Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2009

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1 Le previsioni occupazionali e i fabbisogni professionali per il 2009 UNIONE EUROPEA Fondo Sociale Europeo Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata Area Promozione promozione@mc.camcom.it Excelsior 2009

2 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata segretario generale Mario Guadagno responsabile area promozione Lorenza Natali realizzazione Annalisa Franceschetti, Lorenza Natali La riproduzione e/o diffusione parziale o totale del contenuto del presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte.

3 Excelsior 2009 Excelsior Metodologia 2. L offerta e la domanda di lavoro: l evoluzione nell ultimo anno 3. L occupazione rispetto agli obiettivi di Lisbona 4. La previsione della domanda di lavoro nel 2009: analisi dei dati Excelsior Le imprese che prevedono assunzioni Canale di selezione principalmente utilizzato Le professioni richieste I livelli formativi e gli indirizzi di studio Le tipologie contrattuali Assunzioni di immigrati Assunzioni di difficile reperimento Classe di età e genere indicati

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5 Excelsior Metodologia Il Sistema Informativo Excelsior, promosso e realizzato da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e l Unione Europea, si colloca stabilmente, a partire dal 1997, tra le maggiori fonti informative disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro e della formazione ed è inserito tra le indagini con obbligo di risposta previste dal Programma Statistico Nazionale. I dati raccolti su un campione di (3.891 nella sola regione Marche) imprese italiane, aggiornati con cadenza annuale, mettono a disposizione degli utenti una serie di informazioni sulla domanda di lavoro delle imprese in Italia e sulle principali caratteristiche (età, livello di istruzione, esperienza, difficoltà di reperimento, necessità di ulteriore formazione ecc.) delle figure professionali richieste. L universo di riferimento è costituito dalle imprese private iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio che, alla data del , avevano almeno un dipendente, con l esclusione: - delle unità operative della pubblica amministrazione; - delle aziende pubbliche del settore sanitario (aziende ospedaliere, ASL, ecc.); - delle unità scolastiche dell obbligo e delle medie superiori pubbliche; - delle unità universitarie pubbliche; - delle organizzazioni associative. Da tale insieme sono state escluse le imprese nel frattempo cessate e nel contempo sono state inserite le imprese nate dopo il Pur non essendo tenute all iscrizione nel Registro Imprese, sono state inoltre considerate ai fini dell indagine le attività professionali per le quali esiste l obbligo di iscrizione in Albi tenuti da Ordini o Collegi professionali. In genere si tratta di studi professionali, considerati nell universo di riferimento se viene rilevata la presenza di almeno un dipendente. Analogamente alle scorse edizioni, le unità di rilevazione e analisi considerate sono l impresa e l unità locale provinciale; quest ultima è definita come l insieme delle unità locali della stessa impresa operanti in una provincia; i relativi addetti corrispondono alla somma degli addetti operanti nella provincia. L indagine Excelsior fa riferimento a un campione di imprese fino a 50 dipendenti e considera invece l universo delle imprese con oltre 50 dipendenti. L'indagine ha seguito due distinte modalità di rilevazione: a) la prima attraverso intervista telefonica (con adozione della metodologia C.A.T.I. (Computer Aided Telephone Interview), per le imprese fino a 250 dipendenti: b) la seconda, seguita per tutte le imprese con almeno 250 dipendenti, con intervista diretta e assistenza alla compilazione a cura (in gran parte) degli uffici studi e statistica delle Camere di Commercio. Il questionario di indagine é stato sottoposto alle imprese tra febbraio e la prima metà di maggio Tabella 1: Imprese attive con almeno un dipendente e imprese che hanno partecipato all'indagine, nella regione Marche per classe dimensionale e oltre Totale Universo Ritorni Ritorni/universo 5,8% 23,8% 56,1% 9,0% 3

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7 Excelsior 2009 effettuato il 42,8% di tutte le assunzioni programmate nell anno, mentre per un ulteriore 22,5% le imprese avevano già avviato azioni concrete di ricerca. Infine, va considerato che nell indagine trimestrale condotta dal Centro Studi Unioncamere nella prima settimana di luglio 2009, le previsioni occupazionali degli imprenditori per il periodo giugno 2009/giugno 2010 confermavano la tendenza alla stabilizzazione della situazione economica, contenendo la flessione a -0,9%. In Italia, già a partire dal 2008, si rileva una forte accelerazione del numero delle persone in cerca di occupazione che cresce del 12,3% passando da 1,5 milioni a 1,7 milioni (+186 mila). Mentre, per quanto riguarda la provincia di Macerata, fino al 2008 gli indicatori ancora in gran parte positivi, non lasciavano ancora intravedere gli effetti della crisi in atto sull occupazione. Tale situazione, complessivamente positiva, non chiarisce del tutto la dinamica registrata a livello provinciale. Ad un analisi più accorta risulta infatti, un notevole cambiamento rispetto ai periodi precedenti, soprattutto in relazione alla differenziazione di genere. Nella provincia di Macerata il numero complessivo delle persone in cerca di occupazione resta pressoché stabile (circa unità), ma in un solo anno cambia in maniera netta la distribuzione tra maschi e femmine: nel corso del 2008 si è ridotta notevolmente la quota di donne in cerca di occupazione, mentre è salita quella degli uomini. Si è addirittura assistito ad un ribaltamento della situazione a favore delle donne che arrivano, per la prima volta, a detenere una quota minoritaria sul totale dei disoccupati (3.700 circa gli uomini, circa le donne). Quindi ad una lettura più attenta dei dati, pur in presenza di un andamento costante nel numero di coloro che cercano un occupazione, si osserva un importante cambiamento che ci ravvisa sulla crisi. L aumento della componente maschile che passa da a ( unità) è un segnale piuttosto preoccupante poiché un tale incremento non si era mai osservato prima, anzi nella nostra provincia si osservava da tempo una tendenza alla riduzione della disoccupazione. La riduzione della componente femminile ( unità, speculari all aumento maschile), d altro canto, potrebbe anche essere dovuta al fatto che nei momenti di bassa domanda di lavoro molte donne abbandonino la ricerca perché le chance di trovare lavoro si riducono sensibilmente, passando da soggetti che attivamente cercano lavoro a soggetti della non forza di lavoro. AL momento non sembra ancora essere questa la situazione nella nostra provincia poiché la componente femminile delle non forze di lavoro ha continuato a ridursi anche nell ultimo anno. La non forza lavoro femminile nella provincia di Macerata si è ridotta di circa 400 unità passando da circa a unità. Parallelamente, si è sensibilmente allargata la non forza lavoro maschile che passa da circa a unità (+800 unità). Questo fenomeno potrebbe essere legato alle difficoltà nel mercato del lavoro e ad un conseguente aumento delle uscite dal mondo lavorativo per raggiungimento dell età pensionabile. Gli occupati d altra parte mostravano già da tempo una diversa dinamica maschile e femminile, per la prima un rallentamento della crescita fino alla riduzione degli ultimi due anni (-400 solo nel 2008), mentre per la seconda un continuo ampliamento che continua anche nel corso del 2008 (+800 unità circa). 5

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9 Excelsior 2009 Figura 3: Non forze di lavoro; provincia di Macerata; (valori in migliaia) ,4 50,7 49,2 50,8 51,6 Maschi ,5 83,4 84,0 82,3 81,8 Femmine Fonte: ISTAT, RCFL Altra componente dell occupazione con forte variazione interna risulta essere quella settoriale. Infatti, l aumento complessivo di (+1,8%) unità risulta da un aumento di occupati nei settori dell industria (+4.400) e dei servizi (+1.200) ed una contemporanea riduzione nelle costruzioni (-3.00) ed in agricoltura (-200). L aumento nell industria è stato particolarmente rilevante da 51,8 a 56,3 (+8,6%), d altro canto è risultato particolarmente rilevante la riduzione nelle costruzioni che in un solo anno ha visto ridurre gli addetti del 23%. Ritorna a crescere la quota di occupati nell industria (da 38,7% a 41,3%), trend già iniziato nel 2007, parallelamente resta stabile la quota dei servizi (49,2%). Si riduce di oltre 2 p.p. la quota delle costruzioni. Figura 4: Non forze di lavoro; provincia di Macerata; (valori in migliaia) Servizi ,7 67,6 69,3 65,9 67,1 Costruzioni 60 6,7 10,0 12,0 12,8 9,9 Industria ,7 47,7 48,6 51,8 56,3 3,1 3,9 3,3 3,3 3, Agricoltura Fonte: ISTAT, RCFL 7

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11 Excelsior 2009 Molto diversa è la situazione per il tasso di occupazione femminile, che mostra di poter raggiungere gli obiettivi fissati entro breve tempo. Nel 2008 si è raggiunta a livello Europeo quota 59,1%: la meta del 60% è molto vicina e se il trend continuerà sembra verosimile arrivare a quota 60% (o nel suo intorno) entro il In questo caso la crisi non sembra aver avuto ancora ripercussioni sul trend di crescita dell occupazione femminile. Lo stesso discorso vale anche per Macerata, che mostra un impennata del tasso di occupazione femmminile negli ultimi anni. Il tasso di occupazione in provincia di Macerata nel 2008 è pari a 57%, l obiettivo del 60% sembra quindi raggiungibile nel medio termine, anche se non entro il prossimo anno (mancano ancora 3 p.p. per raggiungere quota 60%). L Italia, d altro canto, è ancora molto indietro (47,2) pur con tendenza in crescita. Negli ultimi tre anni l aumento è stato più decelerato e comunque inferiore al ritmo di crescita europeo. Sul valore italiano, come sappiamo, pesa in maniera determinante il dato del Mezzogiorno, dove le donne lavoratrici raggiungono appena il 31% del totale. Figura 6: Tasso di occupazione femminile Provincia di Macerata, Italia, UE27; valori % (15-64 anni); Italia EU 27 Macerata Fonte: ISTAT, Eurostat Il tasso di disoccupazione femminile in Italia si è dimostrato in netto calo a partire dalla fine degli anni 90 fino al 2007: era del 16,3% nel 1998 e raggiunge il minimo storico nel 2007 (7,9%). Nel 2008 torna a crescere in maniera significativa (8,5%), ancor peggiore la situazione a ottobre 2009 dove il tasso di disoccupazione femminile raggiunge quota 9,5%. La situazione italiana degli ultimi anni non è molto dissimile da quella europea, tanto che, a parte il 2008, i tassi di disoccupazione femminili sono pressoché coincidenti. Anche a Macerata la tendenza è verso il basso, ma non così netta e repentina come a livello nazionale. In questo caso la nostra provincia si posiziona su livelli nettamente migliori: si rilevano infatti valori dimezzati non solo rispetto all Italia, ma anche rispetto all Unione Europea. Tanto da raggiungere nel 2008 il minimo storico del 4%: livello addirittura inferiore a 9

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13 Excelsior La previsione della domanda di lavoro nel 2009: analisi dei dati Excelsior Per l anno 2009 il sistema Informativo Excelsior prevede una significativa flessione della domanda di lavoro da parte delle imprese sia a livello nazionale che provinciale rispetto agli anni precedenti. In Italia le imprese prevedono di assumere persone, contemporaneamente prevedono l uscita di persone per un saldo negativo pari a Dalla tabella sotto, si evince chiaramente quanto il dato 2009 sia anomalo e preoccupante rispetto agli anni precedenti: in primis, si rileva una riduzione di ben il 28% nelle assunzioni, pari a circa unità in meno, quindi un aumento del 3% nelle uscite ( unità circa). Ne risulta un saldo per la prima volta negativo è generato in massima parte dalla netta contrazione delle entrate e non tanto dall aumento delle uscite. Da ciò si evince come le imprese cerchino, per quanto possibile, in questo periodi di crisi di minimizzare le uscite, mantenendo pressoché inalterata la struttura occupazionale esistente e riducendo al minimo indispensabile le nuove assunzioni. Tabella 5: Movimenti occupazionali Excelsior; Italia; Anno Entrate Uscite Saldo (1) (1) (1) I dati 2008 e 2009 comprendono anche le assunzioni di lavoratori stagionali, precedentemente escluse Anche in provincia di Macerata si registra una contrazione dei flussi in ingresso (4.660 in calo dell 8,6% rispetto al 2008) ed una considerevole crescita dei flussi in uscita (6.390 unità, +33,7% rispetto al 2008), con una conseguente caduta del saldo occupazionale (entrate uscite), che per la prima volta dall inizio dell indagine Excelsior risulta negativo (pari a unità). Il tasso di uscita (uscite ogni 100 occupati alla fine del 2008) è pari a 9,6; il tasso di entrata è pari a 7 (entrate ogni 100 occupati nel 2008); il saldo occupazionale (entrate uscite ogni 100 occupati alla fine del 2008) e pari a - 2,6, in linea con il dato regionale (-2,5) ma superiore a quello nazionale che si attesta sul -1,9. 11

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15 Excelsior 2009 Figura 7: previsioni di assunzioni e cessazioni; provincia di Macerata; Assunzioni Cessazioni Saldo Figura 8: Previsioni di assunzioni e cessazioni per settore; provincia di Macerata; Entrate Uscite Saldo Industria Costruzioni Servizi Figura 9: Previsioni di assunzioni e cessazioni nei settori manifatturieri; provincia di Macerata; Entrate Uscite Saldo Alimentari Tessile-abbigl. Cuoio, calzature Legno e mobile Meccanica Metalli, plast., lav. min., energia Altre ind. 13

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17 Excelsior 2009 a una domanda prevista in crescita o in ripresa, o ad un picco produttivo (26,8%), a conferma della natura prevalentemente sostitutiva più che espansiva delle assunzioni programmate dalle imprese. Per contro, l 80,2% delle imprese dichiara di non essere intenzionato ad assumere dipendenti nel corso del Si tratta della quota più alta registrata negli ultimi 10 anni, nel corso dei quali tale valore si era attestato al massimo al 77,2%. Nel 55,8% dei casi, la sospensione dei progetti di sviluppo occupazionale è legata a fattori congiunturali quali l incertezza sugli andamenti del mercato e, a seguire, dal fatto di avere un organico al completo o sufficiente (40,4%). A livello provinciale, le imprese che prevedono di assumere nel 2009 sono solo il 21,4% del totale (nel 2008 erano il 26,8%), anche per la nostra provincia si tratta di un dato in calo rispetto allo scorso anno, anche se leggermente superiore a quello regionale e nazionale. Figura 12: Propensione all assunzione; quote %; provincia di Macerata; 2009 Imprese che assumerebbero ma ci sono ostacoli 5,2% Imprese che prevedono assunzioni 21,4% Imprese che non prevedono assunzioni in alcun caso 73,4% La tendenza alla riduzione nella quota di imprese che prevedono assunzioni si conferma in tutti i settori produttivi, tranne che nel commercio in cui, le imprese che intendono assumere personale passano dal 16% al 19%. La quota più elevata la troviamo nel settore costruzioni dove ancora un quarto del totale delle imprese pensa di assumere personale (lo scorso anno si era al 32%). Molto forte è il picco dell industria che negli ultimi due anni dal 36,5% è passata al 20%. Dall analisi dimensionale emerge un forte dislivello tra imprese con 50 dipendenti e oltre e quelle di dimensione inferiore. Nel primo caso si rilevano ancora livelli molto alti di propensione all assunzione pur se in calo rispetto allo scorso anno, infatti, ben il 68% di queste intende assumere personale nel Per le imprese con un numero di dipendenti tra 10 e 49 si rileva una flessione consistente nella propensione all assunzione da 48% nel 2007 a 29% nel Comportamento ancora diverso nelle micro-imprese dove la propensione ad assumere è rimasta sempre su livelli molto più bassi e, nello stesso tempo, su livelli tutto sommato non molto distanti di quelli degli anni precedenti. 15

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19 Excelsior 2009 Figura 16: Principali motivazioni per l assunzione; quote %; provincia di Macerata; Industria Costruzioni Commercio Altri servizi Totale Domanda in crescita o in ripresa-picco produttivo Necessità di espandere le venditenuove sedi Sostituzione dipendenti indisponibili 27 Attività e lavorazioni stagionali Altri motivi Il 5,2% delle imprese maceratesi prevedono ostacoli all assunzione, la motivazione principalmente addotta per questa difficoltà è dovuta all elevata pressione fiscale (41%), seguita dall elevato costo del lavoro (34%), meno importanti sono considerate la difficoltà di reperimento di personale in zona (7%) e dalla mancanza di aiuti pubblici alle imprese (5%). Per il settore commercio, l elevata pressione fiscale raggiunge quota 60% e l elevato costo del lavoro il restante 40%. Mentre risultano più equilibrate le risposte negli altri settori. Figura 17: Principali motivazioni di ostacolo alle assunzioni; quote %; provincia di Macerata; Industria Commercio Altri servizi Totale Elevato costo del lavoro 3 Elevata pressione fiscale Mancanza di aiuti pubblici alle imprese Difficoltà di reperimento di personale in zona 0 13 Altre cause (5) Il 73,4% delle imprese maceratesi non prevedono assunzioni, principalmente a causa delle difficoltà ed incertezze di mercato (58%) e all organico già completo e sufficiente (38%). L incertezza del mercato è la motivazione di gran lunga più importante per il settore industriale (67%), mentre 17

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21 Excelsior 2009 (41,2%) e tra quelle del Sud e Isole (48%), dove sembra peraltro funzionare meglio anche il passa parola, ovvero la segnalazione di fornitori o di altre persone di fiducia. Si tratterebbe, in ogni caso, di modalità in grado di garantire all imprenditore una maggiore rispondenza dei requisiti del candidato rispetto ai propri desiderata, permettendone così un più rapido ed efficace inserimento in azienda. Una necessità peraltro ancor più pressante se si considera l importanza che per tali imprese assume una nuova assunzione alla luce dell attuale scenario economico. In provincia di Macerata, come già visto, le imprese che prevedono di assumere nel 2009 sono solo il 21,4% (nel 2008 erano il 26,8%) e che tali assunzioni hanno natura sostitutiva piuttosto che espansiva, per individuare e selezionare le figure da assumere le imprese continuano a prediligere la conoscenza diretta (39,1% valore questo che nel 2007 era pari al 32,8%), seguono le banche date aziendali (27,2%) e le segnalazioni da conoscenti e fornitori (13,4%); molto meno utilizzate si confermano i canali di selezione formali : 7,5% i centri per l impiego (valore progressivamente decrescente dal 2006), le società di lavoro interinale (4,3%), i quotidiani e la stampa specializzata (3,2%). Soprattutto tra le imprese di più ridotte dimensioni la conoscenza diretta e le banche date aziendali sono le modalità di recruitment più utilizzate, addirittura per il settore delle costruzioni la conoscenza diretta rappresenta il 54,1%. Anche i tirocini e gli stage possono costituire uno strumento di ricerca del personale: 12,2% la quota di imprese che nel 2008 ha ospitato personale all interno della propria azienda; valore in lieve flessione rispetto al dato del 2007 (12,8%) ma in progressiva seppur contenuta crescita dall anno Figura 20: Principale canale utilizzato per la selezione; quote %; provincia di Macerata; Conoscenza diretta Segnalazioni da conoscenti/fornitori Quotidiani e Stampa specializzata Altre modalità Banche Dati Aziendali Centri per l'impiego Società di lavoro interinale Le professioni richieste Il ridimensionamento dei programmi occupazionali delle aziende italiane non avviene in misura proporzionale per tutte le tipologie di lavoratori. In provincia di Macerata, la gran parte delle assunzioni è prevista per il livello operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (35,6% complessivamente), seguito dalle professioni commerciali e nei servizi (20,8%), 19

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23 Excelsior 2009 Pertanto le strategie di posizionamento di mercato delle imprese italiane continuano ad assegnare un ruolo centrale al profilo del capitale umano, ancor più in una fase economica delicata come quella attuale. Piuttosto interessante risulta l andamento della quota di assunzioni per cui non è richiesta specifica esperienza nella provincia di Macerata: tra il 2005 (47%) ed il 2007 (60%) si è registrata una notevole crescita, segno che le aziende erano maggiormente disposte ad assumere personale da formare internamente; successivamente il trend si è invertito, tanto che nel 2009 si è raggiunto un livello inferiore a quello del 2005 (45%), segno che in periodi di difficoltà le imprese cercano prevalentemente personale in grado di essere immediatamente operativo. La tendenza alla riduzione ad assumere personale senza esperienza si registra in tutti i settori e per tutte le classi dimensionali. Figura 23: Assunzioni non stagionali per le quali non è richiesta precedente esperienza lavorativa; provincia di Macerata, Marche, Italia; quota % su totale; Macerata Marche Italia Figura 24: Assunzioni non stagionali per le quali non è richiesta precedente esperienza lavorativa per settore; provincia di Macerata; quota % su totale; Industria Commercio Costruzioni Altri servizi Figura 25: Assunzioni non stagionali per le quali non è richiesta precedente esperienza lavorativa per dimensione; provincia di Macerata; quota % su totale; dipendenti dipendenti 50 dipendenti e oltre 21

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25 Excelsior 2009 I livelli formativi e gli indirizzi di studio Dall analisi dei dati nazionali relativi al livello di istruzione associato alle figure professionali in entrata emerge che l investimento in capitale umano rimane centrale quale fattore per fronteggiare la crisi. Si registra, infatti, un progressivo incremento della richiesta di personale con livello di istruzione universitario nonché di personale in possesso di un livello di istruzione secondario e post secondario; si conferma l andamento discendente delle assunzioni con il solo obbligo scolastico. Per il nostro territorio la scuola dell obbligo, registrando invece addirittura un incremento di quasi 6 punti percentuali rispetto al valore 2008 pari a 40,4%, rimane il livello di istruzione maggiormente segnalato dalle imprese con un 45,9%. Il livello secondario prosegue il suo progressivo e deciso trend di sviluppo con 36,2% (35,3% nel 2008, 33,4% nel 2007; nel 2002 si attestava sul 20,8%!), in flessione la richiesta del livello universitario che scende dall 8,9 del 2008 (valore più alto registrato dal 2002) al 7,6%; l istruzione e la formazione professionale inverte il passo e scende dal 15,4% del 2008 al 10,3%. Le lauree più richieste sono quelle dell indirizzo sanitario e paramedico (110); i diplomi più richiesti dalle imprese si confermano quelli a indirizzo amministrativo e commerciale (270), quello turistico alberghiero (110) e quello meccanico (100). Va evidenziato per il livello secondario una forte presenza del fabbisogno generico (ossia quello a fronte del quale non viene indicato uno specifico indirizzo di studio) che starebbe ad indicare una perdurante incertezza degli imprenditori sulla rispondenza dei contenuti formativi di ciascun indirizzo di studi ai propri desiderata o, comunque, la necessità di riadattare tali contenuti rispetto alle specifiche esigenze legate alla professione da svolgere in azienda. La sempre più elevata attenzione alle competenze delle figure in entrata viene confermata da un maggior orientamento delle imprese ad assumere personale con precedente esperienza lavorativa (55,4% dato Macerata, 55,5% dato Marche, 57,5% dato Italia). Una circostanza che si lega senz altro alla necessità di accorciare il più possibile i tempi di inserimento operativo in azienda e di sfruttare al massimo l investimento in una nuova risorsa umana. La scuola dell obbligo, registrando un incremento di quasi 6 p.p. rispetto al valore 2008 pari a 40,4%, rimane il livello di istruzione maggiormente segnalato dalle imprese con un 45,9%; il livello secondario prosegue il suo progressivo e deciso trend di sviluppo con 36,2% (35,3% nel 2008, 33,4% nel 2007; nel 2002 si attestava sul 20,8%!), in flessione la richiesta del livello universitario che scende dall 8,9 del 2008 (valore più alto registrato dal 2002) al 7,6%; l istruzione e la formazione professionale inverte il passo e scende dal 15,4% del 2008 al 10,3%. 23

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27 Excelsior 2009 Le tipologie contrattuali Nella provincia di Macerata, l analisi dei dati relativi alle tipologie contrattuali evidenzia una ulteriore crescita della quota delle assunzioni a tempo determinato che dal 52,1% del 2008 raggiunge il 68,9% nel 2009 (incluse le assunzioni a t.d. a carattere stagionale che rappresentano il 29%); il restante 40% assunzioni a t.d. è utilizzato alla copertura di un picco di attività (20,9%), alla sostituzione temporanea di personale (10%) o alla prova di nuovo personale (9,1%), evidenziando la natura prevalentemente sostitutiva piuttosto che espansiva delle assunzioni programmate dalle imprese. Le assunzioni a tempo indeterminato si attestano al 26,3%, con una flessione di 6 punti % rispetto al 2008 (32,5%), valore decisamente inferiore rispetto al dato Italia (32,2%) ma migliore rispetto al dato Marche (20,6). Le assunzioni a t.i. sono maggiori nelle micro imprese 1-9 dipendenti (29,8%) contro il 16% delle imprese dipendenti ed il 24,7% di quelle con 50 dipendenti ed oltre. Relativamente al settore, la quota maggiore di assunzioni a t.i. è prevista nell industria (32%), contro il 21,7% dei servizi. Diverso il trend del dato nazionale che rileva una contrazione più marcata nel caso delle assunzioni a t.d. che invece dal 2001 avevano registrato un progressivo incremento; a tale contrazione si associa una ripresa nella quota relativa delle assunzioni a tempo indeterminato e dei contratti di apprendistato. Ciò attesta una crescente sensibilità delle imprese al ruolo del capitale umano anche nell attuale momento di incertezza economica. Figura 28: tipologie contrattuali; quote %; provincia di Macerata; A tempo indeterminato A tempo determinato Contratto di apprendistato Altre forme contrattuali Figura 29: Imprese che hanno ospitato personale in tirocinio/stage; quote %; provincia di Macerata; ,0 12,5 12,0 11,5 11,0 10,5 10,0 9,5 9,0 12,8 12,2 11,5 10,6 10,7 9,7 9,

28 Macerata Marche Italia

29 Excelsior 2009 Assunzioni di difficile reperimento Con una maggiore disponibilità di offerta sul mercato del lavoro, si giustifica inoltre la drastica diminuzione (da 35,2% al 19,4%) della quota di assunzioni non stagionali considerate di difficile reperimento; la motivazione principale risulta legata alla mancanza di candidati con adeguata qualificazione o esperienza specifica (33,1%), dalla ridotta presenza della figura (24,4%) o dalla professione poco attraente o da un lavoro pesante o faticoso. Figura 31: Assunzioni di difficile reperimento; quote %; provincia di Macerata; ,2 49,2 38,2 35,2 29,8 30,3 21,8 19, Classe di età e genere indicati La classe di età non è considerata rilevante dal 25,8% delle imprese intervistate, ma quelle che comunque hanno espresso una indicazione, si sono indirizzate prevalentemente verso la classe compresa tra i 25 ed i 29 anni (41,4%, valore che nel 2008 era pari al 24,0%), seguita da quella tra 30 ed i 44 anni (23,3%, valore ,6%) e da quella fino a 24 anni (6,9%, valore ,3%). Per gli over 45 anni il valore è pari a 2,6%. La classe tra 25 e 29 anni è quella più richiesta dalle imprese con 1-9 dipendenti e quelle con 50 e oltre dipendenti e soprattutto nei servizi (48,1%) con un marcato 65% negli alberghi, ristoranti, servizi turistici e nei servizi alle persone ed alle imprese. In relazione al genere richiesto, dall analisi dei dati nazionali emerge una situazione nuova: per effetto della minore richiesta di figure operaie, e soprattutto per la miglior tenuta delle attività terziarie rispetto a quelle manifatturiere, risulta in sensibile aumento la quota di professioni per le quali le imprese ritengono più adatto un candidato di genere femminile. Nel complesso le donne dovrebbero costituire almeno il 20,2% delle entrate programmate dalle imprese con un incremento di circa 3 punti percentuali sul totale rispetto all anno precedente. Diverso il panorama della provincia di Macerata dove solo il 17,7% delle assunzioni programmate predilige il genere femminile, valore addirittura in decrescita rispetto al 19,1% dell anno Relativamente al settore si registra un deciso incremento nella preferenza del genere femminile nel settore industriale (dal 15% del 2008 al 25,1% del 2009); relativamente alla classe dimensionale sono le imprese dipendenti che per il 25,8% ritengono più adatto un candidato di genere femminile. 27

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