L ablazione transcatetere nella cura della fibrillazione atriale: indicazioni alla luce dei risultati dei più grandi trial

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L ablazione transcatetere nella cura della fibrillazione atriale: indicazioni alla luce dei risultati dei più grandi trial"

Transcript

1 RASSEGNA L ablazione transcatetere nella cura della fibrillazione atriale: indicazioni alla luce dei risultati dei più grandi trial Luigi Di Biase 1,2,3,4, Francesco Santoro 3, Pasquale Santangeli 1,3, Andrea Natale 1,4 1 Texas Cardiac Arrhythmia Institute, St. David s Medical Center, Austin, TX, USA 2 Albert Einstein College of Medicine, Montefiore Hospital, Bronx, NY, USA 3 Dipartimento di Cardiologia, Università degli Studi, Foggia 4 Department of Biomedical Engineering, University of Texas, Austin, TX, USA The treatment of atrial fibrillation has greatly changed over the past decade. Following the pivotal observation by Haissaguerre et al. who showed the relevance of ectopic beats in the initiation of atrial fibrillation, percutaneous catheter ablation of atrial fibrillation has evolved as the most effective therapeutic option for the treatment of paroxysmal atrial fibrillation. The aim of this review is to analyze the role of catheter ablation in the management of atrial fibrillation on the basis of the most important trials published so far. A brief mention to complications and strategies for their early detection is also made. Key words. Ablate and pace; Antiarrhythmic therapy; Atrial fibrillation; Catheter ablation; Randomized controlled trials. G Ital Cardiol 2013;14(11): Il Pensiero Scientifico Editore Ricevuto ; nuova stesura ; accettato Gli autori dichiarano nessun conflitto di interessi. Per la corrispondenza: Dr. Luigi Di Biase Texas Cardiac Arrhythmia Institute, St. David s Medical Center, 1015 East 32nd Street, Suite 408, Austin, TX 78705, USA dibbia@gmail.com INTRODUZIONE Nell ultimo decennio l ablazione transcatetere della fibrillazione atriale (FA) ha rappresentato una delle tecniche più innovative per il trattamento di questa aritmia. A seguito dell epocale dimostrazione da parte di Haissaguerre et al. 1 del coinvolgimento di foci ectopici presenti nelle vene polmonari come uno dei momenti essenziali per l innesco della FA, l ablazione trans - catetere è divenuta nel tempo un alternativa alla terapia farmacologica, specie per la riduzione dei sintomi ed il miglioramento della qualità di vita 2. Con il ripristino del ritmo sinusale tramite l ablazione trans - catetere si verifica anche un miglioramento della funzione meccanica atriale e quindi del precarico con riduzione della frequenza ventricolare ed un conseguente miglioramento della tolleranza allo sforzo fisico 3,4, oltre alla possibilità di un ridotto rischio di sviluppare tachicardiomiopatia 5. I farmaci antiaritmici sono gravati da numerose complicanze a lungo termine, spesso sottostimate dai clinici. Il farmaco dotato di maggiore efficacia nel ripristino del ritmo sinusale è l amiodarone, i cui più comuni effetti collaterali sono la disfunzione tiroidea, la fibrosi polmonare, la fotosensibilità della pelle, i disturbi neurologici ed oftalmici, motivo per cui tale farmaco viene sospeso entro 2-3 anni nel 30% dei pazienti 6. Una recente metanalisi di Freemantle et al. 7 ha riportato un aumento della mortalità nei pazienti che assumono amiodarone e sotalolo. Dopo l entusiasmo iniziale legato a diversi trial 8 anche il dronedarone, una molecola amiodarone simile ma priva dei suoi più comuni effetti collaterali, ha presentato diverse limitazioni 9 inerenti all efficacia e agli effetti collaterali 10,11. Sulla base dei risultati dello studio ATHENA 12 riteniamo che l uso del dronedarone dovrebbe essere limitato ai pazienti con FA parossistica o persistente ed uno o più fattori di rischio cardiovascolare, in assenza di precedenti episodi di scompenso cardiaco (moderato/severo) 10,13. Scopo di questa rassegna è quello di analizzare il ruolo della terapia ablativa alla luce dei più importanti trial pubblicati e di confrontare l approccio ablativo con quello farmacologico o di ablate and pace. Un breve cenno inoltre verrà fatto alle complicanze ed alle strategie per una loro precoce identificazione. L ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE L isolamento elettrico delle vene polmonari o ablazione trans - catetere della FA si propone di eliminare o isolare i potenziali determinanti l innesco della FA e quindi, di curare l aritmia senza sottoporre i pazienti ai fastidiosi effetti collaterali della terapia antiaritmica. È stato ben dimostrato come le vene polmonari svolgano un ruolo fondamentale nell innesco e nel mantenimento della FA. Haissaguerre et al. 1,14 hanno dimostrato che il 94% dei pazienti affetti da FA presenta foci aritmogeni in una o più vene polmonari. Foci non polmonari possono indurre la FA con una percentuale compresa tra il 6% ed il 10% 15,16. L obiettivo principale dell ablazione transcatetere della FA è la disconnessione elettrica delle vene polmonari dal restante 726

2 INDICAZIONI ALL ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FA CHIAVE DI LETTURA Ragionevoli certezze. L ablazione transcatetere della fibrillazione atriale è divenuta nel tempo una efficace alternativa alla terapia farmacologica, specie per la riduzione dei sintomi ed il miglioramento della qualità di vita. Inoltre, appare essere più efficace nel mantenimento del ritmo sinusale rispetto alla terapia farmacologica, che è gravata dall insorgenza di numerosi effetti collaterali. Questioni aperte. Il ruolo dell ablazione nei pazienti con scompenso cardiaco, seppur promettente, non è supportato da sufficienti evidenze. Le ipotesi. L ablazione transcatetere, conferendo al paziente maggiori possibilità di rimanere in ritmo sinusale, potrebbe avere un impatto favorevole sulla sopravvivenza a lungo termine e ridurre l incidenza di ictus e demenza. STUDI CLINICI RANDOMIZZATI PER L ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE Vi sono in letteratura 5 studi randomizzati che hanno confrontato l ablazione con radiofrequenza verso la terapia farmacologica. Un sesto studio ha confrontato invece l ablazione con l assenza di trattamento dopo che i pazienti erano stati preventivamente trattati con amiodarone e/o con cardioversione elettrica. Questi sei studi sono riportati nella Tabella In uno studio del 2003 Krittayaphong et al. 24 hanno dimostrato che in 30 pazienti con FA cronica la terapia farmacologica era inefficace. Questi pazienti erano randomizzati a trattamento con amiodarone (n=15) o ablazione transcatetere e venivano seguiti con un follow-up di 1 anno. I risultati hanno riportato che nel gruppo trattato con ablazione i pazienti senza recidive erano in una percentuale maggiore (78.6%) rispetto a quelli del gruppo trattato con amiodarone (40%) (p=0.018). Un ulteriore differenza in favore del gruppo ablazione riguardava sintomi soggettivi correlati alla FA e alla qualità di vita. Wazni et al. 25 hanno valutato in uno studio randomizzato l ablazione come primo approccio terapeutico in 70 pazienti dello studio pilota RAAFT (67 pazienti con FA parossistica e 3 con FA persistente) non trattati preventivamente in alcun modo per FA. Lo studio ha randomizzato i pazienti ad ablazione (n=33) ed a farmaci antiaritmici (n=37) con 1 anno di followup. Dopo 12 mesi, il 63% dei pazienti in trattamento farmatessuto atriale erogando energia nella regione antrale delle vene. Differenti fonti di energia sono proposte in letteratura per il raggiungimento di tale obiettivo: la radiofrequenza (quella maggiormente usata) 17, la crioenergia 18,19 e la laser-terapia 20. È stato riportato che la FA è mantenuta da microrientri multipli (teoria dei rotori), con attività periodica e ad elevata frequenza, da cui fronti d onda di attivazione a spirale si disperdono su tutto il tessuto atriale 21. È interessante notare come i rotori dominanti della FA siano per lo più localizzati nelle aree della giunzione veno-atriale 22. Inoltre anche un meccanismo vagale, sia per la genesi che per il mantenimento della FA, è stato descritto nell etiopatogenesi della FA 23. In molti centri nel mondo, a prescindere dall esecuzione di strategie aggiuntive, è riconosciuta l importanza fondamentale ed imprescindibile dell isolamento elettrico delle vene polmonari per la cura della FA. La disomogeneità del tessuto atria- le e la sua anatomia rendono abbastanza difficile la procedura. Le vene polmonari sono come un imbuto con una enorme zona antrale che si ripiega sulla parete posteriore dell atrio sinistro. Per ottimizzare il successo e ridurre la steno-occlusione delle vene polmonari è utile che l erogazione di energia avvenga nelle zone antrali e nella parete posteriore dell atrio sinistro piuttosto che all interno della parete venosa. Molti centri, infatti, non erogano più radiofrequenza all ostio delle vene polmonari ma in zone antrali, riducendo così il rischio di steno-occlusione delle stesse. Differenti sono i nomi proposti in letteratura ma le sedi ed il tipo di lesioni effettuate sono molto simili tra i vari approcci (ablazione transcatetere dell atrio sinistro, isolamento antrale delle vene polmonari, isolamento extraostiale, ecc.). Tabella 1. Trial randomizzati di controllo sull efficacia dell ablazione di fibrillazione atriale. Autore Precedente Tipo di FA N. pz N. pz N. pz di Terapia del Follow-up Pz liberi Pz liberi p terapia AA sottoposti controllo gruppo (mesi) da FA da FA del ad di controllo post- gruppo di ablazione ablazione controllo (%) (%) Krittayaphong et al. 24 Sì Persistente AA Wazni et al. 25a No Parossistica AA <0.001 Stabile et al. 26b Sì Tutte AA <0.001 Pappone et al. 27c Sì Parossistica AA <0.01 Oral et al. 28 Sì Persistente AA/nessuna Jais et al. 29d Sì Parossistica AA <0.001 AA, antiaritmica; FA, fibrillazione atriale; pz, pazienti. a comprendente 67 pazienti con FA parossistica e 3 con FA persistente; b i pazienti sottoposti ad ablazione hanno continuato la terapia AA durante l intera durata dello studio; c il passaggio dal gruppo di controllo a quello dei pazienti sottoposti ad ablazione è stato consentito dopo 3 mesi. È stata documentata un alta percentuale di passaggio verso quest ultimo gruppo, del 77% a fine studio. Si tratta di una analisi intention-to-treat. Nel gruppo di controllo, 3 (4%) pazienti erano in ritmo sinusale in assenza di terapia farmacologica o ablativa; d il passaggio dal gruppo di controllo a quello dei pazienti sottoposti ad ablazione è stato consentito dopo 3 mesi. 727

3 L DI BIASE ET AL cologico aveva avuto almeno una recidiva di FA, mentre in quelli sottoposti ad ablazione il numero scendeva al 13% (p=0.001). Furono anche riscontrati una ridotta incidenza di ospedalizzazioni ed un miglioramento della qualità di vita nel gruppo ablazione. Ad oggi questo è l unico studio pubblicato che abbia valutato l evoluzione di pazienti mai trattati farmacologicamente in precedenza. Stabile et al. 26 nello studio CACAF hanno valutato 137 pazienti con FA parossistica o persistente in cui il trattamento con farmaci antiaritmici si era già rivelato inefficace. I pazienti venivano randomizzati al trattamento farmacologico (n=69) o alla terapia medica associata alla terapia ablativa (n=68). Dopo il completamento del follow-up di 13 mesi, il 91% dei pazienti con la sola terapia farmacologica lamentava recidive mentre queste erano presenti solo nel 44% della popolazione sottoposta ad ablazione e trattata anche con farmaci antiaritmici (p<0.001). Pappone et al. 27 nello studio APAF hanno incluso 198 pazienti con FA parossistica con terapia farmacologica inefficace e lunga durata dell aritmia (media 6 ± 5 anni). Questi pazienti venivano randomizzati ad ablazione circonferenziale delle vene polmonari (n=99) o a trattamento farmacologico con la dose massima tollerata di amiodarone, flecainide o sotalolo, somministrati sia singolarmente che in associazione. Basandosi sul principio dell intention-to-treat, dopo 1 anno di follow-up, il 93% dei pazienti del gruppo ablazione ed il 35% di quelli trattati con farmaci antiaritmici non presentavano recidive tachi - aritmiche (p<0.01). Oral et al. 28 hanno pubblicato uno studio con 146 pazienti con FA persistente randomizzati ad ablazione (n=77) ed a trattamento farmacologico (n=69). Alla fine del periodo di followup, il 74% dei pazienti sottoposti ad ablazione ed il 58% di quelli in terapia farmacologica non presentavano recidive aritmiche in assenza di farmaci antiaritmici. Jais et al. 29 hanno condotto uno studio multicentrico ed internazionale di confronto tra ablazione vs farmaci antiaritmici per la cura della FA (A4 study), in cui sono stati randomizzati 59 pazienti a farmaci antiaritmici e 53 pazienti ad ablazione trans - catetere dopo il fallimento di almeno un farmaco antiaritmico di classe I o classe III. Tutti i pazienti arruolati presentavano FA parossistica da almeno 6 mesi. Al completamento dello studio, dopo 1 anno di follow-up, il 75% dei pazienti nel gruppo ablazione ed il 7% dei pazienti nel gruppo farmaci antiaritmici non presentavano recidive aritmiche. I risultati di questi 6 studi randomizzati sono stati raccolti in una recente metanalisi 30 comprendente 578 pazienti. Questa analisi va letta partendo dal presupposto che vi è un estrema eterogeneità nei pazienti inclusi e nei tipi di FA e che le strategie di trattamento erano differenti nei vari studi. Ciononostante l ablazione transcatetere si è dimostrata la terapia più efficace nel prevenire le recidive di FA se confrontata con il trattamento farmacologico o l assenza di trattamento. Ad 1 anno di follow-up, i pazienti in FA tra quelli sottoposti ad ablazione erano 72 su 292 (25%). Questo dato, se confrontato con i 193 su 287 (67%) dei pazienti non assegnati al trattamento ablativo, è nettamente superiore. È da rilevare che l ablazione transcatetere si è rivelata il trattamento migliore in tutti e 6 gli studi includendo pazienti con FA parossistica, persistente e permanente. Inoltre l ablazione transcatetere si è rivelata la migliore strategia per il mantenimento a lungo termine del ritmo sinusale nei pazienti in cui la terapia antiaritmica aveva fallito ed in quelli che non erano stati preventivamente trattati con farmaci antiaritmici. Da una recente metanalisi di Calkins et al. 31 è emerso come l ablazione della FA abbia tassi di efficacia più elevati rispetto alla terapia farmacologica ed una minore incidenza di complicanze. In questo lavoro sono stati inclusi 63 studi sull ablazione e 34 studi sulla terapia farmacologica. I pazienti arruolati negli studi sull ablazione tendevano ad essere più giovani (età media 55 vs 62 anni) ed avevano una maggiore durata della FA (6.0 vs 3.1 anni). Il tasso di successo dopo la prima procedura di ablazione senza terapia farmacologica è stata del 57% [intervallo di confidenza (IC) 95% 50-64%], il tasso di successo con multiple procedure del 71% (IC 95% 65-77%), mentre il tasso di successo con multiple procedure e terapia farmacologica è stato del 77% (IC 95% 73-81%). In confronto, il tasso di successo per la terapia antiaritmica era del 52% (IC 95% 47-57%). Le complicanze maggiori dell ablazione transcatetere si sono verificate nel 4.9% dei pazienti. Gli eventi avversi per la terapia farmacologica anche se più frequenti (30 vs 5%) sono stati meno gravi. A fronte di tali benefici va segnalato come non esistano trial randomizzati che abbiano dimostrato la superiorità dell ablazione transcatetere in termini di riduzione di mortalità, ed una recente metanalisi che ha confrontato l ablazione ai farmaci antiaritmici con follow-up ad 1 anno non ha evidenziato differenze in merito a questo endpoint 32. Alcuni recenti studi non randomizzati hanno invece dimostrato ad un follow-up di circa 4 anni tale beneficio 33,34. A fornirci ulteriori informazioni sarà lo studio CABANA (ablazione transcatetere vs farmaci antiaritmici per il trattamento della FA in pazienti che non hanno mai assunto terapia farmacologica o solo in maniera incompleta). Questo studio è il primo ad avere come endpoint primario la mortalità; tutti gli altri invece avevano valutato le recidive di FA. Inoltre in letteratura le complicanze dovute all ablazione transcatetere variano dal 3.8% al 7.7% mentre quelle relative ai farmaci e alla loro sospensione variano dall 11% al 18% Alla luce di questi dati l ablazione transcatetere della FA si rivela un trattamento più efficace e sicuro rispetto alla terapia farmacologica, anche se occorre sottolineare come ciò possa essere influenzato dalle differenze di popolazione trattate con terapia farmacologica e non. ABLAZIONE TRANSCATETERE COME TERAPIA DI PRIMA SCELTA NEL TRATTAMENTO DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE In questi ultimi anni stanno emergendo numerose evidenze a supporto dell ablazione transcatetere come terapia di prima scelta nella FA 38. Tutto ciò a seguito di trial randomizzati eseguiti in America ed Europa come il MANTRA-PAF, recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine 39, il RAAFT, già descritto in precedenza 25, ed il RAAFT-2, presentato al congresso dell Heart Rhythm Society nel 2012 ed in corso di pubblicazione 40. Il MANTRA-PAF ha confrontato l ablazione transcatetere ed i farmaci antiaritmici nella terapia di prima linea della FA parossistica sintomatica. In questo studio, che ha arruolato 294 pazienti, a 24 mesi il 29% dei pazienti trattati con terapia antiaritmica ed il 15% di quelli sottoposti ad ablazione hanno avuto una recidiva di FA 39. Dai risultati preliminari del RAAFT-2, a 24 mesi il primo episodio di FA si è verificato nel 72% dei pazienti trattati con tera- 728

4 INDICAZIONI ALL ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FA pia farmacologica e nel 52% di quelli trattati con ablazione evidenziando una netta superiorità dell ablazione transcatetere 40, non invece così ben definita nello studio MANTRA. Il limite maggiore di quest ultimo risiedeva nel mancato utilizzo nei 10 centri coinvolti di tecniche ablative omogenee e nell utilizzo di alcune tecniche ormai obsolete, con l uso discrezionale dell ablazione circonferenziale senza conferma dell isolamento delle vene polmonari mediante un catetere mappante circolare. Inoltre, nello studio MANTRA, una notevole percentuale di pazienti (36%) inizialmente assegnati alla terapia antiaritmica è passata al gruppo ablazione; riteniamo molto probabile che i benefici dell ablazione siano molto sottostimati. Tali studi hanno confermato su una popolazione ampia quanto era stato già osservato nel trial pilota RAAFT L ablazione della FA in soggetti giovani (di età <45 anni e senza cardiopatia organica) è senza dubbio una procedura più semplice, efficace e priva di complicanze 41. L isolamento elettrico delle vene polmonari con verifica mediante catetere circolare è nella quasi globalità dei casi in grado di ottenere un elevato successo con una singola procedura 42. Un concetto molto spesso non compreso è quello che la FA sia una patologia con una propria evoluzione ed una progressione da una forma parossistica ad una persistente. Proprio come le metastasi di un tumore, i trigger della patologia, prima localizzati solo nelle vene polmonari, tendono poi a migrare verso altre sedi dell atrio 43. L attesa della terapia ablativa (a seguito del fallimento di uno o più farmaci antiaritmici) ed il conseguente invecchiamento del paziente così come dell atrio (rimodellamento elettrico, meccanico e strutturale), con la comparsa di comorbilità (ad es. ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, obesità), rendono la procedura più complessa e ne riducono il successo. Alla luce di questi risultati la Società Europea di Cardiologia ha introdotto nelle linee guida di agosto 2012 la possibilità di effettuare l ablazione transcatetere di FA come terapia di prima scelta in pazienti con FA parossistica sintomatica come alternativa alla terapia antiaritmica in base alla scelta del paziente considerando rischi e benefici 10. STUDI CLINICI RANDOMIZZATI PER IL CONFRONTO FRA DIFFERENTI STRATEGIE TERAPEUTICHE: ABLAZIONE TRANSCATETERE VS ABLAZIONE DEL NODO ATRIOVENTRICOLARE E STIMOLAZIONE MONO-BICAMERALE La strategia ablate and pace è stata utilizzata in pazienti sintomatici per FA in cui non era stato possibile ottenere il controllo della frequenza. Per evitare un elevata risposta ventricolare in FA, durante la procedura si effettua l ablazione della giunzione atrioventricolare (nodale) ed il successivo impianto di pacemaker. Quasi sempre è stato effettuato l impianto di un pacemaker monocamerale con stimolazione ventricolare destra in caso di FA permanente o l aggiunta di un catetere atriale in caso di FA parossistica o persistente. Questi pazienti dopo l ablazione del nodo diventano pacemaker-dipendenti, con una continua stimolazione dall apice del ventricolo destro che può potenzialmente rappresentare un effetto deleterio. In pazienti in ritmo sinusale, con malattia del nodo del seno, la stimolazione in apice destro ha mostrato un aumento delle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco ed episodi di FA 44,45. Diverse metanalisi hanno dimostrato la superiorità della terapia ablate and pace rispetto a quella farmacologica, in ter- mini di miglioramento dei sintomi e della qualità di vita 46,47. È quindi nata spontanea la domanda se l ablazione di FA potesse mostrare superiorità rispetto alla strategia di ablate and pace nei pazienti con preesistente scompenso cardiaco e dis - funzione ventricolare sinistra. Solo uno studio è però in grado di rispondere almeno in parte a questa domanda. Lo studio PABA-CHF (studio prospettico multicentrico internazionale randomizzato) ha incluso pazienti con scompenso cardiaco [frazione di eiezione (FE) <40% e classe NYHA II o III], sintomatici per FA e refrattari alla terapia farmacologica 48. Pazienti con FA parossistica e persistente sono stati inclusi e randomizzati ad ablazione trans catetere o ablazione del nodo atrioventricolare ed impianto di pacemaker biventricolare. Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario a favore del gruppo ablazione grazie ad un miglioramento della FE (35 vs 28%), del test del cammino e del Minnesota Living with Heart Failure Questionnaire. Dopo 6 mesi di follow-up, nei pazienti sottoposti ad ablazione, l 88% era esente da FA in presenza di trattamento farmacologico mentre la percentuale era del 71% nel gruppo che non usava farmaci. Va comunque sottolineato come tale studio abbia dei limiti legati alla popolazione arruolata, la cui età media era prossima ai 60 anni ed i pazienti avevano FA parossistica o persistente. Pertanto lo studio PABA-CHF fornisce informazioni limitate a questa categoria di pazienti, al contrario la terapia ablate and pace è molto spesso usata in pazienti anziani e con FA permanente. Dalle ultime linee guida europee sullo scompenso cardiaco 49 emerge come l ablazione del nodo atrioventricolare sia da considerare in casi estremi ed una volta effettuata va associata ad una stimolazione biventricolare con terapia di resincronizzazione cardiaca, invece del pacing convenzionale (raccomandazione di classe IIa, livello di evidenza B) 50. STUDI NON RANDOMIZZATI SULL ABLAZIONE DI FIBRILLAZIONE ATRIALE IN SOTTOGRUPPI DI PAZIENTI Ad eccezione del PABA-CHF, non esistono altri studi randomizzati riservati a sottopopolazioni di pazienti con FA. Tuttavia ci sono alcuni studi che ci offrono la possibilità di analizzare dei sottogruppi di pazienti e di avanzare delle ipotesi. Nel gruppo di pazienti con scompenso cardiaco congestizio, numerosi studi sono stati pubblicati e, anche se il dibattito è ancora aperto, è emerso che l ablazione di FA ha diversi effetti positivi. Gli studi effettuati sono elencati nella Tabella 2 48, Hsu et al. 51 hanno riportato in pazienti con scompenso cardiaco congestizio e documentata riduzione della funzione ventricolare sinistra i benefici dell ablazione di FA sulla FE con un aumento del 21 ± 13%, sui sintomi e sulla qualità di vita misurata come capacità di esercizio. Risultati similari sono stati riportati anche in un altro piccolo studio ellenico 52. Gentlesk et al. 53 hanno osservato in pazienti con ridotta FE un suo netto miglioramento post-ablazione (da 42 ± 9 a 56 ± 8%). Dati simili son stati riportati da Tondo et al. 54 con un miglioramento significativo della FE (da 33 ± 2 a 47 ± 3%) dopo ablazione. Un significativo miglioramento della qualità di vita ma non della FE è stato invece riscontrato da Chen et al. 55. Un lavoro di MacDonald et al. 56 ha invece sollevato dei dubbi sull utilità dell ablazione di FA in pazienti con scompenso cardiaco in fase avanzata. Tale studio ha evidenziato un migliora- 729

5 L DI BIASE ET AL Tabella 2. Trial randomizzati sull efficacia dell ablazione di fibrillazione atriale nel migliorare la frazione di eiezione in pazienti con scompenso cardiaco. Autore N. pz N. pz con ridotta FE FE pre-ablazione FE post-ablazione p (%) (%) Hsu et al. 51a ± 7 56 ± 13 <0.001 Efremidis et al. 52a ± 8 60 ± 3 <0.01 Gentlesk et al. 53a ± 9 56 ± 8 <0.001 Tondo et al. 54a ± 2 47 ± 3 <0.01 Chen et al. 55a ± 7 41 ± 6 NS Khan et al. 48b ± 8 35 ± 3 < MacDonald et al. 56a ± ± Jones et al. 57a ± ± 14.3 <0.001 FE, frazione di eiezione; pz, paziente. a confronto fra pazienti in fibrillazione atriale con ridotta FE trattati con terapia farmacologica o con ablazione di fibrillazione atriale; b questo studio, a differenza degli altri, confronta l ablazione del nodo atrioventricolare ed il pacing biventricolare con l ablazione delle vene polmonari. mento della FE in tutti i pazienti (4.5 ± 11.1%) senza però risultati positivi in termini di qualità di vita e del test del cammino dei 6 min, con una percentuale di complicanze pari al 15%. Jones et al. 57 hanno di recente pubblicato un trial randomizzato (ARC-HF) che ha confrontato l ablazione transcatetere al controllo della frequenza (con betabloccanti a titolazione ottimale) in pazienti con FA persistente, scompenso cardiaco sintomatico (classe NYHA II-IV) ed FE 35%. L outcome primario era il picco di consumo di ossigeno al test cardiopolmonare, quello secondario la qualità di vita, i livelli di peptide natriuretico cerebrale (BNP), la distanza percorsa al test del cammino dei 6 min e la FE. A 12 mesi il picco di consumo di ossigeno era aumentato di 2.13 ml/kg/min (-0.10/+4.36) nel gruppo dei pazienti sottoposti ad ablazione, al contrario i pazienti del gruppo sottoposto a terapia farmacologica hanno presentato una diminuzione di ml/kg/min (-2.21/+0.32). L endpoint secondario ha evidenziato una superiorità del gruppo ablazione in merito alla qualità di vita ed al BNP ma non una differenza statisticamente significativa fra i due gruppi rispetto alla FE e al test del cammino dei 6 min. Attualmente sono in fase di arruolamento due studi che potranno fornirci maggiori informazioni sull eventuale utilità dell ablazione nei pazienti con scompenso cardiaco: AATAC-HF (ablazione vs amiodarone nel trattamento della FA in pazienti con scompenso cardiaco già sottoposti ad impianto di pacemaker/defibrillatore biventricolare) e CASTLE-AF (ablazione transcatetere vs trattamento farmacologico convenzionale in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra e FA). I primi risultati dello studio AATAC-HF, presentati in occasione del congresso dell American Heart Association nel 2010, hanno evidenziato su 105 pazienti inclusi, ad un follow-up di 10 ± 9 mesi, come il 75% di quelli sottoposti ad ablazione non presentava recidive di FA dopo due procedure rispetto al 46% del gruppo dei pazienti in terapia con amiodarone 58. Un altro ben riconosciuto gruppo di pazienti che può sviluppare FA è quello con cardiomiopatia ipertrofica. È sorprendente osservare come il successo riportato nei pazienti sottoposti ad ablazione sia simile a quello di gruppi di pazienti senza cardiomiopatia ipertrofica 59,60. Questi studi hanno innumerevoli limitazioni a cominciare dalla scarsa numerosità del campione all arruolamento di casi selezionati e dal fatto di essere monocentrici o multicentrici con il coinvolgimento di operatori molto esperti. FOLLOW-UP A LUNGO TERMINE NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI AD ABLAZIONE DI FIBRILLAZIONE ATRIALE Una recente metanalisi di Ganesan et al. 61 ha preso in considerazione 19 studi per un totale di 6167 pazienti, sottoposti ad ablazione di FA con un follow-up a lungo termine di oltre 3 anni. Tale lavoro ha evidenziato come, soprattutto con l esecuzione di più di una procedura, circa l 80% dei pazienti non presenta recidive di FA. Dopo una singola procedura, a circa 5 anni il 53.1% dei pazienti è libero da recidive (54.1% con FA parossistica e 41.8% con FA non parossistica), mentre dopo più procedure (1.51 per paziente) il 79.8% dei pazienti non ha recidive (79% con FA parossistica e 77.8% con FA non parossistica). Bisogna sottolineare come questi dati siano riferiti a pazienti sottoposti ad ablazione in un periodo compreso fra il 2001 ed il 2006 quando la verifica dell isolamento delle vene polmonari sempre con un catetere circolare mappante non era considerata fondamentale dai documenti di consenso internazionale e soprattutto le tecnologie, inclusi i cateteri ablatori, erano inferiori rispetto a quelle odierne. È importante notare che, come per la cardiopatia ischemica possono essere necessarie più rivascolarizzazioni per un paziente, lo stesso può verificarsi nel trattamento ablativo della FA, dove solo più procedure consentono il ripristino di un ritmo sinusale stabile. I risultati a lungo termine dimostrano come l ablazione trans - catetere soprattutto dopo più di una procedura sia una tecnica con elevate percentuali di successo, in particolar modo nei pazienti con FA parossistica. Solo dopo più procedure effettuate da operatori esperti ed in centri ad alto volume, l ablazione transcatetere può essere definita inefficace. In tal caso, se la terapia farmacologica non è in grado di controllare la frequenza ventricolare ed il paziente va incontro a scompenso cardiaco, l ablazione del nodo atrioventricolare combinata con il pacing talora biventricolare rappresenta una valida alternativa. I risultati dei principali studi sull ablazione transcatetere con un follow-up di almeno 5 anni sono riportati in Tabella Tuttavia la mancanza di standardizzazione di questa procedura, così come i differenti risultati ottenuti al follow-up dai diversi centri (presumibilmente legati alla presenza o meno di operatori esperti e all esecuzione di un elevato numero di procedure nei singoli centri) fa sì che gli studi presentati in questo paragrafo debbano essere analizzati con attenzione, in ba- 730

6 INDICAZIONI ALL ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FA Tabella 3. Principali studi clinici con follow-up di 5 anni in pazienti sottoposti ad ablazione di fibrillazione atriale. Autore Tipo di FA Tecnica N. pazienti Follow-up Assenza di recidiva Assenza di recidiva (mesi) dopo una singola dopo multiple procedura procedure Fiala et al. 62 FA parossistica PVAI segmentale ± % 80% o circonferenziale Sawhney et al. 63 FA parossistica PVAI segmentale ± 5 56% 81% Bhargava et al. 64 FA parossistica e PVAI circonferenziale ± % FA 92.4% FA non parossistica eco-guidata + parossistica parossistica ablazione della vena 67.2% FA 84.0% FA cava superiore non parossistica non parossistica Ouyang et al. 65 FA parossistica PVAI circonferenziale ± 5 60% 79.5% Weerasooriya et al. 66 FA parossistica e PVAI segmentale % 63% non parossistica ablazione dell istmo cavo-tricuspidale Hussein et al. 67 FA parossistica e PVAI circonferenziale % 79.4% non parossistica ablazione della vena cava superiore Tilz et al. 68 FA permanente PVAI circonferenziale % 45% eventuale ablazione CFAE Considerando l estrema variabilità dei risultati a lungo termine, va sottolineato che in molti studi il numero di pazienti arruolati è esiguo ed è presente un bias di selezione. Inoltre la metodica ablativa utilizzata svolge un ruolo fondamentale nel risultato a lungo termine della terapia ablativa. CFAE, elettrogramma atriale frazionato; FA, fibrillazione atriale; pz, paziente; PVAI, isolamento elettrico dell antro delle vene polmonari. se alla tipologia di pazienti arruolati ed alla tecnica ablativa eseguita. COMPLICANZE DELL ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE Estese applicazioni di radiofrequenza all interno dell atrio sinistro assieme a cateterismo dello stesso, il tutto associato ad un elevato grado di anticoagulazione durante le procedure, si prestano ad un elevato rischio di complicanze. Ciononostante, la loro incidenza è relativamente bassa. Svariate complicanze sono state osservate e, sebbene la maggior parte siano state descritte entro 48h dalla procedura, altre possono presentarsi tardivamente ed essere pertanto più insidiose nel lungo termine. Vengono qui di seguito riassunti i dati riportati in letteratura su queste complicanze in modo da poterle prevenire, diagnosticare ed eventualmente trattare appropriatamente (Tabella 4). Eventi cerebrovascolari L incidenza di eventi tromboembolici durante ablazione di FA varia tra lo 0.5% e il 2.8% 69. Un studio multicentrico internazionale ha riportato l insorgenza di tromboembolismo cerebrale in 67 pazienti (20 ictus e 47 attacchi ischemici transitori) su 7154 sottoposti a cateterismo dell atrio sinistro per ablazione di FA 70. La prevenzione rimane la migliore strategia per ridurre l incidenza di questa complicanza. L assunzione di warfarin nel suo range terapeutico durante il periodo periprocedurale ha dimostrato di essere un efficace e sicura alternativa 71 al trattamento intermedio con enoxaparina o eparina a basso peso molecolare, che ha invece dimostrato di aumentare il rischio di sanguinamenti periprocedurali 72. Gaita et al. 73 hanno dimostrato tramite esecuzione di risonanza magnetica cerebrale pre- e post-procedurale l insorgenza ex novo, in pazienti che avevano sospeso il warfarin durante la fase periprocedurale, di lesioni emboliche cerebrali asintomatiche nel 14% dei pazienti sottoposti ad ablazione trans catetere. Di Biase et al. 74, in occasione dell Heart Rhythm Meeting del 2013 riportando i dati preliminari di uno studio su pazienti che hanno effettuato ablazione con international normalized ratio (INR) terapeutico, hanno evidenziato come l insorgenza di queste nuove lesioni silenti sia notevolmente ridotta con questa tipologia di anticoagulazione periprocedurale. Ulteriori studi sono necessari per chiarire il significato clinico di tali lesioni. Steno-occlusione delle vene polmonari L incidenza di steno-occlusione delle vene polmonari, definita come un restringimento delle stesse per un entità >70% del lume, è risultata del 3-4% in una pubblicazione del La patogenesi dell occlusione delle vene polmonari è probabilmente legata ad un danno iniziale determinato dall erogazione di energia all interno della vena polmonare interessata che innesca una serie di reazioni a catena che portano alla proliferazione della lamina elastica e dell intima. L incidenza di questa complicanza si è ridotta negli ultimi anni prevalentemente per il fatto che quasi tutti i centri hanno modificato la sede delle erogazioni, ora effettuate prevalentemente in regioni antrali e non all ostio delle vene. In uno studio più recente, l incidenza di occlusione delle vene polmonari era dello 0.9% (16 pazienti su 1780) 76. La presentazione clinica di queste complicanze è variabile passando dall asintomaticità alla presenza di dispnea moderato-severa, emottisi, febbre e dolore toracico di tipo pleurico. Dagli stessi autori è stato suggerito un algoritmo per calcolare l indice di stenosi cumulativo che consente quindi un precoce intervento 76. Danni esofagei e fistola atrio-esofagea La parete posteriore dell atrio sinistro è in stretta prossimità dell esofago. L ablazione transcatetere può far elevare la temperatura nell interfaccia parete posteriore dell atrio sinistro-eso- 731

7 L DI BIASE ET AL Tabella 4. Complicanze associate all ablazione transcatetere di fibrillazione atriale. Complicanze Incidenza Presentazione clinica Strategie preventive Eventi tromboembolici % 70,71 TIA o ictus Assunzione di terapia anticoagulante orale nel periodo periprocedurale Steno-occlusione delle vene polmonari 0.9-4% 75,76 Asintomatica o dispnea moderatosevera, emottisi, febbre e dolore toracico di tipo pleurico Utilizzo di cateteri irrigati e applicazione di radiofrequenza in sede antrale Fistola atrio-esofagea <0.5% 80,81 Disturbi neurologici dovuti a microembolie cerebrali multiple, endocarditi, dolore toracico ed emorragie gastrointestinali Monitoraggio continuo della temperatura endoluminale esofagea durante ablazione, limitazione dell energia di erogazione a livello della parete posteriore dell atrio sinistro Danneggiamento del nervo frenico <0.5% 86,87 Asintomatica, sensazione di mancanza di respiro, dispnea moderata Non erogare radiofrequenza in prossimità del nervo frenico, la cui presenza può essere dimostrata con manovre di pacing Tamponamento cardiaco % 10,88 Ipotensione, arresto cardiaco Evitare un trauma meccanico durante esecuzione della puntura transettale, evitare eccesiva forza di contatto del catetere ablatore con le pareti dell atrio sinistro Mortalità procedurale 0.1% 35,36 TIA, attacco ischemico transitorio. fago (misurabile all interno del lume esofageo) 77. La fistola atrio-esofagea può essere il risultato di un danno termico che induce una necrosi tissutale e la formazione di una fistola con comunicazione tra la parete posteriore dell atrio sinistro e l esofago. Nel 2004 sono stati pubblicati i dati relativi a pazienti con questa complicanza dopo ablazione transcatetere di FA 78,79. Cummings et al. 80 hanno pubblicato una serie di 9 pazienti con questa stessa complicanza. La presentazione clinica di questa complicanza è abbastanza variabile e di solito i sintomi insorgono entro 2 settimane dalla procedura, comprendendo disturbi neurologici dovuti a microembolie cerebrali multiple (con gas intravascolare alla tomografia computerizzata), endocarditi, dolore toracico con elevazione del tratto ST ed emorragie gastrointestinali. Sebbene l incidenza di fistola atrio-esofagea sia rara, essa è risultata fatale nella quasi totalità dei casi descritti. Allo stato attuale il trattamento chirurgico è il miglior approccio terapeutico, anche rispetto al posizionamento di stent esofageo 81. Strategie alternative, seppur empiriche per ridurre il rischio di questa complicanza, includono il monitoraggio continuo della temperatura endoluminale esofagea durante ablazione, la limitazione dell energia di erogazione a livello della parete posteriore dell atrio sinistro, la somministrazione preprocedurale di un pasto baritato per visualizzare l esofago e la ricostruzione tridimensionale dell esofago con mappaggi elettroanatomici dell atrio sinistro. Tachiaritmie atriali organizzate Tachiaritmie atriali sinistre organizzate, secondarie ad isolamento elettrico delle vene polmonari, con o senza l aggiunta di ulteriori target di linee, sono state riportate in modo variabile con una incidenza che va dal 2.5% al 27% 82. I meccanismi di queste aritmie possono essere il macrorientro, i microrientri multipli ed il focus. Queste aritmie, specie se sintomatiche, possono richiedere una nuova procedura ablativa Danno al nervo frenico Durante ablazione transcatetere di FA, un danneggiamento al nervo frenico durante isolamento della vena cava superiore o della vena polmonare superiore destra possono complicare la procedura. Il modo più efficace per prevenire tale complicanza è quello di non erogare radiofrequenza in prossimità del nervo frenico. La vicinanza di questo nervo può essere dimostrata con manovre di pacing ad elevata uscita in prossimità della regione che si vuole sottoporre ad ablazione. La cattura del nervo è sinonimo di elevato rischio di danneggiamento e, quindi, in tali aree è consigliabile evitare l erogazione 86,87. Tamponamento cardiaco e pericardite Il tamponamento cardiaco è la più rischiosa complicanza dell ablazione transcatetere di FA, con una prevalenza dello % 10,88. Può verificarsi a seguito di perforazione cardiaca durante puntura transettale, manipolazione dei cateteri in atrio sinistro o erogazione di radiofrequenza. È la conseguenza in acuto o in cronico di un versamento pericardico che genera instabilità emodinamica. Clinicamente può manifestarsi con improvvisa sudorazione, sonnolenza, dolore in regione giugulare o solo con ipotensione, se la procedura è eseguita in anestesia generale. Richiede un immediato riconoscimento, attraverso l ecografia intracardiaca (quando disponibile) o valutando la morfologia cardiaca mediante fluoroscopia (il segno caratteristico è il mancato movimento del bordo cardiaco); occorre inoltre avvalersi di un continuo monitoraggio della pressione arteriosa. Tuttavia l esame dirimente per la diagnosi è l ecocardiografia transtoracica. Il trattamento consiste nell esecuzione d urgenza di pericardiocentesi per via subxifoidea; in caso di rapida riformazione del versamento e/o in presenza di ampia lesione atriale si ricorre alla terapia cardiochirurgica. Occorre sottolineare che in caso di versamento e/o tamponamento si deve somministrare protamina per via endovenosa per arrestare l effetto dell eparina e quando la procedura è ese- 732

8 INDICAZIONI ALL ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FA guita con INR nel range terapeutico si deve somministrare plasma fresco per arrestare l effetto del warfarin. Alla luce dell attuale letteratura, l outcome del tamponamento cardiaco non è peggiore se l ablazione transcatetere è eseguita con INR terapeutico e quindi senza interruzione del warfarin nella fase periprocedurale 71,89. La pericardite è una complicanza minore dell ablazione transcatetere, è la conseguenza di un processo infiammatorio del pericardio dovuto all erogazione di radiofrequenza. Tale fenomeno può scatenarsi in acuto o in cronico ed ha una incidenza dello 0.5% 88. Il suo trattamento non differisce da quello standard di questa patologia 90. Altre complicanze Altre complicanze includono l embolia gassosa, il danno alla valvola mitrale ed, in rari casi, ipomotilità gastrica da danno al nervo frenico soprattutto con applicazione di lesioni estese nella parete posteriore dell atrio sinistro 91. Non sono ancora note le conseguenze a lungo termine dell esposizione a radiazioni ionizzanti post-ablazione; tuttavia l introduzione di metodiche di ricostruzione tridimensionale dell atrio sinistro ha drasticamente ridotto l uso della fluoroscopia durante ablazione di FA 92. In conclusione, sebbene l impiego delle più moderne metodiche ablative abbia condotto ad un miglioramento dell efficacia a lungo termine, persistono ancora complicanze maggiori ed a volte pericolose per la vita del paziente. CONCLUSIONI L ablazione transcatetere è indicata in pazienti con FA parossistica sintomatici che hanno fallito il trattamento con almeno un farmaco antiaritmico e preferiscono il controllo del ritmo. Tale procedura va eseguita da un operatore esperto in un centro che esegue un elevato numero di tali procedure (raccomandazione di classe I, livello di evidenza A) 10. L ablazione transcatetere di FA può essere considerata la terapia di prima scelta nei pazienti con FA parossistica a cuore sano come alternativa alla terapia antiaritmica anche in virtù della preferenza del paziente considerando rischi e benefici (raccomandazione di classe IIa, livello di evidenza B) 10. L ablazione transcatetere può essere presa in considerazione in quei pazienti che non hanno patologie cardiache concomitanti, con FA persistente/permanente sintomatici e refrattari alla terapia medica (raccomandazione di classe IIb, livello di evidenza C) 10. L ablazione transcatetere di FA potrebbe essere presa in considerazione nei pazienti con scompenso cardiaco, refrattari al trattamento farmacologico. Attualmente il ruolo dell ablazione in questa categoria di pazienti è, però, ancora incerto 49,51. RIASSUNTO Il trattamento della fibrillazione atriale è completamente cambiato nell ultimo decennio. Dopo le prime pubblicazioni di Haissaguerre et al. circa l importanza delle vene polmonari nell innesco dell aritmia, l ablazione transcatetere della fibrillazione atriale si è sviluppata nel tempo divenendo una delle opzioni terapeutiche più efficaci nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica. Scopo di questa rassegna è quello di analizzare il ruolo della terapia ablativa alla luce dei più importanti trial pubblicati e di analizzare le complicanze e le strategie per una loro precoce identificazione. Parole chiave. Ablate and pace; Ablazione transcatetere; Fibrillazione atriale; Terapia antiaritmica; Trial randomizzati controllati. BIBLIOGRAFIA 1. Haissaguerre M, Jais P, Shah DC, et al. Spontaneous initiation of atrial fibrillation by ectopic beats originating in the pulmonary veins. N Engl J Med 1998;339: Si tratta del primo lavoro che ha descritto la presenza di trigger che inducono la fibrillazione atriale dalle vene polmonari. 2. Wokhlu A, Monahan KH, Hodge DO, et al. Long-term quality of life after ablation of atrial fibrillation: the impact of recurrence, symptom relief, and placebo effect. J Am Coll Cardiol 2010;55: Gosselink AT, Bijlsma EB, Landsman ML, Crijns HJ, Lie KI. Long-term effect of cardioversion on peak oxygen consumption in chronic atrial fibrillation. A 2-year follow-up. Eur Heart J 1994;15: Daoud EG, Weiss R, Bahu M, et al. Effect of an irregular ventricular rhythm on cardiac output. Am J Cardiol 1996;78: Grogan M, Smith HC, Gersh BJ, Wood DL. Left ventricular dysfunction due to atrial fibrillation in patients initially believed to have idiopathic dilated cardiomyopathy. Am J Cardiol 1992;15:69: Santangeli P, Di Biase L, Burkhardt JD, et al. Examining the safety of amiodarone. Expert Opin Drug Saf 2012;11: Freemantle N, Lafuente-Lafuente C, Mitchell S, Eckert L, Reynolds M. Mixed treatment comparison of dronedarone, amiodarone, sotalol, flecainide, and propafenone, for the management of atrial fibrillation. Europace 2011;13: Singh BN, Connolly SJ, Crijns HJ, et al.; EURIDIS and ADONIS Investigators. Dronedarone for maintenance of sinus rhythm in atrial fibrillation or flutter. N Engl J Med 2007;357: Di Biase L, Santangeli P, Burkhardt JD, Natale A. Has the dream come through? J Electrocardiol 2013;46: Camm AJ, Lip GY, De Caterina R, et al focused update of the ESC Guidelines for the management of atrial fibrillation: an update of the 2010 ESC Guidelines for the management of atrial fibrillation - developed with the special contribution of the European Heart Rhythm Association. Euro - pace 2012;14: Joghetaei N, Weirich G, Huber W, Büchler P, Estner H. Acute liver failure associated with dronedarone. Circ Arrhythm Electrophysiol 2011;4: Hohnloser SH, Crijns HJ, van Eickels M, et al.; ATHENA Investigators. Effect of dronedarone on cardiovascular events in atrial fibrillation. N Engl J Med 2009;360: Connolly SJ, Camm AJ, Halperin JL, et al.; PALLAS Investigators. Dronedarone in high-risk permanent atrial fibrillation. N Engl J Med 2011;365: Haissaguerre M, Jais P, Shah DC, et al. Electrophysiological end point for catheter ablation of atrial fibrillation initiated from multiple pulmonary venous foci. Circulation 2000;101: Finta B, Haines DE. Catheter ablation therapy for atrial fibrillation. Cardiol Clin 2004;22:127-45, ix. 16. Arruda M. Mlcochova H. Prasad SK, et al. Electrical isolation of the superior vena cava: an adjunctive strategy to pulmonary vein antrum isolation improving the outcome of AF ablation. J Cardiovasc Electrophysiol 2007;18: Blandino A, Toso E, Anselmino M, Scaglione M, Gaita F. L ablazione con radiofrequenza della fibrillazione atriale: com è cambiata dal 1996 ad oggi. G Ital Cardiol 2012;13(10 Suppl 2):21S

9 L DI BIASE ET AL 18. Linhart M, Bellmann B, Mittmann- Braun E, et al. Comparison of cryoballoon and radiofrequency ablation of pulmonary veins in 40 patients with paroxysmal atrial fibrillation: a case-control study. J Cardiovasc Electrophysiol 2009;20: Namdar M, Chierchia GB, Westra S, et al. Isolating the pulmonary veins as first-line therapy in patients with lone paroxysmal atrial fibrillation using the cryoballoon. Euro - pace 2012;14: Dukkipati SR, Neuzil P, Kautzner J, et al. The durability of pulmonary vein isolation using the visually guided laser balloon catheter: multicenter results of pulmonary vein remapping studies. Heart Rhythm 2012;9: Jalife J. Rotors and spiral waves in atrial fibrillation. J Cardiovasc Electrophysiol 2003;14: Questo articolo descrive una nuova frontiera di ricerca, ancora non del tutto sviluppata, nell ambito della fibrillazione atriale. 22. Arora R, Verheule S, Scott L, et al. Arrhythmogenic substrate of the pulmonary veins assessed by high-resolution optical mapping. Circulation 2003;107: Pappone C, Santinelli V, Manguso F, et al. Pulmonary vein denervation enhances long-term benefit after circumferential ablation for paroxysmal atrial fibrillation. Circulation 2004;109: Krittayaphong R, Raungrattanaamporn O, Bhuripanyo K, et al. A randomized clinical trial of the efficacy of radiofrequency catheter ablation and amiodarone in the treatment of symptomatic atrial fibrillation. J Med Assoc Thai 2003;86(Suppl 1): S Wazni OM, Marrouche NF, Martin DO, et al. Radiofrequency ablation vs antiarrhythmic drugs as first-line treatment of symptomatic atrial fibrillation: a randomized trial. JAMA 2005;293: Si tratta del primo trial randomizzato in cui l ablazione rappresenta il trattamento di prima scelta nella fibrillazione atriale parossistica sintomatica. 26. Stabile G, Bertaglia E, Senatore G, et al. Catheter ablation treatment in patients with drug-refractory atrial fibrillation: a prospective, multi-centre, randomized, controlled study (Catheter Ablation for the Cure of Atrial Fibrillation Study). Eur Heart J 2006; 27: Pappone C, Augello G, Sala S, et al. A randomized trial of circumferential pulmonary vein ablation versus antiarrhythmic drug therapy in paroxysmal atrial fibrillation: the APAF Study. J Am Coll Cardiol 2006; 48: Oral H, Pappone C, Chugh A et al. Circumferential pulmonary-vein ablation for chronic atrial fibrillation. N Engl J Med 2006;354: Jais P, Cauchemez B, Macle L, et al. Catheter ablation versus antiarrhythmic drugs for atrial fibrillation: the A4 study. Circulation 2008;118: Gjesdal K, Vist GE, Bugge E, et al. Curative ablation for atrial fibrillation: a systematic review. Scand Cardiovasc J 2008; 42: Calkins H, Reynolds MR, Spector P, et al. Treatment of atrial fibrillation with antiarrhythmic drugs or radiofrequency ablation: two systematic literature reviews and meta-analyses. Circ Arrhythm Electrophysiol 2009;2: Dagres N, Varounis C, Flevari P, et al. Mortality after catheter ablation for atrial fibrillation compared with antiarrhythmic drug therapy. A meta-analysis of randomized trials. Am Heart J 2009;158: Hunter RJ, McCready J, Diab I, et al. Maintenance of sinus rhythm with an ablation strategy in patients with atrial fibrillation is associated with a lower risk of stroke and death. Heart 2012;98: Lin YJ, Chao TF, Tsao HM, et al. Successful catheter ablation reduces the risk of cardiovascular events in atrial fibrillation patients with CHA 2 DS 2 -VASc risk score of 1 and higher. Europace 2013;15: Cappato R, Calkins H, Chen SA, et al. Prevalence and causes of fatal outcome in catheter ablation of atrial fibrillation. J Am Coll Cardiol 2009;53: Arbelo E, Brugada J, Hindricks G, et al.; Atrial Fibrillation Ablation Pilot Study Investigators. ESC-EURObservational Research Programme: the Atrial Fibrillation Ablation Pilot Study, conducted by the European Heart Rhythm Association. Europace 2012; 14: Nichol G, McAlister F, Pham B, et al. Meta-analysis of randomised controlled trials of the effectiveness of antiarrhythmic agents at promoting sinus rhythm in patients with atrial fibrillation. Heart 2002;87: Santangeli P, Giglio AF, Di Biase L, Natale A. L ablazione transcatetere come terapia di prima linea della fibrillazione atriale: analisi delle attuali evidenze. G Ital Cardiol 2013;14: Cosedis Nielsen J, Johannessen A, Raatikainen P, et al. Radiofrequency ablation as initial therapy in paroxysmal atrial fibrillation. N Engl J Med 2012;367: Morillo C, Verma A, Kuck KH, et al. Radiofrequency ablation vs antiarrhythmic drugs as first-line treatment of symptomatic atrial fibrillation (RAAFT 2). [abstract]. Heart Rhythm 2012;9: Leong-Sit P, Zado E, Callans DJ, et al. Efficacy and risk of atrial fibrillation ablation before 45 years of age. Circ Arrhythm Electrophysiol 2010;3: Lee G, Sparks PB, Morton JB et al. Low risk of major complications associated with pulmonary vein antral isolation for atrial fibrillation: results of 500 consecutive ablation procedures in patients with low prevalence of structural heart disease from a single center. J Cardiovasc Electrophysiol 2011;22: Burkhardt JD, Di Biase L, Natale A. Long-standing persistent atrial fibrillation: the metastatic cancer of electrophysiology. J Am Coll Cardiol 2012;60: Tale editoriale descrive la fibrillazione atriale come un processo evolutivo e l importanza della precocità del trattamento. 44. Sweeney MO, Hellkamp AS, Ellenbogen KA, et al.; MOde Selection Trial Investigators. Adverse effect of ventricular pacing on heart failure and atrial fibrillation among patients with normal baseline QRS duration in a clinical trial of pacemaker therapy for sinus node dysfunction. Circulation 2003; 107: Sweeney MO, Hellkamp AS. Heart failure during cardiac pacing. Circulation 2006;113: Wood MA, Brown-Mahoney C, Kay GN, Ellenbogen KA. Clinical outcomes after ablation and pacing therapy for atrial fibrillation: a meta-analysis. Circulation 2000; 101: Chatterjee NA, Upadhyay GA, Ellenbogen KA, McAlister FA, Choudhry NK, Singh JP. Atrioventricular nodal ablation in atrial fibrillation: a meta-analysis and systematic review. Circ Arrhythm Electrophysiol 2012; 5: Khan MN, Jais P, Cummings J, et al.; PA- BA-CHF Investigators. Pulmonary-vein isolation for atrial fibrillation in patients with heart failure. N Engl J Med 2008;359: McMurray JJ, Adamopoulos S, Anker SD, et al. ESC Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure 2012: The Task Force for the Diagnosis and Treatment of Acute and Chronic Heart Failure 2012 of the European Society of Cardiology. Developed in collaboration with the Heart Failure Association (HFA) of the ESC. Eur Heart J 2012;33: Tops LF, Schalij MJ, Bax JJ. The effects of right ventricular apical pacing on ventricular function and dyssynchrony implications for therapy. J Am Coll Cardiol 2009;54: Hsu LF, Jais P, Sanders P, et al. Catheter ablation for atrial fibrillation in congestive heart failure. N Engl J Med 2004;351: Efremidis M, Sideris A, Xydonas S, et al. Ablation of atrial fibrillation in patients with heart failure: reversal of atrial and ventricular remodelling. Hellenic J Cardiol 2008;49: Gentlesk PJ, Sauer WH, Gerstenfeld EP, et al. Reversal of left ventricular dysfunction following ablation of atrial fibrillation. J Cardiovasc Electrophysiol 2007;18: Tondo C, Mantica M, Russo G, et al. Pulmonary vein vestibule ablation for the control of atrial fibrillation in patients with impaired left ventricular function. Pacing Clin Electrophysiol 2006;29:

Approccio al paziente con fibrillazione atriale. Clinica Medica

Approccio al paziente con fibrillazione atriale. Clinica Medica Approccio al paziente con fibrillazione atriale Clinica Medica Elementi essenziali Irregolarmente irregolare Frequenza cardiaca di solito elevata Spesso associata con cardiopalmo (esordio acuto) o facile

Dettagli

ABLAZIONE TRANSCATETERE nella fibrillazione atriale. indicazioni e complicanze

ABLAZIONE TRANSCATETERE nella fibrillazione atriale. indicazioni e complicanze ABLAZIONE TRANSCATETERE nella fibrillazione atriale indicazioni e complicanze CPSE Bonetti Maria Grazia Servizio di cardiologia interventistica Cardiologia Universitaria Ospedale S. Giovanni Battista -

Dettagli

Dott. R. Nangah UOC Cardiologia ULSS 4 Veneto Orientale Direttore Dott. F. Di Pede

Dott. R. Nangah UOC Cardiologia ULSS 4 Veneto Orientale Direttore Dott. F. Di Pede Fibrillazione Atriale: antiaritmici e anticoagulanti a vita però l ablazione può risolvere tutto. Dott. R. Nangah UOC Cardiologia ULSS 4 Veneto Orientale Direttore Dott. F. Di Pede La Prevalenza della

Dettagli

IN QUALI CASI LA FIBRILLAZIONE ATRIALE STABILE E REFRATTARIA SUGGERISCE ABLAZIONE ELETTRICA?

IN QUALI CASI LA FIBRILLAZIONE ATRIALE STABILE E REFRATTARIA SUGGERISCE ABLAZIONE ELETTRICA? IN QUALI CASI LA FIBRILLAZIONE ATRIALE STABILE E REFRATTARIA SUGGERISCE ABLAZIONE ELETTRICA? C. Pappone, V. Santinelli Dipartimento di Cardiologia, Reparto di Aritmologia, Università Vita-Salute, Ospedale

Dettagli

CLINICAL QUESTIONS CLINICAL QUESTIONS. Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, settembre

CLINICAL QUESTIONS CLINICAL QUESTIONS. Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, settembre Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, 29-30 settembre 2000 Sessione Clinica Evidence-based Clinical Problem Solving 4. Cardiologia Scenario Clinico (1) Il signor Luigi

Dettagli

Ablazione Chirurgica della Fibrillazione Atriale. Prof. Massimo Santini. Dipartimento Cardiovascolare Azienda San Filippo Neri - Roma

Ablazione Chirurgica della Fibrillazione Atriale. Prof. Massimo Santini. Dipartimento Cardiovascolare Azienda San Filippo Neri - Roma Ablazione Chirurgica della Fibrillazione Atriale Prof. Massimo Santini Dipartimento Cardiovascolare Azienda San Filippo Neri - Roma In un editoriale sul New England Journal of Medicine, Braunwald definiva

Dettagli

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza cardiaca (1) Introduzione (1) Età media dei pazienti con insufficienza

Dettagli

A cura di Gianluca Zingarini

A cura di Gianluca Zingarini LE 5 COSE CHE TUTTI I CARDIOLOGI DEVONO SAPERE SU: QUANDO PROPORRE UNA ABLAZIONE TRANSCATETERE DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE E COSA DEVE SAPERE IL PAZIENTE A cura di Gianluca Zingarini 1. L ablazione transcatetere

Dettagli

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche

Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

La Fibrillazione Atriale

La Fibrillazione Atriale IL PRONTO SOCCORSO TRA MENÙ FISSO E PIATTI DI STAGIONE Ferrara, 7 giugno 2014 La Fibrillazione Atriale Giovanni B. Vigna Dipartimento Medico - U.O. Medicina Interna Universitaria Azienda Ospedaliera -

Dettagli

XLIII Congresso Nazionale di Cardiologia Pediatrica

XLIII Congresso Nazionale di Cardiologia Pediatrica XLIII Congresso Nazionale di Cardiologia Pediatrica Ablazione transcatetere con radiofrequenza di vie accessorie sinistre con sistema di mappaggio tridimensionale CARTO 3 in età pediatrica: risultati e

Dettagli

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie

Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Medicina di genere e appropriatezza nel setting della Medicina Generale e Cure Primarie Dr Marchi Rita Medico di Medicina Generale Presidente S.I.M.G di Ferrara 24 settembre 2016 Dati ISTAT 2012-2013,

Dettagli

U.O.C di Cardiologia II^ Università di Napoli A.O. Monaldi Prof. M. G. Russo

U.O.C di Cardiologia II^ Università di Napoli A.O. Monaldi Prof. M. G. Russo U.O.C di Cardiologia II^ Università di Napoli A.O. Monaldi Prof. M. G. Russo Tachicardia da rientro intra-atriale post-incisionale: efficacia e sicurezza della terapia antiaritmica in un singolo centro

Dettagli

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

Fattori di rischio comuni a uomini e donne Uomini e donne: affari di cuore Varese, 3 Dicembre 2014 Fattori di rischio comuni a uomini e donne Andrea M. Maresca Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi dell Insubria

Dettagli

Defibrillatore sottocutaneo: quali indicazioni?

Defibrillatore sottocutaneo: quali indicazioni? Defibrillatore sottocutaneo: quali indicazioni? M. Tritto U.O.C. di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione Istituto Clinico Humanitas Mater Domini Castellanza (VA) Efficacia dell ICD: studi clinici in

Dettagli

Gli statement prodotti dal gruppo di lavoro si fondano essenzialmente sui risultati dello studio RE-LY e delle sue sub-analisi

Gli statement prodotti dal gruppo di lavoro si fondano essenzialmente sui risultati dello studio RE-LY e delle sue sub-analisi Gli statement prodotti dal gruppo di lavoro si fondano essenzialmente sui risultati dello studio RE-LY e delle sue sub-analisi TOPIC N 1 Sottostudio RE-LY cardioversione elettrica PREMESSA Nel sottostudio

Dettagli

Fibrillazione atriale in PS. Fibrillazione atriale in PS

Fibrillazione atriale in PS. Fibrillazione atriale in PS Fibrillazione atriale in PS Fibrillazione atriale in PS Dr Gianni Galastri UOS Medicina d urgenza ospedale del Casentino Bibbiena 11.6.2010 Entita del problema In Italia tra l 1 ed il 2 % della popolazione

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli

F. Gaita, D. Castagno, M. Anselmino

F. Gaita, D. Castagno, M. Anselmino 31-2013_31-2013 18/02/13 11.54 Pagina 291 Qual è il ruolo dell ablazione transcatetere della fibrillazione atriale nei pazienti con scompenso cardiaco? F. Gaita, D. Castagno, M. Anselmino divisione di

Dettagli

Asymptomatic and symptomatic children with ventricular preexcitation: clinical and instrumental management

Asymptomatic and symptomatic children with ventricular preexcitation: clinical and instrumental management Asymptomatic and symptomatic children with ventricular preexcitation: clinical and instrumental management G. FAZIO, C. Mossuto, I. Basile, F. Gennaro, L. D Angelo, C. Visconti, F. Ferrara, G. Novo, S.

Dettagli

Fibrillazione atriale Il trattamento

Fibrillazione atriale Il trattamento Fibrillazione atriale Il trattamento Claudio Pratola Ferrara, 24/09/2011 Razionale: Eterogeneità NORMAL HEART Acute Irritation Lone Endoocrine Problems Conduction Alterations Interatrial Sick-sinus syndrome

Dettagli

La prevenzione del tromboembolismo nella fibrillazione atriale non valvolare: cosa offrono i nuovi anticoagulanti orali

La prevenzione del tromboembolismo nella fibrillazione atriale non valvolare: cosa offrono i nuovi anticoagulanti orali La prevenzione del tromboembolismo nella fibrillazione atriale non valvolare: cosa offrono i nuovi anticoagulanti orali Sabato 16 novembre 2013 Hotel Tonnara di Bonagia Valderice (TP) Presidente del Congresso

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON PATOLOGIA ARITMICA

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON PATOLOGIA ARITMICA ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON PATOLOGIA ARITMICA Samuela COSTANTINO S.C.Cardiologia U Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino ARITMIA L'aritmia è l'alterazione

Dettagli

QUALE FREQUENZA TENERE NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE? I RISULTATI SORPRENDENTI DELLO STUDIO RACE II

QUALE FREQUENZA TENERE NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE? I RISULTATI SORPRENDENTI DELLO STUDIO RACE II Rel. 29/2011 28-01-2011 9:08 Pagina 29 QUALE FREQUENZA TENERE NELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE? I RISULTATI SORPRENDENTI DELLO STUDIO RACE II P. Delise, G. Allocca, N. Sitta Unità Operativa di Cardiologia,

Dettagli

Le Linee Guida ALS ERC del 2015 non contengono sostanziali cambiamenti rispetto alle precedenti linee guida ERC pubblicate nel 2010

Le Linee Guida ALS ERC del 2015 non contengono sostanziali cambiamenti rispetto alle precedenti linee guida ERC pubblicate nel 2010 I Farmaci Tommaso Pellis Anestesia, Terapia Intensiva e C.O. 118 AAS 5 Friuli Occidentale Ospedale Santa Maria degli Angeli Pordenone Direttore: F. Bassi thomas.pellis@gmail.com COI: Nessuno Le Linee Guida

Dettagli

Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Prevenzione secondaria: terapia farmacologica a lungo termine Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento Per migliorare l implementazione delle misure di prevenzione secondaria

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI DRONEDARONE ATC C01BD (MULTAQ ) Presentata da: Dott. Carlo Lai P.O. SS Trinità ASL 8 di Cagliari In data novembre 2010 Per le seguenti motivazioni (sintesi): Trattamento

Dettagli

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari

Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Revisione Cochrane 2016 Colchicina nella prevenzione degli eventi cardiovascolari Hemkens LG, Ewald H, Gloy VL, et al. Colchicine for prevention of cardiovascular events. Cochrane Database Syst Rev 2016;1:CD011047.

Dettagli

Capitolo 3.2. La valutazione economica dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NOACs) nella prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale (SPAF)

Capitolo 3.2. La valutazione economica dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NOACs) nella prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale (SPAF) La valutazione economica dei Nuovi Anticoagulanti Orali (NOACs) nella prevenzione di ictus in pazienti con fibrillazione atriale (SPAF) Analisi di Budget Impact a livello nazionale e regionale 159 Analisi

Dettagli

Aritmie ipercinetiche: meccanismi e trattamento. Tachicardie parossistiche sopraventricolari. Renato Ometto

Aritmie ipercinetiche: meccanismi e trattamento. Tachicardie parossistiche sopraventricolari. Renato Ometto ritmie ipercinetiche: meccanismi e trattamento Tachicardie parossistiche sopraventricolari Renato Ometto Tachicardie Sopraventricolari Classificazione I. Tachicardia sinusale a. Fisiologica b. Non fisiologica:

Dettagli

Scompenso Cardiaco tra Ormoni e Clinica 5 Marzo 2010

Scompenso Cardiaco tra Ormoni e Clinica 5 Marzo 2010 Scompenso Cardiaco tra Ormoni e Clinica 5 Marzo 2010 Diagnostica strumentale nello scompenso cardiaco Dott.ssa Benedetta Thiébat Premessa: la diagnosi di scompenso cardiaco è una diagnosi CLINICA! Ma l

Dettagli

IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA. Francesco Fattirolli

IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA. Francesco Fattirolli Quali novità terapeutiche per il paziente con cardiopatia ischemica cronica? IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA Francesco

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE NEI PAZIENTI MOLTO ANZIANI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE: È REALMENTE SICURA?

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE NEI PAZIENTI MOLTO ANZIANI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE: È REALMENTE SICURA? UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO di MEDICINA - DIMED - CLINICA GERIATRICA Granziera S, Marigo L, Bertozzo G, Rossi K, Petruzzellis F, Gesmundo A, Infante T, Pletti S, Simioni F, Nante G, Manzato

Dettagli

LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È

LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È LA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COS È La fibrillazione atriale è l aritmia più comune nella popolazione. Durante la il ritmo del cuore non è più controllato dalla normale centralina (il nodo del seno), ma da

Dettagli

La Radioterapia nel trattamento delle metastasi ossee: sempre la frazione unica? PierCarlo Gentile

La Radioterapia nel trattamento delle metastasi ossee: sempre la frazione unica? PierCarlo Gentile La Radioterapia nel trattamento delle metastasi ossee: sempre la frazione unica? PierCarlo Gentile 90% dei pazienti affetti da neoplasie riferisce la comparsa di una sintomatologia algica associata. EBRT

Dettagli

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta

Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie

Dettagli

La fibrillazione atriale: un epidemia nel prossimo futuro? Giuseppe De Angelis

La fibrillazione atriale: un epidemia nel prossimo futuro? Giuseppe De Angelis UPDATE NEL MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE: COSA C ÈC ANCORA DA DIRE? La fibrillazione atriale: un epidemia nel prossimo futuro? Giuseppe De Angelis Responsabile del Servizio di Emodinamica Cardiovascolare

Dettagli

Occlusioni Croniche Coronariche: nuove tecnologie

Occlusioni Croniche Coronariche: nuove tecnologie CASI CLINICI in Cardiologia Interventistica NOVENTA DI PIAVE (VE), SABATO 21 GENNAIO 2017 Guerra Elena U.O.C Cardiologia, San Donà di Piave Elena.Guerra@ulss10.veneto.it Occlusioni Croniche Coronariche:

Dettagli

Il destino dei pazienti con recidiva di FA dopo ablazione del substrato. N. Bottoni

Il destino dei pazienti con recidiva di FA dopo ablazione del substrato. N. Bottoni Tigullio Cardiologia 2012 16-18 febbraio 2012 Fibrillazione atriale: verso un approccio più appropriato: Il destino dei pazienti con recidiva di FA dopo ablazione del substrato N. Bottoni U.O. Cardiologia

Dettagli

Fibrillazione atriale e fattori di rischio

Fibrillazione atriale e fattori di rischio Ipertensione, Dislipidemie, Inquinamento atmosferico, BPCO, Rimodellamento cardiovascolare, Fibrillazione atriale Varese, 28 Novembre 2014 Fibrillazione atriale e fattori di rischio Andrea M. Maresca Dipartimento

Dettagli

L ablazione della Fibrillazione Atriale: Esperienza di Novara

L ablazione della Fibrillazione Atriale: Esperienza di Novara L ablazione della Fibrillazione Atriale: Esperienza di Novara Eraldo Occhetta SSD Elettrofisiologia e Cardiostimoalzione Dipartimento Cardiovascolare AOU Maggiore della Carità Novara Ecg di Fibrillazione

Dettagli

Elettrocardiogramma. Pulsus Inaequalis et Irregularis Einthoven W. Le télécardiogramme. Arch Int Physiol 1906;4:

Elettrocardiogramma. Pulsus Inaequalis et Irregularis Einthoven W. Le télécardiogramme. Arch Int Physiol 1906;4: Elettrocardiogramma Pulsus Inaequalis et Irregularis Einthoven W. Le télécardiogramme. Arch Int Physiol 1906;4:132 164. Fibrillazione atriale: definizione Aritmia caratterizzata da una rapida e disordinata

Dettagli

I piani terapeutici regionali e l appropriatezza d uso dei NAO

I piani terapeutici regionali e l appropriatezza d uso dei NAO I piani terapeutici regionali e l appropriatezza d uso dei NAO Giulio Formoso Anna Maria Marata ISS, 14 luglio 2016 Servizio Assistenza Territoriale Area Farmaco e Dispositivi Medici 1. Il contesto: studi

Dettagli

L ABLAZIONE ANTIARITMICA AL TRAGUARDO DEI TRENT ANNI. QUANDO SI DEVE E QUANDO SI PUO.

L ABLAZIONE ANTIARITMICA AL TRAGUARDO DEI TRENT ANNI. QUANDO SI DEVE E QUANDO SI PUO. Rel. 10/2009 13-02-2009 16:17 Pagina 105 L ABLAZIONE ANTIARITMICA AL TRAGUARDO DEI TRENT ANNI. QUANDO SI DEVE E QUANDO SI PUO. C. Pappone, V. Santinelli Dipartimento di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione

Dettagli

L attività meccanica atriale è inefficacie e viene a mancare il contributo atriale al riempimento ventricolare.

L attività meccanica atriale è inefficacie e viene a mancare il contributo atriale al riempimento ventricolare. Fibrillazione Atriale : Difficile identificazione delle Onde P in un tracciato con complessi ventricolari ad intervalli variabili. Intervallo RR variabile. Onda P sostituita da due o più ondulazioni (

Dettagli

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE.

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Renato Bertini Malgarini, Giuseppe Pimpinella, Luca Pani 10 dicembre 2012- Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

PROCESSO AI GRANDI TRIAL. Lo studio PALLAS. Cardiologia, Ospedale S. Chiara, Trento 2

PROCESSO AI GRANDI TRIAL. Lo studio PALLAS. Cardiologia, Ospedale S. Chiara, Trento 2 PROCESSO AI GRANDI TRIAL Lo studio PALLAS Marcello Disertori 1, Fiorenzo Gaita 2, in collaborazione con Alessandro Blandino 2 ed Elisabetta Toso 2 1 Cardiologia, Ospedale S. Chiara, Trento 2 S.C. di Cardiologia

Dettagli

Il defibrillatore impiantabile e la terapia resincronizzante

Il defibrillatore impiantabile e la terapia resincronizzante Il defibrillatore impiantabile e la terapia resincronizzante Carlo Budano Struttura Complessa Cardiologia Ospedaliera Azienda Ospedaliera S.G. Battista, Molinette di Torino Fin dall antichità i grandi

Dettagli

SSD Cardiologia SCD Ematologia AORN Santobono Pausilipon Napoli

SSD Cardiologia SCD Ematologia AORN Santobono Pausilipon Napoli SSD Cardiologia SCD Ematologia AORN Santobono Pausilipon Napoli Anthracycline-induced cardiomyopathy in paediatric patients: early echocardiographic detection and long term follow-up after early treatment

Dettagli

Commissione Regionale Farmaco LAPATINIB

Commissione Regionale Farmaco LAPATINIB Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1540/2006 e D.G.R. 490 dell 11 aprile 2011) Documento relativo a: LAPATINIB Settembre 2011 Indicazioni registrate Lapatinib Il lapatinib ha ricevuto la seguente estensione

Dettagli

Università degli Studi di Milano

Università degli Studi di Milano Università degli Studi di Milano Master in Assistenza infermieristica in area cardiovascolare Percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale al paziente con Defibrillatore Cardiaco Impiantabile: dall'assistenza

Dettagli

Epidemiologia e clinica della fibrillazione atriale

Epidemiologia e clinica della fibrillazione atriale Epidemiologia e clinica della fibrillazione atriale Gianfranco Ciaramitaro, MD, Ph.D Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone Atrial fibrillation is the most common arrhythmia of clinical

Dettagli

L aggiornamento pubblicato nel marzo del 2007 è stato integrato con la pubblicazione della prima lista di farmaci essenziali ad uso pediatrico

L aggiornamento pubblicato nel marzo del 2007 è stato integrato con la pubblicazione della prima lista di farmaci essenziali ad uso pediatrico Nel 1977, l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica il primo report sui farmaci essenziali. Indicato con l acronimo WHO TRS 615, il report tecnico costituisce la prima lista di farmaci essenziali

Dettagli

Dr. Francesco Santarelli U.O.C. di Cardiologia-UTIC-Emodinamica Ospedale civile di Teramo

Dr. Francesco Santarelli U.O.C. di Cardiologia-UTIC-Emodinamica Ospedale civile di Teramo Dr. Francesco Santarelli U.O.C. di Cardiologia-UTIC-Emodinamica Ospedale civile di Teramo Sabato 9 maggio 2015 Il sistema elettrico del cuore Il cuore è dotato di un sistema elettrico interno deputato

Dettagli

QUALI NOVITA NELLE RECENTI LINEE GUIDA DELLA INSUFFICIENZA CARDIACA?

QUALI NOVITA NELLE RECENTI LINEE GUIDA DELLA INSUFFICIENZA CARDIACA? QUALI NOVITA NELLE RECENTI LINEE GUIDA DELLA INSUFFICIENZA CARDIACA? Dott. Cesare Albanese si dichiara assenza di conflitto di interessi LE PRINCIPALI NOVITA RISPETTO ALLE LINEE GUIDA ESC DEL 2012 (I)

Dettagli

Fibrillazione atriale e pazienti diabetici che richiedono insulina

Fibrillazione atriale e pazienti diabetici che richiedono insulina Fibrillazione atriale e pazienti diabetici che richiedono insulina Fibrillazione atriale, i pazienti diabetici che richiedono insulina presentano un aumentato rischio di ictus e embolia sistemica I pazienti

Dettagli

Quando le aritmie complicano lo scompenso cardiaco

Quando le aritmie complicano lo scompenso cardiaco Quando le aritmie complicano lo scompenso cardiaco Nel suo decorso, negli anni, lo scompenso cardiaco si complica spesso a causa di anomalie del ritmo cardiaco. Queste anomalie possono avere origine atriale,

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

Una Medicina su Misura

Una Medicina su Misura 2 aprile 2011 Una Medicina su Misura Ogni paziente ha la sua Malattia Dott.ssa Sara Mazzoldi Una Medicina su Misura per In questa parte prenderemo in esame 3 tipi di pazienti: paziente con diabete mellito

Dettagli

Ablazione di FA nella FA non parossistica: Avanti tutta!

Ablazione di FA nella FA non parossistica: Avanti tutta! 12 Congresso Nazionale AIAC, Bologna 12/14 Marzo 2015 Ablazione di FA nella FA non parossistica: Avanti tutta! Antonio Raviele, MD, FESC, FHRS Presidente ALFA Alleanza per la Lotta alla Fibrillazione Atriale,

Dettagli

Quando eseguire l ecografia dell aorta? Perché durante un ecocardiogramma?

Quando eseguire l ecografia dell aorta? Perché durante un ecocardiogramma? Quando eseguire l ecografia dell aorta? Perché durante un ecocardiogramma? A. Sulla e R. Lumare Unità Operativa di Cardiologia UTC P.O. San Giovanni di Dio Crotone ncontri Pitagorici di Cardiologia 2012

Dettagli

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione? Il maggiore errore commesso da molti medici è rappresentato dal tentare di curare il corpo senza occuparsi della mente. La mente ed il corpo sono un tutt unico. Così recitava nel 400 ac Ippocrate. E esperienza

Dettagli

I PER [CORSI] AME. 1 Corso nazionale di aggiornamento AME. PerCorso Ipertensione e complicanze vascolari nel diabete 2

I PER [CORSI] AME. 1 Corso nazionale di aggiornamento AME. PerCorso Ipertensione e complicanze vascolari nel diabete 2 I PER [CORSI] AME 1 Corso nazionale di aggiornamento AME PerCorso Ipertensione e complicanze vascolari nel diabete 2 Anti-aggreganti e anti-coagulanti nel diabetico: quando e come Take home messages Alberto

Dettagli

COCIS Aritmie cardiache e condizioni cliniche potenzialmente aritmogene

COCIS Aritmie cardiache e condizioni cliniche potenzialmente aritmogene 1989 COCIS 2009 Classificazione degli sport Lo screening cardiologico dell atleta Aritmie cardiache e condizioni potenzialmente aritmogene Cardiopatie congenite e valvolari acquisite Cardiomiopatie, miocarditi

Dettagli

Diabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano

Diabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano Diabete e cardiopatia ischemica cronica Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano Cardiopatia ischemica stabile e Angina: dimensioni del problema! 17 milioni di adulti

Dettagli

Estra3o dalle Nuove Linee Guida ESC/EACTS 2016 sul tra3amento della fibrillazione atriale

Estra3o dalle Nuove Linee Guida ESC/EACTS 2016 sul tra3amento della fibrillazione atriale Estra3o dalle Nuove Linee Guida ESC/EACTS 2016 sul tra3amento della fibrillazione atriale Estra=o a cura di: Stefano enussi Traduzione a cura di: Elena Puci=a Si ringraziano inoltre: per il supporto Pamela

Dettagli

ULTRAFILTRAZIONE NELLO SCOMPENSO CARDIACO, UNA NUOVA OPPORTUNITA PROTOCOLLO OPERATIVO DELL OSPEDALE DI AOSTA

ULTRAFILTRAZIONE NELLO SCOMPENSO CARDIACO, UNA NUOVA OPPORTUNITA PROTOCOLLO OPERATIVO DELL OSPEDALE DI AOSTA SCOMPENSO CARDIACO TRA ORMONI E CLINICA AOSTA 5 MARZO 2010 ULTRAFILTRAZIONE NELLO SCOMPENSO CARDIACO, UNA NUOVA OPPORTUNITA PROTOCOLLO OPERATIVO DELL OSPEDALE DI AOSTA ALESSANDRO LISI S.C. MEDICINA GENERALE

Dettagli

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia

Dettagli

IL LASER ENDOVASCOLARE. G. SPREAFICO Padova

IL LASER ENDOVASCOLARE. G. SPREAFICO Padova IL LASER ENDOVASCOLARE G. SPREAFICO Padova Quale era la nostra esperienza prima dell introduzione del laser endovenoso Chirurgia tradizionale in anestesia spinale selettiva o sedazione profonda, in day

Dettagli

R N, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY; 2 P H D M D, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY.

R N, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY; 2 P H D M D, E. O. O S P E D A L I G A L L I E R A, G E N O VA, I TA LY. Controllo ecografico del posizionamento del catetere venoso centrale e individuazione dello pneumotorace post procedura eseguito dall'infermiere in terapia intensiva: un'alternativa alla radiografia del

Dettagli

La Fibrillazione Atriale nel Pronto Soccorso

La Fibrillazione Atriale nel Pronto Soccorso Centro Medico Culturale G. Marani La Fibrillazione Atriale:Up To Date Verona, 17 Giugno 2006 La Fibrillazione Atriale nel Pronto Soccorso G. Dellagiacoma, L. Filippozzi, A. Bonora, C. Pistorelli Pronto

Dettagli

LO SCOMPENSO CARDIAC0

LO SCOMPENSO CARDIAC0 CARDIAC0 A cura di Dott. Giuseppe Vergara Coordinatore del Dipartimento Cardiovascolare del Trentino Direttore della Divisione di Cardiologia dell Ospedale S.Maria del Carmine di Rovereto LA POMPA SCOMPENSO

Dettagli

La terapia medica per la DE è sicura? Francesco Varvello

La terapia medica per la DE è sicura? Francesco Varvello La terapia medica per la DE è sicura? Francesco Varvello vietati ai cardiopatici inducono dipendenza pericolosi per il cuore sostanze dopanti sono stati segnalati gravi eventi cardiovascolari, inclusi

Dettagli

TAVI. Primo impianto umano Pericardio bovino STENT IN ACCIAIO. Dott. Alain Cribier. Delivery 24 Fr.

TAVI. Primo impianto umano Pericardio bovino STENT IN ACCIAIO. Dott. Alain Cribier. Delivery 24 Fr. La terapia della SAO in pazienti ad elevato rischio chirurgico e stata modificata negli ultimi dieci anni grazie alla sostituzione della valvola aortica trans-catetere (TAVI) La TAVI e considerata una

Dettagli

Le Malattie Cardiovascolari:

Le Malattie Cardiovascolari: Le Malattie Cardiovascolari: -le proporzioni del problema - il substrato biologico Prof. Plinio Fabiani 23/10/2008 Interesse sulle malattie CV Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa più importante

Dettagli

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1 ECOCARDIOGRAFIA CLINICA EVENTO N. 401 53445 ED. 1 1 Giornata Mercoledì 06 Marzo 2013 09,00-11,00 - Serie di Relazioni su Tema Preordinato Principi di fisica degli ultrasuoni ed anatomia ecocardiografica

Dettagli

Studio PPP (Progetto Prevenzione Primaria)

Studio PPP (Progetto Prevenzione Primaria) Studio PPP (Progetto Prevenzione Primaria) Lancet 2001; 387:89-95 Low-dose aspirin and vitamin E in people at cardiovascular risk: randomised trial in general practice. Piccole dosi di ASA e vitamina E

Dettagli

L'aspirina attenua gli effetti benefici degli ACE-inibitori in pazienti anziani con scompenso cardiaco?

L'aspirina attenua gli effetti benefici degli ACE-inibitori in pazienti anziani con scompenso cardiaco? L' attenua gli effetti benefici degli ACE-inibitori in pazienti anziani con scompenso cardiaco? C. Pedone 1, E. Cecchi 2, R. Matucci 2, M. Pahor 3, L. Carosella 1, A. Mugelli 2, R. Bernabei 1 per il Gruppo

Dettagli

LE 5 COSE CHE TUTTI I CARDIOLOGI DEVONO SAPERE SU: CHE COSA SI DEVE CONTROLLARE NEL FOLLOW-UP DEI DISPOSITIVI CRT

LE 5 COSE CHE TUTTI I CARDIOLOGI DEVONO SAPERE SU: CHE COSA SI DEVE CONTROLLARE NEL FOLLOW-UP DEI DISPOSITIVI CRT LE 5 COSE CHE TUTTI I CARDIOLOGI DEVONO SAPERE SU: CHE COSA SI DEVE CONTROLLARE NEL FOLLOW-UP DEI DISPOSITIVI CRT A cura di Donato Melissano Il controllo del paziente portatore di un dispositivo impiantabile

Dettagli

Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione

Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Gestione clinica integrata dello scompenso cardiaco dalla fase acuta alla dimissione Dr.ssa Valentina Valeriano Ospedale Sandro Pertini Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Direttore Dr. F.R. Pugliese

Dettagli

Dott. Andrea Limiti. Terapia eseguita: COUMADIN 5, SINTROM 4, SINTROM 1, Sede di esecuzione procedura/referente: VALUTAZIONE PRELIMINARE

Dott. Andrea Limiti. Terapia eseguita: COUMADIN 5, SINTROM 4, SINTROM 1, Sede di esecuzione procedura/referente: VALUTAZIONE PRELIMINARE TERAPIA PONTE (TP ) IN PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE ( TAO ) Sig./Sig.ra:, Data: Diagnosi per la quale viene eseguita TAO: Terapia eseguita: COUMADIN 5, SINTROM 4, SINTROM 1, CHA 2 DS 2 -VASc

Dettagli

Aritmie ventricolari nel bambino e nell adolescente Silvia Favilli AOU Meyer, Firenze

Aritmie ventricolari nel bambino e nell adolescente Silvia Favilli AOU Meyer, Firenze Aritmie ventricolari nel bambino e nell adolescente Silvia Favilli AOU Meyer, Firenze Aritmie ventricolari nel bambino e nell adolescente Dimensioni del problema La prospettiva del Medico dell Emergenza

Dettagli

Le malattie cardiovascolari costituiscono la più importante causa di morte nel mondo e la loro elevata crescente prevalenza incide, anche in Italia,

Le malattie cardiovascolari costituiscono la più importante causa di morte nel mondo e la loro elevata crescente prevalenza incide, anche in Italia, Le malattie cardiovascolari costituiscono la più importante causa di morte nel mondo e la loro elevata crescente prevalenza incide, anche in Italia, sulla salute pubblica, sulle risorse sanitarie ed economiche.

Dettagli

Il ruolo del sensore di forza nell ablazione di FA: in quali pazienti e con quali risultati? Dr. Diego Vaccari ULSS 8 Montebelluna (TV) -Italy

Il ruolo del sensore di forza nell ablazione di FA: in quali pazienti e con quali risultati? Dr. Diego Vaccari ULSS 8 Montebelluna (TV) -Italy Il ruolo del sensore di forza nell ablazione di FA: in quali pazienti e con quali risultati? Dr. Diego Vaccari ULSS 8 Montebelluna (TV) -Italy La nostra mente si convince che ciò che vede corrisponda alla

Dettagli

PREVENZIONE SECONDARIA

PREVENZIONE SECONDARIA PREVENZIONE SECONDARIA dell ictus ischemico N. Lovera, Neurologia, Ospedale G. Bosco Dalla malattia al..futuro Consapevolezza Pregiudizi Affollamento terapeutico Pericolosità dei farmaci Identificazione

Dettagli

Bergamo, 06 Giugno Dr.ssa Chiricosta

Bergamo, 06 Giugno Dr.ssa Chiricosta Progetto INFOLOGIC : Interazioni farmacologiche evitabili tra i farmaci prescritti in regime di SSN ai pazienti in politerapia, affetti da patologie croniche Bergamo, 06 Giugno 2014 - Dr.ssa Chiricosta

Dettagli

LE NUOVE SFIDE DELLA SANITÀ INTEGRATIVA Michele Carpinetti. Vademecum tra cibi e diete Franco Fraioli

LE NUOVE SFIDE DELLA SANITÀ INTEGRATIVA Michele Carpinetti. Vademecum tra cibi e diete Franco Fraioli Periodico Trimestrale della Cassa Assistenza Sanitaria dei Quadri del Terziario, Commercio, Turismo e Servizi Vademecum tra cibi e diete Franco Fraioli Ecco le nuove frontiere della cardiologia moderna

Dettagli

Insufficienza cardiaca cronica (ICC)

Insufficienza cardiaca cronica (ICC) Insufficienza cardiaca cronica (ICC) Dr. med Nicola Ferrari Medico capoclinica CCT 19 novembre 2011 Classi funzionali NYHA (New York Heart Association) Parametro di giudizio: sintomo Dispnea 1 2 3 4 Nessuna

Dettagli

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti Operetta (non proprio comica) in due atti ATTO PRIMO 1. il quesito ATTO SECONDO 5. il quesito ATTO PRIMO 4. la risposta Il caso clinico ATTO PRIMO 2. il PICO ATTO SECONDO 6. la risposta ATTO PRIMO 3. la

Dettagli

JOURNAL CLUB 8 Maggio Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici

JOURNAL CLUB 8 Maggio Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici JOURNAL CLUB 8 Maggio 2014 Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici 2 Background Farmaci antipsicotici prima linea d intervento nella Schizofrenia Vantaggi: -Riduzione sintomatologia

Dettagli

Quale ruolo oggi dei farmaci antiaritmici nei pazienti con fibrillazione atriale ricorrente senza una cardiopatia rilevante?

Quale ruolo oggi dei farmaci antiaritmici nei pazienti con fibrillazione atriale ricorrente senza una cardiopatia rilevante? POINT BREAK Quale ruolo oggi dei farmaci antiaritmici nei pazienti con fibrillazione atriale ricorrente senza una cardiopatia rilevante? Paolo Alboni Sezione di Cardiologia, Ospedale Privato Quisisana,

Dettagli

La fibrillazione atriale nel giovane

La fibrillazione atriale nel giovane La fibrillazione atriale nel giovane Massimo Tritto Laboratorio di Elettrofisiologia, Istituto Clinico Mater Domini, Castellanza (VA) Indirizzo per la corrispondenza: Dott. Massimo Tritto Istituto Clinico

Dettagli

V = vascolari I = infiammatorie * T = traumi A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche I = idiopatiche N = neoplastiche D = degenerative

V = vascolari I = infiammatorie * T = traumi A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche I = idiopatiche N = neoplastiche D = degenerative MALATTIE DELL ENDOCARDIO Prof. Carlo Guglielmini Malattie dell endocardio V = vascolari I = infiammatorie * T = traumi A = anomalie congenite ** M = malattie metaboliche I = idiopatiche N = neoplastiche

Dettagli

Il monitoraggio a distanza di pace maker e defibrillatori. Esperienza del Mauriziano.

Il monitoraggio a distanza di pace maker e defibrillatori. Esperienza del Mauriziano. Il monitoraggio a distanza di pace maker e defibrillatori. Esperienza del Mauriziano. Andrea Sibona Masi S.C. Cardiologia A.O. Ordine Mauriziano Robotica e Telemedicina in Cardiologia: l applicazione delle

Dettagli

Allegato III. Modifiche ai paragrafi pertinenti del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo

Allegato III. Modifiche ai paragrafi pertinenti del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo Allegato III Modifiche ai paragrafi pertinenti del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglio illustrativo Nota: Queste modifiche ai paragrafi pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche

Dettagli

Fibrillazione atriale parossistica in un paziente con cardiomiopatia ipertrofica

Fibrillazione atriale parossistica in un paziente con cardiomiopatia ipertrofica Fibrillazione atriale GIAC parossistica Volume 4 in Numero un paziente 3 Settembre con cardiomiopatia 2001 ipertrofica IL CASO CLINICO GIAC a comparsa di fibrillazione atriale in un paziente Lcon cardiomiopatia

Dettagli

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro

Diabete e nutrizione artificiale. Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro Diabete e nutrizione artificiale Edoardo Guastamacchia Università degli Studi di Bari A. Moro NUTRIZIONE ARTIFICIALE La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica destinata alle persone in

Dettagli

Le tachicardie a QRS stretto. Attilio Del Rosso

Le tachicardie a QRS stretto. Attilio Del Rosso Le tachicardie a QRS stretto Attilio Del Rosso Definizioni Tachicardia a QRS stretto: Frequenza atriale e/o ventricolare 100 bpm e durata del QRS < 120 ms Tachicardia sopraventricolare: Tachicardia che

Dettagli

ARITMIE IPERCINETICHE: MECCANISMI E TRATTAMENTO DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE

ARITMIE IPERCINETICHE: MECCANISMI E TRATTAMENTO DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA DIVISIONE CLINICIZZATA DI CARDIOLOGIA DIRETTORE: PROF. C. VASSANELLI ARITMIE IPERCINETICHE: MECCANISMI E TRATTAMENTO DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE Dott.ssa Ilaria Nicoletti

Dettagli

Reperti non neoplastici nella colonoscopia di screening

Reperti non neoplastici nella colonoscopia di screening Reperti non neoplastici nella colonoscopia di screening reperti nello screening reperti nello screening Italia survey 2012 adenoma avanzato: 24% carcinoma: 5% patologia non neoplastica:? il quadro clinico

Dettagli