Le forme della pianificazione urbana partecipata Prof. Manlio Marchetta Unifi (1) Dott.ssa Tiffany Geti Unifi coll. (2)
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1 Le forme della pianificazione urbana partecipata Prof. Manlio Marchetta Unifi (1) Dott.ssa Tiffany Geti Unifi coll. (2) Corso Coinvolgere, Discutere, Decidere. Strumenti e temi della democrazia partecipativa Firenze, 7-10 aprile 2015
2 L espressione dei bisogni diffusi e, comunque, dei diritti anche se non sempre espressi o esplicitati
3 Gli STANDARD Urbani di Legge come riferimento di base La loro localizzazione diffusa e i parametri quantitativi e di raggiungibilità minima spaziale e temporale Il dimensionamento urbanistico come scelta, sua articolazione massima nello spazio urbano
4 Sviluppo in dettaglio degli standard di legge come espressione, comunque, dei bisogni: Sanità, scuola, sport, svago, parchi, commercio alimentare e di primissima necessità diffusa e concentrata, mobilità e trasporti in sede propria, parcheggi come grande criticità, sottoservizi, pulizia urbana, forniture. Spettacoli, attività culturali, attività sociali
5 A) Strumenti applicabili tramite metodiche di urbanistica partecipata
6 Concezione urbanistica sostenibile volta alla partecipazione: alternative al piano totalizzante e sempiterno: il piano temporalmente dimensionato: Le Risorse e la loro Salvaguardia per i posteri
7 Concezione di urbanistica sostenibile
8 Concezione di urbanistica ecologicamente compatibile (contesto ambientale)
9 Concezione di urbanistica ecologicamente compatibile (contesto paesaggistico)
10 Inserimento nel paesaggio delle città (contesto urbano)
11 Concezione di urbanistica partecipativa: di problematica attuazione e attuabilità
12 Foto di momenti partecipativi Tavoli di lavoro (1)
13 Foto di momenti partecipativi Tavoli di lavoro (2)
14 CRITICITÀ nella preparazione dei temi e nei risultati e sbocchi
15 Evoluzione con valenza Costituzionale dell interesse dei cittadini elettori, espressi tramite forme di aggregazione che hanno assunto, nella pratica pluriennale, valenza istituzionale di pari grado a quella delle istituzioni elettive, specie per lo scadimento di queste ultime: la Legge Regionale Toscana sulla Partecipazione e i Diritti
16 B) Strumenti di elaborazione e proposta applicabili e loro esemplificazioni
17 Redazione di elementi di interpretazione Oggettiva (?) della realtà Interpretazione Oggettiva (?) delle questioni che emergono comunque (Chi e Come?)
18 Interpretazione Oggettiva (?) delle tematiche che vengono segnalate nello svolgimento delle istanze di partecipazione, equivoco della consultazione Aggregazioni validabili (tecnicamente e giuridicamente) ove dotate di capacità di considerazione dell interesse pubblico e dei Beni Comuni
19 Interpretazione Oggettiva (?) delle tematiche che vengono segnalate nello svolgimento delle istanze di partecipazione, equivoco della consultazione Aggregazioni validabili (tecnicamente e giuridicamente) ove dotate di capacità di considerazione dell interesse pubblico e dei Beni Comuni
20 Manifesti redatti in tempo reale, tazebao in tempo reale
21 L importanza delle verbalizzazioni autenticate e della diffusione in tempo reale
22 L importanza dei sopralluoghi collettivi, delle osservazioni sui luoghi, delle esperienze spaziali, della messa negli occhi dal vivo delle questioni
23 Ma chi sceglie e determina le questioni?
24 C) Strumenti tecnici ed operativi di partecipazione in tempo reale alle elaborazioni/proposte e loro esemplificazioni:
25 Elaborati interpretativi dei bisogni espressi nelle istanze di partecipazione
26 Validità nel tempo delle elaborazioni Città e Tempo? Città nel Tempo?
27 Standard prestazionali, ad esempio qualità non solo quantità, obiettivi anche per fasi n e l t e m p o m a s e m p r e c o e r e n t i
28 Protagonismo delle energie economiche
29 Protagonismo delle energie sociali
30 Protagonismo delle energie culturali e di quelle della ricerca
31 Gli standard nello spazio della vita, le distanze i tempi di raggiungimento, i tempi di fruizione, la qualità della fruizione
32 Muoversi in città, mobilità/trasporti nel piano direttamente! Rete della mobilità/trasporti in sede propria! Priorità insieme alle direttrici verdi continue
33 D) La Partecipazione fra disciplina e professione
34 Secondo alcuni autori (Baiocco, Coniglio IUAV 2006) Il fenomeno della partecipazione ha assunto un ruolo di assoluto rilievo
35 Il presupposto di base per il coinvolgimento (ma deve trattarsi solo di coinvolgimento senza governo degli sbocchi) degli abitanti per migliorare la qualità delle decisioni, ha aperto nuovi significativi orizzonti disciplinari (+istituzionale: la pratica sociale come evoluzione costituzionale!)
36 La partecipazione e la manipolazione del consenso Ascolto Consultazione Raccolta di esigenze Ovvero raccolta delle idee e soluzioni, anche disinteressate
37 Ruolo di elaborazione sulla base di sintesi interpretative Validità anche istituzionali delle elaborazioni partecipate Altro Forme di autogestione
38 Quindi partecipazione come: Costruzione di consenso = consensus building Momento di conoscenza e di ricognizione dei bisogni e dei problemi non risolti Qui questione della base scientifica di interpretazione: chi e come la predispone? Concentrazione, negoziazione, confronto= per arricchire
39 Campo di sperimentazione di tecniche sociologiche Macché semmai di seria assunzione di responsabilità su base interesse collettivo Non basta affatto: abbiamo deciso tutto con la partecipazione dei cittadini appariscente ma nella realtà?? Tavoli, questionari
40 Si propone la tematica della comunità, permanente nel tempo, come strumento principe = il metodo di comunità
41 Tecniche di partecipazione Autoorganizzazione dal basso Tecniche della facilitazione: Communing visioning: impegna tecnici e comunità nell immaginare uno scenario futuro condiviso Definizione del profilo della comunità Definizione degli scenari futuri probabili Definizione della visione futura condivisa
42 Definizione del piano di azione Tecniche di interpretazione Community planning focus group Strategic choise Scenario Workshop Planning for real E altre meno consolidate e sperimentali
43 Ma è veramente questo il modo corretto ed esauriente di svolgere la partecipazione: cioè tema per tema, in modo del tutto distinto fra un tema e l altro come se si trattasse di gite scolastiche a tema?
44 (1) Studioso e Docente UNIFI di Urbanistica con esperienza ultra quarantennale. Esperto Senior in pianificazione della città e del territorio e in pianificazione partecipata. Fondatore della Sezione Italiana dell Associazione Internazionale della Partecipazione. Coautore di Urbanistica Informazioni Dossier sulla Partecipazione in Urbanistica in Toscana. (2) Collaboratrice UNIFI. Cultore di urbanistica. Tutrice esperta di didattica e formazione post laurea in urbanistica sostenibile e partecipata. Specialista di sistemi grafici applicati all urbanistica e all architettura e di editing.
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