La tecnica del patch clamp

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La tecnica del patch clamp"

Transcript

1 La tecnica del patch clamp Era noto da lungo tempo che attraverso la membrana plasmatica è possibile un rapido scambio di ioni. Tuttavia, Neher e Sakmann a cavallo tra gli anni 70 e 80 furono i primi a mostrare l esistenza di canali ionici specifici Erwin Neher & Bert Sakmann Premi Nobel per la medicina nel 1991 per lo sviluppo della tecnica del patch-clamp rendendo possibile la caratterizzazione di singoli canali ionici

2 La tecnica del PATCH CLAMP L "idea di base del PATCH CLAMP fu sviluppata da Neher e Sakmann tra il 1976 e il Il principio è riassunto nella figura seguente. Impiega un solo microelettrodo in intimo contatto con la membrana cellulare Lo stesso elettrodo è impiegato sia per variare il potenziale che per misurare direttamente la corrente della membrana. E possibile caratterizzare, a secondo della configurazione usata, sia i canali ionici sottostanti l orifizio dell elettrodo, che quelli presenti in una parte o in tutta la membrana

3 Il setup per il patch-clamp microelettrodo microscopio micromanipolatore computer preparato oscilloscopio amplificatore gabbia di Faraday

4 La configurazione di cell-attached

5 Registrazione di una corrente elettrica che fluisce attraverso un singolo canale ionico Amplificatore Elettrodo di registrazione: micropipetta di vetro ~10-6 m Resistenza della saldatura: >1 GW Con un opportuno equipaggiamento elettronico e opportune condizioni sperimentali è possibile misurare questa corrente microscopica Quando un singolo canale si apre, gli ioni si muoveranno attraverso il canale come una corrente elettrica

6 Pipetta di vetro Spazio extracellulare Spazio intracellulare Membrana cellulare Formazione del Gigaseal R s = ohm R s =resistenza del seal R p =resist. della pipetta R in =resist. d ingresso V p =potenziale della pipetta Correnti di membrana dovute ad un singolo canale aperto o chiuso. A membrana elettricamente eccitabile B Membrana chimicamente eccitabile

7 Una registrazione da patch richiede una forte saldatura tra pipetta e membrana la qualità della misura dipende da quanto si riesce a minimizzare le perturbazioni della cellula. Nel caso di una registrazione di potenziale tale aspetto può essere rappresentato in questo modo. infatti: resistenza del seal Rs I=E K /(R K +R S ) I=V/R S V/R S =E K /(R K +R S ) V=E K R S /(R K +R S ) CIRCUITO EQUIVALENTE intracellulare extracellulare L elettrodo sta misurando il potenziale di riposo di una cellula la cui membrana contiene solo canali del K aperti. All aumentare della resistenza di seal R s, la misura si avvicina sempre di più al valore di E K

8 Seals buoni e cattivi Nel caso di una registrazione da patch, le correnti attraverso la saldatura (seal) non distorcono il voltaggio o la corrente misurati, ma si sommano al rumore della corrente. AMPL. seal buono seal cattivo evento di singolo canale In una registrazione da patch (cell-attached, inside- o outside-out), anche la corrente attraverso il seal fluisce lungo il circuito di misurazione, aumentando il rumore sulla corrente misurata. Ad es., se la corrente attraverso il seal è dieci volte più ampia di quella attraverso il canale, allora le fluttuazioni statistiche nel flusso di corrente prodotta dal seal sono 10 (316%) più ampie di quanto sarebbero in un seal perfetto.

9 La pipetta di vetro in questo caso ha una punta più grande di un elettrodo tradizionale, perchè non deve bucare la membrana plasmatica. Ha un diametro interno di µm ed è più o meno arrotondata. E' inserita in un portaelettrodo a tenuta, a sua volta collegato con un tubicino ad una fonte di suzione. Viene avvicinata alla cellula, ed a questo punto viene applicata una leggera pressione negativa; se tutto va bene, cellula ed elettrodo aderiscono saldamente. Non si ottiene solo un'adesione stabile meccanicamente (se la cellula è isolata e non aderisce al fondo della vaschetta è possibile sollevarla e spostarla a piacere), ma anche un sigillo ad altissima resistenza elettrica (Rs) (da 1 a centinaia di Gohm ohm), cioè tale da presentare una elevata resistenza al passaggio di corrente fuori dalla zona di contatto fra elettrodo (riempito anche qui di soluzione conduttrice) e membrana. In queste condizioni, se nell'area di membrana sottesa all'elettrodo, dell'ordine di pochi µm 2, ci sono dei canali ionici, la corrente che fluisce attraverso di essi quando sono nella conformazione "aperta" passerà attraverso l'elettrodo, senza disperdersi nello spazio esterno, e potrà essere rilevata da un sistema di amplificazione che abbia un rumore intrinseco sufficientemente basso (le correnti di singolo canale sono dell'ordine di pa). Questa configurazione, chiamata CELL ATTACHED PATCH, è quella di base, da cui si parte per tutte le successive modificazioni e applicazioni della tecnica. Essa consente quindi di effettuare registrazioni di singolo canale ( figura seguente) in condizioni in cui la cellula è intatta, il suo mezzo intracellulare imperturbato, in condizioni quindi il più libere possibile da artefatti sperimentali. Si lavora in VOLTAGE CLAMP, in quanto il voltaggio della pipetta è mantenuto ad un valore costante e che può essere variato a piacere con il potenziale di comando; in condizioni opportune è possibile misurare l'ampiezza della corrente in funzione del voltaggio applicato e ricavare informazioni sulla conduttanza di singolo canale.

10 Inconvenienti della configurazione di cell-attached patch Il principale inconveniente è che il potenziale di membrana (V m ) della cellula è sconosciuto, perchè nessun contatto con l'ambiente interno è stato realizzato, per cui è ignoto il valore della ddp (V c -V m ) presente ai capi del singolo canale di cui si misura la corrente. Per ricavarlo bisogna introdurre un elettrodo tradizionale (ma così si complicano di nuovo le cose), oppure distruggere il patch e passare alla configurazione WHOLE CELL (vedi sotto): a volte, più semplicemente, si prende un valor medio di Vm ottenuto con misurazioni separate, con tutti i limiti di una simile assunzione.

11 Sommando un gran numero di registrazioni di SCC sincronizzate, otterremo l evoluzione temporale della corrente macroscopica

12 Differenti tipi di Patch Whole-cell patch clamp: Simile alla tecnica di derivazione intracellulare. Una bassa resistenza di accesso produce registrazioni a basso rumore. Molti canali contribuiscono al segnale. Un certo tipo di canali viene isolato con protocolli di voltaggio e farmaci. Micropipetta Apertura mm Bassa resistenza Saldatura (50 MW) Membrana cellulare Una breve suzione rompe il patch di membrana Suzione Gigaseal (>1 GW) Corrente di leakage Corrente di membrana Il ponte citoplasmatico collassa Outside-out patch clamp: Usato per valutare la risposta di singoli canali al voltaggio e a sostanze extracellulari (neurotrasmettitori ecc.). Trazione Trazione Il ponte citoplasmatico collassa Trazione in un mezzo a basso Ca 2+ L esposizione all aria rompe la vescicola Inside out patch clamp: Usato per valutare la risposta di singoli canali al voltaggio e a sostanze intracellulari (secondi messaggeri ecc.). Resistenza dell elettrodo 2-10 MW

13 Configurazione di WHOLE-CELL Finora ci siamo riferiti alla condizione chiamata cell attached (A). Questa è necessaria per la registrazione delle correnti di singolo canale, ma non è l unica configurazione della tecnica del patch clamp. La condizione di whole cell (B) è quella più usata. Essa permette di registrare le correnti ioniche che attraversano tutta la membrana, effettuando un voltage clamp con un solo elettrodo anzichè due elettrodi Naturalmente la soluzione che riempie l elettrodo dev essere tale da perturbare il meno possibile la composizione ionica intracellulare. Che caratteristiche dovrà avere in linea di massima? Però le proteine intracellulari (protein-chinasi, calmoduline ecc.) vengono inevitabilmente dilavate.. Per aggirare questo problema, si può usare le tecnica del perforated patch, che consiste nel restare in cell-attached aggiungendo nell elettrodo delle molecole che formano canali ionici non selettivi, ad es. la Nistatina

14 Configurazione di whole cell patch-clamp E' l'applicazione della tecnica del PATCH CLAMP utilizzata per ottenere i risultati di un VOLTAGE CLAMP tradizionale. Sempre partendo dalla configurazione CELL ATTACHED, con un 'ulteriore suzione si può rompere il patch di membrana, e stabilire così un accesso diretto fra microelettrodo e citoplasma (vedi figura), senza, se tutto va bene, peggiorare la qualità del sigillo. perfusione elettrodo Cellula Cellattached patch suzione Whole-cell recording

15 L'accesso è migliore di quello che si può realizzare perforando la membrana plasmatica con un microelettrodo tradizionale, in quanto la resistenza della pipetta è minore, e la dispersione di corrente verso il mezzo esterno è minore, grazie al sigillo ad alta resistenza. Sempre a causa della bassa (massimo qualche Mohm) resistenza della pipetta (dovuta al suo diametro relativamente grande), il potenziale a cui è mantenuto l'elettrodo dal sistema elettronico di amplificazione e controllo può essere considerato in prima approssimazione lo stesso della cellula, e le correnti che fluiscono attraverso tutta la membrana cellulare possono essere registrate dall' elettrodo. Si possono così effettuare registrazioni di correnti totali in condizioni di VOLTAGE CLAMP utilizzando un solo elettrodo. Tutto questo è in realtà vero se forma e dimensioni della cellula sono adeguate; se no, il sistema non permette un mantenimento della costanza del potenziale in tutta l'estensione della cellula, cioè un vero VOLTAGE CLAMP. Un importante aspetto di questa configurazione è che, dato il grande diametro della via di accesso fra elettrodo e cellula, e dato che il volume dell'elettrodo è infinitamente più grande di quello della cellula, ci sarà un mescolamento fra i contenuti dei due scomparti, ed in sostanza l'ambiente citosolico si porterà in equilibrio con i soluti contenuti nell'elettrodo. Questo può essere importante in alcuni casi, in cui si vogliano effettuare registrazioni con un ambiente controllato sulle due facce della membrana, ma comporta l'inconveniente che componenti citosolici importanti per la risposta che si vuole studiare (enzimi, messaggeri interni) possono essere lavati via, diluiti. D'altra parte, se la cellula è di grosse dimensioni e/o di forma molto lontana da quella sferica, può essere molto difficile non solo ottenere un buon VOLTAGE CLAMP, ma anche una buona perfusione intracellulare.

16 LE ALTRE CONFIGURAZIONI DEL PATCH-CLAMP Dalla configurazione di cell-attached, con alcune manovre sperimentali, se ne possono ottenere delle altre, oltre a quella del whole-cell patch: - L'INSIDE OUT PATCH Se si ritrae l'elettrodo, è possibile, se il sigillo è molto buono, che il patch si stacchi insieme all'elettrodo. Si ha così (figura pagina seguente) un frammento di membrana, con uno o più canali ionici, sotteso all'orifizio dell' elettrodo, con la faccia citoplasmatica rivolta verso la soluzione presente nella vaschetta; questa soluzione può essere rapidamente e ripetutamente cambiata, e si può così studiare, ad esempio, il ruolo di messaggeri intracellulari nella regolazione delle proprietà dei canali ionici. Lo svantaggio è che, separando il canale dall'ambiente citoplasmatico, può andare perso un qualche fattore indispensabile per l'apertura del canale stesso, e difficilmente identificabile. - L'OUTSIDE OUT PATCH Quest'ultima configurazione può essere ottenuta ritraendo l'elettrodo dalla cellula dopo che si è realizzata la configurazione WHOLE CELL. Si forma un ponte citoplasmatico che può, spezzandosi, lasciare attaccato all'elettrodo un frammento di membrana plasmatica con la faccia esterna rivolta verso il contenuto della vaschetta, e quella citoplasmatica verso l'interno dell'elettrodo. Si possono così effettuare registrazioni di singolo canale, con l'opportunità in questo caso di cambiare facilmente la composizione del mezzo presente sulla faccia esterna della membrana, e studiare gli effetti di sostanze (agonisti, bloccanti) che possono influenzare le proprietà dei canali presenti in quel patch.

17 Configurazione di OUTSIDE-OUT Dalla configurazione whole cell si può facilmente passare alla configurazione di outside out, nella quale il patch presenta all esterno dell elettrodo il versante extracellulare della membrana.

18 Configurazione di OUTSIDE-OUT L outside-out è molto utile per studiare le correnti di singolo canale date dai recettori-canale, come ad esempio il recettore nicotinico per l acetilcolina

19 Configurazione di INSIDE-OUT La quarta config. è l inside out (B), nella quale il patch presenta all esterno dell elettrodo il versante intracellulare della membrana. La sua principale applicazione è nello studio dei canali chemiodipendenti attivati per via indiretta dal versante intracellulare, facendo arrivare sul patch ad es. proteine-g, o secondi messaggeri, o proteinchinasi, ecc.. Più avanti vedremo come questa configurazione sia stata fondamentale nello studio dei canali GIRK

20

21 Alcune considerazioni generali sul patch clamp In tutti i quattro casi descritti sopra si parte, comunque, dalla formazione di un sigillo fra pipetta e membrana. Perchè questo possa avvenire è necessario che sia l'elettrodo che il mezzo in cui è tenuto il preparato siano il più puliti possibile, ma anche, che la membrana plasmatica della cellula da cui si vuole registrare non presenti detriti o sostanze che possano ostacolare il contatto col vetro della micropipetta. Per ridurre questi problemi è consigliato filtrare il mezzo dell'elettrodo subito prima del riempimento e di avvicinarsi alla cellula applicando una lieve pressione positiva che allontana eventuali frammenti dalla punta dell'elettrodo. Si può più facilmente realizzare una situazione di cellule pulite effettuando un leggero trattamento enzimatico, o utilizzando cellule isolate, dissociate enzimaticamente o in coltura. Ed è proprio lo sviluppo, soprattutto a partire dagli anni '70, delle tecniche di preparazione di colture cellulari che ha consentito la grande e rapida diffusione del PATCH CLAMP. Un successivo sviluppo, che ha avuto un impatto notevole in neurobiologia, è legato alla possibilità di lavorare su fettine di SN: è stato così possibile effettuare registrazioni da cellule che conservano, almeno in parte, le loro normali relazioni funzionali. Nonostante la tecnica sia stata sviluppata all'inizio soprattutto per poter registrare gli eventi di singolo canale, la configurazione più utilizzata è sicuramente quella di WHOLE CELL. Questo sviluppo, in parte imprevisto, è attribuibile a vari fattori.

22 Innanzitutto, le misure di singolo canale, molto importanti per determinare in maniera diretta le proprietà molecolari dei canali (cinetiche, meccanismi di blocco, ecc.) hanno senso compiuto solo se vengono utilizzate su preparati di cui siano note le proprietà elettrofisiologiche macroscopiche. Nel caso di molti tipi cellulari le cui proprietà sono state studiate solo nell'ultimo decennio, questo ha voluto dire fare prima (o comunque anche) gli esperimenti di WHOLE CELL. Grazie a questa tecnica è stato possibile studiare le proprietà elettrofisiologiche di piccoli neuroni, cellule ghiandolari, cellule muscolari lisce e cardiociti, fibroblasti, cellule epiteliali e linfociti, tutte cellule che era molto difficile studiare con le tecniche di VOLTAGE CLAMP tradizionali. Grazie a questi dieci e più anni di nuova elettrofisiologia, oltre che alle nuove tecniche di biologia cellulare e molecolare, è scaturito un panorama molto più vario e complesso della natura e del ruolo degli eventi elettrici a livello cellulare. Se la nuova tecnica ha consentito di allargare la nostra visione al di là dei preparati "classici", nervo e muscolo, ha avuto anche un impatto profondo sulla neurofisiologia: la possibilità di registrare dalle arborizzazioni dendritiche e dai terminali pre- e postsinaptici ha fatto sì che la concezione della cellula nervosa come semplice relè cedesse il posto ad una visione più complessa ed articolata, e che si potessero gettare le basi, a livello cellulare, della comprensione di fenomeni fondamentali come la memoria.

23 Ulteriori sviluppi ed applicazioni. In questi anni ci sono stati importanti sviluppi tecnici in varie direzioni (a parte l'uso delle fettine di SN cui abbiamo già accennato), per allargare le potenzialità della tecnica e cercare di superare alcuni suoi inconvenienti. Uno dei problemi principali legati all'uso del WHOLE CELL PATCH CLAMP, è come abbiamo visto, legato alla perfusione interna della cellula da parte del contenuto dell' elettrodo: questo problema è stato affrontato in due modi radicalmente diversi. Il primo approccio consiste nello sfruttare compiutamente questo fatto, realizzando un sistema che consenta di cambiare rapidamente la soluzione contenuta nell'elettrodo: se la cellula non è troppo grande si può pensare che in tempi relativamente rapidi (decine di secondi) le variazioni si ripercuotano sulla composizione dell 'ambiente intracellulare. E' una tecnica abbastanza difficile da usare come routine, ma è stata impiegata da vari laboratori per studiare gli effetti di messaggeri intracellulari sulla regolazione delle correnti ioniche. Una recente variazione sul tema consiste nell'uso dei cosiddetti caged compounds, molecole o ioni legati ad un inibitore da cui possono.essere liberate per fotolisi con un flash di luce UV. Si mette il composto caged nell'elettrodo, si realizza la condizione di WHOLE CELL, si inizia la registrazione, e poi si libera per fotolisi la sostanza (calcio, IP3' ecc.), la cui concentrazione aumenta così istantaneamente, consentendo di osservare eventuali effetti rapidi sulle correnti.

24 Il secondo approccio punta ad evitare gli inconvenienti della diluizione dei componenti citosolici solubili: questa modificazione della tecnica di base va sotto il nome di "perforated patch" o di "slow whole celi". Si tratta in sostanza di realizzare un CELL ATTACHED PATCH con un elettrodo riempito con una soluzione che contiene sostanze permeabilizzanti (ATP in alcuni casi, o più comunemente, nistatina o anfotericina, tutte molecole che formano pori ionici nelle membrane): le piccole molecole e gli elettroliti possono essere scambiati, mentre le macromolecole citosoliche non possono uscire dalla cellula. Si possono così effettuare registrazioni di eventi elettrici, anche in condizioni di VOLTAGE CLAMP, senza che la biochimica della cellula sia perturbata. Un altro tipo di misure che si può realizzare in condizioni di WHOLE CELL CLAMP è quello della capacità della membrana (con opportuni amplificatori): è stato così possibile, ad esempio, studiare in maniera quantitativa l'accoppiamento eccitamentoesocitosi in diversi preparati. Sono state infine effettuate registrazioni da strutture subcellulari isolate, come i mitocondri, la membrana nucleare, il reticolo endoplasmatico: da frazioni cellulari (il "whole terminal" patch su terminali presinaptici; il "perforated vescicle patch", che consiste nello staccare dalla cellula e trattenere nella pipetta, non un patch di membrana isolato, ma una vescicola contenente anche organelli subcellulari).

25 AMPLIFICATORI OPERAZIONALI L amplificatore operazionale ideale (A.O.) è essenzialmente, un amplificatore di tensione, avente le seguenti caratteristiche: guadagno infinito; ingresso differenziale; impedenza di ingresso infinita e impedenza di uscita nulla. V 1 : tensione sull ingresso invertente + V cc e - V cc :tensioni di alimentazione V + cc V 0 : tensione di uscita V 1 V 2 + V - cc V 0 V 2 : tensione sull ingresso non invertente

26 L AO può essere definito funzionalmente come un amplificatore differenziale, cioè un dispositivo attivo a tre terminali che genera al terminale di uscita una tensione proporzionale alla differenza delle tensioni fornite ai due terminali di ingresso. V 1 V 2 + V + cc V - cc = V 0 V 0 A V 2 A V 1 Il segnale di uscita V 0 è il risultato della somma tra il segnale applicato all ingresso invertente, V1, invertito di segno e amplificato di un fattore A -, con il segnale all ingresso non invertente, V2, a sua volta amplificato di fattore A +.

27 Compensazione dei potenziali di giunzione Un notevole contributo ai potenziali misurati presenti all uscita dell amplificatore è dato dalla somma dei vari potenziali di giunzione o di diffusione. Questi sono generati ogniqualvolta metalli (elettrodi) sono in contatto con soluzioni ioniche oppure soluzioni con diverse concentrazioni sono in contatto fra loro (punta del microelettrodo. Si può eliminare la somma di tutti questi potenziali introducendo, per mezzo del comando offset dell amplificatore, un potenziale di segno opposto quando il microelettrodo si trova nel bagno esterno, prima di penetrare la cellula.

Patch clamp - 2. Bisogna avere:

Patch clamp - 2. Bisogna avere: Patch clamp - 1 La tecnica del voltage clamp ci ha permesso di studiare le correnti ioniche transmembranarie (ovvero le variazioni di conduttanza della membrana), in particolare quelle che sostengono i

Dettagli

Potenziale di Membrana

Potenziale di Membrana Potenziale di Membrana Genesi del Potenziale di Membrana In tutte le cellule è possibile misurare una differenza di potenziale a cavallo della membrana plasmatica, infatti una cellula con un potenziale

Dettagli

Società Italiana di Fisiologia "Molecular and Cellular Biophysics of Excitable Cells Scuola di Fisiologia e Biofisica 2015, Pavia

Società Italiana di Fisiologia Molecular and Cellular Biophysics of Excitable Cells Scuola di Fisiologia e Biofisica 2015, Pavia Società Italiana di Fisiologia "Molecular and Cellular Biophysics of Excitable Cells Scuola di Fisiologia e Biofisica 2015, Pavia Electrophysiology and imaging : methods Patch-clamp and calcium imaging

Dettagli

RELAZIONE SULLO STAGE AL DIFI SEZIONE DI BIOFISICA

RELAZIONE SULLO STAGE AL DIFI SEZIONE DI BIOFISICA Autera Simone De Martini Valentina Liggieri Giovanni RELAZIONE SULLO STAGE AL DIFI SEZIONE DI BIOFISICA TUTORS: Francesca Pellistri, Silvia Siano, Andrea Gallo 27/02-03/03/ 2006 Lo stage al DIFI (Dipartimento

Dettagli

TECNICHE DI INDAGINE FISIOLOGICA VOLTAGE CLAMP PATCH CLAMP

TECNICHE DI INDAGINE FISIOLOGICA VOLTAGE CLAMP PATCH CLAMP TECNICHE DI INDAGINE FISIOLOGICA TECNICHE ELETTROFISIOLOGICHE VOLTAGE CLAMP PATCH CLAMP Nel potenziale d azione si distinguono due fasi: -fase di DEPOLARIZZAZIONE -fase di RIPOLARIZZAZIONE tempo Basi ioniche

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN ISS Percorso BC.17 04-15/02/2019 Messaggeri intracellulari, centraline energetiche, segnali elettrici Come il sistema nervoso usa l energia per propagare l informazione Studenti:

Dettagli

TECNICHE DI INDAGINE FISIOLOGICA VOLTAGE CLAMP PATCH CLAMP

TECNICHE DI INDAGINE FISIOLOGICA VOLTAGE CLAMP PATCH CLAMP TECNICHE DI INDAGINE FISIOLOGICA TECNICHE ELETTROFISIOLOGICHE VOLTAGE CLAMP PATCH CLAMP Nel potenziale d azione si distinguono due fasi: -fase di DEPOLARIZZAZIONE -fase di RIPOLARIZZAZIONE tempo Basi ioniche

Dettagli

Il potenziale di membrana

Il potenziale di membrana Il potenziale di membrana Nel citoplasma della cellula, così come nel liquido extracellulare sono disciolti diversi tipi di ioni. La loro concentrazione non è però uguale dai due lati della membrana citoplasmatica

Dettagli

La pompa sodio-potassio

La pompa sodio-potassio a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La pompa sodio-potassio 14/3/2006 Efficienza del cuore Dipende dall ordinata sequenza di eccitazione e di contrazione che procede

Dettagli

Sinapsi neuromuscolare

Sinapsi neuromuscolare Sinapsi neuromuscolare La sinapsi tra cellule nervose e cellule muscolari scheletriche è detta anche sinapsi neuromuscolare o placca motrice. A livello del muscolo l assone della cellula nervosa si suddivide

Dettagli

APPLICAZIONI. studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili. neuroni, muscolo striato e cardiaco

APPLICAZIONI. studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili. neuroni, muscolo striato e cardiaco Elettrofisiologia APPLICAZIONI studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili neuroni, muscolo striato e cardiaco POTENZIALE DI MEMBRANA tutte le cellule hanno un potenziale di membrana il

Dettagli

proprietà funzionali dei neuroni

proprietà funzionali dei neuroni Fenomeni responsabili della nascita e propagazione dell informazione nervosa Le funzioni del sistema nervoso si fondano sulle proprietà funzionali dei neuroni. L attività specifica dei neuroni consiste

Dettagli

Componenti in corrente continua

Componenti in corrente continua Ogni componente reale utilizzato in un circuito è la realizzazione approssimata di un elemento circuitale ideale. Nello studio dei sistemi in cc gli elementi più importanti sono : esistore Generatori campione

Dettagli

Il potenziale di membrana è la differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare (negatività interna), determinato da una diversa

Il potenziale di membrana è la differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare (negatività interna), determinato da una diversa Il potenziale di membrana è la differenza di potenziale elettrico a cavallo della membrana cellulare (negatività interna), determinato da una diversa distribuzione ionica ai due lati della membrana. Nelle

Dettagli

FUNZIONE, REGOLAZIONE, NATURA CHIMICA, TIPO DI RECETTORE

FUNZIONE, REGOLAZIONE, NATURA CHIMICA, TIPO DI RECETTORE Elena, Serena, Francesca, Valentina, Elisa, Lucrezia, Elisa Lezione 7 1. Asse Ipotalamo-ipofisi-surrene: CRH ACTH - Cortisolo 2. Asse Ipotalamo-ipofisi-ghiandole sessuali: GdRH e gonadotropine ipofisarie:

Dettagli

otenziali graduati (elettrotonici) potenziale d azione

otenziali graduati (elettrotonici) potenziale d azione I segnali elettrici che si generano nei neuroni: potenziali graduati (elettrotonici) potenziale d azione sono modificazioni del potenziale di riposo determinate dall apertura o chiusura di canali ionici.

Dettagli

si distinguono le sinapsi anche in: chimiche: funzionano con l impiego di mediatori, sostanze chimiche,

si distinguono le sinapsi anche in: chimiche: funzionano con l impiego di mediatori, sostanze chimiche, Il compito della sinapsi è quello di trasmettere l'impulso da una cellula ad un altra, rappresenta quindi il punto in cui la cellula stabilisce rapporti di contiguità con un altra struttura cellulare che

Dettagli

Potenziali graduati (elettrotonici) Potenziale d azione (pda)

Potenziali graduati (elettrotonici) Potenziale d azione (pda) L informazione nervosa si basa sulla capacità dei neuroni di generare correnti elettriche, in seguito a modificazioni del potenziale di riposo determinate dall apertura o chiusura di canali ionici. I segnali

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI La membrana plasmatica delle cellule è POLARIZZATA (esiste una differenza nella

Dettagli

Richiami di Fisiologia Cellulare

Richiami di Fisiologia Cellulare Richiami di Fisiologia Cellulare Alcuni dati fondamentali In tutte le cellule 1) vi è una membrana, di natura lipidica, che separa l ambiente interno da quello esterno; nella o sulla membrana sono abbondanti

Dettagli

Corso di Fisica Medica 1

Corso di Fisica Medica 1 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Conduzione nervosa 30/3/2006 Terminazioni pre-sinaptiche Mitocondri Sintesi dei neuro trasmettitori (NT) Attività enzimatica Trasporto

Dettagli

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA Funzioni: isolamento regola gli scambi con l ambiente (passaggio di ioni, molecole) comunicazione tra cellula ed ambiente (recettori) supporto strutturale Lezione_1_I trasporti

Dettagli

Le sinapsi elettriche

Le sinapsi elettriche Caratteristica peculiare delle cellule nervose è quella di condurre e comunicare informazioni. Le zone specializzate a livello delle quali le cellule entrano in comunicazione sono definite sinapsi La trasmissione

Dettagli

Elettricità cellulare

Elettricità cellulare a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Elettricità cellulare 30/3/2006 Sistemi biologici Essenzialmente costituiti da acqua (solvente) e da differenti soluti (molti dei

Dettagli

Attività elettrica dei neuroni. Neuroni piramidali del SNC che stanno crescendo su una matrice di glia/fibroblasti

Attività elettrica dei neuroni. Neuroni piramidali del SNC che stanno crescendo su una matrice di glia/fibroblasti Attività elettrica dei neuroni Neuroni piramidali del SNC che stanno crescendo su una matrice di glia/fibroblasti Un esperimento in current-clamp Si inietta una corrente I di intensità nota nella cellula

Dettagli

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA

LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA LEZIONE 1_TRASPORTI DI MEMBRANA 1 2 I TRASPORTI DI MEMBRANA Diffusione semplice Diffusione facilitata Trasporto attivo 3 La diffusione semplice Lezione_1_trasporti 4 La diffusione semplice Relazione tra

Dettagli

4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA

4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA 4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA 1. Ghiandole endocrine e ormoni 2. Il tessuto bersaglio 3. Rilascio degli ormoni 4. Il concetto della regolazione retroattiva negativa 5. Un esempio di regolazione ormonale:

Dettagli

La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico.

La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico. La sinapsi: zona di contatto tra due neuroni responsabile della trasmissione del segnale elettrico. N1 N2 Punto di discontinuità Elettriche Chimiche: Eccitatorie Inibitorie La sinapsi I neuroni comunicano

Dettagli

Tutti i fenomeni elettrici nelle cellule dipendono dall esistenza di un potenziale transmembrana

Tutti i fenomeni elettrici nelle cellule dipendono dall esistenza di un potenziale transmembrana Tutti i fenomeni elettrici nelle cellule dipendono dall esistenza di un potenziale transmembrana [Na + ] = 10 mm [K + ] = 140 mm [Ca 2+ ] = < 10-6 M [Cl - ] = 3-4 mm [Na + ] = 145 mm [K + ] = 3-5 mm [Ca

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA

POTENZIALE DI MEMBRANA POTENZIALE DI MEMBRANA 1 POTENZIALE DI RIPOSO Tutte le cellule (non solo le cellule eccitabili) hanno un potenziale di riposo (resting): una carica elettrica attraverso la membrana plasmatica, con l interno

Dettagli

2

2 1 2 3 4 5 Recettori per i neurotrasmettitori Recettori per GABA e glicina presentano significative omologie con quello nicotinico dell'acetilcolina pur avendo funzioni inibitorie, mediando l'ingresso di

Dettagli

AMPLIFICATORI OPERAZIONALI

AMPLIFICATORI OPERAZIONALI AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Il termine di amplificatore operazionale deriva dal fatto che, originariamente, tale dispositivo veniva usato nei calcolatori analogici per svolgere operazioni matematiche (come

Dettagli

Cellula vista come un circuito resistenzacondensatore

Cellula vista come un circuito resistenzacondensatore Segnali elettrici Cellula vista come un circuito resistenzacondensatore La membrana si comporta come un circuito costituito da un condensatore e una resistenza in parallelo. Iniettando un impulso di corrente

Dettagli

La trasmissione dell Impulso Nervoso

La trasmissione dell Impulso Nervoso La trasmissione dell Impulso Nervoso Il Neurone Neuroni: cellule specializzate per la trasmissione degli impulsi. Dendriti prolungamenti riccamente ramificati e un lungo Assone fibroso. La parte terminale

Dettagli

giunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali

giunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali La sinapsi Sinapsi elettriche giunzioni comunicanti ioni attraversano il canale centrale detto connessone presenti tra cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali

Dettagli

Ioni fosfato e proteine (anioni) sono prevalenti nella cellula

Ioni fosfato e proteine (anioni) sono prevalenti nella cellula Equilibrio osmotico tra liquido intracellulare e liquido extracellulare (e plasma) mm Na + K + Cl - HCO 3 - grandi anioni proteine Liquido intracellulare Liquido extracellulare 10 140 140 5 5 35 10 35

Dettagli

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia Trasmissione

Dettagli

Lezione 2: Amplificatori operazionali. Prof. Mario Angelo Giordano

Lezione 2: Amplificatori operazionali. Prof. Mario Angelo Giordano Lezione 2: Amplificatori operazionali Prof. Mario Angelo Giordano L'amplificatore operazionale come circuito integrato è uno dei circuiti lineari maggiormente usati. L'amplificatore operazionale è un amplificatore

Dettagli

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt Appendice A A.1 Amplificatore con transistor bjt Il circuito in fig. A.1 è un esempio di amplificatore a più stadi. Si utilizza una coppia differenziale di ingresso (T 1, T 2 ) con un circuito current

Dettagli

Appunti dalle lezioni

Appunti dalle lezioni La Fisiologia è la disciplina che studia il funzionamento dell organismo nel suo insieme e lo svolgimento delle funzioni corporee in condizioni di omeostasi, ovvero di benessere. Coglie l aspetto dinamico

Dettagli

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia Costituenti

Dettagli

Trasduzione del segnale

Trasduzione del segnale Trasduzione del segnale Modalità di segnalazione tra cellule JUXTACRINA proteine transmembrana mediatori locali ormoni Il legame di una sostanza al suo recettore di membrana porta la cellula a cambiare

Dettagli

Trasporto selettivo di molecole (trasportatori) Riconoscimento di cellule e substrati (integrine, matrice)

Trasporto selettivo di molecole (trasportatori) Riconoscimento di cellule e substrati (integrine, matrice) Trasporto selettivo di molecole (trasportatori) Riconoscimento di cellule e substrati (integrine, matrice) Comunicazione intercellulare (recettori e proteine trasduttrici) Attività enzimatica Determinazione

Dettagli

I nostri compartimenti idrici sono in Equilibrio osmotico ma non chimico

I nostri compartimenti idrici sono in Equilibrio osmotico ma non chimico I nostri compartimenti idrici sono in Equilibrio osmotico ma non chimico Concentrazione dei principali ioni I compartimenti del nostro corpo non sono in equilibrio elettrico ELETTRICITA Atomi: entità elettricamente

Dettagli

SINAPSI CHIMICA CENTRALE

SINAPSI CHIMICA CENTRALE Sinapsi Elettrica Sinapsi Chimica SINAPSI CHIMICA CENTRALE La trasmissione sinaptica avviene in tre fasi: 1) il potenziale d azione attiva i canali al Ca ++ voltaggio-dipendente e lo ione entra nel terminale

Dettagli

Che ruolo ha la membrana plasmatica nei potenziali di diffusione?

Che ruolo ha la membrana plasmatica nei potenziali di diffusione? Le cellule nervose e muscolari generano segnali elettrici principalmente mediante cambiamenti della permeabilità di membrana verso gli ioni sodio e potassio. Gli aumenti di permeabilità sono dovuti alla

Dettagli

ACQUI SI ZI ONE DEI SEGNALI ELETTRI CI CUTANEI, MODELLO ELETTRI CO EQUI VALENTE DELLA CUTE NELLO SVI LUPPO DEL PROTOTI PO APEC

ACQUI SI ZI ONE DEI SEGNALI ELETTRI CI CUTANEI, MODELLO ELETTRI CO EQUI VALENTE DELLA CUTE NELLO SVI LUPPO DEL PROTOTI PO APEC ACQUI SI ZI ONE DEI SEGNALI ELETTRI CI CUTANEI, MODELLO ELETTRI CO EQUI VALENTE DELLA CUTE NELLO SVI LUPPO DEL PROTOTI PO APEC Prof. Massimo Scalia Università degli Studi di Roma La Sapienza Dott. Massimo

Dettagli

Muscolo. cardiaco scheletrico liscio. scaricatoda

Muscolo. cardiaco scheletrico liscio. scaricatoda Muscolo cardiaco scheletrico liscio La muscolatura liscia si trova negli organi interni e nei vasi sanguigni. La sua contrazione genera forza per spostare materiale attraverso il lume degli organi cavi

Dettagli

Comunicazione cellulare

Comunicazione cellulare Sinapsi Comunicazione cellulare tutta la materia vivente è in grado di mantenere un alto livello di organizzazione (tessuti, organi, apparati e sistemi) TUTTE LE CELLULE COMUNICANO TRA DI LORO Esistono

Dettagli

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA)

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Classi di proteine di trasporto presenti nella membrana plasmatica (o CARRIER) Porta girevole Porta aperta I canali ionici Sezione trasversale

Dettagli

I compartimenti intracellulari e gli organelli citoplasmatici

I compartimenti intracellulari e gli organelli citoplasmatici I compartimenti intracellulari e gli organelli citoplasmatici Con lo sviluppo della microscopia elettronica (anni 40) si scoprì che nel citoplasma delle cellule eucariote è presente un complesso sistema

Dettagli

Attivi (non equilibranti) Passivi (equilibranti) Migrazione attraverso canali membran. Diffusione semplice. Tasporto attivo secondario

Attivi (non equilibranti) Passivi (equilibranti) Migrazione attraverso canali membran. Diffusione semplice. Tasporto attivo secondario TRASPORTI Trasporti in forma libera Trasporti mediati Diffusione semplice Migrazione attraverso canali membran. Diffusione facilitata Trasporto attivo primario Tasporto attivo secondario Passivi (equilibranti)

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Elaborazione analogica (1)

Elaborazione analogica (1) Elaborazione analogica (1) Alimentatore bilanciato Amplificatore operazionale Configurazioni di base Amplificatori differenziali Amplificatori differenziali per strumentazione Misura di differenza di potenziale

Dettagli

nm di spessore

nm di spessore 7.5-10 nm di spessore Modello a mosaico fluido Secondo il modello a mosaico fluido la membrana è discontinua, fluida e asimmetrica Nella struttura a mosaico gli strati lipidici formano una matrice fluida

Dettagli

Il neurone. I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi.

Il neurone. I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi. Il neurone I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi. Trasmissione sinaptica Ingresso: segnali sinaptici Integrazione: segnali

Dettagli

Scambi di sostanze tra cellule e ambiente

Scambi di sostanze tra cellule e ambiente Scambi di sostanze tra cellule e ambiente Il trasporto attraverso la membrana Diffusione attraverso una membrana semipermeabile Le membrane cellulari si lasciano attraversare da alcune sostanze in maniera

Dettagli

FATTORI CHE INFLUENZANO L INTENSITA DELLA RISPOSTA FARMACOLOGICA

FATTORI CHE INFLUENZANO L INTENSITA DELLA RISPOSTA FARMACOLOGICA FATTORI CHE INFLUENZANO L INTENSITA DELLA RISPOSTA FARMACOLOGICA RELAZIONE DOSE-RISPOSTA La relazione dose-risposta è graduale EFFICACIA MASSIMA E POTENZA RELATIVA Efficacia massima: Massimo effetto che

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I. Muscolo liscio

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I. Muscolo liscio Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Muscolo liscio Muscolo cardiaco scheletrico liscio MUSCOLO LISCIO La muscolatura liscia si trova nelle pareti degli organi cavi.

Dettagli

Membrane Biologiche. Caratteristiche delle membrane biologiche

Membrane Biologiche. Caratteristiche delle membrane biologiche Membrane Biologiche Caratteristiche delle membrane biologiche 1. Le membrane sono strutture a foglio che formano setti di separazione tra compartimenti con composizione diversa tra loro. 2. Sono costituite

Dettagli

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA 9.1 Introduzione Nel capitolo precedente, è stato affrontato il progetto dei componenti meccanici della pompa MHD; a questi va ovviamente integrata tutta la

Dettagli

Struttura della fibra muscolare liscia

Struttura della fibra muscolare liscia Muscolo liscio I muscoli lisci contribuiscono a formare le pareti degli organi cavi. Il muscolo liscio non è attaccato a strutture ossee. La sua contrazione genera forza per spostare materiale attraverso

Dettagli

SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO Lezione 5_sinapsi 1 SINAPSI ELETTRICA E SINAPSI CHIMICA Eric P. Widmaier, Hershel Raff, Kevin T. Strang Vander Fisiologia seconda ed. italiana Lezione 5_sinapsi 2

Dettagli

Fisiologia Fisiologia umana

Fisiologia Fisiologia umana Atomi Molecole Cellule Tessuti Organi Apparati Sistemi CHIMICA BIOLOGIA MOLECOLARE BIOLOGIA CELLULARE FISIOLOGIA Obiettivo della Fisiologia è quello di spiegare il funzionamento degli organismi viventi

Dettagli

Uno stimolo esterno (es. aumento della temperatura) o interno (es. variazione della osmolarità) viene recepito da recettori e integrato con altri stimoli. In seguito all integrazione viene attivato un

Dettagli

Elettrofisiologia. Le leggi fondamentali dell'elettrofisiologia. La legge di Ohm

Elettrofisiologia. Le leggi fondamentali dell'elettrofisiologia. La legge di Ohm Elettrofisiologia Introduzione L'elettrofisiologia studia i segnali elettrici presenti negli organismi animali e vegetali (segnali detti bioelettrici), presenti in tutti gli organismi viventi ed in numerosissimi

Dettagli

L amplificatore operazionale

L amplificatore operazionale L amplificatore operazionale terminali di input terminale di output Alimentazioni: massa nodo comune L amplificatore operazionale ideale Applichiamo 2 tensioni agli input 1 e 2 L amplificatore è sensibile

Dettagli

Potenziale di riposo: Una ddp a cavallo della membrana plasmatica a riposo o quando la cellula non è stimolata.

Potenziale di riposo: Una ddp a cavallo della membrana plasmatica a riposo o quando la cellula non è stimolata. Potenziale di riposo: Una ddp a cavallo della membrana plasmatica a riposo o quando la cellula non è stimolata. Costante e stabile Negativa all interno Peculiare di ogni tipo di cellula Il Potenziale di

Dettagli

Corso integrato di scienze morfofunzionali. Fisiologia. Mariarosaria Santillo

Corso integrato di scienze morfofunzionali. Fisiologia. Mariarosaria Santillo Corso integrato di scienze morfofunzionali Fisiologia Mariarosaria Santillo mariarosaria.santillo@unina.it Libro di testo Fisiologia Umana - Fondamenti di AA Edi-ermes, 2018 Altri testi consigliati Scotto

Dettagli

SECONDI MESSAGGERI. Ca++

SECONDI MESSAGGERI. Ca++ SECONDI MESSAGGERI Ca++ Recettori di membrana associati a proteine G che attivano la fosfolipasi C II messaggeri: - derivati del fosfatidil inositolo - Ca ++ Sintesi dei secondi messaggeri DAG e IP dal

Dettagli

Trasporti attraverso. Proteine di trasporto

Trasporti attraverso. Proteine di trasporto Trasporti attraverso la membrana Proteine di trasporto Diffusione Facilitata Caratteristiche dei trasporti mediati I carriers sono dotati di specificità Sono soggetti a saturazione Possono essere bloccati

Dettagli

LEZIONE 6: GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE

LEZIONE 6: GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE LEZIONE 6: GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE 1 Sintesi e degradazione di acetilcolina ACh è rilasciata da neuroni periferici e centrali; sintetizzata nel terminale assonico dall enzima Acetilcolina-transferasi.

Dettagli

Scaricato da 1

Scaricato da  1 Muscolo cardiaco scheletrico liscio Eterogeneità: muscolo liscio vascolare gastrointestinale urinario respiratorio riproduttivo oculare Anatomia: le fibre contrattili del muscolo liscio sono disposte in

Dettagli

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA Lezione_6 1 STUTTURA MOTONEURONE FIBRA MUSCOLARE GIUNZIONE NMUSCOLARE Lezione_6 2 Sintesi e degradazione di acetilcolina ACh è rilasciata da

Dettagli

Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information.

Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. LA MEMORIA Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. Principali regioni encefaliche con funzione regolatrice BASI MOLECOLARI DEI PROCESSI DI MEMORIZZAZIONE

Dettagli

5. Trasporto di membrana

5. Trasporto di membrana 5. Trasporto di membrana contiene materiale protetto da copyright, ad esclusivo uso personale; 1 non è consentita diffusione ed utilizzo di tipo commerciale Le membrane biologiche hanno una permeabilità

Dettagli

Ruolo del calcio nella cellula

Ruolo del calcio nella cellula Ruolo del calcio nella cellula I meccanismi evolutivi hanno attribuito agli ioni fosfato un importanza fondamentale poiché sono necessari per sintetizzare ATP. Per questo motivo la loro concentrazione

Dettagli

Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce.

Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce. La trasmissione sinaptica Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce. 1 Microfotografia a scansione elettronica del corpo cellulare di un

Dettagli

Amplificatori operazionali.

Amplificatori operazionali. Amplificatori operazionali. 1 Dal VCVS all amplificatore operazionale. Amplificatori operazionali. =S( ) I = 0 V M I - = 0 S( ) - I out -V M Fig. 1 - Un VCVS particolare: l amplificatore operazionale perfetto.

Dettagli

Fisiologia cellulare e Laboratorio di colture cellulari

Fisiologia cellulare e Laboratorio di colture cellulari Corso di laurea in Biotecnologie UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Fisiologia cellulare e Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia possibili sistemi di trasporto della cellula TRASPORTO TRANS-MEMBRANA

Dettagli

4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA

4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA 4. IL SISTEMA ENDOCRINO: GENERALITA 1. Ghiandole endocrine e ormoni 2. Il tessuto bersaglio 3. Rilascio degli ormoni 4. Il concefo della regolazione retroahva negajva 5. La neuroipofisi: ossitocina e ADH

Dettagli

Nome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI

Nome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI Nome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI Un filtro passivo in elettronica ha il compito di elaborare un determinato segnale in ingresso. Ad esempio una sua funzione può

Dettagli

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE

AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso

Dettagli

Si è ipotizzato che il potenziale di membrana fosse un potenziale di Equilibrio del K descritto dall eq. di Nerst : Em= -RT/ZF 2.

Si è ipotizzato che il potenziale di membrana fosse un potenziale di Equilibrio del K descritto dall eq. di Nerst : Em= -RT/ZF 2. Si è ipotizzato che il potenziale di membrana fosse un potenziale di Equilibrio del K descritto dall eq. di Nerst : Em= -RT/ZF 2.3log [K]i / [K]o Registrazione del potenziale di membrana Potenziale di

Dettagli

Il potenziale di membrana a riposo

Il potenziale di membrana a riposo Il potenziale di membrana a riposo Per poter comprendere il potenziale di membrana a riposo dobbiamo considerare: i fluidi ricchi di sali presenti su entambe le facce della membrana; la membrana stessa;

Dettagli

POTENZIALE D AZIONE FGE AA

POTENZIALE D AZIONE FGE AA POTENZIALE D AZIONE FGE AA.2016-17 OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE GENERALE SN POTENZIALE DI AZIONE: DESCRIZIONE DELLE FASI E DETERMINANTI FISICO-CHIMICI ANDAMENTO DELLE CONDUTTANZE DEL SODIO E DEL POTASSIO NEL

Dettagli

Scheda programmi corsi

Scheda programmi corsi 1.Docenza Docente: prof. DAVIDE LOVISOLO- LUCA MUNARON Dipartimento di Biologia Animale e dell Uomo Tel.: 011 6704668 (Lovisolo) 4667 (Munaron) Fax: 011 6704692 e-mail: davide.lovisolo@unito.it, luca.munaron@unito.it

Dettagli

Proprietà di permeabilità della membrana

Proprietà di permeabilità della membrana Proprietà di permeabilità della membrana Il Trasporto attraverso le membrane La fase lipidica delle membrane le rende impermeabili alla maggior parte degli ioni e delle sostanze polari. Questi composti

Dettagli

La più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi elettro-chimici.

La più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi elettro-chimici. LA TRASMISSIONE SINAPTICA Il neurone : unità elementare responsabile dei messaggi nervosi La più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi

Dettagli

Equazione di Nerst. Equazione di Goldman

Equazione di Nerst. Equazione di Goldman Equazione di Nerst Equazione di Goldman 1 PROPRIETA PASSIVE DEI NEURONI I NEURONI posseggono proprietà passive importanti: Resistenza della membrana a riposo Capacità della membrana Resistenza assiale

Dettagli

Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas

Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas Chimica Fisica II Laboratorio A.A. 0-03 Anno Accademico 0 03 Corso di Laurea in Chimica Chimica Fisica II modulo B Esperienza di Laboratorio: Determinazione del coefficiente di Joule-Thomson di un gas

Dettagli

Durata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia,

Durata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia, TIPI DI FIBRE NERVOSE NEI MAMMIFERI Durata P. A.: durata del potenziale d azione; periodo R. A.: periodo refrattario assoluto; nrd: nervi delle radici dorsali; ns: nervi simpatici Fibra Diametro Velocità

Dettagli

+... La resistenza interna (R int ) dipende dalla resistività (ρ), da l e dalla sezione secondo la relazione: int. memb

+... La resistenza interna (R int ) dipende dalla resistività (ρ), da l e dalla sezione secondo la relazione: int. memb 0.05 mm λ 10 mm 1 La costante di spazio aumenta con le dimensioni cellulari Ogni assone può essere pensato come formato da N tasselli di membrana dotati della stessa resistenza unitaria R u. Dal punto

Dettagli

scaricato da Caratteristiche di permeabilità della membrana plasmatica

scaricato da  Caratteristiche di permeabilità della membrana plasmatica Caratteristiche di permeabilità della membrana plasmatica Se un solvente è più concentrato in un punto della soluzione esso tenderà a diffondersi lungo il gradiente di concentrazione, dalla parte più concentrata

Dettagli

1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici

1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici MECCANISMI DI TRASMISSIONE DEI MESSAGGI LA COMUNICAZIONE CELLULARE 1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici CONDUZIONE SALTATORIA PROPAGAZIONE DI UN PdA LUNGO

Dettagli