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2 PER LA DIFESA DA DIABROTICA E FERRETTI Geodisinfestanti su mais, efficaci se ben distribuiti Per ottenere il massimo effetto dai geodisinfestanti contro ferretti e diabrotica è essenziale distribuirli il più vicino possibile al seme: la taratura del microgranulatore è fondamentale (Diabrotica virgifera virgifera) risultano i più diffusi sul territorio. In presenza di popolazioni significative, questi possono causare forti perdite produttive, a seguito rispettivamente di diffuse fallanze colturali per la premorienza delle giovani piante e di gravi danni agli apparati radicali con possibili allettamenti successivi alla levata. Nelle situazioni a rischio l impiego di prodotti geodisinfestanti risulta al momento tra le soluzioni tecniche più adottate e valide per il controllo dei ferretti e per ridurre il danno alle radici causato dalle larve di diabrotica. A seguito della sospensione dell impiego degli insetticidi in concia (decreto ministeriale del 17 settembre 2008 e successive proroghe) e dell estensione progressiva dell infestazione e dei danni causati dalla diabrotica, si è assistito negli ultimi anni a un rapido cambiamento delle strategie di difesa adottate dalle aziende maidicole. Nel grafico 1 sono riportati i dati raccolti nelle aziende agricole visitate nell ambito di un monitoraggio dei danni causati dalla diabrotica negli areali maidicoli del Piemonte. Seminatrice aziendale dotata di microgranulatore di Massimo Blandino, Mauro Agosti, Amedeo Reyneri La redditività della coltura del mais dipende dal livello produttivo e dall impiego dei fattori della produzione, che determinano in gran parte i costi colturali. L efficacia di tali fattori, in particolare dei fertilizzanti e dell acqua irrigua, può essere compromessa da un investimento di piante insufficiente o irregolare e dal carente stato sanitario della coltura. Il mais nel corso del ciclo colturale può infatti risultare attaccato da diversi parassiti, che possono interessare sia la parte aerea sia l apparato radicale. In questo contesto la difesa del seme e della pianta, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo, gioca un ruolo fondamentale. Tra gli insetti in grado di danneggiare la radice e le giovani piante, i ferretti (Agriotes brevis, A. sordidus, A. litigiosus e A. ustulatus) e le larve di diabrotica Geodisinfestanti: fenomeno in crescita Nel 2008 oltre il 95% delle semine era stato effettuato impiegando sementi conciate con i prodotti sospesi, mentre del tutto marginale era stato l impiego di geodisinfestanti. Nell anno successivo il trattamento preventivo con insetticidi granulari alla semina aveva interessato in media il 25% dei casi, salendo a oltre il 50% nel 2010 e 2011 e assestandosi all 80% dei casi esaminati nella campagna Tale andamento, che ha interessato in uguale misura sia gli areali maidicoli a forte sia a media intensità e diffusione colturale, è coinciso con un generale e rapido riadattamento della maggior parte delle seminatrici aziendali non predisposte alla distribuzione di geodisinfestanti granulari, nonché a un maggiore ricorso della semina eseguita conto terzi. L aumento degli interventi insetticidi contro gli adulti è risultato più contenuto, interessando in misura maggiore gli areali caratterizzati da una più recente infestazione degli adulti di diabrotica. L obiettivo del trattamento è stato mirato a ridurre le ovideposizioni per l anno successivo e il rischio di danno alle sete in fioritura, sebbene tale preoccupazione fosse spesso causata da un allarme ingiustificato dell agricoltore. Inoltre, la diffusione del trattamento adulticida interagisce con l entità dell attacco della piralide del mais, considerato altrettanto se non più grave della 3/2013 L Informatore Agrario 51
3 presenza di adulti di diabrotica, anche per le ripercussioni sulla sanità delle produzioni. Negli areali dove l applicazione insetticida con i trampoli è una pratica consolidata, il trattamento è stato spesso adattato per favorire un controllo anche della diabrotica, anticipando il momento di intervento e utilizzando prodotti con una maggiore persistenza. Vantaggi e svantaggi dei geodisinfestanti Al momento attuale l impiego di geodisinfestanti distribuiti alla semina risulta dunque essere la strategia di difesa insetticida del mais più diffusa e impiegata. I vantaggi di tale pratica sono diversi: possibilità di applicazione localizzata nel solco di semina o lungo i suoi bordi (banda a «T») in contemporanea con le operazioni di semina, evitando una distribuzione dedicata (vedi riquadro a pag. 53); ampio spettro di azione, per la capacità di controllo con un solo intervento di differenti fitofagi terricoli che attaccano il mais a stadi diversi. Il trattamento controlla infatti sia i ferretti durante l emissione delle prime foglie, sia le larve di diabrotica e, per alcuni prodotti, i vettori delle principali virosi; relativa stabilità del controllo nelle diverse condizioni pedoclimatiche e colturali; buona persistenza d azione che permette spesso una protezione prolungata della pianta dall emergenza fino alla levata, quando generalmente inizia Giovane pianta di mais attaccata da ferretto GRAFICO 1 - Evoluzione dell impiego di geoinsetticidi alla semina e dell applicazione di insetticidi per il controllo degli adulti di diabrotica in Piemonte Aziende monitorate (%) Geoinsetticida alla semina Trattamento adulticida Monitoraggio di oltre 100 campi aziendali nei principali areali maidicoli del Piemonte. Nel 2009 il trattamento preventivo con insetticidi granulari alla semina ha interessato in media il 25% dei casi, salendo a oltre il 50% nel 2010 e 2011 per assestarsi all 80% dei casi esaminati nella campagna l attacco delle larve di diabrotica alle radici del mais di prima epoca di semina. Questo aspetto dipende tuttavia da diversi fattori (molecola, dosaggio, incorporazione nel terreno, condizioni pedoclimatiche). Rispetto alla concia insetticida tuttavia, in talune circostanze, è stata evidenziata una minore persistenza di efficacia che, soprattutto nelle semine più precoci di marzo in ambienti a forte infestazione di diabrotica, ha portato alla comparsa di danni. Per tale motivo negli ultimi anni sono stati sperimentati dei prototipi per l applicazione di insetticidi granulari e liquidi alla rincalzatura, con l obiettivo di posizionarli più vicini al momento di maggiore attività delle larve. Finora i risultati ottenuti con questa tecnica sono stati in generale modesti, dal momento che i prodotti rimangono più distanti dall apparato radicale e non controllano con efficacia l attività delle larve di diabrotica (Berardo et al., 2012). Sebbene l impiego di geodisinfestanti granulari alla semina abbia dimostrato di poter fornire risultati paragonabili a quelli ottenuti dalla concia insetticida con neonicotinoidi (Campagna et al., 2010; Agosti et al., 2011; Ferracini et al., 2012), la loro corretta applicazione risulta tecnicamente più complessa rispetto all impiego dei concianti e la loro efficacia può risultare fortemente influenzata da alcuni parametri ambientali e dall attenzione prestata alla distribuzione. Errori da evitare Gli errori che possono essere commessi nell impiego del geodisinfestante localizzato alla semina sono diversi. A tale proposito si ricorda che i fattori più importanti da verificare sono i seguenti. Corretta profondità e posizione di distribuzione. Il corretto posizionamento del prodotto rispetto al solco di semina o al seme, e quindi rispetto alla zona di terreno esplorata dalle radici della pianta di mais che deve essere protetta, è fondamentale. Il posizionamento corretto del geodisinfestante, mediante la giusta regolazione degli elementi distributori e un adeguato interramento, risulta importante sia per i prodotti con sola azione di contatto, sia per quelli caratterizzati da attività sistemica a seguito della traslocazione nella pianta attraverso l apparato radicale. Dosaggio corretto in funzione della persistenza dei prodotti impiegati. È opportuno prevedere dosaggi più alti per le semine più anticipate, al fine di garantire un adeguata persistenza di protezione della coltura dagli attacchi da larve di diabrotica che avvengono generalmente da metà maggio sino a giugno. I terreni più sciolti e drenanti inoltre, soprattutto a seguito di Danno radicale causato da larve di diabrotica 52 L Informatore Agrario 3/2013
4 Come tarare le macchine per la distribuzione dei geodisinfestanti Tenuto conto che i diversi formulati dei geodisinfestanti in commercio hanno densità e granulometrie diverse, è importante tarare la macchina per i prodotti che si intendono utilizzare durante l annata. In base alla formulazione granulare da distribuire è possibile effettuare una taratura indicativa della macchina secondo le indicazioni del costruttore o secondo la propria esperienza. In caso di assenza di informazioni, occorre provare diversi settaggi fino a trovare quello idoneo a distribuire la quantità desiderata, ecco come si procede. In campo o in altro luogo appropriato segnare una lunghezza di 50 metri. Riempire il box con l insetticida granulare scelto e attaccare a ciascun tubo in uscita un contenitore (cilindro graduato, sacchetto, ecc.) per raccogliere il prodotto (foto A e B). Percorrere la distanza misurata (50 m) a velocità costante e compatibile con l operazione che si dovrà eseguire contestualmente alla distribuzione del geodisinfestante (semina, rincalzatura). Pesare il materiale raccolto in ciascun contenitore. Paragonare il peso del prodotto raccolto nei 50 m con la dose raccomandata in etichetta per 50 m lineari (vedi esempio seguente). Apportare le correzioni necessarie sulla macchina e ripetere la calibrazione sino a che non si raggiunge la quantità desiderata. Assicurarsi di segnare FIGURA A - Tipologie di distribuzione del geodisinfestante Geodisinfestante i settaggi per ciascun applicatore e per l insetticida granulare utilizzato. Esempio Dose indicata in etichetta: 15 kg/ha di prodotto localizzato. La quantità in grammi da distribuire per fila in 50 m lineari (Q) per mais seminato a 70 cm di interfila va calcolata con la seguente equazione: Q = 3,5 x D Dove D è la dose di prodotto in kg/ha e il valore 3,5 è una costante valida per l interfila a 70 cm. Facciamo un esempio numerico: Q= 3,5 x 15 = 52,5g Semi di mais Distribuzione in banda a «T» Geodisinfestante Semi di mais Distribuzione nel solco La macchina è calibrata quando in ciascun contenitore facente riferimento a una fila sono presenti 52,5 g di prodotto sui 50 m. I tubi degli applicatori vanno inoltre adattati per la distribuzione in solco o «banda T» (figura A) secondo l indicazione in etichetta. Si ricorda che insetticidi diversi, oltre ad avere una dose diversa in etichetta, hanno spesso anche granulometrie e densità differenti. Nel caso si utilizzino prodotti diversi con la stessa macchina, occorrerà rieseguire l operazione di taratura per ciascuno dei prodotti impiegati. N.B.: qualora dei gruppi microgranulatori venissero montati su macchine di altra marca, le indicazioni di taratura fornite dalla ditta costruttrice potrebbero essere diverse in funzione del diametro della ruota della seminatrice che aziona il movimento del distributore. Fonte: Nota tecnica informativa mais n Condifesa Brescia. A Contenitori attaccati al tubo di uscita del geodisinfestante B 3/2013 L Informatore Agrario 53
5 primavere piovose, possono essere interessati da un importante dilavamento del prodotto insetticida. Corretta regolazione del microgranulatore per la distribuzione del prodotto. Deve prevedere un adeguata taratura di tutti gli elementi della macchina in funzione del peso specifico e della granulometria del prodotto insetticida che si intende utilizzare, al fine di evitare un errato dosaggio. Verifica durante le operazioni di semina di eventuali otturazioni. Blocchi o anomalie della distribuzione del geodisinfestante, nonché la pulizia frequente degli elementi di distribuzione sono aspetti a cui prestare particolare attenzione. Corretta distribuzione anche nelle capezzagne. In queste zone del campo infatti le maggiori condizioni di stress rendono la pianta più suscettibile agli attacchi. Lotta a ferretti e diabrotica: serve una strategia Sebbene l impiego di geodisinfestanti alla semina abbia dimostrato di essere uno strumento efficace nel controllare i ferretti per salvaguardare gli investimenti colturali e contenere il danno radicale causato dalla diabrotica, è importante sottolineare che il controllo di questi fitofagi non può essere basato sulla sola applicazione preventiva di metodi di lotta diretta alle larve. È fondamentale, oggi, inserire la lotta in strategie integrate di difesa e di gestione della coltura, attraverso percorsi agronomici integrati, Allettamenti causati dall attacco di diabrotica predisposti per consentire di prevenire il più possibile le infestazioni e i danni causati da queste avversità. A questo proposito, oltre a razionali avvicendamenti, un sicuro contributo può essere dato dall adozione di quelle tecniche agronomiche, quali le concimazioni localizzate al seme o in banda, il frazionamento dell azoto in copertura e le lavorazioni dell interfila, che possono favorire un più rapido sviluppo della coltura nelle prime fasi. Queste operazioni, riducendo il periodo critico in cui la giovane pianta può essere soggetta ad attacchi di ferretto e favorendo un più rapido sviluppo dell apparato radicale, assicurano nel contempo una maggiore capacità di recupero alla coltura in seguito al danneggiamento delle radici; possono inoltre migliorare ulteriormente l azione di protezione dei geodisinfestanti. Rimane ancora diffusa la presenza di seminatrici con una sola tramoggia che rende l impiego del geodisinfestante e della concimazione starter localizzata, alternativi. In questo caso, nelle condizioni in cui i ferretti o la diabrotica rappresentano un rischio reale, la scelta appare spesso vincolata. L impossibilità di impiegare la concimazione localizzata, tuttavia, porta talvolta a danni produttivi «indiretti» e diffusi, per ritardi di sviluppo e fioritura, che possono essere anche di entità superiore a quella provocata dall insetto, ma assai meno «visibili» (Blandino et al., 2011). Per non cadere nel dilemma geodisinfestante/concime starter, la soluzione è necessariamente quella di aggiornare le seminatrici. La difesa insetticida nei primi stadi di sviluppo della coltura è dunque una voce essenziale dell agrotecnica del mais nelle situazioni di rischio e come tale richiede la dovuta attenzione per garantirne la migliore efficacia. Tuttavia, nelle situazioni in cui monitoraggi specifici per ferretti e diabrotica, condotti a livello aziendale o al più territoriale, verificano una ridotta presenza di queste avversità e quindi un basso o nullo potenziale di danno, il ricorso a trattamenti insetticidi preventivi non trova giustificazioni da un punto di vista tecnico ed economico. Massimo Blandino Amedeo Reyneri Dipartimento scienze agrarie, forestali e alimentari Università di Torino Mauro Agosti Servizio tecnico Condifesa Brescia Le foto dell articolo sono di Massimo Blandino. Adulto di Agriotes sordidus Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it Per consultare gli approfondimenti e/o la bibliografi a: 13ia03_6665_web 54 L Informatore Agrario 3/2013
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