VALUTAZIONE DEL RISCHIO E AUTOPROTEZIONE

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1 VALUTAZIONE DEL RISCHIO E AUTOPROTEZIONE

2 CONCETTO di AUTOPROTEZIONE ADOTTARE il necessario per la protezione individuale RICONOSCERE E VALUTARE il rischio OBBIETTIVO ridurre il pericolo di lesioni e individuare i rischi evolutivi lo stazionamento sul luogo o area durante: dell evento la fase di pianificazione (PEI o PEE)

3 RISCHIO EVOLUTIVO E la possibilità che un evento dannoso, possa proseguire nella sua azione lesiva o innescare altri pericoli, provocando lesioni o morte agli individui che ne subiscono l effetto

4 RISCHIO AMBIENTALE di origine naturale: epidemie animali, alluvioni, frane, terremoti ecc ecc. di origine umana: - incidenti industriali - Incidenti nei trasporti - Incidenti della folla - Atti terroristici - Guerre 4

5 RISCHIO LEGATO AL SOCCORSO mezzi di soccorso sicurezza a terra, in volo, atterraggio 5

6 Errore umano Imperizia conseguenze Imprudenza capacità Negligenza soccorso non conoscere il rischio e le sopravvaluta le proprie superficialità durante il Paziente condizioni fisiche malattie trasmissibili condizioni psichiche aggressione fisica 6

7 RISCHIO = FREQUENZA x MAGNITUDO CADENZA DELL EVENTO GRANDEZZA delle CONSEGUENZE IL RISCHIO NON E AZZERABILE!! DOBBIAMO ABITUARCI A LAVORARE E PENSARE IN MANIERA DA RIDURLO E CONTROLLARLO

8 E POSSIBILE AVERE UNA RIDUZIONE DEL RISCHIO? PREVENZIONE MISURE di SICUREZZA ATTIVA MISURE di PROTEZIONE PASSIVA 8

9 PREVENZIONE La prevenzione e la pianificazione prima che si verifichi un evento è molto importante. non azzera i rischi ma li riduce. Esistono metodi per individuare i rischi e loro probabile evoluzione 9

10 METODO TARANAKI utilizzato per la pianificazione delle emergenze IN UN AREA GEOGRAFICA Fase1: individuazione e descrizione rischi Fase2: analizzare i rischi Fase3: rischio evolutivo (SMUG) 10

11 SMUG S = gravità M = gestibilità U = urgenza G = evoluzione 11

12 S = gravità La gravità descrive l impatto del rischio preso in esame in termini di danni materiali e/o danni alle persone. M = gestibilità La gestibilità si riferisce alla possibilità di fare qualche cosa per ridurre il rischio 12

13 U = urgenza Alto: indica che l evento richiede che qualcosa sia fatta subito Medio: indica che si dovrebbe fare qualcosa nell immediato futuro. Basso: non c è urgenza e bisognerebbe preparare un piano d azione adeguato in futuro a medio termine. 13

14 G = evoluzione - Se non si fa nulla circa il rischio preso in esame, questo aumenterà o rimarrà uguale. - Se il rischio aumenta rapidamente, dovrebbe essere valutato con un livello massimo. - Se il rischio aumenta gradualmente, lo si valuta come livello medio. - Se invece il rischio rimane statico, allora viene valutato come livello basso. 14

15 B = Basso = 1 M = Medio = 5 Danni economici e/o umani Gestibilità Frane B=1 Terremoto A = Alto =10 Evoluzione Probabilità che l evento si ripeta TOTALE M=5 M=5 B=1 12 B=1 B=1 A=10 B=1 13 Incendi B=1 M=5 A=10 B=1 17 Terrorismo Inondazioni Incidenti stradali Incidenti in galleria Incidenti ferroviari Incidenti chimici Esplosioni di gasdotti M=5 M=5 M=5 M=5 A=10 M=5 M=5 M= B=1 M=5 A=10 B=1 17 M=5 A=10 M=5 M=5 25 B=1 A=10 A=10 B=1 22 M=5 A=10 A=10 B=1 26 M=5 B=1 B=1 B=1 8 Rottura dighe A=10 B=1 M=5 B=1 17 Incidenti aerei B=1 M=5 M=5 15 B=1 12 Rischio

16 Formula di Maurer Utilizzata nella fase di pianificazione di un sistema di soccorso dedicato. Valuta i rischi correlati all evento e ne genera un punteggio Dal punteggio applicato ad apposite tabelle, indica il numero e tipologia delle risorse sanitarie necessarie.

17 A - Numero massimo di persone consentito all interno dell area evento B - Numero di visitatori previsto C - Tendenza e rischi dell evento D - Partecipazione prevista o presunta di VIP con sistema di sicurezza personale E - Informazioni o conoscenze risultate da indagini di Polizia 17

18 Tipo di evento coefficiente Tipo di evento coefficiente Equitazione 0,1 Mercatino dell usato / antichità /pulci 0,3 Concerto 0,2 Mercatino di Natale 0,3 Teatrale 0,2 Evento di danza / ballo 0,3 Opera 0,2 Evento combinato (sport musica - show) 0,35 Show 0,2 Festa di quartiere 0,4 Manifestazione sportiva generica 0,3 Festa di strada 0,4 Esposizione / mostra 0,3 Fuochi d artificio 0,4 Bazar 0,3 Gara di rally 0,5 Fiera 0,3 Carnevale 0,7 Settore fieristico 0,3 Dimostrazione / corteo 0,8 Corsa ciclistica 0,3 Gara automobilistica / motociclistica 0,8 Maratona 0,3 Aeroshow / manifestazioni aeree 0,9 Corteo religioso 0,3 Concerto rock 1 Concerto rock con boy group 18 1,2

19 protezione passiva Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal L attrezzatura deve rispondere a severe norme di lavoratore resistenza e di alta visibilità

20 DPI DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE I CATEGORIA DPI di progettazione semplice per rischi di lieve entità. III CATEGORIA DPI di progettazione complessa destinati alla protezione da morte o lesioni gravi di carattere permanente. II CATEGORIA DPI che non rientrano nelle altre categorie.

21 Protezione attiva Comportame nto del

22 COMPORTAMENTO DEL SOCCORRITORE Valutazione continua dell evento per: - Avere il controllo della situazione - Riconoscere la necessità di altre forze - Riconoscere i pericoli derivanti dallo scenario - sapere attendere la messa in sicurezza Mantenere un collegamento con il coordinamento evento FATTORI PSICOLOGICI - Stabilità emotiva (Mantenere la calma)

23 In caso di alluvioni Corrente elettrica e acqua non vanno d accordo Controllo del territorio e della situazione del corso d acqua interessato Notizie continue dal coordinamento Ricerca zone sicure e vie di fuga Durante l emergenza attenzione : Transito lungo gli argini, ponti, passerelle, tombini, anse e deviazioni MAI sottopassaggi Mai credere a quello che ci sembra, sempre verificare

24 IN CASO DI FRANE Controllare sempre il luogo delle operazioni Stazionare lateralmente alla linea di frattura Calcolare pericoli evolutivi di assestamento Percorso della frana

25 In caso terremotimaremoti Controllare: i rischi del luogo per l identificazione di zone sicure tutto :ciò che è può rappresentare un pericolo In emergenza Aspettare sempre il soccorso tecnico per valutazione agibilità Attenzione a dove si effettua il soccorso: - alle case già puntellate e/o non armate - non passare nei vicoli e sotto terrazzi Se arriva una scossa: - riparo sotto stipiti, travi cemento armato, muri portanti, muri interni - no vicino a finestre e mobilio.

26 RISCHIO NBC Difesa Nucleare Biologica Chimica I pericoli che oggi ci possono minacciare sono generati dall attività umana: - armi nucleari e biologiche - Incidenti industriali

27 Codice kemler Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti su strada o ferrovia. Le indicazioni fornite riguardano: - dannosità alla salute del soccorritore, - equipaggiamento minimo consigliato per la protezione dei soccorritori; Etichetta romboidale di pericolo - precauzioni da prendere in attesa dei Vigili del Pannello dei codici di pericolo

28 Pericolo principale 3 Liquido infiammabile 1 Esplosione 4 Solido infiammabile 2 Emanazione gas 5 Comburente 3 Infiammabile Tossico 5 Comburente Radioattivo 6 Tossico Corrosivo 8 Corrosivo 9 Reazione violenta (decomposizione spontanea) Pericolo di reazione violenta spontanea Pericolo accessorio Codice della materia (numero O.N.U.) 28

29 Cosa bisogna fare in caso di rischio NBC Fondamentale delimitazione della zona colpita Attenzione al vento In tutti i casi uso della maschera e tuta protettiva 29

30 AREA DI INTERVENTO 30

31 Area CALDA CONTAMINATA VVF Recupero delle vittime AREA TIEPIDA

32 AREA TIEPIDA VVF / SSN SQUADRE DI DECONTAMINAZIONE Tenda / area Decontaminazione Decontaminazione 32

33 Decontaminazione Utilizzo di polveri assorbenti e lavaggio Copertura con iniezioni profilattiche AREA FREDDA 33

34 AREA FREDDA SSN - Forze dell Ordine VVF - Volontariato P.M.A. Posto Comando Avanzato 34

35 Elisoccorso e sicurezza

36 MODELLI DI ELICOTTERI

37 IDENTIFICAZIONE AREA DI ATTERRAGGIO Superficie pianeggiante molto ampia (30x30m) La traiettoria di avvicinamento massima di Non devono esserci linee aeree (telefoniche e elettriche) o ostacoli.

38 Interazione con ELISOCCORSO Da quando inizia l avvicinamento fino Al decollo lo scenario e da considerarsi PERICOLOSO

39 SICUREZZA AREA DI ATTERRAGGIO E possibile segnalare la propria posizione e direzione del vento con fumogeni ma ATTENZIONE!! La direzione del vento potrebbe spingere il fumo sul target. Non lasciare oggetti liberi che possano involarsi

40 APPROCIO ALL ELICOTTERO Avvicinarsi al mezzo solo su indicazione dell equipaggio. Sempre frontalmente al pilota, salvo specifiche indicazioni.

41 APPROCIO ALL ELICOTTERO NON AVVICINARSI A MONTE DEL MEZZO EVITARE DI SALTARE PER OLTREPASSARE OSTACOLI

42 APPROCIO ALL ELICOTTERO AVVICINARSI IN POSIZIONE CHINA SE LE PALE SONO ANCORA IN MOVIMENTO PRESTARE COMUNQUE ATTENZIONE ANCHE SE FERME

43 APPROCIO ALL ELICOTTERO TRASPORTARE IL MATERIALE LUNGO E VOLUMINOSO ORIZZONTALMENTE

44 ACCESSO AL VANO Accesso laterale accesso posteriore

45 Domande?

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