Aspergillus, Penicillium, Fusarium (Ritieni e Randazzo, 1997). Il significato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Aspergillus, Penicillium, Fusarium (Ritieni e Randazzo, 1997). Il significato"

Transcript

1 1. Introduzione 1.1. Le micotossine Le micotossine sono metaboliti a basso peso molecolare, prodotti del metabolismo secondario di funghi appartenenti principalmente ai generi Aspergillus, Penicillium, Fusarium (Ritieni e Randazzo, 1997). Il significato biologico della produzione delle micotossine è sostanzialmente ancora ignoto. Tuttavia è unanime il consenso sul fatto che la presenza di un metabolismo secondario, atto alla sintesi di micotossine, possa essere un differenziamento chimico analogo all acquisizione di differenze morfologiche; inoltre, la diversità nelle strutture e nell attività biologica dimostrata dalle micotossine suggerisce una molteplicità funzionale da un punto di vista ecologico (Bennet, J.V.; et al. 1983). Tra le numerose teorie espresse in merito alle possibili funzioni svolte dalle micotossine, (Wicklow, D.T.; et al.1988), ha ipotizzato che i metaboliti tossici possano impedire l utilizzo dei funghi quali nutrimento per artropodi; questi ultimi, attraverso le loro preferenze alimentari potrebbero in tal modo avere anche un effetto indiretto sulla competizione tra le specie fungine e, di conseguenza, influire, sui processi di decomposizione. 1

2 Tra i funghi produttori di micotossine, alcuni sono in grado di sintetizzare più tossine e al contempo, una stessa tossina può essere prodotta da diversi funghi. La presenza delle micotossine nell ambiente non è strettamente correlata alla contemporanea presenza fisica del fungo, in quanto esse possono persistere anche dopo la scomparsa del produttore. La qualità e la quantità della produzione delle tossine sono influenzate da diversi fattori ambientali e non, quali l acqua la temperatura, il ph, e l eventuale utilizzo di agenti biocidi in campi coltivati (Ritieni e Randazzo, 1997). I substrati ideali per la crescita dei funghi che sintetizzano tossine sono rappresentati dalle derrate alimentari, dalle granaglie quali mais, riso, orzo e frumento, e dai mangimi per animali, soprattutto se immagazzinati in condizioni microclimatiche di umidità e temperatura favorevoli (Bottalico, A.; et al. 1988). Le micotossine presentano sia notevoli differenze da un punto di vista chimico, sia un ampia gamma di effetti biologici dovuti alla loro capacità di interagire con differenti organi e/o sistemi bersaglio. Le differenti attività biologiche manifestate dalle micotossine nei vari organismi sono causate da interazioni delle stesse e/o dei loro derivati con le diverse molecole cellulari, quali: DNA, RNA, proteine funzionali, cofattori enzimatici, e costituenti di membrana. 2

3 Per quanto riguarda gli effetti tossici prodotti dalle micotossine, raramente essi conducono a fenomeni patologici di tipo acuto in quanto il rischio maggiore risiede nell accumulo delle stesse all interno degli organismi viventi con eventuale insorgenza di sintomatologie di tipo cronico (Berry, C.L.; et al. 1988). Tuttavia, anche se di difficile valutazione, esiste un rischio reale per l uomo, alla luce dei numerosi ritrovamenti di micotossine negli alimenti e nei prodotti zootecnici (Jalinek, C.F.; et al. 1987) e dai risultati di alcune indagini epidemiologiche condotte su popolazioni di aree geografiche più a rischio, che evidenziano una significativa correlazione positiva tra la presenza di micotossine nella dieta e l incidenza di alcune malattie endemiche (WHO/IARC, 1993). Fra le muffe che attaccano e colonizzano le piante o le derrate alimentari, il genere Fusarium, un genere di funghi imperfetti comprendente almeno 50 specie raggruppate in 12 sezioni (Nelson, P.E.; et al. 1983), rappresenta uno dei maggiori problemi sia di natura fitopatologica sia micotossicologica. Infatti molte specie di Fusarium sono dannose per l agricoltura, sia per gli effetti diretti nocivi sulle piante che parassitizzano, a cui sottraggono o alterano i componenti nutritivi, con conseguente degradazione del substrato colonizzato, sia per la capacità di tali organismi di produrre un ampia varietà di metaboliti tossici (Marasas, W.F.O.; et al. 1984). 3

4 Inoltre, le specie di Fusarium sono largamente distribuite nel suolo e nei substrati organici e sono diffuse in tutte le aree del pianeta tanto da essere state isolate dai ghiacci permanenti nell Artico e dalla sabbia del Sahara (Booth, C.; et al. 1971). Esse, comunque, abbondano nei suoli coltivati sia delle regioni temperate, sia di quelle tropicali e sono fra le specie fungine più frequentemente isolate dai patologi vegetali (Booth, C.; et al. 1971). Le malattie causate dalle specie di Fusarium sono di tipo vascolare (tracheofusariosi) e di tipo parenchimatico (marciumi, cancri), e lo spettro di piante che possono essere attaccate è molto ampio (Nelson, P.E.; te al. 1981). In particolare, sono causa di grande preoccupazione i danni che le specie di Fusarium possono causare sui cereali. Le fusariosi di mais, grano, riso e sorgo, i cui prodotti sono spesso alimento base per la maggioranza della popolazione mondiale, sono malattie diffusissime nel pianeta e causano ogni anno perdite di prodotto per miliardi di dollari (Leslie, J.F.; et al. 1990). Tuttavia un ampio spettro di altre coltivazioni, di grande importanza sia dal punto di vista alimentare, sia commerciale, possono essere attaccate da specie di Fusarium, con gravi danni sia di tipo diretto per la perdita di raccolto, sia per le contaminazioni da micotossine dei prodotti. 4

5 Fra queste, la coltivazione del fico può essere seriamente danneggiata a seguito dell infezione da specie di Fusaria che nel complesso causano sulla pianta la malattia nota come endosepsi del fico. 1.2 Endosepsi del fico Il fico (Ficus carica L. Moraceae) è una pianta di origine asiatica, che non richiede particolari cure agronomiche e, la cui coltivazione si è facilmente diffusa in tutto il bacino del mediterraneo. La maggior parte della produzione mondiale di fichi é concentrata tra Turchia, Tunisia, Grecia, Marocco e Italia. Il fico, che presenta frutti maschili (caprifichi) e femminili (eduli), produce infiorescenze (ipoantodi) carnose, da globose a piriformi, provviste di un breve peduncolo, di una cavità interna centrale che comunica con l'esterno per mezzo di un orifizio (ostiolo); i fiori tappezzano la parte interna degli ipoantodi. Dal loro sviluppo si formano le infruttescenze, i siconi, che contengono una polpa gelatinosa, dolce o molto dolce, di colore da biancastro a rosso vinoso. Il siconio del caprifico è tappezzato internamente con numerose centinaia di infiorescenze femminili e poche centinaia di infiorescenze maschili; il siconio dei frutti eduli femminili contiene solo 5

6 infiorescenze femminili (Wiebes, J.T. 1979) I caprifichi producono il polline e offrono un riparo invernale per l insetto impollinatore rappresentato dalla vespa del fico (Blastophaga psenes L.) che dimora negli ovari dei fiori pistilliferi. L'utilizzazione quasi esclusiva dei siconi è il consumo diretto allo stato fresco oppure in alternativa come prodotto essiccato. La particolare morfologia del siconio rende facilmente accessibile a funghi ed insetti la penetrazione tramite l'ostiolo e il successivo sviluppo all'interno del siconio stesso. Tale sviluppo é facilitato dalla composizione del siconio per cui i fichi sono un ottimo terreno di coltura per la crescita dei patogeni fungini. Oltre alla contaminazione dei frutti freschi, c è da segnalare un rischio molto elevato di contaminazione dei frutti secchi. La tecnologia di essiccazione nella maggioranza dei casi è di tipo naturale, al sole, e può avvenire sull'albero o dopo la raccolta. Nel primo caso i fichi sono raccolti quando già parzialmente disidratati e sono posti interi su graticci esposti al sole per un periodo di 4-8 gg; nel secondo caso invece i siconi sono raccolti ad uno livello di disidratazione meno avanzato, tagliati longitudinalmente e posti ad essiccare per gg. (Godini, A. Fico, Frutticultura Speciale, REDA, Autori Vari 1991). 6

7 Di conseguenza, tale metodologia di essiccazione combinata alla composizione chimica e alla morfologia del siconio può facilmente spiegare l elevato rischio di contaminazione fungina correlata ai fichi secchi. A tale riguardo è stato riportato in letteratura la colonizzazione da parte dell' Aspergillus flavus nei fichi essiccati, con conseguente contaminazione dei fichi di aflatossine (Buchanan, J.R.; et al ) Ulteriori ricerche hanno dimostrato che i fichi freschi possono essere colonizzati da varie specie di Aspergillus, delle sezioni Nigri, Flavi, e Circumdati, produttori di ocratossine, aflatossine e di acido ciclopiazonico (Doster, M.A.; et al.1996). I controlli effettuati, su partite di fichi importati, presso gli organi competenti di frontiera sono focalizzati sulla determinazione del livello di aflatossine presenti e il loro superamento é causa spesso del rifiuto delle partite stesse. Inoltre, Subbarao e Michailides (1993) hanno evidenziato il ruolo non secondario che svolgono i funghi appartenenti al genere Fusarium nella colonizzazione del siconio, ed in particolare quello svolto dalle specie che causano l endosepsi del fico ( Subbarao, K.V.; et al 1993.) L endosepsi del fico, definita anche come marciume rosa, bruno, o soffice del fico, ha raggiunto ormai un ruolo estremamente importante dal punto di vista commerciale fra le patologie fungine dei siconi arrivando a causare perdite anche del 50% di prodotto (Michailides, T.J.; et al. 1996). 7

8 Lo sviluppo della malattia è facilitato dai danni meccanici arrecati sulla superficie esterna dei frutti (Michailides, T.J.; et al. 1996). I primi sintomi dell endosepsi si evidenziano con imbrunimenti all interno della cavità dei fichi quando il siconio comincia a maturare. Quando molte infiorescenze sono infettate, la malattia si manifesta esternamente con lesioni marcescenti attorno all ostiolo del siconio. La malattia si diffonde nel frutto attraverso il peduncolo, ed un micelio spesso può a volte apparire sulla superficie del siconio. Caldis (1927), ha messo in evidenza le relazioni fra la malattia e la vespa del fico, evidenziando i rapporti fra la malattia e i cicli dell insetto e mostrando come la vespa del fico conduca polline e propaguli fungini ai fichi maschili e femminili recettivi. Caldis (1927) ha individuato in F. moniliforme, il principale agente della malattia, definendo, sulla base della colorazione del micelio aereo e su basi morfologiche una varietà tassonomica distinta e specifica del fico che definì F. moniliforme var. fici. Successivamente, Subbarao e Michailides (1992), dopo aver mostrato che le caratteristiche morfologiche utilizzate da Caldis per definire F. moniliforme var. fici come agente patogeno dell endosepsi del fico, non fossero uniche per tale patogeno e che tale popolazione non mostrava neanche specificità per il fico, abbandonarono la definizione di varietà per utilizzare solo il nome di F. moniliforme. 8

9 Recentemente, inoltre, Subbarao e Michailides (1993) hanno dimostrato che in California almeno tre erano le specie responsabili dell endosepsi del fico: F. moniliforme, F. solani, F. dimerum, oltre alle quali ancora più recentemente sono state identificate da eminenti esperti altre due specie quali F. proliferatum e F. subglutinans (Marasas, W.F.O.; Nirenberg, H.; Logrieco, A. comunicazione personale). Queste due ultime specie, insieme a F. moniliforme, appartengono alla sezione Liseola del genere (Nelson, P.E.; et al. 9

10 10

11 1983) e rappresentano la forma anamorfica di Gibberella fujikuroi il teleomorfo con il quale convivono in un rapporto metagenetico (Nelson, P.E.; et al. 1983). Mentre F. solani e F. dimerum non producono tossine note, le specie della sezione Liseola sopra indicate sono in grado di produrre diversi metaboliti tossici trai quali posseggono un ruolo di primo piano le fumonisine (Gelderblom, W.C.A.; et al. 1988), e l acido fusarico (Yabuta, T.; et al. 1937), insieme a molecole interessanti, ma di più recente acquisizione quali fusaproliferina e beauvericina (Logrieco, A.; et al. 1997). La fotografia riportata nella pagina seguente, tratta dal lavoro di Subbarao e Michailides (1996), mostra dei siconi con sintomi di endosepsi causata da Fusarium spp. Nella figura A le frecce indicano le lesioni esterne di un siconio infettato, mentre nella figura B, le frecce indicano il micelio del fungo colonizzatore. 11

12 1.3. FUMONISINE Le fumonisine sono un gruppo di tossine isolate per la prima volta in Sud Africa da colture di Fusarium moniliforme e correlato con casi di micotossicosi sia di equini che di suini ( Gendelbrom, W.C.A.; et al. 1988). Al gruppo delle fumonisine appartengono almeno 8 differenti composti correlati chimicamente tra di loro e riconducibili strutturalmente all 1,2,3 tricarbossi pentanoico acido 2-ammino-12,16-dimetil polidrossieicosano. La fumonisina B1 (fig 1) con la B2 e la B3 rappresentano dal punto di vista quantitativo le tre più importanti fumonisine. Il loro accumulo e la loro ingestione attraverso mangimi contaminati sono stati correlati con diversi casi di ELEM (leucoencefelomalacia equina); (Thiel, P.G., et al. 1991); e di sindrome da edema polmonare nei suini ( Ross, P.F.; et al. 1990). Inoltre negli animali che hanno subito danni da fumonisine sono evidenti i danni in sede autoptica a livello epatico e renale.(visconti, A.; et al ) La presenza di fumonisine, con altre tossine prodotte da Fusarium spp. é stata associata in alcune regioni del globo, nord Italia, Sud Africa e sud est asiatico, alle abitudini alimentari delle popolazioni autoctone ed a una maggiore incidenza di patologie neoplastiche esofagee (Franceschi, S.; et al. 1990). In tali regioni la dieta é particolarmente ricca, o addirittura 12

13 esclusivamente composta da cereali e da mais che rappresentano il substrato ideale di accrescimento di Fusarium tossinogeni e a conferma di ciò numerosi studi riportano una elevata presenza di fumonisine quali contaminanti naturali. (Rheeder, J.P.; et al. 1992) (Fun, S. Chu; Guo, Y. Li; 1994) Il meccanismo di azione delle fumonisine é solo parzialmente conosciuto ma la loro struttura chimica non dissimile da quella degli sfingolipidi consente di ipotizzare un ruolo delle fumonisine nella regolazione del metabolismo sfingolipidico. Le fumonisine sono inibitori naturali della biosintesi degli sfingolipidi perché esse interagiscono in studi fatti su epatociti di ratto con l enzima cerammide sintetasi. (Norred, W.P.; et al. 1992) Sulla base di questi dati biologici insieme a numerose altre sperimentazioni sulle attività delle fumonisine " L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro" ha provveduto ad inserire nel gruppo B2, composto possibile cancerogeno per l uomo, le tossine prodotte da Fusarium moniliforme (Visconti, A., et al. 1999). Tale decisione non imputa alle solo fumonisine la responsabilità dell azione carcinogenica degli estratti di colture da tale fungo; ma i rapporti quantitativi relativi dei metaboliti presenti negli estratti e gli studi condotti su 13

14 fumonisine pure inducono a suggerire che siano esse le reali responsabili di tali fenomeni biologici BEAUVERICINA e FUSAPROLIFERINA La beauvericina (fig 2) é stata isolata la prima volta da Beauveria bassiana (Hamill, R.; et al. 1969), utilizzando dei saggi di tossicità su larve di Artemia Salina (Scott, P.M.; et al. 1971) quali sistemi di monitoraggio biologico. La beauvericina é chimicamente un lattone trimero ciclico formato alternativamente da tre residui di N-metil-phenilalanina e tre residui di acido D-α-idrossiisovalerico legati con legami depsipeptidico. La struttura chimica della beauvericina é strutturalmente correlabile alla famiglia delle enniatine (Logrieco, A.; et al. 1997). 14

I MODELLI PREVISIONALI un supporto per la gestione delle micotossine

I MODELLI PREVISIONALI un supporto per la gestione delle micotossine V Giornate di Studio sui Modelli per la Protezione delle Piante Piacenza 27-29 Maggio 2009 I MODELLI PREVISIONALI un supporto per la gestione delle micotossine Paola Battilani Istituto di Enmologia e Patologia

Dettagli

Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare

Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Sai quali muffe ci sono nel tuo frigorifero? Impariamo a riconoscere le muffe pericolose Dott.ssa Paola Giorni, PhD Dipartimento di Scienze

Dettagli

Aflatossine: un problema antico. luciano.bertocchi

Aflatossine: un problema antico. luciano.bertocchi Aflatossine: un problema antico luciano.bertocchi Cosa sono le micotossine? Prodotti del metabolismo secondario di funghi filamentosi microscopici (muffe) che possono svilupparsi su una grande varietà

Dettagli

Mais e aflatossine 2012: l emergenza continua. Prof. ROBERTO CAUSIN. DIP. TeSAF, Sez. Patologia Vegetale. UNIVERSITA DI PADOVA

Mais e aflatossine 2012: l emergenza continua. Prof. ROBERTO CAUSIN. DIP. TeSAF, Sez. Patologia Vegetale. UNIVERSITA DI PADOVA Mais e aflatossine 2012: l emergenza continua Sabato 2 Marzo 2013 CEN.SER, sala Bisaglia, via Porta Adige, 45. Rovigo AFLATOSSINE: GENERALITA E LORO GENESI Prof. ROBERTO CAUSIN DIP. TeSAF, Sez. Patologia

Dettagli

LOTTA BIOLOGICA ALLE MICOTOSSINE SU MAIS CON TRICHODERMA

LOTTA BIOLOGICA ALLE MICOTOSSINE SU MAIS CON TRICHODERMA Le attività di Veneto Agricoltura per l attuazione delle misure agro-ambientali PSR: Analizziamo i risultati 2012 LOTTA BIOLOGICA ALLE MICOTOSSINE SU MAIS CON TRICHODERMA PROF. Roberto Causin Carlo Cappellari

Dettagli

Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti

Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti FRUMENTO tenero (Triticum aestivum) duro (Triticum durum) ISIDE DEMETRA CERERE

Dettagli

La problematica delle micotossine nella filiera agro-alimentare: stato dell arte e prospettive. Aspetti tossicologici delle micotossine

La problematica delle micotossine nella filiera agro-alimentare: stato dell arte e prospettive. Aspetti tossicologici delle micotossine La problematica delle micotossine nella filiera agro-alimentare: stato dell arte e prospettive 14 Novembre 2007 Istituto Superiore di Sanità Dott.ssa Francesca Maffei Dipartimento di Farmacologia Università

Dettagli

Microbiologia clinica

Microbiologia clinica Microbiologia clinica Docente : Prof. Ubaldo Scardellato Testo: MICROBIOLOGIA CLINICA Eudes Lanciotti Cea ed. 2001 Temi cardine del programma 1. Lo sviluppo della microbiologia come scienza. 2. La natura

Dettagli

GESTIONE DELLE CONTAMINAZIONI DA MICOTOSSINE NEL MAIS. Università di Padova, Dip. TESAF Sez. Patologia Vegetale

GESTIONE DELLE CONTAMINAZIONI DA MICOTOSSINE NEL MAIS. Università di Padova, Dip. TESAF Sez. Patologia Vegetale GESTIONE DELLE CONTAMINAZIONI DA MICOTOSSINE NEL MAIS Università di Padova, Dip. TESAF Sez. Patologia Vegetale CONOSCERE LE CAUSE PER CAPIRE COME LOTTARE.. Le micotossine sono metaboliti secondari prodotti

Dettagli

AZIENDA USL RIETI SERVIZIO VETERINARIO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI

AZIENDA USL RIETI SERVIZIO VETERINARIO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI AZIENDA USL RIETI SERVIZIO VETERINARIO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI Dr. RICCIARDI MARIO LE AFLATOSSINE SONO SOSTANZE TOSSICHE CHE POSSONO

Dettagli

Ricerca nei cereali di micotossine che presentano attività di interferenti endocrini

Ricerca nei cereali di micotossine che presentano attività di interferenti endocrini Ricerca nei cereali di micotossine che presentano attività di interferenti endocrini Cecilia Bergamini ARPA Sezione Provinciale di Bologna cbergamini@arpa.emr.it Bologna 25 febbraio 2009 RAR Alimenti,

Dettagli

MICOTOSSINE: un pericolo naturale per la sicurezza degli alimenti. Valentina Marotta, Roberta Goi

MICOTOSSINE: un pericolo naturale per la sicurezza degli alimenti. Valentina Marotta, Roberta Goi MICOTOSSINE: un pericolo naturale per la sicurezza degli alimenti 1 Valentina Marotta, Roberta Goi Introduzione Il problema dell infestazione delle derrate alimentari da micotossine è probabilmente vecchio

Dettagli

Agenti Mutageni e/o Cancerogeni: materiali didattici

Agenti Mutageni e/o Cancerogeni: materiali didattici Agenti Mutageni e/o Cancerogeni: materiali didattici Epidemiologia dei tumori Presentazione Dieta Fumo Danni al DNA Esercitazione Raggi UV Seguono alcune immagini selezionate a campione Bioattivazione

Dettagli

Equation Pro Equation Contact

Equation Pro Equation Contact Equation Pro Equation Contact Un passo avanti nella lotta alla peronospora della vite, alternaria e peronospora del pomodoro e peronospora della patata Marchio registrato DuPont. Una nuova famiglia chimica

Dettagli

Lezione del 24 Ottobre 2014

Lezione del 24 Ottobre 2014 MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi

Dettagli

Insetti dannosi per l'agricoltura. Dott. Francesco Giannetti

Insetti dannosi per l'agricoltura. Dott. Francesco Giannetti Insetti dannosi per l'agricoltura Dott. Francesco Giannetti Introduzione Soprattutto dalla fine degli anni '80, il cambiamento climatico si è ripercosso sugli ecosistemi agrari e forestali. La perdita

Dettagli

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. ENZIMI ENZIMI Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. Catalizzatore = sostanza in grado di accelerare lo svolgimento di una reazione chimica e quindi di aumentarne la sua velocità,

Dettagli

Le malattie trasmesse dagli alimenti. Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, ( Shaw oppure fanno ingrassare (George Bernard

Le malattie trasmesse dagli alimenti. Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, ( Shaw oppure fanno ingrassare (George Bernard Le malattie trasmesse dagli alimenti Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, ( Shaw oppure fanno ingrassare (George Bernard Le malattie trasmesse dagli alimenti Si hanno in seguito

Dettagli

I PROTIDI ASPETTI GENERALI

I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI O PROTEINE SONO SOSTANZE ORGANICHE AZOTATE, DI STRUTTURA MOLTO COMPLESSA, PRESENTI IN OGNI FORMA DI VITA. LE PROTEINE SONO COMPOSTI QUATERNARI, OSSIA SONO FORMATE DA

Dettagli

Il biocontrollo di Aspergillus flavus come prevenzione della contaminazione da aflatossine nella coltura del mais

Il biocontrollo di Aspergillus flavus come prevenzione della contaminazione da aflatossine nella coltura del mais Il biocontrollo di Aspergillus flavus come prevenzione della contaminazione da aflatossine nella coltura del mais Paola Battilani paola.battilani@unicatt.it Aspergillus flavus & aflatossine Tmin Tmax Topt

Dettagli

Il controllo della crescita e dello sviluppo di una pianta è di tipo genetico e dipende dagli ormoni vegetali.

Il controllo della crescita e dello sviluppo di una pianta è di tipo genetico e dipende dagli ormoni vegetali. Una pianta può rispondere ad uno stimolo esterno (es luce, gravità, temperatura-vernalizzazione) con una crescita direzionale che va sotto il nome di TROPISMO. Il controllo della crescita e dello sviluppo

Dettagli

Biodiversita microbica e fertilità biologica dei suoli agrari

Biodiversita microbica e fertilità biologica dei suoli agrari Biodiversita microbica e fertilità biologica dei suoli agrari Laura Bardi C.R.A. Centro di Ricerca per lo studio delle relazioni pianta/suolo Gruppo di Ricerca di Torino 1 BIODIVERSITA : QUALE PERCEZIONE?

Dettagli

Sviluppo di tecniche di lotta integrata a OROBANCHE parassite del tabacco

Sviluppo di tecniche di lotta integrata a OROBANCHE parassite del tabacco Sviluppo di tecniche di lotta integrata a OROBANCHE parassite del tabacco Unità di Patologia Vegetale, Dipartimento ARBOPAVE Unità di Chimica Organica, Dipartimento DISSPAPA Università degli studi di Napoli

Dettagli

La difesa dei cereali in vegetazione

La difesa dei cereali in vegetazione La difesa dei cereali in vegetazione Quali fattori influenzano la qualità - La scelta varietale - La tecnica di coltivazione - L ambiente - L andamento climatico - La presenza di patogeni Difesa: interventi

Dettagli

La metagenomica al servizio dell agricoltura

La metagenomica al servizio dell agricoltura La metagenomica al servizio dell agricoltura Marco Bazzicalupo Department of Biology University of Florence, Firenze, Italy http://www.unifi.it/dblage/mdswitch.html L albero della vita è microbico RNA

Dettagli

Le micottossine del mais

Le micottossine del mais Le micottossine del mais Prevenzione, controllo in campo e in azienda 1 definizione Definizione Metaboliti secondari prodotti da funghi parassiti delle piante e agenti di ammuffimenti delle derrate alimentari

Dettagli

Biodiversità e salute. Flavia Caretta

Biodiversità e salute. Flavia Caretta Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli

Dettagli

ELENCO DELLE TABELLE E DELLE FIGURE

ELENCO DELLE TABELLE E DELLE FIGURE 6. ELENCO DELLE TABELLE E DELLE FIGURE 6.1 ELENCO DELLE TABELLE 1: produzione totale di granella di mais in Italia (milioni di tonnellate), negli anni 2001-2003 (Fonte: Elaborazioni su dati congiunturali

Dettagli

Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie

Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie Norme, limiti di legge e situazione aflatossine nella produzione maidicola nazionale e piemontese Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie Maiscoltura nazionale

Dettagli

COLZA. Brassica napus o Brassica napus oleifera

COLZA. Brassica napus o Brassica napus oleifera COLZA Brassica napus o Brassica napus oleifera BOTANICA Classe: Dicotyledonae Ordine: Rhoedales Famiglia: Cruciferae Brassicaceae Genere: Brassica Specie: Brassica napus L., 1753 Pianta annuale o biennale

Dettagli

Corso di: Colture vegetali e applicazioni biotecnologiche

Corso di: Colture vegetali e applicazioni biotecnologiche LAUREA TRIENNALE IN BIOTECNOLOGIE Corso di: Colture vegetali e applicazioni biotecnologiche Dott.ssa G. Massaro Tel. 0823 274548 e-mail: giuseppina.massaro@unina2.it 1a Lezione del 21/01/2011 Le tecniche

Dettagli

GLI ECOSISTEMI 114 SCIENZE

GLI ECOSISTEMI 114 SCIENZE La vita è presente in ogni luogo della Terra. Moltissime specie di viventi vivono nell acqua, nell aria e sopra il terreno (il suolo), ma anche sottoterra. Ogni organismo vivente vive insieme a moltissimi

Dettagli

Piergiovanni Piatti L ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SUL MAIS DELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TORINO E CUNEO, A SUPPORTO DEI PRODUTTORI E DEI CONSUMATORI

Piergiovanni Piatti L ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SUL MAIS DELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TORINO E CUNEO, A SUPPORTO DEI PRODUTTORI E DEI CONSUMATORI Piergiovanni Piatti L ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SUL MAIS DELLE CAMERE DI COMMERCIO DI TORINO E CUNEO, A SUPPORTO DEI PRODUTTORI E DEI CONSUMATORI MONITORAGGIO OGM OGM - Organismo Geneticamente Modificato

Dettagli

Cosa è la biodiversità? E perché è così importante?

Cosa è la biodiversità? E perché è così importante? Cosa è la biodiversità? E perché è così importante? Biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, frutto di lunghi e complessi processi evolutivi. Comprende tutte le forme di vita

Dettagli

Coordinatore: Ch.mo Prof. Marco De Faveri. Tesi di Dottorato di : VINCENZA PISACANE. Matricola:

Coordinatore: Ch.mo Prof. Marco De Faveri. Tesi di Dottorato di : VINCENZA PISACANE. Matricola: UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Dottorato di ricerca in Biotecnologie degli Alimenti ciclo XIX S.S.D: AGR/15; ING-IND/25 EFFETTI DEGLI ANTIOSSIDANTI NATURALI SULLO SVILUPPO DI FUNGHI TOSSIGENI

Dettagli

Dalla natura il fungicida per la difesa di frutta, vite ed orticole da marciumi, muffe e batteriosi

Dalla natura il fungicida per la difesa di frutta, vite ed orticole da marciumi, muffe e batteriosi Serenade Natria Dalla natura il fungicida per la difesa di frutta, vite ed orticole da marciumi, muffe e batteriosi www.bayergarden.it Serenade Natria Caratteristiche Serenade Natria è l innovativo fungicida

Dettagli

Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA

Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA CONTAMINAZIONE CHIMICA Causata dalla presenza di contaminanti chimici di varia natura. 2 Contaminazione chimica Le principali contaminazioni chimiche

Dettagli

Cause di Natura chimica

Cause di Natura chimica Cause di Natura chimica Fattori patogeni di natura chimica:! Composti inorganici, organici! Esogeni, endogeni! Capaci di interferire in modo acuto o cronico su organismi viventi Entità del danno dipende

Dettagli

CACCIA ALL ASPERGILLO

CACCIA ALL ASPERGILLO Marciume da Aspergillus carbonarius. CACCIA ALL ASPERGILLO Tra le varie micotossine responsabili di contaminazione degli alimenti, quella principalmente presente nell uva e nel vino risulta essere l ocratossina

Dettagli

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI SEMINARIO: RISCHIO MICOTOSSINE NELLA FILIERA CEREALICOLA MARCHIGIANA Osimo (AN) 12 aprile 2013 Dott. Agr.. Angela Sanchioni Centro

Dettagli

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità I pericoli ambientali Breve ricerca sulle principali peculiarità Differenza tra rischio e pericolo Pericolo È una proprietà, o una qualità, o una modalità dannosa di uno strumento, di una situazione, di

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI NOCIVI DA QUARANTENA (DIRETTIVA CEE 77/93)

SCHEDA TECNICA PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI NOCIVI DA QUARANTENA (DIRETTIVA CEE 77/93) SCHEDA TECNICA PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI NOCIVI DA QUARANTENA (DIRETTIVA CEE 77/93) Avversità: avvizzimento batterico o marciume bruno Organismo nocivo: Pseudomonas solanacearum (Rastonia solanacearum)

Dettagli

Rete Qualità Mais: monitoraggio micotossine campagna 2014

Rete Qualità Mais: monitoraggio micotossine campagna 2014 Rete Qualità Mais: monitoraggio micotossine campagna 2014 A cura di Sabrina Locatelli Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l analisi dell economia agraria Unità di Ricerca per la Maiscoltura Bergamo

Dettagli

AMicoGrano: Caratteristiche varietali e sicurezza

AMicoGrano: Caratteristiche varietali e sicurezza AMicoGrano: Caratteristiche varietali e sicurezza Gianni Galaverna Dipartimento di Scienze degli Alimenti Università degli Studi di Parma gianni.galaverna@unipr.it Outline Fusariosi e accumulo di micotossine.

Dettagli

Fattori predisponenti la comparsa di alcune malattie delle piante ornamentali

Fattori predisponenti la comparsa di alcune malattie delle piante ornamentali Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola Fattori predisponenti la comparsa di alcune malattie delle piante ornamentali Giovanni Minuto Indicazioni epidemiologiche Da un punto di vista generale,

Dettagli

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza LUCA: Last Universal Common Ancestor 1 µm ARCHAEA La morfologia e le dimensioni degli

Dettagli

Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza

Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Identikit del colesterolo. Colesterolo, alimentazione e malattie cardiovascolari. Grassi saturi:

Dettagli

D. Introduzione al biodeterioramento. Biologia degli agenti biodeteriogeni

D. Introduzione al biodeterioramento. Biologia degli agenti biodeteriogeni D. Introduzione al biodeterioramento Biologia degli agenti biodeteriogeni Organismi BIODETERIOGENI = organismi che possono danneggiare i materiali in molti modi Vengono illustrati i principali tipi di

Dettagli

Globesity, un problema di testa. Ferruccio Cavanna

Globesity, un problema di testa. Ferruccio Cavanna Globesity, un problema di testa La stragrande maggioranza delle nostre conoscenze relative al controllo dell appetito sono basate sulle cascate di segnali molecolari, da cui emerge che il cervello è il

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA È GERARCHICA. Riduzionismo. Proprietà emergenti

L ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA È GERARCHICA. Riduzionismo. Proprietà emergenti L ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA È GERARCHICA. Riduzionismo Proprietà emergenti ECOLOGIA: studio delle relazioni degli organismi tra loro e con il loro l ambiente. Organizzazione cellulare La CELLULA rappresenta

Dettagli

I Microrganismi. Generalità, classificazione, condizioni di crescita, riproduzione. SITO WEB:

I Microrganismi. Generalità, classificazione, condizioni di crescita, riproduzione. SITO WEB: I Microrganismi Generalità, classificazione, condizioni di crescita, riproduzione. SITO WEB: http://digilander.libero.it/glampis64 ENTRA COS E UN MICRORGANISMO? Per microrganismo si intende un organismo

Dettagli

Piano nazionale cerealicolo: Progetto MICOPRINCEM azioni svolte, obiettivi raggiunti e ipotesi di nuove azioni.

Piano nazionale cerealicolo: Progetto MICOPRINCEM azioni svolte, obiettivi raggiunti e ipotesi di nuove azioni. Piano nazionale cerealicolo: Progetto MICOPRINCEM azioni svolte, obiettivi raggiunti e ipotesi di nuove azioni. 1 Criticità ante Piano di Settore Contaminazione da micotossine: fattore di rischio per le

Dettagli

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici a cura di Michele Aleffi Dipartimento di Scienze Ambientali Sezione di Botanica ed Ecologia Università di Camerino L opera d arte d o un qualsiasi reperto

Dettagli

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. La scoperta dei farmaci

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. La scoperta dei farmaci Fondamenti di Chimica Farmaceutica La scoperta dei farmaci La scoperta di un farmaco è un processo che ha lo scopo di individuare un composto terapeuticamente utile per curare una malattia. Il punto di

Dettagli

Il deterioramento aerobico degli insilati e le implicazioni per la qualità del latte e del formaggio. Fabio Abeni Domenico Carminati

Il deterioramento aerobico degli insilati e le implicazioni per la qualità del latte e del formaggio. Fabio Abeni Domenico Carminati Il deterioramento aerobico degli insilati e le implicazioni per la qualità del latte e del formaggio Fabio Abeni Domenico Carminati 1 La qualità e la sicurezza dei prodotti lattiero-caseari dipendono in

Dettagli

Introduzione. hanno dimostrato che alcuni glicolipidi hanno attività sul sistema. immunitario tanto da poter essere considerati potenziali agenti

Introduzione. hanno dimostrato che alcuni glicolipidi hanno attività sul sistema. immunitario tanto da poter essere considerati potenziali agenti Introduzione I glicolipidi, costituenti ubiquitari delle membrane cellulari di animali e piante, negli ultimi decenni sono stati oggetto di approfondite ricerche a causa delle numerose attività biologiche

Dettagli

Gli OGM. Organismi Geneticamente Modificati

Gli OGM. Organismi Geneticamente Modificati Gli OGM Organismi Geneticamente Modificati Cosa sono gli OGM? Questa sigla fa riferimento a tutti quegli organismi il cui patrimonio genetico è stato modificato artificialmente dall'uomo, tramite tecniche

Dettagli

ASSOCIAZIONE ALLEVATORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

ASSOCIAZIONE ALLEVATORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ASSOCIAZIONE ALLEVATORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA LABORATORIO ANALISI Via XXIX OTTOBRE 9/B 33030 Codroipo (UD) tel. 0432 824225-6-7-8/fax 0432 824298 e-mail: laboratorio@aafvg.it GESTIONE EMERGENZA AFLATOSSINA

Dettagli

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16 Il Rischio Biologico Rev. 2 ott. 2009 Rischio biologico slide 1 di 16 Definizione Consiste nella possibilità di contrarre, in seguito all esposizione a virus, batteri, miceti o funghi (lieviti e muffe),

Dettagli

CORSO DI BIOLOGIA ANATOMIA E MORFOLOGIA VEGETALE Dr. Nicola Olivieri

CORSO DI BIOLOGIA ANATOMIA E MORFOLOGIA VEGETALE Dr. Nicola Olivieri FACOLTA DI BIOSCIENZE E TECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI E AMBIENTALI CORSO DI STUDI IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA CORSO DI BIOLOGIA ANATOMIA E MORFOLOGIA VEGETALE Dr. Nicola Olivieri Lezione n.1 parte prima ARGOMENTO:

Dettagli

TIPI DI METABOLISMO NEI VEGETALI

TIPI DI METABOLISMO NEI VEGETALI TIPI DI METABOLISMO NEI VEGETALI Il metabolismo è l'insieme delle reazioni biochimiche, in genere catalizzate dagli enzimi, che consentono l vita di un organismo ANABOLISMO Sintesi di sostanze complesse

Dettagli

Mais, funghi e micotossine: stato dell arte

Mais, funghi e micotossine: stato dell arte Mais, funghi e micotossine: stato dell arte UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante dott.ssa Emanuela Torelli Mondo microrganismi MACROMOLECOLE CELLULARI SOSTANZE

Dettagli

Esempio di valutazione degli effetti delle tecnologie alimentari sulla digeribilità degli alimenti

Esempio di valutazione degli effetti delle tecnologie alimentari sulla digeribilità degli alimenti Migliorare le prestazioni dell Industria Alimentare Esempio di valutazione degli effetti delle tecnologie alimentari sulla digeribilità degli alimenti Relatore: dott. Mattia Di Nunzio mattia.dinunzio@unibo.it

Dettagli

Botanica generale e sistematica

Botanica generale e sistematica Corso di laurea in Scienze agrarie, forestali e ambientali Botanica generale e sistematica AA 2016-17 matricole A-L Prof. AnnaMaria Carafa Botanica branca della Biologia che si occupa di organismi vegetali

Dettagli

contenuto di fattori antinutrizionali. utilizzabile direttamente nell alimentazione degli animali.

contenuto di fattori antinutrizionali. utilizzabile direttamente nell alimentazione degli animali. 0 NOTIZIARIO 7 Il miglioramento genetico della soia nel Nord-est d Italia Marco Signor Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica Nel 987 l ERSA inizia un programma

Dettagli

Progettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, asse scientifico Unità di apprendimento 1

Progettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, asse scientifico Unità di apprendimento 1 Unità di apprendimento 1 UdA n. 1 SCIENZE DELLA TERRA DURATA PREVISTA 5 25 Standard di Riferimento asse Osservare, descrivere e analizzare fenomeni sistema e di complessità; Analizzare qualitativamente

Dettagli

Antracnosi dell olivo

Antracnosi dell olivo Antracnosi dell olivo La più dannosa malattia dei frutti dell olivo. Responsabile di : forti riduzioni della produzione (fino al 100% su varietà suscettibili) di alterazione della qualità dell olio (ph

Dettagli

CHEMIOTERAPIA-1 PRINCIPI DI CHEMIOTERAPIA

CHEMIOTERAPIA-1 PRINCIPI DI CHEMIOTERAPIA Corso di Farmacologia & Tossicologia, 2015 CHEMIOTERAPIA-1 PRINCIPI DI CHEMIOTERAPIA Jean-Fran François DESAPHY CHEMIOTERAPIA La chemioterapia prevede l uso di composti chimici sintetici o di antibiotici

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165)

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165) Premessa: Questa presentazione ha lo scopo di illustrare, in modo estremamente semplificato, le cause di degradazione del suolo, così come esse sono state individuate dalla Soil Thematic Strategy dell

Dettagli

IL CASO CAFFARO. Dr. Francesco Vassallo

IL CASO CAFFARO. Dr. Francesco Vassallo IL CASO CAFFARO Dr. Francesco Vassallo La Caffaro inizia la sua attività nel 1906 - La produzione di cloroderivati organici, inclusi i PCB, inizia nel 1932-37 - Nel 1984 cessa la produzione di PCB - Nel

Dettagli

MONITOX 500 MONITOX negli alimenti e nei cereali

MONITOX 500 MONITOX negli alimenti e nei cereali MONITOX 500 MONITOX 1000 Strumento di rilevazione presenza Aspergillus (produttore di aflatossine) negli alimenti e nei cereali IL PROBLEMA DELLE MICOTOSSINE : Con il termine micotossine si intende un

Dettagli

IL RISCHIO AFLATOSSINE NEL LATTE

IL RISCHIO AFLATOSSINE NEL LATTE IL RISCHIO AFLATOSSINE NEL LATTE INTRODUZIONE Molte colture agronomiche sono suscettibili di attacchi parassitari da parte di funghi in grado di produrre metaboliti tossici detti micotossine. Tra le più

Dettagli

Le specie di Fusarium più comuni in Italia. Suggerimenti per il loro riconoscimento

Le specie di Fusarium più comuni in Italia. Suggerimenti per il loro riconoscimento Petria 10 ( Suppl. 1), 1-60 (2000) Le specie di Fusarium più comuni in Italia. Suggerimenti per il loro riconoscimento A cura di: VIRGILIOBALMAS 1, ALBERTO SANTORI 2 e LUCIANA CORAZZA 2 1 Dipartimento

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

Effetto dei cambiamenti climatici su produzione e malattie del frumento

Effetto dei cambiamenti climatici su produzione e malattie del frumento Effetto dei cambiamenti climatici su produzione e malattie del frumento Marcello Donatelli Centro di ricerca per le colture industriali Con la collaborazione di Luisa Manici e Simone Bregaglio Sommario

Dettagli

GLI INDICATORI DI QUALITA BIOLOGICA DEL SUOLO

GLI INDICATORI DI QUALITA BIOLOGICA DEL SUOLO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI AGRARIA GLI INDICATORI DI QUALITA BIOLOGICA DEL SUOLO Prof. Paola Ferrazzi Dott. Federica Berger 29 EDIZIONE della FIERA NAZIONALE della MECCANIZZAZIONE AGRICOLA

Dettagli

Il regolamento europeo prevede alcune regole principali per la coltivazione dei prodotti biologici:

Il regolamento europeo prevede alcune regole principali per la coltivazione dei prodotti biologici: La normativa [ ] L A NORMAT I VA L N LA LEGGE CHE REGOLA IL SETTORE Il diffondersi dell agricoltura biologica e l incremento dei consumi di prodotti biologici ha fatto sì che anche le Istituzioni europee

Dettagli

Proposta di linee guida per il controllo delle micotossine nei cereali

Proposta di linee guida per il controllo delle micotossine nei cereali Progetto MICOPRINCEM - RQC Roma, MIPAAF: 28 ottobre 2014 Proposta di linee guida per il controllo delle micotossine nei cereali Amedeo Reyneri Giampaolo Bruno Università di Torino Dipartimento di Scienze

Dettagli

Flora batterica intestinale DISBIOSI

Flora batterica intestinale DISBIOSI Flora batterica intestinale DISBIOSI Ruolo fisiologico della flora batterica intestinale A livello intestinale, soprattutto nel colon ed in misura minore nella parte più distale del tenue è presente LA

Dettagli

PATOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEI PRODOTTI E DELLE DERRATE

PATOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEI PRODOTTI E DELLE DERRATE Insegnamento: PATOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEI PRODOTTI E DELLE DERRATE - (cod.66047; n. 6; n. 60 ore) A.A. 014-015 Corso di laurea: Tecnologie Alimentari (TA) Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria -

Dettagli

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi

ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato

Dettagli

ASSE 1 RICERCA E SVILUPPO NELLE AREE TEMATICHE PRIORITARIE BIOTECNOLOGIE ALIMENTARI

ASSE 1 RICERCA E SVILUPPO NELLE AREE TEMATICHE PRIORITARIE BIOTECNOLOGIE ALIMENTARI ASSE 1 RICERCA E SVILUPPO NELLE AREE TEMATICHE PRIORITARIE BIOTECNOLOGIE ALIMENTARI Bando per interventi di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nelle Aree Tematiche Prioritarie (ATP) 2010: Biotecnologie

Dettagli

I pericoli chimici alimentari

I pericoli chimici alimentari 1 I pericoli chimici alimentari Pericoli chimici negli alimenti: principali categorie e gestione di un pericolo temuto e diffuso Anche quest anno le principali categorie di alimenti non conformi notificati

Dettagli

Frutta di stagione 2 di 4: ESTATE. Contenuti: - Ritaglia la frutta. - Incolla e colora. - Consigli per la maestra CLUB DELLE MAESTRE

Frutta di stagione 2 di 4: ESTATE. Contenuti: - Ritaglia la frutta. - Incolla e colora. - Consigli per la maestra CLUB DELLE MAESTRE Frutta di stagione 2 di 4: ESTATE Contenuti: - Ritaglia la frutta - Incolla e colora - Consigli per la maestra Ritaglia e colora. Ritaglia e colora i fichi. Il fico. Il fico è una pianta dei climi subtropicali

Dettagli

Malattie fungine e da Oomiceti del mais nelle prime fasi di sviluppo

Malattie fungine e da Oomiceti del mais nelle prime fasi di sviluppo Parte la difesa integrata obbligatoria (Dir. CEE 128/09): gli strumenti in aiuto alle aziende agricole Corte Benedettina Legnaro (PD) 4 Febbraio 2014 Malattie fungine e da Oomiceti del mais nelle prime

Dettagli

Micotossine. Introduzione

Micotossine. Introduzione Micotossine Le micotossine sono molecole prodotte dal metabolismo secondario di funghi microscopici e filamentosi (muffe), che possono causare manifestazioni di tossicità acuta e cronica negli animali

Dettagli

INTRODUZIONE. Gli studi eseguiti negli ultimi 20 anni hanno evidenziato il legame esistente

INTRODUZIONE. Gli studi eseguiti negli ultimi 20 anni hanno evidenziato il legame esistente INTRODUZIONE Gli studi eseguiti negli ultimi 20 anni hanno evidenziato il legame esistente tra il consumo di frutti e verdure e la diminuzione dell incidenza di molti tipi di cancro. Particolarmente interessanti

Dettagli

La Difesa del frumento Mal del piede Septoria e gestione delle infestanti. Soluzioni tecniche

La Difesa del frumento Mal del piede Septoria e gestione delle infestanti. Soluzioni tecniche La Difesa del frumento Mal del piede Septoria e gestione delle infestanti Soluzioni tecniche Il Mal del Piede del Frumento Per Mal del piede si intende una complessa sintomatologia fungina che si manifesta

Dettagli

Alimentazione ed efficienza dei sistemi alimentari

Alimentazione ed efficienza dei sistemi alimentari Corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie animali Alimentazione ed efficienza dei sistemi alimentari Effetti delle tipologie dei consumi alimentari sui flussi della materia e dell energia, sulle

Dettagli

Valutazione del rischio. Concetto di rischio Autocontrollo Allergie e intolleranze alimentari Avvelenamento alimentare da cause diverse

Valutazione del rischio. Concetto di rischio Autocontrollo Allergie e intolleranze alimentari Avvelenamento alimentare da cause diverse Valutazione del rischio Concetto di rischio Autocontrollo Allergie e intolleranze alimentari Avvelenamento alimentare da cause diverse Cosa si intende per rischio? Il rischio è la valutazione della probabilità

Dettagli

PRESENTAZIONE DI UMBERTO VERONESI AL FORUM: LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE COMPETITIVE

PRESENTAZIONE DI UMBERTO VERONESI AL FORUM: LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE COMPETITIVE PRESENTAZIONE DI UMBERTO VERONESI AL FORUM: LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE COMPETITIVE Villa d'este, Cernobbio, 3 e 4 settembre 011 Riprodotta da The European House-Ambrosetti per esclusivo

Dettagli

Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale. Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it

Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale. Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it Bologna 14 settembre 2006 Analisi del rischio ( libro bianco) L analisi del rischio deve costituire

Dettagli

Capitolo 6 La respirazione cellulare

Capitolo 6 La respirazione cellulare Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare

Dettagli

Anna Benedetti La biodiversità dei suoli per la biodiversità dei territori

Anna Benedetti La biodiversità dei suoli per la biodiversità dei territori Anna Benedetti La biodiversità dei suoli per la biodiversità dei territori Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l Analisi dell Economia Agraria Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra

Dettagli

Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo

Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo Soils are enzymatically active (Ladd, 1985) Burns, 1978 Gli enzimi presentano nel suolo diverse localizzazioni, rimanendo attivi anche al di fuori della cellula

Dettagli

Scritto da Administrator Giovedì 22 Aprile :21 - Ultimo aggiornamento Giovedì 22 Aprile :33

Scritto da Administrator Giovedì 22 Aprile :21 - Ultimo aggiornamento Giovedì 22 Aprile :33 Â Aflatossine: Cosa sono, Dove is sviluppano. Le Aflatossine, sono tossine prodotte DA due muffe Della famiglia Trichocomaceae ordine Eurotiales: Aspergillus flavus, e Aspergillus parasiticus, oltre a

Dettagli

Soils are enzymatically active (Ladd, 1985)

Soils are enzymatically active (Ladd, 1985) Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo Soils are enzymatically active (Ladd, 1985) Burns, 1978 Gli enzimi presentano nel suolo diverse localizzazioni, rimanendo attivi anche al di fuori della cellula

Dettagli

Fondamenti di Chimica Farmaceutica

Fondamenti di Chimica Farmaceutica Cos è un farmaco? Un farmaco è una sostanza che interagisce con un sistema biologico producendo un effetto (risposta) biologico Morfina Analgesia Cianuro Letale Veleno di serpente Letale (dannoso) LSD

Dettagli

PROGRAMMA a.s CLASSE III B ENOGASTRONOMIA DISCIPLINA: SCIENZA e CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE DOCENTE: Maria Cirelli

PROGRAMMA a.s CLASSE III B ENOGASTRONOMIA DISCIPLINA: SCIENZA e CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE DOCENTE: Maria Cirelli 1 Istituto Professionale di Stato Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità Alberghiera Bernardo Buontalenti Sede e Segreteria: Via di San Bartolo a Cintoia 19/a 50142 Firenze Tel. 055 462781 Fax: 055

Dettagli