Il sistema dei confidi lombardi e il ruolo delle Camere di commercio

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1 Il sistema dei confidi lombardi e il ruolo delle Camere di commercio Roberto Calugi e Gianmarco Paglietti Consorzio camerale per il credito e la finanza Milano, 13 febbraio 2012

2 LE FINALITA DELLA RICERCA IL SISTEMA DEI CONFIDI GLI INTERVENTI DELLE CAMERE DI COMMERCIO IPOTESI DI LAVORO

3 Gli obiettivi Monitorare il processo di razionalizzazione e le dinamiche del mercato regionale delle garanzie Censire, analizzare e sintetizzare gli interventi delle Camere di commercio a sostegno del sistema delle garanzie Fare un benchmarking con altre iniziative territoriali per giungere a Comprendere le linee di tendenza sistemiche Individuare le opportunità e le criticità Disegnare i contorni del nuovo contesto da costruire Proporre i possibili percorsi delle politiche camerali

4 La metodologia Il lavoro si è articolato in quattro linee d azione: - Indagine sul campo presso le Camere di commercio attraverso la somministrazione di un questionario quali-quantitativo - Indagine sul sistema dei confidi tramite la sistematizzazione dei dati già disponibili e la somministrazione di un apposito questionario per completare il quadro informativo - Monitoraggio delle iniziative pubbliche a sostegno o in collaborazione con il sistema dei confidi adottate nelle altre regioni, tramite la raccolta e la sistematizzazione dei dati disponibili e la successiva integrazione con informazioni raccolte direttamente presso i referenti camerali - Monitoraggio e sintesi dei principali interventi realizzati in Spagna che hanno coinvolto gli enti pubblici locali e i principali schemi di garanzia operanti sul territorio.

5 LE FINALITA DELLA RICERCA IL SISTEMA DEI CONFIDI GLI INTERVENTI DELLE CAMERE DI COMMERCIO IPOTESI DI LAVORO

6 I confidi analizzati Hanno partecipato alla rilevazione 31 confidi, di cui: 10 confidi vigilati 21 confidi non vigilati I confidi 107 censiti 1. Artfidi Lombardia 2. Artigianfidi Lombardia 3. Confapi Lombarda Fidi 4. Confidi Lombardia 5. Confidi Province Lombarde 6. Cooperfidi Italia 7. Eurofidi 8. Italia Comfidi 9. Sinvest 10. Sviluppo Artigiano In attesa di.. Creditagri ifidi Oltre a Federfidi Lombarda, confidi 107 regionale di 2 grado Network di Asconfidi Lombardia

7 Le quote di mercato Lo stock di garanzie Dai 3,6 miliardi del dicembre 2010 ai 3,7 miliardi del giugno 2011

8 Le quote di mercato dei principali player 11,5% 9,1% 6,5% 5,2% 4,6% 3,2% 3,2% 3,2% Quote di mercato in Lombardia dei primi 10 player. (Valori % sullo stock regionale di garanzie) 30,6% 2,5% Quote di mercato dei primi 10 player. (Valori % sullo stock complessivo di garanzie del campione) 43,7% 25,4% 4,9% 4,6% 3,0% 2,3% 2,2% 1,5% 1,4% 1,4%

9 Il flusso di finanziamenti Nel corso del 2010 i confidi hanno garantito finanziamenti per 3,2 miliardi di euro A metà del 2011, il flusso di finanziamenti aveva raggiunto 1,6 miliardi di euro

10 Sono circa le aziende lombarde che risultano associate ai confidi, di cui il 51% fa riferimento ai confidi 107. In media, i confidi 107 associano (in Lombardia) aziende, contro le dei confidi 106. La base associativa La compagine sociale Le Camere di commercio sono presenti nel CdA di quasi un terzo dei confidi.

11 La rete territoriale In Lombardia sono operative 117 sedi distaccate. Cosa condiziona le strategie di prossimità? Effetto delle aggregazioni Esigenze di presidio del mercato Necessità di garantire il radicamento territoriale Il primo contatto con le imprese Oltre la metà dei confidi ha attivato politiche di marketing diretto verso le imprese, ma resta determinante il ruolo delle banche e delle associazioni di categoria.

12 Gli addetti totali sono 980, di cui 552 operanti in Lombardia. Gli addetti Circa un terzo della forza lavoro opera presso le sedi decentrate. Circa un quinto della forza lavoro è costituito da collaboratori esterni.

13 I servizi e gli strumenti 20 confidi assegnano un rating alle imprese garantite. Quasi tutti dispongono di serie storiche informatizzate. Sono 20 anche i confidi che nel 2010 hanno gestito fondi anti-usura, realizzando quasi 200 operazioni, per un ammontare di oltre 11,5 milioni di euro, di cui due terzi intermediati dai confidi 107. Nel primo semestre del 2011 sono state realizzate 144 operazioni per un ammontare di 5,7 milioni di euro. 14 confidi gestiscono altri fondi pubblici. 19 confidi svolgono servizi di consulenza e assistenza specialistici per la scelta dei finanziamenti, per la ristrutturazione della struttura finanziaria, per la redazione di bilanci eleggibili per le banche.

14 I confidi e il Fondo Centrale di Garanzia Tutti i 107 e affermano di collaborare Centrale di Garanzia. con il Fondo Otto confidi sono già stati accreditati per la valutazione delle imprese.

15 Sofferenze e altre partite anomale Il tasso medio delle sofferenze lorde, al 30 giugno 2011, è pari al 3,5%, a cui si aggiungono i tassi relativi agli incagli e alle esposizioni scadute, pari al 7,1%....ed escussioni 7 confidi affermano di rilasciare garanzie escutibili anche a prima richiesta. 26 confidi operano con la garanzia sussidiaria.

16 Rapporto banche-confidi Le percezioni cambiano, ovviamente, in base al punto di osservazione ma il radicamento territoriale e la conoscenza storica sembrano continuare a rappresentare un atout competitivo significativo, al pari delle nuove garanzie personali.

17 Rapporto banche-confidi Si è registrato un irrigidimento delle condizioni accessorie e del trattamento degli incagli, oltre a una crescita dei rifiuti ma vi è stata anche una significativa crescita del ricorso alle garanzie dei confidi

18 LE FINALITA DELLA RICERCA IL SISTEMA DEI CONFIDI GLI INTERVENTI DELLE CAMERE DI COMMERCIO IPOTESI DI LAVORO

19 63 milioni stanziati dalle Camere di commercio nel quinquennio , di cui: Le risorse stanziate 28 milioni destinati ai fondi rischi 35 milioni per l abbattimento tassi Oltre a 37 milioni per il fondo Confiducia 28 milioni per conferimenti a fondo rischi 35 milioni per l abbattimento dei tassi di interesse

20 Ripartizione delle risorse camerali destinate ai confidi 2009: l anno dell emergenza

21 L operatività Le Camere di commercio hanno conferito al fondo Confiducia 37 milioni di euro, di cui: 31 milioni per finanziamenti garantiti da confidi aderenti a Federfidi (a cui si sono aggiunti 20 milioni stanziati dalla Regione Lombardia) 6 milioni per finanziamenti garantiti da confidi non aderenti a Federfidi Numero di pratiche e ammontare dei finanziamenti a valere sul fondo Confiducia (dati aggiornati al 31 marzo 2011) Provincia Numero pratiche % Importo finanziamenti % Bergamo ,3% ,1% Brescia ,9% ,5% Como 798 5,5% ,4% Cremona 262 1,8% ,8% Lecco 150 1,0% ,5% Lodi 238 1,6% ,2% Mantova 649 4,5% ,9% Milano ,0% ,3% Monza 592 4,1% ,4% Pavia 490 3,4% ,3% Sondrio 198 1,4% ,4% Varese ,6% ,2% Totale ,0% ,0%

22 Si ringraziano per la preziosa collaborazione i confidi che hanno partecipato alla rilevazione: ARTFIDI LOMBARDIA ARTIGIANFIDI LOMBARDIA ASCOMFIDI BRESCIA ASCOMFIDI CREMONA ASCOMFIDI PAVIA ASCOMFIDI VARESE COFAL COFIDI CONFAPI LOMBARDA FIDI CONFIAB CONFIDI LOMBARDIA CONFIDI PROVINCE LOMBARDE C.A.G. BERGAMO C.A.G.BRESCIA C.A.G. LECCO C.A.G. LOMBARDA COOPERFIDI ITALIA CREDITAGRI EUROFIDI FIDIALTAITALIA FIDICOMET FIDITER FOGALCO F. G. COMMERCIO E TURISMO LECCHESE IFIDI ITALIA COMFIDI PROCREDITO CIAS SINVEST SONDRIO CONFIDI AL TERZIARIO SVILUPPO ARTIGIANO UPIFIDI

23 LE FINALITA DELLA RICERCA GLI INTERVENTI DELLE CAMERE DI COMMERCIO IL SISTEMA DEI CONFIDI IPOTESI DI LAVORO

24 Nuovo scenario dei confidi I dati mostrano come negli ultimi anni il mercato delle garanzie confidi, banche, imprese sia stato interessato da un profondo processo di trasformazione e da un evoluzione dell intero sistema con nuove caratteristiche ed opportunità Quali sono state le principali cause di questo cambiamento? 1. Fattori endogeni Evoluzione delle regole del mercato 2. Fattori esogeni Cambiamento del contesto di riferimento

25 Fattori endogeni: l evoluzione della normativa Il processo di revisione della normativa di riferimento per i confidi è relativamente giovane e ha interessato gli ultimi 5 anni: Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze del 9 novembre 2007: ha sancito la soglia di 75 milioni di euro di attività finanziaria ai fini della distinzione tra confidi maggiori (vigilati da Banca d Italia) e confidi minori (non vigilati da Banca d Italia) D. Lgs. 13 agosto 2010, n. 141: ha introdotto una vigilanza semplificata per i confidi minori con un organismo creato ad hoc I confidi vigilati hanno l obbligo di iscriversi nell Albo Unico degli intermediari finanziari (nuovo art. 106 TUB) I confidi non vigilati hanno la possibilità di esercitare solo l attività di garanzia, hanno l obbligo di iscriversi nell Elenco (nuovo art. 112 TUB) e sono sottoposti al controllo di un nuovo Organismo di vigilanza

26 Fattori endogeni: l evoluzione della normativa 3. Manovra finanziaria e decreto «liberalizzazioni» Poche settimane fa è stata inoltre introdotta la possibilità per enti pubblici e privati, imprese non finanziarie e liberi professionisti di partecipare al capitale sociale dei confidi A condizione che 1. Le PMI socie dispongano almeno della metà più uno dei voti esercitabili nell Assemblea 2. La nomina dei componenti degli organi che esercitano funzioni di gestione e supervisione strategica sia riservata all Assemblea

27 Fattori esogeni: il contesto di riferimento Il cambiamento delle regole del gioco è avvenuto in un contesto economico finanziario particolarmente complesso, caratterizzato da: Una delle peggiori crisi globali di sempre con effetti reali ancora in essere Periodo severo di credit crunch e crescita degli oneri finanziari.il costo del prodotto sottostante è aumentato notevolmente a fronte di una disponibilità minore Contesto di maggiori flussi di default di imprese erosione del patrimonio e stress sui vincoli di vigilanza Drastica riduzione delle risorse pubbliche sia al centro che a livello regionale Limiti stringenti al finanziamento pubblico imposti dai regolatori gare pubbliche per l aggiudicazione delle risorse

28 Lo scenario attuale Un processo così repentino e radicale ha inevitabilmente seguito percorsi non lineari né semplici che incidono pesantemente nello scenario attuale che ci troviamo ad osservare: Da una parte i primi risultati della riforma Numero ristretto di player e maggiore concentrazione: l intenso processo di fusione ha determinato un numero di operatori selezionato e qualificato. Dei 50 confidi iscritti nell elenco speciale, il 20% opera in Lombardia e controlla oltre il 75% delle garanzie a livello regionale Maggiore trasparenza, professionalità ed efficienza: le fusioni e i modelli di collaborazione tra confidi vigilati e non vigilati hanno modificato la loro struttura interna, comportando un aumento delle loro competenze gestionali e finanziarie Distacco dalle caratteristiche genetiche dei Confidi: non vi è più una rigorosa appartenenza settoriale/associativa, come nel passato, e la dimensione non è più locale ma regionale, sovraregionale o nazionale

29 Lo scenario attuale... ma dall altra parte le criticità da correggere Maggiori costi per la vigilanza Associati a: Convenzioni bancarie poco differenziate Maggiori flussi di insolvenze Stress sul patrimonio di vigilanza Paradosso che rischia di avverarsi: chi non è ancora vigilato può operare senza costi di vigilanza e con procedure più semplificate, offrendo sul mercato un pricing alle imprese potenzialmente più allettante

30 Qualche criticità da risolvere: Criticità Scarso miglioramento delle condizioni nel rapporto banche confidi maggiori, nonostante la possibilità della ponderazione al 20% offerta dai confidi vigilati, unita a una dotazione patrimoniale monitorata Assenza quasi totale dei confidi dai tavoli di gestione delle crisi banca impresa Esistenza di forti asimmetrie informative relative alle posizioni in bonis, ad incaglio o in sofferenza Mancanza di differenze significative tra confidi vigilati e non vigilati, in termini di prodotti proposti ed offerti

31 Attività complementari alla concessione di garanzie Opportunità e sfide per i confidi vigilati - Concessione, in forma residuale, di altre forme di finanziamento - Gestione di fondi pubblici di agevolazione - Stipula di contratti con banche assegnatarie di fondi pubblici di garanzia - Concessione di garanzie a favore della Pubblica Amministrazione E ancora - Concessione di garanzie, entro limiti specifici, a favore di aziende e soggetti non soci del confidi - Servizi avanzati di assistenza alle imprese, quali consulenze finanziarie, affiancamento nella pianificazione e nella scelta dei corretti piani di finanziamento oltre che nella redazione di bilanci

32 Dall analisi dei dati che emergono dalla ricerca, riteniamo opportuno suggerire le seguenti linee di intervento: Alcune considerazioni per interventi futuri Dal lato delle Camere Intervenire a sostegno di un rapporto più efficace fra i confidi e le banche: esiste un ampia gamma di attività che il sistema camerale può offrire, che va dagli incontri informali alla predisposizione di contratti e convezioni quadro Utilizzare i confidi come veri e propri strumenti di politica economica per il raggiungimento di target specifici, attraverso lo stanziamento di risorse dedicate Valutare politiche di ingresso nel capitale sociale dei confidi: questa novità normativa sarà certamente al centro di discussione fra il sistema camerale e il sistema dei confidi nel 2012 Tuttavia riterremmo un errore interpretare un possibile ingresso del sistema camerale nei capitali dei confidi, come mero espediente tecnico per sopperire alla rigidità patrimoniale dei consorzi di garanzia fidi

33 Dal lato dei confidi Alcune considerazioni per interventi futuri Proporre nuovi prodotti: i confidi vigilati devono essere in grado di offrire, accanto a quelli tradizionali, nuovi servizi per rinnovare il loro ruolo di protagonisti nel sostegno allo sviluppo In particolare immaginiamo due linee di attività per una alleanza strategica tra sistema camerale e sistema confidi 1. Internazionalizzazione: grazie alla prossima possibilità di aprire la dotazione del Fondo Centrale di garanzia alla contribuzione aggiuntiva di enti locali, si potrebbe strutturare un prodotto di contro e/o co-garanzia dedicato ai processi di internazionalizzazione supportato pesantemente dal sistema camerale in alleanza con il sistema dei confidi di primo livello 2. Supporto delle start up e sviluppo delle neoimprese: ci chiediamo se, come avviene in altri paesi, i confidi potranno offrire garanzie a favore di investitori nel capitale di rischio, incentivando così l ingresso di operatori (privati o istituzionali) nel capitale delle micro o piccole imprese. Alternativamente potremo sviluppare dei tradizionali fondi di contro o cogaranzia sul modello operativo dell esperienza Confiducia.

34 La ricerca è stata realizzata da Gianmarco Paglietti, Roberto Calugi, Carlo Bettonica e Valentina Morelli, con la collaborazione di Renato Montalbetti. Simmetrix srl ha realizzato il focus sull esperienza spagnola. Si ringraziano le Camere di commercio, le associazioni di categoria, i confidi e le loro federazioni per il prezioso aiuto fornito nella realizzazione dell indagine. Grazie per l attenzione!

35 Contatti Consorzio camerale per il credito e la finanza Via Camperio 1, Milano Tel /97 info@consorziocamerale.eu

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