Dipartimento di Management. Anno accademico 2014/2015. Economia Mondiale (6 CFU)
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1 Dipartimento di Management Anno accademico 2014/2015 Economia Mondiale (6 CFU)
2 Modulo 5: Introduzione alla crescita Docente: Alessandro Stanchi Contatti: Ricevimento: dopo lezione o su appuntamento Riferimenti bibliografici: Blanchard-Amighini Amighini-Giavazzi(2014), Macroeconomia,, Il Mulino: capp Per chi fosse interessatoad ad un testo estremamente rigoroso: Barro, Sala-i-Martin (2004), Economic growth,, MIT Press.
3 1. Crescita: i fatti principali
4 1. Come si misura il tenore di vita Visione di lungo periodo, quando domina la crescita. La crescita è importante perché determina il tenore di vita. Ci concentriamo dunque sul prodotto pro capite, invece della produzione aggregata. Differenza tra crescita e sviluppo. 4
5 U.S. GD since 1890.
6 U.S. GDP per person since 1890
7 1. Come si misura il tenore di vita Come confrontare il prodotto pro capite tra diversi paesi? Non basta convertire il valore del prodotto pro capite utilizzando il tasso di cambio: i tassi di cambio possono variare molto; ci possono essere differenze sistematiche dei prezzi tra paesi; in generale, quanto minore è il livello pro capite in un paese, tanto minori saranno i prezzi dei beni alimentari e dei servizi essenziali in quel paese. 7
8 1. Come si misura il tenore di vita Il confronto tra tenori di vita in paesi diversi è più significativo, correggendo per gli effetti sia delle variazioni di cambio, sia delle differenze sistematiche dei prezzi tra paesi. I dati aggiustati prendono il nome di dati in parità dei poteri di acquisto. 8
9
10 1. Come si misura il tenore di vita Ciò che conta per il benessere delle persone è il loro livello di consumo e non tanto il loro reddito. Dal lato della produzione, la misura appropriata è il prodotto per addetto o, ancora meglio, il prodotto per ora lavorata. Inoltre il livello di tenore di vita è associato alla felicità degli individui. 10
11 Does Money Lead to Happiness? Life Satisfaction and Income per Person
12 2. La crescita nei paesi ricchi dal 1950 C è stato un forte aumento del reddito pro capite. C è stata convergenza tra i livelli di reddito pro capite di diversi paesi. 12
13 Growth in Rich Countries since 1950 Growth Rate of GDP Per Person since 1950 versus GDP per Person in 1950; OECD Countries
14 2.1. Il forte aumento del tenore di vita dal 1950 Dal 1950 il Pil pro capite è aumentato di 3,2 volte negli Stati Uniti e in Svezia, di 3,3 volte nel Regno Unito, di 4,4 volte in Francia, di 6.5 volte in Irlanda e di ben 11,2 volte in Giappone. Questi dati mostrano la cosiddetta force of compounding. 14
15 2.2. La convergenza del prodotto pro capite Tasso di crescita del Pil pro capite dal 1950 rispetto al Pil pro capite nel 1950, paesi Ocse. I paesi che nel 1950 avevano un minor livello di produzione sono cresciuti più rapidamente. La convergenza dei livelli di produzione pro capite tra paesi si estende agli altri paesi Ocse. 15
16 3.1. Uno sguardo su due millenni Dalla fine dell Impero Romano a circa il 1500, in Europa non ci fu quasi per nulla crescita del prodotto pro capite. Questo periodo di stagnazione del prodotto pro capite è spesso chiamato era malthusiana.. L Europa L si trovava in una trappola malthusiana,, incapace di aumentare il suo prodotto pro capite. 16
17 3.2. Uno sguardo ai paesi Tasso di crescita del Pil pro capite, e Pil pro capite nel 1960 (dollari del 2005) per 76 paesi. Non esiste una chiara relazione tra tasso di crescita della produzione pro capite e livello di produzione pro capite nel
18 3.3. Uno sguardo ai paesi La situazione dei paesi Ocse è molto simile alla figura precedente. La convergenza è evidente anche per molti paesi asiatici. A partire dal 1960, quattro paesi - Singapore, Taiwan, Hong Kong e Corea del Sud - chiamati le quattro tigri,, hanno iniziato a crescere velocemente. Per i paesi africani è molto diverso: in Africa la convergenza non è una regola. 18
19 4.1. La funzione di produzione aggregata La funzione di produzione aggregata specifica la relazione tra produzione aggregata e input produttivi: Y = F( K, N) dove Y= la produzione aggregata; K= capitale somma di macchinari, impianti, uffici e immobili; N= lavoro numero di lavoratori impiegati. Questa funzione dipende dallo stato della tecnologia, ossia l insieme dei progetti che definiscono sia la gamma di beni che possono essere prodotti nell economia, economia, sia le tecniche disponibili per produrli. 19
20 4.2. Rendimenti di scala e rendimenti dei fattori Proprietà dei rendimenti di scala costanti: : raddoppiando la scala di produzione, cioè raddoppiando le quantità di capitale e di lavoro impiegate, anche il prodotto raddoppia: In generale, per ogni x: 2Y = F( 2K, 2N) xy = F( xk, xn ) 20
21 4.2. Rendimenti di scala e rendimenti dei fattori Rendimenti decrescenti del capitale: aumenti di capitale generano, dato il lavoro, aumenti di prodotto tanto minori quanto è maggiore il livello di capitale. Rendimenti decrescenti del lavoro: aumenti della quantità di lavoro, dato il capitale, generano incrementi di prodotto tanto minori quanto maggiore è la quantità di lavoro già impiegata. 21
22 4.3. Prodotto e capitale per occupato Poniamo x uguale a 1/N e otteniamo: Y N = F K N N F K, =,1 N N Dove Y/N rappresenta il prodotto per occupato e K/N il capitale per occupato. L equazione dice che la quantità di prodotto per occupato dipende dalla quantità di capitale per occupato. 22
23 4.3. Prodotto e capitale per occupato Prodotto e capitale per addetto. Aumenti del capitale per addetto provocano incrementi sempre più piccoli del prodotto per addetto. 23
24 4.3. Prodotto e capitale per occupato Per la proprietà dei rendimenti marginali decrescenti: nel punto A,, dove il capitale è più basso, un aumento del capitale per occupato, pari alla distanza AB,, provoca un aumento del prodotto per occupato, pari a A B.. Questo aumento è maggiore di quello provocato nel punto C,, dove il capitale è più elevato, infatti C D <A B. 24
25 4.4. Le fonti della crescita Gli effetti di un miglioramento dello stato della tecnologia. Un miglioramento della tecnologia sposta in alto la funzione di produzione, provocando un aumento del prodotto per addetto. 25
26 4.4. Le fonti della crescita Gli aumenti del prodotto per occupato (Y/N)( ) derivano da aumenti del capitale per occupato (K/N).( Gli aumenti del prodotto per occupato (Y/N)( ) possono derivare anche da miglioramenti dello stato della tecnologia, che spostano la funzione di produzione F e permettono di ottenere una maggiore quantità di prodotto per occupato con lo stesso capitale per occupato. L accumulazione di capitale da sola non sostiene la crescita: un maggior tasso di risparmio non può sostenere in modo permanente un maggior tasso di crescita della produzione. La crescita deve derivare necessariamente dal progresso tecnologico. 26
27 2. Risparmio, accumulazione di capitale e produzione
28 1. Interazioni tra produzione e capitale Al centro della determinazione della produzione nel lungo periodo troviamo due importanti relazioni: l ammontare di capitale nell economia economia determina il livello di produzione; il livello di produzione determina a sua volta il livello di risparmio e di investimento e quindi il capitale accumulato nel tempo. 28
29 1. Interazioni tra produzione e capitale Capitale, produzione e risparmio/investimento. 29
30 1.1. Gli effetti del capitale sulla produzione Partendo dall ipotesi dei rendimenti di scala, avremo: Y K = F, 1 N N Inoltre si introducono due nuove ipotesi: - la dimensione della popolazione, il tasso di partecipazione e il tasso naturale di disoccupazione sono costanti; - non esiste progresso tecnologico. La relazione tra produzione e capitale per addetto, dal lato della produzione, è data da: 30 Y t N = f K t N
31 1.2. Gli effetti della produzione sull accumulazione di capitale Produzione e investimento Facciamo tre ipotesi. 1. Assumiamo un economia chiusa: I = S + ( T G) 2. Assumiamo che il risparmio pubblico (T-G) ) sia uguale a zero: I = S 3. Assumiamo che il risparmio privato sia proporzionale al reddito, cioè: S = sy Otteniamo: I t = sy t 31
32 1.3. Investimento e accumulazione di capitale Investimento e accumulazione di capitale L andamento dello stock di capitale è dato da: K + 1 = ( 1 δ) K + I t t t Combinando la relazione tra produzione e investimento e la relazione tra investimento e accumulazione di capitale, si ottiene la relazione tra produzione e accumulazione di capitale: K K N N s Y t + 1 = ( 1 δ) t + t N 32
33 1.3. Investimento e accumulazione di capitale Investimento e accumulazione di capitale A parole: il capitale per addetto all inizio t+1 è uguale al capitale per addetto all inizio dell anno t,, tenuto conto del deprezzamento, più l investimento per addetto effettuato nell anno t,, che a sua volta è uguale al tasso di risparmio moltiplicato per il prodotto per addetto nell anno t. 33
34 1.3. Investimento e accumulazione di capitale Investimento e accumulazione di capitale K N K s Y K = δ N N N t + 1 t t t La variazione dello stock di capitale per addetto (rappresentata dalla differenza tra i due termini sul lato sinistro) è uguale al risparmio per addetto (rappresentato dal primo termine sulla destra) meno il deprezzamento per addetto (rappresentato dal secondo termine sulla destra). 34
35 2.1. La dinamica del capitale e della produzione Kt N +1 K N Variazionedel capitale dall anno t all annot + 1 t = = sf K N t Investimento nell anno t δ K t N Deprezzamento nell anno t Se l investimento l per addetto eccede il deprezzamento per addetto, la variazione del capitale per addetto è positiva: il capitale per addetto aumenta. Se l investimento l per addetto è inferiore al deprezzamento per addetto, la variazione del capitale per addetto è negativa: il capitale per addetto diminuisce. 35
36 2.1. La dinamica del capitale e della produzione Dinamica della produzione e del capitale. Quando il capitale e la produzione sono bassi, l investimento eccede il deprezzamento e il capitale aumenta. Quando il capitale e la produzione sono elevati, l investimento èinferiore al deprezzamento e il 36 capitale diminuisce.
37 2.2. Capitale e produzione in stato stazionario La situazione in cui prodotto per addetto e capitale per addetto sono costanti è chiamata lo stato stazionario dell economia. economia. Il valore del capitale per addetto di stato stazionario è dato da: K * K * sf = δ N N Dato il capitale per addetto (K*( K*/N), il valore di stato stazionario del prodotto per addetto (Y*( Y*/N) è dato da: Y * K * = f N N 37
38 2.3. Tasso di risparmio e produzione 1. Il tasso di risparmio non ha alcun effetto sul tasso di crescita di lungo periodo del prodotto per addetto, che è pari a zero. 2. Tuttavia il tasso di risparmio determina il livello di prodotto per addetto nel lungo periodo. 3. Un aumento del tasso di risparmio porterà a una crescita maggiore per un certo periodo di tempo, ma non per sempre. 38
39 2.3. Tasso di risparmio e produzione Gli effetti di diversi tassi di risparmio. Un paese con un maggior tasso di risparmio raggiunge un maggior livello di produzione per addetto in stato stazionario. 39
40 2.3. Tasso di risparmio e produzione Gli effetti di un aumento del tasso di risparmio sul prodotto per addetto. Un aumento del tasso di risparmio comporta un periodo di crescita piùelevata, finchéla produzione non raggiunge il suo nuovo livello di stato stazionario. 40
41 2.3. Tasso di risparmio e produzione Tassi di risparmio differenti e convergenza del reddito. Un paese con un capitale per addetto piùvicino al suo valore di stato stazionario cresceràmeno rapidamente di un paese più lontano da tale valore. 41
42 2.4. Tasso di risparmio e consumo Il governo può utilizzare vari strumenti per influenzare il tasso o di risparmio. Ma a quale tasso di risparmio dovrebbe ambire? Spostiamo l attenzione l dal risparmio al consumo. Non necessariamente un aumento del risparmio provoca un aumento del consumo nel lungo periodo. Il consumo può diminuire nel breve e anche nel lungo. 42
43 2.4. Tasso di risparmio e consumo Un economia nella quale il tasso di risparmio sia uguale a zero è un economia in cui il capitale è uguale a zero e quindi il consumo nullo nel lungo periodo. Se il tasso di risparmio è uguale a 1, il livello di capitale e di produzione sarà molto alto. Ma poiché gli individui risparmiano tutto, il consumo sarà nullo. Il livello di capitale associato a un valore critico di tasso di risparmio che massimizza il consumo per addetto è chiamato livello di capitale di regola aurea. Aumenti di capitale oltre il livello di regola aurea non fanno altro a che ridurre il consumo. 43
44 2.4. Tasso di risparmio e consumo Gli effetti del tasso di risparmio sul consumo per addetto in stato stazionario. Un aumento del tasso di risparmio comporta prima un incremento epoi un calo del consumo per addetto in stato stazionario. 44
45 3. Per avere un idea delle grandezze: un esempio Assumiamo che la funzione di produzione sia: Y = K N Dividiamo entrambi i membri per N: Y N K N K = = = N N La funzione che mette in relazione il prodotto per addetto al capitale per addetto è data da: f K t N = K t N K N 45
46 3. Per avere un idea delle grandezze Sostituendo, avremo: K N K K K = s δ N N N t + 1 t t t Questa equazione descrive l andamento l del capitale per addetto nel tempo. 46
47 3.1. Gli effetti del tasso di risparmio sul prodotto di stato stazionario Il prodotto per addetto di stato stazionario è uguale al rapporto tra il tasso di risparmio e il tasso di deprezzamento: 2 Y * K * s s = = = N N δ δ Un tasso di risparmio maggiore e un tasso di deprezzamento minore portano entrambi a un maggiore capitale per addetto di stato stazionario e a un maggior prodotto per addetto di stato stazionario. 47
48 3.2. Gli effetti dinamici di un aumento del tasso di risparmio Effetti dinamici di un aumento del tasso di risparmio dal 10% al 20% sul livello e sul tasso di crescita del prodotto per addetto. 48
49 3.3. Il risparmio e la regola aurea In stato stazionario, il consumo per addetto è uguale al prodotto per addetto meno il deprezzamento per addetto: Usando le equazioni: K * N s = δ 2 C N = Y K N δ N 2 Y * K * s s = = = N N δ δ Troveremo che il consumo per addetto è dato da: C N 49 ( ) s s s 1 s = δ = δ δ δ 2
50 The Saving Rate and the Steady-State Levels of Capital, Output, and Consumption per Worker
51 4. Capitale fisico e capitale umano Oltre al capitale fisico macchinari, uffici, e così via le economie hanno un altro tipo di capitale: il capitale umano, dato dall insieme delle abilità dei lavoratori. Come si possono considerare gli effetti del capitale umano sulla produzione? 51
52 4.1. Estendiamo la funzione di produzione Estendendo la funzione di produzione come segue: Y N = f K H, N N ( +, + ) il livello di prodotto per addetto dipende sia dal livello di capitale fisico per addetto (K/N),( sia dal livello di capitale umano per addetto (H/N).( Un incremento del capitale umano comporta una crescita del prodotto per addetto. 52
53 4.2. Capitale umano, capitale fisico e produzione Le nostre conclusioni rimangono valide: - un aumento del tasso di risparmio aumenta il capitale per addetto di stato stazionario e quindi il prodotto per addetto; - queste conclusioni si estendono al capitale umano; - nel lungo periodo, il prodotto per addetto dipende sia da quanto una società risparmia, sia da quanto spende per l istruzione. 53
54 4.3. Crescita endogena Abbiamo concluso che un paese che risparmia di più e/o spende di più in istruzione raggiungerà un maggior livello di prodotto per addetto in stato stazionario, ma non sappiamo come questo paese possa sostenere una crescita perennemente maggiore del prodotto per addetto. I modelli che affrontano questo problema sono i modelli di crescita endogena,, nei quali la crescita, nel lungo periodo, dipende da variabili quali il tasso di risparmio e il tasso di investimento in istruzione. 54
55 3. Progresso tecnologico e crescita
56 1.1. Progresso tecnologico e funzione di produzione Il progresso tecnologico si manifesta in diversi modi: generare più produzione a parità di capitale e lavoro; consentire prodotti migliori; generare nuovi prodotti. 56
57 1.1. Progresso tecnologico e funzione di produzione Indicando con A lo stato di tecnologia, avremo la seguente funzione di produzione: Y O nella forma più compatta: Y = F( K, N, A) (+ + +) = F( K, AN ) Il progresso tecnologico riduce il numero di lavoratori necessari per ottenere una data quantità di prodotto. Il progresso tecnologico aumenta il prodotto ottenibile con un dato numero di lavoratori. 57
58 1.1. Progresso tecnologico e funzione di produzione Assumendo ragionevolmente rendimenti costanti di scala, per un dato stato della tecnologia (A),( raddoppiare sia la quantità di capitale sia la quantità di lavoro consente di ottenere una quantità doppia di prodotto: In generale, per ogni numero (x):( 2 Y = F(2 K, 2 AN) xy = F( xk, xan ) 58
59 1.1. Progresso tecnologico e funzione di produzione Per ottenere la relazione tra prodotto e capitale per unità di lavoro effettivo, poniamo x=1/an nell equazione equazione precedente e scriviamo: Y AN K = F, 1 AN oppure: Y AN K = f AN Il prodotto per unità di lavoro effettivo è una funzione del capitale per unità di lavoro effettivo. 59
60 1.1. Progresso tecnologico e funzione di produzione Prodotto e capitale per unità di lavoro effettivo. Per via dei rendimenti decrescenti del capitale, aumenti del capitale per unità di lavoro effettivo comportano aumenti sempre piùpiccoli del prodotto per unitàdi lavoro effettivo. 60
61 1.2. Iterazioni tra produzione e capitale Sotto le stesse ipotesi del capitolo precedente, l investimento è dato: I = S = sy e quindi: I AN s Y = AN La relazione tra investimento per unità di lavoro effettivo e capitale per unità di lavoro effettiva sarà: I AN sf K = AN 61
62 1.2. Iterazioni tra produzione e capitale Il livello di investimento necessario per mantenere un dato livello di capitale per unità di lavoro effettivo è dato da: I = K = ( δ + g + g ) K Il valore di stato stazionario del capitale per unità di lavoro effettivo sarà: A N K t sf = ( + g A + g N ) At N δ t Kt A N t t 62
63 1.1. Progresso tecnologico e funzione di produzione Dinamica del capitale e del prodotto per unità di lavoro effettivo. Nel lungo periodo, il capitale e il prodotto per unitàdi lavoro effettivo convergono a valori costanti. 63
64 1.3. Dinamica di capitale e produzione Per (K/AN( 0 ), il prodotto per unità di lavoro effettivo è pari alla distanza AB.. L investimento L è dato da AC. L ammontare di investimento richiesto per mantenere quel livello di capitale per unità di lavoro effettivo è pari a AD.. Poiché l investimento eccede quanto richiesto, per mantenere costante il livello di capitale per unità di lavoro effettivo K/AN aumenta. Partendo da (K/AN( 0 ), l economia l si muove verso destra, con un livello crescente di capitale per unità di lavoro effettivo. In stato stazionario, il capitale e il prodotto per unità di lavoro effettivo sono costanti e pari rispettivamente a (K/AN)* e (Y/AN( AN)*. 64
65 1.3. Dinamica di capitale e produzione In stato stazionario, il tasso di crescita della produzione è uguale al tasso di progresso tecnologico (g( A ) più il tasso di crescita della popolazione(g N ). Il tasso di crescita non dipende dal tasso di risparmio. Di conseguenza, il tasso di crescita della produzione è indipendente dal tasso di risparmio. In stato stazionario, il prodotto per addetto cresce al tasso tecnologico. 65
66 1.3. Dinamica di capitale e produzione 66
67 1.4. Effetti del tasso di risparmio Gli effetti di un aumento del tasso di risparmio (I). Un aumento del tasso di risparmio provoca un aumento dei livelli di stato stazionario del prodotto e del capitale per unitàdi lavoro effettivo. 67
68 1.4. Effetti del tasso di risparmio Gli effetti di un aumento del tasso di risparmio (II). Un aumento del tasso di risparmio genera una crescita piùelevata fino a quando l economia raggiunge il suo nuovo sentiero di crescita bilanciata. 68
69 2. Le determinanti del progresso tecnologico: il residuo di Solow Misura il tasso di crescita della produttività congiunta dei fattori che contribuiscono alla produzione (K, N, A): è utile per stimare il tasso di crescita della tecnologia, ed è dato da ( 1 ) g = g α g + α g = α g Y N K A Con i tassi di crescita Y Y ; N g = gn = ; g K K = Y N K E la quota del fattore lavoro sul totale della produzione 69 W N P WN α = = Y PY
70 2. Le determinanti del progresso tecnologico La maggior parte del progresso tecnologico è il risultato di un processo molto più banale: l attivitl attività di ricerca e sviluppo (R&S). I livelli di spesa in R&S dipendono da: la fertilità del processo di ricerca; l appropriabilità dei risultati della ricerca. 70
71 2.1. La fertilità del processo di ricerca Fertilità della ricerca: in che misura la spesa in ricerca e sviluppo si traduce in nuove idee e nuovi prodotti. La fertilità della ricerca dipende dall interazione tra ricerca di base e ricerca applicata. La ricerca di base non conduce di per sé al progresso tecnologico. Il sistema educativo ha un ruolo importante nello sviluppo e nel successo della ricerca di base. Le potenzialità di una scoperta si realizzano pienamente solo dopo un certo periodo di tempo. 71
72 2.2. L appropriabilitl appropriabilità dei risultati della ricerca Appropriabilità dei risultati della ricerca: : se le imprese non possono appropriarsi dei profitti generati dai nuovi prodotti, gli g investimenti in ricerca e sviluppo diminuiranno e il progresso tecnologico subirà un rallentamento. L appropriabilità dipende da: la natura del processo di ricerca; il grado di protezione accordata ai nuovi prodotti dalla legislazione dei brevetti. 72
73 3.1. Accumulazione di capitale e progresso tecnologico nei paesi ricchi dal 1950 La crescita fino agli anni Cinquanta fu dovuta a un rapido progresso tecnologico e non a un accumulazione di capitale insolitamente alta. Nei paesi che sono partiti svantaggiati, la convergenza del prodotto pro capite è stata causata da un maggior progresso tecnologico e non da una maggior accumulazione di capitale. 73
74 3.2. Accumulazione del capitale e progresso tecnologico in Cina dal 1980 Dall inizio degli anni Ottanta la Cina ha registrato tassi di crescita bilanciata molto elevanti, che si riflettono in un tasso di progresso tecnologico pari a 8,2% in media all anno. anno. L elevata accumulazione di capitale è stata accompagnata quindi da un alta crescita di progresso tecnologico, dovuta più a un fenomeno di imitazione che di innovazione. La convergenza sia all interno dei paesi Ocse che nel caso della Cina e di altri paesi ha preso di solito la forma di catch-up tecnologico. 74
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