Autorità Idrica Toscana. Relazione Annuale del Direttore Generale sul sii in Toscana. Firenze, 30 giugno 2016

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1 2015 Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul sii in Toscana AI SENSI DELL'ART.24 L.R. N. 69/2011 Firenze, 30 giugno 2016

2 SOMMARIO Premessa... 5 Inquadramento delle società idriche toscane... 8 Modifiche ed aggiornamenti delle Convenzioni vigenti Principali dati tecnici delle società idriche toscane I dati economici e patrimoniali delle società idriche toscane Attuazione dei programmi degli interventi e degli obiettivi fissati nel piano di ambito Nuovo Piano di Ambito unico regionale I programmi degli interventi approvati ai sensi della Del.643/2013/R/idr Interventi realizzati dai gestori nel I livelli qualitativi e quantitativi dei servizi prodotti dai gestori toscani Regolamento di somministrazione del sii la definizione dei 5 punti essenziali Carta del servizio revisione in seguito alla Delibera 655/15/R/idr Omogeneizzazione degli obblighi di comunicazione e degli standard organizzativi Standard organizzativi 2014 raggiunti dai gestori Istituto della Conciliazione Sintesi risultati customer satisfaction La tariffa e la bolletta del sii Principi applicativi del metodo tariffario transitorio dell AEEGSI per l approvazione tariffe del servizio idrico integrato per gli anni 2014 e Le nuove articolazioni tariffarie approvate nel Tariffe del servizio idrico integrato per i residenti dell anno Composizione delle tariffe medie 2015 approvate a preventivo Riordino delle agevolazioni tariffarie e procedure di supporto alle utenze deboli Altre voci in bolletta Principali attività svolte dall Autorità idrica Toscana nel Area Pianificazione e Controllo Area Regolazione Area Amministrazione e Risorse Umane Area Affari Istituzionali Alcuni aspetti specifici in merito allo svolgimento delle funzioni di cui all art. 10 c. 1 lett.g) Autorizzazioni agli scarichi industriali in pubblica fognatura

3 Tariffe per le utenze industriali Rilascio acque di restituzione Conclusioni INDICE TABELLE Tabella 1- Affidamento ai gestori toscani dato Tabella 2- Fusioni comuni toscani dal 1 gennaio Tabella 3- Principali grandezze dei gestori Tabella 4 - Il Conto Economico Tabella 5 Confronto utile di esercizio e FoNI Tabella 6 Lo Stato Patrimoniale al Tabella 7- % morosità rilevata nel Tabella 8- % morosità rilevata nel Tabella 9 Indicazioni sui formati da utilizzare per i PdI...48 Tabella 10Confronto investimenti previsti/realizzati nel Tabella 11 Nuovi standard individuati dall AEEGSI da inserire/modificare nelle Carte del servizio...65 Tabella 12. Richieste scritte e Reclami scritti anno Tabella 13 - Rimborsi corrisposti agli utenti in caso di mancato rispetto delle Carte del Servizio Tabella 14 Confronto % tra standard di qualità rispettati o superati, e non rispettati Tabella 15 Numero di conciliazioni per tipologia questioni esaminate...71 Tabella 16 Risultati 2015 Commissione regionale...72 Tabella 17 % Utenti soddisfatti del rapporto qualità/prezzo del sii...76 Tabella 18 % Utenti che bevono acqua del rubinetto dati 2013 e Tabella 19 % Utenti che conoscono gli strumenti di tutela dati 2013 e Tabella 20- Schemi regolatori per il calcolo delle tariffe Tabella 21 Confronto tra incrementi tariffari massimi previsti ed incrementi approvati per il Tabella 22 Delibera di approvazione delle nuove articolazioni tariffarie...83 Tabella 23 Quote fisse e scaglioni di applicazione delle tariffe toscane per le utenze domestiche residenti mc anno 2015 (iva inclusa)...84 Tabella 24 Importi annui previsti nell anno 2015 per nuclei familiari composti da 1 a 6 persone...85 Tabella 25 Importi di FoNI destinato ad agevolazioni tariffarie...91 Tabella 26Applicazione depositi nel

4 Tabella 27- Riconoscimento delle partite pregresse al trasferimento di competenze all AEEGSI riconosciuti nei Decreti AIT nel Tabella 28- Dettaglio importi delle partite pregresse di aggiornamento del Acque Spa...97 Tabella 29- Dettaglio importi delle partite pregresse di aggiornamento del e saldo partite pregresse per Publiacqua...97 Tabella 30 Monitoraggio servizio autorizzazione agli scarichi industriali anno INDICE FIGURE Figura 1- Percentuale di abitanti residenti serviti da acquedotto, fognatura e depurazione anno Figura 2 - Volumi misurati e fatturati dalle società toscane (A10) Figura 3 - Volumi prelevati dall ambiente ripartiti per tipologia di prelievo anno Figura 4 - Volumi totali prelevati dall ambiente ed erogati nel medesimo territorio e volumi fatturati agli utenti anno Figura 5 - Volumi totali prelevati e utilizzati per ambito volumi fatturati per abitante servito nell anno 2015 (ipotesi 2.33 abitanti ad utenza- dato medio toscano)...16 Figura 6 Perdite % nelle reti di distribuzione anno 2013 e Figura 7 Perdite reti di distribuzione anno 2015 per ml di rete acquedotto (esclusi allacci)...18 Figura 8 Ripartizione età delle reti di distribuzione anno Figura 9 - Lunghezza reti di acquedotto e fognatura, esclusi gli allacci, anno Figura 10 - Rete di acquedotto per abitante residente servito e per utente anno Figura 11 - Rete di fognatura per abitante residente servito Figura 12 - Numero di impianti di depurazione ripartiti per potenzialità anno Figura 13 Residenti serviti da depurazione confrontati col numero di depuratori Figura 14 - Numero di addetti ogni 100 km di rete acquedotto dato Figura 15 - Numero di addetti ogni milione di mc fatturati dato Figura 16 Numero di dipendenti dei gestori toscani, ripartiti per tipologia di addetto anno Figura 17 Costo medio del personale per tipologia di addetto anno Figura 18 - Valore produzione per addetto anno Figura 19 Andamento costi medi del personale Figura 20 L andamento del MOL nel triennio Figura 21 L andamento degli utili di esercizio negli anni Figura 22 L andamento degli utili al mc di esercizio negli anni Figura 23 Composizione della destinazione degli utili 2015 in termini %

5 Figura 24 % dividendi deliberati Figura 25- Dato medio ponderato della morosità (% sul fatturato a-2) 2014 e Figura26- Struttura di pianificazione strategica e operativa...42 Figura 27 - Importi comprensivi dei finanziamenti pubblici e allacci il periodo regolatorio Figura 28 Investimenti pro-capite netti previsti nel quadriennio Figura 29 Investimenti lordi realizzati nel 2015, ripartiti per servizio...49 Figura 30 Investimenti lordi complessivi realizzati nel 2015, ripartiti per servizio in %...50 Figura 31 Investimenti netti realizzati nel 2015 confrontati con gli investimenti previsti...51 Figura 32 Investimenti pro capite lordi realizzati nel 2015 in Toscana...60 Figura 33- % Complessiva voti di soddisfazione Figura 34- % Soddisfazione utenti complessiva dato 2013 e Figura 35- % Soddisfazione utentiin merito al rapporto qualità/prezzi del sii dato 2013 e Figura 36 % utenti che bevono anche saltuariamente acque del rubinetto 2013 e Figura 37-% di utenti che dichiarano di conoscere gli strumenti di tutela...78 Figura 38- Quote fisse e scaglioni di applicazione delle tariffe toscane per le utenze domestiche residenti Figura 39-Spesa idrica media annuale 2015 IVA inclusa per 1, 3, 5 componenti e famiglia media...86 Figura 40 - Voci che compongono la tariffa media 2015 ( /mc)...87 Figura 41 - % voci che compongono la tariffa media Figura 42 -% voci che compongono la tariffa media 2015, secondo la classificazione AEEGSI...89 Figura 43- Autorizzazioni agli scarichi rilasciate dall AIT, anno Figura 44- Numero di pareri AUA e pareri AIA rilasciati dall AIT, anno

6 PREMESSA La presente relazione, predisposta dal Direttore Generale ai sensi dell art. 24 della legge regionale n. 69 del 28 dicembre 2011, è finalizzata ad illustrare: lo stato di attuazione del programma degli interventi realizzati; il raggiungimento degli obiettivi fissati nel piano di ambito, ovvero le motivazioni del mancato raggiungimento dei medesimi; i livelli qualitativi e quantitativi dei servizi prodotti; la sintesi del conto economico, che illustri le caratteristiche delle tariffe applicate e dia conto delle entrate del gettito tariffario; la situazione relativa allo svolgimento delle funzioni di cui all articolo 10 comma 1, lettera g) (Il Direttore Generale provvede in particolare allo svolgimento delle funzioni già attribuite alle autorità di ambito territoriale ottimale secondo quanto disposto all articolo 5, commi 2, 3 e 6 e all articolo 11, comma 2, della l.r. 20/2006- Autorizzazioni agli scarichi e disposizioni per il rilascio di acque di restituzione)". La relazione nella PARTE I procede con un primo capitolo all inquadramento delle società che gestiscono il servizio idrico toscano, fornendo un aggiornamento delle principali grandezze tecniche ed i risultati economici e patrimoniali ottenuti nel corso del 2015 dai gestori toscani. Quest anno sono stati approfonditi, tenendo conto anche delle richieste pervenute all AIT nel corso dell anno, i temi della destinazione degli utili dei gestori e della morosità degli utenti, mentre è stata snellita l analisi di bilancio classica. Il secondo capitolo descrive brevemente le novità contenute nel nuovo Piano di Ambito approvato ed illustra lo stato di attuazione del programma degli interventi dei singoli gestori relativamente al Il terzo capitolo riferisce in merito ai livelli di servizio prodotti, focalizzando quest anno, oltre che sui livelli di standard organizzativi raggiunti dai gestori, sulle modifiche in corso alla Carta del Servizio, sull istituto della Conciliazione, e sui risultati dell analisi di Customer Satisfaction condotta dall AIT nel Il quarto capitolo illustra le tariffe applicate nel 2015 e l iter di approvazione delle stesse, i principi dei nuovi corrispettivi tariffari e delle agevolazioni per le utenze disagiate, con l obiettivo di fornire un quadro esaustivo non solo dei contenuti della tariffa, ma anche di quelli delle ulteriori voci in bolletta relativamente al 2015 (componente UI1, depositi cauzionali, partite pregresse). La Parte II riporta una sintesi dell attività svolta dall AIT nel corso del 2015ed illustra lo stato delle autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura e rilascio delle acque di restituzione come previsto dalla L.R. 69/2011. In generale la Relazione fornisce le stesse informazioni presenti lo scorso anno, ma gli aggiornamenti continui dei dati, i diversi criteri di raccolta degli stessi (con particolare riferimento quest anno alle modifiche introdotte dall AEEGSI in termini di valutazione del bilancio idrico), ed elementi esogeni, quali la variazione dei volumi fatturati da un anno ad un 5

7 altro rendono in alcuni casi non possibile procedere ad una comparazione efficace delle informazioni fornite. In Appendice sono riportati i dati numerici utilizzati per la predisposizione dei grafici e delle figure della relazione, che permettono di approfondire le questioni che, per non appesantire la Relazione, sono state solo brevemente illustrate. Quest anno come preventivato l anno scorso, la quasi totalità dei dati presentati è relativa al 2015; dove la relazione precedente presentava i dati 2013 in Appendice sono riportati anche i dati 2014, per fornire continuità di informazione. 6

8 PARTE I LO STATO DEL SII IN TOSCANA

9 INQUADRAMENTO DELLE SOCIETÀ IDRICHE TOSCANE A far data dal 1 gennaio 2012, l Autorità è subentrata senza effetti novativi alle soppresse Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (AATO), nelle Convenzioni di affidamento in essere con i diversi gestori toscani. Tale subentro comprende i rapporti inerenti alle Convenzioni posti in essere dalle soppresse AATO, compresi quelli relativi alle operazioni di finanziamento dei soggetti affidatari. Di seguito si espongono nel dettaglio i dati relativi ai diversi gestori e relative Convenzioni. Tabella 1- Affidamento ai gestori toscani dato 2015 gestore Gaia Geal Publiacqua Acque Nuove Acque Asa Acq. delfiora Numero di comuni gestiti / Data inizio affidamento Data fine affidamento * Assetto societario Spa pubblica Spa mista Spa mista Spa mista Spa mista Spa mista Spa mista %socio privato Principale socio privato - ACEA ACEA ACEA SUEZ IREN ACEA *Nei primi mesi del 2015, la scadenza dell affidamento del servizio ad Acque è stata prolungata dal 31/12/2021 al 31/12/2026 Dal primo gennaio 2015ci sono state e seguenti fusioni, che hanno portato ad un apparente riduzione dei Comuni serviti rispetto al 2014: Tabella 2- Fusioni comuni toscani dal 1 gennaio2015 gestore Comune di nuova istituzione Comuni soppressi Provincia Gaia Sillano Giuncugnano Sillano e Giuncugnano LU FORME GIURIDICHE E COMPOSIZIONE DEI SOGGETTI GESTORI Gaia Spa è una società per azioni completamente pubblica in cui sono confluite le precedenti gestioni in economia e le società AMIA Spa, SEA Acque Spa, SeVer Acque Spa, VEA Spa A Gaia Spa. l ex ATO1 ha affidato, a partire dal 1 gennaio 2005, la gestione del servizio idrico integrato dei comuni componenti l ambito Toscana Nord (ex ATO n.1 ora Conferenza Territoriale n.1, CT1). Nel 2015 i Comuni gestiti sono stati 46 su 49. Oltre al Comune di Lucca, altri Comuni della Toscana Nord (Abetone e Zeri) non sono gestiti infatti da Gaia. Il Comune di Abetone, in seguito al referendum che ne prevede la fusione con il Comune di Cutigliano entrerà a fare parte di GAIA SpA dal Gennaio Il Comune di Zeri, formalmente affidato a Gaia nel 2005, nonostante le ripetute diffide, non ha mai consegnato gli impianti e pertanto gestisce in economia il servizio idrico integrato senza averne titolo. Con nota del 17Agosto 2015, AIT ha sottoposto all attenzione della Regione Toscana la questione del Comune di Zeri al fine dell esercizio dei poteri sostitutivi di cui al comma 4 dell art. 172 del D.Lgs. 152/2006 (comma così sostituito dall art. 7, comma 1, lett. i), D.L , n. 133, convertito con L , n. 164), per indurre il Comune di Zeri alla consegna delle reti e degli impianti al gestore GAIA Spa ai sensi dell art. 153 comma 1 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.. Quanto sopra per rendere realizzabile ai sensi dell art. 172, comma 2 del D.Lgs. 152/2006 e s.m. il subentro del gestore GAIA Spa nella gestione del sii del Comune di Zeri e consentire ad AIT di perseguire il principio di unicità di gestione all interno del proprio ambito territoriale ottimale. 8

10 La Regione Toscana con DPGR n.218/2015 ha diffidato il Comune di Zeri alla consegna degli impianti entro il termine di 30 gg dal ricevimento della diffida. Il Comune ha proposto ricorso per l annullamento del DPGR n.218, previa concessione della sospensiva. Nel frattempo con L. 221/2015 (collegato ambientale) è stata introdotta all art. 147, comma 2 bis, lett. b) una seconda fattispecie in deroga alla gestione d ambito (la prima, contemplata alla lett. a,è quella dei comuni montani con popolazione inferiore a ab.). Questa seconda fattispecie fa salve le gestioni del sii in forma autonoma esistenti nei comuni che presentino le seguenti caratteristiche: fonti qualitativamente pregiate, sorgenti ricadenti in aree protette, utilizzo efficiente della risorsa. E di competenza degli Enti di governo di Ambito (EGA) provvedere all accertamento dei predetti requisiti. Poiché il Comune di Zeri pare possedere tali requisiti, questa Autorità ha avviato la relativa istruttoria nel Marzo A questo punto la Regione ha sospeso gli effetti della diffida, con ciò vanificando i presupposti per la concessione della sospensiva richiesta, in attesa dell esito dell istruttoria in questione. Nel frattempo, in risposta ad alcuni quesiti posti dalla Regione Lombardia e da Anea, il Ministero dell Ambiente ha fornito un interpretazione volta a specificare presupposti e requisiti della nuova fattispecie di cui alla lett. b), pertanto l istruttoria di AIT ancora non perfezionata, dovrà tener conto di questa cornice. Geal Spagestisce, in base ad una specifica Convezione il sii fino alla data del 2025il solo Comune di Lucca. All interno di tale Convenzione, per effetto di una successiva modifica della stessa, conseguente ad un Protocollo di Intesa sottoscritto dal Comune, da Geal e dall'ex AATO 1 (ora Conferenza Territoriale n.1, CT1), ad AIT è riconosciuta la funzione di programmazione, regolazione e controllo della gestione svolta da Geal ed in particolare quella di aggiornamento della tariffa ed approvazione del programma degli interventi e del PEF, di concerto con il Comune di Lucca. La composizione azionaria di GEAL è la seguente: 52% Lucca Holding Spa (società al 100% del Comune di Lucca), 28,8% Crea Spa (Società detenuta al 100% da ACEA Spa), 19,2% da Compagnie Generale des Eaux Sca. Acque Spa deriva dalla concentrazione di alcune aziende pubbliche, Gea Spa di Pisa (PI), Publiservizi Spa di Empoli (FI), Cerbaie Spa di Pontedera (PI), Coad Spa di Pescia (PT), Aquapur Spadi Capannori (LU). Acque Spa ha espletato una gara ad evidenza pubblica a livello Europeo per la selezione di un partner privato, che si è conclusa nel 2003 con l'aggiudicazione del 45%del capitale sociale al raggruppamento formato da Acea Spa, Suez Environnement S.A., MPS Spa, Vianini Spa, Degrémont Spa, C.T.C. scarl. Acque Spa gestisce intutti i 55Comuni del Basso Valdarno (ex AATO n.2, ora Conferenza Territoriale n.2, CT2) il servizio di fognatura e depurazione, mentre gestisce il servizio di Acquedotto in 53 Comuni. Nei primi mesi del 2015, con Deliberazione n. 8 del 13 febbraio 2015 Gestione Acque S.p.A.: verifica della realizzazione delle condizioni di cui alla delibera Assemblea ex AATO2 n. 12 del 6 dicembre 2011: approvazione della proposta della Conferenza territoriale n.2 Basso Valdarno la scadenza dell affidamento del servizio ad Acque SpA è stata prolungata fino al 31dicembre2026. Publiacqua Spa,è una società per azioni a prevalente capitale pubblico, costituita nel 2000 dai Comuni che gestisce. Dal 2006 è stato individuato un partner privato con gara ad evidenza pubblica - che detiene il40% del capitale sociale rappresentato da Acque Blu fiorentine Spa, 9

11 società formata da una serie di aziende pubbliche e private tra le quali Acea Spa, Suez Italia SpA e dal Monte dei Paschi Spa. Publiacqua gestisce 46 dei 47Comuni del Medio Valdarno (ex ATO n.3ora Conferenza Territoriale n.3, CT3) dopo che 3 comuni Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio sono transitati nell Ambito Territoriale dell Emilia Romagna. Il Comune di Fiesole è gestito da Acque Toscane. Nuove Acque Spa,gestore dell ex AATO 4 dal 1999, individuato tramite gara, ha oggi un capitale azionario diviso tra soci pubblici (53,8%) e il socio privato Intesa Aretina S.c.ar.l. (46,2%), costituito da Suez Environnement S.A., da Acea Spa, dalla Banca Popolare dell Etruria e del Lazio e dal Monte dei Paschi Spa. Nuove Acque gestisce tutti i 36 Comuni dell Alto Valdarno (Conferenza Territoriale n.4, CT4). Asa Spa ha assunto dal 1 gennaio 2002 la funzione di gestore Unico per il Ciclo Integrato delle Acque nei comuni della Conferenza n.5. L Azienda Servizi Ambientali è una società per Azioni a prevalente capitale pubblico (60%), dove il partner privato è costituito dalla società AGA Spa (Iride Acqua Gas Spa, Galva Spa e Aquamet Spa) che nel 2004 ne ha acquisito il 40% delle azioni con procedura ad evidenza pubblica. È l unica azienda multiutility tra i gestori del servizio idrico in Toscana, poiché opera sia nella gestione del servizio idrico integrato che nella distribuzione del gas metano, oltre che nel settore della produzione energetica da fonti rinnovabili. ASA gestisce tutti i 33 Comuni della Toscana Costa (ex AATO n.5 ora Conferenza Territoriale n.5, CT5). Acquedotto del Fiora Spa è una società a prevalente capitale pubblico (60% del capitale sociale), dove il socio privato, che detiene il restante 40%, - per la cui individuazione è stata espletata relativa gara Europea -è costituito da un raggruppamento così suddiviso: ACEA Spa, Acque Toscane Spa, Monte dei Paschi Spa, SILM società Italiana per Lavori Marittimi, CTC Consorzio Toscano Costruzioni Scarl, C.C.C. Consorzio Cooperative di Costruzioni Scarl, COMIT S.c.r.l., CITIS S.c.ar.l. Acquedotto del Fiora gestisce tutti i 56 Comuni dell Ombrone (ex AATO n.6ora Conferenza Territoriale n.6, CT6). Il servizio di Acquedotto dei Comuni di Montecatini Terme e Ponte Buggianese ed il sii del Comune di Fiesole sono gestiti invece da Acque Toscane Spa, in salvaguardia in base a concessioni rilasciate dai singoli Comuni prima dell'entrata in vigore della Legge Galli (1994).La presente relazione si riferisce ai sei gestori che hanno una Convenzione di gestione che regola i rapporti direttamente con AIT ed a Geal. Dato anche i Comuni gestiti da Acque Toscane aderiscono ad alcune procedure AIT e raccolte dati AEEGSI, anche i dati relativi a tale gestore sono riportati nella relazione,se disponibili. MODIFICHE ED AGGIORNAMENTI DELLE CONVENZIONI VIGENTI Con Deliberazione n.656 del 23 dicembre 2015 ad oggetto Convenzione tipo per la regolazione dei rapporti tra enti affidanti e gestori del sii Disposizioni sui contenuti minimi essenziali l AEEGSI: 10

12 ha adottato - ai sensi dell art. 10, comma 14, lettera b), del decreto legge 70/11 e secondo le previsioni di cui all art. 151 del d.lgs. 152/06 la convenzione tipo per la regolazione dei rapporti tra enti affidanti e gestori del sii; ha disposto che ai sensi di quanto previsto dall art. 151, comma 3, del d.lgs. 152/06 le convenzioni di gestione in essere siano rese conformi alla convenzione tipo e trasmesse all Autorità per l approvazione nell ambito della prima predisposizione tariffaria utile, secondo le modalità previste dal Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo regolatorio (MTI-2) e comunque non oltre 180 giorni dalla pubblicazione della deliberazione 656/2015; ha precisato che, relativamente ai Comuni e ai segmenti del servizio ove sono operanti gestori, diversi dal gestore d ambito, esercenti il servizio in base ad un affidamento assentito in conformità alla normativa pro tempore vigente e non dichiarato cessato ex lege si applicano le previsioni della convenzioni tipo in quanto compatibili. Considerate le tempistiche date da AEEGSI ed il numero di gestioni presenti nell ambito territoriale toscano, AIT ha incaricato i gestori di avviare essi stessi l attività di adeguamento delle convenzioni di gestione ai contenuti minimi essenziali secondo precise indicazioni e tempistiche comunicate con lettera prot. n del 1 febbraio Le indicazioni sono state, essenzialmente, quelle di porre in essere un attività di adeguamento delle convenzioni di gestione minimale e conservativa dell impianto originario, nell intento di ridurre, là dove vi siano contratti di finanziamento in essere, l impatto finale delle modifiche sulle valutazioni degli enti finanziatori. AIT, approvate le modifiche ed integrazioni alle singole convenzioni di gestione con proprio atto deliberativo (salvo per le gestioni c.d. salvaguardate - diverse dalle gestioni d ambito - per le quali provvederanno i rispettivi comuni), trasmetterà all AEEGSI entro i termini della delibera 656/2015, i testi consolidati delle convenzioni per l approvazione dell Autorità. Seguiranno le attività di sottoscrizione autentica delle modifiche e dei testi consolidati. L approvazione delle nuove convenzioni è contestuale all approvazione delle tariffe e dei PdI L aggiornamento invece degli allegati alle convenzioni, con particolare riferimento al disciplinare tecnico, è previsto entro la fine del 2016, essendosi AIT posta l obiettivo di un disciplinare il più possibile omogeneo a livello regionale. PRINCIPALI DATI TECNICI DELLE SOCIETÀ IDRICHE TOSCANE Il presente paragrafo riporta alcune informazioni generali in merito alle principali grandezze tecniche e dimensionali del servizio idrico integrato. Le informazioni sono state estratte per la maggior parte dagli invii ad hoc dei gestori e non sono state ancora validate. Quest anno la maggior parte dei dati tecnici sono relativi al 2015 pertanto, soprattutto i dati relativi ai volumi 2015, non sono ancora stabili. 11

13 Le realtà dei sei ambiti territoriali nei quali è suddivisa la Toscana sono molto diverse, sia in termini di densità di popolazione, sia in termini di infrastrutture da gestire e volumi erogati. Si riportano di seguito alcuni dati strutturali di sintesi relativi a ciascun gestore 1, da utilizzarsi come base dati per la misurazione indiretta di alcune grandezze tendenti alla normalizzazione dei dati, al fine di valutare le diverse realtà territoriali ed alcuni dati sintetici di confronto. Sono confermate le seguenti considerazioni di carattere generale: La densità abitativa varia in modo notevole da gestore a gestore: a titolo di esempio si rileva il dato relativo alla densità abitativa della la Conferenza 6, che è addirittura la seconda più bassa d Italia 2 ; Gli abitanti residenti risultano serviti, per quanto attiene l acquedotto in valori percentuali che superano il 95%, ad esclusione del caso di GEAL e Nuove Acque, il cui territorio è caratterizzato da numerosi approvvigionamenti privati. Il servizio di fognatura è stato esteso notevolmente negli ultimi anni, ed oscilla tra il 76% ed il 95%. Gli abitanti residenti sono stati considerati al 2014 utilizzando i dati derivanti dalla Determina1/2016, che possono parzialmente differire con l analogo dato presente nella relazione 2015 derivante da estrazione precedente. In particolare è stato preso il dato massimo tra abitanti residenti serviti acquedotto e depurazione. I dati delle perdite reali sono calcolati secondo i criteri individuati dall AEEGSI, che sono diversi da quelli del Dm 97/99 e che non tengono conto di alcune voci di perdite fisiologiche. Tabella 3- Principali grandezze dei gestori 2015 UdM Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana*** Comuni serviti n * Superficie totale kmq Pop. ISTAT 2014 Ab Densità abitativa Ab/kmq Utenti totali 2015 n ** Serviti residenti % 100% 90% 95% 96.3% 82% 97% 98% 95% acquedotto 2015 Serviti residenti % 81% 76% 85% 86.9% 79% 95% 87% 86% fognatura2015 Serviti residenti % 76% 76% 75% 79.7% 64% 92% 75% 78% depurazione 2015 Reti acquedotto km netto allacci2015 Reti fognatura km netto allacci2015 Depuratori 2015 n Volume fatturato (A10+A11) 2015 mc Perdite in rete reali 2015 mc In Appendice in Tabella 2 il dettaglio delle grandezze tecniche 2015 ed i dati qui riportati relativi al Fonte Relazione AEEGSI 2015; l unico Ambito con densità inferiore a quella dell Acquedotto del Fiora risulta essere l ATO del Peligno in Abruzzo. 12

14 *2 Comuni sono serviti, per l acquedotto, da altro gestore (residenti 28,000 circa), **inserito il dato di unità abitative, invece che quello delle utenze, (che è invece pari a 385,913 utenze)per tenere conto dei condomini e rendere il dato confrontabile con quello degli altri gestori, dove i condomini sono complessivamente trascurabili in termini % ****il dato è riferito alla Toscana gestita dalle 7 Società (restano esclusi i Comun in economia, Fiesole e quelli gestiti da Hera) I dati relativi alla percentuale dei serviti, forniti dai gestori, saranno oggetto di successivi approfondimenti da parte di AIT, con particolare riferimento ai criteri utilizzati per valutare la copertura di residenti delle case sparse. Figura 1- Percentuale di abitanti residenti serviti da acquedotto, fognatura e depurazione anno % 100% 80% 60% 40% 20% 0% Gaia Geal Acque Publiacqu a Nuove acque ASA Fiora Toscana Acquedotto % 90% 95% 96% 82% 97% 98% 95% Fognatura % 76% 85% 87% 79% 95% 87% 86% Depurazione % 76% 75% 80% 64% 92% 75% 78% I dati relativi agli abitanti residenti serviti sono stati forniti direttamente dai gestori; se si confrontano con i dati analoghi forniti nel 2013, si evidenzia che sono incrementati gli abitanti serviti dall acquedotto e dalla fognatura per GEAL, coerentemente con le estensioni del servizio realizzate, e dalla depurazione da parte di Publiacqua, in seguito al collettamento delle fognature della riva sinistra dell Arno al depuratore di San Colombano, mentre gli altri dati percentuali si sono mantenuti costanti se non in alcuni casi, come quello di Fiora, sono apparentemente diminuiti in seguito ad un migliore conoscenza delle reti. VOLUMI E OPERE DI PRESA I volumi misurati e fatturati dai gestori toscani negli ultimi 2 anni ed in particolare nel 2015, sembrano interrompere il trend di contrazione dei consumi dell acqua potabile evidenziato nel triennio Di seguito una sintesi di confronto tra i volumi misurati e fatturati dai gestori toscani relativi al quinquennio ; se i dati 2015 si mantengono al di sotto dei dati 2011 e 2012, per la maggior parte dei gestori (tranne Gaia che tra 2014 e 2015 mantiene i volumi pressoché costanti e Publiacqua che ha avuto un incremento nel 2014 rispetto al 2013) si evidenzia, che, complessivamente i volumi fatturati nel 2015 sembrano essere superiori a quelli del 2014 di circa 1,5 milioni di mc. L andamento dei volumi non è di facile interpretazione: se il calo evidente nel periodo era stato l anno scorso illustrato come derivante dall incremento tariffario e dalla maggiore consapevolezza degli utenti in merito al tema degli 13

15 sprechi idrici, il dato di quest anno sembra confermare quanto riportato in letteratura, ossia che la domanda della risorsa idrica ha una contrazione all aumentare delle tariffe per alcuni anni, ma a lungo termine tende a stabilizzarsi ad un valore anelastico ed incomprimibile a prescindere dagli incrementi tariffari. Nei prossimi anni, avendo a disposizione più anni di riferimento sarà possibile valutare meglio la situazione toscana, anche confrontandola con altre realtà nazionali. Figura 2 - Volumi misurati e fatturati dalle società toscane (A10) ,000,000 80,000,000 70,000,000 60,000,000 50,000,000 40,000,000 30,000,000 20,000,000 10,000,000 0 Gaia Geal Acque spa Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Totale ,157,780 6,531,866 47,513,821 85,089,512 15,715,373 27,361,618 31,394, ,764, ,487,748 6,356,334 45,204,004 83,555,017 15,432,801 27,000,196 31,069, ,105, ,543,076 5,900,109 43,906,782 81,624,460 14,458,403 26,491,966 30,463, ,388, ,550,803 6,421,754 43,378,643 83,555,017 14,271,848 25,149,458 29,162, ,489, ,316,352 6,886,845 44,381,735 82,830,000 14,605,799 25,697,374 29,182, ,902,131 Il grafico sopra riportato confronta solo i volumi misurati e fatturati dei gestori, mentre i volumi fatturati complessivi contengono anche i volumi non misurati ma fatturati come ad esempio quelli relativi ad utenti non ancora dotati di contatore (dato che per GAIA riguarda oltre 2 milioni di mc fatturati) o fatturati a forfait. I grafici sottostanti riportano una sintesi dei dati relativi ai volumi prelevati dall ambiente ed un confronto con i volumi fatturati complessivi agli utenti nell anno Il grafico sottostante evidenzia la ripartizione tra tipologia di prelievo di ogni ambito territoriale, a prescindere dagli scambi di risorsa tra ambiti. 14

16 Figura 3 - Volumi prelevati dall ambiente ripartiti per tipologia di prelievo anno ,000, ,000, ,000, ,000,000 [mc] 100,000,000 80,000,000 60,000,000 40,000,000 20,000,000 - Gaia Geal Acque Publiacqu a Nuove acque ASA Fiora Toscana Prelievi acque superficiali 1,424,181-2,979, ,305,74 9,665,241 94,559 1,086, ,555,00 Prelievi sorgenti/pozzi 63,331,544 24,525,547 68,349,832 56,895,855 9,268,237 38,725,246 61,389, ,485,90 Si evidenzia come Publiacqua sia la società che ricorre maggiormente al prelievo di acque superficiali. Il grafico sottostante evidenzia come sia ancora notevole il grado di dispersione delle risorse prelevate e quindi la differenza tra volumi prelevati dall ambiente e volumi fatturati agli utenti. I volumi prelevati totali sono stati ottenuti sommando i volumi prelevati dall ambiente ai volumi acquistati da altri ambiti e sottraendo i volumi venduti ad altri ambiti, e tale dato è stato confrontato con i dati di volumi 2015 fatturati agli utenti (volumi misurati e non, ma comunque fatturati). Figura 4 - Volumi totali prelevati dall ambiente ed erogati nel medesimo territorio e volumi fatturati agli utenti anno ,000, ,000, ,000, ,000, ,000,000 [mc] 250,000, ,000, ,000, ,000,000 50,000,000 - Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana Volume prelevato totale 65,222,714 10,671,124 77,062, ,201,597 20,271,633 46,177,585 61,742, ,348,821 Volume fatturato (misurato e non) 29,546,249 6,940,198 44,381,735 82,830,000 14,719,620 26,121,622 29,936, ,475,857 15

17 Per valutare in modo semplificato l impatto dei metri cubi dispersi si è operato con una normalizzazione tra volumi totali e volumi fatturati come sopra descritti, rispetto alle singole componenti delle utenze di acquedotto. Il dato al denominatore è stato ottenuto dividendo gli utenti dichiarati del servizio di acquedotto per il numero medio di componenti i nuclei familiari toscani aggiornato al (dato già utilizzato nella precedente relazione). Figura 5 - Volumi totali prelevati e utilizzati per ambito volumi fatturati per abitante servito nell anno 2015 (ipotesi 2.33 abitanti ad utenza- dato medio toscano) mc prelevati/ab 40 mc fatturati/ab 20 0 Va ricordato che il confronto tra volume prelevato e volume fatturato non rappresenta la percentuale di perdite in rete in quanto non tiene conto di una serie di variabili in uscita, come i volumi persi per le manutenzioni ed i trattamenti di potabilizzazione. In riferimento ai valori che maggiormente si discostano dagli altri, si evidenzia anche quest anno la situazione di Publiacqua, parzialmente giustificabile dal tipo di fonte di approvvigionamento cui la stessa ricorre, ossia il prelievo da acque superficiali. Il processo di trattamento delle acque superficiali, particolarmente rilevante nel caso di Publiacqua, comporta infatti un elevata perdita di volumi prelevati dai corpi idrici superficiali, stimata intorno agli 8 milioni di metri cubi, che vengono però reimmessi in ambiente. Va inoltre evidenziato il dato di ASA, dovuto in parte ai necessari trattamenti di potabilizzazione delle acque per l abbattimento di boro ed arsenico, in parte forse anche ascrivibile alle perdite nella condotta di adduzione sotterranea all Isola d Elba. Si riporta di seguito la sintesi del valore delle perdite reali di rete di distribuzione e2015, che sono poi quelle maggiormente efficientabili in quanto derivano per la massima parte dalle 3 Fonte del dato IRPET Nel caso di Gaia il dato 2013 delle perdite è stato rettificato dal gestore stesso in seguito ad un ricalcolo, a consuntivo delle diverse voci di bilancio idrico. 16

18 rotture delle condotte di distribuzione. Per rendere il dato confrontabile con quello del 2013 sono state operate, sentiti i gestori, alcune rettifiche ai dati inviati ai sensi della Determina 1/2016/DSID (fonte primaria del dato) sia relativamente all anno 2014 che all anno La Determina infatti ha indicato un diverso criterio per il calcolo del bilancio idrico delle perdite che porta a sovrastimare le perdite reali, rispetto ai criteri precedentemente utilizzati non tenendo conto tra l altro del volume perso per disservizi accidentali. Figura 6 Perdite % nelle reti di distribuzione anno 2013 e % 40% 35% 30% 25% 20% 15% 41% 31% 38% 38% 20% 26% 37% 37% Perdite 2013 Perdite % 5% 0% Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana I dati, relativi all anno 2015 risultano oscillare tra un minimo del 20% di Nuove Acque ed un massimo del 40,6% di GAIA. Anche nella valutazione delle perdite va tenuto conto del fatto che i gestori si stanno dotando di sistemi di misurazione sempre più puntuali e che quindi dati che fino a qualche tempo fa venivano solo stimati sono, almeno per alcuni gestori, oggi effettivamente misurati. Il criterio di calcolo di queste perdite è un criterio parametrico individuato nel 2012 dall AEEGSI e quindi non è detto che il dato sia effettivamente affidabile; per poter avere una sua utilità si ritiene che l AEEGSI dovrebbe ricorrere tutti gli anni allo stesso criterio di stima del bilancio idrico, quale che sia, in modo da valutare gli incrementi/decrementi delle perdite percentuali nel tempo. Di seguito si riporta un ulteriore grafico che mette a confronto le perdite reali, dato stimato con i criteri AEEGSI sopra riportati, per metro lineare di rete; questo dato ulteriore può essere utile per valutare l incidenza delle caratteristiche del territorio, e del livello di urbanizzazione dello stesso. Il dato di Publiacqua di perdite deriva probabilmente anche dal fatto che, nonostante ancora non si è conclusa una sistematica distrettualizzazione delle reti di acquedotto, che invece è stata fondamentale per gestori quali Nuove Acque. Si evidenzia tuttavia positivamente come siano conclusi i lavori di distrettualizzazione a Prato e Pistoia. 5 Riportati in Appendice l elenco delle rettifiche ed i dati originari 17

19 Figura 7 Perdite reti di distribuzione anno 2015 per ml di rete acquedotto (esclusi allacci) [mc/ml Gaia Geal Acque Publiacq ua Nuove acque ASA Fiora Toscana Perdite di rete x ml Analizzando il dato di differenza tra perdite 2013 e perdite 2015 riportato in Figura 6, si osserva che mediamente le perdite, nonostante gli investimenti realizzati ogni anno dai gestori, non tendono a diminuire, ma addirittura ad aumentare nel tempo nonostante gli investimenti non irrilevanti sul territorio toscano. In realtà il trend delle perdite è in aumento in tutta Italia; in base ai dati ISTAT il dato medio nazionale delle perdite è passato dal 31.2% del 2008 al 37.4% del 2012, nonostante il passaggio ad una gestione industriale del sii in molte realtà italiane. Fermo restando che tutti i dati relativi alle perdite sono stimati, e che il diverso criterio di calcolo del bilancio idrico delle reti acquedottistiche introdotto dall AEEGSI rispetto al DM 99/97 contribuisce a rendere i dati ancora meno attendibili, tuttavia una spiegazione di questo fenomeno può ritrovarsi nella vetustà delle reti italiane. In base ai dati presentati dall AEEGSI nella Relazione al parlamento 2016 le reti nazionali di distribuzione hanno per il 36% un età compresa tra i 30 ed i 50 anni, e per il 24% un età superiore ai 50 anni. Anche se gli interventi per la riduzione delle perdite non si esauriscono nella sostituzione delle reti, ma passano anche attraverso la distrettualizzazione delle stesse, il monitoraggio delle perdite e la conseguente manutenzione programmata è tuttavia evidente che, per reti che hanno un età superiore ai 50 anni, la sostituzione delle infrastrutture appare come la soluzione più efficace a garantire il contenimento delle perdite. Le reti acquedottistiche toscane sono mediamente più vetuste di quelle del panorama nazionale. Si riporta a chiarimento di quanto detto, la ripartizione delle reti di distribuzione toscane effettuata in base all età delle stesse. Il dati riportati (relativi al 2014) riguardano tutti i gestori toscani a meno di GEAL ed Acquedotto del Fiora, per i quali la ripartizione non è disponibile, e quindi il 70% delle reti del territorio toscano. 18

20 Figura 8 Ripartizione età delle reti di distribuzione anno % 7% 19% reti acq. toscane età<10 anni reti acq. toscane età anni 28% reti acq. toscane età anni reti acq. toscane età reti acq. toscane > 50 anni Anche se in alcuni casi l età delle reti è stata stimata dai gestori (con particolare riferimento alle reti più vecchie di 30 anni), si evidenzia che il 73% delle reti gestite risulta essere realizzato prima del 1984 e pertanto, anche a fronte di una gestione tecnicamente efficiente, è possibile che il dato medio delle perdite aumenti da un anno all altro invece di diminuire o, come nel caso toscano oscilli di poco, intorno ad un valore medio. RETI DI ACQUEDOTTO E FOGNATURA E IMPIANTI DI DEPURAZIONE Il grafico sotto riportato mostra la lunghezza delle reti di acquedotto e fognatura gestite da ogni società. Nel corso del 2014 e del2015 l Acquedotto del Fiora ha provveduto ad avviare un censimento accurato delle reti gestite che ha portato ad incrementare virtualmente i km gestiti ed a ridurre invece gli utenti serviti. Infatti, a partire dal 2014 Acquedotto del Fiora ha dato seguito ad un progetto realizzato con risorse interne volto all aggiornamento cartografico delle reti di distribuzione e adduzione gestite. L attività ha portato ad un aggiornamento che sta producendo modifiche sostanziali dei tracciati già presenti sul gestionale GIS. Tale implementazione, che consente inoltre una diversa strutturazione del database in modo molto più rispondente alle richieste di AEEGSI basandosi sui concetti di impianto di acquedotto e di distretto, è ancora in corso di perfezionamento su alcuni territori comunali. Il dato inviato, sia nel 2014 sia nel 2015, potrebbe quindi subire essenziali modifiche alla prossima rendicontazione. 19

21 Figura 9 - Lunghezza reti di acquedotto e fognatura, esclusi gli allacci, anno ,000 9,000 8,000 7,000 6,000 5,000 4,000 3,000 2,000 1,000 - Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana km acquedotto , ,912 7,158 3,028 3,467 9,081 34,489 km reti fognatura , ,095 3,839 1,436 1,220 3,211 14,967 Complessivamente i gestori toscano si occupano di quasi 35 mila chilometri di reti acquedottistiche e quasi quindicimila km di reti fognarie. Ai fini di una prima valutazione della difficoltà di gestione di un ambito territoriale ottimale può essere utile evidenziare come il diverso grado di urbanizzazione degli ambiti territoriali influenzi l attività dei gestori. Tale dato può essere visualizzato, come di seguito riportato, confrontando i dati relativi alla lunghezza delle reti rapportata agli abitanti residenti e al numero di utenti, ma anche valutando il quantitativo di depuratori suddivisi per categoria di abitanti serviti. In generale emerge come siano penalizzati, in termini gestionali, i gestori con i territori più vasti e meno urbanizzati (caso dell Acquedotto del Fiora) e quelli per i quali negli anni antecedenti gli affidamenti, non erano stati previsti impianti di dimensione sovra comunale. I grafici sotto riportati pongono a confronto i dati di metri lineari di condotta rapportati agli abitanti residenti (dato 2014) ed agli utenti 2015; i residenti sono stati normalizzati tenendo conto delle percentuali di copertura del servizio e quindi ci si riferisce ai residenti serviti, mentre i dati di utenza sono riferiti agli utenti totali, senza distinzione tra residenti e non residenti né per servizio e, come già specificato, i dati delle lunghezze delle reti sono inseriti, per tutti i gestori, a netto della stima degli allacci. 20

22 Figura 10 - Rete di acquedotto per abitante residente servito e per utente anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana m rete acquedotto/ab residente servito m rete acquedotto/utent e Figura 11 - Rete di fognatura per abitante residente servito m rete fognatura/ab. residente servito m rete fognatura/utente 2 - In questo caso il dato non aggiornato dei residenti e l utilizzo dei km netti per tutti i gestori rende il grafico direttamente confrontabile con quello della relazione precedente a meno di Acquedotto del Fiora la cui variazione nella stima dei km gestiti porta a risultati diversi non legati a modifiche infrastrutturali ma a maggiore conoscenza delle reti. Si riportano di seguito gli impianti di depurazione presenti sul territorio, ripartiti per classi di potenzialità. Il dato di GAIA, gestore caratterizzato da centri e nuclei sparsi su un territorio abbastanza vasto, è evidentemente frutto, come già evidenziato nel tempo di una diversa classificazione degli impianti di depurazione molto piccoli rispetto agli altri gestori. 21

23 Figura 12 - Numero di impianti di depurazione ripartiti per potenzialità anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque depuratori A.E. > < A.E. <= < A.E. <= A.E. <= ASA Fiora Al fine di valutare in modo molto semplificato la dispersione degli impianti di depurazione si riporta di seguito un ulteriore grafico che mette a confronto i dati relativi agli abitanti residenti serviti da depurazione (disponibile per il 2014) nelle aree servite dalle società col numero di depuratori; appare evidente che le economie di scala si hanno soprattutto per i gestori che dispongono di depuratori oltre i a.e. e per GEAL, che gestisce un unico centro urbano. Figura 13 Residenti serviti da depurazione confrontati col numero di depuratori ,000 16,000 14,000 12,000 10,000 8,000 6,000 4,000 2,000 - Gaia Geal Acque Publiacqua Per quanto attiene gli impianti di depurazione va ricordato che, oltre a quelli sopra riportati gestiti dalle società idriche toscane, sono presenti sul territorio anche numerosi impianti di depurazione a prevalenza industriale esclusi dal servizio idrico integrato, ai sensi della normativa regionale, che però contribuiscono alla depurazione dei reflui civili. Tale contributo risulta rilevante soprattutto nell area pratese. Nuove acque ASA Fiora Toscana res.serviti dep./n.dep ,920 4,330 8,057 2,697 4, ,354 ADDETTI AL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Nella presente sezione si riporta anche quest anno un breve approfondimento relativo al numero degli addetti alla gestione del sii. I dati utilizzati sono quelli relativi all anno 22

24 ricordando che i dati dei gestori non sono direttamente confrontabili, in quanto le scelte strategiche gestionali che ogni singolo gestore ha compiuto hanno portato in certi casi a privilegiare l esternalizzazione di alcuni servizi ed in altri a valorizzare le competenze interne. Evidentemente i gestori che hanno optato per l esternalizzazione di servizi hanno un numero di addetti, a parità di km di rete gestiti o metri cubi fatturati, inferiore rispetto coloro che hanno viceversa internalizzato i servizi. Anche in questo caso, si evidenzia una notevole variabilità tra gestori. La variabilità dei costi medi del personale può essere in parte giustificata dall anzianità di servizio dei dipendenti, cui sono collegati scatti automatici di stipendio. Figura 14 - Numero di addetti ogni 100 km di rete acquedotto dato Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Figura 15 - Numero di addetti ogni milione di mc fatturati dato Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Dato che, a differenza di quanto avvenuto con la Determina 4 del 31 marzo 2015 l AEEGSI, per il 2014 e 2015, non ha chiesto ai gestori di fornire un dettaglio di ripartizione per tipologie di addetti e costi del personale, l aggiornamento di tali dati è stato fornito direttamente dai gestori. Si riportano di seguito i risultati di tale raccolta dati: il numero totale di addetti in alcuni casi è stato interpretato dai gestori come dato da bilancio (per cui media tra addetti presenti all inizio 6 In Appendice sono disponibili i dati 2014 dato che la Relazione precedente analizzava i dati

25 dell anno ed addetto presenti alla fine è questo ad esempio il caso di GAIA) in altri casi è stato invece fornito il dato a fine anno. In questo caso era stato richiesto il dato relativo agli addetti al servizio idrico più altre attività idriche. I dati non sono direttamente confrontabili in quanto: tra i dirigenti di Gaia, essendo una società in house, è compreso anche l Amministratore Delegato oltre all Amminstratore Delegato, in generale si segnala la presenza di dirigenti espressione del partner privato nelle Società toscane 7, che, ai fini del bilancio,non sono compresi tra i dipendenti dell azienda le scelte gestionali delle aziende che hanno previsto in modo rilevante il ricorso a Società controllate (come Publiacqua e Acque)per la realizzazione di lavori e servizi hanno un impatto significativo anche sul numero degli addetti (che risultano apparentemente inferiori). La definizione di colleboratori non è stata data in modo univoco e quindi alcuni gestori hanno inserito solo i dipendenti a tempo determinato. Figura 16 Numero di dipendenti dei gestori toscani, ripartiti per tipologia di addetto anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora Totale Dirigenti Quadri Impiegati Operai Collaboratori Tali dati sono stati riportati in appendice, al fine di renderli maggiormente confrontabili, anche se questo comporta uno scostamento rispetto ai dati di bilancio dei gestori, tenendo conto degli addetti comandati a/da aziende controllate/collegate. 24

26 Figura 17 Costo medio del personale per tipologia di addetto anno , , , ,000 50,000 0 Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora Dirigenti 186, , , , , ,650 Quadri 93,489-95, ,465 87,059 61,512 85,259 Impiegati 47,970 51,223 47,363 51,807 46,189 54,173 43,206 Operai 47,607 42,767 50,636 48,479 45,093 52,325 44,470 Nel caso di Acque l internalizzazione del servizio di bollettazione, che prima era affidato ad una controllata, ha comportato l aumento di un dirigente e di 14 unità i dipendenti amministrativi. Si riporta di seguito infine il confronto tra valore della produzione del 2015 e numero di addetti. Figura 18 - Valore produzione per addetto anno , , , , , , , ,000 50,000 - Gaia Geal Acque Publiacqu a Nuove acque ASA Fiora Toscana valore produzione per addetto 191, , , , , , , ,555 Rispetto all analogo confronto effettuato sui dati di bilancio si rileva un ulteriore incremento della produttività per tutte le aziende, a meno di ASA che riduce di poco la produttività per addetto nel 2015 (passando da a /addetto). Il dato particolarmente elevato di produttività di Acque, che non si riduce nonostante l internalizzazione del servizio di bollettazione (che ha portato all aumento di un unità di dirigente e numerosi dipendenti) può essere spiegato con l esternalizzazione di alcune attività, 8 Dato disponibile in Appendice, Figura 1 25

27 che sono svolte da aziende controllate. Come meglio evidenziato nel paragrafo successivo, il valore della produzione è condizionato anche dalla modalità di contabilizzazione scelta dai gestori della voce FoNI. Si riporta infine un andamento dei costi medi del personale dal 2011 al 2015, includendo i collaboratori esterni. Figura 19 Andamento costi medi del personale ,000 55,000 50,000 45,000 40,000 35,000 30,000 Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora ,360 45,770 48,894 47,098 43,102 51,643 41, ,784 48,688 49,442 47,907 44,901 51,806 41, ,706 49,854 49,669 48,809 45,347 53,121 43, ,592 50,509 49,679 49,111 46,102 51,818 44, ,978 52,703 52,098 51,364 47,551 54,604 45,415 Si evidenzia che, stante l attuale metodo tariffario, le variazioni dei costi del personale ed in generale dei costi operativi dei gestori non hanno un impatto diretto sulla tariffa degli utenti, ma solo eventualmente sugli utili dei gestori. I DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DELLE SOCIETÀ IDRICHE TOSCANE 2015 In continuità con le precedenti relazioni, il presente paragrafo analizza i dati economici e patrimoniali 2015 delle sette Società Toscane avvalendosi di schemi di riclassificazione dei valori contenuti nei bilanci e degli indici più significativi per consentire un confronto tra gestori e, per ciascuno di questi, l analisi di serie storiche. Per quanto riguarda ASA, società multiutility, l analisi si svolge sui dati di Bilancio della Società idriche utilizzando i driver 2014 per le operazioni di unbundling. Premesso che i risultati di redditività aziendale sono condizionati, sia dalla metodologia tariffaria che impatta sul riconoscimento dei ricavi, che dalla modalità di contabilizzazione del FoNI (fondo nuovi investimenti) da parte dei gestori, nei paragrafi successivi vengono sintetizzati i risultati dei bilanci dei gestori 9. 9 In appendice i dati per effettuare l analisi per margini, per valutare la posizione finanziaria netta, l analisi per indici, gli indici di redditività 26

28 ANALISI ECONOMICA I principali dati economici sono riportati in Tabella 4: Tabella 4 - Il Conto Economico 2015 Acque SpA Publiacqu a Nuove Acque ASA Spa Fiora Descrizione GAIA SpA Geal 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni ) Variazione lavori in corso su ordinazione ) Incremento di immobilizzazioni per lavori interni ) Altri ricavi e proventi TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE ) Per materie prime, sussidiarie di consumo e merci ) Per servizi ) Per godimento beni di terzi ) Per il personale ) Ammortamenti e Svalutazioni di cui svalutazione crediti ) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci ) Accantonamenti per rischi ) Altri Accantonamenti ) Oneri diversi di gestione TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE TOTALE PARTITE STRAORDINARIE RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE ) Imposte sul reddito dell'esercizio UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO Prima di commentare il risultato d esercizio 2015, è importante analizzare il Margine Operativo Lordo (MOL) per evidenziarne l evoluzione dell ultimo triennio. Occorre precisare che nel servizio Idrico Integrato l aspetto finanziario per i ricavi è mitigato dall approccio di iscrizione dei ricavi garantiti adottato dai gestori Toscani (il fatturato effettivo è in alcune annualità inferiore per la contrazione dei volumi, ma gli importi vengono recuperati con i conguagli tariffari). 27

29 L andamento del MOL nel triennio è illustrato in Figura 20 evidenziando ancora un trend in crescita per la maggior parte dei gestori Toscani, in particolare il MOL 2015 cresce in modo significativo per tutti i gestori toscani Figura 20 L andamento del MOL nel triennio ,000, ,000, ,000,000 80,000,000 60,000,000 40,000,000 20,000,000 0 GAIA SpA Geal Acque SpA Publiacqua Nuove Acque ASA Spa Fiora ,349,339 4,069,891 60,203,989 97,814,690 19,014,204 15,905,016 36,721, ,437,182 4,162,565 72,618,419 99,064,961 20,357,050 17,044,145 44,598, ,192,873 5,734,463 79,662, ,710,585 21,971,281 18,184,887 46,194,480 Gli utili di esercizio, sono di seguito rappresentati negli ultimi 5 anni di gestione ( ). L utile di esercizio risente delle politiche aziendali in materia di ammortamenti, accantonamenti, nonché della gestione finanziaria e/o straordinaria. Con riferimento ad ASA. Figura 21 L andamento degli utili di esercizio negli anni ,000,000 25,000,000 20,000,000 15,000,000 10,000,000 5,000,000 0 Gaia SpA Geal SpA Acque SpA Publiacqua Nuove Acque SpA Asa SpA Acquedotto del Fiora SpA , ,852 11,331,809 17,305,878 3,021, ,030 6,168, ,006,003 2,196,094 8,926,091 23,261,079 3,601,652 6,322,011 8,054, ,633 1,827,761 6,596,531 30,235,444 3,987,612 24,340,985 7,474, ,508 1,655,407 12,919,016 20,700,774 4,175,236 4,955,660 10,773, ,675 2,233,984 15,585,533 29,577,407 5,026,874 8,628,013 8,474,954 Analizzando i risultati sopra visualizzati, si rilevano incrementi degli utili per tutti i gestori Toscani conseguiti nell esercizio Per le considerazioni fatte sugli anni precedenti si rinvia alle relazioni annuali degli anni passati. 28

30 Nella figura successiva, il dato sugli utili è rappresentato in termini unitari al mc fatturato (per tutti gli esercizi è stato utilizzato il volume fatturato 2013 per rendere i dati confrontabili rispetto a quelli degli anni precedenti). Figura 22 L andamento degli utili al mc di esercizio negli anni Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora Si evidenzia che a meno di GAIA, per gli altri gestori gli utili hanno un valore intorno ai 30 centesimi/mc fatturato. Gli utili dei gestori non si traducono automaticamente in dividendi per i soci. Di seguito si riporta il confronto, non presente nelle relazioni precedenti, in termini percentuali della ripartizione degli utili 2015 tra le diverse voci di Fondi per riserva legale, per la riserva indisponibile del FoNI, per la Riserva straordinaria e distribuzione dividendi per ogni società: Figura 23 Composizione della destinazione degli utili 2015 in termini % 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% 0% 0% 95% 58% 29% 35% Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora Distribuzione utili 0% 0% 29% 63% 34% 0% 0% Utili portati a nuovo 0% 42% 36% 32% 26% 95% 2% Riserva vincolata FoNI 95% 58% 35% 0% 35% 0% 98% Riserva legale 5% 0% 0% 5% 5% 5% 0% 63% 0% 34% 35% 0% 0% 0% 98% 29

31 E evidente che i gestori i cui utili sono composti per la maggior parte o per la totalità dal fondo di riserva vincolata FoNI per i nuovi investimenti, non hanno deliberato distribuzione di dividendi, dato che tale fondo è vincolato per disposizione dell AEEGSI. Nel settore Idrico MOL e utile di esercizio sono infatti condizionati anche dall approccio adottato dai gestori Toscani riguardo alla contabilizzazione della componente tariffaria Fondo Nuovo Investimenti (FoNI), riconosciuta come anticipazione dei costi tariffari per gli investimenti e, per tale ragione, a destinazione vincolata. Publiacqua ha stabilito di variare l elenco degli investimenti prioritari verificando che l ammortamento complessivo degli investimenti 2014 e 2015 fosse ampiamente superiore alla quota di FoNI destinata ad investimenti; il fondo è stato pertanto utilizzato sia nel 2014 che nel 2015 per la realizzazione dei suddetti investimenti. Di seguito si riporta la componente FoNI riconosciuta in tariffa dal Metodo tariffario, e quella destinata alle agevolazioni, per ogni gestore, nel Tabella 5 Confronto utile di esercizio e FoNI 2015 Voce Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Acq. del Fiora UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO FoNI in tariffa FoNI agevol.tariffarie I gestori che negli ultimi 3 anni hanno deliberato la distribuzione di utili sono Acque, Publiacqua 10 e Nuove Acque, in percentuali diverse nei vari anni. Nella figura sotto riportata viene espresso in percentuale il rapporto tra i dividendi di cui le Assemblee hanno deliberato la distribuzione rispetto agli utili conseguenti nei vari esercizi. Figura 24 % dividendi deliberati % 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Acque Publiacqua Nuove Acque dividendi/utili2013 0% 42% 26% dividendi/utili2014 9% 80% 20% dividendi/utili % 63% 34% A Febbraio 2016 Acque ha rivisto con gli enti finanziatori, le condizioni di distribuzione degli utili e, in base al nuovo accordo, il gestore può distribuire utili derivanti dalle Società controllate ( ,4 nel 2015) e fino un massimo di3 milioni di utili propri. Gli importi 10 L Assemblea di Publiacqua ha successivamente all approvazione dei bilanci 2014 e 2015 deliberato una diversa destinazione degli utili. 30

32 deliberati, tra Acque e le proprie controllate, sono pari a ,2 e corrispondono a circa 0,45 /azione. Publiacqua nel 2015 ha distribuito utili per 18,5 milioni di e Nuove Acque per un milione e settecentomila. LO STATO PATRIMONIALE I principali dati patrimoniali sono rappresentati al 31 dicembre 2015 in Tabella 6: Tabella 6 Lo Stato Patrimoniale al STATO PATRIMONIALE GAIA Geal Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Spa* Fiora CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI Immateriali Materiali Finanziarie ATTIVO CIRCOLANTE Rimanenze Crediti Attività finanziarie che non costituiscono Immobilizzazioni Disponibilità liquide RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO PATRIMONIO NETTO Capitale Sociale Riserve FONDI PER RISCHI E ONERI TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DEBITI ) obbligazioni ) obbligazioni convertibili ) debiti verso soci per finanziamenti ) debiti verso banche ) debiti verso altri finanziatori ) acconti ) debiti verso fornitori ) debiti rappresentati da titoli di credito ) debiti verso imprese controllate ) debiti verso imprese collegate ) debiti verso controllanti ) debiti tributari ) debiti verso istituti di

33 STATO PATRIMONIALE GAIA Geal Acque Publiacqua previdenza e sicurezza sociale Nuove Acque ASA Spa* Fiora 14) altri debiti ) debiti verso clienti RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO LA MOROSITA NEL SII Nel 2013 l AEEGSI ha stabilito, con la Delibera 117/2013/R/IDR, di avviare un procedimento per la caratterizzazione del fenomeno morosità nel servizio idrico integrato, per la sua quantificazione e per le modalità di riconoscimento di eventuali oneri sostenuti dai gestori, prevedendo, nel contempo, meccanismi che incentivassero i gestori al contenimento di tali oneri. L AEEGSI intende il costo della morosità come Unpaid Ratio (UR) a 24 mesi, e, già con l MTI, lo riconosceva in misura parametrica, in funzione dell incidenza sul fatturato. Per le tariffe il valore individuato a livello parametrico per il centro Italia, quale tetto massimo del costo riconosciuto è stato del 3% del fatturato, fermo restando che nel caso in cui l entità del costo effettivo di morosità, superiore a quello riconosciuto, avesse rischiato di compromettere l equilibrio economico-finanziario della gestione, poteva essere presentata un istanza per il riconoscimento di costi aggiuntivi. L impostazione AEEGSI in merito al riconoscimento della morosità in tariffa è stata confermata anche per il secondo periodo regolatorio e l allegato 1 della Delibera 664/2015/R/IDR ha fissato i valori di costo massimo da riconoscersi in tariffa derivante dall applicazione delle seguenti percentuali al fatturato annuo dell anno (a-2) pari a: 2,1% per i gestori siti nelle regioni del Nord; 3,8% per i gestori siti nelle regioni del Centro; 7,1% per i gestori siti nelle regioni del Sud. Di seguito la tabella di sintesi relativa alla morosità delle annualità 2012 e 2013 non riscosse dopo 24 mesi (quindi rispettivamente al 2014 e 2015) per i gestori toscani.le percentuali sono calcolate ognuna per tipologia di utenza in termini di tasso di mancato incasso (scostamento tra mc fatturati e mc incassati) e poi viene applicata la media ponderata sul totale per gestore. Tabella 7- % morosità rilevata nel 2014 Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana Utenti domestici 4,66% 0,94% 1,71% 1,94% 1,38% 4,01% 1,83% Amministrazioni Pubbliche Locali 54,23% 0,00% 0,03% 3,40% 0,00% 10,22% 4,60% Amministrazioni Pubbliche Centrali 5,29% 0,28% 0,34% 1,48% 8,39% 1,30% 0,45% Altri utenti non domestici 11,74% 2,51% 3,68% 3,65% 1,19% 1,19% 4,04% Utenti di servizi all'ingrosso 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,38% Unpaid 2013 media ponderata 7,8% 0,99% 2,14% 2,59% 1,77% 3,55% 2,50% 3,08% 32

34 Tabella 8- % morosità rilevata nel 2015 Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana Utenti domestici 4,69% 1,30% 1,56% 1,72% 1,00% 4,43% 2,62% Amministrazioni Pubbliche Locali 0,00% 0,00% 0,15% 4,06% 0,00% 6,26% 4,34% Amministrazioni Pubbliche Centrali 4,13% 1,50% 10,23% 4,71% 2,90% 7,93% 8,77% Altri utenti non domestici 9,95% 2,87% 3,07% 3,64% 2.82% 2,14% 4,50% Utenti di servizi all'ingrosso 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 1,01% 0,34% Unpaid 2013 media ponderata 5,78% 1,28% 1,98% 2,59% 1,14% 3,99% 3,23% 2,98% Il dato relativo alla morosità delle Amministrazioni pubbliche locali di GAIA, che nel 2014 si attestava al 54.3%,è pari a zero nel 2015 perché la morosità di tali enti è stata compensata con le Amministrazioni comunali in sede di definizione del piano di rientro per la corresponsione del canone di concessione. La diversa distribuzione della morosità deriva dal diverso sistema di recupero crediti attuato dai gestori toscani, ma anche da consuetudini ormai consolidate; in tal senso può essere interessante analizzare il dato delle morosità degli enti locali, che nell ambito della media ponderata sui consumi non sposta moltissimo, ma è significativo: nel 2014 si passa dal 54,23% di GAIA allo 0 GEAL e Nuove Acque. Evidentemente in termini di fatturati gli utenti più rilevanti sono quelli domestici ed anche per tali utenti il dato di GAIA è l unico veramente preoccupante. Il dato medio toscano, ponderato con i mc fatturati risulta inferiore a quello attribuito dall AEEGSI alle regioni del centro Italia. Di seguito un confronto tra % di utenti morosi rilevate nel 2014 e nel Appare evidente che il sistema di recupero della morosità non è stabile dato che per alcuni gestori è cresciuto e per altri diminuito da un anno all altro. 33

35 Figura 25- Dato medio ponderato della morosità (% sul fatturato a-2) 2014 e % 7.0% 6.0% 7.8% 5.78% 5.0% 4.0% 3.99% 3.6% 3.8% 3.23% 3.1% 3.0% 2.0% 1.0% 1.28% 1.0% 2.1% 1.98% 2.6% 2,59% 1.14% 0.6% 2.5% 0.0% Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora media ponderata Toscana 2014 media ponderata Toscana 2015 % massima riconosciuta AEEGSI Centro Italia FOCUS SU COSTI OPERATIVI In base all MTT/MTI gli utili dei gestori possono derivare principalmente dalle componenti tariffarie dei costi operativi efficientabili (OPEX end) e degli oneri finanziari e fiscali. Si tratta, infatti, delle componenti che il metodo tariffario non conguaglia con i dati a consuntivo dei gestori. Diverso è il discorso sugli ammortamenti che possono generare un utile temporaneo, che tuttavia viene meno nel lungo periodo per il naturale riallineamento di tale componente. In particolare, lo scostamento sui costi operativi, e quindi il vantaggio/svantaggio che ne deriva in termini di utile, differentemente da quello sugli oneri finanziari e fiscali, può essere valutato su base annuale. La valutazione sui costi operativi efficientabili 2015 è effettuata applicando la stessa metodologia utilizzata sulle annualità 2013 e 2014, secondo la quale i costi della produzione sono rettificati con regole stabilite dall MTT/MTI 11. In questo modo i costi operativi a consuntivo rettificati con il metodo AEEGSI possono essere messi a confronto con i costi operativi riconosciuti in tariffa. Anche quest anno nonostante le medesime rettifiche applicate ai costi della produzione, i costi operativi a consuntivo non sono ancora del tutto confrontabili fra gestori a causa delle diverse politiche di bilancio attuate, come ad es. la presenza o meno di pulizia delle caditoie stradali nel perimetro del servizio erogato, l esternalizzazione di alcune attività verso società 11 Dai costi della produzione sono sottratte alcune poste rettificative (es. il canone di concessione, gli accantonamenti oltre i limiti fiscali, i costi pubblicitari e di marketing non autorizzati dall AIT, gli oneri straordinari, le capitalizzazioni dei costi operativi, i ricavi per rimborsi e indennizzi, ecc.) ed aggiunta l IRAP. 34

36 controllate/collegate e la modalità di capitalizzazione della manutenzione sulle reti 12. Su quest ultimo aspetto si rileva che in Toscana ci sono alcuni gestori che capitalizzano gli interventi in manutenzione oltre i 6 metri lineari di condotta con effetti sui costi operativi che risultano, quindi, più alti (ad esempio Gaia), rispetto ad altri che invece considerano manutenzione straordinaria anche interventi sulle reti inferiori ai 6 metri lineari e pertanto le capitalizzano (ad esempio Acque). Solo dopo che l AIT avrà definito regole omogenee di capitalizzazione e la stessa AEEGSI avrà definito norme univoche sul perimetro del sii e linee guida di unbundling sarà possibile effettuare un benchmarking più preciso fra gestori. Si evidenzia inoltre che, come già specificato, i costi operativi variano anche in funzione delle caratteristiche morfologiche del territorio gestito e dalla qualità delle fonti di prelievo (ASA ad esempio è penalizzata in questo senso dalla presenza della condotta sottomarina dell Elba e dalla necessità di trattamenti di potabilizzazione particolarmente spinti, Acquedotto del Fiora e Nuove Acque che hanno una rete di acquedotto e fognatura diffusa su un territorio molto vasto e caratterizzata da un numero di utenti relativamente esiguo etc..). I costi operativi utilizzati sono quelli trasmessi dal gestore, in corso di validazione per la definizione delle tariffe Nelle figure seguenti sono riportati i dati di tali costi operativi rapportati ai volumi erogati nel servizio di acquedotto, ai km di rete, e al numero di utenti, ripartiti tra costi endogeni, e costi esogeni. In analogia ai dati riportati nel 2015, i costi esogeni sono indicati a netto del canone di concessione. La molteplice rappresentazione di questi indicatori riduce in parte le distorsioni che derivano dalla situazione morfologica e di densità abitativa più volte descritta nella relazione (ad esempio gestori che hanno una rete estesa avranno un costo più basso al km in confronto a gestori con reti più concentrate), e ridimensionano l impatto del dato consuntivo sui volumi fatturati, che influenza il costo al mc (a prescindere dalle capacità dei gestori infatti se i mc fatturati si sono ridotti nel 2015, i costi operativi a mc aumentano). E evidente infine che la voce di Mutui e canoni rappresenta una partita di giro tra tariffa e Amministrazioni, alle quali la stessa viene corrisposta per far fronte ai mutui precedenti all affidamento del servizio idrico e che, come i costi esogeni, niente ha a che fare con la capacità di efficientamento dei gestori attuali. 12 Se un gestore capitalizza più costi rispetto ad altri avrà costi operativi più bassi e costi di investimento più elevati. 35

37 Figura 26 I costi operativi complessivi (endogeni +esogeni-mutui) a consuntivo 2015 sui mc fatturati effettivi ,77 1,96 2,17 1,68 [ /mc] ,26 1,29 0,97 1, GAIA GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Fiora Totale Figura 27 Mutui e Canoni 2015 sui mc fatturati effettivi ,29 0,36 0,32 0,30 0,39 0,28 [ mc] , , GAIA GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Fiora Media 36

38 Figura 28 I costi operativi complessivi (endogeni +esogeni-mutui) a consuntivo 2015 sui km di rete di acquedotto /km] 18,000 16,000 14,000 12,000 10,000 8,000 6, ,000 2,000 0 GAIA GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Fiora Media Figura 29 I costi operativi complessivi (endogeni +esogeni-mutui) a consuntivo 2015 sugli utenti [ /untenti] GAIA GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Fiora Media Nel grafico successivo si riporta la differenza tra costi operativi (OPEX) previsti in tariffa e costi operativi a consuntivo 13. La Figura 30 confronta i costi operativi riconosciuti in tariffa con quelli effettivamente sostenuti. La differenza dipende dal maggiore efficientamento conseguito dai gestori rispetto alle previsioni, i cui costi operativi ai sensi della metodologia del MTT e MTI continuano ad essere 13 In Appendice il dettaglio dei costi endogeni, dei mutui e canoni e dei costi esogeni considerati. 37

39 ancorati per le annualità , seppur con meccanismi di gradualità, ai vecchi piani di ambito approvati prima del Sui dati della Figura 30 è inoltre necessario tenere in considerazione i seguenti aspetti: I costi operativi previsti ipotizzano un conguaglio al 100% sui costi operativi per l energia elettrica e quindi ipotizzano che i costi esogeni siano uguali a preventivo ed a consuntivo I costi esogeni contengono le variazioni sistemiche Il confronto è effettuato al netto dei costi per il canone di concessione Figura 30 Confronto costi operativi effettivi previsti ed effettivi nella tariffa per l anno 2015 a netto del canone di concessione 100,000,000 90,000,000 80,000,000 70,000,000 60,000,000 50,000,000 40,000,000 30,000,000 20,000,000 10,000,000 0 GAIA GEAL Acque Publiacqu a Nuove Acque Costi previsti totali ,591,524 9,501,486 62,935,359 97,669,096 27,801,674 62,526,742 52,707,826 Costi consuntivo totali ,546,110 8,769,650 57,280,862 85,747,083 28,979,201 56,848,587 50,461,923 ASA Fiora Il Metodo tariffario impostato a fine 2012 dall AEEGSI prevedeva un progressivo allineamento, in caso di scostamenti tra costi a preventivo e costi effettivi, che avrebbe dovuto far convergere i costi riconosciuti in tariffa ai costi effettivi in casi come quello toscano. La gradualità è però stata interrotta dai Metodi tariffari previsti dall AEEGSI successivi all MTT e pertanto, fino all individuazione di costi standard ai gestori vengono riconosciuti in tariffa i costi inizialmente pianificati (tenuto conto della gradualità applicata col primo Metodo tariffario e poi interrotta). I costi operativi, sia a preventivo che a consuntivo, sono stati rettificati secondo le indicazioni del Metodo tariffario, anche della voce Accantonamenti e rettifiche in eccesso rispetto all'applicazione di norme tributarie. Tali accantonamenti si riferiscono a costi di natura determinata o probabile e pertanto, anche se non riconosciuti in tariffa, possono dare luogo a costi operativi relativi al 2015 ad oggi non ancora classificati come tali. Nei bilanci i gestori hanno illustrato i contenuti della voce di accantonamento rischi. Nel caso di GAIA gli accantonamenti sono presenti per la copertura di: interessi di mora su ritardati pagamenti spese legali su contenziosi con i fornitori copertura multe ed ammende per contestazioni rilevate da Enti 38

40 passività probabili per cause in corso, inadempimenti contrattuali o legali. Nel caso di GEAL il fondo è correlato a stanziamenti a fronte delle richieste di rimborso assicurative per la quota in franchigia, stanziamenti relativi a situazioni di contenzioso in essere sia per spese legali, che per altri oneri. E infine stanziata, per l importo residuo, una somma a copertura di eventuali penalità correlate agli obblighi convenzionali. Nel caso di Acque l importo complessivo accantonato per rischi ammonta ed Euro Si tratta di penalità probabili da conguagliare nelle future tariffe secondo le delibere delle Autorità locali e previste dalla convenzione di affidamento del servizio per Euro e di un accantonamento per cause legali in corso per Euro Nel caso di Publiacqua la maggior parte del fondo deriva da rischi di conguagli tariffari e sanzioni ambientali, che non hanno natura di costo operativo (pari rispettivamente a Euro e Euro) oltre che dal fondo rischi contenziosi legali, spese legali, e rischi contrattuali, Cosap e varie generiche. Nel caso di Nuove Acque il fondo deriva in massima parte dal rischio risarcimento danni e rischio cause legali. Nel caso di Fiora gli accantonamenti sono in massima parte legati al contenzioso legale. In particolare è stata stimato, su una causa decennale prevista in discussione nel 2016, un rischio dell 80% del valore della richiesta danni e ciò influisce per E opportuno evidenziare che, se anche la causa si risolvesse a sfavore del gestore e fosse necessario l utilizzo fondo, la competenza dello stesso non afferirebbe tutta al Ulteriori sono legati ai rischi tariffari per i grossisti e per copertura di rischi canoni TOSAP e IMU. Si riportano di seguito gli importi previsti per tale voce dai gestori nel 2015: Descrizione Gaia Geal Acque Accantonamenti e rettifiche in eccesso rispetto all'applicazione di 8 norme tributarie Publiacqu a Nuove Acque ASA Acq. Fiora

41 ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DEGLI INTERVENTI E DEGLI OBIETTIVI FISSATI NEL PIANO DI AMBITO Nel corso del 2015 si è concluso l iter di approvazione del Piano di Ambito toscano. Tale piano, è un documento unico a livello regionale e, per essere rispondente ai criteri di definizione del Piano d Ambito del D.Lgs.152/2006, deve essere corredato dei Programmi degli interventi (PdI) e dei Piani economici e finanziari (PEF) dei singoli gestori. Nel primo semestre 2014, in sede di approvazione delle tariffe 2014 e 2015 sono stati approvati, come previsto dalla deliberazione 643/2013/R/IDR, per tutte le gestioni toscane, anche i Programmi degli interventi (PdI), i cui contenuti minimi sono stati predisposti in linea con i contenuti della Determinazione AEEGSI n. 3 del 7/3/2014 DSID. La deliberazione 664/2015/R/IDR che definisce il metodo tariffario per il secondo periodo regolatorio ( )ha individuato il secondo periodo regolatorio a partire dal 2016 e quindi di fatto ha sovrapposto i nuovi programmi degli interventi quadriennali in corso di predisposizione relativamente al periodo ai PdI attualmente vigenti (relativi al periodo ). Nella determina 2/2016 DSID (Definizione dello schema tipo e delle procedure di raccolta dati ai fini dell aggiornamento del Programma degli Interventi (PDI) per il periodo , ai sensi degli artt. 6 e 7 della deliberazione 664/2015/R/idr e degli artt. 3, 4 e 11 del MTI-2) l AEEGSI ha previsto uno specifico capitolo di analisi degli scostamenti rispetto al Programma degli Interventi , nel quale sono riportati e motivati gli scostamenti in merito a: periodo [ ], mancata corrispondenza tra gli investimenti programmati in ciascun anno (come risultanti nei PdI ) e gli interventi effettivamente realizzati nelle medesime annualità; mancata risoluzione di criticità, ove fosse prevista entro il 2015, nella precedente pianificazione; periodo [ ], mancata corrispondenza tra gli investimenti programmati in ciascuna delle menzionate annualità nell ambito del MTI (come risultanti nel PdI ) e gli investimenti programmati per le medesime annualità nel nuovo ciclo di programmazione;variazione della popolazione interessata ove il dato fosse disponibile nella precedente pianificazione; variazione dell indicatore di performance utilizzato per descrivere la medesima criticità; variazione dei valori obiettivo previsti in ciascuno degli anni di riferimento; variazione degli interventi previsti per risolvere la medesima criticità. I gestori, tenendo conto anche delle indicazioni riportate nel Piano di Ambito predisposto da AIT, stanno inviando le proposte per i nuovi programmi degli interventi, relativi al periodo In sede di approvazione delle tariffe e di predisposizione delle nuove Convenzioni che regolano i rapporti tra AIT e gestori, AIT sta verificando il raggiungimento, da parte dei gestori, degli standard organizzativi e tecnici fissati dalle convenzioni vigenti e provvedendo a comminare le relative penali in caso di mancato raggiungimento degli standard. Nel presente capitolo si riporta una sintesi dei contenuti del PdA, dei PdI vigenti, illustrati nella Relazione 2014 con maggior dettaglio ed un confronto tra investimenti previsti e realizzati dai gestori nel corso dell anno

42 NUOVO PIANO DI AMBITO UNICO REGIONALE Il Piano di Ambito rappresenta lo strumento mediante il quale gli Enti di Governo di Ambito e quindi anche l AIT definiscono criticità, obiettivi e interventi da realizzare per mantenere e migliorare la gestione del Servizio Idrico Integrato e per individuare gli investimenti necessari per raggiungere i livelli obiettivo migliori per gli utenti e per l ambiente. Con la Delibera di Assemblea n.7 del Marzo 2016 l AIT ha terminato il processo decisionale di Valutazione Ambientale Strategica relativo ad Piano di Ambito unico per tutta la Toscana 14, frutto di un lavoro durato quasi due anni con l approvazione del Piano di Ambito, del Rapporto Ambientale e della Dichiarazione di Sintesi. La Delibera da atto che i PdI dei singoli gestori sono approvati contestualmente alla definizione delle proposte di tariffa e dei PEF. Il Piano di Ambito, predisposto dall AIT a partire dal 2014 e completato nel 2015, si è posto i seguenti obiettivi: fornire una fotografia dello stato attuale dell ambiente in Toscana con particolare attenzione sulle risorse idriche disponibili sia superficiali che sotterranee; aggiornare la ricognizione delle infrastrutture del sii, che grazie agli investimenti realizzati in questi anni, hanno permesso di garantire i livelli di servizio previsti dalla normativa vigente; omogeneizzare contenuti, criteri di investimento, modalità di rappresentazione dei dati e degli interventi sulla base anche delle indicazioni dell AEEGSI; definire costi standard di realizzazione delle opere validi su tutto il territorio regionale; definire gli investimenti effettivamente necessari sul territorio dell AIT per soddisfare le esigenze degli utenti, superare le emergenze e le criticità che sono tuttora presenti, concorrere, per le proprie competenze, al raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti nei piani sovra ordinati, con un limite temporale che non tiene conto della durata degli attuali affidamenti ai gestori (indicativamente trentennale); dare una precisa indicazione dei criteri prioritari per la realizzazione degli interventi; dare indirizzi sull importanza delle migliori pratiche presenti nel servizio idrico integrato perseguendo la miglior politica di efficientamento e gestione delle infrastrutture; definire i criteri con i quali i gestori sono tenuti a predisporre i Programmi degli Interventi quadriennali quali piani attuativi del Piano d Ambito, necessari in fase di definizione delle strutture tariffarie a completamento dei Piani Economici Finanziari (PEF), e le modalità di controllo degli stessi. 14 Disponibile sul sito: 41

43 Figura26- Struttura di pianificazione strategica e operativa Il Piano d Ambito dell AIT rientra nel campo di applicazione delle normative comunitarie(direttiva 2001/42/CEE) e nazionali (D.Lgs. 152/2006) che disciplinano la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per i Piani ed i Programmi. La VAS (cfr. artt L.R. 10/2010) cui è stato sottoposto il Piano d Ambito è stata caratterizzata dalle seguenti fasi e attività: la fase preliminare per l impostazione e la definizione dei contenuti del rapporto ambientale; la stesura del rapporto ambientale preliminare, approvato con Decreto del D.G. n. 46 del18 Luglio 2014/07/2014 e pubblicato in data 22 Luglio2014; il ricevimento delle osservazioni da parte delle autorità ambientali competenti, attività conclusasi il giorno 19 Settembre 2014; l elaborazione del Piano d Ambito, del relativo Rapporto Ambientale e della Sintesi non Tecnica, approvati con decreto del D.G. n. 54 del 18Giugno 2015, pubblicati sul BURT, e trasmessi al NURV della Regione Toscana quale autorità competente; lo svolgimento delle consultazioni, attività conclusa in data 31 Agosto 2015; l espressione del parere motivato da parte del NURV (Determina n. 4/AC/2015 del18 Novembre 2015) sul Piano di Ambito, sul Rapporto Ambientale e sugli esiti delle consultazioni la Delibera di Assemblea n. 7 del 31 Marzo 2016 AIT ha portato alla conclusione del processo decisionale di VAS e l approvazione di Piano d Ambito, Rapporto Ambientale dichiarazione di sintesi. A seguito delle osservazioni pervenute e del parere motivato, l Autorità Idrica Toscana ha provveduto ad effettuare le proprie controdeduzioni ed a modificare, di conseguenza, la documentazione. 42

44 Dopo la pubblicazione del Rapporto Ambientale del Piano d Ambito, all interno della procedura della Valutazione Ambientale Strategica, sono pervenute nei tempi previsti 21osservazioni da parte sia di Enti competenti in materia ambientale che di cittadini o comitati in merito alle quali AIT ha predisposto le proprie controdeduzioni per giungere all approvazione del Piano di Ambito nel Marzo Il Piano d Ambito contiene necessariamente tutti gli Accordi di Programma(di seguito AdP)stipulati tra Regione e Ministero, in cui è prevista la realizzazione di opere del sii; in questi Accordi sono ben definite le opere da realizzare e questa procedura di VAS, prevedendo la coerenza esterna come strumento di verifica, deve evitare di valutare nuovamente decisioni già individuate in altri strumenti e sedi. Per il servizio di fognatura e depurazione, sia per agglomerati inferiori che maggiori di ab. eq., gli interventi sono de facto già contenuti nei vigenti AdP, riportati nel Piano d Ambito. Molti accordi riguardano anche l uso e il trasferimento di risorse, nonché il riuso delle acque reflue per i comparti strategiciproduttivi. Tali interventi producono comunque effetti da monitorare in ambito di VAS. Il Piano di Ambito si colloca in una visione di lungo periodo, volta alla progressiva razionalizzazione e superamento delle gestioni esistenti, nell ottica di unico ambito territoriale ottimale coincidente con il territorio toscano, ed è finalizzato a: individuare le effettive criticità e i complessivi fabbisogni del servizio idrico toscano avere una valenza di lungo periodo (per alcune quantificazioni economiche indicativamente pari a trenta anni); essere uno strumento di pianificazione coerente con le pianificazioni sovra ordinate; essere coerente con la legislazione ambientale comunitaria; essere attento alla corretta definizione di criticità e dei livelli di servizio. Come chiarito nella Delibera n.7/2016 con successivi provvedimenti è prevista l approvazione dei singoli Programmi degli Interventi, unitamente agli altri atti necessari per le predisposizioni tariffarie. Nel Piano l AIT ha infatti indicato i criteri per definire gli investimenti puntuali del Programma degli Interventi (PdI). In base alla sostenibilità degli investimenti, inevitabilmente collegati a PEF e tariffa, dovranno pertanto da tutti i gestori toscani essere seguiti gli indirizzi del Piano per stabilire le priorità di obiettivi da raggiungere e, nell ambito del medesimo obiettivo saranno selezionati gli interventi da realizzare individuati secondo i criteri dall AIT. IlPiano di Ambito approvato non ha una scala temporale definita, anche se, per le voci di spesa manutentiva, oltre a fornire un valore medio annuo finalizzato a garantire una certa età delle infrastrutture, si è ritenuto opportuno fornire comunque un valore di lungo periodo su scala trentennale; in tal senso il modificarsi delle priorità degli interventi o delle tempistiche di raggiungimento degli obiettivi non è di per sé un elemento che giustifichi la revisione del Piano di Ambito bensì trova attuazione negli specifici PdI di ogni singola gestione. 43

45 Sono tuttavia ipotizzabili eventi specifici, al verificarsi dei quali l Autorità non esclude una variazione del presente Piano di Ambito, con particolare riferimento a: importanti modifiche normative tali da comportare investimenti e obiettivi significativamente difformi a quelli individuati a scala regionale; eventi non rilevabili ad oggi che dovessero modificare in modo significativo le criticità individuate nel Piano. Il Piano definisce infine le priorità di breve, medio e lungo periodo che dovranno essere seguite in sede di predisposizione dei singoli programmi degli interventi. Si riportano di seguito le priorità individuate per il breve periodo, rimandando ai contenuti del Piano la definizione degli ulteriori livelli. Il breve periodo è inteso fino al 2021 e pertanto i PdI che i gestori stanno predisponendo si realizzano al fine di superare proprio le seguenti criticità: Interventi principalmente inerenti il settore fognatura e depurazione connessi al rispetto delle normative ambientali e procedure di infrazione Interventi connessi alla potabilità delle acque e al rispetto di specifici vincoli igienico sanitari o limiti di legge Manutenzioni straordinarie programmate e non programmate nella misura minima per garantire il servizio seppur non a livelli ottimali. Indicativamente almeno 1% annuo del valore dell infrastruttura per le reti e 1,5% - 2% per gli impianti Interventi individuati in accordi di programma sottoscritti da AIT, principalmente connessi a problematiche ambientali su vasta scala e razionalizzazioni dei sistemi con sinergie intersettoriali Interventi necessari a prevenire emergenze idriche in condizioni di siccità di non particolare rilievo e statisticamente frequenti o aree con dimensionamenti infrastrutturali minimi e/o forti picchi di domanda e con frequenti interruzioni o disservizi Interventi di ottimizzazione e efficientamento della gestione sia in termini di costi operativi che di investimenti necessari e connessi a ricognizioni e cartografia, implementazione e integrazione sistemi gestionali, distrettualizzazioni reti e gestione delle perdite e della pressione e, in generale, ai beni strumentali e di impresa. I gestori, nel predisporre le proposte dei Programmi degli Interventi già per l approvazione delle tariffe stanno pertanto tenendo conto dei criteri di priorità e le modalità di rendicontazione degli interventi e di valutazione degli obiettivi individuati dall AIT nel Piano di Ambito. I PROGRAMMI DEGLI INTERVENTI APPROVATI AI SENSI DELLA DEL.643/2013/R/IDR Prima dell approvazione del Piano di Ambito, la delibera 643/2013/R/idr del dicembre 2013 ha previsto che, ai fini del calcolo delle tariffe 2014 e 2015 l AIT inviasse entro il marzo 2014, tra altri documenti, anche il Programma degli interventi (di seguito PdI), i cui contenuti minimi 44

46 sono stati riportati nella Determinazione AEEGSI n. 3 del 7/3/2014 DSID. In merito alla predisposizione di tale programma l art. 7.1 della Delibera 643 all Allegato A ha definito i criteri di individuazione delle criticità del servizio ed il contenuto minimo dei PdI. L obiettivo dell AEEGSI è quello di collegare esplicitamente la realizzazione degli interventi alla risoluzione di predefinite criticità ambientali. Le criticità del servizio idrico alle quali vanno abbinati gli investimenti sono ripartite da Delibera, in: criticità di approvvigionamento idrico, direttamente legate ai fabbisogni primari dell utenza, tra cui: assenza delle infrastrutture di acquedotto, qualità dell acqua non conforme agli usi umani, interruzioni impreviste della fornitura, bassa pressione; criticità nella fornitura di acqua potabile, correlate alla sicurezza delle forniture all utenza, quali: obsolescenza delle reti e degli impianti, restrizioni all uso, perdite, dotazione minima garantita; criticità del servizio di fognatura, riconducibili all allontanamento delle acque nere e miste, tra cui: assenza del servizio, obsolescenza delle reti, fuoriuscite, rischio di allagamenti; criticità dell impatto con l ambiente, che coinvolgono impianti di trattamento delle acque reflue, quali: assenza di trattamenti, obsolescenza degli impianti, scarichi fuori norma, smaltimento dei fanghi; criticità nei servizi al consumatore, collocabili nell area dei rapporti con l utenza, tra cui: lettura contatori, bollettazioni, call center, trattamento dei reclami, risarcimenti, servizio di autolettura. Il contenuto informativo minimo previsto dall AEEGSI per i Programmi degli interventi è il seguente: i livelli di servizio attuali per ciascun segmento, con indicazione della data dell ultima rilevazione; la sintesi delle criticità per ciascun segmento del servizio; l elenco degli obiettivi di servizio in risposta alle predette criticità; i livelli di servizio obiettivo per ciascun segmento; l esplicitazione, per ciascun segmento, delle linee di intervento pianificate per il raggiungimento degli obiettivi di servizio; l evidenza della coerenza delle linee di intervento adottate con gli strumenti di pianificazione sovra ordinati; i criteri adottati per la quantificazione delle previsioni di spesa per le manutenzioni straordinarie; il cronoprogramma degli interventi per il periodo , con individuazione delle opere. L AIT, per approvare i PdI , si era attenuta ad alcuni indirizzi di carattere generale: mantenere un equilibrio fra tipologia di investimenti, importi ed obiettivi approvati nei Piani di Ambito predisposti dalle Autorità di Ambito prima dell istituzione dell AIT, in generale attenendosi ai contenuti dei Piani di Ambito vigenti che non è stato possibile, per motivi di tempo rivedere, 45

47 prevedere l eventuale riprogrammazione degli investimenti previsti ma non realizzati negli anni passati, perché comunque in linea con gli obiettivi di Piano d Ambito, fatte salve verifiche di natura economica finanziaria; allocare i finanziamenti esterni alla tariffa del sii, già stanziati nei Programmi degli interventi, al fine di una corretta definizione del Piano Economico e Finanziario considerando le previsioni in merito ad eventuali contributi a fondo perduto e la relativa provenienza; verificare che gli investimenti così ottenuti fossero in linea con i Piani Economici e Finanziari (PEF) predisposto ai sensi della Deliberazione 273/R/idr del Le criticità sono indicate dai gestori e risultano molto disomogenee, come già riportato nella relazione 2014, perché derivanti Piani di Ambito approvati dalle 6 ex AATO. Tali Piani presentavano elementi di criticità non indifferenti, sanati con la predisposizione del nuovo Piano di Ambito regionale. In Toscana tutti i gestori sono ricaduti nella casistica che prevede un ingente mole di investimenti nel quadriennio (III quadrante), ad eccezione di Nuove Acque (I quadrante), gestore per il quale non è stato possibile procedere, in questa fase con l inserimento di tutti gli investimenti necessari a coprire il fabbisogno del territorio. In seguito all approvazione dei PdI, avvenuta con Delibera di Assemblea AIT 6/2014, e validata dalla Delibera AEEGSI 402/2014, nel corso del 2015 sono stati modificati alcuni piani economico finanziari e di conseguenza alcuni Programmi degli interventi: con Delibera n.8 del febbraio 2015 sono stati modificati, a seguito dell allungamento del periodo di affidamento dal 2021 al 2026, il PdI ed il PEF di Acque con Delibera n.9 del febbraio 2015 sono stati modificati il PdI ed il PEF di Acquedotto del Fiora con Delibera n.15 del maggio 2015 e poi nuovamente a fine giugno 2015, sono stati modificati, il PdI ed il PEF di Gaia. Le modifiche sono state rese necessarie al fine di garantire la bancabilità dei Piani di Ambito e la loro approvazione ha comportato, per il 2014 nel caso di Acquedotto del Fiora e Gaia un allineamento tra gli investimenti previsti nei nuovi PEF e PdI approvati ed investimenti effettivamente realizzati a consuntivo. Nei grafici seguenti si ripropongono gli investimenti previsti per il quadriennio nei PdI in corso di modifica, già illustrati nella Relazione 2014, a lordo dei contributi ed un confronto tra investimenti procapite medi a netto dei contributi, tenendo conto di quanto sopra riportato e pertanto del fatto che, per Acquedotto del Fiora e Gaia, gli investimenti 2014 sono stati riallineati a consuntivo. Gli investimenti sono stati posti a confronto con i dati preventivi nazionali illustrati nella Relazione sullo stato dei servizi idrici illustrata da AEEGSI al Parlamento nel giugno Da tale confronto risulta che il dato di investimenti previsti in Toscana, anche se rivisto al ribasso già dal 2014 rispetto alla prima approvazione, risulta sempre superiore al dato medio nazionale di investimenti previsti, ma anche al dato medio del centro Italia. L elevata quantità di investimenti previsti è da imputarsi da un lato alla capacità dei gestori di realizzare gli 46

48 investimenti dall altra alla necessità di raggiungere e mantenere elevati livelli di servizio, nel rispetto delle Direttive Europee. Figura 27 - Importi comprensivi dei finanziamenti pubblici e allacci il periodo regolatorio [ ] 90,000,000 80,000,000 70,000,000 60,000,000 50,000,000 40,000,000 30,000,000 20,000,000 10,000,000 - Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora ,158,099 7,106,988 49,569,136 72,528,917 6,936,908 26,019,474 40,338, ,149,737 7,181,125 49,713,535 84,153,595 9,078,474 30,017,281 46,821, ,364,746 10,566,150 50,674,019 73,271,835 11,356,602 26,313,467 35,538, ,944,980 11,693,486 46,644,325 73,259,403 9,615,076 14,006,023 30,063,210 Figura 28 Investimenti pro-capite netti previsti nel quadriennio /ab quadriennio Dato medio toscano 205 Dato Italia centrale Dato medio Italia Nuove Acque, che ricade nel I quadrante regolatorio, prevede un minor importo procapite di investimenti rispetto agli altri gestori toscani, dato che il gestore sta rimborsando il finanziamento utilizzato per la realizzazione di investimenti concentrati nei primi anni di affidamento del servizio ( ) ed essendo stata la prima azienda, in ordine temporale a gestire il sii in Toscana. Inoltre questa configurazione al denominatore sono posti gli abitanti residenti, risulta parzialmente distorto sia il dato di Nuove Acque, che presenta un elevato numero di fonti di approvvigionamento privato (e quindi viene penalizzata nei confronti fatti sul totale degli abitanti residenti), sia il dato relativo all Acquedotto del Fiora che ha un 47

49 territorio caratterizzato da numerose seconde case e pertanto ha investimenti confrontati con i residenti procapite più alti. Come già evidenziato i PdI sono in corso di modifica e pertanto i dati sopra riportati sono suscettibili di modifica sia in termini di consuntivo (di seguito il confronto tra investimenti previsti e realizzati per il 2015) sia in termini di preventivo Per la predisposizione dei PdI l AIT ha comunicato ai gestori i criteri da seguire al fine di ottemperare agli obblighi di comunicazione stabiliti dall AEEGSI, mantenendo però la coerenza con i contenuti del Piano di Ambito approvato ed una continuità in termini di criticità con i PdI vigenti. In particolare ai gestori è stata fornita una tabella di raccordo tra criticità del Piano di Ambito (analoghe a quelle stabilite dall AEEGSI con Determinazione AEEGSI n. 3 del 7/3/2014 DSID) e nuove criticità individuate con Determinazione AEEGSI n. 2 del 30 Marzo DSID ed una tabella di raccordo, di seguito riportata, tra contenuti dei PdI individuati nel Piano di Ambito e contenuti individuati nella Determina 2/2016: Tabella 9 Indicazioni sui formati da utilizzare per i PdI Formato Piano d'ambito Relazione tecnica Criticità IP. Livelli attuali e obiettivo Programma degli interventi Dettaglio manutenzioni programmate Formato Det. AEEGSI 2/2016 Relazione descrittiva Criticità ed indicatori Cronoprogramma Indicazioni AIT Da redigere come da delibera AEEGSI utilizzando quanto contenuto in merito nel PdA approvato Nel formato PdA utilizzare le criticità dell'aeegsi corrispondenti a quelle di Piano e gli stessi indicatori individuando i livelli attuali ed obiettivo Redigere come da delibera AEEGSI e consegnare in file xls a parte codice intervento AIT con MI come da PdA Come previsto da PdA Classificazione degli interventi per standard tecnici Cronoprogrammadegli interventi fine concessione Alternative & Selezione Come previsto da PdA Compilare fino a colonna H il file AEEGSI.AIT provvederà a redigere una relazione richiamando quanto contenuto nella VAS del PdA Produrre l elenco degli interventi fino a fine convenzione INTERVENTI REALIZZATI DAI GESTORI NEL 2015 Nel corso del 2015i gestori hanno investito soprattutto in manutenzione straordinaria di reti ed impianti ed in attività collegate alla ricerca e riduzione delle perdite. Si ricorda che la verifica, da un anno ad un altro, degli investimenti realizzati non è di particolare rilievo nel settore idrico, in quanto non sono molti gli interventi strutturali che si concludono nel corso di un solo anno e, pertanto, non è dall analisi degli scostamenti di un unico anno che si può valutare la 48

50 capacità di realizzare gli interventi nel settore idrico. Proprio per questo, la verifica del raggiungimento degli obiettivi tecnici dei gestori si svolge al termine del periodo regolatorio, che l AEEGSI ha posto di durata pari a 4 anni. Ciò premesso, si riporta una ripartizione degli investimenti realizzati dai gestori nel 2015 ed un confronto tra quanto complessivamente previsto e quanto realizzato rimandando la valutazione del raggiungimento degli obiettivi, che saranno maggiormente approfonditi quando AIT provvederà, nelle opportune sedi, alla valutazione ed al controllo del rispetto dei contenuti dei PdI, a conclusione del primo periodo regolatorio. Figura 29 Investimenti lordi realizzati nel 2015, ripartiti per servizio 80,000,000 70,000,000 60,000,000 50,000,000 40,000,000 51,283,077 73,868,320 41,384,546 30,000,000 20,000,000 10,000,000 12,310,556 6,067,746 7,049,229 19,844,632 - Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Acq. Fiora totale totale lordi 12,310,556 6,067,746 51,283,077 73,868,320 7,049,229 19,844,632 41,384, ,808,10 investimenti generali/comuni ,389,550-6,444,467 17,458, , ,418 8,756,593 35,464,226 investimenti depurazione ,836, ,083 9,440,082 5,907, ,788 6,424,891 6,486,476 32,202,648 investimenti fognatura ,241,524 3,243,909 11,005,228 16,152, ,308 3,312,325 4,920,189 41,863,941 investimenti acquedotto ,843,296 2,452,754 24,393,300 34,350,281 4,570,375 9,445,998 21,221, ,277,29 Gli investimenti realizzati a livello regionale sono per quasi la metà relativi al solo servizio di acquedotto. Di seguito la ripartizione: 49

51 Figura 30 Investimenti lordi complessivi realizzati nel 2015, ripartiti per servizio in % 17% 15% 48% investimenti acquedotto 2015 investimenti fognatura % investimenti depurazione 2015 investimenti generali/comuni 2015 Nella seguente tabella si riporta la sintesi degli importi previsti nei PdI vigenti approvati per l anno 2015, confrontati con quelli realizzati, comprensivi dei finanziamenti pubblici ed al netto degli stessi. Tabella 10Confronto investimenti previsti/realizzati nel 2015 Voce Gaia Geal Acque Publiacqu a Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Totale Previsti lordi Realizzati lordi Previsti netti Realizzati netti Scostamento lordi -63% -16% 3% -12% -22% -34% -12% -19% Scostamento netti -59% -12% 12% -7% 0% -13% 3% -7% Esiste una problematica relativa all esaurimento delle disponibilità in cassa AIT dei contributi pubblici che cofinanziano gli interventi di PdI. Ad esempio ASA, che è uno dei gestori che beneficia di una delle percentuali più alte di cofinanziamento dal linee di contribuzione pubblica ha rendicontato investimenti liquidabili in oltre 2,5 milioni di Euro, ma AIT ne ha potuti liquidare solo avendo esaurito le disponibilità in cassa sulle linee di finanziamento richieste. Se si analizzano gli scostamenti netti, ossia quelli derivanti dalla differenza tra investimenti effettivamente realizzati utilizzando i ricavi da tariffa e quelli pianificati, si evidenzia che la maggiore differenza deriva dai dati di GAIA, gestore che nel 2015 ha avuto difficoltà a trovare risorse diverse dall autofinanziamento. Il grafico seguente riporta il confronto tra investimenti netti (senza contributi a fondo perduto, ma con i costi degli allacci) previsti in sede di pianificazione ed investimenti effettivamente realizzati dai gestori nel I gestori che hanno avuto maggiori problemi nel realizzare gli investimenti previsti sono stati quelli che non avevano nel 2015 un finanziamento a lungo termine strutturato. 50

52 Figura 31 Investimenti netti realizzati nel 2015 confrontati con gli investimenti previsti 70,000,000 60,000,000 50,000,000 40,000,000 30,000,000 20,000,000 10,000,000 - Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Previsti netti 21,641,973 5,748,125 45,553,112 73,703,389 6,872,230 13,874,889 37,479, ,873,705 Realizzati netti 8,891,900 5,050,235 51,217,077 68,419,609 6,904,410 12,017,872 38,598, ,099,333 Totale Lo scostamento degli investimenti, anche netti, ma relativi ad interventi cofinanziati, è correlato al blocco parziale dei finanziamenti pubblici da parte della Regione Toscana, vincolata dal patto di stabilità, che ha comportato il ritardo nell avvio di interventi cofinanziati. Si riporta di seguito una sintesi dei principali eventi intercorsi e dei relativi interventi realizzati nel corso del 2015, in ordine di Conferenza Territoriale, avendo come riferimento le relazioni consegnate dai gestori in merito allo scostamento degli investimenti 2015, ma in parte anche 2014,e i dati riportati nei bilanci. CONFERENZA TERRITORIALE N.1 GAIA Nel corso del 2014 GAIA S.p.A. aveva chiesto ad AEEGSI e AIT un intervento di riequilibrio economico finanziario per l anno 2014 a causa di una riduzione di volumi sulle annualità 2012 e 2013 che non avevano consentito di ottenere i ricavi del VRG 2014 stimati pregiudicando la copertura dei costi. In conseguenza di ciò, l AIT aveva predisposto un nuovo Piano Economico Finanziario aggiornato ai nuovi dati e un nuovo Programma degli Interventi approvato da AIT nel maggio Il nuovo PdI, predisposto a parità di teta e di vincolo ai ricavi garantiti (VRG) 2015, prevedeva una riduzione e rimodulazione degli investimenti programmati, ferma restando la realizzazione di tutte le opere più urgenti ed in particolare di quelle sulla depurazione e quelle di cui ad accordi di programma già sottoscritti. In mancanza di un adeguato sostegno finanziario e al fine di garantire l equilibrio economico finanziario della società, GAIA S.p.A, anche nel 2015 non ha potuto realizzare tutti gli interventi programmati, non avendo avuto accesso ad alcun finanziamento privato e potendo pertanto avvalersi, per l esecuzione degli interventi previsti nel Piano, della sola quota di autofinanziamento. 51

53 Si rileva che lo sforzo maggiore dell azienda per il biennio è stato incentrato alla salvaguardia della continuità del servizio per risolvere criticità per lo più legate allo stato conservativo delle condotte e degli impianti con gli interventi di manutenzione straordinaria indispensabili al fine di far fronte alle situazioni che si creano durante la gestione (prevalentemente investimenti a seguito di emergenze e riparazioni o contingenti ai lavori eseguiti dalle amministrazioni locali). In aggiunta a ciò gli interventi più rilevanti hanno riguardato l emergenza tallio, la salvaguardia della balneazione e l emergenza idrica. In merito all emergenza sanitaria verificatasi nel Comune di Pietrasanta a causa del rilevamento del tallio all interno del sistema acquedottistico, si vuole evidenziare che si è trattato di un evento eccezionale, che ha visto un serio sforzo da parte della società teso a ripristinare un servizio adeguato agli standard. Altro rilevante impegno per la società è costituito dagli interventi previsti nell Accordo di Programma per la tutela delle foci fluviali e delle acque marino costiere della riviera apuoversiliese, firmato il 29 agosto 2014 da Gaia S.p.A con la Regione Toscana e i Comuni competenti, le Province, l AIT e il Consorzio Comprensorio n.1 Toscana nord con l obiettivo della salvaguardia della balneabilità delle acque costiere. Quest accordo prevede un complessivo di investimenti sul territorio gestito da Gaia S.p.A. di importo totale , dei quali l Azienda è tenuta a realizzare Euro con un impegno da tariffa di Euro. Infine gli interventi finalizzati alla soluzione delle criticità legate all emergenza idrica che si verifica a causa delle particolari condizioni meteo-climatiche associate alla concentrazione dei consumi nei periodi di villeggiatura, impegnano la società in maniera considerevole nell anticipare investimenti nel primo semestre dell anno al fine di affrontare i mesi critici con un adeguamento delle strutture di fornitura dell acqua potabile. Tra gli interventi più rilevanti del servizio acquedotto si evidenziano pertanto quelli a Valdicastello e nel Comune di Pietrasanta di adeguamento e sostituzione di oltre 13 km di rete idrica che hanno permesso di garantire, nonostante l eliminazione della sorgente di Molini di Sant Anna inquinata da tallio, la continuità del servizio anche in estate. Tra gli interventi più rilevanti del servizio fognatura e depurazione si evidenziano invece il completamento del raddoppio dell impianto di depurazione di Lavello 2, nel Comune di Massa, il completamento della fognatura nera nella frazione di Capezzano Pianore ed il potenziamento di 2 impianti di depurazione nel Comune di Camaiore. GEAL A Dicembre 2015 GEAL ha presentato una proposta di PEF che sarà tenuta in considerazione in sede di predisposizione del PdI nel quale gli investimenti del periodo vengono ridotti, in modo non lineare del 40% rispetto al Piano previsto nel 2014, al fine di garantirne l effettiva realizzabilità, anche in relazione alle contestuali operazioni di finanziamento. In merito al biennio trascorso Geal spa ha confermato in tutti i settori gran parte degli investimenti programmati, anche se in alcuni casi, con uno sfasamento temporale. 52

54 Nel settore gestionale sono da evidenziare alcuni investimenti aggiuntivi rispetto a quelli programmati ed iniziati nel 2015, tra cui la mappatura georeferenziata dei contatori di utenza e progetti di WFM (Work force management) per il raggiungimento degli standard di servizio. Per quanto riguarda le manutenzioni straordinarie di reti ed impianti di ciascun servizio (acquedotto, fognatura e depurazione) durante il 2014 e 2015 si è osservata una rilevante sottostima delle voci preventivate nel PdI (tali voci generiche di manutenzione straordinaria erano state inserite a scopo indicativo in quanto non presenti nel precedente piano d ambito del 2012) ed in particolare l importo realmente speso per la sostituzione delle tubazioni di acquedotto ha superato quello programmato, a causa di evidenti problemi di esercizio. Preso atto del bilancio 2014 e dell andamento delle manutenzioni nei vari settori operativi nel corso del 2015, Geal spa ha rivisto nella nuova programmazione le voci da imputare a ciascuna manutenzione straordinaria con l obiettivo di garantire una corretta continuità del servizio. Per quanto riguarda il servizio acquedotto, nel 2015 sono proseguiti gli investimenti programmati di sostituzione delle tubazioni, di rinnovo del parco contatori di utenza, di distrettualizzazione della rete dando seguito anche ad investimenti tuttora in corso ed in fase di conclusione di messa in sicurezza di impianti e di realizzazione di una casa dell acqua. Nel corso del 2015 sono terminati anche i lavori di prolungamento dell acquedotto di S.Alessio- Vecoli-Piazzano, importante sistema di interconnessione della rete idrica. Come indicato nella relazione del 2014, la maggior parte degli investimenti di estensione della fognatura nera programmati nel 2014 (via per Corte San Dorini, via dell acquarella, via del Calzolaio e via Romana) hanno avuto inizio come fase di cantiere nel primo trimestre 2015 e sono ad oggi in corso di conclusione, con alcune opere già in esercizio. Nella seconda metà del 2015 è stato dato corso all investimento più rilevante di fognatura per l anno 2015 ovvero il prolungamento della fognatura nera in via di Camaiore/via Morianese, i cui lavori sono prossimi al completamento. Gli altri due interventi di prolungamento della fognatura previsti nel 2015, via del cimitero di Vicopelago e via del Bozzone iniziati nell ultimo trimestre del 2015 si concluderanno con le attività minori entro il Da evidenziare che nel corso del sono stati quasi completati anche parte degli investimenti di fognatura iniziati antecedentemente al 2014, tra i quali via della Chiesa, via Nieri, via di S.Alessio. Per quanto riguarda il servizio depurazione, nel biennio sono stati intrapresi quasi tutti gli investimenti programmati, anche se con uno sfasamento temporale a meno della realizzazione del depuratore di Nozzano. L opera rivestiva carattere temporaneo in attesa della realizzazione del collegamento Nozzano-Pontetetto e successivamente sarebbe stata riutilizzata in altra zona del territorio comunale sprovvista del servizio di depurazione di pari abitanti equivalenti; in sede di progettazione sono emerse numerose difficoltà collegate al rischio idraulico nei terreni individuati per ubicare il depuratore. Il progetto di collegamento di Nozzano al depuratore di Pontetetto rimane l intervento strategico più importante del piano d ambito ed in data 22 ottobre 2015 è stata svolta la conferenza di servizi istruttoria sul progetto 53

55 preliminare, a seguito della quale Geal spa ha iniziato la progettazione definitiva. Venuta meno quindi la possibilità di realizzare in tempi stretti il depuratore di Nozzano, il collettamento Nozzano-Pontetetto diventa ancor più rilevante per dare una risposta ambientale al territorio dell Oltreserchio. Si prevede la messa in esercizio nel Contestualmente verranno messe in esercizio opere consistenti già realizzate. CONFERENZA TERRITORIALE N.2ACQUE SPA Nel corso del 2015 Acque ha realizzato investimenti per circa 51 milioni di Euro. In termini di investimenti netti il gestore ha speso più di quanto preventivato. Gli scostamenti che hanno comportato maggiori investimenti rispetto alla programmazione riguardano soprattutto gli interventi di la manutenzione straordinaria non programmabile. Ciò ha comportato una netta riduzione degli investimenti per gli interventi strategici, tra cui anche quelli oggetto di Accordi di programma e convenzioni. I maggiori scostamenti si sono verificati principalmente per la necessità di realizzare interventi che limitassero le perdite in rete, ed in generale a causa di problemi legati alle emergenze e a problemi di carattere gestionale. Lo scostamento degli investimenti, relativi ad interventi cofinanziati, risulta anche correlato al blocco parziale dei finanziamenti pubblici da parte della Regione Toscana, vincolata dal patto di stabilità, che ha comportato il ritardo nell avvio di interventi cofinanziati. L estensione della concessione del servizio idrico integrato fino al 2026, deliberata dall Assemblea dell AIT il 13/2/2015, è stata condizionata alla possibilità di Acque di presentare un piano di finanziamento dei nuovi investimenti. Rispetto al piano inserito nel PEF 2014, l estensione del periodo della concessione al 2026 consente di effettuare maggiori investimenti lordi per circa 82 milioni per il periodo , ai quali si aggiungeranno quelli del periodo successivo , per un totale di investimenti previsti dal (investimenti lordi senza allacciamenti) pari a 647 milioni. Il nuovo piano permette di dare attuazione agli interventi previsti nell Accordo per la tutela delle risorse idriche del Basso Valdarno e del Padule di Fucecchio, attraverso la riorganizzazione della depurazione del comprensorio del cuoio e del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Valdinievole. Gli interventi realizzati nel 2015 sono stati tuttavia ancora afferenti in massima parte al servizio di manutenzione straordinaria di reti di acquedotto e fognatura e impianti e di acquisizione di beni strumentali e d impresa. Non si rilevano infatti significativi interventi di estensione del servizio né di acquedotto né di fognatura nel CONFERENZA TERRITORIALE N.3- PUBLIACQUA SPA Nel corso del 2015 Publiacqua ha realizzato investimenti per circa 73,8 milioni di Euro. Concluse le opere accessorie dell emissario in riva sinistra d Arno per il collettamento dei reflui di circa 120 mila abitanti di Firenze al depuratore di San Colombano, nel maggio 2015, circa 15 milioni di Euro sono stati destinati al rispetto delle prescrizioni in materia di depurazione dei 54

56 reflui derivanti dal DLgs 152/2006. Rilevanti risultano anche gli interventi sulle infrastrutture acquedottistiche (50% delle somme investite) e sull adeguamento infrastrutturale del sistema fognario (10%). Nel 2015 gli investimenti realizzati da Publiacqua sono stati oltre 10 milioni di Euro in meno rispetto a quanto previsto nel PdI approvato da AIT. I principali motivi per tali minori investimenti sono i seguenti: Slittamento dei tempi progettuali dovuti a problematiche autorizzative con enti esterni o privati, in particolare relativamente ad interventi per i quali sono state necessarie Valutazioni di Impatto Ambientale, Varianti Urbanistiche, attività propedeutiche alle Conferenze dei Servizi, espropri Ritardo di interventi collegati ad altri propedeutici come ad esempio quelli nella realizzazione dei collettori ai depuratori di Pistoia e Impruneta, impianti che ad oggi non sono stati potenziati come previsto in pianificazione Modifica delle priorità in seguito alla Procedura d Infrazione 2014/2059: la realizzazione di circa 50 progetti di nuovi collettamenti, nuovi depuratori e adeguamento degli stessi ha comportato un rallentamento di interventi previsti nel settore acquedottistico, trai quali si evidenzia per esempio la realizzazione del Master Plan Idrico del Chianti, che prevede tra le altre cose oltre 15 km di nuove adduttrici. Sono inoltre stati sospesi alcuni interventi valutati dal gestore come non urgenti e prioritari: sistemazione delle captazioni sui Fiumi Reno e Limentra adeguamento impianto Andolaccio ristrutturazione architettonica del serbatoio del Pellegrino (l opera riveste carattere esclusivamente architettonico e non funzionale. Pertanto le nuove opere, opere puntuali, che si trovano in uno dei casi citati sono state sostituite totalmente o parzialmente con altri investimenti urgenti e imprescindibili, come la manutenzione straordinaria delle infrastrutture in gestione, in particolar modo necessaria a causa della vetustà delle reti idriche o gli allacciamenti delle utenze acquedottistiche. CONFERENZA TERRITORIALE N.4 - NUOVE ACQUE SPA Nuove Acque nel corso del 2015 ha realizzato la maggior parte degli investimenti pianificati. Lo scostamento complessivo di circa 1 milione di Euro è dovuto principalmente al minore avanzamento dei lavori, rispetto a quanto inizialmente previsto, negli impianti di potabilizzazione di Castiglion Fiorentino e Cortona. Questo ritardo è stato provocato per problemi tecnici, i quali alla data odierna sono stati risolti, e pertanto i lavori stanno procedendo attualmente senza complicazioni, con data prevista di fine lavori nel mese di marzo Le attività di ricerca e di riduzione delle perdite idriche sono da sempre parte integrante dell organizzazione tecnico operativa della società Nuove Acque. Il programma di ricerca perdite è elaborato in funzione delle criticità evidenziate dall analisi continua dei rendimenti 55

57 delle varie reti di distribuzione ed è esteso a tutto il territorio in gestione ed è stato portato avanti dal gestore anche nel Con l implementazione del sistema di distrettualizzazione per la rete di distribuzione idrica di Arezzo capoluogo, Nuove Acque è riuscita ad ottenere risultati importanti in termini di contenimento delle perdite, di efficienza idraulica e di qualità del servizio. La rete urbana della città di Arezzo, già soggetta a gestione controllata della pressione, è stata oggetto di una serie di ulteriori attività di ottimizzazione. Relativamente al servizio di acquedotto nel corso dell anno 2015 è stato realizzato il completamento dell estensione idrica nella zona alta della Località Fontiano,nel Comune di Arezzo, mentre nel Comune di Castiglion Fiorentino è stato attivato il nuovo impianto di sollevamento Il Pino. Tra gli interventi più significativi realizzati nel corso del 2015 relativi ai servizi di fognatura e depurazione si evidenziano lavori per il completamento del collegamento alla depurazione degli agglomerati di Chiusi e Chiusi Scalo. E stato inoltre attivato il nuovo sollevamento fognario posto in località Poggio Gallina che consente di convogliare i liquami dell omonima località all impianto di depurazione Pian delle Torri. Nel mese di aprile 2015 sono stati collettati all impianto di depurazione gli scarichi di natura civile provenienti dal Rione Carducci, attraverso la realizzazione di un impianto di sollevamento e un tratto di collegamento fognario. Nel mese di agosto sono stati completati i lavori corrispondenti al rifacimento integrale del sollevamento fognario di Chiusi Stazione permettendo di collegare alla depurazione la maggior parte del reticolo fognario relativo al centro abitato di Chiusi stazione, con il conseguente incremento di circa A.E. di carico inquinante trattato al depuratore. Sono stati infine eseguiti i lavori per il collegamento alla depurazione di scarichi senza trattamento: Collegamento all impianto di depurazione La Colmata dello scarico libero esistente nella zona artigianale di Cesa. Collegamento all impianto di depurazione Casolino dello scarico libero nella industriale di Pratacci e nella zona di Via Tarlati,, Comune di Arezzo. CONFERENZA TERRITORIALE N.5 ASA SPA Anche nel caso di ASA la necessità di rendere coerenti i piani d investimento col PEF delle banche ha portato, sia nel 2014 che nel 2015, a dilazionare nel tempo alcune opere, privilegiando gli interventi finalizzati a garantire l efficienza del servizio di erogazione idropotabile sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Nel 2015 sono state investite notevoli risorse per la manutenzione di reti e impianti di acquedotto, fognatura e depurazione. Inoltre è stata data la priorità ai lavori di completamento degli interventi iniziati prima del 2014 e non ancora terminati. 56

58 Relativamente al servizio di acquedotto, l Accordo Boro-Arsenico prevedeva anche la realizzazione del dissalatore di Mola a Capoliveri, Isola d Elba, ma tale opera non ha ancora oggi trovato la completa copertura finanziaria e pertanto non è stato possibile avviarla nel Hanno avuto un peso rilevante le manutenzioni straordinarie e gli adeguamenti impiantistici di reti, impianti e serbatoi di tutti gli altri acquedotti dell ambito, in particolare dell acquedotto di Livorno e delle sue adduttrici da Filettole e Mortaiolo, dei serbatoi di accumulo e delle fonti d approvvigionamento, per assicurare la costanza del servizio idropotabile alla città. L altra criticità rilevante del servizio di acquedotto su cui ASA è intervenuta nel 2015 è costituita dall Isola d Elba dove è stata attuata la distrettualizzazione delle reti ed ASA ha proceduta alla realizzazione di nuovi pozzi ed alla realizzazione dell invaso del Condotto nel comune di Portoferraio. Nel 2015 è stato eseguito un intervento di manutenzione straordinaria sulla condotta sottomarina che garantisce oltre il 50% del fabbisogno dell Isola. Un ulteriore intervento acquedottistico di rilievo ha riguardato il potenziamento della risorsa e della distribuzione del Comune di Guardistallo. In merito al servizio di depurazione relativo ad agglomerati urbani sotto i 2000AE, a fine 2015 è stato sottoscritto uno specifico Accordo regionale che ha consentito di rimodulare negli anni successivi l esecuzione di quelle opere che dovevano essere eseguite entro il 2015, come i depuratori di Castelnuovo VC e di Montescudaio e Guardistallo in quanto, a seguito di verifiche aggiornate sulla consistenza dell agglomerato da servire, essi sono da considerare impianti sotto i 2000 abitanti equivalenti. Nel 2015 sono state posate il 50% circa delle fognature di collettamento di Porto Ferraio al depuratore di Schiopparello, il cui potenziamento è stato avviato nel 2014 ed i cui lavori dovrebbero concludersi nel Nel 2015 sono stati realizzati importanti interventi sulla fognatura di Cecina, finalizzati ad evitare gli allagamenti e, col contributo finanziario del comune di Piombino, sono stati completati i lavori di posa della nuova fognatura della frazione di Baratti che sono stati rallentati dal ritrovamento durante gli scavi, di numerosi reperti archeologici etruschi. Nel 2014 hanno preso avvio i lavori di costruzione dei manufatti dei nuovi depuratori denominati Volterra sud e Saline di Volterra. Inoltre sono stati ultimati i lavori sulla nuova strada d accesso al depuratore di Volterra e sull area dove dovranno sorgere i suddetti impianti. E in corso di ultimazione, altresì, la costruzione della collettrice fognaria afferente al depuratore di Saline. I due depuratori saranno ultimati nel corso del Il nuovo depuratore di Pomarance da 4500 abitanti equivalenti e la nuova rete fognaria con le relative centraline di sollevamento sono stati progettati in parallelo. A fine 2015 la conferenza Servizi di AIT per l autorizzazione del progetto definitivo di depuratore e fognatura di Pomarance si è positivamente conclusa con l apposizione del vincolo preordinato all esproprio dei terreni su cui dovranno essere realizzati depuratore e centraline di sollevamento e posate le condotte fognarie. La conclusione dei lavori è prevista nel

59 Il depuratore Rivellino serve l intera città di Livorno ed è dimensionato per AE. Nonostante Livorno sia dotata da decenni di una rete fognaria separata, durante le piogge si hanno notevoli aumenti dell afflusso all impianto spesso ben oltre la sua capacità idraulica. ASA ha presentato il progetto definitivo per la risoluzione dei su richiamati problemi ad AIT. Tale progetto fu approvato con l atto autorizzativo del gennaio Il progetto tuttavia non è ancorastato appaltato perché sono allo studio del gestore alternative collegate alla realizzazione di un altro impianto, a ridosso della raffineria ENI, utilizzando il quale non sarebbe più necessario bypassare le portate di pioggia. Come riportato in premessa al presente paragrafo l elevato scostamento lordo degli investimenti realizzati è in parte derivato dalla mancata erogazione da parte di AIT, di finanziamenti pubblici stanziati sulla carta ma non effettivamente nella disponibilità dell Autorità idrica, in quanto bloccati dal patto di stabilità in Regione Toscana o presso i Ministeri. CONFERENZA TERRITORIALE N.6 ACQUEDOTTO DEL FIORA SPA Il PEF e quindi il PdI dell Acquedotto del Fiora sono stati rivisti nel febbraio 2015 proprio in relazione al programma degli interventi per garantire l ottenimento del finanziamento necessario per la realizzazione degli interventi nonché l equilibrio economico e finanziario della società. L ammontare complessivo degli investimenti realizzati da Acquedotto del Fiora è legato per il 70% alle manutenzioni straordinarie su reti/impianti, il restante 30% è riferito a nuove opere relative a interventi di acquedotto strategici per migliorare l approvvigionamento idrico e di adeguamenti depurativi necessari al rispetto della scadenza prevista dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale per la completa depurazione dei centri con scarichi di potenzialità superiore a abitanti equivalenti. Nel corso del 2015è proseguita l attività di analisi idraulica delle reti di distribuzione e di ricerca perdite, che ha interessato alcuni comuni, con un consistente impegno economico (1,2 mln ). Tale attività, oltre ad ottimizzare l impiego delle limitate risorse disponibili per la manutenzione e sostituzione delle reti, consente di acquisire gli elementi indispensabili per agire sulle pressioni d'esercizio, ottimizzandole rispetto alla domanda in rete e quindi riducendo la dispersione dalle condotte. I maggiori investimenti 2015 si rilevano sul settore acquedotto. Continuano gli interventi sulla dorsale del Fiora, sono stati infatti effettuati gli importanti interventi di sostituzione delle apparecchiature dei principali nodi nel Comune di Semproniano e l opera di raddoppio della condotta dorsale Fiora in acciaio DN 800 dal fosso Maestrino al partitore della Capitana nel Comune di Semproniano. Acquedotto del Fiora ha impegnato importanti risorse economiche negli interventi risanamento e potenziamento delle reti di acquedotto. Nel distretto idraulico della città di Grosseto e zone limitrofe si evidenziano molti interventi, tra questi il potenziamento del tratto di condotta che dal serbatoio di Montorsoli arriva fino all abitato Le Stiacciole, e l immissione nel serbatoio di 58

60 Montorsoli del pozzo denominato Fornacini. Questo intervento, che ha impegnato circa nel 2015, consentirà di evitare i frequenti problemi di approvvigionamento idrico delle località servite da tale serbatoio, che si verificano in concomitanza delle rotture della condotta dorsale delle Arbure. Un altro importante lavoro è la messa in esercizio della prima delle tre nuove condotte idriche che, attraversando il fiume Ombrone, dal serbatoio del Grancia approvvigionano ampia parte della città di Grosseto. Il completamento dell opera è previsto nel corso del Inoltre, è stato bonificato un primo tratto di condotta di acquedotto che dal serbatoio di Grancia alimenta la zona costiera limitrofa alla città di Grosseto, soggetta a frequenti rotture che causano disservizi soprattutto nel periodo estivo. Anche questa bonifica proseguirà nel Nel corso del 2015 è stato portato a termine l appalto per la riperforazione di 8 pozzi. Nel settore depurazione sono terminati gli ultimi lavori per la messa in esercizio del depuratore di Roccatederighi a servizio della stessa frazione e di quella di Sassofortino e del depuratore di Montalcino in località Torrenieri. Sono, inoltre, iniziati i lavori per la realizzazione del depuratore di Paganico,e i lavori per la realizzazione della fognatura e degli impianti di depurazione nei centri abitati di Arcidosso e di Manciano, inseriti nell Accordo di programma attuativo del piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato a superare le procedure di infrazione comunitaria in materia di trattamento delle acque reflue urbane. Sono inoltre iniziati i lavori di riorganizzazione della rete fognaria nel Comune di Capalbio con l adeguamento del depuratore di Acqua Salsa e la realizzazione del primo stralcio di fognatura dal depuratore di Poggetti al depuratore di Borgo Carige. Per gli interventi di messa in sicurezza sono stai spesi 1,5 milioni di Euro, a conferma della previsione da Piano degli Interventi per l annualità Gli scostamenti in termini di importo complessivo tra previsto e realizzato nel caso di Acquedotto del Fiora hanno riguardato solo la quota parte di investimenti lordi. Gli investimenti netti nel 2015 sono stati infatti superiori ai pianificati. In generale nel biennio lo scostamento negativo lordo è derivato principalmente dal ritardo nella realizzazione degli interventi di realizzazione e adeguamento di nuovi impianti di depurazione causato anche dal ritardo nel rilascio di autorizzazioni da parte di alcune amministrazioni comunali, nonché dal ritardo di erogazione di alcuni finanziamenti pubblici. In sostituzione parziale di questi interventi Acquedotto del Fiora ha anticipato altri interventi, soprattutto di risanamento reti. CONCLUSIONI Il grafico seguente confronta gli investimenti procapite (valutato con i residenti 2014) realizzati nel 2015 con l ultimo dato ufficiale pubblicato dal Conviri nel 2011 e con quello pubblicato a livello nazionale, relativo ai consuntivi degli investimenti, riportato da Utilitalia in un recente articolo (Giugno 2016) e relativo al 2014 che ha rilevato investimenti procapite medi lordi a consuntivo, nel settore del servizio idrico integrato, pari a 34 /ab. residente. Tale dato va preso con cautela perché sembra coincidere con quello degli investimenti pianificati a preventivo 59

61 riportato dall AEEGSI e pertanto si riporta anche il confronto con l ultimo dato ufficiale fornito dal Conviri. Figura 32 Investimenti pro capite lordi realizzati nel 2015 in Toscana [ /ab.res] Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Totale Realizzati procapite lordi Realizzati media nazionale (Conviri 2011) Realizzati media nazionale (Utilitalia 2014) Il grafico sopra riportato, evidenzia come gli investimenti toscani a consuntivo si siano mantenuti, anche nel 2015 sopra il dato medio nazionale ultimo pubblicato relativo agli investimenti effettivamente realizzati a meno dei gestori GAIA e Nuove Acque. In relazione al gestore GAIA gli investimenti sono stati limitati nell ultimo biennio dalle difficoltà incontrate in merito al ricorso ad un finanziamento esterno alla tariffa. Per quanto attiene Nuove Acque come già evidenziato la società si trova nella fase di rimborso del finanziamento che ha permesso di concentrare la maggior parte degli investimenti nei primi anni del Piano di Ambito e quindi prima del

62 I LIVELLI QUALITATIVI E QUANTITATIVI DEI SERVIZI PRODOTTI DAI GESTORI TOSCANI L AIT continua ad essere impegnata nell attività di verifica delle Carte del Servizio e dei Regolamenti esistenti. Nel corso del 2015 sono state completate le Linee Guida per l aggiornamento dei Regolamenti di somministrazione del sii. Dopo aver completato l aggiornamento delle Carte del Servizio l AIT a partire dai primi mesi 2016 è stata impegnata in ulteriori modifiche delle Carte appena approvate derivanti da nuove disposizioni AEEGSI. Nella presente sezione vengono approfonditi alcuni argomenti trattati nel corso del 2015 relativamente al rapporto tra società di gestione e utenti: in particolare sono affrontati i temi della modifica al Regolamento, alla Carta del Servizio dei gestori, dell andamento dell istituto della Conciliazione nei rapporti gestore/utente, degli standard di servizio raggiunti dai gestori nel 2014, tenendo presente che i livelli previsti sono per ora differenti in base ai contenuti delle singole convenzioni. Con cadenza biennale AIT si è inoltre riproposta di svolgere un analisi di Customer satisfaction, pertanto, dopo quella del 2013, anche nel 2015 è stato affidato un incarico in tale senso, i cui risultati sono sintetizzati in questo capitolo. REGOLAMENTO DI SOMMINISTRAZIONE DEL SII LA DEFINIZIONE DEI 5 PUNTI ESSENZIALI Il Regolamento disciplina le condizioni contrattuali di fornitura e le modalità d erogazione dei servizi di acquedotto, di fognatura e di depurazione nonché i rapporti fra i singoli gestori toscani e i propri utenti. L AIT, dal 2013 si è impegnata nell aggiornamento dei Regolamenti di fornitura ed ha avviato un tavolo di lavoro con tutti i gestori finalizzato al raggiungimento di analoghi livelli di servizio da garantire a tutti gli utenti toscani del sii, di concerto anche con le principali Associazioni dei Consumatori della Toscana. Le conclusioni cui si è giunti sono quelle di predisporre alcune linee di indirizzo in merito ad alcuni specifici argomenti dei regolamenti lasciando invece maggiore autonomia in merito ad altri temi spesso derivanti da peculiarità territoriali delle singole gestioni. In data 14 Dicembre 2015 l assemblea dell AIT ha approvato le Linee guida su alcuni aspetti del Regolamento di fornitura (delibera AIT n. 42/2015) dopo aver raccolto ed esaminato le osservazioni delle associazioni dei consumatori, dei gestori nonché i pareri e indirizzi delle conferenze territoriali. L iter di approvazione delle Linee guida è stato pertanto caratterizzato dalle consultazioni con Associazioni dei consumatori e con i gestori, dall acquisizione di pareri e indirizzi da parte delle conferenze territoriali ed infine dall approvazione in Assemblea. Gli aspetti che si è ritenuto opportuno uniformare a livello regionale sono stati, in via preliminare, i seguenti cinque: 1. Depositi cauzionali: è stata recepita una nuova disciplina basata sui contenuti della Delibera 86/2013 AEEGSI, secondo alla quale, in caso di morosità per importi minori o uguali al 61

63 deposito, il gestore non potrà limitare né sospendere il servizio. L importo del deposito per gli utenti domestici, è al massimo pari a tre mensilità di consumo storico. Sono inoltre individuati i casi nei quali non è necessario per l utente corrispondere il deposito cauzionale (addebito sul conto corrente, agevolazioni tariffarie..) e viene chiarito che il deposito deve essere rimborsato maggiorato degli interessi legali alla cessazione del contratto 2. Perdite occulte a valle contatore: vengono chiariti i doveri di segnalazione dal parte del gestore in caso di letture che evidenzino un consumo anomalo rispetto al dato storico (oltre il 50%) nonché le possibilità di ricalcolo, su istanza, della bolletta ridotta (viene prevista la corresponsione della tariffa normale fino al consumo storico, e della tariffa base del solo acquedotto,fino a 10 volte il consumo storico e un decimo della tariffa base per i consumi restanti) Procedure gestione morosità: L iter fissato per la gestione della morosità prevede una tempistica minima che i gestori devono rispettare prima di procedere alla limitazione o alla sospensione dell erogazione dell acqua. In particolare viene fissata la scadenza per il pagamento delle bollette ad almeno 20 giorni dalla emissione delle stesse; dopo almeno 20 giorni dalla scadenza viene previsto l invio all utente della diffida ad adempiere (Raccomandata A/R o pec) con gli estremi delle fatture non pagate, preceduto da un sollecito bonario. Solo oltre 10 giorni dalla ricezione della diffida da parte dell utente, il gestore può procedere alla limitazione o la sospensione, tenendo conto delle eccezioni, in base alle quali non potrà essere limitata o sospesa la fornitura di acqua (es. in caso di utenze non disalimentabili, nei giorni prefestivi e festivi, etc..). Sono infine fissati gli interessi per gli utenti morosi (interessi legali per pagamento entro il 10 giorno, maggiorati del 3,5% per pagamento entro60 giorno e del 5%per pagamento oltre 60 giorno) 3. Punto di consegna dell acquedotto e delle fognature: in linea con le disposizioni AEEGSI sono definiti i punti di consegna dell acquedotto (per il servizio acquedotto è stato individuato il punto in cui la condotta di allacciamento idrico si collega all impianto o agli impianti dell utente finale, sul quale è installato il contatore, mentre per il servizio di fognatura, il punto in cui la condotta di allacciamento fognario si collega all impianto o agli impianti di raccolta reflui dell utente finale) ed è stato chiarito che gli impianti di alimentazione idrica dell utente finale sono da intendersi quelli posti all interno della proprietà privata dell utente medesimo. Vengono poi individuate regole comuni per l installazione del contatore e vengono stabilite le competenze in merito alla manutenzione dei tratti di rete in proprietà privata 4. Obbligo di allaccio alle fognature: sancito l obbligo (in caso di inerzia il Sindaco può ricorrere a specifiche ordinanze) dei titolari di scarichi di acque reflue di allacciarsi alla fognatura pubblica, se presente, anche se sono previste deroghe in caso di necessità di opere straordinarie (es. attraversamenti e sottopassaggi di torrenti, fiumi, canali ovvero l attraversamento di ferrovie, autostrade, strade statali o provinciali) ovvero con particolare difficoltà tecnica o con costi eccessivi non giustificabili. 62

64 I gestori sono tenuti pertanto ad aggiornare i propri Regolamenti di somministrazione del sii, che sono approvati con Decreto del Direttore Generale dell AIT, rispettando le Linee guida in merito ai precedenti cinque punti. Tutti Regolamenti di Somministrazione del sii sono stati modificati d ufficio nelle sezioni relative alla definizione dell articolazione tariffaria e del corrispettivo del servizio, ad oggi tuttavia, l unico gestore che ha aggiornato il Regolamento in base alle Linee guida approvate con Delibera n.42/2015 risulta essere Nuove Acque. CARTA DEL SERVIZIO REVISIONE IN SEGUITO ALLA DELIBERA 655/15/R/IDR L AIT nel corso del 2015 ha conseguito l obiettivo di uniformare le Carte del Servizio dei gestori toscani approvando inizialmente, con Delibera n. 6 di Assemblea del 13 febbraio 2015, lo Schema tipo di Carta di qualità del Servizio e successivamente con due sedute di Assemblea, tenutesi a luglio e a dicembre 2015, AIT ha approvato le singole Carte dei gestori toscane adeguate al suddetto schema Tipo. L attività del 2015 è stata incentrata sull omogeneizzazione delle Carte dei servizi dei gestori toscani e altresì sull approvazione di linee guida. Conclusosi il processo di omogeneizzazione delle singole Carte da parte dell Assemblea dell AIT, l AEEGSI a fine dicembre ha regolato con delibera 655/2015/R/idr a livello nazionale la qualità contrattuale cui i gestori devono attenersi. La delibera 655/2015/R/idr: Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono è stata successivamente integrata e modificata dalla delibera 217/2016/R/Idr Avvio di procedimento per la valutazione di istanze in materia di qualità contrattuale e integrazione della RQsii : ambedue costituiscono la regolamentazione di riferimento. Si ritiene opportuno menzionare anche la delibera 218/2016/R/Idr Regolazione del servizio di misura nell ambito del servizio idrico integrato a livello nazionale in quanto essa disciplina l intervallo di lettura che i gestori devono rispettare nel processo di fatturazione. E altresì opportuno rilevare che l applicazione degli standard disciplinati dall AEEGSI si riflettono sulla determinazione della tariffa ai sensi della deliberazione 664/2015/R/idr: Approvazione del metodo tariffario idrico per il secondo periodo regolatorio MTI 2 ai fini del riconoscimento dei costi. Le delibera sopracitate contengono gli standard di qualità commerciale per tutti i gestori nazionali i quali costituiscono i livelli obiettivo minimi cui i gestori devono attenersi 15, le penalità che vanno applicate in caso di mancato rispetto dei livelli minimi (indennizzi al singolo utente in caso di livelli puntuali, o base di calcolo delle penali in caso di livelli generali). Ne consegue che il processo di unificazione delle Carte di qualità dei gestori toscani conclusosi a metà dicembre del 2015 è stato messo in discussione dalla nuova disciplina AEEGSI, la cui 15 In appendice i nuovi indicatori AEEGSI 63

65 entrata in vigore della nuova disciplina è prevista a partire dal 1 luglio 2016 (ad eccezione della disciplina relativa al call center prorogata al 1 gennaio 2017). Alla luce di quanto detto, l Autorità Idrica Toscana ha ritenuto necessario svolgere una ricognizione per capire i livelli di servizio effettivamente applicati dai gestori toscani nell anno Si rileva che: Asa e Acq. del Fiora, le cui Carte del Servizio sono state approvate a luglio 2015, insieme a Gaia e Geal, le cui Carte sono state approvate a dicembre 2015, applicano il livello di standard in esse contenuti relativi all anno 2016; Acque ha iniziato ad applicare gli standard da Carta di dicembre 2015 seppur la stessa non sia stata approvata dal consiglio della società; Nuove Acque e Publiacqua hanno sospeso l applicazione degli standard approvati a dicembre 2015 continuando ad operare in base ai livelli di standard vigenti nelle loro Carte del Servizio, non omogeneizzate allo Schema Tipo. A partire dal 2016, quindi, AIT ha avviato un ulteriore processo di adeguamento delle Carte del servizio dei gestori toscani alla nuova disciplina AEEGSI n. 655/2015/R/Idr, attività di analisi atta al mantenimento degli standard più performanti rispetto ai livelli minimi prescritti nelle Carte del Servizio approvate nel corso del 2015 per il L attività di adeguamento tuttora in corso si basa su approfondimenti e confronti con i gestori, associazioni dei consumatori, amministrazioni comunali e tutti i soggetti interessati. La nuova disciplina AEEGSI vigente a partire dal Luglio 2016 ha come effetto immediato l eliminazione del principio di progressività prescritto nelle Carte approvate nel 2015 accordato ai gestori che avevano standard meno performanti ai fini del raggiungimento entro un triennio dello standard prescritto nello Schema tipo. Con l introduzione degli standard disciplinati dal Regolamento di Qualità, è comunque intenzione di AIT mantenere gli standard più performanti rispetto ai livelli minimi prescritti, analizzare le eventuali criticità di adeguamento e introdurre i nuovi standard che non erano previsti dal modello gestionale delle società. Per ogni gestore toscano è stato quindi creato un file excel con la comparazione dei livelli obiettivo prescritti dalla Carta del Servizio ante revisione del 2015, dalla Carta del Servizio omogeneizzata nel 2015 e dalla disciplina AEEGSI 16. Tali confronti costituiscono la base di analisi ai fini dell adeguamento degli standard ai livelli minimi AEEGSI quando quelli dei singoli gestori sono superiori e al mantenimento dei livelli più performanti rispetto a quelli minimi stabiliti da AEEGSI oltre a focalizzare gli standard non previsti e che devono essere introdotti. Tale analisi risulta altresì rilevante ai fini della determinazione del riconoscimento dei costi a fini tariffari in ottemperanza alla delibera 664/2016/R/IDR. In generale, le principali differenze rispetto alle Carte del Servizio approvate nel 2015, hanno riguardato le definizioni degli standard, le modalità di registrazione dei medesimi ed il 16I dettagli dei suddetti confronti sono riportati in Appendice. 64

66 controllo del rispetto degli stessi. Un esempio di criticità applicativa comune a tutti i gestori toscani è stata rilevata inizialmente in merito all accessibilità al servizio ed in particolare riguardo l orario di apertura ed i tempi di attesa agli sportelli: tale criticità può comunque essere risolta presentando all AEEGSI istanza motivata di deroga in merito all orario di apertura agli sportelli alla luce della delibera 217/2016/R/IDR. Si evidenzia inoltre che: rispetto alla gestione del rapporto contrattuale, la disciplina AEEGSI ha modificato lo standard di rettifica di fatturazione in quanto tale casistica sussiste dopo il pagamento della fattura da contestare; il tempo di risposta alle richieste scritte e ai reclami calcolato in base giorni di calendario è oggi computato in base a giorni lavorativi; è stata introdotta una disciplina puntuale sul call center da applicarsi a partire dal 1 gennaio 2017 e non dal 1 giugno 2016; è stata ampliata la tipologia degli indennizzi e modificata la quantificazione del relativo importo: la progressività dell importo da erogare all utenza è stato prorogato al 1 gennaio Si riporta di seguito il sottoinsieme degli standard fissati nelle Carte del servizio che non erano presenti nelle Carte toscane o erano definiti in modo talmente diverso che, per allinearsi alle richieste AEEGSI, vanno pertanto inseriti ex novo: Tabella 11 Nuovi standard individuati dall AEEGSI da inserire/modificare nelle Carte del servizio Indicatore Tipologia Standard Standard* Indennizzo o base di calcolo Tempo di esecuzione dell allaccio idrico complesso Generale <= 30 giorni 90% delle singole prestazioni Tempo di esecuzione dell allaccio fognario complesso Generale <= 30 giorni 90% delle singole prestazioni Tempo di riattivazione, ovvero di subentro nella fornitura con modifiche alla portata del misuratore Specifico 10 giorni 30 Euro Tempo di esecuzione della voltura Specifico 5 giorni 30 Euro Tempo di preventivazione per lavori senza sopralluogo Specifico 10 giorni 30 Euro Tempo di preventivazione per lavori con sopralluogo Specifico 20 giorni 30 Euro Tempo di esecuzione di lavori semplici Specifico 10 giorni 30 Euro Tempo di esecuzione di lavori complessi Generale <= 30 giorni Tempo massimo per l appuntamento concordato Generale 7 giorni Tempo di sostituzione del misuratore malfunzionante Specifico 10 giorni Tempo di arrivo sul luogo di chiamata per pronto intervento Generale 3 ore Tempo per l emissione della fattura Specifico 45 giorni solari Tempo di rettifica di fatturazione Specifico 60 giorni 90% delle singole prestazioni 90% delle singole prestazioni 30 Euro 90% delle singole prestazioni 30 Euro 30 Euro 65

67 Indicatore Tipologia Standard* Indennizzo o Standard base di calcolo Accessibilità al servizio telefonico (AS) Generale AS > 90% Rispetto in almeno 10 degli ultimi 12 mesi Livello del servizio telefonico (LS) Tempo di risposta alla chiamata di pronto intervento (CPI) Tempo per l inoltro della richiesta ricevuta dall utente finale al gestore del servizio di fognatura e/o depurazione Generale Generale Specifico 20 secondi 5 giorni Rispetto in almeno 10 degli ultimi 12 mesi 90% delle singole prestazioni 30 Euro Tempo per l inoltro all utente finale della comunicazione ricevuta dal gestore del servizio di fognatura e/o depurazione Tempo per la comunicazione dell avvenuta attivazione, riattivazione, subentro, cessazione, voltura Specifico Generale 5 giorni 10 giorni 30 Euro 90% delle singole prestazioni *i giorni, laddove non specificato, si intendono lavorativi L elenco dei nuovi livelli sembra particolarmente lungo perché alcuni di questi erano già valutati dall AIT nell ambito degli standard organizzativi o nell analisi del regolamento di somministrazione. Riguardo agli standard di continuità del servizio, questi sono afferenti all area gestionale ed organizzativa e non relativi alla singola prestazione nei confronti dell utente singolo per cui non danno luogo ad un eventuale indennizzo individuale. Si ricorda infine che sia nel corso del 2015 che fino ad oggi, AIT è stata promotrice e coordinatrice delle Carte dei Servizi del Servizio Idrico Integrato anche per i Comuni di Fiesole, Ponte Buggianese e Montecatini. OMOGENEIZZAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE E DEGLI STANDARD ORGANIZZATIVI Nell anno 2015 le risultanze del percorso di omogeneizzazione degli obblighi di comunicazione e degli standard organizzativi portato avanti dall AIT e dai gestori toscani sin dall insediamento dell Autorità sono state formalizzate con determina dirigenziale n. 42/2015. Tale determina è in corso di aggiornamento in alcune sue parti e viene recepita nella modifica delle Convenzioni di affidamento vigenti così da formalizzare definitivamente la progressiva omogeneizzazione di tutti gli obblighi di comunicazione e di tutti gli standard organizzativi per i gestori toscani. Già per i dati 2014 consegnati nel 2015, i gestori GAIA, GEAL, Acque, Publiacqua e Acquedotto del Fiora hanno per la prima volta fatto riferimento ai nuovi obblighi di comunicazione fornendo in tal modo dati tra loro omogenei, con riferimento ai quali l AIT ha avviato il controllo secondo la nuova procedura di calcolo di eventuali penali (anch essa omogenea per tutti). Gli altri gestori (Nuove Acque e ASA), non essendo ancora passati con la consegna dei dati 2014 ai nuovi obblighi di comunicazione, hanno trasmesso i documenti previsti dagli attuali disciplinari tecnici convenzionali e l Autorità ha avviato il controllo di tali documenti sulla base delle procedure previste dall attuale testo convenzionale ai fini del calcolo di eventuali penali. 66

68 Per quanto invece riguarda gli standard organizzativi di riferimento, per l anno 2014 tutti i gestori hanno fatto riferimento a quelli previsti dagli attuali disciplinari tecnici convenzionali, ma molti passeranno ai nuovi già con i dati 2015 di prossima consegna. All interno della presente relazione, non essendo ancora entrati a pieno regime né i nuovi obblighi di comunicazione né i nuovi standard organizzativi ed essendo in corso l attività di calcolo di eventuali penali connesse alla corretta trasmissione dei dati e al raggiungimento degli standard, si preferisce fornire il quadro di sintesi come sopra esposto e rimandare alla prossima relazione annuale il dettaglio delle risultanze per singolo gestore anche a livello di penalità. STANDARD ORGANIZZATIVI 2014 RAGGIUNTI DAI GESTORI Come sopra descritto, per gli standard organizzativi 2014 tutti i gestori hanno preso a riferimento quelli contenuti negli attuali disciplinari convenzionali, che risultando diversi gli uni dagli altri non consentono all AIT di operare un confronto efficace. Ai fini della presente relazione annuale vengono pertanto presi a riferimento i dati sotto riportati, trasmessi dai gestori non nel rispetto degli obblighi di comunicazione convenzionali degli standard organizzativi ma in attuazione della determinazione AEEGSI n. 1/2016/DISD di raccolta dati. I dati che seguono espongono in maniera sintetica i risultati di alcune attività nella Gestione del Rapporto Contrattuale e forniscono un indicazione della capacità delle società di gestione toscane di mantenere gli Standard previsti da Carta del Servizio valutando gli indennizzi automatici corrisposti dal gestore stesso per il mancato raggiungimento del livello garantito dalla Carta dei Servizi. Si riportano i dati delle richieste scritte e dei reclami scritti inoltrati dall utenza nel corso del 2014, dandone un informazione parametrizzata in base agli utenti (acquedotto) di ogni singolo gestore, valutandone quindi in misura inversamente proporzionale il minore o maggiore grado di soddisfazione da parte dell utenza rispetto alle prestazioni erogate dal gestore, valutando inoltre i rimborsi automatici corrisposti nel corso del Come si evince dall analisi numerica dei dati, gli utenti che manifestano maggiormente la volontà di reclamare indipendentemente dal fatto che i reclami siano valutati pertinenti o meno dal gestore sono quelli residenti nei comuni di competenza dei gestori Nuove Acquee Publiacqua, dove si raggiungono rispettivamente 3,72 reclami ogni mille abitanti, e 1,26 reclami ogni mille abitanti. Si rilevano valori molto bassi per gli altri gestori, con un valore minimo di Acquedotto del Fiora che raggiunge appena 5 reclami ogni abitanti. Per contro, le richieste scritte di quest ultimo gestore sono particolarmente elevate (oltre 10 richieste scritte ogni 1000 abitanti), secondo come numero solo alla casistica di Acque (oltre 18 richieste scritte ogni 1000 abitanti) che però ha la caratteristica di prevedere ed inviare agli utenti moduli prestampati per l invio di richieste scritte e reclami. 67

69 Va tenuto comunque in considerazione il fatto che anche nel 2014 i dati sotto riportati sono impostati per ogni gestore con criteri non omogenei: in particolare i diversi criteri di classificazione di reclami/richieste scritte, rendono i dati sotto riportati difficilmente confrontabili. Occorre in proposito evidenziare che sulla nozione di reclamo è ancora in corso un processo di unificazione della definizione tra i vari gestori in conseguenza del quale vi sono delle discrasie anche in termini di rendicontazione dei dati. Il processo allineamento tra i vari gestori toscani già avviato da AIT, per quanto attiene i reclami sarà agevolato anche dal nuovo documento sulla qualità contrattuale approvato dall AEEGSI che nel corso del 2016 sarà integrato nelle carte dei servizi di ciascun gestore. Se si analizzano congiuntamente richieste scritte e reclami si rileva che gli utenti che maggiormente si rivolgono al gestore sono quelli di Acque (oltre il 10%); ciò può essere in parte spiegato con l invio annuale agli utenti, da parte di questo gestore, di moduli per le richieste scritte ed i reclami direttamente con la bolletta. Tabella 12. Richieste scritte e Reclami scritti anno 2014 Voce GAIA GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Utenti (acquedotto) Richieste scritte Richieste scritte/numero utenti 0,43 1,05 9,31 0,87 14,13 4,21 9,71 (x1000) Reclami totali di cui con necessità di n.d. 3 sopralluogo di cui senza necessità n.d. 9 sopralluogo Reclami scritti/numero utenti (x 1000) 0,74 0,15 1,09 1,26 3,72 0,54 0,05 Richieste+reclami/utenti(x1000) ,2 1,2 104,0 2,1 17,8 4,8 9,8 Tabella 13 - Rimborsi corrisposti agli utenti in caso di mancato rispetto delle Carte del Servizio 2014 Voce UdM GAIA GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Tempo di risposta alla richiesta di preventivo per allacciamento acquedotto n Tempo di risposta alla richiesta di preventivo per allacciamento fognatura n Tempo di esecuzione dell'allacciamento n Tempo di allaccio alla pubblica fognatura n Tempo di attivazione della fornitura n Tempo per la cessazione della fornitura n Ritardi agli appuntamenti concordati n

70 Voce UdM GAIA GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Frequenza della fatturazione n Rettifiche di fatturazione n Tempo di attesa per risposte alle richieste degli utenti n Tempo di attesa per ripristino fornitura per morosità n Tempi di risposta ai reclami scritti n Durata interruzioni programmate per interventi di manutenzione Rimborsi dovuti (totale) Rimborsi corrisposti (totale) n Importo medio rimborsato Importi complessivi corrisposti anno Il maggiore importo medio applicato da Acquedotto del Fiora deriva dal ritardo con il quale sono stati corrisposti i rimborsi automatici: la maggior parte delle Convenzioni toscane prevedevano infatti che l importo del rimborso aumentasse proporzionalmente con il ritardo della corresponsione automatica. Questo meccanismo, che incentivava i gestori a rimborsare immediatamente gli utenti viene parzialmente reso inefficacie da parte dell AEEGSI che, nella Delibera 23 dicembre /2015/R/idr, stabilisce i rimborsi automatici pari a 30 e prevede un incremento, sempre collegato al ritardo fino ad un massimo di 90 /rimborso. I dati relativi ai rimborsi evidenziano un problema su Publiacqua dove sono stati quasi 1500 gli eventi che hanno dato luogo a rimborsi automatici agli utenti, con particolari problematiche rilevate in tema di rettifiche di fatturazione (ben 888 rimborsi), tempi di allacciamento (240 tra acquedotto e fognatura) e ritardi agli appuntamenti concordati. Il problema dei ritardi appare evidente anche su ASA (128 rimborsi), dove anche il tempo di allacciamento è stato superato ben 439 volte. Il dato di GAIA sembra anche quest anno evidenziare una differenza tra registri degli standard organizzativi, dai quali è estratto il dato complessivo di 417 potenziali rimborsi automatici e rimborsi effettivamente corrisposti agli utenti, pari a zero, tra le casistiche sopra riportate. Tale dato è in corso di approfondimento da parte di AIT. I dati 2014 sono di seguito confrontati con quelli riportati, a livello nazionale nella Relazione AEEGSI Il confronto è relativo agli scostamenti tra livelli di servizio previsti nel 2014 nelle diverse Carte dei Servizi, non ancora omogenei per tutti, e livelli effettivamente raggiunti o superati dai gestori. Le percentuali di mancato rispetto dei livelli di servizio sono state stimate rapportando i rimborsi automatici rendicontati al numero di eventi verificatisi nel Si evidenzia che, in base a quanto dichiarato dai gestori, in generale i livelli di servizio sono 69

71 rispettati almeno in oltre l 80% dei casi a livello nazionale e, addirittura per 5 indicatori su 13, sono rispettati per oltre il 95%. Tabella 14 Confronto % tra standard di qualità rispettati o superati, e non rispettati 2014 Standard di qualità AEEGSI preventivo allaccio idrico preventivo allaccio fognario esecuzione allaccio idrico esecuzione allaccio fognario attivazione della fornitura cessazione fornitura riattivazione dopo morosità frequenza fatturazione rettifiche di fatturazione verifiche sul misuratore risposta richieste scritte AEEGSI Gaia Geal Acque Publiacqua risp.os non risp.os non risp. non risp.o non risp.os non up. risp. up. risp. osup. risp. sup. risp. up. risp. Nuove Acque ASA Acq. Fiora risp.os non risp.os non risp.os non up. risp. up. risp. up. risp. 95,9 4, ,2 3, ,6 3,4 95,1 4, ,8 4, ,3 6,7 99,2 0, ,8 13, ,3 2, ,9 8,1 97,7 2, ,7 2,3 69,9 30, ,9 5,1 92,7 7, ,6 1, ,8 5,2 89,9 10, ,8 2,2 97,3 2, ,2 3, ,5 10,5 94,2 5, ,9 10, ,4 16,6 45,8 54, ,4 2,6 85,1 14, ,5 97,3 2, ,5 1,5 73,9 26,1 risposta reclami 87,3 12,7 62,4 37, ,6 8, ,7 2, ritardo appuntamenti concordato 83,7 16, ,7 1, ,3 1, I gestori toscani si collocano bene a livello nazionale ponendosi nella stragrande maggioranza dei casi al di sopra del livello medio nazionale già molto elevato, anche se ci sono prestazioni da migliorare; soprattutto per quanto riguarda i gestori GAIA e Publiacqua. Il dato di Acquedotto del Fiora relativo al ritardo alle risposte scritte, se letto con gli importi dei rimborsi automatici ritardati della tabella precedente è con ogni probabilità cumulativo di più anni di mancata corresponsione dei rimborsi e quindi andrà rivalutato il prossimo anno. ISTITUTO DELLA CONCILIAZIONE Il Regolamento per la tutela dell utenza approvato decreto del Direttore Generale dell Autorità Idrica Toscana n. 22 del 31 marzo 2014, disciplina le Commissioni conciliative paritetiche e la Commissione Conciliativa Regionale per ogni gestore toscano quali strumenti di tutela di secondo livello attivabili dall utente che ritiene di aver subito pregiudizio a causa di un comportamento non conforme a quanto previsto dal Regolamento e/o dalla Carta del Servizio e non è soddisfatto dalla risposta del gestore. La forza della Conciliazione risiede nella garanzia a tutti gli utenti del servizio idrico in Toscana di strumenti di tutela gratuiti, di rapida attivazione, ugualmente azionabili sul tutto il territorio. 70

72 Si ricorda che l istituto della conciliazione assume sia la forma paritetica quando l utente delega un associazione dei consumatori a rappresentarlo nei confronti del gestore per la risoluzione del problema oppure la forma regionale. La Commissione regionale si differenzia da quella paritetica in quanto è composta da tre membri tra cui il Difensore Civico regionale in qualità di Presidente, garanzia di imparzialità, mediazione e conciliazione ai sensi della L.R. 19/09 e smi. La Commissione regionale è alternativa rispetto alla Commissione paritetica quando l utente sceglie di non essere rappresentato da una specifica associazione dei consumatori, al contrario può rappresentare un ulteriore appello di riesame qualora l utente sia rimasto insoddisfatto della risposta ricevuta dalla Commissione paritetica. L utente ha piena libertà di scelta dei due strumenti. Considerato che tali Commissioni hanno iniziato ad operare a partire dal 1 luglio 2014 e che lo stato di attuazione si è verificato in modo difforme sul territorio regionale per il fatto che alcuni gestori non avevano procedure similari, si reputa opportuno sottolineare che il ricorso a tali strumenti conciliativi è entrato a regime a partire dal 2015 per tutti i gestori toscani. Riguardo la rendicontazione dell attività di conciliazione, gli articoli 17 e 30 prescrivono che «le Commissioni Conciliative Paritetiche e Regionali entro febbraio di ciascun anno inviano al Direttore dell Autorità Idrica Toscana una Relazione dettagliata sulla propria attività dell anno precedente evidenziando il numero di conciliazioni affrontate, nonché le principali problematiche e casistiche emerse». Risultati 2015 Conciliazione La seguente tabella riporta per ogni gestore il totale delle istanze ricevute suddivise tra quelle con esito positivo concluse con un accordo tra le parti, quelle con esito negativo e quelle pendenti al 31 dicembre gestori Conciliate Non Conciliate Pendenti al 31/15 Gaia GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Acquedotto del Fiora totale Riguardo le istanze presentate dall utenza toscana è altresì rilevante capire l oggetto delle controversie esaminate per cui si riporta per ogni gestore il numero di conciliazioni suddivise in base alla tipologia delle questioni esaminate. Tabella 15 Numero di conciliazioni per tipologia questioni esaminate GESTORI TOSCANI Gaia Geal Acque Publiacqua Anomalie addebiti/errori di fatturazione (applicazione categorie, tariffe, acconti, conguagli, modalità di recapito bollette, frequenza fatturazione, modalità di incasso) Nuov e Acque Asa Acquedott o del Fiora Totale 71

73 GESTORI TOSCANI Gaia Geal Acque Publiacqua Anomalie contrattuali (errori attivazione, cessazione, voltura, ecc.) Nuov e Acque Asa Acquedott o del Fiora Totale Anomalie erogazione del servizio (quantità/qualità acqua, pressione, interruzioni/ripristini, rotture danneggiamenti durante lavori, ecc.) Anomalie consumi (consumi anomali, ecc. Escluso Perdite occulte) Perdite occulte Anomalie contatore (reclami su letture, contatore difettoso, verifica/sostituzione contatore) Anomalie relative all'accessibilità al servizio (difficoltà di comunicazioni telefoniche, attesa agli sportelli, comportamento del personale, ecc.) Anomalie standard contratto/carta servizi (mancato rispetto degli standard, ecc.) Altro TOTALE N. CONCILIAZIONI La maggior parte delle pratiche conciliate riguarda il gestore GAIA e le tipologie di conciliazione più frequenti, sia per GAIA che per gli altri gestori, riguardano le perdite occulte. Un maggior dettaglio di analisi verte sul focus rappresentato dal ricorso alla Commissione paritetica, costituita dal rappresentante del gestore e dell utente rappresentato dall associazione dei consumatori appartenente al Comitato Regionale Consumatori e Utenti, in base al gestore di riferimento oppure alla Commissione Regionale. I risultati di quest ultima Commissione sono validati anche dalla relazione trasmessa dal difensore civico regionale quale figura terza e presidente della Commissione Regionale medesima. Tabella 16 Risultati 2015 Commissione regionale gestori Pratiche esaminate Accolte Respinte Da esaminare Gaia Spa Geal Spa Acque Spa Publiacqua Spa Nuove Acque Spa Asa Spa Acquedotto Fiora Spa TOTALE La Commissione Regionale ha esaminato 237 pratiche, delle quali 193 risolte con esito positivo (accettazione della proposta da parte dell utente) con una percentuale pari ad oltre l 81% del totale delle istanze di conciliazione presentate (valore che tuttavia diventa pari a quasi il 90% se calcolato con esclusivo riferimento a quelle già concluse), 23 con esito negativo (impossibilità di formulare una proposta o proposta non accettata da parte dell utente) per un valore di circa il 10% delle pratiche presentate (valore ovviamente inferiore se calcolato sulle procedure concluse) e 21 in attesa di definizione per accertamenti o produzioni documentali integrative. 72

74 A distanza di un anno si può registrare l avvio delle conciliazioni presso tutti i gestori, pur rimanendo una forte diversificazione nei numeri, in particolare tra Gaia Spa (183 conciliazioni) e tutti gli altri gestori. Gaia conferma il trend positivo del ricorso alla conciliazione in quanto solo poco più del 10 % hanno avuto esito negativo in relazione alle 183 istanze esaminate. Per i gestori Acquedotto del Fiora, Geal, Nuove Acque e Publiacqua tutte le conciliazioni si sono svolte con esito positivo. La positività dello strumento conciliativo può essere confermato anche per il gestore Acque con una sola conciliazione respinta e una in attesa di definizione. Andamento meno positivo è registrato da Asa con 33% di istanze concluse con esito negativo (2 su 6). Delle 237 pratiche esaminate in Commissione Regionale, si rileva che: il 70 % delle pratiche (165 su 237) hanno riguardato le richieste di sgravio per perdita occulta; il 12% (28 su 237) circa hanno avuto ad oggetto questioni di natura amministrativa quali richieste agevolazioni ISEE o per nuclei familiari numerosi, contestazioni su effettuazione letture, informazioni omesse all utenza, non corretta prestazione del servizio, erogazione servizi non richiesti dall utente, addebito spese e interessi; l 11% (27 su 237) delle conciliazioni hanno riguardato la fatturazione tra cui le partite pregresse, la verifica dei consumi, l applicazione della corretta fascia tariffaria, dell addebito della tariffa di fognatura e di depurazione, di contestazione della fattura ecc.. il 4% (10 su 237) delle pratiche per conciliazioni in merito all esecuzione e cessazione del contratto, e altre pratiche commerciali il restante 3% (9 su 237) per contestazioni relative alla verifica impianti e contatori. Riguardo le perdite, seppur la disciplina regolamentare è stata unificata a fine dicembre 2015, i criteri utilizzati dalla Commissione per l esame delle pratiche di perdita sono stati analoghi per tutti i gestori, cercando di dare rilievo ad un equo bilanciamento delle responsabilità tra le parti (ad esempio, mancate letture effettive da parte del gestore in caso di contatore esterno e facilmente accessibile). Pertanto, laddove possibile, la Commissione regionale ha sottoscritto una proposta in cui è stata riconosciuta la perdita, ampliato il periodo di riferimento per il ricalcolo (in caso di assenza di letture effettive), concesso pagamenti rateizzati senza applicazioni di spese o interessi, rimesso in termini di presentare istanza conciliativa in caso di ritardi scusabili nell attivazione delle procedure. In qualche circostanza è emerso il problema della mancanza di elementi documentali certi per poter valutare la correttezza del comportamento del gestore: in più di una occasione gli utenti hanno lamentato di non aver ricevuto copia della fattura all indirizzo indicato (chiedendo quindi lo sgravio delle spese amministrative e interessi applicate per mancati o ritardati pagamenti) o anche di aver ricevuto informazioni non corrette da parte dei Call Center, attribuendo di conseguenza la causa di mancanze loro imputate ad un difetto di comunicazione da parte degli operatori del gestore. Per tale problematica, la disciplina AEEGSI agevola la predisposizione di sistemi di rilevazione per tutti i gestori toscani al fine di avere maggiori 73

75 elementi di certezza in merito agli adempimenti effettuati e alle informazioni telefoniche date agli utenti. SINTESI RISULTATI CUSTOMER SATISFACTION Nei mesi di Luglio e Agosto dell anno 2015 l AIT ha effettuato, attraverso la società IZI, la seconda indagine sulla soddisfazione degli utenti dei servizi idrici 17 dopo quella realizzata da Databank nel L indagine ha perseguito come obiettivo primario la misurazione del livello di soddisfazione dell utenza domestica (famiglie) all interno del territorio regionale ed aveva la finalità di: ricavare elementi per una diagnosi precisa e completa dei fattori che causano insoddisfazione e soddisfazione della clientela e che influenzano i comportamenti dei clienti/utenti; produrre indicatori di prestazione dei soggetti erogatori, capaci di monitorare l efficacia delle azioni messe in atto per migliorare la soddisfazione dei clienti/utenti, suggerendo nuove indicazioni per il miglioramento. L indagine ha permesso di evidenziare, sia per l intero territorio presidiato dall AIT che con dettaglio delle Conferenze Territoriali (e le relative zone d ambito) nonché per i gestori del servizio: il grado di soddisfazione complessivo e dei singoli fattori dell offerta del servizio; la notorietà dei gestori; la relazione con l operatore, le modalità di contatto, ed i comportamenti messi in pratica relativamente alla fruizione del servizio clienti; le abitudini di consumo dell acqua; la conoscenza dei principali strumenti di tutela dei consumatori. Le interviste sono state somministrate al componente familiare che detiene i rapporti con il gestore del servizio, ed periodo di rilevazione è stato luglio-agosto 2015 ed i criteri di ripartizione degli utenti intervistati sono stati analoghi a quelli seguiti per l indagine 2013 al fine di rendere confrontabili i risultati. Gli utenti intervistati telefonicamente sono stati In linea generale gli utenti toscani risultano piuttosto soddisfatti dei propri gestori, anche se meno di quanto lo fossero nel Di seguito il grado di soddisfazione complessivo del servizio espresso in termini di percentuali degli utenti intervistati, rapportati agli utenti del territorio interessato ad ogni gestore, confrontato all analogo indice valutato nel Si evidenzia che, per alcuni gestori, c è stato un miglioramento complessivo della percezione del servizio (in particolare GEAL, Acquedotto del Fiora, Nuove Acque ed Acque Toscane) mentre 17 L indagine è disponibile sul sito 74

76 c è stato un peggioramento piuttosto evidente relativo ai gestori GAIA e Publiacqua, probabilmente ascrivibile alle problematiche riscontrate nel secondo semestre 2014 relative alla presenza, anche se circoscritta ad un unica rete acquedottistica di Tallio nel territorio di Gaia ed alle segnalazioni in merito alla presenza di condotte in amianto nel territorio di Publiacqua. La percezione complessiva del servizio risulta comunque sempre molto buona dato che mediamente quasi l 85% degli utenti si ritiene da abbastanza a molto soddisfatto del servizio ottenuto: Figura 33- % Complessiva voti di soddisfazione % 51.2% 33.5% Insoddisfatti (voto 1-5) abbastanza soddisfatti (voto 6-7) molto soddisfatti (voto 8-10) Figura 34- % Soddisfazione utenti complessiva dato 2013 e [% ] TOTALE ACQUE ACQUE TOSCANE Acq. FIORA ASA GAIA GEAL NUOVE ACQUE PUBLIACQUA soddisfatti 2013 soddisfatti 2015 LA SODDISFAZIONE DEL RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO Nel 2013 la situazione complessiva della Toscana era piuttosto soddisfacente (la quota di clienti/utenti soddisfatti superava sempre l 80%) con la sola esclusione, evidentemente attesa, della soddisfazione in merito al rapporto prezzo/qualità che risultava essere l unica, per tutte le 75

77 6 conferenze territoriali sotto la soglia del 56%, con una valutazione complessiva positiva del 52,7% degli utenti contro una media dell 87% per tutti gli altri aspetti tecnici. Nell indagine 2015 tale dato risulta essere un po migliorato passando dal 52,7% complessivo al 57,1%, anche se ancora il livello di soddisfazione non è ancora altissimo. Di seguito il confronto per Conferenza territoriale degli scostamenti tra 2013 e 2015: Tabella 17 % Utenti soddisfatti del rapporto qualità/prezzo del sii CT1-Toscana CT2-Basso CT3-Medio CT4-Alto CT5-Toscana Totale Nord Valdarno Valdarno Valdarno Costa CT6-Ombrone soddisfatti ,7% 55,6% 52,9% 55,0% 43,8% 51,3% 49,6% soddisfatti ,1% 56,0% 58,1% 57,9% 54,7% 54,2% 58,3% differenza 4,4% 0,4% 5,2% 2,9% 10,9% 2,9% 8,7% Figura 35- % Soddisfazione utentiin merito al rapporto qualità/prezzi del sii dato 2013 e [%] Totale CT1-Toscana Nord CT2-Basso Valdarno CT3-Medio Valdarno CT4-Alto Valdarno CT5-Toscana Costa CT6-Ombrone L UTILIZZO DELL ACQUA POTABILE La percentuale dei cittadini toscani che bevono regolarmente acqua del rubinetto, è passata dal 39,7% del 2013 al 35,6% del Tabella 18 % Utenti che bevono acqua del rubinetto dati 2013 e 2015 % su totale clienti Dato AIT 2013 DatoAIT 2015 Si, regolarmente 39,7% 35,6% Si, qualche volta 22,4% 18,2% No, mai 37,9% 41,6% La diminuzione è sicuramente derivante sia dal peggioramento percepito della qualità dell acqua (se peggiorano le caratteristiche organolettiche delle acque si riduce questo tipo di consumi) sia dalle problematiche relative a Tallio e reti in amianto che fanno ritenere dagli utenti le acque non sicure a prescindere dagli effettivi rischi per la salute. Se infatti si 76

78 confrontano i dati a livello territoriale ancora una volta emergono problematiche nei territori di GAIA e Publiacqua anche se gli utenti che bevono acqua del rubinetto in quei territori sono comunque superiori al 55%. Figura 36 % utenti che bevono anche saltuariamente acque del rubinetto 2013 e [%] Totale CT1-Toscana Nord CT2-Basso Valdarno CT3-Medio Valdarno CT4-Alto Valdarno CT5-Toscana Costa CT6-Ombrone beve rubinetto 2013 beve rubinetto 2015 LA CONOSCENZA DEGLI STRUMENTI DI TUTELA DEL CONSUMATORE Dall analisi dei dati, che però destano qualche perplessità, emerge un elemento poco rassicurante in merito al feedback che effettivamente gli utenti hanno dei diversi strumenti che AEEGSI, AIT e gestori mettono in campo e si impegnano a migliorare nel tempo. Dall indagine sembra infatti che gli utenti toscani non abbiano grossa consapevolezza degli strumenti a loro disposizione relativamente al sii. Si riportano di seguito le % di utenti che hanno dichiarato di conoscere tali strumenti che sembrerebbero non superare il 30% per nessuno strumento di tutela indicato. 77

79 Figura 37-% di utenti che dichiarano di conoscere gli strumenti di tutela [%] Totale Ct1 CT2 Ct3 Ct4 Ct5 Ct6 Regolamentto di somministrazione La Carta del Servizio Le Commissioni di conciliazione Le Agevolazioni tariffarie per le Utenze disagiate Tabella 19 % Utenti che conoscono gli strumenti di tutela dati 2013 e 2015 Regolamento di Fornitura Carta del Servizio Commissioni di Conciliazione Agevolazioni tariffarie per le Utenze disagiate conoscenza ,8% 23,5% 12,9% 33,7% conoscenza ,1% 16,5% 10,0% 22,2% differenza -16,7% -7,0% -2,9% -11,5% Tale dato sarà approfondito da AIT che è costantemente impegnata con i gestori per rendere questi strumenti il più possibile chiari e fruibili per gli utenti toscani, tuttavia lo scostamento rispetto ai risultati ottenuti nel 2013 in merito all analogo quesito fa sorgere il dubbio che le domande siano state interpretate in modo diverso nelle due indagini, probabilmente intendendo nel 2013 la conoscenza dell esistenza degli strumenti e nel 2015 la conoscenza dei contenuti degli stessi. 78

80 LA TARIFFA E LA BOLLETTA DEL SII In adempimento alle competenze attribuite col D.l.201/2011, l AEEGSI ha individuato, con l emanazione delle proprie delibere, ed in particolare con la delibera585/2012/r/idr un metodo tariffario transitorio (MTT) per gli anni 2012 e 2013 cui è seguito, con l emanazione della delibera n.643/2013/r/idr il Metodo Tariffario Idrico (MTI), finalizzato a definire i criteri di calcolo della tariffa del servizio idrico per gli anni 2014 e A Dicembre del 2015 la Delibera 664/2015/R/IDR ha definito il Metodo Tariffario MTI2 che regola il secondo periodo regolatorio Questa sezione riepiloga le attività che hanno portato alla definizione della tariffa del servizio idrico integrato per gli anni 2014 e 2015, già presentate nella relazione dello scorso anno, (essendo l approvazione biennale) una sintesi delle tariffe che nel 2015 sono state applicate con indicazioni in merito all articolazione delle tariffe ed alla spesa media per le famiglie. Vengono inoltre illustrati i nuovi corrispettivi approvati nel corso del 2015, intesi come modifiche alle articolazioni tariffarie che erano state congelate dall AEEGSI nel Dato però che oltre alla tariffa vera e propria anche nel 2015 ci sono state altre voci oltre al corrispettivo dei consumi dell anno 2015 in bolletta, l ultimo paragrafo del presente capitolo si pone l obiettivo di fare chiarezza in merito, illustrando tutte le voci che, pur non essendo corrispettivi del servizio idrico integrato, e quindi seguendo iter di approvazione diversi rispetto alla tariffa vera e propria, ed in alcuni casi senza vincoli di approvazione, sono stati presenti in alcune/tutte le bollette degli utenti del servizio idrico in Toscana nel corso del PRINCIPI APPLICATIVI DEL METODO TARIFFARIO TRANSITORIO DELL AEEGSI PER L APPROVAZIONE TARIFFE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO PER GLI ANNI 2014 E 2015 Con la delibera 643/2013/R/idr l AEEGSI ha completato la regolazione tariffaria dei servizi idrici (Metodo Tariffario Idrico - MTI) del primo periodo regolatorio. Al fine di far emergere la coerenza interna degli obiettivi che si vogliono perseguire in ciascun territorio, assicurando che gli stessi siano congrui con le tariffe che verranno applicate all utenza, il provvedimento sul MTI l Autorità prevede che gli Enti di Ambito adottino schemi regolatori in funzione delle decisioni che le Amministrazioni competenti, sentito il gestore, assumeranno e renderanno manifeste in ordine a due aspetti: il fabbisogno di investimenti per il quadriennio (in rapporto al valore delle infrastrutture esistenti) i costi operativi necessari al raggiungimento degli obiettivi specifici, anche aggiuntivi rispetto al livello di efficienza del gestore, misurato a partire dallo scostamento tra le previsioni dei Piani d Ambito e le risultanze contabili. Il provvedimento 643/2013/R/IDR prevedeva che le tariffe siano definite in modo tale che, dalla loro applicazione, al gestore derivi un ricavo pari al vincolo ai ricavi garantiti (VRG) del gestore per ogni anno. Il VRG è costituito quale somma di diverse componenti: 79

81 VRG= Capex+FoNI+Opex+ERC+Rc Costi delle immobilizzazioni (CAPEX, capital expenditure) Componente di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti (FONI, Fondo Nuovi Investimenti) Costi operativi (OPEX, operating expenditure) Costi ambientali e della risorsa (ERC, environmental recovery cost) Conguagli sugli anni precedenti (RC, recupero conguagli). La delibera 643/2013/R/IDR individuava inoltre la necessità di adozione di uno schema regolatorio a seconda della presenza di nuovi costi operativi (Op new) legati a variazioni dei livelli di servizi richiesti al gestore e del rapporto tra gli investimenti da realizzare nel periodo e l ammontare dei cespiti già esistenti. Tabella 20- Schemi regolatori per il calcolo delle tariffe In base allo schema regolatorio di appartenenza era prevista la differenziazione dell aumento massimo delle tariffe: per il quadrante I e II, l incremento massimo è del 6,5% peril quadrante III e IV, l incremento massimo è del 9% La nuova regolazione di tipo asimmetrico è stata pensata dall AEEGSI al fine di tener conto di un elevato fabbisogno di investimenti da parte dei gestori (quadrante III e IV) nel quadriennio ed eventualmente, nelle more della definizione di costi operativi standard, dell incremento dei costi operativi rispetto a quelli di Piano (quadranti II e IV) Una novità metodologica introdotta dalla Delibera è stata inoltre quella di prevedere la facoltà per i gestori, nel caso di inadempienza da parte degli Enti d Ambito nei tempi previsti, di presentare autonomamente all AEEGSI istanza per l aggiornamento tariffario. Nel corso del 2014 l AIT ha provveduto, nei termini fissati dalla delibera 643/2013/R/idr, ad presentare all AEEGSI la proposta di tariffa dei gestori del sii toscani per gli anni 2014 e L Assemblea dell AIT ha approvato le proposte tariffarie 2014 e 2015 con la Deliberazione n. 6 del 24 aprile 2014 Aggiornamento dei Programmi degli Interventi, Piani Economico Finanziari e predisposizioni tariffarie per i gestori del sii della Toscana ai sensi della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/idr. 80

82 L incremento annuale deliberato è risultato, nel rispetto dei criteri obiettivo di riduzione degli incrementi tariffari, inferiore al tetto massimo previsto in base al criterio del quadrante di riferimento sopra riportato per tutti i gestori toscani relativamente al Tabella 21 Confronto tra incrementi tariffari massimi previsti ed incrementi approvati per il2015 gestore Quadrante Incremento max Incremento 2015 Geal III 9,0% 6,50% Gaia IV 9,0% 6,50% Acque III 9,0% 6,50% Publiacqua III 9,0% 6,40% Nuove Acque I 6,5% 6,50% Asa III 9,0% 6,50% Acq. del Fiora III 9,0% 6,50% Il 31 luglio 2014, con Delibera n. 402/2014/R/IDR, avente ad oggetto Approvazione degli specifici schemi regolatori, recanti le predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015 proposti dall Autorità Idrica Toscana, l AEEGSI ha approvato le tariffe con le seguenti precisazioni: sono approvati i valori massimi delle tariffe proposti da AIT sono esplicitate le quote residue di componenti di conguaglio relative agli anni successivi il 2015 in riferimento ai conguagli relativi agli anni 2012 e 2013 siano riconosciuti in via provvisoria i valori risultanti dall applicazione del Metodo tariffario transitorio relativo al biennio LE NUOVE ARTICOLAZIONI TARIFFARIE APPROVATE NEL 2015 A febbraio 2015 l AIT ha approvato Le linee guida per le Nuove Strutture dei corrispettivi in Toscana. L AIT ha deciso di intervenire sulla struttura dei corrispettivi per avviare un percorso di omogeneizzazione delle strutture tariffarie a livello regionale. Al fine di omogeneizzare la struttura dei corrispettivi a livello regionale è stato avanzato un modello unico di struttura dei corrispettivi che avrà come variabili l'ampiezza degli scaglioni ed il valore puntuale dei singoli corrispettivi per ciascun gestore. Per individuare l ampiezza degli scaglioni e gli importi per ogni voce degli stessi sono stati utilizzati i dati di volumi 2013, che sono più bassi rispetto a quelli che erano stati utilizzati per la determinazione delle tariffe 2015, ossia dei volumi Ciò ha comportato la necessità di aumentare i gettiti attesi dalle nuove tariffe per garantire i VRG approvati per i gestori, dato atto che i volumi sono inferiori rispetto a quelli stimati. Per determinare le nuove articolazioni tariffarie sono stati applicati i vincoli imposti dall AEEGSI,nella Delibera 643/2013/R/IDR ossia: la nuova struttura dei corrispettivi non può variare il gettito tariffario di ciascuna categoria di utenza di oltre il 10%, in aumento o in diminuzione rispetto a quello dell articolazione precedente 81

83 la quota fissa di ciascun servizio deve essere dimensionata in modo tale da non eccedere il 20% del gettito complessivo del servizio stesso applicando i consumi rilevati nell anno a-2 tariffa agevolata per i primi 30 mc di consumo, tariffa non modulata per scaglioni (flat) per i servizi di fognatura e depurazione previsti da unoa tre scaglioni di eccedenza. La struttura tariffaria omogenea derivante dai vincoli sopra esposti, per la Toscana è così sintetizzata: gli Usi Domestici si distinguono nelle seguenti classi di utenza: o Domestica Residente, ha 4 scaglioni, di cui il primo prefissato per tutti tra 0 e 30 mc,, mentre l'ampiezza degli scaglioni successivi può variare da gestore a gestore in funzione delle necessità di gettito da dover raggiungere o dell'ampiezza che era prevista nella previgente struttura dei corrispettivi. o Domestica Non Residente, ha 3 scaglioni, la cui ampiezza può variare da gestore a gestore in funzione delle necessità di gettito da dover raggiungere o dell'ampiezza che era prevista nella previgente struttura dei corrispettivi. tutti gli Usi Non Domestici si distinguono nelle seguenti classi di utenza: o tutti gli Usi intestati a istituzioni pubbliche (criterio soggettivo) e per le sole finalità istituzionali (criterio oggettivo), sono aggregati sotto un'unica voce Pubblica. o gliusi Artigianale, Commerciale, Produttivo inferiori ad una certa soglia di consumo (diversa per ciascun gestore) vengono aggregati sotto un'unica voce Produttiva - piccoli quantitativi, alla soglia di consumo corrisponde anche il dimensionamento del primo dei due scaglioni previsto per la "Produttiva - piccoli quantitativi". L'ampiezza della fascia di consumo può variare da gestore a gestore in funzione delle necessità di gettito da dover raggiungere o dell'ampiezza che era prevista nella previgente struttura dei corrispettivi. Il criterio di costruzione di tale classe di utenza, in coerenza con la costruzione della classe di utenza Produttiva - grandi quantitativi, mirerà a favorire l'autoselezione dell'utenza a collocarsi tra i piccoli o i grandi quantitativi, sulla base del modello già sperimentato presso il gestore Gaia ed in parte presso Publiacqua. o gliusi Artigianale, Commerciale, Produttivo superiori ad una certa soglia di consumo (diversa per ciascun gestore) vengono aggregati sotto un'unica voce Produttiva - grandi quantitativi. Il criterio di costruzione di tale uso, in coerenza con la costruzione della classe di utenza Produttiva - piccoli quantitativi, mirerà a favorire l'autoselezione dell'utenza a collocarsi tra i piccoli o i grandi quantitativi, sulla base del modello già sperimentato presso il gestore Gaia ed in parte presso Publiacqua. o gli usi Agricolo, Zootecnico, Allevamento vengono aggregati sotto un'unica voce Allevamento, per ciascun dimensionamento esistono solo 2 scaglioni la cui ampiezza 82

84 può variare da gestore a gestore in funzione delle necessità di gettito da dover raggiungere o dell'ampiezza che era prevista nella previgente struttura dei corrispettivi. o tutti gli altri Usi vengono aggregati sotto un'unica voce Altro, per ciascun dimensionamento esistono solo 2 scaglioni la cui ampiezza può variare da gestore a gestore in funzione delle necessità di gettito da dover raggiungere o dell'ampiezza che era prevista nella previgente struttura dei corrispettivi. Nella maggior parte dei casi si tratta di idranti (e in alcuni casi anche di fontanelli), tuttavia viene rimandato a livello regolamentare l'applicazione di tale classe tariffaria. Si riporta di seguito l elenco degli atti che hanno portato all approvazione della nuova articolazione tariffaria e la decorrenza di tale articolazione. Il gestore Publiacqua è l unico che non ha ancora avviato le modifiche dell articolazione dato che non è stata approvata la Delibera AIT. Tabella 22 Delibera di approvazione delle nuove articolazioni tariffarie gestore Decreto di approvazione nuova articolazione tariffaria e data di entrata in vigore Geal Delibera 40/ dal 14 dicembre 2015 Gaia Decreto 57/ dal 1 luglio 2015 Acque Delibera 16/ dal 1 giugno 2015 Publiacqua Elaborato, da approvare Nuove Acque Delibera 41/ dal 1 gennaio 2016 Asa Delibera 24/ dal 8 luglio 2015 Acq. del Fiora Delibera 26/ dal 8 luglio 2015 TARIFFE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO PER I RESIDENTI DELL ANNO 2015 In applicazione della nuova articolazione tariffaria del Metodo tariffario sopra esposto, si riportano di seguito le quote fisse e gli scaglioni in vigore per i gestori toscani per le utenze domestiche al 31 Dicembre Come appare evidente dal paragrafo precedente le articolazioni sono state modificate nel corso del Per semplicità si riportano per tutti i gestori solo le ultime articolazioni applicate in ordine temporale. Appare evidente che i dati relativi a Publiacqua e Nuove Acque non rispettano le linee guida essendo ancora ancorati alle vecchie articolazioni tariffarie Per GAIA sono stati riportati i dati dei 3 bacini tariffari e si ricorda che gli scaglioni sono diversi in base ai componenti del nucleo familiare (diversificati per famiglie fino a 3, di 4, 5 ed oltre 5 componenti); nella tabella sottostante sono riportati gli scaglioni in base alla tipologia di famiglia;avere le tariffe ridotte in base al numero di componenti il nucleo familiare non è automatico, ma ogni anno l utente deve fare richiesta a Gaia altrimenti sono applicati i primi scaglioni. 18 Lo sviluppo ogni 10 mc delle tariffe 2015in Appendice 83

85 Tabella 23 Quote fisse e scaglioni di applicazione delle tariffe toscane per le utenze domestiche residenti mc anno 2015 (iva inclusa) Utenti domestici UdM Gaia - Altri comu ni Gaia - Comuni montani Gaia - Bacino di Massa Geal Acque Publiacq ua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Quote fisse 55 44,218 42,392 51,508 54,756 36,35 83,72 41,78 38,501 Scaglioni limite max Primo scaglione(tari ffa agevolata) Secondo scaglione(tari ffa base) Terzo scaglione(i eccedenza) Quarto scaglione (II eccedenza) mc da 0 a 30, 39, 48,58 da 0 a 30 da 0 a 30 da 0 a 60 mc mc da 31 a 90, da 40 a 117, da 49 a 145, da 59 a 173 da 91 a 130, da 118 a 169, da 146 a 210, da 174 a 250 da 31 a 135 da 136 a 180 da 31 a 90 da 91 a 200 da 61 a 150 da 151 a 200 da 0 a 100 da101 a 150 da151 a 200 da 0 a 30 da 0 a 30 da 31 a 90 da 31 a 150 da 91 a 200 da 151 a 300 mc oltre 130, 169, 210, 250 oltre 180 oltre 200 oltre 200 oltre200 oltre 200 oltre 300 I valori delle quote fisse sono comprensivi di IVA al 10%: si rileva un valore minimo pari a circa 36 applicato da Publiacqua unico gestore per il quale AIT non ha approvato la nuova articolazione tariffaria ad un massimo di oltre 80 IVA inclusa applicato da Nuove Acque. Si fa presente che, se le nuove articolazioni tariffarie fossero entrate in vigore nel 2015, le quote fisse di Publiacqua e Nuove Acque sarebbero state rispettivamente di 45,993 Euro e 39,65 Euro. Appare evidente come le nuove articolazioni abbiamo ridotto tutti gli scaglioni ad un massimo di 4 e di come le quote fisse risultino essere più uniformi rispetto al passato 19. Gli scaglioni relativi alla quota agevolata sono fissati a 30 mc dall AEEGSI e per gli utenti definiti deboli potrebbe essere presto prevista, a livello nazionale un ulteriore riduzione di questa tariffa fino addirittura all azzeramento della stessa per un minimo vitale ancora da definire, per le utenze disagiate. 19Nel sito dei gestori le articolazioni vigenti fino all applicazione delle nuove Delibere/Decreti 84

86 Figura 38- Quote fisse e scaglioni di applicazione delle tariffe toscane per le utenze domestiche residenti Quota fissa residenti domestici 2015 con IVA **Publiacqua e Nuove Acque non hanno modificato l articolazione al 31/12/2015 Si riportano, di seguito gli importi, comprensivi di IVA applicati agli utenti domestici residenti per l anno 2015 a consumi di 60 (consumo medio per un utente singolo), di 110 (consumo medio per una coppia), di 150 (consumo medio per un nucleo familiare composto di 3 persone), di 170 (consumo medio per un nucleo familiare di 4 persone), di 210 (consumo medio per un nucleo familiare di 5 persone), e 250 metri cubi/anno (consumo medio per un nucleo familiare di 6 persone) e per la famiglia media toscana (2.33 persone, per la quale sono stati ipotizzati consumi di 120 mc annui). Tabella 24 Importi annui previsti nell anno 2015 per nuclei familiari composti da 1 a 6 persone Componente familiare mc/annui Gaia -1 Gaia -2 Gaia-3 Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Acq. del Fiora , I valori riportati in tabella sono frutto di una simulazione dato che, come sopra illustrato, le articolazioni non sono state applicate tutte dal primo Gennaio 2015, ma dovrebbero essere comunque calcolate con il principio dell isoricavo rispetto alle articolazioni precedentemente in vigore. 85

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