Compost per chi vuol bene alla terra. Manuale per conoscere, scegliere, impiegare il compost di qualità

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1 Compost per chi vuol bene alla terra Manuale per conoscere, scegliere, impiegare il compost di qualità III edizione

2 Chi siamo indice Chi siamo 1 Introduzione 3 Conoscere il compost 5 Scegliere il compost 12 Impiegare il compost 13 Il compost negli Acquisti Pubblici Verdi 22 Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC per brevità), nasce nella prima metà degli anni 90 per volontà di alcuni pionieri della tecnica del compostaggio. Oggi rappresenta il punto di riferimento per oltre 120 imprese che, associate al CIC, operano sia in Italia che all estero. Si tratta di aziende pubbliche e private che gestiscono impianti di compostaggio per la produzione di l ammendante compostato, un fertilizzante organico. Fanno parte del CIC anche produttori di macchine e attrezzature, aziende che realizzano impianti, laboratori e Centri di ricerca. Gli obiettivi del CIC sono: favorire la buona pratica e la diffusione della raccolta differenziata; dare impulso al recupero dei rifiuti organici per ottenere biogas (digestione anaerobica) e compost di qualità; promuovere il corretto utilizzo degli ammendanti compostati nelle attività agricole, nei recuperi, nei ripristini ambientali e in altri impieghi; sostenere i propri associati attraverso consulenza tecnica, normativa e iniziative di promozione e commercializzazione dei prodotti ottenuti dal compostaggio; organizzare e gestire attività formative e di aggiornamento sul compostaggio e sull impiego dei prodotti; Il Consorzio Italiano Compostatori svolgere ricerche, studi e divulgare le informazioni sulle metodologie e tecniche relative alla produzione e utilizzazione dei prodotti compostati. Dal 2003 il CIC assegna il Marchio Compost di Qualità Certificato CIC ai migliori Ammendanti prodotti negli impianti associati. La certificazione dei prodotti a Marchio CIC si ottiene a seguito di una serie di campionamenti effettuati da professionisti esterni e dopo analisi eseguite da laboratori esterni accreditati dal Ministero delle Politiche Agricole (MIPAAF). Ciò garantisce l assoluta autorevolezza del Marchio di Qualità e la compatibilità dell ammendante prodotto dalle aziende associate con qualsiasi tipo di impiego in agricoltura: florovivaismo, paesaggistica, hobbistica, ecc. 1

3 Il Consorzio Italiano Compostatori Il Consorzio Italiano Compostatori con questa pubblicazione intende diffondere in maniera semplice e completa informazioni utili per contribuire alla maggiore conoscenza del compost, del suo ruolo e del suo utilizzo. Per approfondire le informazioni invitiamo alla consultazione del sito web del CIC dove sono riportati gli indirizzi e i contatti delle strutture del Consorzio, si possono conoscere le aziende associate e certificate con il Marchio di Qualità del Compost, si può scaricare il Regolamento del Marchio, si possono ottenere informazioni per l adesione al CIC, ci si può iscrivere a corsi, convegni e aggiornarsi sulle più recenti notizie riguardanti il settore. Utile all'agricoltura, aiuta l'ambiente Introduzione Recuperare gli scarti organici trasformandoli in un fertilizzante organico come il compost, rappresenta un sistema efficace per contribuire in modo significativo all uso sostenibile delle risorse agricole ed ambientali. Utilizzare compost nei terreni ha lo scopo di mantenere la fertilità, permette di ridurre l impiego di fertilizzanti minerali (generalmente di sintesi e derivanti dal petrolio, quindi provenienti da risorse non rinnovabili), riducendo al contempo la quantità di scarti organici da avviare a operazioni di trattamento meno virtuose come lo smaltimento in discarica o l incenerimento. Il compost, o meglio la sostanza organica e gli elementi nutritivi in esso contenuti, oltre a conservare nel lungo periodo la fertilità contribuisce a migliorare lo stato strutturale del terreno, aumenta la capacità sia di assorbire e rilasciare acqua nel suolo che di trattenere gli elementi nutritivi in forma facilmente 2 3

4 introduzione assimilabile da parte della pianta. Garantisce inoltre una attività microbiologica utile alla fertilità integrale di un suolo agricolo. Come tutte le sostanze organiche apportate al suolo il compost tende ad aumentare la fertilità nel suo complesso, non ha una sola funzione positiva ma ne ricopre diverse e tutte utili per il terreno, sia per la vita delle piante che per le attività microbiche che chiudono i cicli della natura. Sia dal punto di vista agronomico (ovvero per le attività produttive di un suolo) che dal punto di vista naturalistico il ricarico costante e continuativo di sostanza organica è utile per attenuare quel complesso di fenomeni che determinano la desertificazione. La diminuzione tendenziale del livello di fertilità dei suoli è un fenomeno rilevante nei paesi del Sud d Europa, con notevoli evidenze proprio in Italia, dove si sono registrati molti casi di suoli, e non solo nel Sud, ma persino nelle pianure settentrionali, con un contenuto di sostanza organica inferiore all 1 %, laddove da sempre si sono registrati valori superiori a 2%. Somministrando carbonio al suolo attraverso l impiego di compost è possibile contrastare il fenomeno della desertificazione che si concretizza quando il contenuto di sostanza organica del suolo è inferiore all 1-2 %. Secondo i dati delle Nazioni Unite il fenomeno della desertificazione interessa oltre il 5,5% del territorio italiano. Per l Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante (ora Ente CRA del Ministero delle Politiche Agricole), lo 0,15% di sostanza organica in più nel suolo, laddove i tenori medi in terreni a buona fertilità dovrebbero essere dell ordine del 2,5-3%, equivale a fissare nello stesso una quantità di CO2 corrispondente alle emissioni complessive dell intera nazione italiana per un anno. Un compost di qualità essendo molto ricco di sostanza organica, la stessa che si trova nel letame, nello stallatico, nei terricciati che, purtroppo, non sempre e non dappertutto sono prodotti disponibili, rappresenta un nuovo prodotto che si sta diffondendo a livello nazionale; la reperibilità del compost è ultimamente aumentata, si riesce a trovare sempre più facilmente (mentre il letame è pressoché sparito) e a prezzi contenuti. Un terreno con una buona dotazione di sostanza organica resiste meglio anche ai processi di erosione come quelli provocati dall azione di scorrimento dell acqua che causa l asportazione di suolo soprattutto per i terreni in pendenza. Quindi, quando diminuisce il contenuto di sostanza organica dei suoli si possono riscontrare non solo effetti negativi riguardo le rese produttive nel caso di suoli coltivati, ma è anche possibile che si creino situazioni di rischio ambientale legati al territorio (frane, smottamenti, ecc). Notizie utili sul compost Il compost di qualità è un Ammendante. Il compost di qualità è utilizzato nel settore agricolo e/o florovivaistico come ammendante e commercializzato secondo le indicazione e i limiti indicati dal Decreto Legislativo n. 75/2010. La normativa sui fertilizzanti distingue il Compost di qualità in due categorie: Ammendante Compostato Verde (ACV), Ammendante Compostato Misto (ACM), a seconda che le matrici organiche di origine siano, rispettivamente, solo scarti vegetali (sfalci d erba, ramaglie, potature, legno) oppure scarti vegetali mescolati ad altri rifiuti organici (umido domestico, scarti dell agroindustra, digestati, fanghi di depurazione, altri sottoprodotti agroforestali). Conoscere il compost 4 5

5 Allegato 2 del D.lgs. 75/2010 Il Marchio del Compost di Qualita' del CIC Conoscere il compost Tipologia AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE Materie prime di partenza Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costituiti da scarti di manutenzione del verde ornamentale, altri materiali vegetali come sanse vergini (disoleate o meno) od esauste, residui delle colture, altri rifiuti di origine vegetale. Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costituiti dalla frazione organica degli rifiuti urbani proveniente da raccolta differenziata, da rifiuti di origine animale compresi liquami zootecnici, da rifiuti di attività agroindustriali e da lavorazione del legno e del tessile naturale non trattati, da reflui e fanghi, nonché dalle matrici previste per l ammendante compostato verde Inoltre l Ammendante Compostato può essere utilizzato come matrice per la produzione di altri fertilizzanti quali ad esempio: Ammendante Torboso Composto Substrato di Coltivazione Base; Substrato di Coltivazione Misto; Concimi Organici Concimi Organo-minerali Il compost si produce in impianti industriali autorizzati al recupero degli scarti organici attraverso un processo biologico controllato che accelera ciò che avviene normalmente in natura. E tutto merito delle trasformazioni compiute da microrganismi (principalmente batteri e funghi), presenti naturalmente negli scarti, che degradano e trasformano la sostanza organica. L attività dei microrganismi comporta un consumo di ossigeno (biologicamente è una respirazione ) e lo sviluppo di calore; le molecole organiche sono trasformate in anidride carbonica e acqua e sali minerali mentre altre molecole complesse sono trasformate e successivamente rielaborate fino a diventare humus. Grazie all attività microbica la temperatura del materiale aumenta provocando un effetto simile alla pastorizzazione; il compost quindi è anche un prodotto igienizzato e può essere utilizzato senza alcun rischio per la crescita delle piante e per la salute umana. Il CIC ha sviluppato un sistema per certificare la qualità del compost prodotto dai propri associati. Ad oggi sono 34 gli impianti associati (con 40 tipologie di prodotti) che producono ammendante e hanno deciso aderire al programma di controlli per poter esibire il logo del Marchio di Qualità CIC. La certificazione si pone come obiettivo quello fornire una garanzia del produttore di creare un valore aggiunto all ammendante compostato, assicurando ai destinatari finali trasparenza, affidabilità e qualità. Il programma di certificazione prevede attualmente il controllo analitico costante del prodotto che deve risultare conforme ai limiti stabiliti dalla normativa sui fertilizzanti (D.lgs 75/2010); tale controllo è affiancato da un sistema di verifica sulla tracciabilità/rintracciabilità (provenienza delle matrici organiche, l identificazione del lotto produttivo, ecc) nonché dalla verifica sulla qualità/purezza degli scarti organici di origine trattati dall impianto stesso (programma di analisi merceologiche sulla FORSU). Periodicamente, secondo un programma annuale stabilito dal regolamento di applicazione del Marchio, i campionatori, soggetti esterni al CIC che hanno seguito corsi di formazione, si recano negli impianti che aderiscono al programma ed eseguono i campionamenti di compost mediante un protocollo di prelievo e conservazione del campione molto dettagliato. Il fertilizzante viene analizzato presso un laboratorio accreditato per le analisi di ammendanti organici e substrati sia dal MIPAAF che idoneo ad analisi per il Marchio Europeo Ecolabel. Solo dopo un attenta verifica sui risultati analitici che durano mediamente quattro mesi, e solo se il prodotto rispetta i limiti imposti dalla Legge sui fertilizzanti è possibile conseguire la certificazione rilasciata dal CIC. Da quel momento inizia la Fase di Mantenimento del Marchio con campionamenti variabili in funzione del quantitativo di scarto trattato e/o di compost prodotto. Come anticipato, oltre a verificare la qualità de prodotto, il Regolamento del Marchio prevede il controllo sulla tracciabilità e ritracciabilità (origine e destinazione dei fertilizzanti) concetto che è stato recentemente introdotto nella disciplina dei fertilizzanti in seguito ad una revisione della norma. Per un fertilizzante come il compost gli elementi principali della tracciabilità sono rappresentati dai dati relativi alla provenienza delle matrici organiche e dall identificazione del lotto produttivo. Conoscere il compost 6 7

6 Conoscere il compost Per verificare se un impianto è dotato di un buon sistema di tracciabilità il CIC effettua le necessarie verifiche ed approfondimenti sui cicli produttivi con particolare riferimento a: provenienza delle matrici organiche; codice CER (catalogo europeo dei rifiuti) delle matrici da trattare; creazione di un lotto o partita di materiale (miscela) da avviare a processo; tempo di trattamento; tipo di vagliatura; tipologia di prodotto ottenuto (ACM, ACV, ecc); vocazione o destinazione di utilizzo dell ammendante compostato ottenuto. Gli impianti di compostaggio operano la tracciabilità non solo per conformarsi a norme obbligatorie, ma soprattutto per ottenere uno strumento di gestione interna del rischio, di coordinamento di filiera, di vantaggio competitivo e per migliorare il rapporto fra produttori e consumatori. La ricostruzione del percorso delle matrici organiche (classificazione, provenienza, introduzione nella miscela, trattamento e tipo di prodotto finale) oltre che puntare al concetto di garanzia del prodotto crea valore aggiunto all ammendante compostato e assicura trasparenza nei confronti dell utilizzatore. A partire dal 2003 si è registrato un crescente interesse ed un conseguente sensibile aumento dei prodotti che possono fregiarsi di questo ambito riconoscimento che il CIC assegna ai migliori prodotti aderenti al programma di certificazione. Si prevede al termine del 2010 un numero di prodotti certificati pari a 40 per un ammontare di ca t/anno di Compost di Qualità, circa 25-30% della produzione Italiana. Caratteristiche analitiche degli Ammendanti Compostati (medie relative al Marchio compost CIC anni ) Parametro MEDIA ACM (n= 600) MEDIA ACV (N=80) Densità (t/m3) 0,45-0,6 0,35-0,45 ph 7,7 8,2 Conducibilità ds/m 3,40 1,29 Umidità % stq 30,6 40,2 Ceneri % s.s Azoto totale % N s.s. 2,2 1,6 Azoto organico % N tot Sostanza organica % s.s Fosforo (% P2O5 s.s.) 1,4 0,5 Potassio (% K2O s.s.) 1,3 0,4 Carbonio organico % C s.s ,5 C umico e fulvico % s.s Rapporto carbonio/azoto 13,1 14,5 Distribuzione degli impianti con Marchio di Qualita' CIC Mappa aggiornata ad ottobre prodotti ACV Ammendante Compostato Verde a marchio CIC 31 prodotti ACM Ammendante Compostato Misto a Marchio CIC Conoscere il compost 8 9

7 Elenco delle aziende che possiedono il marchio CIC FABBRICANTE CATEGORIA COMMERCIALE D.LGS. 217/06 SCARTO TRATTATO Registro Fabbricanti MIPAAF FABBRICANTE CATEGORIA COMMERCIALE D.LGS. 217/06 SCARTO TRATTATO Registro Fabbricanti MIPAAF 1 ACEA PINEROLESE (TO) ACM F+V+D 218/07 21 ETRA (VI) ACM V + FORSU 315/07 2 ACIAM (AQ) ACM FORSU+V 912/09 22 GAIA (AT) ACM FORSU+V 405/07 3 ACSR (CN) ACM FORSU+V 748/07 23 GESENU (PG) ACM FORSU+V 597/07 4 AIMAG (MO) ACM A+FORSU+V 032/06 24 HERAMBIENTE (RN) ACM FORSU+V 380/07 Conoscere il compost 5 AMA (Roma) ACM FORSU+V 173/06 6 ASECO (TA) ACM FANGHI+V+FORSU 186/06 7 AZ. AGR. ALLEVI (PV) ACM F+V 466/07 8 AZ. AGR. ALLEVI (PV) ACV V 466/07 9 BERCO (BG) ACM FORSU+V 355/07 10 BIOCICLO (MN) ACM FORSU+F+V+A 041/06 11 BIOMAN SPA (PN) RILASCIO ACM FANGHI+F+V 612/07 12 CAMPO (MO) RILASCIO ACM FORSU+V 890/08 25 HERAMBIENTE (FE) ACM FORSU+V 380/07 26 HERAMBIENTE (RA) ACM FORSU+V 380/07 27 MI.GA. (CS) ACM FORSU+V 957/09 28 NUOVA AMIT (RO) ACM FORSU+V+F 242/07 29 NUOVA GEOVIS 1 (BO) ACV V 433/07 30 NUOVA GEOVIS 2 (BO) ACM FORSU+V+A 433/07 31 PROGEVA 1 (TA) ACM FORSU+V 502/07 32 PROGEVA 2 (TA) ACV V 502/07 Conoscere il compost 13 CAVIRO (RA) ACM FORSU+A+V 549/07 33 PUNTO AMBIENTE (TO) ACM FORSU+V 939/09 14 CENTROAMBIENTE (PG) ACM FORSU+V 412/07 34 SECIT (OT) ACM FORSU+V 106/06 15 CERMEC (MS) ACV V 407/07 35 SESA (PD) ACM FORSU+V+D 278/07 16 CIDIU (TO) ACV V 403/07 36 SIEM (MN) ACV V 404/07 17 EAL (LO) ACM FORSU+V 276/07 37 SIENAMBIENTE 1 (SI) ACM FORSU+V 464/07 18 ECO CALL (VV) ACM FORSU+V 206/07 38 SIENAMBIENTE 2 (SI) ACM FORSU+V 464/07 19 ECODECO (PV) ACM FORSU + V 040/06 39 SOGESA (TE) ACM FORSU+V 366/07 20 ERUS SERVICE (VA) ACV V 474/07 40 TECNOGARDEN SERVICE (MB) ACV V 146/06 elenco aggiornato ad ottobre 2010 FORSU: umido da Raccolta Differenziata V: verde - F: fanghi - A: agroindustria - D: digestato da FORSU 10 11

8 Scegli quello adatto alle tue esigenze Scegliere il compost L AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE (ACV) è un prodotto solitamente molto maturo poiché è sottoposto a processi di trasformazione più lunghi dell ACM (almeno 6 mesi di ciclo), possiede una buona dotazione di sostanza organica, ha un contenuto relativamente basso in elementi nutritivi (titolo 1-0,5-0,5) e anche una bassa salinità che nelle analisi è solitamente espressa come conducibilità elettrica specifica (in ds/m). Quest ultima caratteristica consente un impiego con ottimi risultati in buca di piantagione (per il trapianto di piccole e gradi piante) e in tutte le pratiche agronomiche e florovivaistiche che prevedono un diretto contatto del prodotto con la radice; per questo motivo il compost verde è anche idoneo per la costituzione di terricci per il florovivaismo. Il compost verde impiegato direttamente in agricoltura (pieno campo) ha il compito esclusivo di apportatore di sostanza organica umificata (azione ammendante in senso stretto) in grado di migliorare le proprietà fisico - strutturali e biologiche del terreno agrario in caso di siti poveri di sostanza organica. L AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO (ACM) possiede invece un buon contenuto di elementi fertilizzanti (titolo 2-1,5-1,5), una buona dotazione in sostanza organica ed una più spiccata salinità. Questo prodotto è indicato per le attività specializzate e forti consumatrici di sostanza organica, come l orticoltura, ma anche per le colture da rinnovo come il mais, il girasole e nei reimpianti in viticoltura e frutticoltura che si avvalgono fortemente del potere fitonutritivo dell ACM. Impieghi e destinazioni commerciali Impiegare il compost Entrambe le tipologie di prodotti trovano un altro settore di applicazione fortemente vocato: l agricoltura organica o biologica. Per gli utilizzi nell agricoltura biologica gli Ammendanti Compostati NON devono contenere fanghi di depurazione (cfr. all.13 d.lgs.75/2010). Altri settori in grado di valorizzare molto bene il compost come vettore di sostanza organica ed elementi della fertilità sono il giardinaggio e la paesaggistica, in specifico all atto della costruzione del paesaggio vegetale in aree di neo-insediamento. Il compost prodotto a livello nazionale ammonta a circa 1,2 milioni di tonnellate che rappresentano circa il 35-40% del quantitativo di rifiuti organici trattati negli impianti: la resa media di un processo di compostaggio si attesta tra il 25 e il 40%. La qualità del compost prodotto in Italia è via via migliorata nel corso degli ultimi anni, raggiungendo ottimi indici agroambientali grazie alla migliorata selezione degli scarti (accurata differenziazione, selezione di matrici idonee, protocolli di accettazione di scarti presso l impianto) e all abbandono dell impiego delle raccolte indifferenziate. Attualmente gli ammendanti compostati vengono utilizzati: nel settore del florovivaismo, in cui l ammendante compostato viene impiegato (per un 30% del totale) come tale o previa raffinazione/trasformazione compiuta 12 13

9 Impiegare il compost dall industria dei fertilizzanti che acquista il compost sfuso dagli impianti e lo confeziona in miscela con torbe e altro, per la vendita presso i vivai specializzati o presso la grande distribuzione e i garden centers per l utenza hobbistica. nelle aziende agricole per impiego come ammendante (ca. il 60% del totale) al fine di ripristinare la fertilità ordinaria delle colture in pieno campo; in questo caso l ammendante compostato oltre che per i motivi già illustrati di azione sul miglioramento del suolo, viene utilizzato per integrare la concimazione i quanto consente di rimpiazzare buona parte dei fertilizzanti chimici. Si assiste anche alla vendita diretta presso l impianto o la cessione ai comuni, attività che interessa quantitativi non rilevanti di compost (ca. 10% del compost prodotto); il compost viene consegnato sfuso all hobbista o al giardiniere che trova comodo approvvigionarsi di ammendante in vicinanza dei siti d impiego. Il compost oltre agli impieghi diretti in pieno campo, si presta ad essere ulteriormente lavorato per la produzione di altri fertilizzanti. Può essere infatti opportuna la necessità di miglioramenti (aggiunte di elementi, correzione ph, o altro) per raggiungere gli standard commerciali dei prodotti potenzialmente sostituibili e che già possiedono un mercato consolidato; di fatto l industria dei fertilizzanti è ormai attrezzata (tecnicamente e commercialmente) per garantire la trasformazione tramite arricchimenti di elementi nutritivi, correzioni, trattamento fisico chimico per il compost pellettato e il compost granulato e la conseguente vendita. Come abbiamo visto nelle pagine precedenti, il compost può essere utilizzato anche per la costituzione di substrati (sia ACM che ACV) e come matrice per la realizzazione di concimi organo minerali (questo vale solo per l Ammendante Compostato Verde) così come previsto dal Dlgs 75/2010 rispettivamente dagli Allegati 4 e 5 del Dlgs 75/2010. Un prodotto per l'agricoltura convenzionale e biologica Come detto in precedenza l utilizzo di compost nella fertilizzazione del suolo consente di aumentare i contenuti di sostanza organica ed elementi nutritivi e migliora le caratteristiche fisiche dei terreni (maggiore porosità, maggior contenuto di acqua disponibile, aumento della velocità di infiltrazione dell acqua e una riduzione dei fenomeni erosivi). Gli elementi nutritivi forniti con il compost sono presenti per la maggior parte in forma organica, quindi non prontamente disponibili per le piante ma lentamente e gradualmente mineralizzati: un apporto nutrizionale a medio ed a lungo effetto che riduce al minimo i rischi di squilibri vegeto-produttivi e di scadimenti qualitativi. Le matrici organiche tradizionalmente impiegate in agricoltura sono i letami, utilizzati a diversi gradi di maturazione, secondo esigenze specifiche e disponibilità, nelle operazioni principali che precedono la semina e/o la messa a dimora di specie vegetali e essenze arboree. Tuttavia, si assiste ormai da tempo alla separazione delle attività zootecniche da quelle di sola coltivazioni che comporta, soprattutto nei comprensori a forte specializzazione (es. viticola, frutticola, ecc.), una minore disponibilità di sostanza organica proprio dove serve di più. Dal punto di vista agronomico l utilizzo di letame in agricoltura è comparabile con l impiego di compost di qualità proveniente da scarti organici da raccolta differenziata. Il compost si presta a sostituire il letame in tutte le sue funzioni e, mediante la disponibilità graduale di elementi nutritivi, è in grado di diminuire la fornitura di concimi di sintesi. Dunque, nei piani di fertilizzazione, è molto importante considerare il compost come apportatore di sostanza organica ma è bene non ignorare il contenuto in azoto, fosforo e potassio al fine di bilanciare le integrazioni chimiche. Pur essendo analoghi come ammendanti il compost ed il letame presentano alcune differenze sostanziali: a parità di peso il compost tal quale contiene il 50% in meno di acqua, il 55% in più di sostanza organica, il doppio dell azoto totale e analoghi contenuti di fosforo; è lievemente inferiore invece il contenuto in potassio. Quindi, grazie alla maggiore concentrazione di sostanza secca nel compost, è possibile distribuire volumi di compost anche sensibilmente inferiori rispetto a quelli di letame, per ottenere analoghi apporti di sostanza organica, fornendo al tempo stesso quantità superiori di azoto totale e fosforo. Risulta quindi possibile ridurre i costi relativi alla gestione operativa della fertilizzazione organica, intesa come volumi di materiali trasportati e distribuiti, con significativi risparmi economici. Impiegare il compost 14 15

10 Impiegare il compost Oltre agli impieghi nell agricoltura convenzionale il compost, se possiede requisiti di qualità, può essere commercializzato come prodotto consentito in agricoltura biologica ai sensi del Regolamento (CE) n. 834/2007 e ai sensi dell allegato XIII del D.lgs. 75/2010. Principali benefici del compost di qualita' migliore lavorabilità del terreno; maggiore ritenzione idrica in suoli leggeri; maggiore porosità e permeabilità in suoli argillosi; fissazione e rilascio lento e graduale degli elementi nutritivi; positivi effetti agroambientali (contribuisce a prevenire la desertificazione e l erosione del suolo, favorisce la fissazione temporanea di carbonio a livello del suolo); effetti repressivi sull insorgenza di marciumi di radice e colletto; apporto al suolo di meso e microelementi utili alla vita vegetale; diminuzione del contenuto di nitrati nelle foglie di ortaggi destinati al consumo fresco. Apporti nutritivi con 1 t di compost e di letame Acqua (kg/t) Sostanza secca (Kg/t) Sostanza organica (Kg/t) Azoto (Kg/t) Fosforo Potassio Letame bovino ,5 3 7 Compost misto ,8 Vediamo ora come il compost trova impiego con successo in diversi settori dell agricoltura. COLTURE ESTENSIVE (mais, girasole, riso, foraggere): da distribuire in pre-aratura generalmentee per tutte le colture erbacee in pieno campo ; le dosi consigliate si aggirano sui * q/ha, secondo il contenuto di sostanza organica e il grado di mineralizzazione del suolo. I migliori risultati in resa si ottengono con distribuzione del compost prima della semina, alla fine dell inverno, procedendo subito con l aratura (vangatura, fresatura), per incorporare l ammendante al terreno ed evitare le perdite di elementi nutritivi cui seguono le lavorazioni di affinamento e la preparazione del letto di semina. Le dosi indicate corrispondono (dato che il compost contiene meno acqua rispetto al letame) ad un apporto di * q/ha di letame; dunque in termini di apporto di nutrienti l impiego di compost alle dosi consigliate corrisponde ad una buona letamazione. In considerazione dell alto contenuto in fosforo, in caso di impiego del compost, non sono generalmente necessarie integrazioni con concimi fosfatici, mentre è consigliabile solo un limitato apporto aggiuntivo di potassio. ORTICOLTURA SPECIALIZZATA: per la coltivazione di piante orticole praticata in serra o in pieno campo. I suoli che ospitano queste colture, considerato anche l elevato numeri di cicli colturali, tendono ad impoverirsi e richiedono ricarichi di sostanza organica elevati (4-5- fertilizzazioni nell arco della stagione vegetativa). Le dosi consigliate per le colture orticole variano da 20 a 40* t/ha, a seconda della coltura praticata e della fertilità del terreno. Dopo la distribuzione è opportuno intervenire con un aratura o fresatura, al fine di interrare il compost e incorporarlo per una profondità di almeno cm. Per l azoto gli apporti sono praticamente uguali a quelli adottati con l uso del letame e quindi non vanno modificate le integrazioni con concimi minerali azotati mentre non sono necessarie integrazioni con concimi fosfatici e potassici, tranne quelle normalmente somministrate in modo localizzato vicino alle radici, per favorire le prime fasi di sviluppo delle piantine. Impiegare il compost VITICOLTURA E FRUTTICOLTURA: si possono prevedere una fertilizzazione organica del terreno in pre-impianto che interfilare in copertura. Nel primo caso si distribuisce compost (con aggiunta di concimi fosfo-potassici) e lo si interra con lavorazioni come lo scasso o l aratura tradizionale; nel secondo caso si distribuiscono 2-3* kg/m2 di compost nell interfila procedendo quindi ad una lavorazione superficiale (circa 10-15cm). Le dosi consigliate sono di 350*q/ha di ammendante di cui l 85-90% su tutta la 16 17

11 Impiegare il compost superficie prima delle lavorazioni profonde (scasso, aratura) ed il 10-15% mescolato con il terreno, localizzato nelle buche nella messa a dimora delle piante. In frutti-viticoltura rimane comunque necessaria un integrazione con 100 Kg/ha di fosforo (per es. con 5 q/ha di perfosfato minerale e 12 q/ha di solfato potassico); nei frutteti familiari è interessante la cenere come integratore potassico (300 g/mq). Un impiego interessante soprattutto in questo settore è la pacciamatura, effettuata con strati di compost sulla fila, allo scopo di limitare lo sviluppo di erbe infestanti, mantenere nel tempo un maggiore e più costante tenore di umidità in prossimità dell apparato radicale e aumentare il tenore di sostanza organica nel terreno. Lo strato pacciamante evita inoltre eccessivi innalzamenti della temperatura, garantendo minori escursioni termiche sia giornaliere che stagionali. I migliori risultati sono stati ottenuti su barbatelle e plantule da poco messe a dimora. Si procede distribuendo uno strato quanto più uniforme possibile, di circa 8-10 cm di spessore, alla base delle piante o sulla fila. L efficacia del compost in pacciamatura si esaurisce dopo 1-2 anni, per cui dopo tale periodo occorre prevedere la ricostruzione dello strato pacciamante. * Le dosi indicate sono quelle generalmente consigliate per ottenere un ottimale concimazione del terreno e sfruttare a pieno i benefici del compost. Nella pratica, oltre a valutare le singole condizioni pedo-climatica in cui si opera, occorre tuttavia considerare eventuali restrizioni normative, sia a livello regionale che provinciale, che di disciplinare di produzione, che possono imporre restrizioni nelle dosi di fertilizzante ammesse per ettaro e per anno in ragione dell applicazione della Direttiva Nitrati. La quantità di azoto realmente disponibile per la coltura durante il primo anno, è stimata circa nell ordine del 30% della dose apportata (per somministrazioni non annuali). TAPPETI ERBOSI ORNAMENTALI, RICREATIVI E SPORTIVI Le caratteristiche dell ammendante, ed in particolare: la granulometria del prodotto (che rende più facile le lavorazioni del terreno favorendo così l emergenza omogenea delle piantine anche quando si usano semi piccoli); la totale assenza di semi infestanti germinabili; l assenza di odori sgradevoli anche durante la distribuzione; lo rendono particolarmente indicato per l impianto e la conduzione di prati ornamentali e sportivi. All impianto, prima dell aratura o della fresatura del terreno, si consiglia la distribuzione di 250 q/ha di prodotto, integrate con 4 q/ha di solfato potassico, oppure di 8 q/ha di cenere. La somministrazione di compost è comunque possibile anche su tappeti erbosi già esistenti attraverso la pratica del top dressing. Questo termine inglese indica la copertura del terreno prativo con sabbia mista normalmente a torba dopo che è stata effettuata l arieggiamento con la carotatura od operazione similare. La torba può essere efficacemente sostituita dal compost. Il top dressing serve a favorire l arieggiamento del terreno ed è di norma effettuato nei tappeti erbosi di tipo sportivo, molto meno, a causa dei costi, nel caso di tappeti erbosi di tipo ricreativo. Prima della fine dell inverno, si consiglia la distribuzione di 100 q/ha di ammendante e di 2,5 q/ha di solfato ammonico; a seguire si effettua una leggera erpicatura per favorire l interramento e una rullatura per rincalzare le piantine scalzate dal gelo. PAESAGGISTICA A livello paesaggistico le applicazioni di sostanza organica al suolo sono effettuate per varie ragioni: arricchimento di sostanza organica per le terre impoverite, costruzione di substrati di semina per tappeti erbosi, ricarico di sostanza organica per la manutenzione di tappeti erbosi. Ciò presuppone caratteristiche differenziate per stabilità, maturità, pezzatura e contenuto in elementi nutritivi e caratteristiche specifiche in funzione dell impiego. Nei ricarichi di sostanza organica su terreni vergini e su terre di coltivo riportate, ai fertilizzanti organici è richiesta essenzialmente una funzione ammendante (apporto di sostanza organica umificata). Per gli impieghi del compost a diretto contatto con semi o radici, come letto di semina per l insediamento e la rigenerazione di tappeti erbosi, o come materiale per il riempimento di buche di piantagione viene richiesto materiale con un grado di maturità elevato. Per gli impieghi a carattere estensivo (per esempio nelle concimazioni di fondo) non è invece richiesta una maturazione spinta del compost, mentre assume importanza primaria il contenuto e il rapporto tra elementi della fertilità. Un tipico esempio di grande intervento paesaggistico è l applicazione di compost su aree adiacenti le strade. RIPRISTINO AMBIENTALE Negli ambiti urbani e periurbani sempre più frequentemente si verifica l opportunità di potere recuperare a verde, con diversa destinazione, aree degradate aventi diversa origine e caratterizzazione. Le tipologie più frequenti che si presentano sono le cave e discariche in fase di post coltivazione, le aree industriali non più utilizzate e il recupero di aree precedentemente impermeabilizzate con cemento e/o asfalto. In tutti questi i casi il recupero di fertilità dei terreni, dopo le eventuali operazioni di bonifica, possono essere facilitate attraverso la somministrazione di compost al terreno. L impiego di sostanza organica e di compost è stato oggetto di alcune ricerche sia a livello nazionale sia internazionale (Anderson e Ostler, 2002, Brown et al., 2003, Mantovi et al, 2004, Gadepalle et al., 2008, Hartley et al. 2009); i risultati eviden- Impiegare il compost 18 19

12 Impiegare il compost ziano che l aggiunta di compost in terreni degradati favorisce l attecchimento e la crescita di tappeti erbosi e di piante legnose utilizzate nelle opere di ripristino ambientale. La somministrazione di compost di qualità è comunque suggerita in quanto costituisce una delle modalità per potere ripristinare la funzionalità agronomica dei terreni specie in contesti dove risulta molto difficile il reperimento di letame. Per quanto riguarda le modalità e le quantità si suggerisce di interrare dopo l eventuale bonifica le stesse quantità riportate in precedenza per i tappeti erbosi. Uno dei maggiori problemi dei Paesi industrializzati riguarda il rilascio di sostanze chimiche pericolose e tossiche che vengono a contatto con le varie matrici ambientali, quali acqua, aria e suolo, alterandone il loro naturale equilibrio. Tra le varie sostanze, i prodotti petroliferi e i loro derivati risultano largamente utilizzati. Un area interessata da un evento inquinante può essere trattata, dopo le debite valutazioni preliminari; i principali interventi attraverso cui un suolo può essere decontaminato sono fisici, chimici e biologici. I processi biologici sfruttano le capacità degradative dei microrganismi presenti negli ammendanti compostati, in particolare funghi e batteri, nei confronti dei composti organici, trasformandoli in composti meno tossici. Il recupero di suoli contaminati mediante l impiego del compost prevede l escavazione del suolo e il suo mescolamento con l ammendante e altri materiali correttivi organici quali trucioli, fieno e concime, che forniscono una porosità sufficiente ed un equilibrio tra carbonio ed azoto adatto per promuovere l attività termofila e microbica che si sviluppa in condizioni aerobiche. In quest ottica si colloca il biorisanamento (bioremediation) mediante l impiego del compost; i composti organici inquinanti vengono metabolizzati in condizioni aerobiche o anaerobiche attraverso processi biochimici espletati dai microrganismi, che portano alla formazione di composti quali anidride carbonica e acqua (Sarkar et al., 2005). In Italia sono diffusi i terricci importati o confezionati da grandi aziende specializzate, di qualità differenziate a seconda delle destinazioni d uso; si consumano anche substrati fatti in azienda, ovvero preparati dal vivaista in base alle esigenze di coltivazione e alla disponibilità del materiale di base (soprattutto torba bionda). Sono circa una quindicina i tipi di terricci commercializzati dalle ditte produttrici di substrati per il vivaismo, secondo l ambito d impiego, ai quali si aggiungono i terricci universali per il consumo amatoriale, destinati al settore dell hobbistica. Nella tabella sono indicati alcuni parametri chimico-fisici sia della torba che di alcune tipologie di compost; sono riportate anche le caratteristiche medie che deve possedere un substrato ideale. Per costituire un substrato è necessario correggere qualitativamente sia la torba - che non è mai impiegata in purezza - che i compost, che hanno caratteristiche medie complementari alla torba stessa. In genere si introducono i compost nei substrati colturali sostituendo parzialmente o integrando altri substrati, per modulare le proprietà fisiche ed idrologiche del mezzo di coltivazione.. In diversi centri di ricerca italiani sono state condotte delle esperienze di impiego sperimentale di compost per la costituzione di terricci per la vivaistica. Sono stati comparati terricci con quote crescenti di compost a terricci professionali (acquistati pronti all uso) o aziendali (costituiti in azienda seguendo le pratiche consolidate), che hanno portato a individuare come ottimale una quota media di compost compresa tra 30 e 50%, e in alcuni casi (trapianto di alcune essenze forestali e di piante perenni) la quota di compost che ha dato buoni risultati è stata del 70% Impiegare il compost IL COMPOST NEI SUBSTRATI NEL FLOROVIVAISMO In Italia e in altri paesi del Sud Europa la ricerca di materiali alternativi alla torba d importazione ha sviluppato negli ultimi anni una richiesta crescente di compost di elevata qualità per la costituzione di terricci per il florovivaismo. Inoltre, sempre nei paesi del bacino del Mediterraneo la carenza di sostanza organica unita allo sfruttamento a scopi produttivi dei suoli, implica la necessità di reperire sempre ingenti quantità di materiali organici di diversa origine. Tra questi materiali il compost rappresenta un ammendante di facile reperibilità, quantitativamente sufficiente e con prezzi relativamente bassi. Non esistono dati univoci sui consumi globali di terricci in Italia, ma da alcune stime indirette a livello nazionale la richiesta complessiva di terricci si può valutare intorno a 4 4,5 milioni di metri cubi, ovvero un consumo unitario di circa 70 litri di terriccio per abitante l anno, in linea con i dati europei. Confronto qualitativo tra diversi substrati Parametro Torbe Sfagno Substrato Ideale Compost Verde Compost Misto Densità apparente (g/l) ,35 0,4 Porosità totale (%vol:vol) > ,34 81,32 Capacità per l aria (% vol:vol) ,9 29,9 Acqua disponibile (% vol:vol) ,8 15,7 ph 2,5-3,5 4,5-6 7,8 8,1 Conducibilità (ds/m) < CSC (meq/l) 148, ,72 173,

13 il compost negli acquisti verdi L'Ammendante Compostato e' tra gli Acquisti Verdi Uno dei più significativi provvedimenti normativi a livello nazionale sul GPP è il Decreto del Ministero dell Ambiente n. 203/2003. Esso introduce l obbligo per tutti gli enti pubblici e alle società a prevalente capitale pubblico, di approvvigionarsi con manufatti e beni iscritti al Repertorio del Riciclaggio e realizzati con materiale riciclato proveniente dal post consumo, in misura pari ad almeno il 30% del proprio fabbisogno annuale. Tra i prodotti che rientrano negli acquisti verdi c è anche l Ammendante compostato così come definito dalla norma sui fertilizzanti (oggi D.lgs. n.75/2010). Nello specifico i criteri sono applicabili agli ammendanti del suolo, così come definiti all art. 2 del decreto legislativo n. 75/2010 (che sostituisce il precedente d.lgs. 217/2006) Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti : materiali da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche e/o chimiche e/o l attività biologica. I criteri sono applicabili (e integrabili) sia per appalti di fornitura (acquisto diretto di ammendanti che in appalti di servizio che ne prevedano l utilizzo (servizio di manutenzione di aree verdi pubbliche e interventi di ripristino paesaggistico). Recentemente è stato pubblicato il Decreto MATTM del 12 ottobre 2009 riguardante Criteri ambientali minimi per l acquisto d ammendanti e carta da parte della pubblica amministrazione. Ne riportiamo un estratto aggiornato con le ulteriori e recentissime modifiche normative. I. L Offerta economicamente più vantaggiosa In linea con le indicazioni del PAN GPP e del Codice degli Appalti, le procedure di acquisto verdi devono essere esperite con la modalità di aggiudicazione dell offerta economicamente più vantaggiosa. In tal modo infatti è possibile utilizzare ulteriori criteri ambientali, oltre a quelli minimi, attribuendo ad essi un punteggio premiante calibrato sulle esigenze della stazione appaltante, indirizzando così i fornitori ad offrire i prodotti con le migliori prestazioni ambientali presenti nel mercato. La stazione appaltante potrà dunque utilizzare una o più specifiche tecniche e caratteristiche migliorative (tra quelle di seguito definite) e/o integrarne altre a sua discrezione, avendo cura, in questo caso, di effettuare un adeguata analisi che supporti la sua decisione. II. Utilizzi L Ammendante deve essere prodotto a partire da almeno il 70% di rifiuti organici derivanti da raccolta differenziata. L Ammendante deve rispettare la normativa nazionale di riferimento per la commercializzazione di Fertilizzanti ed essere identificato con le seguenti categorie commerciale: Ammendante compostato verde (ACV); Ammendante compostato misto (ACM). La rispondenza ai requisiti di legge deve essere attestata con autodichiarazione da parte delle ditte concorrenti. L Ammendante (ACV o ACM) deve poter essere impiegato (e deve essere specificatamente indicato) in una o più di queste applicazioni: per ricarichi di sostanza organica per parchi e giardini; per la cura di aree verdi ricreative e sportive; per la costruzione del verde urbano; il compost negli acquisti verdi 22 23

14 il compost negli acquisti verdi per la ricostituzione della copertura vegetale delle discariche; per la ricostituzione della copertura vegetale negli interventi di bonifica; per colture estensive; per colture protette; per colture in contenitore; per colture di pregio (orticole, fioricole, vivai, ecc.); per aiuole, aree spartitraffico; per particolari interventi paesaggistici (tetti verdi, barriere fonoassorbenti, ecc.). III. Le specifiche tecniche Tra le Specifiche tecniche minime si rammenta che: il prodotto non deve contenere torba; la sostanza organica che contiene deve derivare dal trattamento e/o dal riutilizzo di rifiuti organici; rispettare le caratteristiche minime fissate e i titoli massimi fissati dall all. 2 del D.lgs. n.75/2010. I marchi dell Ecolabel Europeo (Dec. CE 2006/799/CE), del Consorzio Italiano Compostatori o i marchi pubblici nazionali/regionali che prevedano l implementazione di un sistema di garanzia della qualità del prodotto, possono costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza ai requisiti richiesti. Tra le Condizioni di esecuzione l appaltatore deve: fornire un indicazione del lotto di produzione che consenta la rintracciabilità del prodotto. Il possesso dell Ecolabel Europeo, del Marchio del Consorzio Italiano Compostatori e i marchi pubblici nazionali/regionali che prevedano l implementazione di un sistema di rintracciabilità possono costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tale requisito; garantire l interramento del prodotto sfuso, in aree urbane deve avvenire entro le 24 ore dalla consegna in campo. Compost, per chi vuol bene alla terra, III a edizione I a edizione 2005, II a edizione 2008, a cura del Consorzio Italiano Compostatori Testi: Massimo Centemero, Werner Zanardi, Laura Bianconi Foto di Massimo Centemero, istock Progetto grafico ed impaginazione: dreamerslab.it Finito di stampare nel mese di ottobre

15 Consorzio Italiano Compostatori CIC Consorzio Italiano Compostatori Sede Operativa: Via Cavour, 183/A Roma Tel Fax Sede Tecnica: loc. Cascina Sofia Cavenago Brianza (MI) Tel Fax Segreteria:

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