COMUNE DI FOLIGNO DIREZIONE GENERALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI FOLIGNO DIREZIONE GENERALE"

Transcript

1 COMUNE DI FOLIGNO DIREZIONE GENERALE REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA SULLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, RENDICONTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 562/2010 e modificato con atti n. 9/2011, 327/2011 e.. / 2012

2 Indice TITOLO I Principi generali Art. 1 - Finalità Art. 2 - Ambito di applicazione Art. 3 - Soggetti del sistema di misurazione e valutazione della performance TITOLO II Sistema di valutazione delle prestazioni CAPO I Disposizioni comuni sul sistema di valutazione del personale Art. 4 - Definizione degli obiettivi e degli indicatori Art. 5 - Fasce di merito CAPO II Sistema di valutazione della prestazione dei dirigenti Art. 6 - Criteri di valutazione Art. 7 - Valutazione dei risultati Art. 8 - Valutazione delle capacità manageriali Art. 9 - Valutazione dell indagine di customer satisfaction Art La capacità di valutazione dei collaboratori Art Metodologia, tempistica e soggetto valutatore Art Attribuzione della retribuzione di risultato CAPO III Sistema di valutazione dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità Art Criteri di valutazione Art Valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze professionali Art Attribuzione della retribuzione di risultato CAPO IV Sistema di valutazione dei dipendenti Art Criteri di valutazione Art. 17- Valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze professionali. Modalità e tempistica della valutazione Art Attribuzione della indennità di produttività CAPO V Valutazione del Segretario Generale e del Direttore Generale Art. 18 bis Valutazione del Segretario Generale Art. 18 ter Valutazione del Direttore Generale 2/22

3 TITOLO III Sistema premiante Art Le progressioni economiche e di carriera Art Gli altri istituti Art Il premio di efficienza TITOLO IV Il Nucleo di Valutazione Art Oggetto del titolo Art Nomina, composizione e requisiti del Nucleo di Valutazione Art Dipendenza gerarchica e responsabilità Art Compiti Art Il controllo strategico Art Struttura di supporto e responsabile Art Accesso ai documenti Art Rapporti tra Nucleo di Valutazione e controllo di gestione Art Codice di comportamento Art Soggetti preposti alla valutazione Art Comunicazione e conciliazione della valutazione Art Durata, modalità di svolgimento delle attività e compensi Art Disposizioni finali TITOLO V Trasparenza e rendicontazione della performance Art La performance organizzativa Art Rendicontazione Art Trasparenza Art Norme transitorie e finali TITOLO VI NORME TRANSITORIE E FINALI 3/22

4 TITOLO I Principi generali Articolo 1 Finalità 1. La misurazione e la valutazione della performance delle strutture organizzative e dei dipendenti del Comune di Foligno (successivamente richiamato come ente ) è finalizzata ad ottimizzare la produttività del lavoro nonché la qualità, l efficienza, l integrità e la trasparenza dell attività amministrativa alla luce dei principi contenuti nel Titolo II del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n Il sistema di misurazione e valutazione della performance è altresì finalizzato alla valorizzazione del merito e al conseguente riconoscimento di meccanismi premiali ai dipendenti dell ente in conformità a quanto previsto dalle disposizioni contenute nei Titoli II e III del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n Articolo 2 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento disciplina l attività di misurazione e valutazione della performance delle strutture amministrative dell ente complessivamente considerate, delle singole Aree in cui si articola, del personale dirigenziale, delle posizioni organizzative, delle alte professionalità e del personale non dirigenziale. 2. Esso contiene, altresì, disposizioni sulla trasparenza e la rendicontazione della performance. Articolo 3 Soggetti del sistema di misurazione e valutazione della performance 1. I soggetti che intervengono nel processo di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale sono: a) Il Sindaco; b) la Giunta; c) il Nucleo di Valutazione della performance (di seguito NdV); d) i singoli dirigenti; e) i titolari di posizione organizzativa, le alte professionalità e i responsabili di servizio (con eventuali compiti di proposta); f) i cittadini/utenti e le loro associazioni. TITOLO II Sistema di valutazione delle prestazioni Capo I Disposizioni comuni sul sistema di valutazione del personale 4/22

5 Articolo 4 Definizione degli obiettivi e degli indicatori 1. Gli obiettivi sono definiti annualmente nel PEG e nel PDO sulla base del bilancio di previsione e dell allegata relazione previsionale e programmatica. 2. Gli obiettivi devono rispettare i principi fissati dall articolo 5 del D.Lgs n. 150/ In particolare essi devono essere: rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell amministrazione, per cui devono essere corrispondenti alle indicazioni di carattere generale contenute negli strumenti di programmazione pluriennale; specifici e misurabili in termini concreti e chiari, anche attraverso la presenza di indicatori; tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e/o delle attività, così da non essere limitati al mero mantenimento della situazione esistente; riferibili ad un arco temporale determinato; commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale ed internazionale, nonché da comparazioni con amministrazioni omologhe e, nelle more della loro definizione, rispondenti ai requisiti previsti dalle carte di qualità dei servizi e da norme di legge, ivi compreso il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti; confrontabili con le tendenze della produttività dell amministrazione, con riferimento ove possibile al triennio precedente, in modo da determinare comunque esiti di miglioramento; correlati alla qualità ed alla quantità delle risorse disponibili, cioè sostenibili. 4. Gli obiettivi, predisposti dal Direttore Generale sentiti i dirigenti, e gli assessori di riferimento, contengono la articolazione delle fasi necessarie al loro raggiungimento. Del rispetto dei tempi e del contenuto delle proposte si tiene conto nell ambito della valutazione delle capacità manageriali dei dirigenti, fattore capacità di proposta. Essi sono raccolti dal Direttore Generale in un unico documento. Il Direttore Generale, con l assistenza del NdV, li correda con uno o più indicatori ed un peso ponderale che saranno illustrati preventivamente ai dirigenti. In caso di mancata pesatura, tutti gli obiettivi avranno un peso uniforme. Gli obiettivi sono contenuti nel PEG - PDO e sono approvati dalla Giunta Comunale. 5. Entro il 30 settembre dell anno gli obiettivi assegnati possono essere rimodulati. Ai dirigenti possono, altresì, essere assegnati ulteriori obiettivi che emergano durante l'anno, previa comunicazione da parte del Direttore Generale. Analoga operazione dovrà essere effettuata anche per gli obiettivi eliminati in corso di esercizio. Le modifiche al PEG - PDO sono approvate dalla Giunta e dovranno tenere conto altresì di eventuali variazioni impreviste, avvenute in corso d anno, nelle risorse umane, finanziarie e strumentali a disposizione dei dirigenti. 6. Nel caso in cui un obiettivo non sia raggiunto per ragioni oggettivamente non addebitabili al dirigente, lo stesso non sarà considerato valutabile e, di conseguenza, la valutazione sarà effettuata sugli altri obiettivi, rimodulandone in proporzione il peso. Articolo 5 Le fasce di merito 5/22

6 1. A seguito degli esiti delle valutazioni delle prestazioni i dirigenti, i responsabili di posizione organizzativa e le alte professionalità ed il personale sono inseriti in quattro fasce di merito. Le fasce sono formate per singola Area per il personale, mentre per i dirigenti e le posizioni organizzative sono unitarie nell intero ente. 2. Le fasce sono formate nel seguente modo: a. prima fascia (valutazione più elevata): 33% del personale/dirigenti/posizioni organizzative-alte professionalità; b. seconda fascia (valutazione intermedia 1): 22% del personale/dirigenti/posizioni organizzative-alte professionalità; c. terza fascia (valutazione intermedia 2): 34% del personale/dirigenti/posizioni organizzative-alte professionalità; d. quarta fascia (valutazione più bassa): 11% del personale/dirigenti/posizioni organizzative-alte professionalità. 3. I dirigenti effettuano nel corso di una riunione le valutazioni dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità. Prima di effettuare le valutazioni dei dipendenti essi mettono a punto in modo collegiale le modalità di applicazione del sistema. 4. Per i dipendenti le fasce di cui al comma 2 sono formate per singola Area, o per servizi affidati ad un unico dirigente qualora non responsabile di Area, se nelle stesse sono presenti almeno 9 dipendenti. Nel caso di articolazioni organizzative aventi un numero di dipendenti inferiore le valutazioni saranno effettuate in modo congiunto dai dirigenti di tali articolazioni organizzative. Nel caso in cui ce ne fosse solo una con meno di 9 dipendenti il Direttore Generale sceglie di accorparla a quella con maggiori affinità di funzioni o a quella con meno dipendenti. 5. Nel caso in cui la valutazione non consenta la formazione delle fasce di merito il dirigente deve necessariamente rivedere la valutazione in modo da consentire di pervenire alla suddivisione in fasce di merito per come previste dal regolamento. A tal fine sono valorizzate le componenti relative alla valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze professionali. 6. L arrotondamento sarà effettuato all unità superiore nel caso di resto pari o superiore a 0,5, all unità inferiore nel caso di resto inferiore a 0,5 e comunque in ogni caso per i dirigenti e le posizioni organizzative/alte professionalità in ogni fascia deve essere presente almeno una unità. 7. La ripartizione delle risorse destinate al trattamento economico accessorio collegate alle performance individuali, cioè la retribuzione di risultato per i dirigenti ed i titolari di posizione organizzativa o alta professionalità e la produttività per il personale, sarà effettuata, sulla base delle scelte preventivamente effettuate in sede di contrattazione collettiva decentrata integrativa, nel seguente modo, ferme restando le risorse che saranno destinate, ai sensi delle disposizioni del D. Lgs n. 150/2009, agli istituti meritocratici (bonus delle eccellenze e premio annuale per l innovazione): a) prima fascia: 40% del totale delle risorse collegate alla performance individuale; b) seconda fascia: 23% del totale delle risorse collegate alla performance individuale; c) terza fascia: 30% del totale delle risorse collegate alla performance individuale. 6/22

7 d) quarta fascia: 7% del totale delle risorse collegate alla performance individuale. 8. Per le posizioni organizzative e le alte professionalità, in ogni caso, non si potrà superare il tetto massimo della retribuzione di risultato. CAPO II Sistema di valutazione della prestazione dei dirigenti Articolo 6 Criteri di valutazione 1. Il Direttore Generale, sentito il NdV, individua e specifica, unitamente all assegnazione ai singoli dirigenti degli obiettivi del PEG - PDO con i pesi appositamente riparametrati, i pesi dei fattori di valutazione delle competenze e capacità manageriali, inseriti nella scheda di valutazione allegata (all. 1) al presente regolamento; in caso di mancata pesatura, tutti i fattori avranno un peso uniforme. 2. La valutazione dei dirigenti, ai fini dell inserimento nelle fasce di merito di cui al precedente articolo 5 e della conseguente erogazione della retribuzione di risultato, è effettuata secondo le modalità di cui al comma precedente e sulla base delle seguenti griglie di punteggio: a. fino a 25 punti per la performance organizzativa generale dell ente e della struttura diretta; b. fino a 25 punti per i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi assegnati; c. fino a 25 punti per le competenze e capacità manageriali espresse; d. fino a 10 punti per la valutazione da parte del Sindaco; e. fino a 10 punti per la soddisfazione dell utente ricavata tramite indagini di rilevazione della customer satisfaction, interna ed esterna, attivate dalla Direzione Generale; f. fino a 5 punti per la capacità di valutazione dei propri collaboratori dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi; 3. La valutazione delle prestazioni tiene conto: - alle attività ordinarie; - alle performance individuali; - alle performance organizzative. Articolo 7 Valutazione dei risultati 1. La valutazione dei risultati ha ad oggetto il grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati al dirigente con il PEG - PDO. 2. I risultati da valutare si riferiscono sia agli obiettivi di carattere individuale (performance individuale), che a quelli riferiti all intero ente ovvero all intera Area diretta (performance organizzativa). 3. Nella valutazione della performance organizzativa si tiene conto degli esiti determinati dalla autovalutazione tramite la metodologia CAF e, per quanto riguarda gli obiettivi di miglioramento, si tiene conto di due elementi, di pari peso, scelti nell ambito dei tempi di conclusione dei procedimenti, della qualità dei provvedimenti amministrativi e della razionalizzazione nell utilizzo delle 7/22

8 risorse, mediante indicatori di gestione che si basano su dati di partenza su cui operare il miglioramento; tali obiettivi vengono individuati dal Direttore Generale, sentiti i dirigenti. 4. Nella valutazione dei risultati individuali si tiene conto degli eventuali scostamenti dall obiettivo a causa di fattori non riconducibili alla responsabilità del dirigente. Articolo 8 Valutazione delle capacità manageriali 1. La valutazione delle capacità manageriali prende in considerazione l insieme delle capacità e delle competenze organizzative e relazionali rilevate nei comportamenti nel corso dell anno, anche con riferimento alla capacità di interazione con gli organi di indirizzo politico. Articolo 9 Valutazione dell indagine di customer satisfaction 1. La valutazione dell indagine di customer satisfaction concerne la rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti/cittadini (customer esterna) rispetto alla qualità dei servizi forniti dall Area o dagli uffici/servizi in esso incardinati. 2. Ai fini della rispettiva valutazione, ogni dirigente dovrà documentare di avere svolto almeno una indagine di customer satisfaction nel primo anno ed almeno due indagini a regime. Il contenuto e le modalità di tali indagini sono definite dal Direttore Generale, sentiti i dirigenti dell ente. L'indagine dovrà essere svolta di norma in forma anonima, la quantità delle risposte dovrà essere statisticamente significativa e non saranno prese in considerazione le risposte non coerenti. 3. I risultati dell indagine sono riportati in appositi report elaborati, con l assistenza del NdV, dalla Direzione Generale. 4. In caso di mancato o insufficiente svolgimento delle attività di indagine, nonché in caso di mancata capacità di risposta delle criticità emerse il punteggio finale sarà pari a 0 punti. Articolo 10 La capacità di valutazione dei collaboratori 1. La capacità di valutazione dei collaboratori è apprezzata dal NdV in relazione agli esiti dei giudizi effettuati dal dirigente nei confronti dei propri collaboratori. Articolo 11 Metodologia, tempistica e soggetto valutatore 1. Entro il 31 maggio ed il 30 settembre di ogni anno, il NdV effettua la valutazione intermedia del grado di raggiungimento degli obiettivi e degli altri fattori di valutazione. Si procede ad una sola valutazione intermedia, entro il 30 settembre, nel caso in cui il bilancio, il PEG ed il PDO non siano stati approvati entro il 15 aprile. 2. Il NdV propone la valutazione della performance organizzativa dell intero ente e delle sue articolazioni organizzative entro il 28 febbraio dell anno successivo. Si 8/22

9 tiene conto, per tale valutazione, degli esiti delle indagini di customer satisfaction. Tale valutazione è sottoposta all esame della Giunta e, successivamente al suo recepimento formale, è pubblicata sul sito internet e presentata nel corso di uno o più appositi incontri pubblici. Tenendo conto degli esiti di tali attività, il NdV approva in via definitiva la valutazione della performance organizzativa 3. Il NdV consegna al Sindaco la proposta di valutazione finale dei dirigenti entro il 31 marzo dell anno successivo, una volta che sia stata adottata definitivamente la valutazione della performance organizzativa. A tal fine esso acquisisce la relazione al consuntivo (laddove predisposta), il report del controllo di gestione contenente la misurazione delle performance individuali e collettive e le relazioni dei dirigenti in cui devono essere contenute le valutazioni che essi hanno fatto dei propri collaboratori. Su richiesta degli stessi o di propria iniziativa può ascoltarli direttamente. 4. La proposta di valutazione individuale, prima di essere consegnata al Sindaco per le sue decisioni finali, viene trasmessa ai singoli dirigenti. Il NdV è tenuto ad ascoltare i dirigenti che ne facciano richiesta e/o ad esaminare eventuali memorie/relazioni presentate dai dirigenti in merito alla proposta di valutazione individuale ad essi pertinente. 5. Il NdV elabora la proposta di valutazione individuale definitiva tenendo anche conto delle osservazioni formulate dal dirigente interessato. Nel caso decida di discostarsene è tenuto a fornire adeguata motivazione. 6. Il Sindaco decide la valutazione finale entro il 10 aprile dell anno successivo. Nel caso in cui si discosti dalla proposta del NdV deve motivare la sua scelta. Articolo 12 Attribuzione della retribuzione di risultato 1. Nella attribuzione ai dirigenti della retribuzione di risultato si deve tenere conto, nell ambito delle fasce di merito, del peso differenziato della retribuzione di posizione in godimento. Si tiene conto di tale fattore nella ponderazione della partecipazione dei dirigenti ai compensi previsti per ogni fascia di merito. CAPO III Sistema di valutazione dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità Articolo 13 Criteri di valutazione 1. Il dirigente, subito dopo l approvazione del piano degli obiettivi, assegna ai titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità, coerentemente con quelli che gli sono stati assegnati, gli obiettivi che essi sono chiamati a perseguire, completi di indicatori e pesi ponderali appositamente riparametrati, nonché indica i pesi dei fattori di valutazione dei comportamenti organizzativi e dei fattori per la valutazione delle competenze professionali, inseriti nella scheda di valutazione allegata (all. 2) al presente regolamento; in caso di mancata pesatura, tutti i fattori avranno un peso uniforme. 9/22

10 2. I dirigenti valutano la performance dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità sulla base dei seguenti fattori e valori percentuali: a) nella misura del 30 % per la performance organizzativa della struttura accertata dal NdV, anche tenendo conto dell esito delle indagini di customer satisfaction; b) nella misura del 30 % per i risultati individuali raggiunti; c) nella misura del 20 % per i comportamenti organizzativi; d) nella misura del 10 % per le competenze professionali dimostrate; e) nella misura del 10 % per la valutazione finale conseguita dal dirigente di riferimento per la performance organizzativa. Articolo 14 Valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze professionali 1. La valutazione dei comportamenti organizzativi è effettuata sulla base delle capacità e delle competenze organizzative e relazionali per come concretamente dimostrate, anche in relazione ai rapporti con gli organi di governo, con i dirigenti, con gli altri titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità e con i dipendenti. 2. La valutazione delle competenze professionali è effettuata sulla base della qualità dello svolgimento delle loro attività di istituto, anche alla luce del necessario livello di aggiornamento. Articolo 15 Attribuzione della retribuzione di risultato 1. La somma di tutte le componenti della valutazione determina l inserimento nelle fasce di merito. 2. Nell attribuzione della retribuzione di risultato si deve tenere conto, nell ambito delle fasce di merito, del peso differenziato della retribuzione di posizione in godimento. 3. La valutazione è effettuata dai dirigenti entro il 15 marzo dell anno successivo e comunque prima che i dirigenti siano valutati da parte del NdV. 4. La valutazione è comunicata in contraddittorio ai titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità che possono muovere rilievi alla stessa e/o chiedere approfondimenti. Di tali rilievi e/o richieste di approfondimento devono tenere espressamente e formalmente conto i dirigenti nella valutazione finale. CAPO IV Sistema di valutazione dei dipendenti Articolo 16 Criteri di valutazione 1. I dirigenti, su proposta ove possibile dei titolari di posizione organizzativa, subito dopo l approvazione del piano degli obiettivi, coerentemente con quelli 10/22

11 che gli sono stati assegnati, assegnano ai dipendenti utilizzati nella propria struttura gli obiettivi che essi sono chiamati a perseguire, completi di indicatori e pesi ponderali appositamente riparametrati, nonché indicano i pesi dei fattori di valutazione dei comportamenti organizzativi e dei fattori per la valutazione delle competenze professionali inseriti nella scheda di valutazione allegata al presente regolamento (all. 3 per il personale di categoria A e B; all. 4 per il personale di categoria C e D); in caso di mancata pesatura, tutti i fattori avranno un peso uniforme. 2. I dirigenti valutano le performance dei dipendenti sulla base dei seguenti fattori e valori percentuali: a) per il 60% per i risultati raggiunti, sia come performance individuale che per la valutazione del dirigente di riferimento sulla performance organizzativa (rispettivamente 50% e 10%); b) per il 20% per i comportamenti organizzativi; c) per il 20% per le competenze professionali; Articolo 17 Valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze professionali. Modalità e tempistica della valutazione 1. La valutazione dei comportamenti organizzativi e delle competenze professionali è effettuata sulla base della qualità dello svolgimento delle loro attività di istituto, anche alla luce del necessario livello di aggiornamento. 2. La valutazione del personale dipendente, ai fini delle progressioni orizzontali e della retribuzione del salario accessorio relativo all istituto della produttività per le performance individuali, è effettuata dai dirigenti entro il 15 marzo dell anno successivo, una volta che sia definitiva la valutazione della performance organizzativa e prima della valutazione dei dirigenti e dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità. 3. Questo sistema si applica anche ai titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità ai fini delle progressioni orizzontali. 4. La valutazione è comunicata ai dipendenti che possono muovere rilievi alla stessa e/o chiedere approfondimenti. Di tali rilievi e/o richieste di approfondimento devono tenere espressamente e formalmente conto i dirigenti nella valutazione finale. Articolo 18 Attribuzione della indennità di produttività (vedi norma transitoria art. 38) 1. La somma di tutte le parti della valutazione determina l inserimento nelle fasce di merito e, su questa base, unitamente all inquadramento nella categoria, della indennità di produttività. CAPO V Valutazione del Segretario Generale e del Direttore Generale 11/22

12 Articolo 18 bis Valutazione del Segretario Generale 1. La misurazione e la valutazione della performance del Segretario Generale viene effettuata dal Sindaco, sentita la Giunta Comunale, entro il 30 aprile di ogni anno relativamente all esercizio precedente, anche ai fini della quantificazione della retribuzione di risultato da corrispondere. 2. La verifica attiene alle funzioni attribuite ed ai compiti svolti dal Segretario, con particolare riferimento al positivo contributo fornito ed alla collaborazione attiva, per quanto di competenza, nel perseguimento degli obiettivi propri dell Amministrazione. 3. La valutazione del Sindaco opera su un parametro numerico complessivo pari a In particolare, le funzioni da valutare sono: - quelle tipiche che la normativa assegna al segretario, quali: a) collaborazione e assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell'ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti; b) partecipazione con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta, curandone la verbalizzazione; c) rogito dei contratti nei quali l ente è parte ed autentica delle scritture private ed atti unilaterali nell interesse dell ente; - quelle aggiuntive eventualmente attribuite in base allo Statuto, ai Regolamenti o conferite dal Sindaco. 5. I parametri di valutazione e il punteggio massimo attribuibile, in caso di mancata attribuzione di funzioni aggiuntive di cui al precedente comma 4, sono quelli indicati nella tabella di seguito riportata. A ciascun elemento sottoposto a valutazione è riconosciuto un valore massimo parziale pari al 25% rispetto alla valutazione complessiva: N FATTORI DESCRIZIONE 1 2 Collaborazione giuridicoamministrativa Funzioni consultive, referenti e di assistenza 3 Attività di rogito 4 Problem Solving e comportamenti VALUTAZIONE PERFORMANCE SEGRETARIO GENERALE Collaborazione giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell ente in ordine alla conformità dell azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. Partecipazione con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta, curandone la verbalizzazione Rogito dei contratti nei quali l ente è parte ed autentica delle scritture private ed atti unilaterali nell interesse dell ente locale Capacità di affrontare i problemi in modo positivo, anche in presenza di situazioni di emergenza e/o di urgenza, cercando di risolvere le problematiche e gestire le situazioni con comportamenti adeguati al contesto di riferimento Valutazione punteggi da 1 a 25 TOTALE 6. In caso di attribuzione di funzioni aggiuntive di cui al precedente comma 4, a ciascun elemento sottoposto a valutazione è riconosciuto un valore massimo parziale pari al 20% rispetto alla valutazione complessiva, utilizzando la seguente tabella, in sostituzione di quella sopra riportata: 12/22

13 N FATTORI DESCRIZIONE 1 2 Collaborazione giuridicoamministrativa Funzioni consultive, referenti e di assistenza 3 Attività di rogito 4 Funzioni aggiuntive 5 Problem Solving e comportamenti VALUTAZIONE PERFORMANCE SEGRETARIO GENERALE Collaborazione giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell ente in ordine alla conformità dell azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. Partecipazione con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta, curandone la verbalizzazione Rogito dei contratti nei quali l ente è parte ed autentica delle scritture private ed atti unilaterali nell interesse dell ente locale Ogni funzione aggiuntiva eventualmente attribuita dallo Statuto, dai Regolamenti o conferita dal Sindaco Capacità di affrontare i problemi in modo positivo, anche in presenza di situazioni di emergenza e/o di urgenza, cercando di risolvere le problematiche e gestire le situazioni con comportamenti adeguati al contesto di riferimento Valutazione punteggi da 1 a 20 TOTALE 7. La valutazione complessiva del Segretario Generale, ai fini dell attribuzione dell indennità di risultato, è espressa con il punteggio totale effettivamente ottenuto, quale risultante della sommatoria dei sotto-punteggi attribuiti dal Sindaco. 8. Al risultato della valutazione, riportato in termini percentuali, corrisponderà la liquidazione di una pari percentuale della retribuzione massima di risultato. 9. La valutazione finale è trasmessa dal Sindaco al Segretario Generale, che può presentare le proprie contro deduzioni entro 7 giorni. Sulle controdeduzioni decide il Sindaco in maniera definitiva. Articolo 18 ter Valutazione del Direttore Generale 1. La misurazione e la valutazione della performance del Direttore Generale viene effettuata dal Sindaco, sentita la Giunta Comunale, entro il 30 aprile di ogni anno relativamente all esercizio precedente, anche ai fini della quantificazione della retribuzione di risultato da corrispondere. 2. La verifica attiene alle funzioni attribuite ed ai compiti svolti dal Direttore, con particolare riferimento al positivo contributo fornito ed alla collaborazione attiva, per quanto di competenza, nel perseguimento degli obiettivi propri dell Amministrazione. 3. La valutazione del Sindaco opera su un parametro numerico complessivo pari a Le funzioni da valutare sono quelle attribuite dalle disposizioni normative e regolamentari e quelle attribuite con specifici provvedimenti del Sindaco, in particolare: - supporto agli organi di governo nella fase di definizione del piano strategico dell ente, nella valutazione della congruenza fra obiettivi e risorse, nella valutazione dell impatto delle linee strategiche definite sulla struttura interna; - coordinamento del processo di pianificazione dell ente, curando l elaborazione, la revisione, il consolidamento e portando ad approvazione i piani e programmi di attuazione a medio e breve termine; 13/22

14 - coordinamento dell'insieme della struttura comunale in relazione ai progetti e programmi sovraordinati a valenza territoriale; - coordinamento, coadiuvato dal dirigente del servizio economico-finanziario, della proposta di bilancio preventivo, secondo le direttive impartite dal Sindaco e dalla Giunta Comunale che ne definisce gli indirizzi, le priorità e gli obiettivi; - proposta, sentiti i Dirigenti, del Piano esecutivo di gestione e il Piano dettagliato degli obiettivi; - garanzia della congruenza e dell attuazione complessiva dei piani di attività dell ente attraverso il coordinamento delle strategie e dei progetti settoriali, l analisi in continuo dei rapporti di gestione, il controllo dei risultati consuntivi e l individuazione di eventuali correttivi, congiuntamente con i Dirigenti; - definizione, sentiti i Dirigenti, degli interventi necessari per migliorare l efficienza, l efficacia e la qualità dei servizi, anche mediante l individuazione di modalità e strumenti innovativi di gestione e di controllo della qualità globale del sistema; - formulazione delle proposte organizzative, monitoraggio in continuo della funzionalità delle soluzioni e dei criteri organizzativi adottati dall ente, verifica sull efficacia dei processi di erogazione dei servizi; - risoluzione dei problemi e conflitti di competenza fra i dirigenti; - referenza in ordine alle problematiche tecniche, amministrative e finanziarie delle Aziende speciali e società partecipate dal Comune; - parte della delegazione trattante di parte pubblica del personale e della dirigenza in sede di contrattazione decentrata e del NdV; - sovrintendenza dell'ufficio Controllo di Gestione; - partecipazione alle riunioni degli organi, se richiesto; - raggiungimento degli obiettivi assegnati con il PEG e il PDO; 5. I parametri di valutazione e il punteggio massimo attribuibile sono quelli indicati nella tabella di seguito riportata. A ciascun elemento sottoposto a valutazione è riconosciuto un valore massimo parziale pari al 10%, tranne che per il raggiungimento degli obiettivi il cui valore massimo parziale è del 40% rispetto alla valutazione complessiva: N FATTORI DESCRIZIONE VALUTAZIONE PERFORMANCE DIRETTORE GENERALE Valutazione massima Valutazione espressa Attuazione degli indirizzi e degli obiettivi stabiliti dagli organi di governo Capacità professionali e problem solving 5 Leadership e capacità di gestire relazioni efficaci e problem solving Capacità di orientare continuamente le azioni al perseguimento degli obiettivi stabiliti dall ente Orientamento al controllo dei costi, capacità di valutazione economica e del miglioramento costi/benefici connesse alle funzioni assegnate, con particolare attenzione agli aspetti propri del controllo di gestione (efficienza delle attività svolte) Qualità dell apporto professionale specifico. Capacità di: pianificare le attività, stabilire le priorità operative, controllare le attività strategiche, apportare i giusti correttivi all azione amministrativa, risolvere i problemi, etc Orientamento all innovazione. Capacità di proporre iniziative utili e realistiche di promozione e gestione delle innovazioni istituzionali ponendo attenzione alla qualità dei servizi. Capacità di interagire con soggetti interni e esterni con spirito collaborativo e aperto. Capacità di affrontare i problemi in modo positivo, anche in presenza di situazioni di emergenza e/o di urgenza, cercando di risolvere le problematiche e le situazioni senza creare burocratismi e formalismi inadeguati al contesto di riferimento /22

15 N FATTORI DESCRIZIONE 6 7 raggiungimento degli obiettivi assegnati con il PEG e il PDO VALUTAZIONE PERFORMANCE DIRETTORE GENERALE Capacità di guida della dirigenza, soprattutto in rapporto al livello di collaborazione ottenuto e capacità di coinvolgimento dei dirigenti sui procedimenti di attuazione degli obiettivi generali dell ente Valutazione massima Valutazione espressa TOTALE La valutazione complessiva del Direttore Generale, ai fini dell attribuzione dell indennità di risultato, è espressa con il punteggio totale effettivamente ottenuto, quale risultante della sommatoria dei sotto-punteggi attribuiti dal Sindaco. 7. Al risultato della valutazione, riportato in termini percentuali, corrisponderà la liquidazione di una pari percentuale della retribuzione massima di risultato. 8. La valutazione finale è trasmessa dal Sindaco al Direttore Generale, che può presentare le proprie contro deduzioni entro 7 giorni. Sulle controdeduzioni decide il Sindaco in maniera definitiva. TITOLO III Sistema premiante Articolo 19 Le progressioni economiche e di carriera 1. In sede di programmazione annuale e triennale del fabbisogno di personale la Giunta può riservare una quantità non superiore al 50% dei posti messi a concorso per ogni singolo profilo al personale interno, che è inquadrato nella categoria immediatamente inferiore, nonché per le posizioni B3 e D3 al personale della stessa categoria inquadrato in termini giuridici come B1 e D1. In caso di posto unico non si può dare luogo a tale riserva ed in caso di numero dispari il resto viene attribuito all accesso dall esterno. 2. Si tiene conto, nell ambito della valutazione dei titoli all interno delle procedure di concorso, degli esiti delle valutazioni degli ultimi 3 anni: a tale componente viene riservato il 50% del punteggio previsto per i titoli. 3. La progressione economica orizzontale si consegue sulla base della media dei punteggi ottenuti nella valutazione dell ultimo triennio ivi compreso l anno di riferimento. In caso di assenza per motivi previsti dal contratto di lavoro e/o dalla legge nell'ambito del triennio di riferimento, ai fini della media delle valutazioni, verranno presi in considerazione solo gli anni di presenza, totale o parziale, con i relativi punteggi. Articolo 20 Gli altri istituti 15/22

16 1. L attribuzione dell incarico di PO o AP avviene a seguito di avviso rivolto a tutti gli aventi diritto, tenendo conto dei titoli di studio, degli esiti delle valutazioni degli ultimi 3 anni e di un apposito colloquio. 2. Nell accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale i cui oneri sono sostenuti dall ente si tiene conto degli esiti delle valutazioni degli ultimi 3 anni. Articolo 21 Il premio di efficienza 1. Nel caso in cui una articolazione organizzativa consegua risultati programmati di risparmio sulle spese correnti e tali risparmi abbiano una caratteristica strutturale e permanente, il 30% è destinato nell anno immediatamente successivo alla incentivazione del trattamento economico dei dirigenti, dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità e dei dipendenti direttamente coinvolti. Per i dirigenti ed i titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità tali risorse sono attribuite nell ambito della retribuzione di risultato. I criteri di ripartizione sono oggetto di contrattazione decentrata integrativa. 2. L effettivo raggiungimento degli obiettivi di risparmio programmati è attestato da parte del NdV, che tiene conto degli esiti del controllo di gestione e del conto consuntivo, nonché delle altre informazioni utili. 3. L attestazione del NdV è contenuta nella Relazione sulla performance organizzativa. TITOLO IV Il Nucleo di Valutazione Articolo 22 Oggetto del titolo 1. Il presente titolo disciplina l istituzione e il funzionamento del Nucleo di Valutazione dell Amministrazione ai sensi: a) del D.Lgs. n. 286 del 30/7/1999; b) dell art. 147 del D.Lgs. n. 267 del 18/8/2000 Testo Unico delle leggi sull ordinamento locale ; c) dell art. 7 e 14 del D.Lgs. n. 150 del 27 ottobre 2009; d) delle deliberazioni della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazione pubbliche. Articolo 23 Nomina, composizione e requisiti del Nucleo di Valutazione 1. Il Nucleo di Valutazione, di seguito NdV, è composto dal presidente e due componenti, di cui uno rappresentato dal Direttore Generale, nominati dal Sindaco, nel rispetto, di norma, del principio delle pari opportunità. 2. Il ruolo di presidente è ricoperto, di norma, da un componente esterno. 16/22

17 3. Il NdV può essere istituito in forma associata con altri comuni o comunque con altri enti locali. Nella relativa convenzione sono individuate le modalità di attività e di composizione, fermo restando che l ente deve essere rappresentato dal Direttore Generale. 4. L atto di nomina del NdV è pubblico, in particolare esso è pubblicato nel sito istituzionale del comune unitamente al curriculum di ciascuno dei componenti ed al compenso percepito. 5. I componenti sono nominati tra soggetti aventi i seguenti requisiti: a) cittadinanza italiana o UE; b) età non superiore a 65 anni; c) laurea magistrale (LM), laurea specialistica (LS) o quadriennale se conseguita nel previgente ordinamento in ingegneria gestionale, economia e commercio, scienze politiche o giurisprudenza. È richiesto in alternativa al possesso di una di queste lauree un titolo di studio post universitario in materia di organizzazione e del personale della pubblica amministrazione, del management, della pianificazione e del controllo di gestione, o della misurazione e valutazione delle performance. In alternativa al titolo di studio post universitario è richiesto il possesso di un esperienza di almeno cinque anni, in posizione dirigenziale, nella pubblica amministrazione o presso aziende private, nel campo del management, della pianificazione e controllo di gestione, dell organizzazione e del personale, della misurazione e valutazione della performance e dei risultati ovvero avere maturato un esperienza di almeno cinque anni quali componenti di organismi di valutazione. 6. I componenti del NdV non possono essere nominati tra soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali, ovvero che abbiano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni, ovvero abbiano rivestito simili incarichi o cariche o che abbiano avuto simili rapporti nei tre anni precedenti la nomina. Articolo 24 Dipendenza gerarchica e responsabilità 1. Il NdV opera in posizione autonoma, sia rispetto agli organi di governo, sia rispetto ai responsabili della gestione e risponde esclusivamente al Sindaco. Articolo 25 Compiti del Nucleo di Valutazione 1. Il NdV svolge i seguenti compiti: a) monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso e in particolare sulla performance organizzativa dell intero ente e delle singole strutture, anche avvalendosi del controllo di gestione. L adozione di tale Relazione è condizione inderogabile per l'accesso agli strumenti di valorizzazione del merito di cui al Titolo III del D.Lgs. n. 150/2010; b) riferisce alla Giunta, con cadenza, di norma, quadrimestrale, sull andamento delle performance e comunica tempestivamente le criticità riscontrate. Comunica alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazione pubbliche, di seguito CIVIT, gli esiti della valutazione. 17/22

18 Nel caso in cui rilevi delle illegittimità provvede alle segnalazioni ai soggetti competenti, per come previsto dalla normativa; c) garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché dell'utilizzo dei premi di cui al Titolo III del D.Lgs. n. 150/2009, secondo quanto previsto dai contratti collettivi nazionali, dai contratti integrativi, dai regolamenti interni all'amministrazione, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalità; d) sulla base del sistema di misurazione e valutazione, propone al Sindaco la valutazione annuale dei dirigenti e l'attribuzione ad essi dei premi collegati alla performance; e) promuove ed attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità di cui all art. 11 del D.Lgs. n. 150/2009; f) verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità; g) cura periodicamente la realizzazione di indagini sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione; h) valuta in modo comparativo le candidature presentate al fine dell assegnazione del premio annuale per l innovazione, di cui all art. 22 del D.Lgs. n. 150/2009; i) valuta i dipendenti al fine dell accesso ai percorsi di alta formazione e di crescita professionale di cui all art. 26 del D.Lgs. n. 150/2009; j) certifica, nella relazione di cui alla lett. a), i risparmi sui costi di funzionamento derivanti da processi di ristrutturazione, riorganizzazione e innovazione all interno dell ente ai fini di destinare una quota non superiore al 30% al premio di efficienza, risorse che saranno ripartite per come previsto dalla contrattazione decentrata integrativa. Articolo 26 Il controllo strategico 1. Il controllo strategico, effettuato dal NdV, si qualifica come consulenza interna per gli amministratori ed ha lo scopo di verificare l adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti. Articolo 27 Struttura di supporto e responsabile 1. Il NdV, con determinazione dell Amministrazione, si avvale di un ufficio di staff per il supporto amministrativo che ha il compito di verbalizzare le riunioni e di svolgere attività di raccolta, studio, ricerca ed elaborazione di documenti, prospetti e dati statistici economico - finanziari, amministrativi etc. e di un responsabile competente nelle materie della valutazione e della misurazione della performance nelle amministrazioni pubbliche. Articolo 28 Accesso ai documenti 18/22

19 1. Per la propria attività il NdV utilizza le fonti informative degli uffici, i dati direttamente prodotti dai dirigenti, dall ufficio di supporto amministrativo, dal Servizio Controllo di Gestione, dagli amministratori e da chiunque sia portatore di interessi, purché identificabile. 2. L accesso ai verbali delle riunioni del NdV è garantito agli interessati, quando la conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici ai sensi dell art. 24, comma 2 della L. n. 241/90. Articolo 29 Rapporti tra Nucleo di Valutazione e controllo di gestione 1 Il NdV, ai sensi dell art. 1, comma 2, lett. C del D.Lgs. 286/99, utilizza ai fini della propria attività, i risultati del Controllo di Gestione. 2. Il NdV può chiedere ad ogni soggetto gestionale dell ente specifici report e indicatori economico-finanziari ai fini dell esercizio della propria attività. Articolo 30 Codice di comportamento 1. Tutti i componenti del NdV sono tenuti ad osservare le seguenti norme: a) l attività svolta a contatto con la struttura deve in ogni caso avere una valenza puramente conoscitiva e non deve quindi interferire con l autonomia organizzativa, decisionale ed operativa della struttura stessa; b) i risultati, le raccomandazioni d intervento e qualunque dettaglio sull attività svolta devono essere indirizzate al Sindaco; c) deve essere assicurata la massima riservatezza nei confronti di qualunque soggetto, sia interno che esterno all ente, sull attività svolta. Articolo 31 Soggetti preposti alla valutazione 1. Sono preposti alla valutazione i seguenti soggetti: a) la CIVIT per quanto attiene agli indirizzi e direttive di carattere generale; b) il Sindaco per quanto riguarda la valutazione del Segretario Generale e del Direttore Generale oltre che, in parte, per la valutazione dei dirigenti; c) il NdV per quanto riguarda la valutazione dei dirigenti; d) i dirigenti per quanto riguarda la valutazione delle posizioni organizzative e delle alte professionalità e dei dipendenti dell ente; e) gli incaricati di posizione organizzativa, se espressamente delegati dai dirigenti della propria Area di riferimento, per le valutazioni dei dipendenti non apicali di categoria assegnati al proprio servizio. Articolo 32 Comunicazione e conciliazione della valutazione 1. Fatte salve le procedure di valutazione di cui agli artt. 18 bis e 18 ter, ogni valutazione dovrà essere comunicata al soggetto valutato il quale può presentare richiesta motivata di revisione della valutazione conseguita e chiedere di essere convocato in merito entro 10 giorni dal ricevimento della valutazione. Il valutatore deve rispondere e convocare, anche via mail, il 19/22

20 soggetto valutato entro il termine di 10 giorni dalla richiesta. Al termine del confronto tra valutato e valutatore, quest ultimo definirà la valutazione finale, anche apportando modifiche alla precedente valutazione, con parere motivato. Se la valutazione finale non verrà accettata dal valutato gli atti verranno rimessi, per la decisione ultima nel merito della valutazione, al Comitato dei Garanti per la valutazione del dirigente effettuata dal NdV, al NdV per la valutazione del personale non dirigente effettuata dal dirigente, al dirigente per la valutazione del personale non dirigente effettuata, eventualmente, dalla posizione organizzativa. Articolo 33 Durata, modalità di svolgimento delle attività e compensi 1. Il NdV dura in carica tre anni e comunque fino al completamento della valutazione dell ultimo anno di riferimento. In ogni caso i suoi componenti decadono al momento dell insediamento del nuovo Sindaco. I membri restano in carica fino alla nomina del nuovo Nucleo. I componenti del Nucleo possono essere revocati anticipatamente su decisione motivata del Sindaco e solo per gravi e ripetute inadempienze, puntualmente contestate, rispetto ai compiti affidati con il presente regolamento. 2. Le riunioni del NdV sono convocate dal Presidente e sono valide con la partecipazione di almeno due membri. Il NdV dovrà riunirsi almeno otto volte nel corso dell anno. 3. Il NdV è supportato, per le attività di misurazione delle performance organizzative ed individuali, dal Servizio Controllo di gestione. 4 Il compenso spettante ai soli componenti esterni è determinato nel decreto di nomina del Sindaco e non può essere superiore al compenso percepito dai componenti il collegio dei revisori. Il compenso è considerato omnicomprensivo di spese, contributi, viaggi e soggiorni vari. Articolo 34 Disposizioni finali 1. Per quanto non previsto nel presente titolo, si fa espresso richiamo alle norme di leggi vigenti, ai CCNL per il comparto delle Regioni e delle Autonomie Locali nonché ai contratti collettivi decentrati integrativi sottoscritti. 2. La mancata nomina del NdV preclude la possibilità di riconoscere la retribuzione di risultato per i dirigenti, le posizioni organizzative e le alte professionalità e la produttività per i dipendenti sia in modalità della performance individuale che organizzativa. TITOLO V Trasparenza e rendicontazione della performance Articolo 35 La performance organizzativa 20/22

21 1. Il NdV valuta, con cadenza annuale, la performance organizzativa dell intero ente e quella delle singole articolazioni organizzative di livello dirigenziale (Aree). 2. Per performance organizzativa si intendono soprattutto, con riferimento alle indicazioni contenute nel bilancio di mandato, nella relazione previsionale e programmatica e negli altri documenti di pianificazione, i risultati raggiunti in termini di miglioramento della qualità dei servizi erogati alla utenza; di innalzamento degli standard che misurano l attività dell Amministrazione in termini di efficienza, efficacia ed economicità; di soddisfazione dei bisogni della collettività. Articolo 36 Rendicontazione 1. La relazione sulla performance organizzativa dell ente e delle sue singole articolazioni organizzative di livello dirigenziale, predisposta dal NdV, è pubblicata sul sito internet dell ente. 2. Essa viene illustrata, nel corso di uno o più specifici incontri, ai componenti la Giunta Comunale, ai consiglieri comunali, alle associazioni degli utenti e dei consumatori ed ai singoli cittadini. Articolo 37 Trasparenza 1. Sul sito internet dell ente, nell ambito di una sezione collocata direttamente nella pagina iniziale e denominata Trasparenza, valutazione e merito, sono pubblicate le seguenti informazioni: a) bilancio di mandato, relazione previsionale e programmatica ed altri documenti di pianificazione pluriennale, bilancio annuale, conto consuntivo; b) Piano Esecutivo di Gestione e Piano Dettagliato degli Obiettivi; c) relazione sulla performance organizzativa dell ente e delle sue articolazioni organizzative di livello dirigenziale; d) ammontare delle risorse destinate alla retribuzione di risultato dei dirigenti, dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità, nonché di quelle destinate alla incentivazione delle varie forme di produttività dei dipendenti ed ammontare di quelle effettivamente erogate. Tale elencazione è distinta per i dirigenti, da una parte, i titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità, da un altra, ed i dipendenti, da un altra ancora; e) analisi del grado di differenziazione nella erogazione di tali compensi; f) nominativi e curricula dei componenti il NdV; g) curricula, trattamento economico, con distinta indicazione della retribuzione di posizione e di eventuali altre forme di trattamento economico accessorio, e recapiti dei dirigenti, del Direttore Generale e del Segretario Generale; h) curricula dei titolari di posizione organizzativa e delle alte professionalità; i) incarichi, retribuiti e non retribuiti, conferiti a privati ed a dipendenti dell ente o di altre PA. 2. Della pubblicazione e dell aggiornamento di queste informazioni è responsabile il dirigente dell Area Risorse Umane. La mancata pubblicazione o il mancato aggiornamento con cadenza almeno annuale sono sanzionati con il divieto 21/22

PROVINCIA DI CAMPOBASSO

PROVINCIA DI CAMPOBASSO PROVINCIA DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE Approvato dalla Giunta Provinciale in data 7 dicembre 2010 con deliberazione n. 297 - oo - Indice Art. 1 Oggetto del Regolamento

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA CAPO I. Sistema di valutazione della performance del Segretario Generale

COMUNE DI PERUGIA CAPO I. Sistema di valutazione della performance del Segretario Generale COMUNE DI PERUGIA SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE E DEL DIRETTORE GENERALE CAPO I Sistema di valutazione della performance del Segretario Generale Articolo 1 - Modalità di corresponsione

Dettagli

COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino

COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino Allegato alla delibera di Giunta Comunale n. 195 del 20 DICEMBRE 2012 Attuazione dei principi contenuti nel Decreto Legislativo n. 150 del 27/10/2009 e s.m.i.

Dettagli

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE CAPITOLO 1 _ FINALITÀ E DEFINIZIONI 1) Finalità La performance è misurata e valutata con riferimento all Azienda nel suo complesso,

Dettagli

TITOLO IV MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE

TITOLO IV MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE TITOLO IV MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ED INDIVIDUALE CAPO I PRINCIPI E DEFINIZIONI ART. 60 FINALITÀ Il Comune misura e valuta la performance con riferimento all Amministrazione

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento recante la disciplina sulla misurazione, valutazione, rendicontazione e trasparenza della performance

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento recante la disciplina sulla misurazione, valutazione, rendicontazione e trasparenza della performance CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento recante la disciplina sulla misurazione,, rendicontazione e trasparenza della performance Approvato con D.G.C. n. : 562 del 27/12/2010 Modificato con D.G.C. nn.: 9 del 26/01/2011

Dettagli

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Allegato A) alla delibera di giunta n. 195 del 29/12/2010 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E TRASPARENZA DELLA PERFOMANCE. ADEGUAMENTO AL D. LGS. 150/2009. TITOLO I: PRINCIPI GENERALI

Dettagli

COMUNE DI AZZANO DECIMO (Provincia di Pordenone) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

COMUNE DI AZZANO DECIMO (Provincia di Pordenone) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI COMUNE DI AZZANO DECIMO (Provincia di Pordenone) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Artt. da 1 a 42 omissis - T I T O L O III - DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE

Dettagli

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Art. 1 Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi di

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE PROVINCIA DI CUNEO Piazza Umberto I,2 - C.A.P. 12030 0175.72101 FAX 0175.72630 E-MAIL segreteria@comune.lagnasco.cn.it SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1 INDICE Introduzione e

Dettagli

Allegato alla deliberazione di G.C. n. 384 del 22/12/2010 IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE F.to Giorgio Gentilin F.to Stefania Di Cindio

Allegato alla deliberazione di G.C. n. 384 del 22/12/2010 IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE F.to Giorgio Gentilin F.to Stefania Di Cindio Allegato alla deliberazione di G.C. n. 384 del 22/12/2010 IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE F.to Giorgio Gentilin F.to Stefania Di Cindio COMUNE DI ARZIGNANO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO SUL CICLO

Dettagli

COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI GAETA (Provincia di Latina) * * * * * REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE ALTE PROFESSIONALITA (art. 10 del CCNL del 22.01.2004 come disciplinato dall art. 8, comma 1, lett B e C del CCNL del 31.03.1999

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : - DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE INTERNE AI SETTORI - DELLE UNITA ORGANIZZATIVE AUTONOME - DELLE UNITA DI PROGETTO Approvato con deliberazione di Giunta Comunale

Dettagli

Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE

Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI ANNO 2011 LINEE GUIDA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI

Dettagli

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DELLA PERFORMANCE. Capo I Il ciclo della performance

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DELLA PERFORMANCE. Capo I Il ciclo della performance ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n Capo I Il ciclo della performance Articolo 1 Misurazione della performance 1. Il

Dettagli

L.R. 3 febbraio 2012, n. 4.

L.R. 3 febbraio 2012, n. 4. Misura in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza Pubblicata nel B.U. Calabria 1 febbraio 2012, n. 2, S.S. 10 febbraio 2012, n. 2. Art. 1 Princìpi generali.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE E LA PREMIALITÀ DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 10 del 01.03.

REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE E LA PREMIALITÀ DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 10 del 01.03. REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE E LA PREMIALITÀ DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 10 del 01.03.2014) Titolo I Disposizioni generali Art. 1 Principi generali Art. 2 Definizioni

Dettagli

Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative)

Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative) Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative) Finalità della valutazione Il sistema di valutazione della prestazione degli Apicali (Direttori non dirigenti/posizioni

Dettagli

C O M U N E D I M A R U G G I O

C O M U N E D I M A R U G G I O C O M U N E D I M A R U G G I O Provincia di Taranto REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE E INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione

Dettagli

COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15.

COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15. COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI (versione minima per enti con meno di 15.000 abitanti) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 124 del 20.12.2012

Dettagli

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2011 n.131 Regolamento recante attuazione della previsione dell'articolo 74, comma 3, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in relazione

Dettagli

COMUNE DI PASSERANO MARMORITO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE PER I TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

COMUNE DI PASSERANO MARMORITO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE PER I TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA COMUNE DI PASSERANO MARMORITO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE PER I TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA Approvato con D.G.C. n. 42 del 26 ottobre 2016 Il presente documento, nel

Dettagli

COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI COMUNE DI RONCELLO (Provincia di Monza e Brianza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE I CONTROLLI INTERNI INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Servizio dei controlli interni Unità di controllo

Dettagli

COMUNE DI CASTEL BOLOGNESE PROVINCIA DI RAVENNA

COMUNE DI CASTEL BOLOGNESE PROVINCIA DI RAVENNA COMUNE DI CASTEL BOLOGNESE PROVINCIA DI RAVENNA Servizio Personale REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DELLA MAGGIORAZIONE DELL INDENNITA DI POSIZIONE E PER L ATTRIBUZIONE DELL INDENNITA DI RISULTATO AL SEGRETARIO

Dettagli

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE A cura della Direzione Pianificazione Strategica, Smart City e Statistica 1 INDICE PREMESSA 3 OGGETTO DELLA VALUTAZIONE 3

Dettagli

Regolamento comunale per le attività di controllo di gestione e per l Organismo Indipendente di Valutazione della performance

Regolamento comunale per le attività di controllo di gestione e per l Organismo Indipendente di Valutazione della performance COMUNE DI VOLPIANO PROVINCIA DI TORINO Regolamento comunale per le attività di controllo di gestione e per l Organismo Indipendente di Valutazione della performance Approvato con deliberazione di Giunta

Dettagli

Il regolamento dei controlli interni

Il regolamento dei controlli interni Il regolamento dei controlli interni Allegato A deliberazione di Consiglio Comunale nr. 1 del 31-01-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 Servizio dei

Dettagli

DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI INDIVIDUAZIONE, GRADUAZIONE e VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI INDIVIDUAZIONE, GRADUAZIONE e VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI INDIVIDUAZIONE, GRADUAZIONE e VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE ART. 1 DEFINIZIONE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione,

Dettagli

Sistema di misurazione e valutazione della performance

Sistema di misurazione e valutazione della performance COMUNE DI ROCCAFRANCA - Provincia di Brescia - Sistema di misurazione e valutazione della performance Allegato alla deliberazione di Giunta Comunale n. 34 del 14.05.2013 ALL A Art. 1 Il Sistema di misurazione

Dettagli

NUOVO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE

NUOVO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE NUOVO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE Descrizione generale del sistema Il presente Sistema di misurazione e valutazione della prestazione è adottato dal Comune di Buja, in coerenza

Dettagli

Provincia di Avellino

Provincia di Avellino Provincia di Avellino REGOLAMENTO DELLE AREE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA (ai sensi degli artt. 8, 9 e 10 del CCNL del 31.03.1999 e dell art. 10 del CCNL del 22.01.2004) Adottato

Dettagli

Provincia di Forlì-Cesena. Settore Segreteria

Provincia di Forlì-Cesena. Settore Segreteria COMUNE DI SARSINA Provincia di Forlì-Cesena Settore Segreteria CRITERI PER L APPLICAZIONE DEGLI ISTITUTI CONTRATTUALI RELATIVI ALLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E ALLE ALTE PROFESSIONALITA (ai sensi degli articoli

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (ART. 14 DECRETO LEGISLATIVO 27 OTTOBRE 2009, N. 150) Approvato con deliberazione della Giunta

Dettagli

. Comune di Ghilarza Provincia di Oristano. Decreto del Sindaco n. 02 del 17/01/2017

. Comune di Ghilarza Provincia di Oristano. Decreto del Sindaco n. 02 del 17/01/2017 . Comune di Ghilarza Provincia di Oristano Decreto del Sindaco n. 02 del 17/01/2017 OGGETTO: Conferimento incarico posizioni organizzative (artt. da 8 a 11 del CCNL 31.3.1999) - Settore Finanziario - Periodo:

Dettagli

REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI. Articolo 1 Oggetto e finalità

REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI. Articolo 1 Oggetto e finalità REGOLAMENTO SUl CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione n. 4 del 27.03.2013 Articolo 1 Oggetto e finalità 1. ll presente regolamento disciplina il funzionamento del sistema dei controlli interni

Dettagli

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI DIRIGENZIALI

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI DIRIGENZIALI Allegato G del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi: testo modificato dalla deliberazione n.156 del 21.5.2009 Allegato G Linee Guida per la valutazione delle prestazioni dirigenziali

Dettagli

Comune di Bertinoro Provincia di Forlì Cesena

Comune di Bertinoro Provincia di Forlì Cesena Allegato A Comune di Bertinoro Provincia di Forlì Cesena REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEGLI ISTITUTI CONTRATTUALI RELATIVI ALLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

Regolamento per la Misurazione e la Valutazione della performance organizzativa ed individuale

Regolamento per la Misurazione e la Valutazione della performance organizzativa ed individuale Regolamento per la Misurazione e la Valutazione della performance organizzativa ed individuale TITOLO I Misurazione e Valutazione della performance organizzativa ed individuale Capo I Principi e definizioni

Dettagli

COMUNE DI CERVETERI Provincia di Roma

COMUNE DI CERVETERI Provincia di Roma COMUNE DI CERVETERI Provincia di Roma Allegato sub A) Alla deliberazione di G.C. n. 159 del 27/4/2006 REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, CONFERIMENTO E REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE ALLEGATO A...4

Dettagli

Regolamento Nucleo Interno di Valutazione

Regolamento Nucleo Interno di Valutazione Regolamento Nucleo Interno di Valutazione Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 Composizione del Nucleo Art. 3 Durata dell incarico dei componenti Art. 4 Funzionamento e sede Art. 5 Organizzazione interna

Dettagli

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato 3 - Sistema di misurazione e valutazione IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE Titolo 1 - LA VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Dettagli

COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli

COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA allegato alla delibera G.C.n. 109 del 5.04.2011 modificato con delibera

Dettagli

COMUNE DI PIANO DI SORRENTO Provincia di Napoli

COMUNE DI PIANO DI SORRENTO Provincia di Napoli COMUNE DI PIANO DI SORRENTO Provincia di Napoli REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE. APPROVATO CON DELIBERAZIONE G.C. N. 132 DEL 18.05.2007

Dettagli

COMUNE DI PIANENGO Provincia di Cremona

COMUNE DI PIANENGO Provincia di Cremona COMUNE DI PIANENGO Provincia di Cremona Via Roma 59 P.IVA. 00314650193 Tel 0373/752211 - Fax. 0373/74315 DECRETO SINDACALE N 007 IN DATA 10.09.2012 OGGETTO: METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL SEGRETARIO COMUNALE

Dettagli

CITTA DI ALESSANDRIA

CITTA DI ALESSANDRIA CITTA DI ALESSANDRIA Decreto n. 11 OGGETTO: Schema di valutazione del Segretario Generale per l anno 2013. IL SINDACO VISTI il Contratto Collettivo Nazionale dei Segretari comunali e provinciali per il

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ ANNI

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ ANNI PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ ANNI 203-205. Premessa Con la redazione del presente Programma triennale per la trasparenza e l integrità di seguito denominato programma, il Comune

Dettagli

BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE

BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE L art. 91, comma 1, del CCNL 2006/2009, stabilisce che le Amministrazioni,

Dettagli

CITTA DI MERCATO S. SEVERINO

CITTA DI MERCATO S. SEVERINO CITTA DI MERCATO S. SEVERINO (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DEFINIZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMiVaP) 1 INDICE TITOLO I PRINCIPI

Dettagli

INDICE. Premessa. Capo I: Misurazione e valutazione della performance

INDICE. Premessa. Capo I: Misurazione e valutazione della performance Pagina 1 COMUNE DI PIETRAMELARA Provincia di Caserta Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e trasparenza della performance (in attuazione del Decreto Legislativo 7.1.9 n. 1 Attuazione

Dettagli

IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI

IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Approvato con Deliberazione di Consiglio di Amministrazione n. 02 del 21.01.2016 1 INDICE CAPO I - PRINCIPI GENERALI

Dettagli

CITTA DI ALESSANDRIA

CITTA DI ALESSANDRIA CITTA DI ALESSANDRIA Decreto n. 14 OGGETTO: VALUTAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE DOTT. FABRIZIO PROIETTI PER GLI ANNI 2015 E 2016 AI FINI DELL EROGAZIONE DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO. VISTI il Contratto

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi

Dettagli

CRITERI PER VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CRITERI PER VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CRITERI PER VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Le risorse destinate dalla contrattazione decentrata integrativa, nell ambito del fondo per le risorse decentrate, alla incentivazione delle performance

Dettagli

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS REGOLAMENTO AREA POSIZIONI ORGANIZZATIVE E INCARICHI DI ALTA PROFESSIONALITA (approvatoo con deliberazione G.P. 203 n. del 26.09.2011) ART.1 ART.2 ART.3 ART.4 Posizione Organizzativa

Dettagli

N.B.: è abrogata ogni norma non coerente con il Regolamento Uffici e Servizi approvato con delibera G.P. n. 87 del 28/4/2009

N.B.: è abrogata ogni norma non coerente con il Regolamento Uffici e Servizi approvato con delibera G.P. n. 87 del 28/4/2009 REGOLAMENTO SULLE MODALITA DI ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO PER I DIRIGENTI E LE ALTE SPECIALIZZAZIONI, PER IL PERSONALE DEGLI UFFICI POSTI ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PER

Dettagli

Sistemi di controllo nelle PA

Sistemi di controllo nelle PA Sistemi di controllo nelle PA Tipologia Soggetti/organismi Controlli interni Dirigenti OIV (Nucleo di Valutazione) Revisori dei Conti Controlli esterni Servizi Ispettivi (MEF, MIUR, Dipartimento della

Dettagli

AZIENDA ULSS N.15 Alta Padovana

AZIENDA ULSS N.15 Alta Padovana AZIENDA ULSS N.15 Alta Padovana REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE E LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE (O.I.V.) INDICE ART. 1 OGGETTO ART. 2 FUNZIONI E COMPITI ART. 3

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DELLA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ALL INTERNO DELLA CATEGORIA PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DELLA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ALL INTERNO DELLA CATEGORIA PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DELLA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE ALL INTERNO DELLA CATEGORIA PROFESSIONALE (artt. 5 e 13 del CCNL 1998/2001 stipulato il 31/03/1999)

Dettagli

Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia -

Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia - Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia - REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DELL'INDENNITA' PER SPECIFICHE RESPONSABILITA' Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. del INDICE Art. 1 Finalità

Dettagli

COMUNE DI MEGLIADINO SAN VITALE SERVIZIO: FINANZIARIO

COMUNE DI MEGLIADINO SAN VITALE SERVIZIO: FINANZIARIO COMUNE DI MEGLIADINO SAN VITALE - Piazza Matteotti, 8-35040 Megliadino San Vitale - PD - Originale Copia DETERMINAZIONE N 131 DEL 27/08/2013 SERVIZIO: FINANZIARIO OGGETTO: LIQUIDAZIONE AI SENSI DELL'ART

Dettagli

Sistema di valutazione della dirigenza per l erogazione dell indennità di risultato

Sistema di valutazione della dirigenza per l erogazione dell indennità di risultato CITTA' DI GROSSETO Direzione Generale Sistema di valutazione della dirigenza per l erogazione dell indennità di risultato Approvato deliberazione di Giunta comunale n. 460 del 24/07/2007 successive modifiche

Dettagli

DETERMINA DIRIGENZIALE

DETERMINA DIRIGENZIALE COMUNE DI SAN CONO ( Città Metropolitana di Catania ) ******* DETERMINA DIRIGENZIALE N.128 22.06.2017 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO N.16 DEL 22.06.2017 OGGETTO : Costituzione

Dettagli

Regolamento dei controlli interni

Regolamento dei controlli interni Regolamento dei controlli interni Titolo I Principi generali Art. 1 Oggetto 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione di un sistema di controlli interni sull attività del Comune di Modena, secondo

Dettagli

Anp - La Buona Scuola. Nella Legge 107/2015 La nuova Governance

Anp - La Buona Scuola. Nella Legge 107/2015 La nuova Governance Nella Legge 107/2015 La nuova Governance 1 Le competenze del Dirigente Scolastico Il Piano triennale dell offerta formativa L organico dell autonomia I collaboratori del Dirigente Il Comitato di valutazione

Dettagli

PROVINCIA DI SALERNO

PROVINCIA DI SALERNO PROVINCIA DI SALERNO SEGRETERIA GENERALE Servizio Organizzazione del lavoro e relazioni sindacali organizzazionelavoro@provincia.salerno.it Regolamento recante la disciplina della misurazione, della valutazione,

Dettagli

Azienda speciale. Consorzio Desio-Brianza. Regolamento per il funzionamento del Nucleo di valutazione

Azienda speciale. Consorzio Desio-Brianza. Regolamento per il funzionamento del Nucleo di valutazione Azienda speciale Consorzio Desio-Brianza Regolamento per il funzionamento del Nucleo di valutazione Approvato dal C.d.A. nella seduta del 5 giugno 2013 Regolamento per il funzionamento del Nucleo di valutazione

Dettagli

COMUNE DI TIVOLI (PROVINCIA DI ROMA)

COMUNE DI TIVOLI (PROVINCIA DI ROMA) COMUNE DI TIVOLI (PROVINCIA DI ROMA) DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SEGRETERIA GENERALE N. 460 del 18/03/2015 Oggetto: CONFERIMENTO INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA SEGRETERIA GENERALE - SEZIONE SEGRETERIA

Dettagli

IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO E LA GRADUAZIONE DEGLI INCARICHI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO E LA GRADUAZIONE DEGLI INCARICHI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO E LA GRADUAZIONE DEGLI INCARICHI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA Approvato con Deliberazione di Consiglio di Amministrazione n. 05 del 26.02.2016

Dettagli

PROVVEDIMENTO DEL SINDACO N. ORD DATA 14/01/2016

PROVVEDIMENTO DEL SINDACO N. ORD DATA 14/01/2016 163 0 0 - DIREZIONE PIANIFICAZIONE STRATEGICA, SMART CITY E STATISTICA PROVVEDIMENTO DEL SINDACO N. ORD-2016-12 DATA 14/01/2016 OGGETTO: COSTITUZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE E NOMINA DEI COMPONENTI ESTERNI

Dettagli

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 e ss.mm. PROVVEDIMENTO DEL DIRETTORE N 7/14 del 14/01/2014 Oggetto: GRADUAZIONE DELLE AREE

Dettagli

Comune di Tornaco. Provincia di Novara. Comunicato ai Capigruppo. Il 2/7/2014 N. prot VERBALE SEDUTA DI GIUNTA COMUNALE N.

Comune di Tornaco. Provincia di Novara. Comunicato ai Capigruppo. Il 2/7/2014 N. prot VERBALE SEDUTA DI GIUNTA COMUNALE N. Comune di Tornaco Provincia di Novara Comunicato ai Capigruppo Il 2/7/2014 N. prot. 1627 VERBALE SEDUTA DI GIUNTA COMUNALE N. 13 OGGETTO: CRITERI PER LA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE. L anno

Dettagli

REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ DI UNITÀ ORGANIZZATIVE.

REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ DI UNITÀ ORGANIZZATIVE. REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ DI UNITÀ ORGANIZZATIVE. Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 04 del 2.2.2010 Pag. 1 di 7 Art. 1 PREMESSA 1. Il presente regolamento disciplina

Dettagli

C O M U N E D I M O N A S T E R O L O D I S A V I G L I A N O

C O M U N E D I M O N A S T E R O L O D I S A V I G L I A N O AREA AMMINISTRATIVA DETERMINAZIONE N. 40 OGGETTO: FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE ANNO 2014. APPROVAZIONE PROSPETTO DI LIQUIDAZIONE DELLA PRODUTTIVITÀ INDIVIDUALE, DELLE RETRIBUZIONI

Dettagli

- VISTI i decreti sindacali di conferimento degli incarichi per le posizioni organizzative;

- VISTI i decreti sindacali di conferimento degli incarichi per le posizioni organizzative; LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: - con deliberazione di G.C. n. in data 25.01.08, integrata con successivo atto n. 92 del 27.05.08, è stato approvato il nuovo regolamento per l ordinamento dell ufficio

Dettagli

COMUNE DI CORBARA PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI CORBARA PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI CORBARA PROVINCIA DI SALERNO REGOLAMENTO PER LA GRADUAZIONE, IL CONFERIMENTO E LA REVOCA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con delibera di Giunta Comunale n.47 del 27/05/2015 INDICE Art.1

Dettagli

CITTA METROPOLITANA DI PALERMO

CITTA METROPOLITANA DI PALERMO CITTA METROPOLITANA DI PALERMO Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione, della rendicontazione e della trasparenza della performance INDICE TITOLO I Principi generali Art. 1 Oggetto

Dettagli

SETTORE VI FINANZE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DETERMINAZIONE

SETTORE VI FINANZE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DETERMINAZIONE SETTORE VI FINANZE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DETERMINAZIONE Oggetto: Rinnovo alla dipendente a tempo indeterminato dott.ssa Francesca De Biasio - funzionario amministrativo contabile (categoria D) dell'incarico

Dettagli

REGIONE LIGURIA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGIONE LIGURIA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE D.G.R. n. 156 del 18.2.2011 REGIONE LIGURIA SEGRETERIA GENERALE GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Servizio Valutazione, Controllo e Formazione Risorse Umane SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI PAESE Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 3 del 24 gennaio 2013 I N D I C E Art. 1 Servizio dei controlli

Dettagli

COMUNE DI PALO DEL COLLE PROVINCIA DI BARI

COMUNE DI PALO DEL COLLE PROVINCIA DI BARI COMUNE DI PALO DEL COLLE PROVINCIA DI BARI Prot. N. DECRETO N.12/2014 OGGETTO : Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro dei Segretari Comunali e Provinciali - quadriennio normativo 1998 2001, art.42,

Dettagli

R E G O L A M E N T O P E R I L C O N F E R I M E N T O, R E V O C A G R A D U A Z I O N E E V A L U T A Z I O N E D E L L E P O S I Z I O N I

R E G O L A M E N T O P E R I L C O N F E R I M E N T O, R E V O C A G R A D U A Z I O N E E V A L U T A Z I O N E D E L L E P O S I Z I O N I R E G O L A M E N T O P E R I L C O N F E R I M E N T O, R E V O C A G R A D U A Z I O N E E V A L U T A Z I O N E D E L L E P O S I Z I O N I O R G A N I Z Z A T I V E Art.1 Campo di applicazione 1. II

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Determinazione n. 2384/2009 Oggetto: Approvazione del Regolamento dell Università degli Studi di Pavia per il conferimento di incarichi aggiuntivi ai dirigenti ed al personale tecnico amministrativo di

Dettagli

COMUNE DI SAN FEDELE INTELVI PROVINCIA DI COMO

COMUNE DI SAN FEDELE INTELVI PROVINCIA DI COMO COMUNE DI SAN FEDELE INTELVI PROVINCIA DI COMO L.go IV Novembre n. 8 CAP 228 - Cod. Fisc. 00601370133 Tel 031/830141-Fax 031/831742 e-mail:protocollo@comune.sanfedeleintelvi.co.it pec: comune.sanfedeleintelvi@pec.provincia.como.it

Dettagli

Linee guida per la misurazione e valutazione della performance

Linee guida per la misurazione e valutazione della performance Città (SA) Linee guida per la misurazione e valutazione della performance 1. Premessa La misurazione e la valutazione della performance organizzativa e individuale sono alla base del miglioramento della

Dettagli

CITTA DI CATANZARO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO IL DIRIGENTE DI SETTORE

CITTA DI CATANZARO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO IL DIRIGENTE DI SETTORE CITTA DI CATANZARO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO IL DIRIGENTE DI SETTORE Assume la seguente determinazione avente per oggetto ATTRIBUZIONE DEL'INCARICO DI ALTA PROFESSIONALITA'

Dettagli

Metodologia di valutazione dei Responsabili di Servizio posizioni organizzative e alte professionalità e del Segretario Comunale

Metodologia di valutazione dei Responsabili di Servizio posizioni organizzative e alte professionalità e del Segretario Comunale Metodologia di valutazione dei Responsabili di Servizio posizioni organizzative e alte professionalità e del Segretario Comunale 1. Oggetto pag. 2 2. Finalità pag. 2 3. Struttura pag. 3 Fattore 1: Valutazione

Dettagli

DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE N. 184 del 05/11/2015

DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE N. 184 del 05/11/2015 DETERMINAZIONE del SEGRETARIO GENERALE N. 184 del 05/11/2015 Addì giovedì 5 novembre 2015, nella sede camerale, il Segretario Generale Dott. Marco Peroni, ha adottato la seguente determinazione in merito

Dettagli

DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno

DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno 2015: indirizzi alla dirigenza. La Giunta, vista la determinazione

Dettagli

Regolamentazione delle posizioni organizzative. Art.1 Posizione organizzativa

Regolamentazione delle posizioni organizzative. Art.1 Posizione organizzativa Approvato con determinazione n. 10 del 24.03.2010 Regolamentazione delle posizioni organizzative Art.1 Posizione organizzativa Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento,

Dettagli

Comune di Viadana (Provincia di Mantova) Criteri di valutazione delle prestazioni dirigenziali

Comune di Viadana (Provincia di Mantova) Criteri di valutazione delle prestazioni dirigenziali Comune di Viadana (Provincia di Mantova) ALLEGATO B.2 Criteri di valutazione delle prestazioni dirigenziali 1. Obiettivi del sistema di valutazione Il sistema di valutazione è orientato al perseguimento

Dettagli

Modello per la valutazione annuale del Direttore Generale e criteri di assegnazione del trattamento accessorio

Modello per la valutazione annuale del Direttore Generale e criteri di assegnazione del trattamento accessorio Modello per la valutazione annuale del Direttore Generale e criteri di assegnazione del trattamento accessorio Approvato nella seduta del consiglio di amministrazione del 29 settembre 2015 VISTO il decreto

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * *

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * * REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * * Adottato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 185/2013 e modificato con Deliberazione di Giunta Comunale

Dettagli

Sezione anagrafica Procedimento Amministrativo. Controlli

Sezione anagrafica Procedimento Amministrativo. Controlli Sezione anagrafica Procedimento Amministrativo DIREZIONE Area Organizzazione, Indirizzo e Controllo TEL. CASELLA DI POSTA ELETTRONICA PEC SETTORE comune.campobasso.protoccollo@pec.it Controlli SERVIZI

Dettagli

RISULTATI ATTESI 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012

RISULTATI ATTESI 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL 2012 ALBERO DELLA PERFORMANCE Linee Programmatiche di Mandato Consiglio Comunale n. 53 del 26/6/2009 Piano Generale di Sviluppo

Dettagli

La contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del Seminario. Forum Pa maggio 2011

La contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del Seminario. Forum Pa maggio 2011 La contrattazione collettiva integrativa alla luce del d.lgs. N. 150 del 2009 Seminario Forum Pa maggio 2011 A cura di ELVIRA GENTILE Direttore Generale Aran - Direzione Contrattazione I 1 Gli obiettivi

Dettagli

Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011)

Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011) Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n. 2498 del 29/07/2011) Art. 1 - Costituzione Il Centro InfoSapienza, di seguito richiamato Centro, è un Centro di spesa ad ordinamento speciale,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016 SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione

Dettagli

Provincia di Campobasso

Provincia di Campobasso Provincia di Campobasso Stato di attuazione le azioni Programma per la trasparenza e l integrità N. 1 2 3 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ E STATO DI ATTUAZIONE PIANO E RELAZIONE SULLA

Dettagli

AREA DEL COMPARTO METODOLOGIA DEL SISTEMA PREMIANTE

AREA DEL COMPARTO METODOLOGIA DEL SISTEMA PREMIANTE AREA DEL COMPARTO CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO DELLA PRODUTTIVITÀ COLLETTIVA PER IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI E PER IL PREMIO DELLA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI INDIVIDUALI METODOLOGIA DEL SISTEMA

Dettagli