Misurare il benessere: La cultura, elemento fondamentale Annalisa Cicerchia. 29 Gennaio 2014
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1 Misurare il benessere: La cultura, elemento fondamentale Annalisa Cicerchia 29 Gennaio 2014
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3 Il Benessere Equo e Sostenibile Il progetto Istat-Cnel BES - Benessere equo e sostenibile» è un contributo al dibattito internazionale sul superamento del PIL come misura dello sviluppo. Dall interazione proficua fra il CNEL e l ISTAT, si è pervenuti a delimitare una lista di 12 dominii che perimetrano la nozione di benessere : 1. Salute 2. Istruzione e formazione 3. Lavoro e conciliazione tempi di vita 4. Benessere economico 5. Relazioni sociali 6. Politica e istituzioni 7. Sicurezza 8. Benessere soggettivo 9. Paesaggio e patrimonio culturale 10. Ambiente 11. Ricerca e innovazione 12. Qualità dei servizi 3
4 4 Il dominio «istruzione e formazione» - 1 Nel dominio dedicato all istruzione e alla formazione, la cultura si propone come tema centrale. L istruzione, la formazione e il livello di competenze influenzano il benessere delle persone e aprono opportunità altrimenti precluse. Le persone con livello di istruzione più alto hanno un tenore di vita più elevato e hanno maggiori opportunità di trovare lavoro, vivono di più e meglio perché hanno stili di vita più salutari e hanno maggiori opportunità di trovare lavoro in ambienti meno rischiosi. A livelli più elevati di conseguimento in termini di istruzione e formazione corrispondono livelli più elevati di accesso e godimento consapevole dei beni e dei servizi culturali, e una partecipazione attiva al processo di produzione nei settori della cultura e della creatività.
5 Il dominio «istruzione e formazione» - 2 E articolato in 4 dimensioni, che danno origine a 10 indicatori: a) Istruzione formale. Il livello di istruzione della popolazione si può considerare una proxy dello stock di capitale umano disponibile in un paese. b) Formazione continua. Le persone continuano ad acquisire competenze durante tutto l arco della vita, in particolare al lavoro ma anche attraverso le attività svolte nel tempo libero. c) Livelli di competenze realmente acquisite. d) Partecipazione culturale. Rappresenta una fonte importante di apprendimento casuale collocandosi in un continuum con l istruzione e la formazione, e influisce direttamente e positivamente sulla soddisfazione per la vita. 5
6 Il dominio «paesaggio e patrimonio culturale» Il paesaggio è parte integrante del patrimonio culturale, cioè dell eredità storica della collettività. Qui viene considerato sia il contributo del paesaggio sensibile alla qualità della vita degli individui, sia l importanza fondamentale rivestita dall arte e dalla cultura per la crescita del capitale sociale, umano ed economico del paese, nonché le correlazioni con il benessere degli individui connesse alle forme di identificazione e condivisione nel valore del Patrimonio culturale. Nel primo caso, sono utilizzati indicatori soggettivi di percezione dei valori dei luoghi o del loro depauperamento/mantenimento. Per la seconda componente, invece, le misure si riferiscono alla dotazione di beni e alle forme di protezione garantite dal governo pubblico, così da valutare quanto i cittadini possano considerarli come un bene comune, portatore di benessere, nel quale identificarsi e per il quale adoperarsi al fine di garantirne il rispetto e la salvaguardia per le generazioni future.
7 Il dominio «paesaggio e patrimonio culturale» - 2 Gli indicatori 1. Dotazione di risorse del patrimonio culturale 2. Spesa pubblica comunale corrente pro-capite in euro destinata alla gestione del patrimonio culturale (musei, biblioteche e pinacoteche). 3. Indice di abusivismo edilizio 4. Indice di urbanizzazione in aree sottoposte a vincolo paesaggistico 5. Erosione dello spazio rurale da dispersione urbana 6. Erosione dello spazio rurale da abbandono 7. Presenza di paesaggi rurali storici 8. Valutazione della qualità della programmazione dello sviluppo rurale (Psr regionali) in relazione alla tutela del paesaggio: 9. Densità di Verde storico e Parchi urbani di notevole interesse pubblico 10. Consistenza del tessuto urbano storico 11. Insoddisfazione della qualità del paesaggio del luogo di vita 12. Preoccupazione per il deterioramento delle valenze paesaggistiche. 7
8 Indicatori BES E/R: Partecipazione culturale Percentuale di persone di 6 anni e più che, nei 12 mesi precedenti l intervista, hanno svolto tre o più attività sul totale delle persone di 6 anni e più. Le attività considerate sono: si sono recate almeno quattro volte a cinema; almeno una volta rispettivamente a teatro, musei e/o mostre, siti archeologici, monumenti, concerti di musica classica, opera, concerti di altra musica; hanno letto il quotidiano almeno tre volte a settimana; hanno letto almeno quattro libri; hanno visto DVD a casa almeno una volta al mese. 8
9 9 Indicatori BES E/R: spesa comunale per la cultura
10 Indicatori BES E/R: Dotazione di patrimonio culturale 10
11 Indicatori BES: Bologna 11
12 Appunti di lavoro L ultimo dominio attraverso il quale il progetto BES esplora la misurazione del benessere è dedicato ai servizi alla cittadinanza. La scelta è stata quella di puntare ai servizi essenziali (sanità, scuole dell obbligo e asili nido, assistenza sociale, acqua, elettricità, trasporti, gestione dei rifiuti, carceri, ecc.) come descrittori della qualità della vita reale in Italia. La misura del benessere si sposta così ad un livello molto fine della scala territoriale. La maggior parte di questi servizi sono, infatti, erogati dai Comuni. Fra di essi, però, è inutile cercare componenti o indicatori riferiti alla cultura: più che meravigliare, questa decisione deve far meditare sulle priorità istituzionali del paese. 12 Sebbene la promozione della cultura sia compito della Repubblica sancito dalla Costituzione italiana, essa non rientra fra le funzioni essenziali attribuite ai Comuni dall attuale riforma dello Stato in senso federale. Per questo, a mano a mano che le risorse di spesa si riducono, è inevitabile che le amministrazioni si concentrino sulle loro funzioni essenziali, disimpegnandosi progressivamente da quelle, oggi considerate accessorie, della cultura, che si sono tradotte, in questi anni, in una migliore della qualità della vita, specialmente nei centri piccoli e piccolissimi, in biblioteche di pubblica lettura aperte tutta la settimana, in musei comunali capaci di offrire spazi di qualità, in attività musicali e artistiche per i bambini e i ragazzi fuori e dentro la scuola, in programmi di animazione teatrale in ospedale, presso i centri anziani, o in carcere, in interventi a sostegno dei giovani artisti, nella creazione di spazi per l incontro interculturale, nel recupero di edifici o aree abbandonate o dismesse.
13 Appunti di lavoro Per dare adeguata rappresentazione a questo sistema capillare di pratica culturale quotidiana, purtroppo in pericolo, attraverso un vero e proprio atlante della cultura italiana, che coinvolga anche la scala provinciale e regionale, e che contribuisca a renderne visibile l insostituibile impatto sociale ed economico, l Istat ha avviato dal 2012 un progetto mirato, con diversi partner istituzionali. L obiettivo è quello di ricostruire un quadro dinamico e unitario dell offerta e della domanda, della spesa e degli standard qualitativi, degli attori e delle istituzioni, in tutti i principali settori: dal patrimonio materiale e immateriale alle arti visive, dalla stampa allo spettacolo dal vivo, dall architettura al paesaggio. 13 Vogliamo restituire a studiosi, operatori, decisori, i dati, i numeri, le cifre della cultura, perché la cultura ritorni a contare.
14 Appunti di lavoro La cultura come base del benessere: Ci occorrono concetti e misure per definire ognuno dei termini di questo rapporto e per specificare la natura e le dinamiche di questo rapporto, 13
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