno idrologico medio, con produzione media annua stimabile in 3,94 GWh. Nella Tabella 13 sono riassunti gli indici economici dell investimento in progetto. VAN PBT 25 IRR 5,96 % Tabella 13. Indici economici dell investimento: VAN (Valore attualizzato netto), PBT (tempo di ritorno dell investimento) e IRR (Tasso di redditività interno) Sulla base di questi dati viene calcolato il flusso di cassa annuale, il flusso di cassa annuale attualizzato (DCF) e quindi il DCF progressivo per giungere, infine, alla determinazione del valore minimo del prezzo di vendita del kwh da applicare, per annullare il DCF cumulato al termine del periodo considerato, cioè per garantire all'iniziativa una redditività minima del 5%. La Figura 31 seguente mostra, anno per anno, le uscite in conto capitale, le uscite in conto esercizio e gli ingressi. L ammortamento dell impianto potrà avvenire in circa 25 anni di esercizio quindi nell arco di tempo inferiore a 30 anni di concessione, in tale ipotesi la costruzione dell impianto idroelettrico, oltre ad avere finalità ambientali e di pubblico interesse, si ritiene vantaggioso dal punto di vista economico e finanziario milioni di Flusso di cassa Flusso attualizzato Flusso cumulato Figura 31. DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto Proponente: EDI VUILLERMOZ 57

61 Proponente: EDI VUILLERMOZ 58 Tabella 14. DCF annuale, DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto A N N O USCITE IN CONTO CAPITALE Costo Impianto Tot. uscite in conto capitale USCITE IN CONTO ESERCIZIO Tot. uscite in conto esercizio 0 756, , , (756,991) (756,991) (756,991) 1 756, , , (756,991) (720,944) (1,477,935) 2 378, ,496 20, , (398,496) (361,447) (1,839,382) ,854 86, , , , ,419 (1,695,963) ,854 86, , , , ,590 (1,559,373) ,854 86, , , , ,086 (1,429,287) ,854 86, , , , ,891 (1,305,397) ,854 86, , , , ,991 (1,187,405) ,854 86, , , , ,373 (1,075,032) ,854 86, , , , ,022 (968,011) ,854 86, , , , ,925 (866,085) ,854 86, , , ,026 97,072 (769,013) ,000 48, , , ,880 (45,974) (25,600) (794,614) ,854 86, , , ,026 88,047 (706,567) ,854 86, , , ,026 83,854 (622,712) ,854 86, , , ,026 79,861 (542,851) ,854 86, , , ,026 76,058 (466,793) ,854 86, , , ,026 72,436 (394,356) ,854 86, , , ,026 68,987 (325,369) ,854 86, , , ,026 65,702 (259,667) ,854 86, , , ,026 62,573 (197,094) ,854 86, , , ,026 59,594 (137,500) ,000 48, , , ,880 (45,974) (15,716) (153,216) ,854 86, , , ,026 54,053 (99,163) ,854 86, , , ,026 51,479 (47,684) ,854 86, , , ,026 49,028 1, ,854 86, , , ,026 46,693 48, ,854 86, , , ,026 44,470 92, ,854 86, , , ,026 42, , ,854 86, , , ,026 40, , ,854 86, , , ,026 38, ,609 TOT. 1,892,478 2,392,478 2,375,919 4,768,397 7,080,640 7,080,640 2,312, , ,609 ENTRATE TOTALE USCITE Vendita energia elettrica TOTALE ENTRATE FLUSSO FLUSSI FLUSSO ATTUALIZZATO FLUSSO ATTUALIZZATO CUMULATO Relazione Tecnica Impianto idroelettrico di Etroubles

62 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 6.1 CONTROLLI ORDINARI Data la semplicità dell impianto e l entità modesta delle opere, i dispositivi di controllo previsti, in aggiunta agli equipaggiamenti di base del progetto, si limitano ai seguenti: due mire topografiche fisse, una in sponda sinistra ed una in sponda destra leggermente a monte della traversa per tenere sotto controllo almeno tre punti referenziali della stessa; due mire topografiche fisse nella zona della condotta per controllare eventuali spostamenti della stessa; un asta idrometrica a monte della traversa; due misuratori automatici di livello, uno prossimo alla soglia d immissione all adduzione (al termine del dissabbiatore) ed uno in corrispondenza del punto di rilascio del DMV e del dispositivo di risalita dei pesci. Il Gestore, attraverso personale appositamente contrattato per l esercizio, la sorveglianza e vigilanza dell impianto, terrà sotto osservazione diretta le varie componenti dell impianto come descritto a continuazione trattando separatamente la traversa e la presa dalle opere di valle. TRAVERSA ED OPERA DI PRESA Durante l esercizio dell impianto, per la traversa e l opera di presa sono previste le osservazioni e controlli sistematici seguenti: Frequenza Giornaliera: Frequenza Settimanale: Frequenza Mensile: letture dei registri dei due misuratori automatici di livello e quindi determinazione sia delle portate derivate che di quelle restituite in alveo; osservazione del grado d intasamento delle griglie nel periodo di morbida; letture dei livelli a monte della traversa; osservazione del grado d interrimento del dissabbiatore ed eventuale pulizia (con apertura della paratoia di sghiaio e di quella di modulazione del DMV) dello stesso nel periodo di morbida; operazione di pulizia (con apertura della relativa paratoia) dello sghiaiatore e della paratoia di modulazione del DMV durante il periodo di morbida; controllo della funzionalità dei cavi d automazione Proponente: EDI VUILLERMOZ 59

63 e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici dell opera di presa; Frequenza Semestrale: controllo visivo dello stato generale della traversa ed opera di presa: interrimento serbatoio, erosioni a valle traversa, controlli topografici della traversa. In aggiunta a quanto sopra indicato, data l importanza dell operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, si verificherà detta paratoia aprendola parzialmente e richiudendola almeno 4 volte all anno in aggiunta alla sua operazione sistematica in occasione di eventi di piena. EDIFICIO DI CENTRALE E CONDOTTA FORZATA Durante l esercizio sono previsti i controlli seguenti: Frequenza Trimestrale: Frequenza Semestrale: manutenzione sistematica degli equipaggiamenti della condotta e della centrale consistente fra l altro in: verifica dei pezzi speciali della condotta, controlli e verifiche sul generatore, verifiche dei cuscinetti, controllo della funzionalità dei cavi d automazione e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici della centrale, etc.; controllo visivo dello stato generale delle opere di valle ed in particolare controllo del comportamento delle opere di attraversamento di corsi d acqua, della stabilità dei muri del dissabbiatore, della condotta e degli scavi della centrale, ed infine dell accessibilità alla centrale, ispezione della condotta forzata dall interno nei tratti. La manutenzione straordinaria degli equipaggiamenti della centrale verrà fatta quando se ne presenterà la necessità. 6.2 CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI Vengono trattati separatamente i controlli previsti a seguito di eventi eccezionali a seconda che siano di carattere idrometeorologico o sismico. EVENTI IDOMETEOROLOGICI ECCEZIONALI A seguito di eventi idrometeorologici eccezionali verrà fatto un controllo visivo dello stato generale dell impianto ed un controllo della operabilità delle componenti idromeccaniche dello stesso consistente nelle osservazioni seguenti: Proponente: EDI VUILLERMOZ 60

64 condizioni d interrimento del serbatoio con particolare riferimento al canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde; eventuali erosioni a valle della traversa e del canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde dell alveo; stato di funzionamento di tutti i sistemi di drenaggio previsti lungo l impianto; comportamento dei tombini dei principali corsi d acqua attraversati; accessibilità alla centrale; operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, di quella della paratoia di derivazione e quella della paratoia del dispositivo di risalita dei pesci; l intasamento delle griglie e lo stato di interrimento del dissabbiatore e degli sghiaiatori secondari. EVENTI SISMICI A seguito di eventi sismici il controllo si concentrerà prevalentemente sugli aspetti statici e sulle condizioni di operabilità degli equipaggiamenti elettromeccanici. Ed in particolare si procederà ai seguenti controlli: controllo delle condizioni statiche della presa e delle opere annesse; controllo delle condizioni statiche dell adduzione in particolare nelle zone più vulnerabili della condotta forzata; controllo delle condizioni statiche del dissabbiatore; controllo della operabilità di tutti gli equipaggiamenti idromeccanici dell impianto (paratoie e turbine). Proponente: EDI VUILLERMOZ 61

65 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN Proponente: EDI VUILLERMOZ 62

66 Proponente: EDI VUILLERMOZ 63

67 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS Proponente: EDI VUILLERMOZ 64

68 Proponente: EDI VUILLERMOZ 65

69 Proponente: EDI VUILLERMOZ 66

70 Proponente: EDI VUILLERMOZ 67

71 Proponente: EDI VUILLERMOZ 68

72 Proponente: EDI VUILLERMOZ 69

73 Proponente: EDI VUILLERMOZ 70

74 Proponente: EDI VUILLERMOZ 71

75 Proponente: EDI VUILLERMOZ 72

76 Proponente: EDI VUILLERMOZ 73

77 Proponente: EDI VUILLERMOZ 74

78 INDICE 1 INTRODUZIONE CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO PARAMETRI DI CONCESSIONE COROGRAFIA 5 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO 7 DESCRIZIONE 7 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CONDOTTA FORZATA 29 DESCRIZIONE 29 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CENTRALE DI PRODUZIONE 35 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CANALE DI RESTITUZIONE 41 DESCRIZIONE 41 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA 43 DESCRIZIONE 43 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI 46 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE 47 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI 49 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO 54 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 59 Proponente: LAURENT CONTI I

79 6.1 CONTROLLI ORDINARI CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI 60 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN 62 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS 64 Proponente: LAURENT CONTI II

80 1 INTRODUZIONE La presente Relazione Tecnica Particolareggiata fa parte del Progetto Definitivo dell impianto idroelettrico sul Torrente Menouve, nel Comune di Etroubles (AO), con opera di presa in località Arvus a quota 1.930,00 m. s.l.m. e centrale di produzione ubicata in località Quaye, con quota di restituzione in alveo pari a 1.612,00 m s.l.m. La domanda di subconcessione idrica è stata depositata presso la Regione della Valle d Aosta in data 4 luglio Successivamente all attivazione dell iter di concessione idrica ai sensi del TU 1775/1933 è stata consegnata la documentazione per la valutazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi del Piano Regionale di Tutela delle Acque, documentazione che è stata dichiarata conforme con nota Regione Valle d Aosta prot. 7880/DDS del 31/07/2014. Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della LR n. 14 del 1999 (nota Regione Valle d Aosta prot. 9809/DDS del 24/11/2014), procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Il progetto definitivo, di cui la presente relazione fa parte, è allegato allo Studio di Impatto Ambientale. Lo Studio di Impatto Ambientale nel suo complesso è costituito dalle seguenti relazioni: TITOLO ELABORATO DATA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE giu - 15 INDAGINI AMBIENTALI giu - 15 SINTESI NON TECNICA giu - 15 RELAZIONE TECNICA giu - 15 RELAZIONE IDROLOGICA giu - 15 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA giu - 15 INTERFERENZA CON LE OPERE IDRAULICHE ESISTENTI giu - 15 PIANO DI DISMISSIONE DELLE OPERE giu - 15 RELAZIONE GEOLOGICO - GEOTECNICA giu - 15 GESTIONE TERRE E MATERIALE DI SCAVO giu - 15 STUDIO SULLA COMPATIBILITÀ DELLE OPERE DELL IMPIANTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE giu - 15 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO giu - 15 VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA giu - 15 E dai seguenti elaborati grafici: Proponente: LAURENT CONTI 1

81 COD TITOLO ELABORATO GRAFICO SCALA DATA VIA 01 ALTERNATIVE TRACCIATO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 02 COROGRAFIA 1: giu - 15 VIA 03 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 04 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Ortofoto 1: giu - 15 VIA 05 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Catastale varie giu - 15 VIA 06 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria e Profilo Longitudinale su Rilievo Topografico 1:1.000 giu - 15 VIA 07 PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 08 PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 09 SCALA PESCI E RILASCIO D.M.V. - Pianta e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 10 CONDOTTA FORZATA - Sezioni Tipiche 1:200 giu - 15 VIA 11 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 12 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 13 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria - (Alternativa A) 1:500 giu - 15 VIA 14 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione - (Alternativa A) 1:100 giu - 15 VIA 15 VIABILITA' - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 16 LINEA E.E. - Planimetria su Ortofoto e Sezioni Tipiche varie giu - 15 VIA 17 INTERFERENZE - Planimetria Generale e Sezioni varie giu - 15 VIA 18 VOLUMI DI SCAVO E RIUTILIZZO - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 19 AREE DI CANTIERE - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 20 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 21 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 22 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 23 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 24 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA BOSCATA ART. 33 1: giu - 15 VIA 25 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA FRANE ART. 35 1: giu - 15 VIA 26 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREE A RISCHIO INONDAZIONE ART. 36 1: giu - 15 VIA 27 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI TUTELA CAPTAZIONI 1: giu - 15 VIA 28 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA VALANGHE ART. 37 1: giu - 15 VIA 29 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI ZONIZZAZIONE PRGC 1: giu - 15 VIA 30 DPA IMPATTO ELETTROMAGNETICO - PLANIMETRIA 1:500 giu - 15 PROPOSTA DI REALIZZAZIONE DI PUNTO DI PRIMO SOCCORSO PER VIA 31 varie giu - 15 ESCURSIONISTI La presente Relazione Tecnica riporta: La descrizione delle scelte progettuali individuate; La descrizione delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei lavori; La descrizione del sistema di monitoraggio delle portate captate e rilasciate a valle della traversa di derivazione; La stima dei costi di realizzazione e di gestione ed esercizio dell impianto; Proponente: LAURENT CONTI 2

82 1.1 CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO Al fine di consentire una completa valutazione è presentata la cronistoria dell iter amministrativo dell intervento in esame: la domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico è stata presentata agli uffici competenti in data 04/07/2006, proponenti sig. Laurent Jean Conti (nato ad Aosta il 20/9/1969 C.F.: CNTLNT69P20A326G) e sig. Andrea Vicquéry (nato a Biella il 26/7/74 CF: VCQNDR74H26A859Z); la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta in data 03/04/2007, GU N 39 Parte II. Non essendo giunte nei successivi 30 giorni domande di concessione alla derivazione per il medesimo tratto di torrente, la domanda in essere risultava essere in esclusiva; in data 08/02/2012 il signori Laurent Jean Conti e Andrea Vicquéry con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturavano la domanda di concessione all Arch. Edi Vuillermoz, nato il 03/04/1963 ad Aosta, C.F. VLLDEI63D03A326X e residente in Rosain (AO), Fraz. Landret 20; in data 13/04/2012 veniva trasmessa la Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, comprensiva di analisi ambientali e valutazione del DMV tramite metodologia IFIM; in data 16/07/2013 veniva trasmessa la documentazione integrativa alla Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, richiesta con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 24/5/2012 (prot. 4838/DSS) e del 20/09/2012 (prot. 8952/DDS). in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. 7880/DDS) la documentazione è stata dichiarata conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque; in data 24/06/2015 l Arch. Edi Vuillermoz con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturava la domanda di concessione al signor Laurent Jean Conti, nato ad Aosta il 20/9/1969, C.F.: CNTLNT69P20A326G; Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 14 del 18/06/1999, come disposto con nota del 24/11/2014 (prot. 9809), con procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Proponente: LAURENT CONTI 3

83 1.2 PARAMETRI DI CONCESSIONE I principali parametri caratteristici della derivazione in progetto, sono riassunti nella Tabella 1 seguente, così come indicati nella domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico datata 4 luglio Quota presa Quota acqua nella vasca di carico Quota acqua nella vasca di scarico Quota restituzione in alveo Salto motore m s.l.m. 1927,95 m s.l.m. 1618,50 m s.l.m m s.l.m. 309,45 m Qmedia derivabile 0,1855 m 3 /s Qmax derivabile 0,700 m 3 /s Potenza nominale di concessione Potenza nominale massima Potenza installata 562,9 kw 2124 kw kw Tabella 1. Dati tecnici principali dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 4

84 1.3 COROGRAFIA La corografia d insieme dell intervento proposto è schematizzata nello stralcio della Cartografia Tecnica Regionale riportato nella successiva Figura 1. Figura 1. Corografia d insieme dell intervento proposto su stralcio CTR Proponente: LAURENT CONTI 5

85 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO L impianto in progetto è costituito nel suo complesso da: N.1 Opera di derivazione composta da: traversa fissa in c.a., N. 2 bocche di presa laterali piane in sponda destra, N.1 canale sghiaiatore in sponda destra e N.1 opera di risalita per i pesci in sponda sinistra; N.1 Dissabbiatore in sponda destra; N.1 Vasca di carico in sponda destra; N.1 Condotta forzata in acciaio; N.1 Edificio adibito a centrale di produzione dell energia elettrica, equipaggiato con N. 2 gruppi di produzione (costituiti ciascuno da turbina tipo Pelton, alternatore e trasformatore); N.1 Canale di restituzione dell acqua turbinata in alveo; N.1 linea elettrica in MT per il collegamento dell impianto alle rete elettrica di distribuzione dell energia prodotta; N. 1 nuova cabina secondaria di consegna dell energia elettrica prodotta. I dati tecnici caratteristici dell impianto sono riassunti nella Tabella 2. Quota sfioro traversa opera di presa Quota di restituzione Salto motore Lunghezza condotta forzata Diametro condotta forzata Qmax derivabile Qmedia derivabile Potenza nominale media Potenza totale installata Producibilità attesa annua m s.l.m m s.l.m. 309,45 m m 800 mm 0,700 m3/s 0,1855 m3/s 562,9 kw kw 3,94 GWh Tabella 2. Dati tecnici caratteristici dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 6

86 2.1 OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO DESCRIZIONE OPERE A FIUME L opera sbarramento sul torrente Menouve è costituita da una traversa in c.a. di nuova realizzazione con quota del ciglio di sfioro alla quota m s.l.m. Il corpo traversa ha un'altezza massima di 2,5 m, una larghezza totale di circa 18,00 m, ed ha un profilo di sfioro di tipo Creager con luce libera è di 14 m. I muri d ala di contenimento della piena di progetto hanno quota 1.931,20 m s.l.m. La portata di Deflusso Minimo Vitale, calcolato come indicato nella relazione Indagini ambientali verrà rilasciato in maniera frazionata: una quota pari a 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale) andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra, attraverso una luce libera di 30 x 32 cm; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà invece attraverso una paratoia piana posta nel corpo stesso della traversa, di luce netta 50 x 50 cm. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. Il DMV predisposto è di tipo modulato per tenere in considerazione la particolarità delle portate dei corsi d acqua regionali che, essendo per la maggior parte di origine nivo-glaciale, presentano dei minimi invernali e dei massimi estivi con differenze piuttosto importanti. Le 2 bocche di presa piane laterali in destra idrografica hanno rispettivamente luce netta di 0,85 m di larghezza e 2,20 m di altezza e sono dotate entrambe di paratoie piane di regolazione che consentono di isolare ciascuna in modo indipendente le due porzioni in cui è diviso il successivo canale di raccordo. A valle delle bocche di presa hanno origine 2 canali di raccordo che convogliano, a pelo libero, l acqua captata alle due vasche, indipendenti, del dissabbiatore: ogni canale ha larghezza pari a 0,85 m e pendenza del 4.6 %. In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore, regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. Alzando periodicamente la paratoia sghiaiatrice, il canale rimane pulito, limitando l entrata di trasporto solido nella bocca di presa e, di conseguenza, nel dissabbiatore. Proponente: LAURENT CONTI 7

87 Infine, in sponda sinistra, è prevista la realizzazione di una scala di risalita per i pesci del tipo a bacini successivi, separati da setti in massi di pietra cementati, avente una lunghezza complessiva di circa 22 m. Affinché il passaggio artificiale sia correttamente realizzato deve essere compatibile con le capacità natatorie e di salto dei diversi individui presenti, e in modo particolare deve tenere conto della resistenza alla velocità della corrente caratteristica delle varie specie. In fase esecutiva, in accordo con gli uffici competenti, verranno concordate le dimensioni e le pendenze delle vasche secondo i principi biomeccanici relativi ai salmonidi. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. CAPTAZIONE E DISSABBIAMENTO L acqua derivata dal torrente Menouve è convogliata al dissabbiatore tramite il canale di raccordo. Prima di raggiungere le vasche di calma l acqua transita per una piccola vasca di pre dissabbiamento, separata dal dissabbiatore da una soglia di fondo alla quota 1.927,10 m s.l.m., e dotata di canale e paratoia pre dissabbiatrice. Ogni vasca ha una lunghezza di 20 m e una larghezza di 3 m, con pendenza del fondo pari a circa il 3%. All estremità di valle delle vasche, è presente una seconda soglia posta alla quota di 1.927,30, in corrispondenza della quale sono installate le paratoie dissabbiatrici, la cui apertura consente l eliminazione dei sedimenti deposti sul fondo. Al termine del dissabbiatore due paratoie piane, di dimensioni 2 x 3,4 m ciascuna, consentono la regolazione del livello idrico all interno del dissabbiatore, mantenendolo ad una quota tale da garantire un efficienza di rimozione del 100% della frazione solida di diametro superiore a 0,20 mm. Infine, il dissabbiatore è dotato di n. 4 sfioratori laterali di troppo pieno con soglia tracimante alla 1.930,05 m s.l.m. e aventi una luce netta di 0,50 x 2,00 m ciascuno. Attraverso tali sfioratori, in caso di fermo impianto e contemporanea mancata chiusura delle paratoie di captazione alla presa, l acqua in eccesso potrà tracimare senza mandare in pressione la struttura. Le opere di captazione delle acque, comprese quelle di dissabbiamento e di carico dell impianto, sono completamente interrate. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. Proponente: LAURENT CONTI 8

88 VASCA DI CARICO La portata derivata dal torrente Menouve, dopo aver subito il processo di sedimentazione della frazione fine, viene convogliata nella vasca di carico, posta immediatamente a valle del dissabbiatore. La vasca di carico ha la duplice funzione di assicurare un carico sufficiente all imbocco della condotta forzata in pressione, al fine di evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta stessa, e quella di accumulare la quantità di acqua necessaria a far fronte all avviamento dell impianto, al riempimento della condotta forzata e al regolare funzionamento di attacco e stacco delle macchine in centrale. La vasca ha pianta rettangolare di 4,40 x 4,30 m di sviluppo ed un altezza di 6,15 m. Il carico idraulico sulla testa della condotta forzata in condizioni di esercizio è pari a 2,5 m. La vasca di carico è completamente interrata, con parziale riprofilatura del piano di campagna. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. In Figura 2 e Figura 3 si confronta l area delle opere di presa allo stato di fatto (ante operam), prima della realizzazione dei manufatti, ed a lavori ultimati (post operam), tramite simulazione fotografica. Figura 2. Area di presa ante operam Proponente: LAURENT CONTI 9

89 Figura 3. Area di presa post operam DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI TRAVERSA MURI DI CORONAMENTO Il profilo di rigurgito del Pelo libero indotto dalla realizzazione della traversa sul deflusso della portata naturale afferente alla presa dell impianto in progetto è stato simulato mediante l utilizzo del software di simulazione idraulica HECRAS sviluppato dal Corpo degli Ingegneri dell Hydrologic Engineers Center dell Esercito degli Stati Uniti. Il Software, consente il calcolo del pelo libero in reti di canali artificiali, alvei naturali o reti miste, in condizioni di moto stazionario o non stazionario, assegnata la geometria del canale o della rete, le condizioni di flusso e le condizioni al contorno al sistema. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino alla confluenza dei due affluenti minori posta circa 40 m più a monte, più un tratto di circa 90 m per ciascuno dei due affluenti. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 4. Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell opera di presa, confrontando il pelo libero in assenza delle opere di sbarramento e captazione con quello di rigurgito creato dalla traversa dell impianto. Proponente: LAURENT CONTI 10

90 In Tabella 3 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni numeriche determinati per ciascun tempo di ritorno in corrispondenza della sezione d interesse, nello specifico la sezione di presa. Si rimanda alla relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio delle calcolazioni effettuate per la stima delle portate di piena associate ad un determinato tempo di ritorno tramite la metodologia VAPI. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] Portate Molline [m 3 /s] TOTALE 2 anni 0,815 0,815 1,63 10 anni 1,895 1,895 3, anni 5,835 5,835 11,67 Tabella 3. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di presa Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s) e di paratoia sghiaiatrice principale chiusa. Come è possibile osservare nelle immagini in Figura 5, Figura 6, Figura 7 e Figura 8 la realizzazione dello sbarramento produce un rigurgito della corrente verso monte. Tale effetto si esaurisce a circa 20 m dalla traversa dell impianto, mentre più a monte il deflusso della portata naturale rimane indisturbato anche in seguito alla realizzazione della traversa di sbarramento. Inoltre il rigurgito del profilo idraulico della corrente ad opera dello sbarramento rimane contenuto dalle sponde naturali del torrente in tutte le simulazioni di deflusso effettuate. Pertanto: la realizzazione dello sbarramento non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni; l opera di presa del canale irriguo Ru Neuf d Eternod (circa 45 m a monte della presa dell impianto) non risentirà di alcuna variazione del profilo idraulico in seguito all entrata in funzione dell impianto idroelettrico. Infine, il livello del pelo libero relativo al deflusso della piena con tempo di ritorno T=200 anni si attesta alla quota 1.930,70 m s.l.m. per un tratto, come citato precedentemente, di circa 20 m a monte della traversa. Proponente: LAURENT CONTI 11

91 La quota di coronamento dei muri d ala dell opera di presa, posta alla 1.931,20 m s.l.m, è sufficiente a garantire il contenimento del deflusso della massima piena che si stima possa occorrere ogni 200 anni con un franco di 50 cm, così come prescritto per opere di Classe 1 ai sensi della L.R. 13/ AffluenteDX Menou ve 5 AffluenteSN Me nou ve Confluenza Menou ve 2 Menouve Figura 4. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve a monte dell opera di presa Proponente: LAURENT CONTI 12

92 Figura 5. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 2 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 13

93 Figura 6. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 10 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 14

94 Figura 7. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 200 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 15

95 Figura 8. Profilo idraulico del deflusso di piena con T=200 anni, on condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Dettaglio Proponente: LAURENT CONTI 16

96 RILASCIO DEL DMV E DELLE PORTATE IRRIGUE La portata di Deflusso Minimo Vitale, valutata come indicato nella relazione Indagini ambientali a cura della società Aquaprogram srl attraverso il metodo sperimentale IFIM (Instream Flow Incremental Methodology) in funzione delle esigenze eco-biologiche di una specie animale di riferimento, nello specifico la trota fario (Salmo trutta fario), è variabile mensilmente come riassunto nella Tabella 4 seguente. Si sottolinea che in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. n. 7880/DDS) detto valore di Deflusso Minimo Vitale proposto è stato dichiarato conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque. Tabella 4. Deflusso Minimo Vitale previsto La portata di Deflusso Minimo Vitale verrà rilasciata in maniera frazionata, come segue: una quota del DMV, pari al DMV di base, di 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale), andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra ed alimentata tramite uno stramazzo a larga soglia; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà naturalmente attraverso una paratia piana posta nel corpo stesso della traversa. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. In sponda sinistra idrografica, in prossimità dell imbocco della rampa di risalita dell ittiofauna, sarà posizionato un misuratore di livello. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e di rilascio della portata alle Proponente: LAURENT CONTI 17

97 utenze irrigue di valle. Il sensore di livello allo stesso tempo governerà l apertura o la chiusura delle paratoie di derivazione dell impianto idroelettrico. Il funzionamento, sia per il corretto rilascio del DMV che per la gestione delle portate da rilasciare alle utenze di valle, sarà completamente automatico. Nelle elaborazioni idrologiche riguardanti il nuovo impianto in oggetto sono stati presi in considerazione le seguenti utenze idriche, formalmente in essere (fonte: DGR 1019/ ), quali il Ru Neuf d Enternod, il Ru de Thiou, il Canale di Méan, il Grand Ru d Allein, il Ru de Gnon ed il Ru de Prailles. Le interferenze previste con i canali irrigui intercettati sono limitate e totalmente mitigabili, non sono previsti pertanto effetti negativi né sulla loro funzione produttiva né sul valore storico culturale ad essi associato. In ottemperanza di quanto espresso all art. 30 comma 2 delle NTA del PRG del Comune di Etroubles, al fine di dimostrare la bontà dell intervento proposto è stata predisposta la Interferenze con le opere idrauliche esistenti, a cui si rimanda per una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il rispetto delle disposizioni di cui al comma 2, relative alla tutela dei ru. SCALA DI RISALITA ITTIOFAUNA E RILASCIO DEL DMV Il sistema di gestione e controllo, finalizzato al rilascio del DMV di base, garantisce il corretto rilascio della portata di 90 l/s una volta che in corrispondenza della traversa di derivazione sia presente un tirante idrico a quota m s.l.m. Infatti, nel momento in cui il livello idrico alla traversa si pone a quota m s.l.m., in corrispondenza dello stramazzo di alimentazione del passaggio per pesci di larghezza L=32 cm si instaura un tirante h tale da garantire il corretto rilascio verso valle di una portata pari a Q (legge dello stramazzo in parete grossa): da cui: DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 18

98 La seguente Tabella 5 riassume le variabili di calcolo adottate nel progetto del passaggio per pesci affinché nella stessa transiti una portata di 90 l/s: Q DMV (scala pesci) m 3 /s 0,09 µ (coefficiente efflusso) - 0,385 L (larghezza stramazzo) m 0,32 h (profondità stramazzo) m 0,30 Tabella 5. Verifica stramazzo Scala risalita ittiofauna Il passaggio per pesci ricavato nell opera di presa, oltre a garantire il rilascio del DMV di base, può agevolmente essere sfruttato dall ittiofauna per risalire il torrente e superare il manufatto. A valle dello stramazzo, è stata pertanto prevista un apposita scala per la risalita dell ittiofauna da realizzare mediante il posizionamento di blocchi rocciosi i quali creano delle vasche a livelli successivi, con zone di calma relativa in cui i pesci possono sostare. Ogni singolo bacino avrà lunghezza di 1 m, larghezza di 1 m, mentre il dislivello dell acqua tra vasche adiacenti sarà di 30 cm. La velocità della corrente sarà di 0,94 m/s. In fase esecutiva, in accordo con gli Uffici competenti, verranno verificate dette dimensioni, con le relative pendenze delle vasche, secondo i principi biomeccanici relativi alla composizione dell'ittiofauna potenzialmente presente. PARATOIA PIANA DI MODULAZIONE DEL DMV Al fine di garantire il rilascio verso valle delle portate: relative alla modulazione mensile del DMV (tra i 35 ed i 70 l/s) a complemento di quello necessario per alimentare la scala di risalita dell ittiofauna; delle portate relative a diritti irrigui pre-esistenti; è stata prevista una paratoia piana delle dimensioni 0,50 x 0,50 m, posta nel pressi della sponda sinistra idrografica, sotto battente. Per il dimensionamento si è fatto riferimento alla seguente relazione, relativa ad una luce quadrata sotto battente. Con 2 2 Dove: Proponente: LAURENT CONTI 19

99 µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la luce totale della paratoia (quadrata), pari a 50 cm; a è l apertura della paratoia. Il suo valore massimo è di 50 cm; h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m. L apertura della paratoia sarà automatizzata e varierà quindi in continuo al fine di garantire il corretto rilascio sia del DMV che delle portate relative ai prelievi irrigui delle concessioni in essere. La definizione del grado di apertura è riportato in Tabella 6. Mesi DMV scala DMV paratoia Q irrigue a (apertura) [m 3 /s] [m 3 /s] [m 3 /s] [m] Gen 0, ,00 Feb 0, ,00 Mar 0, ,00 Apr 0,09 0,035 0, ,05 Mag 0,09 0,035 0, ,27 Giu 0,09 0,07 0, ,33 Lug 0,09 0,07 0, ,33 Ago 0,09 0,07 0, ,33 Set 0,09 0,07 0, ,33 Ott 0,09 0, ,02 Nov 0,09 0, ,02 Dic 0, ,00 Tabella 6. DMV mensile da rilasciare a valle dell opera di presa sul T. Menouve e apertura della paratoia al variare del DMV e delle concessioni irrigue a valle della presa Considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a 2 DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 20

100 livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale accordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di tele-gestione dei rilasci verso valle, a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. PARATOIA E CANALE SGHIAIATORE PRINCIPALE In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. La lunghezza del canale sghiaiatore è di circa 12 m con pendenza del 12% circa. L apertura della paratoia sghiaiatrice consente il deflusso di una portata massima data da: 2 Con Dove: µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la larghezza della paratoia (quadrata); 2 h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m; a è l apertura della paratoia, modulabile. L apertura completa della paratoia consente il deflusso di una portata massima di 26 m 3 /s. La paratoia risulta pertanto sovradimensionata rispetto alle portate naturali affluenti alla sezione di presa. Tale sovradimensionamento consentirà a tutta la portata di piena con tempo di ritorno T=200 anni di defluire attraverso il canale. La dimensione massima del materiale solido che può essere rimosso dalla corrente durante le fasi di sghiaiamento, viene calcolata applicando la teoria di Isbash. Il diametro massimo del sedimento che può essere rimosso, D, è espresso in funzione della velocità della corrente che si instaura nel canale sghiaiatore e di un coefficiente C ( ) che dipende dalla situazione di equilibrio dell elemento solido e quindi dalla turbolenza della corrente: 2 Proponente: LAURENT CONTI 21

101 La densità media della particella solida, W s, è generalmente posta uguale a kg/m 3, mentre per l acqua si considera una densità costante, W, pari a 981 kg/m 3. All apertura della paratoia, in condizioni di deflusso caratterizzate da una portata pari alla portata massima di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s), la velocità media della corrente nel canale è di 3,23 m/s, che consente di rimuovere sedimenti di diametro massimo pari a 0,83 m. DISSABBIATORE Efficienza del dissabbiatore La verifica dell efficienza del dissabbiatore è stata eseguita considerando il funzionamento di una singola vasca. In questo modo si otterrà una buona rimozione dei sedimenti anche quando si dovrà effettuare la manutenzione ad una delle due vasche (senza pertanto arrestare la produzione dell impianto idroelettrico: ci si aspetta infatti che nel periodo di scioglimento della neve siano necessarie frequenti manutenzioni al dissabbiatore). La verifica delle capacità di sedimentazione della vasca è stata effettuata con la teoria di Dobbins- Camp, Determinando per ogni particella le due grandezze date dalle seguenti relazioni: /,!" #,$ % e '( %) Dove: h è il tirante idrico nella vasca (in condizioni di esercizio: 4,66 m); V è la velocità dell acqua alla massima portata (0,05); w è la velocità di sedimentazione della particella in acqua ferma; k è la scabrezza delle pareti del dissabbiatore; L è la lunghezza del dissabbiatore (20 m); R è il raggio idraulico; g è l accelerazione di gravità; E possibile individuare nel grafico, presentato in Figura 9, per ogni dimensione di materiale solido, la percentuale che sedimenta nel dissabbiatore. Con la portata massima di dimensionamento di 0,700 m3/s e un tirante idrico medio in vasca di 4,66 m (corrispondente alla quota 1930 m. s.l.m.), la velocità della corrente è di 0,05 m/s; tale velocità consente di rimuovere con un efficienza del 100% le particelle di diametro superiore a 0,20 mm. Tale diametro della frazione sedimentabile è compatibile con la tipologia di turbine scelte per l impianto (nello specifico turbine Pelton, quindi particolarmente sensibili alla presenza di sedimento in sospensione). La medesima capacità dissabbiatrice si sarebbe potuta ottenere Proponente: LAURENT CONTI 22

102 realizzando un dissabbiatore con larghezza maggiore e quota di esercizio inferiore, ma considerata la topografia del sito, per ridurre al minimo i volumi di scavo nel versante, si è preferito optare per lo schema idraulico descritto. Figura 9. Grafico di Dobbins-Camp Sfioratori laterali dissabbiatore La soglia dello sfioro di emergenza è posta alla quota 1.930,05 m s.l.m. La portata tracimante dagli sfioratori laterali può essere valutata mediante la formula della portata effluente da uno stramazzo a larga soglia: 2 Dove: µ è il coefficiente di efflusso pari a 0,385; L è la larghezza totale della soglia sfiorante, pari a 8 m; h è il tirante idrico su ciglio della soglia (al massimo pari a 0,50 m). Lo sfioratore di emergenza è quindi in grado di sfiorare una portata di 4,8 m 3 /s, pari a più di 6 volte la portata massima di dimensionamento dell impianto. L altezza del tirante idrico utile a sfiorare la portata massima di dimensionamento dell impianto è di 0,15 m. Proponente: LAURENT CONTI 23

103 VASCA DI CARICO Il dimensionamento della vasca di carico è stato condotto in modo tale da: garantire il minimo carico idraulico sulla testa della condotta forzata alla partenza, in modo da evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta in pressione; garantire il volume minimo all avvio dell impianto fino al riempimento della condotta forzata e al raggiungimento delle condizioni di regime. La sommergenza minima da garantire sulla testa della condotta è data dalla relazione: Dove: * 0.54 /01 V è la velocità massima all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta forzata. Tale valore teorico, calcolato in condizioni di funzionamento dell impianto, va garantito con margine sufficiente a tutelarsi anche delle perdite di carico aggiuntive dovute al restringimento della vena liquida all imbocco della tubazione. Le perdite di carico d imbocco possono quindi essere stimate mediante la relazione: Dove: 0,5 2 V è la velocità all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; g è l accelerazione di gravità. Il valore della sommergenza minima sulla testa della condotta risulta pertanto essere pari a 1,26 m, verificato dal carico idraulico in condizioni di esercizio pari a 2,50 m. Il volume minimo da assegnare alla vasca di carico, è quello per il quale la condotta va a regime con un tempo di avviamento: Dove: L è la lunghezza della condotta forzata; 3 0 Proponente: LAURENT CONTI 24

104 V e la velocità del flusso in condotta in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; h è il salto lordo. Il tempo T per il quale si giunge alle condizioni di regime è pari a circa 3 volte il valore di Ta; pertanto risulta necessario un valore minimo teorico pari a: Tale volume minimo teorico, in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s) è pari a 2,7 m 3, valore ampiamente soddisfatto dalle dimensioni della vasca di carico. VERIFICA IDRAULICA DELLE OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E CARICO DELL IMPIANTO Il sistema idraulico costituito dall insieme delle opere di captazione e dissabbiamento è stato verificato considerando i seguenti principi di funzionamento: la portata massima di concessione (0,700 m3/s) deve essere captabile con un livello di esercizio alla traversa pari alla quota del ciglio della traversa stessa (1.930 m s.l.m); deve essere garantito il corretto dissabbiamento della portata captata anche tramite l esercizio di una sola delle due vasche dissabbiatrici (è particolarmente importante garantire tale possibilità nei mesi in cui si verifica lo scioglimento della neve, quando il trasporto solido aumenta e potrebbe rendersi necessaria la manutenzione delle vasche dissabbiatrici) Il sistema idraulico è stato verificato mediante l utilizzo del software HECRAS 4.0.1, nelle ipotesi di funzionamento sopra descritte. Nella Figura 10 e Figura 11 si riporta la geometria (planimetria e profilo longitudinale) del sistema idraulico verificato. Come condizione al contorno a valle del sistema, è stato imposto il livello idrico di esercizio nella vasca di carico (1927,95 m s.l.m.). Il livello nel dissabbiatore è mantenuto alla quota m s.l.m dal funzionamento della paratoia che separa dissabbiatore da vasca di carico. Le condizioni di flusso simulate corrispondono al deflusso in condizioni stazionarie della portata massima derivabile dall impianto, pari a 0,700 m3/s. In conclusione, il sistema idraulico rappresentato negli elaborati grafici VIA 07, VIA 08 e VIA 09 facenti parte del progetto definitivo, nel complesso consentono l efficiente captazione, dissabbiamento e messa in carico dell impianto idroelettrico. Proponente: LAURENT CONTI 25

105 Figura 10. Planimetria del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Figura 11. Profilo longitudinale del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Proponente: LAURENT CONTI 26

106 Nella Figura 12 si riporta il profilo idraulico simulato a partire dalla geometria e dalle condizioni imposte descritte precedentemente. Si osserva che le dimensioni assegnate alle opere di derivazione ed al canale di raccordo consentono di captare la massima portata di dimensionamento senza provocare alcun rigurgito del livello a monte, pertanto mantenendo la quota operativa a m s.l.m. Proponente: LAURENT CONTI 27

107 Figura 12 Risultato della simulazione idraulica del sistema PRESA profilo longitudinale Proponente: LAURENT CONTI 28

108 2.2 CONDOTTA FORZATA DESCRIZIONE La condotta di adduzione in pressione sarà completamente interrata ed avrà una lunghezza di circa m. Il tracciato della condotta è rappresentato nell elaborato grafico VIA 03. Per tutto il suo sviluppo la condotta sarà caratterizzata da un diametro di 800 mm; l asse del suo imbocco sarà posto alla quota 1.925,05 m s.l.m. e sarà soggetta a un carico statico massimo pari al salto motore, ovvero a 309,45 m. Il tracciato dell adduzione seguirà per circa il 50% del suo sviluppo, la strada poderale che, mantenendosi sempre in destra idrografica, porta dalla località Prailles-Dessous fino agli alpeggi sul versante ovest idrografico della Valle del Menouve. La condotta verrà interrata al di sotto della pista sterrata che, terminati i lavori, verrà perfettamente ripristinata alle attuali condizioni. Dalla vasca di carico la condotta forzata si manterrà per circa 500 m (dalla progressiva m alla progressiva 550 m circa) al di sotto del terreno naturale. Di qui si porterà al di sotto alla strada poderale o a lato della stessa fino alla progressiva 1.821,60 m circa: la condotta si allontanerà dalla pista esistente prima di un tornante andando ad attraversare il terreno naturale per circa 930 m fino a raggiungere il sito in cui sarà ubicata la centrale di produzione. La condotta verrà posata in uno scavo in trincea di larghezza in superficie di circa 3,00 m e di profondità massima di circa 2,00 m. Nella sezione di scavo della condotta verrà posato anche un tubo corrugato di diametro 160 mm che servirà alla posa della fibra ottica e della linea elettrica in BT a servizio della presa, per il controllo e la manovra delle opere elettromeccaniche. Nelle curve plano altimetriche più accentuate della condotta, si prevede infine di realizzare alcuni blocchi di ancoraggio che verranno completamente interrati. Tutto il tracciato di progetto è stato quindi progettato con il fine di: interferire il minimo indispensabile con aree boscate; non interferire con aree in situazione di dissesto instabile, o aree in cui sono state realizzate opere di sostegno del versante; utilizzare per la maggior parte una pista esistente (strada poderale) senza dover intervenire sul versante naturale. Nella realizzazione di tali opere si prevede tuttavia l interferenza con alcuni canali irrigui posti lungo il tracciato della condotta forzata, con alcuni tubi di scolo e con una tubazione dell acquedotto comunale nel tratto terminale dell adduzione. Tutte le interferenze individuate Proponente: LAURENT CONTI 29

109 hanno però dimensioni ridotte e pertanto il loro funzionamento non verrà né interrotto né modificato, in quanto sarà piuttosto semplice eventualmente creare dei bypass. Per una descrizione di dette interferenze, rilevate lungo lo sviluppo delle opere in progetto, si rimanda all apposita relazione allegata al Progetto Definitivo Interferenze con le opere idrauliche esistenti, al fine di una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il loro rispetto. Per la loro localizzazione su estratto CTR e per tutti i dettagli costruttivi inerenti alle stesse si rimanda inoltre all elaborato grafico denominato VIA 17. Si rimanda agli elaborati grafici VIA 06 per i dettagli relativi al tracciato della condotta forzata e all elaborato VIA 10 per quanto riguarda le sezioni tipiche di posa. Di seguito si descrive nel dettaglio il tracciato di progetto previsto. TRATTO 1 DALLA VASCA DI CARICO FINO ALLA STRADA PODERALE Il primo tratto di condotta forzata di circa 470 m di lunghezza, a partire dalla vasca di carico fino all incrocio con la strada poderale, verrà posato in terreno naturale, parallelamente al tracciato del Ru Neuf d Eternod, con una lieve pendenza. Per la posa della condotta s interesserà un terreno definito come pascolo arborato, come descritto nel prosieguo della trattazione. Nella Figura 13 e Figura 14 seguenti si riportano alcune foto dell area attraversata dalla condotta. Figura 13. Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 30

110 Figura 14 - Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione - in rosso il tracciato della condotta TRATTO 2 SOTTO LA STRADA PODERALE Dalla quota m s.l.m. fino alla quota 1.821,60 m s.l.m. la condotta verrà posata al di sotto della strada poderale esistente, per un tratto di circa m, senza intervenire sul versante naturale. La strada presenta larghezza di 3,5-4 m, i versanti attorno alla stessa sono debolmente acclivi e non presentano problematiche per le operazioni di scavo e rinterro. Come anticipato lo scavo per la posa della condotta avverrà per brevi tratti successivi, entro i quali verranno immediatamente posati i tubi. Una volta posata la tubazione, si procederà immediatamente alla saldatura e al rinterro della stessa, in modo tale da non lasciare lunghi tratti di scavo aperto per periodi prolungati. In questo modo si cercherà di non interrompere mai la viabilità sulla strada poderale, provvedendo a realizzare, ovunque fosse possibile, bypass dello scavo per il transito pedonale e veicolare in condizioni di sicurezza. Al termine dei lavori di posa della condotta, il manto della strada poderale sterrata verrà rispristinato nelle originarie condizioni. In Figura 15 si riporta una foto della strada poderale in destra idrografica con indicazione del tracciato della condotta (in rosso). Proponente: LAURENT CONTI 31

111 Figura 15. Tratto 2 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta che verrà interrata al di sotto della strada poderale In questo tratto di adduzione si prevede un unica interferenza con il tracciato del Ru de Tchiou. La tubazione del ru verrà facilmente sottopassata dalla condotta forzata per un brevissimo tratto, senza interrompere il funzionamento del canale irriguo. TRATTO 3 DALLA STRADA PODERALE FINO ALLA CENTRALE All altezza dell alpeggio Comba Dzerman, a quota 1.821,60 m, il tracciato della condotta forzata si staccherà dalla strada poderale, per proseguire in terreno naturale sui pascoli in destra idrografica. Questa ultima parte del tracciato, di circa 930 m di lunghezza, è stata studiata per interferire in maniera residuale con le aree boscate esistenti. Inoltre, il tracciato di quest ultima parte della condotta, è stato progettato per non interferire con eventuali aree caratterizzate da potenziali dissesti, come il versante alle spalle della centrale, su cui sono state realizzate recentemente opere di sostegno di tipo a gabbioni. Nelle immagini in Figura 16 ed in Figura 17 seguenti si riportano alcune foto con indicazione dell andamento del tracciato previsto della condotta forzata (in rosso), che si ricorda essere completamente interrato. Proponente: LAURENT CONTI 32

112 Figura 16. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Figura 17. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione nel punto in cui si discosta dalla strada poderale in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 33

113 In questo tratto si prevedono: un interferenza con il Ru del Prailles, canale irriguo con fondo e pareti in terreno naturale, a cielo aperto: il sottopasso del canale prevede in questo caso l interruzione del canale ed il suo ripristino a posa della condotta ultimata; pertanto verrà eseguito nel periodo dell anno in cui la concessione irrigua non risulta attiva (ottobre-novembre); un interferenza con le tubazioni dell acquedotto comunale in destra idrografica: le tubazioni verranno sottopassate senza interrompere il funzionamento dell acquedotto e senza creare potenziali situazioni di contaminazione delle acque convogliate. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La condotta forzata è stata dimensionata in modo tale da limitare al minimo le perdite di carico dovute agli attriti dell acqua contro le pareti della tubazione. Tali perdite aumentano con la velocità dell acqua nel tubo quindi diminuiscono con l aumentare della sezione delle tubazioni. Sempre per ridurre al minimo le perdite di energia è importante che il percorso sia il più possibile breve e rettilineo. Ogni cambiamento di direzione provoca infatti una perdita di carico e quindi un minor rendimento nella produzione di energia. Le condizioni di flusso nella condotta in pressione sono state valutate a partire dalla formula di Chezy, secondo la quale, per condotte circolari la cadente piezometrica che descrive le perdite distribuite di carico è espressa dalla: Dove: 7 8! Q è la massima portata di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta; β è un coefficiente che dipende dalla scabrezza del tubo e secondo la formulazione di Gauckler-Strickler può essere espresso dalla seguente relazione: ; /< Con k s coefficiente di Strickler pari a 70 m 1/3 /s per condotte in acciaio rivestito, non nuove. Le perdite di carico concentrate totali (imbocco, sbocco, curve, biforcazioni etc.) possono essere valutate invece come 2 volte il termine cinetico. Proponente: LAURENT CONTI 34

114 Nella Tabella 7 sono riportati i valori dei parametri di flusso che caratterizzano la condotta in pressione e le perdite di carico ad essi correlate. In definitiva, le perdite di carico totali rappresentano circa l 1% del salto motore lordo. Velocità Perdite concentrate Perdite distribuite Perdite totali 1,4 m/s 0,20 m 9,20 m 9,40 m Tabella 7. Valutazione delle perdite lungo la condotta forzata Lo spessore minimo della condotta è stato infine dimensionato tenendo conto anche delle eventuali sovrappressioni per colpo d ariete, mediante la formula di Mariotte: Dove: s è lo spessore minimo della condotta * = > 2? p d è la pressione di dimensionamento che tiene conto di eventuali sovrappressioni, con un coefficiente maggiorativo del carico statico del 30% σ è la tensione ammissibile a trazione del materiale di cui è composto il tubo, che per l acciaio vale: 275 MPa. Per la condotta in progetto lo spessore minimo teorico risulta essere variabile da 1,94 mm alla sezione di partenza, fino a 5,68 mm in corrispondenza del massimo carico statico posto sulla sezione terminale della condotta, all ingresso in centrale. In funzione dei diametri e degli spessori commerciali disponibili in fase esecutiva si potrà quindi scegliere se assumere un unico spessore su tutta la condotta forzata o se dividere il tracciato in porzioni aventi spessori crescenti dalla vasca di carico verso l imbocco in centrale. 2.3 CENTRALE DI PRODUZIONE La centralina di produzione è costituita nel suo complesso da: edificio di centrale; macchinari; apparecchi elettromeccanici destinati alla produzione di energia elettrica. Proponente: LAURENT CONTI 35

115 EDIFICIO CIVILE L accesso alla centrale sarà garantito da una breve pista esistente che dal ponte a servizio dell opera di presa della centralina della società Etroubles Energie srl, posta circa 100 m più a valle, risale parallela al torrente sino ai prati interessati dalle opere. La posizione defilata del manufatto e della pista d accesso consentono di ridurre l impatto paesaggistico dell intervento, minimizzando il consumo dei prati ivi presenti. La struttura civile che costituisce la centrale è ubicata in sponda idrografica destra, poco a monte delle opere di presa della centralina idroelettrica della società Etroubles Energie s.r.l., ed è costituita da un edificio a pianta rettangolare di dimensioni 17,60 x 14,10 m. La posizione della centrale è stata inoltre studiata al fine di ridurre al minimo la lunghezza dello scavo in trincea per la realizzazione del canale di restituzione a pelo libero. L edifico sarà dotato di copertura piana sul quale sarà riportato uno strato di terreno vegetale inerbito, al fine di rendere il manufatto parzialmente interrato. Le facciate a vista saranno rivestite in pietra locale e la disposizione e dimensione delle finestrature sarà tale da richiamare la tipologia architettonica della stalla dell alpeggio Tza de Plan Trecoudette sita in cima al vallone di Menouve, anch essa parzialmente interrata. In Figura 18 e Figura 19 si confrontano l area della centrale prima della realizzazione della centrale e a lavori ultimati. Figura 18. Area centrale ante operam Proponente: LAURENT CONTI 36

116 Figura 19. Area centrale post operam Per i dettagli costruttivi relativi alle opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 11 e VIA 12. MACCHINARI E APPARECCHIATURE ELETTROMECCANICHE La centrale è equipaggiata mediante l installazione di due gruppi di produzione, denominati GR1 e GR2, composti ciascuno da turbina idraulica di tipo Pelton, accoppiata al relativo alternatore e trasformatore. Le principali caratteristiche della turbine e del generatore sincrono sono riportate rispettivamente in Tabella 8 e Tabella 9: Tipologia turbina Salto di progetto (m) Pelton 309,5 m N gruppi installati 2 Portata massima (m 3 /s) 0,35 m 3 /s Velocità nominale Diametro girante giri 700 mm Tabella 8. Caratteristiche tecniche delle turbine Pelton installate in centrale Proponente: LAURENT CONTI 37

117 Tipologia generatore sincrono N gruppi installati 2 Tensione generatore Frequenza Potenza GR 400 V 50 Hz kva Tabella 9. Caratteristiche tecniche dei generatori sincroni installati in centrale La potenza massima complessivamente installata è di kw. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI VERIFICA IDRAULICA EDIFICIO DI CENTRALE Similmente alla verifica idraulica effettuata nella zona di presa, mediante l utilizzo del software di simulazione HECRAS 4.0.1, sono state compiute le medesima calcolazioni anche nella zona di centrale, al fine di verificare la compatibilità delle nuove opere con il deflusso di piena del torrente Menouve. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino a circa 50 m a valle della zona di centrale. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 20. Figura 20. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve nella zona di centrale Proponente: LAURENT CONTI 38

118 Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale, confrontando il pelo libero prima della realizzazione dei manufatti ed a lavori ultimati. In Tabella 10 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni, si rimanda alla Relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio della metodologia adottata per la loro stima. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] 2 anni 5,26 10 anni 12, anni 40,66 Tabella 10. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di centrale Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s). L edificio di centrale è stato simulato attraverso Obstruction areas al fine di valutare l influenza dello stesso sull evento di piena. Le condizioni di deflusso di piena ottenute, prima e dopo la realizzazione del manufatto, sono riportate rispettivamente in Figura 21 ed in Figura 22. Figura 21. Profili idraulici dei deflussi di piena in condizioni naturali (ante operam) Proponente: LAURENT CONTI 39

119 Figura 22. Profili idraulici dei deflussi di piena post realizzazione dell edificio di centrale (post operam) L analisi dimostra che i profili di piena longitudinali risultano essere immutati nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale. In Figura 23 si riporta la rappresentazione grafica di detti andamenti di piena. Figura 23. Profili idraulici longitudinali Proponente: LAURENT CONTI 40

120 Dall analisi idraulica svolta emerge che: l andamento dei profili di piena, nella zona d interesse, risulta essere immutato nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale; la realizzazione del manufatto di centrale non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni. 2.4 CANALE DI RESTITUZIONE DESCRIZIONE L acqua turbinata verrà restituita in alveo mediante la realizzazione di un canale di scarico a pelo libero, in cemento armato, con sezione quadrata di 1,2 x 1,2 m, lunghezza complessiva di circa 22,00 m e pendenza del 0,06 %. Al termine del canale verrà realizzata una soglia alla quota 1.611,20 m, in leggero rialzo rispetto al fondo dell alveo del torrente Menouve, per evitare che il materiale trasportato dal torrente entri all interno del canale di scarico stesso. Inoltre, il canale potrà essere completamento isolato per operazioni di pulizia, o in occasione di eventi di piena eccezionali, mediante la chiusura di una paratoia piana di dimensioni 1,20 x 1,00 m, posizionata in corrispondenza della soglia di restituzione. All interno del canale di scarico sarà alloggiato anche un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI Il deflusso della portata massima di dimensionamento dell impianto pari a 0,700 m3/s, è stato simulato mediante l utilizzo del software HECRAS Come condizione al contorno per le simulazioni del deflusso della portata è stato imposto a valle della soglia di restituzione il livello del pelo libero in alveo alla m s.l.m. Come è possibile osservare nella Figura 24, il livello del pelo libero nel canale di restituzione viene rigurgitato da valle in condizione di corrente lenta, instaurando sotto alle macchine un livello dello stesso alla quota 1.612,01 m s.l.m. La velocità media della corrente nel canale di restituzione è di 0,65 m/s. Proponente: LAURENT CONTI 41

121 Figura 24 Profilo idraulico corrisponde alla Qmax 0,700 m3/s simulato mediante il sofware HECRAS, nel canale di restituzione Proponente: LAURENT CONTI 42

122 2.5 COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DESCRIZIONE L energia elettrica prodotta dall impianto idroelettrico di Etroubles verrà consegnata in MT alla rete di distribuzione della Valle D Aosta DEVAL, presumibilmente nella cabina secondaria in località Vachery nel Comune di Etroubles. La Società Cooperativa Elettrica Gignod (C.E.G) ha altresì mostrato interesse a ritirare la produzione di energia elettrica della centrale presso il suo impianto situato in Località La Clusaz, del Comune di Allein, qualora DEVAL S.p.A. ne richieda la consegna alla cabina primaria di Rhim. In Allegato 1 si riporta il documento in cui è sancita detta disponibilità. Dalla centrale di produzione, a cui sono annessi con ingresso indipendente il Locale misure ed il Locale gestore della cabina di consegna, l energia elettrica verrà trasportata fino alla cabina secondaria attraverso la realizzazione di un elettrodotto interrato in MT che seguirà il tracciato in sponda sinistra idrografica rappresentato nell elaborato grafico denominato VIA 16. La linea elettrica verrà posata su terreno naturale, parallelamente al tracciato della condotta forzata dell impianto idroelettrico della società Etroubles Energie Srl, nel rispetto imposto dalla presenza della stessa. Il cavo elettrico verrà posato mediante la realizzazione di uno scavo in trincea di larghezza ridotta, ad una profondità minima di 1 m e massima di 1,5 m dal piano campagna (Figura 25). Figura 25. Sezione tipo di posa della linea elettrica interrata di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta dall impianto Proponente: LAURENT CONTI 43

123 Di seguito si riportano alcune foto delle aree attraversate dalla linea elettrica interrata in progetto. Figura 26. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica - tratto iniziale a valle dell opera di presa dellasocietà Etroubles Energie Srl Figura 27. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica tratto intermedio parallelo alla condotta forzata della Etroubles Energie Srl Proponente: LAURENT CONTI 44

124 Figura 28. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica Figura 29. Tracciato elettrodotto MT - tratto finale fino a cabina secondaria il località Vachery Proponente: LAURENT CONTI 45

125 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La scelta del tracciato dell elettrodotto di collegamento dell impianto è stata effettuata valutando diverse opportunità di collegamento alla cabina secondaria più vicina posta in località Vachery nel Comune di Etroubles. La scelta di posare l elettrodotto in sponda sinistra idrografica, parallelamente alla condotta dell impianto idroelettrico esistente della società Etroubles Energie Srl, è stata condotta sulla base delle seguenti motivazioni: costituisce il tracciato più breve e tecnicamente funzionale, con una lunghezza totale di circa 2 km; segue una pista di cantiere preesistente (ora completamente inerbita) realizzata per la posa della condotta forzata dell impianto idroelettrico esistente della Società Etroubles Energie srl. L intervento interviene pertanto unicamente su terreno già rimaneggiato, senza interferire in nessun modo con la vegetazione ad alto fusto e con le aree boscate. Proponente: LAURENT CONTI 46

126 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE Secondo le disposizioni di cui all art. 6 del D.Lgs. 258 del 18 agosto 2000 che ha così modificato l art. 22 del decreto legislativo n. 152 del 1999 (ora D.Lgs. 152/2006 s.m.i.), sussiste l obbligo di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati in corrispondenza dei punti di prelievo e, ove presente, di restituzione nonché di trasmissione dei risultati delle misurazioni all'autorità concedente e competente per territorio. Per quanto riguarda la strumentazione di controllo delle portate turbinate e rilasciate nel torrente, l impianto prevede una serie di sensori in grado di offrire monitoraggio in continuo, anche con possibilità di controllo in remoto, dello stato istantaneo delle portate transitanti nel torrente, nelle condotte, nella turbina e nei sistemi di rilascio del DMV. Nello specifico del progetto, permettere agli organi di regolazione dell impianto una corretta gestione delle portate turbinate, fatti salvi eventuali nuovi sistemi maggiormente efficienti, i seguenti strumenti di verifica delle portate transitanti: sensore di misura del livello idrometrico, costituito da un piezometro, posizionato a monte dell'opera di presa in prossimità della soglia sfiorante per il rilascio del DMV tramite scala di rimonta della fauna ittica. Questo consente la chiusura di tutti gli organi di derivazione in caso di eventi di piena e garantisce il controllo in continuo delle portate rilasciate nel fiume; sensore di misura del livello idrometrico, posizionato nel canale di restituzione, a valle della centrale idroelettrica. I piezometri che verranno utilizzati, appartengono alla serie Siemens Sitrans P MPS (si veda la scheda tecnica dello strumento posta in Allegato 2) e trovano impiego nella misura delle pressioni dell'acqua nei terreni saturi, nei pozzi e comunque dove sia necessario rilevare il dato di pressione con precisione e con rapidità di risposta. La misura della portata avverrà in modo indiretto, attraverso l'uso di specifiche scale di deflusso opportunamente tarate. Le portate captate dal torrente Menouve presso l opera di presa e successivamente turbinate saranno misurate da un apposito sistema di monitoraggio installato nel canale di scarico della centrale, considerando che: la geometria dell opera di presa non risulta essere idonea ad una misura accurata della portata captata; tutta la portata dalla vasca di carico si conserva fino alla vasca di scarico. Proponente: LAURENT CONTI 47

127 All interno del canale di scarico sarà alloggiato un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. Le portate rilasciate a valle della traversa di derivazione saranno invece monitorate in continuo tramite il sensore di livello posizionato in sponda sinistra idrografica dell opera di presa. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e del rilascio della portata alle utenze irrigue di valle. Si rimanda paragrafo 0 per ulteriori dettagli. Come già asserito in precedenza, considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto in esame sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale alccordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di telegestione dei rilasci verso valle a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. L ubicazione del sensore di livello utile alla valutazione della portata captata è riportata negli elaborati grafici VIA 7, VIA 11 e VIA DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 48

128 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI All interno di questo capitolo si descrivono sinteticamente le modalità di esecuzione dei lavori, le fasi di realizzazione ed il crono-programma delle attività di costruzione dell impianto idroelettrico. Si premette che, a causa delle quote altimetriche a cui si sviluppa il progetto, nei mesi compresi tra novembre ed aprile sarà necessario interrompere forzatamente i lavori di realizzazione dell impianto in quanto tutta l area potrebbe, con elevata probabilità, essere soggetta ad abbondanti precipitazioni nevose. Per ovviare a tale inconveniente ed abbreviare i tempi di realizzazione, si è quindi scelto di operare su più fronti contemporaneamente, mediante l utilizzo di diverse squadre di lavoro. La realizzazione della traversa richiederà la realizzazione di un bypass temporaneo di una decina di metri di lunghezza per la deviazione del corso d acqua, in modo tale da consentire lo scavo e la posa del calcestruzzo in condizioni asciutte. I lavori di realizzazione della traversa e delle bocche di presa andranno quindi realizzati nei mesi di morbida, da agosto ad ottobre. L accesso al cantiere di realizzazione dell opera di presa verrà garantito mediante la realizzazione di una breve pista provvisoria che si staccherà dalla strada poderale esistente. I lavori per la realizzazione del dissabbiatore e della vasca di carico potranno iniziare quasi contemporaneamente ai lavori di realizzazione dell opera di presa. I volumi di materiale scavato verranno temporaneamente stoccati all interno dell area di cantiere e verranno poi utilizzati, all interno dello stesso per eseguire i rinterri ad opere ultimate. Edificio di centrale Anche la realizzazione dell edificio della centrale potrà essere avviato contemporaneamente a quello delle opere di presa. La costruzione del fabbricato comporterà operazioni di scavo e movimenti di terra per l adattamento dell area all uso. Le fasi previste sono le seguenti: si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità di progetto per l esecuzione della vasca di raccolta acque di scarico e del tratto iniziale del canale di scarico sottostante al fabbricato. Lo scavo verrà eseguito per un area leggermente maggiore dell ingombro del fabbricato al fine di predisporre un idonea scarpa necessaria ad evitare franamenti delle pareti. per isolare lo scavo dall ambiente idrico verranno infisse alcune palancole metalliche impermeabilizzate, che consentiranno anche di evitare il rischio di contaminazione e di aumento della torbidità dell acqua del torrente; Proponente: EDI VUILLERMOZ 49

129 ove la consistenza del terreno non risulti sufficiente a garantire la stabilità delle pareti dello scavo in oggetto, sarà necessario provvedere alla formazione di sbadacchiature a mezzo di casseforme in ferro che proteggeranno gli addetti nelle operazioni costruttive; si procederà con la realizzazione della platea di fondazione; verrà completata la costruzione dei muri perimetrali del fabbricato formati dai pilastri in c.a. e dal tamponamento in pannelli di c.a. prefabbricati, iniziando dalle fondazioni e dalle opere d arte specifiche (canale di scarico sottostante); si procederà alla realizzazione della copertura piana; sarà necessario provvedere alla impermeabilizzazione esterna del manufatto interrato, al fine di evitare possibili infiltrazioni d acqua dal sottosuolo attraverso le riprese di getto. L impermeabilizzazione verrà eseguita mediante l utilizzo di apposite guaine in elastomero con giunti saldati a caldo; la costruzione del fabbricato verrà completata con la posa del rivestimento nelle facciate a vista in pietra locale e l installazione dei serramenti e dei portoni d ingresso in legno; terminata la costruzione dell edificio, questo sarà interrato ed il terreno circostante idoneamente riprofilato. Anche in questo caso si prevede il riutilizzo di una quantità considerevole del materiale scavato all interno dell area di cantiere, per la realizzazione di rinterri e riprofilatura del pendio laddove necessario. Ad opere civili ultimate si procederà con l installazione delle componenti elettromeccaniche e dei macchinari di produzione. Solo in seguito si procederà alla messa in acqua e all avvio dell impianto. L area oggetto d intervento verrà infine ripristinata alle condizioni originali mediante riporto di terreno vegetale, inerbimento e piantumazione secondo le disposizioni degli Uffici regionali preposti. Si rimanda all elaborato grafico denominato VIA 18 per una definizione dettagliata dei volumi di scavo previsti ed il loro riutilizzo stoccaggio in cantiere. Condotta forzata Le modalità di posa della condotta forzata adottate avranno l'obiettivo di limitare al massimo il tratto di terreno in scavo, procedendo in maniera progressiva e modulare, secondo una successione delle operazioni di posa (scavo, posa, ricoprimento) che lascerà tratti a cielo aperto di condotta per una lunghezza massima di 50 m circa, come riportato in Figura 30. La posa avverrà su uno strato di sabbia e sarà ricoperta con lo stesso materiale proveniente dagli scavi; la trincea sarà ridotta al minimo indispensabile ed il materiale di risulta che non sarà possibile Proponente: EDI VUILLERMOZ 50

130 sistemare in loco verrà riutilizzato per la sistemazione della zona di presa oppure, qualora ancora in eccesso, verrà opportunamente smaltito in discarica autorizzata. Figura 30. Modalità di posa condotta Fasi del cantiere mobile Nel dettaglio le operazioni di posa della condotta forzata prevedono le seguenti operazioni: realizzazione di un bypass in sicurezza dello scavo, per non interrompere mai, nei limiti del possibile, la viabilità sulla strada poderale; si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità stabilita, per tratti di lunghezza limitata, con deposito del materiale a lato dello scavo che verrà utilizzato per il ritombamento immediato dello stesso appena posata la condotta; si procederà alla posa della condotta costituita da tubi in acciaio in canne di lunghezza standard 6 o 12 metri, eseguita per tratti di lunghezza limitata, procedendo all unione degli stessi a mezzo di saldature; si procederà infine all immediato ritombamento col materiale proveniente dallo scavo, lasciando aperto solamente la porzione finale, per procedere col lavoro nel tratto successivo. Lo stoccaggio degli spezzoni che costituiscono la tubazione avverrà parzialmente nell area di cantiere della presa, e parzialmente nell area di cantiere della centrale, trasportando gli elementi lungo il tracciato solo al momento della posa effettiva. Al fine di facilitare i lavori di posa è prevista inoltre una zona di stoccaggio del materiale, di dimensioni contenute, in prossimità della località Comba-Dzerman. Si rimanda all elaborato grafico VIA 19 per l identificazione delle aree di cantiere e stoccaggio. Infine si procederà alle opere di ripristino, inerbimento e piantumazione. I lavori di cantiere all esterno saranno concentrati nell arco di 18 mesi, escluse le pause invernali forzate a causa della potenziale presenza di neve. Nel complesso il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari. Di seguito (Tabella 11) si riporta il cronoprogramma dei lavori previsti per la realizzazione dell intervento oggetto della presente trattazione. Proponente: EDI VUILLERMOZ 51

131 Tabella 11. Cronoprogramma dei lavori per la realizzazione dell impianto in progetto. Proponente: EDI VUILLERMOZ 52

132 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA In questo capitolo verranno analizzati i costi di costruzione e di quelli di esercizio dell impianto, nonché i conseguenti benefici attesi. 5.1 COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO I costi di realizzazione dell impianto (scelta progettuale) sono riassunti nella Tabella 12. L ammontare della spesa per la realizzazione dell impianto è di circa ,60. PRESA OPERE CIVILI ,18 OPERE E.M ,00 CONDOTTA FORNITURA E POSA CONDOTTA ,50 EDIFICIO CENTRALE OPERE CIVILI ,92 OPERE E.M ,00 TOTALE ,60 Tabella 12 Costi di costruzione dell impianto idroelettrico di Etroubles I principali costi legati alla gestione ed all esercizio dell impianto sono comprensivi dei costi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, sorveglianza e controllo, dei costi di assicurazione e di quelli di concessione. I costi di manutenzione ordinaria possono essere stimati in un importo annuale di circa Per le operazioni di manutenzione straordinaria si può prevedere la parziale sostituzione dei macchinari di produzione con cadenza decennale. Si stima un costo di manutenzione straordinaria di circa ogni 10 anni. Proponente: EDI VUILLERMOZ 53

133 Ai costi di manutenzione, si stima infine di aggiungere annualmente la spesa fissa per costi di assicurazione, concessione, sorveglianza e controllo dell impianto di circa STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO La producibilità media annua attesa per l impianto di produzione è stata stimata a partire dalla serie storica della portate medie giornaliere disponibili dal 1952 al 1968 e dal 2008 al 2014 come media delle producibilità annue date da: Dove: D D Q i è la portata media giornaliera turbinata nel giorno i-esimo dell anno; H i è il salto motore al netto delle perdite in adduzione, associato alla porta Q i ; 0,85 è il rendimento complessivo del sistema produttivo (turbine idrauliche, alternatori, trasformatori); 24 sono le ore di funzionamento dell impianto nell arco di un intera giornata. La producibilità media annua attesa per l impianto risulta pertanto essere pari a 3,94 GWh/anno. Il principale beneficio economico legato alla realizzazione dell impianto idroelettrico di Etroubles è pertanto legato alla vendita dell energia elettrica prodotta dall impianto. Si ipotizza la vendita dell energia prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti valutato al VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO In questo paragrafo viene presentata la valutazione economica di massima dell investimento per la realizzazione dell impianto idroelettrico in progetto. E stato adottato il classico approccio dei flussi di cassa, valutando la differenza netta tra entrate ed uscite. La moneta considerata è l euro al valore di scambio del Nella presente valutazione è stato trascurato l andamento dell inflazione e questo consente di operare in condizioni conservative. Il prevedibile aumento del valore dell inflazione può generare un effetto significativo sui flussi di cassa più distanti nel tempo, trascurare questo fenomeno si traduce pertanto in una sottostima sistematica degli introiti e porta alla generazione di uno scenario cautelativo. Il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari e l entrata in esercizio dell impianto è prevista per la fine del terzo anno. A partire dall entrata in esercizio sono stati valutati i proventi derivanti dalla cessione dell energia elettrica prodotta in ipotesi di cessione totale dell energia, al netto dell alimentazione dei sistemi ausiliari, retribuita con il regime dei prezzi minimi garantiti aggiornato al Proponente: EDI VUILLERMOZ 54

134 Il regime dei prezzi minimi garantiti si applica a impianti di produzione da fonti rinnovabili, che operano con regime di ritiro dedicato e con potenza nominale inferiore a 1 MW. Dell energia prodotta annualmente (AEP), una prima parte (1,5 milioni di kwh per l idroelettrico) gode d incentivo. La restante parte della produzione annua viene corrisposta al prezzo medio zonale dell energia elettrica (0,052 /kwh aggiornato al 2015). Il metodo del Discount Cash Flow o flusso di cassa scontato (D.C.F.) utilizzato per la presente verifica economica considera l investimento, sotto il profilo finanziario, come un impiego iniziale di risorse (spesa) cui seguirà, nei periodi successivi, un acquisizione di risorse (introito). In termini monetari vi è quindi un flusso di cassa iniziale di spesa negativo cui seguiranno più flussi di cassa normalmente di segno positivo. Schematicamente gli esborsi ed i ritorni finanziari si possono raffigurare come flussi di un'ipotetica cassa, costituita per l'investimento: da questo deriva la diffusa espressione "Cash Flow". Esborsi ed introiti avvengono peraltro in epoche diverse ovvero in valute non omogenee: occorre quindi trasformare i vari flussi annuali in valute omogenee, cioè riferite alla data del primo esborso. Con questo processo, definito di "attualizzazione" o di "sconto", si tiene conto dell incertezza economica nell assegnare un valore monetario ad un flusso di cassa distante nel tempo. Previa definizione del relativo tasso di sconto, ogni flusso di cassa annuale è soppesato in base alla sua distanza temporale dall inizio dell investimento. Questo metodo è particolarmente idoneo a stabilire la validità economica di iniziative caratterizzate da investimenti e rientri economici pluriennali; essa sarà verificata se, prima del termine della vita fisica dell'impianto, il valore progressivo dei flussi di cassa (D.C.F. cumulato o V.A.N valore attualizzato netto o P.N.V Present Net Value) sarà di segno positivo. Un altro indicatore di notevole importanza è il Saggio di Rendimento Interno (S.R.I.) anche definito Tasso Interno di Redditività (T.I.R.) oppure Internal Rate of Return (I.R.R.). Esso esprime in pratica il tasso d interesse del capitale impiegato nell investimento e corrisponde al tasso di attualizzazione per il quale si ottiene l azzeramento, al termine del periodo di verifica, del D.C.F. Nella valutazione della redditività di un investimento con questi metodi, le principali variabili in gioco sono le seguenti: importo degli investimenti, cioè dei flussi di cassa negativi, di norma concentrati negli anni iniziali; importo dei successivi flussi di cassa, sia negativi (spese), che positivi (introiti); Proponente: EDI VUILLERMOZ 55

135 tasso di attualizzazione. Una soluzione pragmatica, applicata anche in questo caso, è quella di impostare il D.C.F. a moneta costante ed attuale, senza ipotizzare aleatori indici d inflazione: quale "tasso di attualizzazione" si può allora assumere il tasso d interesse atteso del capitale investito, riferito ad una situazione in assenza d inflazione. Tale scelta, fra l'altro, consente al metodo di valutazione di operare in maggiori condizioni di sicurezza, e conduce alla generazione di scenari di redditività maggiormente prudenziali. Tenuto conto di quanto sopra esposto, il valore del tasso di attualizzazione normalmente usato per previsioni relative ad impianti industriali del tipo di quelli in esame è del 5%: tale valore è altresì indicato in diverse leggi dello Stato (Provvedimento CIP n. 15/1989). Inoltre è bene precisare quanto segue: durata della verifica: la durata della verifica economica per iniziative come quelle in esame viene convenzionalmente estesa al periodo di durata della concessione di derivazione e sfruttamento idrico del corso d acqua, in questo caso 30 anni. In realtà la legge prevede per le piccole derivazioni il rinnovo automatico della concessione alla scadenza qualora non ostino superiori ragioni di pubblico interesse. In pratica dal dopoguerra ad oggi non si sono verificati casi di mancato rinnovo di piccole concessioni; valore residuo dell impianto: la vita tecnica dell impianto può essere prolungata quasi all infinito mediante la manutenzione accurata e sistematica delle componenti elettromeccaniche e con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle opere civili, notoriamente meno soggette ad usura. Di conseguenza il valore residuo delle centrali è molto elevato, come dimostrano numerosi esempi anche recenti di compravendita di vecchie centrali. Nonostante ciò si è scelto di ipotizzare nullo il valore residuo della centrale al 30 anno. In conclusione, con questi presupposti, si può affermare che l'analisi di redditività economica, condotta lungo un arco di tempo di 30 anni, risulta attendibile e molto prudenziale. Riassumendo l analisi economica si basa sulle seguenti ipotesi: periodo di costruzione dell impianto della durata di circa 3 anni con esborsi costanti, e cioè il 40% al primo anno, il 40% al secondo e il restante 20% al terzo anno; costi di operazione e mantenimento ordinario durante l esercizio considerati costanti e pari a ; rinnovo di parte dell apparecchiatura elettromeccanica dopo 10 anni di esercizio a causa della probabile usura cui sono sottoposti i macchinari degli impianti idroelettrici; Proponente: EDI VUILLERMOZ 56

136 vendita dell energia elettrica prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti; prezzo zonale di vendita dell energia pari a 0,052 /kwh; flusso dei benefici costante riferito all anno idrologico medio, con produzione media annua stimabile in 3,94 GWh. Nella Tabella 13 sono riassunti gli indici economici dell investimento in progetto. VAN PBT 25 IRR 5,96 % Tabella 13. Indici economici dell investimento: VAN (Valore attualizzato netto), PBT (tempo di ritorno dell investimento) e IRR (Tasso di redditività interno) Sulla base di questi dati viene calcolato il flusso di cassa annuale, il flusso di cassa annuale attualizzato (DCF) e quindi il DCF progressivo per giungere, infine, alla determinazione del valore minimo del prezzo di vendita del kwh da applicare, per annullare il DCF cumulato al termine del periodo considerato, cioè per garantire all'iniziativa una redditività minima del 5%. La Figura 31 seguente mostra, anno per anno, le uscite in conto capitale, le uscite in conto esercizio e gli ingressi. L ammortamento dell impianto potrà avvenire in circa 25 anni di esercizio quindi nell arco di tempo inferiore a 30 anni di concessione, in tale ipotesi la costruzione dell impianto idroelettrico, oltre ad avere finalità ambientali e di pubblico interesse, si ritiene vantaggioso dal punto di vista economico e finanziario milioni di Flusso di cassa Flusso attualizzato Flusso cumulato Figura 31. DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto Proponente: EDI VUILLERMOZ 57

137 Proponente: EDI VUILLERMOZ 58 Tabella 14. DCF annuale, DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto A N N O USCITE IN CONTO CAPITALE Costo Impianto Tot. uscite in conto capitale USCITE IN CONTO ESERCIZIO Tot. uscite in conto esercizio 0 756, , , (756,991) (756,991) (756,991) 1 756, , , (756,991) (720,944) (1,477,935) 2 378, ,496 20, , (398,496) (361,447) (1,839,382) ,854 86, , , , ,419 (1,695,963) ,854 86, , , , ,590 (1,559,373) ,854 86, , , , ,086 (1,429,287) ,854 86, , , , ,891 (1,305,397) ,854 86, , , , ,991 (1,187,405) ,854 86, , , , ,373 (1,075,032) ,854 86, , , , ,022 (968,011) ,854 86, , , , ,925 (866,085) ,854 86, , , ,026 97,072 (769,013) ,000 48, , , ,880 (45,974) (25,600) (794,614) ,854 86, , , ,026 88,047 (706,567) ,854 86, , , ,026 83,854 (622,712) ,854 86, , , ,026 79,861 (542,851) ,854 86, , , ,026 76,058 (466,793) ,854 86, , , ,026 72,436 (394,356) ,854 86, , , ,026 68,987 (325,369) ,854 86, , , ,026 65,702 (259,667) ,854 86, , , ,026 62,573 (197,094) ,854 86, , , ,026 59,594 (137,500) ,000 48, , , ,880 (45,974) (15,716) (153,216) ,854 86, , , ,026 54,053 (99,163) ,854 86, , , ,026 51,479 (47,684) ,854 86, , , ,026 49,028 1, ,854 86, , , ,026 46,693 48, ,854 86, , , ,026 44,470 92, ,854 86, , , ,026 42, , ,854 86, , , ,026 40, , ,854 86, , , ,026 38, ,609 TOT. 1,892,478 2,392,478 2,375,919 4,768,397 7,080,640 7,080,640 2,312, , ,609 ENTRATE TOTALE USCITE Vendita energia elettrica TOTALE ENTRATE FLUSSO FLUSSI FLUSSO ATTUALIZZATO FLUSSO ATTUALIZZATO CUMULATO Relazione Tecnica Impianto idroelettrico di Etroubles

138 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 6.1 CONTROLLI ORDINARI Data la semplicità dell impianto e l entità modesta delle opere, i dispositivi di controllo previsti, in aggiunta agli equipaggiamenti di base del progetto, si limitano ai seguenti: due mire topografiche fisse, una in sponda sinistra ed una in sponda destra leggermente a monte della traversa per tenere sotto controllo almeno tre punti referenziali della stessa; due mire topografiche fisse nella zona della condotta per controllare eventuali spostamenti della stessa; un asta idrometrica a monte della traversa; due misuratori automatici di livello, uno prossimo alla soglia d immissione all adduzione (al termine del dissabbiatore) ed uno in corrispondenza del punto di rilascio del DMV e del dispositivo di risalita dei pesci. Il Gestore, attraverso personale appositamente contrattato per l esercizio, la sorveglianza e vigilanza dell impianto, terrà sotto osservazione diretta le varie componenti dell impianto come descritto a continuazione trattando separatamente la traversa e la presa dalle opere di valle. TRAVERSA ED OPERA DI PRESA Durante l esercizio dell impianto, per la traversa e l opera di presa sono previste le osservazioni e controlli sistematici seguenti: Frequenza Giornaliera: Frequenza Settimanale: Frequenza Mensile: letture dei registri dei due misuratori automatici di livello e quindi determinazione sia delle portate derivate che di quelle restituite in alveo; osservazione del grado d intasamento delle griglie nel periodo di morbida; letture dei livelli a monte della traversa; osservazione del grado d interrimento del dissabbiatore ed eventuale pulizia (con apertura della paratoia di sghiaio e di quella di modulazione del DMV) dello stesso nel periodo di morbida; operazione di pulizia (con apertura della relativa paratoia) dello sghiaiatore e della paratoia di modulazione del DMV durante il periodo di morbida; controllo della funzionalità dei cavi d automazione Proponente: EDI VUILLERMOZ 59

139 e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici dell opera di presa; Frequenza Semestrale: controllo visivo dello stato generale della traversa ed opera di presa: interrimento serbatoio, erosioni a valle traversa, controlli topografici della traversa. In aggiunta a quanto sopra indicato, data l importanza dell operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, si verificherà detta paratoia aprendola parzialmente e richiudendola almeno 4 volte all anno in aggiunta alla sua operazione sistematica in occasione di eventi di piena. EDIFICIO DI CENTRALE E CONDOTTA FORZATA Durante l esercizio sono previsti i controlli seguenti: Frequenza Trimestrale: Frequenza Semestrale: manutenzione sistematica degli equipaggiamenti della condotta e della centrale consistente fra l altro in: verifica dei pezzi speciali della condotta, controlli e verifiche sul generatore, verifiche dei cuscinetti, controllo della funzionalità dei cavi d automazione e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici della centrale, etc.; controllo visivo dello stato generale delle opere di valle ed in particolare controllo del comportamento delle opere di attraversamento di corsi d acqua, della stabilità dei muri del dissabbiatore, della condotta e degli scavi della centrale, ed infine dell accessibilità alla centrale, ispezione della condotta forzata dall interno nei tratti. La manutenzione straordinaria degli equipaggiamenti della centrale verrà fatta quando se ne presenterà la necessità. 6.2 CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI Vengono trattati separatamente i controlli previsti a seguito di eventi eccezionali a seconda che siano di carattere idrometeorologico o sismico. EVENTI IDOMETEOROLOGICI ECCEZIONALI A seguito di eventi idrometeorologici eccezionali verrà fatto un controllo visivo dello stato generale dell impianto ed un controllo della operabilità delle componenti idromeccaniche dello stesso consistente nelle osservazioni seguenti: Proponente: EDI VUILLERMOZ 60

140 condizioni d interrimento del serbatoio con particolare riferimento al canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde; eventuali erosioni a valle della traversa e del canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde dell alveo; stato di funzionamento di tutti i sistemi di drenaggio previsti lungo l impianto; comportamento dei tombini dei principali corsi d acqua attraversati; accessibilità alla centrale; operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, di quella della paratoia di derivazione e quella della paratoia del dispositivo di risalita dei pesci; l intasamento delle griglie e lo stato di interrimento del dissabbiatore e degli sghiaiatori secondari. EVENTI SISMICI A seguito di eventi sismici il controllo si concentrerà prevalentemente sugli aspetti statici e sulle condizioni di operabilità degli equipaggiamenti elettromeccanici. Ed in particolare si procederà ai seguenti controlli: controllo delle condizioni statiche della presa e delle opere annesse; controllo delle condizioni statiche dell adduzione in particolare nelle zone più vulnerabili della condotta forzata; controllo delle condizioni statiche del dissabbiatore; controllo della operabilità di tutti gli equipaggiamenti idromeccanici dell impianto (paratoie e turbine). Proponente: EDI VUILLERMOZ 61

141 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN Proponente: EDI VUILLERMOZ 62

142 Proponente: EDI VUILLERMOZ 63

143 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS Proponente: EDI VUILLERMOZ 64

144 Proponente: EDI VUILLERMOZ 65

145 Proponente: EDI VUILLERMOZ 66

146 Proponente: EDI VUILLERMOZ 67

147 Proponente: EDI VUILLERMOZ 68

148 Proponente: EDI VUILLERMOZ 69

149 Proponente: EDI VUILLERMOZ 70

150 Proponente: EDI VUILLERMOZ 71

151 Proponente: EDI VUILLERMOZ 72

152 Proponente: EDI VUILLERMOZ 73

153 Proponente: EDI VUILLERMOZ 74

154 INDICE 1 INTRODUZIONE CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO PARAMETRI DI CONCESSIONE COROGRAFIA 5 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO 7 DESCRIZIONE 7 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CONDOTTA FORZATA 29 DESCRIZIONE 29 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CENTRALE DI PRODUZIONE 35 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CANALE DI RESTITUZIONE 41 DESCRIZIONE 41 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA 43 DESCRIZIONE 43 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI 46 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE 47 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI 49 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO 54 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 59 Proponente: LAURENT CONTI I

155 6.1 CONTROLLI ORDINARI CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI 60 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN 62 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS 64 Proponente: LAURENT CONTI II

156 1 INTRODUZIONE La presente Relazione Tecnica Particolareggiata fa parte del Progetto Definitivo dell impianto idroelettrico sul Torrente Menouve, nel Comune di Etroubles (AO), con opera di presa in località Arvus a quota 1.930,00 m. s.l.m. e centrale di produzione ubicata in località Quaye, con quota di restituzione in alveo pari a 1.612,00 m s.l.m. La domanda di subconcessione idrica è stata depositata presso la Regione della Valle d Aosta in data 4 luglio Successivamente all attivazione dell iter di concessione idrica ai sensi del TU 1775/1933 è stata consegnata la documentazione per la valutazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi del Piano Regionale di Tutela delle Acque, documentazione che è stata dichiarata conforme con nota Regione Valle d Aosta prot. 7880/DDS del 31/07/2014. Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della LR n. 14 del 1999 (nota Regione Valle d Aosta prot. 9809/DDS del 24/11/2014), procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Il progetto definitivo, di cui la presente relazione fa parte, è allegato allo Studio di Impatto Ambientale. Lo Studio di Impatto Ambientale nel suo complesso è costituito dalle seguenti relazioni: TITOLO ELABORATO DATA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE giu - 15 INDAGINI AMBIENTALI giu - 15 SINTESI NON TECNICA giu - 15 RELAZIONE TECNICA giu - 15 RELAZIONE IDROLOGICA giu - 15 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA giu - 15 INTERFERENZA CON LE OPERE IDRAULICHE ESISTENTI giu - 15 PIANO DI DISMISSIONE DELLE OPERE giu - 15 RELAZIONE GEOLOGICO - GEOTECNICA giu - 15 GESTIONE TERRE E MATERIALE DI SCAVO giu - 15 STUDIO SULLA COMPATIBILITÀ DELLE OPERE DELL IMPIANTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE giu - 15 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO giu - 15 VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA giu - 15 E dai seguenti elaborati grafici: Proponente: LAURENT CONTI 1

157 COD TITOLO ELABORATO GRAFICO SCALA DATA VIA 01 ALTERNATIVE TRACCIATO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 02 COROGRAFIA 1: giu - 15 VIA 03 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 04 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Ortofoto 1: giu - 15 VIA 05 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Catastale varie giu - 15 VIA 06 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria e Profilo Longitudinale su Rilievo Topografico 1:1.000 giu - 15 VIA 07 PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 08 PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 09 SCALA PESCI E RILASCIO D.M.V. - Pianta e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 10 CONDOTTA FORZATA - Sezioni Tipiche 1:200 giu - 15 VIA 11 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 12 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 13 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria - (Alternativa A) 1:500 giu - 15 VIA 14 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione - (Alternativa A) 1:100 giu - 15 VIA 15 VIABILITA' - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 16 LINEA E.E. - Planimetria su Ortofoto e Sezioni Tipiche varie giu - 15 VIA 17 INTERFERENZE - Planimetria Generale e Sezioni varie giu - 15 VIA 18 VOLUMI DI SCAVO E RIUTILIZZO - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 19 AREE DI CANTIERE - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 20 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 21 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 22 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 23 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 24 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA BOSCATA ART. 33 1: giu - 15 VIA 25 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA FRANE ART. 35 1: giu - 15 VIA 26 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREE A RISCHIO INONDAZIONE ART. 36 1: giu - 15 VIA 27 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI TUTELA CAPTAZIONI 1: giu - 15 VIA 28 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA VALANGHE ART. 37 1: giu - 15 VIA 29 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI ZONIZZAZIONE PRGC 1: giu - 15 VIA 30 DPA IMPATTO ELETTROMAGNETICO - PLANIMETRIA 1:500 giu - 15 PROPOSTA DI REALIZZAZIONE DI PUNTO DI PRIMO SOCCORSO PER VIA 31 varie giu - 15 ESCURSIONISTI La presente Relazione Tecnica riporta: La descrizione delle scelte progettuali individuate; La descrizione delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei lavori; La descrizione del sistema di monitoraggio delle portate captate e rilasciate a valle della traversa di derivazione; La stima dei costi di realizzazione e di gestione ed esercizio dell impianto; Proponente: LAURENT CONTI 2

158 1.1 CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO Al fine di consentire una completa valutazione è presentata la cronistoria dell iter amministrativo dell intervento in esame: la domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico è stata presentata agli uffici competenti in data 04/07/2006, proponenti sig. Laurent Jean Conti (nato ad Aosta il 20/9/1969 C.F.: CNTLNT69P20A326G) e sig. Andrea Vicquéry (nato a Biella il 26/7/74 CF: VCQNDR74H26A859Z); la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta in data 03/04/2007, GU N 39 Parte II. Non essendo giunte nei successivi 30 giorni domande di concessione alla derivazione per il medesimo tratto di torrente, la domanda in essere risultava essere in esclusiva; in data 08/02/2012 il signori Laurent Jean Conti e Andrea Vicquéry con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturavano la domanda di concessione all Arch. Edi Vuillermoz, nato il 03/04/1963 ad Aosta, C.F. VLLDEI63D03A326X e residente in Rosain (AO), Fraz. Landret 20; in data 13/04/2012 veniva trasmessa la Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, comprensiva di analisi ambientali e valutazione del DMV tramite metodologia IFIM; in data 16/07/2013 veniva trasmessa la documentazione integrativa alla Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, richiesta con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 24/5/2012 (prot. 4838/DSS) e del 20/09/2012 (prot. 8952/DDS). in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. 7880/DDS) la documentazione è stata dichiarata conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque; in data 24/06/2015 l Arch. Edi Vuillermoz con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturava la domanda di concessione al signor Laurent Jean Conti, nato ad Aosta il 20/9/1969, C.F.: CNTLNT69P20A326G; Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 14 del 18/06/1999, come disposto con nota del 24/11/2014 (prot. 9809), con procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Proponente: LAURENT CONTI 3

159 1.2 PARAMETRI DI CONCESSIONE I principali parametri caratteristici della derivazione in progetto, sono riassunti nella Tabella 1 seguente, così come indicati nella domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico datata 4 luglio Quota presa Quota acqua nella vasca di carico Quota acqua nella vasca di scarico Quota restituzione in alveo Salto motore m s.l.m. 1927,95 m s.l.m. 1618,50 m s.l.m m s.l.m. 309,45 m Qmedia derivabile 0,1855 m 3 /s Qmax derivabile 0,700 m 3 /s Potenza nominale di concessione Potenza nominale massima Potenza installata 562,9 kw 2124 kw kw Tabella 1. Dati tecnici principali dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 4

160 1.3 COROGRAFIA La corografia d insieme dell intervento proposto è schematizzata nello stralcio della Cartografia Tecnica Regionale riportato nella successiva Figura 1. Figura 1. Corografia d insieme dell intervento proposto su stralcio CTR Proponente: LAURENT CONTI 5

161 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO L impianto in progetto è costituito nel suo complesso da: N.1 Opera di derivazione composta da: traversa fissa in c.a., N. 2 bocche di presa laterali piane in sponda destra, N.1 canale sghiaiatore in sponda destra e N.1 opera di risalita per i pesci in sponda sinistra; N.1 Dissabbiatore in sponda destra; N.1 Vasca di carico in sponda destra; N.1 Condotta forzata in acciaio; N.1 Edificio adibito a centrale di produzione dell energia elettrica, equipaggiato con N. 2 gruppi di produzione (costituiti ciascuno da turbina tipo Pelton, alternatore e trasformatore); N.1 Canale di restituzione dell acqua turbinata in alveo; N.1 linea elettrica in MT per il collegamento dell impianto alle rete elettrica di distribuzione dell energia prodotta; N. 1 nuova cabina secondaria di consegna dell energia elettrica prodotta. I dati tecnici caratteristici dell impianto sono riassunti nella Tabella 2. Quota sfioro traversa opera di presa Quota di restituzione Salto motore Lunghezza condotta forzata Diametro condotta forzata Qmax derivabile Qmedia derivabile Potenza nominale media Potenza totale installata Producibilità attesa annua m s.l.m m s.l.m. 309,45 m m 800 mm 0,700 m3/s 0,1855 m3/s 562,9 kw kw 3,94 GWh Tabella 2. Dati tecnici caratteristici dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 6

162 2.1 OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO DESCRIZIONE OPERE A FIUME L opera sbarramento sul torrente Menouve è costituita da una traversa in c.a. di nuova realizzazione con quota del ciglio di sfioro alla quota m s.l.m. Il corpo traversa ha un'altezza massima di 2,5 m, una larghezza totale di circa 18,00 m, ed ha un profilo di sfioro di tipo Creager con luce libera è di 14 m. I muri d ala di contenimento della piena di progetto hanno quota 1.931,20 m s.l.m. La portata di Deflusso Minimo Vitale, calcolato come indicato nella relazione Indagini ambientali verrà rilasciato in maniera frazionata: una quota pari a 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale) andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra, attraverso una luce libera di 30 x 32 cm; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà invece attraverso una paratoia piana posta nel corpo stesso della traversa, di luce netta 50 x 50 cm. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. Il DMV predisposto è di tipo modulato per tenere in considerazione la particolarità delle portate dei corsi d acqua regionali che, essendo per la maggior parte di origine nivo-glaciale, presentano dei minimi invernali e dei massimi estivi con differenze piuttosto importanti. Le 2 bocche di presa piane laterali in destra idrografica hanno rispettivamente luce netta di 0,85 m di larghezza e 2,20 m di altezza e sono dotate entrambe di paratoie piane di regolazione che consentono di isolare ciascuna in modo indipendente le due porzioni in cui è diviso il successivo canale di raccordo. A valle delle bocche di presa hanno origine 2 canali di raccordo che convogliano, a pelo libero, l acqua captata alle due vasche, indipendenti, del dissabbiatore: ogni canale ha larghezza pari a 0,85 m e pendenza del 4.6 %. In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore, regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. Alzando periodicamente la paratoia sghiaiatrice, il canale rimane pulito, limitando l entrata di trasporto solido nella bocca di presa e, di conseguenza, nel dissabbiatore. Proponente: LAURENT CONTI 7

163 Infine, in sponda sinistra, è prevista la realizzazione di una scala di risalita per i pesci del tipo a bacini successivi, separati da setti in massi di pietra cementati, avente una lunghezza complessiva di circa 22 m. Affinché il passaggio artificiale sia correttamente realizzato deve essere compatibile con le capacità natatorie e di salto dei diversi individui presenti, e in modo particolare deve tenere conto della resistenza alla velocità della corrente caratteristica delle varie specie. In fase esecutiva, in accordo con gli uffici competenti, verranno concordate le dimensioni e le pendenze delle vasche secondo i principi biomeccanici relativi ai salmonidi. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. CAPTAZIONE E DISSABBIAMENTO L acqua derivata dal torrente Menouve è convogliata al dissabbiatore tramite il canale di raccordo. Prima di raggiungere le vasche di calma l acqua transita per una piccola vasca di pre dissabbiamento, separata dal dissabbiatore da una soglia di fondo alla quota 1.927,10 m s.l.m., e dotata di canale e paratoia pre dissabbiatrice. Ogni vasca ha una lunghezza di 20 m e una larghezza di 3 m, con pendenza del fondo pari a circa il 3%. All estremità di valle delle vasche, è presente una seconda soglia posta alla quota di 1.927,30, in corrispondenza della quale sono installate le paratoie dissabbiatrici, la cui apertura consente l eliminazione dei sedimenti deposti sul fondo. Al termine del dissabbiatore due paratoie piane, di dimensioni 2 x 3,4 m ciascuna, consentono la regolazione del livello idrico all interno del dissabbiatore, mantenendolo ad una quota tale da garantire un efficienza di rimozione del 100% della frazione solida di diametro superiore a 0,20 mm. Infine, il dissabbiatore è dotato di n. 4 sfioratori laterali di troppo pieno con soglia tracimante alla 1.930,05 m s.l.m. e aventi una luce netta di 0,50 x 2,00 m ciascuno. Attraverso tali sfioratori, in caso di fermo impianto e contemporanea mancata chiusura delle paratoie di captazione alla presa, l acqua in eccesso potrà tracimare senza mandare in pressione la struttura. Le opere di captazione delle acque, comprese quelle di dissabbiamento e di carico dell impianto, sono completamente interrate. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. Proponente: LAURENT CONTI 8

164 VASCA DI CARICO La portata derivata dal torrente Menouve, dopo aver subito il processo di sedimentazione della frazione fine, viene convogliata nella vasca di carico, posta immediatamente a valle del dissabbiatore. La vasca di carico ha la duplice funzione di assicurare un carico sufficiente all imbocco della condotta forzata in pressione, al fine di evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta stessa, e quella di accumulare la quantità di acqua necessaria a far fronte all avviamento dell impianto, al riempimento della condotta forzata e al regolare funzionamento di attacco e stacco delle macchine in centrale. La vasca ha pianta rettangolare di 4,40 x 4,30 m di sviluppo ed un altezza di 6,15 m. Il carico idraulico sulla testa della condotta forzata in condizioni di esercizio è pari a 2,5 m. La vasca di carico è completamente interrata, con parziale riprofilatura del piano di campagna. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. In Figura 2 e Figura 3 si confronta l area delle opere di presa allo stato di fatto (ante operam), prima della realizzazione dei manufatti, ed a lavori ultimati (post operam), tramite simulazione fotografica. Figura 2. Area di presa ante operam Proponente: LAURENT CONTI 9

165 Figura 3. Area di presa post operam DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI TRAVERSA MURI DI CORONAMENTO Il profilo di rigurgito del Pelo libero indotto dalla realizzazione della traversa sul deflusso della portata naturale afferente alla presa dell impianto in progetto è stato simulato mediante l utilizzo del software di simulazione idraulica HECRAS sviluppato dal Corpo degli Ingegneri dell Hydrologic Engineers Center dell Esercito degli Stati Uniti. Il Software, consente il calcolo del pelo libero in reti di canali artificiali, alvei naturali o reti miste, in condizioni di moto stazionario o non stazionario, assegnata la geometria del canale o della rete, le condizioni di flusso e le condizioni al contorno al sistema. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino alla confluenza dei due affluenti minori posta circa 40 m più a monte, più un tratto di circa 90 m per ciascuno dei due affluenti. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 4. Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell opera di presa, confrontando il pelo libero in assenza delle opere di sbarramento e captazione con quello di rigurgito creato dalla traversa dell impianto. Proponente: LAURENT CONTI 10

166 In Tabella 3 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni numeriche determinati per ciascun tempo di ritorno in corrispondenza della sezione d interesse, nello specifico la sezione di presa. Si rimanda alla relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio delle calcolazioni effettuate per la stima delle portate di piena associate ad un determinato tempo di ritorno tramite la metodologia VAPI. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] Portate Molline [m 3 /s] TOTALE 2 anni 0,815 0,815 1,63 10 anni 1,895 1,895 3, anni 5,835 5,835 11,67 Tabella 3. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di presa Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s) e di paratoia sghiaiatrice principale chiusa. Come è possibile osservare nelle immagini in Figura 5, Figura 6, Figura 7 e Figura 8 la realizzazione dello sbarramento produce un rigurgito della corrente verso monte. Tale effetto si esaurisce a circa 20 m dalla traversa dell impianto, mentre più a monte il deflusso della portata naturale rimane indisturbato anche in seguito alla realizzazione della traversa di sbarramento. Inoltre il rigurgito del profilo idraulico della corrente ad opera dello sbarramento rimane contenuto dalle sponde naturali del torrente in tutte le simulazioni di deflusso effettuate. Pertanto: la realizzazione dello sbarramento non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni; l opera di presa del canale irriguo Ru Neuf d Eternod (circa 45 m a monte della presa dell impianto) non risentirà di alcuna variazione del profilo idraulico in seguito all entrata in funzione dell impianto idroelettrico. Infine, il livello del pelo libero relativo al deflusso della piena con tempo di ritorno T=200 anni si attesta alla quota 1.930,70 m s.l.m. per un tratto, come citato precedentemente, di circa 20 m a monte della traversa. Proponente: LAURENT CONTI 11

167 La quota di coronamento dei muri d ala dell opera di presa, posta alla 1.931,20 m s.l.m, è sufficiente a garantire il contenimento del deflusso della massima piena che si stima possa occorrere ogni 200 anni con un franco di 50 cm, così come prescritto per opere di Classe 1 ai sensi della L.R. 13/ AffluenteDX Menou ve 5 AffluenteSN Me nou ve Confluenza Menou ve 2 Menouve Figura 4. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve a monte dell opera di presa Proponente: LAURENT CONTI 12

168 Figura 5. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 2 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 13

169 Figura 6. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 10 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 14

170 Figura 7. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 200 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 15

171 Figura 8. Profilo idraulico del deflusso di piena con T=200 anni, on condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Dettaglio Proponente: LAURENT CONTI 16

172 RILASCIO DEL DMV E DELLE PORTATE IRRIGUE La portata di Deflusso Minimo Vitale, valutata come indicato nella relazione Indagini ambientali a cura della società Aquaprogram srl attraverso il metodo sperimentale IFIM (Instream Flow Incremental Methodology) in funzione delle esigenze eco-biologiche di una specie animale di riferimento, nello specifico la trota fario (Salmo trutta fario), è variabile mensilmente come riassunto nella Tabella 4 seguente. Si sottolinea che in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. n. 7880/DDS) detto valore di Deflusso Minimo Vitale proposto è stato dichiarato conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque. Tabella 4. Deflusso Minimo Vitale previsto La portata di Deflusso Minimo Vitale verrà rilasciata in maniera frazionata, come segue: una quota del DMV, pari al DMV di base, di 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale), andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra ed alimentata tramite uno stramazzo a larga soglia; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà naturalmente attraverso una paratia piana posta nel corpo stesso della traversa. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. In sponda sinistra idrografica, in prossimità dell imbocco della rampa di risalita dell ittiofauna, sarà posizionato un misuratore di livello. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e di rilascio della portata alle Proponente: LAURENT CONTI 17

173 utenze irrigue di valle. Il sensore di livello allo stesso tempo governerà l apertura o la chiusura delle paratoie di derivazione dell impianto idroelettrico. Il funzionamento, sia per il corretto rilascio del DMV che per la gestione delle portate da rilasciare alle utenze di valle, sarà completamente automatico. Nelle elaborazioni idrologiche riguardanti il nuovo impianto in oggetto sono stati presi in considerazione le seguenti utenze idriche, formalmente in essere (fonte: DGR 1019/ ), quali il Ru Neuf d Enternod, il Ru de Thiou, il Canale di Méan, il Grand Ru d Allein, il Ru de Gnon ed il Ru de Prailles. Le interferenze previste con i canali irrigui intercettati sono limitate e totalmente mitigabili, non sono previsti pertanto effetti negativi né sulla loro funzione produttiva né sul valore storico culturale ad essi associato. In ottemperanza di quanto espresso all art. 30 comma 2 delle NTA del PRG del Comune di Etroubles, al fine di dimostrare la bontà dell intervento proposto è stata predisposta la Interferenze con le opere idrauliche esistenti, a cui si rimanda per una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il rispetto delle disposizioni di cui al comma 2, relative alla tutela dei ru. SCALA DI RISALITA ITTIOFAUNA E RILASCIO DEL DMV Il sistema di gestione e controllo, finalizzato al rilascio del DMV di base, garantisce il corretto rilascio della portata di 90 l/s una volta che in corrispondenza della traversa di derivazione sia presente un tirante idrico a quota m s.l.m. Infatti, nel momento in cui il livello idrico alla traversa si pone a quota m s.l.m., in corrispondenza dello stramazzo di alimentazione del passaggio per pesci di larghezza L=32 cm si instaura un tirante h tale da garantire il corretto rilascio verso valle di una portata pari a Q (legge dello stramazzo in parete grossa): da cui: DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 18

174 La seguente Tabella 5 riassume le variabili di calcolo adottate nel progetto del passaggio per pesci affinché nella stessa transiti una portata di 90 l/s: Q DMV (scala pesci) m 3 /s 0,09 µ (coefficiente efflusso) - 0,385 L (larghezza stramazzo) m 0,32 h (profondità stramazzo) m 0,30 Tabella 5. Verifica stramazzo Scala risalita ittiofauna Il passaggio per pesci ricavato nell opera di presa, oltre a garantire il rilascio del DMV di base, può agevolmente essere sfruttato dall ittiofauna per risalire il torrente e superare il manufatto. A valle dello stramazzo, è stata pertanto prevista un apposita scala per la risalita dell ittiofauna da realizzare mediante il posizionamento di blocchi rocciosi i quali creano delle vasche a livelli successivi, con zone di calma relativa in cui i pesci possono sostare. Ogni singolo bacino avrà lunghezza di 1 m, larghezza di 1 m, mentre il dislivello dell acqua tra vasche adiacenti sarà di 30 cm. La velocità della corrente sarà di 0,94 m/s. In fase esecutiva, in accordo con gli Uffici competenti, verranno verificate dette dimensioni, con le relative pendenze delle vasche, secondo i principi biomeccanici relativi alla composizione dell'ittiofauna potenzialmente presente. PARATOIA PIANA DI MODULAZIONE DEL DMV Al fine di garantire il rilascio verso valle delle portate: relative alla modulazione mensile del DMV (tra i 35 ed i 70 l/s) a complemento di quello necessario per alimentare la scala di risalita dell ittiofauna; delle portate relative a diritti irrigui pre-esistenti; è stata prevista una paratoia piana delle dimensioni 0,50 x 0,50 m, posta nel pressi della sponda sinistra idrografica, sotto battente. Per il dimensionamento si è fatto riferimento alla seguente relazione, relativa ad una luce quadrata sotto battente. Con 2 2 Dove: Proponente: LAURENT CONTI 19

175 µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la luce totale della paratoia (quadrata), pari a 50 cm; a è l apertura della paratoia. Il suo valore massimo è di 50 cm; h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m. L apertura della paratoia sarà automatizzata e varierà quindi in continuo al fine di garantire il corretto rilascio sia del DMV che delle portate relative ai prelievi irrigui delle concessioni in essere. La definizione del grado di apertura è riportato in Tabella 6. Mesi DMV scala DMV paratoia Q irrigue a (apertura) [m 3 /s] [m 3 /s] [m 3 /s] [m] Gen 0, ,00 Feb 0, ,00 Mar 0, ,00 Apr 0,09 0,035 0, ,05 Mag 0,09 0,035 0, ,27 Giu 0,09 0,07 0, ,33 Lug 0,09 0,07 0, ,33 Ago 0,09 0,07 0, ,33 Set 0,09 0,07 0, ,33 Ott 0,09 0, ,02 Nov 0,09 0, ,02 Dic 0, ,00 Tabella 6. DMV mensile da rilasciare a valle dell opera di presa sul T. Menouve e apertura della paratoia al variare del DMV e delle concessioni irrigue a valle della presa Considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a 2 DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 20

176 livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale accordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di tele-gestione dei rilasci verso valle, a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. PARATOIA E CANALE SGHIAIATORE PRINCIPALE In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. La lunghezza del canale sghiaiatore è di circa 12 m con pendenza del 12% circa. L apertura della paratoia sghiaiatrice consente il deflusso di una portata massima data da: 2 Con Dove: µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la larghezza della paratoia (quadrata); 2 h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m; a è l apertura della paratoia, modulabile. L apertura completa della paratoia consente il deflusso di una portata massima di 26 m 3 /s. La paratoia risulta pertanto sovradimensionata rispetto alle portate naturali affluenti alla sezione di presa. Tale sovradimensionamento consentirà a tutta la portata di piena con tempo di ritorno T=200 anni di defluire attraverso il canale. La dimensione massima del materiale solido che può essere rimosso dalla corrente durante le fasi di sghiaiamento, viene calcolata applicando la teoria di Isbash. Il diametro massimo del sedimento che può essere rimosso, D, è espresso in funzione della velocità della corrente che si instaura nel canale sghiaiatore e di un coefficiente C ( ) che dipende dalla situazione di equilibrio dell elemento solido e quindi dalla turbolenza della corrente: 2 Proponente: LAURENT CONTI 21

177 La densità media della particella solida, W s, è generalmente posta uguale a kg/m 3, mentre per l acqua si considera una densità costante, W, pari a 981 kg/m 3. All apertura della paratoia, in condizioni di deflusso caratterizzate da una portata pari alla portata massima di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s), la velocità media della corrente nel canale è di 3,23 m/s, che consente di rimuovere sedimenti di diametro massimo pari a 0,83 m. DISSABBIATORE Efficienza del dissabbiatore La verifica dell efficienza del dissabbiatore è stata eseguita considerando il funzionamento di una singola vasca. In questo modo si otterrà una buona rimozione dei sedimenti anche quando si dovrà effettuare la manutenzione ad una delle due vasche (senza pertanto arrestare la produzione dell impianto idroelettrico: ci si aspetta infatti che nel periodo di scioglimento della neve siano necessarie frequenti manutenzioni al dissabbiatore). La verifica delle capacità di sedimentazione della vasca è stata effettuata con la teoria di Dobbins- Camp, Determinando per ogni particella le due grandezze date dalle seguenti relazioni: /,!" #,$ % e '( %) Dove: h è il tirante idrico nella vasca (in condizioni di esercizio: 4,66 m); V è la velocità dell acqua alla massima portata (0,05); w è la velocità di sedimentazione della particella in acqua ferma; k è la scabrezza delle pareti del dissabbiatore; L è la lunghezza del dissabbiatore (20 m); R è il raggio idraulico; g è l accelerazione di gravità; E possibile individuare nel grafico, presentato in Figura 9, per ogni dimensione di materiale solido, la percentuale che sedimenta nel dissabbiatore. Con la portata massima di dimensionamento di 0,700 m3/s e un tirante idrico medio in vasca di 4,66 m (corrispondente alla quota 1930 m. s.l.m.), la velocità della corrente è di 0,05 m/s; tale velocità consente di rimuovere con un efficienza del 100% le particelle di diametro superiore a 0,20 mm. Tale diametro della frazione sedimentabile è compatibile con la tipologia di turbine scelte per l impianto (nello specifico turbine Pelton, quindi particolarmente sensibili alla presenza di sedimento in sospensione). La medesima capacità dissabbiatrice si sarebbe potuta ottenere Proponente: LAURENT CONTI 22

178 realizzando un dissabbiatore con larghezza maggiore e quota di esercizio inferiore, ma considerata la topografia del sito, per ridurre al minimo i volumi di scavo nel versante, si è preferito optare per lo schema idraulico descritto. Figura 9. Grafico di Dobbins-Camp Sfioratori laterali dissabbiatore La soglia dello sfioro di emergenza è posta alla quota 1.930,05 m s.l.m. La portata tracimante dagli sfioratori laterali può essere valutata mediante la formula della portata effluente da uno stramazzo a larga soglia: 2 Dove: µ è il coefficiente di efflusso pari a 0,385; L è la larghezza totale della soglia sfiorante, pari a 8 m; h è il tirante idrico su ciglio della soglia (al massimo pari a 0,50 m). Lo sfioratore di emergenza è quindi in grado di sfiorare una portata di 4,8 m 3 /s, pari a più di 6 volte la portata massima di dimensionamento dell impianto. L altezza del tirante idrico utile a sfiorare la portata massima di dimensionamento dell impianto è di 0,15 m. Proponente: LAURENT CONTI 23

179 VASCA DI CARICO Il dimensionamento della vasca di carico è stato condotto in modo tale da: garantire il minimo carico idraulico sulla testa della condotta forzata alla partenza, in modo da evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta in pressione; garantire il volume minimo all avvio dell impianto fino al riempimento della condotta forzata e al raggiungimento delle condizioni di regime. La sommergenza minima da garantire sulla testa della condotta è data dalla relazione: Dove: * 0.54 /01 V è la velocità massima all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta forzata. Tale valore teorico, calcolato in condizioni di funzionamento dell impianto, va garantito con margine sufficiente a tutelarsi anche delle perdite di carico aggiuntive dovute al restringimento della vena liquida all imbocco della tubazione. Le perdite di carico d imbocco possono quindi essere stimate mediante la relazione: Dove: 0,5 2 V è la velocità all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; g è l accelerazione di gravità. Il valore della sommergenza minima sulla testa della condotta risulta pertanto essere pari a 1,26 m, verificato dal carico idraulico in condizioni di esercizio pari a 2,50 m. Il volume minimo da assegnare alla vasca di carico, è quello per il quale la condotta va a regime con un tempo di avviamento: Dove: L è la lunghezza della condotta forzata; 3 0 Proponente: LAURENT CONTI 24

180 V e la velocità del flusso in condotta in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; h è il salto lordo. Il tempo T per il quale si giunge alle condizioni di regime è pari a circa 3 volte il valore di Ta; pertanto risulta necessario un valore minimo teorico pari a: Tale volume minimo teorico, in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s) è pari a 2,7 m 3, valore ampiamente soddisfatto dalle dimensioni della vasca di carico. VERIFICA IDRAULICA DELLE OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E CARICO DELL IMPIANTO Il sistema idraulico costituito dall insieme delle opere di captazione e dissabbiamento è stato verificato considerando i seguenti principi di funzionamento: la portata massima di concessione (0,700 m3/s) deve essere captabile con un livello di esercizio alla traversa pari alla quota del ciglio della traversa stessa (1.930 m s.l.m); deve essere garantito il corretto dissabbiamento della portata captata anche tramite l esercizio di una sola delle due vasche dissabbiatrici (è particolarmente importante garantire tale possibilità nei mesi in cui si verifica lo scioglimento della neve, quando il trasporto solido aumenta e potrebbe rendersi necessaria la manutenzione delle vasche dissabbiatrici) Il sistema idraulico è stato verificato mediante l utilizzo del software HECRAS 4.0.1, nelle ipotesi di funzionamento sopra descritte. Nella Figura 10 e Figura 11 si riporta la geometria (planimetria e profilo longitudinale) del sistema idraulico verificato. Come condizione al contorno a valle del sistema, è stato imposto il livello idrico di esercizio nella vasca di carico (1927,95 m s.l.m.). Il livello nel dissabbiatore è mantenuto alla quota m s.l.m dal funzionamento della paratoia che separa dissabbiatore da vasca di carico. Le condizioni di flusso simulate corrispondono al deflusso in condizioni stazionarie della portata massima derivabile dall impianto, pari a 0,700 m3/s. In conclusione, il sistema idraulico rappresentato negli elaborati grafici VIA 07, VIA 08 e VIA 09 facenti parte del progetto definitivo, nel complesso consentono l efficiente captazione, dissabbiamento e messa in carico dell impianto idroelettrico. Proponente: LAURENT CONTI 25

181 Figura 10. Planimetria del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Figura 11. Profilo longitudinale del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Proponente: LAURENT CONTI 26

182 Nella Figura 12 si riporta il profilo idraulico simulato a partire dalla geometria e dalle condizioni imposte descritte precedentemente. Si osserva che le dimensioni assegnate alle opere di derivazione ed al canale di raccordo consentono di captare la massima portata di dimensionamento senza provocare alcun rigurgito del livello a monte, pertanto mantenendo la quota operativa a m s.l.m. Proponente: LAURENT CONTI 27

183 Figura 12 Risultato della simulazione idraulica del sistema PRESA profilo longitudinale Proponente: LAURENT CONTI 28

184 2.2 CONDOTTA FORZATA DESCRIZIONE La condotta di adduzione in pressione sarà completamente interrata ed avrà una lunghezza di circa m. Il tracciato della condotta è rappresentato nell elaborato grafico VIA 03. Per tutto il suo sviluppo la condotta sarà caratterizzata da un diametro di 800 mm; l asse del suo imbocco sarà posto alla quota 1.925,05 m s.l.m. e sarà soggetta a un carico statico massimo pari al salto motore, ovvero a 309,45 m. Il tracciato dell adduzione seguirà per circa il 50% del suo sviluppo, la strada poderale che, mantenendosi sempre in destra idrografica, porta dalla località Prailles-Dessous fino agli alpeggi sul versante ovest idrografico della Valle del Menouve. La condotta verrà interrata al di sotto della pista sterrata che, terminati i lavori, verrà perfettamente ripristinata alle attuali condizioni. Dalla vasca di carico la condotta forzata si manterrà per circa 500 m (dalla progressiva m alla progressiva 550 m circa) al di sotto del terreno naturale. Di qui si porterà al di sotto alla strada poderale o a lato della stessa fino alla progressiva 1.821,60 m circa: la condotta si allontanerà dalla pista esistente prima di un tornante andando ad attraversare il terreno naturale per circa 930 m fino a raggiungere il sito in cui sarà ubicata la centrale di produzione. La condotta verrà posata in uno scavo in trincea di larghezza in superficie di circa 3,00 m e di profondità massima di circa 2,00 m. Nella sezione di scavo della condotta verrà posato anche un tubo corrugato di diametro 160 mm che servirà alla posa della fibra ottica e della linea elettrica in BT a servizio della presa, per il controllo e la manovra delle opere elettromeccaniche. Nelle curve plano altimetriche più accentuate della condotta, si prevede infine di realizzare alcuni blocchi di ancoraggio che verranno completamente interrati. Tutto il tracciato di progetto è stato quindi progettato con il fine di: interferire il minimo indispensabile con aree boscate; non interferire con aree in situazione di dissesto instabile, o aree in cui sono state realizzate opere di sostegno del versante; utilizzare per la maggior parte una pista esistente (strada poderale) senza dover intervenire sul versante naturale. Nella realizzazione di tali opere si prevede tuttavia l interferenza con alcuni canali irrigui posti lungo il tracciato della condotta forzata, con alcuni tubi di scolo e con una tubazione dell acquedotto comunale nel tratto terminale dell adduzione. Tutte le interferenze individuate Proponente: LAURENT CONTI 29

185 hanno però dimensioni ridotte e pertanto il loro funzionamento non verrà né interrotto né modificato, in quanto sarà piuttosto semplice eventualmente creare dei bypass. Per una descrizione di dette interferenze, rilevate lungo lo sviluppo delle opere in progetto, si rimanda all apposita relazione allegata al Progetto Definitivo Interferenze con le opere idrauliche esistenti, al fine di una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il loro rispetto. Per la loro localizzazione su estratto CTR e per tutti i dettagli costruttivi inerenti alle stesse si rimanda inoltre all elaborato grafico denominato VIA 17. Si rimanda agli elaborati grafici VIA 06 per i dettagli relativi al tracciato della condotta forzata e all elaborato VIA 10 per quanto riguarda le sezioni tipiche di posa. Di seguito si descrive nel dettaglio il tracciato di progetto previsto. TRATTO 1 DALLA VASCA DI CARICO FINO ALLA STRADA PODERALE Il primo tratto di condotta forzata di circa 470 m di lunghezza, a partire dalla vasca di carico fino all incrocio con la strada poderale, verrà posato in terreno naturale, parallelamente al tracciato del Ru Neuf d Eternod, con una lieve pendenza. Per la posa della condotta s interesserà un terreno definito come pascolo arborato, come descritto nel prosieguo della trattazione. Nella Figura 13 e Figura 14 seguenti si riportano alcune foto dell area attraversata dalla condotta. Figura 13. Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 30

186 Figura 14 - Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione - in rosso il tracciato della condotta TRATTO 2 SOTTO LA STRADA PODERALE Dalla quota m s.l.m. fino alla quota 1.821,60 m s.l.m. la condotta verrà posata al di sotto della strada poderale esistente, per un tratto di circa m, senza intervenire sul versante naturale. La strada presenta larghezza di 3,5-4 m, i versanti attorno alla stessa sono debolmente acclivi e non presentano problematiche per le operazioni di scavo e rinterro. Come anticipato lo scavo per la posa della condotta avverrà per brevi tratti successivi, entro i quali verranno immediatamente posati i tubi. Una volta posata la tubazione, si procederà immediatamente alla saldatura e al rinterro della stessa, in modo tale da non lasciare lunghi tratti di scavo aperto per periodi prolungati. In questo modo si cercherà di non interrompere mai la viabilità sulla strada poderale, provvedendo a realizzare, ovunque fosse possibile, bypass dello scavo per il transito pedonale e veicolare in condizioni di sicurezza. Al termine dei lavori di posa della condotta, il manto della strada poderale sterrata verrà rispristinato nelle originarie condizioni. In Figura 15 si riporta una foto della strada poderale in destra idrografica con indicazione del tracciato della condotta (in rosso). Proponente: LAURENT CONTI 31

187 Figura 15. Tratto 2 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta che verrà interrata al di sotto della strada poderale In questo tratto di adduzione si prevede un unica interferenza con il tracciato del Ru de Tchiou. La tubazione del ru verrà facilmente sottopassata dalla condotta forzata per un brevissimo tratto, senza interrompere il funzionamento del canale irriguo. TRATTO 3 DALLA STRADA PODERALE FINO ALLA CENTRALE All altezza dell alpeggio Comba Dzerman, a quota 1.821,60 m, il tracciato della condotta forzata si staccherà dalla strada poderale, per proseguire in terreno naturale sui pascoli in destra idrografica. Questa ultima parte del tracciato, di circa 930 m di lunghezza, è stata studiata per interferire in maniera residuale con le aree boscate esistenti. Inoltre, il tracciato di quest ultima parte della condotta, è stato progettato per non interferire con eventuali aree caratterizzate da potenziali dissesti, come il versante alle spalle della centrale, su cui sono state realizzate recentemente opere di sostegno di tipo a gabbioni. Nelle immagini in Figura 16 ed in Figura 17 seguenti si riportano alcune foto con indicazione dell andamento del tracciato previsto della condotta forzata (in rosso), che si ricorda essere completamente interrato. Proponente: LAURENT CONTI 32

188 Figura 16. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Figura 17. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione nel punto in cui si discosta dalla strada poderale in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 33

189 In questo tratto si prevedono: un interferenza con il Ru del Prailles, canale irriguo con fondo e pareti in terreno naturale, a cielo aperto: il sottopasso del canale prevede in questo caso l interruzione del canale ed il suo ripristino a posa della condotta ultimata; pertanto verrà eseguito nel periodo dell anno in cui la concessione irrigua non risulta attiva (ottobre-novembre); un interferenza con le tubazioni dell acquedotto comunale in destra idrografica: le tubazioni verranno sottopassate senza interrompere il funzionamento dell acquedotto e senza creare potenziali situazioni di contaminazione delle acque convogliate. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La condotta forzata è stata dimensionata in modo tale da limitare al minimo le perdite di carico dovute agli attriti dell acqua contro le pareti della tubazione. Tali perdite aumentano con la velocità dell acqua nel tubo quindi diminuiscono con l aumentare della sezione delle tubazioni. Sempre per ridurre al minimo le perdite di energia è importante che il percorso sia il più possibile breve e rettilineo. Ogni cambiamento di direzione provoca infatti una perdita di carico e quindi un minor rendimento nella produzione di energia. Le condizioni di flusso nella condotta in pressione sono state valutate a partire dalla formula di Chezy, secondo la quale, per condotte circolari la cadente piezometrica che descrive le perdite distribuite di carico è espressa dalla: Dove: 7 8! Q è la massima portata di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta; β è un coefficiente che dipende dalla scabrezza del tubo e secondo la formulazione di Gauckler-Strickler può essere espresso dalla seguente relazione: ; /< Con k s coefficiente di Strickler pari a 70 m 1/3 /s per condotte in acciaio rivestito, non nuove. Le perdite di carico concentrate totali (imbocco, sbocco, curve, biforcazioni etc.) possono essere valutate invece come 2 volte il termine cinetico. Proponente: LAURENT CONTI 34

190 Nella Tabella 7 sono riportati i valori dei parametri di flusso che caratterizzano la condotta in pressione e le perdite di carico ad essi correlate. In definitiva, le perdite di carico totali rappresentano circa l 1% del salto motore lordo. Velocità Perdite concentrate Perdite distribuite Perdite totali 1,4 m/s 0,20 m 9,20 m 9,40 m Tabella 7. Valutazione delle perdite lungo la condotta forzata Lo spessore minimo della condotta è stato infine dimensionato tenendo conto anche delle eventuali sovrappressioni per colpo d ariete, mediante la formula di Mariotte: Dove: s è lo spessore minimo della condotta * = > 2? p d è la pressione di dimensionamento che tiene conto di eventuali sovrappressioni, con un coefficiente maggiorativo del carico statico del 30% σ è la tensione ammissibile a trazione del materiale di cui è composto il tubo, che per l acciaio vale: 275 MPa. Per la condotta in progetto lo spessore minimo teorico risulta essere variabile da 1,94 mm alla sezione di partenza, fino a 5,68 mm in corrispondenza del massimo carico statico posto sulla sezione terminale della condotta, all ingresso in centrale. In funzione dei diametri e degli spessori commerciali disponibili in fase esecutiva si potrà quindi scegliere se assumere un unico spessore su tutta la condotta forzata o se dividere il tracciato in porzioni aventi spessori crescenti dalla vasca di carico verso l imbocco in centrale. 2.3 CENTRALE DI PRODUZIONE La centralina di produzione è costituita nel suo complesso da: edificio di centrale; macchinari; apparecchi elettromeccanici destinati alla produzione di energia elettrica. Proponente: LAURENT CONTI 35

191 EDIFICIO CIVILE L accesso alla centrale sarà garantito da una breve pista esistente che dal ponte a servizio dell opera di presa della centralina della società Etroubles Energie srl, posta circa 100 m più a valle, risale parallela al torrente sino ai prati interessati dalle opere. La posizione defilata del manufatto e della pista d accesso consentono di ridurre l impatto paesaggistico dell intervento, minimizzando il consumo dei prati ivi presenti. La struttura civile che costituisce la centrale è ubicata in sponda idrografica destra, poco a monte delle opere di presa della centralina idroelettrica della società Etroubles Energie s.r.l., ed è costituita da un edificio a pianta rettangolare di dimensioni 17,60 x 14,10 m. La posizione della centrale è stata inoltre studiata al fine di ridurre al minimo la lunghezza dello scavo in trincea per la realizzazione del canale di restituzione a pelo libero. L edifico sarà dotato di copertura piana sul quale sarà riportato uno strato di terreno vegetale inerbito, al fine di rendere il manufatto parzialmente interrato. Le facciate a vista saranno rivestite in pietra locale e la disposizione e dimensione delle finestrature sarà tale da richiamare la tipologia architettonica della stalla dell alpeggio Tza de Plan Trecoudette sita in cima al vallone di Menouve, anch essa parzialmente interrata. In Figura 18 e Figura 19 si confrontano l area della centrale prima della realizzazione della centrale e a lavori ultimati. Figura 18. Area centrale ante operam Proponente: LAURENT CONTI 36

192 Figura 19. Area centrale post operam Per i dettagli costruttivi relativi alle opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 11 e VIA 12. MACCHINARI E APPARECCHIATURE ELETTROMECCANICHE La centrale è equipaggiata mediante l installazione di due gruppi di produzione, denominati GR1 e GR2, composti ciascuno da turbina idraulica di tipo Pelton, accoppiata al relativo alternatore e trasformatore. Le principali caratteristiche della turbine e del generatore sincrono sono riportate rispettivamente in Tabella 8 e Tabella 9: Tipologia turbina Salto di progetto (m) Pelton 309,5 m N gruppi installati 2 Portata massima (m 3 /s) 0,35 m 3 /s Velocità nominale Diametro girante giri 700 mm Tabella 8. Caratteristiche tecniche delle turbine Pelton installate in centrale Proponente: LAURENT CONTI 37

193 Tipologia generatore sincrono N gruppi installati 2 Tensione generatore Frequenza Potenza GR 400 V 50 Hz kva Tabella 9. Caratteristiche tecniche dei generatori sincroni installati in centrale La potenza massima complessivamente installata è di kw. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI VERIFICA IDRAULICA EDIFICIO DI CENTRALE Similmente alla verifica idraulica effettuata nella zona di presa, mediante l utilizzo del software di simulazione HECRAS 4.0.1, sono state compiute le medesima calcolazioni anche nella zona di centrale, al fine di verificare la compatibilità delle nuove opere con il deflusso di piena del torrente Menouve. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino a circa 50 m a valle della zona di centrale. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 20. Figura 20. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve nella zona di centrale Proponente: LAURENT CONTI 38

194 Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale, confrontando il pelo libero prima della realizzazione dei manufatti ed a lavori ultimati. In Tabella 10 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni, si rimanda alla Relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio della metodologia adottata per la loro stima. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] 2 anni 5,26 10 anni 12, anni 40,66 Tabella 10. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di centrale Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s). L edificio di centrale è stato simulato attraverso Obstruction areas al fine di valutare l influenza dello stesso sull evento di piena. Le condizioni di deflusso di piena ottenute, prima e dopo la realizzazione del manufatto, sono riportate rispettivamente in Figura 21 ed in Figura 22. Figura 21. Profili idraulici dei deflussi di piena in condizioni naturali (ante operam) Proponente: LAURENT CONTI 39

195 Figura 22. Profili idraulici dei deflussi di piena post realizzazione dell edificio di centrale (post operam) L analisi dimostra che i profili di piena longitudinali risultano essere immutati nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale. In Figura 23 si riporta la rappresentazione grafica di detti andamenti di piena. Figura 23. Profili idraulici longitudinali Proponente: LAURENT CONTI 40

196 Dall analisi idraulica svolta emerge che: l andamento dei profili di piena, nella zona d interesse, risulta essere immutato nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale; la realizzazione del manufatto di centrale non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni. 2.4 CANALE DI RESTITUZIONE DESCRIZIONE L acqua turbinata verrà restituita in alveo mediante la realizzazione di un canale di scarico a pelo libero, in cemento armato, con sezione quadrata di 1,2 x 1,2 m, lunghezza complessiva di circa 22,00 m e pendenza del 0,06 %. Al termine del canale verrà realizzata una soglia alla quota 1.611,20 m, in leggero rialzo rispetto al fondo dell alveo del torrente Menouve, per evitare che il materiale trasportato dal torrente entri all interno del canale di scarico stesso. Inoltre, il canale potrà essere completamento isolato per operazioni di pulizia, o in occasione di eventi di piena eccezionali, mediante la chiusura di una paratoia piana di dimensioni 1,20 x 1,00 m, posizionata in corrispondenza della soglia di restituzione. All interno del canale di scarico sarà alloggiato anche un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI Il deflusso della portata massima di dimensionamento dell impianto pari a 0,700 m3/s, è stato simulato mediante l utilizzo del software HECRAS Come condizione al contorno per le simulazioni del deflusso della portata è stato imposto a valle della soglia di restituzione il livello del pelo libero in alveo alla m s.l.m. Come è possibile osservare nella Figura 24, il livello del pelo libero nel canale di restituzione viene rigurgitato da valle in condizione di corrente lenta, instaurando sotto alle macchine un livello dello stesso alla quota 1.612,01 m s.l.m. La velocità media della corrente nel canale di restituzione è di 0,65 m/s. Proponente: LAURENT CONTI 41

197 Figura 24 Profilo idraulico corrisponde alla Qmax 0,700 m3/s simulato mediante il sofware HECRAS, nel canale di restituzione Proponente: LAURENT CONTI 42

198 2.5 COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DESCRIZIONE L energia elettrica prodotta dall impianto idroelettrico di Etroubles verrà consegnata in MT alla rete di distribuzione della Valle D Aosta DEVAL, presumibilmente nella cabina secondaria in località Vachery nel Comune di Etroubles. La Società Cooperativa Elettrica Gignod (C.E.G) ha altresì mostrato interesse a ritirare la produzione di energia elettrica della centrale presso il suo impianto situato in Località La Clusaz, del Comune di Allein, qualora DEVAL S.p.A. ne richieda la consegna alla cabina primaria di Rhim. In Allegato 1 si riporta il documento in cui è sancita detta disponibilità. Dalla centrale di produzione, a cui sono annessi con ingresso indipendente il Locale misure ed il Locale gestore della cabina di consegna, l energia elettrica verrà trasportata fino alla cabina secondaria attraverso la realizzazione di un elettrodotto interrato in MT che seguirà il tracciato in sponda sinistra idrografica rappresentato nell elaborato grafico denominato VIA 16. La linea elettrica verrà posata su terreno naturale, parallelamente al tracciato della condotta forzata dell impianto idroelettrico della società Etroubles Energie Srl, nel rispetto imposto dalla presenza della stessa. Il cavo elettrico verrà posato mediante la realizzazione di uno scavo in trincea di larghezza ridotta, ad una profondità minima di 1 m e massima di 1,5 m dal piano campagna (Figura 25). Figura 25. Sezione tipo di posa della linea elettrica interrata di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta dall impianto Proponente: LAURENT CONTI 43

199 Di seguito si riportano alcune foto delle aree attraversate dalla linea elettrica interrata in progetto. Figura 26. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica - tratto iniziale a valle dell opera di presa dellasocietà Etroubles Energie Srl Figura 27. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica tratto intermedio parallelo alla condotta forzata della Etroubles Energie Srl Proponente: LAURENT CONTI 44

200 Figura 28. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica Figura 29. Tracciato elettrodotto MT - tratto finale fino a cabina secondaria il località Vachery Proponente: LAURENT CONTI 45

201 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La scelta del tracciato dell elettrodotto di collegamento dell impianto è stata effettuata valutando diverse opportunità di collegamento alla cabina secondaria più vicina posta in località Vachery nel Comune di Etroubles. La scelta di posare l elettrodotto in sponda sinistra idrografica, parallelamente alla condotta dell impianto idroelettrico esistente della società Etroubles Energie Srl, è stata condotta sulla base delle seguenti motivazioni: costituisce il tracciato più breve e tecnicamente funzionale, con una lunghezza totale di circa 2 km; segue una pista di cantiere preesistente (ora completamente inerbita) realizzata per la posa della condotta forzata dell impianto idroelettrico esistente della Società Etroubles Energie srl. L intervento interviene pertanto unicamente su terreno già rimaneggiato, senza interferire in nessun modo con la vegetazione ad alto fusto e con le aree boscate. Proponente: LAURENT CONTI 46

202 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE Secondo le disposizioni di cui all art. 6 del D.Lgs. 258 del 18 agosto 2000 che ha così modificato l art. 22 del decreto legislativo n. 152 del 1999 (ora D.Lgs. 152/2006 s.m.i.), sussiste l obbligo di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati in corrispondenza dei punti di prelievo e, ove presente, di restituzione nonché di trasmissione dei risultati delle misurazioni all'autorità concedente e competente per territorio. Per quanto riguarda la strumentazione di controllo delle portate turbinate e rilasciate nel torrente, l impianto prevede una serie di sensori in grado di offrire monitoraggio in continuo, anche con possibilità di controllo in remoto, dello stato istantaneo delle portate transitanti nel torrente, nelle condotte, nella turbina e nei sistemi di rilascio del DMV. Nello specifico del progetto, permettere agli organi di regolazione dell impianto una corretta gestione delle portate turbinate, fatti salvi eventuali nuovi sistemi maggiormente efficienti, i seguenti strumenti di verifica delle portate transitanti: sensore di misura del livello idrometrico, costituito da un piezometro, posizionato a monte dell'opera di presa in prossimità della soglia sfiorante per il rilascio del DMV tramite scala di rimonta della fauna ittica. Questo consente la chiusura di tutti gli organi di derivazione in caso di eventi di piena e garantisce il controllo in continuo delle portate rilasciate nel fiume; sensore di misura del livello idrometrico, posizionato nel canale di restituzione, a valle della centrale idroelettrica. I piezometri che verranno utilizzati, appartengono alla serie Siemens Sitrans P MPS (si veda la scheda tecnica dello strumento posta in Allegato 2) e trovano impiego nella misura delle pressioni dell'acqua nei terreni saturi, nei pozzi e comunque dove sia necessario rilevare il dato di pressione con precisione e con rapidità di risposta. La misura della portata avverrà in modo indiretto, attraverso l'uso di specifiche scale di deflusso opportunamente tarate. Le portate captate dal torrente Menouve presso l opera di presa e successivamente turbinate saranno misurate da un apposito sistema di monitoraggio installato nel canale di scarico della centrale, considerando che: la geometria dell opera di presa non risulta essere idonea ad una misura accurata della portata captata; tutta la portata dalla vasca di carico si conserva fino alla vasca di scarico. Proponente: LAURENT CONTI 47

203 All interno del canale di scarico sarà alloggiato un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. Le portate rilasciate a valle della traversa di derivazione saranno invece monitorate in continuo tramite il sensore di livello posizionato in sponda sinistra idrografica dell opera di presa. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e del rilascio della portata alle utenze irrigue di valle. Si rimanda paragrafo 0 per ulteriori dettagli. Come già asserito in precedenza, considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto in esame sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale alccordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di telegestione dei rilasci verso valle a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. L ubicazione del sensore di livello utile alla valutazione della portata captata è riportata negli elaborati grafici VIA 7, VIA 11 e VIA DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 48

204 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI All interno di questo capitolo si descrivono sinteticamente le modalità di esecuzione dei lavori, le fasi di realizzazione ed il crono-programma delle attività di costruzione dell impianto idroelettrico. Si premette che, a causa delle quote altimetriche a cui si sviluppa il progetto, nei mesi compresi tra novembre ed aprile sarà necessario interrompere forzatamente i lavori di realizzazione dell impianto in quanto tutta l area potrebbe, con elevata probabilità, essere soggetta ad abbondanti precipitazioni nevose. Per ovviare a tale inconveniente ed abbreviare i tempi di realizzazione, si è quindi scelto di operare su più fronti contemporaneamente, mediante l utilizzo di diverse squadre di lavoro. La realizzazione della traversa richiederà la realizzazione di un bypass temporaneo di una decina di metri di lunghezza per la deviazione del corso d acqua, in modo tale da consentire lo scavo e la posa del calcestruzzo in condizioni asciutte. I lavori di realizzazione della traversa e delle bocche di presa andranno quindi realizzati nei mesi di morbida, da agosto ad ottobre. L accesso al cantiere di realizzazione dell opera di presa verrà garantito mediante la realizzazione di una breve pista provvisoria che si staccherà dalla strada poderale esistente. I lavori per la realizzazione del dissabbiatore e della vasca di carico potranno iniziare quasi contemporaneamente ai lavori di realizzazione dell opera di presa. I volumi di materiale scavato verranno temporaneamente stoccati all interno dell area di cantiere e verranno poi utilizzati, all interno dello stesso per eseguire i rinterri ad opere ultimate. Edificio di centrale Anche la realizzazione dell edificio della centrale potrà essere avviato contemporaneamente a quello delle opere di presa. La costruzione del fabbricato comporterà operazioni di scavo e movimenti di terra per l adattamento dell area all uso. Le fasi previste sono le seguenti: si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità di progetto per l esecuzione della vasca di raccolta acque di scarico e del tratto iniziale del canale di scarico sottostante al fabbricato. Lo scavo verrà eseguito per un area leggermente maggiore dell ingombro del fabbricato al fine di predisporre un idonea scarpa necessaria ad evitare franamenti delle pareti. per isolare lo scavo dall ambiente idrico verranno infisse alcune palancole metalliche impermeabilizzate, che consentiranno anche di evitare il rischio di contaminazione e di aumento della torbidità dell acqua del torrente; Proponente: EDI VUILLERMOZ 49

205 ove la consistenza del terreno non risulti sufficiente a garantire la stabilità delle pareti dello scavo in oggetto, sarà necessario provvedere alla formazione di sbadacchiature a mezzo di casseforme in ferro che proteggeranno gli addetti nelle operazioni costruttive; si procederà con la realizzazione della platea di fondazione; verrà completata la costruzione dei muri perimetrali del fabbricato formati dai pilastri in c.a. e dal tamponamento in pannelli di c.a. prefabbricati, iniziando dalle fondazioni e dalle opere d arte specifiche (canale di scarico sottostante); si procederà alla realizzazione della copertura piana; sarà necessario provvedere alla impermeabilizzazione esterna del manufatto interrato, al fine di evitare possibili infiltrazioni d acqua dal sottosuolo attraverso le riprese di getto. L impermeabilizzazione verrà eseguita mediante l utilizzo di apposite guaine in elastomero con giunti saldati a caldo; la costruzione del fabbricato verrà completata con la posa del rivestimento nelle facciate a vista in pietra locale e l installazione dei serramenti e dei portoni d ingresso in legno; terminata la costruzione dell edificio, questo sarà interrato ed il terreno circostante idoneamente riprofilato. Anche in questo caso si prevede il riutilizzo di una quantità considerevole del materiale scavato all interno dell area di cantiere, per la realizzazione di rinterri e riprofilatura del pendio laddove necessario. Ad opere civili ultimate si procederà con l installazione delle componenti elettromeccaniche e dei macchinari di produzione. Solo in seguito si procederà alla messa in acqua e all avvio dell impianto. L area oggetto d intervento verrà infine ripristinata alle condizioni originali mediante riporto di terreno vegetale, inerbimento e piantumazione secondo le disposizioni degli Uffici regionali preposti. Si rimanda all elaborato grafico denominato VIA 18 per una definizione dettagliata dei volumi di scavo previsti ed il loro riutilizzo stoccaggio in cantiere. Condotta forzata Le modalità di posa della condotta forzata adottate avranno l'obiettivo di limitare al massimo il tratto di terreno in scavo, procedendo in maniera progressiva e modulare, secondo una successione delle operazioni di posa (scavo, posa, ricoprimento) che lascerà tratti a cielo aperto di condotta per una lunghezza massima di 50 m circa, come riportato in Figura 30. La posa avverrà su uno strato di sabbia e sarà ricoperta con lo stesso materiale proveniente dagli scavi; la trincea sarà ridotta al minimo indispensabile ed il materiale di risulta che non sarà possibile Proponente: EDI VUILLERMOZ 50

206 sistemare in loco verrà riutilizzato per la sistemazione della zona di presa oppure, qualora ancora in eccesso, verrà opportunamente smaltito in discarica autorizzata. Figura 30. Modalità di posa condotta Fasi del cantiere mobile Nel dettaglio le operazioni di posa della condotta forzata prevedono le seguenti operazioni: realizzazione di un bypass in sicurezza dello scavo, per non interrompere mai, nei limiti del possibile, la viabilità sulla strada poderale; si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità stabilita, per tratti di lunghezza limitata, con deposito del materiale a lato dello scavo che verrà utilizzato per il ritombamento immediato dello stesso appena posata la condotta; si procederà alla posa della condotta costituita da tubi in acciaio in canne di lunghezza standard 6 o 12 metri, eseguita per tratti di lunghezza limitata, procedendo all unione degli stessi a mezzo di saldature; si procederà infine all immediato ritombamento col materiale proveniente dallo scavo, lasciando aperto solamente la porzione finale, per procedere col lavoro nel tratto successivo. Lo stoccaggio degli spezzoni che costituiscono la tubazione avverrà parzialmente nell area di cantiere della presa, e parzialmente nell area di cantiere della centrale, trasportando gli elementi lungo il tracciato solo al momento della posa effettiva. Al fine di facilitare i lavori di posa è prevista inoltre una zona di stoccaggio del materiale, di dimensioni contenute, in prossimità della località Comba-Dzerman. Si rimanda all elaborato grafico VIA 19 per l identificazione delle aree di cantiere e stoccaggio. Infine si procederà alle opere di ripristino, inerbimento e piantumazione. I lavori di cantiere all esterno saranno concentrati nell arco di 18 mesi, escluse le pause invernali forzate a causa della potenziale presenza di neve. Nel complesso il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari. Di seguito (Tabella 11) si riporta il cronoprogramma dei lavori previsti per la realizzazione dell intervento oggetto della presente trattazione. Proponente: EDI VUILLERMOZ 51

207 Tabella 11. Cronoprogramma dei lavori per la realizzazione dell impianto in progetto. Proponente: EDI VUILLERMOZ 52

208 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA In questo capitolo verranno analizzati i costi di costruzione e di quelli di esercizio dell impianto, nonché i conseguenti benefici attesi. 5.1 COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO I costi di realizzazione dell impianto (scelta progettuale) sono riassunti nella Tabella 12. L ammontare della spesa per la realizzazione dell impianto è di circa ,60. PRESA OPERE CIVILI ,18 OPERE E.M ,00 CONDOTTA FORNITURA E POSA CONDOTTA ,50 EDIFICIO CENTRALE OPERE CIVILI ,92 OPERE E.M ,00 TOTALE ,60 Tabella 12 Costi di costruzione dell impianto idroelettrico di Etroubles I principali costi legati alla gestione ed all esercizio dell impianto sono comprensivi dei costi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, sorveglianza e controllo, dei costi di assicurazione e di quelli di concessione. I costi di manutenzione ordinaria possono essere stimati in un importo annuale di circa Per le operazioni di manutenzione straordinaria si può prevedere la parziale sostituzione dei macchinari di produzione con cadenza decennale. Si stima un costo di manutenzione straordinaria di circa ogni 10 anni. Proponente: EDI VUILLERMOZ 53

209 Ai costi di manutenzione, si stima infine di aggiungere annualmente la spesa fissa per costi di assicurazione, concessione, sorveglianza e controllo dell impianto di circa STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO La producibilità media annua attesa per l impianto di produzione è stata stimata a partire dalla serie storica della portate medie giornaliere disponibili dal 1952 al 1968 e dal 2008 al 2014 come media delle producibilità annue date da: Dove: D D Q i è la portata media giornaliera turbinata nel giorno i-esimo dell anno; H i è il salto motore al netto delle perdite in adduzione, associato alla porta Q i ; 0,85 è il rendimento complessivo del sistema produttivo (turbine idrauliche, alternatori, trasformatori); 24 sono le ore di funzionamento dell impianto nell arco di un intera giornata. La producibilità media annua attesa per l impianto risulta pertanto essere pari a 3,94 GWh/anno. Il principale beneficio economico legato alla realizzazione dell impianto idroelettrico di Etroubles è pertanto legato alla vendita dell energia elettrica prodotta dall impianto. Si ipotizza la vendita dell energia prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti valutato al VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO In questo paragrafo viene presentata la valutazione economica di massima dell investimento per la realizzazione dell impianto idroelettrico in progetto. E stato adottato il classico approccio dei flussi di cassa, valutando la differenza netta tra entrate ed uscite. La moneta considerata è l euro al valore di scambio del Nella presente valutazione è stato trascurato l andamento dell inflazione e questo consente di operare in condizioni conservative. Il prevedibile aumento del valore dell inflazione può generare un effetto significativo sui flussi di cassa più distanti nel tempo, trascurare questo fenomeno si traduce pertanto in una sottostima sistematica degli introiti e porta alla generazione di uno scenario cautelativo. Il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari e l entrata in esercizio dell impianto è prevista per la fine del terzo anno. A partire dall entrata in esercizio sono stati valutati i proventi derivanti dalla cessione dell energia elettrica prodotta in ipotesi di cessione totale dell energia, al netto dell alimentazione dei sistemi ausiliari, retribuita con il regime dei prezzi minimi garantiti aggiornato al Proponente: EDI VUILLERMOZ 54

210 Il regime dei prezzi minimi garantiti si applica a impianti di produzione da fonti rinnovabili, che operano con regime di ritiro dedicato e con potenza nominale inferiore a 1 MW. Dell energia prodotta annualmente (AEP), una prima parte (1,5 milioni di kwh per l idroelettrico) gode d incentivo. La restante parte della produzione annua viene corrisposta al prezzo medio zonale dell energia elettrica (0,052 /kwh aggiornato al 2015). Il metodo del Discount Cash Flow o flusso di cassa scontato (D.C.F.) utilizzato per la presente verifica economica considera l investimento, sotto il profilo finanziario, come un impiego iniziale di risorse (spesa) cui seguirà, nei periodi successivi, un acquisizione di risorse (introito). In termini monetari vi è quindi un flusso di cassa iniziale di spesa negativo cui seguiranno più flussi di cassa normalmente di segno positivo. Schematicamente gli esborsi ed i ritorni finanziari si possono raffigurare come flussi di un'ipotetica cassa, costituita per l'investimento: da questo deriva la diffusa espressione "Cash Flow". Esborsi ed introiti avvengono peraltro in epoche diverse ovvero in valute non omogenee: occorre quindi trasformare i vari flussi annuali in valute omogenee, cioè riferite alla data del primo esborso. Con questo processo, definito di "attualizzazione" o di "sconto", si tiene conto dell incertezza economica nell assegnare un valore monetario ad un flusso di cassa distante nel tempo. Previa definizione del relativo tasso di sconto, ogni flusso di cassa annuale è soppesato in base alla sua distanza temporale dall inizio dell investimento. Questo metodo è particolarmente idoneo a stabilire la validità economica di iniziative caratterizzate da investimenti e rientri economici pluriennali; essa sarà verificata se, prima del termine della vita fisica dell'impianto, il valore progressivo dei flussi di cassa (D.C.F. cumulato o V.A.N valore attualizzato netto o P.N.V Present Net Value) sarà di segno positivo. Un altro indicatore di notevole importanza è il Saggio di Rendimento Interno (S.R.I.) anche definito Tasso Interno di Redditività (T.I.R.) oppure Internal Rate of Return (I.R.R.). Esso esprime in pratica il tasso d interesse del capitale impiegato nell investimento e corrisponde al tasso di attualizzazione per il quale si ottiene l azzeramento, al termine del periodo di verifica, del D.C.F. Nella valutazione della redditività di un investimento con questi metodi, le principali variabili in gioco sono le seguenti: importo degli investimenti, cioè dei flussi di cassa negativi, di norma concentrati negli anni iniziali; importo dei successivi flussi di cassa, sia negativi (spese), che positivi (introiti); Proponente: EDI VUILLERMOZ 55

211 tasso di attualizzazione. Una soluzione pragmatica, applicata anche in questo caso, è quella di impostare il D.C.F. a moneta costante ed attuale, senza ipotizzare aleatori indici d inflazione: quale "tasso di attualizzazione" si può allora assumere il tasso d interesse atteso del capitale investito, riferito ad una situazione in assenza d inflazione. Tale scelta, fra l'altro, consente al metodo di valutazione di operare in maggiori condizioni di sicurezza, e conduce alla generazione di scenari di redditività maggiormente prudenziali. Tenuto conto di quanto sopra esposto, il valore del tasso di attualizzazione normalmente usato per previsioni relative ad impianti industriali del tipo di quelli in esame è del 5%: tale valore è altresì indicato in diverse leggi dello Stato (Provvedimento CIP n. 15/1989). Inoltre è bene precisare quanto segue: durata della verifica: la durata della verifica economica per iniziative come quelle in esame viene convenzionalmente estesa al periodo di durata della concessione di derivazione e sfruttamento idrico del corso d acqua, in questo caso 30 anni. In realtà la legge prevede per le piccole derivazioni il rinnovo automatico della concessione alla scadenza qualora non ostino superiori ragioni di pubblico interesse. In pratica dal dopoguerra ad oggi non si sono verificati casi di mancato rinnovo di piccole concessioni; valore residuo dell impianto: la vita tecnica dell impianto può essere prolungata quasi all infinito mediante la manutenzione accurata e sistematica delle componenti elettromeccaniche e con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle opere civili, notoriamente meno soggette ad usura. Di conseguenza il valore residuo delle centrali è molto elevato, come dimostrano numerosi esempi anche recenti di compravendita di vecchie centrali. Nonostante ciò si è scelto di ipotizzare nullo il valore residuo della centrale al 30 anno. In conclusione, con questi presupposti, si può affermare che l'analisi di redditività economica, condotta lungo un arco di tempo di 30 anni, risulta attendibile e molto prudenziale. Riassumendo l analisi economica si basa sulle seguenti ipotesi: periodo di costruzione dell impianto della durata di circa 3 anni con esborsi costanti, e cioè il 40% al primo anno, il 40% al secondo e il restante 20% al terzo anno; costi di operazione e mantenimento ordinario durante l esercizio considerati costanti e pari a ; rinnovo di parte dell apparecchiatura elettromeccanica dopo 10 anni di esercizio a causa della probabile usura cui sono sottoposti i macchinari degli impianti idroelettrici; Proponente: EDI VUILLERMOZ 56

212 vendita dell energia elettrica prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti; prezzo zonale di vendita dell energia pari a 0,052 /kwh; flusso dei benefici costante riferito all anno idrologico medio, con produzione media annua stimabile in 3,94 GWh. Nella Tabella 13 sono riassunti gli indici economici dell investimento in progetto. VAN PBT 25 IRR 5,96 % Tabella 13. Indici economici dell investimento: VAN (Valore attualizzato netto), PBT (tempo di ritorno dell investimento) e IRR (Tasso di redditività interno) Sulla base di questi dati viene calcolato il flusso di cassa annuale, il flusso di cassa annuale attualizzato (DCF) e quindi il DCF progressivo per giungere, infine, alla determinazione del valore minimo del prezzo di vendita del kwh da applicare, per annullare il DCF cumulato al termine del periodo considerato, cioè per garantire all'iniziativa una redditività minima del 5%. La Figura 31 seguente mostra, anno per anno, le uscite in conto capitale, le uscite in conto esercizio e gli ingressi. L ammortamento dell impianto potrà avvenire in circa 25 anni di esercizio quindi nell arco di tempo inferiore a 30 anni di concessione, in tale ipotesi la costruzione dell impianto idroelettrico, oltre ad avere finalità ambientali e di pubblico interesse, si ritiene vantaggioso dal punto di vista economico e finanziario milioni di Flusso di cassa Flusso attualizzato Flusso cumulato Figura 31. DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto Proponente: EDI VUILLERMOZ 57

213 Proponente: EDI VUILLERMOZ 58 Tabella 14. DCF annuale, DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto A N N O USCITE IN CONTO CAPITALE Costo Impianto Tot. uscite in conto capitale USCITE IN CONTO ESERCIZIO Tot. uscite in conto esercizio 0 756, , , (756,991) (756,991) (756,991) 1 756, , , (756,991) (720,944) (1,477,935) 2 378, ,496 20, , (398,496) (361,447) (1,839,382) ,854 86, , , , ,419 (1,695,963) ,854 86, , , , ,590 (1,559,373) ,854 86, , , , ,086 (1,429,287) ,854 86, , , , ,891 (1,305,397) ,854 86, , , , ,991 (1,187,405) ,854 86, , , , ,373 (1,075,032) ,854 86, , , , ,022 (968,011) ,854 86, , , , ,925 (866,085) ,854 86, , , ,026 97,072 (769,013) ,000 48, , , ,880 (45,974) (25,600) (794,614) ,854 86, , , ,026 88,047 (706,567) ,854 86, , , ,026 83,854 (622,712) ,854 86, , , ,026 79,861 (542,851) ,854 86, , , ,026 76,058 (466,793) ,854 86, , , ,026 72,436 (394,356) ,854 86, , , ,026 68,987 (325,369) ,854 86, , , ,026 65,702 (259,667) ,854 86, , , ,026 62,573 (197,094) ,854 86, , , ,026 59,594 (137,500) ,000 48, , , ,880 (45,974) (15,716) (153,216) ,854 86, , , ,026 54,053 (99,163) ,854 86, , , ,026 51,479 (47,684) ,854 86, , , ,026 49,028 1, ,854 86, , , ,026 46,693 48, ,854 86, , , ,026 44,470 92, ,854 86, , , ,026 42, , ,854 86, , , ,026 40, , ,854 86, , , ,026 38, ,609 TOT. 1,892,478 2,392,478 2,375,919 4,768,397 7,080,640 7,080,640 2,312, , ,609 ENTRATE TOTALE USCITE Vendita energia elettrica TOTALE ENTRATE FLUSSO FLUSSI FLUSSO ATTUALIZZATO FLUSSO ATTUALIZZATO CUMULATO Relazione Tecnica Impianto idroelettrico di Etroubles

214 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 6.1 CONTROLLI ORDINARI Data la semplicità dell impianto e l entità modesta delle opere, i dispositivi di controllo previsti, in aggiunta agli equipaggiamenti di base del progetto, si limitano ai seguenti: due mire topografiche fisse, una in sponda sinistra ed una in sponda destra leggermente a monte della traversa per tenere sotto controllo almeno tre punti referenziali della stessa; due mire topografiche fisse nella zona della condotta per controllare eventuali spostamenti della stessa; un asta idrometrica a monte della traversa; due misuratori automatici di livello, uno prossimo alla soglia d immissione all adduzione (al termine del dissabbiatore) ed uno in corrispondenza del punto di rilascio del DMV e del dispositivo di risalita dei pesci. Il Gestore, attraverso personale appositamente contrattato per l esercizio, la sorveglianza e vigilanza dell impianto, terrà sotto osservazione diretta le varie componenti dell impianto come descritto a continuazione trattando separatamente la traversa e la presa dalle opere di valle. TRAVERSA ED OPERA DI PRESA Durante l esercizio dell impianto, per la traversa e l opera di presa sono previste le osservazioni e controlli sistematici seguenti: Frequenza Giornaliera: Frequenza Settimanale: Frequenza Mensile: letture dei registri dei due misuratori automatici di livello e quindi determinazione sia delle portate derivate che di quelle restituite in alveo; osservazione del grado d intasamento delle griglie nel periodo di morbida; letture dei livelli a monte della traversa; osservazione del grado d interrimento del dissabbiatore ed eventuale pulizia (con apertura della paratoia di sghiaio e di quella di modulazione del DMV) dello stesso nel periodo di morbida; operazione di pulizia (con apertura della relativa paratoia) dello sghiaiatore e della paratoia di modulazione del DMV durante il periodo di morbida; controllo della funzionalità dei cavi d automazione Proponente: EDI VUILLERMOZ 59

215 e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici dell opera di presa; Frequenza Semestrale: controllo visivo dello stato generale della traversa ed opera di presa: interrimento serbatoio, erosioni a valle traversa, controlli topografici della traversa. In aggiunta a quanto sopra indicato, data l importanza dell operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, si verificherà detta paratoia aprendola parzialmente e richiudendola almeno 4 volte all anno in aggiunta alla sua operazione sistematica in occasione di eventi di piena. EDIFICIO DI CENTRALE E CONDOTTA FORZATA Durante l esercizio sono previsti i controlli seguenti: Frequenza Trimestrale: Frequenza Semestrale: manutenzione sistematica degli equipaggiamenti della condotta e della centrale consistente fra l altro in: verifica dei pezzi speciali della condotta, controlli e verifiche sul generatore, verifiche dei cuscinetti, controllo della funzionalità dei cavi d automazione e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici della centrale, etc.; controllo visivo dello stato generale delle opere di valle ed in particolare controllo del comportamento delle opere di attraversamento di corsi d acqua, della stabilità dei muri del dissabbiatore, della condotta e degli scavi della centrale, ed infine dell accessibilità alla centrale, ispezione della condotta forzata dall interno nei tratti. La manutenzione straordinaria degli equipaggiamenti della centrale verrà fatta quando se ne presenterà la necessità. 6.2 CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI Vengono trattati separatamente i controlli previsti a seguito di eventi eccezionali a seconda che siano di carattere idrometeorologico o sismico. EVENTI IDOMETEOROLOGICI ECCEZIONALI A seguito di eventi idrometeorologici eccezionali verrà fatto un controllo visivo dello stato generale dell impianto ed un controllo della operabilità delle componenti idromeccaniche dello stesso consistente nelle osservazioni seguenti: Proponente: EDI VUILLERMOZ 60

216 condizioni d interrimento del serbatoio con particolare riferimento al canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde; eventuali erosioni a valle della traversa e del canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde dell alveo; stato di funzionamento di tutti i sistemi di drenaggio previsti lungo l impianto; comportamento dei tombini dei principali corsi d acqua attraversati; accessibilità alla centrale; operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, di quella della paratoia di derivazione e quella della paratoia del dispositivo di risalita dei pesci; l intasamento delle griglie e lo stato di interrimento del dissabbiatore e degli sghiaiatori secondari. EVENTI SISMICI A seguito di eventi sismici il controllo si concentrerà prevalentemente sugli aspetti statici e sulle condizioni di operabilità degli equipaggiamenti elettromeccanici. Ed in particolare si procederà ai seguenti controlli: controllo delle condizioni statiche della presa e delle opere annesse; controllo delle condizioni statiche dell adduzione in particolare nelle zone più vulnerabili della condotta forzata; controllo delle condizioni statiche del dissabbiatore; controllo della operabilità di tutti gli equipaggiamenti idromeccanici dell impianto (paratoie e turbine). Proponente: EDI VUILLERMOZ 61

217 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN Proponente: EDI VUILLERMOZ 62

218 Proponente: EDI VUILLERMOZ 63

219 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS Proponente: EDI VUILLERMOZ 64

220 Proponente: EDI VUILLERMOZ 65

221 Proponente: EDI VUILLERMOZ 66

222 Proponente: EDI VUILLERMOZ 67

223 Proponente: EDI VUILLERMOZ 68

224 Proponente: EDI VUILLERMOZ 69

225 Proponente: EDI VUILLERMOZ 70

226 Proponente: EDI VUILLERMOZ 71

227 Proponente: EDI VUILLERMOZ 72

228 Proponente: EDI VUILLERMOZ 73

229 Proponente: EDI VUILLERMOZ 74

230 INDICE 1 INTRODUZIONE CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO PARAMETRI DI CONCESSIONE COROGRAFIA 5 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO 7 DESCRIZIONE 7 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CONDOTTA FORZATA 29 DESCRIZIONE 29 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CENTRALE DI PRODUZIONE 35 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CANALE DI RESTITUZIONE 41 DESCRIZIONE 41 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA 43 DESCRIZIONE 43 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI 46 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE 47 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI 49 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO 54 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 59 Proponente: LAURENT CONTI I

231 6.1 CONTROLLI ORDINARI CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI 60 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN 62 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS 64 Proponente: LAURENT CONTI II

232 1 INTRODUZIONE La presente Relazione Tecnica Particolareggiata fa parte del Progetto Definitivo dell impianto idroelettrico sul Torrente Menouve, nel Comune di Etroubles (AO), con opera di presa in località Arvus a quota 1.930,00 m. s.l.m. e centrale di produzione ubicata in località Quaye, con quota di restituzione in alveo pari a 1.612,00 m s.l.m. La domanda di subconcessione idrica è stata depositata presso la Regione della Valle d Aosta in data 4 luglio Successivamente all attivazione dell iter di concessione idrica ai sensi del TU 1775/1933 è stata consegnata la documentazione per la valutazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi del Piano Regionale di Tutela delle Acque, documentazione che è stata dichiarata conforme con nota Regione Valle d Aosta prot. 7880/DDS del 31/07/2014. Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della LR n. 14 del 1999 (nota Regione Valle d Aosta prot. 9809/DDS del 24/11/2014), procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Il progetto definitivo, di cui la presente relazione fa parte, è allegato allo Studio di Impatto Ambientale. Lo Studio di Impatto Ambientale nel suo complesso è costituito dalle seguenti relazioni: TITOLO ELABORATO DATA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE giu - 15 INDAGINI AMBIENTALI giu - 15 SINTESI NON TECNICA giu - 15 RELAZIONE TECNICA giu - 15 RELAZIONE IDROLOGICA giu - 15 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA giu - 15 INTERFERENZA CON LE OPERE IDRAULICHE ESISTENTI giu - 15 PIANO DI DISMISSIONE DELLE OPERE giu - 15 RELAZIONE GEOLOGICO - GEOTECNICA giu - 15 GESTIONE TERRE E MATERIALE DI SCAVO giu - 15 STUDIO SULLA COMPATIBILITÀ DELLE OPERE DELL IMPIANTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE giu - 15 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO giu - 15 VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA giu - 15 E dai seguenti elaborati grafici: Proponente: LAURENT CONTI 1

233 COD TITOLO ELABORATO GRAFICO SCALA DATA VIA 01 ALTERNATIVE TRACCIATO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 02 COROGRAFIA 1: giu - 15 VIA 03 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 04 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Ortofoto 1: giu - 15 VIA 05 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Catastale varie giu - 15 VIA 06 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria e Profilo Longitudinale su Rilievo Topografico 1:1.000 giu - 15 VIA 07 PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 08 PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 09 SCALA PESCI E RILASCIO D.M.V. - Pianta e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 10 CONDOTTA FORZATA - Sezioni Tipiche 1:200 giu - 15 VIA 11 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 12 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 13 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria - (Alternativa A) 1:500 giu - 15 VIA 14 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione - (Alternativa A) 1:100 giu - 15 VIA 15 VIABILITA' - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 16 LINEA E.E. - Planimetria su Ortofoto e Sezioni Tipiche varie giu - 15 VIA 17 INTERFERENZE - Planimetria Generale e Sezioni varie giu - 15 VIA 18 VOLUMI DI SCAVO E RIUTILIZZO - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 19 AREE DI CANTIERE - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 20 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 21 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 22 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 23 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 24 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA BOSCATA ART. 33 1: giu - 15 VIA 25 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA FRANE ART. 35 1: giu - 15 VIA 26 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREE A RISCHIO INONDAZIONE ART. 36 1: giu - 15 VIA 27 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI TUTELA CAPTAZIONI 1: giu - 15 VIA 28 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA VALANGHE ART. 37 1: giu - 15 VIA 29 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI ZONIZZAZIONE PRGC 1: giu - 15 VIA 30 DPA IMPATTO ELETTROMAGNETICO - PLANIMETRIA 1:500 giu - 15 PROPOSTA DI REALIZZAZIONE DI PUNTO DI PRIMO SOCCORSO PER VIA 31 varie giu - 15 ESCURSIONISTI La presente Relazione Tecnica riporta: La descrizione delle scelte progettuali individuate; La descrizione delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei lavori; La descrizione del sistema di monitoraggio delle portate captate e rilasciate a valle della traversa di derivazione; La stima dei costi di realizzazione e di gestione ed esercizio dell impianto; Proponente: LAURENT CONTI 2

234 1.1 CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO Al fine di consentire una completa valutazione è presentata la cronistoria dell iter amministrativo dell intervento in esame: la domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico è stata presentata agli uffici competenti in data 04/07/2006, proponenti sig. Laurent Jean Conti (nato ad Aosta il 20/9/1969 C.F.: CNTLNT69P20A326G) e sig. Andrea Vicquéry (nato a Biella il 26/7/74 CF: VCQNDR74H26A859Z); la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta in data 03/04/2007, GU N 39 Parte II. Non essendo giunte nei successivi 30 giorni domande di concessione alla derivazione per il medesimo tratto di torrente, la domanda in essere risultava essere in esclusiva; in data 08/02/2012 il signori Laurent Jean Conti e Andrea Vicquéry con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturavano la domanda di concessione all Arch. Edi Vuillermoz, nato il 03/04/1963 ad Aosta, C.F. VLLDEI63D03A326X e residente in Rosain (AO), Fraz. Landret 20; in data 13/04/2012 veniva trasmessa la Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, comprensiva di analisi ambientali e valutazione del DMV tramite metodologia IFIM; in data 16/07/2013 veniva trasmessa la documentazione integrativa alla Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, richiesta con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 24/5/2012 (prot. 4838/DSS) e del 20/09/2012 (prot. 8952/DDS). in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. 7880/DDS) la documentazione è stata dichiarata conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque; in data 24/06/2015 l Arch. Edi Vuillermoz con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturava la domanda di concessione al signor Laurent Jean Conti, nato ad Aosta il 20/9/1969, C.F.: CNTLNT69P20A326G; Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 14 del 18/06/1999, come disposto con nota del 24/11/2014 (prot. 9809), con procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Proponente: LAURENT CONTI 3

235 1.2 PARAMETRI DI CONCESSIONE I principali parametri caratteristici della derivazione in progetto, sono riassunti nella Tabella 1 seguente, così come indicati nella domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico datata 4 luglio Quota presa Quota acqua nella vasca di carico Quota acqua nella vasca di scarico Quota restituzione in alveo Salto motore m s.l.m. 1927,95 m s.l.m. 1618,50 m s.l.m m s.l.m. 309,45 m Qmedia derivabile 0,1855 m 3 /s Qmax derivabile 0,700 m 3 /s Potenza nominale di concessione Potenza nominale massima Potenza installata 562,9 kw 2124 kw kw Tabella 1. Dati tecnici principali dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 4

236 1.3 COROGRAFIA La corografia d insieme dell intervento proposto è schematizzata nello stralcio della Cartografia Tecnica Regionale riportato nella successiva Figura 1. Figura 1. Corografia d insieme dell intervento proposto su stralcio CTR Proponente: LAURENT CONTI 5

237 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO L impianto in progetto è costituito nel suo complesso da: N.1 Opera di derivazione composta da: traversa fissa in c.a., N. 2 bocche di presa laterali piane in sponda destra, N.1 canale sghiaiatore in sponda destra e N.1 opera di risalita per i pesci in sponda sinistra; N.1 Dissabbiatore in sponda destra; N.1 Vasca di carico in sponda destra; N.1 Condotta forzata in acciaio; N.1 Edificio adibito a centrale di produzione dell energia elettrica, equipaggiato con N. 2 gruppi di produzione (costituiti ciascuno da turbina tipo Pelton, alternatore e trasformatore); N.1 Canale di restituzione dell acqua turbinata in alveo; N.1 linea elettrica in MT per il collegamento dell impianto alle rete elettrica di distribuzione dell energia prodotta; N. 1 nuova cabina secondaria di consegna dell energia elettrica prodotta. I dati tecnici caratteristici dell impianto sono riassunti nella Tabella 2. Quota sfioro traversa opera di presa Quota di restituzione Salto motore Lunghezza condotta forzata Diametro condotta forzata Qmax derivabile Qmedia derivabile Potenza nominale media Potenza totale installata Producibilità attesa annua m s.l.m m s.l.m. 309,45 m m 800 mm 0,700 m3/s 0,1855 m3/s 562,9 kw kw 3,94 GWh Tabella 2. Dati tecnici caratteristici dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 6

238 2.1 OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO DESCRIZIONE OPERE A FIUME L opera sbarramento sul torrente Menouve è costituita da una traversa in c.a. di nuova realizzazione con quota del ciglio di sfioro alla quota m s.l.m. Il corpo traversa ha un'altezza massima di 2,5 m, una larghezza totale di circa 18,00 m, ed ha un profilo di sfioro di tipo Creager con luce libera è di 14 m. I muri d ala di contenimento della piena di progetto hanno quota 1.931,20 m s.l.m. La portata di Deflusso Minimo Vitale, calcolato come indicato nella relazione Indagini ambientali verrà rilasciato in maniera frazionata: una quota pari a 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale) andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra, attraverso una luce libera di 30 x 32 cm; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà invece attraverso una paratoia piana posta nel corpo stesso della traversa, di luce netta 50 x 50 cm. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. Il DMV predisposto è di tipo modulato per tenere in considerazione la particolarità delle portate dei corsi d acqua regionali che, essendo per la maggior parte di origine nivo-glaciale, presentano dei minimi invernali e dei massimi estivi con differenze piuttosto importanti. Le 2 bocche di presa piane laterali in destra idrografica hanno rispettivamente luce netta di 0,85 m di larghezza e 2,20 m di altezza e sono dotate entrambe di paratoie piane di regolazione che consentono di isolare ciascuna in modo indipendente le due porzioni in cui è diviso il successivo canale di raccordo. A valle delle bocche di presa hanno origine 2 canali di raccordo che convogliano, a pelo libero, l acqua captata alle due vasche, indipendenti, del dissabbiatore: ogni canale ha larghezza pari a 0,85 m e pendenza del 4.6 %. In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore, regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. Alzando periodicamente la paratoia sghiaiatrice, il canale rimane pulito, limitando l entrata di trasporto solido nella bocca di presa e, di conseguenza, nel dissabbiatore. Proponente: LAURENT CONTI 7

239 Infine, in sponda sinistra, è prevista la realizzazione di una scala di risalita per i pesci del tipo a bacini successivi, separati da setti in massi di pietra cementati, avente una lunghezza complessiva di circa 22 m. Affinché il passaggio artificiale sia correttamente realizzato deve essere compatibile con le capacità natatorie e di salto dei diversi individui presenti, e in modo particolare deve tenere conto della resistenza alla velocità della corrente caratteristica delle varie specie. In fase esecutiva, in accordo con gli uffici competenti, verranno concordate le dimensioni e le pendenze delle vasche secondo i principi biomeccanici relativi ai salmonidi. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. CAPTAZIONE E DISSABBIAMENTO L acqua derivata dal torrente Menouve è convogliata al dissabbiatore tramite il canale di raccordo. Prima di raggiungere le vasche di calma l acqua transita per una piccola vasca di pre dissabbiamento, separata dal dissabbiatore da una soglia di fondo alla quota 1.927,10 m s.l.m., e dotata di canale e paratoia pre dissabbiatrice. Ogni vasca ha una lunghezza di 20 m e una larghezza di 3 m, con pendenza del fondo pari a circa il 3%. All estremità di valle delle vasche, è presente una seconda soglia posta alla quota di 1.927,30, in corrispondenza della quale sono installate le paratoie dissabbiatrici, la cui apertura consente l eliminazione dei sedimenti deposti sul fondo. Al termine del dissabbiatore due paratoie piane, di dimensioni 2 x 3,4 m ciascuna, consentono la regolazione del livello idrico all interno del dissabbiatore, mantenendolo ad una quota tale da garantire un efficienza di rimozione del 100% della frazione solida di diametro superiore a 0,20 mm. Infine, il dissabbiatore è dotato di n. 4 sfioratori laterali di troppo pieno con soglia tracimante alla 1.930,05 m s.l.m. e aventi una luce netta di 0,50 x 2,00 m ciascuno. Attraverso tali sfioratori, in caso di fermo impianto e contemporanea mancata chiusura delle paratoie di captazione alla presa, l acqua in eccesso potrà tracimare senza mandare in pressione la struttura. Le opere di captazione delle acque, comprese quelle di dissabbiamento e di carico dell impianto, sono completamente interrate. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. Proponente: LAURENT CONTI 8

240 VASCA DI CARICO La portata derivata dal torrente Menouve, dopo aver subito il processo di sedimentazione della frazione fine, viene convogliata nella vasca di carico, posta immediatamente a valle del dissabbiatore. La vasca di carico ha la duplice funzione di assicurare un carico sufficiente all imbocco della condotta forzata in pressione, al fine di evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta stessa, e quella di accumulare la quantità di acqua necessaria a far fronte all avviamento dell impianto, al riempimento della condotta forzata e al regolare funzionamento di attacco e stacco delle macchine in centrale. La vasca ha pianta rettangolare di 4,40 x 4,30 m di sviluppo ed un altezza di 6,15 m. Il carico idraulico sulla testa della condotta forzata in condizioni di esercizio è pari a 2,5 m. La vasca di carico è completamente interrata, con parziale riprofilatura del piano di campagna. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. In Figura 2 e Figura 3 si confronta l area delle opere di presa allo stato di fatto (ante operam), prima della realizzazione dei manufatti, ed a lavori ultimati (post operam), tramite simulazione fotografica. Figura 2. Area di presa ante operam Proponente: LAURENT CONTI 9

241 Figura 3. Area di presa post operam DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI TRAVERSA MURI DI CORONAMENTO Il profilo di rigurgito del Pelo libero indotto dalla realizzazione della traversa sul deflusso della portata naturale afferente alla presa dell impianto in progetto è stato simulato mediante l utilizzo del software di simulazione idraulica HECRAS sviluppato dal Corpo degli Ingegneri dell Hydrologic Engineers Center dell Esercito degli Stati Uniti. Il Software, consente il calcolo del pelo libero in reti di canali artificiali, alvei naturali o reti miste, in condizioni di moto stazionario o non stazionario, assegnata la geometria del canale o della rete, le condizioni di flusso e le condizioni al contorno al sistema. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino alla confluenza dei due affluenti minori posta circa 40 m più a monte, più un tratto di circa 90 m per ciascuno dei due affluenti. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 4. Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell opera di presa, confrontando il pelo libero in assenza delle opere di sbarramento e captazione con quello di rigurgito creato dalla traversa dell impianto. Proponente: LAURENT CONTI 10

242 In Tabella 3 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni numeriche determinati per ciascun tempo di ritorno in corrispondenza della sezione d interesse, nello specifico la sezione di presa. Si rimanda alla relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio delle calcolazioni effettuate per la stima delle portate di piena associate ad un determinato tempo di ritorno tramite la metodologia VAPI. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] Portate Molline [m 3 /s] TOTALE 2 anni 0,815 0,815 1,63 10 anni 1,895 1,895 3, anni 5,835 5,835 11,67 Tabella 3. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di presa Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s) e di paratoia sghiaiatrice principale chiusa. Come è possibile osservare nelle immagini in Figura 5, Figura 6, Figura 7 e Figura 8 la realizzazione dello sbarramento produce un rigurgito della corrente verso monte. Tale effetto si esaurisce a circa 20 m dalla traversa dell impianto, mentre più a monte il deflusso della portata naturale rimane indisturbato anche in seguito alla realizzazione della traversa di sbarramento. Inoltre il rigurgito del profilo idraulico della corrente ad opera dello sbarramento rimane contenuto dalle sponde naturali del torrente in tutte le simulazioni di deflusso effettuate. Pertanto: la realizzazione dello sbarramento non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni; l opera di presa del canale irriguo Ru Neuf d Eternod (circa 45 m a monte della presa dell impianto) non risentirà di alcuna variazione del profilo idraulico in seguito all entrata in funzione dell impianto idroelettrico. Infine, il livello del pelo libero relativo al deflusso della piena con tempo di ritorno T=200 anni si attesta alla quota 1.930,70 m s.l.m. per un tratto, come citato precedentemente, di circa 20 m a monte della traversa. Proponente: LAURENT CONTI 11

243 La quota di coronamento dei muri d ala dell opera di presa, posta alla 1.931,20 m s.l.m, è sufficiente a garantire il contenimento del deflusso della massima piena che si stima possa occorrere ogni 200 anni con un franco di 50 cm, così come prescritto per opere di Classe 1 ai sensi della L.R. 13/ AffluenteDX Menou ve 5 AffluenteSN Me nou ve Confluenza Menou ve 2 Menouve Figura 4. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve a monte dell opera di presa Proponente: LAURENT CONTI 12

244 Figura 5. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 2 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 13

245 Figura 6. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 10 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 14

246 Figura 7. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 200 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 15

247 Figura 8. Profilo idraulico del deflusso di piena con T=200 anni, on condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Dettaglio Proponente: LAURENT CONTI 16

248 RILASCIO DEL DMV E DELLE PORTATE IRRIGUE La portata di Deflusso Minimo Vitale, valutata come indicato nella relazione Indagini ambientali a cura della società Aquaprogram srl attraverso il metodo sperimentale IFIM (Instream Flow Incremental Methodology) in funzione delle esigenze eco-biologiche di una specie animale di riferimento, nello specifico la trota fario (Salmo trutta fario), è variabile mensilmente come riassunto nella Tabella 4 seguente. Si sottolinea che in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. n. 7880/DDS) detto valore di Deflusso Minimo Vitale proposto è stato dichiarato conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque. Tabella 4. Deflusso Minimo Vitale previsto La portata di Deflusso Minimo Vitale verrà rilasciata in maniera frazionata, come segue: una quota del DMV, pari al DMV di base, di 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale), andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra ed alimentata tramite uno stramazzo a larga soglia; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà naturalmente attraverso una paratia piana posta nel corpo stesso della traversa. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. In sponda sinistra idrografica, in prossimità dell imbocco della rampa di risalita dell ittiofauna, sarà posizionato un misuratore di livello. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e di rilascio della portata alle Proponente: LAURENT CONTI 17

249 utenze irrigue di valle. Il sensore di livello allo stesso tempo governerà l apertura o la chiusura delle paratoie di derivazione dell impianto idroelettrico. Il funzionamento, sia per il corretto rilascio del DMV che per la gestione delle portate da rilasciare alle utenze di valle, sarà completamente automatico. Nelle elaborazioni idrologiche riguardanti il nuovo impianto in oggetto sono stati presi in considerazione le seguenti utenze idriche, formalmente in essere (fonte: DGR 1019/ ), quali il Ru Neuf d Enternod, il Ru de Thiou, il Canale di Méan, il Grand Ru d Allein, il Ru de Gnon ed il Ru de Prailles. Le interferenze previste con i canali irrigui intercettati sono limitate e totalmente mitigabili, non sono previsti pertanto effetti negativi né sulla loro funzione produttiva né sul valore storico culturale ad essi associato. In ottemperanza di quanto espresso all art. 30 comma 2 delle NTA del PRG del Comune di Etroubles, al fine di dimostrare la bontà dell intervento proposto è stata predisposta la Interferenze con le opere idrauliche esistenti, a cui si rimanda per una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il rispetto delle disposizioni di cui al comma 2, relative alla tutela dei ru. SCALA DI RISALITA ITTIOFAUNA E RILASCIO DEL DMV Il sistema di gestione e controllo, finalizzato al rilascio del DMV di base, garantisce il corretto rilascio della portata di 90 l/s una volta che in corrispondenza della traversa di derivazione sia presente un tirante idrico a quota m s.l.m. Infatti, nel momento in cui il livello idrico alla traversa si pone a quota m s.l.m., in corrispondenza dello stramazzo di alimentazione del passaggio per pesci di larghezza L=32 cm si instaura un tirante h tale da garantire il corretto rilascio verso valle di una portata pari a Q (legge dello stramazzo in parete grossa): da cui: DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 18

250 La seguente Tabella 5 riassume le variabili di calcolo adottate nel progetto del passaggio per pesci affinché nella stessa transiti una portata di 90 l/s: Q DMV (scala pesci) m 3 /s 0,09 µ (coefficiente efflusso) - 0,385 L (larghezza stramazzo) m 0,32 h (profondità stramazzo) m 0,30 Tabella 5. Verifica stramazzo Scala risalita ittiofauna Il passaggio per pesci ricavato nell opera di presa, oltre a garantire il rilascio del DMV di base, può agevolmente essere sfruttato dall ittiofauna per risalire il torrente e superare il manufatto. A valle dello stramazzo, è stata pertanto prevista un apposita scala per la risalita dell ittiofauna da realizzare mediante il posizionamento di blocchi rocciosi i quali creano delle vasche a livelli successivi, con zone di calma relativa in cui i pesci possono sostare. Ogni singolo bacino avrà lunghezza di 1 m, larghezza di 1 m, mentre il dislivello dell acqua tra vasche adiacenti sarà di 30 cm. La velocità della corrente sarà di 0,94 m/s. In fase esecutiva, in accordo con gli Uffici competenti, verranno verificate dette dimensioni, con le relative pendenze delle vasche, secondo i principi biomeccanici relativi alla composizione dell'ittiofauna potenzialmente presente. PARATOIA PIANA DI MODULAZIONE DEL DMV Al fine di garantire il rilascio verso valle delle portate: relative alla modulazione mensile del DMV (tra i 35 ed i 70 l/s) a complemento di quello necessario per alimentare la scala di risalita dell ittiofauna; delle portate relative a diritti irrigui pre-esistenti; è stata prevista una paratoia piana delle dimensioni 0,50 x 0,50 m, posta nel pressi della sponda sinistra idrografica, sotto battente. Per il dimensionamento si è fatto riferimento alla seguente relazione, relativa ad una luce quadrata sotto battente. Con 2 2 Dove: Proponente: LAURENT CONTI 19

251 µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la luce totale della paratoia (quadrata), pari a 50 cm; a è l apertura della paratoia. Il suo valore massimo è di 50 cm; h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m. L apertura della paratoia sarà automatizzata e varierà quindi in continuo al fine di garantire il corretto rilascio sia del DMV che delle portate relative ai prelievi irrigui delle concessioni in essere. La definizione del grado di apertura è riportato in Tabella 6. Mesi DMV scala DMV paratoia Q irrigue a (apertura) [m 3 /s] [m 3 /s] [m 3 /s] [m] Gen 0, ,00 Feb 0, ,00 Mar 0, ,00 Apr 0,09 0,035 0, ,05 Mag 0,09 0,035 0, ,27 Giu 0,09 0,07 0, ,33 Lug 0,09 0,07 0, ,33 Ago 0,09 0,07 0, ,33 Set 0,09 0,07 0, ,33 Ott 0,09 0, ,02 Nov 0,09 0, ,02 Dic 0, ,00 Tabella 6. DMV mensile da rilasciare a valle dell opera di presa sul T. Menouve e apertura della paratoia al variare del DMV e delle concessioni irrigue a valle della presa Considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a 2 DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 20

252 livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale accordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di tele-gestione dei rilasci verso valle, a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. PARATOIA E CANALE SGHIAIATORE PRINCIPALE In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. La lunghezza del canale sghiaiatore è di circa 12 m con pendenza del 12% circa. L apertura della paratoia sghiaiatrice consente il deflusso di una portata massima data da: 2 Con Dove: µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la larghezza della paratoia (quadrata); 2 h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m; a è l apertura della paratoia, modulabile. L apertura completa della paratoia consente il deflusso di una portata massima di 26 m 3 /s. La paratoia risulta pertanto sovradimensionata rispetto alle portate naturali affluenti alla sezione di presa. Tale sovradimensionamento consentirà a tutta la portata di piena con tempo di ritorno T=200 anni di defluire attraverso il canale. La dimensione massima del materiale solido che può essere rimosso dalla corrente durante le fasi di sghiaiamento, viene calcolata applicando la teoria di Isbash. Il diametro massimo del sedimento che può essere rimosso, D, è espresso in funzione della velocità della corrente che si instaura nel canale sghiaiatore e di un coefficiente C ( ) che dipende dalla situazione di equilibrio dell elemento solido e quindi dalla turbolenza della corrente: 2 Proponente: LAURENT CONTI 21

253 La densità media della particella solida, W s, è generalmente posta uguale a kg/m 3, mentre per l acqua si considera una densità costante, W, pari a 981 kg/m 3. All apertura della paratoia, in condizioni di deflusso caratterizzate da una portata pari alla portata massima di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s), la velocità media della corrente nel canale è di 3,23 m/s, che consente di rimuovere sedimenti di diametro massimo pari a 0,83 m. DISSABBIATORE Efficienza del dissabbiatore La verifica dell efficienza del dissabbiatore è stata eseguita considerando il funzionamento di una singola vasca. In questo modo si otterrà una buona rimozione dei sedimenti anche quando si dovrà effettuare la manutenzione ad una delle due vasche (senza pertanto arrestare la produzione dell impianto idroelettrico: ci si aspetta infatti che nel periodo di scioglimento della neve siano necessarie frequenti manutenzioni al dissabbiatore). La verifica delle capacità di sedimentazione della vasca è stata effettuata con la teoria di Dobbins- Camp, Determinando per ogni particella le due grandezze date dalle seguenti relazioni: /,!" #,$ % e '( %) Dove: h è il tirante idrico nella vasca (in condizioni di esercizio: 4,66 m); V è la velocità dell acqua alla massima portata (0,05); w è la velocità di sedimentazione della particella in acqua ferma; k è la scabrezza delle pareti del dissabbiatore; L è la lunghezza del dissabbiatore (20 m); R è il raggio idraulico; g è l accelerazione di gravità; E possibile individuare nel grafico, presentato in Figura 9, per ogni dimensione di materiale solido, la percentuale che sedimenta nel dissabbiatore. Con la portata massima di dimensionamento di 0,700 m3/s e un tirante idrico medio in vasca di 4,66 m (corrispondente alla quota 1930 m. s.l.m.), la velocità della corrente è di 0,05 m/s; tale velocità consente di rimuovere con un efficienza del 100% le particelle di diametro superiore a 0,20 mm. Tale diametro della frazione sedimentabile è compatibile con la tipologia di turbine scelte per l impianto (nello specifico turbine Pelton, quindi particolarmente sensibili alla presenza di sedimento in sospensione). La medesima capacità dissabbiatrice si sarebbe potuta ottenere Proponente: LAURENT CONTI 22

254 realizzando un dissabbiatore con larghezza maggiore e quota di esercizio inferiore, ma considerata la topografia del sito, per ridurre al minimo i volumi di scavo nel versante, si è preferito optare per lo schema idraulico descritto. Figura 9. Grafico di Dobbins-Camp Sfioratori laterali dissabbiatore La soglia dello sfioro di emergenza è posta alla quota 1.930,05 m s.l.m. La portata tracimante dagli sfioratori laterali può essere valutata mediante la formula della portata effluente da uno stramazzo a larga soglia: 2 Dove: µ è il coefficiente di efflusso pari a 0,385; L è la larghezza totale della soglia sfiorante, pari a 8 m; h è il tirante idrico su ciglio della soglia (al massimo pari a 0,50 m). Lo sfioratore di emergenza è quindi in grado di sfiorare una portata di 4,8 m 3 /s, pari a più di 6 volte la portata massima di dimensionamento dell impianto. L altezza del tirante idrico utile a sfiorare la portata massima di dimensionamento dell impianto è di 0,15 m. Proponente: LAURENT CONTI 23

255 VASCA DI CARICO Il dimensionamento della vasca di carico è stato condotto in modo tale da: garantire il minimo carico idraulico sulla testa della condotta forzata alla partenza, in modo da evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta in pressione; garantire il volume minimo all avvio dell impianto fino al riempimento della condotta forzata e al raggiungimento delle condizioni di regime. La sommergenza minima da garantire sulla testa della condotta è data dalla relazione: Dove: * 0.54 /01 V è la velocità massima all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta forzata. Tale valore teorico, calcolato in condizioni di funzionamento dell impianto, va garantito con margine sufficiente a tutelarsi anche delle perdite di carico aggiuntive dovute al restringimento della vena liquida all imbocco della tubazione. Le perdite di carico d imbocco possono quindi essere stimate mediante la relazione: Dove: 0,5 2 V è la velocità all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; g è l accelerazione di gravità. Il valore della sommergenza minima sulla testa della condotta risulta pertanto essere pari a 1,26 m, verificato dal carico idraulico in condizioni di esercizio pari a 2,50 m. Il volume minimo da assegnare alla vasca di carico, è quello per il quale la condotta va a regime con un tempo di avviamento: Dove: L è la lunghezza della condotta forzata; 3 0 Proponente: LAURENT CONTI 24

256 V e la velocità del flusso in condotta in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; h è il salto lordo. Il tempo T per il quale si giunge alle condizioni di regime è pari a circa 3 volte il valore di Ta; pertanto risulta necessario un valore minimo teorico pari a: Tale volume minimo teorico, in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s) è pari a 2,7 m 3, valore ampiamente soddisfatto dalle dimensioni della vasca di carico. VERIFICA IDRAULICA DELLE OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E CARICO DELL IMPIANTO Il sistema idraulico costituito dall insieme delle opere di captazione e dissabbiamento è stato verificato considerando i seguenti principi di funzionamento: la portata massima di concessione (0,700 m3/s) deve essere captabile con un livello di esercizio alla traversa pari alla quota del ciglio della traversa stessa (1.930 m s.l.m); deve essere garantito il corretto dissabbiamento della portata captata anche tramite l esercizio di una sola delle due vasche dissabbiatrici (è particolarmente importante garantire tale possibilità nei mesi in cui si verifica lo scioglimento della neve, quando il trasporto solido aumenta e potrebbe rendersi necessaria la manutenzione delle vasche dissabbiatrici) Il sistema idraulico è stato verificato mediante l utilizzo del software HECRAS 4.0.1, nelle ipotesi di funzionamento sopra descritte. Nella Figura 10 e Figura 11 si riporta la geometria (planimetria e profilo longitudinale) del sistema idraulico verificato. Come condizione al contorno a valle del sistema, è stato imposto il livello idrico di esercizio nella vasca di carico (1927,95 m s.l.m.). Il livello nel dissabbiatore è mantenuto alla quota m s.l.m dal funzionamento della paratoia che separa dissabbiatore da vasca di carico. Le condizioni di flusso simulate corrispondono al deflusso in condizioni stazionarie della portata massima derivabile dall impianto, pari a 0,700 m3/s. In conclusione, il sistema idraulico rappresentato negli elaborati grafici VIA 07, VIA 08 e VIA 09 facenti parte del progetto definitivo, nel complesso consentono l efficiente captazione, dissabbiamento e messa in carico dell impianto idroelettrico. Proponente: LAURENT CONTI 25

257 Figura 10. Planimetria del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Figura 11. Profilo longitudinale del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Proponente: LAURENT CONTI 26

258 Nella Figura 12 si riporta il profilo idraulico simulato a partire dalla geometria e dalle condizioni imposte descritte precedentemente. Si osserva che le dimensioni assegnate alle opere di derivazione ed al canale di raccordo consentono di captare la massima portata di dimensionamento senza provocare alcun rigurgito del livello a monte, pertanto mantenendo la quota operativa a m s.l.m. Proponente: LAURENT CONTI 27

259 Figura 12 Risultato della simulazione idraulica del sistema PRESA profilo longitudinale Proponente: LAURENT CONTI 28

260 2.2 CONDOTTA FORZATA DESCRIZIONE La condotta di adduzione in pressione sarà completamente interrata ed avrà una lunghezza di circa m. Il tracciato della condotta è rappresentato nell elaborato grafico VIA 03. Per tutto il suo sviluppo la condotta sarà caratterizzata da un diametro di 800 mm; l asse del suo imbocco sarà posto alla quota 1.925,05 m s.l.m. e sarà soggetta a un carico statico massimo pari al salto motore, ovvero a 309,45 m. Il tracciato dell adduzione seguirà per circa il 50% del suo sviluppo, la strada poderale che, mantenendosi sempre in destra idrografica, porta dalla località Prailles-Dessous fino agli alpeggi sul versante ovest idrografico della Valle del Menouve. La condotta verrà interrata al di sotto della pista sterrata che, terminati i lavori, verrà perfettamente ripristinata alle attuali condizioni. Dalla vasca di carico la condotta forzata si manterrà per circa 500 m (dalla progressiva m alla progressiva 550 m circa) al di sotto del terreno naturale. Di qui si porterà al di sotto alla strada poderale o a lato della stessa fino alla progressiva 1.821,60 m circa: la condotta si allontanerà dalla pista esistente prima di un tornante andando ad attraversare il terreno naturale per circa 930 m fino a raggiungere il sito in cui sarà ubicata la centrale di produzione. La condotta verrà posata in uno scavo in trincea di larghezza in superficie di circa 3,00 m e di profondità massima di circa 2,00 m. Nella sezione di scavo della condotta verrà posato anche un tubo corrugato di diametro 160 mm che servirà alla posa della fibra ottica e della linea elettrica in BT a servizio della presa, per il controllo e la manovra delle opere elettromeccaniche. Nelle curve plano altimetriche più accentuate della condotta, si prevede infine di realizzare alcuni blocchi di ancoraggio che verranno completamente interrati. Tutto il tracciato di progetto è stato quindi progettato con il fine di: interferire il minimo indispensabile con aree boscate; non interferire con aree in situazione di dissesto instabile, o aree in cui sono state realizzate opere di sostegno del versante; utilizzare per la maggior parte una pista esistente (strada poderale) senza dover intervenire sul versante naturale. Nella realizzazione di tali opere si prevede tuttavia l interferenza con alcuni canali irrigui posti lungo il tracciato della condotta forzata, con alcuni tubi di scolo e con una tubazione dell acquedotto comunale nel tratto terminale dell adduzione. Tutte le interferenze individuate Proponente: LAURENT CONTI 29

261 hanno però dimensioni ridotte e pertanto il loro funzionamento non verrà né interrotto né modificato, in quanto sarà piuttosto semplice eventualmente creare dei bypass. Per una descrizione di dette interferenze, rilevate lungo lo sviluppo delle opere in progetto, si rimanda all apposita relazione allegata al Progetto Definitivo Interferenze con le opere idrauliche esistenti, al fine di una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il loro rispetto. Per la loro localizzazione su estratto CTR e per tutti i dettagli costruttivi inerenti alle stesse si rimanda inoltre all elaborato grafico denominato VIA 17. Si rimanda agli elaborati grafici VIA 06 per i dettagli relativi al tracciato della condotta forzata e all elaborato VIA 10 per quanto riguarda le sezioni tipiche di posa. Di seguito si descrive nel dettaglio il tracciato di progetto previsto. TRATTO 1 DALLA VASCA DI CARICO FINO ALLA STRADA PODERALE Il primo tratto di condotta forzata di circa 470 m di lunghezza, a partire dalla vasca di carico fino all incrocio con la strada poderale, verrà posato in terreno naturale, parallelamente al tracciato del Ru Neuf d Eternod, con una lieve pendenza. Per la posa della condotta s interesserà un terreno definito come pascolo arborato, come descritto nel prosieguo della trattazione. Nella Figura 13 e Figura 14 seguenti si riportano alcune foto dell area attraversata dalla condotta. Figura 13. Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 30

262 Figura 14 - Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione - in rosso il tracciato della condotta TRATTO 2 SOTTO LA STRADA PODERALE Dalla quota m s.l.m. fino alla quota 1.821,60 m s.l.m. la condotta verrà posata al di sotto della strada poderale esistente, per un tratto di circa m, senza intervenire sul versante naturale. La strada presenta larghezza di 3,5-4 m, i versanti attorno alla stessa sono debolmente acclivi e non presentano problematiche per le operazioni di scavo e rinterro. Come anticipato lo scavo per la posa della condotta avverrà per brevi tratti successivi, entro i quali verranno immediatamente posati i tubi. Una volta posata la tubazione, si procederà immediatamente alla saldatura e al rinterro della stessa, in modo tale da non lasciare lunghi tratti di scavo aperto per periodi prolungati. In questo modo si cercherà di non interrompere mai la viabilità sulla strada poderale, provvedendo a realizzare, ovunque fosse possibile, bypass dello scavo per il transito pedonale e veicolare in condizioni di sicurezza. Al termine dei lavori di posa della condotta, il manto della strada poderale sterrata verrà rispristinato nelle originarie condizioni. In Figura 15 si riporta una foto della strada poderale in destra idrografica con indicazione del tracciato della condotta (in rosso). Proponente: LAURENT CONTI 31

263 Figura 15. Tratto 2 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta che verrà interrata al di sotto della strada poderale In questo tratto di adduzione si prevede un unica interferenza con il tracciato del Ru de Tchiou. La tubazione del ru verrà facilmente sottopassata dalla condotta forzata per un brevissimo tratto, senza interrompere il funzionamento del canale irriguo. TRATTO 3 DALLA STRADA PODERALE FINO ALLA CENTRALE All altezza dell alpeggio Comba Dzerman, a quota 1.821,60 m, il tracciato della condotta forzata si staccherà dalla strada poderale, per proseguire in terreno naturale sui pascoli in destra idrografica. Questa ultima parte del tracciato, di circa 930 m di lunghezza, è stata studiata per interferire in maniera residuale con le aree boscate esistenti. Inoltre, il tracciato di quest ultima parte della condotta, è stato progettato per non interferire con eventuali aree caratterizzate da potenziali dissesti, come il versante alle spalle della centrale, su cui sono state realizzate recentemente opere di sostegno di tipo a gabbioni. Nelle immagini in Figura 16 ed in Figura 17 seguenti si riportano alcune foto con indicazione dell andamento del tracciato previsto della condotta forzata (in rosso), che si ricorda essere completamente interrato. Proponente: LAURENT CONTI 32

264 Figura 16. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Figura 17. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione nel punto in cui si discosta dalla strada poderale in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 33

265 In questo tratto si prevedono: un interferenza con il Ru del Prailles, canale irriguo con fondo e pareti in terreno naturale, a cielo aperto: il sottopasso del canale prevede in questo caso l interruzione del canale ed il suo ripristino a posa della condotta ultimata; pertanto verrà eseguito nel periodo dell anno in cui la concessione irrigua non risulta attiva (ottobre-novembre); un interferenza con le tubazioni dell acquedotto comunale in destra idrografica: le tubazioni verranno sottopassate senza interrompere il funzionamento dell acquedotto e senza creare potenziali situazioni di contaminazione delle acque convogliate. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La condotta forzata è stata dimensionata in modo tale da limitare al minimo le perdite di carico dovute agli attriti dell acqua contro le pareti della tubazione. Tali perdite aumentano con la velocità dell acqua nel tubo quindi diminuiscono con l aumentare della sezione delle tubazioni. Sempre per ridurre al minimo le perdite di energia è importante che il percorso sia il più possibile breve e rettilineo. Ogni cambiamento di direzione provoca infatti una perdita di carico e quindi un minor rendimento nella produzione di energia. Le condizioni di flusso nella condotta in pressione sono state valutate a partire dalla formula di Chezy, secondo la quale, per condotte circolari la cadente piezometrica che descrive le perdite distribuite di carico è espressa dalla: Dove: 7 8! Q è la massima portata di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta; β è un coefficiente che dipende dalla scabrezza del tubo e secondo la formulazione di Gauckler-Strickler può essere espresso dalla seguente relazione: ; /< Con k s coefficiente di Strickler pari a 70 m 1/3 /s per condotte in acciaio rivestito, non nuove. Le perdite di carico concentrate totali (imbocco, sbocco, curve, biforcazioni etc.) possono essere valutate invece come 2 volte il termine cinetico. Proponente: LAURENT CONTI 34

266 Nella Tabella 7 sono riportati i valori dei parametri di flusso che caratterizzano la condotta in pressione e le perdite di carico ad essi correlate. In definitiva, le perdite di carico totali rappresentano circa l 1% del salto motore lordo. Velocità Perdite concentrate Perdite distribuite Perdite totali 1,4 m/s 0,20 m 9,20 m 9,40 m Tabella 7. Valutazione delle perdite lungo la condotta forzata Lo spessore minimo della condotta è stato infine dimensionato tenendo conto anche delle eventuali sovrappressioni per colpo d ariete, mediante la formula di Mariotte: Dove: s è lo spessore minimo della condotta * = > 2? p d è la pressione di dimensionamento che tiene conto di eventuali sovrappressioni, con un coefficiente maggiorativo del carico statico del 30% σ è la tensione ammissibile a trazione del materiale di cui è composto il tubo, che per l acciaio vale: 275 MPa. Per la condotta in progetto lo spessore minimo teorico risulta essere variabile da 1,94 mm alla sezione di partenza, fino a 5,68 mm in corrispondenza del massimo carico statico posto sulla sezione terminale della condotta, all ingresso in centrale. In funzione dei diametri e degli spessori commerciali disponibili in fase esecutiva si potrà quindi scegliere se assumere un unico spessore su tutta la condotta forzata o se dividere il tracciato in porzioni aventi spessori crescenti dalla vasca di carico verso l imbocco in centrale. 2.3 CENTRALE DI PRODUZIONE La centralina di produzione è costituita nel suo complesso da: edificio di centrale; macchinari; apparecchi elettromeccanici destinati alla produzione di energia elettrica. Proponente: LAURENT CONTI 35

267 EDIFICIO CIVILE L accesso alla centrale sarà garantito da una breve pista esistente che dal ponte a servizio dell opera di presa della centralina della società Etroubles Energie srl, posta circa 100 m più a valle, risale parallela al torrente sino ai prati interessati dalle opere. La posizione defilata del manufatto e della pista d accesso consentono di ridurre l impatto paesaggistico dell intervento, minimizzando il consumo dei prati ivi presenti. La struttura civile che costituisce la centrale è ubicata in sponda idrografica destra, poco a monte delle opere di presa della centralina idroelettrica della società Etroubles Energie s.r.l., ed è costituita da un edificio a pianta rettangolare di dimensioni 17,60 x 14,10 m. La posizione della centrale è stata inoltre studiata al fine di ridurre al minimo la lunghezza dello scavo in trincea per la realizzazione del canale di restituzione a pelo libero. L edifico sarà dotato di copertura piana sul quale sarà riportato uno strato di terreno vegetale inerbito, al fine di rendere il manufatto parzialmente interrato. Le facciate a vista saranno rivestite in pietra locale e la disposizione e dimensione delle finestrature sarà tale da richiamare la tipologia architettonica della stalla dell alpeggio Tza de Plan Trecoudette sita in cima al vallone di Menouve, anch essa parzialmente interrata. In Figura 18 e Figura 19 si confrontano l area della centrale prima della realizzazione della centrale e a lavori ultimati. Figura 18. Area centrale ante operam Proponente: LAURENT CONTI 36

268 Figura 19. Area centrale post operam Per i dettagli costruttivi relativi alle opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 11 e VIA 12. MACCHINARI E APPARECCHIATURE ELETTROMECCANICHE La centrale è equipaggiata mediante l installazione di due gruppi di produzione, denominati GR1 e GR2, composti ciascuno da turbina idraulica di tipo Pelton, accoppiata al relativo alternatore e trasformatore. Le principali caratteristiche della turbine e del generatore sincrono sono riportate rispettivamente in Tabella 8 e Tabella 9: Tipologia turbina Salto di progetto (m) Pelton 309,5 m N gruppi installati 2 Portata massima (m 3 /s) 0,35 m 3 /s Velocità nominale Diametro girante giri 700 mm Tabella 8. Caratteristiche tecniche delle turbine Pelton installate in centrale Proponente: LAURENT CONTI 37

269 Tipologia generatore sincrono N gruppi installati 2 Tensione generatore Frequenza Potenza GR 400 V 50 Hz kva Tabella 9. Caratteristiche tecniche dei generatori sincroni installati in centrale La potenza massima complessivamente installata è di kw. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI VERIFICA IDRAULICA EDIFICIO DI CENTRALE Similmente alla verifica idraulica effettuata nella zona di presa, mediante l utilizzo del software di simulazione HECRAS 4.0.1, sono state compiute le medesima calcolazioni anche nella zona di centrale, al fine di verificare la compatibilità delle nuove opere con il deflusso di piena del torrente Menouve. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino a circa 50 m a valle della zona di centrale. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 20. Figura 20. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve nella zona di centrale Proponente: LAURENT CONTI 38

270 Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale, confrontando il pelo libero prima della realizzazione dei manufatti ed a lavori ultimati. In Tabella 10 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni, si rimanda alla Relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio della metodologia adottata per la loro stima. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] 2 anni 5,26 10 anni 12, anni 40,66 Tabella 10. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di centrale Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s). L edificio di centrale è stato simulato attraverso Obstruction areas al fine di valutare l influenza dello stesso sull evento di piena. Le condizioni di deflusso di piena ottenute, prima e dopo la realizzazione del manufatto, sono riportate rispettivamente in Figura 21 ed in Figura 22. Figura 21. Profili idraulici dei deflussi di piena in condizioni naturali (ante operam) Proponente: LAURENT CONTI 39

271 Figura 22. Profili idraulici dei deflussi di piena post realizzazione dell edificio di centrale (post operam) L analisi dimostra che i profili di piena longitudinali risultano essere immutati nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale. In Figura 23 si riporta la rappresentazione grafica di detti andamenti di piena. Figura 23. Profili idraulici longitudinali Proponente: LAURENT CONTI 40

272 Dall analisi idraulica svolta emerge che: l andamento dei profili di piena, nella zona d interesse, risulta essere immutato nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale; la realizzazione del manufatto di centrale non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni. 2.4 CANALE DI RESTITUZIONE DESCRIZIONE L acqua turbinata verrà restituita in alveo mediante la realizzazione di un canale di scarico a pelo libero, in cemento armato, con sezione quadrata di 1,2 x 1,2 m, lunghezza complessiva di circa 22,00 m e pendenza del 0,06 %. Al termine del canale verrà realizzata una soglia alla quota 1.611,20 m, in leggero rialzo rispetto al fondo dell alveo del torrente Menouve, per evitare che il materiale trasportato dal torrente entri all interno del canale di scarico stesso. Inoltre, il canale potrà essere completamento isolato per operazioni di pulizia, o in occasione di eventi di piena eccezionali, mediante la chiusura di una paratoia piana di dimensioni 1,20 x 1,00 m, posizionata in corrispondenza della soglia di restituzione. All interno del canale di scarico sarà alloggiato anche un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI Il deflusso della portata massima di dimensionamento dell impianto pari a 0,700 m3/s, è stato simulato mediante l utilizzo del software HECRAS Come condizione al contorno per le simulazioni del deflusso della portata è stato imposto a valle della soglia di restituzione il livello del pelo libero in alveo alla m s.l.m. Come è possibile osservare nella Figura 24, il livello del pelo libero nel canale di restituzione viene rigurgitato da valle in condizione di corrente lenta, instaurando sotto alle macchine un livello dello stesso alla quota 1.612,01 m s.l.m. La velocità media della corrente nel canale di restituzione è di 0,65 m/s. Proponente: LAURENT CONTI 41

273 Figura 24 Profilo idraulico corrisponde alla Qmax 0,700 m3/s simulato mediante il sofware HECRAS, nel canale di restituzione Proponente: LAURENT CONTI 42

274 2.5 COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DESCRIZIONE L energia elettrica prodotta dall impianto idroelettrico di Etroubles verrà consegnata in MT alla rete di distribuzione della Valle D Aosta DEVAL, presumibilmente nella cabina secondaria in località Vachery nel Comune di Etroubles. La Società Cooperativa Elettrica Gignod (C.E.G) ha altresì mostrato interesse a ritirare la produzione di energia elettrica della centrale presso il suo impianto situato in Località La Clusaz, del Comune di Allein, qualora DEVAL S.p.A. ne richieda la consegna alla cabina primaria di Rhim. In Allegato 1 si riporta il documento in cui è sancita detta disponibilità. Dalla centrale di produzione, a cui sono annessi con ingresso indipendente il Locale misure ed il Locale gestore della cabina di consegna, l energia elettrica verrà trasportata fino alla cabina secondaria attraverso la realizzazione di un elettrodotto interrato in MT che seguirà il tracciato in sponda sinistra idrografica rappresentato nell elaborato grafico denominato VIA 16. La linea elettrica verrà posata su terreno naturale, parallelamente al tracciato della condotta forzata dell impianto idroelettrico della società Etroubles Energie Srl, nel rispetto imposto dalla presenza della stessa. Il cavo elettrico verrà posato mediante la realizzazione di uno scavo in trincea di larghezza ridotta, ad una profondità minima di 1 m e massima di 1,5 m dal piano campagna (Figura 25). Figura 25. Sezione tipo di posa della linea elettrica interrata di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta dall impianto Proponente: LAURENT CONTI 43

275 Di seguito si riportano alcune foto delle aree attraversate dalla linea elettrica interrata in progetto. Figura 26. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica - tratto iniziale a valle dell opera di presa dellasocietà Etroubles Energie Srl Figura 27. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica tratto intermedio parallelo alla condotta forzata della Etroubles Energie Srl Proponente: LAURENT CONTI 44

276 Figura 28. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica Figura 29. Tracciato elettrodotto MT - tratto finale fino a cabina secondaria il località Vachery Proponente: LAURENT CONTI 45

277 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La scelta del tracciato dell elettrodotto di collegamento dell impianto è stata effettuata valutando diverse opportunità di collegamento alla cabina secondaria più vicina posta in località Vachery nel Comune di Etroubles. La scelta di posare l elettrodotto in sponda sinistra idrografica, parallelamente alla condotta dell impianto idroelettrico esistente della società Etroubles Energie Srl, è stata condotta sulla base delle seguenti motivazioni: costituisce il tracciato più breve e tecnicamente funzionale, con una lunghezza totale di circa 2 km; segue una pista di cantiere preesistente (ora completamente inerbita) realizzata per la posa della condotta forzata dell impianto idroelettrico esistente della Società Etroubles Energie srl. L intervento interviene pertanto unicamente su terreno già rimaneggiato, senza interferire in nessun modo con la vegetazione ad alto fusto e con le aree boscate. Proponente: LAURENT CONTI 46

278 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE Secondo le disposizioni di cui all art. 6 del D.Lgs. 258 del 18 agosto 2000 che ha così modificato l art. 22 del decreto legislativo n. 152 del 1999 (ora D.Lgs. 152/2006 s.m.i.), sussiste l obbligo di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati in corrispondenza dei punti di prelievo e, ove presente, di restituzione nonché di trasmissione dei risultati delle misurazioni all'autorità concedente e competente per territorio. Per quanto riguarda la strumentazione di controllo delle portate turbinate e rilasciate nel torrente, l impianto prevede una serie di sensori in grado di offrire monitoraggio in continuo, anche con possibilità di controllo in remoto, dello stato istantaneo delle portate transitanti nel torrente, nelle condotte, nella turbina e nei sistemi di rilascio del DMV. Nello specifico del progetto, permettere agli organi di regolazione dell impianto una corretta gestione delle portate turbinate, fatti salvi eventuali nuovi sistemi maggiormente efficienti, i seguenti strumenti di verifica delle portate transitanti: sensore di misura del livello idrometrico, costituito da un piezometro, posizionato a monte dell'opera di presa in prossimità della soglia sfiorante per il rilascio del DMV tramite scala di rimonta della fauna ittica. Questo consente la chiusura di tutti gli organi di derivazione in caso di eventi di piena e garantisce il controllo in continuo delle portate rilasciate nel fiume; sensore di misura del livello idrometrico, posizionato nel canale di restituzione, a valle della centrale idroelettrica. I piezometri che verranno utilizzati, appartengono alla serie Siemens Sitrans P MPS (si veda la scheda tecnica dello strumento posta in Allegato 2) e trovano impiego nella misura delle pressioni dell'acqua nei terreni saturi, nei pozzi e comunque dove sia necessario rilevare il dato di pressione con precisione e con rapidità di risposta. La misura della portata avverrà in modo indiretto, attraverso l'uso di specifiche scale di deflusso opportunamente tarate. Le portate captate dal torrente Menouve presso l opera di presa e successivamente turbinate saranno misurate da un apposito sistema di monitoraggio installato nel canale di scarico della centrale, considerando che: la geometria dell opera di presa non risulta essere idonea ad una misura accurata della portata captata; tutta la portata dalla vasca di carico si conserva fino alla vasca di scarico. Proponente: LAURENT CONTI 47

279 All interno del canale di scarico sarà alloggiato un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. Le portate rilasciate a valle della traversa di derivazione saranno invece monitorate in continuo tramite il sensore di livello posizionato in sponda sinistra idrografica dell opera di presa. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e del rilascio della portata alle utenze irrigue di valle. Si rimanda paragrafo 0 per ulteriori dettagli. Come già asserito in precedenza, considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto in esame sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale alccordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di telegestione dei rilasci verso valle a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. L ubicazione del sensore di livello utile alla valutazione della portata captata è riportata negli elaborati grafici VIA 7, VIA 11 e VIA DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 48

280 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI All interno di questo capitolo si descrivono sinteticamente le modalità di esecuzione dei lavori, le fasi di realizzazione ed il crono-programma delle attività di costruzione dell impianto idroelettrico. Si premette che, a causa delle quote altimetriche a cui si sviluppa il progetto, nei mesi compresi tra novembre ed aprile sarà necessario interrompere forzatamente i lavori di realizzazione dell impianto in quanto tutta l area potrebbe, con elevata probabilità, essere soggetta ad abbondanti precipitazioni nevose. Per ovviare a tale inconveniente ed abbreviare i tempi di realizzazione, si è quindi scelto di operare su più fronti contemporaneamente, mediante l utilizzo di diverse squadre di lavoro. La realizzazione della traversa richiederà la realizzazione di un bypass temporaneo di una decina di metri di lunghezza per la deviazione del corso d acqua, in modo tale da consentire lo scavo e la posa del calcestruzzo in condizioni asciutte. I lavori di realizzazione della traversa e delle bocche di presa andranno quindi realizzati nei mesi di morbida, da agosto ad ottobre. L accesso al cantiere di realizzazione dell opera di presa verrà garantito mediante la realizzazione di una breve pista provvisoria che si staccherà dalla strada poderale esistente. I lavori per la realizzazione del dissabbiatore e della vasca di carico potranno iniziare quasi contemporaneamente ai lavori di realizzazione dell opera di presa. I volumi di materiale scavato verranno temporaneamente stoccati all interno dell area di cantiere e verranno poi utilizzati, all interno dello stesso per eseguire i rinterri ad opere ultimate. Edificio di centrale Anche la realizzazione dell edificio della centrale potrà essere avviato contemporaneamente a quello delle opere di presa. La costruzione del fabbricato comporterà operazioni di scavo e movimenti di terra per l adattamento dell area all uso. Le fasi previste sono le seguenti: si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità di progetto per l esecuzione della vasca di raccolta acque di scarico e del tratto iniziale del canale di scarico sottostante al fabbricato. Lo scavo verrà eseguito per un area leggermente maggiore dell ingombro del fabbricato al fine di predisporre un idonea scarpa necessaria ad evitare franamenti delle pareti. per isolare lo scavo dall ambiente idrico verranno infisse alcune palancole metalliche impermeabilizzate, che consentiranno anche di evitare il rischio di contaminazione e di aumento della torbidità dell acqua del torrente; Proponente: EDI VUILLERMOZ 49

281 ove la consistenza del terreno non risulti sufficiente a garantire la stabilità delle pareti dello scavo in oggetto, sarà necessario provvedere alla formazione di sbadacchiature a mezzo di casseforme in ferro che proteggeranno gli addetti nelle operazioni costruttive; si procederà con la realizzazione della platea di fondazione; verrà completata la costruzione dei muri perimetrali del fabbricato formati dai pilastri in c.a. e dal tamponamento in pannelli di c.a. prefabbricati, iniziando dalle fondazioni e dalle opere d arte specifiche (canale di scarico sottostante); si procederà alla realizzazione della copertura piana; sarà necessario provvedere alla impermeabilizzazione esterna del manufatto interrato, al fine di evitare possibili infiltrazioni d acqua dal sottosuolo attraverso le riprese di getto. L impermeabilizzazione verrà eseguita mediante l utilizzo di apposite guaine in elastomero con giunti saldati a caldo; la costruzione del fabbricato verrà completata con la posa del rivestimento nelle facciate a vista in pietra locale e l installazione dei serramenti e dei portoni d ingresso in legno; terminata la costruzione dell edificio, questo sarà interrato ed il terreno circostante idoneamente riprofilato. Anche in questo caso si prevede il riutilizzo di una quantità considerevole del materiale scavato all interno dell area di cantiere, per la realizzazione di rinterri e riprofilatura del pendio laddove necessario. Ad opere civili ultimate si procederà con l installazione delle componenti elettromeccaniche e dei macchinari di produzione. Solo in seguito si procederà alla messa in acqua e all avvio dell impianto. L area oggetto d intervento verrà infine ripristinata alle condizioni originali mediante riporto di terreno vegetale, inerbimento e piantumazione secondo le disposizioni degli Uffici regionali preposti. Si rimanda all elaborato grafico denominato VIA 18 per una definizione dettagliata dei volumi di scavo previsti ed il loro riutilizzo stoccaggio in cantiere. Condotta forzata Le modalità di posa della condotta forzata adottate avranno l'obiettivo di limitare al massimo il tratto di terreno in scavo, procedendo in maniera progressiva e modulare, secondo una successione delle operazioni di posa (scavo, posa, ricoprimento) che lascerà tratti a cielo aperto di condotta per una lunghezza massima di 50 m circa, come riportato in Figura 30. La posa avverrà su uno strato di sabbia e sarà ricoperta con lo stesso materiale proveniente dagli scavi; la trincea sarà ridotta al minimo indispensabile ed il materiale di risulta che non sarà possibile Proponente: EDI VUILLERMOZ 50

282 sistemare in loco verrà riutilizzato per la sistemazione della zona di presa oppure, qualora ancora in eccesso, verrà opportunamente smaltito in discarica autorizzata. Figura 30. Modalità di posa condotta Fasi del cantiere mobile Nel dettaglio le operazioni di posa della condotta forzata prevedono le seguenti operazioni: realizzazione di un bypass in sicurezza dello scavo, per non interrompere mai, nei limiti del possibile, la viabilità sulla strada poderale; si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità stabilita, per tratti di lunghezza limitata, con deposito del materiale a lato dello scavo che verrà utilizzato per il ritombamento immediato dello stesso appena posata la condotta; si procederà alla posa della condotta costituita da tubi in acciaio in canne di lunghezza standard 6 o 12 metri, eseguita per tratti di lunghezza limitata, procedendo all unione degli stessi a mezzo di saldature; si procederà infine all immediato ritombamento col materiale proveniente dallo scavo, lasciando aperto solamente la porzione finale, per procedere col lavoro nel tratto successivo. Lo stoccaggio degli spezzoni che costituiscono la tubazione avverrà parzialmente nell area di cantiere della presa, e parzialmente nell area di cantiere della centrale, trasportando gli elementi lungo il tracciato solo al momento della posa effettiva. Al fine di facilitare i lavori di posa è prevista inoltre una zona di stoccaggio del materiale, di dimensioni contenute, in prossimità della località Comba-Dzerman. Si rimanda all elaborato grafico VIA 19 per l identificazione delle aree di cantiere e stoccaggio. Infine si procederà alle opere di ripristino, inerbimento e piantumazione. I lavori di cantiere all esterno saranno concentrati nell arco di 18 mesi, escluse le pause invernali forzate a causa della potenziale presenza di neve. Nel complesso il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari. Di seguito (Tabella 11) si riporta il cronoprogramma dei lavori previsti per la realizzazione dell intervento oggetto della presente trattazione. Proponente: EDI VUILLERMOZ 51

283 Tabella 11. Cronoprogramma dei lavori per la realizzazione dell impianto in progetto. Proponente: EDI VUILLERMOZ 52

284 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA In questo capitolo verranno analizzati i costi di costruzione e di quelli di esercizio dell impianto, nonché i conseguenti benefici attesi. 5.1 COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO I costi di realizzazione dell impianto (scelta progettuale) sono riassunti nella Tabella 12. L ammontare della spesa per la realizzazione dell impianto è di circa ,60. PRESA OPERE CIVILI ,18 OPERE E.M ,00 CONDOTTA FORNITURA E POSA CONDOTTA ,50 EDIFICIO CENTRALE OPERE CIVILI ,92 OPERE E.M ,00 TOTALE ,60 Tabella 12 Costi di costruzione dell impianto idroelettrico di Etroubles I principali costi legati alla gestione ed all esercizio dell impianto sono comprensivi dei costi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, sorveglianza e controllo, dei costi di assicurazione e di quelli di concessione. I costi di manutenzione ordinaria possono essere stimati in un importo annuale di circa Per le operazioni di manutenzione straordinaria si può prevedere la parziale sostituzione dei macchinari di produzione con cadenza decennale. Si stima un costo di manutenzione straordinaria di circa ogni 10 anni. Proponente: EDI VUILLERMOZ 53

285 Ai costi di manutenzione, si stima infine di aggiungere annualmente la spesa fissa per costi di assicurazione, concessione, sorveglianza e controllo dell impianto di circa STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO La producibilità media annua attesa per l impianto di produzione è stata stimata a partire dalla serie storica della portate medie giornaliere disponibili dal 1952 al 1968 e dal 2008 al 2014 come media delle producibilità annue date da: Dove: D D Q i è la portata media giornaliera turbinata nel giorno i-esimo dell anno; H i è il salto motore al netto delle perdite in adduzione, associato alla porta Q i ; 0,85 è il rendimento complessivo del sistema produttivo (turbine idrauliche, alternatori, trasformatori); 24 sono le ore di funzionamento dell impianto nell arco di un intera giornata. La producibilità media annua attesa per l impianto risulta pertanto essere pari a 3,94 GWh/anno. Il principale beneficio economico legato alla realizzazione dell impianto idroelettrico di Etroubles è pertanto legato alla vendita dell energia elettrica prodotta dall impianto. Si ipotizza la vendita dell energia prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti valutato al VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO In questo paragrafo viene presentata la valutazione economica di massima dell investimento per la realizzazione dell impianto idroelettrico in progetto. E stato adottato il classico approccio dei flussi di cassa, valutando la differenza netta tra entrate ed uscite. La moneta considerata è l euro al valore di scambio del Nella presente valutazione è stato trascurato l andamento dell inflazione e questo consente di operare in condizioni conservative. Il prevedibile aumento del valore dell inflazione può generare un effetto significativo sui flussi di cassa più distanti nel tempo, trascurare questo fenomeno si traduce pertanto in una sottostima sistematica degli introiti e porta alla generazione di uno scenario cautelativo. Il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari e l entrata in esercizio dell impianto è prevista per la fine del terzo anno. A partire dall entrata in esercizio sono stati valutati i proventi derivanti dalla cessione dell energia elettrica prodotta in ipotesi di cessione totale dell energia, al netto dell alimentazione dei sistemi ausiliari, retribuita con il regime dei prezzi minimi garantiti aggiornato al Proponente: EDI VUILLERMOZ 54

286 Il regime dei prezzi minimi garantiti si applica a impianti di produzione da fonti rinnovabili, che operano con regime di ritiro dedicato e con potenza nominale inferiore a 1 MW. Dell energia prodotta annualmente (AEP), una prima parte (1,5 milioni di kwh per l idroelettrico) gode d incentivo. La restante parte della produzione annua viene corrisposta al prezzo medio zonale dell energia elettrica (0,052 /kwh aggiornato al 2015). Il metodo del Discount Cash Flow o flusso di cassa scontato (D.C.F.) utilizzato per la presente verifica economica considera l investimento, sotto il profilo finanziario, come un impiego iniziale di risorse (spesa) cui seguirà, nei periodi successivi, un acquisizione di risorse (introito). In termini monetari vi è quindi un flusso di cassa iniziale di spesa negativo cui seguiranno più flussi di cassa normalmente di segno positivo. Schematicamente gli esborsi ed i ritorni finanziari si possono raffigurare come flussi di un'ipotetica cassa, costituita per l'investimento: da questo deriva la diffusa espressione "Cash Flow". Esborsi ed introiti avvengono peraltro in epoche diverse ovvero in valute non omogenee: occorre quindi trasformare i vari flussi annuali in valute omogenee, cioè riferite alla data del primo esborso. Con questo processo, definito di "attualizzazione" o di "sconto", si tiene conto dell incertezza economica nell assegnare un valore monetario ad un flusso di cassa distante nel tempo. Previa definizione del relativo tasso di sconto, ogni flusso di cassa annuale è soppesato in base alla sua distanza temporale dall inizio dell investimento. Questo metodo è particolarmente idoneo a stabilire la validità economica di iniziative caratterizzate da investimenti e rientri economici pluriennali; essa sarà verificata se, prima del termine della vita fisica dell'impianto, il valore progressivo dei flussi di cassa (D.C.F. cumulato o V.A.N valore attualizzato netto o P.N.V Present Net Value) sarà di segno positivo. Un altro indicatore di notevole importanza è il Saggio di Rendimento Interno (S.R.I.) anche definito Tasso Interno di Redditività (T.I.R.) oppure Internal Rate of Return (I.R.R.). Esso esprime in pratica il tasso d interesse del capitale impiegato nell investimento e corrisponde al tasso di attualizzazione per il quale si ottiene l azzeramento, al termine del periodo di verifica, del D.C.F. Nella valutazione della redditività di un investimento con questi metodi, le principali variabili in gioco sono le seguenti: importo degli investimenti, cioè dei flussi di cassa negativi, di norma concentrati negli anni iniziali; importo dei successivi flussi di cassa, sia negativi (spese), che positivi (introiti); Proponente: EDI VUILLERMOZ 55

287 tasso di attualizzazione. Una soluzione pragmatica, applicata anche in questo caso, è quella di impostare il D.C.F. a moneta costante ed attuale, senza ipotizzare aleatori indici d inflazione: quale "tasso di attualizzazione" si può allora assumere il tasso d interesse atteso del capitale investito, riferito ad una situazione in assenza d inflazione. Tale scelta, fra l'altro, consente al metodo di valutazione di operare in maggiori condizioni di sicurezza, e conduce alla generazione di scenari di redditività maggiormente prudenziali. Tenuto conto di quanto sopra esposto, il valore del tasso di attualizzazione normalmente usato per previsioni relative ad impianti industriali del tipo di quelli in esame è del 5%: tale valore è altresì indicato in diverse leggi dello Stato (Provvedimento CIP n. 15/1989). Inoltre è bene precisare quanto segue: durata della verifica: la durata della verifica economica per iniziative come quelle in esame viene convenzionalmente estesa al periodo di durata della concessione di derivazione e sfruttamento idrico del corso d acqua, in questo caso 30 anni. In realtà la legge prevede per le piccole derivazioni il rinnovo automatico della concessione alla scadenza qualora non ostino superiori ragioni di pubblico interesse. In pratica dal dopoguerra ad oggi non si sono verificati casi di mancato rinnovo di piccole concessioni; valore residuo dell impianto: la vita tecnica dell impianto può essere prolungata quasi all infinito mediante la manutenzione accurata e sistematica delle componenti elettromeccaniche e con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle opere civili, notoriamente meno soggette ad usura. Di conseguenza il valore residuo delle centrali è molto elevato, come dimostrano numerosi esempi anche recenti di compravendita di vecchie centrali. Nonostante ciò si è scelto di ipotizzare nullo il valore residuo della centrale al 30 anno. In conclusione, con questi presupposti, si può affermare che l'analisi di redditività economica, condotta lungo un arco di tempo di 30 anni, risulta attendibile e molto prudenziale. Riassumendo l analisi economica si basa sulle seguenti ipotesi: periodo di costruzione dell impianto della durata di circa 3 anni con esborsi costanti, e cioè il 40% al primo anno, il 40% al secondo e il restante 20% al terzo anno; costi di operazione e mantenimento ordinario durante l esercizio considerati costanti e pari a ; rinnovo di parte dell apparecchiatura elettromeccanica dopo 10 anni di esercizio a causa della probabile usura cui sono sottoposti i macchinari degli impianti idroelettrici; Proponente: EDI VUILLERMOZ 56

288 vendita dell energia elettrica prodotta con regime dei prezzi minimi garantiti; prezzo zonale di vendita dell energia pari a 0,052 /kwh; flusso dei benefici costante riferito all anno idrologico medio, con produzione media annua stimabile in 3,94 GWh. Nella Tabella 13 sono riassunti gli indici economici dell investimento in progetto. VAN PBT 25 IRR 5,96 % Tabella 13. Indici economici dell investimento: VAN (Valore attualizzato netto), PBT (tempo di ritorno dell investimento) e IRR (Tasso di redditività interno) Sulla base di questi dati viene calcolato il flusso di cassa annuale, il flusso di cassa annuale attualizzato (DCF) e quindi il DCF progressivo per giungere, infine, alla determinazione del valore minimo del prezzo di vendita del kwh da applicare, per annullare il DCF cumulato al termine del periodo considerato, cioè per garantire all'iniziativa una redditività minima del 5%. La Figura 31 seguente mostra, anno per anno, le uscite in conto capitale, le uscite in conto esercizio e gli ingressi. L ammortamento dell impianto potrà avvenire in circa 25 anni di esercizio quindi nell arco di tempo inferiore a 30 anni di concessione, in tale ipotesi la costruzione dell impianto idroelettrico, oltre ad avere finalità ambientali e di pubblico interesse, si ritiene vantaggioso dal punto di vista economico e finanziario milioni di Flusso di cassa Flusso attualizzato Flusso cumulato Figura 31. DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto Proponente: EDI VUILLERMOZ 57

289 Proponente: EDI VUILLERMOZ 58 Tabella 14. DCF annuale, DCF attualizzato e DCF cumulato dell impianto idroelettrico di Etroubles in progetto A N N O USCITE IN CONTO CAPITALE Costo Impianto Tot. uscite in conto capitale USCITE IN CONTO ESERCIZIO Tot. uscite in conto esercizio 0 756, , , (756,991) (756,991) (756,991) 1 756, , , (756,991) (720,944) (1,477,935) 2 378, ,496 20, , (398,496) (361,447) (1,839,382) ,854 86, , , , ,419 (1,695,963) ,854 86, , , , ,590 (1,559,373) ,854 86, , , , ,086 (1,429,287) ,854 86, , , , ,891 (1,305,397) ,854 86, , , , ,991 (1,187,405) ,854 86, , , , ,373 (1,075,032) ,854 86, , , , ,022 (968,011) ,854 86, , , , ,925 (866,085) ,854 86, , , ,026 97,072 (769,013) ,000 48, , , ,880 (45,974) (25,600) (794,614) ,854 86, , , ,026 88,047 (706,567) ,854 86, , , ,026 83,854 (622,712) ,854 86, , , ,026 79,861 (542,851) ,854 86, , , ,026 76,058 (466,793) ,854 86, , , ,026 72,436 (394,356) ,854 86, , , ,026 68,987 (325,369) ,854 86, , , ,026 65,702 (259,667) ,854 86, , , ,026 62,573 (197,094) ,854 86, , , ,026 59,594 (137,500) ,000 48, , , ,880 (45,974) (15,716) (153,216) ,854 86, , , ,026 54,053 (99,163) ,854 86, , , ,026 51,479 (47,684) ,854 86, , , ,026 49,028 1, ,854 86, , , ,026 46,693 48, ,854 86, , , ,026 44,470 92, ,854 86, , , ,026 42, , ,854 86, , , ,026 40, , ,854 86, , , ,026 38, ,609 TOT. 1,892,478 2,392,478 2,375,919 4,768,397 7,080,640 7,080,640 2,312, , ,609 ENTRATE TOTALE USCITE Vendita energia elettrica TOTALE ENTRATE FLUSSO FLUSSI FLUSSO ATTUALIZZATO FLUSSO ATTUALIZZATO CUMULATO Relazione Tecnica Impianto idroelettrico di Etroubles

290 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 6.1 CONTROLLI ORDINARI Data la semplicità dell impianto e l entità modesta delle opere, i dispositivi di controllo previsti, in aggiunta agli equipaggiamenti di base del progetto, si limitano ai seguenti: due mire topografiche fisse, una in sponda sinistra ed una in sponda destra leggermente a monte della traversa per tenere sotto controllo almeno tre punti referenziali della stessa; due mire topografiche fisse nella zona della condotta per controllare eventuali spostamenti della stessa; un asta idrometrica a monte della traversa; due misuratori automatici di livello, uno prossimo alla soglia d immissione all adduzione (al termine del dissabbiatore) ed uno in corrispondenza del punto di rilascio del DMV e del dispositivo di risalita dei pesci. Il Gestore, attraverso personale appositamente contrattato per l esercizio, la sorveglianza e vigilanza dell impianto, terrà sotto osservazione diretta le varie componenti dell impianto come descritto a continuazione trattando separatamente la traversa e la presa dalle opere di valle. TRAVERSA ED OPERA DI PRESA Durante l esercizio dell impianto, per la traversa e l opera di presa sono previste le osservazioni e controlli sistematici seguenti: Frequenza Giornaliera: Frequenza Settimanale: Frequenza Mensile: letture dei registri dei due misuratori automatici di livello e quindi determinazione sia delle portate derivate che di quelle restituite in alveo; osservazione del grado d intasamento delle griglie nel periodo di morbida; letture dei livelli a monte della traversa; osservazione del grado d interrimento del dissabbiatore ed eventuale pulizia (con apertura della paratoia di sghiaio e di quella di modulazione del DMV) dello stesso nel periodo di morbida; operazione di pulizia (con apertura della relativa paratoia) dello sghiaiatore e della paratoia di modulazione del DMV durante il periodo di morbida; controllo della funzionalità dei cavi d automazione Proponente: EDI VUILLERMOZ 59

291 e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici dell opera di presa; Frequenza Semestrale: controllo visivo dello stato generale della traversa ed opera di presa: interrimento serbatoio, erosioni a valle traversa, controlli topografici della traversa. In aggiunta a quanto sopra indicato, data l importanza dell operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, si verificherà detta paratoia aprendola parzialmente e richiudendola almeno 4 volte all anno in aggiunta alla sua operazione sistematica in occasione di eventi di piena. EDIFICIO DI CENTRALE E CONDOTTA FORZATA Durante l esercizio sono previsti i controlli seguenti: Frequenza Trimestrale: Frequenza Semestrale: manutenzione sistematica degli equipaggiamenti della condotta e della centrale consistente fra l altro in: verifica dei pezzi speciali della condotta, controlli e verifiche sul generatore, verifiche dei cuscinetti, controllo della funzionalità dei cavi d automazione e della strumentazione, ispezione dei quadri elettrici della centrale, etc.; controllo visivo dello stato generale delle opere di valle ed in particolare controllo del comportamento delle opere di attraversamento di corsi d acqua, della stabilità dei muri del dissabbiatore, della condotta e degli scavi della centrale, ed infine dell accessibilità alla centrale, ispezione della condotta forzata dall interno nei tratti. La manutenzione straordinaria degli equipaggiamenti della centrale verrà fatta quando se ne presenterà la necessità. 6.2 CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI Vengono trattati separatamente i controlli previsti a seguito di eventi eccezionali a seconda che siano di carattere idrometeorologico o sismico. EVENTI IDOMETEOROLOGICI ECCEZIONALI A seguito di eventi idrometeorologici eccezionali verrà fatto un controllo visivo dello stato generale dell impianto ed un controllo della operabilità delle componenti idromeccaniche dello stesso consistente nelle osservazioni seguenti: Proponente: EDI VUILLERMOZ 60

292 condizioni d interrimento del serbatoio con particolare riferimento al canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde; eventuali erosioni a valle della traversa e del canale sghiaiatore e condizioni di stabilità delle sponde dell alveo; stato di funzionamento di tutti i sistemi di drenaggio previsti lungo l impianto; comportamento dei tombini dei principali corsi d acqua attraversati; accessibilità alla centrale; operabilità della paratoia dello sghiaiatore principale, di quella della paratoia di derivazione e quella della paratoia del dispositivo di risalita dei pesci; l intasamento delle griglie e lo stato di interrimento del dissabbiatore e degli sghiaiatori secondari. EVENTI SISMICI A seguito di eventi sismici il controllo si concentrerà prevalentemente sugli aspetti statici e sulle condizioni di operabilità degli equipaggiamenti elettromeccanici. Ed in particolare si procederà ai seguenti controlli: controllo delle condizioni statiche della presa e delle opere annesse; controllo delle condizioni statiche dell adduzione in particolare nelle zone più vulnerabili della condotta forzata; controllo delle condizioni statiche del dissabbiatore; controllo della operabilità di tutti gli equipaggiamenti idromeccanici dell impianto (paratoie e turbine). Proponente: EDI VUILLERMOZ 61

293 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN Proponente: EDI VUILLERMOZ 62

294 Proponente: EDI VUILLERMOZ 63

295 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS Proponente: EDI VUILLERMOZ 64

296 Proponente: EDI VUILLERMOZ 65

297 Proponente: EDI VUILLERMOZ 66

298 Proponente: EDI VUILLERMOZ 67

299 Proponente: EDI VUILLERMOZ 68

300 Proponente: EDI VUILLERMOZ 69

301 Proponente: EDI VUILLERMOZ 70

302 Proponente: EDI VUILLERMOZ 71

303 Proponente: EDI VUILLERMOZ 72

304 Proponente: EDI VUILLERMOZ 73

305 Proponente: EDI VUILLERMOZ 74

306 INDICE 1 INTRODUZIONE CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO PARAMETRI DI CONCESSIONE COROGRAFIA 5 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO 7 DESCRIZIONE 7 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CONDOTTA FORZATA 29 DESCRIZIONE 29 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CENTRALE DI PRODUZIONE 35 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI CANALE DI RESTITUZIONE 41 DESCRIZIONE 41 DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA 43 DESCRIZIONE 43 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI 46 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE 47 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI 49 5 VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INIZIATIVA COSTI DI REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DELL INTERVENTO STIMA DELLA PRODUCIBILITA DELL IMPIANTO VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INVESTIMENTO 54 6 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE 59 Proponente: LAURENT CONTI I

307 6.1 CONTROLLI ORDINARI CONTROLLI A SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI 60 7 ALLEGATO 1: INTERESSE DELLA SOCIETA C.E.G A RITIRARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELLA CENTRALE PRESSO IL SUO IMPIANTO SITUATO IN LOCALITÀ LA CLUSAZ, NEL COMUNE DI ALLEIN 62 8 ALLEGATO 2: SCHEDA TECNICA SENSORE SIEMENS SITRANS P MPS 64 Proponente: LAURENT CONTI II

308 1 INTRODUZIONE La presente Relazione Tecnica Particolareggiata fa parte del Progetto Definitivo dell impianto idroelettrico sul Torrente Menouve, nel Comune di Etroubles (AO), con opera di presa in località Arvus a quota 1.930,00 m. s.l.m. e centrale di produzione ubicata in località Quaye, con quota di restituzione in alveo pari a 1.612,00 m s.l.m. La domanda di subconcessione idrica è stata depositata presso la Regione della Valle d Aosta in data 4 luglio Successivamente all attivazione dell iter di concessione idrica ai sensi del TU 1775/1933 è stata consegnata la documentazione per la valutazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi del Piano Regionale di Tutela delle Acque, documentazione che è stata dichiarata conforme con nota Regione Valle d Aosta prot. 7880/DDS del 31/07/2014. Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della LR n. 14 del 1999 (nota Regione Valle d Aosta prot. 9809/DDS del 24/11/2014), procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Il progetto definitivo, di cui la presente relazione fa parte, è allegato allo Studio di Impatto Ambientale. Lo Studio di Impatto Ambientale nel suo complesso è costituito dalle seguenti relazioni: TITOLO ELABORATO DATA STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE giu - 15 INDAGINI AMBIENTALI giu - 15 SINTESI NON TECNICA giu - 15 RELAZIONE TECNICA giu - 15 RELAZIONE IDROLOGICA giu - 15 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA giu - 15 INTERFERENZA CON LE OPERE IDRAULICHE ESISTENTI giu - 15 PIANO DI DISMISSIONE DELLE OPERE giu - 15 RELAZIONE GEOLOGICO - GEOTECNICA giu - 15 GESTIONE TERRE E MATERIALE DI SCAVO giu - 15 STUDIO SULLA COMPATIBILITÀ DELLE OPERE DELL IMPIANTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE giu - 15 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO giu - 15 VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA giu - 15 E dai seguenti elaborati grafici: Proponente: LAURENT CONTI 1

309 COD TITOLO ELABORATO GRAFICO SCALA DATA VIA 01 ALTERNATIVE TRACCIATO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 02 COROGRAFIA 1: giu - 15 VIA 03 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su CTR 1:5.000 giu - 15 VIA 04 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Ortofoto 1: giu - 15 VIA 05 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria Generale su Catastale varie giu - 15 VIA 06 SCHEMA IMPIANTO - Planimetria e Profilo Longitudinale su Rilievo Topografico 1:1.000 giu - 15 VIA 07 PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 08 PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 09 SCALA PESCI E RILASCIO D.M.V. - Pianta e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 10 CONDOTTA FORZATA - Sezioni Tipiche 1:200 giu - 15 VIA 11 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 12 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 13 CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria - (Alternativa A) 1:500 giu - 15 VIA 14 CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione - (Alternativa A) 1:100 giu - 15 VIA 15 VIABILITA' - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 16 LINEA E.E. - Planimetria su Ortofoto e Sezioni Tipiche varie giu - 15 VIA 17 INTERFERENZE - Planimetria Generale e Sezioni varie giu - 15 VIA 18 VOLUMI DI SCAVO E RIUTILIZZO - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 19 AREE DI CANTIERE - Planimetria Generale su CTR 1: giu - 15 VIA 20 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 21 DISMISSIONE OPERE - PRESA E DISSABBIATORE - Pianta, Profilo e Sezioni 1:200 giu - 15 VIA 22 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Planimetria 1:500 giu - 15 VIA 23 DISMISSIONE OPERE - CENTRALE E RESTITUZIONE - Pianta e Sezione 1:200 giu - 15 VIA 24 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA BOSCATA ART. 33 1: giu - 15 VIA 25 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA FRANE ART. 35 1: giu - 15 VIA 26 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREE A RISCHIO INONDAZIONE ART. 36 1: giu - 15 VIA 27 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI TUTELA CAPTAZIONI 1: giu - 15 VIA 28 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI IN AREA VALANGHE ART. 37 1: giu - 15 VIA 29 CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI ZONIZZAZIONE PRGC 1: giu - 15 VIA 30 DPA IMPATTO ELETTROMAGNETICO - PLANIMETRIA 1:500 giu - 15 PROPOSTA DI REALIZZAZIONE DI PUNTO DI PRIMO SOCCORSO PER VIA 31 varie giu - 15 ESCURSIONISTI La presente Relazione Tecnica riporta: La descrizione delle scelte progettuali individuate; La descrizione delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei lavori; La descrizione del sistema di monitoraggio delle portate captate e rilasciate a valle della traversa di derivazione; La stima dei costi di realizzazione e di gestione ed esercizio dell impianto; Proponente: LAURENT CONTI 2

310 1.1 CRONISTORIA DELL ITER AUTORIZZATIVO Al fine di consentire una completa valutazione è presentata la cronistoria dell iter amministrativo dell intervento in esame: la domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico è stata presentata agli uffici competenti in data 04/07/2006, proponenti sig. Laurent Jean Conti (nato ad Aosta il 20/9/1969 C.F.: CNTLNT69P20A326G) e sig. Andrea Vicquéry (nato a Biella il 26/7/74 CF: VCQNDR74H26A859Z); la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta in data 03/04/2007, GU N 39 Parte II. Non essendo giunte nei successivi 30 giorni domande di concessione alla derivazione per il medesimo tratto di torrente, la domanda in essere risultava essere in esclusiva; in data 08/02/2012 il signori Laurent Jean Conti e Andrea Vicquéry con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturavano la domanda di concessione all Arch. Edi Vuillermoz, nato il 03/04/1963 ad Aosta, C.F. VLLDEI63D03A326X e residente in Rosain (AO), Fraz. Landret 20; in data 13/04/2012 veniva trasmessa la Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, comprensiva di analisi ambientali e valutazione del DMV tramite metodologia IFIM; in data 16/07/2013 veniva trasmessa la documentazione integrativa alla Relazione di compatibilità ambientale della derivazione ai sensi dal Piano regionale di Tutele delle Acque, richiesta con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 24/5/2012 (prot. 4838/DSS) e del 20/09/2012 (prot. 8952/DDS). in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. 7880/DDS) la documentazione è stata dichiarata conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque; in data 24/06/2015 l Arch. Edi Vuillermoz con comunicazione al Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche volturava la domanda di concessione al signor Laurent Jean Conti, nato ad Aosta il 20/9/1969, C.F.: CNTLNT69P20A326G; Il Progetto viene ora sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi della L.R. n. 14 del 18/06/1999, come disposto con nota del 24/11/2014 (prot. 9809), con procedura ordinaria di cui all'allegato A - Industria energetica - lettera l) impianti per la produzione di energia idroelettrica - oltre 220 kw. Proponente: LAURENT CONTI 3

311 1.2 PARAMETRI DI CONCESSIONE I principali parametri caratteristici della derivazione in progetto, sono riassunti nella Tabella 1 seguente, così come indicati nella domanda di concessione alla derivazione delle acque ad uso idroelettrico datata 4 luglio Quota presa Quota acqua nella vasca di carico Quota acqua nella vasca di scarico Quota restituzione in alveo Salto motore m s.l.m. 1927,95 m s.l.m. 1618,50 m s.l.m m s.l.m. 309,45 m Qmedia derivabile 0,1855 m 3 /s Qmax derivabile 0,700 m 3 /s Potenza nominale di concessione Potenza nominale massima Potenza installata 562,9 kw 2124 kw kw Tabella 1. Dati tecnici principali dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 4

312 1.3 COROGRAFIA La corografia d insieme dell intervento proposto è schematizzata nello stralcio della Cartografia Tecnica Regionale riportato nella successiva Figura 1. Figura 1. Corografia d insieme dell intervento proposto su stralcio CTR Proponente: LAURENT CONTI 5

313 2 DEFINIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO L impianto in progetto è costituito nel suo complesso da: N.1 Opera di derivazione composta da: traversa fissa in c.a., N. 2 bocche di presa laterali piane in sponda destra, N.1 canale sghiaiatore in sponda destra e N.1 opera di risalita per i pesci in sponda sinistra; N.1 Dissabbiatore in sponda destra; N.1 Vasca di carico in sponda destra; N.1 Condotta forzata in acciaio; N.1 Edificio adibito a centrale di produzione dell energia elettrica, equipaggiato con N. 2 gruppi di produzione (costituiti ciascuno da turbina tipo Pelton, alternatore e trasformatore); N.1 Canale di restituzione dell acqua turbinata in alveo; N.1 linea elettrica in MT per il collegamento dell impianto alle rete elettrica di distribuzione dell energia prodotta; N. 1 nuova cabina secondaria di consegna dell energia elettrica prodotta. I dati tecnici caratteristici dell impianto sono riassunti nella Tabella 2. Quota sfioro traversa opera di presa Quota di restituzione Salto motore Lunghezza condotta forzata Diametro condotta forzata Qmax derivabile Qmedia derivabile Potenza nominale media Potenza totale installata Producibilità attesa annua m s.l.m m s.l.m. 309,45 m m 800 mm 0,700 m3/s 0,1855 m3/s 562,9 kw kw 3,94 GWh Tabella 2. Dati tecnici caratteristici dell impianto idroelettrico di Etroubles Proponente: LAURENT CONTI 6

314 2.1 OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E DI CARICO DESCRIZIONE OPERE A FIUME L opera sbarramento sul torrente Menouve è costituita da una traversa in c.a. di nuova realizzazione con quota del ciglio di sfioro alla quota m s.l.m. Il corpo traversa ha un'altezza massima di 2,5 m, una larghezza totale di circa 18,00 m, ed ha un profilo di sfioro di tipo Creager con luce libera è di 14 m. I muri d ala di contenimento della piena di progetto hanno quota 1.931,20 m s.l.m. La portata di Deflusso Minimo Vitale, calcolato come indicato nella relazione Indagini ambientali verrà rilasciato in maniera frazionata: una quota pari a 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale) andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra, attraverso una luce libera di 30 x 32 cm; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà invece attraverso una paratoia piana posta nel corpo stesso della traversa, di luce netta 50 x 50 cm. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. Il DMV predisposto è di tipo modulato per tenere in considerazione la particolarità delle portate dei corsi d acqua regionali che, essendo per la maggior parte di origine nivo-glaciale, presentano dei minimi invernali e dei massimi estivi con differenze piuttosto importanti. Le 2 bocche di presa piane laterali in destra idrografica hanno rispettivamente luce netta di 0,85 m di larghezza e 2,20 m di altezza e sono dotate entrambe di paratoie piane di regolazione che consentono di isolare ciascuna in modo indipendente le due porzioni in cui è diviso il successivo canale di raccordo. A valle delle bocche di presa hanno origine 2 canali di raccordo che convogliano, a pelo libero, l acqua captata alle due vasche, indipendenti, del dissabbiatore: ogni canale ha larghezza pari a 0,85 m e pendenza del 4.6 %. In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore, regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. Alzando periodicamente la paratoia sghiaiatrice, il canale rimane pulito, limitando l entrata di trasporto solido nella bocca di presa e, di conseguenza, nel dissabbiatore. Proponente: LAURENT CONTI 7

315 Infine, in sponda sinistra, è prevista la realizzazione di una scala di risalita per i pesci del tipo a bacini successivi, separati da setti in massi di pietra cementati, avente una lunghezza complessiva di circa 22 m. Affinché il passaggio artificiale sia correttamente realizzato deve essere compatibile con le capacità natatorie e di salto dei diversi individui presenti, e in modo particolare deve tenere conto della resistenza alla velocità della corrente caratteristica delle varie specie. In fase esecutiva, in accordo con gli uffici competenti, verranno concordate le dimensioni e le pendenze delle vasche secondo i principi biomeccanici relativi ai salmonidi. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. CAPTAZIONE E DISSABBIAMENTO L acqua derivata dal torrente Menouve è convogliata al dissabbiatore tramite il canale di raccordo. Prima di raggiungere le vasche di calma l acqua transita per una piccola vasca di pre dissabbiamento, separata dal dissabbiatore da una soglia di fondo alla quota 1.927,10 m s.l.m., e dotata di canale e paratoia pre dissabbiatrice. Ogni vasca ha una lunghezza di 20 m e una larghezza di 3 m, con pendenza del fondo pari a circa il 3%. All estremità di valle delle vasche, è presente una seconda soglia posta alla quota di 1.927,30, in corrispondenza della quale sono installate le paratoie dissabbiatrici, la cui apertura consente l eliminazione dei sedimenti deposti sul fondo. Al termine del dissabbiatore due paratoie piane, di dimensioni 2 x 3,4 m ciascuna, consentono la regolazione del livello idrico all interno del dissabbiatore, mantenendolo ad una quota tale da garantire un efficienza di rimozione del 100% della frazione solida di diametro superiore a 0,20 mm. Infine, il dissabbiatore è dotato di n. 4 sfioratori laterali di troppo pieno con soglia tracimante alla 1.930,05 m s.l.m. e aventi una luce netta di 0,50 x 2,00 m ciascuno. Attraverso tali sfioratori, in caso di fermo impianto e contemporanea mancata chiusura delle paratoie di captazione alla presa, l acqua in eccesso potrà tracimare senza mandare in pressione la struttura. Le opere di captazione delle acque, comprese quelle di dissabbiamento e di carico dell impianto, sono completamente interrate. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. Proponente: LAURENT CONTI 8

316 VASCA DI CARICO La portata derivata dal torrente Menouve, dopo aver subito il processo di sedimentazione della frazione fine, viene convogliata nella vasca di carico, posta immediatamente a valle del dissabbiatore. La vasca di carico ha la duplice funzione di assicurare un carico sufficiente all imbocco della condotta forzata in pressione, al fine di evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta stessa, e quella di accumulare la quantità di acqua necessaria a far fronte all avviamento dell impianto, al riempimento della condotta forzata e al regolare funzionamento di attacco e stacco delle macchine in centrale. La vasca ha pianta rettangolare di 4,40 x 4,30 m di sviluppo ed un altezza di 6,15 m. Il carico idraulico sulla testa della condotta forzata in condizioni di esercizio è pari a 2,5 m. La vasca di carico è completamente interrata, con parziale riprofilatura del piano di campagna. Per tutti i dettagli costruttivi inerenti le opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 07, VIA 08 e VIA 09. In Figura 2 e Figura 3 si confronta l area delle opere di presa allo stato di fatto (ante operam), prima della realizzazione dei manufatti, ed a lavori ultimati (post operam), tramite simulazione fotografica. Figura 2. Area di presa ante operam Proponente: LAURENT CONTI 9

317 Figura 3. Area di presa post operam DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI TRAVERSA MURI DI CORONAMENTO Il profilo di rigurgito del Pelo libero indotto dalla realizzazione della traversa sul deflusso della portata naturale afferente alla presa dell impianto in progetto è stato simulato mediante l utilizzo del software di simulazione idraulica HECRAS sviluppato dal Corpo degli Ingegneri dell Hydrologic Engineers Center dell Esercito degli Stati Uniti. Il Software, consente il calcolo del pelo libero in reti di canali artificiali, alvei naturali o reti miste, in condizioni di moto stazionario o non stazionario, assegnata la geometria del canale o della rete, le condizioni di flusso e le condizioni al contorno al sistema. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino alla confluenza dei due affluenti minori posta circa 40 m più a monte, più un tratto di circa 90 m per ciascuno dei due affluenti. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 4. Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell opera di presa, confrontando il pelo libero in assenza delle opere di sbarramento e captazione con quello di rigurgito creato dalla traversa dell impianto. Proponente: LAURENT CONTI 10

318 In Tabella 3 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni numeriche determinati per ciascun tempo di ritorno in corrispondenza della sezione d interesse, nello specifico la sezione di presa. Si rimanda alla relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio delle calcolazioni effettuate per la stima delle portate di piena associate ad un determinato tempo di ritorno tramite la metodologia VAPI. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] Portate Molline [m 3 /s] TOTALE 2 anni 0,815 0,815 1,63 10 anni 1,895 1,895 3, anni 5,835 5,835 11,67 Tabella 3. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di presa Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s) e di paratoia sghiaiatrice principale chiusa. Come è possibile osservare nelle immagini in Figura 5, Figura 6, Figura 7 e Figura 8 la realizzazione dello sbarramento produce un rigurgito della corrente verso monte. Tale effetto si esaurisce a circa 20 m dalla traversa dell impianto, mentre più a monte il deflusso della portata naturale rimane indisturbato anche in seguito alla realizzazione della traversa di sbarramento. Inoltre il rigurgito del profilo idraulico della corrente ad opera dello sbarramento rimane contenuto dalle sponde naturali del torrente in tutte le simulazioni di deflusso effettuate. Pertanto: la realizzazione dello sbarramento non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni; l opera di presa del canale irriguo Ru Neuf d Eternod (circa 45 m a monte della presa dell impianto) non risentirà di alcuna variazione del profilo idraulico in seguito all entrata in funzione dell impianto idroelettrico. Infine, il livello del pelo libero relativo al deflusso della piena con tempo di ritorno T=200 anni si attesta alla quota 1.930,70 m s.l.m. per un tratto, come citato precedentemente, di circa 20 m a monte della traversa. Proponente: LAURENT CONTI 11

319 La quota di coronamento dei muri d ala dell opera di presa, posta alla 1.931,20 m s.l.m, è sufficiente a garantire il contenimento del deflusso della massima piena che si stima possa occorrere ogni 200 anni con un franco di 50 cm, così come prescritto per opere di Classe 1 ai sensi della L.R. 13/ AffluenteDX Menou ve 5 AffluenteSN Me nou ve Confluenza Menou ve 2 Menouve Figura 4. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve a monte dell opera di presa Proponente: LAURENT CONTI 12

320 Figura 5. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 2 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 13

321 Figura 6. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 10 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 14

322 Figura 7. Profilo idraulico del deflusso di piena con T= 200 anni, in condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Proponente: LAURENT CONTI 15

323 Figura 8. Profilo idraulico del deflusso di piena con T=200 anni, on condizioni naturali e post intervento di realizzazione dell impianto Dettaglio Proponente: LAURENT CONTI 16

324 RILASCIO DEL DMV E DELLE PORTATE IRRIGUE La portata di Deflusso Minimo Vitale, valutata come indicato nella relazione Indagini ambientali a cura della società Aquaprogram srl attraverso il metodo sperimentale IFIM (Instream Flow Incremental Methodology) in funzione delle esigenze eco-biologiche di una specie animale di riferimento, nello specifico la trota fario (Salmo trutta fario), è variabile mensilmente come riassunto nella Tabella 4 seguente. Si sottolinea che in data 31/07/2014 con nota del Servizio Gestione Risorse e Demanio Idrico del 31/07/2014 (prot. n. 7880/DDS) detto valore di Deflusso Minimo Vitale proposto è stato dichiarato conforme a quanto richiesto dai protocolli regionali vigenti per la valutazione della compatibilità ambientale della derivazione alle disposizioni introdotte dal Piano regionale di Tutela delle Acque. Tabella 4. Deflusso Minimo Vitale previsto La portata di Deflusso Minimo Vitale verrà rilasciata in maniera frazionata, come segue: una quota del DMV, pari al DMV di base, di 90 l/s (valore di deflusso da garantire nel periodo invernale), andrà ad alimentare la scala di risalita dell ittiofauna, posizionata in sponda sinistra ed alimentata tramite uno stramazzo a larga soglia; la portata eccedente (tra i 35 ed i 70 l/s) defluirà naturalmente attraverso una paratia piana posta nel corpo stesso della traversa. Dalla stessa paratoia verrà fatta effluire la portata da garantire alle derivazioni irrigue poste a valle. In sponda sinistra idrografica, in prossimità dell imbocco della rampa di risalita dell ittiofauna, sarà posizionato un misuratore di livello. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e di rilascio della portata alle Proponente: LAURENT CONTI 17

325 utenze irrigue di valle. Il sensore di livello allo stesso tempo governerà l apertura o la chiusura delle paratoie di derivazione dell impianto idroelettrico. Il funzionamento, sia per il corretto rilascio del DMV che per la gestione delle portate da rilasciare alle utenze di valle, sarà completamente automatico. Nelle elaborazioni idrologiche riguardanti il nuovo impianto in oggetto sono stati presi in considerazione le seguenti utenze idriche, formalmente in essere (fonte: DGR 1019/ ), quali il Ru Neuf d Enternod, il Ru de Thiou, il Canale di Méan, il Grand Ru d Allein, il Ru de Gnon ed il Ru de Prailles. Le interferenze previste con i canali irrigui intercettati sono limitate e totalmente mitigabili, non sono previsti pertanto effetti negativi né sulla loro funzione produttiva né sul valore storico culturale ad essi associato. In ottemperanza di quanto espresso all art. 30 comma 2 delle NTA del PRG del Comune di Etroubles, al fine di dimostrare la bontà dell intervento proposto è stata predisposta la Interferenze con le opere idrauliche esistenti, a cui si rimanda per una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il rispetto delle disposizioni di cui al comma 2, relative alla tutela dei ru. SCALA DI RISALITA ITTIOFAUNA E RILASCIO DEL DMV Il sistema di gestione e controllo, finalizzato al rilascio del DMV di base, garantisce il corretto rilascio della portata di 90 l/s una volta che in corrispondenza della traversa di derivazione sia presente un tirante idrico a quota m s.l.m. Infatti, nel momento in cui il livello idrico alla traversa si pone a quota m s.l.m., in corrispondenza dello stramazzo di alimentazione del passaggio per pesci di larghezza L=32 cm si instaura un tirante h tale da garantire il corretto rilascio verso valle di una portata pari a Q (legge dello stramazzo in parete grossa): da cui: DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 18

326 La seguente Tabella 5 riassume le variabili di calcolo adottate nel progetto del passaggio per pesci affinché nella stessa transiti una portata di 90 l/s: Q DMV (scala pesci) m 3 /s 0,09 µ (coefficiente efflusso) - 0,385 L (larghezza stramazzo) m 0,32 h (profondità stramazzo) m 0,30 Tabella 5. Verifica stramazzo Scala risalita ittiofauna Il passaggio per pesci ricavato nell opera di presa, oltre a garantire il rilascio del DMV di base, può agevolmente essere sfruttato dall ittiofauna per risalire il torrente e superare il manufatto. A valle dello stramazzo, è stata pertanto prevista un apposita scala per la risalita dell ittiofauna da realizzare mediante il posizionamento di blocchi rocciosi i quali creano delle vasche a livelli successivi, con zone di calma relativa in cui i pesci possono sostare. Ogni singolo bacino avrà lunghezza di 1 m, larghezza di 1 m, mentre il dislivello dell acqua tra vasche adiacenti sarà di 30 cm. La velocità della corrente sarà di 0,94 m/s. In fase esecutiva, in accordo con gli Uffici competenti, verranno verificate dette dimensioni, con le relative pendenze delle vasche, secondo i principi biomeccanici relativi alla composizione dell'ittiofauna potenzialmente presente. PARATOIA PIANA DI MODULAZIONE DEL DMV Al fine di garantire il rilascio verso valle delle portate: relative alla modulazione mensile del DMV (tra i 35 ed i 70 l/s) a complemento di quello necessario per alimentare la scala di risalita dell ittiofauna; delle portate relative a diritti irrigui pre-esistenti; è stata prevista una paratoia piana delle dimensioni 0,50 x 0,50 m, posta nel pressi della sponda sinistra idrografica, sotto battente. Per il dimensionamento si è fatto riferimento alla seguente relazione, relativa ad una luce quadrata sotto battente. Con 2 2 Dove: Proponente: LAURENT CONTI 19

327 µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la luce totale della paratoia (quadrata), pari a 50 cm; a è l apertura della paratoia. Il suo valore massimo è di 50 cm; h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m. L apertura della paratoia sarà automatizzata e varierà quindi in continuo al fine di garantire il corretto rilascio sia del DMV che delle portate relative ai prelievi irrigui delle concessioni in essere. La definizione del grado di apertura è riportato in Tabella 6. Mesi DMV scala DMV paratoia Q irrigue a (apertura) [m 3 /s] [m 3 /s] [m 3 /s] [m] Gen 0, ,00 Feb 0, ,00 Mar 0, ,00 Apr 0,09 0,035 0, ,05 Mag 0,09 0,035 0, ,27 Giu 0,09 0,07 0, ,33 Lug 0,09 0,07 0, ,33 Ago 0,09 0,07 0, ,33 Set 0,09 0,07 0, ,33 Ott 0,09 0, ,02 Nov 0,09 0, ,02 Dic 0, ,00 Tabella 6. DMV mensile da rilasciare a valle dell opera di presa sul T. Menouve e apertura della paratoia al variare del DMV e delle concessioni irrigue a valle della presa Considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a 2 DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 20

328 livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale accordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di tele-gestione dei rilasci verso valle, a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. PARATOIA E CANALE SGHIAIATORE PRINCIPALE In destra idrografica, adiacente alle bocche di presa, un canale sghiaiatore regolato da una paratoia sghiaiatrice piana di dimensioni 2,50 x 2,50 m, permette di mantenere libera la sezione delle bocche di presa dai sedimenti che si possono depositare nel bacino a monte della soglia. La lunghezza del canale sghiaiatore è di circa 12 m con pendenza del 12% circa. L apertura della paratoia sghiaiatrice consente il deflusso di una portata massima data da: 2 Con Dove: µ è il coefficiente di deflusso pari a 0.6; L è la larghezza della paratoia (quadrata); 2 h b è il carico idraulico nel punto più basso della luce, alla quota di battuta della paratoia, pari a 2,50 m; a è l apertura della paratoia, modulabile. L apertura completa della paratoia consente il deflusso di una portata massima di 26 m 3 /s. La paratoia risulta pertanto sovradimensionata rispetto alle portate naturali affluenti alla sezione di presa. Tale sovradimensionamento consentirà a tutta la portata di piena con tempo di ritorno T=200 anni di defluire attraverso il canale. La dimensione massima del materiale solido che può essere rimosso dalla corrente durante le fasi di sghiaiamento, viene calcolata applicando la teoria di Isbash. Il diametro massimo del sedimento che può essere rimosso, D, è espresso in funzione della velocità della corrente che si instaura nel canale sghiaiatore e di un coefficiente C ( ) che dipende dalla situazione di equilibrio dell elemento solido e quindi dalla turbolenza della corrente: 2 Proponente: LAURENT CONTI 21

329 La densità media della particella solida, W s, è generalmente posta uguale a kg/m 3, mentre per l acqua si considera una densità costante, W, pari a 981 kg/m 3. All apertura della paratoia, in condizioni di deflusso caratterizzate da una portata pari alla portata massima di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s), la velocità media della corrente nel canale è di 3,23 m/s, che consente di rimuovere sedimenti di diametro massimo pari a 0,83 m. DISSABBIATORE Efficienza del dissabbiatore La verifica dell efficienza del dissabbiatore è stata eseguita considerando il funzionamento di una singola vasca. In questo modo si otterrà una buona rimozione dei sedimenti anche quando si dovrà effettuare la manutenzione ad una delle due vasche (senza pertanto arrestare la produzione dell impianto idroelettrico: ci si aspetta infatti che nel periodo di scioglimento della neve siano necessarie frequenti manutenzioni al dissabbiatore). La verifica delle capacità di sedimentazione della vasca è stata effettuata con la teoria di Dobbins- Camp, Determinando per ogni particella le due grandezze date dalle seguenti relazioni: /,!" #,$ % e '( %) Dove: h è il tirante idrico nella vasca (in condizioni di esercizio: 4,66 m); V è la velocità dell acqua alla massima portata (0,05); w è la velocità di sedimentazione della particella in acqua ferma; k è la scabrezza delle pareti del dissabbiatore; L è la lunghezza del dissabbiatore (20 m); R è il raggio idraulico; g è l accelerazione di gravità; E possibile individuare nel grafico, presentato in Figura 9, per ogni dimensione di materiale solido, la percentuale che sedimenta nel dissabbiatore. Con la portata massima di dimensionamento di 0,700 m3/s e un tirante idrico medio in vasca di 4,66 m (corrispondente alla quota 1930 m. s.l.m.), la velocità della corrente è di 0,05 m/s; tale velocità consente di rimuovere con un efficienza del 100% le particelle di diametro superiore a 0,20 mm. Tale diametro della frazione sedimentabile è compatibile con la tipologia di turbine scelte per l impianto (nello specifico turbine Pelton, quindi particolarmente sensibili alla presenza di sedimento in sospensione). La medesima capacità dissabbiatrice si sarebbe potuta ottenere Proponente: LAURENT CONTI 22

330 realizzando un dissabbiatore con larghezza maggiore e quota di esercizio inferiore, ma considerata la topografia del sito, per ridurre al minimo i volumi di scavo nel versante, si è preferito optare per lo schema idraulico descritto. Figura 9. Grafico di Dobbins-Camp Sfioratori laterali dissabbiatore La soglia dello sfioro di emergenza è posta alla quota 1.930,05 m s.l.m. La portata tracimante dagli sfioratori laterali può essere valutata mediante la formula della portata effluente da uno stramazzo a larga soglia: 2 Dove: µ è il coefficiente di efflusso pari a 0,385; L è la larghezza totale della soglia sfiorante, pari a 8 m; h è il tirante idrico su ciglio della soglia (al massimo pari a 0,50 m). Lo sfioratore di emergenza è quindi in grado di sfiorare una portata di 4,8 m 3 /s, pari a più di 6 volte la portata massima di dimensionamento dell impianto. L altezza del tirante idrico utile a sfiorare la portata massima di dimensionamento dell impianto è di 0,15 m. Proponente: LAURENT CONTI 23

331 VASCA DI CARICO Il dimensionamento della vasca di carico è stato condotto in modo tale da: garantire il minimo carico idraulico sulla testa della condotta forzata alla partenza, in modo da evitare turbolenze e l ingresso di bolle d aria nella condotta in pressione; garantire il volume minimo all avvio dell impianto fino al riempimento della condotta forzata e al raggiungimento delle condizioni di regime. La sommergenza minima da garantire sulla testa della condotta è data dalla relazione: Dove: * 0.54 /01 V è la velocità massima all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta forzata. Tale valore teorico, calcolato in condizioni di funzionamento dell impianto, va garantito con margine sufficiente a tutelarsi anche delle perdite di carico aggiuntive dovute al restringimento della vena liquida all imbocco della tubazione. Le perdite di carico d imbocco possono quindi essere stimate mediante la relazione: Dove: 0,5 2 V è la velocità all interno della condotta forzata in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; g è l accelerazione di gravità. Il valore della sommergenza minima sulla testa della condotta risulta pertanto essere pari a 1,26 m, verificato dal carico idraulico in condizioni di esercizio pari a 2,50 m. Il volume minimo da assegnare alla vasca di carico, è quello per il quale la condotta va a regime con un tempo di avviamento: Dove: L è la lunghezza della condotta forzata; 3 0 Proponente: LAURENT CONTI 24

332 V e la velocità del flusso in condotta in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto; h è il salto lordo. Il tempo T per il quale si giunge alle condizioni di regime è pari a circa 3 volte il valore di Ta; pertanto risulta necessario un valore minimo teorico pari a: Tale volume minimo teorico, in corrispondenza della Qmax di dimensionamento dell impianto (0,700 m3/s) è pari a 2,7 m 3, valore ampiamente soddisfatto dalle dimensioni della vasca di carico. VERIFICA IDRAULICA DELLE OPERE DI CAPTAZIONE, DISSABBIAMENTO E CARICO DELL IMPIANTO Il sistema idraulico costituito dall insieme delle opere di captazione e dissabbiamento è stato verificato considerando i seguenti principi di funzionamento: la portata massima di concessione (0,700 m3/s) deve essere captabile con un livello di esercizio alla traversa pari alla quota del ciglio della traversa stessa (1.930 m s.l.m); deve essere garantito il corretto dissabbiamento della portata captata anche tramite l esercizio di una sola delle due vasche dissabbiatrici (è particolarmente importante garantire tale possibilità nei mesi in cui si verifica lo scioglimento della neve, quando il trasporto solido aumenta e potrebbe rendersi necessaria la manutenzione delle vasche dissabbiatrici) Il sistema idraulico è stato verificato mediante l utilizzo del software HECRAS 4.0.1, nelle ipotesi di funzionamento sopra descritte. Nella Figura 10 e Figura 11 si riporta la geometria (planimetria e profilo longitudinale) del sistema idraulico verificato. Come condizione al contorno a valle del sistema, è stato imposto il livello idrico di esercizio nella vasca di carico (1927,95 m s.l.m.). Il livello nel dissabbiatore è mantenuto alla quota m s.l.m dal funzionamento della paratoia che separa dissabbiatore da vasca di carico. Le condizioni di flusso simulate corrispondono al deflusso in condizioni stazionarie della portata massima derivabile dall impianto, pari a 0,700 m3/s. In conclusione, il sistema idraulico rappresentato negli elaborati grafici VIA 07, VIA 08 e VIA 09 facenti parte del progetto definitivo, nel complesso consentono l efficiente captazione, dissabbiamento e messa in carico dell impianto idroelettrico. Proponente: LAURENT CONTI 25

333 Figura 10. Planimetria del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Figura 11. Profilo longitudinale del sistema idraulico che consente la captazione, il dissabbiamento e la messa in carico della portata captata simulato in HECRAS Proponente: LAURENT CONTI 26

334 Nella Figura 12 si riporta il profilo idraulico simulato a partire dalla geometria e dalle condizioni imposte descritte precedentemente. Si osserva che le dimensioni assegnate alle opere di derivazione ed al canale di raccordo consentono di captare la massima portata di dimensionamento senza provocare alcun rigurgito del livello a monte, pertanto mantenendo la quota operativa a m s.l.m. Proponente: LAURENT CONTI 27

335 Figura 12 Risultato della simulazione idraulica del sistema PRESA profilo longitudinale Proponente: LAURENT CONTI 28

336 2.2 CONDOTTA FORZATA DESCRIZIONE La condotta di adduzione in pressione sarà completamente interrata ed avrà una lunghezza di circa m. Il tracciato della condotta è rappresentato nell elaborato grafico VIA 03. Per tutto il suo sviluppo la condotta sarà caratterizzata da un diametro di 800 mm; l asse del suo imbocco sarà posto alla quota 1.925,05 m s.l.m. e sarà soggetta a un carico statico massimo pari al salto motore, ovvero a 309,45 m. Il tracciato dell adduzione seguirà per circa il 50% del suo sviluppo, la strada poderale che, mantenendosi sempre in destra idrografica, porta dalla località Prailles-Dessous fino agli alpeggi sul versante ovest idrografico della Valle del Menouve. La condotta verrà interrata al di sotto della pista sterrata che, terminati i lavori, verrà perfettamente ripristinata alle attuali condizioni. Dalla vasca di carico la condotta forzata si manterrà per circa 500 m (dalla progressiva m alla progressiva 550 m circa) al di sotto del terreno naturale. Di qui si porterà al di sotto alla strada poderale o a lato della stessa fino alla progressiva 1.821,60 m circa: la condotta si allontanerà dalla pista esistente prima di un tornante andando ad attraversare il terreno naturale per circa 930 m fino a raggiungere il sito in cui sarà ubicata la centrale di produzione. La condotta verrà posata in uno scavo in trincea di larghezza in superficie di circa 3,00 m e di profondità massima di circa 2,00 m. Nella sezione di scavo della condotta verrà posato anche un tubo corrugato di diametro 160 mm che servirà alla posa della fibra ottica e della linea elettrica in BT a servizio della presa, per il controllo e la manovra delle opere elettromeccaniche. Nelle curve plano altimetriche più accentuate della condotta, si prevede infine di realizzare alcuni blocchi di ancoraggio che verranno completamente interrati. Tutto il tracciato di progetto è stato quindi progettato con il fine di: interferire il minimo indispensabile con aree boscate; non interferire con aree in situazione di dissesto instabile, o aree in cui sono state realizzate opere di sostegno del versante; utilizzare per la maggior parte una pista esistente (strada poderale) senza dover intervenire sul versante naturale. Nella realizzazione di tali opere si prevede tuttavia l interferenza con alcuni canali irrigui posti lungo il tracciato della condotta forzata, con alcuni tubi di scolo e con una tubazione dell acquedotto comunale nel tratto terminale dell adduzione. Tutte le interferenze individuate Proponente: LAURENT CONTI 29

337 hanno però dimensioni ridotte e pertanto il loro funzionamento non verrà né interrotto né modificato, in quanto sarà piuttosto semplice eventualmente creare dei bypass. Per una descrizione di dette interferenze, rilevate lungo lo sviluppo delle opere in progetto, si rimanda all apposita relazione allegata al Progetto Definitivo Interferenze con le opere idrauliche esistenti, al fine di una presentazione di dettaglio delle valutazioni effettuate e delle misure adottate per il loro rispetto. Per la loro localizzazione su estratto CTR e per tutti i dettagli costruttivi inerenti alle stesse si rimanda inoltre all elaborato grafico denominato VIA 17. Si rimanda agli elaborati grafici VIA 06 per i dettagli relativi al tracciato della condotta forzata e all elaborato VIA 10 per quanto riguarda le sezioni tipiche di posa. Di seguito si descrive nel dettaglio il tracciato di progetto previsto. TRATTO 1 DALLA VASCA DI CARICO FINO ALLA STRADA PODERALE Il primo tratto di condotta forzata di circa 470 m di lunghezza, a partire dalla vasca di carico fino all incrocio con la strada poderale, verrà posato in terreno naturale, parallelamente al tracciato del Ru Neuf d Eternod, con una lieve pendenza. Per la posa della condotta s interesserà un terreno definito come pascolo arborato, come descritto nel prosieguo della trattazione. Nella Figura 13 e Figura 14 seguenti si riportano alcune foto dell area attraversata dalla condotta. Figura 13. Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 30

338 Figura 14 - Tratto 1 del tracciato di progetto della condotta di adduzione - in rosso il tracciato della condotta TRATTO 2 SOTTO LA STRADA PODERALE Dalla quota m s.l.m. fino alla quota 1.821,60 m s.l.m. la condotta verrà posata al di sotto della strada poderale esistente, per un tratto di circa m, senza intervenire sul versante naturale. La strada presenta larghezza di 3,5-4 m, i versanti attorno alla stessa sono debolmente acclivi e non presentano problematiche per le operazioni di scavo e rinterro. Come anticipato lo scavo per la posa della condotta avverrà per brevi tratti successivi, entro i quali verranno immediatamente posati i tubi. Una volta posata la tubazione, si procederà immediatamente alla saldatura e al rinterro della stessa, in modo tale da non lasciare lunghi tratti di scavo aperto per periodi prolungati. In questo modo si cercherà di non interrompere mai la viabilità sulla strada poderale, provvedendo a realizzare, ovunque fosse possibile, bypass dello scavo per il transito pedonale e veicolare in condizioni di sicurezza. Al termine dei lavori di posa della condotta, il manto della strada poderale sterrata verrà rispristinato nelle originarie condizioni. In Figura 15 si riporta una foto della strada poderale in destra idrografica con indicazione del tracciato della condotta (in rosso). Proponente: LAURENT CONTI 31

339 Figura 15. Tratto 2 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta che verrà interrata al di sotto della strada poderale In questo tratto di adduzione si prevede un unica interferenza con il tracciato del Ru de Tchiou. La tubazione del ru verrà facilmente sottopassata dalla condotta forzata per un brevissimo tratto, senza interrompere il funzionamento del canale irriguo. TRATTO 3 DALLA STRADA PODERALE FINO ALLA CENTRALE All altezza dell alpeggio Comba Dzerman, a quota 1.821,60 m, il tracciato della condotta forzata si staccherà dalla strada poderale, per proseguire in terreno naturale sui pascoli in destra idrografica. Questa ultima parte del tracciato, di circa 930 m di lunghezza, è stata studiata per interferire in maniera residuale con le aree boscate esistenti. Inoltre, il tracciato di quest ultima parte della condotta, è stato progettato per non interferire con eventuali aree caratterizzate da potenziali dissesti, come il versante alle spalle della centrale, su cui sono state realizzate recentemente opere di sostegno di tipo a gabbioni. Nelle immagini in Figura 16 ed in Figura 17 seguenti si riportano alcune foto con indicazione dell andamento del tracciato previsto della condotta forzata (in rosso), che si ricorda essere completamente interrato. Proponente: LAURENT CONTI 32

340 Figura 16. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione in rosso il tracciato della condotta Figura 17. Tratto 3 del tracciato di progetto della condotta di adduzione nel punto in cui si discosta dalla strada poderale in rosso il tracciato della condotta Proponente: LAURENT CONTI 33

341 In questo tratto si prevedono: un interferenza con il Ru del Prailles, canale irriguo con fondo e pareti in terreno naturale, a cielo aperto: il sottopasso del canale prevede in questo caso l interruzione del canale ed il suo ripristino a posa della condotta ultimata; pertanto verrà eseguito nel periodo dell anno in cui la concessione irrigua non risulta attiva (ottobre-novembre); un interferenza con le tubazioni dell acquedotto comunale in destra idrografica: le tubazioni verranno sottopassate senza interrompere il funzionamento dell acquedotto e senza creare potenziali situazioni di contaminazione delle acque convogliate. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La condotta forzata è stata dimensionata in modo tale da limitare al minimo le perdite di carico dovute agli attriti dell acqua contro le pareti della tubazione. Tali perdite aumentano con la velocità dell acqua nel tubo quindi diminuiscono con l aumentare della sezione delle tubazioni. Sempre per ridurre al minimo le perdite di energia è importante che il percorso sia il più possibile breve e rettilineo. Ogni cambiamento di direzione provoca infatti una perdita di carico e quindi un minor rendimento nella produzione di energia. Le condizioni di flusso nella condotta in pressione sono state valutate a partire dalla formula di Chezy, secondo la quale, per condotte circolari la cadente piezometrica che descrive le perdite distribuite di carico è espressa dalla: Dove: 7 8! Q è la massima portata di dimensionamento dell impianto; D è il diametro della condotta; β è un coefficiente che dipende dalla scabrezza del tubo e secondo la formulazione di Gauckler-Strickler può essere espresso dalla seguente relazione: ; /< Con k s coefficiente di Strickler pari a 70 m 1/3 /s per condotte in acciaio rivestito, non nuove. Le perdite di carico concentrate totali (imbocco, sbocco, curve, biforcazioni etc.) possono essere valutate invece come 2 volte il termine cinetico. Proponente: LAURENT CONTI 34

342 Nella Tabella 7 sono riportati i valori dei parametri di flusso che caratterizzano la condotta in pressione e le perdite di carico ad essi correlate. In definitiva, le perdite di carico totali rappresentano circa l 1% del salto motore lordo. Velocità Perdite concentrate Perdite distribuite Perdite totali 1,4 m/s 0,20 m 9,20 m 9,40 m Tabella 7. Valutazione delle perdite lungo la condotta forzata Lo spessore minimo della condotta è stato infine dimensionato tenendo conto anche delle eventuali sovrappressioni per colpo d ariete, mediante la formula di Mariotte: Dove: s è lo spessore minimo della condotta * = > 2? p d è la pressione di dimensionamento che tiene conto di eventuali sovrappressioni, con un coefficiente maggiorativo del carico statico del 30% σ è la tensione ammissibile a trazione del materiale di cui è composto il tubo, che per l acciaio vale: 275 MPa. Per la condotta in progetto lo spessore minimo teorico risulta essere variabile da 1,94 mm alla sezione di partenza, fino a 5,68 mm in corrispondenza del massimo carico statico posto sulla sezione terminale della condotta, all ingresso in centrale. In funzione dei diametri e degli spessori commerciali disponibili in fase esecutiva si potrà quindi scegliere se assumere un unico spessore su tutta la condotta forzata o se dividere il tracciato in porzioni aventi spessori crescenti dalla vasca di carico verso l imbocco in centrale. 2.3 CENTRALE DI PRODUZIONE La centralina di produzione è costituita nel suo complesso da: edificio di centrale; macchinari; apparecchi elettromeccanici destinati alla produzione di energia elettrica. Proponente: LAURENT CONTI 35

343 EDIFICIO CIVILE L accesso alla centrale sarà garantito da una breve pista esistente che dal ponte a servizio dell opera di presa della centralina della società Etroubles Energie srl, posta circa 100 m più a valle, risale parallela al torrente sino ai prati interessati dalle opere. La posizione defilata del manufatto e della pista d accesso consentono di ridurre l impatto paesaggistico dell intervento, minimizzando il consumo dei prati ivi presenti. La struttura civile che costituisce la centrale è ubicata in sponda idrografica destra, poco a monte delle opere di presa della centralina idroelettrica della società Etroubles Energie s.r.l., ed è costituita da un edificio a pianta rettangolare di dimensioni 17,60 x 14,10 m. La posizione della centrale è stata inoltre studiata al fine di ridurre al minimo la lunghezza dello scavo in trincea per la realizzazione del canale di restituzione a pelo libero. L edifico sarà dotato di copertura piana sul quale sarà riportato uno strato di terreno vegetale inerbito, al fine di rendere il manufatto parzialmente interrato. Le facciate a vista saranno rivestite in pietra locale e la disposizione e dimensione delle finestrature sarà tale da richiamare la tipologia architettonica della stalla dell alpeggio Tza de Plan Trecoudette sita in cima al vallone di Menouve, anch essa parzialmente interrata. In Figura 18 e Figura 19 si confrontano l area della centrale prima della realizzazione della centrale e a lavori ultimati. Figura 18. Area centrale ante operam Proponente: LAURENT CONTI 36

344 Figura 19. Area centrale post operam Per i dettagli costruttivi relativi alle opere descritte si rimanda agli elaborati grafici denominati VIA 11 e VIA 12. MACCHINARI E APPARECCHIATURE ELETTROMECCANICHE La centrale è equipaggiata mediante l installazione di due gruppi di produzione, denominati GR1 e GR2, composti ciascuno da turbina idraulica di tipo Pelton, accoppiata al relativo alternatore e trasformatore. Le principali caratteristiche della turbine e del generatore sincrono sono riportate rispettivamente in Tabella 8 e Tabella 9: Tipologia turbina Salto di progetto (m) Pelton 309,5 m N gruppi installati 2 Portata massima (m 3 /s) 0,35 m 3 /s Velocità nominale Diametro girante giri 700 mm Tabella 8. Caratteristiche tecniche delle turbine Pelton installate in centrale Proponente: LAURENT CONTI 37

345 Tipologia generatore sincrono N gruppi installati 2 Tensione generatore Frequenza Potenza GR 400 V 50 Hz kva Tabella 9. Caratteristiche tecniche dei generatori sincroni installati in centrale La potenza massima complessivamente installata è di kw. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI VERIFICA IDRAULICA EDIFICIO DI CENTRALE Similmente alla verifica idraulica effettuata nella zona di presa, mediante l utilizzo del software di simulazione HECRAS 4.0.1, sono state compiute le medesima calcolazioni anche nella zona di centrale, al fine di verificare la compatibilità delle nuove opere con il deflusso di piena del torrente Menouve. E stato analizzato un tratto di torrente che si estende dalla traversa fino a circa 50 m a valle della zona di centrale. La planimetria dello schema geometrico del sistema idraulico oggetto di simulazione è riportata nella seguente Figura 20. Figura 20. Planimetria della geometria del sistema idraulico inserito nel software HECRAS per la simulazione del deflusso di piena nel torrente Menouve nella zona di centrale Proponente: LAURENT CONTI 38

346 Il deflusso delle portate di piena con tempo di ritorno T=2 anni, T=10 anni e T=200 anni è stato simulato in condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale, confrontando il pelo libero prima della realizzazione dei manufatti ed a lavori ultimati. In Tabella 10 si riportano in forma sintetica i valori di portata di piena utilizzati nelle simulazioni, si rimanda alla Relazione Idrologica per la descrizione di dettaglio della metodologia adottata per la loro stima. Periodo di ritorno T Portate Menouve [m 3 /s] 2 anni 5,26 10 anni 12, anni 40,66 Tabella 10. Portate simulate tramite modellazione idraulica Sezione di centrale Come condizioni al contorno per l avvio delle simulazioni sono state imposte le pendenze naturali del torrente, sia a valle che a monte. Inoltre le simulazioni, in ottica conservativa, sono state condotte nell ipotesi d impianto fermo (Qturb = 0 m 3 /s). L edificio di centrale è stato simulato attraverso Obstruction areas al fine di valutare l influenza dello stesso sull evento di piena. Le condizioni di deflusso di piena ottenute, prima e dopo la realizzazione del manufatto, sono riportate rispettivamente in Figura 21 ed in Figura 22. Figura 21. Profili idraulici dei deflussi di piena in condizioni naturali (ante operam) Proponente: LAURENT CONTI 39

347 Figura 22. Profili idraulici dei deflussi di piena post realizzazione dell edificio di centrale (post operam) L analisi dimostra che i profili di piena longitudinali risultano essere immutati nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale. In Figura 23 si riporta la rappresentazione grafica di detti andamenti di piena. Figura 23. Profili idraulici longitudinali Proponente: LAURENT CONTI 40

348 Dall analisi idraulica svolta emerge che: l andamento dei profili di piena, nella zona d interesse, risulta essere immutato nelle condizioni ante e post intervento di realizzazione dell edificio di centrale; la realizzazione del manufatto di centrale non introduce un peggioramento delle condizioni di sicurezza del deflusso della portata di piena, che rimane contenuta negli argini naturali del torrente anche nel peggiore dei casi con T=200 anni. 2.4 CANALE DI RESTITUZIONE DESCRIZIONE L acqua turbinata verrà restituita in alveo mediante la realizzazione di un canale di scarico a pelo libero, in cemento armato, con sezione quadrata di 1,2 x 1,2 m, lunghezza complessiva di circa 22,00 m e pendenza del 0,06 %. Al termine del canale verrà realizzata una soglia alla quota 1.611,20 m, in leggero rialzo rispetto al fondo dell alveo del torrente Menouve, per evitare che il materiale trasportato dal torrente entri all interno del canale di scarico stesso. Inoltre, il canale potrà essere completamento isolato per operazioni di pulizia, o in occasione di eventi di piena eccezionali, mediante la chiusura di una paratoia piana di dimensioni 1,20 x 1,00 m, posizionata in corrispondenza della soglia di restituzione. All interno del canale di scarico sarà alloggiato anche un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. DIMENSIONAMENTO E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI Il deflusso della portata massima di dimensionamento dell impianto pari a 0,700 m3/s, è stato simulato mediante l utilizzo del software HECRAS Come condizione al contorno per le simulazioni del deflusso della portata è stato imposto a valle della soglia di restituzione il livello del pelo libero in alveo alla m s.l.m. Come è possibile osservare nella Figura 24, il livello del pelo libero nel canale di restituzione viene rigurgitato da valle in condizione di corrente lenta, instaurando sotto alle macchine un livello dello stesso alla quota 1.612,01 m s.l.m. La velocità media della corrente nel canale di restituzione è di 0,65 m/s. Proponente: LAURENT CONTI 41

349 Figura 24 Profilo idraulico corrisponde alla Qmax 0,700 m3/s simulato mediante il sofware HECRAS, nel canale di restituzione Proponente: LAURENT CONTI 42

350 2.5 COLLEGAMENTO ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DESCRIZIONE L energia elettrica prodotta dall impianto idroelettrico di Etroubles verrà consegnata in MT alla rete di distribuzione della Valle D Aosta DEVAL, presumibilmente nella cabina secondaria in località Vachery nel Comune di Etroubles. La Società Cooperativa Elettrica Gignod (C.E.G) ha altresì mostrato interesse a ritirare la produzione di energia elettrica della centrale presso il suo impianto situato in Località La Clusaz, del Comune di Allein, qualora DEVAL S.p.A. ne richieda la consegna alla cabina primaria di Rhim. In Allegato 1 si riporta il documento in cui è sancita detta disponibilità. Dalla centrale di produzione, a cui sono annessi con ingresso indipendente il Locale misure ed il Locale gestore della cabina di consegna, l energia elettrica verrà trasportata fino alla cabina secondaria attraverso la realizzazione di un elettrodotto interrato in MT che seguirà il tracciato in sponda sinistra idrografica rappresentato nell elaborato grafico denominato VIA 16. La linea elettrica verrà posata su terreno naturale, parallelamente al tracciato della condotta forzata dell impianto idroelettrico della società Etroubles Energie Srl, nel rispetto imposto dalla presenza della stessa. Il cavo elettrico verrà posato mediante la realizzazione di uno scavo in trincea di larghezza ridotta, ad una profondità minima di 1 m e massima di 1,5 m dal piano campagna (Figura 25). Figura 25. Sezione tipo di posa della linea elettrica interrata di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta dall impianto Proponente: LAURENT CONTI 43

351 Di seguito si riportano alcune foto delle aree attraversate dalla linea elettrica interrata in progetto. Figura 26. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica - tratto iniziale a valle dell opera di presa dellasocietà Etroubles Energie Srl Figura 27. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica tratto intermedio parallelo alla condotta forzata della Etroubles Energie Srl Proponente: LAURENT CONTI 44

352 Figura 28. Tracciato elettrodotto di MT per la consegna dell energia elettrica prodotta sponda sinistra idrografica Figura 29. Tracciato elettrodotto MT - tratto finale fino a cabina secondaria il località Vachery Proponente: LAURENT CONTI 45

353 MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI La scelta del tracciato dell elettrodotto di collegamento dell impianto è stata effettuata valutando diverse opportunità di collegamento alla cabina secondaria più vicina posta in località Vachery nel Comune di Etroubles. La scelta di posare l elettrodotto in sponda sinistra idrografica, parallelamente alla condotta dell impianto idroelettrico esistente della società Etroubles Energie Srl, è stata condotta sulla base delle seguenti motivazioni: costituisce il tracciato più breve e tecnicamente funzionale, con una lunghezza totale di circa 2 km; segue una pista di cantiere preesistente (ora completamente inerbita) realizzata per la posa della condotta forzata dell impianto idroelettrico esistente della Società Etroubles Energie srl. L intervento interviene pertanto unicamente su terreno già rimaneggiato, senza interferire in nessun modo con la vegetazione ad alto fusto e con le aree boscate. Proponente: LAURENT CONTI 46

354 3 SISTEMA DI CONTROLLO DELLE PORTATE CAPTATE E RILASCIATE Secondo le disposizioni di cui all art. 6 del D.Lgs. 258 del 18 agosto 2000 che ha così modificato l art. 22 del decreto legislativo n. 152 del 1999 (ora D.Lgs. 152/2006 s.m.i.), sussiste l obbligo di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati in corrispondenza dei punti di prelievo e, ove presente, di restituzione nonché di trasmissione dei risultati delle misurazioni all'autorità concedente e competente per territorio. Per quanto riguarda la strumentazione di controllo delle portate turbinate e rilasciate nel torrente, l impianto prevede una serie di sensori in grado di offrire monitoraggio in continuo, anche con possibilità di controllo in remoto, dello stato istantaneo delle portate transitanti nel torrente, nelle condotte, nella turbina e nei sistemi di rilascio del DMV. Nello specifico del progetto, permettere agli organi di regolazione dell impianto una corretta gestione delle portate turbinate, fatti salvi eventuali nuovi sistemi maggiormente efficienti, i seguenti strumenti di verifica delle portate transitanti: sensore di misura del livello idrometrico, costituito da un piezometro, posizionato a monte dell'opera di presa in prossimità della soglia sfiorante per il rilascio del DMV tramite scala di rimonta della fauna ittica. Questo consente la chiusura di tutti gli organi di derivazione in caso di eventi di piena e garantisce il controllo in continuo delle portate rilasciate nel fiume; sensore di misura del livello idrometrico, posizionato nel canale di restituzione, a valle della centrale idroelettrica. I piezometri che verranno utilizzati, appartengono alla serie Siemens Sitrans P MPS (si veda la scheda tecnica dello strumento posta in Allegato 2) e trovano impiego nella misura delle pressioni dell'acqua nei terreni saturi, nei pozzi e comunque dove sia necessario rilevare il dato di pressione con precisione e con rapidità di risposta. La misura della portata avverrà in modo indiretto, attraverso l'uso di specifiche scale di deflusso opportunamente tarate. Le portate captate dal torrente Menouve presso l opera di presa e successivamente turbinate saranno misurate da un apposito sistema di monitoraggio installato nel canale di scarico della centrale, considerando che: la geometria dell opera di presa non risulta essere idonea ad una misura accurata della portata captata; tutta la portata dalla vasca di carico si conserva fino alla vasca di scarico. Proponente: LAURENT CONTI 47

355 All interno del canale di scarico sarà alloggiato un sensore di livello che consentirà, tramite apposita scala di deflusso da ricavarsi sperimentalmente, la valutazione in tempo reale della portata turbinata dall impianto. Le portate rilasciate a valle della traversa di derivazione saranno invece monitorate in continuo tramite il sensore di livello posizionato in sponda sinistra idrografica dell opera di presa. Tale sensore, verificherà in continuo la portata effluente sia dalla scala pesci che dalla paratoia piana di modulazione del DMV e del rilascio della portata alle utenze irrigue di valle. Si rimanda paragrafo 0 per ulteriori dettagli. Come già asserito in precedenza, considerato che il sistema di derivazioni irrigue che prelevano acqua dal torrente Menouve nel tratto compreso tra l opera di presa e quella di restituzione dell impianto in esame sono numerose (elaborato grafico VIA 03), e con riferimento alla DGR 1019/ nella quale si prescrive la messa a punto di un accordo con i vari utilizzatori delle acque del Menouve finalizzato alla gestione congiunta a livello di bacino della risorsa idrica, si specifica che, nell ambito di tale alccordo, il proponente presso la propria opera di presa si rende disponibile alla messa a punto e coordinamento di un sistema di telegestione dei rilasci verso valle a servizio delle utenze presenti nel tratto sotteso. L ubicazione del sensore di livello utile alla valutazione della portata captata è riportata negli elaborati grafici VIA 7, VIA 11 e VIA DGR 1019/ Valutazione positiva condizionata sulla compatibilità ambientale del progetto di impianto idroelettrico con opera di presa dal torrent Du Val e dal Ru Menouve e centrale in località Fabrique, nel comune di Allein, proposto dal Comune di Allein. Proponente: LAURENT CONTI 48

356 4 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI All interno di questo capitolo si descrivono sinteticamente le modalità di esecuzione dei lavori, le fasi di realizzazione ed il crono-programma delle attività di costruzione dell impianto idroelettrico. Si premette che, a causa delle quote altimetriche a cui si sviluppa il progetto, nei mesi compresi tra novembre ed aprile sarà necessario interrompere forzatamente i lavori di realizzazione dell impianto in quanto tutta l area potrebbe, con elevata probabilità, essere soggetta ad abbondanti precipitazioni nevose. Per ovviare a tale inconveniente ed abbreviare i tempi di realizzazione, si è quindi scelto di operare su più fronti contemporaneamente, mediante l utilizzo di diverse squadre di lavoro. La realizzazione della traversa richiederà la realizzazione di un bypass temporaneo di una decina di metri di lunghezza per la deviazione del corso d acqua, in modo tale da consentire lo scavo e la posa del calcestruzzo in condizioni asciutte. I lavori di realizzazione della traversa e delle bocche di presa andranno quindi realizzati nei mesi di morbida, da agosto ad ottobre. L accesso al cantiere di realizzazione dell opera di presa verrà garantito mediante la realizzazione di una breve pista provvisoria che si staccherà dalla strada poderale esistente. I lavori per la realizzazione del dissabbiatore e della vasca di carico potranno iniziare quasi contemporaneamente ai lavori di realizzazione dell opera di presa. I volumi di materiale scavato verranno temporaneamente stoccati all interno dell area di cantiere e verranno poi utilizzati, all interno dello stesso per eseguire i rinterri ad opere ultimate. Edificio di centrale Anche la realizzazione dell edificio della centrale potrà essere avviato contemporaneamente a quello delle opere di presa. La costruzione del fabbricato comporterà operazioni di scavo e movimenti di terra per l adattamento dell area all uso. Le fasi previste sono le seguenti: si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità di progetto per l esecuzione della vasca di raccolta acque di scarico e del tratto iniziale del canale di scarico sottostante al fabbricato. Lo scavo verrà eseguito per un area leggermente maggiore dell ingombro del fabbricato al fine di predisporre un idonea scarpa necessaria ad evitare franamenti delle pareti. per isolare lo scavo dall ambiente idrico verranno infisse alcune palancole metalliche impermeabilizzate, che consentiranno anche di evitare il rischio di contaminazione e di aumento della torbidità dell acqua del torrente; Proponente: EDI VUILLERMOZ 49

357 ove la consistenza del terreno non risulti sufficiente a garantire la stabilità delle pareti dello scavo in oggetto, sarà necessario provvedere alla formazione di sbadacchiature a mezzo di casseforme in ferro che proteggeranno gli addetti nelle operazioni costruttive; si procederà con la realizzazione della platea di fondazione; verrà completata la costruzione dei muri perimetrali del fabbricato formati dai pilastri in c.a. e dal tamponamento in pannelli di c.a. prefabbricati, iniziando dalle fondazioni e dalle opere d arte specifiche (canale di scarico sottostante); si procederà alla realizzazione della copertura piana; sarà necessario provvedere alla impermeabilizzazione esterna del manufatto interrato, al fine di evitare possibili infiltrazioni d acqua dal sottosuolo attraverso le riprese di getto. L impermeabilizzazione verrà eseguita mediante l utilizzo di apposite guaine in elastomero con giunti saldati a caldo; la costruzione del fabbricato verrà completata con la posa del rivestimento nelle facciate a vista in pietra locale e l installazione dei serramenti e dei portoni d ingresso in legno; terminata la costruzione dell edificio, questo sarà interrato ed il terreno circostante idoneamente riprofilato. Anche in questo caso si prevede il riutilizzo di una quantità considerevole del materiale scavato all interno dell area di cantiere, per la realizzazione di rinterri e riprofilatura del pendio laddove necessario. Ad opere civili ultimate si procederà con l installazione delle componenti elettromeccaniche e dei macchinari di produzione. Solo in seguito si procederà alla messa in acqua e all avvio dell impianto. L area oggetto d intervento verrà infine ripristinata alle condizioni originali mediante riporto di terreno vegetale, inerbimento e piantumazione secondo le disposizioni degli Uffici regionali preposti. Si rimanda all elaborato grafico denominato VIA 18 per una definizione dettagliata dei volumi di scavo previsti ed il loro riutilizzo stoccaggio in cantiere. Condotta forzata Le modalità di posa della condotta forzata adottate avranno l'obiettivo di limitare al massimo il tratto di terreno in scavo, procedendo in maniera progressiva e modulare, secondo una successione delle operazioni di posa (scavo, posa, ricoprimento) che lascerà tratti a cielo aperto di condotta per una lunghezza massima di 50 m circa, come riportato in Figura 30. La posa avverrà su uno strato di sabbia e sarà ricoperta con lo stesso materiale proveniente dagli scavi; la trincea sarà ridotta al minimo indispensabile ed il materiale di risulta che non sarà possibile Proponente: EDI VUILLERMOZ 50

358 sistemare in loco verrà riutilizzato per la sistemazione della zona di presa oppure, qualora ancora in eccesso, verrà opportunamente smaltito in discarica autorizzata. Figura 30. Modalità di posa condotta Fasi del cantiere mobile Nel dettaglio le operazioni di posa della condotta forzata prevedono le seguenti operazioni: realizzazione di un bypass in sicurezza dello scavo, per non interrompere mai, nei limiti del possibile, la viabilità sulla strada poderale; si procederà allo scavo con mezzo meccanico spinto alla profondità stabilita, per tratti di lunghezza limitata, con deposito del materiale a lato dello scavo che verrà utilizzato per il ritombamento immediato dello stesso appena posata la condotta; si procederà alla posa della condotta costituita da tubi in acciaio in canne di lunghezza standard 6 o 12 metri, eseguita per tratti di lunghezza limitata, procedendo all unione degli stessi a mezzo di saldature; si procederà infine all immediato ritombamento col materiale proveniente dallo scavo, lasciando aperto solamente la porzione finale, per procedere col lavoro nel tratto successivo. Lo stoccaggio degli spezzoni che costituiscono la tubazione avverrà parzialmente nell area di cantiere della presa, e parzialmente nell area di cantiere della centrale, trasportando gli elementi lungo il tracciato solo al momento della posa effettiva. Al fine di facilitare i lavori di posa è prevista inoltre una zona di stoccaggio del materiale, di dimensioni contenute, in prossimità della località Comba-Dzerman. Si rimanda all elaborato grafico VIA 19 per l identificazione delle aree di cantiere e stoccaggio. Infine si procederà alle opere di ripristino, inerbimento e piantumazione. I lavori di cantiere all esterno saranno concentrati nell arco di 18 mesi, escluse le pause invernali forzate a causa della potenziale presenza di neve. Nel complesso il tempo stimato per la realizzazione dell impianto è di circa 3 anni solari. Di seguito (Tabella 11) si riporta il cronoprogramma dei lavori previsti per la realizzazione dell intervento oggetto della presente trattazione. Proponente: EDI VUILLERMOZ 51

359 Tabella 11. Cronoprogramma dei lavori per la realizzazione dell impianto in progetto. Proponente: EDI VUILLERMOZ 52

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