GLI ESITI DEGLI ESAMI dei percorsi sperimentali di qualifica per adolescenti in provincia di Varese:

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1 GLI ESITI DEGLI ESAMI dei percorsi sperimentali di qualifica per adolescenti in provincia di Varese: UN PRIMO ESERCIZIO DI ANALISI Anni formativi 2006/07 e 2007/08 Varese, dicembre 2008

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3 A cura di: Amerigo Cavalli e Loredana Parravicini Supervisione metodologica a cura di Alberto Vergani Introduzione di Emanuela Bonini Varese, dicembre 2008

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5 I N D I C E INTRODUZIONE... I FINALITA E ARTICOLAZIONE... V INDICAZIONI METODOLOGICHE...VI 1. Le modalità di comparazione e aggregazione dei punteggi...vi 2. I descrittori sintetici...vii 3. Il dettaglio per singola domanda delle prove multidisciplinari...vii 4. La struttura dei grafici di dettaglio dei singoli punteggi per Ente/sede corsuale ed indirizzi di qualifica...vii PARTE I Anno formativo 2006/ Dati generali... 3 I punteggi conseguiti all ammissione e nelle diverse prove d esame... 8 I punteggi di ammissione e delle prove d esame: possibili confronti La prova multidisciplinare: dettaglio delle risposte per singola disciplina Il dettaglio dei singoli punteggi per Ente/sede corsuale e indirizzi di qualifica PARTE II Anno formativo 2007/ Dati generali: triennio 2005/ / Dati generali: annualità conclusiva di qualifica 2007/ I punteggi conseguiti all ammissione e nelle diverse prove d esame I punteggi di ammissione e delle prove d esame: possibili confronti La prova multidisciplinare: dettaglio delle risposte per singola disciplina Il dettaglio dei singoli punteggi per Ente/sede corsuale e indirizzi di qualifica APPENDICE Testi e griglie di valutazione delle prove scritte multidisciplinari A.F. 2006/07 Sessione del 13 giugno 2007 A.F. 2006/07 Sessione del 28 giugno 2007 A.F. 2007/08 Sessione unica (18 giugno 2008)

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7 GLI ESITI DEGLI ESAMI DEI PERCORSI SPERIMENTALI DI QUALIFICA PER ADOLESCENTI AA.FF. 2006/2007 e 2007/2008: UN PRIMO ESERCIZIO DI ANALISI INTRODUZIONE I L analisi che viene presentata in questo report (tra le prime sull argomento almeno per quanto riguarda l offerta formativa di competenza regionale) affronta un tema decisivo rispetto alla conoscenza - senza usare parole più impegnative quali monitoraggio o valutazione - dei sistemi locali di Istruzione e Formazione Professionale per adolescenti inseriti nell ambito del Dirittodovere di Istruzione e Formazione. Il tema qui affrontato, attraverso l elaborazione di dati trasmessi alla Provincia dalle Agenzie ed Enti di formazione e derivanti da un impianto valutativo definito a livello regionale, è infatti relativo agli apprendimenti sviluppati in esito ai percorsi triennali di qualifica dai ragazzi e dalle ragazze che li hanno frequentati e che hanno sostenuto l esame finale. Quella ricostruita ed analizzata è una delle possibili modalità di guardare all ambito degli apprendimenti: da un lato attraverso la rappresentazione sintetica che di questi apprendimenti viene data dai punteggi conseguiti nelle varie prove (che compongono l esame di qualifica) e dall altro tramite una logica di valutazione - degli apprendimenti - che li valorizza caso per caso relativamente ad un sistema di traguardi attesi e non ad esempio rispetto alle situazioni di partenza o in ingresso. Questo approccio, a metà strada tra il sistema di valutazione degli esami di maturità e la struttura (tecnicamente) oggettivizzata delle prove Invalsi, OCSE-PISA ed altre di natura analoga, è coerente con il fatto che trattiamo qui gli esiti di esami finalizzati al rilascio di una certificazione formale, ovvero la qualifica regionale che è comunque agganciata a standard di carattere nazionale riferiti alle competenze di base e ad obiettivi specifici di tipo tecnico-professionale definiti invece dalla Regione Lombardia ma tenendo pur sempre conto a standard di competenze tecnico-professionali concordate per alcuni profili a livello nazionale II. Il tema dei livelli di apprendimento in uscita (per quanto, come in questo caso, rappresentati in forma numerica e sintetica) è, ormai ampiamente, ritenuto centrale rispetto al senso ed alla missione dell offerta di Istruzione e Formazione Professionale (IFP) soprattutto per come ridisegnata a partire dall introduzione dell Obbligo Formativo per quanto di non semplice gestione per l insieme degli attori che costruisce questa offerta: formatori, docenti, coordinatori e responsabili delle Agenzie ed Enti di istruzione e formazione regionale. A questo proposito pensiamo, con le debite proporzioni, al dibattito talvolta in toni quasi allarmistici che coinvolge, direttamente ed indirettamente, il sistema educativo italiano alla pubblicazione dei dati OCSE-PISA o di altre indagini internazionali. I Di Emanuela Bonini (Dottoranda in Valutazione dei Sistemi e dei Processi Educativi presso l Università di Genova: svolge attività di ricerca e di valutazione in materia di giovani, immigrazione e sistemi di istruzione e formazione ed ha collaborato alla progettazione e realizzazione di interventi di orientamento e formazione per minori). II La Regione Lombardia ha investito in maniera non irrilevante anche in termini metodologici rispetto al dispositivo tecnico dei nuovi esami di qualifica, per i percorsi triennali in Diritto-dovere ma anche a livello di sistema, nelle Indicazioni Regionali per l Offerta Formativa del febbraio Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese I

8 In questa chiave dovrebbe probabilmente essere letta l importanza del tema valutativo, in particolare nell ottica di una progressiva apertura al confronto dei sistemi regionali di istruzione e formazione rispetto al sistema educativo e d istruzione in generale, ancor di più se consideriamo che la direzione delle indagini internazionali (e tendenzialmente anche di quelle nazionali) è quella di considerare il sistema educativo nel suo complesso ovvero nel caso italiano - nelle componenti di Istruzione di competenza statale e di Istruzione e Formazione Professionale di competenza regionale. Con ciò riteniamo che i dati che emergono da questo report esigano una particolare attenzione in particolare con riferimento ai seguenti aspetti: a. dal punto di vista elaborativo ed analitico, che presuppone un attenzione al metodo e una qualità tecnica; b. relativamente alla modalità di presentazione scritta ed al grado di trasparenza che ciò implica; c. rispetto alla scelta di gestione del processo di restituzione e socializzazione degli esiti con gli attori coinvolti nell offerta formativa (formatori, docenti, direttori delle Agenzie e degli Enti di formazione ma anche livelli tecnici e politici della Regione e della Provincia); d. in relazione all apertura e la costruzione di spazi di confronto altri, rispetto ai quali posizionare e dare senso ai risultati provinciali a livello complessivo ma anche di singolo Ente, Area e qualifica (una operazione riconducibile direttamente alla strutturazione classica dell azione valutativa a livello di sistema, secondo la logica ricostruzionecomparazione-spiegazione). Riteniamo importante sottolineare questi aspetti di metodo perché il valore aggiunto dell azione qui descritta e della sua espressione concreta nel report ma anche la sua difficoltà e delicatezza - risiede nella capacità che essa ha (o non ha) di presidiare adeguatamente gli aspetti di metodo qui sopra richiamati. Da questo punto di vista il report rappresenta una prima espressione dell elaborazione ed analisi dei dati, caratterizzata da un lato da alcune scelte su che cosa (quali variabili) inserire e quanto andare in profondità e dall altro dalla consapevolezza che spazi di elaborazione ulteriore sono tutti potenzialmente interessanti. Basti pensare a questo proposito all approfondimento presente nel report - delle differenze tra i risultati dei maschi e delle femmine, oppure dei diversi esiti di coloro che provengono direttamente dalla secondaria di primo grado o da percorsi di IFP regolari e da esperienze di insuccesso nella secondaria di secondo grado. Altra peculiarità del report sta nella scelta di fare i nomi degli Enti di formazione interessati. Una scelta coraggiosa che, se in altri luoghi del mondo sembrerebbe ovvia (pensiamo ad esempio all Inghilterra), in Italia necessita ancora di una gestione intelligente, curata ed almeno partecipata, se non condivisa (in questo senso il report è ancora un documento di lavoro interno al sistema e rivolto agli addetti ai lavori ). In una prospettiva positiva tale scelta potrebbe rappresentare un primo passaggio nella direzione, non solo della condivisione dei risultati di queste indagini tra la Provincia e le Agenzie formative, ma anche dell assimilazione delle modalità e dei contenuti stessi, in un ottica che possa rendere strumenti come il report qui proposto, una risorsa per tutti gli attori coinvolti. Proprio a proposito del ruolo degli enti di formazione, è necessario qui sottolineare che i risultati ottenuti dagli studenti dipendono non solo dalle caratteristiche dell offerta formativa e di chi la realizza, ma anche dalle caratteristiche personali dei soggetti, dalle situazioni in ingresso degli studenti (come e da dove arrivano al percorso formativo), da ciò che si determina durante il Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese II

9 percorso (ad esempio in termini di rinunce o abbandoni), dalla difficoltà del singolo percorso di qualifica o dall abitudine dei docenti ad un certo tipo di valutazione degli studenti. A questo proposito, leggendo il dettaglio della composizione dei singoli punteggi negli istogrammi orizzontali, si nota la diversità esistente tra le varie agenzie formative. Possiamo, quindi, chiederci perché? e soprattutto quale relazione ci sia all interno del medesimo ente tra i vari punteggi (totale, ammissione, professionale, multidisciplinare, colloquio)? Inoltre gli stessi grafici variano ovviamente tra un ente e l altro, pur mantenendo un disegno abbastanza ricorrente, ma tale variazione non è sempre presente e non sempre della stessa entità. Ad esempio i punteggi dei colloqui hanno una forma complessiva diversa dalle altre prove, con una situazione in generale migliore; la stessa cosa accade per l informatica ed in parte per le aree di cultura generale (italiano e matematica) o per la prova professionale. Confrontando poi i risultati dello stesso ente nei due anni di riferimento notiamo come in taluni casi la situazione cambi anche in maniera sostanziale a parità di Aree e di qualifiche - il che fa supporre che ci siano altri elementi, quali la composizione del gruppo o altre variabili di natura ambientale, che incidono in una certa misura sui risultati (ma ciò andrebbe ulteriormente indagato). Considerazioni o letture analoghe possono essere fatte anche rispetto alle qualifiche: nonostante il quadro complessivo dei due anni non sia molto diverso, ci sono casi (pochi) di qualifiche con variazioni rilevanti (ad esempio gli Addetti audio-video e i Termoidraulici, rispetto ai quali riteniamo importante sottolineare la presenza di insiemi a numerosità molto bassa, dove quindi la sensibilità del dato spiega gran parte della differenza). In generale comunque gli ottimo (ottimi relativi alla scala e alla valutazione adottata) nelle prove disciplinari, in quella professionale e nel colloquio sono non pochi in termini percentuali, ma si ridimensionano di molto nel punteggio totale in ragione dei valori di ammissione. In conclusione: la valutazione degli apprendimenti (e l analisi degli esiti di questa valutazione ovvero ciò di cui si occupa il report) è necessaria al fine di comprendere in tutti i suoi aspetti l efficacia, nel nostro caso, dell offerta dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. Pertanto compiere ricerche valutative in questo ambito ha lo scopo di rendere esplicito ciò che in parte va a determinare la missione di chi svolge questo ruolo. Utilizzare strumenti standardizzati che permettano di comparare gli apprendimenti degli studenti consente di misurare al netto delle caratteristiche dei soggetti la funzionalità di quanto proposto dall offerta di Istruzione e Formazione Professionale. Tale approccio potrebbe condurre ad un miglioramento dell offerta soprattutto se saprà relazionarsi anche con gli analoghi interventi di valutazione che interessano il sistema dell istruzione in senso stretto così come alla valorizzazione degli aspetti di forza del complesso degli attuatori. Tutto ciò avendo la consapevolezza della difficoltà di trattare dal punto di vista valutativo il tema degli apprendimenti nell ambito dei percorsi di qualifica regionali per due ragioni sopra tutte: la prima è rappresentata dall inserimento nei corsi di contenuti di natura culturale o di base, che li ha profondamente trasformati a scapito di una declinazione di tipo più marcatamente addestrativo-professionalizzante - a partire dal 2003 (ciò nell ambito di un complesso processo, tuttora in itinere e che dovrà confrontarsi con gli obiettivi connessi al recente riconoscimento a fini dell assolvimento dell Obbligo di Istruzione); la seconda ragione è riconducibile alla concezione dell apprendimento meno ispirata a visioni di tipo cognitivista e/o funzionalista (per quanto a queste letture sono legate le pratiche ed i modelli dai quali hanno origine i dati analizzati nel report), più vicina a logiche che considerano l apprendimento come un fenomeno socioculturale, arricchito e favorito da elementi di tipo Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese III

10 relazionale (anche tra pari), non intenzionale e non strumentale (si pensi al possibile uso di tutto ciò rispetto al tema della prevenzione dell insuccesso educativo e del contrasto ai fenomeni di demotivazione, abbandono e dispersione che caratterizzano il ciclo secondario superiore). Da questo punto di vista, gli approcci che reggono le analisi valutative delle indagini nazionali o internazionali di comparazione degli apprendimenti degli studenti sono dissimili da quanto in questo report viene proposto: ciò principalmente in merito alle finalità dell indagine che vede nelle ricerche macro l obiettivo di misurare l andamento delle competenze degli studenti e di individuare le filiere dell istruzione e formazione più deboli o più forti, a fronte della volontà in questo caso di Varese, di conoscere come gli studenti dell IFP affrontano e con quali esiti - un percorso ed un esame standardizzato di qualifica professionale. Ciò non toglie che questo tentativo rappresenti comunque un passo in avanti per la valutazione del sistema di Istruzione e Formazione provinciale e nel suo complesso, soprattutto se potrà paragonarsi almeno con gli analoghi dati lombardi: per cui, come si dice in questi casi, ce n est qu un début. Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese IV

11 FINALITA E ARTICOLAZIONE La presente pubblicazione ha la finalità di mettere a disposizione degli Operatori della Formazione Professionale della provincia di Varese una serie di dati relativi ai nuovi esami di qualifica, al fine di consentire agli stessi una approfondita informazione non solo di carattere provinciale generale, ma soprattutto riferita alle proprie strutture formative. Da questo punto di vista, il lavoro svolto dagli uffici provinciali ben si inserisce nel consolidato filone di supporto agli Enti da tempo attivato dalla Provincia di Varese con le azioni di monitoraggio e di verifica ex post di placement relative ai percorsi per l esercizio del Diritto Dovere di Istruzione e Formazione (DDIF) e di apprendistato. Il tema è stato affrontato con un approccio ed una metodica originali III direttamente dagli estensori, non essendo stato possibile reperire studi analoghi sia a livello del sistema di FP lombardo che di altre regioni: si tratta quindi di una novità ed è pertanto auspicabile che da parte di tutti gli attori del sistema, in primo luogo le istituzioni formative ed i loro operatori, il tema venga affrontato senza alcun atteggiamento giustificativo o difensivo precostituito. La situazione pressoché invariata tra i due anni in riferimento ai profili in uscita dai singoli Centri potrà rendere possibile una lettura comparata sul biennio, consentendo, ci si augura, di trarre utili indicazioni per i futuri esami. Anche se ovviamente emergono anche alcuni primi spunti per una lettura di ordine qualitativo dell offerta, non si ritiene affatto che tale aspetto rappresenti il focus principale del lavoro svolto, che ha invece in primo luogo una valenza di monitoraggio conoscitivo e quantitativo, finalizzato a contribuire al miglioramento del sistema in questa fase di importante cambiamento del ruolo stesso delle attività formative destinate agli adolescenti. Si tratta sostanzialmente di una attività di carattere informativo realizzata dall Assessorato provinciale, a servizio dei formatori dei percorsi in DDIF, nella consapevolezza della opportunità di progressivi e continui adeguamenti della struttura corsuale, ancor più necessari in vista di una definitiva stabilizzazione del sistema in un ottica di assolvimento anche dell obbligo scolastico. Per ogni annualità d esame vengono preventivamente esposti i dati di carattere quantitativo sugli allievi, anche con una ricostruzione del complesso andamento in termini di flussi in entrata ed in uscita degli utenti di anno in anno. Dopo la parte generale di contesto, segue, per anno formativo, l esposizione dei dati elaborati, con la seguente scansione: o o o punteggi di ammissione e delle singole prove, con elementi sintetici in relazione ad un raggruppamento per aree (così come definite a livello regionale) e di dettaglio per quanto concerne sedi di svolgimento dei corsi e singoli indirizzi di qualifica; confronto in termini complessivi tra i punteggi di ammissione e quelli conseguiti nel corso delle prove; tabelle di relative alle risposte ai singoli item delle prove multidisciplinari; III In questo nuovo esercizio è stato, come sempre, prezioso il paziente supporto di supervisione del Dott. Alberto Vergani, docente di Metodi e tecniche della Valutazione Formativa nella facoltà di Scienze della Formazione dell Università Cattolica del S.C. di Milano e di Politiche del lavoro nella facoltà di Sociologia Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese V

12 o grafici di dettaglio relativi ai punteggi di ogni prova per Ente/sede corsuale ed indirizzi di qualifica. Si evidenzia che, per il 2007/2008, la modalità di raccolta ed analisi dei dati ha consentito un maggior dettaglio informativo, anche in relazione alle tre diverse possibilità di conclusione del percorso da parte degli allievi con disabilità: ammissione all esame di qualifica in caso di sufficiente raggiungimento degli obiettivi generali dell attività formativa, somministrazione di prove individualizzate in caso di rispondenza a progetti di carattere fortemente individualizzato, mancata ammissione a prove d esame nei casi di maggiore difficoltà e non rapportabilità a specifici obiettivi di carattere generale o individualizzato. Prima di passare alla necessaria esposizione degli aspetti tecnico/metodologici, la cui lettura è comunque indispensabile a fini di miglior comprensione del report, non si possono sottacere alcuni elementi di riflessione/preoccupazione complessiva che emergono sia dal complesso di rapporti con gli Enti che dai monitoraggi sinora effettuati. Se è vero, come è vero, che il punto di forza, di innovazione e di successo (o possibile successo) dell impianto formativo dei triennali è dato dalla quota prevista e obbligatoria di personalizzazione, ampiamente e correttamente impiegata nei primi trienni, non si può non constatare un progressivo svilimento di tale modalità attuativa. Infatti, da un punto di vista economico, i finanziamenti medi assegnati per ogni intero triennio presentano i seguenti valori: Triennio CFP ex regionali trasferiti alle Province Altri Enti accreditati Note 2003/ / ATS settoriali a livello regionale 2004/ / / / / / Finanziamento a costo orario, con aggiunta di quota sostegno allievi diversamente abili Finanziamento a quota capitaria senza effettiva quota di sostegno oltre il massimo finanziabile per arrivare poi, con il sistema dotale adottato dal 2007/08, ad un importo non superiore, rispettivamente, ai ed ai (computato prevedendo una costanza di presenza di tre disabili per annualità), con riferimento ai corsi ordinari. L andamento dei finanziamenti resi disponibili, a fronte di aumenti sia a livello contrattuale che generali (in qualche caso superiore al tasso inflattivo su taluni servizi) ha reso sempre più difficoltoso attuare con costanza la necessaria suddivisione dei gruppi classe in sottogruppi mirati in relazione a specifiche esigenze o carenze ed in particolare è sempre meno praticabile (in concreto) Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese VI

13 il necessario lavoro di staff per la progettazione di Unità di Apprendimento di volta in volta mirate alle situazioni concrete IV. Si intravede pertanto un consistente e reale rischio di diminuzione del livello qualitativo, anche se non direttamente percepibile, almeno per ora dai meri risultati numerici degli esami di qualifica. Segno, anche questo, di impegno e passione da parte delle istituzione formative presenti sul territorio, ma, ovviamente, non si può sempre far conto solo o in maniera principale su tali encomiabili doti. IV Nel Quaderno bianco della Scuola edito dal MIUR nel 2007, viene indicata, in Lombardia, con riferimento al 2003, una spesa annuale complessiva per studente di 8.095, a fronte di una quota capitaria/dote nella formazione regionale di 4.500, cui eventualmente aggiungere, dal 2008/2009, un importo di per ogni allievo con disabilità (il precedente meccanismo adottato dal 2005/2006 al 2007/2008 prevedeva il raddoppio della quota capitaria, fittizio nella maggior parte dei casi concreti, non essendo consentito un incremento del massimo importo ottenibile per gruppo classe). Il divario e la limitatezza delle risorse destinate alle attività di formazione è particolarmente evidente in relazione agli allievi con disabilità: infatti il costo della sola docenza di sostegno nella scuola pubblica è stimabile in circa annui pro-capite (con riferimento a dati 2007/08 in provincia di Varese). A fronte di tali dati finanziari, occorre considerare una richiesta di intervento per certi versi maggiormente qualitativo o comunque attento ai bisogni specifici dei singoli utenti nell ambito della formazione professionale, principalmente, e non solo, a mezzo delle quota oraria di personalizzazione. Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese VII

14 INDICAZIONI METODOLOGICHE: 1. Le modalità di comparazione e aggregazione dei punteggi 2. I descrittori sintetici 3. Il dettaglio per singola domanda delle prove multidisciplinari 4. La struttura dei grafici di dettaglio dei singoli punteggi per Ente/sede corsuale ed indirizzi di qualifica 1. Le modalità di comparazione e aggregazione dei punteggi In base alle indicazioni emanate da parte regionale con DDG 4635 del 9 maggio 2007 e DDUO 4753 del 12 maggio 2008, l attribuzione dei punteggi è stata così articolata: Ammissione: massimo 50, con una soglia minima pari a 30/50 V ; Prove d esame: massimo 50 punti: Prova scritta multidisciplinare centralizzata, massimo 20 punti: o Italiano e Matematica: massimo 6 ciascuno o Inglese e Informatica: massimo 4 ciascuno Prova professionale: 20 Colloquio: 10, con 60/100 quale valore soglia minimo per il conseguimento della qualifica VI. La definizione di scale diverse di riferimento nelle singole prove rende difficile un confronto tra i risultati raggiunti nelle stesse e pertanto, al fine di consentire una comparabilità tra le varie voci componenti il punteggio finale, ognuna con un diverso peso, si è provveduto ad una normalizzazione di tutti i dati in scala 100 VII. Al fine di consentire, ove opportuni, i predetti confronti e per rendere possibile un commento in base ad elementi sintetici di aggregazione, sono poi state definite le seguenti fasce di valutazione in centesimi, cui pertanto si farà riferimento: <50 Gravemente insufficiente >=50 <60 Insufficiente >=60 <70 Sufficiente >=70 <80 Discreto >=80 <90 Buono >= Ottimo V Per il 2006/2007 il punteggio doveva fare riferimento all andamento del percorso formativo, di fatto con una valutazione media dei punteggi conseguiti nelle singole annualità: per il 2007/2008, è stato invece riferito al risultato complessivamente ottenuto al momento dell ammissione stessa, rendendo pertanto meno automatico e limitante il criterio di valutazione. VI Non essendo prevista la possibilità di attribuzione di un punteggio aggiuntivo di valutazione complessiva da parte della commissione e poiché quello finale è rappresentato dalla mera somma dei punti conseguiti nelle singole prove, è risultato quasi del tutto impossibile raggiungimento della soglia massima di 100/100. Per la sessione 2007/2008 ha rappresentato un elemento positivo l introduzione del principio dell arrotondamento nel calcolo del punteggio complessivo (tale novità ha reso possibile il raggiungimento della soglia massima di 100/100 da parte di un allievo decisamente brillante del corso di Addetto audio/video dell ACOF di Busto Arsizio). VII Punteggio in centesimi = valore assoluto conseguito/valore massimo attribuibile * 100 Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese VIII

15 2. I descrittori sintetici Sono stati poi definiti due descrittori sintetici dei dati, rappresentati dalla media dei punteggi conseguiti dai singoli allievi compresi nella aggregazione di volta in volta presa in considerazione (Ente/sede corsuale o indirizzo di qualifica) e dalla deviazione standard rispetto al valore medio emergente all interno del gruppo considerato. La deviazione standard rappresenta la cifra che, in aggiunta e in detrazione rispetto alla media, identifica in forma sintetica il range di punteggi all interno dei quali si colloca il maggior numero di allievi: di conseguenza, tale valore è inversamente proporzionale al grado di omogeneità del gruppo di allievi preso in esame (minore è la deviazione, maggiore è l omogeneità di preparazione degli studenti). Tale dato non indica comunque se la collocazione omogenea degli allievi riguardi la fascia superiore o quella inferiore rispetto alla media: pertanto non è possibile né corretto desumere da questo descrittore un giudizio in positivo o in negativo rispetto al raggruppamento di allievi di volta in volta preso in esame. 3. Il dettaglio per singola domanda delle prove multidisciplinari Si ritiene utile inserire nella presente pubblicazione le tabelle di dettaglio relative alle risposte (corrette, errate o mancanti) delle singole prove centralizzate (vd. appendice contenente le prove delle due annualità). Da un punto di vista complessivo di verifica della taratura dei quesiti predisposti dagli uffici regionali, il solo dato relativo alla provincia di Varese, con un peso pari circa al 10% del complessivo numero di allievi in Regione Lombardia, non può consentire una analisi completa ed oggettiva. Il dato generale, di cui si è tuttora in attesa, consentirebbe anche a livello locale di effettuare un analisi approfondita e realistica. Le predette tabelle, anche attraverso una lettura combinata sulle due annualità, possono invece rendere possibile un confronto tra la situazione del singolo Ente o del singolo gruppo classe con i risultati complessivi a livello provinciale. Operatori e docenti potranno pertanto verificare se i punti di forza e di debolezza dei singoli raggruppamenti rispondono ad una tendenza generale o se possano/debbano essere imputati a carenze specifiche sulle quali intervenire. 4. La struttura dei grafici di dettaglio dei singoli punteggi per Ente/sede corsuale ed indirizzi di qualifica Poiché, come sopra evidenziato, la deviazione standard non consente una lettura di dettaglio sulle performances degli allievi, si è proceduto ad una più approfondita analisi per Ente/sede corsuale ed indirizzi di qualifica in relazione alle singole prove. I grafici a barre sovrapposte sono stati realizzati percentualizzando i casi delle valutazioni conseguite in base alla scala di cui alla pagina precedente sul totale allievi della singola sede o indirizzo di qualifica e del totale generale degli allievi ammessi agli esami. Il dettaglio per singola prova (e specifica disciplina per quanto concerne la prova scritta multidisciplinare centralizzata) consente di ricostruire e rendere espliciti i singoli passaggi di definizione del punteggio finale e le relazioni tra gli stessi. Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese IX

16 E evidente che tale approccio presenta ovvi limiti nei casi di limitata numerosità dell insieme di volta in volta considerato: vedasi ad esempio il caso dei pochi purtroppo troppo pochi che hanno conseguito la qualifica di termoidraulico, in relazione ai quali è evidente che gli aspetti legati alle caratteristiche personali dei singoli allievi hanno una incidenza determinante, che non consente pertanto un effettivo apprezzamento dei risultati del gruppo. Ciò nonostante, si ritiene che la modalità grafica individuata consenta comunque di acquisire interessanti informazioni, anche se avrebbe ovviamente una piena e maggiore valenza, anche a livello tecnico-metodologico, se applicata alla situazione complessiva a livello regionale dalla quale trarre utili confronti. Si sottolinea come, a livello di singoli indirizzi ed Enti/sedi corsuali, le barre possano essere lette in raggruppamento per prova/valutazione, come nei grafici alle pagg. 28 per il 2006/2007 e 80 per l annualità successiva. Tali grafici riportano i valori con riferimento ai soli corsi ordinari : infatti, pur avendo sempre ritenuto (e ritenendo tuttora) che i percorsi specifici per allievi con disabilità rappresentino un elemento di estrema ricchezza e valorizzazione del sistema formativo lombardo e provinciale (anche proprio in riferimento ai nuovi triennali ), è altrettanto evidente la loro specificità e quindi la necessità rispetto ad alcuni passaggi (quale quello relativo agli esiti degli esami di qualifica) - di considerarli in maniera distinta dal resto dell offerta VIII. VIII Prendendo spunto dalla ben nota frase di Don Lorenzo Milani Non c è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali si può ritenere che casistiche specifiche debbano essere considerate ed analizzate in forza della loro specificità. Come evidenziato nell esposizione dei dati sulle medie e deviazioni standard per indirizzo di qualifica ed Ente, di cui al paragrafo I punteggi conseguiti all ammissione e nelle diverse prove d esame di entrambe le annualità, i valori relativi ai percorsi destinati esclusivamente ad allievi con disabilità risultano, motivatamente, disomogenei (specifici) rispetto ai dati dei percorsi ordinari. Esami di qualifica in DDIF 2006/07 e 2007/08 in provincia di Varese X

17 PARTE I Anno formativo 2006/2007 Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 1

18 Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 2

19 Dati generali Gli esami per il conseguimento della qualifica di Istruzione e Formazione Professionale (Qualifica di II livello ai sensi della Decisione 85/368/CEE), in base alla sperimentazione attivata dalla Regione Lombardia a partire dall anno formativo 2002/2003, si sono svolti al termine dell anno formativo 2006/2007 in due sessioni: la prima, con somministrazione della prova multidisciplinare centralizzata in data 13 giugno 2007 e la seconda in data 28 giugno Il numero complessivo dei percorsi di formazione professionale cui si riferisce il presente monitoraggio è stato 36, di cui 34 a struttura triennale e 2 autofinanziati biennali riallineati 1 : non sono presi in considerazione, in quanto di esclusiva competenza regionale, i percorsi sperimentali attuati dalle Istituzioni scolastiche. Tra i 34 predetti percorsi, sono compresi anche 5 corsi attivati nel 2005/2006 nell ambito del Dispositivo provinciale per il completamento dell offerta formativa nell Area 2 DDIF e finalizzati specificamente a contrastare il fenomeno della dispersione scolastico/formativa degli adolescenti, i cosiddetti falsi triennali. Si è trattato dell attivazione diretta di 5 seconde annualità per soggetti con età minima di 15 anni e la precedente frequenza di almeno un anno di scuola secondaria di secondo grado o percorso di formazione professionale, ed in possesso di crediti corrispondenti ai livelli attesi per la prima annualità degli stessi percorsi triennali 2. La figura a pag. 4 mostra l articolato andamento della situazione nell ambito del triennio 2004/ /07; anche se i dati esposti non sono del tutto completi a causa della impossibilità di verificare i casi di iscrizione a percorsi formativi e di avviamento lavorativo nell apprendistato in province diverse da quella di Varese, lo schema elaborato offre diversi spunti di riflessione. Un elemento di analisi, utilizzato anche negli studi relativi ai percorsi di istruzione, è quello della regolarità anagrafica degli allievi, con riferimento a coloro che hanno frequentato la prima classe dell istruzione primaria a 6 anni e proseguendo regolarmente il proprio percorso di studi senza interruzioni o ripetizioni; pertanto, nel nostro caso specifico, sono considerati regolari gli allievi nati nel 1990, che hanno iniziato il percorso formativo provenendo direttamente dalla scuola media inferiore. Nella prima annualità 2004/2005 il tasso di regolarità anagrafica degli iscritti è del 58,6%, mentre passa al 49,0% nell anno successivo ed al 46,4% nel 2006/2007: la diminuzione deriva in parte da fenomeni di abbandono o mancato conseguimento dell idoneità al passaggio da una annualità a quella successiva, ma soprattutto dagli inserimenti di allievi provenienti da altri percorsi o di ripetenti in seconda e in terza. In relazione ai formati (in cui sono considerati sia i qualificati sia gli allievi con disabilità che hanno comunque concluso il percorso formativo in relazione ai propri specifici obiettivi conseguibili), il predetto indicatore si attesta al 47,1% ed in particolare al 44,0% per i maschi ed al 50,3% in relazione alla componente femminile. 1 Per i corsi di durata biennale, sono stati preventivamente verificati l allineamento alle metodologie ed ai contenuti dei corsi sperimentali e l adozione di specifiche misure di riallineamento delle competenze per gli allievi (con età non inferiore a 15 anni all atto di iscrizione alla prima annualità, e che dovevano aver frequentato almeno un primo anno di scuola media superiore). 2 Per tali corsi, a livello provinciale è stato reso obbligatorio un modulo aggiuntivo (Larsa) di 50 ore annue a fini di recupero/riallineamento. Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 3

20 PERCORSI DI QUALIFICA PER ADOLESCENTI ATTIVATI NEL 2004/2005 E CONCLUSI NEL 2006/2007: FLUSSO ALLIEVI NEL TRIENNIO (Dati relativi alle attività corsuali ed ai contratti di apprendistato nella provincia di Varese) 1 e annualità 2004/2005 ISCRITTI TOT. 2004/05: 607 M: 333 F: 274 Di cui regolari - nati nel 1990: 356 (M: 185 F: 171) M: 298 F: 246 IDONEI: 544 Non Idonei / ritirati: 63 M: 35 F: 28 Di cui in apprendistato: 3 Di cui nel 2005/06 * ripetono la prima: 14 - stesso corso, stesso CFP: 5 - altro corso, stesso CFP: 1 - altro CFP: 8 * inseriti in percorsi semistrutturati: 2 M: 60 F: 79 2 e annualità 2005/2006 Non iscritti F.P.: 28 (M: 22 - F: 6) Iscritti 2 anno: 516 Nuovi percorsi con accesso a 15 anni e precedente frequenza scolastica: 139 Di cui regolari - nati nel 1990: 33 (M: 12 F: 21) M: 36 F: 17 Provenienti da altri percorsi: 53 Di cui in apprendistato: 1 M: 370 F: 338 ISCRITTI TOT. 2005/06: 708 Di cui regolari - nati nel 1990: 347 (M: 173 F: 174) M: 321 F: 302 IDONEI: 623 Non Idonei / ritirati: 85 Di cui in apprendistato: 18 M: 49 F: 36 Di cui nel 2006/07: * ripetono la seconda: 13 * inseriti in percorsi semistrutturati: 1 3 e annualità 2006/2007 Di cui in apprendistato: 3 Non iscritti F.P.: 14 (M: 12 - F: 2) Iscritti 3 anno: 609 Inseriti da altri percorsi: 35 Di cui regolari - nati nel 1990: 299 (M: 145 F: 154) ISCRITTI TOT. 2006/07: 644 M: 331 F: 313 M: 302 F: 294 Di cui con percorso regolare nella F.P. dal primo all'ultimo anno: 527 (M: 258 F: 269) (@) Di cui regolari - nati nel 1990: 281 (M: 133 F: 148) FORMATI: 596 Non Idonei all'esame di qualifica: 5 Di cui rientrati nella F.P. 07/08: 3 Non Ammessi/ Ritirati: 43 M: 25 F: 18 Di cui con percorso regolare nella F.P.: 31 (M: 19 F: 12) (@) Di cui in apprendistato: 9 Di cui rientrati nella F.P. 2007/08: 4 QUALIFICATI: 577 Allievi con disabilità che hanno sostenuto prove individualizzate: 9 Allievi con disabilità che non hanno sostenuto prove d'esame: 10 M: 291 F: 286 (@) Iscritti al primo anno nel 2004/2005 dei percorsi con durata triennale effettiva e iscritti nel 2005/2006 nei corsi attivati dal secondo anno e nelle attività riallineate Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 4

21 Nel passaggio dal primo al secondo anno e dal secondo al terzo si riscontra un tasso di dispersione 3 rispettivamente del 10,4% e del 12,0%, mentre la situazione migliora in maniera apprezzabile nell annualità conclusiva, con un tasso del 7,5%. Sia al secondo che al terzo anno l inserimento di allievi di provenienza diversa dal corso di origine (non idonei in altri percorsi, utenti che avevano abbandonato la scuola o la formazione, bocciati delle scuole superiori) rappresenta un fenomeno consistente: il 7,5% degli iscritti alle seconde annualità (cui aggiungere i ,5% - relativi ai nuovi percorsi della durata effettiva biennale) ed il 5,4% in relazione alle terze. Tra i 53 provenienti da altri percorsi inseriti al secondo anno nel 2005/06, 41 hanno conseguito la qualifica; 27 sono invece i qualificati tra i 35 nuovi allievi iscritti in terza nel 2006/07, dopo la frequenza di altri percorsi scolastici o formativi. Marginale, anche se non del tutto trascurabile, il dato relativo agli allievi che hanno abbandonato il corso di formazione dopo aver ottenuto l idoneità all anno successivo (almeno con riferimento ai corsi attivi in ambito provinciale): 28 casi, pari al 5,1% degli idonei del primo anno, e 14 nel passaggio dalla seconda alla terza (2,2% dei 623 idonei al termine dell annualità 2005/2006). Nel complesso, gli allievi iscritti nel 2006/07 con regolarità di frequenza, riferita a coloro che hanno effettuato il percorso nella formazione professionale senza interruzioni a causa di non idoneità a passaggio d anno o finale, sono stati 563 (281 maschi e 282 femmine), di cui: 465 iscritti dalla prima annualità 2004/05: 419 qualificati, 18 allievi con disabilità che hanno conseguito la certificazione delle competenze accompagnata da attestato di frequenza o frequenza con profitto, 4 non idonei all esame di qualifica e 24 non ammessi/ritirati; 20 iscritti dal 2005/06 in percorsi riallineati: tutti qualificati; 77 iscritti dal 2005/06 nei cosiddetti falsi triennali : 70 qualificati, 7 non ammessi/ritirati ed 1 non idoneo all esame di qualifica. E particolarmente positivo il dato sulla regolarità della frequenza dei formati: 527 allievi sui 596 complessivi (88,4%) hanno infatti frequentato il proprio corso in maniera continuativa dal primo all ultimo anno (con una maggiore incidenza per la componente femminile 91,5% - rispetto a quella maschile, con l 85,4%). Tale dato testimonia una consistente capacità di accoglienza e di accompagnamento nel percorso di crescita personale e professionale da parte degli Operatori della Formazione, pur a fronte di una presenza elevata di casistiche, spesso gravi, di disagio personale e/o familiare degli allievi. Si noti inoltre, a tale proposito, come la percentuale di allievi con precedenti insuccessi/ritardi scolastico-formativi sia del 41,4% ad inizio attività nel 2004/2005 e ben del 76,3% in relazione ai percorsi che si sono innestati nel successivo anno formativo: tali elementi testimoniano l importanza delle attività di formazione professionale a fini di recupero scolastico e certamente anche sociale. Per quanto concerne gli allievi nati all estero, si riscontrano, all inizio dell anno formativo 2006/2007, 55 iscritti (8,5% dei 644 totali), di cui 33 maschi e 22 femmine: 7 hanno abbandonato il percorso, 1 ha sostenuto prove d esame individualizzate con esito positivo e 47 (27 maschi e 20 femmine) sono stati ammessi agli esami di qualifica. Tra questi ultimi vi sono 5 maschi e 5 femmine 3 Calcolato come segue: 100 (Allievi idonei o formati / Iscritti * 100). Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 5

22 nati nel 1990 e 22 maschi e 18 femmine con regolarità di frequenza nelle formazione professionale; hanno poi conseguito la qualifica 46 allievi, mentre 1 (disabile) non è risultato idoneo. Il predetto dato sulla regolarità di frequenza rappresenta un elemento decisamente positivo in termini di integrazione scolastica e sociale. Le scelte degli adolescenti nati all estero si sono rivolte principalmente alle aree Alimentare e Meccanica (11 casi ciascuna), seguite da quella dell Estetica (9), Elettrica elettronica (6) e Servizi d impresa (4). La tabella seguente mostra la distribuzione degli allievi per aree professionali (come definite dalla Regione Lombardia nell ambito della sperimentazione), mentre quella alla pagina seguente evidenzia il dato dei formati per qualifica / indirizzo. Annualità conclusive percorsi di qualifica in DDIF 2006/2007 Allievi iscritti, ammessi agli esami di qualifica e qualificati per area professionale di riferimento e sesso A R E A ISCRITTI AMMESSI AGLI ESAMI DI QUALIFICA QUALIFICATI M F TOT M F TOT M F TOT Alimentare e della ristorazione Artigianato artistico (*) Commerciale e delle vendite Comunicazione e spettacolo Elettrica elettronica Estetica, sport e benessere Grafica Meccanica Servizi di impresa TOTALE (*) Percorsi destinati ad allievi con disabilità Gli allievi che hanno sostenuto gli esami nelle sessioni del mese di giugno 2007 sono stati 581, di cui 576 hanno conseguito la qualifica; per un allievo assente alla sessione ordinaria è stata effettuata, con esito positivo, una prova suppletiva a settembre e pertanto i qualificati sono stati complessivamente La differenza tra iscritti ed ammessi agli esami (- 62) è relativa a 43 situazioni di mancata ammissione causata principalmente da scarsa frequenza o abbandono del corso ed a 19 casi di allievi con disabilità: di questi, 10 hanno conseguito il solo attestato di frequenza, non avendo sostenuto alcuna prova d esame, mentre a 9 allievi è stato rilasciato il certificato di frequenza con profitto, a seguito di prove differenziate e tarate sui singoli livelli di apprendimento e relativi obiettivi formativi individuali (in entrambi i casi è stata abbinata anche la certificazione delle competenze acquisite). 4 I qualificati nei percorsi dell istruzione (IPC e IPIA), con riferimento alle scuole statali, sono stati (83,9% dei iscritti ai corsi diurni). Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 6

23 Il dettaglio per indirizzo di qualifica, di cui alla tabella sottostante, evidenzia le figure per le quali si conferma una netta scelta di genere, con una esclusiva presenza maschile nelle aree della Meccanica ed Elettrica elettronica. Emerge invece una netta preponderanza femminile per Estetica, Sport e Benessere e Servizi di impresa, nonché, in misura minore, per l area Commerciale e delle vendite. Esami percorsi di qualifica in DDIF 2006/2007 Allievi qualificati per indirizzo di qualifica e sesso Qualifica Indirizzo M ALLIEVI QUALIFICATI F TOT Operatore alimentare e della ristorazione Aiuto cuoco Operatore di sala e bar Panificatore Pasticcere Operatore dell'artigianato artistico Addetto alle lavorazioni artigianali (*) Operatore commerciale Addetto alle vendite Addetto al magazzino Operatore della comunicazione visiva Addetto audio video Operatore elettrico elettronico Installatore manutentore di impianti elettrici civili e industriali Operatore per le cure estetiche Acconciatore maschile e femminile Estetista Operatore grafico Operatore di legatoria cartotecnica Operatore di prestampa Stampatore offset Operatore meccanico Addetto alle lavorazioni di occhialeria Meccanico d'auto Operatore alle macchine utensili Termoidraulico 6-6 Operatore dei servizi di impresa Operatore dei servizi amministrativi di impresa T O T A L E (*) Percorsi destinati ad allievi con disabilità Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 7

24 I punteggi conseguiti all ammissione e nelle diverse prove d esame I punteggi complessivi risultano articolati come segue, in riferimento alla scala di valutazione indicata a pag. VIII: Esami percorsi di qualifica in DDIF 2006/ Votazione conclusiva Allievi ammessi alle prove (v.a. e %) per valutazione conseguita Valutazione % Num. allievi Gravemente insuff. - - Insufficiente 0,9 5 Sufficiente 32,0 186 Discreta 42,6 248 Buona 23,0 134 Ottima 1, qualificati TOTALE 100,0 582 Anche se risulta molto limitato il peso delle valutazioni Ottima, rappresentano un elemento certamente positivo sia le percentuali di Discreta e Buona, che quella dei punteggi meramente sufficienti (inferiore ad un terzo e comunque con 97 casi con un valore 65). Aggregando da un lato il numero di valutazioni Sufficiente e Discreta e dall altro quello relativo a Buona e Ottima, è possibile ricavare un indice sintetico per indicare il livello di preparazione degli allievi, in termini di medio e alto. Esami percorsi di qualifica in DDIF 2006/ Votazione conclusiva conseguita dai qualificati Allievi per valutazione (v.a.) e aggregazione in livello di preparazione (%) per area professionale A R E A Preparazione di livello medio Sufficiente v.a. Discreta v.a. % Preparazione di livello alto Buona v.a. Ottima v.a. Alimentare e della ristorazione , ,3 126 Artigianato artistico (*) ,0 8-40,0 20 Commerciale e delle vendite , ,9 47 Comunicazione e spettacolo ,3 3-16,7 18 Elettrica elettronica , ,6 45 Estetica, sport e benessere , ,1 135 Grafica , ,0 56 Meccanica , ,1 83 Servizi di impresa ,1 7-14,9 47 TOTALE v.a , ,8 577 % 32,2 43,0 23,2 1,6 100,0 (*) Percorsi destinati ad allievi con disabilità % TOTALE v.a. Il dato complessivo che emerge risulta certamente apprezzabile, con differenze a volte significative tra le varie aree. I risultati relativi ai percorsi destinati ad allievi con disabilità, anche se ovviamente vanno rapportati agli obiettivi specifici dell utenza interessata, appaiono palesemente Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 8

25 disomogenei rispetto a quelli delle altre attività, come emerge anche dal dettaglio dei punteggi medi per singola prova esposti nelle tabelle alle pagg. 13 e 15. L area Estetica, sport e benessere, con la maggioranza relativa di qualificati (23,4%), presenta la percentuale più elevata di preparazione di livello alto, pur a fronte delle carenze di seguito rilevate sulle competenze di base. La tabella che segue evidenzia, per ogni sede corsuale, il numero di casi riscontrati con riferimento alle già richiamate fasce di punteggio, relativamente all esito complessivo. Esami percorsi di qualifica in DDIF 2006/ Votazione conclusiva dei qualificati Allievi per valutazione conseguita ed Ente/sede operativa E N T E / Sede Operativa Valutazione Sufficiente Discreta Buona Ottima TOTALE ALLIEVI A.C.O.F. Ass.ne Culturale Olga Fiorini - BUSTO A Agenzia Formativa della Provincia di Varese - C.F.P. di GALLARATE Agenzia Formativa della Provincia di Varese - C.F.P. di LUINO Agenzia Formativa della Provincia di Varese - C.F.P. di TRADATE Agenzia Formativa della Provincia di Varese - C.F.P. di VARESE ASLAM - Ass.ne Scuole Lavoro Alto Milanese - SAMARATE C.F.P. Comune di Besozzo C.I.O.F.S. F.P. Lombardia - CASTELLANZA C.I.O.F.S. F.P. Lombardia - VARESE Com. Mont. Valceresio - "Centro di Valle" BISUSCHIO CLAF Centro Lombardo Acconciature Frangi - Varese E.N.A.I.P. - BUSTO ARSIZIO E.N.A.I.P. - BUSTO ARSIZIO E.N.A.I.P. - VARESE IAL LOMBARDIA - SARONNO La Nostra Famiglia - CASTIGLIONE OLONA (*) L'ACCADEMIA Istituto di Formazione Professionale s.r.l. - Gallarate Padre Monti- SARONNO Servizio di Form. Prof.le Intercomunale - Comune di SARONNO (*) Ticino-Malpensa - SOMMA LOMBARDO TOTALE (*) Percorsi destinati ad allievi con disabilità Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/2007 9

26 Rispetto ai punteggi di ammissione, quelli conseguiti in corso di esame hanno portato in quasi tutti gli Enti ad un aumento del voto complessivo attribuito. Infatti, applicando la stessa modalità di computo della tabella sopra riportata alla sola ammissione, si riscontrano 280 casi di valutazione Sufficiente, 206 di Discreta, 88 Buona e 8 Ottima (vedasi, per i dettagli, la tab. a pag. 18 e la fig. a pag. 19). Gli esami hanno pertanto portato ad un innalzamento della valutazione complessiva (vd. aggregazioni definite a pag. 8), da una iniziale preparazione di livello medio pari all 86,4% al 75,2%, con un incremento della valutazione di livello alto dal 16,6% al 24,8%. Le tabelle che seguono (da pag. 11 a pag. 15), le prime per sede di erogazione e quindi per indirizzo di qualifica (in questo caso con successivo dettaglio per genere, relativamente ai soli valori medi), mostrano, sul totale e per ogni componente del punteggio finale, i valori medi e della deviazione standard (su questa si rinvia a quanto precisato nelle indicazioni metodologiche a pag. IX). Appare evidente, con riferimento alla prova multidisciplinare (e comunque non solo rispetto a quest ultima), che i valori relativi all Associazione La Nostra Famiglia ed al Comune di Saronno (entrambi con corsi solo per allievi con disabilità) sono disomogenei rispetto alle medie di tutti gli altri Enti. Per tale motivo, in alcune delle successive elaborazioni, i dati relativi ai predetti percorsi non verranno presi in considerazione nel computo dei punteggi medi, calcolati solo sui corsi ordinari. I valori della deviazione standard riferiti al punteggio finale ed al voto di ammissione evidenziano un buon grado di omogeneità, mentre sono palesemente più diversificati i risultati della prova professionale, del colloquio e della prova multidisciplinare: all interno di quest ultima, poi, il livello di scarsa omogeneità si differenzia per ogni singola disciplina, con il valore massimo per la matematica, dove comunque la media si attesta nella fascia del Discreto (vd. tabelle da pag. 11 a pag. 15). Con riferimento ai soli corsi ordinari (per le motivazioni sopra esposte), appare opportuno proporre un confronto (indicativo ovviamente solo in termini di tendenza, stante la composizione numerica dei gruppi: si veda la tabella sotto riportata) tra le medie conseguite dagli allievi con percorso regolare nella formazione professionale (240 maschi e 255 femmine età media complessiva: 17,69) e di coloro che non hanno avuto una costanza di frequenza dell attività formativa (42 maschi e 25 femmine età media complessiva: 18,27). Esami percorsi di qualifica in DDIF 2006/ Allievi ammessi alle prove nei percorsi ordinari (TOTALE) Media dei punteggi conseguiti - in centesimi - per singole componenti del punteggio finale Confronto tra valutazioni degli allievi per regolarità di frequenza nella formazione professionale FREQUENZA Ammissione Prova profession. PROVA SCRITTA MULTIDISCIPLINARE Italiano Matematica Inglese Informatica TOTALE Colloquio Punteggio finale Regolare (495) 70,35 78,27 78,04 73,87 69,94 76,92 74,95 78,90 73,71 Non regolare (67) 70,12 76,11 81,68 77,61 74,35 80,22 78,70 82,76 74,30 Media complessiva percorsi ordinari (562) 70,32 78,02 78,48 74,32 70,47 77,31 75,39 79,36 73,78 Gli allievi non regolari hanno conseguito risultati migliori in tutte le prove scritte, grazie probabilmente alle competenze acquisite in altri percorsi relativamente ai saperi di base; è migliore anche l esito del colloquio ed in questo caso il risultato può essere attribuito sia al predetto fattore, Esami di qualifica in DDIF in provincia di Varese Parte I - Anno formativo 2006/

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