Teoria e metodi della formazione
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- Eduardo Fede
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1 Teoria e metodi della formazione Pina Marselli Dipartimento Storia Società e Studi sull Uomo giuseppina.marselli@unisalento.it
2 Software e computer Robert Taylor, in un volume diventato ormai storico: The computer in the school: : Tutor, Tool, Tutee, Teacher College Press, Columbia University, New York 1980, proponeva una tripartizione delle modalità d'uso del computer nella didattica e nella formazione, usando delle metafore Tutor Tool Tutee
3 Software e computer Tutor nel senso di insegnante, riferendosi all utilizzazione di sw didattico CAI (Computer Assisted Instruction) Nel campo della formazione sono: CBT (Computer Based Training) Programmi orientati a supportare o sostituire l insegnante (es. autoistruzione) Presentano una struttura dei contenuti lineare o ramificata predefinita dall autore
4 Software e computer Dimostrazioni di teoremi, demo di programmi. L utente ha poca interazione con il sistema CBT Esercitazione o testing Somministrazione di quesiti a risposta multipla il cui livello viene definito dall insegnante (viene fornita la spiegazione delle risposte e del punteggio ottenuto) Tutorial Presentazioni di sequenze (più o meno multimediali) su parti del sistema e sul loro funzionamento Simulazione Simulazioni utili per l addestramento (es. i piloti ecc)
5 Software e computer Tool Il computer inteso ed usato come uno strumento di lavoro (word processor, fogli di lavoro, sw di presentazione per preparare lezioni ecc ) Totee Il computer inteso come un lavoratore forzato (ossia come l oggetto che esegue senza sosta quello che gli si dice di fare.) Fanno parte di questo aspetto i linguaggi di programmazione
6 Fad Formazione a distanza La storia della FAD è condizionata dallo sviluppo tecnologico ma, soprattutto, è l espressione delle esigenze culturali, storiche ed economiche della società in cui si colloca.
7 Evoluzione temporale della Fad
8 Le tre generazioni della FAD Prima generazione: formazione per corrispondenza Inizia in Inghilterra, Svezia, Stati Uniti a partire dalla fine del XIX secolo Rapporto uno uno L intervento è basato principalmente sulla corrispondenza Il medium è rappresentato dal materiale di stampa Responsabilità dell apprendimento quasi interamente sul discente L interazione studentesca è limitata allo scambio di elaborati. ragioneria stenografia lingue
9 Le tre generazioni della FAD Seconda generazione: formazione pluri/multimediale Anni 20 del secolo scorso Avvento di alcuni strumenti di comunicazione che usano l elettricità e sono svincolati dalla scrittura: radio, cinematografo, fotografia Comunicazione è uno a molti. Il materiale a stampa èintegrato da trasmissioni televisive, registrazioni sonore (si sfrutta la radio per l effetto di presenza che la voce trasmessa produce) e, in qualche caso, da software didattico. L'insegnamento viene identificato come processo di strutturazione e distribuzione delle informazioni nella forma di materiale cartaceo o televisivo. L'apprendimento èvisto come un processo individuale: il processo di interazione è simile a quello di prima generazione
10 Le tre generazioni della FAD Seconda generazione: formazione pluri/multimediale CNED (Francia) Centro nazionale di insegnamento a distanza Vantaggi Economia di scala Utilizzo di vari media Svantaggi Impersonalità della relazione comunicativa e quasi assenza della dimensione sociale Apprendimento alienato (impossibilità da parte dell allievo di prendere decisioni sulla forma e sul contenuto dell insegnamento) Nel 1992 nasce il Consorzio Nettuno (NETwork Teledidattico per l UNiversità Ovunque ) partnership tra università e aziende) che realizza corsi universitari a distanza mediante l utilizzazione di trasmissioni televisive, supporti multimediali e reti telematiche informatiche
11 Le tre generazioni della FAD Terza generazione: formazione in rete Metà degli anni 80 del secolo scorso Comunicazione molti a molti con possibilità di interazione. Gran parte del processo formativo si svolge in rete (on line education) attraverso l'interazione dei partecipanti, in una vera e propria comunità di apprendimento. L'insegnante si trasforma da colui che trasmette contenuti in un facilitatore dell'apprendimento
12 Le tre generazioni della FAD Terza generazione: formazione in rete Vantaggi Riduzione della distanza psicologica Stimolazione del gruppo in attività di apprendimento collaborativo Accesso alle fonti informative Flessibilità dell intervento formativo (monitoraggio sull avanzamento del corso e delle competenze acquisite) Agli studenti viene chiesta la disponibilità ad imparare in tutto l arco della loro vita
13 Evoluzione temporale della Fad
14 E learning Il sapere di rete è distribuito globalizzato ma non univoco E learning non ha una configurazione fissa èun flusso non si trasmette né si riceve si scambia non ha una struttura ordinata e gerarchica diventa reticolo
15 E learning E learning Si presta ad essere impiegato in numerosi contesti, soprattutto aziendali Interrogarsi sulle specificità dell educazione, soprattutto degli adulti per individuare criteri di progettazione degli interventi formativi a distanza
16 E learning: ri pensare la tecnologia Alla tecnologia vengono chiesti strumenti per integrare contenuti e funzioni con il modello formativo
17 E learning: ri pensare l educazione Se la cultura della rete èla CULTURA DELLA CONNETTIVITÀ, ossia è possibile interagire in un sistema che èal contempo concorrenziale e cooperativo, le istituzioni formative devono proporsi come «LABORATORI PER LO SVILUPPO DEL PENSIERO CONNETTIVO»
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