Ruolo e responsabilità della Commissione Nazionale di Verifica dell eliminazione
|
|
- Miranda Raimondi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ruolo e responsabilità della Commissione Nazionale di Verifica dell eliminazione Paolo Villari, MD MPH Professore Ordinario di Igiene, Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma paolo.villari@uniroma1.it
2 Roles of NVC Conduct and preside over at least two meetings annually, as required by elimination activities; Prepare plans of action for the documentation and verification of measles and rubella elimination in the countries, defining responsibilities, products, resources and timelines for the activities, in collaboration with national immunization and surveillance programmes and (on technical matters) the Regional Office and the RVC; Present the national plans of action to the respective health authorities and RVC; Compile and analyse the information received from national immunization and surveillance programmes for verification of measles and rubella elimination and CRS prevention in the countries, in accordance with the established criteria and procedures; Propose alternative solutions if the available country data are insufficient or inconsistent; Advise national surveillance, laboratory and immunization teams on activities related to the process of documenting and verifying the interruption of endemic measles and rubella virus transmission in the countries; Conduct field visits in selected areas of the countries, if necessary, to monitor progress and verify data analyses; Participate in RVC work sessions and visits to the countries at different stages of the documentation process; Prepare and submit annual country reports to national health authorities, which will officially present the documentation to a WHO country office or directly to the Secretariat if there is no WHO country office in the Member State.
3 Roles of NVC Definire e revisionare un piano di azione per documentare e verificare l eliminazione di morbillo e rosolia in Italia, coerente con le indicazioni della Commissione Regionale Europea di Verifica dell eliminazione del morbillo e della rosolia; Raccogliere ed analizzare i dati e le informazioni necessarie ad attestare i progressi verso l eliminazione, anche proponendo soluzioni alternative ove i dati non siano disponibili; Monitorare il processo di verifica; Preparare una relazione annuale per il Ministero della Salute che la invierà ufficialmente alla Commissione Regionale Europea di Verifica, tramite il Segretariato dell Organizzazione Mondiale della Sanità; Sostenere il programma di eliminazione
4 The study of the Italian Health Care System may be interesting because (I) Life expectancy at birth in 2011 (or latest year available): females and males, number of years, OECD countries
5 The study of the Italian Health Care System may be interesting because (II) Infant mortality rates in 2011 (or latest year available): OECD countries
6 The study of the Italian Health Care System may be interesting because (III)
7 The study of the Italian Health Care System may be interesting because (III) OECD (2013), "Country statistical profile: Italy", Country statistical profiles: Key tables from OECD.
8 The study of the Italian Health Care System may be interesting because (IV)
9 The study of the Italian Health Care System may be interesting because (IV) April Sapienza and Internationalization 9 for Tomorrow s Medical World
10 SATISFACTION WITH HEALTH CARE SYSTEMS IN TEN NATIONS 60 Canada 50 The Netherlands % satisfaction United Kingdom Spain Germany Japan Australia France Sweden 10 Italy U.S.A pro capite health expenditure ($) Blendon et al. Health Aff (Millwood) 1990; 9:
11 Italy: Country information 21 Regions: Regional Health Authorities 146 Local Health Units Total population: 60,782,668 Ministry of Health, Directorate General of Heath Prevention
12 N. of reported measles cases and measles vaccination coverage (in 24 month old children), by year. Italy, Number of cases Monovalent vaccine available Source: MOH, statutory notification system ( ) Source: ISS, enhanced measles surveillance ( ) Source: ISS, integrated measles rubella surveillance ( ) MMR MMR in national immunization schedule First elimination plan ( ) SPES Sentinel Surveillance Second elimination plan ( ) Vaccination coverage (%) at 24 months of age Year N. Cases Vaccination coverage (VC %) 0
13 N. reported rubella cases and MMR vaccination coverage (at 24 months of age), by year. Italy, Source: MOH, statutory notification system ( ) Source: ISS, integrated measles rubella surveillance ( ) Number of cases Vaccination coverage (%) at 24 months of age Incidence in 2008: 104 / 1,000,000 Surveillance of rubella in pregnancy and congenital rubella Year N. Cases Vaccination coverage (VC %)
14
15
16 Vaccination coverage for 1st dose of measles vaccine, in 24 monthold children, by Region. Italy: 2000, 2007 and Italy: 74.1% Italy: 89.6% Italy: 88.3% < 85% 85% - 90% > 90% Not available Source: Italian Ministry of Health
17 Ministero della Salute Direzione Generale della Programmazione Sanitaria Ufficio VI
18
19 Measles in Italy pockets of low vaccination coverage and high disease incidence 19
20 Italy: Country information 21 Regions: Regional Health Authorities 146 Local Health Units Total population: 60,782,668 Ministry of Health, Directorate General of Heath Prevention
21
22 Nell attuale contesto di crisi economico finanziaria, la prevenzione è difesa da molti, se non da tutti.
23 Linee programmatiche del Ministero della Salute Tra le priorità vi è la valorizzazione delle policies relative alla prevenzione, in tutte le sue forme e nei diversi ambiti ove essa può essere attuata Beatrice Lorenzin
24 Nota di aggiornamento del DEF Gli investimenti nell ambito della prevenzione, basati sull'evidenza scientifica e su una valutazione di costo/efficacia, contribuiscono sostanzialmente nel medio lungo periodo alla sostenibilità del SSN, riducendo il ricorso allo stesso per finalità di cura
25 Gli interventi di prevenzione primaria e secondaria, se di efficacia e costo efficacia dimostrate, continuano ad essere tali anche in tempi di crisi e rappresentano ottimi investimenti
26
27
28 DEF 2014 Rafforzare le politiche legate alla prevenzione, con investimenti anche allargati a settori diversi da quello sanitario, che contribuiscano a limitare il ricorso al SSN per finalità di cura, sia in termini di accessi che di livello delle cure richieste. Predisporre il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione prestando attenzione alla prevenzione di tutti i comportamenti a rischio, alle tossicodipendenze, al piano nazionale per le vaccinazioni e agli interventi per la sicurezza sul lavoro
29 Health priorities of the 2014 Italian EU Presidency Bucarest, May 13th 2014
30 Areas for intervention Prevention Non communicable chronic disease Infectious diseases Healthcare and Management of Health System Health Research and Innovation for patients Health in the Mediterranean area Food safety Veterinary Ministry of Health Italy Presidency 2014
31 Spesa sanitaria in Italia e nei paesi OCSE
32 Carlo Cottarelli la spesa sanitaria si attesta al 7% nel 2014, un dato superiore al benchmark il benchmark non viene stabilito da un confronto con l analoga spesa di altri paesi UE, ma è stato calcolato tenendo conto che se l Italia vuole mantenere una tassazione in linea con quella europea deve spendere di meno per effetto della maggiore spesa per interessi e in considerazione che la spesa per pensioni è difficilmente comprimibile
33 Le priorità Rafforzamento delle attività di prevenzione Riorganizzazione della rete ospedaliera di offerta Potenziamento dell assistenza territoriale
34
35
36 icatori di spesa sanitaria in Italia e nel Lazio Anno di rilevazione Valore Lazio Valore Italia Ranking Lazio ria pubblica pro capite (in euro) aria pubblica pro capite al netto del saldo sulla mobilità le (in euro) di spesa sanitaria pubblica corrente in rapporto al PIL ,08% 7,22% 11 anitario pubblico pro capite (in euro) ,0 21 anitario pubblico pro capite cumulato per regione (in euro) ntuale del Livello di assistenza collettiva in ambiente di vita e ,29% 4,19% 3 ntuale del Livello di assistenza distrettuale ,6% 48,8% 2 ntuale del Livello di assistenza ospedaliera ,1% 47,0% 17 pite del Livello di assistenza collettiva in ambiente di vita e di ro) ,6 80,9 4 pite del servizio di igiene e sanità pubblica (in euro) ,6 36,1 3 apite del servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (in ,45 6,37 8
37 icatori di spesa sanitaria in Italia e nel Lazio Anno di rilevazione Valore Lazio Valore Italia Ranking Lazio ria pubblica pro capite (in euro) aria pubblica pro capite al netto del saldo sulla mobilità le (in euro) di spesa sanitaria pubblica corrente in rapporto al PIL ,08% 7,22% 11 anitario pubblico pro capite (in euro) ,0 21 anitario pubblico pro capite cumulato per regione (in euro) ntuale del Livello di assistenza collettiva in ambiente di vita e ,29% 4,19% 3 ntuale del Livello di assistenza distrettuale ,6% 48,8% 2 ntuale del Livello di assistenza ospedaliera ,1% 47,0% 17 pite del Livello di assistenza collettiva in ambiente di vita e di ro) ,6 80,9 4 pite del servizio di igiene e sanità pubblica (in euro) ,6 36,1 3 apite del servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (in ,45 6,37 8
38 cuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2011) (1) Valore Lazio Ranking Lazio Note accinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (3 dosi) (polio, ano, epatite B, pertosse, Hib) 96,6% (POL) 96,6% (DT DTP) 99,9% (EpB) 96,8% (Hib) 9 (POL) 12 (DT DTP) 1 (EpB) 7 (Hib) Valore normale accinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro rotite, rosolia (MPR) 90,0% 14 Scostamento non accettabile ccinale per vaccinazione antinfluenzale nell anziano (>65 anni) 62,2% 9 Scostamento non accettabile di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, amma organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto 3 15 Scostamento non accettabile pite assistenza collettiva in ambiente di vita e di lavoro (euro) 70,45 18 Scostamento rilevante ma in miglioramento di unità controllate nei luoghi di lavoro sul totale da controllare 5,40% 8 Valore normale mali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati ina e trend della prevalenza mali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati si ovicaprina, bovina e bufalina e riduzione della prevalenza mali Percentuale di aziende ovicaprine controllate (soglia del 3%) ovicaprina 115,6% 1 Valore normale 93,5% 20 Scostamento non accettabile 86,0% 17 Scostamento non accettabile
39 cuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2011) (1) Valore Lazio Ranking Lazio Note accinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (3 dosi) (polio, ano, epatite B, pertosse, Hib) 96,6% (POL) 96,6% (DT DTP) 99,9% (EpB) 96,8% (Hib) 9 (POL) 12 (DT DTP) 1 (EpB) 7 (Hib) Valore normale accinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro rotite, rosolia (MPR) 90,0% 14 Scostamento non accettabile ccinale per vaccinazione antinfluenzale nell anziano (>65 anni) 62,2% 9 Scostamento non accettabile di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, amma organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto 3 15 Scostamento non accettabile pite assistenza collettiva in ambiente di vita e di lavoro (euro) 70,45 18 Scostamento rilevante ma in miglioramento di unità controllate nei luoghi di lavoro sul totale da controllare 5,40% 8 Valore normale mali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati ina e trend della prevalenza mali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati si ovicaprina, bovina e bufalina e riduzione della prevalenza mali Percentuale di aziende ovicaprine controllate (soglia del 3%) ovicaprina 115,6% 1 Valore normale 93,5% 20 Scostamento non accettabile 86,0% 17 Scostamento non accettabile
40 cuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2011) (2) distrettuale ponderata di tassi specifici normalizzati per alcune i/patologie evitabili in ricovero ordinario: asma pediatrico, ze del diabete, scompenso cardiaco, infezioni delle vie urinarie, batterica nell'anziano, BPCO. (Indice pesato per fasce d'età) Valore Lazio Ranking Lazio Note 468,5 3 Valore normale le di anziani 65 anni trattati in ADI 4,98% 6 Valore normale di posti equivalenti per assistenza agli anziani in strutture li ogni 1000 anziani residenti 4,08 13 Scostamento non accettabile i posti in strutture residenziali ogni 1000 anziani residenti 4,60 13 Scostamento rilevante ma in miglioramento i posti equivalenti residenziali e semiresidenziali in strutture no assistenza ai disabili ogni 1000 residenti 0,46 14 Scostamento rilevante ma in miglioramento
41 cuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2011) (2) distrettuale ponderata di tassi specifici normalizzati per alcune i/patologie evitabili in ricovero ordinario: asma pediatrico, ze del diabete, scompenso cardiaco, infezioni delle vie urinarie, batterica nell'anziano, BPCO. (Indice pesato per fasce d'età) Valore Lazio Ranking Lazio Note 468,5 3 Valore normale le di anziani 65 anni trattati in ADI 4,98% 6 Valore normale di posti equivalenti per assistenza agli anziani in strutture li ogni 1000 anziani residenti 4,08 13 Scostamento non accettabile i posti in strutture residenziali ogni 1000 anziani residenti 4,60 13 Scostamento rilevante ma in miglioramento i posti equivalenti residenziali e semiresidenziali in strutture no assistenza ai disabili ogni 1000 residenti 0,46 14 Scostamento rilevante ma in miglioramento
42 cuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2011) (3) Valore Lazio Ranking Lazio Note ospedaliera spedalizzazione (ordinario e diurno) standardizzato per 00 residenti 166,3 9 Valore normale overo diurno di tipo diagnostico per 1000 residenti 15,8 14 Scostamento rilevante ma in miglioramento le di ricoveri con DRG chirurgico in regime ordinario sul ricoveri ordinari 40,1% 9 Valore normale dardizzato di ricoveri ordinari (di 2 o più giornate) DRG ad alto rischio di inappropriatezza (Patto della ) per 1000 residenti 22,9 15 Valore normale
43 cuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2011) (3) Valore Lazio Ranking Lazio Note ospedaliera spedalizzazione (ordinario e diurno) standardizzato per 00 residenti 166,3 9 Valore normale overo diurno di tipo diagnostico per 1000 residenti 15,8 14 Scostamento rilevante ma in miglioramento le di ricoveri con DRG chirurgico in regime ordinario sul ricoveri ordinari 40,1% 9 Valore normale dardizzato di ricoveri ordinari (di 2 o più giornate) DRG ad alto rischio di inappropriatezza (Patto della ) per 1000 residenti 22,9 15 Valore normale
44 Mantenimento dell erogazione dei LEA Valutazione 2013 dempiente con impegno su alcuni indicatori Valutazione 2014 Adempiente
45 lcuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2012) Valore Lazio Ranking Lazio Note cinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (3 dosi) (polio, difterite, e B, pertosse, Hib) 98,9% (POL) 98,9% (DT DTP) 99,9% (EpB) 97,5% (Hib) 3 (POL) 3 (DT DTP) 1 (EpB) 3 (Hib) Valore normale ccinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro tite, rosolia (MPR) 90,5% 11 Scostamento rilevante ma in miglioramento cinale per vaccinazione antinfluenzale nell anziano (>65 anni) n.d. n.d. Scostamento non accettabile i persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in a organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto (score) 3 15 Scostamento non accettabile ite assistenza collettiva in ambiente di vita e di lavoro (euro) 76,4 15 Scostamento rilevante ma in miglioramento i unità controllate nei luoghi di lavoro sul totale da controllare 5,20% 11 Valore normale ali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati a e trend della prevalenza ali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati ovicaprina, bovina e bufalina e riduzione della prevalenza ali Percentuale di aziende ovicaprine controllate (soglia del 3%) vicaprina 99,8% 16 Scostamento minimo 100% 1 Valore normale 84,6% 16 Scostamento non accettabile
46 lcuni indicatori LEA nel Lazio (anno 2012) Valore Lazio Ranking Lazio Note cinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (3 dosi) (polio, difterite, e B, pertosse, Hib) 98,9% (POL) 98,9% (DT DTP) 99,9% (EpB) 97,5% (Hib) 3 (POL) 3 (DT DTP) 1 (EpB) 3 (Hib) Valore normale ccinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro tite, rosolia (MPR) 90,5% 11 Scostamento rilevante ma in miglioramento cinale per vaccinazione antinfluenzale nell anziano (>65 anni) n.d. n.d. Scostamento non accettabile i persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in a organizzato, per cervice uterina, mammella, colon retto (score) 3 15 Scostamento non accettabile ite assistenza collettiva in ambiente di vita e di lavoro (euro) 76,4 15 Scostamento rilevante ma in miglioramento i unità controllate nei luoghi di lavoro sul totale da controllare 5,20% 11 Valore normale ali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati a e trend della prevalenza ali trasmissibili all'uomo Percentuale di allevamenti controllati ovicaprina, bovina e bufalina e riduzione della prevalenza ali Percentuale di aziende ovicaprine controllate (soglia del 3%) vicaprina 99,8% 16 Scostamento minimo 100% 1 Valore normale 84,6% 16 Scostamento non accettabile
47 uni indicatori di salute in Italia e nel Lazio (1) e infantile e speranza di vita Anno di rilevazione Valore Lazio Valore Italia Ranking Lazio ortalità infantile (per nati vivi) ,2 30,1 14 di vita alla nascita in anni (maschi) ,1 79,4 15 di vita alla nascita in anni (femmine) ,5 84,5 13 evitabile rduti per cause evitabili pro capite (0 74 anni) maschi ,9 21,2 15 rduti per cause evitabili pro capite (0 74 anni) maschi ne primaria rduti per cause evitabili pro capite (0 74 anni) maschi precoce e terapia rduti per cause evitabili pro capite (0 74 anni) maschi ssistenza sanitaria ,6 12, ,70 1, ,60 7,20 11 rduti per cause evitabili pro capite (0 74 anni) femmine ,4 11,9 16 rduti per cause evitabili pro capite (0 74 anni) femmine ne primaria ,60 4,00 18 rduti per cause evitabili pro capite (0 74 anni) femmine ,40 3,60 9
48 uni indicatori di salute in Italia e nel Lazio (2) re Anno di rilevazione Valore Lazio Valore Italia Ranking Lazio i rischio comportamentali za (per 100) di persone della classe di età di 14 anni ed oltre ,2 22,3 21 dine al fumo za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,5 12,8 4 8 anni za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,8 13,4 5 4 anni za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,3 28,7 6 4 anni za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,7 21,7 8 ni ed oltre za (per 100) di persone della classe di età 18 anni ed oltre in ,0 35,8 6 eso za (per 100) di persone della classe di età 18 anni ed oltre, ,20 10,0 9 za (per 100) di persone della classe di età 3 anni ed oltre che ,9 39,8 15
49 uni indicatori di salute in Italia e nel Lazio (2) re Anno di rilevazione Valore Lazio Valore Italia Ranking Lazio i rischio comportamentali za (per 100) di persone della classe di età di 14 anni ed oltre ,2 22,3 21 dine al fumo za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,5 12,8 4 8 anni za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,8 13,4 5 4 anni za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,3 28,7 6 4 anni za (per 100) di consumatori a rischio di alcool della classe di ,7 21,7 8 ni ed oltre za (per 100) di persone della classe di età 18 anni ed oltre in ,0 35,8 6 eso za (per 100) di persone della classe di età 18 anni ed oltre, ,20 10,0 9 za (per 100) di persone della classe di età 3 anni ed oltre che ,9 39,8 15
50 uni indicatori di salute in Italia e nel Lazio (3) re Anno di rilevazione Valore Lazio Valore Italia Ranking Lazio ri di deprivazione ione in età anni che ha conseguito al più un i istruzione secondaria inferiore ,9% 44,3% 1 i Neet (Not in Education, Employment or Training) di ,6% 22,7% 14 nni i disoccupazione ,90% 8,40% 14 i inattività (donne) ,6% 48,5% 13 della popolazione (abitanti per km 2 ) ,7 201,5 19 za della povertà relativa (x 100 famiglie residenti) ,10 11,1 11 glianza dei redditi ,324 0,319 18
51 uni indicatori di salute in Italia e nel Lazio (3) re Anno di rilevazione Valore Lazio Valore Italia Ranking Lazio ri di deprivazione ione in età anni che ha conseguito al più un i istruzione secondaria inferiore ,9% 44,3% 1 i Neet (Not in Education, Employment or Training) di ,6% 22,7% 14 nni i disoccupazione ,90% 8,40% 14 i inattività (donne) ,6% 48,5% 13 della popolazione (abitanti per km 2 ) ,7 201,5 19 za della povertà relativa (x 100 famiglie residenti) ,10 11,1 11 glianza dei redditi ,324 0,319 18
52 Conclusioni a spesa sanitaria del Lazio mostra margini di fficientamento assistenza distrettuale va potenziata, in particolare assistenza residenziale agli anziani e ai disabili necessario recuperare efficienza nell assistenza spedaliera assistenza sanitaria collettiva è sottofinanziata e eficitaria sia in termini di mantenimento dei LEA che ei risultati di salute
53
54
55 Recommendations (after WHO site visit) crease political committment (Central Government nd Regions) evelop alliances within the National Plan of Action cientific societies, civil associations, etc.) prove vaccination campaigns prove surveillance crease committment of health care workers prove data flow (National Institute of Health inistry of Health NVC) evitalize National Verification Committee
REGIONE ABRUZZO EVOLUZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
REGIONE ABRUZZO EVOLUZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA 1 Cosa sono i LEA I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale
I documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria
I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA
Ministero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO VI Adempimento mantenimento dell erogazione dei LEA attraverso gli indicatori della Griglia Lea Metodologia e Risultati
Indicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2017. Azienda: PARMA
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) x 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
Azienda: AOSPU MODENA
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) x 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
INDICE ANALITICO DELLE TABELLE E DEI GRAFICI
INDICE ANALITICO DELLE TABELLE E DEI GRAFICI Capitolo PRIMO DATI DEMOGRAFICI ED EPIDEMIOLOGICI Dati demografici POPOLAZIONE TABELLA 1.1 Indicatori di struttura della popolazione italiana al 01/01/2014
Indicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2016.
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) per 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
Indicatori predisposti ai sensi del c.522 della legge di stabilità Pubblicazione prevista entro il 30/6/2017.
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) x 1.000 residenti - GRIGLIA LEA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
Ministero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO VI Adempimento mantenimento dell erogazione dei LEA attraverso gli indicatori della Griglia Lea Metodologia e Risultati
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO VI
DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO VI Adempimento mantenimento dell erogazione dei LEA attraverso gli indicatori della griglia Lea Metodologia e Risultati dell anno 2010 Marzo 2012
Decreto Dirigenziale n. 192 del 18/10/2017
Decreto Dirigenziale n. 192 del 18/10/2017 Direzione Generale 4 - Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale Oggetto dell'atto: Procedure operative per la trasmissione e l'elaborazione
Indicatori, standard di riferimento e valutazione : cosa c è da modificare? Marco Zappa Workshop ONS/GISMa Reggio Emilia 6 Maggio 2015
Indicatori, standard di riferimento e valutazione : cosa c è da modificare? Marco Zappa Workshop ONS/GISMa Reggio Emilia 6 Maggio 2015 Scopo degli Indicatori Certificazione Pochi (uno solo), sintetici,
Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale e Sociale
Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale e Sociale Sanità transfrontaliera: nuove opportunità e nuove responsabilità Il Servizio sanitario italiano nel contesto europeo: tra
Andamento della vaccinazione HPV in Italia alla luce del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale
Convegno «Settimana Europea delle Vaccinazioni 2013.» Il punto sull eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, la vaccinazione HPV e l accesso alle vaccinazioni nelle popolazioni migranti Roma
Ministero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO VI Analisi spazio-temporale degli indicatori della Griglia LEA relativi all adempimento sul mantenimento dell erogazione
Decreto del Commissario ad acta
REGIONE LAZIO Decreto del Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del marzo 0) N. U0048 del /06/05 Proposta n. 8965 del 08/06/05 Oggetto: Definizione, ai sensi dell'articolo bis, comma
Vaccinazioni: un opportunità per la vita
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma SERVIZIO SANITARO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Ospedaliero - Universitaria di Parma Vaccinazioni: un opportunità
5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss8 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 27.046 12,09% 250.762 249.309 246.474 242.302 239.832 236.618
5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss22 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 40.726 16,50% 287.535 284.131 278.803 272.418 267.911 262.948
Deliberazione Giunta Regionale n. 427 del 27/07/2016
Deliberazione Giunta Regionale n. 427 del 27/07/2016 Dipartimento 52 - Salute e Risorse Naturali Direzione Generale 4 - Tutela Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale Oggetto dell'atto:
Coperture vaccinali e rischio epidemie
Coperture vaccinali e rischio epidemie Dr Caterina Rizzo Istituto Superiore di Sanità Verona, 28 Novembre 2014 Vaccinazioni: non facciamo passi indietro Perché vaccinare Le malattie infettive hanno almeno
902. A.O. VERONA. Azienda. Variaz % Di Periodo. 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n)
Regione Azienda Veneto 902. A.O. VERONA 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 2. di cui popolazione >=65 anni (vuoto) 3. di cui %
La Prevenzione sanitaria al servizio del cittadino e strumento di sana gestione
La Prevenzione sanitaria al servizio del cittadino e strumento di sana gestione Dott.ssa Antonietta Spadea Coordinatore Vaccinazioni Responsabile UOS MPEE IV D SOSTENIBILITÀ DEI SISTEMI SANITARI Impatto
Malattie infettive verso l eradicazione: polio, morbillo, rosolia e sorveglianza delle malattie batteriche invasive
Malattie infettive verso l eradicazione: polio, morbillo, rosolia e sorveglianza delle malattie batteriche invasive La sorveglianza del Morbillo e della Rosolia post-natale in Italia Martina Del Manso
La popolazione disabile
La popolazione disabile 4 Tasso di disabilità (numero soggetti portatori handicap -64/pop. res. -64, per 1). Anno 21 3 2 1 Alta Val d'elsa Valdichiana Amiata Senese e Val d'orcia Senese AUSL 7 REGIONE
Demografia dell Invecchiamento. Stefano Volpato Sezione di Medicina Interna e Cardiorespiratoria
Demografia dell Invecchiamento Stefano Volpato Sezione di Medicina Interna e Cardiorespiratoria La tendenze demografiche sono alla base dell invecchiamento della popolazione fenomeno relativamente nuovo,
-28,7% SPESA SANITARIA. Ma... Buon livello di salute, basso livello di spesa. rispetto ai Paesi EU14
SPESA SANITARIA La spesa sanitaria italiana è molto più bassa che negli altri Paesi europei -28,7% rispetto ai Paesi EU14 (spesa corrente pub.+priv.) Buon livello di salute, basso livello di spesa La quota
Demografia dell Invecchiamento
Demografia dell Invecchiamento Stefano Volpato Sezione di Medicina Interna e Cardiorespiratoria Dipartimento di Scienze Mediche -UNIFE Università di Ferrara - ex labore fructus - La tendenze demografiche
I modelli e le tipologie dei sistemi sanitari: una valutazione comparativa
I modelli e le tipologie dei sistemi sanitari: una valutazione comparativa Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Cattedra di Igiene, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università
Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici
COMUNICATO STAMPA ROMA, 30 MARZO 2015 Lazio: la Regione con meno giovani consumatori a rischio di alcolici Ma è la Regione con più fumatori Il Lazio è la Regione in cui vivono meno giovani con consumi
Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance
Rapporto Osservasalute 2012 Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance Piemonte La Regione con la quota più alta di ricoveri con degenza di un solo giorno Ma è
TERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.
continuità posti letto appropriatezza risorse cure intermedie presidi cure primarie Sanità di iniziativa e CCM rete gestita volumi minimi mediabassa compless. osp. di giorno osp. di notte centri elevata
Hexyon nuova efficienza esavalente
Hexyon nuova efficienza esavalente Premio «Galeno» Milano, 25 Novembre 2015 Marco Ercolani, MD Direzione Medica e Scientifica L unica azienda europea dedicata esclusivamente ai vaccini con l esperienza
Relazione Dr.ssa Maria Chiara Pezzoli. Infezioni virali croniche: HIV ed epatopatie virali
Relazione Dr.ssa Maria Chiara Pezzoli Infezioni virali croniche: HIV ed epatopatie virali AREE CRITICHE per la SALUTE dei MIGRANTI Malattie infettive: Prevenibili con vaccini: morbillo, varicella, rosolia,
IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DELL ATTIVITÀ DEGLI OSPEDALI BASATO SUI DRG: IL CONTESTO INTERNAZIONALE
IT-DRG meeting Roma, 11 Marzo 2015 IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DELL ATTIVITÀ DEGLI OSPEDALI BASATO SUI DRG: IL CONTESTO INTERNAZIONALE Luca Lorenzoni Directorate for Employment, Labour and Social Affairs
Giornata dei medici in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva. Il Piano Vaccini della Regione Lazio. La prospettiva del territorio
Giornata dei medici in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva. Il Piano Vaccini della Regione Lazio La prospettiva del territorio Strategie d impiego dei vaccini ottica individuale ottica
Epidemiologia della rosolia e della rosolia congenita nel contesto internazionale e nazionale
Epidemiologia della rosolia e della rosolia congenita nel contesto internazionale e nazionale Bianca Maria Borrini Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA
IV CONGRESSO REGIONALE ADDIS (Napoli, 14 dicembre 2012)
IV CONGRESSO REGIONALE ADDIS (Napoli, 14 dicembre 2012) Sostenibilità economica dell appropriatezza terapeutica: il caso delle statine e della terapia dell osteoporosi Luca Degli Esposti, Economista CliCon
OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA ASM
OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA ASM 2014 SOMMARIO PREMESSA E LOGICHE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE 2014... 2 AREA N. 1... 6 OBIETTIVO 1.1: PREVENZIONE PRIMARIA... 6 OBIETTIVO
Il calendario della Regione Veneto e i nuovi vaccini
Il calendario della Regione Veneto e i nuovi vaccini Ostetriche e assistenti sanitari insieme per promuovere la salute di mamme e bambini Sala Polifunzionale, Palazzo Grandi Stazioni Regione Veneto Venezia,
Delibera della Giunta Regionale n. 2 del 09/01/2015
Delibera della Giunta Regionale n. 2 del 09/01/2015 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 4 - Direzione Generale Tutela salute e coor.to del Sistema Sanitario
Ministero della Salute
Ministero della Salute Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali Primi indicatori ministeriali Anno 2008 Fonte dati: Ministero e database SDO 2008 A cura del Laboratorio
Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e le popolazioni migranti
XII CONVEGNO dell Italian National Focal Point Infectious Diseases and Migrant La copertura vaccinale nelle popolazioni migranti e nelle popolazioni marginali Roma, 28 maggio 2013 Il Piano Nazionale Prevenzione
Ministero della Salute
Ministero della Salute Relazione sullo stato sanitario del Paese 2003-2004 2004 Carlo Donati Direzione Generale del Sistema Informativo Ministero della Salute Roma Basi normative della Relazione La Relazione
INDICE ANALITICO DELLE TABELLE E DEI GRAFICI
INDICE ANALITICO DELLE TABELLE E DEI GRAFICI Capitolo PRIMO HEALTH DATA IN OECD COUNTRIES Health data DEMOGRAPHY TABELLA 1.1 Total population, mid-year, thousands, 1960 to 2012 TABELLA 2.1 Share of the
La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano
Malattie croniche e telemedicina - 29 Novembre 2013 La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria Valeria Fano UOC Programmazione, Sistemi Informativi
Come nasce un farmaco. Vaccini e Autismo. Danilo Ruggeri. Giornalista - Medical Writer Segretario Nazionale UNAMSI
Come nasce un farmaco Vaccini e Autismo Danilo Ruggeri Giornalista - Medical Writer Segretario Nazionale UNAMSI La cronaca La cronaca Un po di storia. Da dove nasce l attacco al vaccino combinato morbillo-parotite-rosolia
IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto l articolo 9 del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n.56; Visti gli articoli 10 e 14 del decreto legislativo
Organizzazione delle attività di vaccinazione a livello di Azienda Sanitaria Locale
Organizzazione delle attività di vaccinazione a livello di Azienda Sanitaria Locale Dott. Valter Turello Dipartimento di Prevenzione N.O. Strategie Vaccinali ASL 3Genovese Vaccinazione La vaccinazione
Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia
Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Elena Clagnan Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali 1 MORTALITA IN FVG MORTALITA EVITABILE
LE COPERTURE VACCINALI NEL PRIMO ANNO DI VITA V I N C E N Z O B A L D O
LE COPERTURE VACCINALI NEL PRIMO ANNO DI VITA V I N C E N Z O B A L D O Vaccinazioni adulto/anziano Investimento a breve termine contribuendo ad una popolazione anziana più attiva e sana Vaccinazioni nell
Vaccino quadrivalente MMRV: È giunto finalmente il momento di partire con la vaccinazione antivaricella? Chiara Azzari
Vaccino quadrivalente MMRV: È giunto finalmente il momento di partire con la vaccinazione antivaricella? Chiara Azzari Direttore Clinica pediatrica II Dipartimento di Pediatria Università di Firenze Chi
DIREZIONE U.O.C. CURE PRIMARIE E SALUTE TERRITORIALE SERVIZIO VACCINAZIONI. Direttore Dott. Tiziano Bugli
DIREZIONE U.O.C. CURE PRIMARIE E SALUTE TERRITORIALE SERVIZIO VACCINAZIONI Direttore Dott. Tiziano Bugli L obiettivo della settimana mondie dell immunizzazione. Colmare il divario e raggiungere l equità
Assistenza ospedaliera (H): governo della domanda. H1_1 Tasso di ospedalizzazione standardizzato Ricovero ordinario per acuti per 1.
Ministero della Salute Il sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali Primi indicatori ministeriali Anno 2008 Fonte dati: Ministero e database SDO 2008 A cura del Laboratorio
MALATTIA EPATICA AVANZATA DA HCV: ENTITA DEL PROBLEMA. Carlo Cammà Cattedra di Gastroenterologia Università di Palermo
MALATTIA EPATICA AVANZATA DA HCV: ENTITA DEL PROBLEMA Carlo Cammà Cattedra di Gastroenterologia Università di Palermo calogero.camma@unipa.it WEF-E Roma 11-12 Febbraio 2014 Epidemiology provides data for
Epidemiologia della rosolia nel contesto nazionale e internazionale
Rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Epidemiologia della rosolia nel contesto nazionale e internazionale SEDE Indicazioni OMS Ogni programma di prevenzione della SRC ha come priorità la protezione
Morbillo, Rosolia, Parotite e Varicella: opportunità per il calendario vaccinale
Morbillo, Rosolia, Parotite e Varicella: opportunità per il calendario vaccinale Ferrara, 6 marzo 2009 Roberto Rangoni Serv. Sanità Pubblica - Regione Emilia-Romagna Morbillo: epidemiologia Anno 2008
UN DECENNIO DI SOSPENSIONE DELL OBBLIGO VACCINALE NEL VENETO: EPICRISI
UN DECENNIO DI SOSPENSIONE DELL OBBLIGO VACCINALE NEL VENETO: EPICRISI Convegno Sanità Pubblica e Giustizia 7 ottobre 2016 Palazzo della Gran Guardia Verona F. Russo G. Napoletano Direzione Prevenzione,
I numeri del cancro in Italia Sandro Barni
I numeri del cancro in Italia 2017 Sandro Barni I quesiti in Sanità Pubblica nel 2017 Quale è l impatto della patologia neoplastica in Italia? Come si è modificato l andamento per le diverse neoplasie
From HEALTH FOR ALL to UNIVERSAL HEALTH COVERAGE. Gavino Maciocco Centro Regionale Salute Globale www.saluteinternazionale.info
From HEALTH FOR ALL to UNIVERSAL HEALTH COVERAGE Gavino Maciocco Centro Regionale Salute Globale www.saluteinternazionale.info HEALTH FOR ALL HEALTH FOR SOME HEALTH FOR SOME UNIVERSAL HEALTH COVERAGE World
Il Piano nazionale vaccini in Gazzetta. Tra le novità il vaccino HPV per i maschi e l antimeningococco
Il Piano nazionale vaccini in Gazzetta. Tra le novità il vaccino HPV per i maschi e l antimeningococco B. E niente ticket Il nuovo Piano, oltre alle vecchie vaccinazioni (contro difterite, tetano, polio,
Principi normativi sulla sospensione dell obbligo vaccinale
2008-2013: 5 anni di sospensione dell obbligo vaccinale nella Regione Veneto Principi normativi sulla sospensione dell obbligo vaccinale Verona, 6 dicembre 2013 Dott. Rocco Sciarrone Direttore Dipartimento
LE LINEE GUIDA DELL ECDC
XII CONVEGNO dell Italian National Focal Point Infectious Diseases and Migrant La copertura vaccinale nelle popolazioni migranti e nelle popolazioni marginali Roma, 28 maggio 2013 LE LINEE GUIDA DELL ECDC
Emanuela Bedeschi Responsabile Servizio Sanita' Pubblica Direzione Generale Sanita' e Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna
Le malattie croniche determinano la parte preponderante del carico di morti premature e di disabilità, incidendo pesantemente sulla qualità della vita dei nostri cittadini. Le persone in posizione di disagio
Azioni possibili in alcune realtà territoriali Lazio
XII CONVEGNO dell Italian National Focal Point Infectious Diseases and Migrant La copertura vaccinale nelle popolazioni migranti e nelle popolazioni marginali Istituto Superiore di Sanità - Roma 28 maggio
Docenti universitari: una lettura comparativa a livello europeo
Docenti universitari: una lettura comparativa a livello europeo Giuseppe Ciccarone Dipartimento di Economia e Diritto, Facoltà di Economia Per una nuova primavera delle Università Rilanciare l Università,
Dati per sorvegliare: i PASSI dalla raccolta delle informazioni al loro utilizzo
. La famiglia dei Sistemi di Sorveglianza: attualità e prospettive nell ASL CN1 Dati per sorvegliare: i PASSI dalla raccolta delle informazioni al loro utilizzo Cuneo 27 novembre 2012 a cura di Maria Teresa
Epidemiologia della rosolia e della rosolia congenita
Epidemiologia della rosolia e della rosolia congenita Epidemia di SRC, U.S.A. 1964-1965 12,5 milioni di casi di rosolia 2.000 casi di encefalite 11.250 aborti (IVG/spontanei) 2.100 morti neonatali 20.000
Efficacia di 3000 trattamenti, risultati da studi controllati randomizzati selezionati da Clinical Evidence. 2015
Efficacia di 3000 trattamenti, risultati da studi controllati randomizzati selezionati da Clinical Evidence. 2015 Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2 giorni 31% 41% 49% Frattura
Innovatività per i pazienti
Innovatività per i pazienti Attenzione crescente alla qualità di vita Allungare la speranza di vita post-diagnosi Considerare la qualità del tempo guadagnato Contenere i costi sociali diretti e indiretti
Un analisi della performance dei sistemi sanitari regionali
Un analisi della performance dei sistemi sanitari regionali Laboratorio Management e Sanità Istituto di Management, Scuola Superiore Sant Anna di Pisa (Italy) Prof. Sabina Nuti Milano, 21 novembre 2016
DELIBERAZIONE N IX / 4475 Seduta del 05/12/2012
DELIBERAZIONE N IX / 4475 Seduta del 05/12/2012 Presidente ROBERTO FORMIGONI Assessori regionali ANDREA GIBELLI Vice Presidente VALENTINA APREA GIOVANNI BOZZETTI ROMANO COLOZZI GIUSEPPE ANTONIO RENATO
FESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti. Nicola Pinelli Direttore FIASO
FESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti Trento, 4 giugno 2017 Dipartimento di Economia e Management dell Università di Trento Nicola Pinelli Direttore
LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo
Le malattie infiammatorie intestinali e il progetto ASSIOMI
Convegno di Primavera dell Associazione Italiana di Epidemiologia 2012 MISURARE LA SALUTE Le malattie infiammatorie intestinali e il progetto ASSIOMI Riccardo Di Domenicantonio Istituto Superiore Sanità
L analisi di bisogni e della spesa Federico Spandonaro
L analisi di bisogni e della spesa Federico Spandonaro CREA Sanità Università di Roma «Tor Vergata» 10 Rapporto Sanità Investimenti, Innovazione e Selettività: scelte obbligate per il futuro del SSN Roma,
Il Pediatra e la cultura delle vaccinazioni
Il Pediatra e la cultura delle vaccinazioni I vaccini hanno cambiato la storia della medicina e si sono affermati come strumento fondamentale per la riduzione della mortalità e morbosità, modificando profondamente
di Marco Di Marco, Carolina Marzuillo ^, Corrado De Vito ^, Azzurra Matarazzo, Azzurra Massimi, Paolo Villari ^ pressioni molto forti di contenimento
14 Il caso Spending review e prevenzione nel Lazio di Marco Di Marco, Carolina Marzuillo ^, Corrado De Vito ^, Azzurra Matarazzo, Azzurra Massimi, Paolo Villari ^ Nell attuale contesto di crisi economico-finanziaria
Il governo della sanità
Università di Torino Facoltà di Economia Master Economia e Politica Sanitaria Attualità in tema di programmazione sanitaria e percorsi clinici Il governo della sanità Nerina Dirindin Il disavanzo complessivo
Il caso delle vaccinazioni: la visione del Ministero della Salute. R. Guerra DG Prevenzione sanitaria Ministero della Salute
Il caso delle vaccinazioni: la visione del Ministero della Salute R. Guerra DG Prevenzione sanitaria Ministero della Salute Polio L ultimo caso autoctono di poliomielite risale al 1983, mentre nel 1984
1. L economia del lavoro: definizioni e statistiche
1. L economia del lavoro: definizioni e statistiche Il mercato del lavoro è un mercato come gli altri: lavoratori = offerta imprese = domanda salari = prezzi quantità = occupazione e disoccupazione ...ma
Malattie infettive P. VILLARI
Malattie infettive La catastrofe di ebola ha drammaticamente ribadito l importanza delle malattie infettive sull impatto sulla salute delle popolazioni, con conseguenze imponenti sulle economie e sui sistemi
codice obiettivo specifica AS1 SO1 REPORT SU ALBERO PERFORMANCE 2016 "Obiettivi ASL di Nuoro - Piani Operativi"
Dir. Mediche Presidio Dip. Cure Mediche Dip. Cure Chirurgiche Dip. Servizi Ospedalieri Dip. Emergenze Urgenze Dip. Radio Oncologia DISTRETTI - Nu/Sin/Sor/Mac DPR -Dip. Prevenzione DSM - Dip. Sal. Mentale
Prevenzione e promozione della salute. Gestione delle principali patologie croniche
Prevenzione e promozione della salute Range Adesione screening mammografico Adesione screening cervice uterina 72,48 72,85 73,96 48,36 92,82 65,99 56,56 57,63 41,08 70,63 Adesione screening colorettale
Utilizzo dei dati di mortalità: l epidemiologia a supporto della sanità pubblica e della programmazione
Utilizzo dei dati di mortalità: l epidemiologia a supporto della sanità pubblica e della programmazione Eliana Ferroni, Mario Saugo SER- Veneto Padova, 25 Novembre 2015 Scheda ISTAT Scheda ISTAT Come e
UNIVERSALISMO E DISUGUAGLIANZA
Alessandro Solipaca UNIVERSALISMO E DISUGUAGLIANZA Festival dell'economia 2017 1-4 giugno Un progetto di Universalismo e disuguaglianza Diamo i numeri Alessandro Solipaca Osservatorio Nazionale sulla Salute
IL LAVORO SULLA SALUTE ALL OCSE
IL LAVORO SULLA SALUTE ALL OCSE Francesca Colombo, Divisione Salute OCSE 2 Aprile 2013 Il lavoro sulla sanità all OCSE è cresciuto nel tempo, come il budget sanità % GDP 12 France Germany Italy United
LA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS
Roma 16-17 giugno 2011 LA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS Epidemiologia dell epatite B in Italia dopo l introduzione della vaccinazione universale per HBV Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza
Fragilità per il benessere socio-sanitario individuale
Fragilità per il benessere socio-sanitario individuale Pasquale Falasca Francesca Di Tommaso Arianna Berardo Sistema di identificazione del rischio di FRAGILITA nelle persone anziane nella Provincia di
Considerazioni sulla difficoltà italiana (ma non solo) di fare prevenzione vaccinale
Considerazioni sulla difficoltà italiana (ma non solo) di fare prevenzione vaccinale Prof. Walter Ricciardi Presidente Istituto Superiore di Sanità Agenda La peculiarità della prevenzione (in Italia) I
PIANI REGIONALI di PREVENZIONE (PRP)
PIANI REGIONALI di PREVENZIONE (PRP) 2010-2013 1 / 11 I problemi di salute oggi prevalenti nella popolazione necessitano lo sviluppo di vere e proprie politiche di prevenzione, che richiedono l apporto
4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di
POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri 60milioni più di 60.782.668 residenti Al 1 gennaio 2014 la popolazione residente supera i 60 milioni Continua il processo di invecchiamento della popolazione
Ministero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA UFFICIO VI Adempimento mantenimento dell erogazione dei LEA attraverso gli indicatori della Griglia Lea Metodologia e Risultati
DI.S.SAL Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Genova Vaccinazioni in Italia: obiettivi raggiunti e strategie per il futuro
DI.S.SAL Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Genova Vaccinazioni in Italia: obiettivi raggiunti e strategie per il futuro PIANO SANITARIO NAZIONALE 2003-2005 La recente disponibilità
Tumori più frequentemente diagnosticati su %
Tumori più frequentemente diagnosticati 207.600 su 369.000 56% 370.000 Nuove diagnosi di tumore in Italia, per anno 369.000 368.000 367.000 366.000 365.000 364.000 363.000 362.000 361.000 360.000 359.000
Epidemiologia del cancro e stile di vita in Romania Dr Carmen Tereanu
Epidemiologia del cancro e stile di vita in Romania Dr Carmen Tereanu Fondazione IRCCS: Istituto Nazionale dei Tumori Via Venezian 1; 1133 Milano, Italia; Tel: ++39-2-23 9 35 66; Email: carmen.tereanu@istitutotumori.mi.it
Differenze di sopravvivenza e percorsi di diagnosi e trattamento in Europa
L impatto dei tumori sui sistemi sanitari: approcci ed esperienze a confronto Aula Marconi, CNR, P.le Aldo Moro, 7 - Roma 4 febbraio 2014 Differenze di sopravvivenza e percorsi di diagnosi e trattamento
La vaccinazione MPR-V negli operatori sanitari
La vaccinazione MPR-V negli operatori sanitari Domenico Martinelli Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università degli Studi di Foggia Conferenza Nazionale SIMPIOS medice cura te ipsum Le vaccinazioni
Friuli Venezia Giulia: la Regione con i tassi di dimissioni ospedaliere minori
COMUNICATO STAMPA ROMA, 8 MARZO 2011 Friuli Venezia Giulia: la Regione con i tassi di dimissioni ospedaliere minori Ma è quella in cui sono più frequenti gli incidenti domestici Il Friuli Venezia Giulia