Questo studio ha come oggetto una riproduzione ex novo di un elemento geometrico di un decoro a cassettoni preso dalla Domus del Leone a Teramo.

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1 Studio d integrazione di un elemento geometrico di un decoro a cassettoni attraverso l innovazione di processo di Sosos, software per la creazione e conservazione dei mosaici. A cura di Alessia Ciandrini Rimini 25/02/2013 La tecnologia di Sosos come andremo a vedere in questo Dossier può essere applicata alla simulazione e conservazione dello studio dei beni culturali legati al restauro dei mosaici. Questo studio ha come oggetto una riproduzione ex novo di un elemento geometrico di un decoro a cassettoni preso dalla Domus del Leone a Teramo. La lacuna circoscritta non presente nell originale mosaico del I sec. a.c è stataa ricreata per lo studio sperimentale di prove d integrazione virtuale di vario tipo per la simulazione del restauro di un opera musiva. Nel prima fase dell elaborato, il manufatto è stato fotografato in interno e si è optato per una illuminazione priva di ombre ( luce incidente) che esalta i colori e le geometrie e anche la malta che lega le tessere. A B L opera musiva (A) è stata fotografata nella sua interezza con lo studio di una reintegrazione reale di un restauro mono tono effettuata da uno studente presso l Accademia delle Belle Arti di Ravenna, durante le lezioni di tecniche di mosaico per il restauro tenute dalla Professoressa e Restauratrice Luciana Notturni. L elemento geometrico decorativo (B) è stato poi simulato con una porzione di malta dove è ubicata la lacuna circoscritta ripresa con luce incidente. Per le prove di restauro è stato poi necessario fotografare con la stessa luce la malta il materiale con il quale andremo ad integrare la lacuna con tessere vettoriali. Per la simulazione della nostra opera musiva ci serviremo di 6 materiali lapidei: Biancone, Nero Marquinia, Rosa Tea, Rosa Perlino, Trani bronzetto e Travertino noce chiaro.

2 Dalle fotografie ricavate dei materiali virtuali abbiamo creato delle strip (Fig.1). Questi materiali andranno inseriti nel Palette Builder lo strumento che permettee di creare tavolozze di tessere presente nella suite Mosaic Project. Biancone (Fig. 1) Nero Marquinia Rosa Tea Rosa perlino Trani bronzetto Travertino noce E' necessario conoscere le caratteristiche del Palette builder che sono alla base del funzionamento di tutti i nostri programmi: 1. Associazione dinamica dei colori 2. Creazione di una tavolozza 3. Cambiare la tavolozza 1. Il programma associa al materiale, in questo caso lapideo, al colore RBG più simile, cosi che è possibile simulare un uscita pure con la funzione Fill color con i colori RGB associati. Questo meccanismo permette di poter visualizzare un mosaico con palette differenti, e sperimentare l'effetto risultante dal cambio della tavolozza. 2. Una volta che le immagini delle singole tessere, ottenute per mezzo di fotografie digitali sono state poste all'interno di una cartella è possibile avviare la scansione consentendo la costruzione della tavolozza. Il programma restituisce la tavolozza sotto forma di un file.xml completo di tutte le tessere. A ciascuna tessera è possibile associare codici, colori ed altri parametri. Il Palette Builder con una sola strip (Fig.1) di 3000 x 150 pixel, genera 160 tessere una diversa dall altra riflettendole e specchiandole. Durante il render finale le tessere saranno posizionate con un effetto di casualità, per dare un idea ancora più naturale e realistica. 3. Per modificare la Tavolozzaa delle tessere è sufficiente attivare il comandoo Change Palette che ti permette di cambiare le palette per una migliore resa del risultato finale.

3 Simulazione di vari tipi di integrazione in forma vettoriale, mediante l utilizzo di Sosos, il software per la progettazione di mosaici artistici. Ricostruzione del motivo lineare dell elemento geometrico attraverso l utilizzo di Draw andamento geometry. Reintegrazione vettoriale del motivo lineare con tessere in RGB (C) attraverso lo strumento Poligon che ci permette di creare tessere di forme diverse. Nella figura (D) troviamo la stessa integrazione ma con la visione reale del materiale lapideo (Nero Marquinia) C D

4 Ricostruita la nostra lacunaa il reticolo (E) è ricavato dalla modalità Trasparent in Draw tile mode combinata con il tool Draw tile outlines. Le tessere in blu corrispondono alle tessere nere presenti nel mosaico che ci permettono di riconoscere la geometria dell elemento, di solito evidenziate da punti all interno della tessera nella elaborazione manuale del reticolo. Il programma genera l export del reticolo (F) utile come guida per il restauro finale. E F Avendo ricostruito la nostra lacuna il programma genera anche la versione Fill Color, corrispondente ai colori in RGB (G) più simili al materiale utilizzato. Con la funzione BOM è poi possibile avere una distinta base di tutte le tessere utilizzate nel totale e anche per colore. Nel caso del nostro elemento geometrico (H) la lacuna è composta da 634 tessere totali, della quale 63 di Nero Marquinia, 63 tessere di Trani bronzetto, 38 Rosa perlino, 33 Rosa Tea, 322 Biancone e 115 di Travertino noce. Questi quantità ci permetto di quantificare il materiale da utilizzare per l integrazione reale senza sprechi di materiali. G H

5 Per ultima ma non per ordine d importanza troviamo l uscita Rendering. Possiamo vedere nella figura (I) la ricostruzione virtuale sotto tono dell elemento geometrico del decoro a cassettoni. Ai colori RGB vengono associati i materiali presi a campione per la simulazione. Lo studio di queste integrazioni simulate potrà fornirci utili informazioni anche di carattere concreto. Per la sua valenza didattica consentirà agli allievi di apprendere a risolvere, problematiche sempre più complesse legate al restauro e alla simulazione digitale che fanno sì che lo studente acquisisca abilità e competenze facilmente apprezzabile nel mondo del lavoro. Questa innovazione organizzativa di processo costituirà uno strumento adeguato e attuale per simulare in forma vettorialee mediante l impiego e l elaborazione d immagini digitali, i risultati della varie operazioni, per affrontare tutte le problematiche cui si devono tener conto prima di operare realmente sulla superficie musiva. I L Un utilizzo mirato e consapevole del software consentirà un continuo approfondimento degli studi sul mosaico, così come della sua conservazione e della sua conoscenza non soltanto fra gli specialisti, ma verso le nuove generazioni di mosaicistii e restauratori che si sono già affacciati al mondo dell innovazione digitale, con un ruolo sia didattico che divulgativo del patrimonio musivo.