Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

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1 Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico

2 Gli animali del prato Classe 1 a Scuola Primaria Don A. Mei - Bozzano I.C. Massarosa 1 A.S. 2015/16

3 Collocazione del percorso Il progetto è stato sviluppato all interno della normale programmazione della classe prima con sviluppo di un curricolo verticale che ha coinvolto sia i bambini della scuola primaria che quelli della scuola materna. Inoltre, gli alunni hanno partecipato, insieme ai loro compagni delle altre classi, al progetto di plesso Il sentiero di domani incentrato sull esplorazione dell ambiente e del territorio circostante. I percorsi naturalistici hanno rappresentato per i bambini un importante occasione di conoscenza e di interazione e hanno consentito di scoprire l intensa rete di rapporti che li collegano al proprio territorio e agli altri esseri viventi. Il progetto è nato dall esigenza di attuare una didattica sperimentale delle scienze che ha consentito ad ogni alunno di apprendere i contenuti scientifici direttamente dalle esperienze effettuate. Gli animali del prato sono di facile reperibilità e stimolano l attenzione e la curiosità dei bambini. Punto focale del percorso scientifico sono stati l interesse e la motivazione degli alunni, per questo l osservazione diretta ha rappresentato una risorsa essenziale per l ampliamento delle conoscenze.

4 Obiettivi di apprendimento Riconoscere le principali caratteristiche e modi di vivere di organismi viventi Osservare i momenti significativi nella vita di piccoli animali Identificare viventi e non viventi e riconoscerne le principali caratteristiche Individuare somiglianze e differenze nelle caratteristiche fisiche di organismi animali Riconoscere in altri organismi viventi,in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri Descrivere semplici fenomeni legati a caratteristiche del mondo animale e alle funzioni vitali Eseguire una semplice classificazione dei piccoli animali del prato in base a caratteristiche fisiche e comportamentali Acquisire un semplice linguaggio scientifico

5 Metodologia La metodologia del progetto è prevalentemente sperimentale: le proposte, infatti, sono strutturate in modo che l alunno, partendo dall esplorazione diretta dell ambiente e dalla manipolazione dei materiali a disposizione, risulti il protagonista della sperimentazione: le attività prevedono che i bambini lavorino sia individualmente sia in gruppo, così da acquisire la capacità di collaborare e la consapevolezza che in ogni ricerca scientifica è di grande importanza la fase di confronto e la collaborazione. Si privilegia l osservazione spontanea e sensoriale in modo da stimolare nel bambino la curiosità, l interesse e la possibilità di porsi domande e di formulare risposte.

6 Materiali, apparecchi e strumenti impiegati Contenitori di plastica con tappo Lenti di ingrandimento, ingranditori ottici, microscopio LIM, computer, macchina fotografica Quaderni e libri Materiali riciclati di uso comune, creta, cartoncino, matite e tempere

7 Ambienti in cui si è sviluppato il percorso Il lavoro è iniziato con l osservazione diretta di piccoli animali trovati nel giardino della scuola o portati dagli alunni stessi. Le uscite didattiche lungo i sentieri collinari hanno consentito di creare un raccordo tra l ambiente naturale del territorio e l habitat degli organismi oggetto di studio. Questo ha consentito di comprendere in modo semplice il concetto di ecosistema. In classe i bambini hanno potuto: Osservare i piccoli animali Riflettere individualmente Discutere collettivamente Porsi domande e dare risposte Con l ausilio dell insegnante, attraverso domande stimolo, e tramite la collaborazione tra pari, hanno potuto rielaborare le loro conoscenze, raggiungere gli obiettivi prefissati e apprendere un semplice linguaggio scientifico Effettuare lavori grafici, pittorici, testi descrittivi Collaborare per realizzare lavori collettivi come cartelloni murali o per costruire con materiali semplici modelli animali

8 Tempo impiegato Incontri del gruppo LSS d Istituto (da settembre 2015 a giugno 2016) per stabilire le linee guida e il curricolo verticale: 6 ore. Incontri di formazione con docenti tutor: 10 ore. Progettazione specifica per il lavoro della classe prima: 6 ore. Incontri con la scuola dell infanzia per stabilire il lavoro da svolgere: 6 ore. Uscite didattiche lungo i sentieri collinari: 4 ore. Incontri con i bambini della scuola dell infanzia per la ricerca dei piccoli animali e per effettuare il lavoro di descrizione e di disegno: 8 ore. Lavoro effettuato in classe: 2 ore settimanali da febbraio a fine maggio. Documentazione finale: 15 ore

9 Fasi della sperimentazione 1. Osservazione diretta e spontanea effettuata anche con l ausilio delle conoscenze pregresse e dell esperienza quotidiana 2. Riflessione e lavoro individuale 3. Produzione scritta, grafica, pittorica 4. Discussione collettiva 5. Riflessione finale anche a livello collettivo per l acquisizione di un sapere e di un semplice linguaggio scientifico adeguati all età degli alunni.

10 Come e quando si è svolto il progetto Il percorso è stato sviluppato nel secondo quadrimestre quando gli alunni avevano consolidato l inserimento nella prima classe della scuola primaria. Precedentemente sono stati approfonditi alcuni prerequisiti riguardanti le caratteristiche degli esseri viventi e dei non viventi per poi intraprendere il processo di apprendimento delle caratteristiche di piccoli animali del prato con particolare riferimento a caratteristiche morfologiche e fisiologiche di insetti e non insetti. I bambini hanno dimostrato di avere delle conoscenze pregresse che consentivano loro di effettuare classificazioni che verranno ampliate nei successivi anni scolastici. Possiamo quindi considerare questo percorso una parte di un progetto più ampio che si svilupperà successivamente.

11 L inizio Nel primo incontro con i bambini della scuola dell infanzia di Bozzano è stata fatta un indagine su un totale di 40 alunni per sapere quali animali del prato avessero visto o sentito. I risultati sono stati annotati, tabulati e introdotti dalle insegnanti in grafici a istogrammi. Questo è stato il punto di partenza per lo studio degli animali.

12 CHI L'HA VIST0? RAGNO APE FARFALLA GRILLO FORMICA CICALA CHIOCCIOLA LUMACA CAVALLETTA MANTIDE COCCINELLA LIBELLULA TARTARUGA COLEOTTERO MILLEPIEDI LOMBRICO PORCELLINO DI TERRA BOMBO BISCIA ZANZARA

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14 Alla ricerca degli animali del prato con i bambini della scuola dell infanzia

15 Gli animali del prato, trovati dai bambini della classe prima e dai bambini della scuola dell infanzia sono stati osservati attentamente. Il lavoro di continuità è proseguito in alcuni incontri nei quali i bambini hanno lavoravano a coppie: i bambini della scuola primaria aiutavano quelli più piccoli nell osservazione, nel disegno dell animale e scrivevano la descrizione.

16 Il progetto continuità è terminato con la produzione di un librone che contiene tutte le esperienze fatte e i lavori eseguiti in classe: disegni e descrizioni degli animali

17 Osservazione diretta LA TARTARUGA Samuele e Viola hanno portato a scuola una tartaruga Tutti i bambini la osservano, notano le principali caratteristiche fisiche e i suoi comportamenti

18 I bambini utilizzano l esperienza tattile e visiva per cogliere le caratteristiche del guscio e del corpo della tartaruga poi la riproducono graficamente

19 Riflessione individuale e discussione collettiva Inizialmente ogni bambino scrive sul quaderno la propria descrizione della tartaruga, successivamente tramite discussione collettiva la classe giunge ad annotare sul quaderno le principali caratteristiche dell animale. I descrittori scelti sono: - Com è? - Cosa fa? - Dove vive?

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22 LA CHIOCCIOLA I bambini osservano, toccano e giocano con le chiocciole

23 Dopo il disegno e la riflessione individuale inizia la discussione collettiva. I risultati vengono scritti sul quaderno.

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25 Attività interdisciplinare Con la collaborazione dell insegnante di arte ed immagine abbiamo riprodotto pittoricamente e abbiamo costruito piccoli animali con la creta. Ciò è servito ad evidenziare alcuni particolari corporei che per alcuni bambini erano passati inosservati.

26 I bambini dipingono E costruiscono con la creta

27 Uscita didattica sul sentiero di Bozzano Alla ricerca e alla scoperta degli animali e del loro ambiente naturale Abbiamo trovato Il formicaio Lo scarabeo

28 e tanti altri animali del prato

29 Osserviamo gli animali più piccoli Con l ingranditore ottico e col microscopio

30 Ora lavoriamo in gruppi Gli alunni hanno imparato le procedure di lavoro e si dividono in gruppi per osservare, disegnare e descrivere animali diversi. Ogni gruppo riferirà poi alla classe cosa ha scoperto e appreso.

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32 Adesso formiamo dei gruppi di animali Dopo aver osservato e studiato diversi animali del prato cerchiamo delle analogie e somiglianze che ci permettano di formare, in base a determinate caratteristiche, dei gruppi di animali, ovvero di fare una semplice classificazione. Mediante discussione collettiva e domande stimolo da parte dell insegnate i bambini giungono alla conclusione che alcuni animali hanno 6 zampe, altri 8, altri 4 Notano che il corpo può essere formato da diverse parti. L insegnante fa notare l analogia tra alcuni insetti trovati e il nostro corpo. Entrambi presentano capo, torace addome. Gli esseri umani hanno braccia e gambe mentre gli insetti hanno 6 zampe. Decidiamo di dividere tutti gli animali in 2 grandi gruppi : insetti e non insetti.

33 Sono insetti non sono insetti I bambini suddividono gli animali conosciuti in due grandi gruppi e preparano un cartellone murale

34 Come si muove? Osserviamo le caratteristiche (ha le ali, ha le zampe, non ha zampe ) che consentono agli animali di muoversi e i diversi tipi di movimento (cammina, striscia, vola, salta ). I bambini preparano un cartellone murale.

35 Conclusione del percorso Il percorso scientifico intrapreso nel corrente anno scolastico termina con una passeggiata lungo il sentiero. Gli alunni hanno preparato con oggetti di riciclo e materiali comuni come sassi, legno, fil di ferro dei modelli degli animali studiati. Alcuni genitori hanno predisposto delle istallazioni dove sono esposti i modelli animali e i bambini percorrono il sentiero osservando il frutto del loro lavoro.

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37 Verifica degli apprendimenti Le verifiche svolte riguardano: - osservazione del lavoro svolto per scritto e dall osservazione dei disegni - esposizione orale per verificare quanto appreso e utilizzo di un semplice linguaggio scientifico - schede predisposte sono state somministrate agli alunni per constatare l apprendimento del lessico scientifico e la classificazione degli animali effettuata.

38 Classificazione insetti e non insetti Come si muove Classificazione in base al numero di zampe

39 Risultati ottenuti I bambini hanno svolto con passione ed entusiasmo ogni singola fase del percorso didattico. Il lavoro sperimentale, l apprendimento non trasmissivo ma attuato mediante esplorazione ed osservazione diretta, ha facilitato il raggiungimento di conoscenze e competenze. Anche i bambini che presentano alcune difficoltà di apprendimento in altre discipline, hanno potuto dare il loro contributo al lavoro della classe sentendosi utili e adeguati al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il lavoro è stato adeguato all età scolare dei bambini e potrà essere ampliato e approfondito nei successivi anni scolastici.

40 Valutazione dell efficacia del percorso didattico Il lavoro svolto ha consentito di ottenere risultati positivi per i seguenti motivi: Il gruppo di lavoro LSS ha delineato linee guida chiare e adeguate ai vari percorsi scolastici e ha consentito: la collaborazione tra docenti, lo scambio di idee, l attuazione di una metodologia di lavoro comune e lo sviluppo di un curricolo verticale. La formazione con i tutor ha consentito la crescita professionale e ha dato un valido aiuto nella progettazione e nella realizzazione delle esperienze La realizzazione di percorsi basati sulla metodologia sperimentale e sulla condivisione ha consentito di superare il modello trasmissivo e di favorire la motivazione all apprendimento.

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