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1 Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A / 2014 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. Il mutamento linguistico: la linguistica storica Premessa: le lingue variano nel tempo Ess.: lat. ĭlle quello > lat. volg. ĭllī > it. antico elli egli > egli lat. cantare habeo ho da cantare (> canterò) > lat. volg. cantare *ao > fior. ant. cantarò > canterò ingl. medio meet [ me:t], foot [ fo:t] > ingl. moderno [ mi:t], [ fu:t] dimensione diacronica della variazione

2 Asse della simultaneità / sincronia (A-B) e asse della successione / diacronia (C-D): C A B D (A-B): esclusione dell intervento del tempo (C-D): cambiamenti lungo l asse del tempo (Saussurre, F. de, 1916, Cours de linguistique general, Paris, Éditions Payot & Rivages; trad. it. a cura di Tullio de Mauro, 1967, Bari, Laterza) 2

3 Mutamento linguistico: cambiamenti che avvengono in una lingua nel corso del tempo ai vari livelli di analisi (fonologico, morfologico, sintattico, lessicale) mutamento più veloce del mutamento genetico e biologico, ma più lento dei mutamenti socio-culturali (richiede di norma più di una generazione) Ess.: G. Leopardi, Zibaldone di pensieri (prima metà del XIX sec.) Passioni, morti, tempeste ec. piacciono egregiamente, benché sian brutte, per questo solo che son bene imitate, (...) perché l uomo niente tanto odia quanto la noia, e però gli piace di veder qualche novità ancorché brutta. Tragedia, commedia, satira han per oggetto il brutto, ed è una mera quistion di nome il contrastar se questa sia poesia. Il brutto, come tutto il resto, deve star nel suo luogo; e nell epica e lirica avrà luogo piú di raro, ma spessissimo nella commedia tragedia satira, ed è quistion di parole ec. come sopra. testo perfettamente leggibile per un parlante di italiano del XXI secolo 3

4 1.1 Conservazione vs. innovazione nella storia delle lingue: standard normativo Standard normativo: regole della lingua registrate dalle grammatiche prescrittive e insegnate come modello nell istruzione scolastica la tradizione normativa è talvolta in ritardo rispetto agli usi correnti, soprattutto rispetto alle varietà colloquiali meno sorvegliate e/o connotate diafasicamente o diastraticamente verso il basso; questo è particolarmente vero nella storia italiana Es.: pronome soggetto egli vs. lui, ella vs. lei costei abbracciò Salabaetto, et egli lei (...) (Boccaccio, Decameron, ottava giornata, novella decima) Pietro Bembo, Prose della Volgar Lingua (XVI sec.): Dunque se esso Adamo fu nobile, tutti siamo nobili, e se lui fu vile, tutti siamo vili (Dante, Convivio, IV 15 4) 4

5 Egli, tenendosi sempre il breviario aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo sguardo in su, per ispiar le mosse di coloro; (...)... Disposto... disposto sempre all ubbidienza. E, proferendo queste parole, non sapeva nemmen lui se faceva una promessa, o un complimento. (...) e lui continuò allora a raccontare altre di quelle belle cose. (...) Il conte zio dovette anche lui lasciar parlare un poco, e stare a sentire (...) (A. Manzoni, I promessi sposi, 1840) Sembra di capire che per accrescere l attrazione elettorale dell Udc, egli [F. Casini] la vorrebbe trasformare in una formazione di rassemblement, in un partito di raccolta per un intera area. (Corriere della Sera, 16/9/2012; cfr. il fenomeno dell ipercorrettismo: il parlante o lo scrivente si corregge, sostituendo una forma che percepisce come sbagliata sulla base degli errori più comuni e frequenti, con un altra forma, di fatto errata, nell intenzione di avvicinarsi ai registri alti e di imitare lo standard *nessuno vuole parlare con egli (vs. lui) (Fresu, R., Ipercorrettismo, in Simone, R. (a cura di), Enciclopedia dell italiano, Roma, Istituto dell Enciclopedia Italiana) 5

6 Es./2: periodo ipotetico con imperfetto Substandard/neostandard se ero alto, giocavo a basket se venivi prima, andavamo al cinema vs. Standard se fossi alto, giocherei a basket se fossi venuta prima, saremmo andati al cinema costruzione percepita come scorretta/substandard, ma attestata sin dal XIV secolo: che s io fossi giù stato, io ti mostrava / di mio amor più altre che le fronde (Dante, Paradiso VIII, 56-57). Braccio cercò di occupare il regno di Napoli e se non era rotto e morto all Aquila, gli riusciva (Machiavelli, Istorie fiorentine, anni 20 del 500). se Lucia non faceva quel segno, la risposta sarebbe probabilmente stata diversa (A. Manzoni, I promessi sposi, 1840) (Wiberg, E., Imperfetto, in Simone, R. (a cura di), Enciclopedia dell italiano, Roma, Istituto dell Enciclopedia Italiana) 6

7 Caratterizzazione diamesica del mutamento: La lingua scritta è di norma più conservatrice rispetto alla lingua parlata, i cambiamenti avvengono inizialmente nel parlato e poi possono essere (più o meno) gradualmente accettati nello scritto (formale, sorvegliato) Es.: grafia corretta vs. grafia scorretta del latino nell Appendix Probi (III sec. d.c.) speculum non speclum (it. specchio) columna non colomna (it. colonna) auris non oricla (it. orecchia) Februarius non Febrarius (it. febbraio) turma non torma (it. torma) le forme di destra riflettono con ogni probabilità il latino parlato rilevante anche la dimensione diastratica (Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell italiano, Bologna, Il Mulino) 7

8 2. I meccanismi del mutamento Il meccanismo dei mutamenti segue spesso una trafila che inizia con un innovazione (un nuovo elemente che viene, in dipendenza da vari fattori, a essere introdotto nell uso linguistico dei parlanti) e prosegue con una fase in cui l innovazione si diffonde e l elemento innovante coesiste nel sistema con l elemento preesistente, se questo c era; l innovazione può essere accettata dalla comunità parlante ed avere successo fino a soppiantare totalmente l elemento vecchio preesistente e a diventare un nuovo elemento costitutivo del sistema linguistico (Berruto, G., Cerruti, 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET) Stadio I Stadio II Stadio III: tre possibilità X Varianti X Y X Y X Y La variante innovativa Y può soppiantare la variante conservativa Y, può continuare a convivere con essa o può soccombere (e resta X) 8

9 Es.: il sistema pronominale nella storia dell italiano Latino Italiano (fiorentino) antico fiorentino medio (XV sec.) ĭllŭ(m) > lo > lo; il > lo; il / el mirare lo sole vs. mirare l sole lo buon maestro vs. il mio cammino nel corso del 500, la forma el, propria dell uso fiorentino corrente, regredisce per poi sparire (Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell italiano, Bologna, Il Mulino) 9

10 Fattori del mutamento Variazione diastratica (legata allo strato sociale di appartenenza del parlante): il mutamento può avvenire all interno di un gruppo o di più gruppi sociali (frequentemente, parlanti giovani) se il gruppo ha un certo prestigio nella società di riferimento, l innovazione sarà accettata anche dagli altri gruppi di parlanti ruolo dell individuo: singoli individui, caratterizzati da un particolare ruolo sociale o da una certa mobilità sociale, possono introdurre innovazioni che, se adottate da gruppi sufficientemente numerosi di parlanti, possono diventare effettivi mutamenti nel sistema lingua (cfr. i leaders of linguistic change di W. Labov) Es.: creazione dell italiano letterario da parte di Dante Alighieri (Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci) importanza del genere: (...) nella gran parte dei cambiamenti linguistici, le donne sono una generazione avanti agli uomini (Labov, W., 2001, Principles of Linguistic Change. V. 2: Social Factors, Oxford, Blackwell; trad. mia) 10

11 Es.: sonorizzazione delle occlusive intervocaliche nel gruppo romanzo Lat. mercātus > sp. mercado, port. mercado, it. mercato Lat. acūtŭs > sp. agudo, fr. aigu, it. acuto ma cfr. Lat. lacŭ(m), spīca(m), acŭ(m) > it. lago, spiga, ago nel toscano, circa metà delle occlusive si sono sonorizzate; pronuncia sonorizzata come moda, imitazione della pronuncia settentrionale (dei commercianti ed artigiani del nord che nel medioevo si spostarono verso la Toscana, soprattutto Pisa e Lucca; cfr. le forme oga, duga, pogo) cfr. figo vs. fico nell italiano contemporaneo (Patota, G., Nuovi lineamenti di grammatica storica dell italiano, Bologna, Il Mulino) 11

12 Ruolo del contatto linguistico (1) Influsso di sostrato: se una lingua A viene imposta in un territorio dove si parla una lingua B, o i parlanti di B adottano più o meno volontariamente la lingua A, portando alla scomparsa di B, la lingua B può lasciare delle tracce nella lingua A Es.: presenza di vocali anteriori arrotondate nei dialetti dell Italia settentrionale (milanese lüna) e in Francia (fr. une, aigu) probabile effetto del sostrato celtico della Gallia cisalpina e transalpina romane; toponimi celtici in ago (Assago) e ate (Biandrate) (Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci) (2) Influsso di superstrato: se una lingua A viene portata in un territorio dove si parla una lingua B, ma la lingua B sopravvive pur se i parlanti di A detengono il potere politico o economico, la lingua A può lasciare delle tracce nella lingua B Es.: influsso del francese dei conquistatori normanni sull inglese medio al livello del lessico (beef, royal, liberty), della morfologia derivazionale ( ment, able) e della prosodia (accento di parola) (Hogg, R., Denison, D., 2006, Overview, in Hogg, R. & Denison, D., A Historry of The English Language, Cambridge, CUP) 12

13 Es./2: influsso romanzo (siculo-italiano) e inglese sulla morfologia del maltese, lingua afro-asiatica karta carta, bravu bravo plur. karti, bravi kuker (< cooker), lig (< league) plur. kukers, ligs versus: skola > plur. skejjel (Banfi, E., Grandi, N., 2003, Lingue d Europa, Roma, Carocci) (3) Influsso di adstrato: se una lingua A e una lingua B convivono in un territorio o sono comunque in contatto senza che nessuna delle due sia nettamente più prestigiosa dell altra, in un rapporto paritario, esse possono influenzarsi a vicenda Es.: tratti comuni delle lingue dei Balcani (principalmente, albanese, neogreco, bulgaro, macedone, serbo e croato) articolo determinativo posposto alb. mik amico vs. mik-u l amico rum. om uomo vs. om-ul l uomo blg. krava mucca vs. krava-ta la mucca (Banfi, E., 1991, Storia linguistica del sud-est europeo, Milano, Franco Angeli) 13

14 Cause interne del mutamento: alcuni esempi Mutamento fonologico: economia articolatoria Es.: assimilazione lat. octo, lacte(m), factu(m) > it. otto, latte, fatto lat. fixare, saxu(m) > it. fissare, sasso lat. aptu(m), scrīptu(m) > it. atto, scritto N.B.: Se è vero che le lingue tendono, in generale, verso forme naturali, (...) è anche vero il contrario. Le nozioni di naturalezza e marcatezza derivano da osservazioni empiriche e indicano perciò processi probabili, non necessari. Una assimilazione come quella dell it. otto < octo è comune a molte lingue. Ma in altre come, per esempio, nel greco antico il processo non avviene. (...) (Lazzeroni, R., 1987/1998, Il mutamento linguistico, in Lazzeroni, R. (a cura di), Linguistica storica, Roma, Carocci) 14

15 3. Il mutamento fonetico Qualunque mutamento diacronico nei suoni della lingua Es.: trasformazione del nesso [kt] latino nelle lingue romanze latino > italiano spagnolo francese romeno factum > fatto hecho fait fapt lactem > latte leche lait lapte noctem > notte noche nuit noapte Assimilazione: foni diversi tendono a diventare simili o uguali con il passaggio di uno o più tratti da un fono all altro 15

16 Es./1: latino [kt] > italiano [tt] (lactem > latte) [k] + [t] > [tt] occlusiva occlusiva velare > dentale velare dentale sorda sorda con l acquisizione del tratto [+dentale], la [k] diventa [t] (assimilazione totale) Es./2: latino ciliu(m), gelu(m) > italiano ciglio, gelo [k] / [g] + [e] / [i] > [ʧ] / [ʤ] occlusiva palatale velare > postalveolare velare (anteriore) sorda/sonora avanzamento della consonante verso il palato (assimilazione parziale) 16

17 Dissimilazione: fenomeno contrario dell assimilazione, differenziazione tra foni che si ha quando due foni simili o uguali non contigui in una parola diventano diversi (Berruto, G. & Cerruti, M., 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET) Ess: latino venenu(m) > italiano veleno latino arbore(m) > italiano albero, spagnolo arbol la dissimilazione è un processo meno frequente e meno regolare dell assimilazione latino peregrinu(m) > italiano pellegrino; cfr. spagnolo peregrino 17

18 Caduta di suoni: in posizione iniziale (aferesi) latino apotheca(m) > it. bottega in posizione interna (sincope) latino domina(m) > (domna >) it. donna in posizione finale (apocope) latino civitate(m) > it. città (civitate(m) > *cittate > *cittade > città) 18

19 Aggiunta di suoni: in posizione iniziale (prostesi) latino statu(m) > sp. estado in posizione interna (epentesi) latino baptismu(m) > it. battesimo in posizione finale (epitesi) latino cor > it. cuore 19

20 3.1 La regolarità del mutamento Leggi fonetiche: mutamenti fonetici che si applicano in tutti i casi pertinenti, in una determinata lingua e in un determinato periodo Latino > Italiano iacēre giacere iŏcare giocare [j] > [ʤ] *iōvene(m) giovane planŭ(m) piano clave(m) chiave C+ [l] > C + [j] flōre(m) fiore ma cfr. Flōra(m) dea dei fiori > flora, gloria(m) > gloria; parole dotte 20

21 Legge di Grimm (parziale): Latino Greco antico Sanscrito Gotico Inglese pater patḗr pitár fadar father decem déka dáśa taíhun ten caput kaput haubiþ head Corrispondenze sistematiche tra consonanti di latino, greco, sanscrito (e altre lingue indoeuropee) e consonanti delle lingue germaniche rotazione consonantica: p > f, d > t, k > h occlusive sorde > fricative sorde, occlusive sonore > occlusive sorde, etc. (Luraghi, S., 2006, Introuduzione alla lingustica storica, Roma, Carocci) La parentela tra lingue deve essere dimostrata sulla base di corrispondenze fonetiche regolari (nel lessico di base) 21

22 Corrispondenze apparenti: Es.: lat. habere avere vs. gotico haban, tedesco mod. haben, ingl. have avere non hanno la stessa origine!! haben, Lat. capere prendere, comprendere < proto-indoeur. *kap /*kh 2 p afferrare it. capire < lat. capere: haben, have e capire sono connessi, avere no Problema dei prestiti Es.: Ingl. father vs. paternal father < ingl. ant. fæder (cfr. gotico fadar) parola di tradizione diretta (indoeuropea) paternal < ant. fr. paternal < lat. paternālis (latino classico paternus) prestito romanzo/latino: arriva in inglese dopo la rotazione consonantica (d > t) 22

23 3.2 Mutamento fonetico e ricostruzione Una lingua madre può essere attestata o ricostruita latino > italiano, francese, portoghese... il latino è attestato germanico comune/proto-germanico > inglese antico > inglese moderno il germanico comune/proto-germanico è ricostruito la ricostruzione si ottiene dal confronto delle forme delle lingue sorelle; questo è possibile in quanto le leggi fonetiche (semplificando!!) non conoscono eccezioni 23

24 Es.: future historical linguistics; la sonorizzazione di [t] intervocalica nelle varietà di inglese Pronuncia americana vs. pronuncia britannica (come Adam) (come bidder) Pronuncia americana, britannica e australiana: Prima ipotesi: la forma [ ætəm] è ricostruibile come le forme inglesi e australiane (Lehmann, W.P., 1992, Historical Linguistics (third edition), London, Routledge) 24

25 confronto con altre parole con le stesse combinazioni di suoni: Am. Eng. hit [hɪt] vs. hitter [ hɪdər] fat [fæt] vs. fatter [ fædər] MA fast [fæst] vs. faster [ fæstər] quick [kwik] vs. quicker [ kwɪkər] kitten [kitən] non davanti a [ən] atomic [ə tämik] non se l accento cade sulla seconda sillaba se esaminiamo tutti gli ambienti in cui [t] compare, notiamo che solo in alcuni specifici contesti in American English abbiamo la sonorizzazione [d] (tra vocali, e non se la sillaba seguente è [ən] o se l accento cade sulla seconda sillaba) l ipotesi pare confermata: la forma originale è [t] 25

26 4. Il mutamento morfologico Aggiunta, perdita, semplificazione o complessificazione di categorie / distinzioni morfologiche Es.: il sistema di caso nell aggettivo dal latino all italiano Lat. bonus buono : tre generi, due numeri, sei casi 36 forme Singolare Plurale maschile femminile neutro maschile femminile neutro Nominativo bonus bona bonum bonī bonae bona Genitivo bonī bonae bonī bonōrum bonārum bonōrum Dativo bonō bonae bonō bonīs bonīs bonīs Accusativo bonum bonam bonum bonōs bonās bona Ablativo bonō bonā bonō bonīs bonīs bonīs Vocativo bone bona bonum bonī bonae bona It. buono: buono, buona, buoni, buone (due numeri, due generi) quattro forme!! 26

27 4.1 Analogia Creazione di forme nuove sulla base di forme esistenti (modello della proporzione) Es.: regolarizzazione del paradigma dei verbi irregolari inglesi walk-walked-walked sew-sewed-sewn walk : walked = sew : sewed alcune forme irregolari (spesso, quelle meno frequenti) vengono ristrutturate secondo il modello regolare ( ed) (e cfr. il linguaggio infantile) Es./2: estensione della desinenza o della prima persona singolare del presente indicativo all imperfetto nel verbo italiano Lat. amabam, donabam > it. amava, donava Pensa ai figli e in essi continua a vedere il loro genitore; e quando saranno adulti da loro a conoscere quanto io amava la patria (C. Menotti, 1831) amo : ami =? : amavi creazione della forma analogica amavo 27

28 4.2 Rianalisi e grammaticalizzazione Forme di passato nel verbo latino (modo indicativo): imperfetto (amabam amavo ), perfetto (amavi amai ), piucchperfetto (amaveram avevo amato ) Forme di passato nel verbo italiano (modo indicativo): imperfetto, passato remoto, piucchperfetto / trapassato prossimo, passato prossimo Rianalisi: Lat. verbo habere avere > ausiliare (es. ho amato) (a) Lat. multa bona bene parta habemus abbiamo molti beni (che sono stati) ben procurati (Plauto, Trinummus, II sec. a.c.) cfr. it. ho gli occhi aperti vs. ho aperto gli occhi (b) haec omnia probatum habemus abbiamo provato tutte queste cose (Oribasio, IV sec. d.c.) mancanza di accordo tra omnia e probatum; rianalisi di probatum habemus come costruzione verbale (ho aperto gli occhi) 28

29 Grammaticalizzazione del verbo habeo: da parola piena, dal significato lessicale (verbo) a parola vuota, dal significato grammaticale (ausiliare) lessicale > grammaticale Es./2: lat. mĕnte (ablativo di mens mente ) con mente > it. mente suffisso derivazionale che forma avverbi da aggettivi (giuridicamente, prossimamente) (a) lat. turbata mĕnte con spirito turbato, lenta mĕnte con spirito non pronto (b) perdita della restrizione a condizioni psicologiche: it. l acqua scorre dolcemente grammaticalizzazione da nome a suffisso derivazionale 29

30 Es./3: futuro latino vs. futuro romanzo Futuro latino: cantabo canterò, cantabis canterai, cantabit canterà... Futuro romanzo: it. canterò, sp. cantaré, fr. chanterai... Lat. cantare habeo ho da cantare > canterò > *cantar abeo > canterò, cantaré... (Muriel, Norde, 2009, Degrammaticalization, Oxford, Oxford University Press) il futuro sintetico latino scompare nell evoluzione verso le lingue romanze 30

31 5. Il mutamento lessicale e semantico (a) Mutamenti semantici per somiglianza (metafora): lat. tĕsta(m) vaso di terra > cranio > testa (cfr. lat. caput) (b) Mutamenti semantici per contiguità (metonimia): lat. bŭcca(m) guancia > bocca (cfr. lat. ōs bocca, it. orale) (c) Paretimologia (folk etymology): lat. cŭbāre giacere > it. covare (associazione tra ova e uova ); sp. Armbrust balestra < fr. arbalestre < lat. arcuballista Arm braccio + Brust petto (d) Estensioni di significato: lat. caballus cavallo da lavoro > it. cavallo, lat. dŏmīna(m) padrona di casa > it. donna; lat. panarium cesto del pane > it. paniere cesto (e) Restringimenti di significato: lat. necare uccidere > it. annegare, fr. noyer; ingl. ant. mete cibo > ingl. mod. meat carne ; fr. viande cibo > carne (f) Creazione di eufemismi per parole tabù: lat. mustēla, it. donnola, fr. belette, sp. comadreja ( comare ), port. doninha, romeno nevasta fidanzata ; cfr. svedese jungfru ragazza 31

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