Dott. Antonio Canestrari Dott. Marco Peresson U.O. Neurologia Ospedale San Pietro - Roma

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Flaviana Bondi
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1 La persona al centro della terapia temi e problemi della medicina relazionale Missione Umanitaria in Africa: un modello insolito di medicina relazionale Roma Sala del refettorio della Biblioteca della Camera dei Deputati 5-6 ottobre 2016 Dott. Antonio Canestrari Dott. Marco Peresson U.O. Neurologia Ospedale San Pietro - Roma

2 Missione umanitaria epilessia «Sulla strada di Cricchio»

4 Missione umanitaria epilessia «Sulla strada di Cricchio» L Organizzazione mondiale della sanità stima che circa 50 milioni di persone nel mondo siano affette da Epilessia, e il 90% di esse si concentra nei Paesi in via di sviluppo, nei quali i pazienti sono ancora giudicati un pericolo per sè (con rischio anche di morte) e le altre persone e vengono spesso emarginati per punire «la forza diabolica che risiede nel loro corpo».

5 Missione umanitaria epilessia «Sulla strada di Cricchio» L UOC di neurologia dell Ospedale d l FbF San Pietro di Roma, in collaborazione con L AFMaL ong (Associazione Fatebenefratelli Malati Lontani ), ha deciso di proporre una missione i umanitaria i in Senegal nella città di Thies, denominata Sulla strada di Cricchio Missione Umanitaria Epilessia. In questa regione del Senegal, con elevata densità àdi popolazione, esiste una struttura sanitaria i priva delle specificità mediche e tecnologiche per il trattamento delle patologie neurologiche. Obiettivo della missione è fornire mezzi e farmaci, formare personale sanitario in loco per consentire un adeguata diagnosi e terapia alle persone affette da epilessia, permettendo un ritorno, in particolare dei giovani, ad una normale vita scolastica e relazionale.

23 Paradigma terapeutico dello stregone: la malattia è dovuta a fattori soprannaturali la terapia si basa sul riconoscimento di questi fattori e su misure per contrastarli la guarigione ii è marito dello dll stregone la morte è colpa di forze incontrollabili o dello stregone lo stregone bravo è quello che guarisce spesso e che sbaglia meno.

24 La medicina Ippocratica La medicina per gli antichi greci era un arte (Tecne Tecne) in quanto basata su di un insegnamento teorico che si avvaleva di un corrispettivo pratico.

25 La medicina Ippocratica: Secondo Aristotele il rapporto tramedico e paziente era nato come una amicizia tra disuguali. La ricerca di una unità di intenti tra medico e pz per riacquistare o conservare la salute comportava uno sforzo per determinare dei fini comuni o bene condiviso, costituito ito dalla conservazione della vita. Questa valutazione si costituiva nel dialogo e si realizzavanel reciproco adattarsi dell uno alle esigenze dell altro, attraverso la conoscenza scientifica, professionale ed umana. Ovvero, si trattava di un incontro di esistenze e di esperienze tra il medico ed il proprio p pz.

26 La medicina moderna Oggi possiamo definire la medicina come una professione che combina la scienza (e la conoscenza) del corpo umano, e l arte (la Tecna) per esercitarla. Il suo fine rimane il comprendere i problemi dell essere umano malato, curarlo e dargli conforto.

27 L analisi esistenziale del rapporto medico paziente: Jean Paul Sartre nel suo saggio l Essere e il nulla (1943) propone una analisi del rapporto tral Io lio e l Altro che si può bene adattare al rapporto medico pz.

28 L analisi esistenziale del rapporto Se il medico rimane bloccato nelle propria soggettività e vede il pz solo come un oggetto di studio e di intervento pratico, si viene ad alterarequesto rapporto, configurando una posizione di disumanizzazione e favorendo un sentimento di onnipotenza. Il pz diventa così un oggetto da curare o il portatore di un organo da riparare. medico paziente:

37 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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