1 Introduzione. 1.1 Il circuito economico. CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 1

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1 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 1 QUESTE BREVI NOTE RAPPRESENTANO SOLTANTO LO SCHEMA DELLE LEZIONI DEL CORSO DI MACROECONOMIA NON SOSTITUISCONO IL LIBRO DI TESTO!!! 1 Introduzione 1.1 Il circuito economico due mercati: mercato del lavoro e dei beni e servizi due settori: famiglie e imprese Flusso reale e monetario si equivalgono in termini di valore (Figura 1.1) Osservazione: beni finali e beni intermedi, beni di consumo e beni di investimento, beni di consumo immediato e beni di consumo durevole introducono delle complicazioni nell analisi Aggiungiamo il settore delle istituzioni finanziarie e il mercato delle attività finanziarie (Figura 1.2) la macroeconomia studia il comportamento dei tre settori citati (+ PA e RM) e il funziona-

2 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 2 mento dei tre mercati (+ mercato della valuta estera) PA utilizza il ricavato delle imposte per acquistare beni e servizi e per produrre servizi pubblici RM scambia con il sistema sotto forma di esportazioni e importazioni = offerta e domanda di valuta estera 1.2 Relazioni contabili Il valore della produzione finale = reddito = spesa totale in beni di consumo e di investimento consideriamo un sistema economico chiuso e senza PA Y rappresenta il valore della produzione e il reddito C la domanda di beni di consumo I domanda di beni di investimento La produzione totale è uguale alla spesa totale (domanda aggregata) Y = C + I

3 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 3 il risparmio è definito come pertanto S = Y C S = I è un identità sempre verificata ex-post attraverso la variazione delle scorte la contabilità economica nazionale è un insieme di conti che sintetizza l andamento delle principali variabili macroeconomiche con riferimento ad un dato periodo di tempo le 3 relazioni contabili, con riferimento ad un sistema chiuso, stanno alla base dei conti della produzione, del reddito e della formazione del capitale In un sistema aperto, occorre introdurre le importazioni Q e le esportazioni X di beni e servizi, i redditi netti dall estero RNE e i trasferimenti correnti dall estero T NE cor pertanto le relazioni diventano (rispettivamente) Y + Q = C + I + X conto delle risorse e degli impieghi

4 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 4 C +S = Y +RNE +T NE cor conto del reddito e del consumo S = I + BP C conto della formazione del capitale infine si ottiene il conto delle transazioni internazionali X + RNE + T NE cor = Q + BP C Il sistema europeo dei conti (SEC95) comprende i conti delle operazioni correnti (formazione, distribuzione, ridistribuzione e utilizzazione del reddito), i conti dell accumulazione (si riferiscono alle variazioni delle attivita e passivita delle diverse unita operative) e i conti patrimoniali. Il conto delle transazioni internazionali raccorda il sistema economico nazionale con il resto del mondo. Il conto delle risorse e degli impieghi raccorda la produzione, il consumo, l accumulazione di capitale con le operazioni con il RM. Il SEC95 suddivide il sistema economico in settori istituzionali: societa e quasi-societa finanziarie e non, famiglie e imprese dei piccoli imprenditori individuali e associati, amministrazioni

5 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 5 pubbliche, istituzioni sociali private al servizio delle famiglie, resto del mondo. Prodotto interno lordo (PIL): valore della produzione di beni e servizi finali realizzata all interno del paese nel corso del periodo dell anno P IL = C + I + (X Q) Si calcola moltiplicando i beni e servizi finali per i rispettivi prezzi di mercato (metodo del prodotto) Osservazione: non si considera quella parte della produzione utilizzata negli stadi intermedi del processo (metodo del valore aggiunto) = lo stesso valore si ottiene valutando la spesa economica degli utilizzatori finali del prodotto (metodo della spesa) o sommando tutti i redditi percepiti dai soggetti che partecipano al processo produttivo (metodo del reddito) Esempio:

6 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 6 Impresa A Ricavi 100 Salari 80 Profitti 20 Impresa B Ricavi 210 Costi 170 Salari 70 Beni Intermedi 100 Profitti 40 PIL = Valore dei beni finali = 210 (intuizione: è come se le due imprese si fondessero) V A A = 100 e V A B = = 110 P IL = V A = 210 La valutazione della produzione puo essere effettuata ai prezzi di mercato (pm), prezzi base (pb), costo dei fattori (cf). I prezzi base includono i contributi ai prodotti CONT prod ed escludono le imposte indirette T ind,prod. Includendo gli altri contributi CONT al

7 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 7 ed escludendo le altre imposte indirette T ind,al si ottiene la valutazione al costo dei fattori. Il Reddito Nazionale Lordo (RNL) esprime il risultato dell attivita produttiva che affluisce come reddito ai soli residenti RNL pm = P IL + RNE + T ind,rm RNN pm = RNL pm A Per esprimerlo al costo dei fattori: RNN cf = RNN pm T ind + CONT oppure, sapendo che P IL = V A cf + T ind CONT RNL cf = V A cf + RNE + T ind,rm Ricordando le definizioni date: V A pb = V A cf + T ind,al CONT al

8 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 8 P IL = V A pb + T ind,prod CONT prod Un altro aggregato e rappresentato dal Reddito Nazionale Lordo Disponibile (RNLD) RNLD pm (= Y d ) = RNL pm + T NE cor La quota di RNLD non consumata costituisce il risparmio nazionale lordo Y d = C + S Y d = Y pr d + Y pa d Y pr d = C f + C isp + S pr Y pa d = C pa + S pa Indicando con T il totale delle entrate e con T R cor i trasferimenti correnti della PA (principalmente costituite dalle prestazioni sociali), si ha:

9 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 9 Y pa d = T T R cor pertanto il reddito nazionale lordo disponibile privato e Y pr d = Y d Y pa d = Y d + T R cor T Partendo dalla definizione di reddito disponibile Y d = P IL + RNE + T ind,rm + T NE cor e scomponendo il PIL Y d = C f +C pa +C isp +I+(X Q)+RNE+T ind,rm +T NE e possibile ottenere la condizione di equilibrio economico generale S pr = I+(C pa +T R cor T )+(X+RNE+T ind,rm +T NE co che mostra come il risparmio lordo privato finanzi gli investimenti lordi, il deficit corrente della PA e l accreditamento netto corrente verso il RM

10 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 10 Tenuto conto che I = I pr + I pa e definendo la spesa pubblica G = C pa + I pa, possiamo scrivere S pr = I pr + (G + T R cor T ) + BP C Y pa d = C pa + S pa e Y pa d = T T R cor implicano S pa = T C pa T R cor pertanto sintetizzando possiamo scrivere S = I + BP C La BPC comprende le operazioni correnti con il RM. Un sottoconto e rappresentato dalla bilancia commerciale che include soltanto le X e Q. Il saldo complessivo della bilancia delle transazioni internazionali costituisce l accreditamento o indebitamento netto verso il RM S + T NE K = I + BP C + T NE K

11 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta Valori nominali e reali La valutazione di una variabile è fatta a prezzi correnti (prezzi costanti) se si utilizzano i prezzi dell anno di riferimento (dell anno base) nel primo (secondo) caso la variabile si dice espressa in termini nominali (reali ) ovviamente i due valori non coincidono indichiamo con p 0 = (p 10,..., p n0 ) il vettore dei prezzi degli n beni al tempo 0 (anno base), con p t il corrispondente vettore all anno t e con y t = (y 1t,..., y nt ) la produzione al tempo t il PIL nominale al tempo t è dato da m P IL n t = p t y t = p k t yt k k=1 il PIL reale al tempo t è dato da P IL r t = p 0 y t definiamo indice di valore Y v t = p ty t p 0 y 0

12 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 12 definiamo indice dei prezzi di Paasche P p t = p ty t p 0 y t definiamo indice delle quantità di Laspeyres pertanto si ha Y l t = p 0y t p 0 y 0 Y v t = P p t Y l t analogamente definiamo indice dei prezzi di Laspeyres P l t = p ty 0 p 0 y 0 e indice delle quantità di Paasche ovviamente si ha Y p t Y v t = p ty t p t y 0 = Y p t P l t P p t è definito deflatore del PIL: è un indice dei prezzi implicito perchè calcola la variazione

13 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 13 dei prezzi in modo indiretto. Esso sovrastima la spesa iniziale e quindi sottostima la crescita dei prezzi Pt l sovrastima la crescita del livello dei prezzi (non tiene conto dei prezzi relativi e dei nuovi beni apparsi nel mercato) sono indici di Laspeyres gli indici dei prezzi all ingrosso, al consumo e l indice del costo della vita Il deflatore del PIL esprime una media ponderata del tasso di variazione dei singoli prezzi: soltanto la sua variazione ha significato economico Reddito reale Y t = p 0 y t Reddito nominale Y n t notazione: Y n = P Y = py = p t y t = P p t Y t

14 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 14 2 Il modello reddito - spesa 2.1 Premessa obiettivo: determinare il reddito nazionale ipotesi: sistema economico chiuso senza ammortamenti = Y n = P IL = RN = RND (al lordo o al netto) Equilibrio economico generale (ex-post): Y n = P Y = D n, dove D n = C + I EEG (ex-ante): Y n = P Y s = P Y = P Y d = D n, dove Y s e Y d si riferiscono all offerta e domanda programmata ovvero Y s = Y = Y d Y s Y d = processo di aggiustamento sino a EEG ex-post Esempio di aggiustamento in termini reali (Grafico 2.1) Esempio di aggiustamento in termini reali e nominali (Grafico 2.2) Aggiustamento: caso keynesiano puro (Grafico 2.3), le variazioni di Y d implicano processi di

15 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 15 aggiustamento esclusivamente in termini reali Aggiustamento: caso classico puro (Grafico 2.4), le variazioni di Y d implicano processi di aggiustamento esclusivamente in termini nominali 2.2 Struttura formale EEG (prezzi fissi, mercato dei beni e servizi, risorse inutilizzate): I = Y = Y d = C + I Ī, cioè è autonoma rispetto al reddito C = C + cy, dove c = C Y è la propensione marginale al consumo, con 0 c 1 propensione media al consumo, P M C = C Y risparmio S = Y C = I, da cui S = C + sy, dove s = 1 c rappresentazione alternativa di EEG e reddito spesa - vedi Grafico 2.5 e 2.6 domanda aggregata Y d = C + cy + Ī = A + cy

16 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 16 EEG: Y d = Y = Y = 1 1 ca il coefficiente 1 1 c viene definito moltiplicatore del reddito L effetto prodotto sul reddito da una variazione degli investimenti (Grafico 2.7) Y = 1 1 c Ī Il processo di moltiplicazione Y = Y d = (1 + c + c ) A (Grafico 2.8) Denotiamo con α il moltiplicatore del reddito. Generalmente c > 0 = α > 1 e 1 α 2.3 Il Settore Pubblico e la Politica Fiscale Y d = C pr + I pr + G, dove G = C pa + I pa è autonoma per ipotesi C pr = C + cy pr, dove Y pr = Y + T R T T = ty per ipotesi (sistema fiscale proporzionale) pertanto Y d = A + c(1 t)y, dove A = C + ct R + I pr + G (Grafico 2.10)

17 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 17 EEG: Y = Y d = Y = 1 1 c(1 t) A = ᾱa Politica Fiscale: decisioni della PA che influenzano le variabili G, T R, t Esempio: aumento di G (Grafico 2.11) = Y = ᾱ G Osservazione 1: Y Y = C I pr = ᾱ Osservazione 2: Y T R = cᾱ < ᾱ Variazione dell aliquota di imposizione fiscale t (Grafico 2.12) = dy dt = Osservazione ca [1 c(1 t)] = cy 2 [1 c(1 t)] < 0 Y T + T R C G = I = S + SB = I 2.4 Il moltiplicatore del bilancio in pareggio Ipotesi: PA utilizza la politica fiscale per mantenere in pareggio il suo bilancio T = G + T R

18 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 18 = C pr = C + c(y + T R T ) = Y d = ( C + ct R + I pr + G ct ) + cy EEG: Y = Y d = Y = α( C + ct R + I pr + G ct ) T = G = Y = α( c T + G) = 1 c 1 c G pertanto Y G = 1 (Teorema di Haavelmo), cioè un aumento di G finanziato con T non è neutrale rispetto al reddito Osservazione: ciò che conta è che resti invariato il deficit di bilancio Osservazione: T = T R = Y = α(c T R c T ) = Il bilancio della PA e la politica fiscale saldo di bilancio della PA (Grafico 2.13) SB = ty (G + T R) ipotesi: G > 0 = SB = tᾱ G G = SB G = (1 c)(1 t) 1 c(1 t) < 0

19 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 19 ipotesi: t > 0 = dsb dt = Y +t dy dt = Y cty 1 c(1 t) = (1 c)y 1 c(1 t) > Piena occupazione e prodotto potenziale Y dipende da Y d : se Y s Y d l equilibrio si consegue in termini reali, attraverso variazioni del reddito prezzi e salari sono fissi per ipotesi (risorse produttive inutilizzate) funzione di produzione aggregata Y = an reddito potenziale il livello massimo della produzione compatibile con il pieno utilizzo delle risorse disponibili disoccupazione involontaria: insieme dei lavoratori disposti a lavorare al saggio del salario corrente ma che non trovano occupazione perchè Y d è troppo bassa (Grafico 2.16)

20 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 20 il saldo di bilancio di piena occupazione (Grafico 2.17) SB p = ty p G T R la politica fiscale è attivamente espansiva se SB p è negativo

21 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 21 3 Il modello IS-LM 3.1 Gli investimenti Il tasso di interesse e la domanda aggregata tasso di interesse nominale e reale coincidono (i prezzi sono fissi) il tasso di interesse rappresenta il costo del capitale monetario utilizzato per acquistare beni di investimento efficienza marginale del capitale o tasso di rendimento interno rappresenta il rendimento unitario atteso di un investimento Si calcola nel modo seguente I k = n i=1 R ik C ik (1 + j k ) i pertanto rappresenta il tasso di sconto che uguaglia il valore attuale dei rendimenti futuri netti attesi al suo costo iniziale Ipotesi: legge dei rendimenti decrescenti = j k diminuisce all aumentare di I k

22 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 22 la relazione j k (I k ) prende il nome di scheda dell efficienza marginale del capitale (Grafico 3.1 (a)) per aggregazione possiamo costruire la scheda j(i pr ) (Grafico 3.1 (b)) Problema di scelta ottima (Grafico 3.2): j k = i Se il tasso i diminuisce = la domanda di beni di investimento aumenta e viceversa Supponiamo che la relazione tra investimenti e tasso di interesse sia rappresentata dalla funzione (Grafico 3.3) I pr = Ī bi Ī rappresenta un indice del clima di fiducia degli operatori 3.2 La curva IS La funzione di domanda aggregata Y d = ( C + ct R + Ī + G) bi + c(1 t)y

23 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 23 la riscriviamo Y d = (A bi) + c(1 t)y l equilibrio nel mercato dei beni e servizi: Y = (A bi) + c(1 t)y il livello di reddito di equilibrio: Y = 1 (A bi) 1 c(1 t) può essere riscritto come (curva IS) Y = ᾱ(a bi) Osservazione: in questo modello Y dipende anche da i e da b La curva IS può essere espressa anche come i = A b Ȳ αb Il Grafico 3.4 illustra il procedimento per determinare la curva IS per 0 i A b

24 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 24 Osservazione: la relazione Y = ᾱa rappresenta il caso limite per i = 0 (Y, i) IS = Y s = Y d (Y, i) / IS = Y s Y d = eccesso di offerta (EOB) o di domanda (EDB) (Grafico 3.5) Le intercette della IS: ᾱa e A b La pendenza: 1 ᾱb ᾱ, b alti = IS piatta = Y d, Y sensibili rispetto a i Esempio: un aumento di b (Grafico 3.6 (a)) Esempio: un aumento di c (Grafico 3.6 (b)) Esempio: una diminuzione di t (Grafico 3.6 (b)) Esempio: un aumento di G (Grafico 3.7) Osservazione: Y Y = C Ī = Y G = ᾱ

25 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 25 Nel breve periodo Ī, C costanti Una politica fiscale espansiva ( G, t ) sposta la curva IS verso destra e la rende più piatta Un peggioramento del clima di fiducia (animal spirits) = caduta dell efficienza marginale del capitale = Ī diminuisce = spostamento della IS verso sinistra Quest ultimo caso può determinare un equilibrio di sottoccupazione 3.3 Attività patrimoniali Si dividono in attività reali (terreni, edifici, beni capitali, auto di seconda mano, etc...) e finanziarie (moneta, obbligazioni, azioni) Definizione funzionale di moneta unità di conto intermediario degli scambi riserva di valore Le obbligazioni sono promesse di pagamento a determinate scadenze e incorporano un tasso di

26 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 26 rendimento riferito al loro V.N. Il tasso di rendimento tiene conto del rischio. Azioni sono quote di proprietà delle imprese e danno diritto a un dividendo. Il rischio dipende dall aleatorietà del profitto e del valore capitale. La borsa valori, nella quale vengono negoziate le azioni, consente la trasformazione delle attività reali illiquide in attività relativamente più liquide Mercato azionario efficiente: i prezzi delle azioni rispecchiano i valori fondamentali (sconto dei dividendi attesi) Mercato trasparente: tutte le informazioni rilevanti per la formazione dei fondamentali sono di pubblico dominio Ipotesi semplificatrice: il tasso di interesse rappresenta il comune rendimento di obbligazioni e azioni (titoli) Il prezzo (valore attuale) di un titolo aumenta quando il tasso di interesse scende

27 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 27 i = 100 p p = p = i Pertanto se i = B d (domanda di titoli) Supponiamo che B s (offerta di titoli) sia esogena L equilibrio B s = B d (Grafico 3.8) Decisione di portafoglio = scegliere in che proporzioni detenere la propria ricchezza finanziaria In termini reali e a livello aggregato si ha: W P = M P + B P Possiamo rappresentare il rapporto desiderato R(i) tra titoli e ricchezza finanziaria (Grafico 3.9) Osservazione: esiste un livello i min tale che B d = 0 (trappola della liquidità) Se indichiamo con L la domanda di moneta, si ha

28 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 28 L + B d = W P = (L M P ) + (Bd B P ) = 0 Osservazioni: a) Se uno dei due mercati è in equilibrio lo è anche anche il secondo; b) Se in un mercato vi è un eccesso di domanda nell altro vi sarà un eccesso di offerta (e viceversa) c) Esiste un unico livello di i che tiene in equilibrio entrambi i mercati 3.4 Curva LM Siamo interessati alla domanda di moneta in termini reali, L Si domanda moneta per due motivi: quello transazionale (Y = L ) e quello speculativo (i = L ) (costo opportunità) Le aspettative giocano un ruolo fondamentale: i a = L

29 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 29 Possiamo quindi scrivere (Grafico 3.10) L = KY hi, k > 0, h 0 L equilibrio: M = ky hi P ovvero (curva LM) i = k h Y 1 M h P che può determinarsi graficamente (Grafico 3.11) (Y, i) / LM = EOM oppure EDM (Grafico 3.12) L inclinazione è k h Caso h = 0 (caso classico) si ha M P = ky ovvero (equazione quantitativa degli scambi) MV = P Y, V = 1 k ovvero (teoria quantitativa della moneta) P = MV Y

30 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 30 Caso keynesiano: h molto elevato (LM quasi piatta) Variazione di k (Grafico 3.14 (a)) Variazione di h (Grafico 3.14 (b)) 3.5 Politica monetaria Rapresenta l insieme delle decisioni delle autorità monetarie che hanno l effetto di modificare i tassi di interesse e l offerta di moneta nel breve termine Gli effetti di lungo periodo sono controversi: per la teoria keynesiana ha effetti reali, per la teoria classica è inefficace la politica monetaria è espansiva se la BC (banca centrale) aumenta la quantità di moneta e riduce i tassi di interesse a breve (nel caso opposto si dice restrittiva) Se BC non è indipendente dalla PA: la politica fiscale determina quantitativamente il deficit mentre la politica monetaria determina la modalità di copertura del deficit (emissione di nuova moneta o di nuovi titoli pubblici)

31 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 31 emissione di nuova moneta = effetti nel mercato dei titoli emissione di nuovi titoli = effetti nel mercato della moneta intuizione: varia la ricchezza complessiva = aggiustamenti di portafoglio = variazioni di i Ipotesi semplificatrice: soltanto titoli pubblici e ricchezza complessiva data. operazione espansiva di mercato aperto: BC acquista titoli emettendo moneta (B d = p = i ) caso opposto: operazione restrittiva di mercato aperto Acquisto di titoli sul mercato aperto M s = B = i (Grafico 3.15) 3.6 Equilibrio del mercato dei beni e delle attività Equilibrio: intersezione tra IS e LM (Grafico 3.16)

32 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 32 Le 2 curve dividono lo spazio in quattro regioni di squilibrio = processo di aggiustamento del reddito e del tasso di interesse (più veloce) Algebra: A b Ȳ αb = k h Y 1 M h P = k h Y + Ȳ αb = A b + 1 M h P = Y ( bkᾱ + h bhᾱ ) = A b + 1 M h P = Y = βa + γ M P dove β = hᾱ h + bkᾱ, γ = bᾱ h + bkᾱ β è definito moltiplicatore fiscale e γ moltiplicatore monetario il tasso di interesse di equilibrio: i = A b Y ᾱb = A b βa + γ M P ᾱb =

33 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 33 A( 1 b β ᾱb ) γ M P ᾱb = A(ᾱ β ᾱb A ᾱb (ᾱ i = hᾱ h + bkᾱ ) 1 ᾱb ᾱbh + bkᾱ kᾱ h + bkᾱ A 1 M h + bkᾱ P ) γ M P ᾱb = M P = Caso classico (h = 0) = Y = 1 k P, il livello del reddito dipende esclusivamente da M (teoria quantitativa) - Grafico 3.18 (a) Caso keynesiano (h elevato): la politica fiscale è molto rilevante Al limite h = Y = Aᾱ (modello reddito spesa) - Grafico 3.19 (a) b = 0 = β = ᾱ, γ = 0; la IS è verticale (Grafico 3.19 (b)) b = β = 0, γ = 1 k (Grafico 3.18 (b)) dividendo numeratore e denominatore di β e γ per h e b, rispettivamente: M

34 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 34 β = γ = hᾱ h + bkᾱ = bᾱ h + bkᾱ = h/b 0 = β = 0, γ = 1 k (Grafico 3.18) ᾱ 1 + kᾱ h/b ᾱ h/b + kᾱ = Y = 1 k h/b = β = ᾱ, γ = 0 = Y = ᾱa (Grafico 3.19) Osservazione: 1 M k P Y ᾱa M P

35 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 35 4 Politiche di controllo di Y d 4.1 Variazione di C C = Y = β C = i (Grafico 4.1) generalmente: β = ᾱ 1+ kᾱ h/b < ᾱ il tasso di interesse aumenta per mantenere in equilibrio il mercato della moneta: h = i h = β = ᾱ (caso Keynesiano) h 0 = Y = 1 k P (caso classico) = spiazzamento (Grafico 4.2) M I spiazzano il consumo C 4.2 Equilibrio di disoccupazione consideriamo il mercato del lavoro Ipotesi funzione di produzione: Y = an (Grafico 4.3) N p = Y p /a è il livello di piena occupazione

36 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 36 Osservazione: la domanda effettiva di lavoro, N = Y/a, è indipendente dal saggio del salario reale Equilibrio: N p = Y p a = N s paradosso del risparmio: S = C = Y < Y p ondata di pessimismo: Ī = Y < Y p Osservazione: non esistono forze intrinsiche tali che Y Y p 4.3 Politica monetaria Operazione di mercato aperto: Y = γ (M/P ) = Y Y p (Grafico 4.4) meccanismo di trasmissione: gli effetti a catena relativi a M P e/o i che conducono ad un nuovo livello del reddito di equilibrio Esempio: M P = i = B d, L = I = Y = L = i Ricordiamo γ = bᾱ h + bkᾱ = 1 h bᾱ + k

37 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 37 Alti valori di b, ᾱ = alti valori di γ Alti valori di k, h = bassi valori di γ (un aumento di M richiede variazioni moderate di Y, i per garantire l equlibrio) Osservazione L instabile può vanificare gli effetti di M P - h, k = LM - h, k = LM 4.4 Trappola della liquidità Cosa capita se i non diminuisce (ad es. i 0)? trappola della liquidità: situazione in cui la preferenza per la liquidità è assoluta a causa di un livello di i molto basso = LM diventa piatta = politica monetaria inefficace la politica fiscale raggiunge il massimo dell efficacia (caso keynesiano): h = β = ᾱ = Y = ᾱa (modello reddito spesa)

38 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta Politica fiscale e spiazzamento Consideriamo la politica fiscale pura (assenza di politica monetaria) Aumento di G (Grafico 4.6) G = Y = β A = β G Osservazione β G ᾱ G IS-LM: Y = L(Y ) = i = I (spiazzamento parziale) caso classico (h = 0): spiazzamento totale (Grafico 4.7) - la politica fiscale è inefficace mentre la monetaria raggiunge il massimo dell efficacia Y = 1 M k P trappola liquidità (caso keynesiano): spiazzamento nullo - p.monetaria inefficace - p.fiscale massima efficacia

39 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 39 Y = ᾱ G Aumento di G finanziato con T La IS diventa: Y = 1 [(A ct ) bi], A = C+Ī+cT R+G 1 c IS = LM = Y = hα (A ct ) + bα h + bkα M h + bkα P Y = hα h + bkα ( G c T ) = bkα h G Osservazione h = teorema di Haavelmo Rappresentazione grafica (Grafico 4.8) Aumento di G finanziato con moneta o titoli Grafico 4.9: emissione di nuova moneta G = IS, M = LM

40 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 40 Grafico 4.10: emissione di titoli pubblici G = IS = Y, i (spiazzamento) La differenza: effetti su i Sintesi effetti politica fiscale espansiva: generalmente produce un effetto positivo su Y è sempre efficace quando è finanziata con moneta è inefficace nel caso classico è sempre efficace nel caso keynesiano 4.6 Politiche di piena occupazione Obiettivo: la piena occupazione Grafico 4.11: politiche espansionistiche Diversi effetti a livello micro M = i = vantaggio per le imprese T = C = vantaggio per i contribuenti T R = C = vantaggio per i pensionati/percettori di interessi sul debito pubblico Decidono le forze politiche

41 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 41 5 IS-LM e il mercato dei titoli 5.1 Moneta e titoli limite del modello IS-LM semplice: - i fattori che determinano spostamenti della IS sono separati da quelli relativi alla LM - la LM dipende soltanto dall offerta di moneta nella realtà l offerta di titoli è legata alla domanda di moneta la politica fiscale non sempre può essere separata dalla politica monetaria (salvo politiche pure): Es. G finanziata con emissione di titoli Ipotesi: G finanziata con M = un aumento della ricchezza W = la curva R(W, i) slitta verso destra (Grafico 5.1) caso 1: M assorbito da L(Y ) = i invariato caso 2: M non completamente assorbito da L(Y ) = i : la maggiore liquidità spinge i soggetti a detenere la stessa quantità di titoli con un minore tasso

42 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 42 di interesse (Grafico 5.2) = B d slitta verso destra B d dipende anche da Y : Y = L(Y ) = i = B d (Grafico 5.3) Riassumendo: con segno (, +, +) B d = B d (Y, M P, i) L dipende da B P : un aumento di W in seguito ad una emissione di titoli = slitta R(W, i) = i = L per motivi speculativi (Grafico 5.4 e 5.5) Riassumendo: con segno (+, +, ) L = L(Y, B P, i) 5.2 La curva LM Determiniamo la LM in funzione di B P (Grafico 5.6)

43 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 43 B = L : i a parità di reddito = LM Osservazione: finanziare il deficit con titoli influenza la LM Osservazione: una combinazione tra debito fruttifero (titoli) e infruttifero (moneta) può rendere stabile i (Grafico 5.6) Acquisto di titoli sul mercato aperto: M e B = LM (effetto amplificato non presente nel modello IS-LM semplice) (Grafico 5.7) 5.3 Politica fiscale Emissione di moneta Ipotesi: G finanziato con M = B d = i successivamente Y = L, B d = i (Grafico 5.8) Differenza: complessivamente i diminuisce (non costante) e maggior effetto su Y Emissione di titoli Ipotesi: G finanziato con B (Grafico 5.9)

44 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 44 = LM IS = i Il reddito è invariato: spiazzamento degli investimenti privati con la spesa pubblica differenza: IS-LM semplice G = Y Emissione di moneta e titoli se l aumento di B s supera M/P = i Y (Grafico 5.10) Osservazione: LM è sottoposta a due forze contrastanti Si può scegliere un opportuna offerta di moneta tale che i non vari = maggiore efficacia su Y 5.4 Caduta dell efficienza marginale del capitale Diminuzione di Ī = IS L offerta di titoli privati diminuisce = i = I (Grafico 5.11)

45 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 45 Il livello del reddito e la sua composizione sono invariati (Grafico 5.12) 5.5 Rigidità del tasso di interesse Supponiamo che B s non diminuisca tanto da far cadere i = equilibrio di sottoccupazione (Grafico 5.13) politica fiscale espansiva finanziata con emissione di titoli = IS LM B s = L = i al livello originario G compensa esattamente I = equilibrio piena occupazione (Grafico 5.13) politica monetaria espansiva M P = Bd B s (operazione mercato aperto) = i diminuisce tanto da ripristinare il livello di I

46 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 46 si raggiunge un equilibrio di piena occupazione Differenze: nel primo caso G compensa I; nel secondo caso è il tasso di interesse che riporta gli investimenti al livello originario 5.6 Politica fiscale con eccessiva emissione di titoli la curva LM con intensità maggiore della IS (Grafico 5.14) spiazzamento della spesa privata da parte della pubblica (sovraspiazzamento) possibile soluzione: politica monetaria espansiva Osservazione: una politica monetaria espansiva è sempre tale che Y Y p mentre la fiscale no 5.7 Algebra Si ipotizzi la funzione di domanda di moneta della forma L = ky + (λ B P hi), 0 λ 1

47 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 47 λ = 0 = IS-LM semplice la componente speculativa varia da λb/p (tasso nullo) a zero (per un tasso critico i B ) (Grafico 5.15) M/P = L = (curva LM) i = k h Y 1 M λb h P = k h Y 1 M b h P dove M b = (M λb) rappresenta l offerta nominale netta di moneta B s = LM (Grafico 5.17) ricordando la IS l equilibrio (IS=LM) i = A b Ȳ αb Y = βa + γ M b P Politica fiscale espansiva con emissione di titoli Y = β A γλ B P

48 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 48 G = B P = Y ᾱ(h λb) = β λγ = G h + bkᾱ Osservazione h > λb = p.fiscale efficace (Grafico 5.18) Se λ = 0 la condizione è sempre soddisfatta Se h/b = λ > ) = spiazzamento (Grafico Se 0 < h/b < λ = sovraspiazzamento (Grafico 5.20) = equilibrio di sottoccupazione Osservazione: supponiamo che A = c T R e B/P = T R = Y T R = cβ λγ = ᾱ(ch λb) h + bkᾱ Osservazione: la condizione 0 < ch/b < λ è meno stringente Osservazione: è possibile che ch/b < λ < h/b

49 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 49 L effetto su i è positivo i = kᾱ h + bkᾱ A 1 M b h + bkᾱ P G = B/P = i G = kᾱ + λ h + bkᾱ > Politica fiscale espansiva con emissione di moneta G = M/P = Y = β A + γ M P Y G = β + γ > 0 L effetto su i è ambiguo i G = kᾱ 1 h + bkᾱ = k [1 c(1 t)] h ᾱ + bk

50 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta Politica monetaria Espansione dell offerta di moneta Y M/P = γ > 0 i M/P = 1 h + bkᾱ < 0 Operazioni sul mercato aperto ( M/P = B/P ) Y M/P (effetto rinforzato) = (1 + λ)γ > 0 i M/P = 1 + λ h + bkᾱ < 0

51 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 51 6 Il modello domanda-offerta aggregata l indice dei prezzi diventa una variabile endogena 6.1 Funzione domanda aggregata L equazione del reddito di equilibrio Y = βa + γ M b P evidenzia una relazione tra Y e P : se P varia allora varia M b /P = spostamenti della LM La funzione di domanda aggregata viene espressa da (Grafico 6.1) dy d dp = γ M b, P 2 d2 Y d dp 2 Y d = βa + γ M b P = 2γ M b P 3 P 0 = Y d (asintoto orizzontale) P = Y d βa (asintoto verticale) E Y,P = dy d dp P Y d = γ M b P Y d = γ M b P βa+γm b

52 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 52 P 0 = E Y,P 1 P = E Y,P 0 Osservazione: la domanda aggregata diminuisce in modo meno che proporzionale rispetto all indice dei prezzi A, M b = Y d Esempio: G finanziata da M e B/P tale da lasciare invariato M b (Grafico 6.2) Esempio: aumenta M = riduce la concavità della Y d (Grafico 6.3) Caso classico: Y d = (1/k)M b /P (Grafico 6.4 a) Caso keynesiano: Y d = ᾱa (Grafico 6.4 b) Effetti politica fiscale finanziata con titoli Y d = β λγ 0 h/b λ G Effetti politica fiscale finanziata con moneta Y d G = β + γ > 0

53 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta Funzione di produzione aggregata Si parte da una funzione di produzione aggregata Y = Y (K, N) Ipotesi: K è dato (problema dell accumulazione e aggregazione del capitale) Ipotesi di omogeneità: N quantità fisiche di lavoro omogeneo ( = saggio del salario monetario uniforme) Ipotesi: legge dei rendimenti decrescenti di Y = Y (N) forma esplicita Y = Y (N) = 1 2g N 2 + N g N, N, g > 0 derivata prima e seconda dy dn = 1 g N + N g d 2 Y dn 2 = 1 g < 0

54 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 54 Per N = N si ha Y = N 2 /2g (Grafico 6.5) Massimizzazione del profitto Π n = P Y (N) wn = dπ n dn = P dy dn w = 0 = P ( 1 g N + N g ) w = 0 = domanda di lavoro (Grafico 6.6): N d = N g w P g sensibilità di N d rispetto a w P N indice dello sviluppo tecnologico 6.3 Offerta di lavoro, N s, classica e keynesiana Ipotesi keynesiana: N s variabile esterna indipendente da w p e w dato e rigido verso il basso Politica dei redditi: le parti sociali (imprese e sindacati) fissano w

55 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 55 Ipotesi classica: N s dipende da w p, entrambi variabili endogene Analizziamo le conseguenze dell ipotesi keynesiana Equilibrio mercato del lavoro N s = N p = N d (Grafico 6.7) individua il saggio del salario walrasiano (w/p) un aumento di w, a parità di P, determina disoccupazione Osservazione: nel modello keynesiano l equilibrio del mercato del lavoro dipende dalla domanda aggregata (che determina la produzione) che a sua volta dipende da P (fissato dall incontro della domanda e offerta) Risultato: w dato e rigido, P incompatibile determinano w/p diverso dal salario walrasiano = disoccupazione involontaria (equilibrio di disoccupazione) 6.4 Funzione keynesiana di offerta aggregata Nella funzione di produzione

56 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 56 Y = Y (N) = 1 2g N 2 + N g N sostituiamo a N la domanda di lavoro Algebra: N d = N g w p Y = Y (N) = 1 2g ( N g w p )2 + N g ( N g w p ) = (offerta aggregata) Derivate: Y s (P ) = g 2 (w p ) g N 2 dy s dp = gw2 p 3 > 0 d 2 Y s dp 2 = 3gw2 p 4 < 0

57 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 57 Y (P ) = 0 per P = gw N e Y (P ) 1 2g N 2 per P 0 Y s Y p 1 2g N 2 Determinazione grafica (Grafico 6.8) 6.5 Soluzione di equilibrio L equilibrio Y s = Y d (Grafico 6.9) ovvero g 2 (w P ) g N 2 = βa + γ M b P ( N 2 2g βa)p 2 + γm p P + gw2 2 = 0 Soluzione di un equazione di 2 grado ax 2 +bx+ c = 0 x 1/2 = b ± (b2 4ac) 1/2 2a P = γm b ± [γ 2 M 2 b + 2g( N 2 2g βa)w2 ] 1/2 2( N 2 2g βa)

58 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 58 Prezzo di equilibrio (PE) P = γm b + [γ 2 M 2 b + 2g( N 2 2g βa)w2 ] 1/2 2( N 2 2g βa) Reddito di equilibrio (RE) Y = g 2 ( w + 1 P )2 2g N 2 = βa + γ M b P PE è omogenea di primo grado in M b e w RE è omogenea di grado zero in M b e w PE generalizza 2 teorie dell inflazione Teoria quantitativa della moneta P = MV Y (non vale soltanto quando h = 0 e dipende anche dall offerta di titoli) Inflazione per spinta dei costi: i prezzi dipendono dai costi di produzione Esempio (teoria del mark-up) P = w N (1 + q) Ipotesi: Y > Y p (Grafico 6.10)

59 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 59 l equilibrio è dato dall incontro tra offerta e domanda Y p = βa + γ M b P P = γm b Y p βa (P E 2) P E 2 omogenea di primo grado in M b e ripropone la teoria quantitativa della moneta generalizzandola (P dipende da M b e non siamo nel caso h = 0) Inflazione per eccesso di domanda La P E 2 esprime l indice dei prezzi di domanda L indice dei prezzi di offerta da cui (P E 3 ) Y p = g 2 ( w P 0)2 + N 2 2g P 0 = gw ( N 2 2gY p ) = w 1/2 [ 1 ( N g 2 2gY 2 p )] = w 1/2 [ 2g ( N 2 g 2 2g Y p

60 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 60 Se P > P 0 le imprese realizzano extraprofitti: a) w = P 0 P b) politiche monetarie/fiscali restrittive = Y d = P P 0 Se P = P 0 e Y = Y p a) p. monetaria espansiva: M b, P (P E 2 ), Y costante b) p. dei redditi: w P (PE) Y = equilibrio sottoccupazione (p. monetarie/fiscali espansive). Osservazione: effetti N c) M b = Y, P (PE) Equilibrio di sottoccupazione d) w = P, Y costanti P 0 = extraprofitti e) Se w, M b variano proporzionalmente: proprietà di omogeneità (P E 2 ) P = P 0 (P E 3 ) = γm b Y p βa = w [ 2 g ( N 2 2g Y p)] 1/2

61 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 61 M b = Y p βa [ 2γ2 g ( N 2 2g Y p)] 1/2w Esprime come deve variare M b al variare di w per mantenere il reddito di piena occupazione (dipende dalla distanza di Y p dai valori massimali βa e N 2 2g ) Osservazione: = dm b = Y p βa [ 2γ2 g ( N 2 2g Y p)] 1/2dw = dm b = w Y p βa dw M b M b [ 2γ2 g ( N 2 2g Y p)] 1/2 w dm b = dw M b w Altre variabili di equilibrio i = A b Y ᾱb = k h Y 1 M b h P

62 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 62 N = N g w P u = N p N N p C pr = C + c(y + T R T ) T = ty I = Ī bi S pr = (Y + T R T ) C 6.6 Omogeneità e teorie dell inflazione equilibrio di sottoccupazione Ipotesi: w, M b 10 % (Grafico 6.11): nessun effetto reale (spirale inflazionistica prezzi-salari)

63 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 63 Operazione di mercato aperto: M b = 10(1 + λ)% = Y d = 10γ(1 + λ)% = LM, Y d = Y, P, N, i, w/p Se Y = Y p (Grafico 6.12) - M b = Y d ; la IS, LM invariate; i invariato (tasso naturale di interesse) Infatti: se M b2 = ρm b1 per la P E 2 P 2 = γ Y p βa (ρm ρλb) = ρp 1 Osservazione: anche in un operazione di mercato aperto i non varia (la LM non varia). Infatti: M b2 = ρm b1 = M b2 P 2 = ρm b1 ρp 1 = M b1 P 1 - P = w/p = eccesso di domanda di lavoro: w = Y s = P 0 P (w/p resta costante) Variazioni verso il basso di w non hanno effetti reali (vedi caso d))

64 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 64 - se w ma il salario reale non varia: nessun effetto - se w e w/p = P, Y (vedi caso b)) In piena occupazione: eccesso di domanda provoca inflazione; un aumento di w provoca inflazione e disoccupazione (stagflazione) Stagflazione: se M b nella stessa % del salario (vedi e)), allora P e w/p resta invariato 6.7 Curva di Phillips 1958: Phillips riportò in un grafico il tasso di inflazione in funzione del tasso di disoccupazione nel Regno Unito ( ) 1960: Samuelson e Solow per gli Stati Uniti ( ) Dal 1970: relazione tra tasso di disoccupazione e variazione del tasso di inflazione Ricordando N = N g w P e u = N p N N p si ricava la versione keynesiana della curva di Phillips

65 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 65 u = (1 N N p ) + Derivate prima e seconda gw N p P du dp = gw N p (P ) < 0 2 d 2 u d(p ) 2 = 2gw N p (P ) 3 > 0 Piena occupazione: u = 0 = P 0 = gw N N p P = u (1 N/N p ) P 0 = u Rappresentazione grafica (Grafico 6.13) La curva è parametrizzata da w (Grafico 6.14) A parità di w, la curva esprime un trade off tra inflazione e disoccupazione che dipende dalla rigidità del saggio del salario P. espansive riducono u (Y d Grafico 6.11), aumenta P, Y, N Se w è indicizzato la curva diventa una verticale

66 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 66 Per i classici il trade off può esistere nel breve periodo ma scompare nel lungo NMK (Nuova Macroeconomia Keynesiana): analisi micro della concorrenza imperfetta come fondamento della macro. Esiste un NAIRU (nonaccelerating inflation rate of unemployment) con inflazione costante che risulta dalla compatibilità delle richieste delle parti sociali (imprese e sindacati)

67 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 67 7 Equilibri walrasiani, keynesiani e disequilibri 7.1 Flessibilità del salario e piena occupazione Un salario elevato e rigido verso il basso causa un equilibrio di disoccupazione (Grafico 7.1) Riequilibrio automatico: se w = = Y P = w/p Y s Saggio del salario walrasiano w/p = N N p g Per Keynes il riequilibrio può avvenire soltanto nel lungo periodo 7.2 Equilibri keynesiani e walrasiani Ricordiamo la PE: P = γm b + [γ 2 M 2 b + 2g( N 2 2g βa)w2 ] 1/2 2( N 2 2g βa) considerandola funzione di (M b, w) diventa la curva degli equilibri keynesiani (EK) (Grafico 7.2)

68 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 68 P = P (M b, w) (P, w) P (M b, w) garantiscono Y s = Y d l intercetta orizzontale è P = γm b N 2 2g βa la retta del saggio del salario reale walrasiano (RW) w = N N p P g il punto di incontro tra EK e RW: equilibrio walrasiano EK e RW dividono lo spazio (P, w) in 3 regioni (regimi di disoccupazione): I. Disoccupazione classica (salario troppo elevato): EDB, EOL II. Disoccupazione keynesiana (insufficienza della Y d ): EOB, EOL III. Inflazione repressa: EDB, EDL La teoria del disequilibrio studia tre regimi, la teoria keynesiana studia i punti che stanno nella EK

69 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta Politica fiscale e monetaria Ipotesi: equilibrio keynesiano w rigido verso il basso (Grafico 7.4) politica dei redditi: ridurre il costo del lavoro, eliminare il minimo delle retribuzioni,... politica monetaria espansiva: M b = P ( ) gli effetti della politica fiscale dipendono dalle modalità di finanziamento (con emissione di moneta P ( ) ) politica fiscale finanziata con aumento delle imposte (Haavelmo): la EK si sposta di poco politica fiscale finanziata con titoli: G = B Differenziando rispetto a G = B si ottiene P = γm b N 2 2g βa dp dg = λγ( N 2 2g βa) + βγm b ( N 2 2g = βa)2 γ[βm b λ( N 2 2g βa)] ( N 2 2g βa)2

70 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 70 esiste un λ 0 t.c. il numeratore della frazione si annulla λ 0 = λ λ 0 βm βb + ( N 2 2g βa)2 = dp dg meccanismo di trasmissione Partiamo da un equilibrio di sottoccupazione (Grafico 7.5) M b = LM i = Y d = P = LM i w/p Osservazione: livelli più elevati delle variabili monetarie (M b, w, P ) rispetto al riequilibrio automatico Se accompagnata da una politica fiscale espansiva: IS è possibile mantenere i invariato

71 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta Politica economica in piena occupazione Partiamo da un equilibrio di piena occupazione: se M b = effetti soltanto nominali Definiamo la IS di piena occupazione (Grafico 7.6) i = A b Y p ᾱb = i = ᾱa Y p ᾱb e la LM di piena occupazione i = k h Y p 1 M b h P che tende a k h Y p per P e ha intercetta orizzontale P = M b ky p il punto di incontro delle 2 curve (si veda la PE2) P = γm b Y p βa p. monetaria: M b = P (Grafico 7.7) p. fiscale ( G = T ): spiazzamento C; la IS invariata

72 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 72 p. fiscale ( G = B): spiazzamento di I: IS = i, P invariato (Grafico 7.8) p. fiscale ( G = M): effetti reali e nominali (Grafico 7.9) P = M b /P = Y d invariata 7.6 Progresso tecnico innovazioni di processo e di prodotto N = Y (N) (Grafico 7.14) Progresso tecnico in piena occupazione (Grafico 7.15) effetti sulla domanda di lavoro (Grafico 7.16) effetti sull offerta aggregata (Grafico 7.17) effetti su EK e RW (Grafico 7.18) Partiamo da un equilibrio walrasiano (Grafico 7.19): il progresso tecnico determina un incremento della produzione e una diminuzione dei prezzi. I lavoratori godono di un salario reale più elevato

73 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 73 Osservazione: se i prezzi fossero rigidi = a) maggiori profitti (disoccupazione keynesiana) b) maggiori salari. Soluzione: politiche espansive 7.7 Salario nominale e produttività del lavoro Ricordiamo il punto b partiamo da un equilibrio walrasiano (Grafico 7.22) Ipotesi: N = w proporzionalmente = Y s ruota in senso orario caso a: BC asseconda L(Y ) = Y d w/p, Y p i P invariati caso b) Y più contenuto, P Osservazione: se w entro i limiti della produttività del lavoro nessun effetto inflazionistico e si mantiene la piena occupazione

74 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 74 8 Aspettative e nuova macroeconomia classica Asimmetria di comportamento tra imprese e famiglie nell impostazione keynesiana Principale critica della scuola classica: microfondare la macreconomia (si pensi all offerta del lavoro) w e N s sono endogene; non esiste la politica dei redditi che influenza la Y d gli equilibri di sottoccupazione sono riconducibili ad errate aspettative sui prezzi nel lungo periodo entrambe le impostazioni concordano sull esistenza di un equilibrio walrasiano 8.1 Offerta di lavoro Problema di massimizzazione U = U(Y, T L) U Y, U T L > 0 U Y Y, U T LT L < 0 N s = T C T L

75 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 75 Vincolo di bilancio P Y + wt L = wt C + P Π = W max Y U(Y, W P Y w ) = U T L = w U Y P Rappresentazione grafica (Grafico 8.1) Otteniamo pertanto Y = Y (w/p ) e N s = T C T L(w/P ) Se w/p = (Grafico 8.1) Effetto ricchezza e sostituzione Π perchè Π = Y w P N Se w/p elevato: effetto reddito > effetto sostituzione (Grafico 8.2) 8.2 Curva classica di offerta aggregata equilibrio N s = N d (Grafico 8.3) Piena occupazione walrasiana e disoccupazione volontaria (frizionale e strutturale)

76 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 76 tasso naturale di disoccupazione (condizioni istituzionali, costi di ricerca e mobilità,...) occupazione walrasiana = Y (produzione walrasiana o di piena occupazione) curva classica di offerta aggregata Y s variazione dei gusti delle famiglie (Grafico 8.4) progresso tecnico (Grafico 8.5) 8.3 Aspettative rappresentano un valore atteso delle variabili economiche e sono in grado di influenzarne i valori correnti Esempio: aspettative inflazionistiche π a = P a t+1 P t P t Caratteristica del mercato del lavoro: elevati costi transazionali per chi offre e domanda lavoro e asimmetria informativa sull aspettativa sull indice dei prezzi

77 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 77 Fissato il livello dei prezzi, la domanda di lavoro può essere rappresentata in funzione del saggio del salario nominale (Grafico 8.6): le imprese domandano lavoro in funzione del saggio del salario reale effettivo Le famiglie offrono lavoro in funzione del saggio del salario reale atteso (Grafico 8.7) 8.4 Curva di offerta aggregata di breve periodo Partendo da una situazione di equilibrio, supponiamo che i prezzi aumentino ma che le aspettative delle famiglie non varino w in misura meno che proporzionale rispetto ai P = w p = equilibrio di sovraoccupazione (Grafico 8.8) il caso opposto individuerebbe un equilibrio di sottoccupazione le curve Y s e Y s (P a ) si incontrano in corrispondenza dell indice dei prezzi atteso dalle famiglie

78 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 78 Quando le famiglie adeguano le aspettative al rialzo, il saggio reale torna al livello walrasiano, la Y s (P a ) slitta verso l alto e la produzione è al suo livello naturale l equibrio macroeconomico viene rappresentato nel Grafico 8.10 Se le aspettative non variano, variazioni di Y d determinano nel breve periodo variazioni procicliche di P e Y : Grafico 8.11 Supponiamo che le aspettative si adeguino secondo un processo adattivo Pt a = P t 1 (prima scuola monetarista): Grafico 8.12 Conclusione: esiste un equilibrio naturale del sistema economico (equilibrio walrasiano) che può essere alterato dalla politica economica soltanto nel breve periodo a causa della lentezza con cui si adeguano le aspettative delle famiglie. Nel lungo periodo la politica economica ha effetti soltanto sui prezzi Osservazione: adeguamenti infondati delle aspettative determinano nel breve periodo variazioni controcicliche del reddito rispetto ai prezzi

79 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 79 (Grafico 8.13) 8.5 Curva di Phillips La rigidità del saggio del salario è sostituita dalla rigidità delle aspettative Fissando le aspettative π a = 0 e variando Y d, è possibile rappresentare il tasso di inflazione in funzione del tasso di disoccupazione π = f(u) (Grafico 8.14) In generale la curva di Phillips aumentata delle aspettative π = f(u) + π a Nel lungo periodo il trade off scompare (Grafico 8.15) 8.6 Aspettative razionali Critica della NMC: le aspettative adattive comportano un errore sistematico di previsione L aspettativa razionale è un aspettativa matematica condizionata da tutte le informazioni disponibili

80 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 80 Si suppone che le aspettative razionali si formino come il modello economico rilevante prevede che si formino le variabili effettive (coerenza) il modello rilevante è quello walrasiano dell equilibrio economico generale Quando si forma Y da è possibile individuare il livello dei prezzi effettivo coerente con le aspettative di domanda: se le aspettative sono corrette, l equilibrio effettivo è quello walrasiano (Grafico 8.16) 8.7 Teorema di inefficacia Se le informazioni disponibili sono incomplete o incorrette: P P a Y d t = Yt 1 d + Yt da + Y na t Aumenti e diminuzioni anticipate della domanda ( Yt na = 0) determinano variazioni proporzionali dei prezzi e lasciano invariato il reddito (Grafico 8.17): proprietà di omogeneità Se ( Y na t 0) si hanno anche effetti reali

81 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 81 L equilibrio temporaneo di sotto/sovraoccupazione è dovuto a carenza di informazione l equilibrio walrasiano è un equilibrio di completa informazione Teorema di inefficacia: politiche economiche note e anticipate provocano soltanto inflazione. Critica di Lucas: i modelli ipotizzano che le credenze degli agenti non varino con le manovre di politica economica = pessima capacità previsiva dei modelli.

82 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 82 9 Aspettative sui tassi di interesse 9.1 Relazione di Fischer il tasso di interesse reale rappresenta la remunerazione effettiva del capitale, ovvero il tasso di interesse nominale depurato del tasso di inflazione atteso esiste una relazione che lega il tasso di interesse nominale e reale (relazione di Fisher) Siano n t e i t il tasso di interesse nominale e reale ad un anno, ovvero: se oggi presto 1 euro domani ottengo (1 + n t ) euro se oggi presto 1 unità di bene domani ottengo (1 + i t ) unità di bene Se 1 unità di bene costa oggi P t e domani P a t+1, e volessi prendere a prestito del denaro per acquistare una unità di bene oggi, domani restituiro (1 + n t )P t euro che tradotto in termini reali = (1 + n t ) P t P a t+1 pertanto possiamo scrivere

83 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 83 (1 + i t ) = (1 + n t ) P t P a t+1 Ricordando che P a t+1 P t = 1 + π a t, si ottiene ovvero (1 + i t )(1 + π a t ) = (1 + n t ), i t n t π a t 9.2 Domanda di moneta e LM La curva IS considera il tasso i Anche la LM considera i se i soggetti non sono affetti da illusione monetaria (che si verifica quando i soggetti economici decidono in funzione del valore nominale della moneta) Formalizziamo la domanda nominale di moneta al tempo t L n t = kp a t Y t + P a t λ( B t P t ) h(1 + i t )(1 + π a t )

84 CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 84 ovvero L n t = kpt a Y t + Pt a λ( B t ) h(1 + i t ) P t a P t normalizzando P t 1 = 1 si ottiene L t = Ln t P a t P t 1 = ky t + λ( B t P t ) h(1 + i t ) Critica: la domanda di moneta non tiene conto delle aspettative sul tasso di interesse Se le aspettative sono al rialzo = conviene comprare titoli domani = aumenta la domanda di moneta per motivi speculativi (nonostante il tasso di interesse corrente rappresenti il costo opportunità del tenere moneta) Infatti supponiamo che per ogni euro investito in titoli oggi, si ottenga il tasso corrente i e che per ogni euro investito domani si ottenga i a, il cui valore attuale sarà ia 1+i a Se i > ia 1+i a acquisto titoli oggi, se i < ia rinvio l acquisto di titoli 1+i a

5 IS-LM e il mercato dei titoli

5 IS-LM e il mercato dei titoli CdL: EGA - Macroeconomia - Docente: Stefano Matta 24 5 IS-LM e il mercato dei titoli 5.1 Moneta e titoli limite del modello IS-LM semplice: - i fattori che determinano spostamenti della IS sono separati

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