MOMENTI FORMATIVI 2015 organizzati dal CTS provinciale di Cremona GENNAIO 2015

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1 MOMENTI FORMATIVI 2015 organizzati dal CTS provinciale di Cremona GENNAIO 2015 Martedì 20 Gennaio LABORATORIO PRATICO e Approfondimento Interventi didattici Secondo Incontro formativo: interventi pedagogici per lo sviluppo del linguaggio e delle abilità grafiche. In questo incontro, che fa seguito al primo svoltosi in data 4 dicembre 2014, verrà illustrato nell attività laboratoriale il metodo Bon Geste applicato ai contenuti precedenti, e verranno approfondite le attività e le esperienze svolte in classe dalle insegnanti. Relatrici: Silvia Zacchetti Eleonora Grossi Orario: 16,30 18,30 Sede: (Aula Magna) I.I.S. P.Sraffa Via Piacenza, 53/C Crema (CR) Rivolto a: insegnanti scuola dell infanzia Giovedì 22 Gennaio Interventi pedagogici per lo sviluppo del linguaggio e delle abilità grafiche. Illustrazione teorica e consegna di attività motorie (laboratorio psicomotorio) relativo a esperienze di corpo vissuto e percepito: controllo tonico e respirazione, consapevolezza spaziotempo, coordinazione fine, espressività grafico-segnica e verbale. Relatrici: Eleonora Grossi Sede: (Aula Magna) I.I.S. A.Ghisleri Via Palestro, Cremona Orario: Rivolto a: insegnanti scuola dell infanzia

2 Martedì 27 Gennaio COOPERATIVE LEARNING COME METODOLOGIA DI GESTIONE DELLA CLASSE Il Cooperative Learning è una metodologia d insegnamento volta ad aiutare gli studenti attraverso l apprendimento in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando ambienti di apprendimento in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, conseguendo obiettivi attraverso il contributo personale di tutti. Il corso affronterà non solo le nozioni teoriche di questo stile di apprendimento ma offrirà anche esperienze concrete realizzate in classe. Relatrici: Laura Coloberti Eleonora Grossi Sede: CTS provinciale (Aula Magna) IIS P.Sraffa Via Piacenza, 53/c Crema (CR) Orario: 15,30-17,30 Rivolto a: tutti gli insegnanti di ordine e grado. Giovedì 29 Gennaio SEMINARIO DI STUDIO ED APPROFONDIMENTI FOCUS SULLA SINDROME DI ASPERGER DISEGNARE UNA SCUOLA INCLUSIVA PER ACCOGLIERE CHI APPRENDE DIVERSAMENTE. Cos'è la Neurodiversità? Il Protocollo del "Sesto Senso" di Carol Gray: come includere la diversità percettiva e sociale nella scuola Sviluppare la Teoria della Mente con le Storie Sociali e le Conversazioni a Fumetti Esplorare i sentimenti in classe: regolazione emotiva ed Educazione Cognitivo Affettiva a vantaggio di tutti gli studenti Relatore: Dott. Davide Moscone Psicologo, Presidente Associazione Spazio Asperger ONLUS di Roma Sede: Sala Alessandrini Via Matilde di Canossa, 18. Crema (CR) Orario: 15,00 19,00

3 Giovedì 29 Gennaio ICF: Introduzione e concetti chiave - (Primo Incontro) Finalità Fornire una conoscenza adeguata dei principi e delle caratteristiche della Classificazione ICF per un suo utilizzo all interno della scuola. Obiettivi: 1. Comprensione della natura e della finalità dei sistemi di classificazione della salute, allo scopo di condividere un modello efficace ed affidabile di valutazione funzionale della persona disabile nel contesto scolastico; Relatrice: Paola Romagnoli Sede: (Aula Magna) I.I.S. G.Aselli Via Palestro, Cremona Orario: 16,30-18,30

4 FEBBRAIO 2015 Giovedì 5 Febbraio ICF: La progettazione dei fattori contestuali (Secondo Incontro) Finalità: Fornire una conoscenza adeguata dei principi e delle caratteristiche della Classificazione ICF per un suo utilizzo all interno della scuola. Obiettivi: 2. Confronto tra l impostazione clinica tradizionale (cfr. sistemi ICD-X e DSM IV) e il recente sistema di classificazione ICF - International Classification of Functioning, Disability and Health attraverso un approfondimento specifico sulla sua struttura.? Relatrice: Paola Romagnoli Sede: (Aula Magna) I.I.S. G.Aselli Via Palestro, Cremona Orario: 16,30-18,30 Mercoledì 11 Febbraio - ICF: La progettualita' in ottica ICF (Terzo Incontro) Finalità: Fornire una conoscenza adeguata dei principi e delle caratteristiche della Classificazione ICF per un suo utilizzo all interno della scuola. Obiettivi: 3. Acquisizione delle competenza nell uso dei qualificatori dei codici ICF per l elaborazione della documentazione scolastica (PDF-PEI-PDP-PAI).? Rivolto a: tutti gli insegnanti di ordine e grado,referenti scolastici per l'inclusione (disabilità-dsa-bes)?

5 Relatrice: Paola Romagnoli Sede: (Aula Magna) I.I.S. G.Aselli Via Palestro, Cremona Orario: 16,30-18,30 Mercoledì 25 Febbraio La rete dell'insegnamento Verranno presentati due casi di lavoro di gruppo tra insegnanti, professionista, genitori. Come si è approdati alla stesura di un pdp personalizzato sulle esigenze della persona con difficoltà, come si è concretizzato il lavoro di classe, come il pdp si è trasformato in documento dinamico. L'esperienza di apprendimento mediato e di insegnante mediatore Verranno aggiunti altri due casi, uno sui cambiamenti indotti nel ragazzo dopo applicazione del metodo Feuerstein, uno sui cambiamenti indotti in un insegnante dopo percorso di coaching. Riferimento alle tecniche di inclusione scolastica: come motivare e motivarsi, come definire e ridefinirsi, come modificare modificandosi. Relatrice: Dott.ssa Eleonora Grossi Sede: (Aula Magna) IIS L. Einaudi Via Bissolati, Cremona Orario: ,30

6 MARZO 2015 Lunedì 16 Marzo L'era tecnologica: relazioni e quotidianità in rete Nel corso verranno trattati gli argomenti relativi alle diverse forme del disagio adolescenziale e familiare: modalità, cause, fattori di rischio e di protezione. Verrà posta particolare attenzione alle nuove modalità di espressione dello stesso sentite oggi con forza, soprattutto si indagherà come lo sviluppo tecnologico caratterizzi le relazioni e lo sviluppo dei nativi digitali. Numerosi, infatti, sono i cambiamenti, veloci e pervasivi, che coinvolgono la società e le giovani generazioni. In particolar modo, è possibile notare una grande fragilità relazionale e il disagio ad essa connesso che sempre più spesso si manifesta attraverso azioni autolesive di diversa gravità; spesso, è possibile leggere segnali di disagio proprio nella scuola, primo luogo di impatto del malessere. Tale disagio può, inoltre, essere modificato o amplificato dall uso della tecnologia, con tutte le potenzialità e i rischi che comporta: è possibile notare nella quotidianità dei ragazzi come cellulari, computer e social network siano strumenti ormai completamente integrati nelle loro modalità interattive e relazionali. Se da una parte questo rende apparentemente più facili gli scambi comunicativi, dall altra comporta e amplifica l anonimato, l esposizione ai pericoli, il senso di solitudine, di insoddisfazione, la chiusura all esterno e può diventare un grosso fattore di rischio. È quindi di fondamentale importanza che i docenti abbiano gli strumenti per leggere e far fronte tempestivamente ai segnali di malessere e per approcciarsi al mondo dei giovani attraverso la conoscenza delle loro modalità comunicative e interattive. Relatrice: Dott.ssa Paola Cattenati (CRIAF) Sede: CTS provinciale - (Aula Magna) IIS Sraffa Via Piacenza 53/c Crema (CR) Orario: 14,30-16,30.

7 Lunedì 23 Marzo 2015 Autolesionismo e suicidio: una realtà da conoscere e prevenire a scuola Nel corso dei due incontri (Febbraio e Marzo) verranno trattati gli argomenti relativi alle diverse forme del disagio adolescenziale e familiare: modalità, cause, fattori di rischio e di protezione. Verrà posta particolare attenzione alle nuove modalità di espressione dello stesso sentite oggi con forza, soprattutto si indagherà come lo sviluppo tecnologico caratterizzi le relazioni e lo sviluppo dei nativi digitali. Numerosi, infatti, sono i cambiamenti, veloci e pervasivi, che coinvolgono la società e le giovani generazioni. In particolar modo, è possibile notare una grande fragilità relazionale e il disagio ad essa connesso che sempre più spesso si manifesta attraverso azioni autolesive di diversa gravità; spesso, è possibile leggere segnali di disagio proprio nella scuola, primo luogo di impatto del malessere. Tale disagio può, inoltre, essere modificato o amplificato dall uso della tecnologia, con tutte le potenzialità e i rischi che comporta: è possibile notare nella quotidianità dei ragazzi come cellulari, computer e social network siano strumenti ormai completamente integrati nelle loro modalità interattive e relazionali. È quindi di fondamentale importanza che i docenti abbiano gli strumenti per leggere e far fronte tempestivamente ai segnali di malessere e per approcciarsi al mondo dei giovani attraverso la conoscenza delle loro modalità comunicative e interattive. Relatrice: Dott.ssa Paola Cattenati (CRIAF) Sede: (Aula Magna) I.I.S A.Ghisleri Via Palestro, Cremona Orario: 14,30-16,30

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