News Panel Consumi Acquisti Domestici: VINO&SPUMANTI (1)
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- Casimiro Graziani
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1 Consumi Indagini speciali News Panel Consumi Acquisti Domestici: VINO&SPUMANTI (1) N La tendenza degli acquisti La tendenza degli acquisti in volume ll volume degli acquisti domestici di vino e spumanti, negli ultimi cinque anni, è diminuito ad un tasso di variazione medio annuo (tvma) I del -2,4%, passando da 9,65 a 8,57 milioni di ettolitri. A subire i cali più significativi il vino da tavola, il cui decremento medio ha sfiorato i tre punti percentuali. Più contenute le flessioni per il vino Doc+Docg (-1% annuo). In calo del 2,4% l anno anche lo spumante. Tra i vini Doc+Docg, bene il bianco (+0,6% annuo) a testimoniare una inversione di tendenza nelle preferenze degli italiani tra il vino a denominazione rosso e il bianco, a favore di quest ultimo. Inversione di tendenza peraltro confermata anche dall evoluzione del mercato all origine, dove negli ultimi due anni si è manifestato un buon andamento dei prezzi per le denominazioni d origine bianche, contrapposto ad un peggioramento per i Doc+Docg rossi. Non sembra incontrare il favore dei consumatori, al contrario, il Doc+Docg rosato che ha perso in media ogni anno circa il 13% dei volumi acquistati. Il rosato da tavola, al contrario, è, tra i vini di largo consumo, quello che ha manifestato le contrazioni più contenute. Tra gli spumanti, si segnalano le perdite consistenti dello Champagne (in media 7,7% annuo). Gli spumanti dolci, in ogni caso, rimangono i preferiti dei consumatori, costituendo quasi il 60% del totale di spumanti acquistati. Relativamente al trend dell ultimo anno, nel 2004 gli acquisti domestici di vino e spumante sono rimasti sui livelli del In particolare alla flessione dello spumante (-11%) si è contrapposta la crescita del vino (0,7%). Tra i vini, un aumento nel confronto tra il 2004 e il 2003 ha mostrato il vino da tavola (+1,3%), ascrivibile soprattutto al vino da tavola rosso (+2,2%), dal momento che il bianco ha invece manifestato una diminuzione (-3,5%). In calo, invece, il vino Doc+Docg (-1,2%), sia nella componente bianco (-0,5%), sia in quella rosso (-0,7%). Tab. 1 - Acquisti domestici di vino (000 lt) tvma Vino + Spumante ,4% Vino ,3% Vino Doc+Docg ,1% Doc+Docg bianco ,6% Doc+Docg rosso ,3% Doc+Docg rosato ,0% Vino da tavola ,7% Tavola bianco ,1% Tavola rosso ,0% Tavola rosato ,9% Spumante ,4% Champagne ,7% Met. Classico ,0% Dolci ,3% Altri ,4% I Il tasso di variazione medio annuo è dato dalla seguente formula: {[(q n /q 1 ) 1/n ]-1} x 100 Dove q n è il volume di acquisti domestici nell ultimo anno del periodo (in questo caso 2004), q 1 è il volume di acquisti domestici nel primo anno del periodo (2000), n è il numero degli anni considerati nel periodo in analisi (in questo caso 5). Elevare a 1/n equivale ad estrarre la radice ennesima del rapporto della formula di cui sopra.
2 La tendenza degli acquisti in valore Sul fronte della spesa le tendenze risultano diverse. In media, la spesa per vino e spumanti negli ultimi cinque anni è aumentata di un punto percentuale all anno, passando da 1,63 a 1,71 miliardi di Euro. La crescita è totalmente ascrivibile ai vini a denominazione d origine, per i quali la spesa complessiva è aumentata ad un tvma del 4%. Sostanzialmente stabile l esborso per il vino da tavola (-0,3% annuo), mentre un calo ha manifestato quello per gli spumanti (-2% annuo). Aumenti generalizzati per tutte le tipologie di vini Doc+Docg, con la sola eccezione del rosato. Tra i vini da tavola, la spesa è risultata in crescita solo per il rosso. Tab. 2 - Acquisti domestici di vino (000 ) tvma Vino + Spumante ,0% Vino ,4% Vino Doc+Docg ,1% Doc+Docg bianco ,0% Doc+Docg rosso ,0% Doc+Docg rosato ,7% Vino da tavola ,3% Tavola bianco ,0% Tavola rosso ,6% Tavola rosato ,5% Spumante ,0% Champagne ,7% Met. Classico ,5% Dolci ,4% Altri ,0% Penetrazione dei prodotti vs universo I prodotti che fanno parte della categoria dei vini e spumanti hanno una penetrazione piuttosto elevata. In media, nel 2004, circa l 84% della popolazione li ha acquistati almeno una volta. Tale percentuale si scompone nel 77% per il vino e nel 48% per lo spumante. Può essere interessante analizzare se e come è cambiata la penetrazione di questi prodotti negli ultimi anni. Con l ausilio della tabella riportata più sotto, si può osservare che nel 2000 il vino da tavola era, tra questi prodotti, quello con la penetrazione più elevata: ben il 68% della popolazione lo acquistava. In particolare era il vino da tavola bianco ad accaparrarsi la maggior parte delle preferenze con una penetrazione del 54%. Nel 2004 la situazione al vertice non è mutata, tuttavia sono cambiate le percentuali: sia il vino da tavola in generale, sia quello bianco in particolare hanno perso qualche punto percentuale. Al terzo posto nel 2004 il vino Doc+Docg ha scalzato il vino da tavola rosso, così come il Doc+Docg rosso ha preso la quinta posizione che nel 2000 era dello spumante dolce. Nelle retrovie di questa sorta di classifica, da notare l esigua penetrazione dello Champagne: nel 2000 appena il 4,4% della popolazione l aveva acquistato almeno una volta nel corso dell anno e nel 2004 tale percentuale è scesa al 2,4%. Tab. 3 - Penetrazione (% Acquirenti vs Universo) Vino da tavola 68,4 1Vino da tavola 64,8 2Tavola bianco 54,2 2Tavola bianco 52,4 3Tavola rosso 46,4 3Vino Doc+Docg 48,4 4Vino Doc+Docg 44,0 4Tavola rosso 46,0 5Spumanti dolci 40,7 5Doc+Docg rosso 38,2 6Doc+Docg rosso 35,0 6Spumanti dolci 38,0 7Doc+Docg bianco 28,7 7Doc+Docg bianco 29,0 8Spumanti Altri 23,4 8Spumanti Altri 18,1 9Tavola rosato 16,9 9Tavola rosato 13,4 10Met. Classico 6,8 10Doc+Docg rosato 6,6 11Doc+Docg rosato 5,7 11Met. Classico 5,9 12Champagne 4,4 12Champagne 2,4
3 Distribuzione della spesa e dei volumi acquistati Fatta cento la spesa per vino e spumanti, questa si può scomporre nelle sue componenti principali. Così, si osserva che nel 2000 il 54% del totale della spesa per tali prodotti era riservata al vino da tavola, a fronte di un 74% dei volumi, il 32% al vino Doc+Docg (21% dei volumi) e il 14% allo spumante (5,5% dei volumi). Grafico 1 - Distribuzione della spesa e dei volumi acquistati di vino e spumante nel 2000 Spumante 14% Spesa Vino Doc+Docg 32% Vino da tavola 54% Volumi Spumante 5% Vino Doc+Docg 21% Vino da tavola 74% Nel 2004 la spesa per il vino da tavola è scesa di tre punti percentuali al 51%, mentre in termini di volumi ha perso solo un punto percentuale. In calo anche la spesa per gli spumanti, scesa al 12% del totale (volumi invariati), il tutto a favore delle denominazioni d origine, le quali negli ultimi cinque anni si sono accaparrate il 37% della spesa complessiva per vini e spumanti, a fronte di un 22% dei volumi.
4 Grafico 2 - Distribuzione della spesa e dei volumi acquistati di vino e spumante nel 2004 Vino Doc+Docg Spumante Spesa 37% 12% Vino da tavola 51% Spumante 5% Volumi Vino Doc+Docg 22% Vino da tavola 73% La disaggregazione per area geografica I principali acquirenti di vino e spumante sono gli abitanti del Nord-Ovest, i quali nel 2004 ne hanno acquistato circa 2,8 milioni di ettolitri, ovvero il 32% del totale. Seguono gli abitanti del Centro, con 2,4 milioni di ettolitri (28% del totale), i meridionali con 1,9 milioni di ettolitri (22%) e gli abitanti del Nord-Est (1,6 milioni di ettolitri e 18% del totale). Gli acquisti di vino e spumante sono diminuiti nel corso dell ultimo quinquennio in tutte le aree summenzionate. La flessione ha avuto un tasso di variazione medio annuo più marcato nel Nord- Ovest (-3,5%) e nel Sud (-2,7%), più contenuto il trend negativo nel Nord-Est (- 2,3% annuo) e nel Centro (-0,7% annuo). Grafico 3 - Disaggregazione degli acquisti di vino e spumante (mln lt) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0
5 Vino da tavola Scendendo nel dettaglio e considerando il vino da tavola, gli acquisti domestici negli ultimi cinque anni sono diminuiti ad un tvma del -3,4% nel Meridione, del 3,3 nel Nord-Ovest, del 2,7% nel Nord-Est e del 1,5% al Centro. I principali consumatori di vino da tavola sono sempre gli abitanti delle regioni Nord- Occidentali, con una quota del 29% sui volumi complessivamente consumati in Italia nel Seguono le regioni centrali (27%), quelle meridionali (24%) e infine quelle Nord-Orientali (19%). Grafico 4 - Disaggregazione degli acquisti di vino da tavola (mln lt) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest Vino Doc-Docg Relativamente al vino Doc+Docg, Il 43% del consumo avviene nelle regioni del Nord-Ovest, le quali però nel periodo considerato ne hanno diminuito gli acquisti ad un tasso di variazione medio annuo del -4%. Si pensi, ad esempio, che solo cinque anni fa la metà di tutto il vino a denominazione acquistato in Italia, veniva consumato in queste regioni. Gli altri forti consumatori di vino Doc+Docg sono gli abitanti del Centro con una quota di un terzo sul totale. In quest area inoltre, gli acquisti di questo prodotto sono cresciuti ad un ritmo del 3% l anno negli ultimi cinque anni (la quota era di un quarto sul totale nel 2000). Tassi di variazione positivi hanno manifestato anche le regioni meridionali, che rimangono tuttavia il fanalino di coda del consumo di vino Doc+Docg. In calo, infine, gli acquisti anche nel Nord-Est ad un ritmo dell 1% l anno. Grafico 5 - Disaggregazione degli acquisti di vino Doc+Docg (mln lt) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0 Spumante Come già accennato in precedenza, lo spumante nell ultimo quinquennio ha perso terreno, e lo ha fatto soprattutto nelle regioni centrali, dove il decremento medio è stato del 6,5% l anno. In calo anche le regioni del Nord-Ovest (-2,4% l anno), sostanzialmente stabile il Nord-Est (+0,4% annuo) e il Meridione (-0,4% annuo), dove tuttavia si consuma quasi un terzo del totale dello spumante venduto in Italia.
6 Grafico 6 -Disaggregazione degli acquisti di spumante (mln lt) Sud Centro Nord-Est Nord-Ovest 0 La disaggregazione per canale distributivo Vino da tavola A differenza di altri prodotti, come ad esempio la pasta, la concentrazione delle vendite di vino da tavola nel canale dei super e ipermercati è meno accentuata, essendo sufficientemente arginata da altri canali. In particolare il secondo canale per importanza dei volumi e dei valori venduti è quello dei negozi tradizionali, di cui fanno parte le bottiglierie/enoteche. Nel complesso gli alimentari tradizionali coprivano nel 2000 circa un quarto del mercato del vino da tavola (10% le bottiglierie/enoteche, 12% gli altri alimentari tradizionali). Tale percentuale è scesa al 18% nel 2004, anche se le perdite sono totalmente ascrivibili agli altri negozi tradizionali, poiché si osserva invece la tenuta delle bottiglierie/enoteche specializzate. Hanno mantenuto la loro quota di mercato anche i liberi servizi. Tuttavia, super e ipermercati stanno regolarmente, anche se più lentamente che in altri casi, guadagnando terreno. Nel 2000, infatti, il 48% dei volumi di vino da tavola venduti transitavano attraverso iper e supermercati. Nel 2004 la quota è passata al 52%, a scapito soprattutto di alimentari tradizionali e discount, mentre sono rimaste sostanzialmente invariate le quote degli altri canali. In particolare si nota la relativa importanza e la tenuta del canale denominato altri, di cui fanno parte cash&carry, ambulanti e produzione propria. A valore, la copertura del mercato di super e iper era del 55% nel 2000 ed è salita al 60% nel In calo la quota a valore degli alimentari tradizionali, invariate le altre. Grafico 7 - Vino da tavola: quote di mercato in volume 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% altri 12% 12% 13% 12% 12% bottiglierie enoteche 10% 12% 11% 10% 10% alimentari tradiz. altri 12% 9% 8% 9% 8% discount 13% 11% 11% 9% 11% liberi servizi 5% 6% 5% 7% 7% super+iper 48% 50% 52% 52% 52%
7 Grafico 8 - Vino da tavola: quote di mercato in valore 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% altri 12% 10% 12% 11% 12% bottiglierie enoteche 9% 11% 10% 9% 9% alimentari tradiz. altri 12% 9% 8% 8% 8% discount 8% 7% 8% 7% 7% liberi servizi 5% 5% 5% 5% 5% super+iper 55% 57% 58% 60% 60% Vino Doc+Docg Relativamente al vino Doc+Docg, la concentrazione delle vendite è un po più spinta di quanto non osservato per il vino da tavola. Nel 2000 il 58% dei volumi venduti transitavano attraverso super e ipermercati, il 5% nei liberi servizi, il 9% nei discount, l 11% negli alimentari tradizionali altri, il 10% nelle bottiglierie/enoteche e l 8% in altri canali, quali cash&carry e ambulanti. Anche per il vino Doc+Docg nel corso degli anni tale situazione si è accentuata: nel 2004 ben i due terzi di tutto il prodotto venduto è transitato attraverso super e ipermercati. A perdere terreno sono stati soprattutto i negozi tradizionali, tra cui le bottiglierie/enoteche, un lieve miglioramento ha invece manifestato il canale altri, la cui quota di mercato è salita al 10%. A valore, la quota di mercato della GDO è passata dal 66% del 2000 al 73% del Gli alimentari tradizionali, escluse le bottiglierie/enoteche che sono rimaste stabili, hanno perso cinque punti percentuali, un punto i liberi servizi e i discount. Lievemente in crescita la quota a valore di cash&carry e ambulanti. Grafico 9 - Vino Doc+Docg: quote di mercato in volume 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% altri 8% 9% 10% 10% 10% bottiglierie enoteche 10% 7% 7% 7% 6% alimentari tradiz. altri 11% 8% 6% 6% 5% discount 9% 9% 9% 8% 8% liberi servizi 5% 4% 4% 5% 3% super+iper 58% 63% 64% 65% 68%
8 Grafico 10 - Vino Doc+Docg: quote di mercato in valore 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% altri 7% 7% 7% 6% 6% bottiglierie enoteche 9% 7% 8% 7% 9% alimentari tradiz. altri 10% 7% 6% 6% 5% discount 5% 5% 5% 5% 4% liberi servizi 4% 3% 3% 4% 3% super+iper 66% 71% 72% 73% 73% Spumante Ancora più concentrato appare il mercato dello spumante: nell ultimo quinquennio i super+ipermercati hanno guadagnato 6 punti percentuali a scapito dei negozi tradizionali, passando da una quota di mercato a volume del 64% ad una quota del 70%. Sono rimaste sostanzialmente stabili, e abbastanza esigue, le quote degli altri canali. Lo strapotere dei super e ipermercati in questo caso si spiega in parte perché, in fatto di spumanti, il consumatore sa meglio come muoversi ed è in grado di scegliere autonomamente tipologia e marchio del prodotto, essendo il panorama spumantistico più limitato rispetto a quello dei vini. Al contrario con i vini, e in particolare con le Doc, le Docg e gli Igt, l acquirente può sentire più spesso la necessità di venire consigliato da un esperto, ed in questo caso preferisce rivolgersi a quei punti vendita serviti, come le bottiglierie/enoteche o gli altri negozi tradizionali, dove la presenza del personale addetto alla vendita gli assicura il supporto auspicato. A valore la fetta di mercato nelle mani della GDO è anche maggiore rispetto ai volumi, ben il 73% nel 2004, mentre gli alimentari tradizionali (comprese le bottiglierie/enoteche), che nel 2000 ancora controllavano quasi il 30% del valore di tutte le vendite di spumante del mercato, si sono ritrovati nel 2004 a controllarne appena il 16%. Grafico 11 - Spumante: quote di mercato in volume 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% altri 3% 3% 3% 3% 3% bottiglierie enoteche 3% 2% 2% 2% 2% alimentari tradiz. altri 19% 18% 17% 13% 13% discount 10% 8% 6% 6% 9% liberi servizi 2% 3% 3% 2% 3% super+iper 64% 66% 70% 74% 70%
9 Grafico 12 - Spumante: quote di mercato in valore 120% 100% 80% 60% 40% 20% 0% altri 3% 3% 3% 3% 3% bottiglierie enoteche 5% 3% 2% 2% 4% alimentari tradiz. altri 23% 20% 18% 15% 12% discount 4% 4% 3% 2% 4% liberi servizi 2% 2% 2% 2% 3% super+iper 62% 68% 72% 75% 73% L andamento dei prezzi (2) e l effetto Euro Le variazioni annuali nell ultimo quinquennio Nel febbraio del 2002 è stata introdotta la moneta unica europea, che ha sostituito la lira nel portafoglio degli italiani. La percezione dei consumatori è stata quella di considerevoli aumenti dei listini, anche dei prodotti agroalimentari, in seguito a questo passaggio. L analisi dell andamento dei prezzi negli ultimi cinque anni parte proprio da questa considerazione ed intende verificare se e quanta parte degli incrementi di prezzo degli ultimi anni si sia prodotta successivamente all introduzione dell euro. Nel complesso negli ultimi cinque anni i prezzi del vino e dello spumante sono aumentati ad un tvma del 3,4%. A determinare questa crescita soprattutto i vini (+3,8% annuo), più contenuto il trend dello spumante (+0,4%). Tuttavia nella maggior parte dei casi, ad un aumento sostenuto tra il 2001 e il 2002, ha fatto seguito una tendenza al contenimento della corsa dei prezzi. E così per i vini a denominazione, i cui listini sono cresciuti a ritmi di sette punti percentuali l anno nel 2001 e nel 2002, e poi del 3% e del 2% nell ultimo biennio. E stato così anche per il vino da tavola, che ha avuto un impennata del 6% nel 2002, mentre ha mantenuto quotazioni stabili nel corso dell anno appena concluso. Tra i Doc+Docg dopo il 2002 ha continuato a crescere soprattutto il prezzo del rosso, che però aveva manifestato una tenuta maggiore in occasione dell introduzione della moneta unica. Un impennata causata proprio dall effetto euro si evince invece per il Doc+Docg rosato (+30% nel 2002 rispetto al 2001). Anche tra i vini da tavola è sempre il prezzo del rosso che ha continuato a crescere anche dopo il 2002, il bianco e il rosato, invece, nell ultimo anno hanno mostrato una tendenza flessiva. Molto più contenuta la crescita dei listini dello spumante, mentre mostra un tasso di variazione medio annuo addirittura negativo lo Champagne, probabilmente a causa di una strategia di mercato delle case vinicole d oltralpe, che in questo modo stanno cercando di arginare la concorrenza degli spumanti italiani. Tab. 4 - Variazione annuale dei prezzi del vino dal 2000 al /00 02/01 03/02 04/03 tvma Vino + Spumante 5,4% 7,0% 3,4% 1,4% 3,4% Vino 7,1% 7,2% 2,7% 2,3% 3,8% Vino Doc+Docg 9,7% 5,7% 4,4% 6,6% 5,2% Doc+Docg bianco 10,6% 7,9% -0,9% 5,1% 4,4% Doc+Docg rosso 8,2% 2,8% 8,5% 7,7% 5,4% Doc+Docg rosato 20,2% 30,6% 0,4% 0,1% 9,5% Vino da tavola 2,9% 6,0% 3,6% 0,1% 2,5% Tavola bianco 2,3% 4,5% 2,6% -3,5% 1,1% Tavola rosso 3,7% 6,9% 4,7% 3,3% 3,7% Tavola rosato 1,5% 6,5% -0,1% -5,3% 0,5% Spumante -6,3% 2,3% 5,1% 1,3% 0,4%
10 Spumante -6,3% 2,3% 5,1% 1,3% 0,4% Champagne 1,8% -19,5% 16,6% -11,2% -3,2% Met. Classico 0,1% 4,6% -4,2% 2,3% 0,5% Dolci -0,5% 3,1% 5,0% -3,0% 0,9% Altri -1,8% 6,0% 5,1% 8,0% 3,4% La top five degli incrementi L effetto euro si può scomporre in due fasi: quella immediata o di breve periodo, subita da quei prodotti i cui listini sono aumentati subito dopo l introduzione della moneta unica, quindi nel 2002, e quella successiva o di medio periodo, evidenziata da quei prodotti i cui prezzi hanno continuato a crescere anche successivamente al Per osservare l eventuale effetto Euro, nella tabella 5 sono elencati i prodotti che appartengono al raggruppamento vino e spumante, ordinati in ordine decrescente da quello che ha subito l incremento di prezzo maggiore, a quello che ha mostrato l incremento minore. Nella colonna di sinistra tale sorta di classifica è fatta sulla base della variazione dei prezzi tra il 2002 e il 2001 per apprezzare l effetto di breve periodo. Nella colonna di destra, invece, si è considerata la variazione dopo il 2002 e fino al 2004, per evidenziare l effetto di medio periodo. Effettivamente, si può osservare che tra il 2002 e il 2001 alcuni prodotti hanno manifestato aumenti consistenti, come già accennato in precedenza: i listini del vino Doc+Docg rosato sono aumentati di oltre trenta punti percentuali, dell 8% il Doc+Docg bianco, del 7% il vino da tavola rosso. Una tenuta maggiore hanno mostrato gli spumanti dolci e il vino Doc+Docg rosso, mentre addirittura una flessione si è riscontrata per lo Champagne. Per vedere se alcuni di questi prodotti hanno continuato a crescere anche nel medio periodo, si osservi la colonna di destra della medesima tabella: il rosso Doc+Docg, ad esempio, che nel periodo immediatamente successivo all introduzione dell euro non aveva mostrato tassi di crescita eccessivi (+2,8%), nel medio periodo ha riguadagnato terreno portando i listini ad incrementarsi del 17% negli ultimi due anni. Anche il prezzo degli spumanti altri è aumentato complessivamente di quasi il 20%, +6% nel 2002 e +14% dal 2002 al Hanno rallentato la corsa, invece, le denominazioni d origine rosate, i cui prezzi sono rimasti stabili dopo il 2002, mentre per il vino da tavola bianco, per gli spumanti metodo classico e per il vino da tavola rosato, ad un lieve incremento successivo all arrivo della moneta unica, ha fatto seguito una flessione dei listini negli ultimi due anni. Tab. 5 - La top five degli incrementi I principali incrementi per effetto-euro I principali incrementi negli ultimi due anni 02/01 04/02 Doc+Docg rosato 30,6% Doc+Docg rosso 16,8% Doc+Docg Bianco 7,9% Spumanti altri 13,6% Tavola rosso 6,9% Tavola rosso 8,2% Tavola rosato 6,5% Doc+Docg bianco 4,1% Spumante altri 6,0% Champagne 3,6% Spumante met. Classico 4,6% Spumanti Dolci 1,8% Tavola bianco 4,5% Doc+Docg rosato 0,5% Spumanti Dolci 3,1% Tavola bianco -1,0% Doc+Docg rosso 2,8% Spumanti met. Classico -2,0% Champagne -19,5% Tavola rosato -5,4% L andamento dei prezzi del vino da tavola negli ultimi cinque anni per canale di vendita L evoluzione dei prezzi di vino e spumante negli ultimi cinque anni ha avuto sorti differenti a seconda del canale e del prodotto considerato. Per quanto riguarda il vino da tavola, ad esempio, si osserva innanzitutto che i listini praticati dal canale Gdo sono costantemente i più alti del mercato. Il vino da tavola conviene comprarlo ovviamente nei discount, dove conviene un po tutto, ma se si vuole mantenere un occhio anche alla qualità ci si può rifornire nelle bottiglierie /enoteche o presso gli altri alimentari tradizionali. Liberi servizi e discount, invece, sono gli unici canali che, dopo il 2002, hanno adottato una politica di controllo dei prezzi.
11 Grafico 13 Prezzi del vino da tavola 1,80 /lt 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 super+iper liberi servizi discount alimentari tradiz. altri bottiglierie enoteche altri 0,60 L andamento dei prezzi del vino Doc+Docg negli ultimi cinque anni per canale di vendita Relativamente ai vini a denominazione, negli ultimi cinque anni, i prezzi sono aumentati un po ovunque, con l eccezione di discount e cash&carry /ambulanti /produzione propria, canali dove hanno mostrato una flessione a partire dal Una forte impennata dei listini nel 2004 si è osservata invece nelle bottiglierie/enoteche, che sono anche, attualmente, gli esercizi che praticano i prezzi più alti del mercato sui vini di qualità superiore. Grafico 14 Prezzi del vino Doc+Docg 5,10 /lt 4,60 4,10 3,60 3,10 2,60 2,10 1,60 1,10 super+iper liberi servizi discount alimentari tradiz. altri bottiglierie enoteche altri 0,60 L andamento dei prezzi dello spumante negli ultimi cinque anni per canale di vendita Sono sempre le bottiglierie/enoteche i luoghi più cari anche per chi desideri acquistare una bottiglia di spumante. In questo canale, il prezzo, che era diminuito nel 2001, appare in continua crescita a partire dall anno dell introduzione della moneta unica. Ma forse la spiegazione è che ci si reca solitamente in questi negozi specializzati per acquistare bottiglie di maggior pregio e quindi più care. Listini altamente competitivi nei discount, mentre gli altri canali hanno manifestato una convergenza che nel 2004 li ha portati a praticare prezzi molto simili tra loro.
12 Grafico 15 Prezzi dello spumante /lt 10,60 9,60 8,60 7,60 6,60 5,60 4,60 3,60 2,60 1,60 0,60 super+iper liberi servizi discount alimentari tradiz. altri bottiglierie enoteche altri (1) Per la metodologia della rilevazione dei dati Ismea-AcNielsen si rimanda alla nota metodologica (2) Prezzi medi derivati dal rapporto spesa/quantità Ismea Direzione Mercati e Risk Management Unità operativa Osservatori e Panel Responsabile Unità: Franca Ciccarelli (+39) Redazione e analisi: Letizia Fini (+39)
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