n.3 MARZO 2016 La presenza di un numero adeguato I nodi della rete? Meglio non scioglierli > IN QUESTO NUMERO
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- Floriano Lelli
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1 > n.3 MARZO 2016 Vuoi essere sempre informato sulle novità del Cadf, i lavori, le tariffe i progetti all estero e gli investimenti? Iscriviti alla news letter andando sul sito IN QUESTO NUMERO - I nodi della rete - Nuove norme ISO - Lavaggio Acquedotto - La Durezza dell acqua - L estate sta arrivando... - L acqua vista dai bambini - La Giornata Mondiale dell Acqua I nodi della rete? Meglio non scioglierli La presenza di un numero adeguato di valvole, mantenute in efficienza nella rete distributiva, dell acqua potabile è fondamentale per una gestione del servizio regolare e che crei il minor disagio possibile agli utenti in caso di rotture da riparare o regolazione delle portate e delle pressioni. Una rete acquedotto è costituita di un reticolo di condutture che possono essere collegate fra loro sostanzialmente in due modi: ad anello o maglia e ad antenna. Nel primo caso la condizione idraulica di alimentazione è più favorevole perché ogni punto della rete, sulla quale potrebbe esserci un allacciamento privato, può essere alimentato da due direzioni, mentre nel secondo caso da una sola e se avviene una rottura tutte le utenze a valle sono irrimediabilmente disattivate fino alla riparazione. È chiaro che fino a quando è possibile il Cadf opera per costituire la rete distributiva secondo lo schema tipologico a maglia, ma quando le utenze sono troppo disperse in territori a bassa densità abitativa costituire una rete magliata sarebbe troppo oneroso si è costretti ad utilizzare la tipologia ad antenna. Nel gergo i punti di collegamento dei singoli tratti di rete fra di loro si chiamano nodi, e ve ne sono di vari tipi, dal più semplice per una derivazione di un tubo piccolo da uno più grosso a quelli più complessi ove convergono diverse tubazioni di diametri e materiali differenti. Nei nodi possono essere presenti uno o più dispositivi di chiusura (intercettazione) del flusso idrico denominati valvole o saracinesche, costruttivamente con alcune differenze, ma che rispondono alla stesso scopo funzionale. Se vengono chiuse parzialmente possono essere utilizzate anche per modulare pressioni e portate, anche se in modo grossolano. Come si diceva prima, la loro presenza è fondamentale per eseguire le riparazioni in caso di rottura: il punto di rottura va isolato idraulicamente dalla rete chiudendo i dispositivi di intercettazione, ubicati nei nodi, a monte e a valle. Rimangono senza servizio per tutto il tempo della riparazione,
2 tutte le utenze che si trovano tra i due punti di intercettazione. Se un area della rete distributiva, per come è costituita, tende a garantire un erogazione migliore a scapito di un altra con un opportuna regolazione di valvole spesso si può riuscire a bilanciare la rete in modo da trattare gli utenti allo stesso modo. È chiaro quindi che più una rete distributiva è costituita da nodi equipaggiati con dispositivi di intercettazione e minore è il disagio provocato all utenza. C è un limite nel loro numero perché i dispositivi devono essere mantenuti in efficienza e questo incide sul costo del servizio, quindi la loro collocazione deve essere calibrata con grande oculatezza sulla base della morfologia della rete, per non avere zone di carenza di sistemi di intercettazione e zone di inutile densità. Per questo risultato è di grande aiuto il software di modellazione idraulica, ossia una strumentazione informatica che, in ogni punto della rete, è in grado di stimare le portate e le pressioni simulando l effetto dell apertura e della chiusura di ogni singola valvola. Tutto questo per spiegare l importanza del progetto che quest anno sta portando avanti il Cadf, come primo stralcio di un programma di lavori che vuole essere pluriennale e riguarda una serie di interventi su singoli nodi esistenti, per riportarli ad adeguata efficienza, e per realizzarne di nuovi equipaggiati con dispositivi di intercettazione per le ragioni appena descritte. Con il primo stralcio di lavori 2016, per un costo presunto di euro da eseguire interamente con personale Cadf, si interverrà in 34 nodi scelti con criterio di priorità e importanza. Gli interventi più significativi sono previsti a Lido Spina e Nazioni in comune di Comacchio, nel capoluogo di Ro e in frazione di Ruina, nel Capoluogo di Copparo, dove i lavori sono già iniziati con il rifacimento del nodo in Via Strada Bassa. CADF NEWSLETTER -MARZO
3 La struttura delle nuove norme iso L ISO (International Organization for Standardization) ha pubblicato, negli anni, molti standard per i sistemi di gestione su tutti gli argomenti, che, pur contenendo elementi comuni, hanno sempre avuto strutture differenti. Questo ha generato non poche difficoltà nell integrazione tra i vari sistemi. Pertanto l ISO ha deciso di caratterizzare tutte le nuove norme con una struttura comune chiamata HLS (High Level Structure) che prevede 10 requisiti chiave. Oltre alla medesima configurazione, le revisioni portano anche una terminologia e testo comuni. I primi sistemi interessati da questo cambiamento sono stati quelli di gestione per la qualità (ISO 9001) e per l ambiente (ISO 14001) pubblicati nel Settembre Le modifiche apportate, ad entrambe le norme, sono molto significative, non solo dal punto di vista strutturale, ma anche culturale. Cambia la filosofia dell approccio alla gestione della documentazione, che si avvicina alle esigenze di flessibilità e fruibilità ed all uso sempre più diffuso di registrazioni elettroniche. Si parla ora di informazione documentata, che comprende tutte le tipologie di documentazione (ex procedure, istruzioni operative, registrazioni) che l Organizzazione dovrà gestire in quanto necessarie al corretto funzionamento del proprio Sistema di Gestione. Entrambe le norme non richiedono più la stesura di un manuale del sistema di gestione, che pure, se utile all organizzazione, potrà comunque essere mantenuto. Viene accentuato il ruolo della Direzione, in quanto leader, ispiratore e guida dell Organizzazione. Viene richiesto maggior coinvolgimento a tutto il top management, al fine di promuovere a tutti i livelli maggiore consapevolezza sullo scopo dei sistemi di gestione. Scompare la figura del rappresentante della direzione, a favore di una maggiore presenza di tutto il top management nella guida del sistema di gestione. Obiettivi e politica dovranno essere allineati, con gli orientamenti strategici dell Organizzazione. Per entrambe le norme è stata introdotta l analisi del contesto esterno e interno. L organizzazione sarà ora tenuta a comprendere il contesto, inteso come tutti quei fattori interni ed esterni, sia positivi che negativi, che sono rilevanti per i suoi obiettivi strategici e per la sua capacità di ottenere i risultati attesi. La prospettiva diventa qui certamente più ampia, arrivando a considerare non solamente i fattori direttamente più impattanti per l attività dell organizzazione o il suo impatto ambientale, ma anche altri fattori (es. contesto tecnologico, finanziario, politico, sociale, culturale, ecc.) che possono comunque avere un influenza sulla stessa. Tra le novità introdotte, sicuramente la maggiore è legata all introduzione del concetto di analisi e gestione del rischio. Si chiede infatti all Organizzazione di gestire ogni singolo processo/attività e le sue modifiche secondo il Risk Based Thinking ovvero considerandone tutti i rischi correlati, intesi sia in senso negativo ( minaccia ) che positivo ( opportunità ). Sarà quindi necessario guardare ai propri processi cercando di prevenire il più possibile i rischi che possono aver ricadute sui propri clienti e le altre parti interessate, e cogliere le opportunità che si presentano. Rischi e opportunità così individuati diventano quindi basilari per la definizione degli obiettivi di miglioramento. Proprio per questo nuovo approccio nelle edizioni 2015 delle norme non troviamo più le azioni preventive, che diventano parte integrante del Risk Based Thin-king. Tutto il sistema, così strutturato, agisce infatti da azione preventiva. Infine, fra le novità che caratterizzano la ISO 14001:2015 vi è l introduzione della Prospettiva del Ciclo di Vita ( Life Cycle Perspective ) nella gestione ambientale dei prodotti e servizi e, più in generale, nella gestione ambientale delle imprese e del complesso delle relazioni con gli interlocutori della proprie filiere. Il requisito, richiede di valutare non solo gli impatti ambientali diretti, ma anche quegli impatti associati alle fasi a monte ed a valle della propria attività, quali: l approvvigionamento di materie prime, la progettazione dei prodotti, le specifiche informazioni agli utilizzatori dei beni, ecc. I prossimi 36 mesi fissati da IAF (International Accreditation Forum), per la transizione ai nuovi requisiti, saranno cruciali per il successo di tale processo di rinnovamento inteso a diradare le nubi addensatesi sul futuro dei sistemi di gestione, in riferimento al tema della credibilità delle certificazioni, e ridare slancio e sostanza al mondo della normazione. 3
4 Lavaggio reti acquedotto Cadf produce e distribuisce acqua potabile in 13 Comuni della parte Est della provincia di Ferrara, per un totale di cica abitanti, che Il nel periodo estivo arrivano a per l afflusso turistico sul litorale. Questa condizione di acquedotto stagionale necessita di una gestione complessa, in particolare per gli impianti di accumulo e sollevamento, delle condotte adduttrici e delle reti di distribuzione della zona Lidi. Ad esempio nel periodo autunno primavera, a Lido Estensi si hanno consumi di 10 l/s (litri/secondo), mentre nel periodo estivo si passa a 90 l/s. Per sopperire a queste forti differenze di consumi, per il solo periodo estivo sono attivati tre impianti di accumulo e sollevamento: Lido Estensi, che ha un deposito di (metri cubi) mc, Lido Scacchi con un deposito di mc e Lido Spina con tre vasche per complessivi mc. Per mantenere i requisiti di qualità dell acqua previsti dalla normativa vigente, è necessario eseguire lavaggi sulle condotte adduttrici e sulle tubazioni di distribuzione, poiché soprattutto sul litorale, le basse portate invernali favoriscono il deposito delle sostanze contenute nell acqua, ossidi di ferro e carbonati, che i maggiori flussi estivi distaccherebbero dalle pareti delle tubazioni, facendo assumere all acqua un colore giallino ed una leggera torbidità. Con grande attenzione deve essere seguita la maggiore condotta adduttrice di Cadf, il DN 800/900 Ro Ferrarese Collinara, che in derivazione serve i Comuni di Fiscaglia e Ostellato, la città di Comacchio, Porto Garibaldi, Lido Estensi e Lido Spina, poichè costruita in acciaio è soggetta a corrosione, con rilascio di particelle di ferro e conseguente pregiudizio della qualità dell acqua. Questa condotta è stata costruita nel 1984 e negli anni il processo di corrosione si è aggravato, creando non pochi disagi agli utenti, tanto che a fine 2013 si è iniziato un trattamento di passivazione, dosando nella tubazione un prodotto ad uso alimentare a base di polifosfati e zinco. Questo reagente è addizionato in concentrazioni molto basse, 20 ppm (parti per milione) ed ha la funzione di inibire la corrosione attraverso la formazione di un composto ferro-fosfato-calcico sulle pareti della tubazione. La situazione di questa adduttrice negli ultimi due anni è migliorata in maniera significativa e le segnalazioni degli utenti per acqua gialla sono drasticamente diminuite, anche se la gestione rimane difficile. Infatti tutti gli anni prima del periodo estivo la tubazione viene lavata e successivamente il flusso viene incrementato gradualmente per evitare turbolenze alle pareti. Il personale che si occupa del lavaggio delle condotte adduttrici, delle reti distributive e degli accumuli sul territorio, è composto da tre unità lavorative. Questi operatori, secondo un programma annuale, eseguono lavaggi su tutto il territorio, dove sono installati idranti, tra soprasuolo e sottosuolo. Lo scorso anno sono stati utilizzati per il lavaggio delle reti mc di acqua. 4
5 La Durezza dell acqua Per durezza dell acqua si intende un valore che esprime il contenuto totale di ioni di calcio e magnesio (provenienti dalla presenza di sali solubili nell acqua) oltre che di eventuali metalli pesanti presenti nell acqua. Generalmente con questo termine si intende riferirsi alla durezza totale. La durezza totale è la somma della durezza permanente, che esprime la quantità di cationi rimasti in soluzione dopo ebollizione prolungata e della durezza temporanea, che per differenza tra le precedenti durezze, esprime sostanzialmente il quantitativo di idrogenocarbonati (o bicarbonati) presenti nell acqua prima dell ebollizione. I sali della durezza sono solitamente presenti nell acqua come solfati, cloruri, nitrati, carbonati o idrogenocarbonati, che generalmente sono solubili ma per riscaldamento o per evaporazione precipitano formando incrostazioni di calcare o di altro genere. In genere, le acque vengono classificate in base alla loro durezza come segue: fino a 4 f: molto dolci da 4 f a 8 f: dolci da 8 f a 12 f: medio-dure da 12 f a 18 f: discretamente dure da 18 f a 30 f: dure oltre 30 f: molto dure. Determinazione della durezza Metodo complessometrico All interno di un intervallo di valori di ph ben definito, l EDTA forma con gli ioni calcio e magnesio un complesso molto stabile (più stabile di quello con il nero eriocromo T). Il ph viene portato al valore ottimale di 10 unità per aggiunta di una soluzione tampone a base di ammoniaca e si inizia ad aggiungere EDTA al campione. Quando tutti gli ioni di calcio e magnesio risultano complessati dall EDTA, il nero eriocromo T vira da rosa a blu scuro. Titolando 100 ml di campione d acqua utilizzando una soluzione 0,01 M di sale bisodico di EDTA è possibile ricavare direttamente la durezza in gradi f, sapendo che ogni ml di titolante utilizzato corrisponde a 1 f. L acqua erogata da CADF spa ha una durezza tra i 20 e i 23 f. Inconvenienti di un acqua dura Un acqua dura influisce negativamente sui processi di lavaggio: infatti le molecole che costituiscono il detergente si combinano con gli ioni calcio, formando composti insolubili che, oltre a far aumentare il quantitativo di detergente necessario, si depositano nelle fibre dei tessuti facendole infeltrire. Inoltre, la presenza di sostanze incrostanti è dannosa per gli impianti industriali, sia per la loro azione corrosiva, sia per le incrostazioni che formano. Per questo sono spesso utilizzate tecniche di addolcimento, ovvero di rimozione dei sali di calcio e magnesio. 5
6 Considerazioni mediche La durezza dell acqua, contrariamente da quanto affermato da una leggenda metropolitana, non ha alcun ruolo nell eziopatogenesi della calcolosi urinaria. Anzi bere acqua dura, grazie all elevato contenuto di calcio e magnesio, diminuirebbe la probabilità d infarto dell 1% per ogni grado in più di durezza. Il DL 31/2001 raccomanda per gli acquedotti valori di durezza compresi tra i f. In base al diverso grado di durezza corrisponde un diverso sapore dell acqua. In relazione poi alla particolare composizione salina dell acqua si può avere un maggiore effetto diuretico, oppure altre proprietà più specifiche (proprietà digestive delle acque bicarbonatiche, lassative in quelle magnesiache, ecc.). Calcio (Ca) Il calcio costituisce l elemento fondamentale per la costruzione dello scheletro e dei denti e fra tutti i minerali è quello presente nell organismo in maggiore quantità. In un uomo di 70 chilogrammi si trovano circa 1200 grammi di calcio: circa il 98% del calcio è contenuto nello scheletro, prevalentemente sotto forma di fosfato carbonato e fluoruro; l 1% è nei denti; il restante 1% si trova all interno delle cellule, nei liquidi organici e nel plasma, dove la concentrazione ammonta a 9-11 mg/100ml. Il calcio è indispensabile per la regolazione della contrazione muscolare (compreso il muscolo cardiaco), la coagulazione sanguigna, la trasmissione degli impulsi nervosi, la regolazione della permeabilità cellulare e l attività di numerosi enzimi. Gli alimenti che contengono la maggiore quantità di calcio sono il latte e derivati, uova, legumi e pesci. Il fabbisogno giornaliero per gli adulti è di circa 800 mg; valori più elevati si hanno negli anziani (1000 mg), negli adolescenti e nelle donne in gravidanza o allattamento (1200 mg). Le patologie correlate a carenza di calcio sono rachitismo, osteoporosi e crisi tetaniche. Al contrario, le sindromi da eccesso provocano sintomi quali nausea, vomito, stato confusionale e sonnolenza. Magnesio (Mg) Il magnesio è necessario per la costituzione dello scheletro, per l attività nervosa e muscolare, per il metabolismo dei grassi e per la sintesi proteica. Il 70% del magnesio presente in un organismo è localizzato nelle ossa. Il fabbisogno giornaliero di questo minerale è generalmente assunto con la dieta perché il magnesio è largamente diffuso in molti alimenti. I valori di assunzione consigliati sono pari a mg al giorno per adulti e anziani e 450 mg per le donne in gravidanza e allattamento. Risultano particolarmente ricchi di questo minerale: noci, cacao, semi di soia, fagioli, grano tenero e, dal momento che il magnesio è un costituente essenziale della clorofilla, tutti i vegetali verdi. Carenze di magnesio si possono talvolta osservare in individui alcolizzati e in pazienti sottoposti a intervento chirurgico. I sintomi sono anoressia, vomito e aumento dell eccitabilità muscolare. Al contrario sindromi da eccesso provocano la depressione del sistema nervoso centrale con disturbi all attività cardiaca e respiratoria. 6
7 L estate sta arrivando, si riattivano gli impianti idrici Occhio alla Stellina C on l arrivo della bella stagione si rianimano anche le case al mare rimaste per mesi inutilizzate. La prima operazione è ripristinare la fornitura di acqua potabile se, in via precauzionale al fine di evitare rotture dovute alle temperature rigide dell inverno, gli impianti erano stati svuotati con relativa chiusura della valvola a valle del contatore. Al termine di questa operazione è buona norma verificare che, riempitosi l impianto, la stellina del contatore si fermi. Se l apposito indicatore non si ferma siamo in presenza di una rottura in atto dalla stagione precedente ma di cui non ci si è accorti al momento della chiusura della valvola. Con lo svuotamento dell impianto privato si è interrotta non solo la fornitura ma anche la rottura che, ridando acqua, riprende. Il consiglio di controllare l impianto vale anche per chi, rischiando, non ha messo in atto alcuna precauzione lasciando l impianto a rischio rottura nei mesi invernali: meglio verificare la stellina prima di pensare alla stagione estiva! 7
8 8 I progetti di educazione ambientale del CEA La Fabbrica dell Acqua si propongono come attività di supporto e di approfondimento alla programmazione curricolare delle scuole. Il tema delle risorse idriche è trattato sotto molteplici aspetti in modo da poter essere condiviso, e possibilmente anche sviluppato, dagli insegnanti di ogni materia. La metodologia usata è diversificata in base all età degli alunni ed all argomento trattato, ma comunque sempre si tenta di fornire delle informazioni e degli strumenti che possano poi essere rielaborati dai bambini, sia durante gli incontri con gli educatori del CEA, sia in seguito, in modo autonomo con le proprie famiglie, o in classe con gli insegnanti. L entusiasmo e l attenzione degli alunni nel seguire le lezioni, sono ovviamente lo strumento principale per valutare l efficacia degli interventi didattici, ma anche gli elaborati realizzati al termine dei progetti forniscono la misura della partecipazione e della rielaborazione personale dei bambini. Per questo vengono spesso proposte attività di gruppo, giochi di ruolo, attività sperimentali e laboratoriali, per permettere agli alunni di esprimere con creatività e partecipazione diretta il livello di conoscenza raggiunto. Quello che più interessa però l educatore ambientale è l atteggiamento col quale le attività vengono accolte e svolte dai ragazzi. Lo scopo dei progetti educativi non è solo quello di fornire informazioni ma anche, e soprattutto, quello di condividere e stimolare una riflessione, una presa di coscienza in grado di produrre un cambiamento nei comportamenti. Comportamenti che ci si auspica diventino più consapevoli, ragionati e rispettosi dell ambiente e, in generale, dell altro da sé. Ecco allora la soddisfazione degli educatori nel guardare i ragazzi al lavoro con microscopi e provette, ma anche concentrati sull osservazione di una foglia, di un nido o con le mani sporche di colore ed un sorriso di soddisfazione nel realizzare una creazione artistica con il gesso, la carta riciclata o i petali dei fiori. Così come il risultato di un lavoro di gruppo sul tema dell acqua nella storia dell uomo o sugli elementi chimici presenti nell acqua potabile o la discussione in un forum sulla gestione dei delicati equilibri internazionali che governano la gestione delle risorse idriche globali, forniscono all educatore la misura dell efficacia del proprio intervento. Sono inoltre un utilissimo feedback che spesso lascia positivamente stupiti e fornisce ottimi spunti per migliorare il programma e le attività proposte. I progetti dei cosiddetti esperti nelle scuole, sono ormai una realtà consolidata e hanno un efficacia particolare, perchè sicuramente l impatto sui bambini è diverso; l esperto che entra in classe ha generalmente un approccio all insegnamento diverso dal maestro o dal professore abituale ed i temi trattati sono spesso più approfonditi rispetto al livello che può essere affrontato nella programmazione scolastica. Gli alunni riconoscono in quella figura estranea un autorevolezza diversa, su quella determinata tematica e quindi, nella maggioranza dei casi, pongono più attenzione al tema affrontato. L efficacia del lavoro di sensibilizzazione svolto nelle scuole però dipende in larga misura dal sostegno del lavoro dell insegnante. Spesso si costruiscono insieme agli insegnanti dei veri percorsi didattici, che si snodano lungo tutto l anno e a volte, anche che continuano anno dopo anno. Questo è il risultato di eccellenza di un progetto didattico: il raggiungimento di un vero obbiettivo, solido e condiviso del percorso di educazione ambientale e di quello scolastico generale. Presentiamo di seguito, con grande soddisfazione, alcune attività e qualche elaborato scelto tra i tanti prodotti dai bambini che hanno partecipato ai progetti del CEA, ringraziando loro e i loro insegnanti per la preziosa collaborazione. L acqua vista con gli occhi dei bambini Bicchieri per l acqua del rubinetto in una scuola dell infanzia
9 Bambini della scuola primaria al lavoro per il progetto Il minuscolo mondo Elaborati dei bambini della scuola primaria per il progetto Sculture d acqua Bambini della scuola primaria per il progetto Artisti in acqua Elaborati dei bambini della scuola secondaria di primo grado per il progetto L Universo in una goccia Bambini della scuola dell infanzia per il progetto Pesciolini artisti Bambini della scuola primaria per il progetto Acqua e storia 9
10 La Giornata Mondiale dell Acqua per noi è ogni giorno Preservare l acqua e l ambiente per salvaguardare il nostro futuro. Ogni anno il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell acqua, istituita dall ONU già dal 1992, per ricordare quanto questa risorsa sia indispensabile per noi e per tutto ciò che ci sta attorno. E per il Cadf e per il Centro Educazione Ambientale (Cea) La Fabbrica dell Acqua è molto più di un giorno o di una consueta ricorrenza. Già perché, in fondo, è uno stato d animo, una consapevolezza, una scelta di stile. Per noi che lavoriamo nel campo della gestione delle risorse idriche e della loro valorizzazione, quest anno, il tema scelto per la Giornata Mondiale dell Acqua è particolarmente significativo, perché riguarda da vicino proprio noi. Il tema del 2016 infatti è better water, better jobs, ovvero la relazione tra accesso all acqua e dignità della vita, anche sul lavoro. Perché l accesso all acqua di buona qualità è un diritto ed una condizione essenziale non solo per la qualità della vita ma anche per la qualità e la realizzazione del lavoro. Avere a disposizione acqua di buona qualità, vuol dire cambiare le condizioni di vita delle persone, migliorare la qualità della vita delle famiglie e anche le condizioni sui posti di lavoro e quindi trasformare le società, le economie ed i processi produttivi. Ecco perché sentiamo ancora più forte la responsabilità di promuovere il valore delle risorse idriche e il diritto per ogni cittadino di avere a disposizione una giusta e sufficiente quantità di acqua sicura, che gli permetta di condurre una vita sana, dignitosa e produttiva. Noi questa fortuna la abbiamo e possiamo, proprio per questo, svolgere anche un lavoro che amiamo e che ci dà grandi soddisfazioni. Come confermano le tante iniziative realizzate nel tempo a beneficio dell intero territorio. Sono, infatti, oltre gli studenti che, ogni anno, il Cea sensibilizza all uso consapevole e corretto delle risorse idriche, cercando di fornire, al tempo stesso, uno stimolo verso la cultura ambientale e la qualità della vita in senso più ampio. Così come sono organizzati eventi quali: Operazione Trasparenza, un tour itinerante tra i paesi del ferrarese per far conoscere la valenza dell acqua, o il CEAcqua Day, una giornata interamente dedicata all oro blu, destinata a tutti gli studenti della scuola ed alle loro famiglie. Inoltre le visite specifiche presso l impianto di potabilizzazione di Serravalle e, poi, l esplorazione della vicina golena del Po. E ancora, le sperimentazioni in laboratorio ed all aperto tra microscopi, provette e giochi per scoprire le proprietà chimiche e fisiche dell acqua, ma anche all interno delle scuole con il coinvolgimento degli alunni. In prima linea, quindi, e con la consapevolezza della fortunata condizione che noi tutti condividiamo qui nel nostro territorio, gli educatori del Cea, a scuola come nelle piazze e nelle sagre, continuano a diffondere un flusso continuo di acqua potabile buona, sicura e assolutamente da bere. A beneficio della collettività e delle generazioni di oggi e, soprattutto, di domani. 10
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