Relazione di gestione del Fondo. Cristallo (già Macro F.O.)

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1 Relazione di gestione del Fondo Cristallo (già Macro F.O.) al

2 ADVAM Partners SGR S.p.A. Capitale Sociale: Sede: deliberato Euro i.v. Via Turati Milano Telefono: 02/ Fax: 02/ Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Registro Imprese di Milano: Iscritta all'albo delle SGR tenuto dalla Banca d'italia al n. 11 della Sezione Gestori di OICVM e al n. 9 della Sezione Gestori di FIA (Fondi d'investimento Alternativi) Iscritta al fondo Nazionale di Garanzia Consiglio di Amministrazione Presidente: Vice Presidente: Amministratore Delegato: Consiglieri: Maurizio Belli Marco Milla Emanuele Facile Guido Tattoni Luca Passoni Riccardo Carradori Roberto Pallante Collegio Sindacale Presidente: Sindaci: Sindaci supplenti: Ruggero Conti Roberto Fracas Nicolino Cavalluzzo Luca Maddeo Società di Revisione KPMG S.p.A. Sede: Via Vittor Pisani Milano Banca Depositaria State Street Bank International GmbH Succursale Italia Sede: Via Ferrante Aporti Milano 2

3 INDICE RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RELAZIONE DI GESTIONE DEL FONDO SITUAZIONE PATRIMONIALE SEZIONE REDDITUALE NOTA INTEGRATIVA RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 3

4 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Considerazioni generali e politica d investimento Si chiude un 2015 che ha prodotto buone soddisfazioni soprattutto agli investitori che hanno creduto fortemente nel mercato italiano (tra i migliori al mondo, nonostante le difficoltà ancora non risolte del debito pubblico e del sistema bancario). L operato delle banche centrali in tutto il mondo ha teso a non creare difficoltà alle economie reali, ed i mercati hanno prezzato la ripresa delle economie. Nella prima parte dell anno l attenzione è stata catturata da Syriza, il partito populista uscito vincitore dalle elezioni greche, che ha cercato in tutti i modi di modificare le politiche restrittive imposte dalla troika (BCE, FMI e UE). Tuttavia l incertezza vissuta nella prima parte dell anno in merito alla gestione della crisi greca ha lasciato gradualmente la scena a problemi economici e sociali di ben maggiore difficoltà. Da un lato la crisi del Medio Oriente e la gestione dell enorme flusso di rifugiati ha evidenziato una linea di comportamento non omogenea all interno dell Eurozona. Dall altro la gestione delle problematiche del sistema bancario, la sua integrazione ed armonizzazione a livello europeo continua a procedere lentamente per il permanere di timori e diffidenze mentre la velocità di uscita dalla crisi continua a deludere. Un incremento degli stimoli da parte della BCE è atteso al fine di stimolare una ripresa fino ad ora abbastanza flebile. La crescita economica mondiale è tornata nuovamente a preoccupare gli investitori con la decisione delle autorità cinesi di svalutare il cambio dello Yuan contro dollaro. Al raffreddamento dell economia interna peraltro segnalato da diverse imprese che esportano in quell area - si è aggiunto una gelata anche sull andamento delle esportazioni, costringendo la Banca Centrale a partecipare alla guerra delle svalutazioni competitive. Gli effetti di questa mossa hanno avuto un effetto negativo sulle valute delle economie emergenti e sulle quotazioni dei prezzi delle materie prime. La moderazione della crescita mondiale rispetto alle attese di fine 2014 ha comportato una modifica non trascurabile nella politica della FED, che ha atteso il mese di Dicembre per iniziare la fase di rialzo dei tassi ufficiali, a zero dal Le attese per l anno in corso vedono una FED estremamente cauta (+50bp) nella gestione dei tassi ufficiali. La politica economica del Premier giapponese Abe focalizzata sul rilancio dell economia e sulla lotta alla deflazione, iniziata nel 2013, ha portato a risultati inferiori alle attese, ponendo qualche dubbio sull efficacia delle manovre espansive intraprese dalle Banche Centrali. In sintesi l incertezza che continuerà a toccare l Europa deriva dal permanere di una mancanza di crescita della periferia, situazione che si abbina ad un crescente populismo e alla diffidenza verso i concetti ispiratori dell Unione Europea. Dall altra parte dell oceano l andamento della crescita economica viene messo in forte dubbio, a causa del rallentamento cinese e dell andamento del greggio, al punto tale che viene sempre più accreditata l ipotesi di una recessione americana per l anno in corso. Per la prima metà dell anno l asset allocation del fondo si è caratterizzata per un investimento prevalente in strumenti obbligazionari, selezionati attraverso un analisi di rischio-rendimento delle singole emissioni, con preferenza per una duration contenuta e un alto livello di rating. La componente azionaria, pesata in media al 10% nei primi sei mesi dell anno, è stata costruita secondo un differente approccio in relazione all area geografica di riferimento: sul mercato italiano si è effettuata un attività specifica di stock picking, basata sull analisi fondamentale delle singole società, mentre per il posizionamento su mercati esteri si è preferito utilizzare strumenti diversificati quali etf. Stabile inoltre, nella prima parte del 2015, il posizionamento sulla valuta USD (pari a circa il 10%) e GBP (pari a circa il 6%). Si segnala che tra maggio e giugno sono pervenute importanti richieste di rimborso, che hanno portato ad una notevole riduzione del patrimonio del fondo e ad una concentrazione del numero dei sottoscrittori. Per far fronte a questa situazione si è provveduto a smobilizzare gran parte delle posizioni assunte su strumenti obbligazionari ed etf, mantenendo solo un piccolo posizionamento su titoli azionari italiani a bassa capitalizzazione, venduti poi nel mese di ottobre. L allocation del fondo nella seconda metà dell anno è quindi stata improntata al mantenimento di una prevalente percentuale di liquidità, in un ottica prudenziale dovuta al ridotto patrimonio del fondo e alla prospettiva di eventuali ulteriori rimborsi da parte degli ultimi sottoscrittori rimasti. Andamento della quota La performance realizzata dal Fondo nel corso del 2015 è stata di +1,45%. Conseguentemente il valore della quota del Fondo è passato da 4,355 a 4,418. Evoluzione prevedibile della gestione Il riposizionamento del fondo all interno dell offerta commerciale della Sgr e la modifica di alcune caratteristiche nel regolamento di gestione rappresentano i presupposti per l applicazione di uno stile di gestione maggiormente flessibile, che risponda in modo dinamico all andamento dei mercati finanziari. In generale la politica di gestione seguirà un approccio prudente, in linea con il profilo del prodotto, attraverso un costante monitoraggio dei rischi assunti. Il portafoglio sarà quindi costituito prevalentemente da titoli obbligazionari a basso rischio, con l obiettivo di generare un rendimento costante, seppur limitato dal basso livello dei tassi di interesse. L attesa per una crescente volatilità lascia prevedere un posizionamento su strumenti a rischio più elevato, sia azionari che obbligazionari, variabile in funzione del momento di mercato, con l obiettivo di sfruttare i trend di breve-medio termine. Ciò potrà avvenire sia attraverso l utilizzo di strumenti diversificati (fondi o etf) che di 4

5 singoli titoli, secondo analisi che di volta in volta potranno evidenziare una sottovalutazione degli stessi da parte del mercato. In ogni caso l obiettivo primario resta quello di contenere fortemente i rischi dell investimento attraverso un costante monitoraggio dei rischi assunti. Si fa inoltre presente che in data 31 marzo 2015 è stata approvata una modifica al regolamento di gestione del fondo per adeguare il calcolo delle commissioni di incentivo alla normativa di riferimento. Rapporti con Società del Gruppo Nel 2015 non ci sono stati rapporti con altre società appartenenti al gruppo. Attività di collocamento delle quote La Società, per il collocamento delle quote, si avvale anche di mezzi di comunicazione a distanza e dei collocatori Online SIM S.p.A. e IWBank S.p.A. sulla base di apposita convenzione. Eventi successivi alla chiusura dell esercizio In data 14 marzo 2016 sono entrate in vigore le modifiche regolamentari che hanno determinato il cambio di denominazione da MACRO FO a Cristallo, la modifica della tipologia del fondo, passata da obbligazionario misto a flessibile, innalzato il limite di investimento del fondo in strumenti di natura azionario e/o commodities dal 20 al 30% e l introduzione del metodo high watermark assoluto per il calcolo delle commissioni di incentivo. Alla data del 20/04/2016 il patrimonio del Fondo ammonta a ed il valore della quota è di 4,327. Operatività in strumenti derivati La Società non ha effettuato operazioni in strumenti derivati. Milano, 28 aprile 2016 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 5

6 RELAZIONE DI GESTIONE DEL FONDO CRISTALLO (già MACRO F.O.) AL 30/12/2015 SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITA' Valore complessivo Situazione al 30/12/2015 In percentuale del totale attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In percentuale del totale attività A STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI ,08 A1 Titoli di debito ,32 A1.1 Titoli di Stato ,07 A1.2 Altri ,24 A2 Titoli di capitale A3 Parti di O.I.C.R ,77 B B1 B2 B3 C C1 C2 C3 D D1 D2 E STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Titoli di debito Titoli di capitale Parti di O.I.C.R. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Margini presso organismi di compensazione e garanzia Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati DEPOSITI BANCARI A vista Altri PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' , ,31 F1 Liquidità disponibile , ,31 F2 F3 Liquidità da ricevere per operazioni da regolare Liquidità impegnata per operazioni da regolare G ALTRE ATTIVITA' ,61 G1 Ratei attivi ,48 G2 Risparmio di imposta ,11 G3 Altre ,01 TOTALE ATTIVITA' , ,00 6

7 PASSIVITA' E NETTO Situazione al 30/12/2015 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H FINANZIAMENTI RICEVUTI -1 I PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L L1 L2 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M M1 M2 M3 DEBITI VERSO I PARTECIPANTI Rimborsi richiesti e non regolati Proventi da distribuire Altri N ALTRE PASSIVITA' N1 Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2 Debiti di imposta N3 Altre -317 TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,959 Valore unitario delle quote 4,418 4,355 Movimenti delle quote nell'esercizio Quote emesse Quote rimborsate ,628 7

8 RELAZIONE DI GESTIONE DEL FONDO CRISTALLO (già MACRO F.O.) AL 30/12/2015 SEZIONE REDDITUALE Relazione al 30/12/2015 Relazione esercizio precedente A STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1 PROVENTI DA INVESTIMENTI A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale A1.3 Proventi su parti di O.I.C.R A2 UTILE/PERDITE DA REALIZZI A2.1 Titoli di debito A2.2 Titoli di capitale A2.3 Parti di O.I.C.R A3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A3.1 Titoli di debito A3.2 Titoli di capitale A4 A3.3 Parti di O.I.C.R RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati B B1 STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI PROVENTI DA INVESTIMENTI B1.1 Interessi ed altri proventi su titoli di debito B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale B1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. B2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI B2.1 Titoli di debito B2.2 Titoli di capitale B2.3 Parti di O.I.C.R. B3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B3.1 Titoli di debito B3.2 Titoli di capitale B3.3 Parti di O.I.C.R. B4 C C1 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA RISULTATI REALIZZATI C1.1 Su strumenti quotati C1.2 Su strumenti non quotati C2 RISULTATI NON REALIZZATI C2.1 Su strumenti quotati C2.2 Su strumenti non quotati 8

9 Relazione al 30/12/2015 Relazione esercizio precedente D D1 DEPOSITI BANCARI INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI E RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E1 OPERAZIONI DI COPERTURA E1.1 Risultati realizzati E1.2 Risultati non realizzati E2 OPERAZIONI NON DI COPERTURA E2.1 Risultati realizzati E2.2 Risultati non realizzati E3 LIQUIDITA E3.1 Risultati realizzati E3.2 Risultati non realizzati F F1 F2 ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE PROVENTI DELLE OPERAZIONI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio G ONERI FINANZIARI G1 INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G2 ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio H ONERI DI GESTIONE H1 PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR H2 COMMISSIONI DEPOSITARIO H3 SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO H4 ALTRI ONERI DI GESTIONE I ALTRI RICAVI ED ONERI I1 INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITÀ LIQUIDE I2 ALTRI RICAVI 128 I3 ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte L IMPOSTE IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO L1 DELL'ESERCIZIO L2 RISPARMIO DI IMPOSTA L3 ALTRE IMPOSTE Utile/perdita dell'esercizio

10 NOTA INTEGRATIVA Parte A Andamento del valore della quota al 30/12/ Andamento quota del fondo e del benchmark nel corso del 2015 L andamento del benchmark è evidenziato con la linea tratteggiata. 2. Andamento del Fondo e del benchmark nel corso degli ultimi 10 anni Dal 16 settembre 2013 il fondo da flessibile è diventato un obbligazionario misto con l introduzione del seguente benchmark: 90% MTS 1 3 anni+ 10% DJEUROSTOXX50 Index. Nel grafico è riportato il rendimento del benchmark dal 16/09/2013 al 30/12/2015. Il fondo non ha l obiettivo di replicare il benchmark. Per l anno 2007 il rendimento del Fondo si riferisce al periodo dal 15 Novembre, data di inizio operatività, al 31 dicembre. I dati di rendimento del fondo non includono i costi di sottoscrizione (né gli eventuali costi di rimborso) a carico dell investitore e dal 1 luglio 2011 la tassazione a carico dell investitore. 3. Minimi e massimi dell anno Esercizio Valore finale Valore minimo Valore massimo ,418 4,357 4,654 Per quanto concerne l andamento del valore della quota e dei principali eventi che hanno influito su di essa nel corso dell esercizio si rimanda a quanto illustrato nella relazione del consiglio di Amministrazione. 10

11 4. Classi di quota Il fondo non presenta classi di quota. 5. Errori di valutazione della quota Nel corso dell anno non si sono verificati errori rilevanti di valutazione della quota. 6. Volatilità dei rendimenti del fondo e del Benchmark Il fondo ha cambiato la tipologia passando da un fondo flessibile ad un fondo obbligazionario misto a partire dal 16/09/2013. Pertanto, il dato di Tracking Error Volatility dei rendimenti del fondo e del benchmark viene rappresentato solo per l anno 2014 e Esercizio TEV ,89% ,03% Esprime la misura della volatilità, calcolata come deviazione standard giornaliera, della differenza fra il valore del rendimento della quota ed il corrispondente valore del rendimento del Benchmark. 7. Valore di mercato delle quote Le quote del fondo non sono trattate sui mercati regolamentati. 8. Informazioni sulla distribuzione dei proventi Il fondo non distribuisce proventi. 9. Informazione sui rischi assunti e sulle tecniche di misurazione e controllo La partecipazione ad un Fondo comporta dei rischi connessi alle possibili variazioni del valore delle quote, che a loro volta risentono delle oscillazioni del valore degli strumenti finanziari in cui vengono investite le risorse del Fondo. Poiché la Società di gestione ha attuato una politica di investimento indirizzata verso strumenti finanziari di natura azionaria, quotati nei mercati regolamentati italiani, il rischio assunto è risultato connesso alla variazione del prezzo di tali strumenti azionari. In relazione agli obiettivi e alla politica di investimento del Fondo, la funzione di risk management della Società effettua il monitoraggio del profilo di rischio/rendimento attraverso un sistema di controllo del VaR. Detta funzione controlla l esposizione al rischio (VaR calcolato su un orizzonte temporale di 1 mese e un intervallo di confidenza di 99%) dei portafogli dei Fondi e dei relativi benchmark, le performance dei singoli Fondi e dei Fondi concorrenti nonché il rendimento dei benchmark. Il metodo di calcolo del VaR si basa sulla simulazione storica. I dati di rischio ottenuti rappresentano lo strumento di controllo finalizzato a monitorare l operato dei gestori. Nel corso dell anno il dato medio del VaR del Fondo è stato del 1,34%. 11

12 Parte B Le attività, le passività, il regime fiscale e il valore complessivo netto al 30/12/2015 Sezione I Criteri di valutazione Forma e contenuto della Relazione di Gestione Il presente prospetto è redatto sulla base delle disposizioni previste dal provvedimento della Banca d Italia del 19 gennaio 2015 attuativo dell art. 6, comma 1, lett. c), n. 3 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n.58 e successive modifiche, e si compone di una Situazione Patrimoniale, di una Sezione Reddituale e della presente Nota Integrativa. La Relazione di gestione è, inoltre, accompagnata dalla Relazione degli Amministratori. La contabilità del Fondo è tenuta in euro e gli schemi contabili sono redatti in unità di Euro. La Nota Integrativa è redatta, ove non diversamente indicato, in unità di euro. Per agevolare la consultazione della Relazione stessa, sono state omesse tutte le sezioni e le tabelle il cui contenuto, sulla base dell operatività del Fondo, risultava nullo. Principi Contabili Nella redazione della Relazione di gestione vengono applicati i principi contabili di generale accettazione per i Fondi Comuni di Investimento ed i criteri di valutazione previsti dalla normativa emanata da Banca d Italia. Tali principi contabili, coerenti con quelli utilizzati nel corso dell'esercizio per la predisposizione dei prospetti giornalieri e della relazione semestrale e con quelli applicati nel precedente esercizio, risultano i seguenti: - le compravendite di valori mobiliari vengono registrate in portafoglio con la stessa data di effettuazione delle operazioni; - il costo medio degli strumenti finanziari è determinato sulla base del valore di libro degli strumenti finanziari alla fine del periodo precedente, modificato dal costo medio degli acquisti di periodo; le differenze tra i costi medi di acquisto ed i prezzi di mercato relativamente alle quantità in portafoglio alla data della Relazione di gestione originano le plusvalenze e le minusvalenze sugli strumenti finanziari; - gli utili (perdite) da realizzi riflettono la differenza tra i costi medi di acquisto ed i prezzi di vendita relativi alle cessioni poste in essere nel periodo in esame; - i differenziali su operazioni futures vengono registrati secondo il principio della competenza, sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione ed i costi dei contratti stipulati e/o i prezzi del giorno precedente; - i dividendi maturati su titoli azionari italiani ed esteri in portafoglio vengono registrati alla data di stacco, al netto di eventuali ritenute d imposta, quando soggetti; - gli interessi e gli altri proventi su titoli nonché gli oneri di gestione vengono registrati al lordo delle imposte secondo i principi della competenza temporale mediante rilevazione di ratei attivi e passivi; - le opzioni, i premi e i warrant acquistati sono computati tra le attività al loro valore corrente; - i costi delle opzioni, dei premi e dei warrant, ove i diritti connessi vengano esercitati, aumentano o diminuiscono rispettivamente i ricavi per vendite e i costi per vendite titoli cui si riferiscono; - la rilevazione delle sottoscrizioni e dei rimborsi delle quote viene effettuata a norma del Regolamento del Fondo e secondo il principio della competenza temporale; - le commissioni di acquisto e vendita di titoli corrisposte alle controparti sono state rilevate tra gli "Altri oneri"; - i titoli in portafoglio sono valutati secondo i seguenti criteri: - per i titoli azionari quotati nella Borsa Italiana è stato utilizzato il prezzo di riferimento, corrispondente al prezzo medio ponderato relativo all ultimo 10% della quantità trattata, in seguito all'introduzione del "Regolamento recante disposizioni per le Società di Gestione del Risparmio", emanato dalla Banca d'italia il 19 gennaio 2015; - per gli strumenti finanziari trattati sugli altri mercati regolamentati, il prezzo è quello risultante dall'ultimo listino ufficiale; - per gli strumenti derivati negoziati sui mercati regolamentati, il prezzo è quello comunicato dalla società di gestione del mercato; - per i valori mobiliari sospesi dal listino è effettuata tenendo conto dell'ultima quotazione rilevata o rivalutati al fine di ricondurre il costo di acquisto al presumibile valore di realizzo sul mercato; - per i valori mobiliari non quotati è stato utilizzato il criterio del costo storico. Tali valori sono comunque svalutati ovvero rivalutati al fine di ricondurre il costo di acquisto al presumibile valore di realizzo sul mercato; - per gli strumenti finanziari espressi in valuta diversa dall euro, la valorizzazione è effettuata applicando i tassi di cambio rilevati dalla Banca Centrale Europea (BCE) alla data di riferimento della valutazione. 12

13 Regime fiscale Fino al 30 giugno 2011 i fondi comuni di investimento mobiliare di diritto italiano erano soggetti a tassazione sul risultato della gestione maturato, sul quale la Società di gestione del Risparmio (SGR) prelevava un ammontare pari al 12,50% a titolo d imposta sostitutiva. La Legge 26 febbraio 2011, n. 10, con effetto dal 1 luglio 2011, ha modificato tale criterio introducendo un nuovo sistema di tassazione sui redditi realizzati, ovvero prevedendo l applicazione di una ritenuta alla fonte del 12,50% al momento della percezione del provento da parte dei sottoscrittori. A decorrere dal 01 gennaio 2012, il Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con Legge 14 settembre 2011, n. 148, ha elevato l aliquota applicata dal 12,5% al 20%. A decorre dal 1 luglio 2015 il decreto legge 24 aprile 2015, n. 66 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2015, n. 89, ha portato l aliquota dal 20 al 26%. La ritenuta è applicata sull ammontare dei proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e sull ammontare dei proventi compresi nella differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime, al netto del 51,92 per cento della quota dei proventi riferibili alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati, alle obbligazioni emesse dagli Stati esteri inclusi nella white list e alle obbligazioni emesse da enti territoriali dei suddetti Stati (al fine di garantire una tassazione dei predetti proventi nella misura del 12,50 per cento). I proventi riferibili ai titoli pubblici italiani e esteri sono determinati in proporzione alla percentuale media dell attivo investita direttamente, o indirettamente per il tramite di altri organismi di investimento (italiani ed esteri comunitari armonizzati e non armonizzati soggetti a vigilanza istituiti in Stati UE e SEE inclusi nella white list), nei titoli medesimi. La percentuale media, applicabile in ciascun semestre solare, è rilevata sulla base degli ultimi due prospetti, semestrali o annuali, redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione dei proventi, di riscatto, cessione o liquidazione delle quote, ovvero, nel caso in cui entro il predetto semestre ne sia stato redatto uno solo sulla base di tale prospetto. A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni utili circa la percentuale media applicabile in ciascun semestre solare. Relativamente alle quote detenute fino al 30 giugno 2015, sui proventi realizzati in sede di rimborso, cessione o liquidazione delle quote e riferibili a importi maturati alla predetta data si applica la ritenuta nella misura del 20 per cento (in luogo di quella del 26 per cento). In tal caso, la base imponibile dei redditi di capitale è determinata al netto del 37,5 per cento della quota riferibile ai titoli pubblici italiani ed esteri. Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche quelle realizzate mediante operazioni di passaggio tra fondi (c.d. switch). La ritenuta è altresì applicata nell ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza, salvo che il trasferimento sia avvenuto per successione o donazione. La ritenuta è applicata a titolo d acconto sui proventi percepiti nell esercizio di attività di impresa commerciale e a titolo d imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi dall imposta sul reddito delle società. La ritenuta non si applica sui proventi spettanti alle imprese di assicurazione e relativi a quote comprese negli attivi posti a copertura delle riserve matematiche dei rami vita nonché sui proventi percepiti da soggetti esteri che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni e da altri organismi di investimento italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in Italia. Nel caso in cui le quote siano detenute da persone fisiche al di fuori dell esercizio di attività di impresa commerciale, da società semplici e soggetti equiparati, nonché da enti non commerciali, alle perdite derivanti dalla partecipazione al Fondo si applica il regime del risparmio amministrato di cui all art. 6 del D. Lgs. n. 461 del 1997, che comporta obblighi di certificazione da parte dell intermediario. È fatta salva la facoltà del Cliente di rinunciare al predetto regime con effetto dalla prima operazione successiva. Le perdite riferite ai titoli pubblici italiani ed esteri possono essere portate in deduzione dalle plusvalenza e dagli altri redditi diversi per un importo ridotto del 51,92 per cento del loro ammontare Nel caso in cui le quote siano oggetto di donazione o di altro atto di liberalità, l intero valore delle quote concorre alla formazione dell imponibile ai fini del calcolo dell imposta sulle donazioni. Nell ipotesi in cui le quote siano oggetto di successione ereditaria, non concorre alla formazione della base imponibile ai fini del calcolo del tributo successorio l importo corrispondente al valore, comprensivo dei relativi frutti maturati e non riscossi, dei titoli del debito pubblico e degli altri titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano o ad essi equiparati, e quello corrispondente al valore dei titoli del debito pubblico e degli altri titoli di Stato, garantiti o ad essi equiparati, emessi da Stati appartenenti all Unione Europea e dagli Stati aderenti all Accordo sullo Spazio Economico Europeo detenuti dal Fondo alla data di apertura della successione. A tali fini la SGR fornirà le indicazioni utili circa la composizione del patrimonio del Fondo. Come chiarito dall Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 97/E del 17 dicembre 2013, le commissioni addebitate dalla banca depositaria per l attività di controllo e sorveglianza, così come quelle relative all attività di custodia e amministrazione, sono imponibili ai fini IVA. 13

14 Sezione II- Le attività Tenuto conto che al 30 dicembre 2015 l attività del fondo è rappresentata esclusivamente da liquidità di seguito sono riportate indicazioni solo con riferimento alla divisa. Ripartizione degli investimenti per divisa Peso percentuale sul totale delle attività Elenco Analitico degli strumenti finanziari detenuti dal fondo al 30/12/2015 Al 30 dicembre 2015 il fondo non detiene strumenti finanziari. II.1 STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Al 30 dicembre 2015 il fondo non detiene strumenti finanziari. Movimenti dell esercizio - strumenti finanziari quotati Titoli di debito: Controvalori acquisti Controvalore vendite/rimborsi - titoli di stato altri Titoli di capitale Parti di OICR Totale II.2 STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Nel 2015 non sono state effettuate operazioni relative a strumenti finanziari non quotati. II.3 TITOLI DI DEBITO Al 30 dicembre 2015 il fondo non detiene strumenti finanziari. II.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Al 30 dicembre 2015 il fondo non detiene strumenti finanziari. II.5 DEPOSITI BANCARI Al 30 dicembre 2015 il fondo non detiene depositi bancari. 14

15 II.6 PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Nel 2015 il fondo non ha posto in essere operazioni di pronti contro termine e operazioni assimilate. II.7 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Nel 2015 il fondo non ha posto in essere operazioni di prestito titoli. II.8 POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA Liquidità disponibile LIQUIDITA IN EURO LIQUIDITA IN USD LIQUIDITA IN CHF Totale liquidità disponibile Liquidità da ricevere per operazioni da regolare LIQUIDITA IN EURO 0 Totale liquidità da ricevere per operazioni da regolare 0 Liquidità impegnata per operazioni da regolare LIQUIDITA IN EURO 0 Totale liquidità impegnata per operazioni da regolare 0 Totale posizione netta di liquidità II.9 ALTRE ATTIVITA Al 30 dicembre 2015 il fondo non detiene altre attività. Sezione III- Le passività III.1 FINANZIAMENTI RICEVUTI Nel corso dell esercizio non sono state effettuate operazioni di finanziamento. Si segnala che i finanziamenti passivi su finanziamenti ricevuti sono riferiti a forme di finanziamento costituite da scoperti di conto corrente concessi dalla Banca Depositaria per temporanee esigenze di liquidità. III.2 PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Nel corso dell esercizio non sono state effettuate operazioni di pronti contro termine e operazioni assimilate. III.3 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Nel corso dell esercizio non sono state effettuate operazioni di prestito titoli. III.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Al termine dell esercizio non risultano strumenti finanziari derivati che danno luogo a posizioni debitorie a carico del fondo. III.5 DEBITO VERSO PARTECIPANTI: RIMBORSI DA REGOLARE Al termine dell esercizio non risultano rimborsi da regolare. 15

16 III.6 ALTRE PASSIVITA Provvigioni e oneri maturati e non liquidati COMMISSIONI DI GESTIONE 210 COMMISSIONI DI PERFORMANCE 29 SPESE DA REGOLAMENTO SOCIETA DI REVISIONE CONTRIBUTO CONSOB SPESE DI PUBBLICAZIONI BANCA DEPOSITARIA 12 Altre INTERESSI SU LIQUIDITA 0 Totale Altre passività Sezione IV Il valore complessivo netto Investitori N. quote Percentuale Investitori qualificati* , ,00% Altri Investitori 0 0 Totali , ,00% Residenti 0 0 Non Residenti , ,00% Totali , ,00% * Per "investitori qualificati" si fa riferimento ai soggetti indicati dall'art. 1 del Decreto del Ministro del Tesoro del 24 maggio 1999, n Variazione del Patrimonio netto Anno 2015 (ultimo esercizio) Anno 2014 (penultimo esercizio) Anno 2013 (terzultimo esercizio) Patrimonio netto a inizio periodo Incrementi: a) sottoscrizioni - sottoscrizioni singole piani di accumulo - switch in entrata b) risultato positivo della gestione Decrementi: a) rimborsi - riscatti piani di rimborso - switch in uscita b) proventi distribuiti c) risultato negativo della gestione Patrimonio netto a fine periodo

17 Sezione V Al dati patrimoniali Composizione delle poste patrimoniali del Fondo per divisa di denominazione Strumenti Finanziari Str. Finz. Derivati ATTIVITA Depositi Bancari Altre Attività TOTALE Finanz.ti ricevuti Altre Passività PASSIVITA Garanzie e impegni TOTALE Euro Dollaro Usa Franco Sviz Totale Parte C Il risultato economico dell esercizio 2015 Sezione I Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura I.1 RISULTATO DELLE OPERAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI Risultato complessivo delle operazioni su: Utile /perdita da realizzi di cui: per variazione dei tassi di cambio Plus/ minusvalenze di cui: per variazione dei tassi di cambio A. Strumenti finanziari quotati 1 Titoli di debito Titoli di capitale Parti di O.I.C.R OICVM FIA B. Strumenti finanziari non quotati 1 Titoli di debito 2 Titoli di capitale 3 Parti di O.I.C.R. - OICVM - FIA I.2 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Nel corso dell esercizio non sono state effettuate operazioni in strumenti finanziari derivati. Sezione II Depositi bancari Non si sono effettuati depositi bancari nel corso dell esercizio. Sezione III Altre operazioni di gestione e oneri finanziari OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E PRESTITO TITOLI Non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine e prestito titoli. 17

18 RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI OPERAZIONI DI COPERTURA Operazioni a termine: Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio: - future su valute e altri contratti simili - opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili - swap e altri contratti simili Risultati realizzati Risultati non realizzati OPERAZIONI NON DI COPERTURA Operazioni a termine Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio non aventi finalità di copertura: - future su valute e altri contratti simili - opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili - swap e altri contratti simili LIQUIDITA INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI Il Fondo ha utilizzato forme di finanziamento costituite da scoperti di conto corrente concessi dalla Banca depositaria per temporanee esigenze di liquidità. Il Fondo a fronte dei finanziamenti ricevuti non ha rilasciato alcuna garanzia. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI 49 di cui: INTERESSI PASSIVI in Euro 48 INTERESSI PASSIVI in altre Valute 1 18

19 Sezione IV Oneri di gestione IV.1 COSTI SOSTENUTI NEL PERIODO ONERI DI GESTIONE Importo (migliaia di euro) Importi complessivamente corrisposti % sul valore complessivo Netto (1) % sul valore dei beni negoziati % sul valore del finanziamento Importi corrisposti a soggetti del gruppo di appartenenza della SGR % sul % sul Importo % sul valore valore dei valore del (migliaia complessivo beni finanziamento di euro) Netto (1) negoziati 1) Provvigioni di Gestione Provvisioni di base 94 1,02-2) Costi ricorrenti degli OICR in cui il fondo investe ) Compenso del Depositario - di cui eventuale compenso per il calcolo del valore della quota 5 0, ) Spese di revisione del Fondo 4 0, ) Spese legali e giudiziarie ) Spese di pubblicazione del valore della quota ed eventuale pubblicazione del prospetto informativo. 2 0, ) Altri oneri gravanti sul Fondo 23 0, COSTI RICORRENTI TOTALI (SOMMA DA 1 A 7) 128 1, ) Provvigioni di incentivo 0 9) Oneri di negoziazione di strumenti finanziari di cui: 20 0,04 - su titoli azionari 2 0,08 - su titoli di debito su derivati altri (OICR) 18 0,07 10) Oneri finanziari per debiti assunti dal Fondo ) Oneri fiscali di pertinenza del Fondo - TOTALE SPESE 148 1,61 (1) media aritmetica dei dati di patrimonio netto rilevati in occasione di ogni calcolo del valore della quota. Il totale del TER e delle Spese può non coincidere con la somma degli elementi che lo compongono per effetto degli arrotondamenti. Gli altri oneri gravanti sul fondo sono riferiti alle spese addebitate al fondo in relazione alle attività di regolamento demandate alla società di outsourcing per euro, al contributo annuale Consob per euro e ad altri oneri verso la banca depositaria per euro. IV.2 PROVVIGIONI DI INCENTIVO Nel periodo 29/12/ /12/2015 (ultima data quota certa), la variazione del parametro di riferimento del fondo rappresentato dal 90% dell indice EUROMTS 1 3 anni e 10% dell indice DJ EUROSTOXX 50, è stata pari a 1,53%. Nello stesso periodo l andamento del valore della quota è stato pari a 1,58%. Coerentemente con quanto previsto dal Regolamento del Fondo al 30/12/215 il fondo ha maturato commissioni di incentivo per 29. Sezione V Altri ricavi e oneri Interessi attivi su disponibilità liquide LIQUIDITA IN DIVISA 295 Altri ricavi SOPRAVVENIENZA ATTIVA 128 Altri oneri SOPRAVVENIENZA PASSIVA 19

20 Sezione VI Imposte Altre imposte IMPOSTA PER TOBIN TAX -949 Parte D Altre informazioni 1. Operatività posta in essere per la copertura dei rischi del portafoglio Non sono state poste in essere operazioni di copertura dei rischi del portafoglio. 2. Informazioni sugli oneri di intermediazione Banche italiane di cui: gruppo della SGR - SIM di cui: gruppo della SGR Banche e imprese di investimento estere - di cui: gruppo della SGR - Altre controparti - di cui: gruppo della SGR - Totale Utilità ricevute dalla SGR Non sussistono accordi che prevedono utilità a favore della SGR riconosciute da parte di altri soggetti. 4. Scelte d investimento Il gestore non si è avvalso della facoltà di effettuare investimenti differenti da quelli previsti nella politica di investimento. 5. Tasso di movimentazione del portafoglio del Fondo (Turnover) 100% E espresso dal rapporto percentuale dalla somma degli acquisti e dalle vendite di strumenti finanziari, al netto delle sottoscrizioni e dei rimborsi delle quote del fondo, e il patrimonio netto medio del fondo nel periodo. 20

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