Incontro informativo. Trasporto merci pericolose Aggiornamento ADR Renato Mari Giovanbattista Marini

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1 ISO 9001 : 2000 Certificato n Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza Incontro informativo Trasporto merci pericolose Aggiornamento ADR 2007 Renato Mari Giovanbattista Marini Milano, 19 gennaio 2007

2 NOVITA ADR 2007 Giornata Assolombarda Milano, 19 Gennaio 2007 Renato Mari

3 FONTI NORMATIVE ED ENTI NORMATORI

4 rganismi Normatori per il rasporto Merci Pericolose ONU AEA ICAO Dangerous Goods Panel IATA IMO ECOSOC Comitato di Esperti sul Trasporto delle Merci Pericolose e sul Sistema Globale Armonizzato di Classificazione ed Etichettatura Prodotti Chimici (GHS) ECE Working Party 15 OCTI RID Safety Committe SottoComitato di Esperti sul Trasporto Merci Pericolose SottoComitato di Esperti sul GHS IAEA olamenti per ateriale dioattivo SS.6 ICAO Istruzioni Tecniche IATA Regolamenti per Merci Pericolose via aerea IMDG CODE Orange Book Purple Book ADR Accordo Europeo RID Regolamen Internazion AEREO MARE STRADA FERROVI

5 12 febbraio 1963: Applicazione dell ADR per gli operatori italiani in regime internazionale L , n Notifica dell Accordo ADR, con annessi Protocollo e Allegati, adottato a Ginevra il 30 settembre gennaio 1997: Applicazione dell ADR per gli operatori italiani in regime nazionale. Direttive Europee Direttiva 94/55/CE Recepimento in Italia D.M Adeguamenti Tecnici Direttiva 96/86/CE Direttiva 99/47/CE Direttiva 2001/7/CE Direttiva 2003/28/CE Direttiva 2004/111/CE D.M (data di applicazione: 1 luglio 1997) D.M (data di applicazione: 23 ottobre 1999) D.M (data di applicazione: 1 luglio transitorio 18 mesi fino a 1 gennaio 2003) D.M (data di applicazione: 1 gennaio transitorio 6 mesi fino a 30 giugno 2003) D.M (data di applicazione: 1 gennaio transitorio 6 mesi fino a 30 giugno 2005) Direttiva 2006/89/CE

6 IL TRANSITO DELLE MERCI PERICOLOSE NELLE GALLERIE STRADALI

7 Il Segretario generale dell ONU ha firmato l accettazione degli emendamenti 2007 dell ADR. Obiezione formale della Svizzera relativa alle nuove disposizioni. Per bloccare gli emendamenti occorreva però (v. art. 14 dell Accordo ADR) l opposizione di almeno 5 Paesi. Insieme alla Svizzera, i soli altri Paesi disposti all obiezione, pur con qualche perplessità di ordine politico, erano: Italia, Spagna, Francia. Per le disposizioni relative alle restrizioni al passaggio nelle gallerie stradali è previsto un periodo transitorio (durante il quale possono continuare ad applicarsi le norme nazionali) fino al 31 dicembre (L Italia aveva chiesto a suo tempo, in subordine al non inserimento di queste disposizioni nell ADR 2007, di prevedere un periodo transitorio fino al 2015)

8 I LAVORI PREPARATORI: I TEMI DIBATTUTI L ONU: IL GRUPPO WP Opportunità di inserire divieti di transito per i veicoli nelle gallerie stradali: pro e contro Il peso degli incidenti occorsi 2003 e 2004 Come classificare le gallerie 2005 e 2006 Stesura finale delle disposizioni ADR 2007 Disposizioni transitorie: 3 anni

9 SICUREZZA DELLE GALLERIE STRADALI (ADR 2007) Nuova Sezione Categorie di classificazione delle gallerie stradali Nuovo Paragrafo Capitolo 1.6 Misure transitorie Le disposizioni previste nella nuova Sezione (limitazione di accesso alle gallerie) si applicano dal 1 luglio 2007 ma, fino al 31 dicembre 2009, si possono continuare ad applicare le disposizioni nazionali vigenti.

10 LE ORIGINI E LE MOTIVAZIONI LO STUDIO DELL OECD Merci pericolose Maggiore RISCHIO LE NAZIONI UNITE: il WP 15 Lavori che prendono le mosse dallo studio dell OECD Incidenti in Italia e Svizzera (Monte Bianco, Frejus ) Urgenza delle disposizioni

11 CLASSIFICAZIONE DELLE GALLERIE Non c è obbligo di classificare le gallerie ma, qualora si decida di porre restrizioni al transito di merci pericolose nelle gallerie stradali, si deve fare riferimento a queste 5 Categorie. L assegnazione di una galleria ad una certa Categoria è compito dell Autorità competente (in Italia il Ministero delle Infrastrutture e al Ministero dei Trasporti) che deve basarsi sulle caratteristiche delle gallerie (dimensioni, sistemi di sicurezza), sull analisi di rischio (compresa la disponibilità e adeguatezza di percorsi e modi di trasporto alternativi) e su considerazioni di gestione del traffico. La stessa galleria può essere assegnata a più di una Categoria, in relazione a certe ore del giorno o a certi giorni della settimana, ecc. Le Categorie vanno dunque dalla Categoria A (per le quali non vi è alcuna restrizione per le merci pericolose) alla Categoria E (per le quali è vietato il passaggio di quasi tutte le merci pericolose).

12 CATEGORIZZAZIONE La categorizzazione è basata sull assunto che nelle gallerie i tre maggiori pericoli che possono causare numerose vittime o gravi danni alla struttura di queste opere sono: a) Esplosioni; b) Rilascio di gas tossico o di liquido volatile, tossico; c) Incendi. N.B.: Le restrizioni al transito nelle gallerie non si applicano alle merci pericolose viaggianti in quantità limitate per unità di trasporto (1.1.3 dell ADR).

13 Classe 1 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B CATEGORIA C CATEGORIA D Gruppi di compatibilità A e L Gruppi di compatibilità A e L Divisioni 1.1, 1.2 e 1.5 (ad eccezione dei Gruppi di compatibilità A e L) Divisione 1.3 (Gruppi di compatibilità H e J) Divisioni 1.3 (Gruppi di compatibilità C e G) quando la massa netta totale esplosiva per unità di trasporto è maggiore di 5000 kg Gruppi di compatibilità A e L Divisioni 1.1, 1.2 e 1.5 (ad eccezione dei Gruppi di compatibilità A e L) Divisione 1.3 (Gruppi di compatibilità H e J) Divisioni 1.3 (Gruppi di compatibilità C e G), qualsiasi quantità

14 Classe 2 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B Se trasportate in cisterne: Codici di classificazione F, TF e TFC CATEGORIA C CATEGORIA D CATEGORIA E Se trasportate in cisterne: Codici di classificazione F, TF e TFC Codici di classificazione T, TC, TO e TOC Per tutti i modi di trasporto: Codici di classificazione F, TF e TFC Codici di classificazione T, TC, TO e TOC Tutte le materie

15 Classe 3 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B CATEGORIA C CATEGORIA D Codice di classificazione D, liquidi esplosivi desensibilizzati (N. ONU 1204, 2059, 3064, 3343, 3357 e 3379) Codice di classificazione D, liquidi esplosivi desensibilizzati (N. ONU 1204, 2059, 3064, 3343, 3357 e 3379) Gruppo di Imballaggio I e Codici di classificazione FC, FT1, FT2 e FTC, se trasportati in cisterna Codice di classificazione D (N. ONU 1204, 2059, 3064, 3343, 3357 e 3379) Gruppo di Imballaggio I e II, se trasportate in cisterna Codice di classificazione F2, sostanze trasportate a temperatura elevata, se trasportate in cisterna

16 Classe 4.1 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B CATEGORIA C Codici di classificazione D e DT, solidi esplosivi desensibilizzati Sostanze autoreattive tipo B (UN 3221, 3222, 3231, 3232) Codici di classificazione D e DT, solidi esplosivi desensibilizzati Sostanze autoreattive, tipo B (N. ONU 3221, 3222, 3231 e 3232) CATEGORIA D CATEGORIA E Codici di classificazione D e DT, solidi esplosivi desensibilizzati Sostanze autoreattive, tipo B (N. ONU 3221, 3222, 3231 e 3232) Sostanze autoreattive, tipo C, D, E e F UN 2956, 3241, 3242 e 3251 Tutte le materie

17 Classe 4.2 Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel TUNNEL Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B Se trasportate in cisterne: Gruppo di Imballaggio I CATEGORIA C CATEGORIA D CATEGORIA E Se trasportate in cisterne: Gruppo di Imballaggio I Gruppo di Imballaggio I e II per tutti i modi di trasporto Tutte le materie

18 Classe 4.3 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B Se trasportate in cisterne: Gruppo di Imballaggio I CATEGORIA C CATEGORIA D CATEGORIA E Se trasportate in cisterne: Gruppo di Imballaggio I Gruppo di Imballaggio I e II per tutti i modi di trasporto Tutte le materie

19 Classe 5.1 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B Se trasportate in cisterne: Gruppo di Imballaggio I CATEGORIA C CATEGORIA D CATEGORIA E Se trasportate in cisterne: Gruppo di Imballaggio I Se trasportate in cisterne: Gruppo di Imballaggio I Tutte le materie

20 Classe 5.2 TUNNEL CATEGORIA A CATEGORIA B CATEGORIA C CATEGORIA D CATEGORIA E Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna Perossidi organici, tipo B (UN 3101, 3102, 3111 e 3112) Perossidi organici, tipo B (UN 3101, 3102, 3111 e 3112) Perossidi organici, tipo B (UN 3101, 3102, 3111 e 3112) Perossidi organici, tipo C, D, E e F Tutte le materie

21 Classe 6.1 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B Nessuna CATEGORIA C CATEGORIA D Gruppo di Imballaggio I e Codici di classificazione TF1 e TFC, se trasportate in cisterne Materie tossiche per inalazione (UN da 3381 a 3390), se trasportate in cisterne Gruppo di Imballaggio I e Codici di classificazione TF1 e TFC, qualsiasi quantità Materie tossiche per inalazione (UN da 3381 a 3390), per tutti i modi di trasporto Gruppo di Imballaggio I e Codici di classificazione TF2 e TW1, se tr. in cisterne Gruppo di Imballaggio II e Codici di classificazione TF1, TF2, TFC e TW1, se trasportate in cisterne

22 Classe 6.2 TUNNEL CATEGORIA A CATEGORIA B Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna Nessuna CATEGORIA C Nessuna CATEGORIA D Nessuna CATEGORIA E Tutte le materie salvo: UN 3291 (rifiuto ospedaliero non specifico, n.a.s o rifiuto (bio)medicale, n.a.s. o rifiuto medicale regolamentato, n.a.s.); UN 3373 (materia biologica, categoria B)

23 Classe 7 TUNNEL Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B Nessuna CATEGORIA C CATEGORIA D CATEGORIA E UN2977 e 2978, esafluoruro di uranio fissile/non fissile N. ONU 2977 e 2978, esafluoruro di uranio fissile/non fissile Tutte le materie salvo: UN 2919 e 3331, Materie radioattive non fissili/fissili, trasportate secondo un accordo speciale

24 Classe 8 Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel TUNNEL Nessuna CATEGORIA A CATEGORIA B Nessuna CATEGORIA C CATEGORIA D CATEGORIA E Gruppo di Imballaggio I e Codice di classificazione CT1, se trasportate in cisterna Gruppo di Imballaggio I e Codice di classificazione CT1, per tutti i modi di trasporto Gruppo di Imballaggio I e Codici di classificazione CF1, CFT e CW1, se trasportate in cisterna Tutte le materie

25 Classe 9 Sostanze il cui trasporto non è ammesso nei vari tipi di tunnel TUNNEL CATEGORIA A CATEGORIA B Nessuna Nessuna CATEGORIA C Nessuna CATEGORIA D Codici di classificazione M2 e M3, se trasportate in cisterna (pericolo diossina o vapori infiammabili) CATEGORIA E Tutte le materie

26 SEGNALI La Categoria della galleria deve essere indicata con appositi segnali: Nessun segnale SEGNALE CATEGORIA DELLA GALLERIA Categoria A Segnale con pannello recante la lettera B Segnale con pannello recante lettera C Segnale con pannello recante lettera D Segnale con pannello recante lettera E Categoria B Categoria C Categoria D Categoria E

27 SEGNALI STRADALI Sono previsti anche appositi segnali stradali che devono essere collocati quando sia prevista sul percorso una galleria con limitazioni al transito delle merci pericolose. Sono previsti anche appositi segnali per indicare una direzione obbligatoria. Essi devono essere collocati quando sia prevista sul percorso una galleria con limitazioni al transito di merci pericolose. Questi segnali sono stati approvati dal W.P. 1 (Working Party on Road Traffic Safety) con riferimento alla Risoluzione sui Segnali Stradali (R.E.

28 ODICI DI RESTRIZIONE DI TRANSITO IN GALLERIA La restrizione al transito di specifiche merci pericolose nelle gallerie sono basate su Codici alfanumerici di restrizione di queste merci, indicate in colonna 15 della Tabella A del Capitolo 3.2. dell ADR. Tali Codici sono riportati tra parentesi nella parte inferiore della cella. Quando, invece del Codice, è indicato (-), la merce pericolosa non è soggetta a restrizione di transito nelle gallerie. Per le merci pericolose identificate con i numeri UN 2919 (materiale radioattivo, trasportato in accordo speciale, non fissile o fissile esente) e 3331 (materiale radioattivo, trasportato in accordo speciale, fissile), ci possono essere comunque restrizioni al passaggio nelle gallerie sulla base di speciali disposizioni approvate dalla(e) Autorità competente(i). Quando un unità di trasporto contiene merci pericolose a cui sono assegnati Codici differenti di restrizione di transito nelle gallerie, il Codice più severo si applica all intero carico.

29 ABELLA DEI CODICI DI RESTRIZIONE ALFANUMERICI (Colonna 15 della Tabella A) Classe 1 Divisione 1.1, Gruppi di compatibilità A e L (B) Divisione 1.1, Gruppi di compatibilità B, C, D, E, F, G e J (B1000C) Divisione 1.2, Gruppo di compatibilità L (B) Divisione 1.2, Gruppi di compatibilità B, C, D, E, F, G, H, e J (B1000C) Divisione 1.3, Gruppo di compatibilità L (B) Divisione 1.3, Gruppi di compatibilità H e J (C) Divisione 1.3, Gruppi di compatibilità C e G (C5000D) Divisione 1.4 (E) Divisione 1.5, Gruppo di compatibilità D (B1000C) Divisione 1.6 (E) UN 0190 (E) Classe 2 Codici di classificazione con le lettere F, TF, TFC (B1D) Codici di classificazione con lettere FC (D) Codici di classificazione con lettere T, TC, TO, TOC (C1D) Codici di classificazione con lettere A, O, C, CO (E) Classe 3 Codice di classificazione D (B) Gruppo di Imballaggio I e Codice di Classificazione FC, FT1, FT2, FTC (C1E) Gruppi di Imballaggio I e II (D1E) Codice di classificazione F2 (D1E) Altri (E)

30 Classe 4.1 Classe 4.2 Classe 4.3 Classe 5.1 Classe 5.2 Classe 6.1 Classe 6.2 Codici di classificazione D e DT UN 3221, 3222, 3231, 3232 Sostanze autoreattive, tipo C, D, E, F UN 2956, 3241, 3242, 3251 Altri Gruppo di Imballaggio I Gruppo di Imballaggio II Altri Gruppo di Imballaggio I Gruppo di Imballaggio II Altri Gruppo di Imballaggio I Altri Tipo B Tipo C, D, E, F Gruppo di Imballaggio I e Codici di classificazione TF1, TFC Da UN 3381 a UN 3390 Gruppo di Imballaggio I e Codici di classificazione TF2 e TW1 Gruppo di Imballaggio II e Codici di classificazione TF1, TF2, TFC e TW1 Altri UN 2814, 2900 (B) (B) (D) (D) (E) (B1E) (D1E) (E) (B1E) (D1E) (E) (B1E) (E) (B) (D) (C1D) (C1D) (D1E) (D1E) (E) (E)

31 Classe 7 UN 2977, 2978 Altri, eccetto da UN 2919 a UN 3331 Classe 8 Gruppo di Imballaggio I e Codice di classificazione CT1 Gruppo di Imballaggio I e Codice di classificazione CF1, CFT e CW1 Altri Classe 9 Codici di classificazione M2 e M3 Codici di classificazione M9 e M10 Altri Merci pericolose non menzionate sopra (C) (E) (C1D) (D1E) (E) (D1E) (D) (E) (-)

32 - RESTRIZIONI DI TRANSITO IN GALLERIA DI UNITA DI TRASPORTO DI MERCI PERICOLOSE (Tabella 8.6.4) Transito consentito in tutte le gallerie (per UN 2919 e 3331, vedere anche ) Codice di restrizione dell insieme del carico dell unità di trasporto B Restrizione Transito vietato nelle gallerie di Categoria B, C, D e E B1000C B1D B1E C C5000D C1D C1E D D1E E Transito vietato nelle gallerie di Categoria B quando la massa netta totale di esplosivo per unità di trasporto è maggiore di 1000 kg; Transito vietato nelle gallerie di Categoria C, D e E Transito vietato nelle gallerie di Categoria B e C quando trasportate in cisterne; Transito vietato nelle gallerie di Categoria D e E Transito vietato nelle gallerie di Categoria B, C e D quando trasportate in cisterne; Transito vietato nelle gallerie di Categoria E Transito vietato nelle gallerie di Categoria C, D e E Transito vietato nelle gallerie di Categoria C quando la massa netta totale di esplosivo per unità di trasporto è maggiore di 5000 kg; Transito vietato nelle gallerie di Categoria D e E Transito vietato nelle gallerie di Categoria C quando trasportate in cisterne; Transito vietato nelle gallerie di Categoria D e E Transito vietato nelle gallerie di Categoria C e D quando trasportate in cisterne; Transito vietato nelle gallerie di Categoria E Transito vietato nelle gallerie di Categoria D e E Transito vietato nelle gallerie di Categoria D quando trasportate in contenitori per la rinfusa o in cisterne; Transito vietato nelle gallerie di Categoria E Transito vietato nelle gallerie di Categoria E

33 ESEMPI PRATICI DI DIVIETI UN 1965 UN 1203 IDROCARBURI GASSOSI IN MISCELA LIQUEFATTA, N.A.S. (miscela A, A01, A02, A0, A1, B1, B2, B o C): Classe 2, Codice di classificazione 2F, Codice di restrizione galleria (B1D): il trasportato in cisterne può transitare solo nelle gallerie di categoria A; il trasportato in altri contenitori (bombole) può transitare nelle gallerie A, B e C. BENZINA: Classe 3, Codice di classificazione 2F, Codice di restrizione galleria (D1E): il trasportato in cisterne può transitare solo nelle gallerie di categoria A, B e C; il trasportato in altri contenitori (imballaggi) può transitare nelle gallerie A, B, C e D.

34 RIEMPITORE

35 Riempitore ( ) a) assicurarsi prima del riempimento delle cisterne che queste ed i loro equipaggiamenti siano in buono stato tecnico; b) assicurarsi che la data della prossima prova per i carri-cisterna, carri-batteria, carri con cisterne amovibili, cisterne mobili, contenitori-cisterna e CGEM non sia stata superata; c) riempire le cisterne solo con le merci pericolose autorizzate al trasporto in queste cisterne; d) rispettare, durante il riempimento della cisterna, le disposizioni relative alle merci pericolose in compartimenti contigui; e) rispettare, durante il riempimento della cisterna, il grado di riempimento massimo ammissibile del contenuto per litro di capacità per la materia che dovrà riempire la cisterna; f) verificare, dopo il riempimento della cisterna, la tenuta dei dispositivi di sicurezza; g) assicurarsi che nessun residuo pericoloso delle merci con le quali è stata riempita la cisterna aderisca all esterno delle cisterne che ha riempito; h) assicurarsi, quando prepara le merci pericolose ai fini del trasporto, che le prescritte etichette e la segnalazione arancio siano apposte conformemente alle disposizioni, sulle cisterne, sui carri, sui grandi contenitori e sui piccoli contenitori per il trasporto alla rinfusa; i) (riservato) j) assicurarsi, durante il riempimento di veicoli e contenitori con merce alla rinfusa, che siano applicate le pertinenti disposizioni del Capitolo 7.3 (Disposizioni relative al trasporto alla rinfusa)

36 IMBALLAGGI COMBINATI

37 IMBALLAGGI COMBINATI Gli imballaggi interni devono essere sistemati nell imballaggio esterno in modo da evitare, nelle normali condizioni di trasporto, la loro rottura, perforazione o la dispersione del contenuto nell imballaggio esterno. Gli imballaggi interni contenenti liquidi devono essere imballati con le chiusure verso l alto e sistemati in imballaggi esterni secondo i marchi prescritti di orientamento colli (v ). Gli imballaggi interni suscettibili di rompersi o perforarsi facilmente (imballaggi di vetro, porcellana, grés, alcune materie plastiche, ecc.) devono essere sistemati nell imballaggio esterno con l interposizione di materiale di imbottitura appropriato. Ogni perdita del contenuto non deve alterare in modo apprezzabile le caratteristiche protettive dei materiali di imbottitura e dell imballaggio esterno.

38 a) Possibilità di utilizzare imballaggi interni di dimensioni equivalenti o inferiori a condizione che: imballaggi interni di progettazione analoga a quella degli imballaggi interni provati (p. es. forma rotonda, rettangolare, ecc.); materiale di costruzione degli imballaggi interni (vetro, plastica, metallo, ecc.) avente una resistenza alle forze d impatto e di impilamento uguale o superiore a quella dell imballaggio interno provato inizialmente; imballaggi interni con aperture identiche o più piccole e chiusure di progettazione analoga (p.es. cappuccio avvitato, coperchio incastrato, ecc); materiale di imbottitura supplementare utilizzato in quantità sufficiente per riempire gli spazi vuoti e impedire ogni movimento apprezzabile degli imballaggi interni; imballaggi interni con la stessa orientazione nell imballaggio esterno come nel collo provato. b) Possibilità di utilizzare un numero minore di imballaggi interni provati o altri tipi di imballaggi interni definiti in a) purchè sia aggiunta imbottitura sufficiente per riempire gli spazi vuoti e impedire ogni movimento apprezzabile degli imballaggi interni Se un imballaggio esterno di un imballaggio combinato o un grande imballaggio è stato provato con successo con differenti tipi di imballaggi interni, imballaggi diversi fra questi possono essere contenuti in tale imballaggio esterno o in questo grande imballaggio. Inoltre, ove sia mantenuto un livello di prestazione equivalente, sono autorizzate le seguenti modifiche degli imballaggi interni senza necessità di sottoporre il collo ad altre prove: (ex )

39 GIR

40 GIR Altezza di caduta Per i solidi e i liquidi se la prova è effettuata con il solido o il liquido da trasportare o altra materia avente le stesse caratteristiche: Gruppo imballaggio I 1,8 m Gruppo Imballaggio II 1,2 m Gruppo imballaggio III 0,8 m Per i liquidi se la prova è effettuata con acqua; a) se la materia da trasportare ha densità 1,2 Gruppo Imballaggio II 1,2 m Gruppo imballaggio III 0,8 m b) se la materia da trasportare ha densità > 1,2, l altezza di caduta deve essere calcolata sulla base della densità relativa (d) della materia da trasportare, arrotondata alla prima cifra decimale superiore nel seguente modo Gruppo Imballaggio II d x 1,0 (m) Gruppo imballaggio III d x 0,67 (m)

41 GIR- Specifiche di costruzione (6.5.3) I GIR devono essere costruiti per resistere a deterioramenti dovuti all ambiente o essere efficacemente protetti da essi. GIR, accessori ed equipaggiamento di servizio e delle strutture devono essere progettati per resistere, senza perdite, alla pressione interna del contenuto e alle sollecitazioni durante le normali condizioni di movimentazione e di trasporto. I dispositivi di sollevamento o di fissaggio devono essere sufficientemente resistenti per non subire deformazioni importanti o cedimenti nelle normali condizioni di movimentazione e trasporto.

42 GIR- Ispezioni e prove (6.5.4) I GIR devono essere fabbricati e provati secondo un programma di garanzia di qualità giudicato soddisfacente dall Autorità competente Ogni GIR di metallo, di plastica rigida o composito deve essere ispezionato a soddisfacimento dell Autorità competente: a) prima della messa in servizio e successivamente ogni 5 anni per quanto concerne: conformità al prototipo (compresa la marcatura); stato interno ed esterno buon funzionamento dell equipaggiamento di servizio b) ad intervalli non superiori a 2,5 anni per quanto concerne: stato esterno buon funzionamento dell equipaggiamento di servizio N.B.: In entrambi i casi non è necessario togliere l eventuale protezione termica se non è indispensabile per un conveniente esame del corpo del GIR. Ogni GIR di metallo, di plastica rigida o composito destinato al trasporto di liquidi o solidi con riempimento o svuotamento sotto pressione deve essere sottoposto a prove a tenuta: a) prima della sua utilizzazione per il trasporto; b) ad intervalli non superiori a 2,5 anni Per questa prova non è necessario che il GIR sia munito delle sue chiusure. Il recipiente interno di un GIR composito può essere provato senza l involucro esterno, a condizione che non siano interessati i risultati della prova. Ogni ispezione o prova deve essere oggetto di un rapporto conservato dal proprietario del GIR almeno fino alla data della successiva ispezione o prova. Il rapporto deve contenere il risultato della ispezione e della prova e l indicazione di chi le ha

43 REGIME DI ESENZIONE QUANTITA LIMITATE PER UNITA DI COLLO (3.4)

44 UANTITA LIMITATE PER UNITA DI COLLO (Esenzione totale dal regime ADR ai sensi del capitolo 3.4) Codice per recipiente interno Imballaggi combinati a Quantità netta massima per collo b Imballaggi interni su vassoi reggiati con materiale termoretraibile o estendibile Quantità netta massima per recipiente per collo b interno (1) (2) (3) (4) (5) LQ0 Nessuna esenzione nelle condizioni di LQ1 120 ml 120 ml LQ2 1 l 1 l LQ3 c 500 ml 1 l Non autorizzato Non autorizzato LQ4 c 3 l 1 l LQ5 c 5 l Illimitato 1 l LQ6 c 5 l 1 l LQ7 c 5 l 5 l LQ8 3 kg 500 g LQ9 6 kg 3 kg LQ ml 500 ml LQ g 500 g LQ12 1 kg 1 kg LQ13 1 l 1 l LQ14 25 ml 25 ml LQ g 100 g LQ ml 125 ml LQ ml 2 l 100 ml 2 l LQ18 1 kg 4kg 500 g 4 kg LQ19 5 kg (3l) 5 kg (1 l) LQ20 Riservato Riservato Riservato Riservato LQ21 Riservato Riservato Riservato Riservato LQ22 1 l 500 ml LQ23 3 kg 1 kg LQ24 6 kg 2 kg LQ25 d 1 kg 1 kg LQ26 d 500 ml 2 l 500 ml 2 l LQ27 6 kg 6 kg LQ28 3 l 3 l a La massa lorda massima di un imballaggio combinato non deve superare 30 kg e quella dei vassoi con pellicola termoretraibile o estensibile non deve superare 20 kg ( ). NOTA: Il limite per gli imballaggi combinati non si applica quando si utilizza LQ5. b Con riserva dei limiti massimi fissati al e dei limiti individuali fissati nella tabella 3.4.6, le merci pericolose possono essere imballate in comune con altri oggetti o materie a condizione che questo non provochi nessuna reazione pericolosa in caso di perdita ( ). c Per le miscele omogenee della Classe 3, contenenti acqua, le quantità specificate riguardano solo le materie della classe 3 contenute in queste miscele. d Per i numero ONU 2315, 3151, 3152 e 3432 trasportati in un apparecchio, le quantità massime per imballaggio interno non devono essere superate per ogni apparecchio. L apparecchio deve essere trasportate in un imballaggio a tenuta e il collo così formato deve essere conforme al 3.4.4c). Gli apparecchi non devono essere imballati in vassoi con pellicola termoretraibile o

45 Il codice riportato nella colonna (7) della tabella A del capitolo 3.2 è stato modificato da LQ 19 e LQ 7 (innalzando i valori soglia per il trasporto in esenzione da 3 litri per imballaggi combinati e 1 litro per imballaggi interni a 5 litri per ambedue i casi) relativamente ai liquidi tossici e corrosivi del gruppo di imballaggio III (escluso il mercurio di cui al numero UN 2809) a cui sono associati i seguenti numeri UN: 1556, 1583, 1591, 1593, 1597, 1599, 1602, 1656, 1658, 1686, 1710, 1718, 1719, 1731, 1755, 1757, 1760, 1761, 1783, 1787, 1788, 1789, 1791, 1793, 1805, 1814, 1819, 1824, 1835, 1840, 1848, 1851, 1887, 1888, 1897, 1902, 1903, 1908, 1935, 1938, 2021, 2024, 2030, 2205, 2206, 2209, 2225, 2235, 2269, 2272, 2273, 2274, 2279, 2289, 2290, 2294, 2299, 2300, 2311, 2320, 2321, 2326, 2327, 2328, 2431, 2432, 2433, 2470, 2491, 2496, 2501, 2504, 2511, 2515, 2518, 2525, 2533, 2564, 2565, 2580, 2581, 2582, 2586, 2609, 2656, 2661, 2664, 2667, 2669, 2672, 2677, 2679, 2681, 2688, 2689, 2693, 2730, 2732, 2735, 2739, 2747,2753,2785,2788, 2790, 2801, 2810, 2815, 2817, 2818, 2819, 2820, 2821, 2829, 2831, 2837, 2849, 2872, 2873, 2874,2902,2903, 2904,2922, 2937, 2941, 2942, 2946, 2991, 2992, 2993, 2994, 2995, 2996, 2997, 2998, 3005, 3006, 3009, 3010, 3011, 3012, 3013, 3014, 3015, 3016, 3017, 3018, 3019, 3020, 3025, 3026, 3055, 3066, 3140, 3141, 3142, 3144, 3145, 3172, 3264, 3265, 3266, 3267, 3276, 3278, 3280, 3281, 3282, 3287, 3293, 3320,3347, 3348, 3351, 3352, 3410, 3411, 3413, 3414, 3415, 3418, 3421, 3422, 3424, 3426, 3429, 3434, 3435 e 3440 Nota: L elevazione da 3 litri a 5 litri era già stato anticipata per le soluzioni di ipoclorito (UN 1791) con l accordo multilaterale di deroga M165 del per il trasporto su strada, sottoscritto dall Italia in data La modifica ai codici LQ4 e LQ5 con l aggiunta del riferimento alla nota c) era stata anticipata, per il trasporto ferroviario, con l Accordo multilaterale di deroga RID

46 DOCUMENTO DI TRASPORTO

47 INDICAZIONI DOCUMENTO DI TRASPORTO ( ) ADR 2007 a) Numero di identificazione UN, preceduto dalle lettere UN; b) Nome di spedizione appropriato (integrato entro parentesi, ove richiesto, con il nome tecnico); c) - Codice di classificazione (v. colonna 3b della Tabella A del capitolo 3.2) per le sostanze e articoli esplosivi di Classe 1. - Se nella colonna 5 della Tabella A del capitolo 3.2 figurano numeri dei modelli di etichette diversi da 1, 1.4, 1.5 e 1.6, questi numeri devono seguire tra parentesi il codice di classificazione; Nota: per i materiali radioattivi v e per quelli presentanti un rischio secondario, v. ugualmente la disposizione speciale Numero/i identificativo/i del modello/i di etichetta/e di pericolo, indicando entro parentesi quello/i relativo/i alle etichette di pericolo secondario (v. colonna 5 della Tabella A del capitolo 3.2 o come da disposizione speciale in colonna 6 ), per le materie e oggetti delle altre classi; d) Gruppo di imballaggio (ove assegnato), eventualmente preceduto dalle lettere G.I. e, in regime internazionale, P.G ; e) Numero e descrizione dei colli. I codici di imballaggio dell ONU possono essere utilizzati soltanto per completare la descrizione della natura del collo: p.es. una cassa (4G) (*); f) Quantità totale di merci pericolose (in volume o massa lorda o massa netta come appropriato) differenziate per numero UN, nome di spedizione e/o, se applicabile, gruppo di imballaggio oppure per categoria di trasporto con riferimento a ; Nota: nel caso in cui si applichi , la quantità totale deve essere indicata conformemente a g) Nome e indirizzo dello speditore h) Nome e indirizzo del/i destinatario/i i) Dichiarazione, ove prevista da accordi speciali * Contrariamente a quanto riportato nella circolare D.G. n. 160 del del Ministero dei Trasporti e della Navigazione, con l ADR 2007 non è più ammesso procedere alla descrizione dei colli (imballaggi, grandi recipienti per la rinfusa e grandi imballaggi) facendo semplice riferimento al loro codice di marcatura identificativa.

48 SEQUENZA INDICAZIONI DOCUMENTO DI TRASPORTO Ammessa un unica sequenza per le informazioni sul d.d.t., nell ordine prede ADR 2005 ADR 2007 a), b), c) e d) UN 1098 ALCOOL ALLILICO, 6.1(3), I a), b), c) e d) UN 1098 ALCOOL ALLILICO, 6.1(3), I Oppure b), c), a), d) ALCOOL ALLILICO, 6.1 (3), UN 1098, I

49 TENTATA VENDITA ( h) Con l accordo delle Autorità competenti dei Paesi interessati dal trasporto, quando le merci pericolose sono trasportate per essere consegnate a destinatari multipli che non possono essere identificati all inizio del trasporto, i termini Consegna Vendita Possono essere indicati in sostituzione del nome ed indirizzo del o dei destinatari.

50 IMBALLAGGI VUOTI, NON RIPULITI ( ) Per le merci della Classe 2, sul d.d.t. è possibile fare riferimento anzichè all etichetta, alla Classe 2. p.es. nel caso dei gas di petrolio liquefatti: IMBALLAGGIO VUOTO, 2 Oppure IMBALLAGGIO VUOTO, 2.1 CISTERNE VUOTE, NON BONIFICATE ( ) Così come per gli imballaggi, anche relativamente alle cisterne non si applica f), vale a dire l indicazione sul d.d.t. della quantità totale di merce pericolosa.

51 RITORNO A VUOTO ( ) Quando i mezzi di contenimento vuoti non ripuliti, contenenti residui di merci pericolose diverse da quelle della Classe 7, sono ritornati allo speditore, i d.d.t. preparati per il trasporto dei mezzi di contenimento pieni di queste merci possono essere ugualmente utilizzati. L indicazione della quantità deve essere eliminata (mascherandola, cancellandola o con ogni altro mezzo) e sostituita dai termini RITORNO A VUOTO, NON RIPULITO

52 STANDARD DI RIFERIMENTO

53 RECIPIENTI A PRESSIONE 6.2.2: Sostituire lo standard di riferimento EN 1442:1998 con EN 1442: 1998/A2; 2005 bombole di acciaio saldato trasformabili e ricaricabili per gas di petrolio liquefatto (GPL) Progettazione e costruzione 6.2.3: Quando un appropriato standard è riferito nella sezione (Recipienti a pressione progettati, costruiti o provati conformemente alle norme) o (Recipienti a pressione UN), l Autorità Competente deve, entro 2 anni, ritirare il riconoscimento dell utilizzazione di ogni codice tecnico per gli stessi scopi. Questo non rimuove il diritto dell Autorità Competente di riconoscere codici tecnici per tener conto dei progressi scientifici e tecnici o quando non esiste nessuna norma o per trattare aspetti specifici non ripresi nelle norme. L Autorità Competente deve trasmettere al Segretariato ECE/ONU una lista dei codici tecnici che riconosce. Questa lista dovrebbe includere le seguenti informazioni: nome e data del codice, campo di applicazione del codice e informazioni su dove può essere procurato. Il Segretariato deve rendere accessibile queste informazioni sul sito internet.

54 CISTERNE : Quando un appropriato standard è riferito nella sezione (Cisterne progettate, costruite e provate conformemente alle norme), l Autorità Competente deve, entro 2 anni, ritirare il riconoscimento dell utilizzazione di ogni codice tecnico per gli stessi scopi. Questo non rimuove il diritto dell Autorità Competente di riconoscere codici tecnici per tener conto dei progressi scientifici e tecnici o quando non esiste nessuna norma o per trattare aspetti specifici non ripresi nelle norme. L Autorità Competente deve trasmettere al Segretariato ECE/ONU una lista dei codici tecnici che riconosce. Questa lista dovrebbe includere le seguenti informazioni: nome e data del codice, campo di applicazione del codice e informazioni su dove può essere procurato. Il Segretariato deve rendere accessibile queste informazioni sul sito internet.

55 CISTERNE

56 MARCATURA CISTERNE ( ) La targa di metallo deve comprendere anche: La pressione esterna di calcolo (v ) (*) Data e titolo dell ultima prova sostenuta: mese, anno seguiti dalla lettera P quando trattasi di prova iniziale o periodica (v e ) o mese, anno seguiti dalla lettera L quando trattasi di prova di tenuta intermedia (v ). N.B. Quando la prova periodica comprende una prova di tenuta, soltanto la lettera P deve essere indicata sulla targa. (*) Non meno di 21 kpa (0,21 bar) oltre la pressione interna

57 FASCICOLO CISTERNA ( ) Documento che contiene tutte le informazioni tecniche importanti concernenti una cisterna, un veicolo batteria o un CGEM, come le attestazioni e i certificati menzionati in (Approvazione del prototipo), (Controlli e prove relativamente a tutte le classi) e (Controlli e prove relativamente alla Classe 2). Il fascicolo cisterna deve essere conservato dal proprietario o dal gestore, che devono essere in grado di presentare questi documenti su domanda all Autorità Competente. Il fascicolo della cisterna deve essere tenuto per tutta la durata della vita della cisterna e conservato per 15 mesi dopo che la cisterna è stata ritirata dal servizio. In caso di cambio del proprietario o del gestore durante la durata della vita della cisterna, il fascicolo cisterna deve essere trasferito a questo nuovo proprietario o gestore. Copia del fascicolo e di tutti i documenti successivi devono essere messi a disposizione dell esperto per le prove, controlli e verifiche delle cisterne ( e ) durante i controlli periodici o straordinari. N.B. Per le cisterne fisse e i contenitori cisterna costruiti prima del 1 gennaio 2007 che non sono conformi alle prescrizioni di 4.3.2, e concernenti il fascicolo cisterna, la registrazione delle informazioni per il fascicolo cisterna deve essere effettuata al più tardi in occasione della prossima ispezione periodica.

58 CONTENITORI PER GAS AD ELEMENTI MULTIPLI (CGEM)

59 MARCATURA DEI DISPOSITIVI DI SFIATO DELLA PRESSIONE ( ) ADR 2005 ADR 2007 Sui dispositivi a molla di sfiato della pressione, le seguenti indicazioni devono essere marcate in maniera chiara e permanente: a) la pressione nominale di scarico (in bar o kpa), b) la tolleranza ammissibile per la pressione di apertura; c) la portata nominale del dispositivo in m 3 di aria normalizzata per secondo (m 3 /s). Per quanto possibile, si deve riportare anche la seguente informazione: d) Il nome del fabbricante e l appropriato numero di riferimento del dispositivo. La portata nominale che è indicata sul disco di rottura deve essere determinata conformemente al documento CGA S La portata nominale marcata sui dispositivi di decompressione a molla per i gas liquefatti a bassa pressione deve essere calcolata conformemente alla norma ISO :1991. I dispositivi di sfiato della pressione devono essere chiaramente e in modo permanente marcati con le seguenti iscrizioni: a) nome del fabbricante e numero di riferimento del dispositivo; b) valore di taratura della pressione e/o della temperatura di apertura; c) data dell ultima prova. La portata nominale marcata sui dispositivi di decompressione a molla per i gas liquefatti a bassa pressione deve essere calcolata conformemente alla norma ISO :1991

60 ESENZIONI

61 ESENZIONI RELATIVE ALLA NATURA DELL OPERAZIONE DI TRASPORTO ( ) Aggiunto nuovo sottoparagrafo f) in tema di esenzioni dalla normativa ADR. a) trasporto di merci pericolose effettuato da privati quando queste merci sono confezionate per la vendita al dettaglio e sono destinate al loro uso personale o domestico o alle attività ricreative o sportive a condizione che siano adottati provvedimenti per impedire ogni perdita del contenuto nelle normali condizioni di trasporto. Le merci pericolose in GIR, grandi imballaggi o cisterne non sono considerate come imballate per la vendita al dettaglio; b) trasporto di macchinari o dispositivi non specificati dall ADR e che possono contenere merci pericolose al loro interno o nei loro circuiti di funzionamento, a condizione che siano adottati provvedimenti atti ad impedire ogni perdita del contenuto nelle normali condizioni di trasporto; c) trasporto effettuato dalle Imprese, come complemento alla loro attività principale, quali l approvvigionamento di cantieri edilizi o di costruzioni civili, o per il tragitto di ritorno da questi cantieri, o per lavori di controllo, riparazione o manutenzione, in quantità non superiori a 450 litri per l imballaggio e nei limiti delle quantità massime totali specificate al Devono essere adottati provvedimenti atti ad impedire ogni perdita del contenuto delle normali condizioni di trasporto. Queste esenzioni non si applicano alla Classe 7. I trasporti effettuati da tali imprese per il loro approvvigionamento o la distribuzione esterna o interna non rientrano nella presente esenzione; d) trasporto effettuato dai servizi di emergenza o sotto il loro controllo, in particolare per i veicoli di soccorso che trasportano veicoli incidentati o in avaria e contenenti merci pericolose;

62 ESENZIONI RELATIVE ALLA NATURA DELL OPERAZIONE DI TRASPORTO ( ) (segue) e) trasporto di emergenza destinato a salvare vite umane o a proteggere l ambiente, a condizione che siano adottate tutte le misure necessarie ad effettuare questi trasporti in tutta sicurezza. f) trasporto di recipienti e cisterne statici o di stoccaggio, vuoti non ripuliti, che hanno contenuto gas di Classe 2, gruppi A, O o F, sostanze di Classe 3 o Classe 9 appartenenti al gruppo di imballaggio II o III o pesticidi della classe 6.1 appartenenti al gruppo di imballaggio II o III, alle seguenti condizioni: tutte le aperture, con l eccezione dei dispositivi di sfiato della pressione (quando installati), siano ermeticamente chiuse; siano state adottate misure per prevenire qualsiasi perdita del contenuto in condizioni normali di trasporto; e il carico sia fissato in celle o gabbie o in altri dispositivi di movimentazione o fissati al veicolo o contenitore in modo tale da impedirne ogni movimento o spostamento durante le normali condizioni di trasporto. Questa esenzione non si applica ai recipienti o cisterne statici o per stoccaggio che abbiano contenuto esplosivi desensibilizzati o sostanze il cui trasporto sia vietato dall ADR Nota: per i materiali radioattivi, vedere

63 ESENZIONI RELATIVE AL TRASPORTO DI GAS ( ) Emendato il sottoparagrafo d) in tema di esenzioni dalla normativa ADR. a) trasporto dei gas contenuti nei serbatoi di un veicolo effettuante un operazione di trasporto ed utilizzati per la sua propulsione o per il funzionamento di uno dei suoi equipaggiamenti (per esempio equipaggiamenti frigoriferi); b) trasporto dei gas contenuti nei serbatoi di carburante dei veicoli trasportati. La valvola situata tra il serbatoio e il motore deve essere chiusa e il contatto elettrico deve essere interrotto; c) trasporto dei gas dei gruppi A e O (conformemente al paragrafo ) la cui pressione nel recipiente o nella cisterna ad una temperatura di 15 C, non superi 200 kpa (2 bar) e che siano interamente gassosi durante il trasporto. Ciò si applica a tutti i tipi di recipiente o di cisterna, per esempio anche alle diverse parti di macchinari o apparecchiature; d) trasporto dei gas contenuti negli equipaggiamenti per il funzionamento dei veicoli (p.es. gli estintori) compresi quelli contenuti nelle parti di ricambio (p.es. pneumatici gonfiati); questa esenzione si applica anche ai pneumatici gonfiati trasportati come carico; e) trasporto dei gas contenuti negli equipaggiamenti speciali dei veicoli e necessari al funzionamento di questi equipaggiamenti speciali durante il trasporto (sistemi di raffreddamento, pescanti, riscaldatori, ecc.), come pure i recipienti di ricarica per tali equipaggiamenti e i recipienti da restituire, vuoti non ripuliti, trasportati nella stessa unità di trasporto; f) trasporto dei serbatoi a pressione statici, vuoti non ripuliti, che sono trasportati,a condizione che tutte le aperture, ad eccezione dei dispositivi di decompressione (quando sono installati) siano ermeticamente chiuse;

64 DEFINIZIONI

65 NUOVE DEFINIZIONI (1.2.1) Capacità della cisterna o compartimento della cisterna Volume totale interno della cisterna o del compartimento della cisterna espresso in litri o metri cubi. Quando è impossibile riempire completamente la cisterna o il compartimento della cisterna a causa della sua forma o tipo di costruzione, deve essere fatto riferimento a questa capacità ridotta per la determinazione del grado di riempimento e per la marcatura della cisterna. Membro dell equipaggio del veicolo Conducente o qualsiasi altra persona che accompagna il conducente per ragioni di sicurezza, security, formazione o la cui presenza sia giustificata da esigenze operative. Nota: superata quindi l interpretazione del capitolo 8.2 dove il riferimento relativo all equipaggio del veicolo era a conducenti muniti di Certificato di formazione professionale ADR.

66 CLASSIFICAZIONE (Allineamento con i criteri GHS)

67 CLASSE 3 - Criteri di classificazione e assegnazione Gruppi di Imballaggio Gruppo di Imballaggio Punto di infiammabilità ( C in v.c.) Punto di ebollizione I - 35 C II < 23 C > 35 C III 23 C e 60 C (61 C) > 35 C Per liquidi con rischi secondari, considerare il Gruppo di imballaggio in accordo alla Tabella di cui sopra e, in base alla gravità del rischio secondario, effettuare la classificazione in accordo alla Tabella delle precedenze dei pericoli in Nota: i valori in rosso sono quelli aggiornati con l ADR 2007; i valori in corsivo, tra parentesi, sono quelli riferiti all ADR 2005.

68 CLASSE Criteri di classificazione e assegnazione Gruppi di Imballaggio Pericolo di tossicità Gruppo di Imballaggio DL 50 orale (mg/kg) DL 50 dermale (mg/kg) CL 50 inalatoria (mg/l) polveri e nebbie (mg/l) (* Altamente tossico I 5 50 (40) 0,2 (0,5) Tossico II > 5 e 50 > 50 (40) e 200 > 0,2 (0,5) e 2 Leggermente tossico III > 50 e 300 (Solidi > 50 e 200) (Liquidi > 50 e 500) > 200 e 1000 > 2 e 4 (10) stanze corrosive con tossicità delle polveri e delle nebbie del gruppo di Imballaggio I sono di Class 1 solo se la tossicità orale e dermale è del I o II Gruppo di Imballaggio; in caso contrario sono sse 8. gas lacrimogeni sono inclusi nel Gruppo di Imballaggio II, anche se i dati concernenti la loro ssicità corrispondono ai criteri del Gruppo di Imballaggio III. 50 (orale e dermale) e CL 50 (inalatoria) rappresentano rispettivamente dose e concentrazione che provocano la morte nel 50% degli animali in un tempo di osservazione di 14 giorni. I criteri di tossicità per inalazione delle polveri e delle nebbie sono basati su valori di CL 50 per esposizioni di 1h; CL 50 (4h) x 4 è considerata equivalente a CL 50 (1h) ota: i valori in rosso sono quelli aggiornati con l ADR 2007;

69 ETICHETTE

70 PEROSSIDI ORGANICI ADR 2005 ADR 2007 Nota L etichetta in vigore al 31 dicembre 2006 (ADR 2005) può continuare ad essere utilizzata fino al 31 dicembre 2010.

71 RIEPILOGO PRINCIPALI NOVITA ADR 2007

72 PARTE 1 restrizioni al passaggio delle merci pericolose nelle gallerie stradali ; esenzione totale dall ADR nel trasporto di recipienti di stoccaggio statici, vuoti, non ripuliti; definizioni di: capacità di un serbatoio o di un suo compartimento; fascicolo cisterna; membro dell equipaggio; nuove prescrizioni concernenti l esame dei consulenti per la sicurezza del trasporto ; inclusione della Classe 9 tra i prodotti soggetti ad ADR/RID nel trasporto intermodale ove non classificati pericolosi dai Regolamenti marittimo e aereo.

73 PARTE 2 classificazione di default dei fuochi pirotecnici; abbassamento del punto di infiammabilità dei liquidi di Classe 3 da 61 C a 60 C; nuovi valori soglia di tossicità acuta per le sostanze tossiche di Classe 6.1; modificazioni per le materie infettanti di Classe 6.2: definizione di colture; aggiornamenti della tabella contenente esempi di materie infettanti della Categoria A; esclusioni dall ADR dei campioni di pazienti umani e animali con minima probabilità di contenere agenti patogeni, quali es. prelievi di sangue o di urina, e dei rifiuti aventi il Codice CER (rifiuti la cui raccolta e smaltimento non richiedono precauzioni particolari in funzione della prevenzione di infezioni: p.es. abbigliamenti, contenitori ed indumenti monouso) e (rifiuti la cui raccolta e smaltimento non richiede precauzioni particolari in funzione della prevenzione di infezioni);

74 PARTE 3 modificazioni alla Tabella A Lista delle merci pericolose (inserimento in colonna 15 dei Codici restrizione gallerie ; sostituzione del riferimento alla tensione di vapore a 50 C superiore a 175 kpa con quello della temperatura di ebollizione non superiore a 35 C; sostituzione in colonna 7, eccetto per il numero UN 2809, del riferimento a LQ 19 con LQ 7); cancellazione di alcune rubriche e introduzione di nuove tra cui UN 3469 e 3470 relative alle vernici corrosive/infiammabili e UN 3291 relativa ai rifiuti ospedalieri in azoto liquido refrigerato ; modificazione della rubrica UN 3373 da Campioni di diagnostica o Campioni clinici a Materia biologica, Categoria B ; nuove disposizioni speciali (trasporto di aerosol come rifiuti; esenzione dall ADR di bombole contenenti non più di 0,5 l di anidride carbonica e di recipienti metallici destinati a contenere gas per mongolfiere); elevazione dei valori soglia da 3 l a 5 l (LQ 19) per il trasporto in quantità limitata per unità di collo di liquidi tossici e corrosivi del Gruppo di Imballaggio III.

75 PARTE 4 specificazione in dei requisiti dei recipienti a pressione per il trasporto di liquidi e solidi; individuazione in P300 di requisiti specifici per aerosol, cartucce di gas e cartucce per pile a combustibile; modificazione dell istruzione di imballaggio P650; nuovo paragrafo relativo al fascicolo delle cisterne.

76 PARTE 5 marcatura SOVRAIMBALLAGGIO nella lingua del Paese di origine nonché in inglese, francese o tedesco; apposizione etichetta orientamento colli ; nuova etichetta per i perossidi organici ; apposizione pannelli arancio; documento di trasporto: unico ordine di trascrizione per le informazioni soggette a sequenza obbligatoria; semplificazione delle informazioni per consegne multiple e gas ; semplificazione per il ritorno dei mezzi di contenimento vuoti, non ripuliti.

77 PARTE 6 sostituzione entro due anni delle norme nazionali di progettazione per recipienti in pressione e in cisterne con le norme EN richiamate nelle tabelle in 6.2.2, e ; ristrutturazione capitolo 6.5 relativo ai GIR; nuove procedure di prova per generatori aerosol; tempistica differenziata per prove iniziali o periodiche e intermedie da riportare nella marcatura delle cisterne; ridefinizione delle informazioni da riportare sui dispositivi di decompressione (sfiato) dei CGEM.

78 PARTE 7 Estensione del riferimento ai veicoli e contenitori anche ai contenitori per il trasporto alla rinfusa ; nuove disposizioni per il trasporto alla rinfusa dei rifiuti della Classe 6.2, UN 3291; caricamento, ove praticabile, dei colli contenenti liquidi sotto contenenti solidi; posizionamento dei colli in conformità all etichetta di orientamento; revisione delle disposizioni per la messa in sicurezza del carico; nuove disposizioni concernenti impilamento, carico e scarico. quelli

79 PARTE 8 assegnazione dei codici di restrizione in galleria e relativo significato in termini di divieto di passaggio. PARTE 9 Obbligo del limitatore di velocità per i veicoli con massa massima superiore ai 3,5 t immatricolati per la prima volta dopo il 31 dicembre 2007.

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