Osservatorio sul turismo giovanile

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1 Osservatorio Turisticmo Giovanile Osservatorio sul turismo giovanile 1/90

2 Osservatorio Turisticmo Giovanile 2012 Sommario 1 Premessa La metodologia adottata Il mercato delle famiglie che viaggiano con i bambini Dimensioni del mercato Andamento del mercato famiglie che viaggiano con bambini Le vacanze delle famiglie che viaggiano con i bambini Le vacanze natalizie La vacanza principale Chi è andato in vacanza Dove si va in vacanza Il processo di scelta della località Attività svolte durante la vacanza Dove si dorme in vacanza Chi alloggia nelle seconde case I camperisti e i crocieristi Offerta specializzata - servizi alle famiglie con bambini Mercato dei bambini e ragazzi che viaggiano senza genitori Dimensioni del mercato dei ragazzi che viaggiano senza genitori Le strutture ricettive che ospitano gruppi giovanili Conclusioni Mercato delle famiglie che viaggiano con bambini Mercato dei bambini/ragazzi che viaggiano senza genitori Appendice metodologica Indagine sulle famiglie che viaggiano con bambini Indagine sulle strutture ricettive Questionari Si ringraziano per la collaborazione Paola Ragazzini e Giovanna Zammarchi 2/90

3 Osservatorio Turismo Giovanile Premessa L osservatorio sul turismo giovanile, nel 2012, è arrivato alla sua 4 edizione. Nel percorso di studio, avviato nel 2009, sono state affrontate varie tematiche: alcune costituiscono l ossatura dell osservatorio, ad esempio l andamento e le dimensioni del mercato, la propensione al viaggio, le abitudini di acquisto e consumo, altre fanno da corollario e si riferiscono di volta in volta fenomeni in evoluzioni. Gli scenari di mercato del turismo in generale sono in continuo cambiamento e il valore di questo studio è proprio quello di essere puntuale nell esaminare le tendenze in anno e nel fornire indicazioni di orientamento su un mercato molto interessante come quello delle famiglie e degli under 18. I mercati oggetto dell approfondimento sono: le famiglie che viaggiano con i figli minorenni (bambini/ragazzi fino ai 17 anni) bambini che viaggiano non accompagnati dai genitori ed in particolare in gruppo (vacanze attive sportive, viaggi studio, campi residenziali estivi) L analisi su questi mercati è stata condotta ponendo una particolare attenzione alla funzionalità dello strumento per i naturali destinatari dell Osservatorio, cioè gli operatori turistici. 1.1 La metodologia adottata Il tema da studiare, quello del turismo delle famiglie e dei minori senza genitori, è complesso. A questa generale difficoltà si associa per questa edizione dello studio anche il fatto che l anno a cui si riferiscono le rilevazioni è stato caratterizzato da alcuni fenomeni di forte impatto sulle scelte delle famiglie. In sintesi e senza la pretesa di essere esaustivi si segnala nel 2011 la crisi finanziaria della Grecia e il rischio di reazioni a catena innescate nell eurozona, l inasprimento della situazione economica e finanziaria dell Italia e il governo Monti. Si tratta di fenomeni politici ed economici che hanno avuto una notevole influenza sul clima di fiducia delle famiglie e sulla loro propensione a spendere; questo riguarda non solo il mercato italiano ma anche quello di altri paesi europei. 3/90

4 Osservatorio Turismo Giovanile 2012 È mutato anche lo scenario competitivo in cui agisce l Italia, in particolare i cambiamenti al governo di alcuni paesi del Nord Africa, hanno determinato una certa instabilità che ha deviato i flussi turistici del balneare di alcuni dei principali competitors (Tunisia ed Egitto in particolare) A livello di flussi outbound va segnalato il crescente interesse per il turismo dei paesi BRIC, che si stanno interessando sempre più al vecchio continente. Le politiche di promozione sono state in parte riviste anche in funzione di una crescente quota di mercato di questi paesi. Sempre con riferimento alla domanda turistica va sottolineato il consolidamento degli strumenti mobile per il consumo e gli acquisti, l avvento dei flash deals e la quota crescente di mercato delle agenzie on line. Questi fenomeni incidono direttamente sulle politiche di promozione e di distribuzione. Di fronte a questa fluidità di scenario e alla complessità del fenomeno si è fatta la scelta di fondo di mantenere stabile l impostazione dell Osservatorio per favorire la comparazione con gli anni precedenti. Questo consente di capire meglio cosa c è di diverso e quindi come hanno influito e se hanno influito questi fenomeni sulle modalità di fruizione delle vacanze da parte delle famiglie. Si è deciso di mantenere l analisi sui mercati oggetto di studio fin dalla prima edizione, senza aggiungere ulteriori mercati. Figura 1- Scheda metodologica per indagine alle famiglie Obiettivo: analisi delle abitudini di viaggio delle famiglie con bambini Universo di riferimento: famiglie con almeno un figlio under 18 residenti residente in Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto Unità intervistate: 700 nuclei familiari per un totale di contatti Tipo di campionamento: campione casuale di famiglie residenti che hanno dichiarato che nel nucleo è presente almeno un minorenne, disaggregato per provincia e per comune Data e periodo: dal 11 al 30 gennaio 2012 Metodo di raccolta delle informazioni: indagine telefonica con registrazione su piattaforma WEB; intervistati estratti casualmente dai numeri presenti in elenco e filtrati dal Registro delle Pubbliche Opposizioni Questionario: ew 4/90

5 Osservatorio Turismo Giovanile 2012 L analisi è stata condotta sia dal lato dell offerta (strutture ricettive) che da quello della domanda (famiglie). Per la domanda è stata fatta una rilevazione sulle famiglie con almeno un figlio minorenne. Per dimensionare l indagine sono stati intervistati solo residenti in Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, cioè le 5 regioni che generano da sole il 57% degli arrivi e il 59% delle presenze sul mercato nazionale 1 Per l offerta è stata organizzata un indagine che ha coinvolto operatori ricettivi, ed in particolare alberghi. Sono stati intervistati albergatori delle regioni che hanno la maggiore consistenza alberghiera a livello italiano: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Toscana 2. I risultati dello studio sono stati organizzati per mercato. Figura 2 - Scheda metodologica per indagine agli operatori ricettivi Obiettivo: rilevare l andamento del mercato rispetto all anno scorso e rispetto ad altri segmenti di mercato, verificare i modelli di consumo delle famiglie durante il soggiorno Universo di riferimento: strutture alberghiere di Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto Unità intervistate: 401 strutture alberghiere Tipo di campionamento: campione casuale di strutture alberghiere rappresentativo dell universo di riferimento. Data e periodo: dal 7 al 30 settembre 2011 Metodo di raccolta delle informazioni: indagine indagine telefonica con sistema Cai realizzata a titolari di attività selezionati casualmente d elenchi SEAT Questionario: w 1 Le regioni considerate generano il 58% degli arrivi e il 59% delle presenze italiane sul territorio nazionale; dati ISTAT Inoltre il dato sintetico nazionale calcolato su tutte le fasce di età indica che il 54.4% dei viaggi effettuati in Italia riguarda persone residenti nella ripartizione Nord Italia adottata da ISTAT che include Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna. 2 Le cinque regioni considerate, hanno una dotazione alberghiera pari al 57% ed extralberghiera pari al 63% del totale a livello italiano di strutture ricettive; dati ISTAT /90

6 Osservatorio Turismo Giovanile 2012 I temi di indagine per famiglie o bambini soli che viaggiano sono i seguenti: vacanze e viaggi effettuati nel 2011, compreso il periodo Natale/Capodanno/Befana comportamenti di consumo (scelta dell alloggio, modalità di raccolta informazioni, organizzazione del viaggio, ecc) valutazione sulle vacanze e viaggi del 2011 I temi delle indagini agli operatori turistici sono inerenti: andamento del mercato rispetto all anno scorso e rispetto ad altri segmenti di mercato propensione all investimento in servizi rivolti ai mercati di riferimento Per ciascun segmento i dati sono stati aggregati in modo tale da fornire indicazioni su: dimensioni e andamento del mercato caratteristiche del segmento comportamenti strategie e offerta degli operatori turistici che già lavorano su questo mercato. Dettagli sul campionamento, sulle caratteristiche dei campioni di intervistati e sulle analisi statistiche applicate sono presentati nell appendice metodologica. 6/90

7 2 Il mercato delle famiglie che viaggiano con i bambini In questa sezione dell osservatorio vengono analizzati i fenomeni che hanno caratterizzato il mercato delle famiglie nel I risultati delle indagini sulle famiglie 3 e sulle strutture ricettive 4 sono presentati, di seguito, in forma integrata per facilitare la comprensione dei fenomeni affrontandoli direttamente sia dal punto di vista della domanda che dell offerta. 2.1 Dimensioni del mercato I tre quarti delle famiglie intervistate sono andate in vacanza nel 2011, nonostante le difficoltà economiche e finanziarie degli ultimi anni: il 76,4% del totale ha fatto almeno una vacanza con i figli in famiglia. Si tratta di un mercato pari a circa 2 milioni 130 mila famiglie, per un totale di 7 milioni e 900 mila persone coinvolte negli spostamenti. La regione con la più alta propensione a viaggiare è la Lombardia, grazie all 83,5% di famiglie che ha fatto almeno una vacanza con i figli; il Lazio, tra le cinque regioni considerate, è quella con la più bassa percentuale di famiglie vacanziere, pari al 69,5%. 3 Il campione è composto da 700 famiglie. I dettagli sulla composizione del campione sono disponibili come appendice metodologica. 4 Il campione è composto da 401 strutture ricettive, alberghiere ed extralberghiere. I dettagli sulla composizione del campione sono disponibili come appendice metodologica. 7/90

8 Tabella 1 Stima del numero di famiglie che hanno fatto vacanze % di famiglie che Numero persone N. famiglie che hanno fatto almeno una va- almeno una va- che hanno fatto ha fatto almeno una vacanza canza canza Lombardia 83,5% Veneto 71,7% Emilia Romagna 72,4% Piemonte 77,9% Lazio 69,5% Totale 76,4% Figura 3 Percentuale di famiglie che hanno fatto almeno una vacanza ha fatto una vacanza non ha fatto una vacanza 120% 100% 80% 60% 40% 20% 27,6% 30,5% 72,4% 69,5% 16,5% 22,1% 28,3% 23,6% 83,5% 77,9% 71,7% 76,4% 0% Emilia Romagna Lazio Lombardia Piemonte Veneto Totale Il 71,6% delle persone contattate (quindi facenti parte dei nuclei familiari del campione) ha fatto almeno una vacanza. Le differenze regionali permangono: concentrandosi sui due estremi, in Lombardia il 79% della popolazione target ha viaggiato; in Lazio il 67%. Si tratta comunque di percentuali più elevate di quello che succede al di fuori del target famiglie con bambini. In Lombardia, infatti, fa vacanze il 69% dei residenti; nel Lazio il 57%, e in tutte le altre regioni, si conferma che nei nuclei dove si trova almeno un 8/90

9 under 18 la propensione a viaggiare è superiore di circa il 10% rispetto a quello che succede nella popolazione complessiva 5. Tabella 2 Percentuale di persone in famiglia che hanno fatto almeno una vacanza di quattro notti Emilia- Romagna Lazio Lombardia Piemonte Veneto Totale Persone in famiglia che hanno fatto almeno una vacanza 69,0% 66,7% 78,8% 70,4% 65,7% 71,6% di 4 notti Persone che hanno fatto almeno una vacanza di 4 notti nel totale della popolazione 58,8% 57,0% 68,7% 61,8% 58,0% 50,2% Nelle regioni considerate, gli under 18 sono un popolo di viaggiatori: al compimento della maggiore età, quasi l ottanta percento (il 77,5%) ha già viaggiato, o con la propria famiglia, o da solo. I giovani lombardi sono i più attivi sul fronte delle vacanze; al secondo posto, si trovano saldamente gli emiliano romagnoli, una regione in cui l offerta di vacanza è particolarmente ampia, e che quindi facilita il viaggio per i più giovani. Figura 4 Percentuale di under 18 che hanno fatto almeno una vacanza di 4 notti 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 78,1% Emilia Romagna 82,5% 76,1% 71,4% 74,5% 77,5% Lazio Lombardia Piemonte Veneto Totale 5 I dati relativi al totale della popolazione si riferiscono alla percentuale di persone che nel 2010 hanno fatto almeno una vacanza di quattro notti o più. Per rendere confrontabile il dato della nostra ricerca, che tiene in considerazione anche i week-end lunghi e quindi le vacanze della durata di 3 notti, le percentuale si riferiscono solo alle vacanze della durata di almeno 4 notti. 9/90

10 Le famiglie con bambini si confermano quindi un mercato con grandi potenzialità, in funzione dell elevata disponibilità delle famiglie a mettersi in viaggio, o a consentire ai propri ragazzi di fare una vacanza in autonomia. La crisi economica non ha però inciso in maniera determinante sulla dimensione del mercato. Il numero di famiglie in viaggio è sostanzialmente stabile (-0,2%) 6. A livello generale, come fotografa ISTAT nel rapporto su viaggi e vacanze in Italia e all estero 7, il 2011 è stato un altro anno di contrazione sia del numero di viaggi (-16,5%) sia del numero di pernottamenti (-15,1%). Tuttavia, in questo quadro di generale contrazione, tra gli under 14 c è stato un aumento del numero di viaggiatori: e si tratta di un aumento consistente, che Istat stima in un +15,8%. Anche il nostro osservatorio sul turismo giovanile conferma che i ragazzi sono dei vacanzieri: e non viaggiano solo assieme alla propria famiglia, ma, al raggiungimento di una certa soglia di età, spesso viaggiano anche da soli. Nel 2011, ragazzi hanno fatto almeno un viaggio da soli: si tratta del 16,5% dei minorenni, e se si restringe alla fascia dagli 8 ai 17 anni, del 23,8%. Otto anni è infatti l età in cui il viaggio senza i genitori diventa un opportunità concreta, anche se i bambini fanno i primi viaggi da soli fin dalla più tenera età: già dai tre anni viaggiano senza mamma e papà, ma in questi casi ci sono i nonni o i parenti a sostituirsi ai genitori. Il 20,9% delle famiglie ha concesso ai propri ragazzi di fare almeno un viaggio da soli. Rispetto al 2010, si riscontra un lieve aumento del numero di ragazzi che hanno viaggiato da soli (+1,3%), che corrisponde a circa 10 mila ragazzi in più. 6 Il confronto rispetto al 2010, in questo e in tutti i casi riportati nel documento, è effettuato sui primi 10 mesi dell anno: sono pertanto escluse le vacanze di Natale, in quanto la precedente edizione dell Osservatorio chiedeva dati limitatamente a questo periodo. 7 Viaggi e vacanze in Italia e all estero Anno 2011 statistiche in breve ISTAT 10/90

11 Figura 5 Percentuale di under 18 che hanno fatto almeno una vacanza da soli 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 19,1% 19,2% Emilia Romagna 15,8% 8,4% 18,7% 16,5% Lazio Lombardia Piemonte Veneto Totale Prima di analizzare i dati sulle famiglie andate in vacanza e i loro comportamenti, si propone una nota di approfondimento su chi invece non è andato via con i figli, e si inserisce la valutazione da parte degli operatori sull andamento del mercato. 11/90

12 Chi non va in vacanza? Reddito ed età dei figli i fattori determinanti Il 76,4% delle famiglie ha fatto almeno una vacanza nel Tuttavia, la situazione economica è ancora discriminante nei comportamenti di viaggio: il 41% delle famiglie con un reddito medio basso non è partito per le vacanze. E se i figli sono adolescenti, allora addirittura il 60% non ha viaggiato nel Il quadro è molto diverso, e più roseo, se la famiglia ha un reddito medio o alto. Nello specifico, quasi tutte le famiglie con reddito medio alto e i figli tra i due e i 10 anni ha viaggiato (il 93%). La presenza di un bambino molto piccolo, invece, funge ancora da deterrente per 3 famiglie su 10 che non hanno fatto la vacanza. L età dei figli è quindi il secondo aspetto, per importanza, che incide sulla propensione a viaggiare. E le abitudini non sono cambiate negli anni, dimostrando come il primo anno di età dei figli sia il più difficile per viaggiare insieme; dai 2 anni fino ai 10 anni sono sempre di più le famiglie che fanno vacanze insieme, fino alla soglia delle scuole medie, quando i figli vengono indirizzati verso esperienze di viaggio in autonomia. Il fatto che non ci siano stati cambiamenti dimostra che non ci sono stati eventi particolari che hanno cambiato l atteggiamento delle famiglie. 12/90

13 2.2 Andamento del mercato famiglie che viaggiano con bambini Come precisato nella metodologia l indagine alle famiglie è stata integrata con un indagine rivolta agli albergatori in modo tale da verificare direttamente l andamento del mercato. Per l analisi sono state considerate solo strutture alberghiere che ospitano famiglie con bambini (375 operatori su un totale di 401 interviste, ovvero il 93,5% sul totale). Il campione è stato suddiviso in operatori altamente specializzati, che hanno una clientela costituita per oltre il 40% da famiglie con bambini operatori mediamente specializzati, che hanno una quota di famiglie compresa tra l 11% e il 40% operatori non specializzati con bassa propensione verso il mercato famiglie che hanno un incidenza sul totale della clientela di meno del 10% di nuclei con bambini. 8. Questa classificazione è significativa perché aiuta a pesare la valutazione di andamento tra chi lavora molto con le famiglie e chi invece ci lavora poco. Rispetto allo scorso anno il mercato delle famiglie con figli è stabile per il 61% degli operatori intervistati, aumentata per il 15,5% e diminuita per il 18,5%. Tabella 3 Andamento del mercato delle famiglie nel 2011 rispetto al 2010 % Molto peggio 3,3% Peggio 15,2% Stabile 60,6% Meglio 14,7% Molto meglio,8% N.d. 5,4% Totale 100,0% Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi L indicatore sintetico che pesa le risposte negative e quelle positive conferma la valutazione di sostanziale stabilità, con un valore di -0,03 in un range che va da -1 a la soglia è stata stabilita sulla base di una segmentazione che mostra come questi operatori abbiano fornito risposte simili; vedi appendice metodologica 13/90

14 Figura 6 Indice sintetico dell andamento del mercato delle famiglie nel 2011 rispetto al 2010 Indice sintetico di andamento I valori variano da -1 a +1 Valori prossimi a +1: forte aumento Valori prossimi a +0,5: leggero aumento Valori prossimi allo zero: stabilità Valori prossimi a -0,5: leggera diminuzione Valori prossimi a -1: forte diminuzione Un approfondimento a livello di specializzazione conferma l andamento stabile del mercato, ma nel dettaglio dei dati si legge che performance meno brillanti riguardano le strutture alberghiere che lavorano poco con le famiglie. L andamento della stagione è stata negativa per il 23% degli operatori non specializzati, rispetto al 16% degli altri due gruppi. Tabella 4 Andamento del mercato delle famiglie rispetto al 2010 per livello di specializzazione Meno del 10% Dall'11 al 40% Più del 40% Totale di famiglie di famiglie di famiglie Molto peggio 5,5% 3,1% 0,9% 3,3% Peggio 17,2% 13,3% 15,2% 15,2% Stabile 65,6% 51,6% 65,2% 60,6% Meglio 7,0% 21,1% 16,1% 14,7% Molto meglio 0,0% 0,8% 1,8% 0,8% N.d. 4,7% 10,2% 0,9% 5,4% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Indicatore sintetico -0,11 0,02 0,01-0,03 Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi Il grafico degli indicatori sintetici evidenzia la sostanziale stabilità del mercato Nel 2010 la situazione era molto più polarizzata: le strutture non targetizzate sulle famiglie erano andate molto male (indice posizionato su -0,53), mentre le strutture più specializzate erano andate molto bene (indice pari a +0,26). 14/90

15 Figura 7 Indice sintetico dell andamento del mercato delle famiglie nel 2011 rispetto al 2010 per specializzazione (valore medio: -0.03) 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0-0,2-0,4-0,6-0,8-1,0 (0,11) 0,02 0,01 famiglie meno 10% famiglie tra 11% e 40% famiglie più del 40% Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi Le valutazioni degli operatori non si differenziano in base alla localizzazione delle strutture. Più del 56% degli albergatori di tutte le regioni di riferimento dicono che l andamento del mercato delle famiglie è stabile. Gli operatori del Veneto sono quelli più positivi con un 24% di di intervistati che hanno dichiarato un miglioramento rispetto al Tabella 5 Andamento del mercato delle famiglie rispetto al 2009 per regione Veneto Toscana Emilia- Trentino- Lombardia Totale Romagna A.A. Molto peggio 3,6% 0,0% 7,4% 0,0% 5,9% 3,3% Peggio 9,1% 17,9% 14,7% 19,8% 9,8% 15,2% Stabile 56,4% 66,1% 56,8% 64,0% 58,8% 60,6% Meglio 23,6% 10,7% 14,7% 12,6% 13,7% 14,7% Molto meglio 0,0% 1,8% 1,1% 0,9% 0,0% 0,8% N.d. 7,3% 3,6% 5,3% 2,7% 11,8% 5,4% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi 15/90

16 Le famiglie con bambini secondo il punto di vista delle strutture ricettive: un mercato ormai maturo Quest anno, le strutture che hanno rilevato un andamento più positivo del mercato sono quelle in cui le famiglie incidono per il 15% o più. Diversamente, nel 2010, le performance miglioravano all aumentare dell incidenza delle famiglie. Questo può significare che negli anni passati era più evidente il vantaggio di lavorare con il mercato delle famiglie, quindi per le strutture family oriented il 2011 è stato un anno di consolidamento delle posizioni acquisite. Nel complesso, quindi, si può dedurre che quello delle famiglie con bambini inizia ad essere un mercato maturo. Il rischio è che le prospettive di sviluppo siano sempre minori. Pertanto diventa più opportuno puntare sempre più ad un mantenimento delle posizioni raggiunte. Il fatto che soprattutto in Emilia Romagna, una regione nella quale in passato si è molto investito nel segmento delle famiglie con bambini, ci siano state le strutture che hanno riscontrato un andamento molto negativo, è un ulteriore conferma. 16/90

17 Figura 8 Indice sintetico dell andamento del mercato delle famiglie nel 2011 rispetto al 2010 per regione (valore medio -0.03) 0,25 0,04 - (0,25) (0,50) (0,75) (1,00) -0,02-0,07-0,03-0,04-0,03 Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi 2.3 Le vacanze delle famiglie che viaggiano con i bambini Nel 2011 sono stati realizzati complessivamente 13 milioni 600 mila viaggi. Si tratta di tutte le vacanze della durata di 3 notti o più realizzate nel corso del 2011 dalle famiglie con almeno un minorenne a carico. Le famiglie delle regioni considerate hanno quindi realizzato una buona parte delle vacanze lunghe effettuate dagli italiani, che Istat stima in milioni 9. I componenti della famiglia viaggiano mediamente più degli altri italiani. Questo è confermato dal dato sul numero medio di viaggi pro-capite. I componenti hanno realizzato mediamente 1,3 vacanze lunghe a testa, e peraltro sono escludi i viaggi per piacere che sono stati svolti individualmente (minorenni da soli, oppure adulti senza minorenni). Il dato è sensibilmente superiore rispetto ad una media italiana di 0,7 vacanze lunghe pro-capite. 9 Si tratta quindi del 34% del totale delle vacanze lunghe effettuate nel 2011 dagli italiani, tenendo tuttavia conto che il dato è leggermente sovrastimato in quanto sono state conteggiate anche le vacanze di 3 notti, a differenza di Istat che per vacanza lunga intende Vacanza di 4 notti. 17/90

18 Tabella 6 Viaggi totali realizzate da adulti e ragazzi in famiglia nel 2011 Viaggi totali in famiglia Viaggi pro-capite in famiglia Emilia-Romagna ,3 Lazio ,3 Lombardia ,4 Piemonte ,1 Veneto ,3 Totale ,3 Il 23,6% delle famiglie non è andato in vacanza nel 2011, mentre il 46% ha fatto una sola vacanza lunga di almeno 3 notti con i figli minori, e il restante 30% ne ha fatto almeno 2. In particolare il 5% ne ha fatte 4 o più. Nel segmento evidentemente c è una quota, anche se di nicchia, che ha una forte propensione al viaggio. Tabella 7 Periodi di vacanza nel 2011 % Nessuna vacanza 23,6% 1 vacanza 45,9% 2 periodi di vacanza 17,4% 3 periodi di vacanza 8,3% 4 o più periodi di vacanza 4,9% Totale 100,0% 18/90

19 Le famiglie top traveller : più si viaggia, più si è attenti (almeno in viaggio) alle esigenze dei bambini Il 46% delle famiglie ha fatto una solo vacanza nel corso del 2011; il 17,4% ne ha fatte due, l 8% tre, e il 4,8% quattro o più. Complessivamente, quindi, il 30% delle famiglie è pluri-vacanziera. Come si caratterizzano queste famiglie che fanno fino a sei vacanze di almeno tre notti all anno? Prima di tutto, si tratta di famiglie in cui il capofamiglia svolge una professione di livello medio o elevato: liberi professionisti, quadri, impiegato o imprenditori e lavoratori autonomi. Il numero di viaggi medi realizzati in un anno si attesta su 1,5. Sono, all opposto, le famiglie in cui il capofamiglia è operaio o pensionato in cui la propensione a viaggiare è molto bassa, tanto che il numero di viaggi medi non raggiunge l unità (0,9). L età del capofamiglia, poi, è un aspetto rilevante. Nei top traveller il capofamiglia ha dai 40 anni in su: qui infatti il 45% ha fatto almeno due vacanze. Quando il capofamiglia ha meno di 40 anni, invece, è solo il 30% a fare più vacanze. Chi viaggia molto sceglie le località straniere come meta della vacanza principale: il 40% di chi ha fatto la vacanza principale all estero ha fatto almeno due vacanze. La preferenza per mete lontane, in occasione della vacanza più costosa e in generale più lunga, è quindi ancora spiccata. Un altro aspetto che caratterizza i top traveller è il peso rilevante assegnato ai figli nel processo di scelta della località della vacanza principale: all aumentare del numero di vacanze fatte, quindi, aumenta la professionalità con cui si organizza un viaggio e quindi si tengono più in considerazione anche le esigenze dei figli. 19/90

20 Le famiglie prediligono il mare: il 64% delle vacanze ha come destinazione località balneari. La montagna è stata scelta nel 20% delle vacanze, mentre le città d arte nel 9%. Le altre opzioni, come il lago-campagna-collina, ed il viaggio itinerante, ottengono quote marginale. Rispetto al resto degli italiani, le famiglie scelgono nettamente meno le città d arte e il viaggio itinerante: tipologie di vacanze più impegnative da trascorrere vacanze con i bambini. Figura 9 Tipologia di vacanze realizzate FAMIGLIE ITALIA Città d'arte; 9,1% Lago, campagna, collina; 3,3% Montagna ; 20,2% Viaggio itinerante -tour; 3,3% Altro; 0,3% Mare, crociera; 63,7% Viaggio itinerante -tour; 10,4% Lago, campagna, collina; 4,5% Città d'arte; 13,3% Altro; 7,9% Montagna ; 17,3% Mare, crociera; 46,6% Fonte: Istat Viaggi e vacanze in Italia e all estero 2011 Il mare è quindi la tipologia di vacanza preferita: considerando tutte le vacanze di almeno quattro giorni realizzate nel 2011, il 54,7% delle famiglie nelle cinque regioni del campione ha fatto almeno una vacanza al mare in Italia, e l 8,4% almeno una vacanza balneare all estero. Questo significa che tra le famiglie che sono partite per le vacanze, la stragrande maggioranza (il 72%) hanno fatto almeno una vacanza al mare in Italia. Il 20% delle famiglie italiane, ovvero il 26,5% dei viaggiatori, ha fatto almeno una vacanza in montagna in Italia; le località montane estere hanno quote marginali. La montagna, come si approfondirà in seguito, è una meta amata dalle famiglie ma tendono a non farvi le vacanze principali, bensì quelle secondarie. Solo per quanto riguarda le città d arte, le località straniere sono più competitive rispetto alle italiane. 20/90

21 Tabella 8 Famiglie in vacanza per tipologia di viaggio % sul totale % sul totale di chi del campione viaggia Mare in Italia 54,7% 71,6% Montagna in Italia 20,3% 26,5% Mare all'estero 8,4% 11,0% Città d'arte straniere 5,0% 6,5% Città d'arte italiane 4,6% 6,0% Viaggio itinerante-tour Italia 1,0% 1,3% Viaggio itinerante-tour Estero 3,3% 4,3% Lago in Italia 2,1% 2,8% Campagna-collina in Italia 1,9% 2,4% Crociera Italia 0,1% 0,2% Crociera Estero 1,6% 2,1% Montagna all'estero 1,4% 1,9% Altro 0,4% 0,6% Anche i tour e le crociere sono svolte quasi esclusivamente all estero. 21/90

22 Figura 10 Famiglie in vacanza per tipologia di viaggio, con distinzione tra Italia ed Estero percentuale sul totale delle famiglie del campione Italia Estero 0% 20% 40% 60% 80% 100% Mare 54,7% 8,4% Montagna 20,3% 1,4% Città d'arte 4,6% 5,0% Viaggio itinerante 1,0% 3,3% Lago Campagna-collina 2,1% 1,9% Crociera 0,1% 1,6% Altro 0,4% Sul totale delle famiglie, il 65,4% delle famiglie ha fatto almeno una vacanza in Italia, e il 17,9% almeno una vacanza all estero. È pertanto evidente l elevata propensione delle famiglie italiane ad esplorare il territorio italiano, tanto che, tra chi ha viaggiato, ben l 86,3% ha fatto almeno una vacanza in Italia. Figura 11 Famiglie in vacanza per destinazione Italia o Estero % sul totale % sul totale di del campione chi viaggia Italia 65,4% 86,3% Estero 17,9% 23,5% N.d. 0,4% 0,6% I mesi in cui le famiglie viaggiano durante l anno, come immaginabile, sono legate alle vacanze scolastiche. La vacanza principale è concentrata nei 3 mesi estivi, con una drastica diminuzione a settembre per l inizio della scuola. Se si considera l andamento di tutte le vacanze, coloro che fanno più di una vacanza le distribuiscono sui mesi estivi o le concentrano comunque in concomitanza con le vacanze pasquali o quelle natalizie. 22/90

23 Figura 12 Mesi in cui sono state fatte le vacanze nel % 60% 50% 40% 30% 20% tutte le vacanze vacanza principale 10% 0% Figura 13 Mesi in cui sono state fatte le vacanze nel 2011 per numero 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 1 vacanza 2 vacanze 3 vacanze 4 o più vacanze Per approfondire il comportamento in vacanza delle famiglie si è deciso di concentrarsi su due vacanze: quelle natalizie, per chi le ha fatte, e la cosiddetta vacanza principale, ovvero quella economicamente più rilevante, che coincide nella maggioranza dei casi con quella più lunga. D ora in poi le percentuali sono calcolate solo su coloro che hanno fatto almeno una vacanza con i figli. 23/90

24 2.4 Le vacanze natalizie 2011 La somministrazione delle interviste dopo l epifania 2012 ha consentito rispetto alle edizioni precedenti di rilevare i comportamento di acquisto e di consumo delle famiglie che hanno fatto le vacanze tra Natale, Capodanno e Epifania. L 11% degli intervistati ha fatto la vacanza tra dicembre e gennaio 2012, e di questi solo un terzo la considera la vacanza principale. Tabella 9 - Durata media della vacanza natalizia dic2011/gen2012 % % sul totale Sì, la vacanza di dic/gen è la vacanza principale 36,7% 4,1% No, la vacanza di dic/gen non è la vacanza principale 63,3% 7,1% Totale 100,0% 11,2% Le destinazioni scelte sono per il 77% in Italia. Tabella 10Destinazione scelta per le vacanze natalizie dic2011/gen2012 % % sul totale del campione In Italia 76,7% 8,6% All'estero 23,3% 2,6% Totale 100,0% 11,2% Numerose sono le località di montagna segnalate sia nelle regioni dell arco alpino (55% montagna Italia) che nei paesi stranieri oltreconfine (Austria, Francia e Svizzera). All estero sono state citate anche città d arte. 24/90

25 Tabella 11 Regioni citate come destinazione per le vacanze natalizie dic2011/gen2012 % % sul totale del campione Trentino Alto Adige 28,3% 3,2% Lombardia 13,3% 1,5% Veneto 6,7% 0,7% Valle d'aosta 5,0% 0,6% Piemonte 5,0% 0,6% Emilia Romagna 5,0% 0,6% Lazio 3,3% 0,4% Abruzzo 3,3% 0,4% Altre regioni citate <3% 6,8% 0,8% La durata delle vacanze natalizie è piuttosto significativa perché in media si attesta sui 7/8 giorni; sicuramente influisce il fatto che ci siano festività vicine nel periodo che permettono di diminuire l incidenza dei giorni di ferie dei genitori. Tabella 12 Durata media della vacanza natalizia dic2011/gen2012 Media Minimo Massimo Durata della vacanza Natale/Capodanno 7, Tabella 13 Durata della vacanza natalizia dic2011/gen2012 % % sul totale 1 settimana (fino a 7 giorni) 65,0% 6,9% 1 settimana e mezzo (fino a 10 gg) 15,0% 1,6% 2 settimane (fino a 15 gg) 15,0% 1,6% n.d. 5,0% 0,5% Totale 100,0% 11,2% La vacanza Natale/Epifania 2011/2012 è durata per il 55% degli intervistati come quella dell anno scorso. Se a questo si aggiunge il 16% di chi ha allungato il periodo e il 18% di chi non aveva fatto vacanze nello stesso periodo dell anno scorso il trend è positivo. Tabella 14 Durata della vacanza natalizia rispetto a quella dello stesso periodo del 2010 % Di più 15,8% Uguale 55,3% Di meno 10,5% Non ho fatto vacanze nel periodo natalizio l'anno scorso 18,4% Totale 100,0% 25/90

26 2.5 La vacanza principale I dati relativi ai comportamento di acquisto e di consumo sono stati rilevati con particolare riferimento alla vacanza principale identificabile per chi ne ha fatte più di una, con quella più significativa anche da un punto di vista economico. La vacanza principale, come già visto in precedenza è concentrata nei mesi estivi: il 91% delle famiglie viaggia tra giugno e agosto, con un picco del 56% in agosto. Marginali sono le quote di chi ha posticipato le vacanze principali a settembre o a dicembre. Figura 14 Mese in cui è stata fatta la vacanza principale nel % 27% 1% 0% 0% 1% 1% 8% 3% 0% 0% 4% Le durata della vacanza principale è per il 34% pari a una settimana e per il 31% a due settimane. Tabella 15 Durata della vacanza principale % 1 settimana (fino a 7 gg) 34,4% 1 settimana e mezzo (fino a 10 gg) 13,1% 2 settimane (fino a 15 gg) 31,4% 3 settimane (fino a 21 gg) 10,7% 1 mese (fino a 30gg) 6,4% piu di un mese (>30 gg) 2,4% n.d. 1,7% Totale 100,0% 26/90

27 Le durata delle vacanza è quindi fortemente polarizzata su due periodi, ma il dato medio del , pari a 14 giorni risulta di un giorno in meno rispetto al dato dell anno Tabella 16 Durata media della vacanza principale per regione di residenza Media Minimo Massimo Durata della vacanza principale in giorni La diminuzione della permanenza media, è un fenomeno che si rileva da alcuni anni, e può essere annoverato tra le tecniche adottate dai turisti per risparmiare pur continuando a viaggiare 11. Il 56% famiglie che sono andate in vacanza però ha dichiarato che la vacanza principale del 2011 è durata come quella del Il 16% ha ridotto il numero di giorni, l 8% l ha aumentato e a questo si associa il 4% che l anno scorso non aveva fatto vacanze. Tabella 17 Durata media della vacanza principale confronto con quella del 2010 La vacanza principale del 2011 è durata % Di più 7,9% Di meno 16,3% Uguale 56,3% Non ho fatto vacanze di almeno 4gg nel ,1% Non ricordo 8,0% N.d. 7,5% Totale 100,0% Dagli operatori invece il fenomeno è stato percepito in maniera più marcata, dato che incide direttamente sulla loro redditività. Circa la metà degli operatori ricettivi che ospitano famiglie con figli hanno rilevato nell ultimo anno cambiamenti nei comportamenti da parte di questo segmento di mercato. Il breve arco di tempo considerato, cioè l ultimo anno, associato al numero considerevole di operatori che hanno segnalato il fenomeno fa pensare a un segnale forte. La percezione del cambiamento è elevata (40%) anche da parte degli operatori non specializzati, che quindi hanno una minore conoscenza del mercato. 10 Dato calcolato su 10 mesi per consentire il confronto con i dati del ISTAT, Enit, Isnart 27/90

28 Tabella 18 Operatori che hanno rilevato cambiamenti nei comportamenti delle famiglie con figli rispetto al 2010 famiglie famiglie tra famiglie più Totale meno 10% 11% e 40% del 40% Sì, ho rilevato cambiamenti 40,0% 50,8% 61,7% 50,4% No, non ho rilevato cambiamenti 59,2% 45,4% 38,3% 48,0% Ho aperto quest'anno 0,8% 3,8% 0,0% 1,6% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi Le famiglie sono sempre più attente al costo della vacanza e ricercano sconti e offerte e contemporaneamente riducono la permanenza media. Questi due comportamenti rilevati da più del 60% degli operatori non sono nuovi, ma si sono consolidati e probabilmente estesi alla maggior parte delle famiglie. Il costo della vacanza, infatti, per un nucleo familiare che muove solitamente 3 o 4 persone, è consistente, a prescindere dalla crisi. È però vero che in entrambi i casi si tratta di modalità con cui, senza rinunciare alla vacanza, si tenta comunque di risparmiare. Anche tra le altre voci si rilevano formule per risparmiare, quali la diminuzione delle spese accessorie che si lega con la ricerca dell all-inclusive, della mezza pensione al posto del B&B o dell appartamento al posto della camera, la prenotazione last minute e infine l utilizzo di incentivi sociali quali i buoni vacanza. L attenzione al costo viene espressa in chiave di rapporto qualità/prezzo, dalle famiglie che si dimostrano più esigenti e richiedono più servizi. Tabella 19 Cambiamenti rilevati nei comportamenti di delle famiglie con figli rispetto al 2010 Quali cambiamenti nel segmento famiglie? Totale Nessun cambiamento 49,6% Sì, ci sono stati dei cambiamenti 50,4% Maggiore ricerca di sconti e offerte *33,0% Diminuzione numero giorni medi di vacanza (permanenza media) 32,2% Diminuzione di spese accessorie (bar, giochi,...) 13,5% Più esigente in generale 10,5% Più richiesta di servizi 3,5% Richiesta di qualità più elevata 1,5% Richiesta dell'all Inclusive 1,5% Prenotano all'ultimo momento 1,2% Hanno i buoni vacanza dello Stato 0,6% richiesta di appartamenti più che camere 0,3% Richiesta di mezza pensione più che B&B 0,3% Altro 2,0% Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi (*) Percentuali calcolate sul campione 28/90

29 Ponendo in relazione l andamento del segmento con i cambiamenti rilevati, emerge che i risultati meno positivi in termini di andamento riguardano quegli alberghi che hanno subìto più di altri l accorciamento del periodo di vacanza. Infatti ben il 53% di coloro che hanno dichiarato un andamento negativo segnala anche una diminuzione della permanenza media delle famiglie con figli. Questo dato sul resto del campione scende al 19%. Anche la restrizione delle spese accessorie emerge come un comportamento che incide negativamente sui risultati di gestione. La ricerca di sconti e offerte da parte delle famiglie è invece un atteggiamento consolidato che sembra non incidere negativamente sulla performance del segmento. Nelle strutture più virtuose la clientela tende ad essere più esigente in termini di servizi richiesti (7%) e di qualità (3,5%). Tabella 20 Cambiamenti rilevati nei comportamenti di delle famiglie con figli rispetto al 2010 in base all andamento del segmento Positivo Stabile Negativo Totale Maggiore ricerca di sconti e offerte 35,1% 26,5% 36,8% 30,1% Diminuzione numero giorni medi di vacanza (permanenza media) 19,3% 25,6% 52,9% 29,3% Diminuzione di spese accessorie (bar, giochi,...) 10,5% 11,2% 19,1% 12,3% Più esigente in generale 12,3% 7,6% 14,7% 9,6% Altro 8,8% 4,5% 5,9% 5,3% Più richiesta di servizi 7,0% 2,7% 2,9% 3,2% Richiesta di qualità più elevata 3,5% 0,9% 0,0% 1,3% Fonte: Iscom Group Indagine sugli operatori ricettivi Chi è andato in vacanza Nel 94% dei casi è andato in vacanza il nucleo familiare composto dai due genitori e dai figli. Le mamme e i papà che sono andati da soli con i figli sono circa il 6% Tabella 21 Nucleo familiare che ha accompagnato i bambini/ragazzi in vacanza % Entrambe i genitori 93,6% Solo la mamma 3,9% Solo il papà 1,7% altro 0,7% Totale 100,0% 29/90

30 In generale (94%) tutti i figli vanno in vacanza con i genitori. Negli altri casi vanno via con i genitori i figli più piccoli e quelli più grandi, soprattutto se maggiorenni vanno via da soli. Tabella 22 Quanti figli sono andati in vacanza con la famiglia % Tutti i figli in vacanza 94,4% Un figlio non in vacanza 5,2% Due figli non in vacanza 0,4% Totale 100,0% Nel 31% dei casi oltre al nucleo familiare in senso stretto (genitore/i e figli) in vacanza c erano altre persone. Tabella 23 Con chi è andata in vacanza la famiglia % C'era solo la famiglia 68,6% C'erano altre persone 31,4% Totale 100,0% L 11% delle famiglie del campione ha fatto la vacanza principale con altre famiglie con bambini. La ricerca di socialità infatti contraddistingue questo segmento di mercato. Il 9% è andato in vacanza con i nonni e un altro 9% era accompagnato da altri parenti. La risorsa nonni è al primo posto tra le figure della famiglia che partecipano alla vacanza principale. Tabella 24 Altre persone in vacanza con la famiglia risposte multiple % Altre famiglie con bambini 11,4% Nonni 9,5% Altri parenti (cugini, zii, ) 9,2% Amici, conoscenti 2,2% Amici dei figli (non accompagnati) 1,9% Altre famiglie senza bambini 2,1% Baby sitter 0,2% Spesso nelle famiglie con bambini è presente anche un animale domestico, ma solo il 6,2% si l è portato in vacanza 30/90

31 Tabella 25 Altre persone in vacanza con la famiglia risposte multiple Frequenza % Sì, c erano animali domestici in vacanza 33 6,2% No non c erano animali domestici in vacanza ,0% N.d. 42 7,9% Totale ,0% Dove si va in vacanza La vacanza principale con i bambini si fa al mare, d estate, in Italia. Il 73% delle famiglie, ha fatto una vacanza al mare. In montagna è andato il 12%. Le città d arte rappresentano il 5%, le vacanze itineranti, che comprendono i tour ma anche parte dei camperisti, sono il 5%. Gli altri prodotti turistici sono marginali. Tabella 26 Tipologia della vacanza principale % Mare 73,3% Montagna 12,1% Viaggio itinerante 5,0% Città d'arte 5,0% Crociera 2,1% Lago 1,3% Campagna/collina 1,1% Totale 100,0% Se si confronta la scelta per le vacanze principali con quella relativa a tutti i viaggi fatti nel corso del 2011 con i figli, si rilevano delle differenze. La vacanza balneare è stata scelta almeno una volta durante l anno dall 81% delle famiglie; la vacanza in montagna dal 28%, e le città d arte dall 11,4%. Le famiglie tendono quindi a considerare la vacanza balneare come quella principale; la montagna e le città d arte sono invece scelte soprattutto come destinazione delle vacanze secondarie. Soprattutto per la montagna, un 16% di famiglie vi ha trascorso un periodo di almeno quattro giorni, senza che si trattasse della vacanza principale. 31/90

32 Figura 15 Confronto tra dove sono state svolte tutte le vacanze e dove è stata svolta la vacanza principale Vacanza principale Tutte le vacanze Mare 73,3% 81,1% Montagna 12,1% 28,1% Città d'arte Viaggio itinerante Lago Campagna/collina Crociera 5,0% 5,0% 5,6% 1,3% 2,8% 1,1% 2,4% 2,1% 2,2% 11,4% Le famiglie del campione per il 79% hanno scelto l Italia come destinazione per la vacanza principale. Questo significa che famiglie hanno fatto la vacanza economicamente più rilevante in Italia, per un totale di oltre 6 milioni e 200 mila persone. All estero si sono recate invece famiglie. 100 mila famiglie in meno, residenti nel Nord Italia e nel Lazio, hanno scelto una meta italiana, preferendo andare all estero: nel 2011 diminuiscono quindi del 5,7% le famiglie che hanno fatto le vacanze in Italia. Tabella 27 Destinazione scelta per la vacanza principale % In Italia 78,9% All'estero 21,1% Totale 100,0% L 86% delle famiglie ha fatto almeno una vacanza in Italia; il 23,5% almeno una all estero. 32/90

33 Quindi, le famiglie tendono ad andare all estero per fare le vacanze principali: appena un 2% ha viaggiato all estero eppure la vacanza principale è stata svolta in Italia. Figura 16 Confronto tra dove sono state svolte tutte le vacanze e dove è stata svolta la vacanza principale Italia Estero Vacanza principale 21,1% 78,9% Tutte le vacanze 23,5% 86,3% Scendendo nel dettaglio della destinazione scelta, chi è rimasto in Italia ha scelto le regioni del nord 12. I flussi verso l estero sono prevalentemente indirizzati ai paesi dell Unione Europea e gli altri paesi europei. 12 È stata adottata la classificazione delle regioni di ISTAT, che identifica come Nord le regioni Piemonte, Valle d Aosta, Lombardia, Liguria, trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Emilia Romagna, come Centro Toscana, Umbria, Marche e Lazio e come Mezzogiorno, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna 33/90

34 Tabella 28 Destinazione scelta per la vacanza principale. classificazione per macro-aree % ITALIA Nord 36,8% Centro 15,7% Mezzogiorno 25,4% Italia n.d. 0,9% ESTERO Unione europea 12,5% Altri paesi europei 2,8% America del nord 1,9% Nord africa 1,5% Caraibi 0,7% Africa 0,6% Medio oriente 0,4% Asia 0,2% Estero n.d. 0,6% Totale 100,0% Facendo un confronto con il 2010, si rileva che per i viaggi in Italia il Mezzogiorno risulta essere in calo (-5%) a vantaggio del centro e dei paesi esteri. Il dato è coerente anche con i dati nazionali totali sul segmento vacanze che elabora ISTAT 13. La motivazione forse dipende dalla scelta da parte dei residenti del nord, che compongono il campione, di ridurre l incidenza del costo di trasporto. L aumento del costo del carburante ha reso probabilmente più competitive quelle mete raggiungibili oltre che con l auto anche con mezzi alternativi, soprattutto voli low cost o fortemente scontati. All estero sono in leggera crescita non solo i flussi verso l Europa ma anche quelli verso i paesi extraeuropei e tra questi in particolare si segnalano gli Stati Uniti. 13 Nel 2011, rispetto al 2010, il mezzogiorno fa registrare un calo del numero di vacanze (viaggi leisure) del - 25%, che per le vacanze lunghe, compatibili con il nostro concetto di vacanza prevalente, si assesta sul -18%. 34/90

35 Figura 17 Destinazione scelta per la vacanza principale. classificazione per macro-aree confronto con 2010 dati primi 10 mesi dell anno 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0% Nord 35,9% 36,6% Centro 13,5% 16,0% Sud e Isole 30,0% 25,9% Italia - non specif. Unione Europea 4,1% 1,0% 9,3% 12,3% anno 2010 anno 2011 Altri Paesi Europei 1,3% 2,7% Resto del mondo 3,9% 4,9% Estero - Non specif. 1,5% 0,6% N.d. 0,6% 0,0% Fonte: Ns elaborazioni su dati Istat 2009 L incidenza delle vacanze balneare nelle famiglie che hanno fatto vacanze in Italia è pari all 81%. La montagna rappresenta il 13,5%. Per chi invece è andato all estero la vacanza al mare scende al 46%, mentre i tour interessano il 20% delle famiglie e le visite a città d arte il 17%. L offerta mare italiana risulta quindi competitiva. Tabella 29 Tipologia di vacanza principale distinta per destinazione Italia Estero Totale Al mare 80,6% 46,0% 73,3% In montagna 13,5% 7,1% 12,1% In una città d'arte 1,9% 16,8% 5,0% Viaggio itinerante/tour 0,9% 20,4% 5,0% Crociera 0,2% 8,8% 2,1% Al lago 1,4% 0,9% 1,3% In campagna/collina 1,4% 0,0% 1,1% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 35/90

36 Per chi ha scelto l Italia come destinazione, le regioni più gettonate per l estate 2011 sono state l Emilia Romagna, la Toscana, la Liguria e la Sardegna. Per la montagna la regione di riferimento è il Trentino Alto Adige. A livello di località, ai primi posti tra le citazioni, troviamo Rimini (3%), i Lidi Veneziani (3%), Riccione (2%) e l Isola d Elba (1%). Tabella 30 Elenco delle regioni scelte come destinazione per la vacanza principale % Emilia Romagna 12% Toscana 9% Liguria 8% Sardegna 7% Veneto 6% Puglia 6% Trentino Alto Adige 6% Sicilia 4% Lazio 3% Calabria 3% Marche 3% Abruzzo 3% Lombardia 2% Friuli Venezia Giulia 2% Altre regioni <2% 5% N.d. 1% Estero 21% I flussi infraregionali degli emiliano romagnoli (25%) e dei veneti (26%) influiscono sulla classifica. Tolti i flussi infraregionali, sul podio ci sono Emilia Romagna, Toscana e Liguria. Anche i dati ISTAT confermano questo posizionamento Viaggi e vacanze in Italia e all estero Anno 2011 statistiche in breve ISTAT 36/90

37 Lazio Tabella 31 Elenco delle regioni scelte come destinazione per la vacanza principale per provenienza Emilia- Romagna Lombardia Piemonte Veneto Totale Emilia Romagna 25,0% 6,7% 11,8% 13,6% 7,0% 12,3% Toscana 7,9% 6,7% 9,4% 12,3% 5,8% 8,6% Liguria 3,9% 1,1% 7,9% 24,7% 1,2% 7,7% Sardegna 5,3% 6,7% 11,3% 3,7% 4,7% 7,5% Veneto 1,3% 0,0% 4,4% 0,0% 25,6% 6,0% Puglia 9,2% 9,0% 5,4% 3,7% 2,3% 5,8% Trentino 7,9% 5,6% 2,5% 1,2% 7,0% 4,3% Sicilia 2,6% 2,2% 3,9% 9,9% 1,2% 3,9% Lazio 0,0% 13,5% 1,0% 2,5% 2,3% 3,4% Calabria 1,3% 6,7% 3,4% 1,2% 2,3% 3,2% Marche 3,9% 3,4% 4,4% 0,0% 1,2% 3,0% Abruzzo 2,6% 7,9% 1,0% 4,9% 0,0% 2,8% Lombardia,0% 1,1% 4,9% 1,2% 0,0% 2,2% Friuli Venezia giulia 1,3% 0,0% 0,5% 2,5% 7,0% 1,9% Altre regioni >2% 5,3% 5,6% 5,4% 4,9% 5,8% 5,4% N.d. 1,3% 1,1% 0,0% 1,2% 2,3% 0,9% Estero 21,1% 22,5% 22,7% 12,3% 24,4% 21,1% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Figura 18 Elenco delle regioni scelte come destinazione per la vacanza principale calcolato senza considerare i flussi infraregionali Emilia romagna Toscana Liguria Sardegna Puglia Trentino Alto Adige Sicilia Calabria Marche Abruzzo Friuli Venezia Giulia Veneto N.d. Altre regioni <2% 1,5% 2,1% 2,1% 3,2% 3,6% 3,4% 4,5% 6,2% 6,6% 6,4% 8,7% 8,5% 10,0% 9,8% 37/90

38 La distribuzione delle destinazioni tra Italia e estero, rispetto al dato nazionale, evidenzia una maggiore propensione delle famiglie con figli a viaggiare entro i confini, che dipende in particolare dalla minore incidenza dei paesi dell Unione Europea: dato nazionale 17%, dato famiglie 13%. Questo probabilmente dipende dalla capacità competitiva delle destinazioni italiane, soprattutto quelle balneari, in termini di comodità e servizi offerti. Tabella 32 Vacanze di 4 o più notti per destinazione- Anni Istat 2007 Istat 2008 Istat 2009 Istat 2010 Istat 2011 Osservatorio 2011 * ITALIA Nord 31,5 27,9 31,5 32,1 32,5 37,4% Centro 14,6 14,0 14,7 12,6 14,0 25,8% Sud e Isole 28,3 33,1 28,5 29,7 28,7 15,9% Totale Italia 74,5 75,0 74,7 74,4 75,2 79,1% ESTERO Unione Europea 17,3 15,1 15,2 14,9 16,7 12,7% Altri paesi europei 2,5 3,3 3,8 3,8 3,4 2,8% Resto del mondo 5,7 6,6 6,3 6,9 4,7 5,3% Totale estero 25,5 25,0 25,3 25,6 24,8 20,9% Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Ns elaborazioni su dati Istat e indagine sulle famiglie (*) escluso n.d. I mercati esteri concorrenti al nostro paese sono la Spagna, che fa registrare un 4,3%, e la Francia 3,7%. Seguono Grecia, Croazia e Egitto. Gli Stati Uniti (2%) sono il primo paese non europeo tra quelli citati Tra le località visitate, come città ci sono New York, Barcellona, Parigi e Londra; per il mare, sono ai primi posti la Corsica e la Costa Azzurra, il Mar Rosso e le isole Spagnole. Tabella 33 Elenco delle destinazioni estere per la vacanza principale Totale Italia 79,1 Spagna 4,3% Francia 3,7% Grecia 2,2% Croazia 2,1% Usa 1,9% Egitto 1,1% Altri paesi <1% 6,0% 38/90

LE VACANZE DEGLI ITALIANI NEL 2006 11.288.000 0 5.000.000 10.000.000 15.000.000 20.000.000 25.000.000 30.000.000 35.000.000

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