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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Lucca in persona del G.I. dott. Antonio Mondini in funzione di Giudice unico, ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile in primo grado di giurisdizione, iscritta al n. 3454/2010, promossa da B.R. nato a porcari il... (c.f....), B.RO. nata a Lucca il... (c.f....), B.RI. nata a Lucca il... (c.f....) e B.L. nata a Lucca il... (c.f....), elettivamente domiciliati in Lucca, presso e nello studio dell'avv. Maria Lucia Esposito, dal quale sono rappresentati e difesi unitamente e disgiuntamente all'avv. Carlo Fiumano come da delega in calce all'atto di citazione. ATTORI contro AZIENDA USL N. 12 DI VIAREGGIO in persona del Direttore Generale prò tempore (p.i....), elettivamente domiciliata in Lucca presso lo studio dell'avv. Marco Ferraro dal quale è rappresentata e difesa per delega in calce alla copia notificata dell'atto di citazione. CONVENUTA TRIBUNALE DI LUCCA - Udienza del 27/11/2015 FOGLIO DI PRECISAZIONE DELLE CONCLUSIONI Per B.R., B.Ro.. B.Ri. e B.L. - attori - contro A.S.L. 12 di VIAREGGIO - convenuta - CONCLUSIONI Gli attori, concludendo preliminarmente in via

2 istruttoria chiedendo l'ammissione della prova per testi così come capitolata nella memoria ex art. 183 c.p.c. n. 2, concludono nel merito come segue: "Voglia il Tribunale di Lucca, disattesa ogni contraria istanza eccezione e deduzione;, dichiarare per tutte le ragioni illustrate in atto di citazione e confermate nella relazione medico legale in data redatta dal dott. R.G., l'esclusiva responsabilità della convenuta ASL 12 Viareggio nella causazione della morte della signora R.F. e conseguentemente a risarcire: a) il danno non patrimoniale arrecato alla defunta signora F. in tutte le componenti indicate in citazione di danno biologico terminale; danno morale c.d. catastrofico e danno da perdita di chance, liquidando lo stesso in via equitativa a favore del figlio sig. B.R. in qualità di unico erede della signora F.; b) il danno non patrimoniale patito dagli attori in proprio in qualità di prossimi congiunti della signora R.F. liquidando lo stesso sulla base dei parametri di cui alla tabelle del Tribunale di Milano, in ogni caso in misura non inferiore a complessivi euro ,00= (seicento novantamila/00)...; così suddivisi: euro ,00 a favore del figlio e euro ,00...; a favore di ciascuna nipote), o in quella diversa misura che il Tribunale riterrà equa. Il tutto oltre rivalutazione monetaria e interessi dal giorno del sinistro al saldo nonché condanna al pagamento dei compensi professionali della presente causa e al rimborso delle spese incluse

3 il costo della CTU e della CTP. Quanto sopra al netto della somma di euro ,00 per B.R. e della somma di euro ,00 ciascuna per B.Ri., B.Ro. e B.L., somme offerte dalla convenuta Azienda USL 12 di Viareggio all'udienza del e trattenute in acconto sul maggior importo dovuto dagli attori. Verbale udienza del 27 novembre 2015! presente l'avvocato Valenti R. in sostituzione dell'avvocato Marco Ferrare per la Azienda USL n. 12 di Viareggio il quale nel riportarsi al contenuto di tutti gli scritti difensivi, ivi compresi i verbali di causa chiede che la causa venga rinviata per la discussione ai sensi dell'art. 281 sexies c.p.c. In subordine e nella denegata ipotesi di rigetto della precedente richiesta, si precisano le conclusioni come modificate a seguito dell'offerta banco judicis formulata all'udienza del 12 giugno 2015 dinanzi il G.O.T. dott. Rodolfo Tolomei e riportandosi al contenuto del verbale di tale udienza, in via principale si chiede che l'offerta di euro ,00 (di cui euro ,00 riconosciuti a titolo di sorte capitale in favore di B.R., euro ,00 riconosciuti a titolo di spese ed onorari legali, euro ,00 riconosciuti rispettivamente alla signora B.Ro., B.Ri. e B.L. a titolo di sorte capitale) sia dichiarata congrua perché satisfattiva delle pretese attoree, vista la rispondenza dell'importo ai criteri di calcolo dettati dalle Tabelle di Milano In subordine e nella denegata ipotesi in cui l'offerta formulata non venga ritenuta

4 congrua e quindi non sufficiente a soddisfare le pretese attoree, si chiede che l'onorevole Giudicante dichiari che l'offerta reale formulata in data 12 giugno 2015 produca gli effetti di cui al combinato disposto degli articoli 1206 e 1207 ce. sul calcolo degli interessi sulla eventuale maggior somma che dovesse essere riconosciuta congrua per la integrale soddisfazione delle pretese attoree. Fatto FATTO e DIRITTO Con atto 22 luglio 2010, B.R., Ro., Ri. e L., figlio e nipoti di F.R., deceduta il..., hanno convenuto in giudizio la Ausl. n. 12 di Viareggio, chiedendo accertarsi la responsabilità della convenuta quanto al decesso della congiunta, e condannarsi la stessa convenuta al risarcimento dei danni non patrimoniali subiti dalla F. e da attribuirsi al B.R. e da essi attori iure proprio. Hanno esposto gli attori, a fondamento della spiegata domanda, che i sanitari dipendenti dalla convenuta erano incorsi in gravi omissioni e imperizie nel trattamento della piaga da decubito sacrale, nei circa dieci giorni di degenza della F. presso l'unità cardiologica dell'ospedale Versilia, talché la predetta congiunta aveva contratto una infezione, causa della morte. Costituitasi in giudizio, la Ausl. convenuta ha resistito all'avversa domanda, deducendone l'infondatezza. E' stata svolta una CTU la quale ha permesso di accertare che la evoluzione clinica della piaga da decubito, ove, contrariamente a quanto avvenuto, fosse stata tratta in modo adeguato presso l'ospedale di Viareggio, sarebbe stata nel senso della guarigione e non avrebbe portato alle complicanze alle quali era conseguito il decesso (v. relazione CTU R. Grassi, in data ). Dopo il deposito della relazione del CTU, all'udienza del , la Ausl. ha versato a B.R. la somma di euro ,00, di cui euro ,00 a titolo di risarcimento e euro ,00 a titolo di spese legali e a B.Ro., Ri. e L., la somma di euro ,00 ciascuna. Le somme sono state accettate in conto sulla maggiore pretesa. Premesso che: - in tema di responsabilità professionale del medico ove sia dedotta una responsabilità contrattuale dell'ente ospedaliero e/o del medico per inesatto adempimento della prestazione sanitaria,

5 è a carico del danneggiato solo la prova del contratto (o del contatto) e la prova dell'aggravamento della situazione patologica (o dell'insorgenza di nuove patologie) e del relativo nesso di causalità con l'azione o l'omissione dei sanitari, restando a carico di questi ultimi la prova che la prestazione professionale sia stata eseguita in modo diligente e che quegli esiti siano stati determinati da un evento imprevisto ed imprevedibile (Cass. 11 novembre 2005, n , id., Rep. 2005, voce cit., n. 668; 9 novembre 2006, n , id., 2007, I, 71; 24 maggio 2006, n , id., Rep. 2006, voce Professioni intellettuali, n. 196; 28 maggio 2004, n , id., 2005,1, 2479); -che sugli esiti del CTU, la Ausl. non ha fatto rilievi; -che gli accertamenti e gli esiti della CTU sono, rispettivamente, esaustivi perché basati sulla documentazione clinica scrupolosamente esaminata, e tratti sulla scorta di coerente motivazione; tanto premesso, la responsabilità della Ausl. convenuta è definitivamente verificata. Resta controverso il quantum del risarcimento spettante agli attori. Per ciò che concerne il risarcimento spettante al B.R., quale erede della F., occorre tener presente in primo luogo che nel periodo di 19 giorni tra il giorno in cui la F. è stata ricoverata nell'ospedale Versilia e il giorno della morte, la stessa, perfettamente lucida, ha subito sofferenze fisiche dovute all'ampio decubito sacrale sanguinante e sofferenze psichiche per la ricaduta delle sofferenze fisiche sullo stato dell'umore nel senso dello sviluppo di una tendenza depressiva (come attestato dalla documentazione clinica agli atti); va poi tenuto presente che "la determinazione del risarcimento dovuto a titolo di danno biologico "iure hereditatis", nel caso in cui il danneggiato sia deceduto dopo un apprezzabile lasso di tempo dall'evento lesivo, va parametrata alla menomazione dell'integrità psicofisica patita dallo stesso per quel determinato periodo di tempo, con commisurazione all'inabilità temporanea da adeguare alle circostanze del caso concreto, tenuto conto del fatto che, detto danno, se pure temporaneo, ha raggiunto la massima entità ed intensità, senza possibilità di recupero, atteso l'esito mortale (Cass., sentenza n del 20/10/2014); va infine tenuto presente che ai fini della liquidazione del danno da inabilità temporanea, questo Tribunale ritiene di applicare, secondo un orientamento ormai consolidato, le tabelle del Tribunale di Milano; avuto presente

6 tutto ciò, va liquidata al B. la somma di euro 2375,00 (pari ad un valore per giorno di euro120,00, fissato avendo riguardo alla sopradette sofferenze). Per ciò che concerne il risarcimento spettante al B.R., iure proprio, e, sempre iure proprio, alle attrici, premesso che il danno da perdita del rapporto parentale puo' ritenersi esistente per presunzione basata sulla normalità, premesso che ai fini della liquidazione anche di questa voce di danno il Tribunale fa applicazione delle tabelle del Tribunale di Milano, evidenziato che gli attori, né in citazione né nella prima delle memorie ex art. 183, comma IV, c.p.c. hanno allegato peculiari modalità di manifestazione del danno di cui tener conto ai fini della necessaria personalizzazione della liquidazione, se non quella, non contestata, della stabile convivenza con la defunta, tanto premesso, va riconosciuta, a B.R., la somma di euro ,00 e a ciascuna delle attrici la somma di ,00. Su tutte le somme, liquidate all'attualità, devono calcolarsi interessi e rivalutazione nel modo seguente: le somme vanno devalutate fino alla data del decesso della F. e poi rivalutate anno per anno e maggiorate di interessi al tasso di legge, al termine di ciascun anno, fino alla data della presente sentenza; dalla data della presente sentenza al saldo sull'importo complessivo decorrono interessi corrispettivi. Dalle somme sopradette vanno detratte le somme versate dalla Ausl. in data , oltre agli interessi legali sulle stesse maturati dalla data suddetta ad oggi. La convenuta deve essere condanna a rifondere agli attori le spese di causa in ragione del principio di soccombenza (art. 91 c.p.c.); le spese sono liquidate come in dispositivo al netto dell'importo di euro10.000,00 anticipato in data Le spese di CTU sono poste per intero a carico della convenuta. PQM P.Q.M. Il Tribunale, in accoglimento delle domande proposte da B.R., Ro., Ri. e L. nei confronti della Azienda USL n. 12 di Viareggio, condanna la convenuta a pagare a B.R. l'importo pari alla differenza tra la somma di euro ,00, maggiorata di interessi e rivalutazione come in parte motiva, e la somma di euro ,00, maggiorata di interessi come in parte motiva, e a ciascuna delle attrici, B.Ro., B.Ri. e B.L., l'importo pari alla differenza tra la somma di euro ,00, maggiorata di interessi e rivalutazione come in parte motiva, e la somma di euro

7 15.000,00, maggiorata di interessi come in parte motiva; condanna la Azienda USL n. 12 di Viareggio a rifondere agli attori le spese di causa liquidate in euro ,00, oltre spese forfetarie, Iva e epa come per legge. Lucca Tribunale Lucca, 21/03/2016, (ud. 08/03/2016, dep.21/03/2016), n. 635