Pacchetti anti-crisi nei paesi dell Unione Europea e interventi di politica industriale

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1 IEFE Centre for Research on Energy and Environmental Economics and Policy Pacchetti anti-crisi nei paesi dell Unione Europea e interventi di politica industriale Augusto Ninni Università di Parma e IEFE-Bocconi 9 ottobre 29 1

2 E nell ultimo trimestre del 28 che la crisi finanziaria iniziata nell estate del 27 - si trasmette all economia reale: il GDP Ocse scende del 2,1 % rispetto allo stesso periodo dell anno precedente La gran parte dei paesi predispone, tra il novembre 28 e i primi mesi del 29, dei pacchetti di stimolo fiscale addizionali rispetto agli interventi promossi in campo finanziario (gli USA si muovono prima) e motivati esclusivamente dalla crisi in atto 2

3 Questi pacchetti sono di dimensione (assoluta e relativa) fortemente diversa da paese a paese Si ritiene che incidano sulle differenze fra paesi a) la gravità della crisi attesa; b) le condizioni di finanza pubblica dei singoli paesi; c) la consistenza degli stabilizzatori automatici In tutto si stima che rappresentino circa il 3.5 % del Pil dell area Ocse 3

4 Difficoltà a confrontare i vari dati a seconda delle fonti (Oecd, Imf, Ilo, Bruegel, singoli studiosi ) Variano periodi di riferimento (nov 8-marzo/apr 9) Piani annunciati, non sempre decisi e poi cominciati ad erogare Fonte Ocse: FISCAL PACKAGES ACROSS OECD COUNTRIES: OVERVIEW AND COUNTRY DETAILS del 31 marzo 29, alla base delle valutazioni comparate dell Economic Outlook e di non facile reperibilità dati Solo nel caso italiano, nella parte finale della presentazione, si è fatto riferimento diretto alla fonte nazionale: ciò pregiudica la confrontabilità fra paesi 4

5 Pacchetti di stimolo fiscale USA Cina Brasile Germania Russia Giappone Canada Spagna Australia Korea (apr-maggio) Regno Unito (Francia) Dimensione assoluta dei pacchetti (a marzo 9), miliardi USD % PIL 28 5, ,3 4,1 3,5 4,6 4,9 1,4,6 5

6 La risposta dell UE alla crisi economica Il programma di intervento sull economia reale dell UE si articola su due documenti presentati dalla Commissione: l European Economic Recovery Plan (nov. 28) il Temporary Community Framework for State Aid Matters (dic 28) 6

7 Secondo quest ultimo intervento, l Aiuto di Stato diventa compatibile se: E di importo limitato (non superiore a 5,) E addizionale rispetto alla normale politica degli aiuti: viene dato solo ad imprese non in stato di difficoltà alla data del 1 luglio 28 Non è selettivo nei confronti dell estero: non si riferisce solo alle esportazioni né discrimina le importazioni in favore della produzione interna E momentaneo: non deve durare oltre il 31 Dicembre 21 7

8 Nelle parole della Commissione, le politiche interne devono essere timely, limited in the time span, well focused, stemming from coordination ma anche pur tenendo conto del Patto di Stabilità e di Crescita, devono rilanciare la competitività dell UE nel lungo periodo, attraverso investimenti intelligenti ( smart investments) 8

9 Smart investments Capitale umano; Efficienza energetica; Per rivitalizzare industrie in difficoltà (automobilistica, costruzioni) occorre utilizzare tecnologie pulite Infrastrutture; Interconnessioni. 9

10 Quindi la politica dell UE ha due riferimenti Nel breve periodo anticiclica Nel lungo periodo perseguire obiettivi di politica industriale (secondo la nuova politica industriale ) e sviluppare la competitività 1

11 Misure dal lato della domanda e misure dal lato dell offerta Domanda: Misure anticicliche che difendono il potere d acquisto (e il benessere) dei lavoratori e dei consumatori (o spesso delle loro fasce più deboli): riduzione del carico fiscale, interventi sul welfare, aumento dei trasferimenti alle famiglie, aumento dei consumi pubblici 11

12 Offerta: Misure che agiscono sul breve periodo: riduzione delle imposte sugli utili; aumento di trasferimenti alle imprese; misure di incentivo ai consumatori per acquisti selettivi di cui beneficiano le imprese (es. nuove automobili) Misure che agiscono sul lungo periodo: Investimenti pubblici e infrastrutture (materiali e immateriali: trasporti, istruzione, R&S, efficienza energetica, sicurezza ambientale ) 12

13 Pacchetti di stimolo economico in paesi UE (nov 28 marzo 29), fonte: Oecd Germania Francia Regno Unito Italy Spagna Polonia Svezia Olanda Austria Pacchetti totali / GNP % 3, 1,2 1,4 -,1 3,5 1, 2,8 1,5 1,1 Solo politiche di offerta / GNP % 1,4,9,1,1 1,4 1,2,4,4,2 13

14 I pacchetti di stimolo economico nella UE sono mediamente intorno all 1,2 %: ma escludendo i paesi con pacchetti restrittivi (Ungheria, Irlanda) il peso medio sul Pil è dell 1,6 %, minore in ogni caso di molti paesi non UE (US: 5,6 %; Korea 4,9 %; Giappone 2 %) stabilizzatori automatici, ammortizzatori sociali Negli UE il peso degli interventi dal lato della domanda è mediamente superiore a quello degli interventi dal lato dell offerta (prevale l ottica antirecessiva di breve periodo) 14

15 Il peso del supply-side nei pacchetti UE è superiore a quello dei non UE Le politiche supply-side nei paesi UE sono sempre positive (mentre lo stesso non vale per il lato della domanda) 15

16 Dettagli dei pacchetti di stimolo fiscale, paesi UE: Ocse, marzo 9 (milioni di euro) Austria Belgio Francia Germania Regno Unito Spagna Polonia Svezia Totale Offerta Investime nti pubblici e infrastrutt Trasf. alle famiglie, per acquisti specifici Trasf. alle imprese e aiuti settoriali Riduzione imposte sugli affari Totale Domanda , Olanda 2528 n.d Italia

17 Aspetti di politica industriale della componente supply-side nei pacchetti UE I classici investimenti pubblici in infrastrutture (soprattutto nei trasporti e nella R&D) sono in Europa la voce di spesa più importante Frequente anche la riduzione dell imposta sugli affari Quando si tratta di interventi settoriali, soprattutto industria automobilistica e costruzioni Verso questi settori e su un piano più orizzontale si muove l intervento verso l adozione di green technologies : verso l Ökologische Industriepolitik Una raffigurazione comparabile di questi ultimi 17 interventi è difficile ma fattibile

18 Il caso italiano Decreto legge n. 185, Misure di sostegno alla domanda interna e all occupazione Decreto legge n. 5, Misure di sostegno ai settori industriali in crisi Poca chiarezza (e poca trasparenza) sulle modifiche istituzionali (creazione di Fondi ad hoc e riduzione del FAS) spostamento di risorse 18

19 Le misure anticrisi in Italia per tipologia di intervento (milioni di euro e in % del Pil) Sostegno alla domanda di specifici settori produttivi (b) () 186 (,7) () Sussidi diretti per specifici settori produttivi (b) 1359 (,9) 864 (,6) 143 (,1) Sostegno agli investimenti in infrastrutture (l) () 452 (,3) 2 (,1) Sostegno ad investimenti in innovazione e attività di R&S (l) 5 (,3) 573 (,4) () Rafforzamento della flessibilità sul mercato del lavoro (l) () 1329 (,9) 1329 (,9) Totale interventi dal lato dell offerta 1859 (,12) 434 (,29) 1672 (,11) Sostegno al potere d acquisto delle famiglie (incl. imposta su redditi da lavoro) 65 (,4) 3197 (,21) 443 (,3) Interventi su mercato lavoro (CIG) 15 (,1) 716 (,5) 185 (,2) Totale interventi dal lato della domanda 8 (,5) 3913 (,26) 2248 (,5) TOTALE 2659 (,17) (,75) 751 (,49) Fonte: ns. elaborazioni su Dpef , luglio 29 19

20 Incidenza % sul Pil degli interventi anti-crisi in Italia, 28/21 (cfr. tab. p. 13) 28/21 Offerta, breve periodo,8 Offerta, lungo periodo,1 Domanda e potere d acquisto,12 2

21 Quindi Ricorrendo alle cifre ufficiali, lo sforzo italiano risulta più elevato ma decisamente basso rispetto agli altri paesi Si è mosso in ritardo Limitato il riferimento a temi orizzontali (energia e ambiente), nessun riferimento a R&D Efficacia delle misure discutibile (v. elettrodomestici) 21

22 Due ragioni ufficiali : 1. Italia è in una posizione migliore rispetto ad altri paesi 2. Problema del debito 22

23 1. Italia in una posizione migliore? Total Measures/GNP IRE HUN GER SPA FIN SWE DEN NLD UK BEL AUT POR ITA LUX CZ SLK FRA POL Expect.Var. GDP 29 (Spring 29) Grafici di Andrea Lasagni 23

24 Dinamiche attese di alcune variabili, 29-8 (EU, forecasts of Spring 9) Consumi privati Investim. fissi Totale doman da interna Output ga p Peggioramento del tasso di disoccupazione GDP Germany -6,6-1,7-5,9 1,6-5,3 France -,2-7,1-2,4-5,3 2,5-3,3 Italy -3-11,7-3,8-7,3 2,4-4,3 UK -2,2-12,5-4, ,7 Euro area -1,3-9 -2,8-6,3 2,6-4,1 24

25 Germany Prev GDP 29 primavera 9-5,3 Prev GDP 29 settembre 9-5,1 France -3,3-2,1 Italy -4,3-5, UK -3,7-4,3 Euro area -4,1-4, 25

26 2. Il debito è troppo alto? Total Measures/GNP LUX CZ SLK SPA FIN DENSWE IRE GER NLD UK AUT POL POR FRA HUN debt-gdp ratio BEL ITA Graph by Andrea Lasagni 26

27 Parzialmente corretto (anche l Ocse accetta questa spiegazione) ma Giappone e Belgio hanno sviluppato manovre più estese Il rapporto può anche peggiorare se a fronte di una costanza del numeratore (il debito) il denominatore (il pil) peggiora! 27

28 Grazie per l attenzione! 28

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