ANTROPOZOONOSI. malattie degli animali trasmissibili all uomo. animali serbatoio della maggior parte degli agenti di zoonosi.

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1 ανϑρϖποσ = uomo ξϖον = animale νοσοσ = malattia ANTROPOZOONOSI malattie degli animali trasmissibili all uomo animali serbatoio della maggior parte degli agenti di zoonosi

2 ZOONOSI Fin dal 1000 a.c era acquisito che alcune malattie potessero trasmettersi dagli animali all uomo: testimonianze storiche e letterarie di pestilenze che colpivano contemporaneamente uomini e animali nell antichità malattie associate ad attività lavorative a contatto con animali (zoonosi occupazionali) rabbia = madre di tutte le zoonosi zoonosi: aspetto negativo/limitante la convivenza uomo/animale

3 ZOONOSI 1855, Virchow Zoonosen: Infektionen durch contagiösen Thiergifte 1886, Perroncito malattie di una singola specie animale; malattie trasmesse fra animali di specie diversa; malattie degli animali che possono passare all uomo; malattie dell uomo che possono trasmettersi agli animali 1894, Galli-Valerio - Zoonosi: malattie trasmissibili dagli animali all uomo

4 ZOONOSI 1951, OMS: Infezioni dell uomo condivise in natura da altri animali vertebrati 1954, OMS: Malattie animali trasmissibili all uomo Malattie ed infezioni naturalmente trasmesse tra (altri) animali vertebrati e l uomol 1959, OMS qualsiasi malattia e/o infezione che possa essere trasmessa naturalmente, direttamente o indirettamente, tra gli animali e l'uomo (DIRETTIVA 2003/99/CE)

5 evoluzione del concetto di ZOONOSI secondo OMS anche malattie/infezioni con sorgente d infezione comune agli animali e all uomo Acha e Szyfres (1980); Steele (1981); Schwabe (1985) fedeli alla definizione del 1951 Steele (1982) introduce concetto di non trasmissibilità Palmer, Soulsby and Simpson (1998): trasmissione non naturale

6 evoluzione del concetto di ZOONOSI Mantovani, 2000 danno alla salute e/o alla qualità della vita umana causato da relazione con (altri) animali vertebrati o invertebrati commestibili o tossici termine unico che copre tutti i problemi sanitari connessi agli animali (non solo vertebrati), indipendentemente dalla loro causa (infettiva e non) conforme al concetto di salute umana espresso dall OMS (1948) eliminato concetto di reciprocità di trasmissione

7 ZOONOSI 1951, OMS: 80 zoonosi 1980, Acha e Szyfres: 148 zoonosi 1989, Acha e Szyfres: 176 zoonosi 2001/2003, Acha e Szyfres: 190 zoonosi Taylor et al., patogeni umani 60% con potenzialità zoonosica

8 QUESTIONARIO FAO 2005 Quali sono le cinque più importanti zoonosi nel tuo Paese? Quali sono i cinque più importanti argomenti che debbono essere inclusi in un programma di SPV? Quale importanza viene data alla SPV nel tuo Paese?

9 Perception of the importance of zoonosis, Questionnaire FAO rabies tuberculosis Pe rce ntage of re plie s avian influenza brucellosis cysticercosis salmonellosis hydatidosis toxoplasmosis prion diseases campylobacteriosis leishmaniosis anthrax

10 PERCEZIONE DELL IMPORTANZA DELLE ZOONOSI (questionario = attività pratica guidata) QUALI SONO, A TUO PARERE, LE 5 PIU IMPORTANTI ZOONOSI IN ITALIA? PER OGNUNA DI ESSE MOTIVA LA SCELTA, INDICANDO IL CRITERIO/I CRITERI SCELTO/I PER INDIVIDUARNE LA PRIORITA. (dati, riferimenti bibliografici, esperienze/competenze personali ecc.)

11 ZOONOSI IN ITALIA Anno 2006 (casi umani) TOTALE CASI EMILIA- ROMAGNA PIEMONTE LOMBARDIA VENETO FRIULI MARCHE LAZIO CAMPANIA PUGLIA SARDEGNA SICILIA SALMONELLOSI BRUCELLOSI RICKETTSIOSI (?) DERMATOFITOSI (?) 174 (45 focolai) 43 (7 focolai) 35 (10 focolai) LEISHMANIOSI VISCERALE LEPTOSPIROSI LISTERIOSI TOTALE CASI FOCOLAI Agente Id FOCOLAI Agente Sosp FOCOLAI Agente NS EMILIA- ROMAGNA TOTALE CASI FOCOLAI Agente Id FOCOLAI Agente Sosp FOCOLAI Agente NS TOSSINF. ALIMEN Dati Bollettino Epidemiologico Nazionale Ministero della Salute ( sono riportati i dati solo delle regioni con il maggior n di casi per malattia

12 Notifica delle zoonosi uomo D.M.S. 15/12/1990: Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive obbligo per il medico di notifica all autorità sanitaria competente 5 classi di malattie con modalità di notifica diverse (tempi e flussi informativi), in relazione alla loro importanza

13 Notifica delle zoonosi uomo 1 a : febbre gialla, febbri emorragiche virali, peste, tifo esantematico, rabbia, tetano, trichinosi 2 a : brucellosi, leishmaniosi, leptospirosi, listeriosi, rickettsiosi, salmonellosi non tifoidee, tularemia 3 a : tubercolosi 4 a : dermatofitosi, infezioni tossinfezioni e infestazioni di origine alimentare, scabbia 5 a : altre zoonosi indicate dal Regolamento di Polizia Veterinaria

14 Notifica delle zoonosi animali D.P.R. 320/1954 Regolamento di Polizia Veterinaria (e successivi aggiornamenti) Art.1 malattie infettive e diffusive degli animali soggette a denuncia tra cui le zoonosi: rabbia, tubercolosi, brucellosi, carbonchio ematico, salmonellosi, mal rossino, morva, febbre Q, idatidosi, leptospirosi, BSE Tenuti alla denuncia soggetti pubblici (veterinari pubblici, presidi di MV, direttori di IZS, autorità portuali aeroportuali e ferroviarie ) e soggetti privati (veterinari liberi professionisti, proprietari di animali )

15 Notifica delle zoonosi animali D.P.R. 320/1954 Regolamento di Polizia Veterinaria art. 5 I casi di carbonchio ematico, di mal rossino, di salmonellosi, di brucellosi, di tubercolosi.., di morva, di rabbia, di rickettsiosi e di rogna.devono essere segnalati dal veterinario comunale all ufficiale sanitario unitamente alle misure urgenti adottate per impedire il contagio all uomo. Disposizioni applicate anche nei casi di vaiolo bovino, di trichinosi, di tularemia, di leishmaniosi, di leptospirosi, di psittacosi. Reciprocità d informazione tra medici e veterinari

16 Sorveglianza delle zoonosi Direttiva 2003/99/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 novembre 2003 sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonosici, recante modifica della decisione 90/424/CEE del Consiglio e che abroga la direttiva 92/117/CEE del Consiglio Sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici Sorveglianza della resistenza agli antimicrobici Indagine epidemiologica su focolai di tossinfezione alimentare Scambio di informazioni

17 Sorveglianza delle zoonosi Direttiva 2003/99/CE del 17/11/2003 Obbligo, per gli Stati membri, di raccolta, analisi e pubblicazione dei dati relativi all incidenza di zoonosi, di agenti zoonotici e di resistenza agli antimicrobici relazione sulle tendenze e le fonti di zoonosi trasmessa alla Commissione Europea Commissione Europea Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) EFSA + ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) relazione annuale di sintesi

18 Sorveglianza delle zoonosi a) a livello di produzione primaria e/o b) in altre fasi della catena alimentare, compresa la produzione di prodotti alimentari e mangimi sulle zoonosi dell allegato I, modificabile in relazione a: incidenza, gravità nell uomo, conseguenze economiche, tendenze epidemiologiche

19 Sorveglianza delle zoonosi Allegato 1 alla Direttiva 2003/99/CE A. Zoonosi da sottoporre a sorveglianza Brucellosi Campilobatteriosi Echinococcosi Listeriosi Salmonellosi Trichinellosi Tubercolosi da Mycobacterium bovis Escherichia coli produttore di verocitotossine

20 Sorveglianza delle zoonosi Allegato 1 alla Direttiva 2003/99/CE B. Zoonosi da sottoporre a sorveglianza a seconda della situazione epidemiologica 1. Zoonosi virali calicivirus, virus epatite A, virus influenza, rabbia, virus trasmessi da artropodi 2. Zoonosi batteriche borreliosi, botulismo, leptospirosi, psittacosi, altre tubercolosi, vibriosi, yersiniosi 3. Zoonosi parassitarie anisakiasi, criptosporidiosi, cisticercosi, toxoplasmosi 4. Altre zoonosi

21 Sorveglianza delle zoonosi Laboratori comunitari di riferimento incaricati delle analisi e delle prove per individuare la presenza delle zoonosi, degli agenti zoonotici e della connessa resistenza agli antimicrobici Laboratori nazionali di riferimento per ciascun settore per il quale è stato istituito un laboratorio comunitario di riferimento

22 Sorveglianza delle zoonosi D.L.vo 4 aprile 2006, n. 191 Attuazione della direttiva 2003/99/CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici Autorità competente = Ministero della Salute ASL effettua la sorveglianza delle zoonosi di cui all all. 1, a livello di produzione primaria e in altre fasi della catena alimentare le indagini sui focolai di tossinfezione alimentare Regioni e Province Autonome raccolgono analizzano e inviano i dati al M.S. M.S. Commissione Europea relazione sulle tendenze e le fonti delle zoonosi e della resistenza agli antimicrobici

23 ospiti e serbatoi di zoonosi quasi tutte le zoonosi possono esistere solo dove e quando sono presenti gli animali animali = serbatoio della maggior parte degli agenti di zoonosi (antropozoonosi) ospiti occasionali di agenti di zooantroponosi (Mycobacterium tuberculosis)

24 ospiti e serbatoi di zoonosi a volte solo ruolo di animalizzazione dell ambiente (sapronosi/saprozoonosi:criptococcosi, istoplasmosi, rodococcosi) a volte solo ospiti alimentatori e/o trasportatori di artropodi vettori di zoonosi (borreliosi di lyme, febbre bottonosa)

25 ospiti e serbatoi di zoonosi generalmente gli agenti di zoonosi possono sopravvivere e moltiplicarsi senza la presenza dell uomo uomo quasi sempre ospite occasionale, di solito a fondo cieco interruzione meccanismo di trasmissione per fattori biologici relativi all agente o per stili di vita dell uomo

26 ospiti e serbatoi di zoonosi a volte ospite definitivo insieme ad altre specie animali (difillobotriosi, opistorchiasi) o più importante di altre (febbre gialla, tripanosomosi americana) antropizzazione delle zoonosi unico ospite definitivo, indispensabile per il completamento del ciclo biologico dell agente eziologico (teniosi/cisticercosi)

27

28 Opistorchiasis

29 Tripanosomiasi americana (Trypanosoma Trypanosoma cruzi)

30 Teniosi/cisticercosi Life cycle of Taenia saginata Life cycle of Taenia solium

31 l uomo può determinare condizioni che favoriscono o influenzano l apparire l e/o la diffusione delle zoonosi, tramite: stili di vita: abitudini alimentari (anche degli animali) condizioni/abitudini igieniche (teniosi/cisticercosi) comportamenti legati alla religione (echinococcosi/idatidosi) condizioni socio-economiche

32 interventi sull ambiente: urbanizzazioni (zoonosi urbane) insediamenti agro-zootecnici (zoonosi rurali) disboscamenti e rimboschimenti (zoonosi silvestri) cambiamenti stato idrogeologico

33 attività economiche e non: tecniche di allevamento (allevamenti tradizionali/ intensivi) tecniche di preparazione, conservazione e distribuzione degli alimenti di o.a. scambi commerciali di animali e prodotti di o.a. (BSE) migrazioni di popolazioni, turismo (zoonosi esotiche e non)

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