L obiettivo del Trasporto Neonatale. consegnare il neonato all ospedale di. possibili per la Terapia definitiva.
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- Franca Scarpa
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1 Newborns and Early Heli-Transfer [Il Trasporto Neonatale e il Sistema di Elisoccorso] Guido F. Villa* - Rinaldo Zanini *Direttore AAT 118 Lecco e Provincia *Direttore N&A Mensile Italiano del Soccorso *Consigliere Regionale Società Italiana Sistema 118 Direttore Dipartimento Materno Infantile Azienda Ospedaliera Provinciale di Lecco
2 Trasporto Neonatale L obiettivo del Trasporto Neonatale d Emergenza è il mantenimento delle condizioni ventilatorie, emodinamiche e metaboliche per prevenire l insorgenza di ulteriori danni durante il trasferimento e consegnare il neonato all ospedale di riferimento nelle migliori condizioni possibili per la Terapia definitiva.
3 Organizzazione delle Cure Perinatali = l evento parto deve avvenire nel luogo più adatto alle esigenze cliniche del caso sia per quanto concerne la componente ostetrica che neonatologica
4 Modelli Organizzativi delle Cure Perinatali La Regionalizzazione La Centralizzazione
5 La Regionalizzazione: Canada, USA Definizione di tre livelli di cura 1. Strutture per gravidanze a basso rischio (85%) 2. Strutture gravidanze a medio rischio (12%) 3. Strutture gravidanze ad alto rischio (3%) Network interospedaliero collaborazione tra ospedali assicurare l adeguato livello di cura Criticità: pagamento a DRG
6 La Centralizzazione: Olanda, Svezia Definizione di due livelli di cura 1. Tutti gli ospedali dove si nasce assicurano tutti i presidi di cura anche intensiva 2. Pochi centri per i casi più complessi Ciò comporta La chiusura dei centri con bassa natalità Concentrazione delle risorse nelle unità più importanti Criticità: aumento del numero di parti a domicilio (NL)
7 Entrambi i modelli basano la loro efficacia sulla Previsione delle condizioni di Rischio Fattori antepartum diabete materno ipertensione gravidica ipertensione cronica anemia e isoimmunizzazione morte fetale o neonatale pregressa emorragia durante il II trimestre infezione materna polidramnios, oligoidramnios PROM di lunga data oltre il termine pretermine gemellarità terapia farmacologica litio, magnesio, adrenergici tossicodipendenza malformazioni Fattori intrapartum taglio cesareo presentazione anomala parto prematuro PROM > 24 h travaglio precipitoso travaglio prolungato (> 24 h) CTG anomalo anestesia generale tetania uterina narcotici alla madre entro 4 h liquido amniotico tinto prolasso di funicolo distacco di placenta placenta previa
8 È possibile una anticipata previsione del rischio in tutte le circostanze cliniche? il 30% di patologie gravi quali ( complicazioni funicolari in travaglio) non sono prevedibili l 1-2% dei nati può necessitare cure intensive o subintensive in modo non preventivabile
9 Per entrambi i modelli organizzativi svolge un ruolo fondamentale ed insostituibile lo STAM (servizio trasporto assistito materno) Ma soprattutto: Il Servizio di Trasporto d Emergenza Neonatale (STEN)
10 Miglioramento delle condizioni economiche Miglioramento delle cure ostetriche e neonati Centralizzazione della patologia Negli ultimi anni riduzione mortalità neonatale
11 Grave Evento Patologico Neonatale vita fetale punto nascita s t a b i l i z z a z i o n e Trasporto migliore assistenza ottimale utilizzo risorse costo/benefici centro TIN
12 Lo stato dell arte in ITALIA Informazioni grazie a Società Italiana di Neonatologia nell anno 2006
13 La Legislazione italiana e lo STEN Nel 1990 il CIPE assegnava a Lombardia, Toscana, Friuli V.G., Lazio, Campania, Puglia e Sicilia un finanziamento nell ambito del programma TUTELA MATERNO-INFANTILE che comprendeva un intervento iniziale per l attivazione dello STEN Il piano sanitario nazionale del triennio indicava lo STEN fra i punti principali per la razionalizzazione dell assistenza al neonato Il DPR n37 relativo ai requisiti strutturali ribadisce la garanzia dell assistenza pediatrica al neonato anche attraverso il trasporto protetto Il progetto obiettivo materno.infantile per il triennio dà precise indicazioni con un intero capitolo sul percorso nascita e sullo STEN Il piano sanitario nazionale ha l obiettivo della protezione della maternità e indica l attivazione in ogni Regione dello STEN
14 La legislazione italiana e lo STEN Il piano sanitario nazionale per il triennio preso atto delle differenze tra regioni del Nord e Sud in termini di sopravvivenza perinatale pone tra gli obiettivi strategici quello di attivare programmi specifici per la protezione della maternità e per migliorare l assistenza ostetrica e neonatale e di attivare in ogni regione lo STEN Anche l attuale governo ha posto l attivazione dello STEN tra gli interventi primari in ambito materno-infantile
15 L attivazione dello STEN su tutto il territorio Nazionale 1) Passaggio politico-amministrativo Finanziamento Definizione dei centri addetti Risorse Umane strumentali 2) Volontà delle A.O e dei Neonatologi Aumentato rischio di contenzioso medico-legale Aumento del carico di lavoro
16 Italia STEN (2006) Realtà A il trasporto viene eseguito da un Equipe dedicata Copertura totale Lazio, Liguria, Campania, Lombardia, Marche, Friuli V.G., Trentino A.A., Veneto, Val d Aosta, Puglia,Toscana Realtà B* * il trasporto viene eseguito prevalentemente dai centri periferici Copertura assente Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Molise, Sardegna,Umbria, Basilicata Copertura parziale Piemonte, Sicilia
17 Regione Lombardia
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20 Quali neonati trasportare? peso < 1500 g E.G. < 32 settimane problemi respiratori anomalie congenite maggiori convulsioni neonatali intervento chirurgico emorragia endocranica coagulopatie sepsi shock problemi metabolici ipoglicemia prolungata cardiopatie cianogene Va assolutamente preferito il trasporto della donna: trasporto in utero 1-2% dei nati può necessitare cure intensive o subintensive in modo non preventivabile
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22 TEMPISTICA DELLO STEN Tempo trascorso dallo STEN presso UO 1-2 livello 5 min 42 min 190 min Tempo del trasporto dalla UO 1-2 livello alla TIN 5 min 210 min 41 min
23 Il Team del Trasporto Formazione del Team: Personale medico ed infermieristico esperto Conoscenza delle Apparecchiature della terapia intensiva specifiche del trasporto gestione delle fonti di energia limitate: elettricità gas medicali Formazione anche dei Teams degli Ospedali Periferici corsi specifici acquisto di strumenti e materiali sopralluoghi
24 Materiale Dedicato
25 La Sicurezza
26 Appropriatezza Interventi Durata < 90 min. possibilmente 60 Elicottero Vantaggioso se distanza > 70 Km o 1 h. Servizio di elitrasporto disponibile on call o on duty con tempi di attivazione limitatissimi (5 30 min) Personale e Integrazione sistema di volo 118 con garanzia di almeno trasporti /anno Attivazione elisuperfici notturne per garanzia di operatività 24h/24h. Sistema di back-up sempre disponibile!
27 TRASPORTO NEONATALE LECCO inizio attività : 1987 struttura operativa : attivabile su richiesta N trasporti effettuati : 1887 (trend in riduzione) mezzi utilizzati : ambulanza 94% elicottero 6% area di operazione : Nord della Lombardia (extraregione) OSPEDALE ALESSANDRO MANZONI - LECCO UNITA OPERATIVA DI NEONATOLOGIA E PATOLOGIA NEONATALE Punti Nascita coinvolti : 7 Province interessate: - Lecco - Sondrio - Milano (area nord) - Como (area nord)
28 A B C D E A I R W A Y S BREATHING CIRCULATION DESABILITIES Electrolytes, glucose
29 Reverse Neonatal Transport (Back-Transport) is essential for effective, regionalized, perinatal health care Journal Obstetric Gynecology Neonatal Nursing, 1993
30 BACK-TRANSPORT Quando? Quando il neonato non necessita più di cure altamente intensive Quando il neonato non ha più bisogno di tecnologia sofisticata Quando il neonato ha superato la fase critica ed è stabile OSPEDALE DI LECCO Unità Operativa Patologia Neonatale- Terapia Intensiva Neonatale
31 BACK-TRANSPORT può rappresentare uno strumento che fornisce alcune risposte: Attaccamento madre/neonato appropriatezza delle cure efficienza del servizio OSPEDALE DI LECCO Unità Operativa Patologia Neonatale- Terapia Intensiva Neonatale
32 Sistema Trasporto STEN Punto debole: Trasporto in Utero 118?
33 Il Trasporto in Auto dei Neonati PERCHE DOBBIAMO OCCUPARCI DI QUESTO PROBLEMA? PERCHE IN OSPEDALE?
34 Risposta ai Perché Perché gli incidenti sono una causa importante di mortalità e morbilità in epoca pediatrica Perché la prevenzione è fondamentale Nel puerperio vi è una grande sensibilità alle problematiche della sicurezza Il personale Sanitario ospedaliero viene percepito come soggetto autorevole e quindi i suoi consigli pesano
35 Pillole di Psicologia SPESSO NON CI SONO PAROLE: ci si trova nudi uno di fronte all altro privi di pensieri sufficientemente adeguati per essere formulati DATE CONTROLLO (Qualcuno deve occuparsi dei genitori) OFFRITE CONTATTO e PROTEZIONE RESTATE A DISPOSIZIONE (rispettando i loro tempi)
36 LE REGOLE NON ESISTONO Per noi operatori entrare in contatto con molte storie di vita, e anche di morte, risulta essere parte integrante della nostra attività professionale PER UN GENITORE I NOSTRI OCCHI INCROCIATI, ANCHE SOLO PER UN ISTANTE, RIMARRANNO INDELEBILMENTE SCOLPITI NEL RICORDO E NELLA MEMORIA DEL LORO DOLORE O DELLA LORO IMMENSA GIOIA
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