LA RESPONSABILITÀ DELLA SOCIETÀ EX D. LGS. 231/01
|
|
- Paolo Di Carlo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA RESPONSABILITÀ DELLA SOCIETÀ EX D. LGS. 231/01 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 aggiornato a maggio 2009
2 SOMMARIO PREMESSA 3 1 PRESUPPOSTI PER L ATTRIBUZIONE DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA 3 2 COME ESCLUDERE LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA 4 3 L ORGANISMO DI VIGILANZA 5 4 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE 6 5 IL SISTEMA DISCIPLINARE 6 Responsabilità amministrativa della società Anno
3 PREMESSA Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231, recante la Disciplina della Responsabilità Amministrativa delle Persone Giuridiche ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico una forma di responsabilità a carico delle Società per i reati commessi dai propri amministratori, sindaci, dipendenti e collaboratori. Pertanto, qualora uno dei citati soggetti sia riconosciuto colpevole di un reato previsto dalla normativa (corruzione, concussione, falso in bilancio, ecc.), il giudice potrebbe condannare la Società al pagamento di una sanzione pecuniaria (fino a ) e/o ad sanzioni accessoria (quali il divieto di partecipare a gare pubbliche, la revoca di concessioni o licenze), se accerta che ha tratto vantaggi dal comportamento illecito del suo amministratore, sindaco, dipendente e collaboratore. Scopo del presente fascicolo è quello: - di informare coloro che operano in nome e per conto della società, sulla natura e la portata della normativa e sull adozione da parte di GEWISS di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenire i comportamenti illegittimi che possono coinvolgere la Società; - rendere tali soggetti consapevoli che il loro comportamento illecito, oltre ad essere fortemente contrario agli interessi di GEWISS, potrebbe comportare, oltre all irrogazione di sanzioni penali personali, l applicazione di rilevanti sanzioni penali ed amministrative anche per l azienda. L Organismo di Vigilanza di Gewiss è a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o informazione si rendesse necessaria. * * * 1 - PRESUPPOSTI PER L ATTRIBUZIONE DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA Affinché sia accertata una responsabilità amministrativa a carico della società, la normativa richiede il verificarsi dei seguenti presupposti: - il reato deve essere posto in essere da uno dei seguenti soggetti: a. soggetti in posizione apicale (amministratori, sindaci, direttori generali, ecc.); b. chiunque operi nella società o per conto della stessa (oltre ai dipendenti, gli agenti e i consulenti). - deve trattarsi di un reato: a. contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, truffa ai danni dello Stato, frode informatica, malversazione, ecc.); b. in materia societaria (false comunicazioni sociali, reati contro la tutela e l integrità del capitale sociale, aggiotaggio, ostacolo all esercizio delle funzioni di vigilanza delle autorità pubbliche, ecc.); c. in materia di market abuse ; d. in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. - il reato deve essere stato commesso: a. nell interesse o a vantaggio della società; b. comunque non nell interesse esclusivo dell autore materiale del reato stesso. Al verificarsi di tutte queste circostanze, il Giudice, nel valutare la responsabile della società, potrebbe infliggere alla stessa: Responsabilità amministrativa della società Anno
4 - sanzioni pecuniarie applicate in base ad un duplice meccanismo di calcolo per tenere conto della gravità del reato commesso e della situazione patrimoniale della società, fino ad un massimo di sanzioni interdittive a) interdizioni dall esercizio dell attività; b) sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze e concessioni; c) divieto di contrattare con la pubblica amministrazione; d) esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi e sussidi. In ogni caso di violazione, resta altresì integrata la responsabilità penale personale di chi ha materialmente commesso il fatto-reato. 2 COME ESCLUDERE LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA Per escludere la responsabilità amministrativa la normativa richiede che la società: adotti un modello di organizzazione, gestione e controllo giudicato idoneo a prevenire che, in ambito aziendale, siano posti in essere comportamenti integranti uno dei reati previsti; nomini un Organismo di Vigilanza, costituito all interno della società, munito di autonomi poteri di iniziativa e controllo, con il compito di vigilare sulla validità del modello. GEWISS ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2004, un suo Modello di organizzazione, gestione e controllo (il Modello), aggiornato successivamente con delibera del Consiglio di Amministrazione del e consultabile sulla Intranet aziendale e sul portale aziendale, che descrive il sistema di controlli preventivo adottato dalla società e individua le operazioni aziendali considerate a rischio, ossia quelle dove è più probabile che vengano posti in essere comportamenti illeciti integranti le fattispecie di reato indicate dalla normativa. Il sistema di controllo di GEWISS è stato giudicato idoneo a svolgere la funzione di prevenzione dei reati richiesta dalla normativa. Tale sistema, infatti, è caratterizzato da: una struttura organizzativa interna, che delinea con chiarezza i ruoli di ciascuna funzione e i relativi poteri, attraverso un efficiente sistema delle deleghe; procedure aziendali relative ai processi a rischio, che prevedono la separazione delle funzioni, all interno di ciascun processo, un adeguata formalizzazione, la tracciabilità dei controlli, segnalazioni all Organismo di Vigilanza; un controllo di gestione, che si propone di attuare un attività di costante monitoraggio delle responsabilità in ordine al conseguimento degli obiettivi singolarmente definiti e finalizzati, e a garantire il miglioramento dell efficienza e al valorizzazione dei risultati; l adozione di un sistema di certificazione di qualità, che prevede al suo interno le attività di controllo necessarie a verificare la conformità agli standard ISO 9001:2000; il sistema informativo integrato (SAP), che consente di gestire i processi aziendali, registrando le operazioni in tempo reale e prevedendo gli opportuni punti di controllo (quadrature; approfondimenti informativi su particolari soggetti quali agenti, consulenti); l adozione di un Codice Etico, di cui il Codice Etico Informatico costituisce parte integrante, che definisce i principi etici fondamentali che devono indirizzare l attività quotidiana di chiunque operi in GEWISS o per conto della stessa; la funzione di Internal Auditing, che svolge una costante azione di supporto agli organi di controllo interni ed esterni, nonché attività di analisi e controllo sulla correttezza e regolarità degli atti societari, sull efficacia ed efficienza della gestione economicooperativa, oltre che sull attendibilità ed integrità delle informazioni finanziarie ed operative. Responsabilità amministrativa della società Anno
5 L analisi dei processi aziendali ha permesso di individuare quali sono le operazioni GEWISS a rischio: rapporti economico-commerciali e partecipazione a gare d appalto per la fornitura di beni ad Enti della Pubblica Amministrazione; gestione delle ispezioni (amministrative, fiscali, previdenziali, ambientali, sicurezza sul lavoro, sanitarie, ecc.); predisposizione dei bilanci annuali e infrannuali; rapporti con organismi di vigilanza e di controllo (Collegio Sindacale, Consob, Borsa, società di Revisione); gestione di informazioni privilegiate e comunicazioni al mercato; organizzazione del lavoro secondo la normativa vigente in tema di salute e sicurezza dei lavoratori e operatori. Per queste operazioni si è proceduto a rafforzare il sistema di controllo esistente, attraverso l adozione di apposite procedure che sono disponibili nella Intranet aziendale, quale parte integrante del Modello. 3 L ORGANISMO DI VIGILANZA Oltre all adozione del Modello, affinché la società possa essere esonerata dalla responsabilità conseguente alla commissione dei reati indicati è necessario che vengano affidati ad un Organismo di Vigilanza i compiti di: vigilare sull effettività del Modello, cioè sulla coerenza tra i comportamenti concreti e quanto prescritto dal Modello stesso; verificare l adeguatezza del Modello e curare il suo necessario aggiornamento; presentare proposte di adeguamento. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato i membri dell Organismo di Vigilanza, affidando l incarico al Responsabile della Funzione di Internal Auditing e al Responsabile Affari Legali e Societari di GEWISS. Per svolgere le sue funzioni il citato Organismo deve essere costantemente informato dalle aree aziendali su quelle attività che potrebbero comportare il manifestarsi di un reato che possa coinvolgere l azienda. Pertanto, nell ambito delle procedure predisposte per le attività aziendali considerate a rischio, è stato previsto un obbligo di segnalazione dell avvio delle predette attività all Organismo di Vigilanza. Per rafforzare la funzione di vigilanza dell Organismo, nel Modello è stato previsto che: - qualora un dipendente intenda segnalare una violazione (o presunta violazione) del Modello o del Codice Etico ed Etico Informatico, può contattare l Organismo di Vigilanza anche in forma anonima, secondo quanto previsto dalla Procedura per le segnalazioni sull applicazione del Modello di organizzazione, gestione e controllo e del Codice Etico di Gewiss S.p.A., consultabile sulla Intranet aziendale e sul portale aziendale; - i consulenti, i fornitori, gli agenti e qualsiasi terzo avente rapporti con la Società,, possono effettuare la segnalazione direttamente all Organismo di Vigilanza preferibilmente in forma scritta all indirizzo ia-odv@gewiss.com. Coloro che effettuano segnalazioni in buona fede saranno garantiti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione ed in ogni caso sarà assicurata la massima riservatezza, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società o delle persone accusate erroneamente e/o in malafede. Responsabilità amministrativa della società Anno
6 Oltre alle segnalazioni sopra descritte, devono essere obbligatoriamente ed immediatamente trasmesse all Organismo di Vigilanza le informazioni concernenti: - i provvedimenti e/o le notizie provenienti da organi di polizia giudiziaria, o da qualsiasi altra autorità, dai quali si evinca lo svolgimento di indagini, anche nei confronti di ignoti, per i reati previsti dal D.Lgs. 231/2001; - le richieste di assistenza legale inoltrate dai dirigenti e dipendenti in caso di avvio di procedimento giudiziario per i reati indicati dal D.Lgs. 231/2001; - i rapporti preparati dai responsabili di altre funzioni aziendali nell ambito della loro attività di controllo e dai quali potrebbero emergere fatti, atti, eventi od omissioni con profili di criticità rispetto all osservanza delle norme del D.Lgs. 231/2001. L Organismo di Vigilanza, infine, deve essere informato dell avvio di procedimenti disciplinari per violazioni attinenti il Codice Etico o le procedure aziendali, nonché delle eventuali sanzioni irrogate, ovvero dei provvedimenti di archiviazione di tali procedimenti comprendenti le relative motivazioni. Per rendere effettivo il diritto dei dipendenti, agenti e consulenti di segnalare le violazioni del Modello all Organismo di Vigilanza, sulla Intranet aziendale è stato appositamente realizzato un collegamento all indirizzo di posta elettronica dell Organismo di Vigilanza ia-odv@gewiss.com 4 - LA FORMAZIONE DEL PERSONALE La comunicazione al personale e la sua formazione sono due importanti requisiti del modello ai fini del suo buon funzionamento. Pertanto accanto alla comunicazione sull adozione del Modello (che in GEWISS è attuata anche attraverso la diffusione di questo fascicolo), sarà sviluppato periodicamente un programma di formazione, rivolto a tutto il personale, affinché lo stesso oltre ad assumere consapevolezza della propria responsabilità, sia compiutamente informato sulle procedure aziendali e sul sistema di controlli. Analogo programma di formazione sarà previsto nei confronti dei nuovi assunti. 5 IL SISTEMA DISCIPLINARE L efficace attuazione del Modello richiede anche l istituzione di un sistema disciplinare. Pertanto il Modello ha previsto una serie di comportamenti sanzionabili, quali: - violazione, da parte del dipendente, dei precetti contenuti nel Codice Etico aziendale; - violazione, da parte del dipendente, di procedure interne previste dal Modello (ad esempio la non osservanza delle procedure prescritte, l omissione di comunicazioni all Organismo di Vigilanza in merito a informazioni prescritte, omissione di controlli, etc.). La violazione delle disposizioni contenute nel Modello, nel Codice Etico ed Etico Informatico potranno comportare l adozione da parte della Società degli opportuni provvedimenti disciplinari ai sensi della normativa in vigore. Per qualsiasi chiarimento e/o informazione contattare l Organismo di Vigilanza. ** * Responsabilità amministrativa della società Anno
MODULO 2 ex D.Lgs. n.231/2001 MODELLO ORGANIZZATIVO
MODULO 2 ex D.Lgs. n.231/2001 MODELLO ORGANIZZATIVO 1 1 Il D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 in materia di responsabilità delle imprese per reati commessi da dipendenti, amministratori o collaboratori 2 2
DettagliD.lgs. 231/2001 CONVEGNO. 24 marzo Oggetto La responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato
24 marzo 2011 Sheraton Padova Hotel & Conference Center Oggetto La responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato Soggetti destinatari 1 2 n slide: 2 Soggetti e sanzioni
DettagliRiepilogo Sintetico 0
Riepilogo Sintetico 0 Premessa Il presente documento ha lo scopo di fornire informazioni ai «business partners» della Società in merito ai principi generali del D.Lgs.231/01, al comportamento da adottarsi
DettagliE X P O T R A I N I N G
Mappatura dei reati nella formazione finanziata E X P O T R A I N I N G 2 0 1 2 Fiera Milano, 26 Ottobre 2012 Sommario Quadro normativo di riferimento Reati previsti dal decreto Modelli organizzativi Il
DettagliSARDEGNA RESORTS SRL Il modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, N. 231
SARDEGNA RESORTS SRL Il modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, N. 231 Porto Cervo, 22 febbraio 2012 Presentazione ai dipendenti Il decreto legislativo 231/2001: la responsabilità
DettagliIl Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa
Il Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa Sintesi Oltre un secolo di innovazioni nel settore sanitario 1 Premessa Il presente documento ha lo scopo di fornire informazioni ai «business partners»
DettagliRoma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità
REGOLAMENTO O.D.V. ALES Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 ORGANISMO DI VIGILANZA In osservanza dell art. 6, comma
DettagliAPAM ESERCIZIO SPA REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA D. LGS. 231/01
APAM ESERCIZIO SPA REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA D. LGS. 231/01 SOMMARIO Art. 1 Scopo e ambito di applicazione pag. 3 Art. 2 Convocazione, voto e delibere dell Organismo pag. 3 Art. 3 Nomina
DettagliPerché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001?
Perché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001? 1 Vantaggi Un ente appartenente al Terzo Settore si deve dotare
DettagliPROFILI GENERALI DEL D. LGS. 231/2001
IL GOVERNO DELL IMPRESA TRA DECISIONI E CONTROLLI SALONE DELLA FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI - - - - I MODELLI DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI
DettagliL ORGANISMO DI VIGILANZA EX D. LGS. 231/2001
L ORGANISMO DI VIGILANZA EX D. LGS. 231/2001 A cura di Sonia Mazzucco Dottore Commercialista, Revisore Legale e Componente del CdA della Fondazione Centro Studi UNGDCEC Il D. Lgs. 231/2001, recante la
DettagliDecreto Legislativo 231/01
Decreto Legislativo 231/01 Presentazione della normativa 231/01: modello di organizzazione, gestione e controllo delle attività per la prevenzione di comportamenti illeciti o contrari alle previsioni del
DettagliCENTRALITA E FUNZIONE DI CONTROLLO DELL ODV NEI GRUPPI SOCIETARI: LA POSIZIONE DI LOTTOMATICA
CENTRALITA E FUNZIONE DI CONTROLLO DELL ODV NEI GRUPPI SOCIETARI: LA POSIZIONE DI LOTTOMATICA Avv. Maurizio Rubini Compliance Officer Lottomatica Group S.p.A. Slide 61 Il D. Lgs. 231 e i gruppi di società
DettagliPolitica Aziendale Modello Organizzativo 231
PROCEDURA GESTIONALE PAMO 231 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 3 4 FIGURE E RESPONSABILITÀ... 3 5 DEFINIZIONI... 3 6 CARATTERISTICHE DELLA POLITCA
DettagliPROCEDURA 1 GESTIONE DEI RAPPORTI CON L ORGANISMO DI VIGILANZA
ALLEGATO 6 PROCEDURA 1 GESTIONE DEI RAPPORTI CON L ORGANISMO DI VIGILANZA 1. Obiettivi La presente procedura ha l obiettivo di definire ruoli e responsabilità, e dettare di comportamento e controllo, sui
DettagliL APPLICAZIONE CONCRETA DEL D.LGS. 231/01: IL RUOLO DELLE LINEE GUIDA CONFINDUSTRIA E L ESPERIENZA DI CONFINDUSTRIA VERONA
L APPLICAZIONE CONCRETA DEL D.LGS. 231/01: IL RUOLO DELLE LINEE GUIDA CONFINDUSTRIA E L ESPERIENZA DI CONFINDUSTRIA VERONA Verona, 22 aprile 2010 PERCORSO DI VALUTAZIONE DEI CONTENUTI DEL D. LGS. 231/01
DettagliREGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA
REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA 1) Costituzione, nomina e composizione dell Organismo di Vigilanza In conformità alle disposizioni contenute nell art. 6 del D.Lgs. 231/2001, l ATER ha costituito
DettagliSISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità
Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Relatore: Giovanni Alibrandi ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 L
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 01 06/02/2017 Adozione Amministratore
DettagliREGOLAMENTO ORGANISMO DI VIGILANZA EX D.LGS. 231/2001
REGOLAMENTO ORGANISMO DI VIGILANZA EX D.LGS. 231/2001 Ruoli e Responsabilità L Organismo di Vigilanza (nel seguito anche l O.d.V.) è costituito ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 231/01 ed è dotato
Dettagli5. ORGANISMO DI VIGILANZA
5. ORGANISMO DI VIGILANZA 5.1. Identificazione e nomina dell Organismo di Vigilanza In attuazione di quanto previsto dal D. lgs. n. 231/2001 il quale, ex art. 6, comma 1, lett. b, è stata disposta l individuazione
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO
ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 01 28/01/2016 Adozione Consiglio di Amministrazione 2 Sommario 1. PREMESSA... 4 2. LAVORATORI DIPENDENTI (QUADRI, IMPIEGATI E OPERAI)...
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
E-mail: info@cdrsangiuseppe.org Sito internet: www.cdrsangiuseppe.org REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA (art. 5 comma 1 del D. Lgs n. 231 del 08/06/20)
DettagliLe previsioni del Decreto Legislativo 231/2001
In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001, la società Amica Chips, da sempre attenta alle tematiche della finanza etica, ha deciso di dotarsi di un Modello di Organizzazione Gestione
DettagliResponsabilità amministrativa enti/1
Responsabilità amministrativa enti/1 Legge n. 123/2007, art. 9 (introduce l art. 25 septies al D.Lgs 8 giugno 2001, n. 231) Delitti di cui agli articoli 589 - omicidio colposo - e 590, terzo comma, del
DettagliSistema Sanzionatorio
Sistema Sanzionatorio 26/08/2011 Sistema Sanzionatorio Il presente documento Sistema Sanzionatorio rappresenta il modello disciplinare applicato da COLSER per sanzionare il mancato rispetto delle misure
Dettagli- evoluzioni normative che hanno comportato l inclusione di nuove fattispecie di reato all interno del Decreto Legislativo n.231 del 2001.
Premessa [1] Rai Com ha deciso di procedere alla predisposizione e adozione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. 231/01 (di seguito, il Modello ) in quanto consapevole che tale
DettagliSistema Disciplinare
1 INDICE Premessa... 3 I principali riferimenti normativi nel Sistema Disciplinare... 3 Misure nei confronti dei lavoratori dipendenti... 4 Misure nei confronti dei dirigenti... 5 Misure nei confronti
DettagliCOMPLIANCE PENALE Adozione ed Aggiornamento del Modello 231 Approccio Operativo
COMPLIANCE PENALE Adozione ed Aggiornamento del Modello 231 Approccio Operativo Avv. Luigi Pecorario Pagina2 La Compliance nel settore del diritto Penale, intesa come conformità alle disposizioni normative,
DettagliProcedura Generale. Gestione del precontenzioso. Gestione del precontenzioso. Situazione Revisione. Firma Data Firma Data Firma/ Data
Data: 01/03/20 16 Versione: 01 Situazione Revisione Vers. Data emissione Motivazione della revisione Autore 01 01/03/2016 Prima edizione Assistente direzione Distribuzione Tutte le Funzioni Firma Data
DettagliIl D.Lgs Modelli di organizzazione STOP ALLE SANZIONI PER LE IMPRESE
Il D.Lgs. 231 - Modelli di organizzazione STOP ALLE SANZIONI PER LE IMPRESE Il D.Lgs. 231 ha introdotto la c.d. responsabilità amministrativa delle Società, ma di fatto siamo di fronte a una vera e propria
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 SISTEMA DISCIPLINARE Rev. 00 del 13.03.2012 Pagina 1 di 6 Indice 1. I PRINCIPI DEL SISTEMA DISCIPLINARE... 3
DettagliResponsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001
Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001 Contenuti legislativi Modello di organizzazione, gestione e controllo Organismo di Vigilanza Connessioni con il Testo Unico Sicurezza
DettagliPrincipi di Comportamento con la P.A.
Febbraio2013 Principi di Comportamento con la P.A. Uso Interno Pagina 31 di 121 PRINCIPI DI COMPORTAMENTO CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il presente documento rappresenta le linee guida di comportamento
Dettagli1. COMPOSIZIONE DELL ODV E REQUISITI Composizione Requisiti Cause di ineleggibilità' e decadenza...3
PAG 1 di 6 INDICE 1. COMPOSIZIONE DELL ODV E REQUISITI 2 1.1 Composizione 2 1.2 Requisiti..2 1.3 Cause di ineleggibilità' e decadenza...3 1.4 Nomina e cessazione dall'ufficio..3 1.5 Sostituzione 3 2. DOVERI
DettagliLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231
LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231 Dott. Luca Marega Bergamo, 30 settembre 2013 OPEN DOT COM SPA OPEN Dot Com Spa e CAF nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti
DettagliLA NUOVA SICUREZZA SUL LAVORO
LA NUOVA SICUREZZA SUL LAVORO Decreto Legislativo 81/2008 La responsabilità amministrativa degli enti, i modelli organizzativi e la delega di funzione. Avv. Egidio Rossi LA RESPONSABILITA DELLE IMPRESE
DettagliPIANO TRIENNALE ANTICORRUZIONE
PIANO TRIENNALE ANTICORRUZIONE 2017-2019 1. PREMESSA La legge del 6 novembre 2012, n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE PER IL FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA DI CO.TRA.L. S.P.A.
REGOLAMENTO AZIENDALE PER IL FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA DI CO.TRA.L. S.P.A. PREMESSA Il D.Lgs. 8 giugno 2001 n.231, intitolato Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone
DettagliFLUSSI INFORMATIVI VERSO L ORGANISMO DI VIGILANZA
FLUSSI INFORMATIVI VERSO L ORGANISMO DI VIGILANZA Adozione Verbale Consiglio di Amministrazione del 22/04/2016 Revisioni INDICE 1. SCOPO 2. DESTINATARI E RESPONSABILITA 3. FLUSSI INFORMATIVI 4. SEGNALAZIONE
DettagliProtocollo Gestione degli acquisti
24//205 di 7 Situazione Revisione Vers. Atto e data di approvazione Motivazione della revisione Autore 24//205 2 di 7 Sommario Generalità3 Scopo3 Campo di applicazione3 Definizioni3 Riferimenti5 Premessa5
DettagliLa legge : Dlgs 231/01. Ing P. Aterno
La legge : Dlgs 231/01 Ing P. Aterno Dlgs 231/01 Le sanzioni previste dal Decreto a carico degli enti consistono in: - sanzioni interdittive (interdizione dall esercizio dell attività, sospensione o revoca
DettagliL ORGANISMO DI VIGILANZA
L ORGANISMO DI VIGILANZA EDIZIONE 1 23/08/2013 REV. 1 PAG. 1 DI 8 SOMMARIO PREMESSA... 3 1. GENERALITÀ E COMPOSIZIONE DELL O.D.V... 4 2. REQUISITI DEI COMPONENTI DELL O.D.V., CAUSE DI INCOMPATIBILITÀ E
DettagliSISTEMA DISCIPLINARE S.A.T. Servizi Ambientali Territoriali ART. 1 LEGGE 190/2012. Approvato dall Assemblea in data.
SERVIZI AMBIENTALI TERRITORIALI S.r.l. SOCIETA DI SERVIZI DEL COMUNE DI TREVIOLO SISTEMA DISCIPLINARE S.A.T. Servizi Ambientali Territoriali ART. 1 LEGGE 190/2012 Approvato dall Assemblea in data 25 gennaio
Dettaglid iniziativa dei deputati BUSINAROLO, AGOSTINELLI, FERRARESI e SARTI (V. Stampato Camera n. 3365)
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2208 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei deputati BUSINAROLO, AGOSTINELLI, FERRARESI e SARTI (V. Stampato Camera n. 3365) approvato dalla Camera dei deputati il
DettagliREV. 2015/00 Pag. 1 di 5
REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE
DettagliLa predisposizione ed implementazione del M.O.G. ex d.lgs 231/2001. Roma: 20 Ottobre 2015 Corte di Cassazione
La predisposizione ed implementazione del M.O.G. ex d.lgs 231/2001 Roma: 20 Ottobre 2015 Corte di Cassazione L esclusione di responsabilità Accertamento del reato Il reato è previsto dal d.lgs. 231/01?
DettagliCAPITOLO 3 COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA 3.1 Organismo di Vigilanza di Snam Rete Gas S.p.A.
CAPITOLO 3 COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA 3.1 Organismo di Vigilanza di Snam Rete Gas S.p.A. 3.1.1 Collegialità L Organismo di Vigilanza definisce e svolge le attività di competenza secondo la regola
DettagliVia Gaetano Strambio n.5-20133 MILANO Tel. 02.57408940 - Fax 02.99989424 mail: ncteam@pec.it
NOVACONSULT NC TEAM LA RESPONSABILITA D IMPRESA D.LGS. N 231/01 Via Gaetano Strambio n.5-20133 MILANO Tel. 02.57408940 - Fax 02.99989424 mail: ncteam@pec.it www.novaconsult.it PREMESSA Il D.Lgs. n. 231/01
Dettagli2
1 2 3 4 5 6 7 8 Rapporti con la Pubblica Amministrazione I rapporti con la Pubblica Amministrazione sono tenuti dagli esponenti aziendali a ciò preposti o autorizzati ovvero dalle persone da essi delegate,
DettagliDeterminazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c.
Determinazione dirigenziale n. 1 del 07.01.2015 adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. OGGETTO: RINNOVO INCARICO SUPPORTO CONSULENZIALE QUALIFICATO PRESIDENTE
Dettagli11 febbraio Unindustria Bologna
+ Organizzazione del lavoro, Responsabilità Amministrativa degli Enti ed efficacia esimente ai sensi dell art. 30 D.Lgs 81/08: l importanza dell integrazione tra Sistema di Gestione OHSAS18001:2007 e Modello
DettagliALLEGATO A - SISTEMA DISCIPLINARE
ALLEGATO A - SISTEMA DISCIPLINARE relativo alla violazione dei principi e delle misure indicate nel Modello di Organizzazione e gestione, ai sensi del D. Lgs. n.231/2001. SOMMARIO PREMESSA 3 1. DISPOSIZIONI
DettagliPROGETTO DI LEGGE RESPONSABILITÀ DA MISFATTO DELLA PERSONA GIURIDICA. Titolo I Disposizioni generali. Art. 1 (Ambito di applicazione)
PROGETTO DI LEGGE RESPONSABILITÀ DA MISFATTO DELLA PERSONA GIURIDICA Titolo I Disposizioni generali Art. 1 (Ambito di applicazione) 1. Nei casi previsti dalla presente legge, la persona giuridica è responsabile
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E COMPLIANCE PROGRAM ANTI-CORRUZIONE DI ITALTEL
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E COMPLIANCE PROGRAM ANTI-CORRUZIONE DI ITALTEL RIASSUNTO INDICE 1. LA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA IN ITALIA... 3 2. MODELLO 231 DI ITALTEL...
DettagliREGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA
DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data pag. 2 di 5 1. SCOPO E AMBITO DI APPLICAZIONE Trentino trasporti esercizio S.p.A. ha istituito un Organo con funzioni di vigilanza
DettagliRegolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001
Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di AUTOGRILL S.p.A. con delibera del
DettagliIl D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo. Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013
Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013 1 L approccio di Confindustria Confindustria ha avuto modo di fornire in diverse
DettagliREGOLAMENTO ODV E SISTEMA DI CONTROLLO FONDAZIONE G. CASTELLINI - SCUOLA D ARTI E MESTIERI
REGOLAMENTO ODV E SISTEMA DI CONTROLLO FONDAZIONE G. CASTELLINI - SCUOLA D ARTI E MESTIERI Aggiornato con Delibera del CDA del 16/01/2015 punto 1 O.d.G. 1 SOMMARIO ART. 1 ISTITUZIONE DELL ORGANO DI VIGILANZA...
DettagliScuola Superiore di Studi Giuridici Scuola di Specializzazione in Studi sull Amministrazione pubblica Camera penale F. Bricola di Bologna
Scuola Superiore di Studi Giuridici Scuola di Specializzazione in Studi sull Amministrazione pubblica Camera penale F. Bricola di Bologna Bologna, 1 marzo 2013 Diritto penale dell ambiente e responsabilità
DettagliModello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche
DettagliREGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA DELLA SOCIETÀ DEL GRUPPO BRESCIA MOBILITÀ: BRESCIA TRASPORTI SPA
REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA DELLA SOCIETÀ DEL GRUPPO BRESCIA MOBILITÀ: BRESCIA TRASPORTI SPA ARTICOLO 1 SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE 1.1 La società Brescia Trasporti spa (di seguito Società
DettagliIl ruolo del dottore commercialista nel 231/2001. Organismo di Vigilanza
Il ruolo del dottore commercialista nel 231/2001 Organismo di Vigilanza A cura di Daniele Sciardiglia Dottore Commercialista in Roma LA NORMATIVA art. 6 del D.Lgs. 231/2001 Reati commessi da soggetti in
DettagliGIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014
GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 D.Lgs 33/2013, art.10 comma 6 Arezzo, 18 dicembre 2014 La Giornata della Trasparenza nel quadro normativo La realizzazione della Giornata della Trasparenza è un adempimento
DettagliModello di Organizzazione, Gestione e Controllo e Compliance Program Riassunto
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e Compliance Program Riassunto Autore: Compliance Office Italtel S.p.A. Indice 1 La responsabilità amministrativa delle societa in italia... 3 2 Il modello
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS 231/ PARTE GENERALE
FONDAZIONE dott. PIETRO FOJANINI di Studi Superiori Via Valeriana, 32 23100 SONDRIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 PARTE GENERALE Rev. Descrizione Approvazione
DettagliRegolamento dell Organismo di Vigilanza
Regolamento dell Organismo di Vigilanza Allegato n.2 al Modello di organizzazione, gestione e controllo (D. Lgs. 231/2001 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle
DettagliIl decreto legislativo 231 del 2001
Il decreto legislativo 231 del 2001 1 Indice Introduzione Profili giuridici Qualche accenno al metodo Conclusioni 3 Introduzione eventi modificativi Introduzione INTRODUZIONE 3 Introduzione 6 7 8 9 10
DettagliSERVIZI ITALCERT ED IL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001
SERVIZI ITALCERT ED IL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001 INFORMAZIONI GENERALI SULL IMPATTO DELLA NORMATIVA Il Decreto Legislativo 231/01 ha introdotto nell ordinamento italiano la responsabilità delle società
DettagliREV. 2016/00 Pag. 1 di 5
REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE
DettagliPrima Commissione ESAME ABBINATO:
ESAME ABBINATO: Pl n. 95/9^ di iniziativa del consigliere Nucera recante: "Caratterizzazione etica degli enti e delle imprese. adeguamento degli enti e delle imprese in regime di convenzione con la regione
Dettagli! " #! # $ # % &! # ' $ ( #! ) $ # # $ %! # ( %! " Corso sulla responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/01
! " #! # $ # % &! # ' $ ( #! ) $ # # $ %! # ( %! " 1 ! " #! # $ # 2 Perché è importante conoscere le sanzioni? Il decreto è entrato in vigore sin dal 2001. Solo recentemente è stato oggetto di attenzione
DettagliOrganismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi
Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi REGOLAMENTO INTEGRATIVO contenente disposizioni inerenti alle modalità e ai termini relativi alla
DettagliREGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA D.Lgs 231/2001
Allegato 14 REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA D.Lgs 231/2001 Articolo 1 Composizione dell Organismo di Vigilanza In conformità a quanto previsto dall art.6 del D.Lgs. 231/2001 è costituito l Organismo
DettagliRisposta (inserire "X" per le opzioni di risposta selezionate)
SCHEDA PER LA PREDISPOSIZIONE ENTRO IL 15/01/2016 DELLA RELAZIONE ANNUALE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE La presente scheda è compilata dal RPC delle pubbliche amministrazioni relativamente
DettagliGestione dei flussi informativi dell OdV.
. Approvato dal Consiglio di Amministrazione di SO.RI con Verbale del 24/09/2014 Versione 2 del 24/09/2014 Versione 2 Pag. 1 7 Sommario 1. FLUSSI INFORMATIVI VERSO L ODV...3 2. Tutela del dipendente che
DettagliGestione del contenzioso
Titolo: Protocollo Data: 01/03/2016 Versione: 01 Situazione Revisione Vers. Data emissione Motivazione della revisione Autore 01 01/03/2016 Prima edizione Assistente direzione Distribuzione Tutte le Funzioni
DettagliLA PROGETTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DI GESTIONE
LA PROGETTAZIONE DEL MODELLO Premesse L articolo 9 della legge 123 del 2007 (in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliModello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale
Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale Delineazione delle attività preventive con riferimento ai reati - presupposto previsti applicabili dalla parte generale del Modello Approvazione
DettagliProtocollo 01 ISPEZIONI DELLE AUTORITA DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
FONDAZIONE CARIT Protocollo 01 ISPEZIONI DELLE AUTORITA DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 3 4. Ruoli
DettagliProtocollo Gestione del Contenzioso
di 5 Situazione Revisione Vers. Atto e data di approvazione Motivazione della revisione Autore 2 di 5 Sommario Generalità... 3 Scopo... 3 Campo di applicazione... 3 Definizioni... 3 Riferimenti... 4 Modalità
DettagliADOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI. DECRETO LEGISLATIVO 231/01 Verona 27 Giugno 2007
ADOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI DECRETO LEGISLATIVO 231/01 Verona 27 Giugno 2007 La responsabilità penale delle aziende Il D.Lgs. 231/01 istituisce la responsabilità amministrativa dell ente per reati
DettagliFONDAZIONE CARIT. Protocollo 03 RAPPORTI CON LE AUTORITA DI VIGILANZA INDICE. Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data: 29 gennaio 2015
FONDAZIONE CARIT Protocollo 03 RAPPORTI CON LE AUTORITA DI VIGILANZA INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 2 4. Ruoli e responsabilità
Dettaglisecondo il D. Lgs. 231/01
Il sistema di gestione della sicurezza e salute sul lavoro OHSAS 18001:2007 e il Modello di organizzazione e controllo secondo il D. Lgs. 231/01 Venerdì 20 marzo 2009 Centro Congressi Relaisfranciacorta
DettagliRegolamento di funzionamento del Comitato Controllo Interno e Rischi di Gala S.p.A.
Regolamento di funzionamento del Comitato Controllo Interno e Rischi di Gala S.p.A. Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Gala S.p.A. in data 27/02/2014 Premessa Il presente Regolamento, approvato
DettagliComune di Monteleone di Spoleto
CODICE DI COMPORTAMENTO DEL COMUNE DI MONTELEONE DI SPOLETO Art. 1 Oggetto (Art. 1 Codice generale) 1. Il presente codice di comportamento integra e specifica le previsioni di cui al D.P.R. 16.4.2013,
DettagliPARTE SPECIALE Sezione V. Reati Societari
PARTE SPECIALE Sezione V Reati Societari PARTE SPECIALE Sezione V Sommario 1.Le fattispecie dei reati presupposto (Artic. 25 ter D.Lgs 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 5 3.Regole generali... 5 4.Procedure
DettagliStatuto dell Organismo di Vigilanza del Modello di Organizzazione e Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n.231
Statuto dell Organismo di Vigilanza del Modello di Organizzazione e Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n.231 ANTHEA S.R.L. Statuto dell Organismo di Vigilanza del Modello di Organizzazione e
DettagliLA GUARDIA DI FINANZA NEL CONTRASTO ALLE FRODI ED AI REATI COMUNITARI TORINO, 27 NOVEMBRE 2009
LA GUARDIA DI FINANZA NEL CONTRASTO ALLE FRODI ED AI REATI COMUNITARI TORINO, 27 NOVEMBRE 2009 MISSIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA Finanza Pubblica Economia Sicurezza Difesa Entrate Uscite Mercato dei capitali
DettagliMappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo
E D. LGS N. 231/2001 e s. m. Pagina 1 di 5 Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo ELENCO REVISIONI DATA REV. PAR. OGGETTO DELLA MODIFICA
DettagliSTATUTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA
Allegato 3 STATUTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA STORICO DELLE MODIFICHE Rev. Natura della modifica 0 Prima stesura APPROVAZIONE Rev. Data 0 Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 26.01.2016 Pagina
DettagliModello Organizzativo D.Lgs 231/01. di Poste Italiane
Modello Organizzativo D.Lgs 231/01 di Poste Italiane Roma 14 dicembre 2005 Dott.ssa Dittmeier 1 Il Modello Organizzativo D.Lgs. 231 quale sistema di controllo interno Il Modello di Organizzazione Gestione
DettagliPiano triennale di prevenzione della corruzione triennio (LEGGE N. 190 DEL 6 NOVEMBRE 2012)
Piano triennale di prevenzione della corruzione triennio 2014-2016 (LEGGE N. 190 DEL 6 NOVEMBRE 2012) 1 ART. 1 OGGETTO E FINALITA' Ai sensi della Legge 190/2012 "Disposizioni per la prevenzione e la repressione
DettagliArt.1 - Premessa. Art. 2 Procedure di espletamento della gara d appalto. Art. 3 - Divieto di clausole individualizzanti
CODICE DI COMPORTAMENTO AI SENSI DELLA LEGGE 6 NOVEMBRE 2012 N. 190 DIPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Art.1 - Premessa In
DettagliCognome Presidente Organo d'indirizzo (solo se RPC è vacante) Data di nascita Presidente Organo d'indirizzo (solo se RPC è vacante)
Organo d'indirizzo (solo Il RPC svolge anche le se RPC manca, anche Codice fiscale Amministrazione Denominazione Amministrazione Nome RPC Cognome RPC Data di nascita RPC Qualifica RPC Data inizio incarico
DettagliIL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001: LA RESPONSABILITÀ PENALE DELL IMPRESA. Avv. Carlo Cavallo
IL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001: LA RESPONSABILITÀ PENALE DELL IMPRESA A) COME TUTELARE PENALMENTE L IMPRENDITORE E L IMPRESA DAL VERIFICARSI DI SPECIFICI REATI ALL INTERNO DELLA PROPRIA AZIENDA 1) COSA
DettagliITALIANA COSTRUZIONI S.P.A. SISTEMA DISCIPLINARE
ITALIANA COSTRUZIONI S.P.A. SISTEMA DISCIPLINARE INDICE I. Introduzione II. I soggetti destinatari III. Le condotte rilevanti IV. L Organismo di Vigilanza V. Le Sanzioni V.1. Sanzioni nei confronti dei
DettagliREGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D. LGS. 231/2001
REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D. LGS. 231/2001 Indice INDICE... 2 ARTICOLO 1 SCOPO E AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 ARTICOLO 2 NOMINA E COMPOSIZIONE
DettagliSEGNALAZIONE ALL ORGANISMO DI VIGILANZA. (Modello 231/2001 vers. 2015) e etico
SEGNALAZIONE ALL ORGANISMO DI VIGILANZA (Modello 231/2001 vers. 2015) e etico Approvazione: Organo Amministrativo Data 20 novembre 2015 1. FINALITA La presente procedura ha lo scopo di istituire chiari
DettagliREPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto l articolo 4 della Legge Costituzionale n.185/2005 e l articolo 6 della Legge Qualificata n.186/2005; Promulghiamo
Dettagli