AWARE Cittadini, Esperti e Politici per una migliore gestione delle acque costiere Dichiarazione di cittadini dell area Sacca di Goro

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1 AWARE Cittadini, Esperti e Politici per una migliore gestione delle acque costiere Dichiarazione di cittadini dell area Sacca di Goro Arianna Bernardi Fabio Camisotti Gilda Gori Giovanna Gori Arianna Lonati Claudio Manferdini Roberto Poletti Angelo Scarpa Maria Cristina Veratelli Diego Viviani

2 Il Progetto AWARE e il nostro gruppo Il Progetto Aware, finanziato dalla Comunità Europea, è nato per mettere a confronto diversi ecosistemi costieri dell Europa. Il Progetto coinvolge 30 cittadini europei estratti a sorte da un pool di candidature raccolte tramite internet: 10 cittadini dell area della Sacca di Goro (Italia) 10 cittadini dalle coste e dai bacini dei fiumi Senna, Somme e Scheldt (Francia e Belgio) 10 cittadini del Golfo di Riga (Lettonia ed Estonia). Noi siamo quindi un gruppo di cittadini estratti a sorte, che ha lavorato insieme agli esperti e agli altri cittadini provenienti dalle zone costiere della Francia, Belgio, Lettonia ee Estonia, in un incontro tenutosi a Parigi in Aprile, e poi successivamente solo il nostro gruppo in un incontro locale, lo scorso 15 e 16 Ottobre. Anche provenendo da ambienti e situazioni diverse, ci unisce l interesse comune per cercare di ottenere a piccoli passi un miglioramento dell ecosistema costiero. Dal confronto con i cittadini degli altri paesi e dai workshops fino ad ora svolti è aumentato l interesse e la conoscenza verso le problematiche del nostro territorio. Il nostro compito è quello di cercare di aumentare l interesse verso gli altri cittadini della Sacca di Goro, raccontando l esperienza vissuta. Per questo motivo confidiamo nell incontro di oggi e in quello precedentemente avvenuto con gli stakeholders locali affinché passi il messaggio secondo cui Goro non è solo una piccola comunità, ma anche uno dei terminali del sistema fluviale del Po, e quindi degli scarichi di tutte le attività industriali ed agricole sviluppate lungo il corso del più grande fiume italiano. Questo progetto è stato generato dalla necessità impressa dalla Direttiva 60/2000 della Comunità Europea che prevede un piano di attuazione di misure per la tutela delle acque con una scadenza prevista per il Noi cittadini, grazie al confronto con personale esperto abbiamo acquisito informazioni tecniche e siamo rimasti coinvolti anche emotivamente, tanto da voler diffondere la nostra consapevolezza, che è anche il significato letterale del nome del progetto AWARE. Il metodo di lavoro utilizzato in questo progetto non è solo un metodo di analisi scientifica, ma un metodo umano di partecipazione che coinvolge in prima persona i diretti fruitori del sistema. Noi che conosciamo pregi e difetti del nostro territorio siamo in grado di esprimere ed evidenziare le problematiche dell ambiente che lo contraddistinguono. Per questo motivo il nostro scopo è quello di cercare di trasformare il progetto da teoria ad azione senza demandare soltanto alle autorità competenti la responsabilità del cambiamento a cui sentiamo di dover contribuire Il nostro lavoro Noi cittadini abbiamo formato due gruppi di lavoro, composti da 5 persone, che hanno affrontato l uno le criticità ambientali, mentre l altro ha focalizzato l attenzione sul contesto socioeconomico. Così organizzati abbiamo autonomamente elaborato delle opzioni di intervento dal punto di vista della qualità delle acque e dello sviluppo economico locale in una visione sia globale (Delta del Po e bacino del Po) che locale (Sacca di Goro, Comune di Goro e di Mesola). Dal lavoro del primo gruppo di studio sulle criticità ambientali sono emerse le seguenti opzioni di intervento, che si potrebbero adottare sia a livello globale che a livello locale:

3 la riduzione dell apporto di nutrienti (in particolare nel periodo primaverile ed estivo, quando la quantità di nutrienti è più elevata);l incentivazione degli impianti di fitodepurazione e simili (opere ed interventi a minore impatto ambientale); la costruzione di depuratori; il miglioramento della struttura dei corsi d acqua (in modo da renderli più sostenibili ), attraverso il mantenimento dei canneti per favorire l assorbimento dei nutrienti in eccesso presenti nell acqua, il ritorno alla struttura di vecchia generazione dei canali, evitando la loro cementificazione, creando più anse per aumentare la funzione di depurazione naturale del bacino del fiume. A livello globale, e in parte anche a livello locale, si potrebbe: Costruire bacini di decantazione ai margini degli impianti o attività industriali situati lungo il corso del fiume; Aumentare il controllo e la sorveglianza (sanzioni) sugli scarichi di industrie ed agricoltura. A livello locale invece si potrebbero adottare questi provvedimenti: Migliorare l idrodinamismo dell acqua nella Sacca di Goro come possibile soluzione momentanea per aumentare la quantità di ossigeno ed evitare l anossia; Sensibilizzare i pescatori (incentivi) ad utilizzare strumenti e mezzi di trasporto a minor impatto ambientale; Sensibilizzare i Comuni di Goro e limitrofi alla raccolta differenziata e a non scaricare rifiuti in Sacca. Dal lavoro del secondo gruppo di studio sullo sviluppo economico locale sono emerse le seguenti opzioni di intervento: A livello della Sacca di Goro, occorrerebbe scavare canali per il reflusso delle acque, la circolazione nautica e turistica;da queste attività di dragaggio, a livello globale, dell intero bacino del Po e del delta del Po, ed anche a livello locale, della Sacca di Goro, si potrebbero ottenere materiali quali fanghi e alghe e dunque si potrebbero riutilizzare i fanghi nell edilizia oppure, a livello più locale, per la produzione di energia, il ripascimento delle spiagge, gli stabilimenti termali, e si potrebbero smaltire le alghe in appositi inceneritori; sempre a livello globale e locale si potrebbe favorire una maggiore collaborazione tra gli Enti Pubblici del territorio, specialmente il Parco del Delta del Po dell Emilia Romagna, ed i privati per sviluppare nuove attività e modalità di fruizione turistica, come ad esempio il miglioramento delle strutture per la nautica, la regolamentazione e il riutilizzo dei capanni da pesca a scopi turistici, l affitto di house boats, la riconversione dell attività di pesca in attività turistico commerciali (la cosiddetta pescaturismo con trasporto di visitatori e servizio di preparazione e consumazione di pesce a bordo o subito dopo la pesca); si potrebbe favorire una maggiore visibilità dell Emblema del Parco sui prodotti agricoli del territorio di Goro e le vongole pescate nella Sacca di Goro, per valorizzarne la qualità di prodotti provenienti da un Area Protetta; A livello globale, nel bacino del Po,si potrebbe infine: aumentare e migliorare le vie di comunicazione quali strade e vie d acqua; costruire impianti di depurazione delle acque. Per rendere più visibili tutte queste iniziative occorre utilizzare canali di informazione quali: mass media (giornali, televisioni, ecc.); passaparola tra le cooperative di pescatori e agricoltori;

4 porta a porta, anche con brevi volantini riassuntivi; sistemi di informazione visiva come cartelli su itinerari e specie in via di estinzione e sculture in legno di specie in via di estinzione; internet con collegamenti dai siti degli Enti locali competenti per territorio (Provincia, Comune, Parco del Delta del Po). Cosa pensiamo sia importante per il futuro La cosa che accomuna Goro, un paesino di 4000 abitanti, con delle grandi città è il Po e le sue risorse ed è per questo motivo che la nostra idea è prima di tutto quella di creare un interazione tra le diverse realtà che attraversano il Bacino del Po. Abbiamo pensato, ad esempio di organizzare diverse Conferenze, dapprima divise per area geografia e poi unite in una unica assemblea fatta dei rappresentanti delle stesse. La conferenza è atta ad individuare quali potrebbero essere le azioni migliorative per ciascuna realtà per arrivare ad una buona qualità delle acque costiere, affinchè lo scopo finale venga raggiunto congiuntamente e non rimanga solamente un utopia. L informazione e la cooperazione sono due aspetti fondamentali al fine di ottenere dei risultati concreti e duraturi. Lo scopo che ci proponiamo come cittadini è quello di arrivare ad attuare programmi, piani, progetti reali che pongano le basi per creare un ecosistema costiero sostenibile anche per le generazioni future. L informazione assume un ruolo fondamentale in questo complesso sistema affinché certe tematiche emergano e siano note a tutti Per far vedere quali sono gli effetti del Po nella Sacca di Goro bisogna, a nostro avviso, organizzare delle visite guidate con scuole ad esempio nei periodi in cui la situazione delle acque è più critica. Se si fa un giro in Sacca, via Mare o via Terra nel periodo estivo si comprende molto bene quali siano le problematiche: non è raro avvistare dei pesci che non respirano nel loro ambiente naturale ma sono costretti a venire a galla per respirare; vedere le coste piene di turisti ma piene di alghe e acque marroni; vedere lo scannone di Goro o Isola dell Amore piena dei residui di tutte le specie e qualità portate dal Fiume e non solo dalla Foce principale del Po ma anche dal Po di Volano, antico corso del Po ormai regimentato, e dal Canal Bianco, nel quale si raccolgono le acque delle bonifiche di tutto il Ferrarese e Modenese scaricandole nella Sacca di Goro. Tutto ciò non si sposa ne con l ecosistema costiero nel con il turismo né tantomeno con l economia di un posto fantastico che non serve solo i cittadini residenti, ma che è e potrà essere meta del mondo. Informare è importante ed è un modo per rendere consapevoli tutti che avere una buona qualità delle acque costiere, nel nostro caso le acque di Goro, non fa felice solo la popolazione locale ma tutti quelli direttamente o indirettamente entrano in contatto con questo territorio. E vero che il problema tocca in maniera più forte noi che siamo l ultimo paese del Bacino Po dell Emilia Romagna, ma è pur vero che le nostre Vongole,il nostro Pesce viene mangiato anche a Torino e Milano e che da noi arrivano vacanzieri da tutto il mondo. Salvaguardare lo stato

5 ecologico delle acque di Goro vuol dire salvaguardare una risorsa naturale ed economica importante per tutti. La cooperazione già in essere tra i politici ed i cittadini appare debole ed inadeguata alla risoluzione dei problemi. Le azioni che possono favorire la difesa delle acque costiere e dell ecosistema non possono prescindere dal coinvolgimento diretto dell Ente Locale Territoriale. L ente locale conosce infatti a fondo la realtà territoriale e le sue peculiarità a differenza degli organi decentrati che spesso non si sono mai nemmeno recati nella sacca di Goro. L Ente stesso deve contribuire ad informare i suoi cittadini, sullo stato delle sue acque e sulla necessità di intervenire in maniera tempestiva per ridurre future conseguenze negative. In questo i social network ci offrono una grande opportunità; si tratta infatti di un importante mezzo di comunicazione che raggiunge tutti i cittadini in ogni parte del mondo, ed incrementandoli con forum o questionari, anche riguardanti altre aree del Bacino, sarà possibile scambiare informazioni sulle problematiche e anche sui modi e/o metodi di salvaguardia delle nostre acque. Noi partecipando a questo progetto ci siamo resi conto che non avremmo mai avuto possibilità di sapere nemmeno dell esistenza di questa direttiva e delle problematiche ad essa legata. Questa iniziativa a noi è servita molto, rendendoci interessati, consapevoli, dandoci modo di vedere l ecosistema costiero anche con altri occhi. Crediamo che tutto ciò possa e debba servire a tutti al fine di arrivare quantomeno alla CONSAPEVOLEZZA CHE L ECOSISTEMA E E SARA SEMPRE UN PROBLEMA DI TUTTI. La consapevolezza è dunque il fulcro centrale intorno al quale ruota tutto PER raggiungere l obiettivo del 2015 bisogna arrivare ad AVERE CONSAPEVOLEZZA BISOGNA ESSERE INFORMATI, PARTECIPARE, COOPERARE ED ATTUARE QUELLO CHE È POSSIBILE SENZA LASCIARE CHE LE PAROLE VOLINO VIA CON LA BORA

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