ROSARIA CAPPADONA RAPPORTI CON IL PERSONALE DI SUPPORTO
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1 Corso di Laurea in Ostetricia C.I. Scienze Ostetriche ginecologiche ROSARIA CAPPADONA RAPPORTI CON IL PERSONALE DI SUPPORTO
2 Il razionale organizzativo nell ambito di quella ostetrico-ginecologica in particolare necessita di un lavoro d équipe per una serie di motivazioni: ü complessità dei compiti, ü numero di figure professionali coinvolte, ü variabilità della domanda, ü componente relazionale.
3 La crescita culturale e formativa dell ostetrica ha reso necessario l istituzione di figure sociosanitarie di supporto. In questo particolare contesto si inserisce la figura dell Operatore Socio Sanitario che nasce come risultato dell evoluzione di altre figure di supporto che a vario titolo si sono succedute nei diversi contratti di lavoro.
4 Accordo aziendale unico di lavoro per personale ospedaliero 1974 Ausiliario- portantino, dopo sei mesi dall assunzione c era il riconoscimento come ausiliario Successivo contratto 1979 Distingue l addetto esclusivamente a mansioni elementari di pulizia con inquadramento al primo livello retributivo all ausiliario socio- sanitario. Non si attribuiscono compiti di carattere assistenziale, ad eccezione dell attività di trasporto dei degenti. Accordo nazionale di lavoro 1980 Distingue due figure: ausiliario socio- sanitario e ausiliario socio- sanitario specializzato Contratto unico della sanità Approvazione del regolamento e del programma del corso di qualificazione degli ausiliari socio sanitari specializzati Dpr 25/6/1993 n 348 D.M. 15/6/1987 n 590 Conferma due tipi di ausiliari: ausiliario socio- sanitario e ausiliario socio- sanitario specializzato, quest ultimo abbandona l esclusività delle mansioni di pulizia per occuparsi di elementari mansioni assistenziali sia pure di diretta collaborazione con il personale infermieristico. 310 ore di formazione di cui 110 dedicate alla teoria e 200 per la parte pratica Contratto di lavoro contenuto nel DPR del 28/11/1990 n Istituisce la figura dell Operatore tecnico Addetto all Assistenza (OTA) e riunisce in un solo livello retributivo (il 3 ) l ausiliario socio- sanitario e ausiliario sociosanitario specializzato, collocando al 4 l OTA Emanazione del D.M.S. del 26/7/1991 n Regolamenta la formazione degli OTA Provvedimento della conferenza Stato Regioni 22/2/ Individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell Operatore Socio Sanitario (OSS), e la definizione dell ordinamento didattico dei corsi di formazione CCNL Art. 4, comma 1, istituisce il profilo dell O.S.S. inserito nella categoria B livello BS al comma 2 è previsto che l OTA, inserito nella categoria B livello iniziale, è da considerarsi a esaurimento con l istituzione, nelle dotazioni organiche di ciascuna azienda del profilo dell Operatore Socio Sanitario. Le aziende provvedono con oneri a proprio carico alla istituzione della dotazione organica del nuovo profilo ritenuto necessario sulla base delle proprie esigenze organizzative.
5 Il profilo OPERATIVO dell O.S.S si sostituisce a quello di diverse figure assistenziali (ausiliari specializzati OTA, ADEST, OSA) che convergono attualmente nella professione dell O.S.S. attraverso un percorso di aggiornamento professionale che sta determinando un profondo e strutturale cambiamento dell assistenza nel nostro Paese.
6 L Operatore Socio- Sanitario è il professionista che, una volta conseguito dell attestato di qualifica al termine di uno specifico iter formativo svolge attività indirizzate a soddisfare i bisogni primari della persona nell ambito della propria area di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario; favorire il benessere e l autonomia in un contesto sia sociale che sanitario, sia sul territorio che nelle strutture protette
7 Gli operatori socio sanitari che hanno svolto e superato l esame finale del modulo di formazione complementare, entrano in possesso di uno specifico attestato di Operatore socio- sanitario con formazione complementare di assistenza sanitaria [1] (O.S.S.F.C.), la cui preparazione risulta essenzialmente tecnica, come per l esecuzione di terapia farmacologica e l esecuzione di clisteri evacuanti. [1] Provvedimento della Conferenza Stato Regioni, 16 gennaio 2003
8 La tabella che segue riporta le differenze più salienti tra O.S.S. e O.S.S.F.C.: OPERATORE SOCIO SANITARIO OPERATORE SOCIO SANITARIO CON FORMAZIONE COMPLEMENTARE È una figura di supporto all assistenza sanitaria (non solo infermieristica ed ostetrica) È una figura di supporto all assistenza infermieristica ed ostetrica (quanto meno nelle sue funzioni aggiuntive) È dotato dia autonomia complessiva nelle attività di base, pur negli indirizzi e nella pianificazione ostetrico/infermieristica Agisce con livelli di autonomia ridotti ed è fortemente vincolato all organizzazione del lavoro, alle direttive ricevute e alla supervisione infermieristica o ostetrica Non agisce per delega di funzioni, ma ha compiti originari che gli vengono attribuiti Non agisce per delega di funzioni, ma ha compiti di esecuzione di prestazioni pianificate dall ostetrica/o o dall infermiere Risponde per la non corretta esecuzione delle prestazioni affidategli Risponde per la non corretta esecuzione delle prestazioni affidategli differenze tra gli operatori socio sanitari e gli operatori socio sanitari con formazione complementare (modificata). Fonte: Benci L. Riv. Diritto delle professioni sanitarie (2) 87-88
9 Le principali attività dell O.S.S richiedono l acquisizione di specifiche competenze per ogni area di intervento: ü Competenze assistenziali: assistenza diretta alla persona, sotto il profilo igienicosanitario; confort e sicurezza degli ambienti di vita e cura alla persona. ü Competenze relazionali: verso l assistito, la sua famiglia e verso i componenti di tutta l equipe lavorativa. ü Competenze organizzative: pianificazione del lavoro, integrazione con altri operatori e servizi, verifica delle proprie attività.
10 I riferimenti normativi e contrattuali esplicitano che questo professionista svolge la propria attività su indicazioni delle professioni preposte all assistenza sanitaria e sociale chiarendo quindi che l O.S.S. è una figura di supporto a cui vengono attribuite specifiche funzioni sulla base di specifici criteri.
11 L attribuzione di una funzione si realizza tutte le volte che essa assegna compiti assistenziali ostetricoinfermieristici previsti nella fase di pianificazione dell assistenza ostetricoinfermieristica ad un operatore di supporto.
12 Merita di essere specificato che attribuire non significa cedere al personale di supporto funzioni specifiche del profilo professionale dell ostetrica/o significa permettere a tali figure di compiere alcuni atti su specifica indicazione ostetrica. Si tratta di atti che fanno parte del progetto assistenziale cui responsabilità resta dell ostetrica/o, cui compete il controllo e lo svolgimento dell esito, vincolati alla tutela della sicurezza dell assistito.
13 Nell attuazione del processo d attribuzione è necessario considerare tre elementi essenziali: 1. L utenza: le variabili legate al utente sono la peculiarità della persona e le sue condizioni cliniche; 2. L operatore di supporto: la conoscenza del profilo professionale permette, preventivamente di individuare e verificare il livello della conoscenza e della competenza di tali figure; 3. La tipologia di prestazione: deve essere pertinente al profilo rispondere ai seguenti requisiti: ü elevata standardizzazione (bassa discrezionalità ed alta riproducibilità), ü bassa complessità tecnologica, ü basso rischio per l utente.
14 GUIDA PER L ATTRIBUZIONE DEI COMPITI AL PERSONALE DI SUPPORTO Il compito che si intende attribuire rientra fra le competenze dell O.S.S.? SI NO NON ATTRIBUIBILE I bisogni dell assistenza in una visione globale danno i seguenti risultati: Ø La complessità dei bisogni assistenziali è BASSA Ø La prevedibilità delle condizioni dell utente è ALTA Ø I requisiti cognitivi/tecnici per lo svolgimento delle attività sono BASSI Ø Il livello di range di potenziali risultati negativi nell espletare le responsabilità/attività per gli utenti sono BASSI NO NON ATTRIBUIBILE SI L analisi delle circostanze danno i seguenti risultati: Ø Il livello di autonomia decisionale richiesta nel rispondere ai bisogni dell assistenza è BASSO Ø La disponibilità delle risorse da attivare per intervenire è ALTO Ø L opportunità di mantenere la competenza è ALTA NO NON ATTRIBUIBILE
15 INSERIMENTO ED INTEGRAZIONE L inserimento e l integrazione delle figure di supporto nel processo assistenziale dipende: ü dalla ridefinizione dei contenuti delle attività ostetrico-infermieristiche ü dall eplicitazione, da parte delle organizzazioni, del ruolo e delle funzioni dell ostetrica/o e dell infermiere nei suoi ambiti di autonomia e responsabilità professionale.
16 L O.S.S. ha infatti un ruolo complesso pur lavorando su indicazioni di altri operatori con maggiore qualificazione gli sono attribuiti degli spazi di autonomia di qui la necessità di un inserimento alla cui programmazione, attuazione e valutazione deve partecipare l intera équipe ostetrico/ infermieristica.
17 Sul piano metodologico ed operativo tali premesse impongono una reale compartecipazione dei membri dell équipe per contribuire ad un cambiamento culturale: ü capacità di operare con profili diversi in un clima di collaborazione e valorizzazione delle professionalità, ü capacità di assumere modalità operative attraverso l utilizzo di strumenti e metodologie, descritti e validati per un assistenza documentata, osservabile e misurabile.
18 BIBLIOGRAFIA Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Bassan,F. Checchi, A. Schiavon, M. La figura di supporto nell assistenza atti del Congresso IP.AS.VI. Gorizia,2005 Benci, L. Manuale giuridico professionale per l esercizio del nursing McGraw- Hill, Milano 2001 Benci,L. L Operatore Socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica. Rivista di diritto delle professioni sanitarie, 2,2002 Benci, L. Riv. Diritto delle professioni sanitarie (2) p Calamandrei, C. L inserimento del personale di supporto una proposta di progetto Management Infermieristico 2001 (4) p D.M. 14 settembre Regolamento concernente l individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell ostetrica/o FNCO Guida all esercizio delle professione ostetrica/o Ed. Medico Scientifiche 2002 Guana, M. Cappadona, R. Di Paolo, A.M. Pellegrini, M.G. Piga, M.D. Vicario, M. La disciplina ostetrica McGraw- Hill Milano 2006 p Pagiusco G., Padovan M., L integrazione con le figure di supporto: una sfida per l infermiere Ed. Cortina, Padova 2002
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