MATERIALE IN DOTAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MATERIALE IN DOTAZIONE"

Transcript

1 MATERIALE IN DOTAZIONE Dotazione per due studenti: 2 porta provette 8 provette per centrifuga 8 provette 12/120 6 contagocce 6 becker (250, 100, 100, 50, 50, 25 ml) 1 becker da 400 ml con supporto provette per bagnomaria 2 imbuti 1 cilindro graduato (10 ml) 1 spruzzetta in polietilene 4 agitatori 4 vetri orologio (f 40, 40, 80, 80) 2 capsule 1 reagentario con 10 bottiglie 2 spatole 2 vetrini al cobalto 2 pinze di legno 1 pinza di ferro 2 paia di occhiali 1 tubo per carbonati 1 piastra riscaldante

2 VETRERIA 1 Provette Provetta da centrifuga Beaker (50, 100, 250, 400 ml) Beute (25, 50, 100 ml)

3 VETRERIA 2 Cilindro graduato Imbuto Pipetta pasteur Agitatore

4 VETRERIA 3 Vetrino d orologio Capsula Crogiolo Pinza di ferro

5 VETRERIA 4 Pipetta Matraccio Supporto Spatola

6 VETRERIA 5 Spruzzetta Carta da filtro Vetrini al cobalto

7 UTILIZZO DELLA VETRERIA 1 Beaker o beker Sono recipienti a forma di bicchiere dotati di un beccuccio per il travaso dei liquidi. I beaker sono graduati lungo l altezza, tuttavia la forma (bassa e larga di diametro) non consente di ottenere misure di volume sufficientemente precise. Sono impiegati per riscaldare liquidi, per travasarli e per sciogliere un soluto in un solvente. Le capacità più comuni di questi recipienti sono: 25, 100, 250, 400, 600 ml. Beute Sono dette anche matracci conici per la loro forma. Nella parte superiore terminano con un collo cilindrico che può essere smerigliato in modo da poter apporre un tappo a tenuta. Servono come contenitore per liquidi quando si vogliono ridurre le perdite per effetto dell evaporazione. Le capacità più comuni sono: 25, 50, 100, 500 ml. Imbuti possono essere a gambo corto o lungo (= minor tempo di filtrazione) e di varia misura. Servono per travasare liquidi o nelle filtrazioni per gravità. Palloni sono contenitori sferici dotati di uno o più colli cilindrici. Sono usati per portare all ebollizione un solvente o una miscela per condurre una reazione. I volumi più comuni sono: 50, 100, 250, 500, 1000 ml. Provette Sono tubi di vetro di varia natura con o senza scala graduata. Servono per contenere piccoli volumi di campione su cui effettuare le analisi.

8 UTILIZZO DELLA VETRERIA 2 Capsule e crogioli Sono recipienti più comunemente in porcellana, ma anche di acciaio, nichel e platino. Sono di forma bassa e larga e la capacità può essere variabile. I crogioli sono più stretti rispetto alle capsule. Sono impiegati quando si vogliono scaldare delle sostanze portandole a temperature molto elevate. Spatole Servono per prelevare le polveri dai contenitori. Pipette Servono per prelevare piccole quantità di sostanze liquide. Pipette tarate sono dei sottili tubi con una bolla nella parte centrale. Lungo il tubo è posto il segno della taratura che corrisponde ad un determinato volume (es. 0.5, 1, 2, 5, 10, 25 ml). E da notare che non esistono segni intermedi rispetto a quella del volume totale. Ciò significa che è possibile prelevare solo la quantità di liquido per la quale una pipetta è stata tarata. Propipette sono dei dispositivi da applicare alle pipette che permettono l aspirazione dei liquidi senza l uso della bocca riducendo drasticamente i rischi d incidente dovuti all ingestione accidentale di liquidi pericolosi. Vanno usate sempre. Pipette graduate Sono simili alle pipette tarate con la differenza che non è presente la bolla. Su tutta la lunghezza è posta una scala graduata in modo tale che in qualsiasi punto sia possibile leggere il volume contenuto. Possono avere una capacità massima da 0.1 a 50 ml.

9 UTILIZZO DELLA VETRERIA 3 Le pipette graduate e tarate possono essere al loro volta di due tipi: A scaricamento totale: per versare la corretta quantità di liquido, bisogna scaricare fino alla punta della pipetta. A scaricamento parziale: per versare la corretta quantità di liquido, bisogna scaricare fino alla tacca posta in prossimità della punta. Cilindri graduati sono recipienti di forma cilindrica con una base di appoggio e un beccuccio che permette di versare i liquidi con facilità. Lungo il cilindro è posta una scala graduata che permette di misurare volumi intermedi. I cilindri non sono molto precisi per via del diametro piuttosto elevato della loro sezione. Per ridurre la possibilità di errore, è bene usare cilindri che abbiano una capacità massima il più vicino possibile al volume che si intende misurare. Matracci tarati sono palloni col fondo piatto ed un collo lungo e sottile su cui è posta una tacca indicante il volume totale. Le capacità più comuni sono: 5, 10, 25, 50, 100, 250 ml. La tacca è posta sul collo perché è la parte del matraccio di minor sezione e ciò riduce la possibilità d errore nella lettura del menisco. Sul matraccio può essere applicato un tappo a tenuta e sono utili per preparare e conservare le soluzioni.

10 LETTURA DEI VOLUMI 1 Lo stato liquido è caratterizzato da forze coesive che legano le molecole fra loro e forze adesive che legano le molecole alla superficie del contenitore. Il menisco definisce la forma della superficie di un liquido in un contenitore. Esso può essere: Concavo: le forze adesive sono superiori a quelle coesive. Come conseguenza le molecole del liquido sono attratte più dal loro contenitore che dalle altre molecole del liquido stesso. Convesso: le forze coesive sono superiori a quelle adesive. Concavo Convesso La lettura di un volume avviene mediante una scala graduata che deve essere fatta collimare con la parte più bassa del menisco (vedi linea tratteggiata).

11 LETTURA DEI VOLUMI 2 Bisogna prestare attenzione a non commettere errori di lettura dovuti al parallasse e ciò si verifica quando l occhio non è posizionato alla stessa altezza della scala graduata. Si parlerà dunque di errore di parallasse: Punto di osservazione corretto Se il punto di osservazione è troppo alto rispetto la scala, si tenderà a sottostimare la misura. Se il punto di osservazione è troppo basso rispetto alla scala, si tenderà a sovrastimare la misura.

12 IL BECCO BUNSEN 1 Il becco Bunsen per produrre calore dalla fiamma utilizzando il gas, è uno dei più vecchi accessori che ancora oggi sono presenti in ogni laboratorio. Il suo nome deriva dal chimico dell 800 Robert Wilhelm Eberhard von Bunsen. Il becco Bunsen, grazie ad una miscela gas/aria, produce una fiamma con una temperatura di circa 1400 C. Il combustibile utilizzato è un gas come metano (CH 4 ), propano (CH 3 CH 2 CH 3 ), butano (CH 3 CH 2 CH 2 CH 3 ). Il becco Bunsen deve avere l ugello adattato ad ogni specifico tipo di gas. Il gas produce una fiamma gialla (fiamma riducente) dovuta alla combustione incompleta e produce una temperatura di circa 900 C. E con l aggiunta di aria, agendo sull apposito regolatore, che si produce una fiamma di incandescenza debole con un cono inferiore (fiamma ossidante) di un colore blu chiaro intenso. La temperatura più elevata si ha nella parte superiore del cono. I becchi Bunsen di nuova generazione utilizzati nei laboratori chimici sono dotati di sensore di calore (termocoppia) che in caso di spegnimento accidentale della fiamma provocano la chiusura della valvola di erogazione del gas.

13 IL BECCO BUNSEN 2 Camino Collare Rubinetto del gas Ingresso aria Tubo di gomma Supporto Termocoppia Protezione Rubinetto gas Raccordo gas Pulsante termocoppia

14 IL BECCO BUNSEN 3 Termocoppia Camino Collare Pulsante termocoppia Rubinetto Cartuccia Il gas contenuto nella cartuccia è il butano.

15 ACCENSIONE DEL BUNSEN 1. Verificare che la ghiera per l ingresso dell aria sia chiusa (fiamma riducente). 2. Aprire di un quarto di giro il rubinetto del bunsen. 3. Con una mano tenere premuto il pulsante di sicurezza della termocoppia, mentre con l altra si accende il gas mediante un accendino o fiammifero. 4. Mantenere premuto il pulsante per qualche secondo, quindi lasciarlo. Il bunsen rimarrà acceso autonomamente. 5. Regolare l erogazione del gas in modo da avere una fiamma di altezza non superiore ai 5-6 cm. 6. Agire sulla ghiera per aumentare l ingresso dell aria e trasformare la fiamma da riducente ad ossidante. Nota bene: Quando non utilizzato, è bene spegnere il bunsen per evitare di esaurire la cartuccia. Nel caso di un bunsen collegato direttamente alla rete del gas, è buona norma lasciarlo acceso con la fiamma riducente quando non lo si usa perché la fiamma risulta maggiormente visibile e quindi si riduce il rischio di scottature accidentali.

16 TEMPERATURA DELLA FIAMMA Fiamma ossidante Fiamma riducente Calda Fredda

17 USO DEL BUNSEN CON LA VETRERIA + + Bunsen Reticella rompifiamma Supporto

18 BAGNOMARIA Beaker Provetta con campione Acqua in ebollizione Supporto per provette Fonte di calore Non usare mai la fiamma libera con le provette (onde evitare spruzzi e scottature). Utilizzare il bagnomaria tutte le volte che si intende scaldare ad una temperatura non superiore ai 100 C. Usare acqua deionizzata per evitare la formazione di incrostazioni. Verificare che le provette siano ben immerse nell acqua. Verificare che non vada mai a secco (= rottura immediata del beker)

19 PIASTRA ELETTRICA 1 Piastra riscaldante Regolazione temperatura Interruttore Attenzione: Calore (rischio scottature), elettricità (rischio shock elettrico).

20 PIASTRA ELETTRICA 2 Utilizzare la piastra per riscaldare contenitori col fondo piatto in modo da trasferire il calore in modo ottimale. Preparazione del bagnomaria: Estrarre la piastra dall armadietto. Collegarla alla rete elettrica mediante l apposito cavo (si trova all ingresso del laboratorio). Posizionare il beaker con acqua e supporto per provette sulla parte riscaldante. Posizionare l interruttore sulla posizione I (si illumina di verde). Inizialmente regolare la temperatura su gradi. Se l ebollizione fosse troppo vigorosa, abbassare la temperature. Spegnimento della piastra: Porre l interruttore sulla posizione 0 (si spegne). Attendere fino quando la parte riscaldante non è fredda. Riporre la piastra nell armadietto. Riporre il cavo nell apposito contenitore all ingresso del laboratorio.

21 RISCALDAMENTO Se da una soluzione il liquido viene evaporato completamente si dice che la soluzione è portata a secchezza. Se il liquido viene evaporato solo in parte si dice che si concentra la soluzione. Condensa Beaker con liquido Vetrino d orologio Retina rompifiamma Sostegno Piano ignifugo Calore

22 SEPARAZIONE DI FASE 1 Sono tecniche che servono per separare miscele eterogenee solidoliquido: filtrazione e centrifugazione. Filtrazione: La miscela eterogenea viene forzata contro un filtro che trattiene il solido e lascia passare il liquido (filtrato). I filtri possono essere di due tipi: Filtri a profondità: di carta o di microfibra di vetro, trattengono le particelle sia sulla superficie sia negli interstizi della struttura fibrosa. Filtri a membrana: la struttura del filtro è uniforme e il filtrato viene trattenuto solo a livello della superficie. Vengono impiegati qualora si debba recuperare il filtrato. La filtrazione può essere condotta a pressione normale (atmosferica), oppure sotto vuoto.

23 PROCEDURA DI FILTRAZIONE La filtrazione è il metodo più semplice ed economico che permette la separazione di un precipitato dalle acque madri. Si basa sull utilizzo di un disco di carta porosa (a) piegato in quattro (b, c) e aperto sui due lembi a formare un cono (d). Esso, una volta bagnato con acqua deionizzata viene adattato all interno di un imbuto di pyrex. Durante la filtrazione, la colonna di liquido nello stelo dell imbuto deve persistere senza bolle. Ciò è importante perché la colonna cadendo aspira il liquido al di sopra del filtro. Per aumentare la velocità di filtrazione è quindi conveniente usare imbuti con steli molto lunghi. Il liquido deve riempire l imbuto senza superare i 5 mm dal bordo del filtro.

24 SEPARAZIONE DI FASE 2 Centrifugazione: E una tecnica che permette di separare i componenti di una miscela eterogenea per effetto della forza centrifuga, La velocità di sedimentazione è regolata dalla legge di Stokes: dove: d d v '. r 2. g 18 d e d sono rispettivamente la densità del solido e del liquido; è la viscosità dinamica del liquido; r è il raggio delle particelle del solido; g è l accelerazione di gravità. Pare dunque evidente che a parità di percorso di sedimentazione, per ridurre il tempo è necessario aumentare la velocità di sedimentazione e ciò è possibile farlo agendo sull accelerazione g o meglio sull accelerazione centripeta. Considerando un moto circolare uniforme: a = v 2 / r v =. r a c = 2. r dove è la velocità angolare, ossia: = d / dt Accelerazione Velocità angolare Accelerazione centripeta dove è l angolo espresso in radianti e t è il tempo in secondi.

25 CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione viene utilizzata per separare in modo rapido ed efficiente un precipitato dalle acque madri. Ha il vantaggio di permettere il recupero completo sia del sopranatante, sia del precipitato. Il primo può essere recuperato dalla provetta con una pipetta, mentre il secondo con una spatola (ammesso che sia necessario recuperarlo dalla provetta). La centrifuga consta di una parte rotante (rotore) che è azionata da un motore elettrico. L utente può intervenire su: velocità di rotazione (giri/minuto, generalmente 2500); tempo di centrifugazione (generalmente 3 minuti). A priori non si possono stabilire né la velocità, né il tempo perché sono in funzione del tipo di sospensione.

26 USO DELLA CENTRIFUGA 1 Inserire la provetta col campione in un alloggiamento del rotore. Usare solo provette da centrifuga. 2 Bilanciare il rotore con un altra provetta contenente un volume identico di acqua a quello della provetta col campione. Posizionare questa seconda provetta nell alloggiamento diametralmente opposto al precedente. 3 Chiudere il coperchio di sicurezza, impostare la velocità di rotazione (2.500 giri/minuto), il tempo (3 minuti), accendere la centrifuga. ATTENZIONE: Alcune centrifughe non hanno il temporizzatore: regolarsi con l orologio. Il blocco di sicurezza fa sì che il coperchio sia apribile solo quando la centrifuga si è arrestata completamente. Di conseguenza è necessario attendere qualche istante fra l arresto della centrifuga e l apertura del coperchio.

IL LABORATORIO CHIMICO ) 1

IL LABORATORIO CHIMICO ) 1 IL LABORATORIO CHIMICO ) 1 ATTREZZATURA DI UN LABORATORIO CHIMICO Beker: bicchieri dotati di beccuccio nella parte superiore per facilitare il travaso dei liquidi. varia capacità (25-100-250-400-600..ml)

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA

LABORATORIO DI CHIMICA LABORATORIO DI CHIMICA MANUALE PRATICO AD USO DELLE CLASSI DEGLI ISTITUTI TECNICI DI CARMELO GRECO ATTREZZATURA DI LABORATORIO Le attrezzature e gli utensili che si trovano in un laboratorio chimico possono

Dettagli

ATTREZZATURA DI LABORATORIO

ATTREZZATURA DI LABORATORIO ATTREZZATURA DI LABORATORIO Le attrezzature e gli utensili che si trovano in un laboratorio chimico possono essere di materiale diverso: porcellana, plastica, sughero, gomma, vetro. Il vetro Parlando di

Dettagli

Estrazione con solvente 18/01/2010. Laboratorio di chimica. Prof. Aurelio Trevisi

Estrazione con solvente 18/01/2010. Laboratorio di chimica. Prof. Aurelio Trevisi Laboratorio di chimica Prof. Aurelio Trevisi Estrazione con solvente SCOPO: Estrarre mediante cicloesano lo iodio da una soluzione idroalcolica L estrazione con solventi si basa sulla diversa affinità

Dettagli

Laboratorio di chimica organica I corso. Dott.ssa Alessandra Operamolla

Laboratorio di chimica organica I corso. Dott.ssa Alessandra Operamolla La vetreria Laboratorio di chimica organica I corso Dott.ssa Alessandra Operamolla alessandra.operamolla@uniba.it Lavaggio e cura 1. La vetreria deve essere sempre fissata agli stativi con pinze e sostegni

Dettagli

ATTREZZATURA DI LABORATORIO

ATTREZZATURA DI LABORATORIO ATTREZZATURA DI LABORATORIO IN GENERALE RICORDIAMO CHE 1) il vetro pyrex non reagisce chimicamente con altre sostanze tranne che con l acido fluoridrico se riscaldato non si spacca 2) gli strumenti in

Dettagli

IL LABORATORIO CHIMICO. analisimediorioli(il_laboratorio)

IL LABORATORIO CHIMICO. analisimediorioli(il_laboratorio) IL LABORATORIO CHIMICO 1 ATTREZZATURA DI UN LABORATORIO CHIMICO Beaker: bicchieri dotati di beccuccio nella parte superiore per facilitare il travaso dei liquidi. varia capacità (25-100-250-400-600..ml)

Dettagli

LA DISTILLAZIONE DEL VINO

LA DISTILLAZIONE DEL VINO OBIETTIVO: ACQUA / ETANOLO LA DISTILLAZIONE DEL VINO Separazione dei componenti del vino: alcool etilico, anche detto etanolo (formula chimica: CH 3 CH 2 OH) e acqua (formula chimica: H 2 O). NOTE TEORICHE:

Dettagli

ATTREZZATURA DI LABORATORIO. beute. palloni tubo ad U bacchette di vetro

ATTREZZATURA DI LABORATORIO. beute. palloni tubo ad U bacchette di vetro ATTREZZATURA DI LABORATORIO Nel laboratorio di chimica si trovano molti strumenti di svariati materiali, a cominciare dalla vetreria di uso comune e indispensabile per le misure di volume. Vetreria di

Dettagli

FORNITURA MATERIALI DI CONSUMO PER LABORATORIO CHIMICO VETRERIA E CONSUMABILI CIG 6222391F7A SCHEDA OFFERTA

FORNITURA MATERIALI DI CONSUMO PER LABORATORIO CHIMICO VETRERIA E CONSUMABILI CIG 6222391F7A SCHEDA OFFERTA Marca da bollo 16,00 FORNITURA MATERIALI DI CONSUMO PER LABORATORIO CHIMICO VETRERIA E CONSUMABILI CIG 6222391F7A SCHEDA OFFERTA Il sottoscritto nato il a in qualità di della ditta con sede in codice fiscale

Dettagli

RISCALDATORI. Pagina 1 RISCALDATORE A PIASTRE RC RISCALDATORE A PIASTRE RC2 RISCALDATORI A PIASTRE SERIE JOLLY

RISCALDATORI. Pagina 1 RISCALDATORE A PIASTRE RC RISCALDATORE A PIASTRE RC2 RISCALDATORI A PIASTRE SERIE JOLLY RISCALDATORE A PIASTRE RC RISCALDATORI La struttura metallica metallica con verniciatura epossidica lo rende altamente resistente all'aggressione degli agenti chimici. Dotato di piastra riscaldante in

Dettagli

Isolamento della caffeina dalle foglie di tè

Isolamento della caffeina dalle foglie di tè SOMMARIO Isolamento della caffeina dalle foglie di tè L esperienza consiste nell isolamento e determinazione della quantità di caffeina, solido bianco cristallino, dalle foglie di tè (Camellia sinensis).

Dettagli

> > > > > 2 0 0 9-2 0 1 0

> > > > > 2 0 0 9-2 0 1 0 C A T A L O G O P R O D O T T I > > > > > 2 0 0 9-2 0 1 0 C A T A L O G O C O N S U M A B I L I 2 0 0 9-2 0 1 0 > > > > > 2 0 0 9-2 0 1 0 3 V C H I M I C A V i a G. B. A l e o t t i, 8 0 0 1 4 6 R o m

Dettagli

2015 LABWARE LABOTECH 2000 SRL

2015 LABWARE LABOTECH 2000 SRL 205 LABWARE LABOTECH 2000 SRL Gentili Clienti, vista l ampia gamma di prodotti da laboratorio attualmente presente sul mercato, abbiamo selezionato per Voi i prodotti più venduti tra gli articoli LABWARE.

Dettagli

APPARECCHIATURE DI LABORATORIO

APPARECCHIATURE DI LABORATORIO APPARECCHIATURE DI LABORATORIO sostegno treppiede triangolo anello snodo pinza spatola reticella bunsen pinza metallica reggiprovette spruzzetta spazzolino portaprovette crologio di porcellana provetta

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA

LABORATORIO DI CHIMICA 1 di 11 LABORATORIO DI CHIMICA MANUALE PRATICO AD USO DELLE CLASSI DEGLI ISTITUTI TECNICI 2 di 11 ATTREZZATURA DI LABORATORIO Le attrezzature e gli utensili che Si trovano in un laboratorio chimico possono

Dettagli

ISTRUZIONI PER L USO SPILLATORI A SECCO A N T A

ISTRUZIONI PER L USO SPILLATORI A SECCO A N T A ISTRUZIONI PER L USO SPILLATORI A SECCO A N T A 1 ANTA DATI TECNICI Alimentazione: 230V/50Hz Modello Numero vie di spillatura Potenza installata [W] Capacità di spillatura [lt/ora] Peso [kg] Dimensioni

Dettagli

CRISTALLIZZAZIONE. Scelta del solvente: Affinché la cristallizzazione possa essere efficace, è necessario scegliere il solvente più

CRISTALLIZZAZIONE. Scelta del solvente: Affinché la cristallizzazione possa essere efficace, è necessario scegliere il solvente più CRISTALLIZZAZIONE La cristallizzazione è stata a lungo utilizzata nella purificazione delle sostanze. Si tratta essenzialmente di una tecnica di separazione solido-liquido molto importante per ricavare

Dettagli

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado Anna Maria Ferluga

Didattica di laboratorio scientifico per la scuola secondaria di primo grado Anna Maria Ferluga GAS NELLE BIBITE -una bottiglia da mezzo litro contenente una bevanda gassata. -palloncino Aprire la bottiglia e con rapidità sostituire il tappo con il palloncino. Fissarlo in modo che il collo del palloncino

Dettagli

FILTRAZIONE. Pagina 1 CANDELE FILTRANTI CANDELE FILTRANTI AD IMMERSIONE CANDELE FILTRANTI MICRO. Porosità ø ø filtro tubo

FILTRAZIONE. Pagina 1 CANDELE FILTRANTI CANDELE FILTRANTI AD IMMERSIONE CANDELE FILTRANTI MICRO. Porosità ø ø filtro tubo CANDELE FILTRANTI Porosità ø ø filtro tubo mm mm 05.0335.00 1 30 14 05.0337.00 2 30 14 05.0338.00 3 30 14 05.0339.00 4 30 14 05.0336.00 1 60 16 05.0341.00 2 60 16 05.0343.00 3 60 16 05.0345.00 4 60 16

Dettagli

Programma Operativo Regionale 2007 IT161PO009 FESR Campania

Programma Operativo Regionale 2007 IT161PO009 FESR Campania Programma Operativo Regionale 2007 IT6PO009 FESR Campania Allegato B Capitolato Tecnico Elenco dei beni e dei servizi richiesti per la realizzazione di un laboratorio scientifico sede staccata di Grumo

Dettagli

Crogioli. Crogioli. Porcellana Haldenwanger. Crogioli. In metallo - quarzo. Filtranti. Accessori

Crogioli. Crogioli. Porcellana Haldenwanger. Crogioli. In metallo - quarzo. Filtranti. Accessori Crogioli In metallo - quarzo Accessori Crogioli 422 Le caratteristiche principali di questo tipo di porcellana sono: - Conforme alle norme DIN 40685 tipo 110, con ottima resistenza all'attacco chimico

Dettagli

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che permette di separare una fase solida immiscibile da una fase liquida o due liquidi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI LABORATORIO DI: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

PROGRAMMAZIONE DI LABORATORIO DI: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE PROGRAMMAZIONE DI LABORATORIO DI: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE allegato 1 Distillazione di una soluzione pag 14 Bagatti presso Lab. 6 Esperienza:

Dettagli

PRECAUZIONE PER L UTILIZZO E AVVERTENZE PER LA SICUREZZA

PRECAUZIONE PER L UTILIZZO E AVVERTENZE PER LA SICUREZZA PRECAUZIONE PER L UTILIZZO E AVVERTENZE PER LA SICUREZZA Dopo aver tolto l imballaggio assicurarsi dell integrità dell apparecchio. In caso di dubbio non utilizzare l apparecchio e rivolgersi al centro

Dettagli

4016 Sintesi di (±)-BINOL (2,2 -diidrossi-1,1 -binaftile o 1,1 -bi-2-naftolo)

4016 Sintesi di (±)-BINOL (2,2 -diidrossi-1,1 -binaftile o 1,1 -bi-2-naftolo) 4016 Sintesi di (±)-BINOL (2,2 -diidrossi-1,1 -binaftile o 1,1 -bi-2-naftolo) FeCl 3 6 H 2 O C 10 H 7 C 20 H 14 O 2 (144.2) (270.3) (286.3) Classificazione Tipo di reazione e classi di sostanze Accoppiamento

Dettagli

Attrezzeria. Elenco della dotazione di ogni posto di lavoro. Nel cassetto si trova:

Attrezzeria. Elenco della dotazione di ogni posto di lavoro. Nel cassetto si trova: Attrezzeria Nel laboratorio di chimica è indispensabile che ogni studente abbia una dotazione personale: un piccolo corredo per gli esperimenti più comuni previsti nel piano di studi. Elenco della dotazione

Dettagli

isidoro.sciarratta@alice.it vedere filmato eseguire esperimento isidoro.sciarratta@alice.it 2 isidoro.sciarratta@alice.it 3 isidoro.sciarratta@alice.it 4 isidoro.sciarratta@alice.it 5 isidoro.sciarratta@alice.it

Dettagli

ISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini LABORATORIO DI CHIMICA Procedura Operativa Standard

ISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini LABORATORIO DI CHIMICA Procedura Operativa Standard ISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini LABORATORIO DI CHIMICA Procedura Operativa Standard Determinazione del Titolo Alcolometrico Volumico effettivo mediante ebulliometro di Malligand (Metodo rapido)

Dettagli

Atomizzatore Fuxtec Manuale d uso in italiano

Atomizzatore Fuxtec Manuale d uso in italiano Come passare da liquidi a polveri: Atomizzatore Fuxtec Manuale d uso in italiano 1) Togliere i dadi di bloccaggio laterali del serbatoio e smontare il serbatoio (vedi punto successivo in Fig.2 ). Rimuovere

Dettagli

INFORMAZIONI TECNICHE

INFORMAZIONI TECNICHE INFORMAZIONI TECNICHE 003/01/TEC 09 ottobre 01 OGGETTO: BERETTA ECOMIX Egregi Collaboratori, Vi informiamo che a breve verrà commercializzata la caldaia a bassa emissione di Nox, denominata ECOMIX, nelle

Dettagli

AUTOCLAVI FUNZIONE DI ESSICCAMENTO AUTOMATICA

AUTOCLAVI FUNZIONE DI ESSICCAMENTO AUTOMATICA AUTOCLAVI FUNZIONE DI ESSICCAMENTO AUTOMATICA Capacità: 60L/85L/110L CARATTERISTICHE PRINCIPALI Diametro della camera di sterilizzazione: la spessa camera di sterilizzazione del diametro di 40cm offre

Dettagli

Imbuti. Imbuti. Imbuti in Vetro. Imbuti. Imbuti in Plastica. Imbuti in Acciaio. Imbuti Separatori. Imbuti con Setto

Imbuti. Imbuti. Imbuti in Vetro. Imbuti. Imbuti in Plastica. Imbuti in Acciaio. Imbuti Separatori. Imbuti con Setto Imbuti Imbuti in Vetro Imbuti in Plastica Imbuti in Acciaio Imbuti Separatori Imbuti Imbuti con Setto 719 Imbuti in Vetro Imbuti in Vetro In vetro borosilicato Imbuti in vetro borosilicato Duran, resistenti

Dettagli

4023 Sintesi dell estere etilico dell acido ciclopentanon-2-carbossilico. estere dietilico dell acido adipico (pe 245 C)

4023 Sintesi dell estere etilico dell acido ciclopentanon-2-carbossilico. estere dietilico dell acido adipico (pe 245 C) NP 4023 Sintesi dell estere etilico dell acido ciclopentanon-2-carbossilico dall estere dietilico dell acido adipico NaEt C 10 H 18 4 Na C 2 H 6 C 8 H 12 3 (202.2) (23.0) (46.1) (156.2) Classificazione

Dettagli

810 ELETTROSIT. По вопросам приобретения продукции сайт тел. +7 (499)

810 ELETTROSIT. По вопросам приобретения продукции сайт  тел. +7 (499) SIT Group 810 ELETTROSIT CONTROLLO MULTIFUNZIONALE PER GAS COMANDO A PULSANTI TUTTE LE REGOLAZIONI ACCESSIBILI DALL ALTO DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA ELETTROVALVOLA DI INTERCETTAZIONE PIN 63AN7060/3

Dettagli

ESPERIENZA 1: DISTILLAZIONE FRAZIONATA DI UNA MISCELA DI ESANO - TOLUENE

ESPERIENZA 1: DISTILLAZIONE FRAZIONATA DI UNA MISCELA DI ESANO - TOLUENE ESPERIENZA 1: DISTILLAZIONE FRAZIONATA DI UNA MISCELA DI ESANO - TOLUENE Materiale: un pallone da 100 ml, una colonna di frazionamento, una testa di distillazione, un termometro, un refrigerante, un raccordo

Dettagli

3010 Sintesi del dietil estere dell acido 9,10-diidro-9,10- etanoantracen-11,12-trans-dicarbossilico

3010 Sintesi del dietil estere dell acido 9,10-diidro-9,10- etanoantracen-11,12-trans-dicarbossilico 31 Sintesi del dietil estere dell acido 9,1-diidro-9,1- etanoantracen-11,12-trans-dicarbossilico + H CO 2 AlCl 3 O 2 C H CO 2 H O 2 C H C 14 H 1 C 8 H 12 O 4 2 H 22 O 4 (178.2) (172.2) (133.3) (35.4) Riferimento

Dettagli

Manuale d Uso e Manutenzione

Manuale d Uso e Manutenzione Pompa proporzionale Manuale d Uso e Manutenzione 33 Manuale d uso MixRite è azionato dal flusso dell acqua, con una minima perdita di carico. Non sono richieste sorgenti esterne di energia. L unità inietta

Dettagli

FLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido

FLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido Università degli Studi di Genova Dipartimento di chimica e chimica industriale Progetto Lauree Scientifiche Laboratori Regionali 2009-2010 Scienza dei Materiali FLUIDO MAGNETICO Sintesi del Ferrofluido

Dettagli

Sostanza pura. Il termine sostanza indica il tipo di materia di cui è fatto un corpo.

Sostanza pura. Il termine sostanza indica il tipo di materia di cui è fatto un corpo. Sostanza pura Il termine sostanza indica il tipo di materia di cui è fatto un corpo. Corpi formati da un unico tipo di materia sono costituiti da sostanze pure. Una sostanza pura ha composizione definita

Dettagli

Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero

Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero Esempi di esercizi per la preparazione al primo compito di esonero 1. Quanto sangue è approssimativamente presente in un essere umano? Esprimere il risultato in ml. 2. La densità dell etanolo e pare a

Dettagli

PROVETTE. Pagina 1. MICROPROVETTE CLICK-CAP E LOCK-CAP 1.5 ml MICROPROVETTE CON TAPPO PER COBAS-BIO MICROPROVETTE PER CAMPIONI

PROVETTE. Pagina 1. MICROPROVETTE CLICK-CAP E LOCK-CAP 1.5 ml MICROPROVETTE CON TAPPO PER COBAS-BIO MICROPROVETTE PER CAMPIONI MICRO CLICK-CAP E LOCK-CAP 1.5 In polipropilene ad alta qualità e trasparenza; ottima qualità a costi non elevati. Le chiusure click-cap sono state progettate per applicazioni di riscaldamento; si sente

Dettagli

Chimica Organica II - Laboratorio A.A. 2008/09 2. H 3 O+

Chimica Organica II - Laboratorio A.A. 2008/09 2. H 3 O+ Chimica Organica II - Laboratorio A.A. 2008/09 Esperienza 4 Sintesi del trifenil carbinolo mediante reattivo di Br + Mg MgBr 1. 2. H 3 O+ O C OH C Materiali: Pallone a tre colli da 250 ml, imbuto gocciolatore

Dettagli

STRUMENTI utili per il LABORATORIO Galenico

STRUMENTI utili per il LABORATORIO Galenico STRUMENTI utili per il LABORATORIO Galenico AGITATORI MAGNETICI ANCORETTE MAGNETICHE Cilindrica : applicazioni universali. con anello riducono la superficie di contatto con il fondo. Triangolare crea una

Dettagli

ECONCEPT 25 C CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE PER SANITARIO E RISCALDAMENTO

ECONCEPT 25 C CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE PER SANITARIO E RISCALDAMENTO CALDAIA MURALE A GAS, CAMERA STAGNA, PER SANITARIO E RISCALDAMENTO ISTRUZIONI PER L USO L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE cod. 3544555/0 ediz. 11/2003 1. ISTRUZIONI D USO 1.1 Presentazione Gentile Cliente,

Dettagli

Kit Termologia Codice: Prezzo: 360,00 Descrizione In dotazione

Kit Termologia Codice: Prezzo: 360,00 Descrizione In dotazione Codice: 165498 Prezzo: 360,00 Descrizione In dotazione 1 Set di 3 anelli di supporto con gambi in acciaio nichelato con diametri differenti - 1x 100 mm per fissare la reticella spargi-fiamma - 1x 62 mm

Dettagli

Materiale e strumentazione

Materiale e strumentazione LABORATORIO Materiale e strumentazione Trattandosi di esercitazioni svolte in un laboratorio biologico, è buona norma munirsi di camice e guanti monouso. Le esercitazioni proposte in codesto testo non

Dettagli

CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA Corso di Laurea triennale in Chimica Industriale

CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA Corso di Laurea triennale in Chimica Industriale CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA Corso di Laurea triennale in Chimica Industriale ESERCITAZIONE N 4 bis Stati di ossidazione del manganese Il manganese è un tipico elemento di transizione del blocco d.

Dettagli

Kit studio termologia

Kit studio termologia Codice: 174611 Prezzo: 450,00 Descrizione In dotazione 1 Set di 3 anelli di supporto con gambi in acciaio nichelato con diametri differenti o 1 x 100 mm per fissare la reticella spargi-fiamma o 1 x 62

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA E BIOLOGIA MANUALE PRATICO AD USO DELLE CLASSI

LABORATORIO DI CHIMICA E BIOLOGIA MANUALE PRATICO AD USO DELLE CLASSI Istituto di Istruzione Superiore Statale "Iris Versari" Liceo Scientifico - Liceo delle Scienze Umane - Istituto Tecnico Settore Economico LABORATORIO DI CHIMICA E BIOLOGIA MANUALE PRATICO AD USO DELLE

Dettagli

Lampade Bunsen. Lampade Bunsen. Lampade. Lampade Bunsen. Reticelle

Lampade Bunsen. Lampade Bunsen. Lampade. Lampade Bunsen. Reticelle Bunsen Reticelle Bunsen 739 Bunsen Semplice 22MG01AA Modello semplice con regolatore d'aria senza rubinetto. In ottone nichelato con base in acciaio nichelato verniciata con vernice epossidica resistente

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

DUA 24. LIB 0301C - 4 a edizione - 07/98 INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE

DUA 24. LIB 0301C - 4 a edizione - 07/98 INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE DUA LIB 00C - a edizione - 0/ INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE CARATTERISTICHE TECNICHE E DIMENSIONI. - CARATTERISTICHE TECNICHE La caldaia DUA è un gruppo termico funzionante a gas con bruciatore atmosferico

Dettagli

4005 Sintesi dell estere metilico dell acido 9-(5-ossotetraidrofuran-2-il)nonanoico

4005 Sintesi dell estere metilico dell acido 9-(5-ossotetraidrofuran-2-il)nonanoico NP 4005 Sintesi dell estere metilico dell acido 9-(5-ossotetraidrofuran-2-il)nonanoico H 3 C (CH 2 ) 8 I Cu + CH 2 CH 3 H 3 C (CH 2 ) 8 + CH 3 CH 2 I C 12 H 22 2 C 4 H 7 I 2 C 14 H 24 4 C 2 H 5 I (198.3)

Dettagli

Istruzioni tecniche Apparato di riflusso standard nei forni a micro-onde

Istruzioni tecniche Apparato di riflusso standard nei forni a micro-onde Istruzioni tecniche Apparato di riflusso standard nei forni a micro-onde Le condizioni sperimentali di un processo condotto con l uso delle micro-onde dipendono dalle caratteristiche tecniche del dispositivo

Dettagli

LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE

LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE - Gli oggetti che ci circondano sono costituiti di materia. - Come possiamo definire la materia? La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume. -

Dettagli

-

- Fornello in acciaio inox ad alcool-gel utilizzabile su mezzi in movimento come barche, camper, ecc. Funziona anche in ambiente chiuso e non necessita di ventilazioni forzate. La durata della combustione

Dettagli

BAGNOMARIA DUBNOFF A SCUOTIMENTO ORIZZONTALE MOD. 750 COD CODICE CIVAB BTEASA75

BAGNOMARIA DUBNOFF A SCUOTIMENTO ORIZZONTALE MOD. 750 COD CODICE CIVAB BTEASA75 ASAL S.R.L. - APPARECCHI SCIENTIFICI ATTREZZATURE LABORATORI Azienda con sistema di gestione qualità conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008. Certificato TÜV Italia n 50 100 3290 Rev. 04

Dettagli

IN QUESTA PROVA ANDREMO A DETERMINARE L ACIDITA DI UN CAMPIONE DI LATTE MEDIANTE UNA TITOLAZIONE ACIDO-BASE

IN QUESTA PROVA ANDREMO A DETERMINARE L ACIDITA DI UN CAMPIONE DI LATTE MEDIANTE UNA TITOLAZIONE ACIDO-BASE IN QUESTA PROVA ANDREMO A DETERMINARE L ACIDITA DI UN CAMPIONE DI LATTE MEDIANTE UNA TITOLAZIONE ACIDO-BASE Prima di passare però al procedimento vero e proprio è necessario fornire alcune definizioni

Dettagli

610 AC3 MANOPOLA DI COMANDO (SPENTO, PILOTA, ACCESO) MANOPOLA DI SELEZIONE DELLA TEMPERATURA TERMOSTATO DI REGOLAZIONE TUTTO O NIENTE

610 AC3 MANOPOLA DI COMANDO (SPENTO, PILOTA, ACCESO) MANOPOLA DI SELEZIONE DELLA TEMPERATURA TERMOSTATO DI REGOLAZIONE TUTTO O NIENTE SIT Group 610 AC3 CONTROLLO MULTIFUNZIONALE PER GAS MANOPOLA DI COMANDO (SPENTO, PILOTA, ACCESO) MANOPOLA DI SELEZIONE DELLA TEMPERATURA TERMOSTATO DI REGOLAZIONE TUTTO O NIENTE DISPOSITIVO TERMOELETTRICO

Dettagli

è completamente immerso in acqua. La sua

è completamente immerso in acqua. La sua In un tubo scorre in regime stazionario un liquido ideale con densità 1.00 10 3 kg/m 3 ; in un punto A il tubo ha raggio R A = 2.00 cm, la velocità di scorrimento è v A = 5.00 m/se la pressione è P A =

Dettagli

XVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI

XVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII - ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE 1. Principio Il campione viene

Dettagli

ANALISI CHIMICO FARMACEUTICA I

ANALISI CHIMICO FARMACEUTICA I Prof. Gianluca Sbardella : 089 962650 : gsbardella@unisa.it NORME GENERALI SUL COMPORTAMENTO IN LABORATORIO Ordine e concentrazione Conoscenza del procedimento analitico Uso corretto dell attrezzatura

Dettagli

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi 1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi Fluidizzare un letto di particelle solide con un gas è un ottima tecnica per assicurare il mescolamento delle particelle ed il contatto intimo tra le due fasi. Di conseguenza,

Dettagli

VIESMANN. Istruzioni di montaggio VITOFLAME 300. per il personale specializzato

VIESMANN. Istruzioni di montaggio VITOFLAME 300. per il personale specializzato Istruzioni di montaggio per il personale specializzato VIESMANN Vitoflame 300 Tipo VHG Bruciatore a gasolio a fiamma blu con preriscaldatore gasolio per Vitoladens 300-T, Vitola 200, tipo VX2A e Vitorondens

Dettagli

REGOLATORI DI PORTATA

REGOLATORI DI PORTATA Regolatori a Portata Costante Circolare Regolatori a Portata Costante Rettangolare Regolatore a Portata Variabile Circolare Regolatore a Portata Variabile Rettangolare condizionamento - riscaldamento -

Dettagli

CENTRIFUGHE. Centrifughe da Laboratorio Ventilate

CENTRIFUGHE. Centrifughe da Laboratorio Ventilate CENTRIFUGHE Centrifughe da Laboratorio Ventilate Centrifuga R-8D Costruzione estremamente compatta Camera di centrifugazione in acciaio e di facile accessibilità Display digitale luminoso Interfaccia intuitiva

Dettagli

INFORMAZIONE TECNICA

INFORMAZIONE TECNICA INFORMAZIONE TECNICA 001/09/tec 07 luglio 09 OGGETTO: FONTE -CIAO J MYNUTE J Carissimi Collaboratori, da alcuni giorni vengono commercializzati la nuova gamma di scaldabagni FONTE e a breve saranno in

Dettagli

Biotecnologia Nella Tua Bocca

Biotecnologia Nella Tua Bocca Biotecnologia Nella Tua Bocca MATERIALI INCLUSI Il kit comprende materiale e reagenti per 30 studenti (sei gruppi di cinque studenti) Protein Dye Solution Pipetta grande Pipetta piccola Bottiglia Enzyme

Dettagli

Pulizia Sistema GPL con micrologic PREMIUM 136 Pulitore rail e iniettori GPL TUNAP Kit regolatore di pressione TUNAP Kit accessori GPL

Pulizia Sistema GPL con micrologic PREMIUM 136 Pulitore rail e iniettori GPL TUNAP Kit regolatore di pressione TUNAP Kit accessori GPL Pulizia Sistema GPL con micrologic PREMIUM 136 Pulitore rail e iniettori GPL TUNAP 138 00 Kit regolatore di pressione TUNAP 138 60 Kit accessori GPL Introduzione Il sistema TUNAP consente di utilizzare

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN CAFFEINA

DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN CAFFEINA DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN CAFFEINA (PER VIA SPETTROFOTOMETRICA ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DELLA RETTA DI TARATURA). O CH 3 H 3 C 1 6 N N 7 5 2 8 O N N 3 4 9 CH 3 Caffeina (1,3,7-trimetil-3,7-diidro-1H-purin-2,6-dione)

Dettagli

CONSIGLIO OLEICOLO INTERNAZIONALE

CONSIGLIO OLEICOLO INTERNAZIONALE CONSIGLIO OLEICOLO INTERNAZIONALE COI/T.20/Doc. n. 5/Rev. 1 Settembre 2007 ITALIANO Originale: SPAGNOLO Príncipe de Vergara, 154 28002 Madrid España Telef.: +34 915 903 638 Fax: +34 915 631 263 - e-mail:

Dettagli

AMEGLIA COMUNE DI ALLEGATO A. SPECIFICA TECNICA FORNITURA (la fornitura dovrà essere consegnata suddivisa come richiesto)

AMEGLIA COMUNE DI ALLEGATO A. SPECIFICA TECNICA FORNITURA (la fornitura dovrà essere consegnata suddivisa come richiesto) COMUNE DI PROVINCIA DELLA SPEZIA Via Cafaggio 15 Tel. 0187 60921 fax 0187 609044 Area Tecnica Ufficio LL.PP. Tel. 0187 609261 e.mail llpp@comune.ameglia.sp.it Sito internet : www.comune.ameglia.sp.it Partita

Dettagli

DEMINERALIZZATORI D ACQUA SERIE M

DEMINERALIZZATORI D ACQUA SERIE M DEMINERALIZZATORI D ACQUA SERIE M Il modo più semplice e pratico per ottenere acqua demineralizzata di alta qualità a costi ridotti. Gli apparecchi di questa serie sono semplici da usare, di minimo ingombro,

Dettagli

Scheda tecnica DOCCIA ELETTRONICO DA INCASSO

Scheda tecnica DOCCIA ELETTRONICO DA INCASSO CARATTERISTICHE TECNICHE: Scheda tecnica DOCCIA ELETTRONICO DA INCASSO -PRESSIONE DI COLLAUDO 5 BAR LIMITI DI IMPIEGO SECONDO LA NORMA EUROPEA EN 11080 PRESSIONE DINAMICA MIN =0.5 BAR PRESSIONE STATICA

Dettagli

Introduzione CORSO BASE SULL IMPIANTO ELETTRICO. APPROFONDIMENTO: Candele

Introduzione CORSO BASE SULL IMPIANTO ELETTRICO. APPROFONDIMENTO: Candele Introduzione CORSO BASE SULL IMPIANTO ELETTRICO APPROFONDIMENTO: Candele 1 STRUTTURA DI UNA CANDELA 1. terminale 2. alette dell isolante 3. isolante 4. guscio di metallo 5. parte finale con trattamento

Dettagli

Le idee della chimica

Le idee della chimica G. Valitutti A.Tifi A.Gentile Seconda edizione Copyright 2009 Zanichelli editore Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia 1. La materia e le sue caratteristiche 2. I sistemi omogenei e i sistemi

Dettagli

5026 Ossidazione dell antracene ad antrachinone

5026 Ossidazione dell antracene ad antrachinone NP 506 ssidazione dell antracene ad antrachinone KMn / Al C H 0 KMn C H 8 (78.) (58.0) (08.) Riferimento in letteratura: Nüchter, M., ndruschka, B., Trotzki, R., J. Prakt. Chem. 000,, No. 7; Classificazione

Dettagli

RIBER FC

RIBER FC RIBER FC 20 5 2 3 1 8 6 7 9 4 FC 20 1 Tappo brevettato di sicurezza 2 Interruttore luminoso caldaia 3 Interruttore luminoso generale ferro 4 Cavo alimentazione generale 5 Monotubo (tubo vapore + cavo)

Dettagli

CATALOGO VETRERIA 2015. globopharma

CATALOGO VETRERIA 2015. globopharma CATALOGO VETRERIA 2015 globopharma globopharma CATALOGO VETRERIA 2015 Codice Descrizione Confezion. Maschi in PTFE, per rubinetti ad una via. 100-01 Maschi PTFE NS 12,5 foro 1,5/2mm 1 100-02 Maschi PTFE

Dettagli

STATICA DEI FLUIDI. 3 ) fino ad una distanza di 5 cm dall orlo. Nei due rami del

STATICA DEI FLUIDI. 3 ) fino ad una distanza di 5 cm dall orlo. Nei due rami del SCHEDA PER IL RECUPERO DI FISICA DEL PRIMO PERIODO anno scolastico 2014-15 STATICA DEI FLUIDI Pressione Leggi il libro di testo (vol. 1) al cap. 11, prova a rispondere alle domande della scheda di verifica

Dettagli

LINEA FAMILY. Vince e Convince 170W CATEGORIA: LINEA CUCINA FRULLATORE AD IMMERSIONE MOD.M00910 / EAN CARATTERISTICHE

LINEA FAMILY. Vince e Convince 170W CATEGORIA: LINEA CUCINA FRULLATORE AD IMMERSIONE MOD.M00910 / EAN CARATTERISTICHE 170W FRULLATORE AD IMMERSIONE MOD.M00910 / EAN 8033745389101 - Potenza 170W - 220/240V - Lama in acciaio inox - Impugnatura ergonomica - Pulsante di accensione Q.TA PER MASTER: 12 PZ PESO LORDO: 12,3KG

Dettagli

Esame svizzero di maturità Estate 2014 SCIENZE SPERIMENTALI FISICA

Esame svizzero di maturità Estate 2014 SCIENZE SPERIMENTALI FISICA Esame svizzero di maturità Estate 2014 Cognome e nome:... Gruppo e numero:... SCIENZE SPERIMENTALI FISICA Argomenti proposti Problema 1: un urto molto classico Problema 2: pressione idrostatica, energia

Dettagli

Pompa a pistoni assiali K3VL Serie B

Pompa a pistoni assiali K3VL Serie B Descrizione generale La pompa a pistoni assiali a piastra oscillante K3VL è stata progettata e costruita per soddisfare le necessità di mercato dei settori: mobile, marino, industriale e dove è richiesta

Dettagli

Programma Operativo Regionale 2007 IT161PO009 FESR Campania

Programma Operativo Regionale 2007 IT161PO009 FESR Campania Programma Operativo Regionale 2007 IT6PO009 FESR Campania Allegato A Capitolato Tecnico Elenco dei beni e dei servizi richiesti per la realizzazione di un laboratorio polivalente sede centrale di Arzano

Dettagli

1023 Separazione dell esperidina dalla buccia d arancia

1023 Separazione dell esperidina dalla buccia d arancia NP 0 Separazione dell esperidina dalla buccia d arancia buccia d'arancia H H C H H H H H H H CH C 8 H 5 (60.5) Classificazione Tipo di reazione e classi di sostanze Separazione di composti da prodotti

Dettagli

ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) H 2 SO 4. Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM = 138.

ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) H 2 SO 4. Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM = 138. ACETILAZIONE DELL ACIDO SALICILICO (Sintesi dell Aspirina acido acetilsalicilico) COOH COOH OH OAc + Ac 2 O H 2 SO 4 ac. 2-idrossibenzoico ac. 2-acetossibenzoico Quantità: Acido salicilico 5.0 g (PM =

Dettagli

La sublimazione rappresenta il passaggio di una sostanza dallo stato. solido direttamente allo stato vapore senza formazione dell'intermedio

La sublimazione rappresenta il passaggio di una sostanza dallo stato. solido direttamente allo stato vapore senza formazione dell'intermedio La sublimazione rappresenta il passaggio di una sostanza dallo stato solido direttamente allo stato vapore senza formazione dell'intermedio stato liquido. La purificazione per sublimazione si basa sull

Dettagli

IL SISTEMA DI PRELIEVO DI SANGUE VENOSO

IL SISTEMA DI PRELIEVO DI SANGUE VENOSO IL SISTEMA DI PRELIEVO DI SANGUE VENOSO Provette sterili Vacutest Plast in PET con vuoto predeterminato, resistenti agli urti, con tappo di sicurezza. Sono disponibili in varie misure, aspirazioni, additivi

Dettagli

SlimCool - Manuale d uso. Manuale d uso

SlimCool - Manuale d uso. Manuale d uso I Manuale d uso 1 Introduzione Grazie per aver scelto l erogatore d acqua SlimCool. Per un corretto utilizzo Vi consigliamo di leggere attentamente il presente manuale prima di procedere all installazione

Dettagli

Le borracce e i relativi coperchi possono essere lavati in sicurezza nel cestello superiore della lavastoviglie ma per risultati ottimali si consiglia di lavarli a mano. Lavare tutti i componenti con acqua

Dettagli

DESCALING KIT. Utilizzare esclusivamente il decalcificante Nespresso (DKB2C1)

DESCALING KIT. Utilizzare esclusivamente il decalcificante Nespresso (DKB2C1) DESCALING KIT Utilizzare esclusivamente il decalcificante Nespresso (DKB2C1) Il decalcificante può danneggiare il corpo della macchina e le superfici. Pulire immediatamente eventuali gocce di soluzione

Dettagli

Pannello comandi 4. Il cassetto riscaldante 4. Come preriscaldare le stoviglie da forno 5. Mantenere caldi gli alimenti 6. Estrazione del cassetto 7

Pannello comandi 4. Il cassetto riscaldante 4. Come preriscaldare le stoviglie da forno 5. Mantenere caldi gli alimenti 6. Estrazione del cassetto 7 Scheda prodotto Pannello comandi 4 Il cassetto riscaldante 4 Come preriscaldare le stoviglie da forno 5 Mantenere caldi 6 Estrazione del cassetto 7 Pannello comandi 1. Pulsante selettore 2. Indicatori

Dettagli

ROTORI PER CENTRIFUGA CONCENTRATRICE DA VUOTO RVC 2-18: cod vials di reazione da ml 0,25/0,50 con dimensioni max. 5,8 x 47 mm (diametro

ROTORI PER CENTRIFUGA CONCENTRATRICE DA VUOTO RVC 2-18: cod vials di reazione da ml 0,25/0,50 con dimensioni max. 5,8 x 47 mm (diametro CENTRIFUGHE CONCENTRATRICI - CHRIST RVC 2-18 cod. 51-100222 / RVC 2-25 cod. 51-100225 Progettati come concentratori personali sono in grado di concentrare in modo efficiente precipitati contenenti DNA/RNA,

Dettagli

BFM Bollitore a camera stagna per uso industriale

BFM Bollitore a camera stagna per uso industriale Bollitore a camera stagna per uso industriale BFM 30/50/80/100/120 Ampia gamma di bollitori a camera stagna a tiraggio forzato: l unità può essere collocata anche in ambienti privi di ventilazione Maggiore

Dettagli

IL MICROMETRO 1/100 MISURATORE GRADUATO

IL MICROMETRO 1/100 MISURATORE GRADUATO IL MICROMETRO 1/100 CLASSIFICAZIONE DELLO STRUMENTO: MISURATORE GRADUATO Avente una approssimazione di 0,01 mm ESIGENZE DI VERIFICA: Controllo di quote GRADO DI QUALITA DEL PRODOTTO DA VERIFICARE: Quando

Dettagli

A) Determinazione gravimetrica di manganese(ii) e di zinco(ii)

A) Determinazione gravimetrica di manganese(ii) e di zinco(ii) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II A.A. 2015/16 Laurea triennale in CHIMICA ANALITICA I E LABORATORIO CHIMICA INDUSTRIALE Determinazione della percentuale di manganese(ii) e Esercitazione n 15

Dettagli

TeeJet 834 MANUALE OPERATIVO E DI PROGRAMMAZIONE - v Pag 1 di 8

TeeJet 834 MANUALE OPERATIVO E DI PROGRAMMAZIONE - v Pag 1 di 8 834 MANUALE 834 TeeJet 834 MANUALE OPERATIVO E DI PROGRAMMAZIONE - v1.02 - Pag 1 di 8 Funzione Azione/i Lettura iniziale Lettura successiva Computer: procedura di accensione Accensione Premere il tasto

Dettagli

TAPPI. Pagina 1 AFFILAFORATAPPI FORATAPPI TAPPI A VITE PER BOTTIGLIE GRADUATE TAPPI A VITE PER BOTTIGLIE GRADUATE

TAPPI. Pagina 1 AFFILAFORATAPPI FORATAPPI TAPPI A VITE PER BOTTIGLIE GRADUATE TAPPI A VITE PER BOTTIGLIE GRADUATE AFFILAFORA Con manico in legno arrotondato per una sicura impugnatura. Lama in acciaio Descrizione 11.3286.00 Affilaforatappi FORA In ottone lucido, con impugnatura fissa. Adatto a forare tappi in goa,

Dettagli