Comunità della Val di Non. Provincia Autonoma di Trento. Dichiarazione Ambientale

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1 Comunità della Val di Non Provincia Autonoma di Trento Dichiarazione Ambientale Dati aggiornati al 31 dicembre 2010

2 1 Per informazioni rivolgersi a: Comunità della Val di Non Via C.A. Pilati n Cles (TN) Rappresentante della Direzione Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale La presente Dichiarazione Ambientale è stata curata da: Comunità della Val di Non Via C.A. Pilati n Cles (TN) Tel fax Indirizzo mail: Indirizzo internet: Revisione del 20 maggio Dati aggiornati al 31 dicembre 2010 Documento redatto secondo i requisiti del Regolamento (CE) n. 1221/09. Codice NACE 84.1 Amministrazione pubblica.

3 2 PERCHE EMAS L impegno che l Amministrazione della Comunità della Val di Non intende assumersi nei confronti dei cittadini riguarda la volontà di promuovere metodi utili ed efficaci per render conto delle attività pianificate e delle attività svolte con i relativi obiettivi prefissati o raggiunti. L occasione della pubblicazione della presente Dichiarazione Ambientale rappresenta, in questo senso, un atto concreto verso la trasparenza dell azione amministrativa. Ci auguriamo che la lettura di questo documento riesca a stimolare, in maniera diffusa, il contatto sempre più vicino e diretto con l ente e che, nella logica dell implementazione delle azioni, giungano critiche propositive. Il territorio della Val di Non, composto da trentotto Comuni, rappresenta una delle più ampie valli del Trentino. Uno dei caratteri che contraddistingue il territorio è rappresentato da una realtà socio economica variegata. Infatti pur avendo un impronta agricola, in valle si sono sviluppate importanti realtà artigianali, turistiche e industriali. Se da un lato la ricchezza di un territorio è rappresentata dalla molteplicità delle realtà municipali, sociali, economiche e paesaggistico/ambientali, dall altro lato la stessa molteplicità ne determina una complessità significativa in merito alla gestione ambientale. Far convivere plurimi interessi, evidentemente, costituisce un impegno notevole che non può prescindere da una visione complessiva del territorio e dei suoi bisogni. Ciononostante, in una visione di futuro responsabile è necessario saper individuare le priorità su cui puntare, i fondamentali su cui lavorare e investire per valorizzare il capitale territoriale. Nella consapevolezza dei limiti umani che incidono in maniera più o meno positiva nella gestione ambientale, la Comunità della Val di Non ha voluto avvalersi dell opportunità offerta dal processo di certificazione ambientale EMAS. La finalità primaria di questa scelta riguarda la volontà di porre in primo piano le tematiche ambientali quali elemento di fondamentale interesse per la qualità della vita, quotidiana e futura, nel nostro territorio. Riconoscendo nell ambiente quel patrimonio irripetibile e indispensabile per aver garanzia di futuro. Perché EMAS Siamo altrettanto consapevoli che sarà un cammino lungo, complesso e impegnativo. Siamo, altresì, convinti che con l impegno responsabile di tutti i vari livelli di rappresentanza, sia pubblica che privata, ma anche dei singoli cittadini, si potranno raggiungere traguardi sempre più importanti. Le attività antropiche che hanno un impatto ambientale sono molteplici, interessando la pianificazione urbanistica, la mobilità, la gestione dei rifiuti, le attività economiche produttive nei vari settori industriali, artigianali, agricoli, zootecnici, forestali e turistici - la gestione del patrimonio immobiliare, ecc... Come noto, secondo una distribuzione gerarchica, ogni livello della Pubblica Amministrazione ha la possibilità di incidere direttamente su alcune di queste attività. Tuttavia, in maniera graduale, la Comunità della Val di Non intende estendere l ambito di interesse oltre il confine delle attività gestite in forma diretta, individuando nell attività di coordinamento e sensibilizzazione propositiva, ai vari livelli, gli strumenti più idonei ed efficaci ai fini di raggiungere obiettivi di miglioramento ambientale. Interpretiamo l adozione di questo sistema di certificazione ambientale come un percorso in continua evoluzione, che riesca sempre più a radicarsi nelle Amministrazioni Pubbliche, negli enti privati nonché nei singoli cittadini. Per questo motivo abbiamo pensato ad una evoluzione del progetto EMAS, in particolare riferita al coordinamento del progetto con i Comuni di Valle, al fine di valorizzare le peculiarità di ogni ambito della Valle, indirizzando alcuni obiettivi di miglioramento su territori sovra-comunali attraverso i quali ottenere una ricaduta ambientale positiva più ampia e significativa. L ambizioso progetto di certificazione ambientale costituisce per noi un esercizio di democrazia applicata. Infatti riteniamo che il metodo assuma un valore pregnante ed imprescindibile per garantire efficacia e credibilità all azione amministrativa. Oltre agli obiettivi concreti e misurabili in termini oggettivi, abbiamo introdotto attività che promuovono la partecipazione diffusa al percorso di miglioramento ambientale, volte ad implementare il senso di responsabilità collettiva. Ciò al fine di dar corpo ad un principio attraverso il quale si afferma che una legge o un regolamento sono efficaci quando un popolo ha un forte senso civico. La trasparenza e la comunicazione in questo percorso rappresenteranno un valore aggiunto, affiancate alla capacità degli Amministratori di ascoltare le varie sensibilità che provengono dal territorio e di sintetizzarle in azioni concrete di miglioramento. Tutto ciò dovrà costituire un preciso e forte impegno per gli Amministratori. Cles, 20 maggio Il Rappresentante della Direzione Rolando Valentini

4 3 Sommario Parte I 1. Introduzione La Politica Ambientale 5 3. Gli aspetti ambientali significativi Il Sistema Di Gestione Ambientale. 8 Parte II 1 Il contesto territoriale l ambiente Le acque superficiali e sotterranee Inquadramento storico culturale Suolo e sottosuolo Rischio sismico Emissioni sonore e zonizzazione acustica Emissioni in atmosfera Rischio geologico ed idrogeologico Inquinamento luminoso Emissioni elettromagnetiche Caratterizzazione meteo-climatica Le acque superficiali e sotterranee Smaltimento acque reflue Agricoltura e artigianato Struttura ed organizzazione della comunità. 23 Indice Parte III 1. Edifici, strutture ed attrezzature di proprietà Gestione della ristorazione scolastica Raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi urbani Gestione dei centri di raccolta Gestione della discarica di Iscle Gestione della discarica dismessa di Narcis Acquisti verdi. 49 Parte IV 1. Formazione ed iniziative rivolte alle scuole La comunicazione ambientale 52 Parte V 1. Informazioni ambientali Convalida... 55

5 4 Parte I 1. INTRODUZIONE La Comunità della Val di Non ha aderito volontariamente al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) di cui al Regolamento (CE) N. 1221/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25/11/2009, che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE. L adozione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) ed ora il rinnovo dopo un primo triennio, dimostrano la confermata volontà della Comunità di garantire il rispetto della normativa ambientale e di perseguire il miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, con l obiettivo di sviluppare e mantenere un impegno costante nel rispetto e nella valorizzazione dell ambiente. La registrazione EMAS si inserisce in un progetto ben più ampio, perseguito anche dai 38 Comuni della Val di Non a seguito di una specifica convenzione approvata con deliberazione della Giunta comprensoriale n. 28 di data La Comunità partecipa a questo progetto quale capofila e coordinatore di un sistema di Gestione Ambientale di tipo integrato (SGAI). Il percorso previsto dal regolamento europeo prevede: la redazione dell Analisi Ambientale Iniziale che comprende una valutazione approfondita degli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, dell Organizzazione, redatta secondo le indicazioni contenute nell Allegato I al Reg. CE n.1221/09; l implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale Integrato secondo i requisiti della norma UNI EN ISO 14001:2004 con riferimento all Allegato II al Reg. CE n. 1221/09; la stesura e pubblicazione della Dichiarazione Ambientale, il documento di diffusione e divulgazione delle politiche ambientali dell ente, dei programmi di miglioramento e dei risultati ottenuti secondo le indicazioni contenute nell Allegato IV lettera B al Reg. CE n. 1221/09. La Dichiarazione Ambientale deve contenere almeno: la descrizione della Comunità della Val di Non e una sintesi delle sue attività; la valutazione degli aspetti ambientali rilevanti, diretti ed indiretti, connessi a tali attività e servizi svolti; la presentazione della Politica ambientale, del Programma ambientale e del Sistema di gestione ambientale; la normativa essenziale di riferimento in campo ambientale; la scadenza per la presentazione della Dichiarazione ambientale successiva; il nome del verificatore ambientale accreditato che ha il compito di convalidarne i contenuti. Il percorso si chiude con la registrazione, nel Registro EMAS, da parte del Comitato per l Ecolabel e l Ecoaudit Sezione EMAS Italia del Ministero dell Ambiente. La Comunità della Val di Non, di seguito denominata semplicemente Comunità, ha voluto elaborare la presente Dichiarazione Ambientale in modo da facilitarne la lettura e la comunicazione. A tal fine ha introdotto delle simbologie: legate alla significatività degli aspetti ambientali (cfr. pag. 6), inerenti la normativa di riferimento e i regolamenti interni dell ente. Introduzione

6 5 2. LA POLITICA AMBIENTALE L'importanza della salvaguardia del valore dell'ambiente ha spinto la Comunità della Val di Non ad adottare un Sistema di Gestione Ambientale secondo i requisiti del Regolamento europeo CE 1221/2009 (EMAS III), al fine di perseguire il miglioramento costante e continuo delle proprie prestazioni ambientali e della qualità della vita per la popolazione residente e per gli ospiti, in perfetto accordo con i principi dello Sviluppo Sostenibile. Tutela dell'ambiente, quindi, come applicazione delle normative generali, ma anche come salvaguardia di un valore e di un bene da lasciare in eredità alle future generazioni attraverso un impiego intelligente e discreto di quanto il nostro territorio ci offre. Sulla base della valutazione degli aspetti ed impatti ambientali diretti ed indiretti delle proprie attività e servizi e secondo il principio del miglioramento continuo, l'amministrazione della Comunità della Val di Non si impegna a: svolgere un attività di assistenza, supporto e coordinamento nei confronti dei Comuni della Val di Non certificati per il mantenimento della registrazione EMAS; promuovere la riduzione dei rifiuti solidi urbani e l'incremento della raccolta differenziata; attuare una costante azione di sensibilizzazione in campo ambientale a favore dei cittadini, delle imprese e degli istituti scolastici presenti sul territorio; incrementare l acquisto di forniture che rispettino l Ambiente (acquisti verdi); monitorare i propri consumi e promuovere l'adozione di fonti energetiche alternative; promuovere modelli di pianificazione urbanistica e territoriale che favoriscano un basso impatto ambientale; realizzare corsi di formazione rivolti al personale della Comunità e dei Comuni della val di Non al fine di migliorare le conoscenze sull'ambiente e sul Sistema di Gestione Ambientale; assicurare che gli appalti pubblici siano coerenti con le politiche ambientali dell'ente; garantire la gestione del servizio di ristorazione presso le mense scolastiche della Comunità della Val di Non conforme ai principi dello sviluppo sostenibile; mantenere aggiornate sul sito web le informazioni riguardanti la documentazione ambientale; orientare ai principi dello sviluppo sostenibile anche la "mobilità" all'interno del territorio della Val di Non, elaborando strategie ed azioni specifiche; promuovere politiche agricole, zootecniche e forestali volte a favorire la qualità ambientale sia sotto il profilo igienico/sanitario che paesaggistico, attraverso il coordinamento delle Amministrazioni Comunali e la sensibilizzazione di organismi/associazioni di rappresentanza nella elaborazione di strategie ed azioni specifiche; promuovere iniziative per la valorizzazione del patrimonio naturale, con particolare riguardo al concetto di biodiversità. La Politica Ambientale L'Amministrazione della Comunità della Val di Non si impegna a discutere e riesaminare periodicamente i contenuti della presente Politica Ambientale, in funzione del raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti. La presente Politica Ambientale è diffusa a tutto il personale e resa disponibile ai cittadini e a tutte le parti interessate. Approvata con deliberazione dell Assemblea comunitaria n. 5 di data e successivamente integrata con deliberazione della Giunta comunitaria n.69 di data (La suddetta integrazione verrà formalmente approvata nella prossima seduta dell Assemblea comunitaria prevista tra fine giugno ed inizio luglio p.v.).

7 6 3. GLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI La Comunità gestisce varie attività che possono determinare effetti più o meno significativi sull ambiente. In particolare la redazione dell Analisi Ambientale ha permesso di individuare gli aspetti ambientali connessi con le diverse attività di competenza, distinguendoli in: - ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI: attività dell ente sulla quale questo ha un controllo di gestione diretto; - ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI (gestori /appaltatori): attività affidate a terzi mediante convenzione/ appalto o gestite da enti pubblici/privati partecipati dell ente che possono essere influenzate da questi in misura ragionevole. Nella valutazione della significatività di ognuno degli aspetti ambientali considerati sono stati applicati, in condizioni di gestione normale, anomala o di emergenza, i seguenti criteri: il grado di conoscenza da parte dell ente e quindi la sufficiente conoscenza e monitoraggio delle performance ambientali (A); la capacità di miglioramento valutando la capacità di introduzione di nuovi adempimenti che permettano di ridurre o gestire l impatto ambientale (B); l importanza dell aspetto intesa come presenza dell aspetto all interno dei servizi dell ente (C); la frequenza con cui l aspetto ambientale si manifesta all interno dei servizi dell ente (D); le manifestazioni d interesse sia all interno che all esterno dell organizzazione (E); la capacità d influenza da parte dell ente. Per una comprensione immediata del tipo di aspetto ambientale, si è scelto di inserire la seguente ulteriore simbologia grafica: Aspetti ambientali significativi Molto significativo Significativo Non significativo Nella Tabella 1 si riportano gli aspetti ambientali significativi della Comunità.

8 7 Aspetti ambientali significativi della Comunità: FATTORE ATTIVITA' Tipo di aspetto (D/I) DESCRIZIONE Condizione (N,M,E) A B C D E somma influenza priorità* (somma x influenza) aria ciclo dell'acqua produzione rifiuti gestione rifiuti utilizzo fitofarmaci attività produttive depurazione discarica Iscle centri raccolta discarica Iscle sensibilizzazio ne I Emissioni N , I sensibilizzazione N , I D/I D D D/I D territorio della Valle non servito da depuratori produzione percolato gestione entrata ed uscita rifiuti progettazione e costruzione Progettazione e manutenzione straordinaria sensibilizzazione sulla raccolta differenziata N , N N N M N abbandono rifiuti I abbandono rifiuti sul territorio comunitario E ,5 6.5 fonti energetiche sensibilizzazio ne I risparmio energetico N ,5 5.5 registrazion e EMAS territorio Comuni D/I D/I Traffico e iniziative per la valorizzazione territoriale registrazione EMAS di tutti i Comuni N , N ,5 6 Soglia aspetti diretti 13 Soglia aspetti indiretti 3,5 *Con il colore rosso sono evidenziati gli aspetti che superano il livello di soglia di significatività. Tabella 1: aspetti ambientali significativi della Comunità

9 8 4. IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Obiettivo del Sistema di Gestione Ambientale è di identificare e valutare l impatto ambientale legato a tutte le attività che caratterizzano l Amministrazione e di mettere in atto azioni per ridurlo continuamente, realizzando, controllando, e dimostrando non solo la conformità alle leggi vigenti, ma anche buone prestazioni ambientali, coerenti con la Politica Ambientale e gli obiettivi fissati. Il sistema quindi si basa su una sequenza di quattro punti, ripetuti ciclicamente, per perseguire il miglioramento continuo (ciclo di Deming): a. Plan (P) una programmazione che consenta di identificare e valutare gli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, della Comunità che possono produrre impatti sull ambiente, stabilire, attuare e mantenere attivi degli obiettivi ambientali, all interno di un programma coerente con la politica ambientale dell amministrazione e con le normative di riferimento; b. Do (D) la concreta realizzazione degli impegni contenuti nella politica ambientale e degli obiettivi stabiliti con il programma ambientale, attraverso: la definizione e l attuazione di specifiche procedure di gestione ed operative, la creazione, il riesame, l aggiornamento ed il controllo dei documenti di sistema, il controllo operativo, la formazione, l individuazione e la riduzione dei rischi attraverso la preparazione e risposta alle emergenze; c. Check (C) la periodica verifica effettuata attraverso il monitoraggio delle attività, il rispetto delle prescrizioni normative, il controllo delle non conformità e delle azioni correttive e preventive, il controllo delle registrazioni e lo svolgimento degli audit interni; d. Act (A) le azioni per il miglioramento continuo attraverso il riesame della Direzione. Come accennato nell introduzione, la Comunità partecipa, quale capofila e coordinatore, ad un progetto di registrazione esteso alla maggior parte dei Comuni della Val di Non. Il sistema di Gestione Ambientale di tipo integrato (SGAI) è assicurato dalla conduzione condivisa dei seguenti processi: conduzione di attività di sistema tra cui la gestione della documentazione, supportata da un apposito sito web, la programmazione delle verifiche ispettive interne, l aggiornamento legislativo, la formazione del personale; conduzione di attività operative tra cui la gestione dei rifiuti; comunicazione da e con le parti interessate sulle iniziative promosse a livello di Comunità e sui processi condivisi; riesame periodico del Sistema Integrato. Campo di applicazione del Sistema di gestione ambientale In occasione del rinnovo della certificazione, si è provveduto ad aggiornare il campo di applicazione del Sistema di gestione ambientale, togliendo l attività di gestione della raccolta differenziata di rifiuti speciali prodotti da attività agricole sul territorio, in quanto non più di competenza dell ente, ed aggiungendo il servizio di supporto attività di registrazione EMAS presso i Comuni. Di seguito si elenca il campo di applicazione del SGA: raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani sul territorio della Val di Non; riscossione della tariffa dei rifiuti; controllo gestionale della discarica di rifiuti non pericolosi sita in località Iscle di Taio; gestione post mortem della ex discarica sita in località Narcis; realizzazione e gestione dei centri di raccolta; attività di ristorazione scolastica; gestione del patrimonio, degli impianti e del parco automezzi di proprietà; supporto attività di registrazione EMAS presso i Comuni. Significatività Obiettivi raggiunti La registrazione EMAS di tutto il territorio della Val di Non è ritenuto un aspetto significativo anche se indiretto, poiché la Comunità ha un influenza parziale. In questo primo triennio l obiettivo relativo alla registrazione EMAS da parte di tutti i Comuni della Val di Non è stato Il Sistema di Gestione Ambientale

10 9 parzialmente raggiunto, in quanto si è ottenuta la registrazione dell 80% dei Comuni. Obiettivo di miglioramento La Comunità intende confermare tale obiettivo, potenziandolo con un nuovo progetto diretto a elaborare delle strategie di miglioramento nel sistema di gestione ambientale al fine di sgravare la burocrazia della documentazione di sistema e porre l attenzione sulle azioni concrete che i Comuni, a livello di aree omogenee e singolarmente, possono attuare per perseguire il miglioramento continuo. Scopo del progetto si riassume nelle seguenti azioni: confronto e dialogo tra le Amministrazioni della stessa area omogenea; risoluzione di problematiche comuni con possibili vantaggi in termini ambientali, economici e gestionali; dichiarazione ambientale maggiormente fruibile al pubblico, che consenta una comparazione immediata del lavoro svolto dalle amministrazioni appartenenti alla stesso gruppo; possibile realizzazione di progetti sovracomunali con conseguenti vantaggi in termini di risorse economiche e di personale coinvolto. Verrà attuato un lavoro di gruppo per ogni area omogenea che dovrà prevedere per l area stessa: a) definizione di aspetti e impattanti ambientali, b) politica ambientale, c) definizione di un programma ambientale di area con la possibilità di definire degli obiettivi condivisi, lasciando libertà al singolo Comune di perseguire anche obiettivi propri (la definizione ed il raggiungimento di obiettivi condivisi, sebbene auspicabile, non è vincolante); d) redazione di un unica dichiarazione ambientale comprensiva di schede relative ai singoli Comuni. Obiettivo indicatore traguardo Azioni responsa bile scadenze Risorse economiche Stato di attuazione realizzazione di un nuovo progetto per la registrazione EMAS dei Comuni della Val di Non applicazione del progetto e n. comuni partecipanti Supporto e coordinamento per il rinnovo della registrazione EMAS dei Comuni della Val di Non, con realizzazione di nuova struttura ad ambiti omogenei entro febbraio 2012 n. 31 Comuni PUNTO A) stesura di nuovo manuale di gestione ambientale gestito ad ambiti omogenei ed approvazione da parte del Comitato ecoaudit-ecolabel PUNTO B) riunioni con i RGA dei comuni per stesura degli aspetti ambientali di area omogenea PUNTO C) incontro con i Sindaci per stesura della politica ambientale e del programma ambientale di area RD Comunità della Val di Non PUNTO A) 30/06/2011 PUNTO B) 30/10/2011 PUNTO C) 30/10/2011 previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO A) redatto nuovo manuale, in attesa di approvazione da parte del Comitato ecoauditecolabel PUNTO D) incontro con gli RGA per stesura della Dichiarazione ambientale di area omogenea. PUNTO D) 31/01/2012

11 10 Parte II 1. IL CONTESTO TERRITORIALE Il territorio della Comunità, coincidente con quello della Val di Non, è composto dai 38 Comuni elencati nella tabella 3. La Val di Non è situata in Trentino, nella parte nord-occidentale della Provincia di Trento, ed è costituita da un ampio altopiano attraversato dal fiume Noce. La superficie complessiva è pari a Km2, popolata da residenti, per una densità abitativa di abitanti/km2. Il collegamento della Valle con la viabilità territoriale avviene attraverso: la strada statale SS 43 che mette in comunicazione la Valle dell Adige con la Val di non e la Val di Sole; la strada statale SS 43d; la strada statale SS 42 del Tonale e della Mendola. Il territorio è accessibile dalla Val d Adige, anche attraverso il valico delle Palade (verso Merano) e il passo della Mendola (per Caldaro, Alto Adige). Dal passo della Mendola, verso Caldaro, parte una funicolare, inaugurata nel 1903, che in pochi minuti compie un dislivello di 854 m inerpicandosi nella montagna tra suggestivi panorami. In seguito al D.Lgs. 2 settembre 1997, n 320, dal 1 luglio 1998, la gestione delle strade statali nei tratti in Trentino è passata dall'anas alla Provincia Autonoma di Trento mantenendo la classificazione e la sigla di statale (SS). La valle, inoltre, è attraversata dalla ferrovia Trento-Malè, gestita dalla società Trentino Trasporti. L'economia della vallata è principalmente di tipo agricolo; la Valle è resa famosa dalla vastissima produzione delle mele "Golden" conosciuta commercialmente con il marchio "Melinda". Ricoprono una discreta importanza per l'economia locale anche il turismo e l'artigianato. Sono inoltre presenti alcune aree artigianali e piccole industrie nella zona di Cles e di Mollaro, operanti principalmente nel settore delle costruzioni. Tabella 2: Contesto territoriale Il contesto territoriale Unità di misura Fonte dei dati Addetti numero Comunità Abitanti residenti Abitanti stagionali non residenti Strutture ricettive alberghiere Strutture extralberghiere numero n. seconde case n./posti letto 77/ / /3.005 Numero/posti letto 1.589/ / /9.661 Servizio ISTAT PAT A.P.T. Fondo Presenze turistiche numero Estensione territoriale Kmq 596,74 596,74 596,74 Servizio ISTAT PAT densità territoriale Abitanti/Kmq 65,25 65,57 65,80 Comuni numero

12 11 COMUNE superficie in kmq abitanti AMBLAR 14, BRESIMO 40,98 n.d BREZ 21, CAGNO' 3, CAMPODENNO 25,39 n.d. n.d CASTELFONDO 25,7 n.d. n.d. 642 CAVARENO 9, CIS 5,51 n.d CLES 39, CLOZ 8, COREDO 32,68 n.d. n.d CUNEVO 5, DAMBEL 5, DENNO 10, DON 5, FLAVON 7,53 n.d. n.d. 556 FONDO 30, LIVO 15, MALOSCO NANNO 4, REVO' 13,44 n.d. n.d ROMALLO 2, ROMENO 9, RONZONE 5,31 n.d. n.d. 386 RUFFRE'-MENDOLA 6, RUMO 30, SANZENO 6, SARNONICO 12,13 n.d SFRUZ 11, SMARANO 6, SPORMINORE 17, TAIO 11,33 n.d. n.d TASSULLO 13, TERRES 6, TON 26,36 n.d. n.d TRES 14,55 n.d. n.d. 720 TUENNO 70, VERVO' 15,13 n.d. n.d. 714 totale 596, Tabella 3: Elenco Comuni della Val di Non superficie ed abitanti.

13 L ambiente La Val di Non è chiusa a nord dalla catena montuosa delle Maddalene, caratterizzata da verdi pascoli e malghe d alpeggio, a sud-ovest dalle Dolomiti di Brenta, patrimonio dell UNESCO, a est dal sottogruppo orientale dei monti Anauni, a sud dal massiccio della Paganella e dalla sella di Andalo. Il territorio è accessibile dalla Val d Adige, anche attraverso il valico delle Palade (verso Merano) e il passo della Mendola (per Caldaro, Alto Adige). Dal passo della Mendola, verso Caldaro, parte una funicolare, inaugurata nel 1903, che in pochi minuti compie un dislivello di 854 m inerpicandosi nella montagna tra suggestivi panorami. Al centro della Valle si trova il lago artificiale di Santa Giustina, nato con la realizzazione dell imponente diga costruita fra il 1943 ed il 1951 allo scopo di raccogliere le acque del bacino imbrifero del torrente Noce per ricavarne energia elettrica. Il lago ha una capacità complessiva di 182 milioni di metri cubi d acqua e si estende per una lunghezza di 8 chilometri con una larghezza massima di un chilometro. La località Santa Giustina prende nome dal vicino eremo, del quale rimangono pochi ruderi, che si trova a valle della diga, sulla sponda sinistra del Noce protetto da un incavo naturale di roccia. L eremo è accessibile da un suggestivo sentiero che scende tra le ripide pareti della forra del noce La Diga è una delle più alte ed una delle maggiori a volta finora costruite in Europa. Ha uno sviluppo di coronamento di 124,20 m ed un altezza di 152,50 m. Poco a nord della diga si trova sommerso un antico ponte romano, il Ponte Alto, che affiora quando il lago si torva ai livelli più bassi. In alcune occasioni, nelle stagioni più secche, affiora dalle acque un altro ponte medioevale il pont della mula che evoca suggestive leggende medioevali. A valle della Diga, nella gola della forra del Noce, si è formato un interessante habitat che ha dato luogo ad uno dei diversi biotopi presenti sul territorio. Si tratta di zone paludose, occupate prevalentemente da canneto e ospitanti numerose specie selvatiche permanenti, oltre a offrire rifugio per gli uccelli migratori. Le L.P. 14/1986 e L.P.11/2007, n. 11 (titolo V), al fine di salvaguardare i biotopi nella Provincia Autonoma di Trento, definiscono le competenze dalle strutture provinciali (Servizio Parchi e Foreste Demaniali), del Parco e dei Comuni a seconda che si tratti di riserve naturali provinciali, di aree interne alla zona Parco o di aree comunali. Il Parco Naturale Adamello Brenta, istituito dalla Provincia autonoma di Trento nel 1967, è la più vasta area protetta del Trentino; con i suoi 620,517 kmq comprende ad occidente parte del massiccio granitico dell'adamello - Presanella e a oriente il Gruppo delle Dolomiti di Brenta, separati dalla Val Rendena e compresi tra le valli di Non, di Sole e Giudicarie. Il suo territorio è caratterizzato da una varietà di paesaggi notevolissima e vanta la presenza di inestimabili ricchezze naturalistiche. E' interessato dalla presenza di oltre 80 laghi e dal ghiacciaio dell'adamello, uno dei più estesi d'europa. La componente faunistica è tra le più ricche dell'arco alpino, comprendendo tutte le specie montane, inclusi lo stambecco e l'orso bruno. La L.P.11/2007, n. 11 ha definito le norme che regolano l organizzazione amministrativa e la gestione dell area protetta. Il Parco Adamello Brenta è il primo parco in Europa ad aver ottenuto (nel 2001) la certificazione ambientale in accordo alla normativa internazionale ISO Nel 2006, inoltre, il Parco ha ottenuto la registrazione ambientale comunitaria EMAS e ha aderito alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. L ambiente

14 13 L Organizzazione delle Nazioni Unite per l Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), nel giugno 2008, ha dichiarato l'ingresso del Parco Naturale Adamello Brenta nella Rete europea e mondiale dei geoparchi. Il capoluogo della vallata è Cles, che sorge a lato del lago artificiale di Santa Giustina Le acque superficiali e sotterranee La Valle è ricca di corsi d acqua, laghi e torrenti che percorrono il territorio e ne caratterizzano l aspetto morfologico. La valle è infatti solcata da profondi e a volte inaccessibili canyon. Il Canyon Rio Sass, una forra scavata dal flusso dell acqua del torrente che attraversa il paese di Fondo, è reso percorribile grazie alla realizzazione di passerelle a sbalzo e scalinate, mentre nella forra scavata dal torrente Novella è stato fondato nel 2003 l omonimo Parco Fluviale Novella per permettere agli ospiti e alla popolazione di ammirare le notevoli risorse geologiche/naturalistiche. È caratterizzato dalla presenza di numerose specie animali e vegetali che conferiscono a questo luogo una significativa valenza naturalistica. Molti sono i laghi e i bacini artificiali che in taluni casi sono anche balenabili, il lago Smeraldo di Fondo, quello di Santa Maria di Tret oppure i laghetti di Coredo e Tavon. Tra i numerosi specchi d acqua, si ricorda il Lago di Tovel, lago alpino (quota media di 1177 m s.l.m.), situato sul territorio del Comune di Tuenno, immerso nel Parco Naturale Adamello Brenta, in passato conosciuto anche come Lago Rosso grazie al caratteristico colore di un alga presente nelle sue acque, dominio dell orso bruno e di molteplici specie faunistiche. l piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche (PGUAP) è stato approvato ai sensi e per gli effetti dell'art.14 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n.670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino Alto-Adige) e degli artt.5-8 del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n.381 (Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino Alto-Adige in materia di urbanistica ed opere pubbliche) come da ultimo modificato dal decreto legislativo 11 novembre 1999, n.463 E' stata approvata in data 26 marzo 2010 la deliberazione della Giunta provinciale n. 627, con la quale si sono approvate nuove direttive di semplificazione per l'attuazione degli art.li 16 e 17 delle Norme di attuazione del PGUAP. Le azioni di semplificazione e interpretazione contenute nelle nuove disposizioni sono numerose e per maggiori dettagli si deve necessariamente rimandare alla lettura della parte dispositiva del provvedimento e del testo delle precedenti direttive coordinato con le modifiche appena approvate, consultabile sul sito della provincia di Trento. A partire dall 1 gennaio 2009, come previsto dal Piano di Tutela delle Acque approvato dalla Giunta provinciale il 30 dicembre 2004, sono entrati in vigore i nuovi valori di rilascio del deflusso minimo vitale previsti dall attuale PGUAP per le grandi derivazioni di acqua a scopo idroelettrico. La Comunità non ha competenze in merito al monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, in quanto l attività, ai sensi del D.Lgs. 152/2006 (e successive modifiche) è di competenza provinciale. Nel corso del 2008, a seguito della tipizzazione e caratterizzazione dei corpi idrici effettuata secondo i criteri del DM 131/2008, sono stati individuati nella provincia di Trento 21 tipi fluviali e in 412 corpi idrici. L allegato 1, paragrafo A3 del Decreto Ministeriale n. 56 individua tre tipi di monitoraggio: sorveglianza (cadenza almeno sessennale con esame di tutti gli elementi di qualità biologica e delle caratteristiche chimico fisiche), operativo (cadenza almeno triennale sui corpi idrici che sono stati classificati a rischio di non raggiungere gli obiettivi ambientali entro il 2015) e di indagine (controlli investigativi per situazione di allarme, o a scopo preventivo per la valutazione del rischio sanitario e informazione al pubblico). I monitoraggi effettuati nel 2007 hanno riscontrato una qualità sufficiente sia per le acque del torrente Noce (classe III SECA) che per quelle del lago di Santa Giustina (classe III SEL) Inquadramento storico culturale La valle è ricca di storia, dal tempo degli antichi romani, fino al Medioevo, periodo in cui sorsero numerosi castelli, come Castel Thun, Castel Bragher, Castel Coredo, Castel Cles, Castel Valer oppure come il Santuario di San Romedio, o i palazzi Assessorili di Cles e Coredo, che diventarono i centri giuridico-amministrativi più importanti del periodo. Ogni paese possiede un ricco patrimonio di chiese e chiesette, campanili e luoghi di culto, le cui origini risalgono fin oltre il Mille e spesso ricordano eventi oscuri, come pestilenze, incendi e alluvioni.

15 14 Il Castel Thun, di recente ristrutturazione ed aperto al pubblico, fu costruito nella metà del XIII sec. e fu la sede della potente famiglia dei Thun. Il castello, situato in cima ad una collina a 609 m, ha struttura tipicamente gotica ed è circondato da un complesso sistema di fortificazioni formato da torri, bastioni lunati, fossato e cammino di ronda. Il suggestivo santuario di San Romedio si trova al centro di una profonda forra, inerpicato su uno sperone di roccia alto quasi 100 m, a strapiombo sul rio S. Romedio. Si tratta di un ardito complesso architettonico formato da cinque chiesette sovrapposte in altezza, edificate in epoche diverse a partire dall anno 1000, collegate tra loro da una ripida scalinata. Sull imbocco della passeggiata che porta al Santuario di San Romedio, per volontà della Provincia Autonoma di Trento, è stato realizzato il Museo Retico, centro polivalente dedicato all archeologia e alla storia antica della Valle di Non, in particolar modo al popolo dei Reti, vissuto dal VI al I secolo circa a.c. nel Trentino-Alto Adige, nel Tirolo e in parte della Svizzera Suolo e sottosuolo Dal punto di vista geolitologico, la mappatura dell intero territorio trentino è disponibile consultando il sito del Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento. Il 22 dicembre 2009 la Giunta Provinciale ha approvato con delibera n 3144, ai sensi delle norme di attuazione del PUP, il quinto aggiornamento della Carta di Sintesi Geologica, il quale è entrato in vigore il giorno 06 gennaio 2010 a seguito della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige del n 01 del 5 gennaio Sul territorio sono presenti diverse attività estrattive. Per i dettagli è necessario consultare i singoli Comuni. Nel territorio comunitario vi sono diversi siti ed aree bonificate ai sensi dalla L.471/99. La bonifica dei terreni non è di competenza della Comunità e non vi sono dati di riferimento a livello comunitario. Una ex-discarica Comprensoriale di rifiuti solidi urbani, chiusa nel 1991 e bonificata nel 1993 con progetto di bonifica esecutivo, è sita in località Narcis di Mollaro Rischio sismico In base all'o.p.c.m. n l'intero territorio provinciale è stato classificato come sismico e appartenente alla zona sismica 3 (Trentino meridionale) e alla zona sismica 4 (Trentino settentrionale dove è ubicata la Val di Non). La deliberazione della Giunta provinciale n di data che approva le "Norme di attuazione della Variante al PUP Approvazione della Carta di Sintesi Geologica" ha effettuato una parziale modifica della perimetrazione contenuta nell'ordinanza Ministeriale, sulla base di valutazioni inerenti i dati acquisiti dalla rete sismometrica provinciale operante dagli anni '80. La Carta di Sintesi geologica dispone che sia nelle zone sismiche 3, sia nelle zone sismiche 4 la nuova normativa tecnica debba essere applicata a tutte le tipologie edilizie ed infrastrutturali. Le infrastrutture e gli edifici pubblici, nonché quelli strategici e/o rilevanti (di proprietà pubblica e privata), devono essere realizzati con le caratteristiche richieste per l edificazione in zona sismica 3, anche se localizzate in zona 4. Con la deliberazione della Giunta provinciale n di data è stato approvato il "Documento

16 15 tecnico relativo agli adempimenti di competenza della Provincia Autonoma di Trento" che definisce nel dettaglio le categorie di edifici e di opere infrastrutturali di interesse strategico o che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Nello stesso documento sono precisate le modalità delle verifiche tecniche e il programma temporale delle verifiche degli edifici e delle strutture di competenza o proprietà della Provincia Autonoma di Trento Emissioni sonore e zonizzazione acustica Le fonti di inquinamento acustico sono quasi completamente legate alle attività antropiche ed alla costante diffusione di mezzi di trasporto. La Comunità non ha competenza in materia; i singoli Comuni sono dotati di piano di zonizzazione acustica come regolamentato dalla Legge Provinciale , n. 10 e dal relativo regolamento attuativo (Decreto del Presidente della Giunta Provinciale , n /Leg) Emissioni in atmosfera Le attività che producono emissioni in atmosfera devono essere autorizzate ai sensi del Decreto Legislativo , n. 152 (parte V) e s.m.i. e del Decreto del Presidente della Giunta Provinciale , n. 1-41/Legisl. e s.m.i. Pertanto chiunque intendesse avviare nuove attività aventi emissioni in atmosfera oppure dovesse effettuare il trasferimento o la modifica di attività già esistenti, prima di effettuare tali operazioni, è tenuto a richiedere apposita autorizzazione all autorità competente (Provincia Autonoma di Trento). La Comunità non ha alcuna competenza in merito Rischio geologico ed idrogeologico La Provincia Autonoma di Trento ha stabilito, con la Legge Provinciale n.07 del , le zone da sottoporre a vincoli particolari per la difesa del suolo e delle acque. Tali aree sono definite con Tabella 4: carta di sintesi geologica. Fonte cartografia PAT

17 16 precisione all interno della Carta di Sintesi geologica, approvata con delibera di Giunta Provinciale n del Con delibera n 3144 del la Giunta Provinciale ha approvato, ai sensi delle norme di attuazione del PUP, il quinto aggiornamento della Carta di Sintesi Geologica, entrato in vigore il a seguito della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige del n 01 del Il territorio della val di Non è caratterizzato da limitate zone ad elevata pericolosità geologica ed idrogeologica, mentre presenta una presenza maggiore, seppur limitata, di aree del tipo a penalità grave o media (cfr tabella 4). Altre informazioni si possono reperire sul sito del Servizio Urbanistica della P.A.T Inquinamento luminoso Il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento il ha approvato la Legge Provinciale n. 16 per il risparmio energetico e la riduzione dell inquinamento luminoso. Con l'approvazione della deliberazione della Giunta provinciale n di data e l'entrata in vigore del decreto del Presidente della Provincia del , n. 2-34/Leg. è stato definito il quadro normativo per l'attuazione della legge sopra citata. I Comuni, a seguito dell emanazione del Piano Provinciale e dei relativi Regolamenti attuativi, oltre alla predisposizione dei piani comunali (entro 2 anni dall entrata in vigore del decreto del Presidente della Provincia 20 gennaio 2010 ), sono tenuti ad adeguare il regolamento edilizio con particolare riguardo alle modalità di installazione degli impianti luminosi, a censire i siti e le sorgenti di rilevante inquinamento luminoso e a predisporre un elenco delle fonti di illuminazione che possono derogare ai criteri tecnici fissati dalla Provincia. Spetterà ai Comuni anche la vigilanza, tramite controlli periodici, sul rispetto delle misure stabilite per gli impianti di illuminazione esterna. La Comunità non ha competenza in merito Emissioni elettromagnetiche La Comunità non ha competenza sulle fonti di emissioni elettromagnetiche. L Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente della provincia di Trento ha censito e catalogato le sorgenti di radiofrequenza per radiodiffusione, telediffusione e telefonia cellulare presenti sul territorio trentino e il rilievo dei valori di campo in corrispondenza delle emittenti più impattanti, predisponendo apposita planimetria. La normativa di riferimento è la seguente: Legge , 36; Legge Provinciale , n. 9 e s.m.i.; articolo 61 della Legge Provinciale 1998, n.10; Decreto del Presidente della Giunta Provinciale , n /Leg. e s.m.i., Delibera della Giunta Provinciale n del Caratterizzazione meteo-climatica Nel territorio comunitario non sono presenti centraline di monitoraggio fisse appartenenti alla rete provinciale di rilevazione dell inquinamento atmosferico. La gestione della qualità dell aria non è competenza della Comunità. L andamento delle precipitazioni, degli eventi gradinigeni e della temperatura su tutto il territorio provinciale è gestito dal Centro agrometeo dell Istituto Agrario di San Michele all Adige attraverso una rete di ottanta stazioni agrometeorologiche, tra le quali la stazione meteorologica di Cles. La climatologia del territorio è di tipo alpino. Per i dati nel dettaglio si rimanda al sito Strumenti di pianificazione territoriale e biodiversità La Provincia autonoma di Trento, nell'esercizio della propria competenza primaria in materia di urbanistica, di piani regolatori e di tutela del paesaggio prevista dallo Statuto speciale e in coerenza con i principi della L.P , n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino), ha promulgato la L.P , n. 1 "Pianificazione urbanistica e governo del territorio". Questa legge definisce gli strumenti, le modalità di attuazione ed approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale e si articola nei seguenti strumenti di pianificazione territoriale generale: il piano urbanistico provinciale (PUP); il piano regolatore generale (PRG); il piano territoriale della comunità (PTC); i piani dei parchi naturali provinciali e del parco nazionale dello Stelvio. Con il D.P.P , n /Leg "Disposizioni regolamentari di attuazione della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1" e con le deliberazioni Strumenti di pianificazione

18 17 della Giunta provinciale n è entrata in vigore la nuova legge urbanistica provinciale a decorrere dal 1 ottobre In Tabella 5 si riportano le caratteristiche territoriali e, di seguito, la carta dell uso del suolo pianificato relativa alla Val di Non, elaborata dal Responsabile del Servizio Tecnico della Comunità, ing. Francesco Zambonin. Tabella 5: caratteristiche territoriali. Fonte: uffici comunali DELLA Val di Non. Uso del suolo della Val di Non Unità di misura Aree a bosco e pascolo ,74 Aree agricole ,56 Aree edificate o edificabili - - 2,94 Aree e servizi pubblici - - 0,67 % Area alberghiera - - 0,07 Zone produttive - - 0,67 Altro - - 3,35 Totale 100

19 18

20 Smaltimento acque reflue La Comunità non ha competenza nel campo dello smaltimento delle acque reflue, di cui autorità è il Servizio Opere Igienico Sanitarie della Provincia Autonoma di Trento. Sul territorio sono presenti n. 6 depuratori provinciali, situati nei Comuni di Campodenno, Cavareno, Cles, Fondo, Taio, Tuenno. Il depuratore di Tuenno è stato dismesso in ottobre 2010 e le acque reflue ora confluiscono nel depuratore di Taio. DEPURATORE CAMPODENNO COMUNI SERVITI Campodenno Denno Flavon Cunevo comuni della Val di Non Sporminore comuni serviti da depuratore DEPURATORE CAVARENO comuni non serviti da depuratore N % sul totale dei Comuni 55,26% 44,74% Si mette in evidenza, come riportato nella tabella 6, che non tutto il territorio della Val di Non confluisce ai depuratori provinciali; n. 17 Comuni utilizzano le fosse Imhoff e sono ancora in attesa di potersi allacciare ai depuratori esistenti o nuovi, la cui realizzazione rientra nella programmazione da parte della Provincia. Ulteriori dati in merito sono consultabili sul sito della PAT. Nelle tabelle 7 si riportano i valori dei depuratori presenti sul territorio, relativi al COMUNI SERVITI Cavareno Ronzone Romeno Sarnonico Ruffre' - Mendola Amblar Don DEPURATORI TUENNO CLES FONDO TAIO COMUNI SERVITI Cles Fondo Malosco Taio Coredo Smarano Sfruz Tres Tuenno TOT 21 Tabella 6: Comuni della Val di Non serviti e non serviti da depuratore. Fonte Servizio Opere Igienico Sanitarie della Provincia Autonoma di Trento. Parametro e unità di misura azoto nitrico N (mg/l) azoto totale N (mg/l) limiti di emissione (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl. e s.m.i.) 3 il valore dell'azoto è riferito a temperature dei liquami in arrivo superiori a 15 C valore medio in ingresso 2010 CAMPODENNO 2010 CAVARENO valore medio in uscita % di abbattime nto valore medio in ingresso valore medio in uscita % di abbattimen to 20,84 0,64 96,92 22,49 0,41 98,14-4,76 19,49 0,96 15,68-37,18 23, ,03 16, BOD 5 (mg/l) ,12 11,46 93, ,11 95,19 COD (mg/l) , , fosforo totale (P) (mg/l) materiali in sospensione totali (mg/l) consumi medi mensili (KWh) 2 4,06 1, ,51 1, ,19 13,53 93, ,56 96,

21 20 Parametro e unità di misura limiti di emissione (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl. e s.m.i.) 3 il valore dell'azoto è riferito a temperature dei liquami in arrivo superiori a 15 C valore medio in ingresso 2010 CLES 2010 FONDO valore medio in uscita % di abbattime nto valore medio in ingresso valore medio in uscita % di abbattiment o 25,35 0,74 97,08 22,14 0, azoto nitrico N (mg/l) azoto totale N (mg/l) - 0,97 14,56 0,81 15,18-32,64 16,71 48,81 34,31 16,68 51,37 BOD 5 (mg/l) ,82 6,07 97,75 178,32 7, COD (mg/l) ,44 21,92 95,94 349,05 26,75 92,33 fosforo totale (P) (mg/l) materiali in sospensione totali (mg/l) consumi medi mensili (KWh) Parametro e unità di misura azoto nitrico N (mg/l) 2 4,23 0,81 80,85 4,02 0,68 82, ,32 4,60 98,56 156,34 3,77 97,58 limiti di emissione (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl. e s.m.i.) 3 il valore dell'azoto è riferito a temperature dei liquami in arrivo superiori a 15 C valore medio in ingresso TAIO 2010 TUENNO valore medio in uscita % di abbattime nto valore medio in ingresso valore medio in uscita % di abbattiment o 25,55 0,38 98,53 22,86 0,51 97,77-0,94 26,52 1,03 16,81 Smaltimento acque reflue azoto totale N (mg/l) - 40, ,27 34,63 18,32 47,09 BOD 5 (mg/l) ,59 7,48 95,85 178,46 11,10 93,78 COD (mg/l) , ,08 356,53 38,74 89,13 fosforo totale (P) (mg/l) materiali in sospensione totali (mg/l) consumi medi mensili (KWh) 2 3,96 1,05 73,40 3,01 2,45 18, ,32 5,06 97,19 349,58 12,95 96, Tabella 7: efficienza degli impianti di depurazione presenti di Val di Non. Fonte Servizio Opere Igienico Sanitarie della Provincia Autonoma di Trento.

22 Agricoltura e artigianato L'economia della vallata è principalmente di tipo agricolo, con una vastissima produzione di mele Golden" conosciute commercialmente con il marchio "Melinda" (primo marchio IGP concesso per un prodotto del settore frutticolo). Il Consorzio Melinda, a cui conferiscono la quasi totalità delle aziende presenti sul territorio, ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9001:2000 e la certificazione Global G.A.P. (Good Agricultural Practice) in tema di buone pratiche agricole. Nel panorama legislativo che norma il settore dell agricoltura si individuano principalmente il D.P.R n. 290 che detta le norme per la vendita e l utilizzo dei prodotti fitosanitari e ne definisce le modalità di controllo sui consumi; il D. Lgs , n. 65 Direttiva 45/99 CEE Sostanze Pericolose D.P.D.; il D. Lgs , n. 65 Stabilisce i criteri di valutazione della sostanza pericolosa; la Delibera della Giunta provinciale 1183/2010 che stabilisce distanze e attrezzature. Nel corso dell ultimo triennio l Azienda provinciale per i servizi sanitari ha effettuato delle indagini quantitative e qualitative sull aspetto relativo all igiene dell ambiente in relazione all utilizzo di antiparassitari in agricoltura. Dalle analisi non sono emerse specifiche implicazioni per la salute umana. La Provincia di Trento ha incaricato la stessa azienda sanitaria di elaborare, nel prossimo triennio, uno studio di sorveglianza epidemiologica nelle aree in cui vengono effettuati trattamenti con fitofarmaci. Nell ultimo quinquennio l architettura dei fondi agricoli è mutata, abbandonando le piante a vaso di notevole altezza (sopra i 4 m), per far posto ad impianti di limitato sviluppo verticale. Ciò ha consentito l introduzione di nuovi macchinari dotati di particolari meccanismi, utilizzabili solo con altezze ridotte, che riducono l effetto deriva. La fondazione Edmund Mach Istituto Agrario di San Michele all Adige ha svolto durante il periodo uno studio sulle modalità di riduzione della deriva, dimostrando l efficacia delle nuove tecnologie applicabili alle macchine irroratrici. Nella primavera del 2011 il Consiglio per la Salute, organismo istituito dalla L.P n. 16 nel quale sono rappresentati tutti i Comuni di valle, ha elaborato una proposta di regolamento tipo in materia di trattamenti fitosanitari, al fine di proporre un documento uniforme per la regolamentazione di detta attività e facilitare i controlli da parte del personale preposto. L approvazione ed applicazione del regolamento rimane di competenza delle singole amministrazioni comunali. La raccolta degli imballaggi vuoti di prodotti fitosanitari e di eventuali altri tipi di rifiuti prodotti dal settore agricolo, raccolti fino al 2009 dalla Comunità, sono ora di competenza dei Consorzi Vasche. Altro aspetto di interesse collettivo è rappresentato dalle reti antigrandine, teli a copertura degli impianti frutticoli, utilizzati a difesa delle frequenti e periodiche grandinate primaverili ed estive. Mentre da un lato l utilizzo dei teli consente la difesa del raccolto dalle intemperie, dall altro interferisce negativamente sul paesaggio. La Legge Urbanistica provinciale considera tali protezioni dei normali interventi di coltivazione del fondo e non ne vieta l utilizzo, mentre alcuni regolamenti comunali ne limitano l installazione. La Comunità non ha competenza in materia. Ricoprono una discreta importanza per l'economia locale anche il turismo e l'artigianato, sono inoltre presenti alcune aree artigianali e industrie di dimensioni medio piccolo nella zona di Cles e di Mollaro. Segnalazioni Durante la stesura della proposta di regolamento, sono pervenute alla Comunità delle richieste di convocazione da parte di alcuni cittadini per esprimere il proprio parere in merito. In risposta sono stati organizzati due incontri con il Presidente della Comunità. Agricoltura

23 22 Significatività Il trattamento con fitofarmaci per scopi produttivi agricoli è ritenuto un aspetto significativo, anche se indiretto, poiché la capacità di controllo della Comunità è parziale. Obiettivi di miglioramento La Comunità, nell ambiento del Consiglio per la salute organismo che ha predisposto la bozza di regolamento tipo adottabile dai singoli Comuni -, intende promuovere una serie di attività di formazione/sensibilizzazione rivolte in particolare alle aziende agricole, pur sapendo di non essere direttamente responsabile dei risultati attesi poiché la competenza in materia di salute è in capo ai Sindaci comunali ed all Azienda Sanitaria. obiettivo indicatore traguardo azioni responsabile scadenze risorse stato di attuazione Sensibilizzazione degli operatori agricoli in materia di trattamenti con fitosanitari nel territorio della Val di Non - coordinamento di progetti correlati % comuni che adottano il regolamento 50% dei n. 29 Comuni della Val di Non che presentano coltivazioni frutticole nel proprio territorio PUNTO A) stesura della proposta di regolamento PUNTO B) formazione degli agricoltori in merito all'utilizzo delle nuove tecnologie applicate alle macchine irroratrici con effetto antideriva PUNTO C) sensibilizzazione dei Sindaci per la piantumazione di siepi sul confine di poli scolastici limitrofi a terreni coltivati PUNTO D) coordinamento con l'azienda Provinciale per i Servizi Sanitari per l'effettuazione di uno studio di sorveglianza epidemiologica, di durata triennale, sovvenzionato dalla Provincia. Presidente Comunità PUNTO A) PUNTO B) PUNTO C) PUNTO D) inizio coordinamento , conclusione delle prove ore personale Servizio tecnico PUNTO A) elaborazione di proposta di regolamento, parere favorevole del Consiglio per la Salute, durante la seduta del , inoltro del regolamento ai Comuni al fine della valutazione ed eventuale adozione da parte dei rispettivi Consigli. PUNTO B preso contatti con il personale esperto per avviare la formazione agli agricoltori PUNTO C) preso contatti per poter accedere al servizio di fornitura siepi della PAT e interessamento per l utilizzo di personale destinato ai lavori socialmente utili (azione 10) al fine della piantumazione per non gravare sull economia dei Comuni PUNTO D) preso contatti con l'apss per la programmazione dello studio epidemiologico sovvenzionato dalla PAT

24 23 2. STRUTTURA ED ORGANIZZAZIONE DELLA COMUNITÀ La legge provinciale 16 giugno 2006 n. 3 recante Norme in materia di governo dell autonomia del Trentino ha istituito le Comunità di Valle, descrivendone e regolandone organi e funzioni. Per Comunità si intende un ente pubblico formato dai comuni appartenenti al medesimo territorio, costituito per l esercizio di funzioni, compiti, attività e servizi, in forma diretta e in forma associata obbligatoria, nonché delle funzioni amministrative trasferite volontariamente dai Comuni secondo quanto disposto dalla sopraccitata legge. A seguito della adozione del decreto numero 63 di data da parte del Presidente della Provincia, dal 01 giugno 2010 è pienamente operativa la Comunità della Val di Non, con conseguente trasferimento della titolarità delle funzioni amministrative. Sempre con decorrenza dalla medesima data viene soppresso il Comprensorio della Valle di Non. Gli organi amministrativi della Comunità sono: Presidente: eletto a suffragio universale, è il legale rappresentante dell Ente; Assemblea: eletta con sistema misto, approva regolamenti, atti di indirizzo e di programmazione, programmi e piani di sviluppo economico e sociale, linee strategiche per l organizzazione dei servizi, dei bilanci e dei rendiconti di gestione, scelta dei modelli organizzativi e forma giuridica dei servizi, politiche dei tributi locali e tariffarie; Giunta: è l organo esecutivo e svolge attività di impulso e di proposta nei confronti dell Assemblea per quanto riguarda i regolamenti, i piani, i programmi, il bilancio, la gestione del personale, i contratti, gli accordi e le convenzioni. La Conferenza dei Sindaci:è composta dai Sindaci dei Comuni del territorio ed ha il compito di esprimere pareri, formulare proposte e osservazioni sugli atti della Comunità. Il trasferimento delle funzioni (art.8, comma 13 legge provinciale 16 giugno 2006 n. 3) può avvenire anche gradualmente, in più fasi, per materie organiche o per aree di funzioni omogenee. In prima applicazione sono state trasferite le funzioni amministrative relative a: a) assistenza scolastica ed edilizia scolastica relativa a strutture per il primo ciclo di istruzione, b) assistenza e beneficenza pubblica, compresi i servizi socio-assistenziali, c) edilizia abitativa pubblica e sovvenzionata. La struttura organizzativa della Comunità è composta da n. 5 servizi descritti in Tabella 8; il personale dipendente risulta composto da 105 unità. In tabella 9 si riporta lo schema dell organizzazione della Comunità a seguito delle elezioni comunitarie che si sono svolte il Come rappresentante della direzione (RD) è stato nominato l assessore alle opere sovracomunali Rolando Valentini, con decreto del Presidente della Comunità n. 6 di data ; come responsabile del sistema di gestione ambientale (RGA) è stata nominata l ing. Adriana Borghesi, con decreto del Presidente della Comunità n. 4 di data ; come Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) è stato nominato il p. ed. Franco Cicolini con determinazione del segretario comprensoriale n. 1460/seg/A di data , avente durata biennale. In adempimento del D. Lgs. N 81 di data 09/04/2008, sono stati nominati per i vari piani delle sade della Comunità: gli incaricati delle emergenze per il primo soccorso (prot. n. 585/seg/A di data ); gli incaricati delle emergenze per la prevenzione incendi e pronta evacuazione (prot. n. 585/seg/A di data ); gli incaricati dell assistenza alle persone disabili per gli utenti ( prot. n /seg/A di data ); eletti n. 2 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) (con verbale di elezione prot. n. 577/seg/A di data , durata 4 anni) In ottemperanza al D. Lgs. N 626 del 19/19/1994 e ss.mm. è stato nominato l addetto al controllo visipo per gli impianti elettrici (comunicazione n prot. 191/6 del 07/01/2008). Secondo quanto previsto dalla L. N 584 del 11/11/1975 e ss.mm sono stati nominati, per i vari piani dell edificio, gli incaricati per la vigilanza sull osservanza del divieto di fumo (determinazione del segretario comunitario n. 927/tec).

25 24 Tabella 8: mansioni dei servizi presenti nella Comunità SERVIZIO Segreteria, organizzazio ne ed affari generali Finanziario Politiche sociali ed abitative Tecnico e tutela ambientale ATTIVITA' Interventi educativi e di formazione Autorizzazione a svolgere incarichi esterni Gestione del servizio mense scolastiche Gestione del personale (datore di lavoro) Acquisto attrezzature per mense scolastiche Acquisto materiali e beni di consumo per manifestazioni di carattere culturale e sportivo Procedure di gara, presiede le commissioni di gara e stipula i relativi contratti Predisposizione del bilancio Spese relative ai contratti di somministrazione di energia elettrica, acqua, gas Verifiche delle spese ed entrate Scritture contabili Interventi di aiuto e sostegno Gestione del complesso di attività in favore di minori e di persone con handicap mediante affido a strutture residenziali, semiresidenziali o interventi a domicilio Promozione delle politiche giovanili nella Valle di Non Organizzazione di eventuali progetti di politica del lavoro (Azione 10) Gestione amministrativa e tecnica delle domande di edilizia pubblica Gestione amministrativa e tecnica delle domande di contributo di edilizia agevolata Gestione contribuzione, interventi diretti a favorire il recupero e la valorizzazione degli insediamenti storici Manutenzione e riparazione degli automezzi, delle attrezzature e degli arredi in dotazione al servizio Progettazione di interventi pianificatori previsti dalla vigente normativa e predisposizione dei pareri di valutazione di impatto ambientale Manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà della Comunità al medesimo Servizio di prevenzione e protezione ai sensi del D.Lgs n. 626 degli edifici gestione diretta X X X X X X X X X X X X X X X X X X gestione affidata a terzi S.R-Servizi di Ristorazione spa Bolzano Officine terze ART.EL srl (imp. El.) Elettrosistem (caldaie) A.I.S. srl Pulizie sede X Dinamica Pulizie srl Monitoraggi ambientali della discarica di Iscle di Taio Ex discarica Comprensoriale di Mollaro - Taio Dolomiti Energia srl Enerconsult srl Struttura ed organizzazione Gestione, attraverso i rapporti con la ditta appaltatrice, del servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (gestione discarica Iscle di Taio) Tenuta dei registri di carico e scarico ed elaborazione dei MUD per i centri di raccolta Coordinamento nella progettazione e costruzione dei centri di raccolta Gestione dei centri di raccolta Vigilanza dei centri di raccolta X X X SOGAP srl, Moser Marino srl, Merler srl, RiciclaTrentino srl, Bottari srl, Vialo srl Il Lavoro società coop. sociale ONLUS Tariffa igiene ambientale Procedure di riscossione, in base a tariffa, del corrispettivo del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani Verifica ed aggiornamento della banca dati relativa alle singole utenze del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti X X

26 25 Tabella 9: ORGANIZZAZIONE della Comunità PRESIDENTE SERGIO MENAPACE GIUNTA DELLA COMUNITA GIUSEPPE DAPOZ VICE PRESIDENTE: Ambiente (acqua, foreste e sicurezza del territorio), fonti energetiche, urbanistica, progetto piste ciclabili. LAURA CRETTI: Cultura, politiche giovanili, politiche scolastiche. STEFANO GRAIFF: Politiche sociali e sanitarie. IVAN BATTAN: Agricoltura, sport, turismo, progetto di sviluppo del lago di Santa Giustina. CARMEN NOLDIN: Associazionismo, Distretto Famiglia, solidarietà, volontariato LORENZO OSSANNA: Attività economiche (artigianato, commercio, industria e cooperativismo), attrattività, edilizia abitativa, progetto piscina di valle. ROLANDO VALENTINI: Servizi e opere sovra comunali (ivi compresi i lavori pubblici), gestione rifiuti e tariffa di igiene ambientale. SEGRETARIO (SG) ASSEMBLEA DELLA COMUNITA 96 Consiglieri Rappresentante della Direzione (RD) Rolando Valentini Responsabile del sistema di Gestione Ambientale (RGA) Adriana Borghesi SERVIZIO SEGRETERIA ORGANIZZAZIONE E AFFARI GENERALI SERVIZIO FINANZIARIO SERVIZIO TECNICO E TUTELA AMBIENTALE SERVIZIO PER LE POLITICHE SOCIALI ED ABITATIVE Responsabile del Servizio SERVIZIO TARIFFA IGIENE AMBIENTALE Responsabile del Servizio Dott. Marco Guazzeroni 1 Funzionario esperto amministrativo 1 Collaboratore amministrativo a tempo parziale 3 Assistenti amministrativi Responsabile del Servizio Rag. Fabrizio Inama Funzionario contabile 1 Collaboratore amministrativo-contabile a tempo parziale 1 Collaboratore contabile Responsabile del Servizio Ing. Francesco Zambonin Funzionario esperto tecnico 1 Funzionario abilitato tecnico 1 Collaboratore tecnico 2 Assistenti tecnici SETTORE POLITICHE SOCIALI 1 Funzionario amministrativo 3 Collaboratori amministrativi 1 Assistente amministrativo 14 assistenti sociali SETTORE POLITICHE ABITATIVE 2 Collaboratori amministrativi 2 Collaboratori tecnici Responsabile del Servizio Rag. Moreno Rossi Collaboratore amministrativo 3 Assistenti contabili 1 Coadiutore Amministrativo 2 Coadiutori amministrativi 1 Assistente Amministrativo 23 Operatori socio Sanitari 1 Operatore ausiliario 11 Operatori Socio Assistenziali 1 Centralinista 21 Addetti ai servizi Socio - Assistenziali 1 Collaboratore a progetto

27 26 Significatività L incremento delle competenze della Comunità, che si svilupperà nel corso dei prossimi anni, riguarderà anche le materie inerenti i lavori pubblici e l urbanistica. La situazione delle infrastrutture presenti su tutto il territorio della Val di Non è ritenuto un aspetto significativo, anche se indiretto, poiché la capacità di controllo della Comunità è parziale. Obiettivi di miglioramento La Comunità intende avviare una ricognizione dei bisogni in termini infrastrutturali inerente le opere a valenza Comunale e Provinciale al fine di definire le priorità in questo settore e al fine del coordinamento dei fondi per la realizzazione di nuove strutture, anche nell ottica della miglior gestione ambientale. Si intende altresì avviare una catalogazione delle infrastrutture comunali presenti sul territorio al fine di pianificare, in collaborazione con i Comuni, azioni che portino all ottimizzazione gestionale e del contenimento dei consumi energetici. Per quanto riguarda la futura competenza urbanistica, dal punto di vista del sistema di gestione ambientale si intende proporre l adozione di modelli di analisi ambientale che riescano a mettere in evidenza e a premiare buone pratiche come ad esempio la corretta ubicazione per minimizzare l impatto sulla mobilità. Obiettivo indicatore traguardo Azioni responsabile scadenze Risorse PUNTO A) raccolta delle necessità dei singoli comuni attraverso apposita scheda PUNTO A) 31/07/2011 Stato di attuazione Struttura ed organizzazione Attività di contenimento dei consumi energetici attraverso ricognizione delle infrastrutture esistenti sul territorio e analisi gestionale % di infrastrutture catalogate rispetto alle infrastrutture totali presenti sul territorio 100% delle opere catalogate PUNTO B) realizzazione di un database con tutte le infrastrutture presenti sul territorio PUNTO C) catalogazione delle infrastrutture provinciali Servizio tecnico Comunità PUNTO B) 31/07/2011 PUNTO C) 31/07/2011 previsione anno 2011 all'interno del cap ,00 PUNTO A) predisposizione delle schede ricognitive PUNTO D) definizione di accordo con comuni per individuare le modalità gestionali PUNTO D) 31/12/2011 PUNTO E) Inizio attività gestionali per la riduzione dei consumi energetici PUNTO E) 31/12/2013

28 27 Parte III Parte III 1. EDIFICI, STRUTTURE ED ATTREZZATURE DI PROPRIETÀ La Comunità è proprietaria dell immobile ospitante gli uffici, sito in via Pilati 17 a Cles, e del magazzino in località S. Giustina (Comune di Tassullo). L ente inoltre gestisce tutti i Centri di Raccolta (vedi capitolo specifico) e ha in comodato d uso, il centro diurno alloggi protetti presso il Comune di Ruffrè e i locali necessari allo svolgimento del servizio di ristorazione scolastica, all interno degli istituti comprensivi. La sede della Comunità (certificato di agibilità Comune di Cles del 13/02/1979), è un edificio recente in discreto stato di conservazione, dotato di ascensore la cui manutenzione viene svolta semestralmente da una ditta esterna, inoltre ogni 2 anni si effettuano le verifiche periodiche secondo quanto previsto dall art. 13 DPR 162 d.d La sede del magazzino in Località S. Giustina è composto da due edifici costruiti negli anni 50; si presentano in discreto stato di conservazione. Il Comune di Ruffrè ha dato in comodato d uso un edificio socio assistenziale mantenendo tutte le incombenze di carattere legislativo, mentre il comune di Denno ha concesso degli uffici per la creazione del centro recapito zonale socioassistenziale. La manutenzione del magazzino e degli uffici sono direttamente di competenza dell ente come pure le spese per il riscaldamento e dell energia elettrica. Inoltre i servizi della Comunità si occupano della gestione amministrativa degli immobili gestiti in economia, ed espleta attraverso ditte esterne, interventi di ordinaria e piccola manutenzione. La manutenzione straordinaria e gli interventi di ristrutturazione degli immobili sono pianificati ed appaltati a ditte esterne. Tutti i fabbricati e gli impianti sono dotati di presidi antincendio soggetti a periodico controllo e manutenzione, in conformità alla normativa vigente in materia. La manutenzione e revisione è affidata a ditta esterna con servizio ad affidamento periodico. l recapito degli scarichi idrici della sede della Comunità avviene in fognatura e gli scarichi sono tutti reflui civili. Il magazzino in Loc. S. Giustina non è allacciato alla fognatura ma è dotato di una vasca a tenuta che viene regolarmente svuotata da ditta esterna a chiamata. I rifiuti prodotti dalle attività condotte presso gli immobili della Comunità (rifiuti prodotti dagli uffici, residui da operazioni di manutenzione ordinaria), sono smaltiti attraverso il conferimento al servizio pubblico di raccolta. Qualora detti scarti non siano per tipologia assimilabili ai RSU, lo smaltimento avviene per conferimento a ditte terze autorizzate. I toner esauriti e le cartucce delle stampanti sono prelevati e smaltiti da ditta autorizzata. In attuazione al D. Lgs. 81 del 9/04/08, la Comunità ha effettuato la valutazione dei rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori, in corrispondenza delle proprie sedi operative. L ente è dotato di Piano di Emergenza (con relativa effettuazione di prove di evacuazione e presenza di personale formato) e dei certificati e documenti di conformità, compreso, dove previsto, il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) L impianto termico a gasolio della sede di Cles è stato dimesso nel 2006 e sostituito con un nuovo generatore con potenza di 177 Kw, alimentato a gas metano. La cisterna utilizzata per il gasolio è stata bonificata e rimossa nel corso del Il magazzino di S. Giustina è dotato di un impianto a gasolio con di potenzialità 146 Kw, installato nel Il carburante è conservato in un serbatoio cilindrico, con doppia lamiera ad intercapedine, dalla capacità di 50 hl, installato nel 2007 e munito di centralina elettrica AFS D9 a pressione. Entrambi gli impianti vengono periodicamente controllati da ditte esterne e sono stati denunciati all ISPEL rispettivamente in data 24/04/2006 e 16/11/1983. Sono state svolte specifiche valutazioni sulla presenza di materiale contenente amianto nelle strutture di proprietà che hanno dato esito negativo. Il servizio di pulizia dei locali della sede è affidato a ditta esterna. La pulizia all interno del magazzino di S. Giustina viene svolta dal personale incaricato dalle associazioni locatarie dell immobile. I consumi di tutti gli immobili di proprietà dell Ente e della risorsa idrica, sono riportati nelle tabelle seguenti. Traguardi raggiunti nel primo triennio di certificazione bonifica delle cisterne di gasolio site presso la sede della Comunità ed il magazzino di S. Giustina; sostituzione della centrale termica della sede, ora alimentata a gas metano; ottenimento del Certificato prevenzione incendi per gli edifici soggetti. Edifici di proprietà

29 28 Certificato prevenzione incendi (CPI) Scarichi Impianto termico Edificio/struttura Sede della Comunità Magazzino s. Giustina Attività per la quale è richiesto il CPI (DM 16/02/82) ARCHIVIO E CENTRALE TERMICA CENTRALE TERMICA attuale situazione Ottenuto in data 01/12/2006 Scadenza 01/12/2012 Ottenuto in data 10/03/2008 Scadenza 10/03/2014 Tabella 10: Scadenze e adempimenti connessi al CPI degli edifici comunitari. Consumi di risorse scarichi acque reflue domestiche in pubblica fognatura vasca di raccolta. Autorizzazione prot. n ed.do/do d.d. 20/05/2011 scadenza 20/05/2015 tipo di alimentazione e potenza termica nominale (kw) GAS -METANO 177 kw GASOLIO 146 kw Di seguito si riportano i consumi di risorsa idrica, energia elettrica, combustibile per il riscaldamento e combustibile per gli automezzi. Si evidenzia che nelle tabelle sono compresi i consumi registrati presso i centri di raccolta e la discarica, che verranno opportunamente descritti nei prossimi capitoli. Consumi di risorse Consumo di risorsa idrica Tabella 11: Consumo di risorsa idrica negli immobili della Comunità fonte Immobile m 3 /anno m 3 /anno m 3 /anno Sede Lettura bollette Consumo di combustibile per il riscaldamento degli immobili della Comunità Tabella 12: consumo di combustibile per gli impianti di riscaldamento dell ente. Per le modalità di conversione in tep si fa riferimento alla Circolare MICA del 2 marzo 1992, n. 219/F fonte Immobile Tipo di impianto m 3 /anno tep m 3 /anno tep m 3 /anno tep sede Metano , , ,577 Combustibile per impianti di riscaldamento mensa* Superiori Metano 689 0, ,754 Cles totale consumi , , ,577 Trenta s.p.a. * dal 2010 i consumi sono a carico del gestore Immobile Tipo di impianto fonte l/anno tep l/anno tep l/anno tep S. Giustina gasolio , , ,899 Totale consumi , , ,899 Lettura bollette

30 29

31 30 Energia elettrica Tabella 13: consumo di energia elettrica negli immobili dell Ente. Per la trasformazione in tep s fa riferimento alla Delibera dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas n. 3/08 che fissa il valore del fattore di conversione dei kwh in tep a 0,187 X 10-3 tep/kwh Fonte: Trenta s.p.a. Anno fonte IMMOBILE kwh/anno tep kwh/anno tep kwh/anno tep SEDE , , ,029 CRM BRESIMO 9 0, , ,082 CRM BREZ 257 0, , ,184 CRM CAVARENO , , ,380 CRM CIS 612 0, , ,307 CRZ CLES , , ,334 CRM CLOZ 412 0, , ,182 CRM COREDO 587 0, , ,241 CRM DENNO 235 0, , ,100 CRM FLAVON 855 0, , ,151 CRM ROMALLO 730 0, , ,475 CRM RUFFRE' 519 0, , ,163 CRM RUMO 162 0, , ,320 CRM SANZENO CRM SPORMINORE 101 0, , , ,080 CRM TAIO , , ,444 CRM TON 754 0, , ,102 CRM VERVO' 317 0, , ,264 S. GIUSTINA , , ,449 Discarica NARCIS APPARTMENTO PROTETTO CLES ALLOGGI PROTETTI RUFFRE' TOTALE CONSUMI 348 0, , , , , , , , , , ,06 Non viene utilizzata energia da fonti rinnovabili. Consumo di energia elettrica in relazione alla superficie degli immobili IMMOBILE superficie (mq) Kwh/mq anno Kwh/mq anno Kwh/mq anno SEDE ,97 25,81 23,12 S. GIUSTINA ,35 21,50 15,02 Trenta s.p.a.

32 31 Significatività L aspetto ambientale diretto connesso al consumo di energia elettrica è ritenuto significativo e la capacità di controllo da parte dell Ente è totale. Obiettivi di miglioramento Per il prossimo triennio la Comunità intende attivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso due progetti: 1) realizzazione, presso il sito della discarica dismessa di Narcis a Mollaro, di un parco energetico al fine di: produrre energia elettrica da fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici) per soddisfare il fabbisogno energetico di tutti i servizi di proprietà, integrare gli impianti con idonee strutture atte ad ospitare percorsi didattici; 2) studio delle tecnologie che sfruttano la biomassa a fini energetici, attraverso l'adesione al progetto europeo BIO-EN-AREA. Lo scopo perseguito si traduce nella conoscenza delle tecnologie applicate e della possibile loro applicazione a livello di valle. Obiettivo indicatore traguardo Azioni responsabile scadenze Risorse Stato di attuazione Attivare produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili _ 1) realizzazione di un parco energetico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico) e a scopo didattico 2) definizione di un possibile sviluppo a livello di valle delle tecnologie che sfruttano la biomassa 1) Studio fattibilità per realizzazione di un parco energetico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico) e a scopo didattico: PUNTO A1) analisi dei consumi di energia elettrica di tutti gli immobili dell'ente PUNTO B1) raccolta di informazioni tecniche anche in relazione all'integrazione con la didattica PUNTO C1) esecuzione ed entrata in funzione dell impianto 2) Studio delle tecnologie che sfruttano la biomassa a fini energetici attraverso l'adesione al progetto europeo BIO-EN-AREA* PUNTO A2) confronto con altri Paesi europei e ricognizione delle biomasse sul territorio Servizio tecnico Comunità PUNTO A1) 31/08/2011 PUNTO B1) 30/06/2012 PUNTO C1) 31/12/2013 PUNTO A2) 31/12/2013 previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO A1) il dato relativo ai consumi rientra nel sistema di gestione ambientale ed è pubblicato sulla Dichiarazione Ambientale PUNTO A2) attivati primi incontri con gli attori di valle direttamente interessati * le scadenze rientrano all interno del progetto europeo BIO-EN-AREA

33 32 Consumi carburante per autotrazione Tabella 14: Consumi carburante per autotrazione. Fonte: lettura bollette. Per le modalità di conversione in tep si fa riferimento alla Circolare MICA del 2 marzo 1992, n. 219/F. Mezzo Tipologia carburante litri/anno tep litri/anno tep litri/anno tep Autocarro Fiat IVECO 35/A Targa: CS329NH Autovettura VW TOURAN Targa: CW260RB Autovettura Fiat PANDA Targa: DT285DD gasolio , ,4 0, ,38 1,546 gasolio nd - 491,27 0, ,67 0,459 benzina 132 0, ,07 0, ,94 1,089 TOTALE CONSUMI , ,74 1, ,99 3,09 Sintesi dei consumi energetici Tabella 15: Sintesi dei consumi energetici uso unità di misura riscaldamento tep 19,23 18,17 21,47 energia elettrica tep 11,92 21,07 18,06 trasporti tep 1,63 1,17 3,09 TOT tep 32,78 40,41 42,62 Emissioni di CO2 dell ente Tabella 16: Emissioni di CO2 dell ente Emissioni CO2 unità di misura derivanti da impianti di riscaldamento dell'ente** t/anno 76,13 71,2 86,19 derivanti dal consumo di energia elettrica per utenze dell Ente* t/anno 41,35 73,11 62,68 derivanti dall impiego di carburanti per autotrazione* t/anno 4,8 3,42 8,8 Emissioni totali di CO2(riscaldamento/EE/mezzi) t/anno 122,28 147,73 157,67 Emissioni totali di CO2(riscaldamento/EE/mezzi) t/addetti 1,17 1,41 1,50 * Banca dati Ecoinvent 2.0 ** 2009 Guidelines to Defra / DECC's GHG Conversion Factors for Company Reporting

34 33 2. GESTIONE DELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA Descrizione, manutenzione e controllo. La Comunità gestisce il servizio pubblico di ristorazione scolastica su tutto il territorio della Val di Non, erogato presso n. 18 mense delle scuole elementari e medie inferiori e presso la mensa degli istituti superiori, individuata nello stabile del centro formazione professionale ENAIP di Cles. Il servizio è condotto con lo scopo di perseguire la promozione di una sana e corretta alimentazione e la riduzione dell'impatto ambientale. I locali cucina e i locali mensa sono di proprietà dei singoli Comuni, cui sono demandati tutti gli obblighi normativi e tecnico-amministrativi connessi. I locali risultano appositamente adibiti allo scopo e rispondere ai criteri di igiene e sicurezza previsti dalle norme vigenti. La gestione operativa del servizio di ristorazione scolastica è affidata alla ditta esterna S.R. Servizi di Ristorazione s.p.a. con sede legale in via Negrelli, 14 Bolzano attraverso il contratto di appalto rep. N di data 05 agosto 2009, con scadenza il Il controllo, la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria e la riparazione a seguito di rotture dei locali/strutture, degli impianti e svolta dalla società affidataria cosi come l acquisto di nuove attrezzature a fronte di eventuali sostituzioni o esigenze sopravvenute. In aggiunta ai controlli ufficiali svolti dalle competenti autorità, il personale della Comunità, unitamente alle Commissioni di controllo istituite presso ogni Istituto scolastico, conduce, mediante visite autonome, sistematiche, periodiche (frequenza mensile) e non programmate, delle verifiche di controllo. Traguardi raggiunti nel primo triennio di certificazione In questo primo triennio la Comunità ha lavorato in sinergia con la ditta gestrice del servizio raggiungendo i seguenti risultati: Pasti preparati con l utilizzo del 100% di prodotti alimentari di tipo biologico, scelta, nel limite delle possibilità stagionali, di materie prime a chilometri zero e quindi alimenti locali e di provenienza trentina, corretta gestione dei rifiuti prodotti, criteri ecologici nella scelta e nell utilizzo dei prodotti di pulizia, con il raggiungimento del 100% di prodotto ecologico impiegato, esperienza educativa dei ragazzi finalizzata all acquisizione della conoscenza dei prodotti legati al territorio ed alla consapevolezza del rispetto dell ambiente, durante l anno scolastico sono stati introdotti n. 4 ulteriori controlli microbiologici, affidati dalla Comunità a laboratori specializzati. Attività di comunicazione La Comunità, sul proprio sito internet mette a disposizione degli utenti una pagina dedicata con le seguenti specifiche: elenco e ubicazione delle mense; capitolato speciale d appalto; informazioni relative alla tipologia dei pasti forniti, sulla modalità della loro preparazione e sulla natura dei prodotti impiegati; aggiornamento dei menu invernali ed estivi per le varie tipologie di mense; verifiche ispettive svolte dal personale della Comunità; qualsiasi altro controllo effettuato nel corso dell anno scolastico. La Comunità inoltre, con la collaborazione della ditta che fornisce il servizio, cura la diffusione alle famiglie di opuscoli informativi in occasione del passaggio dal menu estivo a quello invernale. I nuovi menu, oltre alla pubblicazione sul sito, sono pubblicizzati mediante invio a domicilio di copia cartacea e affissione giornaliera nelle mense delle singole scuole. Significatività L aspetto ambientale diretto connesso alla gestione delle mense scolastiche è ritenuto non significativo. Ristorazione scolastica

35 34 3. RACCOLTA, TRASPORTO e SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI Il servizio di raccolta, trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati è gestito dalla Comunità, su conforme affidamento da parte dei Comuni. La gestione del servizio è condotta in esecuzione ed in conformità alle specifiche previsioni di cui al D. Lgs n. 152 e ss.mm, alla L.P n. 5 e al Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani approvato con deliberazione dell Assemblea della Comunità n. 28/2010 di data Il servizio è orientato principalmente alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti sul territorio e al potenziamento della raccolta MODALITÀ DI RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI ed ASSIMILATI (in ton) porta a porta centri raccolta stradale Modalità di raccolta dei rifiuti della Comunità della Val di Non differenziata, del riutilizzo, del recupero e del riciclaggio della maggior quantità possibile di rifiuti. Lo smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti avviene all interno del territorio della Comunità, utilizzando la discarica di rifiuti non pericolosi situata in località Iscle di C.C. Segno nel comune di Taio. I rifiuti urbani differenziati sono, invece, destinati a riutilizzo, recupero o riciclaggio. La ditta affidataria del servizio è la Sogap s.r.l. di Preore TN, contratto di appalto n stipulato il 14/11/2005, prorogato con contratto rep. n n di data , scadenza , regolarmente iscritta all Albo Gestori Ambientali ai sensi della normativa vigente. SO.G.AP. è registrata EMAS n. I dal ; inoltre è certificata secondo gli schemi UNI EN ISO 9001 ed UNI EN ISO Il personale della Comunità si occupa della compilazione annuale del Modello Unico di Dichiarazione (MUD) e della sua presentazione alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (C.C.I.A.A.) di Trento. A tal fine il t % t % t % porta a porta 7.080,45 42, ,9 39, ,8 38,10 stradale 3.709,55 22, ,42 18, ,67 16,86 centri raccolta 5.888,78 35, ,35 41, ,5 45,04 TOT , , ,97 Tabella 17 : modalità di raccolta dei rifiuti urbani. Fonte: servizio tecnico Comunità Val di Non Servizio tecnico della Comunità reperisce i dati quantitativi della produzione di rifiuti urbani sul territorio, assicurandosi che la società affidataria del servizio trasmetta regolarmente i dati necessari (svuotamenti con cadenza settimanale, pesatura dei rifiuti urbani con cadenza mensile), e li elabora per valutare l andamento della produzione quantitativa e qualitativa dei rifiuti e della raccolta differenziata sul territorio della Val di Non, in relazione ad indicatori di prestazione ambientale connessi. Modalità di raccolta. La raccolta dei rifiuti sul territorio si esplica nelle seguenti modalità: porta a porta di secco ed umido sia per le utenze domestiche che non domestiche, porta a porta di cartone, nylon e vetro solo per le utenze non domestiche. La Comunità consegna ad ogni singola utenza dei contenitori rigidi di idonea capacità in comodato d uso gratuito e provvede alla loro sostituzione in caso di rottura accidentale o smarrimento su segnalazione dell utente. La raccolta avviene Raccolta rifiuti urbani

36 settimanalmente o bisettimanalmente a seconda della tipologia di rifiuto. La tariffa viene conteggiata registrando il numero di svuotamenti dei contenitori; stradale: la Comunità distribuisce sul territorio delle campane per la raccolta differenziata di vetro, plastica, alluminio, banda stagna, carta, cartone, indumenti usati; stradale con ecomobile: per i rifiuti urbani domestici potenzialmente pericolosi. La raccolta avviene mensilmente nei punti prestabiliti e nelle giornate definite da apposito calendario che viene pubblicato e distribuito annualmente presso i Comuni e la Comunità; campane interrate munite di appositi sistemi di controllo degli svuotamenti e dotato di idonei dispostivi di accesso forniti all utente dalla Comunità. Sono predisposte per i Totale rifiuti urbani prodotti produzione pro capite rifiuti urbani rifiuti urbani raccolti in modo differenziato * Servizio non ancora attivo. produzione rifiuti urbani pericolosi Dichiarazione Ambientale RIFIUTI URBANI PRODOTTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA 67,83% 71,34% domestiche, riservato alle seconde case in particolare per uso turistico e specifiche situazioni UNITA' DI MISURA t/anno Kg/ab/anno Totale t/anno Totale % 67,83 70,33 71,34 %carta 10,14 9,03 8,72 %cartone 8,43 8,08 8,81 di cui da raccolta "porta a porta" utenze non 66,86 77,45 74,43 domestiche %plastica 1,06 1,38 1,36 %imballaggi in plastica 1,24 1,98 2,22 di cui da raccolta "porta a porta" utenze non * 4,50 12,86 domestiche %vetro 2,11 2,62 3,82 di cui da raccolta "porta a porta" utenze non * * 6,49 domestiche %legno 3,11 2,84 1,96 % metallo 4,07 3,85 3,43 %rifiuti misti da costruzione e demolizione 1,75 2,80 3,38 % multimateriale 11,23 9,50 8,49 %RAEE 1,09 1,78 2,06 %organico 22,29 25,37 25,76 %altro 1,31 1,10 1,33 t/anno 46,06 48,17 40,18 %sul totale prodotto 0,28 0,27 0,22 35 Raccolta rifiuti urbani Tabella 18: rifiuti urbani prodotti e raccolta differenziata. Fonte servizio tecnico Comunità della Val di Non. rifiuti solidi urbani, secco ed umido delle utenze individuate dalla Comunità. Attualmente sul

37 36 territorio si è ridotta notevolmente la presenza delle campane stradali; queste permangono su n. 18 Comuni, mentre i rimanenti n. 20 Comuni hanno già provveduto alla loro rimozione. Su tutto il territorio è consentito e favorito il corretto compostaggio domestico della frazione umida che consente una notevole riduzione del rifiuto umido conferito al sistema di raccolta pubblico. Segnalazioni In relazione alla gestione dei rifiuti, nel corso del triennio si sono avute delle segnalazioni da parte dei cittadini. Le motivazioni, le modalità di contatto e la percentuale di risposte fornite sono riassunti nella tabella 19. modalità del contatto di persona scritta telefonica fax Significatività L aspetto ambientale diretto connesso alla produzione di rifiuti urbani è ritenuto significativo e la capacità di controllo da parte dell Ente è totale. Obiettivi raggiunti Nel primo triennio di registrazione EMAS, la Comunità ha ampiamente raggiunto l obiettivo relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che prevedeva il passaggio dal 64,5% del 2008, al 68% del Infatti il valore registrato al è pari al 71,34%. Il risultato è stato ottenuto anche grazie all attivazione del servizio porta a porta di vetro e nylon per le utenze non domestiche, al coordinamento con i Comuni per la realizzazione della Festa del Riuso e delle giornate ecologiche e alla campagna di sensibilizzazione svolta su tutto il territorio, nonché al potenziamento e all ottimizzazione della raccolta presso I centri di raccolta. Obiettivi di miglioramento Per il prossimo triennio la Comunità intende: confermare l obiettivo del potenziamento della raccolta differenziata, inserendo nuove azioni programmate; ridurre la produzione di rifiuti su tutto il territorio della Val di Non, pur con la consapevolezza che i risultati attesi dipendono anche dalle buone pratiche dei cittadini. Tabella 19: segnalazioni da parte dei cittadini. Fonte: Servizio Tariffa igiene ambientale della Comunità. TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE 2008 Con risposta 2009 Con risposta 2010 Con risposta 2011 Con risposta N. % N. % N. % N. % disperso bidone 1 100% 7 100% 6 100% mancato % % % % svuotamento fattura troppo cara/ 1 100% % 1 100% 1 100% mancato pagamento smarrimento 3 100% 1 100% 5 100% contenitore Rottura bidone da 4 100% 2 100% gestori servizio altro 4 100% 1 100% 4 100%

38 37 OBIETTIVO INDICATORE TRAGUARDO AZIONI RESPONSABILE SCADENZE PUNTO A) campagna di sensibilizzazione rivolta a tutta la popolazione ed alle aziende presenti sul territorio. PUNTO A) 31/07/2011 RISORSE UMANE/ECONOMICHE PUNTO A) previsione anno 2011 cap ,00 STATO DI ATTUAZIONE PUNTO B) valorizzazione di ramaglie e sfalci come materia prima secondaria PUNTO C) coordinamento per le "eco feste" PUNTO B) 31/12/2012 PUNTO C) rinnovo annuale nel periodo primavera - estate PUNTO B) previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO C) previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO A) sono in corso di svolgimento le serate informative per la popolazione presso tutti i Comuni della Valle. diminuzione della produzione di rifiuti sul territorio della Val di Non % di riduzione dei rifiuti rispetto alla produzione del 2010 riduzione del 10% PUNTO D) promozione di materiali riutilizzabili nell'ambiente scolastico (es. asciugamani in stoffa) PUNTO E) campagna di sensibilizzazione per pannolini lavabili Servizio tecnico Comunità PUNTO D) 31/12/2013 PUNTO E) 31/08/2011 eventualmente da riproporre per il 2012 PUNTO E) previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO F) convegno informativo sulla situazione della produzione dei rifiuti, rivolto a tutta la Valle PUNTO G) giornata del baratto: promozione, presso gli edifici scolastici, di angoli dedicati al riuso di vestiario e oggettistica utilizzata soprattutto nella prima infanzia PUNTO F) 31/12/2011 PUNTO G) 31/12/2012 eventualmente da riproporre per il 2013 PUNTO F ) previsione anno 2011 cap ,00 previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO E) preparati i manifesti pubblicitari, contattate le ditte specializzate in tali prodotti, raggiunto accordi con i Comuni per l'erogazione dei contributi familiari, stabiliti degli incontri con le pediatre di zona, attivato un servizio di informazione presso il Servizio tecnico della Comunità. PUNTO H) riduzione del 10% dei rifiuti rispetto alla produzione del PUNTO H) 31/12/2013

39 38 OBIETTIVO INDICATORE TRAGUARDO AZIONI RESPONSABILE SCADENZE RISORSE ECONOMICHE STATO DI ATTUAZIONE miglioramento della raccolta differenziata sul territorio della Val di Non % dei rifiuti raccolti in modo differenziato rispetto al totale prodotto. (Al momento dell'attivazione dell'obiettivo precedentemente descritto, il rapporto verrà effettuato rispetto alla produzione totale di rifiuti dell'anno precedente.) raggiungimento del 74% della raccolta differenziata di rifiuti urbani PUNTO A) estensione della raccolta differenziata "porta a porta" di vetro per le utenze non domestiche PUNTO B) coordinamento con i Comuni per le giornate ecologiche PUNTO C) coordinamento per le "eco feste" PUNTO D) incontri con la popolazione e con aziende in tutti i Comuni inerenti la raccolta differenziata e le iniziative menzionate ai precedenti punti PUNTO E) serate formative per la popolazione in merito alle buone pratiche di compostaggio domestico Servizio tecnico Comunità 72% per il % per il % per il 2013 PUNTO A) previsione anno 2011 CAP. 5300/ ,00 PUNTO C) previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO D-E) previsione anno 2011 cap ,00 previsione anno 2011 cap ,00 PUNTO A) attivato il servizio di raccolta "porta a porta" del vetro sulll'80% del territorio comunitario, attivato un servizio di informazione presso il servizio tecnico della Comunità, informato ditte dell'area di valle non ancora servita, tramite comunicazione scritta, della possibilità di iscriversi al servizio; PUNTO B) comunicazione ai Sindaci, attraverso apposito incontro, della disponibilità all'apertura dei centri di raccolta, anche fuori orario, in occasione delle giornate ecologiche e del riuso; PUNTO C) attivo un servizio di coordinamento per le ecofeste ed incentivi economici comunitari PUNTO D) inviato ai Comuni scheda per la programmazione delle serate. PUNTO E) contattato personale esperto in merito come relatore per gli incontri

40 39 4. GESTIONE DEI CENTRI DI RACCOLTA La Comunità, su delega dei Comuni ed in esecuzione del D. Lgs n. 152 e ss.mm e della L.P n. 5, gestisce la progettazione, la realizzazione e la conduzione di n. 18 centri di raccolta dei rifiuti. I centri di raccolta sono punti custoditi, destinati al conferimento in modo differenziato di frazioni recuperabili, potenzialmente pericolose o ingombranti, dei rifiuti urbani, istituiti a cura della Comunità in apposite aree attrezzate individuate e localizzate dal piano di ristrutturazione del servizio a termini dell art. 4 della L. P n. 5 ed in base alle modifiche introdotte da parte della Provincia con la L. P n. 4. I centri di raccolta sono localizzati in aree comunali conformi alle previsioni del Piano Regolatore Generale comunale ed in conformità ad eventuali vincoli presenti. Il servizio è condotto in esecuzione ed in conformità alle prescrizioni e agli indirizzi previsti dalla normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti: D. Lgs. n. 152 di data Norme in materia ambientale e ss.mm.; D.M Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come modificato dal DM ; D.M n. 65 Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche (AEE) nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature ; L.P n. 4 modificazione della L.P n. 5 (Disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti) ; Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani approvato con deliberazione dell Assemblea della Comunità n. 28/2010 di data ; Piano Provinciale di smaltimento dei rifiuti. Gestione, accesso, tipologie rifiuto e manutenzione. La conduzione delle attività operative e di sorveglianza presso i centri di raccolta è affidata dalla Comunità alla Cooperativa sociale Il Lavoro. Le tipologie di rifiuti ammesse al conferimento in forma differenziata sono elencati nel sopra citato Regolamento della Comunità. La Comunità provvede alla manutenzione e alla periodica taratura delle attrezzature/strumentazioni di proprietà e utilizzate presso i centri di raccolta (pesa ), alla manutenzione e controllo delle attrezzature e dispositivi antincendio affidandole a ditte esterne specializzate. La Comunità è iscritta al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI secondo le direttive del DM 17 dicembre 2009, così come modificato dal DM 22 dicembre 2010 con il numero WEB_TN_27260_2 categoria recuperatori/smaltitori. Obiettivi raggiunti Gli obiettivi previsti nel primo triennio di registrazione EMAS, relativi ai centri di raccolta, sono stati raggiunti ed in particolare: apertura dei centri di Sporminore e Bresimo; operatività dei centri di Cles e Iscle di Taio; adeguamento dei centri di Taio e Cavareno; trasferimento del finanziamento dal centro di raccolta di Fondo a quello di Sarnonico. Stato attuale L aspetto ambientale diretto connesso alla gestione dei centri di raccolta è ritenuto significativo e la capacità di controllo da parte dell Ente è totale. Attualmente le prescrizioni normative previste nel D.M , come modificato dal DM non sono completamente recepite. In particolare non è ancora attivo l accesso all utenza non domestica per rifiuti assimilabili agli urbani e la rendicontazione attraverso il bilancio di massa. A tale proposito la Comunità ha definito un cronoprogramma degli adempimenti previsti per l adeguamento alla normativa nazionale. Il documento è stato approvato dal responsabile della Direzione. Centri di raccolta

41 40 Tabella 20: certificato prevenzione incendi e autorizzazione agli scarichi dei centri di raccolta. Certificato prevenzione incendi (C.P.I.) SCARICHI Centro raccolta attuale situazione scadenza in pubblica fognatura autorizzazione comunale vasche imhoff autorizzazione comunale scadenza Bresimo Dichiarazione Resp. Servizio Tecnico n prot. 8643/TEC/A d.d. 12/06/2008 Prot. nr d.d. 17/07/ /07/2012 Brez OTTENUTO in data 07/03/ /02/2013 Prot. nr d.d. 28/08/2008 Cavareno OTTENUTO in data 30/03/ /11/2016 Richiesta prot. n. 8327/Tec d.d. 29/06/2010, in attesa di risposta Cis OTTENUTO in data 04/07/ /06/2012 Prot. nr. 210 d.d. 15/02/ /02/2012 Cles OTTENUTO in data 27/12/ /12/2011 Prot. nr. 739 d.d. 26/06/2007 Cloz OTTENUTO in data 04/07/ /06/2012 Prot. nr d.d. 29/08/2008 Coredo OTTENUTO in data 04/07/ /06/2012 Prot. nr d.d. 11/06/ /06/2011 Denno OTTENUTO in data 07/02/ /01/2013 Prot. nr. 1678/07 d.d. 19/02/ /02/2012 Flavon OTTENUTO in data 12/07/ /07/2012 Prot. nr. 921 di data 11/06/ /06/2011 Romallo OTTENUTO in data 18/04/ /03/2013 Prot. nr d.d. 31/7/2007 Ruffre' OTTENUTO in data 07/03/ /02/2013 Prot. nr. 420/07 d.d. 25/9/2007 Rumo OTTENUTO in data 08/11/ /10/2012 Prot. nr d.d. 30/04/ /04/2015 Sanzeno OTTENUTO in data 02/04/ /03/2013 Prot. nr. 2030/6,19/2011 d.d. 06/05/ /05/2015

42 41 Certificato prevenzione incendi (CPI) SCARICHI Centro raccolta attuale situazione scadenza in pubblica fognatura autorizzazione comunale vasche imhoff autorizzazione comunale scadenza Sporminore OTTENUTO in data Prot. nr d.d. 28/08/ /08/2013 Taio Taio Iscle Tassullo* Dichiarazione RST Prot. Nr. 9444/TEC/A di data 28/08/2009 Parere di conformità favorevole di data Lavori non ancora ultimati Autorizzazione provvisoria n. pratica VV.FF n Z del 12/09/2007 diffida da parte dei VVFF e sollecito da parte della Comunità di data prot. n /Tec/A Prot. nr d.d. 28/08/2009 Autorizzazione allo scarico nelle acque bianche del torrente Noce. Determina dirigente servizio bacini montani n. 950 d.d. 05/09/2007 Bagno chimico Centri di raccolta Ton OTTENUTO in data 12/07/ /07/2012 Prot. nr R d.d. 20/08/2007 Vervo' OTTENUTO in data 12/07/ /07/2012 * il centro raccolta di Tassullo è di competenza del Comune di Tassullo. Prot. nr di data 19/7/ /07/2011 Significatività L aspetto ambientale diretto connesso alla progettazione dei centri di raccolta è ritenuto significativo e la capacità di controllo da parte dell Ente è totale. Obiettivi di miglioramento La Comunità intende progettare, realizzare ed aprire un nuovo centro di raccolta nel Comune di Sarnonico per migliorare il servizio del bacino d utenza dell alta Val di Non. OBIETTIVO indicatore traguardo azioni responsabile scadenze risorse economiche stato attuale PUNTO A) progettazione esecutiva PUNTO A) 31/05/2011 realizzazione di un nuovo centro di raccolta nel comune di Sarnonico per il raggiungimento di n. 3 centri di raccolta nel bacino dell'alta Val di Non n. centri di raccolta/baci no d'utenza alta Val di Non n. 3 centri di raccolta/ bacino di utenza dell'alta val di Non (Attualmente nel bacino dell Alta val di Non sono presenti n. 2 centri di raccolta) PUNTO B) appalto PUNTO C) inizio lavori PUNTO D) fine lavori Servizio tecnico Comunità PUNTO B) 31/08/2011 PUNTO C) 30/09/2011 PUNTO D) 31/07/2012 previsione anno 2011 cap. 5232/ ,00 PUNTO A) in fase di redazione finale PUNTO E) apertura al pubblico PUNTO E) 31/12/2013

43 42 5. GESTIONE DELLA DISCARICA DI ISCLE Gestione del servizio e descrizione del sito La discarica di rifiuti non pericolosi, in località Iscle nel comune di Taio in C.C. Segno, è gestita dalla Comunità ai sensi del D.Lgs. 36/2003 e in base all Autorizzazione Ambientale Integrata rilasciata il 06 dicembre 2006 dalla Provincia Autonoma di Trento. La gestione della discarica deve avvenire in conformità al piano di adeguamento, piano di gestione operativa e piano di sorveglianza e controllo redatti ai sensi dell art. 17, comma 3, del D. Lgs n. 36 e del D.P.G.P n leg oltre alle prescrizioni indicate nell Autorizzazione Ambientale Integrata. L accesso, il conferimento e stoccaggio dei rifiuti, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la sorveglianza e controllo sono stabiliti dal D. Lgs n. 36, dal D.M che sostituisce il D.M , dalla lista positiva emanata con D.P.P n /Leg, dal Regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani approvato con deliberazione dell Assemblea della Comunità n. 28/2010 di data e dall Autorizzazione Ambientale Integrata rilasciata il 06 dicembre 2006 dalla Provincia Autonoma di Trento. Nel sito della discarica è presente anche un centro di raccolta materiali i cui dati sono riportati al capitolo 6. Dal 2001 la Ditta SO.G.AP. s.r.l. in base all aggiudicazione degli appalti dei Servizi di Igiene Ambientale (contratto di appalto n stipulato il 14/11/2005 Sogap s.r.l. di Preore TN, prorogato con contratto rep. n n di data , scadenza , regolarmente iscritta all Albo Gestori Ambientali ai sensi della normativa vigente), si occupa della conduzione della Discarica per conto della Comunità. Alla SO.G.AP. gestione degli impianti e delle attrezzature, quindi ha l obbligo del mantenimento in perfetta efficienza, nonché la manutenzione ordinaria dei sistemi di impermeabilizzazione, di drenaggio e pompaggio del percolato, di captazione del biogas e di tutte le opere in genere di presidio idrogeologico; gli oneri per l'eventuale riparazione o sostituzione di qualsiasi opera di presidio idrogeologico, nonché gli interventi di bonifica. Alla Comunità spetta l onere dei monitoraggi. DISCARICA ISCLE IN COMUNE DI TAIO Volumetria discarica iniziali 2001: mc Inizio gestione: ottobre 1999 Quantità di rifiuti conferiti in discarica e imballati al 28/02/2011: mc Conferimento nell anno 2010: mc Conferimento medio giornaliero: 44,10 mc Tecnica di coltivazione: I rifiuti sono compattati e imballati. Le ecoballe vengono accatastate per settori in discarica in modo sfalsato l una dall altra. Impermeabilizzazione: barriera geologica tramite accoppiamento di materiale minerale e geomembrana. Rumore: i livelli riscontrati non superano i limiti transitori, non ci sono obiettivi sensibili nella zona; Emissioni in atmosfera: esiste un impianto rudimentale di captazione del biogas non idoneo per la tipologia di coltivazione; Odori: non si riscontrano emissioni di odori; Distanza barriera-falda: 2 metri. Gestione acque meteoriche: copertura provvisoria dei rifiuti, idonee superfici per deflusso delle acque, trincee drenanti. Impianto di gestione del percolato: sistema di raccolta con rete drenante e convogliamento del percolato in vasca di accumulo che successivamente è conferito al depuratore biologico. Acque superficiali: Torrente Noce Sorveglianza e controllo: monitoraggi acque superficiali, acqua di falda, percolato, quantità rifiuti, analisi merceologica. Nella discarica possono essere ammessi esclusivamente i rifiuti urbani e assimilati raccolti nei comuni inseriti nel bacino di utenza della Comunità della Val di Non ed i rifiuti urbani provenienti dalla valle di Fiemme, secondo quanto disposto dal contratto Rep. N. 40 di data , che rimanda alla deliberazione della Giunta provinciale n di data e successive deliberazioni, definiti su apposita lista dei rifiuti ammessi, in base a quanto stabilito dall autorizzazione e dalla normativa vigente. I rifiuti ammessi sono sottoposti ad un pretrattamento prima della loro collocazione finale in discarica. In particolare il rifiuto viene cernito, triturato e imballato. Le ecoballe devono essere riposte in maniera tale da garantire la stabilità e l allineamento delle stesse; pertanto deve essere rispettata una altezza massima di 10 metri. Lo strato Discarica Iscle

44 43 così composto, è coperto periodicamente (ogni 20 metri di avanzamento) da un geotessile, non tessuto a filo continuo, sul quale viene steso uno strato di cm 10 di materiale inerte di copertura di idonea granulometria compattato con rullo. Una volta occupata tutta la superficie di base, si sovrappone un ulteriore strato di rifiuti analogo al precedente. In discarica vengono smaltiti unicamente: la frazione secca non riciclabile dei rifiuti urbani e dei rifiuti ingombranti non riciclabili; i rifiuti provenienti da spazzamento strade. La frazione umida viene posta in prestoccaggio presso l impianto prima dell avvio ad impianti di compostaggio per il recupero (non è attivo il processo di compostaggio in biocelle in quanto la frazione di rifiuto umido presente nella frazione di rifiuto secco, ammontante al 17%, non supera il limite del 20% previsto dalle disposizioni provinciali per l attivazione del processo stesso). Le altre frazioni di rifiuto invece sono avviate al recupero, diretto o indiretto, tramite il Consorzio CONAI o suoi consorzi di filiera (COREVE, COREPLA, CIAL e COMIECO), o a enti privati. I rifiuti speciali conferiti in discarica sono caratterizzati e classificati, ai fini dello smaltimento, a cura e spese del produttore e/o detentore, anche mediante relazioni descrittive ed analisi chimico-fisiche, tossicologiche e merceologiche. Per lo smaltimento in discarica di rifiuti non pericolosi, non è necessaria la caratterizzazione analitica per le tipologie di rifiuti di cui alla lista positiva emanata con D.P.P n /Leg. L impianto è composto dalle seguenti infrastrutture: discarica controllata, impermeabilizzata e dotata di rete di raccolta e convogliamento del percolato; pesa stadera computerizzata per la registrazione dei rifiuti in ingresso ed in uscita; telecamere per l entrata ed uscita istallate per adempiere ai dettami del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, piazzale per lo scarico impermeabilizzato e dotato di rete di raccolta e convogliamento del percolato; ufficio e capannone per il ricovero dei mezzi e prodotti; trituratore ed imballatrice corredata da vaglio, n 3 biocelle statiche modello GICOM per il trattamento della frazione umida dei rifiuti (ad oggi non utilizzate); n. 2 vasche a tenuta di capacità complessiva mc 600, per lo stoccaggio del percolato, impianto di monitoraggio composto da n. 5 piezometri, cabina elettrica, rete pluviali, centrale termica uso riscaldamento uffici: la gestione ed i consumi sono a carico della Sogap, servizi igienici con raccolta reflui in cisterna interrata. Raccolta del biogas. La Provincia di Trento ha realizzato l impianto di captazione biogas, affidando i lavori alla ditta Ladurner con incarico del d.d. prot /09 S131. L impianto ad ora non è ancora funzionante; si è in attesa di collaudo da parte della Provincia di Trento. Monitoraggi e controlli. Durante l anno si effettuano presso la discarica 8 tipologie di analisi e monitoraggi, elencati in Tabella 22, affidati a ditte esterne. In figura 21 si riporta la planimetria della discarica con la collocazione dei pozzetti per il prelievo delle acque, nonché il sistema di raccolta del percolato. Drenaggio, raccolta e smaltimento del percolato. Vista la tipologia di coltivazione della discarica che prevede l imballaggio del rifiuto, la concentrazione del percolato è ridotta rispetto ad una discarica tradizionale. Il percolato prodotto viene raccolto e convogliato, mediante tubazioni, a due vasche di raccolta, prelevato mediante mezzi di autospurgo e conferito ad impianti di depurazione. Le tubazioni di raccolta del percolato sono controllate periodicamente e pulite con un getto d acqua ad alta pressione. Lo stesso dicasi per le condotte principali ed i pozzetti. Ogni due anni viene eseguita la pulizia generale e la successiva ispezione televisiva dei canali, a partire dagli appositi pozzetti situati all esterno della vasca di stoccaggio. I controlli analitici vengono effettuati a cadenza trimestrale ai fini della caratterizzazione del rifiuto per il successivo smaltimento. Nella tabella 23 è riportata la quantificazione di percolato prodotto e l andamento nell ultimo triennio. Discarica Iscle

45 44 Monitoraggio delle acque sotterranee e superficiali Planimetria della discarica di Iscle collocazione piezometri Figura 21: planimetria della discarica di Iscle. Fonte: ing. Francesco Zambonin, responsabile Servizio tecnico della Comunità della Val di Non

46 45 PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA DISCARICA ISCLE Aggiornamento data: 31 marzo 2011 Sistema di Gestione Ambientale Integrato rev 2 del prescrizione responsabile periodicità date prelievi analisi della qualità delle acque sotterranee solfati, cloruri, azoto ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, Fe, Mn responsabile del servizio tecnico trimestrali /02 21/05 22/07 13/ /02 15/05 30/07 28/10 analisi della qualità delle acque superficiali analisi del percolato BOD, COD, K, Na, Mg, Ca, Fe, Mn, azoto ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, carbonati, cloruri, solfati colore, solidi sospesi, solidi sedimentabili, conducibilità elettrica, BOD, COD, azoto ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, azoto organico, azoto totale, fosforo totale, Al, As, Ba, Cd, Cr, Cu, Fe, Hg, Mn, Ni, Pb, Sn, Zn responsabile del servizio tecnico responsabile del servizio tecnico trimestrali /02 21/05 22/07 13/ /02 11/05 26/07 28/10 trimestrali /04 30/06 27/09 15/ /03 17/06 08/09 28/12 Discarica Iscle analisi merceologica analisi su rifiuto in entrata responsabile del servizio tecnico trimestrali /03 18/05 03/08 02/ /02 12/05 26/07 27/10 monitoraggio di parametri atmosferici precipitazioni responsabile del servizio tecnico in continuo monitoraggio (orario in automatico) dei parametri chimico-fisici delle acque sotterranee ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, potenziale redox responsabile del servizio tecnico in continuo Tabella 22: piano di monitoraggio della discarica di Iscle. Fonte: Servizio tecnico Comunità della Val di Non. monitoraggio (orario in automatico) dei parametri chimico-fisici delle acque superficiali ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, ossigeno disciolto, potenziale redox monitoraggio del livello di falda in continuo (orario in automatico) responsabile del servizio tecnico responsabile del servizio tecnico in continuo in continuo Durante tutto l arco del primo triennio di registrazione EMAS, non vi sono stati superamenti dei limiti. Le analisi sono consultabili presso il Servizio tecnico della Comunità. parametro Campionamenti anno superamenti anno superamenti solfati Acque superficiali ferro Acque superficiali manganese Acque superficiali solfati Acque sotterranee ferro Acque sotterranee manganese Acque sotterranee

47 46 QUANTIFICAZIONE DEL PERCOLATO PRODOTTO (Kg) CODICE C.E.R ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2010 fonte gennaio Servizio tecnico della Comunità della Val di Non febbraio marzo aprile maggio L incremento di giugno produzione di percolato, è causato dall aumento luglio della superficie agosto interessata al bacino della discarica e dalle intense settembre precipitazioni nevose durante i mesi invernali ottobre e primaverili novembre dicembre totale Kg percolato prodotto (kg) Tabella 23: Produzione di percolato. 0 ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2010 Di seguito si riporta l andamento della raccolta di rifiuti urbani non differenziati (tabella 24) e il confronto tra raccolta differenziata e rifiuti conferiti in discarica (tabella 25). Andamento produzione rifiuti urbani indifferenziati (ton) 5.380, , , , , , , , , , , , anno anno Rifiuti Urbani indifferenziati (ton) , , ,1 Tabella 24: andamento della raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati nel triennio. Fonte: Servizio tecnico della Comunità della Val di Non.

48 47 COMPRENSORIO VALLE DI NON - COMUNITA' VAL DI NON (PROGRESSIONE % RACCOLTA DIFFERENZIATA DAL 2000 FINO 2010) (dati SERVIZIO TECNICO - OSSERVATORIO RIFIUTI ) 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 21,64% 78,36% 25,55% 74,45% 48,51% 51,49% 48,79% 51,21% 50,21% 49,79% 53,29% 46,71% 59,29% 40,71% 66,12% 33,88% 67,83% 32,17% 70,33% 29,67% 71,34% 28,66% 10,00% 0,00% differenziata 21,64% 25,55% 48,51% 48,79% 50,21% 53,29% 59,29% 66,12% 67,83% 70,33% 71,34% discarica 78,36% 74,45% 51,49% 51,21% 49,79% 46,71% 40,71% 33,88% 32,17% 29,67% 28,66% Tabella 25: confronto tra andamento della raccolta dei rifiuti urbani differenziati e conferimento in discarica. Traguardi raggiunti nel primo triennio di certificazione Nel primo triennio di registrazione presso la discarica Iscle di Taio si sono effettuati i seguenti interventi: impermeabilizzazione del lato est della discarica richiesto dall Allegato I dell Autorizzazione Ambientale Integrata; sopraelevazione e ampliamento; installazione di 4 piezometri per il controllo delle acque di falda con avvio monitoraggi; realizzazione di manufatti nell alveo del torrente Noce; sistemazione piazzale con pavimentazione e rete di raccolta acque meteoriche di dilavamento; adeguamento dell impianto elettrico; costruzione seconda vasca raccolta percolati; sistemazione area triturazione legnosi; installazione di un secondo serbatoio di accumulo acqua per antincendio; : l elaborazione del progetto/studio per la captazione del biogas richiesto dall Allegato I dell Autorizzazione Ambientale Integrata. È stato realizzato l impianto di captazione, ma non è ancora funzionante poiché in attesa di collaudo da parte della Provincia di Trento; elaborazione di un progetto/studio ad opera dell Università per gli studi di Trento Dipartimento di ingegneria meccanica e strutturale - al fine di valutare la stabilità geotecnica della discarica, connessa ad eventuali possibilità di ampliamento. Significatività La gestione della discarica di Iscle, ed in particolare la produzione di percolato, è ritenuto un aspetto diretto significativo e la capacità di controllo da parte dell Ente è totale. Obiettivi di miglioramento Al fine di ridurre la produzione di percolato, la Comunità intende procedere con l impermeabilizzazione della discarica, attraverso idonea copertura tramite teli. Discarica Iscle

49 48 OBIETTIVO INDICATORE TRAGUARDO AZIONI RESPONSABILE SCADENZE RISORSE STATO ATTUALE PUNTO A) raccolta di informazioni tecniche in merito alla convenienza dell'intervento in esame PUNTO A) 30/04/2011 PUNTO A) stabilita la convenienza sia economica che ambientale dell'intervento Riduzione del percolato prodotto attraverso copertura con telo, della discarica comunitaria Iscle di Taio % di riduzione del percolato prodotto diminuzione del percolato del 50% PUNTO B) progettazione PUNTO C) acquisizione delle autorizzazioni necessarie PUNTO D) acquisto e posa del telo e realizzazione di apposite strutture correlate Servizio tecnico Comunità PUNTO B) 30/04/2011 PUNTO C) 30/06/2011 PUNTO D) 30/06/2012 previsione anno 2011 all'interno del cap ,00 PUNTO B) progettazione in essere PUNTO E) diminuzione del 10% PUNTO E) 31/12/2012 PUNTO F) Raggiungimento obiettivo PUNTO F) 31/12/2013

50 49 6. GESTIONE DELLA DISCARICA DISMESSA DI NARCIS L impianto è sito in località Narcis di Mollaro nel comune di Taio in una ex cava di inerti, trasformata in discarica nel 1984, ed è rimasta operativa fino al Con determinazione del dirigente del Servizio Opere Igienico Sanitario della Provincia Autonoma di Trento n. 186 del 5 novembre 2003 è stata approvata la rendicontazione del progetto di bonifica nelle varie articolazioni. Le attività di controllo post-operativo dell ex discarica di rifiuti urbani sono di competenza del Servizio Tecnico Tutela Ambientale della Comunità il quale svolge le seguenti attività, ed in particolare: periodico monitoraggio sulle falde superficiali; PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA DISCARICA NARCIS (tabella 26) analisi della qualità delle acque sotterranee PRESCRIZIONE solfati, cloruri, azoto ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, Fe, Mn RESPONSABILE responsabile del servizio tecnico la termodistruzione del biogas in torcia; il controllo sugli assestamenti del corpo di discarica ancora parzialmente in atto; la manutenzione e controllo delle attrezzature e degli impianti (rete captazione e raccolta del biogas, stato della copertura superficiale, drenaggio delle acque meteoriche). Pur potendosi considerare il presente sito come bonificato, alla luce delle considerazioni proprie svolte e della disciplina dettata dal T.U. del le leggi provinciali in materia della tutela dell ambiente dall inquinamento P.G.P. 26/01/1987 n. 1-41/Leg, l Amministrazione ha ritenuto opportuno attivare volontariamente un programma di monitoraggio in continuo, ivi compreso il controllo delle acque superficiali ed il biogas. Il controllo viene espletato tramite l incarico a ditte esterne. (Cfr. Tabella 26) Aggiornamento data: 31 marzo 2011 PERIODI CITA' trimestrali Sistema di Gestione Ambientale Integrato rev 2 del DATE PRELIEVI /02 21/05 22/07 13/ /02 15/05 30/07 28/10 Discarica dismessa di Narcis monitoraggio (orario in automatico) dei parametri chimico-fisici delle acque sotterranee monitoraggio di parametri atmosferici monitoraggio (orario in automatico) dei parametri chimico-fisici delle acque superficiali ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, potenziale redox precipitazioni ph, temperatura, conducibilità elettrica specifica, ossigeno disciolto, potenziale redox responsabile del servizio tecnico responsabile del servizio tecnico responsabile del servizio tecnico in continuo in continuo in continuo Tabella 25: piano di monitoraggio della discarica di Narcis. Fonte: Servizio tecnico Comunità. Durante tutto l arco del primo triennio di registrazione EMAS, non vi sono stati superamenti dei limiti. Le analisi sono consultabili presso il Servizio tecnico della Comunità. parametro Campionamenti anno superamenti anno superamenti solfati Acque superficiali ferro Acque superficiali manganese Acque superficiali solfati Acque sotterranee ferro Acque sotterranee manganese Acque sotterranee

51 50 7. ACQUISTI VERDI Per ottemperare alle diverse norme sulle modalità di acquisto degli Enti Pubblici, la Comunità fa riferimento alla Delibera della Provincia autonoma di Trento n. 885/2010 I criteri di Green Pubblic Procurement negli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi che stabilisce per gli Enti pubblici: coprire il fabbisogno annuale di carta con una quota di carta riciclata pari ad almeno il 50% del fabbisogno stesso; almeno il 50% di veicoli a carburanti alternativi, il 100% degli acquisti annui in lampadine a basso consumo, copertura del fabbisogno annuale dei beni di consumo con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato non inferiore al 30%. Attualmente la Comunità acquista il 100% di carta riciclata, di prodotti per la pulizia, di salviette per le mani e di carta igienica, come descritto nella tabella 27. Con novembre 2010 la Comunità ha iniziato ad utilizzare i rotoli di cotone, per l asciugatura delle mani, in sostituzione delle salviette in carta carta normale carta riciclata % di carta riciclata carta normale carta riciclata % di carta riciclata carta normale carta riciclata % di carta riciclata numero buste 11 x 23 numero buste sacco 23 x 33 n.d. n.d n.d. n.d carta A , , carta A prodotti U.M. norm ale ecola bel % di prodotti norm ale ecola bel % di prodotti norm ale ecolabe l % di prodotti salviette n , , carta igienica n , , asciugatutto multiuso detersivo per pavimento n litri , , detersivo per serv. igienici detersivo per le mani asciugamani in cotone litri , , litri , , n Tabella 27: registro acquisti verdi relativi al consumo di carta e prodotti per la pulizia.

52 51 Obiettivi raggiunti L obiettivo del triennio passato di raggiungere il 100% di acquisti verdi nell ambito dell acquisto di carta è stato raggiunto. La Comunità, nel corso del 2008, ha avviato una campagna di sensibilizzazione per la riduzione degli sprechi energetici denominata energia pulita, il futuro ha una nuova luce. Il progetto prevedeva la distribuzione a tutta la popolazione di materiale informativo e di un kit composto da: - n. 3 lampadine a basso consumo da 21 W, - n. 1 lampadine a basso consumo da 12 W, - n. 2 erogatori a basso flusso per doccia, - n. 4 rompigetto aerati per rubinetti. Significatività Il consumo di carta è ritenuto un aspetto diretto significativo e la capacità di controllo da parte dell Ente è totale Obiettivi di miglioramento Al fine di ridurre la produzione di Carta, la Comunità sta avviando il sistema di protocollo informatizzato. Acquisti verdi OBIETTIVO indicatore traguardo azioni responsabile scadenze risorse economiche stato attuale PUNTO A) formazione di tutto il personale della Comunità con l ausilio di personale esperto PUNTO A) al Riduzione dell utilizzo di carta attraverso l applicazione del sistema PIT.R.E. al protocollo della Comunità % riduzione dei documenti cartacei 50 % al PUNTO B) graduale applicazione del nuovo sistema di protocollo e riduzione del 200% dell utilizzo di carta Servizio segreteria settore protocollo PUNTO B) al Il progetto è finanziato dalla PAT PUNTO A) svolti primi incontri teorici di formazione a tutto il personale dell'ente. È in atto la sperimentazione in ambiente di test e l'istallazione di idonei mezzi informatici PUNTO C) raggiungimento traguardo PUNTO C) al

53 52 Parte IV 1. FORMAZIONE ED INIZIATIVE RIVOLTE ALLE SCUOLE La Comunità, con l ausilio di personale esterno all Ente, svolge regolari corsi di formazione ai propri dipendenti sia per la sicurezza e l emergenza, che per la gestione ambientale (la comunità è iscritta alla Scuola EMAS del Trentino ). Inoltre, in merito alla gestione del sistema ambientale, la Comunità si occupa della formazione dei dipendenti comunali della Valle e degli amministratori, sia con personale interno, che appoggiandosi ad enti, pubblici e privati, esterni. Primo progetto di sensibilizzazione nelle scuole Un progetto che la Comunità intende perseguire nel prossimo triennio, riguarda la formazione di alcuni studenti degli istituti superiori presenti sul territorio, in merito alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, sulla raccolta differenziata, sulla mobilità sostenibile e sul risparmio energetico. Al fine di una più corretta e mirata formazione, per questo progetto la Comunità si avvale, oltre che del personale docente delle scuole, anche dell aiuto esterno dei formatori del Museo Tridentino di scienze naturali, considerata la loro maturata competenza in relazione a questi argomenti. Scopo del percorso è quello della pir-education, cioè della formazione a cascata. Si tratta di formare alcuni studenti delle superiori che a loro volta, appoggiati da facilitatori esterni, andranno ad istruire gli studenti delle scuole secondarie inferiori, che a loro volta, andranno a sensibilizzare gli alunni delle scuole elementari. Si verrà così a creare un ciclo continuo di buone pratiche finalizzato alla consapevolezza del rispetto dell ambiente da parte dei nostri ragazzi. Secondo progetto di sensibilizzazione nelle scuole La Comunità intende proseguire con l iniziativa, già avviata nel triennio precedente, Passi per l ambiente, la salute, la sicurezza. Il progetto mira a realizzare una azione di informazione, di educazione e di sensibilizzazione, soprattutto nel mondo scolastico, in ordine al concetto di mobilità sostenibile e di sicurezza. Si intende migliorare la mobilità pedonabile e ciclabile delle aree urbane e periurbane di alcuni Comuni della Valle coinvolgendo i giovani nella costruzione di nuovi scenari e nuovi modelli di mobilità.

54 53 2. LA COMUNICAZIONE AMBIENTALE La Comunità ha effettuato e sta predisponendo diverse iniziative di informazione e formazione ambientale attraverso: creazione di un sito internet ( per informazioni sulle proprie attività e prestazioni ambientali. Sul sito è pubblicata la Dichiarazione Ambientale; implementazione dello strumento informatico per comunicare messaggi di sensibilizzazione ambientale generici e mirati; realizzazioni di opuscoli informativi sui rifiuti; promozione e coordinamento di iniziative in campo ambientale come Giornate del Riuso o Giornate dedicate all ecologia. Progetti per il 2011: L amministrazione comunitaria sta riproponendo due campagne di comunicazione ambientale che già hanno riscosso particolare interesse negli anni passati ed in particolare: promozione delle ecofeste rivolta agli organizzatori di feste campestri e paesane della valle. Il progetto, che si ripete ogni anno, prevede l applicazione di un disciplinare che introduce buone pratiche per ridurre l impatto ambientale delle manifestazioni nonché l assegnazione di un contributo per l utilizzo di stoviglie lavabili al fine della riduzione dei rifiuti. bimbimbici insieme per una città più sicura e vivibile: si tratta di un progetto che coinvolge i bambini e le famiglie per promuovere una maggior sensibilità sui temi legati alla mobilità lenta e sostenibile. Per il 2011, la Comunità propone la campagna START UP finalizzata a promuovere l utilizzo di pannolini lavabili per l infanzia. Il progetto è stato adottato e condiviso dalla locale Azienda Sanitaria (punto nascite di Cles) e dai pediatri operanti in valle i quali hanno riconosciuto nell iniziativa oltre ai benefici di carattere ambientale anche benefici di carattere igienico sanitario per i bambini, è rivolto alle famiglie e coinvolge le amministrazioni comunali che erogano un contributo per l acquisto del kit dei pannolini lavabili. La campagna è finalizzata a introdurre l utilizzo dei pannolini lavabili al fine di ridurre la quantità di rifiuto secco prodotto con l uso dei pannolini usa e getta. Ulteriore campagna, già menzionata nell obiettivo prefissato nell ambito dei consumi dell ente, è quello che prevede lo studio delle tecnologie che sfruttano la biomassa a fini energetici, attraverso l'adesione al progetto europeo BIO-EN- AREA. Lo scopo perseguito si traduce nella conoscenza delle tecnologie applicate e della possibile loro applicazione a livello di valle. Comunicazione ambientale

55 54 La Comunità ha attivato, in collaborazione con i commercianti, l iniziativa OH! per favorire l utilizzo di borse e sacchetti in mater BI rivolta alle famiglie. Laboratori territoriali Particolare attenzione è rivolta alla sensibilizzazione dei cittadini, non solo con incontri informativi, ma anche attraverso delle azioni concrete; a tal fine la Comunità darà avvio nei prossimi mesi a dei laboratori territoriali. Si tratta di gruppi di lavoro mirati a coinvolgere tutta la popolazione di ogni fascia di età allo scopo di far conoscere la certificazione ambientale e le buone pratiche in campo ambientale. Ulteriore obiettivo previsto sarà quello dell acquisizione di pareri e suggerimenti espressi direttamente dai partecipanti che consentirà di approfondire le perplessità e le esigenze presenti sul territorio per perseguire un miglioramento continuo.

56 55 Parte V 1. INFORMAZIONI AMBIENTALI Coerentemente con quanto disposto dal D.Lgs. n. 195/05, la Comunità garantisce l accesso e la diffusione delle informazioni ambientali. Comunicazioni Esterne In questo triennio si sono registrate le segnalazioni ambientali già menzionale nella parte III capitolo 3, relativamente alla gestione della raccolta rifiuti, e alle segnalazioni in merito alla proposta di regolamento per i trattamenti antiparassitari, argomento trattato nella parte II paragrafo Eventuali richieste di informazioni, comunicazioni o reclami possono essere inviate alla Comunità utilizzando i seguenti recapiti: Comunità della Val di Non Via C.A. Pilati n Cles (TN) Responsabile per il Sistema Gestione Ambientale, RGA Adriana Borghesi Tel.: Fax: EMAS@comunitavaldinon.tn.it Indirizzo internet: Informazioni ambientali

57 56 2. CONVALIDA Questa Dichiarazione Ambientale è stata redatta in conformità a quanto previsto dal Regolamento CE n. 1221/2009. La presente Dichiarazione Ambientale è stata verificata e convalidata ai sensi del Regolamento CE n. 1221/2009 da: Certiquality S.r.l. Via Gaetano Giardino, 4 (P.za Diaz) MILANO IT-V-0001 In previsione degli adempimenti previsti dal Regolamento EMAS, la Comunità della Val di Non si impegna a predisporre gli aggiornamenti annuali della Dichiarazione e la sua revisione completa entro 3 anni. L aggiornamento annuale riguarderà lo stato di avanzamento degli obiettivi e traguardi, come previsto dal programma di miglioramento ambientale e i dati qualitativi e quantitativi relativi alle prestazioni ambientali. Convalida Saranno inoltre inserite eventuali modifiche all assetto organizzativo, impiantistico e gestionale rilevanti ed eventuali variazioni della significatività degli aspetti ambientali diretti ed indiretti. Sarà cura dell Ente trasmettere tali documenti all Organismo Competente.

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