ASL MONZA e BRIANZA TERRITORIO e CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE (Dati ISTAT 01/01/2012) REPORT EPIDEMIOLOGICO
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- Benedetto Bartolini
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1 ASL MONZA e BRIANZA TERRITORIO e CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE (Dati ISTAT 01/01/2012) REPORT EPIDEMIOLOGICO 1. SINTESI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE ED INDICATORI DEMOGRAFICI CITTADINI STRANIERI: POPOLAZIONE RESIDENTE Il contesto epidemiologico Analisi della mortalità Mortalità evitabile Analisi della morbosità Esenzioni per reddito La popolazione con disabilità U.O. EPIDEMIOLOGIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE, ACQUISTO E CONTROLLO 1
2 1. SINTESI Dall inizio del 2011 l ASL della Provincia di Monza e Brianza è composta da 55 comuni, in quanto, in analogia con quanto avviene per la Provincia di Monza e Brianza, sono stati nuovamente annessi 4 comuni dell area sud-est storicamente appartenenti al Distretto di Vimercate: per i due anni precedenti (2009 e 2010) l ASL MB è stata costituita da 51 comuni. Dall inizio del 2012 il comune di Ceriano Laghetto è passato dal Distretto di Desio a quello di Seregno. La popolazione residente dell ASL della Provincia di Monza e Brianza al 01/01/2012 è costituita da persone ( maschi, femmine) (fonte La disponibilità dei dati derivanti dal censimento del 2011 ha consentito di aggiornare completamente le informazioni demografiche e ciò ha determinato il fatto che la variazione tra i dati ufficiali ISTAT al 01/01/2011 (popolazione residente dell ASL pari a persone) e quelle al 01/01/2012 (popolazione residente dell ASL pari a persone) siano più marcate rispetto a quanto non sia avvenuto nei confronti tra anni precedenti consecutivi. 2
3 2. STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE ED INDICATORI DEMOGRAFICI La popolazione è distribuita su un territorio ad elevatissima densità abitativa (si colloca al secondo posto assoluto in Italia dopo la provincia di Napoli). Sul territorio sono stati individuati cinque distretti socio sanitari, con una popolazione che varia da a abitanti, raggruppati in tre aree dipartimentali (vedi tabella 1). Dall inizio del 2012 il comune di Ceriano Laghetto è passato dal Distretto di Desio a quello di Seregno. I 55 comuni dell ASL sono approssimativamente equamente distribuiti tra le tre aree ma la densità abitativa differisce in modo significativo nell area di Vimercate, che è meno urbanizzata ed è infatti caratterizzata densità abitativa nettamente più bassa rispetto al resto dell ASL. Tabella 1 - Popolazione residente al 01/01/2012 ASLMB DISTRETTO (DSS) Popolazione ISTAT 2012 AREA AREA DIPARTIMENTO MASCHI FEMMINE TOTALE Km 2 Ab/Km 2 N.COMUNI DSS CARATE BRIANZA DSS MONZA Tot.Area Monza-Carate DSS DESIO DSS SEREGNO Tot. Area Desio-Seregno Area VIMERCATE Totale ASLMB La popolazione per classi di età è rappresentata nella tabella 2: la quota in età lavorativa (convenzionalmente tra 15 e 64 anni) rappresenta oltre i 2/3 del totale. Tabella 2 - Popolazione residente al 01/01/2012 per classi di età - ASLMB CLASSI D'ETÀ (anni) popolazione ASLMB MASCHI FEMMINE TOTALE QUOTA % ,9% ,0% ,6% ,6% ,9% ,6% ,3% TOTALE % 3
4 Nella tabella 3 viene riportata la suddivisione della popolazione residente per classi quinquennali di età. Tabella 3 - Popolazione residente al 1 Gennaio 2012 per classi d età quinquennali e per genere ASLMB e confronto con popolazione al 1 Gennaio 2011 CLASSI D'ETA' (anni) popolazione residente 2012 popolazione residente 2011 variazione 2012 vs 2011 MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE MASCHI FEMMINE TOTALE ,9% -1,7% -2,3% ,9% -0,2% 0,3% ,6% 0,8% 0,1% ,2% -0,7% -0,9% ,6% 0,4% -0,7% ,2% -3,8% -4,0% ,9% -5,1% -6,5% ,3% -3,2% -4,3% ,2% -2,3% -2,8% ,9% 2,1% 1,5% ,5% 0,1% 0,8% ,7% 0,8% 0,1% ,6% -2,6% -3,1% ,3% 1,8% 2,1% ,7% 1,2% 0,3% ,1% 0,4% 1,1% ,3% 1,7% 3,0% ,3% 4,0% 5,2% TOTALE ,6% -0,6% -1,1% Si osserva che rispetto al 2011 la popolazione nelle classi anziane è aumentata rispetto al 2011 mentre è diminuita nelle classi dai 15 ai 45 anni (con differenze per genere). In termini di valori assoluti e di variazioni percentuali nel tempo, la numerosità della popolazione residente nella provincia di Monza e Brianza tra il 1997 ed il 2012 è aumentata di quasi 13 punti percentuali, passando da a soggetti. Gli ambiti territoriali con maggiore incremento demografico sono i distretti di Carate e Vimercate, con oltre il 17% di aumento dal 1997, mentre l area Monza è aumentata meno (+4%). A livello di dettaglio territoriale, interessante è la composizione demografica del territorio dell ASL con dettaglio per singolo comune: nella tabella 4, per ogni comune, viene fornita l informazione per genere e classe di età, con indicazione del distretto di appartenenza (C=Carate, D=Desio, M=Monza, S=Seregno; V=Vimercate). 4
5 TABELLA 4 POP FEMMINE MASCHI Comune TOT Tot Tot (Distretto) Agrate B.(V) Aicurzio (V) Albiate (C) Arcore (V) Barlassina (S) Bellusco (V) Bernareggio (V) Besana in B. (C) Biassono (C) Bovisio-M. (D) Briosco (C) Brugherio (M) Burago di M. (V) Busnago (V) Camparada (V) Caponago (V) Carate B. (C) Carnate (V) Cavenago di B. (V) Ceriano L. (S) Cesano M. (D) Cogliate (S) Concorezzo (V) Cornate d'a. (V) Correzzana (V) Desio (D) Giussano (S) Lazzate (S) Lentate sul S.(S) Lesmo (V) Limbiate (D) Lissone (C) Macherio (C) Meda (S) Mezzago (V) Misinto (S) Monza (M) Muggiò (D) Nova M. (D) Ornago (V) Renate (C) Roncello (V) Ronco B. (V) Seregno (S) Seveso (S) Sovico (C) Sulbiate (V) Triuggio (C) Usmate V. (V) Varedo (D) Vedano al L. (C) Veduggio C. (C) Verano Brianza (C) Villasanta (M) Vimercate (V) TOTALE ASLMB
6 Nella tabella che segue viene confrontata la distribuzione territoriale della popolazione per sesso e classi d età nei vari distretti sia in termini di popolazione residente che in termini di popolazione residente pesata (utilizzando il tradizionale criterio della pesatura regionale). Tabella 5 - Popolazione residente al 1 Gennaio 2012 per distretto, classi d età e genere - ASLMB DISTRETTO Carate Brianza CLASSE D'ETÀ popolazione ASLMB residente popolazione ASLMB residente pesata Maschi Femmine Totale quota % Maschi Femmine Totale quota % ,9% ,8% ,1% ,8% ,6% ,7% ,5% ,8% ,3% ,3% ,4% ,7% ,2% ,8% TOTALE % % Desio ,0% ,0% ,0% ,7% ,8% ,8% ,6% ,7% ,7% ,2% ,3% ,8% ,6% ,8% TOTALE % % Monza ,8% ,5% ,7% ,0% ,5% ,5% ,4% ,8% ,8% ,9% ,9% ,4% ,9% ,9% TOTALE % % Seregno ,0% ,9% ,1% ,8% ,3% ,6% ,4% ,3% ,8% ,0% ,2% ,6% ,2% ,8% TOTALE % % Vimercate ,0% ,0% ,2% ,0% ,7% ,8% ,2% ,4% ,9% ,3% ,4% ,0% ,6% ,5% TOTALE % % ASLMB ,9% ,8% ,0% ,6% ,6% ,7% ,6% ,8% ,9% ,9% ,6% ,1% ,3% ,0% TOTALE % % 6
7 La Tabella 6 confronta i valori di alcuni importanti indicatori demografici in ASL, Lombardia e Italia: la quota di popolazione giovane è leggermente più elevata in ASLMB rispetto ai riferimenti e le generazioni più anziane sono invece numericamente meno rilevanti. Gli indicatori specifici che derivano da questi valori mostrano valori più giovanili per l ASL di Monza e Brianza. L indice di vecchiaia, ad esempio, evidenzia il livello di invecchiamento di una popolazione dividendo il numero di soggetti oltre i 64 anni per il numero di soggetti di età inferiore a 15 anni e moltiplicando per 100 il risultato: un valore basso può indicare alta natalità e ridotta percentuale di anziani nella società. NELL ASLMB I VALORI SONO PIÙ BASSI RISPETTO AL VALORE MEDIO NAZIONALE E AL VALORE LOMBARDO. Tabella 6 - Indicatori demografici in ASLMB, Lombardia e Italia 2012 e 2011 Anno Ambito territoriale Quote di popolazione per età <15 anni 65+ anni 80+anni Indice di vecchiaia ASLMB 14,57% 19,89% 5,17% 136,6 LOMBARDIA 14,29% 20,80% 5,82% 145,6 ITALIA 14,02% 20,83% 6,16% 148,6 ASLMB 14,50% 19,32% 4,92% 133,2 LOMBARDIA 14,22% 20,07% 5,54% 141,1 ITALIA 14,04% 20,29% 5,96% 144,5 A livello di distretto nella tabella 7 si presentano per Maschi e Femmine le percentuali di giovani (0-14anni) e di over 65 e l indice di vecchiaia Distretto Tabella 7- Indicatori demografici per distretto e genere anno 2012 % pop <15 anni MASCHI FEMMINE TOTALE % % % % % % % % pop Indice di pop pop pop Indice di pop pop pop pop vecchiaia < vecchiaia < anni anni anni anni anni anni anni Indice di vecchiaia Carate Brianza 15,4% 17,1% 3,5% 110,7 14,0% 22,0% 6,8% 157,4 14,7% 19,6% 5,2% 133,4 Desio 15,5% 16,7% 3,3% 107,7 14,0% 21,0% 6,0% 149,7 14,8% 18,9% 4,7% 128,0 Monza 14,9% 19,9% 4,4% 132,9 13,1% 25,4% 7,8% 193,4 14,0% 22,7% 6,2% 162,5 Seregno 15,2% 16,9% 3,4% 110,8 13,6% 21,8% 6,7% 160,3 14,4% 19,4% 5,1% 134,7 Vimercate 15,6% 16,4% 3,1% 105,3 14,3% 21,4% 6,4% 149,2 15,0% 19,0% 4,8% 126,8 ASLMB 15,3% 17,4% 3,5% 113,1 13,8% 22,3% 6,7% 161,4 14,6% 19,9% 5,2% 136,6 Nella mappa che segue è rappresentata la proporzione di grandi anziani (età 80 anni ed oltre): si tratta di popolazione che assorbe molte risorse in termini assistenziali ed i valori percentuali sul totale variano da circa 3% ad oltre 6%. Il gradiente dal verde chiaro allo scuro evidenzia valori crescenti: in tutti i comuni la quota femminile è decisamente preponderante, come è evidente dalla ripartizione a torta. 7
8 3. CITTADINI STRANIERI: POPOLAZIONE RESIDENTE Nella Tabella 8 è illustrata la popolazione straniera residente per distretto all inizio dell anno e al 31/12/2012 con il rispettivo incremento. Distretto Tabella 8 Popolazione residente in ASLMB 2012 Popolazione straniera residente al 1 gennaio 2012 Popolazione straniera residente al 31 dicembre 2012 Incremento Popolazione straniera residente 31 dicembre vs 1 gennaio 2012 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Carate Brianza ,3% 10,4% 11,7% Desio ,2% 10,1% 10,2% Monza ,3% 8,9% 9,5% Seregno ,8% 9,6% 9,2% Vimercate ,2% 9,8% 10,4% Totale ,7% 9,7% 10,2% Tabella 9 Popolazione residente in ASLMB 2012 % popolazione straniera su popolazione residente Distretto Maschi Femmine Totale Carate Brianza 6,5% 7,1% 6,8% Desio 8,1% 8,2% 8,2% Monza 9,6% 9,9% 9,7% Seregno 5,9% 6,4% 6,1% Vimercate 7,8% 8,4% 8,1% Totale 7,6% 8,0% 7,8% 8
9 4. Il contesto epidemiologico 4.1 Analisi della mortalità I dati di mortalità nel 2011 sono estratti dal ReNCaM (Registro Nominativo delle Cause di Morte) gestito dall U.O. Epidemiologia dell ASL MB. Le cause di morte sono state classificate sulla base delle indicazioni della normativa internazionale utilizzando la decima revisione della classificazione delle malattie (International Codes of Diseases ICD X). Mortalità proporzionale ASL MB 2011 * Maschi Femmine Totale Capitolo classificazione (ICD-X) N % N % N % % Neoplasie ,0% ,8% ,1% 36,7% Disturbi del sistema circolatorio ,3% ,6% ,7% 34,4% Disturbi del sistema respiratorio 240 7,6% 227 6,4% 467 6,9% 6,4% Neuropatie 123 3,9% 166 4,7% 289 4,3% 3,8% Malattie gastroenterologiche 120 3,8% 148 4,2% 268 4,0% 3,8% Traumi e altre cause esterne di malattia 141 4,4% 101 2,8% 242 3,6% 3,4% Malattie infettive e parassitarie 93 2,9% 112 3,2% 205 3,0% 2,5% Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche 82 2,6% 111 3,1% 193 2,9% 2,7% Patologie mentali e del comportamento 49 1,5% 143 4,0% 192 2,9% 2,1% Disturbi genitourinari 64 2,0% 70 2,0% 134 2,0% 1,4% Segni, sintomi e non altrimenti classificati 25 0,8% 41 1,2% 66 1,0% 0,8% Patologie muscoloscheletriche e connettivali 8 0,3% 32 0,9% 40 0,6% 0,6% Malattie del sangue e del sistema immunitario 10 0,3% 19 0,5% 29 0,4% 0,7% Altre cause 19 0,6% 22 0,6% 41 0,6% 0,7% Totale complessivo % % % 100% *dati in corso di validazione Sul territorio le mappe esemplificano le aree a maggiore e minore tasso grezzo di mortalità e, per ogni comune, sono rappresentate le quote attribuibili ai principali settori delle cause di morte proporzionate alle porzioni di diagramma circolare: è evidente la similitudine sostanziale delle quote tra i vari comuni ed emerge la preponderanza sistematica delle cause tumorali tra i maschi e di quelle cardiovascolari tra le femmine. I tassi comunali per residenti sono inevitabilmente più alti nelle aree territoriali con più elevata età media. 9
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11 4.2 Mortalità evitabile Uno degli indicatori più utili ai fini dell esemplificazione della quota di salute che può essere recuperata per la popolazione è quello della mortalità evitabile: partendo dall evidenza che ci sono patologie che possono essere in parte prevenute e per le quali la morte prima del 75 anno di età è indice di un problema in senso lato di medicina (preventiva o curativa) o di normativa, sono stati rappresentati nel grafico che segue i tassi grezzi di mortalità per residenti occorsi nel 2008 per maschi e per femmine per le differenti categorie nosologiche prevenibili. In sintesi si può dire ad esempio che 45 decessi di uomini per tumori polmonari, avvenuti prima del 75 anno di età, ogni residenti avrebbero potuto essere evitati se il fumo di sigaretta e l inquinamento non esistessero. Per le donne tale quota è inferiore in virtù della minore diffusione dell abitudine al fumo (e dunque del tumore del polmone) Tassi di mortalità complessiva ed evitabile prima dei 75 anni di età per residenti per genere - principali categorie Tum. maligni trachea, bronchi, polmoni Malattie ischemiche del cuore Traumatismi e avvelenamenti Tum. maligni colon, retto Malattie cerebrovascolari Tum maligni fegato e dotti intraepatici Tum. maligni cavita orale, faringe, esofago Mal apparat respiratorio (escl. Polm e influ) Ipertensione arteriosa Tum. maligni della vescica Tum. maligni trachea, bronchi, polmoni Malattie ischemiche del cuore Tum. maligni mammella Traumatismi e avvelenamenti Tum. maligni colon, retto Malattie cerebrovascolari Tum maligni fegato e dotti intraepatici Tum. maligni cavita orale, faringe, esofago Mal apparat respiratorio (escl. Polm e influ) Ipertensione arteriosa Tum. maligni della vescica Maschi Femmine Mortalità totale Quota evitabile (prima dei 75 aa) L esigenza di integrare ed ottimizzare le attività conoscitive del fenomeno cancro sul territorio hanno portato all istituzione del Registro Tumori dell ASL di Monza e Brianza, per la corretta e puntuale identificazione e classificazione di tutti i nuovi casi di tumore che insorgono tra i quasi residenti. Presso l ASL è in corso il progetto per disporre di dati sicuri e validati relativamente ai nuovi casi di tumore maligno insorti tra il 2007 ed il 2009, anche grazie alla collaborazione estremamente fattiva dei reparti di Anatomia Patologica ospedalieri. In virtù di un accurato lavoro preliminare di incrocio dei dati disponibili in formato elettronico, l attività di codifica e classificazione su un arco temporale assai recente consentirà di porre le basi per la corretta descrizione del fenomeno e per evidenziare eventuali aree di anomala concentrazione di casi rispetto al resto dell ASL, rispetto alla Regione e rispetto all intero territorio nazionale; saranno inoltre possibili corretti confronti con i dati internazionali. L interazione con le attività di prevenzione secondaria delle forme tumorali precoci della mammella e del colon-retto fornirà dati indispensabili per le valutazioni di efficacia ed efficienza del programma e del sistema di diagnosi precoce. Grazie all interlocuzione con gli ospedali e con la Rete Oncologica Lombarda saranno possibili anche attività di monitoraggio della sopravvivenza e valutazione di indicatori che entrano nel merito del rispetto del diritto dei cittadini all equità di trattamento ottimale quando sfortunatamente si trovano ad essere pazienti oncologici. 11
12 4.3 Analisi della morbosità Il dato relativo alle esenzioni per patologia nella popolazione è informativo relativamente alla distribuzione di molte malattie ed è esemplificato a livello territoriale nella tabella che segue, con il dettaglio comunale relativo alle principali categorie. Ogni soggetto può avere più di un esenzione: la mappa illustra dunque la frequenza di malattie croniche che determinano l esenzione dal pagamento per determinati farmaci e prestazioni in funzione dell esenzione stessa. Le rappresentazioni comunali evidenziano come le esenzioni per malattia ipertensiva siano ovunque le più frequenti, seguite da problemi endocrini, cardiologici e neoplastici. La morbosità è ulteriormente analizzata presentando i risultati dell applicazione del modello di attribuzione ai singoli individui di categorie di cronicità, previsto dalla metodologia della Banca Dati Assistiti (BDA), utilizzando i dati del Sistema Informativo Sanitario (SIS) relativi ai residenti nell ASL MB. Poiché il fenomeno della concomitanza di più patologie croniche negli stessi individui è importante, sono descritti i dati relativi alla diffusione delle patologie sul territorio, evitando in questa sede di ricondurre a fittizie categorie prevalenti la descrizione del carico di malattia nella popolazione. Le macrocategorie di malattie croniche tenute in considerazione sono sintetizzate nella tabella e le successive mappe rappresentano i tassi territoriali di cronicità complessiva. 2. Trapiantati 8. Broncopneumopatici 3. Insufficienti renali cronici (dializzati) 9. Gastroenteropatici 4. HIV positivi ed AIDS 10. Neuropatici 5. Neoplastici 11. Malattie Autoimmuni 6. Diabetici 12. Malattie endocrine e metaboliche 7. Cardiovasculopatici 12
13 E evidente la concentrazione di un numero di patologie croniche più elevato nelle aree a più elevata anzianità media (nei comuni rappresentati in rosso si concentra un numero di cronicità di circa 500 ogni 1000 residenti). Le principali patologie a livello comunale sono indicate nella didascalia a sinistra della mappa: le malattie cardiovascolari rappresentano ovunque il più rilevante problema in termini di carico di malattia per la popolazione. In un ottica di gestione delle problematiche legate anche alle malattie ad insorgenza acuta, l ASL monitora costantemente l andamento delle segnalazioni di malattie infettive effettuate dai medici sul territorio ed in ospedale. La rappresentazione geografica del fenomeno è illustrata nella mappa che segue, con i colori di sfondo che mostrano i tassi medi per residenti dal 2005 al 2011: è evidente come i fenomeni infettivi, pur considerando l eventualità di sottonotifica sistematica in certe aree, abbiano un andamento estremamente variegato nell arco del settennio. Le singole barre nei comuni indicano i tassi puntuali di notifica totali per singolo anno: in alcuni casi emergono con evidenza recrudescenze epidemiche. In termini di numerosità assoluta, circa metà del totale dei casi notificati è dovuta alla grande diffusione della varicella tra i bambini. In termini di patologie su cui concentrare l attenzione, è utile ricordare la recrudescenza epidemica del morbillo: questa malattia era tra le candidate dell Organizzazione Mondiale della Sanità all eradicazione nei paesi occidentali ma il mancato raggiungimento di tassi di copertura vaccinale sufficientemente elevati ha determinato la persistenza e la diffusione di episodi epidemici su vasta scala, come ad esempio è avvenuto in alcuni paesi europei (es. Francia) ed in alcune aree italiane (es. provincia di Bolzano). 13
14 4.4 Esenzioni per reddito A partire dagli ultimi mesi del 2011 è stata resa disponibile l informazione nominativa relativa alle esenzioni per reddito degli assistiti delle ASL. In un ottica di recupero d indicatori epidemiologici con forte valenza in ambito sociale, è stata effettuata per la prima volta l analisi dell informazione per una rappresentazione territoriale del fenomeno nell ASL MB. I dati sono stati rappresentati aggregando alcune tipologie di esenzione come da tabella riportata alla base della mappa. Le aree di Carate, Desio e Seregno appaiono complessivamente caratterizzate da valori omogeneamente sul versante elevato della distribuzione dei dati, mentre Monza e Vimercate hanno valori più bassi. Mentre le quote di ripartizione a livello comunale non appaiono decisamente differente in nessuna area, si notano quote complessive di esenzione più basse in alcuni grandi centri urbani e nei comuni più periferici del territorio. 14
15 Cat. E01 + E05 n= Cat. Età e reddito 01 n= Assistito > 65 anni e < 6 anni con reddito familiare <= ,98 - Esenzione certificata proveniente da MEF (Ministero Economia Finanze) o autocertificata dall Assistito E05 n=2.275 Assistito > 65 anni e con reddito familiare tra ,98 e Esenzione con validità a livello regionale autocertificata dall Assistito Cat. E2 + E9 + E8 n= Cat. Disoccupati e cassintegrati E2 n=5.597 Esenzione autocertificata dagli assistiti DISOCCUPATI e loro familiari a carico appartenenti a nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 incrementato a ,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 per ogni figlio a carico Migranti provenienti da Nord Africa quali profughi in avvio di procedura di richiesta di asilo E09 n= Esenzione autocertificata dagli assistiti DISOCCUPATI e loro familiari a carico appartenenti a nucleo familiare con un reddito complessivo superiore a 8.263,31 incrementato fino a ,05 in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 per ogni figlio a carico - validità a livello regionale E08 n= Esenzione, a prescindere dal reddito, autocertificata dai cittadini in CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA ed i familiari a carico, cittadini cui è stato concesso il trattamento di CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA ed i familiari a carico, LAVORATORI IN MOBILITA ed i familiari a carico PER IL PERIODO DI DURATA DELLA CONDIZIONE Validità a livello regionale Cat. E3 + E4 n=9.651 Pensioni sociali e minimo E03 n=5.397 Titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico - (art. 8 comma 16 della L. 537/1993 e succ. modifiche e integrazioni); E04 n=4.254 Titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni e loro familiari a carico - con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a ,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (ex art. 8 comma 16 della L. 537/1993 e succ. modifiche e integrazioni) Cat. E11 n= Minori 14 anni indipendentemente dal reddito Reddito medio La mappatura del reddito medio in Euro del 2009 consente di evidenziare una situazione in buona parte complementare a quella della mappa delle esenzioni per reddito: le aree più ricche appaiono essere quelle di Monza e Vimercate, con quota di soggetti dichiaranti a livello comunale sostanzialmente omogenea e di poco superiore al 60%. 15
16 4.5 La popolazione con disabilità Grazie all interazione tra la U.O. di Epidemiologia e il Servizio Disabili, nell ASL di Monza e Brianza è da anni stato sviluppato un registro delle persone affette da disabilità sfruttando le molteplici informazioni derivabili dal Sistema Informativo Sanitario (dati relativi ai ricoveri ospedalieri, alla psichiatria, alle esenzioni, alle Neuropsichiatrie infantili, alle provvidenze economiche, all invalidità, etc.) oltre a dati raccolti ad hoc dalle amministrazioni comunali e da altre fonti. Il nome di questo registro è Anagradis (anagrafe disabilità) e l attività d aggiornamento del data base nel 2012 ha permesso di osservare un aumento complessivo della popolazione con disabilità di unità rispetto al 2011, arrivando a includere soggetti di età inferiore a 65 anni. L aumento, rispetto agli aggiornamenti precedenti, è dovuto, almeno in parte, all immissione di dati resi disponibili grazie alla fruizione di ulteriori banche dati, come SDO FAM (riabilitazione residenziale) e RSA (Residenze Socio Assistenziali). La popolazione con disabilità della ASL MB rappresenta, all ultima presente revisione dei dati, il 6,3% della popolazione di età inferiore a 65 anni: la proporzione di soggetti inclusi è incrementata nel tempo, passando da 5.6% (2010) a 6,0% (2011) a 6,3% (2012) ed è rappresentata in maniera leggermente variabile nei diversi ambiti territoriali (si passa da 5,20% del Distretto di Vimercate a 6,63% del Distretto di Desio). La distribuzione della popolazione inclusa nell anagrafe della disabilità, distinta per classi di età, mostra una tendenza comune nei vari Distretti, evidenziando tassi elevati nella classe di età corrispondente alla prima infanzia (10,4% della popolazione inferiore a 3 anni) e nelle classi di età scolare (9,9% nella classe 6-10 anni e 10,0% nella classe anni). L andamento successivo 16
17 risulta caratterizzato da una leggera flessione, cui segue un picco nelle età tradizionalmente considerate precedenti l uscita dal ciclo produttivo lavorativo (8,5% nella classe anni). I tassi per Distretto sono complessivamente omogenei. Fa eccezione Vimercate, che presenta più di un punto percentuale al di sotto del dato territoriale (5,20 vs 6,34). Tale omogeneità, tuttavia, si esprime nelle diverse classi di età in modo differente: mentre nel Distretto di Vimercate i valori si collocano al di sotto del dato medio nelle diverse classi di età ad eccezione della fascia di età più giovanile, nel Distretto di Desio i tassi rilevati mostrano elevazioni in particolare al di sopra del dato medio in tutte le classi di età ad eccezione delle classi tra 19 e 39 anni. Il Distretto di Monza, di contro, ha un dato particolarmente al di sotto della media nella fascia di età giovanile ma mostra una particolare elevazione in corrispondenza alle fasce di età adulte (19-64 anni). Il dato relativo al Distretto di Carate mostra limitati scostamenti dal dato medio e nel Distretto di Seregno è da rilevare come il valore nella classe di età inferiore a 3 anni sia fra i più elevati del territorio mentre si può osservare una flessione a partire dalla classe di età anni. I dati per genere evidenziano una sostanziale equipartizione tra maschi e femmine nella popolazione delle persone con disabilità, con lieve sbilanciamento del sesso femminile (50,5% del totale). Utilizzando il dato relativo alle menomazioni certificate nelle commissioni di invalidità, si osserva che le menomazioni maggiormente rappresentate nel campione sono, in ordine decrescente: menomazioni generalizzate, della funzione motoria, viscerali e delle funzioni intellettive. Tale graduatoria si è mantenuta nel tempo sin dalla prima costituzione del data base Anagradis nel Nella popolazione di Anagradis, sono presenti 315 femmine (30,8%) e 707 maschi (69,2%) affetti da disturbi dello spettro autistico. Questo dato, corrispondente ad una prevalenza pari a quasi 15 su residenti di età inferiore a 65 anni, ed è nettamente superiore alla quota stimata dalle Linee di Indirizzo regionale per la NPIA (Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza ) (4 su ) ma è comunque inferiore agli studi, condotti negli Stati Uniti, dove la prevalenza è stata stimata in 60 su
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