Si specifica che la presente relazione tecnica è stata uniformata ai contenuti del D.M. 14 gennaio 2008: Nuove norme tecniche per le costruzioni".
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1 1. PREMESSA Su incarico della Immobilgroup Vicenza S.r.l., si è eseguita un indagine geologico-geotecnica sui terreni interessati dal progetto di lottizzazione Comparto C2 compreso all interno del PdL denomianto B.Bizio in Via Bizio in località Costozza in Comune di Longare (VI). Al fine della redazione della presente relazione ci si è avvalsi dei dati ottenuti dall esecuzione delle seguenti indagini dirette all interno dei Lotti di interesse: esecuzione di n. 4 prove Penetrometriche Statiche (CPT) misurazione del livello della falda ed installazione di tubo piezometrico esecuzione di rilievo sismico con tecnica di sismica passiva con tromografo digitale per la caratterizzazione sismica dei terreni in base al D.M NTC; Si specifica che la presente relazione tecnica è stata uniformata ai contenuti del D.M. 14 gennaio 2008: Nuove norme tecniche per le costruzioni". Allegati in relazione: Corografia dell area Vista da satellite dell area Estratto della planimetria catastale e strumenti urbanistici Estratto della Carta Geologica Mappa di pericolosità sismica Curva dei rapporti spettrali tra le componenti del moto orizzontale verticali del rumore sismico (HVSR) Spettri in velocità del rumore sismico delle tre componenti del moto Confronto tra curve H/V sperimentale e teorico e profilo Vs fino a 30 m Documentazione fotografica Tabulati e diagrammi penetrometrici Commessa: 003/12 pag 1
2 2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO ED URBANISTICO L area di studio si colloca in una zona pianeggiante sita alle pendici del margine orientale del Colli Berici a sud-est dell abitato di Costozza. I terreni si trovano ad una quota media di circa 24.5 m s.l.m. e attualmente sono a verde. Figura 1 Estratto dalla Carta Tecnica Regionale Figura 2 vista da satellite dell area Catastalmente i terreni sono censiti al catasto del Comune di Longare ai mappale 445, di cui di seguito si riporta un estratto. Commessa: 003/12 pag 2
3 Figura 3 Estratto della planimetria catastale Nel Piano Regolatore Generale del Comune di Longare l area di interesse è classificata come Z.T.O. C2 e sottozona E2, come si evince dall estratto del P.R.G. allegato di seguito. Commessa: 003/12 pag 3
4 Figura 4 Estratto del Piano Regolatore Generale Nel Piano di Assetto del Territorio del Comune di Longare l area in oggetto non risulta interessata da alcun vincolo come si evince dall estratto della Tavola 1 Carta dei Vincoli e della Pianificiazione Territoriale di seguito riportata. Figura 5 Estratto della Tavola 1 Carta dei Vicnoli e della Pianificazione territoriale Nella Tavola 2 Carta delle Invarianti i terreni di interesse non risultano appartenere ad alcuna categoria. Figura 6 Estratto della Tavola 2 Carta delle Invarianti Commessa: 003/12 pag 4
5 Nella Tavola 3 Carta delle Fragilità l area in cui si trovano i terreni interessati dal progetto di costruzione in oggetto appartengono a aree idonee. Figura 7 Estratto della Tavola 3 Carta delle Fragilità Nella Tavola 4 Carta delle Trasformabilità l area di interesse è inserita in parte un area di urbanizzazione consolidata, in parte in area di urbanizzazione programmata e in area di sviluppo insediativo. Figura 8 Estratto della Tavola 4 Carta delle Trasfomabilità Commessa: 003/12 pag 5
6 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO I terreni in oggetto si trovano in una zona pianeggiante alle pendici del margine orientale dei Colli Berici che si aprono verso la pianura del basso vicentino. Dal punto di vista geomorfologico i terreni si localizzano in corrispondenza di una pianura alluvionale costituita da depositi a granulometria medio-fine. Si tratta di depositi lasciati dal Fiume Bacchiglione prevalentemente argillosi e argilloso limosi di età quaternaria. Figura 9 Estratto della Carta Geologica Nello specifico dei terreni di interesse l esecuzione delle prove penetrometriche statiche ha evidenziato la presenza di un alternanza di terreni a granulometria fine fino alle massime profondità raggiunte. Commessa: 003/12 pag 6
7 CPT 4 CPT 3 CPT 2 CPT 1 In particolare al di sotto del terreno vegetale superficiale si trova uno strato di terreni limosi e limoso argillosi debolmente sabbiosi fino a circa 6.0 m di profondità, seguono argille e argille torbose fino a circa m di profondità. Oltre tale profondità si trovano sabbie fino alle massime profondità raggiunte. Nel dettaglio si riporta la seguente stratigrafia rilevata: Livello A: da 0.00 m a ( ) m da p.c. Limi e limi argillosi debolmente sabbiosi Livello B: da - ( ) m a ( ) m da p.c. Argille e argille torbose Livello C: da - ( ) m a ( ) m da p.c. Sabbie e sabbie limose con locali intercalazioni limoso argillose. Commessa: 003/12 pag 7
8 Dal punto di vista idrogeologico durante l esecuzione dell indagine geognostica si è rilevata presenza di falda alla profondità di 1.85 m in CPT 2 e di 1.60 in CPT 4. Si specifica inoltre che la misurazione è stata effettuata in periodo di siccità, si prevede quindi che il livello della falda possa subire oscillazini che lo portino ad approssimarsi al piano campagna in periodi più piovosi. All interno del foro della prova CPT 2 è stato installato un piezometro a tubo aperto per il monitoraggio del livello di falda, si consiglia di verificare la quota del livello freatico prima dell inizio dei lavori Commessa: 003/12 pag 8
9 4. CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI (ANALISI STATISTICA) I parametri geotecnici dei terreni di interesse si possono desumere dall ampia casistica presente sia in letteratura che in numerose indagini eseguite su terreni del tutto simili. In base a quanto riportato nel NTU per le costruzioni D.M , per la caratterizzazione geotecnica dei litotipi individuati, si richiede un analisi statistica dei parametri geotecnici dei terreni. In genere vengono utilizzati dei fogli di calcolo in cui viene considerato il 5 percentile della distribuzione log normale dei parametri. L analisi statistica, con il foglio di calcolo precedentemente citato, permette di attribuire ai depositi presenti nel substrato di indagine un valore caratteristico (X k ) e di progetto (X d ) di coesione (Cu) per i terreni coesivi e di angolo d attrito ( ) per i terreni granulari. Per quanto riguarda i valori di progetto con il passaggio dal DM 11 marzo 1988 alle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M ) si sostituisce il concetto deterministico con quello probabilistico. In particolare la vecchia normativa prevedeva l utilizzo dei fattori di sicurezza intesi come riduzione del valore ultimo mentre le NTC adottano un analisi probabilistica, più precisamente semiprobabilistica, che include l utilizzo di fattori di sicurezza parziali, applicati a valori cautelativi dei parametri di interesse. Parametro Coefficienti parziali Tangente angolo di Coesione Coesione non Peso Unità volume in resistenza al taglio efficace drenata fondazione 1,25 1,25 1,4 1 Da Tab. 6.2.II Coefficienti parziali dei parametri geotecnici del terreno (D.M. 14/01/2008). I rispettivi valori caratteristici verranno quindi ridotti del relativo coefficiente parziale per ottenre i valori di progetto. Livello A: da 0.00 m a ( ) m da p.c. Limi e limi argillosi debolmente sabbiosi Angolo d attrito ( ): valore caratteristico ( k ) = 19.4 valore di progetto ( d ) = 15 peso di volume ( ) = 1600 Kg/mc Commessa: 003/12 pag 9
10 Figura 10 Diagramma di distribuzione statistica dell angolo d attrito ( ) del livello stratigrafico A Livello B: da - ( ) m a ( ) m da p.c. Argille e argille torbose Coesione (Cu): valore caratteristico (Cu k ) = 31 KPa valore di progetto (Cu d ) = 22.1 KPa peso di volume ( ) = 1800 Kg/mc Figura 11 Diagramma di distribuzione statistica della coesione non drenata (Cu) del livello stratigrafico B Commessa: 003/12 pag 10
11 Livello C: da - ( ) m a ( ) m da p.c. Sabbie e sabbie limose con locali intercalazioni limoso argillose. Angolo d attrito ( ): valore caratteristico ( k ) = 24.6 valore di progetto ( d ) = 20 peso di volume ( ) = 1850 Kg/mc Figura 12 Diagramma di distribuzione statistica dell angolo d attrito ( ) del livello stratigrafico C 5. TERRENI DI FONDAZIONE Il progetto prevede la realizzazione di edifici residenziali. In base alle evidenze stratigrafiche e alla presenza della falda a debole profondità dal piano campagna in via preliminare si considera che i fabbricati si sviluppino fuori terra. Vista la natura dei terreni, e la possibile presenza di lenti a maggior componente limoso argillosa, si consiglia di adottare fondazioni superficiali a platea. E importante che all apertura degli scavi per le fondazioni e prima del getto del calcestruzzo sia chiamato sul posto il geologo che ha redatto il presente studio per la verifica del terreno di fondazione ed il rilascio del nulla osta per il getto del calcestruzzo. Per il calcolo della capacità portante ci si attiene a quanto previsto dal D.M nell ambito del quale e della successiva Circolare esplicativa n. 617 del 2/02/2009 sono stati introdotti cinque stati limite ultimi e le loro sigle riportando la medesima dicitura presente negli Eurocodici (EC7 e EC8). Questi sono: EQU, STR, GEO, UPL, HYD. Commessa: 003/12 pag 11
12 Lo stato limite di competenza, cioè che riguarda la resistenza del terreno, è GEO che prevede il - raggiungimento della resistenza del terreno interagente con la struttura, con lo sviluppo di meccanismi di collasso dell insieme terrenostruttura. Questo stato limite prevede, a puro titolo di esempio: il raggiungimento del carico limite dei terreni di fondazione e lo scorrimento del piano di posa di fondazioni superficiali e di muri di sostegno, la rotazione intorno ad un punto di una paratia, ecc. Le verifiche vanno effettuate, quindi generando diverse combinazioni di gruppi di coefficienti parziali di sicurezza definiti per le azioni (A1 e A2), per i parametri geotecnici del terreno (M1 e M2) e per le resistenza (R1, R2 e R3). I diversi gruppi di coefficienti parziali di sicurezza sono scelti nell ambito di due approcci progettuali distinti ed alternativi. Nelle verifiche di sicurezza rispetto agli stati limite ultimi (SLU) può essere, quindi, utilizzato l Approccio 1 nelle combinazioni 1 e 2 o l approccio 2. Tralasciando le specifiche dell approccio 1 combinazione 1 e l approccio 2, non di competenza, l Approccio 1 combinazione 2 risulta in genere dimensionante per le verifiche di stabilità globale rispetto agli stati limite ultimi di tipo geotecnico (GEO). Il carico di rottura non è una caratteristica intrinseca del terreno, ma è funzione delle sue caratteristiche meccaniche, del sistema terreno fondazione, della profondità del piano di posa e non indica, invece, il massimo valore di resistenza al taglio del terreno di fondazione. Bisogna, infatti, verificare che tale valore sia compatibile con il tipo di struttura edilizia in progetto. Per la valutazione della resistenza di progetto del terreno di fondazione, ci si è riferiti al metodo di Terzaghi (1943) con l aggiunta di coefficienti correttivi (fattori di forma ecc ). I termini dell equazione sono stati ridotti mediante i coefficienti parziali relativi ai parametri geotecnici (M2) del terreno previsti dalla vigente normativa e consultabili nella tabella riportata nel paragrafo precedente relativo alla caratterizzazione geotecnica dei terreni (Da Tab. 6.2.II Coefficienti parziali dei parametri geotecnici del terreno D.M. 14/01/2008). Di seguito vengono riportati i dati e le caratteristiche generali della fondazione e dei terreni. Per il calcolo della capacità portante si sono utilizzati i parametri geotecnici relativi al livello stratigrafico C. Approccio 1 CARICO LIMITE FONDAZIONE COMBINAZIONE 2 A2+M2+R2 Il calcolo è stato condotto utilizzando la formula di Terzaghi di seguito riportata: Qult = ( D N q + C N c s c BN s ) Qamm = Qult/ R Commessa: 003/12 pag 12
13 Dati della fondazione Angolo d attrito d = 15 Pseudocoesione Cu d = 12 KPa (1.2 Ton/mq) peso di volume = 1.6 ton/mc profondità scavo D = 0.5 m (inteso come incastro della fondazione) larghezza della fondazione B = 1 m (considerata come area di influenza del carico) coeff. di portata N c = 10; N q = 3.9; N = 1.4 fattore di forma s c = 1.3; s = 0.8 Capacità portante ammissibile Qult = (1.6*0.5*3.9) +(1.2*10*1.3) +(0.5*1.6*1*1.4*0.8) = 19.6 ton/mq Applicando il coefficiente parziale ( R2) previsto dalla normativa vigente, la capacità portante ammissibile risulta: R Qult ton/mq Qamm ton/mq Poiché i terreni descritti precedentemente possono presentare livelli discontinui a maggior frazione fine limoso argillosa si consiglia di adottare una capacità portante non superiore a: Qamm = 7 Ton/mq Si tiene a precisare, in conclusione, che i dati raccolti e analizzati derivano da verifiche puntuali eseguite nell area di intervento e pertanto eventuali eterogeneità dei terreni di fondazione, dovute ad anomalie del substrato, possono non essere state rilevate. Il presente studio è inoltre valido solo per il perimetro di terreno indagato e sopra descritto, ogni altra modifica di ubicazione e/o di progetto necessita l adeguamento dell indagine e dei calcoli riportati nel presente rapporto tecnico. 5.1 Cedimenti Secondo quanto previsto dalle Nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni devono essere presi in considerazione gli stati limite di esercizio (SLE) di pertinenza, in questo caso i cedimenti di consolidazione dei terreni sottoposti al carico di esercizio. Nel caso specifico non avendo a disposizione il valore del carico di esercizio si effettua una stima dei cedimenti di consolidazione che si innescherebbero nei terreni di fondazione nel caso si applicasse il carico ammissibile calcolato pari a 7 Ton/mq. Commessa: 003/12 pag 13
14 I cedimenti di consolidazione sono stati calcolati utilizzando un software di calcolo (Geostru) che calcola il cedimento edometrico con il metodo di consolidzione monodimensionale di Terzaghi e il metodo della distribuzione delle tensioni verticali nel sottosuolo (Boussinesq). Di seguito si riporta il risultato del calcolo eseguito: Pressione normale di progetto 7 Ton/m² Cedimento totale 3,07 cm Z: Profondità media dello strato; Dp: Incremento di tensione; Wc: Cedimento di consolidazione; Ws:Cedimento secondario (deformazioni viscose); Wt: Cedimento totale. Strato Z (m) Tensione (kn/m²) Dp (kn/m²) Metodo Wc (cm) Ws (cm) Wt (cm) 1 3,4 54,4 22,152 Edometrico 2, , ,22 8,834 Edometrico 0, , ,5 0 0 Schmertmann Si stima un cedimento di consolidazione dell ordine di tre centimetri e vista la natura prevalentemente limoso argillosa dei terreni tali cedimenti possono essere considerati a medio lungo termine. N.B.: si ricorda che la presente è una relazione preliminare di caratterizzazione dei terreni di fondazione e che la verifica geotecnica agli stati limite ultimi (SLU GEO) dell interazione tra fondazione e terreno e il calcolo dei cedimenti (SLE) potranno essere effettuati una volta in possesso dei dati strutturali forniti dal Progettista. 5.2 Liquefazione dei terreni In base alle Nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni la progettazione delle opere di fondazione richiede preliminarmente la valutazione della sicurezza del sito nei confronti della liquefazione, si tratta di quei fenomeni associati alla perdita di resistenza al taglio o all accumulo di deformazioni plastiche in terreni saturi, prevalentemente sabbiosi sollecitati da azioni cicliche e dinamiche che agiscono in condizioni non drenate (paragrafo Stabilità nei confronti della liquefazione). Tale verifica può essere omessa se si manifesta almeno una delle seguenti circostanze: - Eventi sismici attesi di magnitudo M inferiore a 5; - Accelerazioni massime attese al piano campagna in assenza di manufatti (condizione di campo libero) minori di 0.1g; - Profondità media della falda superiore a 15 m dal piano campagna, per piano campagna sub-orizzontale e strutture con fondazioni superficiali; - Depositi costituiti da sabbie pulite di data resistenza penetrometrica (vedi par ); - Distribuzione granulometrica esterna alle zone indicate nelle figure sottostanti. Commessa: 003/12 pag 14
15 Figura 13 Fusi granulometrici di terreni suscettibili di liquefazione Nel caso specifico i terreni di interesse presentano una granulometria con limo e argilla prevalenti. In ogni caso si è proceduto ad una verifica preliminare utilizzando il software di calcolo Liquiter (Geostru). I metodi semplificati utilizzati per il calcolo si basano sul rapporto che intercorre fra le sollecitazioni di taglio che producono liquefazione e quelle indotte dal terremoto; hanno perciò bisogno di valutare i parametri relativi sia all'evento sismico sia al deposito, determinati questi ultimi privilegiando metodi basati su correlazioni della resistenza alla liquefazione con parametri desunti da prove in situ. La resistenza del deposito alla liquefazione viene quindi valutata in termini di fattore di resistenza alla liquefazione 1.0 F S CRR CSR dove CRR (Cyclic Resistance Ratio) indica la resistenza del terreno agli sforzi di taglio ciclico e CSR (Cyclic Stress Ratio) la sollecitazione di taglio massima indotta dal sisma. I metodi semplificati proposti differiscono fra loro soprattutto per il modo con cui viene ricavata CRR, la resistenza alla liquefazione. Il parametro maggiormente utilizzato è il numero dei colpi nella prova SPT anche se oggi, con il progredire delle conoscenze, si preferisce valutare il potenziale di liquefazione utilizzando prove statiche (CPT) o prove di misurazione delle onde di taglio Vs. Questi metodi sono in genere utilizzati per la progettazione di opere di media importanza. Commessa: 003/12 pag 15
16 CALCOLO DELLA SUSCETTIBILITA' DI LIQUEFAZIONE Dati generali Sovraccarico sul piano campagna= 70 Kpa Base sovraccarico= 2,5 m Lunghezza sovraccarico= 10 m Coefficiente di Poisson= 0,3 Incremento tensioni metodo di: Boussinesq Numero di strati = 3 Profondità della falda = 1,8 m Magnitudo del sisma = 5,5 valore minimo richiesto dal programma Magnitudo del sisma atteso al suolo = 5,16 Accelerazione massima al suolo = 0,122 Parametri geotecnici ottenuti dalle prove CPT EC8 (CPT) (1998) Risultati Correzione per la magnitudo (MSF) = 0 Verifica Nr. Profondit à dal p. c. (m) Pression e litostatic a totale (KPa) Pression e verticale efficace (KPa) Correzione per la press. litostatica efficace (CN) Resistenza alla punta corretta qc1 (bar) Coefficiente riduttivo (rd) Suscettibilità di liquefazione Probabilità di liquefazione (%) 1 2,00 47,81 45,85 1,48 2,22 0,98 NL 0,00 2 2,20 50,97 47,05 1,46 2,19 0,98 NL 0,00 3 2,40 54,13 48,24 1,44 2,16 0,98 NL 0,00 4 2,60 57,27 49,43 1,42 2,13 0,98 NL 0,00 5 2,80 60,42 50,62 1,41 2,12 0,98 NL 0,00 6 3,00 63,58 51,81 1,39 2,09 0,98 NL 0,00 7 3,20 66,74 53,01 1,37 2,06 0,98 NL 0,00 8 3,40 69,92 54,23 1,36 2,04 0,97 NL 0,00 9 3,60 73,11 55,46 1,34 2,01 0,97 NL 0, ,80 76,32 56,70 1,33 2,00 0,97 NL 0, ,00 79,53 57,96 1,31 1,97 0,97 NL 0, ,20 82,77 59,23 1,30 1,95 0,97 NL 0, ,40 86,02 60,52 1,29 1,94 0,97 NL 0, ,60 89,28 61,82 1,27 1,91 0,96 NL 0, ,80 92,56 63,14 1,26 1,89 0,96 NL 0, ,00 95,85 64,47 1,25 1,88 0,96 NL 0, ,20 99,16 65,81 1,23 1,85 0,96 NL 0, ,40 102,47 67,17 1,22 1,83 0,96 NL 0, ,60 105,80 68,54 1,21 1,82 0,96 NL 0,00 Commessa: 003/12 pag 16
17 20 5,80 109,14 69,92 1,20 1,80 0,96 NL 0, ,00 112,50 71,31 1,18 1,77 0,95 NL 0, ,20 116,06 72,91 1,17 NL 0, ,40 119,63 74,52 1,16 NL 0, ,60 123,21 76,14 1,15 NL 0, ,80 126,80 77,76 1,13 NL 0, ,00 130,40 79,40 1,12 NL 0, ,20 134,00 81,05 1,11 NL 0, ,40 137,61 82,70 1,10 NL 0, ,60 141,23 84,36 1,09 NL 0, ,80 144,86 86,02 1,08 NL 0, ,00 148,49 87,69 1,07 NL 0, ,20 152,13 89,37 1,06 NL 0, ,40 155,78 91,05 1,05 NL 0, ,60 159,43 92,74 1,04 NL 0, ,80 163,08 94,44 1,03 NL 0, ,00 166,75 96,14 1,02 NL 0, ,20 170,41 97,84 1,01 NL 0, ,40 174,08 99,55 1,00 NL 0, ,60 177,76 101,26 0,99 NL 0, ,80 181,43 102,98 0,99 NL 0, ,00 185,12 104,70 0,98 NL 0, ,20 189,00 106,63 0,97 1,70 1,15 NL 0, ,40 192,89 108,56 0,96 1,68 1,15 NL 0, ,60 196,79 110,49 0,95 1,66 1,15 NL 0, ,80 200,69 112,43 0,94 1,65 1,15 NL 0, ,00 204,59 114,36 0,94 1,65 1,14 NL 0, ,20 208,49 116,31 0,93 1,63 1,14 NL 0, ,40 212,40 118,25 0,92 1,61 1,14 NL 0, ,60 216,31 120,20 0,91 1,59 1,14 NL 0, ,80 220,22 122,15 0,90 1,58 1,14 NL 0, ,00 224,13 124,10 0,90 1,58 1,14 NL 0, ,20 228,05 126,06 0,89 1,56 1,14 NL 0, ,40 231,97 128,02 0,88 1,54 1,14 NL 0, ,60 235,89 129,98 0,88 1,54 1,14 NL 0, ,80 239,82 131,94 0,87 1,52 1,14 NL 0, ,00 243,74 133,91 0,86 1,51 1,14 NL 0,00 Il metodo risulta valido per i terreni apparteneti al livello stratigrafico A (limi argillosi debolmente sabbiosi) e al livello stratigrafico C (sabbie limose). I terreni argillosi hanno caratteristiche granulometriche tali da escludere il rischio di liquefazione. La verifica evidenzia come in generale anche i terreni limoso argillosi debolmente sabbiosi (quindi a elevata percentuale di fini) risultino non liquefacibili, come le sabbie limose presenti in profondità. Commessa: 003/12 pag 17
18 6. STABILITA DEGLI SCAVI Nel caso della realizzazione degli edifici di progetto che si svilupperanno interamente fuori terra, per scavi con altezza delle scarpate inferiori a 1.5 m non si richiedono particolari accorgimenti ai fini della stabilità dello scavo e della sicurezza degli addetti ai lavori. 7. CLASSIFICAZIONE SISMICA Secondo la classificazione di cui al D.M. 14/09/2005 e all Ordinanza n del 20/03/2003 (e s.m.i.) il territorio comunale di Longare ricade completamente in zona 3. Codice Istat 2001 Denominazione Categoria secondo lacategoria secondo classificazione precedente la proposta del GdL (Decreti fino al I98N.C.) del I998 Zona ai sensi del presente documento (2003) Longare N.C. III 3 Figura 14. Mappe sismiche tratte da sito dell Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Valori di pericolosità sismica Commessa: 003/12 pag 18
19 Coefficienti sismici [N.T.C.] Dati generali Latitudine: Longitudine: 11.6 Tipo opera: 2 - Opere ordinarie Classe d'uso: Classe II Vita nominale: 50.0[anni] Vita di riferimento: 50.0[anni] Sisma (SLV) Accelerazione massima (ag/g) Coefficiente sismico orizzontale Coefficiente sismico verticale ± Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: Categoria topografica: C T1 Commessa: 003/12 pag 19
20 Nell area di studio è stata effettuata un indagine di sismica passiva a stazione singola ai fini della microzonazione sismica del sottosuolo e della stima del profilo di velocità delle onde sismiche di taglio (Vs) utili per la classificazione sismica del substrato presente nell area di indagine. A tal fine è stata effettuata una misura di microtremore sismico ambientale a stazione singola su terreno libero. Il rumore sismico ambientale, presente ovunque sulla superficie terrestre, è generato, oltre che dall attività dinamica terrestre, dai fenomeni atmosferici (onde oceaniche, vento) e dall attività antropica. Viene definito microtremore in quanto riguarda oscillazioni molto più piccole di quelle indotte dai terremoti nel campo vicino [m/s 2 ] 2 in termini di accelerazione. I metodi che si basano sulla sua acquisizione si dicono passivi in quanto il rumore non è generato ad hoc, come ad esempio nelle esplosioni della sismica attiva. Strumentazione impiegata La misura di microtremore ambientale, della durata di 12 minuti, è stata effettuata con un tromografo digitale progettato specificamente per l acquisizione del rumore sismico. Lo strumento (Tromino) è dotato di tre sensori elettrodinamici (velocimetri) orientati N-S, E-W e verticalmente, alimentato da due batterie AA da 1,5 V, fornito di GPS interno e senza cavi esterni. I dati di rumore, amplificati e digitalizzati a 24 bit equivalenti, sono stati acquisiti alla frequenza di campionamento di 128 Hz. 7.1 Classificazione sismica L indagine sismica sopra descritta, infine, ha permesso di stimare la velocità delle onde sismiche di taglio (Vs), calcolate per i primi 30 m di spessore, che è risultata pari a 366 m/s. In base a quanto riportato nel D.M al capitolo 3 paragrafo 3.2, che riprende i criteri per l individuazione delle zone sismiche, i terreni indagati nella presente campagna geognostica, possono essere inseriti all interno della classe B in base al valore di velocità sismica. Poiché il valore di Vs30 ottenuto è prossimo al limite inferiore della classe corrispondente in via cautelativa si assegna ai terreni di interesse la classe sismica C. A tale classe appartengono Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un braduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30 compresi tra 180 m/s e360 m/s. Commessa: 003/12 pag 20
21 Di seguito vengono riportati i dati sismici raccolti dalle misure di microtremore sismico effettuate nell area di studio: Discontinuità sismica che indica il contatto con il bedrock. Bedrock sano Contatto tra i terreni alluvionali e il bedrock profondità superficie Figura 15. Curva H/V (rosso) e intervallo di confidenza al 95% (nero). Confronto tra curva H/V sperimentale (rosso) e teorica (azzurro). Commessa: 003/12 pag 21
22 Bedrock Figura 16. Profilo di Vs fino a 150 m circa. Il profilo sopra riportato è stato ottenuto dai seguenti dati: Strati Profondità discontinuità sismica [m] Spessore dello strato sismico [m] Vs [m/s] si tiene a precisare che, come per le altre tecniche di inversione di dati passivi, le assunzioni di fondo che risiedono nei modelli fanno si che l errore di stima del parametro Vs possa raggiungere, nelle condizioni peggiori, il 30%. Commessa: 003/12 pag 22
23 8. CARATTERISTICHE DEI TERRENI DI FONDAZIONE DELLA STRADA DI ACCESSO Nell area destinata alla realizzazione degli edifici residenziali in oggetto si prevede l adeguamento delle strade di accesso esistenti e la realizzazione di un nuovo tratto per l accesso ai lotti. L esecuzione dell indagine ha evidenziato la presenza di terreni a granulometria fine prevalentemente limosi e limoso sabbiosi ai quali è stato assegnato un comportamento misto granulare - coesivo. Per quanto riguarda l edificazione all interno dei lotti residenziali la determinazione della tipologia delle fondazioni e la valutazione della capacità portante sono state indicate in linea di massima considerando edifici che si svilupperanno fuori terra, specifiche valutazioni potranno essere eseguite una volta in possesso degli specifici elaborati di progetto relativi ai diversi fabbricati; in quanto l interazione tra le strutture e i terreni indagati si riferisce alla specifica situazione locale. Per quanto riguarda i terreni su cui verranno realizzate la strada di accesso e le opere di urbanizzazione i terreni possono essere classificati come appartenenti al Gruppo A2, Sottogruppi A2-6 e A2-7, e A4 della Classificazione delle Terre della Norma UNI relativa ai terreni per sottofondi stradali. Si tratta quindi di terreni con qualità portanti quali terreni di sottofondo da mediocri a scadenti, si consiglia quindi di utilizzare per il pacchetto di sottofondo un terreno (naturale o riciclato) con caratteristiche ricadenti all interno dei Gruppi A1 e A3 della Classificazione delle Terre della norma sopra citata. Tra il terreno naturale e il pacchetto di fondazione si consiglia di stendere del Tessuto Non Tessuto in modo da ripartire uniformemente i carichi ed impedire, vista la natura fine del terreno naturale, lo sprofondamento dei granuli dello strato di fondazione all interno dei terreni limosi e limoso sabbiosi. N.B.: si specifica che una volta definiti i progetti per i singoli fabbricati sarà possibile procedere alla valutazione specifica della tipologia di fondazione e al calcolo della capacità portante come previsto dalle Nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni D.M Commessa: 003/12 pag 23
24 Figura 17 Tabella di Classificazione delle Terre Norma UNI Vicenza, 6 aprile Commessa: 003/12 pag 24
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