LIBERTA di SCELTA EDUCATIVA delle famiglie
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- Alberta Bertolini
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1 LIBERTA di SCELTA EDUCATIVA delle famiglie Bergamo 30 aprile 2011 Giuseppe Richiedei
2 GENITORI: competenze A - GENITORI in qualità di EDUCATORI: sono consultati per una scelta delle attività collaborano nella loro attuazione B - GENITORI in qualità di CITTADINI sono titolari del diritto di corresponsabilità e di controllo democratico della scuola compartecipano alle deliberazione, dispongono di proprie associazioni, 2 C - GENITORI in qualità di UTENTI accedono alle informazioni, prendere visione degli atti, chiedono standard di qualità del servizio segnalano disfunzioni, fanno ricorso in caso di inadempienze.
3 GENITORI: livelli di partecipazione 1 Livello individuale - sono informati nei colloqui e nelle assemblee; - esprimono scelte educative in favore del figlio - sottoscrivono il PATTO educativo 2 Livello rappresentativo: - i genitori eletti nei consigli di classe e di istituto: - presentano proposte per la stesura del progetto; - si coinvolgono per la verifica periodica 3 3 Livello associativo: - insieme rielaborano le richieste - sostengono gli eletti con proposte - sensibilizzano le famiglie alla partecipazione; - curano l organizzazione dei corsi di formazione.
4 DIRITTO DOVERE di istruire ed educare Il diritto dovere di istruire ed educare i figli ( art. 30 Cost.) ha conosciuto diverse applicazioni: Da una concezione di delega allo Stato e alle Istituzioni private al coinvolgimento dei delegati, eletti nei consigli scolastici (democrazia rappresentativa, anni 70) al partenariato educativo nei progetti di prevenzione e l assunzione della finalità educativa da parte della scuola (anni 90) alla partecipazione informativa dove la scuola di sua iniziativa si impegna a improntare il rapporto con i genitori nella trasparenza e per la qualità (Carta dei Servizi 1995) alla cooperazione delle componenti con l autonomia fondata sulle tre libertà (democrazia diretta di gruppo anni 2000) al riconoscimento ufficiale delle associazioni dei genitori e degli studenti (democrazia partecipativa: principio di SUSSIDIARIETA, Statuto degli studenti, DPR FoNAGS) al Patto educativo di corresponsabilità, che implica la disponibilità contrattuale e richiede il consenso dei singoli contraenti (DPR 235 -
5 DIRITTO DOVERE di istruire ed educare La corresponsabilità della famiglia implica: il diritto di libertà nella scelta dei percorsi formativi pur contemperato con la competenza della scuola come istituzione con funzione educativa nei confronti del minore per il processo di integrazione e socializzazione. La competenza genitoriale può estendersi fino all educazione parentale a sua volta monitorata dagli esami per la promozione a fine anno. La progressiva responsabilizzazione dei genitori nella relazione con la scuola (pubblico privato) coinvolge anche il problema del contributo dei genitori nella cooperazione educativa e per gli aspetti economici (legge ).
6 DIRITTO DOVERE di istruire ed educare La DIFFERENZIAZIONE degli interventi culturali, assistenziali è in relazione alle condizioni di diseguaglianza sostanziale nelle quali si pone ciascun minore costituisce la novità legata al passaggio dal regime amministrativo, anche se partecipato, al regime consensuale del patto. In una concezione nuova e più partecipata degli ideali contemporanei di giustizia sociale La partecipazione scolastica è fondata sull elemento qualificante della contrattualizzazione del rapporto fra l amministrazione, la famiglia e il minore. Apre la prospettiva di un nuovo ordine di relazioni, Individualizzate - personalizzate - responsabilizzate e non semplicemente rappresentate collegialmente, tra scuola e famiglia.
7 AUTONOMIA SCOLASTICA L AUTONOMIA funzionale (art. 1 DPR 275 del 1999) intesa come spazio di organizzazione e di servizio per realizzare le finalità educative indicate dall amministrazione Si amplia alla possibilità di scelta e di decisione che supera la discrezionalità tecnica propria di qualunque struttura amministrativa semplice. Per un AUTONOMIA, garantita dalla Costituzione (2001), è rispettosa delle libertà educative (docenti, famiglie ed allievi) capace di concertare PATTI educativi condivisi, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e sociali, con la 'rete' dei servizi
8 AUTONOMIA delle istituzioni scolastiche DPR L autonomia delle istituzioni realizza interventi di educazione, formazione ed istruzione adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie la variazione di scelte curriculari già effettuate deve tener conto delle attese delle famiglie La determinazione del curricolo tiene conto delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie alle famiglie possono essere offerte possibilità di opzioni (art.8)
9 LA RIFORMA la libertà di scelta educativa La riforma persegue il fine di favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana nel rispetto dei ritmi dell età evolutiva, delle differenze e dell identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori (art.1,1 legge ). per l educazione morale e spirituale nel definire i piani di studio personalizzati nel valutare il comportamento nell insegnamento Cittadinanza e Costituzione nell orientamento (Famiglie e scuola orientano i ragazzi)
10 LA RIFORMA Le famiglie hanno la possibilità di scegliere se: anticipare o meno l iscrizione alla scuola dell infanzia e alla scuola primaria i tempi scolastici differenti: - Nella scuola dell infanzia da 5 a 8 a 10 ore giornaliere (DPR art.2,5). - Nella scuola primaria l orario a 24, 27, 30, 40 ore - Nella scuola secondaria di I grado l orario di 30, di 36, 40 ore a richiesta delle famiglie è introdotto l inglese potenziato di 2 ore.
11 LA RIFORMA I genitori possono scegliere non solo gli orari, ma anche attività e insegnamenti: NEL I e nel II CICLO in base alle quota di autonomia didattica del 20% del curricolo tutte le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie, concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi didattici individualizzati ( DPR 275 /1999 art 4, 1-2).
12 LA RIFORMA Nei Licei, negli Istituti Tecnici e Professionali hanno a disposizione spazi di autonomia dal 20% o per variare l orario delle singole discipline obbligatorie, oppure per inserire discipline alternative tra quelle che sono incluse in un apposito elenco nazionale, oppure inserire attività facoltative Orientare i figli nella scelta tra i LICEI, ISTITUTI; CORSI professionali affiancarli in caso che vogliano cambiare l indirizzo di istruzione o formazione, intraprendere percorsi di alternanza scuola lavoro
13 PATTO DI CORRESPONSABILITA PRINCIPI: Patto corresponsabilizzato alla pari tra genitore e docente Condivisione dei valori educativi Riconoscimento delle precipue competenze Cultura della scuola e cultura della famiglia Centralità del bambino, come mediazione delle differenti sensibilità
14 PATTO DI CORRESPONSABILITA CONTENUTI: Problemi individuati insieme Con un linguaggio inequivocabile Per aspetti modificabili e controllabili In ordine a: INFORMAZIONI RELAZIONI ORGANIZZAZIONE EDUCAZIONE
15 ORGANI COLLEGIALI Al fine di realizzare: - la partecipazione nella gestione della scuola, - dando ad essa il carattere di una comunità educativa, - che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica, - nelle scuole sono istituiti gli organi collegiali - (legge )
16 STATUTO degli studenti Cittadinanza scolastica La scuola disciplina il diritto di riunione e di assemblea Le associazioni studentesche possono operare e svolgere iniziative. È previsto l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle loro associazioni Art.2/c.9 2/c.10 Diritto dello studente ad esprimere la propria opinione anche mediante una consultazione sulle scelte di programmazione, e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e di materiale didattico.
17 LE ASSOCIAZIONI dei Genitori Con il riconoscimento ufficiale le associazioni hanno titolo: (DPR ) - a presentare progetti per la qualità della scuola, (DPR ) - curano programmi di informazione e formazione dei genitori rivolti alla generalità delle famiglie, (DPR ) - favorire i rapporti, la consultazione, la collaborazione e la concertazione fra MIUR DIRIGENTI e i genitori; - rappresentare le esigenze e le proposte delle famiglie -esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative delle autorità; (DPR ) -concorrono in iniziative in rete con la scuola e gli Enti Locali in ordine : all orientamento, l educazione alla salute, la qualità educativa e scolastica, l educazione permanente degli adulti.
18 LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI La "Carta dei servizi scolastici" è il documento con cui ciascuna scuola rende noti agli utenti (genitori e studenti): - i principi a cui ispira le proprie prestazioni; - le modalità operative: trasparenza, efficienza, efficacia; - gli standard di qualità delle prestazioni offerte; - la valutazione dei risultati; - le possibilità di reclamo in caso di carenze.
19 LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI In una scuola intesa come comunità e come servizio Studenti e famiglie sono titolari del diritto di cittadinanza, coinvolti nell esprimere la domanda, nel verificarne il consenso, per conseguirne la soddisfazione, per valorizzarne gli apporti e le iniziative. Per la teoria della qualità totale non basta che il meglio sia definito in teoria (a priori), ma occorre che sia anche efficace nell incontrare il consenso dei destinatari e che diventi qualità percepita e condivisa. I destinatari vanno coinvolti ancor prima nella fase della progettazione:
20 PROGETTI educativi Protocollo d intesa tra MIUR e associazioni dei genitori per progetti comuni Progetti ministeriali: Genitori e scuola, Scuola e volontariato, La Giornata europea La scuola aperta (open day) con orari e calendari personalizzati Patti territoriali per la sfida educativa (protocolli tra scuola - associazioni.) La messa in rete delle buone pratiche di cooperazione famiglia e scuola
21 L AUTONOMIA delle scuole Nella nuova scuola la presenza dei genitori è necessaria, la loro iniziativa va incoraggiata la loro responsabilità va esplicitata in precisi compiti. A loro volta le famiglie assegnano alla scuola riconoscimento e autorevolezza morale senza la quale ben difficilmente l'apporto dei docenti raggiunge quell efficacia formativa che si propone. Specie in campo educativo l'attiva collaborazione di studenti e genitori assume importanza intrinseca, mancando la quale gli apprendimento o i comportamenti risultano imposti e momentanei senza durevoli effetti nella crescita della personalità.
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