N. di alunni coinvolti: 36 esterni 13 interni (gruppo 2)

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1 DIARIO DI BORDO

2 PROGETTO SCUOLA N. di alunni coinvolti: 36 esterni 13 interni (gruppo 2) Docenti: Vittorio Fasiello; Crisostomo Donadei; Domenico Di Rocco; Roberto Esperti; Anna Maria Valvetri Descrizione delle attività svolte Costruzione e Collaudo di un Micro Scaldino (Calorimetro): Data 03/03/2016 PRESENTAZIONE: L esperienza porterà ad esaminare la produzione, la trasformazione, la conservazione e l utilizzo di energia. In particolare l energia elettrica sarà trasformata in energia termica ed accumulata (conservata) per un successivo utilizzo. PROCEDIMENTO: Prendiamo una bottiglia di plastica da 1,5 litri; partendo dalla base, operiamo un taglio a circa 11 cm di altezza. Ripetiamo l operazione con una bottiglietta da 0,5 litri: questa volta l altezza sarà di 9 cm. Per tagliare la bottiglia si può usare un punteruolo, praticare un forellino per poi infilare le punte delle forbici e procedere al taglio. Componiamo ora un vaso a doppio guscio mettendo il fondo della bottiglia piccola in quella grande. Per creare il doppio vaso usiamo degli spessori di polistirolo sul fondo e di lato come in figura 1. Fig. 1 Questo servirà ad isolare la parte interna da quella esterna ed impedirà al calore di disperdersi. Poiché dobbiamo accumulare l energia termica, dobbiamo impedirgli di propagarsi nell ambiente esterno. Ora costruiamo il coperchio. Usando un foglio di cartoncino, disegniamo un cerchio che avrà il diametro della bottiglia più grande (8,7 cm) e un altro cerchio più grande con un diametro superiore di circa due centimetri (11 cm), come in figura 2.

3 Fig. 2 Ritagliamo i cerchi e usandoli come modelli, disegniamo sul foglio di polistirolo un cerchio ed una corona circolare come in figura 3: Fig. 3 Ora ritagliamo al filo a caldo il cerchio e la corona circolare. Incollando i due pezzi il coperchio è pronto. Costruiamo l elemento elettrico che fornirà il Calore ovvero la Resistenza Elettrica. Prendiamo un filo di Nikel- Cromo, e tagliamo un pezzo lungo 65 cm. Utilizzando una penna e partendo da 14 cm avvolgiamo il filo formando 14 spire come in figura 4. Fig. 4 Facciamo dei forellini sul coperchio e infiliamo la resistenza in modo che risulti al centro del vaso. Con un filo rigido costruiamo l agitatore : servirà a rimescolare per facilitare la propagazione del Calore all interno del vaso. Tagliamo 30 cm di filo rigido ed a una estremità formiamo un cerchio del diametro poco più grande della lunghezza della resistenza. Fig 5. Fig. 5 Ora assembliamo gli ultimi componenti costruiti. La prima fase è così terminata.

4 Tempo impiegato (N. ore) 3 Strategie di insegnamento/apprendimento attivate Conversazione guidata Lezione interattiva Brain storming Lavori di gruppo Didattica laboratoriale Strumenti utilizzati - Bottiglia di plastica da 1,5 l - Bottiglia di plastica da 0,5 l - Filo di Nikel-Cromo - Filo rigido - Foglio di polistirolo - Foglio di cartoncino - Penna - Forbici - Batteria o generatore - Cronometro - Punteruolo - Filo a caldo (taglia polistirolo) - Colla - Pinze Ambienti (reali/virtuali) utilizzati Laboratorio di fisica Laboratorio di meccatronica Problemi o difficoltà incontrati e possibili soluzioni Individualismo da parte di alcuni componenti all interno dei gruppi eterogenei che erano stati formati. Coscienza dell importanza del lavoro di gruppo e della collaborazione nel risolvere i problemi affrontati. Punti di forza delle attività svolte riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. conoscere e rispettare le norme di sicurezza. Utilizzare le conoscenze apprese nell incontro precedente come mezzo di partenza per migliorare le proprie capacità personali. Interiorizzare i valori della cultura della solidarietà e dell altruismo;

5 Punti di debolezza delle attività svolte Iniziale non rispetto delle regole interiorizzate. Fretta nell arrivare alle soluzioni, senza consultare preventivamente le schede o le indicazioni fornite dai tutor. Riflessioni Ore 14.30, laboratorio di meccatronica: sono ancora nostri ospiti gli alunni delle classi di Terza Media dell I.C. SANT ELIA COMMENDA, accompagnati dai Proff. Attolico Cristian, Tundo Antonio e Lofino Anna, pronti a procedere alla seconda esperienza in programma: il numero dei presenti è aumentato rispetto al primo incontro: questo è sintomo della bontà delle scelte effettuate e segno che gli interventi programmati interessano i partecipanti. Per operare in tranquillità e sicurezza gli studenti sono suddivisi in due gruppi operativi: il Gruppo A sarà formato da 21 componenti (16 esterni e 5 esterni) ed opererà nel laboratorio di meccatronica; il Gruppo B sarà invece formato da 28 componenti (20 esterni e 8 esterni) e agirà nel laboratorio di fisica. Sono ancora rimarcate le indicazioni di sicurezza che regolano la fruizione dei due laboratori; i Proff. Fasiello e Donadei inoltre approfondiscono la loro attività mettendo in luce i rischi (bisogna utilizzare con attenzione e nel modo corretto il punteruolo, le forbici e le pinze. Inoltre mentre si utilizza il filo a caldo occorre stare attenti a non toccarlo con le mani o parti del corpo.) e le misure di sicurezza (come dispositivo di protezione individuale si useranno dei guanti da lavoro leggeri e la mascherina nel taglio del polistirolo per proteggersi dai fumi).

6 Ormai gli studenti dei due ordini di scuola si conoscono per nome e le richieste di amicizia sui network sono diventate una prassi consolidata. Anche le richieste di aiuto e di delucidazioni oggi sono limitate, segno del fatto che ormai gli studenti utilizzano le conoscenze apprese negli incontri precedenti senza nessuna remora. Anche nelle attività odierne gli alunni sono chiamati a mettere in discussione le loro abilità operative: ad esempio quale sarà il metodo migliore per disegnare una circonferenza perfetta sul corpo delle bottiglie? Alcuni gruppi segnano dei punti, altri fanno ruotare la bottiglia su un perno fisso su cui è fissato un pennarello che traccia la circonferenza ;

7 Questa è la scuola che gli alunni preferiscono: una istituzione che non si limiti essenzialmente ad una semplice trasmissione del sapere, ma che diventi luogo dove gli studenti sappiano operare con concretezza, attraverso la risoluzione di problemi o la realizzazione di attività pratiche che essi si troveranno ad affrontare in contesti diversi del loro vissuto e nelle quali si sviluppi il piacere della scoperta!

8 La prima fase è completata: si rimette velocemente tutto a posto, dandosi l appuntamento per l ultimo incontro di questa entusiasmante e coinvolgente esperienza.

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