PRINCIPI DI COMPORTAMENTO
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- Elena Parente
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1 MODELLO ORGANIZZATIVO KME EX D.LGS. N. 231 / 2001 PRINCIPI DI COMPORTAMENTO Le aziende facenti parte del Gruppo KME attuano pratiche commerciali corrette e trasparenti e promuovono una cultura aziendale della creazione di valore nell osservanza delle disposizioni normative vigenti nei Paesi e nelle aree in cui operano, nel rispetto dei principi etici fondamentali di lealtà, legalità e correttezza. Coerentemente con questi valori - che sono anche trasfusi nel Modello Organizzativo adottato da KME in conformità alle disposizioni nel Decreto Legislativo 8 Giugno 2001 n. 231, recante Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, che ha adeguato la normativa nazionale in materia di responsabilità delle persone giuridiche ad alcune Convenzioni internazionali cui l Italia ha aderito - KME ha adottato una serie di linee generali di condotta, cui tutti i dipendenti sono chiamati a conformarsi nei diversi ambiti operativi, facendo sì che tali standard siano rigorosamente rispettati. KME rifiuta ogni forma di corruzione e concussione, non si avvale di collaborazioni che possano provocare infrazioni alla normativa vigente in materia di concessione/accettazione di somme di denaro od altre utilità allo scopo di conseguire vantaggi impropri. KME è impegnata a conseguire un elevato standard in termini di competitività e sostenibilità, attraverso la leadership e l'eccellenza in materia di ambiente, salute e sicurezza; stabilisce ed implementa strategie di prevenzione dell inquinamento ambientale e degli incidenti sul luogo di lavoro; garantisce un ambiente di lavoro sano e sicuro per i propri dipendenti, per i propri visitatori ed i propri fornitori. KME assicura il divieto del lavoro minorile, cioè l'impiego di personale di età inferiore a quella stabilita per l avviamento al lavoro dalle normative del luogo in cui la prestazione lavorativa è eseguita. KME promuove le pari opportunità nel lavoro e nel trattamento dei propri dipendenti, evitando ogni forma di discriminazione. Tale principio si applica sia nella cooperazione all interno dell azienda che nella condotta con partner esterni. KME garantisce il rispetto della dignità personale, della privacy e dei diritti fondamentali di ciascun individuo e non ricorre ad alcuna forma di lavoro obbligatorio o lavoro forzato. KME opera nell assoluto rispetto dei diritti di proprietà industriale legalmente riconosciuti di terzi. Tutti i dipendenti KME sono chiamati ad evitare conflitti d interesse, tenendo nettamente distinti i propri interessi personali da quelli dell azienda in cui operano. I rapporti commerciali debbono essere infatti fondati su criteri di obiettività. Tutti i dipendenti KME, nel trattamento dei dati e delle informazioni acquisite o elaborate in ragione della propria funzione lavorativa, sono vincolati ad un obbligo di riservatezza e devono evitare ogni uso improprio di tali informazioni. Essi devono inoltre avere cura di mantenere un sistema accurato e completo di registrazione e gestione della documentazione, specialmente quella di natura contabile, in modo tale da fornire un quadro veritiero, trasparente e corretto delle attività dell azienda. Tutti i dipendenti KME sono tenuti ad ottemperare ai suesposti principi di comportamento stabiliti nel Modello Organizzativo di KME, e ad osservare, ciascuno nell espletamento delle proprie attività, comportamenti tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati nel Decreto sopra richiamato. In particolare, il Modello Organizzativo adottato da KME ex D.Lgs. 231/2001 fa riferimento alle seguenti fattispecie:
2 A. Reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione: Malversazione a danno dello Stato o dell Unione Europea (art. 316-bis c.p.); Indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato o dell Unione Europea (art. 316-ter c.p.); Concussione (art. 317 c.p.); Corruzione per un atto d ufficio o contrario ai doveri d ufficio (art c.p.); Istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.); Corruzione in atti giudiziari (art. 319-ter c.p.); Truffa in danno dello Stato, di altro Ente Pubblico o dell Unione Europea (art. 640, comma 2 n. 1, c.p.); Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 630-bis c.p.); Frode informatica in danno dello Stato o di altro Ente Pubblico (art. 640-ter c.p.). B. Reati societari: False comunicazione sociali (art e art c.c.); Falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni della società di revisione (art c.c.); Impedito controllo (art c.c.); Indebita restituzione dei conferimenti (art c.c.); Illegale ripartizione degli utili o delle riserve (art c.c.); Illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante (art c.c.); Operazioni in pregiudizio dei creditori (art c.c.); Formazione fittizia del capitale (art c.c.); Indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori (art c.c.); Illecita influenza sull assemblea (art c.c.); Aggiotaggio (art c.c.); Ostacolo all esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art c.c.). C. Reati con finalità di terrorismo o di eversione all ordine democratico: Associazioni sovversive (art. 270 c.p.); Associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o eversione dell ordinamento costituzionale (art. 270-bis c.p.). Assistenza agli associati (art. 279-ter c.p.); Arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale (art. 270-quater c.p.); Addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale (art. 270-quinquies c.p.); Condotte con finalità di terrorismo (art. 270-sexies c.p.); Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280 c.p.); Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione (art. 289-bis c.p.); Istigazione a commettere uno dei delitti preveduti dai capi I e II (art. 302 c.p.); Cospirazione politica mediante accordo e cospirazione politica mediante associazione (artt. 304 e 305 c.p.); Banda armata e formazione e partecipazione; assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata (artt. 306 e 307 c.p.); Delitti con finalità di terrorismo posti in essere in violazione dell art. 2 della Convenzione di New York del 9 dicembre D. Delitti contro la personalità individuale: Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 c.p.); Prostituzione minorile (art. 600-bis); Pornografia minorile (art. 600-ter c.p.); Detenzione di materiale pornografico (art. 600-quater c.p.); Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-quinquies c.p.); Acquisto e alienazione di schiavi (art. 602 c.p.). E. Illeciti di abuso di mercato: Abuso di informazioni privilegiate (art. 187 bis TUF);
3 Manipolazione del mercato (art. 187 ter TUF); Omessa comunicazione del conflitto di interessi (art bis c.c.). F. Reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose commessi in violazione delle norme antinfortunistiche: Omicidio colposo (art. 589 c.p.); Lesioni personali colpose (art. 590 c.p.). G. Reati di ricettazione, riciclaggio e di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita: Ricettazione (art. 648 c.p.); Riciclaggio (art. 648-bis c.p.); Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter c.p.). H. Delitti informatici e trattamento illecito di dati: Accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615-ter c.p.); Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (art quater c.p.); Diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico (art. 615-quinquies c.p.); Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quater c.p.); Installazione di apparecchiatura atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quinques c.p.); Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici (art. 635-bis c.p.); Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o di pubblica utilità (art. 635-ter c.p.); Danneggiamento di sistemi informatici e telematici (art. 635-quater c.p.); Danneggiamento di sistemi informatici di pubblica utilità (art.635-quinquies c.p.); Falsità nei documenti informatici (art. 491-bis c.p.). I. Delitti di criminalità organizzata: Associazione per delinquere (art. 416 c.p.); Associazione di tipo mafioso anche straniera (art. 416-bis c.p.); Scambio elettorale politico-mafioso (art. 416-ter); Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri (art. 291 quater DPR 23 gennaio 1973, n. 43, TU Doganale); Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 74 DPR 9 ottobre 1990, n. 309); Delitti concernenti la fabbricazione ed il traffico di armi da guerra, esplosivi ed armi clandestine (art. 407 comma 2 lettera a) c.p.p). L. Delitti contro l industria e il commercio e violazioni in materia di diritto d autore (l. 633/1941): Contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni (art. 473 c.p.); Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.); Turbata libertà dell'industria o del commercio (art. 513 c.p.); Illecita concorrenza con minaccia o violenza (art. 513-bis c.p.); Frodi contro le industrie nazionali (art. 514 c.p.); Frode nell'esercizio del commercio (art. 515 c.p.); Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.); Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale (art. 517-ter c.p.). M. Reati di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 377-bis c.p.).
4 I principi di comportamento contenuti nel Modello, oltre ad essere innanzitutto rivolti ai dipendenti KME. sono altresì indirizzati a tutti i soggetti esterni che intrattengono rapporti con la Società (es. clienti, fornitori, agenti, consulenti) e che agiscono nell interesse di questa. In considerazione di quanto sopra, le condizioni generali di acquisto e di vendita di KME contengono la seguente clausola: Modello organizzativo ex D.Lgs 231/2001. Con l ordine / l accettazione dell ordine, il Cliente / il Fornitore espressamente conferma di avere preso visione e di essere pertanto a conoscenza dei principi di comportamento seguiti dalla nostra Società in conformità al D. Lgs 231/2001, che sono pubblicati sul nostro sito internet: e di impegnarsi alla loro rigorosa osservanza. Inoltre, il processo di selezione degli agenti/consulenti/rappresentanti, svolto dai responsabili competenti per conto di KME, si basa su una attenta valutazione e selezione, in modo che vengano posti in essere rapporti d affari solo con persone (fisiche o giuridiche) di provata capacità, onestà e correttezza. A tal proposito, nel rispetto della legge, i responsabili provvedono a reperire il maggior numero di informazioni possibili sulla professionalità, integrità, onestà e affidabilità dell agente, consulente o intermediario. Nella definizione del rapporto, i responsabili approntano con agenti, consulenti o intermediari rapporti contrattuali risultanti da atti scritti conformi a standard, predisposti dalla funzione legale di KME, prevedendo sistemi di approvazione preventiva in caso di deroga da tali standard o di modifiche richieste dal soggetto esterno. In tutti i contratti con agenti, consulenti e intermediari viene inserita una clausola con la quale l agente/consulente/intermediario si impegna al rispetto dei principi di comportamento nell esecuzione delle sue obbligazioni contrattuali. Tale clausola è così formulata: L agente / consulente / intermediario, ai fini dello svolgimento delle attività oggetto del presente incarico, espressamente conferma di avere preso attenta visione e di essere pertanto a conoscenza dei principi di comportamento adottati da KME in conformità al D. Lgs 231/2001, che sono pubblicati sul sito internet della società: e di accettare espressamente tali principi con la firma del presente contratto, impegnandosi alla loro rigorosa osservanza. Una particolare attenzione viene posta al valore delle provvigioni e dei compensi da corrispondere ad agenti, ai consulenti, agli intermediari, che non deve superare i valori massimi di mercato, per prodotto e per paese, rapportato al valore del servizio reso dall agente, dal consulente, dall intermediario ed al valore totale del contratto. Quanto alle modalità di corresponsione delle provvigioni e dei compensi dovuti agli agenti, ai consulenti, agli intermediari, KME provvede al relativo pagamento attraverso banche autorizzate dalle direzioni competenti di KME su un conto bancario intestato all agente, al consulente, all intermediario nel suo paese di registrazione. Ogni eventuale richiesta dell agente, al consulente, all intermediario a KME di effettuazione di una procedura in deroga alla norma precedente, che dovrà avvenire per iscritto, dovrà essere attentamente valutata ed eventualmente autorizzata per iscritto dalle direzioni competenti di KME. L osservanza dei principi di comportamento sanciti nel Modello Organizzativo deve considerarsi parte essenziale delle obbligazioni contrattuali dei dipendenti e dei soggetti esterni che agiscono nell interesse di KME. Le violazioni di tali principi da parte dei dipendenti potranno implicare l applicazione delle misure sanzionatorie contenute nel sistema disciplinare aziendale, adottato ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Le infrazioni dei collaboratori esterni potranno comportare l adozione di provvedimenti e sanzioni previste dai rispetti incarichi e/o contratti, anche collettivi, commisurati alla gravità delle violazioni commesse, sino a determinare, nei casi di estrema gravità la risoluzione, anche senza preavviso, del rapporto contrattuale con KME, restando salva la facoltà per la Società di rivalersi per ogni danno e/o
5 responsabilità che alla stessa possano derivare da loro comportamenti in violazione dei principi del Modello Organizzativo. KME si adopera per garantire in ogni momento l effettività di tali linee generali di condotta, assicurando le strutture necessarie alla loro operatività e le risorse opportune per la loro implementazione. KME ha affidato la funzione di vigilare sull applicazione ed il rispetto del Modello Organizzativo all Organo di Controllo Interno (OCI), il quale ne promuove altresì la conoscenza, procedendo alla sua diffusione ed evidenziandone il valore vincolante.
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