LAGHI DI MANTOVA E POLO CHIMICO

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1 Agenzia Regionale Per la Protezione dell Ambiente della Lombardia Dipartimento di Mantova U.O. Sistemi Ambientali PIANO DI INDAGINE PER LA RICERCA DI PCB E DIOSSINE NELLE AREE ESTERNE AL SITO CONTAMINATO D INTERESSE NAZIONALE LAGHI DI MANTOVA E POLO CHIMICO RISULTATI DELLE INDAGINI Prot. n Mantova, 22 febbraio 2005 Sede del Dipartimento: Viale Risorgimento, Mantova Tel Fax

2 Premessa La presente relazione illustra i risultati dell indagine eseguita da ARPA, in collaborazione con l ASL di Mantova, in aree esterne al sito contaminato di interesse nazionale denominato Laghi di Mantova e Polo Chimico, finalizzata alla ricerca di PCB e Diossine/Furani (PCDD-PCDF), sia nei terreni che nelle acque sotterranee. Si ricorda che tale indagine è stata effettuata da ARPA ed ASL, organi di controllo ambientale e sanitario, su propria iniziativa, a seguito della segnalazione, effettuata la scorsa estate da Legambiente sulla stampa locale e nazionale, di una possibile contaminazione da PCB e Diossina nel quartiere Virgiliana in comune di Mantova. L indagine è stata eseguita seguendo le direttive concordate nel documento Piano di indagine per la ricerca di PCB e Diossine nelle aree esterne al sito contaminato d interesse nazionale Laghi di Mantova e Polo Chimico, luglio 2004, a firma del Dr. Prestini e della Dr.ssa Cantù rispettivamente per ARPA ed ASL di Mantova. I campioni di terreno sono stati prelevati in zone il più possibile indisturbate, cercando di selezionare aree verdi pubbliche di un certo impatto sociale e frequentate da popolazione sensibile, quali parchi giochi per bambini, giardini pubblici attrezzati per il tempo libero, ecc. L indagine è stata comunque estesa anche ad aree private, come giardini condominiali ed aree agricole. Sono stati interessati i territori di tre differenti comuni (Mantova, S. Giorgio di Mantova e Virgilio) ai quali è stata chiesta la collaborazione per garantire l accesso alle aree individuate per il campionamento e mettere a disposizione un operatore e un miniescavatore per le operazioni di scavo. I campionamenti sono stati eseguiti in modo ufficiale da tecnici ARPA ed ASL, con il supporto dei tecnici dei Comuni, secondo le procedure previste dal Protocollo generale per l investigazione delle matrici ambientali nei siti contaminati del comune di Mantova, dicembre 2002, elaborato da ARPA, ASL, Provincia e Comune di Mantova; tali procedure sono già state applicate da varie aziende all interno del polo chimico nell ambito delle rispettive caratterizzazioni; in questo modo è possibile effettuare correlazioni fra i risultati ottenuti in questa indagine e quelli determinati nelle aree interne al sito nazionale. Per quanto riguarda i terreni, in corrispondenza di ogni punto di indagine stabilito, sono stati effettuati prelievi secondo la seguente stratificazione: da 0 a 10 cm, da 10 a 50 cm e da 50 a 100 cm; le successive determinazioni analitiche del parametro PCB sono state effettuate sui primi due strati di terreno mentre il parametro PCDD-PCDF è stato analizzato solamente nello strato più superficiale (da 0 a 10 cm). Il piano d indagine prevedeva anche il campionamento di alcuni piezometri esistenti nell area della lottizzazione artigianale adiacente al polo chimico (Lottizzazione Valdaro Spa); in questa fase d indagine è stato possibile prelevare solo 4 campioni di acqua sotterranea dai piezometri esistenti ancora rintracciabili. Le determinazioni analitiche sui terreni sono state eseguite dal Laboratorio ARPA di Milano; la ricerca dei PCB nelle acque sotterranee è stata effettuata dal Laboratorio ARPA di Milano mentre la determinazione delle diossine è stata effettuata dal Laboratorio Gfa mbh di Münster (Germania).

3 Scopo del lavoro La presente indagine ha lo scopo di acquisire informazioni relative alla presenza di PCB e PCDD/PCDF in aree residenziali prossime alla zona industriale di Mantova. L esame dei risultati dell indagine, costituiti da schede, tabelle ed elaborazioni cartografiche, consente di effettuare una prima valutazione sulla qualità delle matrici suolo e acque sotterranee relativamente ai parametri considerati. L indagine eseguita sui terreni è da considerarsi come primo stralcio di un piano di un indagine più generale, a cura di APAT CTN-TES in collaborazione con le varie ARPA regionali, finalizzata all acquisizione di un quadro generale della diffusione a livello regionale delle sostanze in oggetto. Breve descrizione delle caratteristiche chimiche dei parametri ricercati 1. Bifenili policlorurati (PCB) I PCB sono composti di origine sintetica; si tratta di un insieme di 209 congeneri, cioè molecole simili fra loro, con caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche influenzate dal diverso numero e posizione dei sostituenti cloro sulla molecola bifenile. Le loro caratteristiche fondamentali sono la stabilità chimica e l infiammabilità relativamente bassa, proprietà che ne hanno giustificato un vasto impiego nell industria elettrotecnica e in particolare nei condensatori e trasformatori, nell olio idraulico, in vernici, resine. L utilizzo di tali composti è stato abbandonato ma restano comunque i problemi legati alla loro dismissione o sostituzione nelle apparecchiature in cui sono presenti. Si tratta di sostanze pericolose, caratterizzate da una forte persistenza nell ambiente e in grado di accumularsi lungo la catena alimentare. Fanno parte, insieme alle Diossine, dei 12 inquinanti organici persistenti (POP) registrati a livello internazionale. I 209 congeneri che costituiscono la totalità dei PCB possono essere suddivisi in due gruppi in base alle loro proprietà tossicologiche: 12 congeneri presentano proprietà tossicologiche analoghe alle diossine e vengono pertanto denominati PCB diossina-simili, gli altri PCB hanno un diverso profilo tossicologico. 2. Diossine e Furani Nella terminologia corrente il termine Diossine è utilizzato per indicare policlorodibenzop-diossine (PCDD) e policlorodibenzofurani (PCDF), composti strettamente correlati fra loro per caratteristiche e tossicità; si tratta di idrocarburi aromatici legati ad atomi di cloro. Le diossine non sono un tipico prodotto industriale e, in passato, sono state presenti come elementi di sintesi non desiderati nella produzione di insetticidi, diserbanti, disinfettanti materiale plastico e attraverso l uso indiscriminato di prodotti chimici contaminati; a causa della loro elevata stabilità chimica (sono composti estremamente resistenti, che possono essere distrutti solo per combustione ad oltre 800 C) possono essere ancora rintracciabili nell ambiente. Attualmente la fonte maggiormente significativa di produzione di diossine è rappresentata dai processi inefficienti di combustione di rifiuti, specialmente in presenza di elevate quantità di sostanze clorurate.

4 La tossicità di tale famiglia di composti viene espressa, in riferimento alla tossicità della 2,3,7,8 tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD denominata diossina ), in I-TEQ (International Toxicity Equivalents): si tratta di una misura convenzionale che rapporta il quantitativo totale di diossine alla loro forma più tossica. Le aree indagate TERRENI Le ubicazioni dei punti da cui prelevare i campioni di terreno sono state dapprima individuate in planimetria, selezionandole in base ai seguenti criteri: Sanitario: si è tenuto conto dello studio epidemiologico effettuato nel 1998 dall ASL di Mantova e relativo alla presenza anomala di casi di sarcomi dei tessuti molli, riscontrati nelle zone abitate a ridosso del polo chimico. Geometrico: si è cercato di caratterizzare l area circostante il polo chimico ubicando i punti di prelievo nel modo più uniforme possibile. Meteorologico: alcuni punti sono stati ubicati tenendo conto della prevalenza della direzione del vento (est-ovest), sia in direzione Mantova che in direzione loc. Borgo Castelletto. Nelle aree così individuate, mediante sopralluoghi in campo sono stati selezionati i punti da cui prelevare i campioni di terreno, valutando l effettiva rappresentatività degli strati da campionare, cercando, ove possibile, zone indisturbate; tali punti sono stati successivamente georeferenziati secondo le coordinate Gauss-Boaga mediante l utilizzo un GPS in dotazione all ARPA di Mantova. Particolare attenzione è stata posta nei confronti di aree frequentate da popolazione sensibile : tra le 16 aree indagate, 6 sono infatti adibite a parchi pubblici attrezzati per il tempo libero e addirittura 4 di esse hanno annesso un parco giochi per bambini. Si riporta di seguito l elenco completo delle aree indagate. Codice sondaggio 1 2 Descrizione X Y Parco pubblico, attrezzato per il tempo libero, lungo la riva destra del Lago Inferiore, con accesso da Via Ariosto. Area verde prima dell ingresso al canile di Mantova, con accesso da Strada Bosco Virgiliano Loc. Frassino: area verde lungo la Via Salgari con accesso libero Loc. Frassino: parco pubblico, attrezzato per il tempo libero, con accesso da Viale dei Caduti. Loc. Lunetta: area verde ad uso pubblico attrezzata a parco giochi per bambini Area agricola con accesso da Strada Cipata, dietro il ristorante Ai Volti Loc. Te Brunetti : area incolta lungo la Via A. De Mori dopo l incrocio con Via Donati

5 Codice sondaggio Descrizione X Y 8 Loc. Virgiliana: giardini condominiali privati Area verde con accesso libero, di fronte alla trattoria La Rustica Loc. Mottella in Comune di S.Giorgio: Parco pubblico, attrezzato per il tempo libero e spazio bambini (Campo polivalente S. Pertini). Area verde incolta lungo la strada per Villanova de Bellis (comune di S.Giorgio). Loc. Valdaro: area agricola incolta lungo Via Giulio Perina, di fronte alla nuova area artigianale. Loc. Virgiliana: area verde ad uso pubblico attrezzata a parco giochi per bambini. Loc. Pietole Vecchia in comune di Virgilio: area verde incolta lungo la strada prima di arrivare all argine del F. Mincio. Loc. Villanova de Bellis in Comune di S.Giorgio: centro comunale polivalente, attrezzato per il tempo libero e spazio bambini Loc. Virgiliana: area verde incolta ai lati del Canale Diversivo Mincio Metodo di campionamento, profondità dei sondaggi e stratificazione dei campioni Come detto in premessa, i campionamenti sono stati eseguiti in modo ufficiale da tecnici ARPA ed ASL, con il supporto dei tecnici dei Comuni, secondo le procedure previste dal Protocollo generale per l investigazione delle matrici ambientali nei siti contaminati del comune di Mantova, dicembre 2002, elaborato da ARPA, ASL, Provincia e Comune di Mantova. Per ogni sondaggio si sono pertanto prelevati tre campioni di terreno, secondo la seguente stratificazione: 0 10 cm, cm, cm; non si è riscontrata, durante l esecuzione dei sondaggi, alcuna evidenza visiva e/o olfattiva tale da rendere necessario un suo campionamento. Il campione relativo allo strato superficiale, primi 10 cm di spessore, è stato prelevato mediante attrezzi manuali (badile e paletta), scavando il terreno su un area di circa 100x100 cm. Lo scavo per il prelievo dei campioni relativi agli strati sottostanti (10 50 cm e cm) è stato invece effettuato mediante l impiego di un escavatore meccanico. Il terreno derivante dalle operazioni di scavo è stato opportunamente omogeneizzato in una vaschetta in plastica, in condizioni tali da evitare eventuali variazioni delle caratteristiche del terreno e possibili contaminazioni dall esterno; ogni campione è stato quindi suddiviso in tre vasetti in vetro da 1 Kg ciascuno, uno destinato alla ricerca di PCB, uno alla ricerca di PCDD-PCDF, il terzo conservato come riserva o per eventuali approfondimenti analitici. Ogni vasetto è stato quindi inserito in un apposita busta sigiltech, munita di sistema antieffrazione, sulla quale sono stati riportati i dati identificativi del campione, la data di campionamento, i parametri da ricercare e le firme dei tecnici prelevatori. Dopo il prelievo, durante la permanenza in campo, durante il trasporto ed in attesa dello svolgimento delle analisi, i campioni sono stati conservati in modo idoneo.

6 Abbinato ad ogni campione è stato redatto un verbale di sopralluogo e prelievo campione riportante la data del campionamento, il personale presente, il motivo del sopralluogo e prelievo, i parametri chimici da ricercare, il laboratorio che espleterà le analisi, la descrizione del campione ed eventuali osservazioni. I risultati ottenuti sui terreni 1. PCB Si precisa che i risultati sulla matrice terreno, determinati dal Laboratorio ARPA di Milano, sono espressi come indicato in tabella 1 allegato 1 del DM 471/99, senza pertanto distinguere i PCB diossina-simili. Le analisi sono state condotte sulla frazione granulometrica passante al vaglio di 2 mm; i risultati ottenuti su tale frazione, espressi come sostanza secca, sono stati confrontati con i limiti del DM 471/99. Nell ambito dell indagine in oggetto, i PCB sono stati determinati in 16 punti a due differenti profondità (da 0 a 10 cm e da 10 a 50 cm) per un totale di 32 campioni analizzati. I risultati ottenuti sono stati quindi confrontati con il limite di riferimento (0,001 mg/kg ss), ossia quello riportato in colonna A tabella 1 del DM 471/99 previsto per siti ad uso verde pubblico/privato e residenziale. Dal confronto si nota che tutti i valori determinati superano il limite stabilito ad eccezione del valore riscontrato nel sondaggio n. 14 (prof. da 10 a 50 cm) che risulta inferiore al limite di rilevabilità analitica e quindi al di sotto del valore limite di colonna A. Se invece si fa riferimento a quanto indicato nella circolare dell Istituto Superiore di Sanità, ossia di assumere come valore di riferimento quello consigliato dall Agenzia Protezione Ambientale Statunitense (E.P.A.) pari a 0,06 mg/kg, si evince che le concentrazioni di PCB determinate su 30 campioni risultano inferiori al valore indicato mentre quelle riscontrate sui restanti 2 campioni (sondaggi 8 e 9 entrambi da 0 a 10 cm) sono superiori al valore di riferimento pur restando ampiamente entro il limite indicato in colonna B tabella 1 del Decreto Ministeriale 471/99. Da un attenta valutazione dei risultati si nota inoltre che dei 16 punti campionati, in 14 le concentrazioni riscontrate sul campione superficiale sono risultate superiori a quelle determinate sul corrispondente campione immediatamente sottostante, soprattutto in corrispondenza dei punti di indagine 4, 9, 14 e 15, mentre solo in 2 casi si è riscontrata la situazione opposta. 2. Diossine e Furani Anche in questo caso le analisi sono state condotte sulla frazione granulometrica passante al vaglio di 2 mm ed i risultati ottenuti su tale frazione, espressi come sostanza secca, sono stati confrontati con i limiti del DM 471/99. I risultati delle analisi chimiche, relativamente al parametro Diossine/Furani, condotte sui campioni di terreno superficiale (da 0 a 10 cm), prelevati in corrispondenza dei 16 punti stabiliti, presentano valori analitici inferiori al limite indicato in colonna A tabella 1 del DM

7 471/99 per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale; si sottolinea come in questo caso il limite di rilevabilità analitica coincida con il valore limite di legge. ACQUE SOTTERRANEE I piezometri monitorati Per quanto riguarda le acque sotterranee, il piano d indagine prevedeva il campionamento di n. 8 piezometri esistenti nella lottizzazione artigianale adiacente al polo chimico (Lottizzazione Valdaro Spa), nonché la terebrazione di 4 nuovi piezometri (non ancora realizzati) per verificare la qualità delle acque sotterranee in corrispondenza delle aree residenziali oggetto d indagine. Degli 8 piezometri esistenti, 4 non risultano più rintracciabili dal proprietario dell area (si veda la nota allegata) e pertanto in questa fase d indagine è stato possibile campionare solamente 4 piezometri fra quelli esistenti. Si riportano di seguito le caratteristiche costruttive dei piezometri monitorati nell ambito di questa indagine, georeferenziati con le coordinate Gauss-Boaga. Codice Tipologia X Y Profondità piezometro Profondità inizio filtro Profondità fine filtro Falda captata B1 Piezometro principale B2 Piezometro principale S6 Piezometro principale S7 Piezometro principale Procedure di campionamento Anche il campionamento delle acque sotterranee è stato eseguito in modo ufficiale dai tecnici ARPA ed ASL, secondo le procedure previste dal Protocollo generale per l investigazione delle matrici ambientali nei siti contaminati del comune di Mantova, dicembre 2002, elaborato da ARPA, ASL, Provincia e Comune di Mantova. Prima di procedere al campionamento si è effettuato lo spurgo dell acqua presente nel piezometro, che non costituisce una matrice rappresentativa della qualità delle acque sotterranee, fino ad ottenimento di acqua chiara e comunque per un tempo non inferiore al ricambio di 3-5 volumi di acqua all interno del pozzo. Il campionamento è stato eseguito in modo dinamico, immediatamente dopo lo spurgo e a pompa in funzione, per avere un campione rappresentativo dell acqua sotterranea effettivamente circolante nell acquifero. Per le operazioni di spurgo e campionamento è stata utilizzata una pompa sommersa, con portata regolabile, in dotazione all ARPA di Mantova.

8 Per ogni campione si sono riempite tre bottiglie in vetro scuro da 1 L, una destinata alla ricerca di PCB, una ai PCDD-PCDF, la terza è stata conservata come riserva o per eventuali approfondimenti analitici. I contenitori sono stati riempiti fino all orlo, sigillati immediatamente, dopodiché si è proceduto ad apporre l etichetta del campione riportante il nome del pozzo di monitoraggio e la data del prelievo. Ogni contenitore è stato quindi inserito in un apposita busta sigiltech, munita di sistema antieffrazione, sulla quale sono stati riportati i dati identificativi del campione, la data di campionamento, i parametri da ricercare, le firme dei tecnici prelevatori. Dopo il prelievo, durante la permanenza in campo, nella fase di trasporto ed in attesa dello svolgimento delle analisi i campioni sono stati conservati al buio alla temperatura di 4 C. Così come per i terreni, anche per i campioni di acqua sotterranea si è proceduto abbinando ad ogni campione un verbale di sopralluogo e prelievo campione riportante la data del campionamento, il personale presente, il motivo del sopralluogo e prelievo, i parametri chimici da ricercare, il laboratorio che espleterà le analisi, la descrizione del campione ed eventuali osservazioni. I risultati ottenuti sulle acque sotterranee 1. PCB I valori analitici relativi ai 4 campioni di acqua sotterranea risultano inferiori al limite di rilevabilità analitica e quindi al di sotto del limite previsto dall allegato 1 tabella 2 del DM 471/ Diossine/Furani I valori analitici determinati sui campioni prelevati risultano confrontabili fra loro ed inferiori al limite indicato in allegato 1 tabella 2 del DM 471/99 previsto per le acque sotterranee. Da segnalare come, tra i piezometri monitorati, sia compreso anche il piezometro B2, posto in comune di S.Giorgio di Mantova, vicino all autostrada A22; tale piezometro aveva fatto registrare, nel corso di un controllo analitico effettuato da quest ARPA nel 2003 (campionamento del 16/07/2003), un superamento dei limiti di legge per quanto riguarda il parametro PCDD-PCDF, superamento poi non confermato nel successivo controllo effettuato sempre a cura di quest ARPA (campionamento del 21/06/2004). Anche dai risultati della presente indagine (campionamento del 11/10/2004) si conferma la non contaminazione delle acque sotterranee in corrispondenza del piezometro B2.

9 Le schede tecniche Per ogni punto di indagine sui terreni è stata redatta una sintetica scheda tecnica contenente una breve anagrafica del punto di sondaggio, la descrizione litostratigrafica incontrata, le concentrazioni rilevate nei campioni analizzati, la localizzazione geografica e la documentazione fotografica del punto d indagine. Anche per ogni piezometro è stata redatta una sintetica scheda tecnica contenente le caratteristiche tecniche, la localizzazione geografica e le concentrazioni rilevate nei campioni analizzati. Le elaborazioni cartografiche Per quanto riguarda il parametro PCB nei terreni, è stata realizzata una elaborazione cartografica riportante, per ogni punto di prelievo, le concentrazioni relative allo strato superficiale (0 10 cm = simbolo rotondo) e allo strato sottostante (10 50 cm = simbolo quadrato). I valori di concentrazione, relativi ad ogni campione analizzato, sono stati normalizzati rispetto alla concentrazione limite accettabile prevista dal DM 471/99 per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale (pari a 0,001 mg/kg), in modo da evidenziare, con diversi colori, gli eventuali superi di legge: azzurro quando viene rispettato il limite di legge; verde per i superi da 1 a 10 volte il limite di legge; giallo da 10 a 60 volte il limite di legge (pari al valore proposto dall ISS); rosso da 60 a 200 volte il limite di legge (il limite per siti ad uso commerciale/industriale è pari a 5000 volte il limite per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale). Dalla cartografia allegata è pertanto possibile valutare, mediante il confronto tra simboli e colori sovrapposti, la distribuzione spaziale delle concentrazioni rilevate, confrontando l eventuale discordanza tra strato superficiale e quello sottostante. Per quanto riguarda il parametro PCDD/PCDF, l elaborazione cartografica riporta le concentrazioni riscontrate nei terreni, peraltro tutte inferiori al limite di rilevabilità che coincide con il limite di legge, relativamente allo strato superficiale analizzato (da 0 a 10 cm).

10 Conclusioni e commento dei risultati Dai risultati ottenuti dall indagine eseguita da ARPA, in collaborazione con l ASL di Mantova, si nota che nelle aree indagate, per quanto riguarda il parametro PCDD/PCDF nei terreni, non vi è alcun superamento del limite di legge previsto dal DM 471/99 per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale. Per quanto riguarda il parametro PCB, si nota invece un superamento del limite di legge in tutti i campioni analizzati; fa eccezione il campione prelevato nello strato da 10 a 50 cm in corrispondenza del sondaggio 14, ubicato in comune di Virgilio, loc. Pietole Vecchia. Si ritiene opportuno far presente che il limite previsto dal DM 471/99 per siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale (pari a 0,001 mg/kg) è comunemente considerato troppo restrittivo, addirittura inferiore alla concentrazione oggi riscontrabile in genere nei suoli e considerabile di fondo, come riportato nella nota dell Istituto superiore di Sanità del 4 febbraio 2003, di cui si allega copia; anche alla luce dalle varie normative internazionali, che riportano valori limite più elevati di quello indicato dalla normativa vigente italiana, lo stesso ISS propone quindi di modificare tale limite assumendo il valore definito dall Agenzia Protezione Ambientale statunitense (pari a 0,06 mg/kg), calcolato in base a valutazioni di rischio simulando esposizioni multiple. Valori di concentrazione di PCB superiori al limite proposto dall ISS sono stati riscontrati solamente in corrispondenza dello strato superficiale dei sondaggi 8 e 9, ubicati nelle immediate vicinanze del confine del polo petrolchimico ai lati di strade ad elevato traffico veicolare. Si fa comunque presente che le concentrazioni riscontrate in tutti i campioni analizzati, restano ampiamente inferiori al limite di colonna B tabella 1 del DM 471/99 previsto per siti ad uso commerciale/industriale (pari a 5 mg/kg). Dalla valutazione dei risultati si nota che nella maggioranza dei casi il campione superficiale presenta una concentrazione di PCB superiore a quella riscontrata nello strato sottostante; come visibile dalle elaborazioni cartografiche allegate, tale comportamento è particolarmente accentuato nei quartieri Frassino e Lunetta. Non si può quindi escludere che l arricchimento di PCB, riscontrato nello strato superficiale del terreno, possa essere ricondotto alle realtà produttive poste nelle immediate vicinanze, all interno delle quali sono state effettivamente rinvenute elevate concentrazioni di PCB nei terreni (si veda la cartografia allegata). Per quanto riguarda la matrice acque sotterranee, in tutti i campioni analizzati non si evidenziano stati di contaminazione in relazione ai parametri considerati.

11 Elenco allegati Parere Istituto superiore di Sanità relativo alla concentrazione di PCB Verbali di sopralluogo e prelievo campioni di terreno Certificati analitici campioni di terreno Verbali di sopralluogo e prelievo campioni acque sotterranee Certificati analitici campioni di acque sotterranee Schede tecniche sondaggi e piezometri Elaborazioni cartografiche relative a: Distribuzione PCB nei terreni Distribuzione PCDD/PCDF nei terreni Distribuzione PCB nei terreni all interno e all esterno del sito nazionale Ubicazione piezometri

12 Autori Testi: Dr. Alessandro Bianchi, Dr. Marco Spaggiari Elaborazioni cartografiche: Dr. Alessandro Bianchi Attività di sopralluogo e campionamento: P.I. Mario Sarzi Maddidini, P.I. Carla Ravelli, Dr. Marco Fioravanti, Dr. Alessandro Bianchi, Dr. Marco Spaggiari, P.I. Nosari Paolo (ASL di Mantova) Responsabile dell Area Suolo e Bonifiche: Dr. Alessandro Bianchi Responsabile della U.O. Sistemi Ambientali: Dr. Silvio Artioli Direttore del Dipartimento ARPA Mantova: Dr. Mario Prestini

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