CONFERENZA STAMPA. Promuovere la salute: una prospettiva possibile

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1 DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, Brescia Tel. 030/ Fax 030/ comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA STAMPA Promuovere la salute: una prospettiva possibile L esperienza degli ultimi decenni, supportata da studi di efficacia, ha ormai evidenziato ampiamente come la promozione di stili di vita salutari non sia un compito confinato esclusivamente nella sfera sanitaria e attribuibile a quanti in questa sfera operano. Basti pensare come, sempre più, i rischi di malattie siano legati a fattori esterni alla sfera sanitaria: l urbanizzazione spinta, la mobilità dei singoli e di ampi settori di popolazione facilitata dalla disponibilità di trasporti veloci e diversificati, le conseguenti modificazioni ambientali con i rischi connessi, le ripercussioni dell economia sulle scelte di salute, ad esempio sull alimentazione o sull accessibilità a servizi ed opportunità di presa in carico di situazioni di crisi e/o di cura. Questi sono solo alcuni degli aspetti chiamati in causa. La complessità dei sistemi sociali odierni pone continuamente problematiche di salute articolate su più livelli che impongono una lettura coerente degli avvenimenti e lanciano sfide continue che nessuno, operatori della salute e non, può eludere, ma che tutti siamo chiamati a raccogliere, disarticolare, analizzare e ricomporre in riposte integrate che chiamano in gioco attori e competenze diversificate. Lo slogan La salute in tutte le politiche, tema dell ottava conferenza mondiale sulla Promozione della Salute, tenutasi ad Helsinki nel 2013, definisce un approccio ben preciso al tema della Salute. Poiché lo stato di salute e di benessere di tutti i cittadini è indispensabile per uno sviluppo globale della società, le strategie da mettere in campo devono necessariamente essere connotate da un approccio globale: multisettorialità, presa di decisioni a più livelli e, soprattutto, governance coerente e condivisa da tutti gli stakeholder chiamati in causa. Questo approccio globale, in sostanza, prevede che vari settori della società (urbanistica, agricoltura, industria, commercio, economia, istruzione.) si muovano in sintonia per creare ambienti favorevoli alla salute e promuovano opportunità affinché i cittadini, nelle varie età della vita e nei contesti in cui vivono, possano essere messi in grado di compiere scelte salutari, in una cornice più generale di tipo promozionale sostenuta in modo coerente da tutti i livelli decisionali ed accompagnata nella sua implementazione e sviluppo dagli operatori del settore sanitario. È da tempo avviata, e si va sempre più consolidando, l esperienza di programmi ed interventi messi in essere presso le scuole, i luoghi di lavoro, le comunità locali. Il convegno è un momento di confronto e di visibilità per due progetti che sposano a pieno titolo quest ottica di lavoro e si muovono nel contesto dell ASL di Brescia, in collegamento con quanto promosso e sostenuto a livello regionale, nazionale ed internazionale.

2 Il progetto Salute in Comune La scelta di sviluppare questo progetto è nata, in particolare, dalla considerazione che i Comuni possono incidere efficacemente sugli obiettivi di salute in quanto intervengono in numerose aree (es. pianificazione urbanistica, mobilità e trasporti, ristorazione) con politiche che possono giocare un ruolo centrale nella promozione di corretti stili di vita. Per tale ragione l ASL, a partire dal 2012, sta proponendo ai Comuni che sul suo territorio hanno già attive significative collaborazioni, la sottoscrizione di un accordo di collaborazione per l adesione al progetto Salute in Comune, con l obiettivo di stendere, a partire dalla definizione del profilo di salute del proprio territorio, un documento programmatorio che contempli tutte le iniziative di promozione della salute che l Amministrazione Comunale intende realizzare nel triennio. Al progetto Salute in Comune, hanno aderito, ad oggi, 32 Amministrazioni Comunali, delle quali 6 hanno già definito il proprio piano: Calcinato, Ospitaletto, Orzinuovi, Palazzolo sull Oglio, Rovato, Villa Carcina. Numerosi sono i progetti che i Piani Comunali contemplano. Alcuni sono indirizzati alla modifica del comportamento delle singole persone quali l attivazione dei pedibus, dei gruppi di cammino, di corsi di ballo, di ginnastica dolce, di yoga, la promozione del progetto Scale per la salute, l attivazione di momenti informativi volti a diffondere l importanza di adottare corretti stili di vita; iniziative volte alla prevenzione degli incidenti domestici negli anziani e nei bambini, eventi finalizzati a diffondere nella popolazione la consapevolezza dell importanza di consumare pane a ridotto contenuto di sale, iniziative di contrasto al bullismo, alla ludopatia e interventi di prevenzione alle diverse forme di dipendenza (da internet, da fumo, alcol e sostanze), interventi volti ad accrescere la sicurezza stradale e a sensibilizzare la popolazione in tema di educazione ambientale. Altri, nella logica della promozione della salute, prevedono l attivazione di azioni volte a modificare il contesto nel quale i comportamenti delle persone vengono messi in atto, quali la stipula di capitolati d appalto per la ristorazione scolastica in linea con le indicazioni del Ministero della Salute, la creazione di spazi all interno delle biblioteche e di altre sedi delle Amministrazioni Comunali per promuovere l allattamento al seno, interventi di riqualificazione del centro storico e di recupero degli edifici esistenti, la definizione di piani di monitoraggio ambientale e piani di azione per l energia sostenibile, la realizzazione di aree di sgambamento degli animali, l attivazione e/o l implementazione dei sistemi di raccolta differenziata, la riduzione del consumo delle bottiglie di plastica nelle mense scolastiche, interventi di viabilità alternativa, la creazione degli orti sociali. Infine, considerata la forte influenza che i determinanti sociali (le condizioni economiche, ambientali e sociali) hanno sulla salute delle persone e sulla possibilità di un equo e appropriato accesso ai servizi, i Piani comunali contemplano anche la realizzazione di iniziative quali la creazione di Punti donne per le madri con bambini in difficoltà,

3 l acquisto dei voucher lavoro accessorio, l attivazione di reti di prossimità, di progetti volti alla riduzione degli scarti alimentari e al sostegno delle famiglie in difficoltà, laboratori circensi e di danza per i bambini, laboratori musicali e la promozione del progetto Liberi di leggere. In questo percorso di definizione dei profili di salute dei diversi contesti e dei conseguenti Piani Comunali, l ASL di Brescia ha svolto una funzione di sostegno e di monitoraggio dell attività delle singole Amministrazioni Comunali attraverso incontri con i referenti politici, con i referenti individuati dalle Amministrazioni Comunali, con la realizzazione di un percorso formativo volto a tali referenti e finalizzato a individuare le buone prassi per la promozione della salute e l aggiornamento costante del sito Il progetto WHP Il posto di lavoro è una delle sedi dove è possibile intervenire con successo per promuovere sani stili di vita (Dichiarazione di Lussemburgo, 2007). Il datore di lavoro può svolgere un ruolo attivo nella promozione della salute tra i propri dipendenti attraverso una politica del personale che incorpori attivamente le tematiche della promozione della salute, prevedendo misure rivolte ai singoli e all ambiente lavorativo. Infatti, numerose ricerche compiute negli ultimi anni hanno dimostrato che il luogo di lavoro ha un effetto potente sulla salute dei lavoratori. Per queste ragioni l ASL di Brescia, in collaborazione con l Associazione Industriale Bresciana, sta promuovendo il progetto WHP: la rete delle aziende che promuovono salute finalizzato a far sì che le aziende di produzione, di servizi e le aziende sanitarie sviluppino progetti di promozione della salute rivolti ai propri lavoratori. Ad oggi le aziende iscritte alla rete sono hanno già messo in atto buone prassi nei loro contesti, 1 ha terminato la prima fase di avvio del progetto (consistente nella somministrazione di un questionario ai dipendenti per conoscere i loro comportamenti in tema di salute e benessere), 1 si è iscritta nell ultimo mese. Le aree nelle quali le aziende hanno sviluppato progetti sono la corretta alimentazione, l attività fisica, il benessere personale e sociale, il contrasto al fumo e al consumo di alcol e sostanze. Nello specifico, 16 Aziende hanno lavorato sull area tematica Promozione di una corretta alimentazione. Le azioni messe in campo sono state le più svariate: revisione del capitolato d appalto per la mensa aziendale, introduzione della frutta e della verdura nel menù di tutti i pasti serviti in azienda e distribuzione di pane a ridotto contenuto di sale, promozione nella mensa, del progetto Codice Colore, finalizzato a divulgare una corretta ed equilibrata alimentazione attraverso l abbinamento di colori agli alimenti proposti in mensa, inserimento nei distributori automatici di snack salutari alimenti con caratteristiche in linea con le indicazioni fornite dall'asl, avvio di campagne informative sulla alimentazione sana affiggendo manifesti nel locale mensa, nelle bacheche aziendali, nei bar interni, inviando via mail a tutti i dipendenti informative sulla sana alimentazione, allegandole alle buste paga, stampandole sulle tovagliette della mensa, organizzazione di

4 incontri di formazione sia con il personale della mensa sia con i dipendenti sulle porzioni corrette, miglioramento dell area di refezione, attivazione di un ambulatorio di consulenza dietistica a prezzi agevolati per i lavoratori dipendenti e i collaboratori, realizzazione di convegni, percorsi formativi, di un concorso fotografico per dipendenti dal titolo Quando il cibo è salute, eliminazione di tutte le bibite gassate e sostituzione con acqua e succhi di frutta a basso contenuto di zucchero. 7 Aziende hanno avviato iniziative sull area tematica Contrasto al fumo di tabacco : anche in questa area le azioni sono differenziate e vanno dalla sottoscrizione e condivisione con la Dirigenza e lavoratori della Policy di azienda libera dal fumo, somministrazione, da parte dei Medici Competenti, ad ogni dipendente visitato del Minimal Advice, realizzazione di campagne informative attraverso manifesti, messaggi in bacheca, volantini, allegando informative nelle buste paga, realizzazione di incontri di sensibilizzazione con i dipendenti. 12 Aziende hanno lavorato sull area tematica Promozione dell attività fisica. È stato adottato il progetto "Scale per la salute", sono state realizzate campagne informative interne attraverso manifesti, messaggi nelle buste paga, sono state promosse sia iniziative sportive interne all azienda sia la partecipazione dei dipendenti ad eventi organizzati da Associazioni del territorio, da Amministrazioni Comunali, sono stati attivati gruppi di cammino aziendale, è stata fornita ai dipendenti la possibilità di svolgere attività fisica nella sede aziendale mettendo a disposizione un percorso jogging e spogliatoi con docce che i dipendenti possono utilizzare per fare attività fisica nella pausa lavorativa, o locali dell azienda per svolgere lezioni di yoga, sono state stipulate convenzioni sia per l acquisto di abbigliamento e attrezzature sportive sia per abbonamenti o utilizzo di palestre, piscine, centri sportivi, distribuiti contapassi ai dipendenti, attraverso l infermeria aziendale, con monitoraggio da parte del medico competente dei passi effettuati in una settimana di utilizzo (all interno e all esterno della sede lavorativa). 4 Aziende hanno lavorato sull area tematica Alcol e sostanze. Le singole azioni sviluppate dalle aziende sono diversificate e vanno dalla definizione del Regolamento aziendale sull'alcol, alla formazione del medico competente sul counseling motivazionale e conseguente somministrazione dei questionari Audit C o Audit ai dipendenti, alla realizzazione di campagne informative interne. 7 Aziende hanno lavorato sull area tematica Promozione del benessere personale e sociale. In riferimento a quest area, le aziende hanno chiesto ai dipendenti, attraverso un modulo di proposta miglioramento, di fornire suggerimenti e/o proposte nell area della Sicurezza: Miglioramento postazione e nell area lavorativa: Miglioramenti organizzativi; stipulato una convenzione con un asilo nido nelle immediate vicinanze del luogo di lavoro e una convenzione per l acquisto dei testi scolastici; hanno erogato un contributo ai dipendenti per ogni nuovo nato; stipulato convenzioni per i dipendenti e le loro famiglie con supermercati e alimentari, negozi di elettrodomestici, scuola e ufficio, ristorazione, benessere e tempo libero, estetica, servizi per la famiglia; previsto per i dipendenti (esclusi i dirigenti) l erogazione in natura di buoni carburante; introdotto facilitazioni per

5 l accesso al credito; hanno sviluppato interventi sull organizzazione del lavoro quali il part time per tutte le madri lavoratrici, l elasticità in entrata e in uscita, la definizione di orari ad hoc a fronte di esigenze individuali e familiari e di orari mobili, il telelavoro; erogato borse di studio per i figli dei dipendenti, realizzato attività di supporto, sponsorizzazione e/o donazione rivolte a realtà locali non profit; attivato uno sportello di ascolto aperto per 48 ore settimanali e gestito dal Medico Competente dell Azienda; avviato iniziative di servizi di time saving (risparmio del tempo). Tutte le azioni attivate hanno coinvolto, complessivamente, lavoratori. Durante lo sviluppo del progetto, ASL di Brescia e AIB hanno realizzato incontri di presentazione del progetto con le singole aziende, elaborato i questionari dei dipendenti e predisposto un report, condiviso con le rappresentanze dell azienda, offerto sostegno alla pianificazione delle buone prassi, effettuato il monitoraggio dello stato di avanzamento e predisposta la rendicontazione di fine anno delle attività svolta da tutte le aziende. Brescia, 15 dicembre 2015

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