Studi e ricerche sull economia dell immigrazione. Redditi dichiarati dagli stranieri in Italia Anno Estratto dal

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1 Studi e ricerche sull economia dell immigrazione Redditi dichiarati dagli stranieri in Italia Anno 2009 Estratto dal Rapporto annuale sull economia dell immigrazione, edizione 2011 edito da Il Mulino

2 Il reddito degli stranieri I redditi degli stranieri Scopo di questo paragrafo è presentare alcuni dei tratti più significativi riguardo la tipologia, l entità e la distribuzione dei redditi degli immigrati in Italia. Nei paragrafi successivi saranno poi approfonditi alcuni aspetti, quali la provenienza dei nati all estero, la distribuzione geografica della ricchezza e la fonte dei redditi. Nel 2009 in Italia sono stati conteggiati oltre 3 milioni di nati all estero, che hanno dichiarato redditi per un valore complessivo di oltre 40 miliardi di euro. I nati all estero costituiscono così il 7,9% dei totali e contribuiscono per il 5,1% all ammontare complessivo dei redditi dichiarati. Mediamente nel corso dell anno d imposta 2009 gli stranieri hanno dichiarato euro, euro in meno dei nati in Italia. Sino a prima della crisi il numero di stranieri era cresciuto di pari passo con gli importi dichiarati: tra il 2005 e il 2008 i dichiaranti sono aumentati del 32% e gli importi dichiarati sono aumentati del 32,8%. I dati del biennio segnalano invece una leggera variazione di tendenza: mentre il numero dei è cresciuto dello 0,5%, i redditi dichiarati sono diminuiti dello 0,6%. Questo cambiamento non può non essere messo in relazione con le mutate condizioni del mercato del lavoro, e in particolare con l aumento della disoccupazione, con un più ampio ricorso a strumenti quali la cassa integrazione o la mobilità, che garantiscono solo una parte delle retribuzioni di partenza, e periodi di lavoro più brevi. Il lavoro è la principale fonte di reddito per gli stranieri: l 86,6% degli immigrati ha indicato questa tipologia di reddito nella dichiarazione, mentre solo il 19,2% ha segnalato di percepire redditi derivanti dal possesso di terreni e fabbricati. I redditi percepiti da terreni e fabbricati sono comunque di entità piuttosto modesta, dal momento che mediamente ammontano a euro, una cifra ben inferiore agli oltre 12 mila euro annui che derivano dall attività lavorativa. Ben il 17,4% dei stranieri è nato in Romania, mentre circa il 7,2% proviene dall Albania e il 6,5% dal Marocco. Gli importi dichiarati mediamente dai nati in Romania sono però inferiori rispetto a quelli dei migranti origi-

3 156 Il reddito degli stranieri nari dell Albania e del Marocco: i primi dichiarano euro l anno, i secondi euro e i terzi euro. Al fine di offrire una prima panoramica delle condizioni di vita degli stranieri e della distribuzione del reddito è poi utile raggruppare i per classi di reddito. Si osserva così che più della metà degli stranieri dichiara meno di euro all anno, mentre tra gli italiani la percentuale scende al 32,5%. Un analisi approfondita delle differenze reddituali offre la possibilità di interpretare i dati relativi agli stranieri nel contesto più ampio della distribuzione della ricchezza in Italia. Molti dei fattori discriminanti e delle linee di frattura che caratterizzano la società italiana nel suo complesso si riflettono in modo analogo sulla popolazione straniera. In Italia il genere è sicuramente un elemento determinante per quanto riguarda le condizioni occupazionali e i salari. Secondo l Istat nel 2006, i lavoratori cosiddetti «a basso reddito» rappresentavano il 12,5% degli occupati di genere maschile, mentre tra le donne la percentuale raggiungeva il 25,7% (una donna ogni 4). Degli oltre 4,1 milioni di lavoratori con redditi bassi stimati, le donne erano ben 2,3 milioni 4. Anche tra i cittadini stranieri si manifesta lo stesso divario di genere. Malgrado il 41,7% dei stranieri sia di genere femminile, i redditi dichiarati dalle donne costituiscono poco più di un terzo dei redditi complessivi accumulati dagli immigrati nel In media una donna dichiara poco più di 10 mila euro all anno, contro gli oltre 14 mila degli uomini, ovvero il 27,3% in meno. In termini assoluti la differenza è quantificabile in circa euro annui. La crisi occupazionale sembra aver colpito in misura minore le donne straniere, che sono prevalentemente impiegate in comparti fortemente etnicizzati e solo limitatamente sensibili al ciclo economico (è il caso ad esempio del settore dei servizi alla persona). La tenuta dell occupazione straniera femminile si è riflessa sul reddito. Tra il 2008 e il 2009 i stranieri di genere maschile sono diminuiti dell 1%, contro un aumento del 2,4% delle donne straniere; inoltre gli importi medi dichiarati dalle donne sono rimasti sostanzial- 4 Istat, La distribuzione del reddito in Italia, 2010.

4 Il reddito degli stranieri 157 mente stabili (+0,7%), contro una diminuzione dell 1,5% dei redditi dichiarati dagli uomini. I divari economici intra-genere riconducibili almeno in parte alla diversa cittadinanza o origine sono ancora più marcati. Nel 2008, la differenza di reddito tra un contribuente straniero maschio ed un italiano era di circa euro, mentre la differenza tra una contribuente straniera ed un italiana era di euro. Ciò implica che il reddito annuo di una cittadina straniera che lavora e vive nel nostro paese è meno della metà di quello di un lavoratore maschio italiano, per una differenza in valori assoluti di oltre 13 mila euro annui. Il gap rispetto ai cittadini italiani è, quindi, ancora molto largo e difficile da colmare. Allo stesso tempo va rilevato come la sperequazione di genere sia più marcata tra i cittadini italiani che tra i cittadini stranieri: gli uomini italiani percepiscono circa euro annui, contro i euro delle donne italiane, ben euro annui di differenza. La spiegazione è da ricercarsi nel numero di ore lavorate e nei diversi ruoli professionali ricoperti da uomini e donne. In particolare le donne italiane svolgono solitamente lavori meno qualificati rispetto agli uomini, con remunerazioni più basse. Questo fenomeno di segregazione lavorativa verticale, che impedisce alle donne di accedere a posizioni di responsabilità, prende il nome di «soffitto di vetro». Va inoltre aggiunto che mediamente le donne lavorano un numero di ore inferiore rispetto a quello degli uomini, fattore che contribuisce ad abbassare ulteriormente la remunerazione percepita 5. Tra gli stranieri, al contrario, la bassa qualifica professionale è un fenomeno che interessa indistintamente uomini e donne, mentre l orario lavorativo è molto simile. Dal momento che non vi sono grandi differenze nelle posizioni lavorative, anche la condizione economica presenta disparità meno evidenti (tabb. 5.1, 5.2, 5.3, 5.4 e 5.5). 5 Istat, Le statistiche di genere, 7 marzo 2007,

5 158 Il reddito degli stranieri TAB Redditi dei nati all estero. Anni 2008 e 2009 Informazioni generali Numero stranieri Redditi dichiarati dagli stranieri (in ) Contribuenti stranieri/ totali (%) 7,9 Redditi degli stranieri/redditi complessivi (%) 5,1 Reddito medio dichiarato da stranieri (in ) Differenza con reddito medio degli italiani (in ) Variazione % stranieri 2008/2009 0,5 Variazione % redditi dichiarati da stranieri 2008/2009 0,6 TAB Redditi dei nati all estero e differenziali di genere. Anni 2008 e 2009 Differenze di genere Donne straniere / totale stranieri (%) 41,7 Redditi dichiarati dalle donne straniere / redditi dichiarati da stranieri (%) 34,2 Reddito medio dichiarato da uomini stranieri (in ) Reddito medio dichiarato da donne straniere (in ) Var. % uomini stranieri ,0 Var. % donne straniere ,4 Differenze tra redditi donne straniere e donne italiane (in ) (2008) 4,743 Differenze tra redditi uomini stranieri e uomini italiani (in ) (2008) 9,122 TAB Redditi dei nati all estero: le fonti di reddito. Anno 2009 Prime due tipologie di reddito dichiarate % dichiaranti Reddito medio ( ) 1. Lavoro dipendente 86, Redditi da fabbricati e terreni 19, TAB Redditi dei nati all estero: analisi per classi di reddito. Anno 2009 Classi di reddito % stranieri con meno di ,4 % italiani con meno di ,5

6 Il reddito degli stranieri 159 TAB Redditi dei nati all estero: i paesi di provenienza e i redditi medi. Anno 2009 Prime tre provenienze dei stranieri Incidenza % Reddito medio ( ) Romania 17, Albania 7, Marocco 6, L evoluzione della condizione economica degli stranieri Il quadro di sintesi della situazione economica degli stranieri in Italia non è però completo. Il raffronto tra i redditi medi percepiti nel 2005 e quelli percepiti nel 2009 permette di avviare una riflessione sull integrazione degli stranieri, partendo dall osservazione delle prospettive di un significativo miglioramento del livello di benessere derivante dalla permanenza nel nostro paese (remunerazioni percepite e ricchezza posseduta). Dal 2005 al 2009 il reddito medio dichiarato dai nati all estero è cresciuto dello 0,3%, a fronte di un aumento dell 11,2% del reddito medio dichiarato dai nati in Italia. L interpretazione matematica dei dati aiuta a definire meglio le linee di tendenza: tra il 2005 e il 2009 l ammontare complessivamente dichiarato dagli stranieri è aumentato di pari passo con il numero dei (con tassi di crescita rispettivamente pari al +31,9% e al +32,7%), lasciando sostanzialmente inalterato l importo medio percepito. Al contrario, l ammontare dichiarato dai italiani è aumentato del 10,7%, mentre il numero di si è ridotto dello 0,9%. Il divario è piuttosto consistente e pone serie questioni circa la concentrazione della ricchezza e la mobilità della società italiana. Prima di trarre conclusioni di carattere generale è opportuno approfondire questi dati. La crescita del livello reddituale medio dichiarato dagli italiani è proporzionata sia all incremento del Pil nominale nell arco di tempo considerato (+6,3%), sia all aumento delle retribuzioni, degli oneri sociali e del costo del lavoro dipendente nelle imprese di tutte le classi dimensionali

7 160 Il reddito degli stranieri (+12,5%) 6. La dinamica del reddito medio degli stranieri è invece di più difficile comprensione. Dal momento che la principale fonte di reddito dei nati all estero è il lavoro dipendente, il costante afflusso di nuova manodopera straniera in Italia contribuisce paradossalmente a moderare la crescita dei redditi. Gli stranieri che entrano nel mercato del lavoro vengono solitamente impiegati in posizioni lavorative che richiedono scarse qualifiche e con remunerazioni di livello mediobasso. Allo stesso tempo tra gli stranieri la percentuale di nuovi assunti che quindi non hanno accumulato sufficiente anzianità lavorativa è piuttosto consistente e ciò concorre a comprimere ulteriormente i redditi. Posto che i meccanismi che regolano le progressioni di carriera (scatti di anzianità, adeguamenti contrattuali, ecc.) valgono tanto per gli italiani quanto per gli stranieri, a mano a mano che la posizione lavorativa di uno straniero si consolida anche la remunerazione dovrebbe migliorare, almeno in linea di principio. D altro canto, i lavoratori immigrati sono più vulnerabili degli italiani e maggiormente esposti al rischio di disoccupazione: i profili professionali scarsamente qualificati, in ragione delle minori abilità specifiche richieste, sono anche i più instabili. Per questo motivo spesso gli stranieri dichiarano retribuzioni da lavoro che fanno capo a frazioni di anno e non a periodi annuali interi. La crescita modesta del reddito medio degli stranieri tra il 2005 e il 2009 può però essere esaminata anche da un punto di vista diverso. Il pur significativo incremento del numero di stranieri registrato dal Ministero dell Economia e delle Finanze (+32,7%) è lontano dall aumento del numero di occupati stranieri registrato dall Istat (+62,3%). La discrepanza tra il numero di occupati e il numero di potrebbe dipendere, almeno in parte, dalla significativa presenza di stranieri impiegati presso privati che rientrano nella no-tax area: i lavoratori alle dipendenze di persone fisiche che percepiscono un reddito inferiore agli euro annui non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi (è il caso, ad esempio, di molte lavo- 6 Si fa qui riferimento all indicatore Oros. L indicatore è calcolato trimestralmente dall Istat sui dati dell Inps, integrati con le informazioni derivanti dalle indagini mensili dell Istat sulle grandi imprese.

8 TAB Evoluzione dei redditi dichiarati in Italia. Anni Il reddito degli stranieri Variazioni % 2005/2009 Media dei redditi (in ) Nati all estero ,3 Nati in Italia ,2 Pil nominale (in milioni ) ,3 Nati all estero Contribuenti ,7 Ammontare (in migliaia ) ,9 Nati in Italia Contribuenti ,9 Ammontare (in migliaia ) ,7 Occupati Stranieri ,3 Italiani ,2 Indice OROS (numero indice) 100,0 112,5 12,5 Fonte: elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Ministero delle Finanze e Istat. ratrici domestiche). È comunque opportuno ricordare che i due dati utilizzano una definizione differente di «straniero»: mentre l Istat fa riferimento alla cittadinanza, il Ministero dell Economia e delle Finanze distingue tra i nati in Italia e i nati all estero, sulla base delle informazioni fornite dal codice fiscale. Inoltre non è da escludere che, nonostante l emersione dell occupazione straniera degli ultimi anni, vi siano ancora ampie aree di lavoro sommerso (fenomeno che coinvolge però tanto gli stranieri che gli italiani). Le scarse prospettive dei cittadini stranieri di migliorare il loro tenore di vita e la limitata mobilità sociale rischiano di penalizzare l intero sistema produttivo. La maggiore disponibilità economica, andando a sostenere la domanda aggregata e il livello degli investimenti, potrebbe essere un importante fattore di sviluppo per l economia italiana. Incoraggiare una presenza più stabile, fornendo maggiori garanzie lavorative, può essere un primo passo per riequilibrare la condizione economica degli stranieri a quella dei lavoratori italiani. In caso contrario, stanti gli attuali trend di crescita, il divario tra i due gruppi potrebbe approfondirsi, con ripercussioni importanti sulla coesione sociale (tab. 5.6).

9 162 Il reddito degli stranieri 5.3. Il dettaglio regionale Le regioni in cui la presenza di nati all estero è maggiore sono anche quelle in cui si concentra la presenza straniera. La percentuale è, quindi, più alta nelle regioni del Centro-Nord e più modesta in quelle del Sud. In particolare, quasi il 20% dei dichiaranti stranieri è domiciliato in Lombardia, l 11,2% in Veneto, l 11% nel Lazio e il 10,8% in Emilia Romagna. Rispetto al dato medio nazionale (+0,5%), tra il 2008 e il 2009 in alcune regioni il numero di stranieri è cresciuto a ritmi molto più sostenuti: ad esempio, in Lazio l aumento è stato del 15,7%, in Liguria dell 11,7% e in Calabria dell 8,7%. Lazio (51,7%), Calabria (55,3%) e Liguria (47,4%) sono anche le regioni che hanno registrato i maggiori incrementi nel periodo Il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia si distinguono per un ampia presenza di nati all estero rispetto al totale dei. In Trentino Alto Adige gli stranieri costituiscono il 14,3% del totale dei dichiaranti e in Friuli Venezia Giulia il 12,1%, rispetto a una media italiana del 7,9%. L origine di questa differenza risiede probabilmente nella posizione geografica delle due regioni. Le Province autonome di Trento e Bolzano e il Friuli Venezia Giulia, in quanto territori di confine, hanno avuto scambi e rapporti con l estero ben più intensi di quelli di altre regioni italiane (tab. 5.7). La distribuzione del reddito degli stranieri riflette le dinamiche territoriali già prima evidenziate. Il 23,7% del reddito dichiarato dagli stranieri è prodotto in Lombardia, seguono il Veneto (11,6%), l Emilia Romagna (10,5%) e il Lazio (10,7%). A fronte di una leggera contrazione complessiva del reddito dichiarato dagli stranieri in Italia ( 0,6%), tra il 2008 e il 2009 in alcune regioni si è invece registrato un incremento. In Liguria, ad esempio, i redditi sono aumentati del 9,7%, mentre nel Lazio, in Campania e in Sicilia l aumento è stato del 5,5%. Viceversa, nelle Marche ( 2,5%) e in Veneto ( 2,7%) la contrazione è stata più marcata rispetto al dato medio. L apporto degli stranieri alla formazione del reddito complessivo è particolarmente rilevante in Trentino Alto Adige, dove i redditi degli stranieri costituiscono il 7,9% del totale dei

10 Il reddito degli stranieri 163 TAB Presenza di nati all estero nelle regioni italiane. Anno 2009 Numero Distribuzione % Contribuenti stranieri/ totali (%) Var. % 2008/2009 Var. % 2005/2009 Piemonte ,8 7,8 0,9 32,1 Valle d Aosta ,3 8,4 3,0 25,8 Lombardia ,7 9,1 1,3 27,2 Liguria ,5 9,1 11,7 47,4 Trenino Alto Adige ,6 14,3 4,8 19,0 Veneto ,2 10,2 0,1 27,6 Friuli Venezia Giulia ,6 12,1 0,9 15,3 Emilia Romagna ,8 10,4 3,0 37,0 Toscana ,3 8,6 3,0 32,8 Umbria ,7 8,8 2,0 32,9 Marche ,1 8,7 1,6 28,1 Lazio ,0 9,4 15,7 51,7 Abruzzo ,4 8,2 3,9 29,4 Molise ,4 5,1 0,6 23,2 Campania ,5 3,6 5,6 21,5 Puglia ,1 3,9 6,6 39,2 Basilicata ,4 3,6 6,7 37,5 Calabria ,8 4,7 8,7 55,3 Sicilia ,6 4,0 5,3 30,5 Sardegna ,0 2,9 4,3 26,1 nd ,4 15,2 Italia ,0 7,9 0,5 32,7 redditi, e in Friuli Venezia Giulia (8,7%), ma anche in Emilia Romagna (6,1%) e in Lombardia (6%) (tab. 5.8). Il valore medio dei redditi dichiarati dagli stranieri varia fortemente tra le diverse aree geografiche del nostro paese. I (sia nati in Italia, che all estero) dichiarano mediamente cifre più alte nelle regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Mezzogiorno. L indagine Eu-Silc, condotta dall Istat nel 2006, evidenziava come nelle regioni del Mezzogiorno il reddito mediano equivalente delle famiglie italiane fosse circa il 74% di quello nazionale 7 ; un divario che in alcune regioni è ancora più ampio. In Sicilia, ad esempio, il reddito mediano equivalente familiare è pari al 67% del dato nazionale. 7 Istat, Le statistiche di genere, cit., pp

11 164 Il reddito degli stranieri TAB Redditi dichiarati dai nati all estero, analisi per regione. Anno 2009 Redditi dichiarati da stranieri (in migliaia ) Distribuzione % Redditi stranieri/ redditi totali (%) Var. % redditi dichiarati da stranieri 2008/2009 Piemonte ,2 5,0 1,1 Valle d Aosta ,3 5,2 3,9 Lombardia ,7 6,0 1,3 Liguria ,3 5,4 9,7 Trentino Alto Adige ,2 7,9 3,4 Veneto ,6 6,7 2,7 Friuli Venezia Giulia ,1 8,7 0,1 Emilia Romagna ,5 6,1 1,7 Toscana ,8 5,2 0,8 Umbria ,6 5,5 0,2 Marche ,9 5,7 2,5 Lazio ,7 5,3 5,5 Abruzzo ,2 5,9 1,0 Molise ,3 3,9 1,1 Campania ,0 2,4 5,5 Puglia ,3 2,4 4,0 Basilicata ,3 2,4 3,4 Calabria ,1 2,6 3,5 Sicilia ,0 2,6 5,5 Sardegna ,9 2,1 2,8 nd ,1 11,9 Italia ,0 5,1 0,6 La mappa della distribuzione del reddito rimane sostanzialmente inalterata se si prende come riferimento la sola popolazione straniera. Gli immigrati che vivono in Lombardia guadagnano in media più degli altri stranieri che lavorano sul territorio italiano: euro all anno contro euro della media nazionale. Importi superiori alla media si registrano anche in altre regioni del Centro-Nord, come Friuli Venezia Giulia ( euro), Piemonte ( euro) e Veneto ( euro). Viceversa, in Puglia, in Basilicata e in Calabria gli immigrati dichiarano importi annui inferiori ai euro. La valutazione in termini assoluti delle risorse economiche di cui dispongono gli stranieri è un elemento indispensabile, ma non sufficiente, per tracciare un quadro delle condizioni di vita di questi ultimi in Italia. Il differenziale di reddito rispetto agli italiani è un elemento non secondario da considerare, soprattutto

12 Il reddito degli stranieri 165 TAB Redditi medi dei nati all estero e differenziale con gli italiani, analisi per regione. Anno 2009 Reddito medio stranieri (in ) Reddito medio nati in Italia (in ) Differenze dei redditi tra italiani e stranieri (in ) Piemonte Valle d Aosta Lombardia Liguria Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia perché permette di indagare il livello di integrazione degli immigrati nel sistema economico. Si scopre così che i maggiori gap nel reddito imponibile si registrano nelle regioni del Centro-Nord, mentre al Sud il divario si riduce. Il maggior sviluppo economico e il più alto livello di reddito delle regioni dell Italia centrale e settentrionale si accompagna con una più marcata sperequazione tra le diverse comunità nazionali. In particolare, in Trentino Alto Adige e nel Lazio i nati in Italia dichiarano, rispettivamente, euro e euro in più dei nati all estero; viceversa, in Molise il differenziale è di appena euro e in tutte le regioni del Sud la differenza di reddito tra italiani e stranieri è inferiore alla media italiana. È interessante osservare, infine, che un contribuente nato all estero che vive in Lombardia dichiara circa euro, contro i euro dei cittadini italiani residenti in Molise, i dei lucani e i dei calabresi (tab. 5.9).

13 166 Il reddito degli stranieri Complessivamente le donne rappresentano il 41,7% dei stranieri, ma la presenza femminile è disomogenea sul territorio. In Valle d Aosta sfiora il 50% e in Calabria supera il 46%, mentre in Lombardia, in Liguria e in Veneto la percentuale è inferiore al 40%. Lombardia e Veneto sono anche le due regioni in cui il contributo delle donne al totale del reddito prodotto complessivamente dagli stranieri è inferiore alla media italiana, pari rispettivamente al 30,4% e al 31,6%, contro la percentuale nazionale del 34,2%. In Valle d Aosta, in Calabria e in Trentino Alto Adige il concorso delle donne alla formazione del reddito è invece decisamente significativo, in particolare in Valle d Aosta i guadagni femminili rappresentano il 41,4% dei redditi totali degli stranieri. Le donne straniere guadagnano mediamente euro in meno rispetto agli uomini, ma nel Nord Italia i differenziali di reddito sono anche più cospicui: in Friuli Venezia Giulia la differenza media è di euro, in Lombardia di 4.630, in Veneto di e in Piemonte di Nelle regioni del Mezzogiorno le differenze di genere sono invece più contenute, anche se gli importi medi dichiarati dalle donne straniere che risiedono nel Sud Italia sono inferiori a quelli del Nord. Questa tendenza non riguarda solo la popolazione straniera. Le indagini effettuate sui lavoratori italiani (sia autonomi che dipendenti) hanno stimato una disparità di genere nelle retribuzioni più accentuata al Centro -Nord rispetto al Sud 8. Secondo i dati del Ministero delle Finanze, nel 2008 il differenziale di reddito tra i nati in Italia uomini e donne supera i euro annui in Lombardia ( euro), in Liguria ( euro), in Trentino Alto Adige ( euro) e in Veneto ( euro). In Calabria il divario è significativamente inferiore, pari a euro, mentre in Sardegna la differenza è di euro, in Sicilia di euro e in Basilicata di euro (tab. 5.10). Per quanto riguarda la popolazione straniera, va sottolinea to come le sperequazioni legate all appartenenza di genere si inseriscano in un contesto già fortemente caratterizzato da diseguaglianze: un uomo nato all estero nel 2008 dichiarava mediamente 8 Isfol, Rompere il cristallo, i risultati di un indagine Isfol sui differenziali retributivi di genere in Italia, 2010,

14 TAB Differenze di genere e redditi degli stranieri nelle regioni italiane. Anno 2009 Contribuenti donne straniere/ stranieri (%) Redditi dichiarati dalle donne straniere/redditi dichiarati dagli stranieri (%) Redditi medi degli uomini stranieri (in ) Redditi medi delle donne straniere (in ) Differenze nei redditi tra donne e uomini stranieri (in ) Var. % maschi 2008/2009 Var. % donne 2008/2009 Piemonte 41,6 33, ,3 3,3 Valle d Aosta 49,2 41, ,6 5,4 Lombardia 37,7 30, ,2 2,8 Liguria 39,3 33, ,2 9,0 Trentino Alto Adige 41,0 39, ,4 5,4 Veneto 39,7 31, ,4 2,2 Friuli Venezia Giulia 45,9 36, ,4 2,3 Emilia Romagna 43,6 36, ,9 5,6 Toscana 42,9 36, ,7 4,7 Umbria 41,1 33, ,1 4,9 Marche 42,5 35, ,3 2,9 Lazio 45,9 37, ,9 30,3 Abruzzo 42,9 34, ,2 4,9 Molise 45,5 37, ,1 1,1 Campania 42,1 34, ,6 5,9 Puglia 42,8 35, ,1 7,2 Basilicata 42,0 35, ,8 7,5 Calabria 46,5 39, ,1 9,2 Sicilia 40,4 36, ,8 4,7 Sardegna 45,5 38, ,4 6,6 Italia 41,7 34, ,0 2,4

15 168 Il reddito degli stranieri TAB Differenziali intra-genere tra i nati in Italia e i nati all estero. Anno 2008 Differenze nei redditi tra donne straniere e donne italiane (in ) Differenze nei redditi tra uomini stranieri e uomini italiani (in ) Piemonte Valle d Aosta Lombardia Liguria Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia euro meno di un uomo nato in Italia, mentre la differenza tra una donna straniera e una donna italiana era di circa euro all anno. Il sistema economico e sociale territoriale ha un ruolo notevole nel determinare l entità di queste differenze. In Trentino nel 2008 il differenziale tra uomini italiani e stranieri era significativamente più alto di quello medio italiano, pari a euro, mentre per le donne il gap maggiore si registrava in Emilia Romagna, con euro di differenza tra una contribuente straniera e una contribuente italiana (tab. 5.11).

16 Il reddito degli stranieri Tipologie di reddito dichiarato Quasi tutti i nati all estero dichiarano proventi derivanti da lavoro dipendente (o assimilati), una tipologia di reddito indicata dall 86,6% degli stranieri. La seconda fonte di reddito, anche se molto meno significativa, è la proprietà di terreni e fabbricati (dichiarati dal 19,2% degli stranieri), mentre la terza è il reddito di impresa (5,2%). Il lavoro dipendente è la fonte di reddito prevalente anche per i italiani, ma ben l 82,7% dei dichiaranti indica di percepire entrate da terreni e fabbricati. Ciò significa che solo una piccola parte degli stranieri ricava un ulteriore rendita da immobili o dall affitto degli stessi, rispetto alla quasi totalità degli italiani. Pochi sono, infatti, i stranieri che dichiarano più di un reddito (120,9%), mentre quasi tutti gli italiani dichiarano due tipologie di reddito (188,7%). Passando ad analizzare l incidenza delle singole fonti di reddito, si scopre che il lavoro dipendente contribuisce per l 86,8% al totale dei redditi dichiarati dagli stranieri, mentre il reddito da fabbricati e terreni, dichiarato dal 19,2% dei, rappresenta appena il 2%. Il reddito d impresa costitui sce invece il 4,7% degli importi complessivamente dichiarati. Per quanto riguarda i nati in Italia, l 81,9% degli importi complessivamente dichiarati deriva da lavoro dipendente, il 4,6% da partecipazioni a imprese e il 5,1% da fabbricati e terreni. Indipendentemente dalla fonte del reddito, gli importi percepiti sono mediamente più bassi tra i stranieri. Un dipendente straniero riceve annualmente euro in meno di un dipendente italiano, mentre un lavoratore autonomo nato all estero percepisce addirittura euro in meno di un italiano. La differenza per i redditi di impresa è invece più contenuta, circa euro. Per quanto riguarda i redditi da terreni e fabbricati gli importi dichiarati da italiani e stranieri sono invece molto simili, e la differenza, seppur marginale, è a favore degli stranieri (103 euro). Va comunque sottolineato che solo l 1,9% di coloro che dichiarano redditi da terreni e fabbricati è straniero, mentre i che dichiarano redditi da lavoro dipendente sono il 7,7% del totale. La presenza degli stranieri è invece significativa tra coloro che dichiarano «altri redditi» (12,4%) e redditi di impresa

17 TAB Principali fonti di reddito dei nati in Italia e di quelli nati all estero. Anno 2009 Nati all estero Nati in Italia Distr. % Distr. % a ammontare Reddito medio Distr. % * Distr. % ammontare Reddito medio Lavoro dipendente e assimilati 86,6 86, ,4 81, Reddito d impresa 5,2 4, ,9 3, Reddito di lavoro autonomo 1,0 2, ,0 3, Reddito di partecipazione 3,0 2, ,0 4, Reddito da terreni e fabbricati 19,2 2, ,7 5, Altri redditi 4,1 0, ,4 0, Diversi 1,7 0, ,4 0, Reddito complessivo 120,9 100, ,7 100, Nota: la somma è superiore a 100% in quanto i possono dichiarare più redditi.

18 Il reddito degli stranieri 171 TAB Incidenza dei nati all estero per fonte di reddito e importo medio dichiarato. Anno 2009 Differenza reddito tra stranieri e italiani (in ) Incidenza % stranieri/ totali Lavoro dipendente e assimilati ,7 Reddito d impresa ,3 Reddito di lavoro autonomo ,4 Reddito di partecipazione ,2 Reddito da terreni e fabbricati 103 1,9 Altri redditi ,4 Diversi ,7 Reddito complessivo ,9 (8,3%); tuttavia rispetto al 2008, con il manifestarsi della recessione, l importo medio dei redditi di impresa degli stranieri (ma anche degli italiani) è diminuito significativamente, passando da a euro (tabb e 5.13) Classi di reddito La scomposizione della popolazione in classi di reddito permette di trarre alcune considerazioni circa la distribuzione del reddito prodotto. Più della metà dei nati all estero ha dichiarato nel 2009 meno di euro (51,4%), mentre tra i nati in Italia la percentuale scende al 32,5% (circa 1 contribuente ogni 3). Il 16,4% degli stranieri dichiara dai 10 mila ai 15 mila euro, mentre quasi un quarto (24,1%) tra i 15 mila e i 25 mila euro. Infine, appena l 8,1% dei stranieri produce un reddito superiore ai 25 mila euro, contro il 21,4% degli italiani. Con riferimento alle percentuali cumulate, si può osservare che mentre il valore mediano della distribuzione dei redditi degli stranieri 9 si posiziona nella classe da 0 a euro, la mediana degli italiani ricade tra i e i euro. Confrontando la distribuzione del reddito 2008 con quella del reddito 2009 è possibile evidenziare alcune variazioni che 9 La mediana, collocata nel punto centrale della distribuzione, divide i esattamente a metà.

19 172 Il reddito degli stranieri 49,3% 31,2% 31% 16,4% 24,1% 16,8% 1,3% 2,2% 15% 6,4% 0,6% 2,3% 0,8% 1,7% 0,6% 0,3% < = 0 Da 0 a Da a Da a Da a Da a Da a Oltre Nati all estero Nati in Italia FIG Distribuzione dei per classi di reddito. Anno TAB Distribuzione dei per classi di reddito. Anno 2009 Classi di reddito (in ) Distribuzioni percentuali Percentuali cumulate Nati all estero Nati in Italia Nati all estero Nati in Italia 0 2,2 1,3 2,2 1,3 da 0 a ,3 31,2 51,4 32,5 da a ,4 15,0 67,9 47,5 da a ,1 31,0 92,0 78,5 da a ,4 16,8 98,4 95,3 da a ,8 2,3 99,1 97,7 da a ,6 1,7 99,7 99,4 oltre ,3 0,6 100,0 100,0 Totale 100,0 100,0 sembrano poter essere collegate, almeno in parte, alla crisi economica. Nel 2008, il 48,5% degli stranieri ricadeva nella fascia di reddito inferiore ai euro annui, contro il 49,3% del Nell ultimo biennio sono aumentati anche i «nullatenenti», passando dal 2% al 2,2%. Diminuisce invece la percentuale dei stranieri tra i euro e i euro, che è scesa dal 17,2% al 16,4%. È bene comunque ricordare che le conseguenze della recessione si manifesteranno appieno nei prossimi anni (tab. 5.14).

20 Il reddito degli stranieri Le caratteristiche dei nati all estero L universo degli stranieri è troppo ampio e diversificato per poter trarre conclusioni di carattere universale sulle loro condizioni economiche. I redditi sono correlati a molteplici variabili, come l età, il sesso, la provenienza, il livello di istruzione, l esperienza lavorativa, ecc. Nei paragrafi precedenti si è già dedicato spazio all approfondimento circa i differenziali relativi al genere; tuttavia è opportuno ampliare la ricerca con un ulteriore approfondimento circa le caratteristiche dei nati all estero. È rilevante sottolineare, ad esempio, come in Italia non si trovino a operare solo persone provenienti da paesi a forte pressione migratoria, ma anche da paesi ad alto indice di sviluppo 10. La maggior parte di coloro che dichiarano redditi nel nostro paese e che sono nati al di fuori dei confini nazionali proviene dai paesi europei, in particolare il 35,5% viene dai paesi dell Europa Comunitaria e il 21,3% dall Europa non Comunitaria. Dal continente africano arriva invece il 17,7% di chi ha presentato la dichiarazione dei redditi nel 2009, dall Asia il 12,7% e dall America l 11,6%. La Romania è lo stato estero più importante per numero di al fisco italiano il 17,4% del totale dei è nato in questo paese seguono Albania e Marocco, in cui sono nati rispettivamente il 7,2% e il 6,5% del totale dei dichiaranti. Tra coloro che hanno prodotto un reddito in Italia, è significativa anche la presenza di persone provenienti dalla Svizzera (4,6%), dalla Germania (4,5%), dalla Cina (4,1%) e dalla Francia (3,4%). L apporto dei nati in Romania è rilevante anche dal punto di vista delle somme complessivamente dichiarate: nel 2009 i rumeni 11 hanno dichiarato redditi in Italia per una cifra pari al 12,7% del reddito totale straniero. Gli importi dichiarati dagli albanesi ammontano invece al 6,8% e quelli degli svizzeri al 6,7%. I cinesi, nonostante la loro consistente presenza come 10 Cioè quei paesi che registravano nel 2007 un Indice di sviluppo umano (HDI, Human Development Index) superiore o uguale a 0,9. 11 Si ricordi che si utilizza la cittadinanza per identificare lo stato di nascita.

21 174 Il reddito degli stranieri 35,5% 17,7% 11,6% 0,5% 21,3% 0,7% 12,7% Africa America Asia Nc Non Ue Oceania Ue FIG Macroaree geografiche di provenienza dei nati all estero. Anno TAB Paesi di provenienza dei nati all estero e redditi dichiarati. Anno 2009 Incidenza % Incidenza % redditi dichiarati Reddito medio dichiarato (in ) Var. % Var. % redditi dichiarati Romania 17,4 12, ,9 1,8 Albania 7,2 6, ,4 0,9 Marocco 6,5 5, ,6 6,8 Svizzera 4,6 6, ,5 0,6 Germania 4,5 5, ,1 0,0 Cina 4,1 2, ,4 1,4 Francia 3,4 5, ,4 1,2 Polonia 2,7 1, ,8 1,1 Ucraina 2,2 1, ,8 8,1 Tunisia 2,2 2, ,1 5,1 India 2,0 1, ,4 5,3 Iugoslavia 2,0 2, ,7 12,4 Moldavia 1,9 1, ,3 11,2 Filippine 1,8 1, ,8 7,5 Argentina 1,7 2, ,9 1,8 Egitto 1,7 1, ,2 3,2 Brasile 1,6 1, ,6 1,9 Perù 1,6 1, ,5 4,8 Senegal 1,5 1, ,2 11,8 Gran Bretagna 1,4 2, ,1 0,9 Totale primi 20 72,1 68,0

22 Il reddito degli stranieri 175 TAB Differenze di genere e paesi di provenienza dei nati all estero. Anno 2009 Contribuenti donne straniere/ totali stranieri (%) Reddito medio delle donne (in ) Reddito medio degli uomini (in ) Differenza tra donne e uomini (in ) Var. % donne Var. % uomini Romania 40, ,1 4,9 Albania 29, ,1 1,1 Marocco 21, ,3 4,9 Svizzera 48, ,3 0,6 Germania 52, ,8 1,1 Cina 43, ,0 11,3 Francia 58, ,1 2,0 Polonia 59, ,5 9,6 Ucraina 69, ,6 2,8 Tunisia 20, ,6 3,8 India 14, ,6 13,2 Iugoslavia 47, ,1 15,8 Moldavia 54, ,5 6,2 Filippine 38, ,1 7,9 Argentina 54, ,3 3,9 Egitto 12, ,4 1,3 Brasile 59, ,9 1,9 Perù 54, ,4 5,2 Senegal 10, ,0 5,3 Gran Bretagna 55, ,2 0,4, dichiarano appena il 2,3% del reddito totale. Sebbene l incidenza sul totale dei redditi sia ancora piuttosto limitata (1,5%), il valore complessivo delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini nati in Moldavia è più che raddoppiato rispetto al 2005: una crescita superiore persino a quella dei rumeni. Per quanto riguarda l importo medio pro capite, chi è nato in un paese economicamente più sviluppato dichiara in genere cifre superiori, come gli svizzeri ( euro all anno), i francesi ( euro) e i tedeschi ( euro). Il reddito medio dei rumeni è invece di euro a testa, contro gli degli albanesi e i dei marocchini. Chiudono la classifica i cinesi con euro annui (fig. 5.2 e tab. 5.15). Non in tutte le comunità nazionali il ruolo delle donne nella produzione di reddito è ugualmente importante. Quasi il 70% degli ucraini che hanno dichiarato redditi nel 2009 è di genere

23 176 Il reddito degli stranieri femminile e più della metà dei brasiliani (59,6%) sono donne. Anche tra i polacchi (59,9%), gli argentini (54,8%) e i moldavi (54,5%) le donne costituiscono più della metà dei dichiaranti. Tra gli indiani la percentuale scende invece al 14,2%, tra gli egiziani al 12,5% e tra i senegalesi al 10%. Nonostante l importante partecipazione al sistema produttivo, le donne mediamente dichiarano redditi inferiori rispetto ai propri connazionali e le differenze maggiori si riscontrano tra i nati nei paesi economicamente più sviluppati, come Svizzera, Germania o Francia. Il divario di genere si fa meno pronunciato tra i originari dell Est Europa e tra quelli che provengono da continenti diversi da quello europeo. In alcuni casi le disparità si annullano e addirittura sono a beneficio delle donne. È il caso delle polacche e delle egiziane, che mediamente dichiarano cifre superiori ai loro connazionali (rispettivamente 639 euro e euro all anno in più); tuttavia, per quanto riguarda gli egiziani, è opportuno ricordare che solo il 12,5% degli immigrati nati in Egitto che hanno percepito dei redditi in Italia sono donne (tab. 5.16).

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